andrea da barberino, 222 egli corre più forte che uno cervio o uno daino,
artefatta selva, in cui sen vanno / più assai baldi e securi i daini e
fiero. cipriani, ii-1-248: quello che più stupì gli esploratori furono branchi di piccoli
, pure fu giudicata squisitamente filosofica da'più meditativi mandarini di pe- kino e da'
meditativi mandarini di pe- kino e da'più dotti dairi di meaco, quand'io la
della famiglia leguminose papiglionate, comprendente più di cento specie tropicali; possono essere alberi
ebbi dal lato, / pura assai più che candida colomba. boccaccio, dee.
io del vegeto sol la cara luce / più non vedrò: sepolta anzi che estinta
lieta furia, di colpo, al più mortificato controvapore. = voce dotta,
modo diresti che il deceduto non ebbe più fidi compagni di loro. fr occhia,
una confederazione con giuramento di non fare più squittinì, per conservarsi la signoria una
collegiali romane di dieci membri (la più celebre fra quelle istituite, secondo la
venus volgicuore fosse sacrata, a ciò che più lievemente l'animo delle femine e delle
giovane, la disperazione e la lenta più che decennale morte del padre; la solitudine
, / di quel fermo vigor, nulla più veggio / di quell'ardire in te
forse non mai altro popolo e divenne il più tassato d'europa. pasolini, 35
decennovennale: periodo di diciannove anni, più noto come ciclo lunare (v.
che una decente vivacità temperi i soggetti più seri, che nei più leggeri una riflessione
i soggetti più seri, che nei più leggeri una riflessione fuggitiva, un cenno
ma non decente (nell'opinione dei più) a gran personaggio. giusti,
: il sentimento curai esprimere con la più decente schiettezza; intiero ed integro,
riservata e decente, nell'intimità non pareva più conoscere né pudore né imbarazzo.
nella sua povera casuccia l'alloggio il più decente che potesse, a quell'anima
che a dimostrarle apertamente, / che più di un cielo ne circonda e serra
la copia non avrà la legatura la più decente. a. verri, i-14:
questa oziosa maraviglia collocando la straniera nel più decente sedile della nave, e dando il
tagliare un'altra veste alla cinese, più decente allo stato cittadinesco. foscolo,
, e si disse che sarebbe stato più decente apparire a fausta nella sua tunica
accasare decentemente l'aquilina non sarebbe uomo più beato di lui. svevo, 1-224:
un centro urbano a una regione circonvicina più o meno ampia (che si trova,
che si ha quando si attua un più o meno vasto spostamento di potestà deliberative
perfetta, ma gl'italiani non ne voglion più sapere, e senza distinzione di partito
o in parte autonome; smistare in più luoghi. piovene, 5-643:
allontanare dal centro, distogliere dal nucleo più profondo e vitale. piovene, 6-253
. piovene, 6-253: non tentai più di scrivere la mia vicenda metafisica ma
è stata sempre decentrata, e i suoi più tipici movimenti spirituali si son propagati nascendo
p. verri, i-183: nulla più piace alle genti non affatto. grossolane,
'decenza quotidiana '(la più difficile delle virtù) può attendere senza fretta
soltanto alla terza persona, per lo più con costruzione impersonale). ant.
livio volgar., 2-258: che andiamo più cercando disputar questa cosa? la battaglia
decerne / l'alto motor: colui che più ne volse, / or geme e
tutte le sue guerre, e ora più che mai, sta malissimo, perché il
sia, -diceva, decernendosi con la più bella faccia del mondo l'attestato delle
lo encomenzare; / lo seconno stato è più eletto, / che 'n migliorar fa
, 8-i-75: pensa ancora che tanto più potrebbe essere decetta [la volontà] dal
è un'altra specie di decezióne assai più falsa: che ti va ingannando con certe
. delfino, 1-357: ed or più volentieri / io vengo al sacerdote, /
: e l'odio spento, / non più giudice, no ferro omicida / vostre
: in essa bottega v'è di più un buon atlante che decide le questioni
-assol. torricelli, 125: il più ed il meno, maggiore o minor
nazion guardo dall'alto, / e più non sono. monti, ii-395: finalmente
svevo, 3-588: mezz'ora in più di respiro poteva decidere il destino di
alte sorti, qui l'uomo, non più solo, ma nella sua vera patria
agire, avendo in considerazione che quanto più si prolongava la separazione della republica dalla
della republica dalla sua obedienza, tanto più la sua reputazione pigliava deterioramento. marino
sola, perché riteneva che questo fosse più adatto ad ima maestra. 5.
valutare (e si usa, per lo più, in forma assoluta o dichiarativa)
in questo luogo, stante il carattere più placido che ha tutto il resto del
. /... o se più tomi / l'abbandonarle illesi. pellico,
stoffa del nuovo vestito si sente la creatura più felice del mondo. alvaro, 9-144
lascerà libere le passioni, permetterà che i più temerari e ignoranti, prendendo coraggio dalla
sale d'ogni specie avevano anche il più possibile largheggiato d'inviti e ornamenti sussidiari
, ii-455: credo l'originalità d'alfieri più nociva che utile a chi si decida
boccone, 1-336: questi sperimenti saranno più legittimi se si faranno sopra piante generalmente
mi fece sospender la copia, e pensar più seriamente a quello che convenisse di fare
, 15-38: l'altra, assai più giovane, era d'un pallore estremo,
poco a poco, e con le dita più che con gli occhi; perché era
ha potuti penetrare, siccome nel deciferarglieli più a basso si farà palese.
! / tu ne sai quanto e più d'un uomo: ah, meglio /
. cantoni, 573: è la persona più facile a de cifrare che
e riguardo alle donne che, io come più m'affatico a decifrare e meno riesco
portasse la maschera ogni giorno, sarebbe più noto di ogni altro per la curiosità
con sì vivace grazia che veramente le più celebri delle parole stoiche mi sembrarono cosa
foscolo, xiv-244: non oso rimproverarti più: ma sarei dissimulatore s'io non
tale che se tu non mi amassi più... io non so cosa sarebbe
rovescio, ossia la -dissimulazione dei sentimenti più retti e più nobili, delle opinioni
la -dissimulazione dei sentimenti più retti e più nobili, delle opinioni più ragionevoli.
retti e più nobili, delle opinioni più ragionevoli. moravia, xii-32: non potei
sottoposte a continua vigilanza, non daranno più luogo a que'perfidi dissipamenti sempre impuniti
e discipare quel che noi vorremo sia più sotto nostra cura. bembo, 5-36
sparte e poste in fundo / per far più lieto il mundo. machiavelli, 793
dissipare la nebbia ed acqua non è più efficace virtù che quella del sole, così
baruffaldi, xxx-1-118: perché l'aria più giuochi, e spiri intorno / la
constante e fermo / di non mai più tornare in quella parte. / ma
i risultati delle facoltà umane, se non più fossero dissipate, divise e dopo brevi
viene. cattaneo, ii-1-232: quanto più i capitali si dissipavano sotto il flagello delle
amministrazioni e delle guerre devastatrici, tanto più ne cresceva il bisogno, la ricerca.
bisogni materiali della vita si facevano sentire più che mai. quel pochissimo di cui
uso, sciupare inutilmente (per lo più con riferimento al tempo). guicciardini
rapida mente girata non fossero più che saldamente conteste, si dissiperebbero
vano dissipando le tenebre, di vedermi sempre più gigan- tessa apparire questa mia fatale
iii-452: quella illus'ion, ch'era più dolce / che perigliosa, dissiparsi a
quasi tutte disperse e dissipate e molto più quelle de'viniziani. caro, i-273:
/ dalla nativa casa / le mie canzon più belle. loria, 5-64: 11
potranno pagare la materia prima alquanto di più che i nazionali medesimi.
e scapato che passò al numero dei più impenitente e senza i conforti della religione
università... è per lo più composta di professori orgogliosi e nemici fra loro
fino ad attendere la venuta di anime più dissipate, come laclos, sopratutto come
nobil mogol prendendo a scherno / il più sacro dover, l'onor, la fede
in somma contenevano: ch'egli avea più d'una volta impedita la dissipazion del
senso concreto: distrazione (per lo più mondana), divertimento, svago;
. leopardi, i-622: non è cosa più dispiacevole e dispettosa all'uomo afflitto,
insulsa. nievo, 249: sarei stato più misero di gran lunga se avessi svagato
, alla crapula e al lusso il più stravagante, e pieni di orgoglio.
parte, se men feroce negli atti, più licenzioso nella dissipazione delle parole. buzzati
parti minute d'un corpo; e più propriamente lo 4 svaporamento 'degli effluvii che
abbondantissimo, ma dissipito: e nondimeno più al lor gusto che l'ottimo delle ulive
e non poterono, li quali chiamai più miserabili che quelli che cadeano cotidianamente,
nella stessa contrada, la rendono dissociabile più che non facciano gli oceani l'una
a dissociare in lei i sentimenti, più che di solida stima, d'amore fortissimo
dottrina e di genio, divisi in più scuole, dissociati da privati interessi. romagnosi
pezzi, nel cuore di una società tanto più inumana quanto più si mostra riguardosa della
di una società tanto più inumana quanto più si mostra riguardosa della collettività.
di questa insensibilità dissociata e infantile molto più che di qualsiasi compiaciuta perversità.
reversibile di un composto chimico in composti più semplici o in atomi o in ioni
fr. dissociation (sec. xv, più frequente col sec. xviii),
raggiungere lo strato inerte. -in senso più generale: scasso, lavorazione di un
: vasti latifondi, industriali per lo più soltanto di nome, di fatto bisognosi
, la gran fioritura storica non era ormai più italiana: l'esempio, il motivo
deriv. da dissodare (per il termine più antico, anche se assai raro,
, 28-320: una rassegnazione che si vedeva più negli occhi che nei discorsi, e
a una civiltà dissolta, che nessuno ama più. 3. inafferrabile dai sensi
... ma dissolti in un alone più profondo. landoljì, 2-38: né
di esse [materie] di consistenza più sottile, altre meno; ed altre
meno; ed altre meno, altre più dissolubili in vento. -separabile, divisibile
si poteano ad un tratto staccare in più parti, e tosto insieme, quando
dissolutamente le umane cose, e non più alcun buon governo e giudicio e ordinamento
dispongono a sopportare la schiavitù di nazioni più forti. goldoni, viii-429: chi mai
immersi nel sacco ed in ogni altra più licenziosa dissolutezza. loredano, 1-16:
. contro quell'uomo che adulò per più anni le libidini di quella donna,
suoi danari. dossi, 122: nelle più furiose dissolutezze si era infrollito ànima e
, 164: l'esercito regio, più tosto diviso che dissoluto, ad ogni
invecchiano / senza tor moglie, per lo più son uomini / di mala vita e
, 1-91: non v'è cosa più incontinente, più lasciva, più dissoluta,
non v'è cosa più incontinente, più lasciva, più dissoluta, più lussuriosa
cosa più incontinente, più lasciva, più dissoluta, più lussuriosa della donna.
incontinente, più lasciva, più dissoluta, più lussuriosa della donna. rosa, 23
tenne. cavalca, 11-4: ancora più grave cosa è non vacare all'orazione
249: or io non voglio seguitar più minutamente in dir cose troppo note, come
., rese, benché momentaneamente, più severi i loro dissolutissimi costumi, aprì la
: come la fortuna comincia ad essere più piacevole verso alcuno, di subito la mente
, di subito la mente sua diventa più dissoluta e più superba. beicari, 5-12
la mente sua diventa più dissoluta e più superba. beicari, 5-12: camminiam
altra nuoce: ed avvi un'ignoranza più felice, più pura, più gentile,
ed avvi un'ignoranza più felice, più pura, più gentile, più forte,
ignoranza più felice, più pura, più gentile, più forte, d'un sapere
felice, più pura, più gentile, più forte, d'un sapere incompiuto,
, al capezzale d'una creatura malata dal più feroce male che possa devastare una carne
si adoperò questa espressione per indicare una più grande fluidità del sangue e degli umori.
g. villani, 12-91: arsono più di venti case, sanza quelle che
le loro illusioni, non v'è più corda; le ore dell'uomo non progrediscono
corda; le ore dell'uomo non progrediscono più, e la assoluta tranquillità d'ogni
montagne e deserti immensi, essendo contenuti più colla forza deu'armi che con quella
male) può tanto meno, quanto più vi può ogni persona staccata. d'annunzio
era disciolta anch'essa, non appariva più presente e viva, ma era lontana e
borgese, 6-16: analogamente, nel campo più specifico delle forme letterarie, non cercavo
una restaurazione borbonica e quindi una dissoluzione più estesa del nesso statale unitario. levi
caro, 12-iii-264: credo perché le più lunghe amicizie e così intrinseche ed abituate
; e per questo le dissoluzioni siano più dolorose, perché si dissolve più di
siano più dolorose, perché si dissolve più di se stesso. boterò, 4-63
dissoluzione ch'esso porterebbe anco a vincoli più possibili, e le occasioni che porgerebbe
.., avea deliberato d'andare più innanzi. paruta, 415: non convenirsi
meccanici, della bacchetta, non trasmettevano più nulla all'orchestra, la quale inevitabilmente
liquido con un corpo solido o, più raramente, gassoso, dalla quale risulti
congiunzione, fa il parlar grande e più magnifico, come in que'versi: '
» ovvero « il diritto di possedere più del bisognevole, mentre altri manca del
, non col freddo fissante, che più non v'era, ma con l'umido
volatili andavano dispersi; i soli principii più fissi restavano al fondo del crogiuolo. dopo
: i buoni istinti sono nel popolo più potenti della lue dissolvente degli increduli opportunisti
1-305: se se ne fossero occupati di più [della questione romana], avrebbero
produsse una disuguaglianza di fatto, sentita più acerbamente in quella contraddizione: e il frutto
fu l'odio di classe, il più attivo dissolvente sociale, e i più
più attivo dissolvente sociale, e i più delicati problemi abbandonati alla forza brutale.
. montale, 3-243: il pastello più piccolo, una gondola di fronte a un
massima sottilità tutti i corpi, dissolvendogli più presto o più tardi, secondo la
i corpi, dissolvendogli più presto o più tardi, secondo la moltitudine e velocità
è che l'animale muore e che più animale non è. crescenzi volgar.,
importuna mosca; / ma se peso più grave in lei s'incappa, / non
, / arso e po'spento aver più vita posso. chiabrera, 290: ei
sol perché non ti mostri a noi più quello / forse or fredda direniti inutil polve
che [le mie membra] doverebbono più tosto, almeno per pietà de'miei mali
dissolveva tostamente il consolo, non avendone più bisogno, il concilio nazionale di parigi
che questa compagnia non si dissolva troppo più tosto. caro, 3-2-252: a quest'
: vedea che 'l duce perso / le più ristrette squadre apre e dissolve. pisacane
guicciardini, i-289: si potesse dire più presto ammunizione che volontà di partirsi dalla
non è in somma vizio al mondo che più le corti guasti, che più dissolva
che più le corti guasti, che più dissolva il vincolo de le sante compagnie,
de le sante compagnie, né che più rovini i signori, come è il veleno
remaneremo tutti bastardi, e non essere più religione al mondo. guicciardini, i-186
cose, essendosi avveduto in quelle essere più cose da dissolvere la religione, disse a
stesso quello di combatterle nei modi che stima più adatti, siano questi la diretta critica
13. tramutare, trasformare. - più comunemente intr. (con la particella
si trasforma, assume l'aspetto del mio più segreto fantasma. bontempelli, 19-76:
son vedute alcune durare novanta e più giorni, ed altre dissolversi il quarto ed
nella memoria i fatti non contano quasi più. dietro di noi il passato brucia man
opinione effeminata e leggiere, e non più nel dolore che medesimamente nella voluttà,
, 9-24-2-52: lunghe e rigorose diete più che d'anacoreti nell'eremo, per dissolvere
spirito di dissolvimento e disunione era tanto più pericoloso e pernicioso in quanto interferiva nella
sbagliato ogni cosa, di non possedere più alcuna capacità di recupero.
belzebù ebro di immediata e dolce, più forte d'ogni stanchezza, dissol-6. figur
a percuotere con l'altra della corda più grave; tutte l'altre sono discordi,
incongrue, dissonanti e discordevoli parecchie delle più usi tate combinazioni successive di tuoni,
oscure. cesarotti, i-33: il suono più dissonante [in una lingua] fa
.. e si esalta per lo più quell'armonia, la quale, quanto alletta
prima giunta, sono connesse da una più o meno prossima parentela, tanto nella
d'annunzio, v-3-271: da ogni più piccola voce si partiva un'onda senza fine
che è il cercare la ragione delle consonanze più o men perfette, e delle
due archi presso all'altare maggiore sono più grandi de'rimanenti che seguono in giù
[quella di donatello] che conosce le più brutali dissonanze e sprezzature, le modulazioni
brutali dissonanze e sprezzature, le modulazioni più labili; e le più eleganti,
le modulazioni più labili; e le più eleganti, perverse levigatezze. -in
che dissonanze, alfeo, / qualcosa di più della perfezione. pioverle, 5-408:
: intorno alle città è il paesaggio più rotondeggiante d'italia, tutto dolcezza, senza
rivoluzionaria ha chiamato ieri a raccolta i più vari scrittori, quasi a cercare nella dissonanza
dipingere con pretesto de la poetica licenza, più tosto quelle pitture saranno regolate dal capriccio
arte è scimia, e l'artefice più tosto si recherà a sé stesso riso e
lo stomachevole spettacolo di vederle per lo più celebrate [quelle messe] da un
. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
quotidiano del nostro io, del nostro più intimo e vero io. dissotterrare (
dissotterrare quel santo corpo per traslatarlo in più degno luogo. p. f.
utilissima alla repubblica de'letterati, se più poeti valorosi... ponessero anche
non spuntò mai / qual si sia più forbita / d'agro proccu- rator lingua
12-234: la mia casa non esisteva più. fumo, polvere, macerie dovunque
pregiudizi e di vecchie calunnie, cadrebbe forse più proprio 'dissotterratore '. dissótto
* e 4 disovvenire '. dice più che il 4 non sovvenire ', meno
giordano [tommaseo]: lo timore molto più che la forza delle ragioni lo dissuase
nuccio. cieco, 3-88: costui più a buon consigli non attende, /
sparso sempre ne'cavallereschi volumi potè molto più che tutti i correttivi delle dissuasioni e
v.]: un solo dissuasóre ha più autorità talvolta che dieci esortatori.
regno dissuete alla guerra che egli ingannò più facilmente trenta migliara d'ateniesi che un
sarpi, ii-333: nessuna cosa manda più facilmente una legge in dissuetudine quanto l'
sere asciutto; prosciugamento. -per lo più al figur.: svigorimento,
per dover mantenere due o tre mesi più le olive, restano dissugate e spossate.
processo di pensiero è chiuso (non più attuale), e perciò, essendo
a fare come un distaccamento degli argomenti più validi, e questi spignere alla
pesante che si sprofonda e non si troverà più. pea, 5-28: la nave
xxi-n-492: spettatori, costoro non usciranno più fuori; ché come seranno appresso le loro
gli argani del mondo, ché tira più un pelo del manto delle donne che
. caro, i-287: nulla di più sentendovi, pensando di non aver ancora adempito
.. mette tanta fretta a rompere i più cari legami di confidenza, a distaccare
disabituare l'uomo dall'uomo sul principio delle più cordiali intimità. -rifl.
e da'disonesti balli e dal tenere più mogli. segneri, iii3- 142:
paradisi, vaccari, lamberti, zanoja e più altri... ricusano di arrolarsi
biacca. de marchi, ii-778: più morbida, più lenta si distaccava la
de marchi, ii-778: più morbida, più lenta si distaccava la linea del monte
età volubilissima si ritruovano, sì come sono più degli altri precipitosi ad amare, così
alcuni si smarrivano e non si vedevano più. pavese, i-153: c'è
. da staccare col pref. dis-sentito come più intensivo; cfr. fr. ant
.. quando ciascuno, anche il più umile, si libra su se stesso
landolfi, 3-231: sempre più si disfaceva e spegneva il volto dell'
a color d'oro, sedute, con più inscrizioni avanti. foscolo, xv-385:
fu ben distaccato, ricominciò ad andare più piano e a camminare giocando tra le
sé stesso. segneri, iii-3-337: più distaccati con s. matteo dall'affezione
posti sotto la pubblica educazione, sempre più erano alieni e distaccati dalla domestica consistenza
, i-40: le donne di gainsborough sono più limpidamente taglienti, più distinte e distaccate
di gainsborough sono più limpidamente taglienti, più distinte e distaccate. 6. milit
), col pref. dis-sentito come più intensivo. distacco, sm. (
tristezza per l'abbandono, per lo più obbligato, di oggetti o luoghi particolarmente
: il dispiacere del distacco rese ancor più composto il mite amore de'due che
mite amore de'due che parevano, più rispettosi e più impacciati di prima,
due che parevano, più rispettosi e più impacciati di prima, conoscersi allora allora
. pavese, 9-11: mi parve più espansivo di una volta e ciò,
tra i repubblicani il dissentimento andava sempre più crescendo e il distacco allargavasi. b
(che può denotare equanimità, ma più spesso insensibilità, apatia, perfino sprezzante
un insecchire e consumarsi e trasparire sempre più a ciò che solo lo palesava vivente:
lontananza dalla realtà, che non riconoscevo più gli oggetti circostanti, vedendoli tuttavia benissimo
il burchiello,... non fu più possibile nel cinquecento come fatto letterario notevole
braminica e l'india islamitica si fa più intenso via via che si sale verso il
. il miracolo della vita, della più pura vita, si enunciava chiaro con un
'dove c'è, con assai più gusto e distacco letterario, colore e brio
. che è situato nella parte più lontana (rispetto a un convenzionale punto
punto di riferimento; separato nello spazio (più o meno notevolmente); lontano
, che è in sito assai distante dal più frequentato della città, perciò non potè
/ tanto, che'troni assai suonan più bassi. crescenzi volgar., 2-6:
. ariosto, 17-18: de le più ricche terre di levante, / de
terre di levante, / de le più populose e meglio ornate / si dice esser
. 2. separato da un più o meno lungo intervallo di tempo.
generata una reverenzia divinale; e sì per più conoscimento come per vedere tale distante compagnia
loro e contro a chi sperano potersi più facilmente valere. caro, i-83:
letto e mi dicesse qualche cosa di più delle solite frasi distanti. moravia,
. locuz. -distante come la luna o più della luna: estremamente lontano, irraggiungibile
: la mia musa è una bestia / più distante della luna, / e come
2-89: torna la salmodia appena in volute più lievi, / vento e distanza ne
più duro; i quali amici faticoso è visitarli
e oggetti distribuiti nello spazio in modo più o meno uniforme; distacco.
stato tagliato il grano, coi covoni più chiari ammucchiati a distanze regolari.
a poca distanza dai giorni in cui infieriva più sfacciatamente quel barbaro tribunale, e già
o di concetti astratti che si distaccano più o meno notevolmente da un modello determinato
infinita è la distanza dal bianco il più puro alla luce. cesarotti, i-220:
un poeta. de sanctis, 7-358: più sviluppata è la coltura generale, più
più sviluppata è la coltura generale, più formato il carattere, minore è la distanza
è la distanza fra le classi, più pacifico il progresso. de roberto, 61
sanctis, iii-240: in eterno mai più! questo è il motivo funebre che
ragazza, le distanze sembravano farsi sempre più brevi. bacchetti, 10- 81:
serrano nella loro distanza, affondano sempre più nella distanza per non lasciar di loro
un luogo ad altro secondo la linea più breve è regola de'matematici, non
artificiali. galileo, 3-4-128: qual più bella cosa, che il determinar le
grandezza e la distanza di ogni stella più importante, e io la ascoltavo reverente
oggetto visibile (e questo apparirà tanto più piccolo e confuso quanto è più lontano
tanto più piccolo e confuso quanto è più lontano dall'occhio). -distanza focale
dall'occhio, quello si dimostrerà esser più remoto, il quale sarà veduto infra
il quale sarà veduto infra l'aria più grossa, e quello si dimostrerà più propinquo
aria più grossa, e quello si dimostrerà più propinquo, che si vedrà in aria
propinquo, che si vedrà in aria più sottile. bruno, 3-144: dal centro
tra ed in quelle cose che son più vicine, ma da un certo termine
se l'occhio libero ci mostra le cose più giuste nella minor distanza che nella maggiore
di un quadro, secondo che appariscono più discoste da chi le guarda. 12
distanzia a detto centro, quella parte che più se l'avvi- sina dà più carico
che più se l'avvi- sina dà più carico, e la più alta si fa
sina dà più carico, e la più alta si fa più lieve. il conciliatore
carico, e la più alta si fa più lieve. il conciliatore, ii-665:
dietro in distanza alla comitiva, sempre più distanziato. -separatamente. leopardi
-accorciare, togliere le distanze: rendere più facili, più rapide le comunicazioni.
le distanze: rendere più facili, più rapide le comunicazioni. rajberti, 2-87
vx dell'amore, le rendeva l'orizzonte più uggioso delle grigie nubi d'inverno.
{ distanziò). sorpassare lasciando a più o meno notevole distanza. rigutini-cappuccini,
. civinini, 8-123: all'ostacolo più difficile... diede un balzo
di fronte all'italia. non è più una delle nostre città, ma la
l'intelligenza dell'uomo si distanzia sempre più da quella di tutte le altre bestie.
dietro in distanza alla comitiva, sempre più distanziato, avendo rinunciato a raggiungerli e
perderlo di vista, lo ritrovarono forse più distanziato che ravvicinato. 2.
., 28-38: quello avea la fiamma più sincera / cui men distava la
favilla pura, / credo, però che più di lei s'invera. boccaccio
distanti intra sé dodici miglia, distano non più che otto miglia da troia.
/ da terra il ciel che più alto festina. segneri, 1 * 199
procurare, che la bile si renda più fluida e più piacevole, e che si
la bile si renda più fluida e più piacevole, e che si distasino quei
a distemer del pari, / nulla ei più crede ad un lontan periglio.
e giova, / par ch'a costui più l'animo distempre. tasso, 14-67
quel gelo / che s'indurava al cor più che diamante, / e di nemica
costantemente e ferocemente reiterati distemprano la lega più salda; a una lotta sorda e quotidiana
miei vani pensieri mi ritrovo, che quanto più mi attempo più mi distempro in ira
ritrovo, che quanto più mi attempo più mi distempro in ira e più mi disfaccio
attempo più mi distempro in ira e più mi disfaccio nell'infame fuoco degli amori
. marino, vii-284: ma molto più distemprata e discorde (dico io)
quale distemperata ne'piaceri, è per lo più scarsa di savi partiti.
9-32-137: i vizi... più si confanno con la natura scorretta quale
, e tiravano distendendolo e allungandolo quanto più potevano, e da due altri con
.. la vescica del fiele lunga più d'un braccio, i nervi ottici,
una cassa tant'alta perché non avevano più potuto distenderne le membra rattratte.
ducato e del principato si distende sempre più spessa la coltre della vita di un
, 367: ella ove incurva il ciel più alto l'arco / fermossi, e
lo levò di sella e lo distese / più di due lance al suo destrier lontano
s'applicorono. -disporre su una più vasta estensione di terreno (una schiera
con la particella pronom. occupare una più vasta estensione di terreno. boiardo
, propagare. -intr. per lo più con la particella pronom. acquistare maggiore
cotanto si distende la pena, non più. bartolomeo da s. c.,
sono ampi e arti / secondo il più e 'l men de la virtute / che
e di tempesta pregna, / che più che cieca notte si distende / per
: essere stato maggior cosa, e vie più degna di loda e d'ammirazione l'
-intr. con la particella pronom. farsi più aperto (un luogo).
(190): forse non molto più si sarebbe la novella d'emilia distesa,
l'ira del re. fecesi l'ammiraglio più la novella distendere. dominici, 1-56
la lingua tua, non gli distendere più che sia di bisogno. la spagna
, splendor de'galli, / tanto più i vostri onor distendo in carte, /
onor distendo in carte, / quando più veggio e sento a parte a parte /
muratori, 5-i- 234: molto più è diversa da esse [dipinture] quella
pisacane, iii-84: credo inutile distendere più oltre un tal ragionamento, non parendomi
per esser letterato, come diremo più in particolare, si serviva per segretario
da un'orribile arsura, non aveva più nulla di femmineo, poco di umano
. g. morelli, 120: più si distese nel trafficare guado. macinghi strozzi
magalotti, 19-50: forata canna del più fino acciaro / quivi egli immerge,
, nel tirar fuori la pietra, sono più distendibili che negli adulti, ne'quali
negli adulti, ne'quali le membrane sono più assodate. distendiménto, sm
] nelle tenebre al tutto sepolte, per più di mille anni era stato nascoso,
giudicio comincia ad eccitar la memoria di più patimenti. 2. rifl.
, 9-8-26: delle cose disusate noi più ci maravigliamo, e così l'animo più
più ci maravigliamo, e così l'animo più forte n'è distenuto. simintendi,
da sterminare, col pref. dis-sentito come più intenso. disterminatóre, agg
serpi; / ché orto non se'più di rose e gigli, / ma folto
traendosi un uomo di sepultura, quanto più acconciamente questo, che l'esiliato si
: spesse volte con lunghe dimore di più anni, eziandio i principi barbari, esuli
iii-166: due o tre ombre, non più, erano inginocchiate una qua, l'
6-iv-133: io ho narrato un po'più distesamente questo fatto, che io non
, e tutto insieme, perché dovendone in più d'un luogo toccare, serva questa
: a tal difficultà d'orazio aggiugniamo in più ampia distesa quest'altre due.
giù alla distesa che non finirei mai più! bocchelli, 1-i-97: cadde il vento
, 13: si sente per tutto a più potere /... / cantar
alla distesa. forteguerri, 11-129: più godo campare un giorno o due / ridendo
da disteso. si noti che l'impiego più antico è in funzione avverbiale (n
priego a darmene alcun ragguaglio, il più distesamente che vi permetteranno i vostri gravi
ora vorrei tornare a discorrerne un po'più distesamente e alla buona.
per studi, nei quali egli vedranno noi più distesamente inchinarci. -fragorosamente.
capra. boiardo, 2-30-58: l'un più che l'altro a gran fretta venia
presenta non in distesa ordinanza ma in più punte. galileo, 3-4-184: dal
. pascoli, 680: non udì più ruggito di leoni, / che stanchi alfine
lunghe e distese, e che sia più alto di dietro che dinanzi, si
dinanzi, si trova, secondo i più, esser veloce in lungo corso.
da me quella gentile premura; e più m'angustiava il disteso silenzio, quasi
succedere passaggi, scorrerie e distesi salti or più or men grevi. 10
dunque alle due necessarie lingue, e più alla latina come distesa a più nazioni
e più alla latina come distesa a più nazioni e a più libri, e più
come distesa a più nazioni e a più libri, e più bisognosa di studio.
più nazioni e a più libri, e più bisognosa di studio. magalotti, 23-51
, nella libertà del quale apparirebbe tanto più stretta quanto più largamente distesa l'altrui
del quale apparirebbe tanto più stretta quanto più largamente distesa l'altrui soggezione.
non rendono gli alberi, / e più e più si mostrano d'attorno / per
gli alberi, / e più e più si mostrano d'attorno / per troppa luce
che non potrebbero essere tollerati neppure dalla più miserabile delle repubblichette dell'america australe.
: là farò grande salto / per dirle più distese / nella lingua franzese. francesco
: chi volesse vedere la vita sua più distesa, legga quella che ha fatta maffeo
consiste in motti, che per lo più sono brievi; ma nel favellare disteso
come dagli altri, da quelli di più distesa scrittura, si potrebbe ricavare capitoli
1-2-96: certo che il criminale ha più riprese, / e ha tariffe ben giuste
/ v'è chi le vuole un tantin più distese. 14. rapido,
ed i liquidi] meno interi e più veloci si pronunzino alcuna volta; onde
e castelli, / e se di più qualche città vi aggiungo. -distesa
, 4-22: instrumenti e diplomi de'più antichi tempi e dell'alto secolo,
degli avversari, egli avrebbe potuto governare più sicuramente i propri. e. cecchi
. chim. miscela di due o più sostanze dotata di punto di fusione costante
.), col pref. dis-sentito come più intensivo. distichìasi, sf.
nella distribuzione delle ciglia in due o più serie (di cui una può essere rivolta
pezzo, composta con caratteri di corpo più piccolo e con giustezza minore; cappello
le parti disposte su due file (più organi rispetto al loro asse generatore).
allo stato gassoso (per lo più per liberarle da scorie, da impurità)
cui si distilla il carbon fossile, più semplice e di minor costo. cattaneo
9-190: gli aromi del cedro, più che dar forza nelle fantasie alle immagini
del tempo è pupilla, / le più volte si trova ghiotta, e ladra,
a distillar sempre de'libri / le più profonde e nobili sustanze. sempronio, iii-213
sempronio, iii-213: né si speri più mai tregua al dolore, / se in
per questo la benedico, non potendone più di gente che distilla romanzi da romanzi
semplificarsi. sbarbaro, 5-13: le senzazioni più sottili i brividi più rari distillò in
: le senzazioni più sottili i brividi più rari distillò in essenze, sigillò in fiale
magion cerata. menzini, i-113: ben più, che avere aperto / col brando
occhi per poco; appassito non serba più i suoi colori, e manca della fragranza
di dardi. -intr. (più frequente con la particella pro- nom.
gittarono sopra un'ara alcuni grani della più eletta gomma che distilla dagli alberi di
. 5. intr. (più spesso con la particella pronom.).
, sembrano distillarsi e compenetrarsi nel tratto più centrale. 6. liquefarsi,
. torricelli, 153: ancora nelle più chiuse abitazioni penetra di tal sorta l'
del giglio distillata. diventò ben di più bella e di più soave pelle.
. diventò ben di più bella e di più soave pelle. a. neri
distillatoio. biringuccio, 1-131: oltre a più distillatori di lambicchi v'ho veduto un
la posson raggiungere neppur col pensiero i più gentili dei suoi amici. g. raimondi
miscela liquida si separano uno o più dei suoi componenti diversamente volatili.
eduzione per via di calore della parte più umida e del liquore acqueo, e
il caldo cava dall'acqua le parti più solide e lascia le più grosse, come
le parti più solide e lascia le più grosse, come si vede per le
acque marine. pananti, iii-71: la più bella manifattura dell'affrica è la distillazion
, opre d'incanto / per lo più sono. -per simil. e
anormale secrezione delle mucose (per lo più dovuta a fenomeni infiammatori); morbosità
prescriviamo qualche opiato, s'ingrossa e più paniosa si rende. targioni tozzetti,
operazioni di distillazione industriale (per lo più di alcoolici). padula
intelletto, la differenza fra due o più persone o cose o concetti (enunciandola
dal demonio della satira, non distinguevo più il bene dal male. b.
iii- 20-5: la poesia inglese è più generalmente complessa nei generi, e non
tasso, 13-ii-59: chi fia che più l'onori, o più distingua?
chi fia che più l'onori, o più distingua? magalotti, 7-196: dal
risegga nelle palme delle mani, e più nei polpastrelli delle dita, co'quali noi
di me; vi vedeva sul volto e più sulle labbra un silenzio mesto e soave
distinguerne ad uno ad uno tutti i più minuti affetti, quest'arte insomma psicologica
i siriani... si distinguono in più popoli. magalotti, 22-56: la
lauro il valore destingua, / ma più allustra al mondo chi sei misse. trissino
/ questo disprezzo io sento / nel più vivo del cor. se gli avi miei
il morire per qualche cosa è da uomo più coraggioso. delfino, 1-523: la
da lui, differenziarci, e nei più forti fuggirlo. -intr. con
: quel c'ha nostra natura in sé più degno, / di qua dal ben
di voler tutto sontuoso, niente è più sontuoso: niente più si distingue, addio
, niente è più sontuoso: niente più si distingue, addio carattere. guerrazzi
. segnalarsi, farsi notare. -per lo più in senso positivo: far bella figura
nella modestia. algarotti, 1-45: il più delle volte si rimane confuso nella volgare
di forze mi prestava per l'appunto più animo ed impegno di volermi distinguere. carducci
. tasso, 3-28: distinguea forse in più duro lamento / i suoi dolori il
ariosto, 7-3: quell'era armata del più fin metallo, / ch'avean di
fin metallo, / ch'avean di più color gemme distinto. foscolo, ii-247:
, ii -prol., xvi: per più ordinatamente procedere voglio distinguere quest'opera mia
distingua / e scevri i brievi dai più lunghi arbusti. alfieri, 1-980:
punteggiare '). per i significati più moderni (come il n. 11)
può dividere o ripartire in due o più gruppi o categorie. perelli, ii-90
detto distinguiménto acciocché, servendovene voi innanzi più d'una volta per fondamento di vostre pruove
fondamento di vostre pruove, non possa più farmi noia. 2. ant.
che non sia quello vieto e logoro della più vieta e logora ii internazionale: il
copie (a 3 franchi), più una distinta in carta colorata per te.
(72): amico, negrigenzia è più che danno, / però che disonor
e udita, e conosciuto che a sé più che ad altra persona che vi fosse
], nel qual tempo egli stesso più volte avanzatosi verso quello del re,
volle ben distintamente riconoscerlo e pigliarne ogni più chiara notizia. b. croce, i-1-304
i romani, mostrerò poi quel che più distintamente desidererei che facessero i nostri.
ossian. ma questo difetto non è più suo che degli altri più antichi poeti
difetto non è più suo che degli altri più antichi poeti, e distintamente di omero
questi tempi, fra le qualità le più riguardevoli e distintive dell'uomo sensibile.
la catena d'oro sono la gioia più distintiva e l'imbroglio più appariscente di
la gioia più distintiva e l'imbroglio più appariscente di tutte le spose, che possono
stessa religione... giammai non fu più pura che allorquando le sublimi dignità della
si conoscevano che al distintivo di una più particolare umiltà. foscolo, v-91:
invariabili distintivi del nazionale carattere si ravvisino più in queste minuzie che ne'gravissimi affari
o classe sociale (e consiste per lo più in un dischetto o scudetto metallico decorato
gli addetti a queste confraternite erano per lo più gente fanatica, che portavano per distintivo
è la intellectiva, è dubio se più distincte rimangono, o veramente se siano
la falange macedonica era immobile, cioè più stabile ordinanza della romana, e d'
, che picche, ma la romana era più distinta, la qual costava di più
più distinta, la qual costava di più parti, intendo di più compagnie e
qual costava di più parti, intendo di più compagnie e d'altre diversità d'arme
stava fotografato, accasellato, distinto nelle più singolari caratteristiche del suo caso personale.
crudelmente davanti a me, distinto nelle sue più minute parti dalla luce bianca, spettrale
il quinto grado era largo, e più ampio delli primi quattro gradi. guicciardini,
cieco, 2-38: molte vivande in più vasi distinte / da una donzella a costor
e di domande, che distinto in più giorni e in più buste, dovrà sfamare
che distinto in più giorni e in più buste, dovrà sfamare la lunga voglia
, par., 31-132: vid'io più di mille angeli festanti, / ciascun
, 3-65: scorse incendi dovunque, quelli più prossimi distinti uno dall'altro, ed
prossimi distinti uno dall'altro, ed i più lontani confusi in un semicerchio di fuoco
trino, sotto un concetto, non più confuso,... ma distintissimo,
da mari, da fiumi e da montagne più che alcuna altra parte del mondo,
per i verbi avrebbe reso la lingua più analoga e semplice, e meno tediosa ed
aristoteliche può essere attribuita ad altre e più giuste cagioni. -sostant. (nel
tutto ciò che vuol vedervi, e non più;... e come le
9-2-293: simboleggiandosi con essa il carattere più distinto del temperamento eroico. leopardi,
trattato in modo diverso, per lo più in senso positivo: prediletto, favorito,
, 1-249: niente vi ha di più sconcio di quella lor comune pratica di
daccanto. ungaretti, iv-25: ascolto sempre più distinta / quella voce d'anima /
19: ite... / che più vi tengo a bada? assai distinto /
della coscienza comune, sviluppandoli in forma più distinta, sistematica e consapevole.
robbia, 1-309: i'non trovai mai più vigoroso ingegno. e'non è mai
(un discorso, una narrazione; più rar. una rappresentazione grafica o figurata
perché non è ragione che l'uno più che l'altro conoscesse. boccaccio, iii-6-39
libro tutte queste cose, / ma più destinto, e con altre parole. tasso
garzone, intraprese di narrare, colle più distinte particolarità, le già altrove esposte
, e 'l dimandar con elio, / più caldo assai che per parlar distinto.
[è] raffigurato, senza che più distinto ve ne discuopra il propio nome
. dolce, l-1-175: dirò la lunghezza più distinta. dalla sommità del capo insino
. bruno, 3-279: di tutti più alto e più distinto principio. fagiuoli
, 3-279: di tutti più alto e più distinto principio. fagiuoli, 1-1-277:
. cocchi, 5-2-242: tra i personaggi più distinti della corte, io vi riconosco
milizia, iii-375: le fabbriche moderne più distinte trovansi a meissen presso dresda in
natura ha concessi all'uomo, i più distinti ed i più preziosi sono la
all'uomo, i più distinti ed i più preziosi sono la vita, la libertà
i libri degni di rispetto, diventano sempre più un vecchio lascito dell'umanità, riservato
rispetto e stima: oggi usato solo più nello stile epistolare, nelle formule di
verri, i-180: riceve l'accoglienza la più distinta. parini, 424: ci
parini, 424: ci nutrì di più bella speme, / tra i sacri
... le ritorna i suoi più distinti ossequi. carducci, ii-18-249:
mi creda, egregia signora, col più distinto ossequio e coi sensi della maggiore
classe distinta è il posto migliore, più comodo e più caro; anche i
è il posto migliore, più comodo e più caro; anche i distinti, sm
, ciascuna delle copie, numerate e più pregiate delle altre (perché stampate su
delle altre (perché stampate su carta più fina e più elegantemente rilegate),
perché stampate su carta più fina e più elegantemente rilegate), riservate agli omaggi
dato allo strozzinaggio per fare un mestiere più distinto, perché il figlio si vergognava di
; percezione della differenza fra due o più oggetti, e anche il giudizio in
distinguere, riconoscere differenti (due o più oggetti); considerare con criteri diversi
ben determinato e ne'suoi momenti successivi più che nella sua unità. boine, ii-148
di sostenere un errore ne commetterà cento più gravi e produrrà in campo sempre vanità
, di dimostrarvi innocente, vi rendete anzi più colpevole colla maniera sofistica con cui pretendete
g. bentivoglio, i-176: per aver più chiara la notizia de'cattolici di quel
che sono su le prime linee sono i più esposti allo sguardo e colpiscono più.
i più esposti allo sguardo e colpiscono più. -senza distinzione: senza eccezioni o
ri guardata intrinsicamente, era più lontana dalla virtù che dal vizio
dal vizio. inclinazione alla gloria ma più presto con impeto che con consiglio
per una altra metà, o per più della metà, esse derivano dalla poca
tutte le cose sarebbono confuse o più tosto una sola. campanella, i-155:
nei giorni di domenica non v'è quasi più distinzione fra le classi. b.
: la nostra crisi è che non crediamo più alla distinzione tra cose sacre e cose
distinzione de domini, la qual fu introdotto più tosto da la rapacità ed ambizione de
favola 'o di 4 festa ', più breve e più semplice di quello soglia
di 4 festa ', più breve e più semplice di quello soglia leggersi dopo l'
severo. che se, non potendo più soffrire una così amara umiliante distinzione,
le sue qualità, ci fecero le più cordiali distinzioni. manzoni, pr. sp
ii-1-368: a monaco si concedevano ai più operosi certe distinzioni nell'abito e posti d'
fagiuoli, 1-5-345: ha sortito di più dalla nascita quelle distinzioni che lo rendono
10. signorilità, raffinatezza (per lo più con riferimento a persone, e non
le ragioni di questa stima negata a gente più ricca e più influente di loro,
stima negata a gente più ricca e più influente di loro, erano molte e non
reale (che intercede fra due o più sostanze), modale (fra
artefice la distira in modo che si dilata più che l'altre, e con tale
. gadda, 9-4: si ravviò con più studio, con un profondo immergere e
una verga quadra, longa un braccio o più, battuta bene e distirata. ¦
ecc., e termina per lo più con la morte). =
ebbero i troiani a questo sacro / più ch'agli altri profani arbori o sterpi
in milano, per toscana e in più parti di lombardia. cantari cavallereschi,
distolta / ogni civil contesa; e al più gagliardo / toc- cheran le fatali armi
distogliere dalle cose nostre i governi che più interesse avrebbero alla nostra libertà. nievo
da questo pensiero, e non s'è più doluto di retz. pavese, 6-114
mate fare. cieco, 6-36: se più da l'impresa mi disfoglio, /
dal carico appare pur sempre il mondo più intimo e caro dell'uomo, la madre
biliari di alcuni animali (per lo più mammiferi domestici e selvatici) e anche
numerosissime specie, fra le quali la più celebre è quella che trovasi nel fegato del
figur. gamerra, 51-1: più d'un dirà ch'io spolpomi ed intombo
si distorse, / e 'l suo destrier più rinculò d'un passo. speroni,
. distogliere da un fine, per lo più da quello giusto, naturale; far
che quel che esser soleva, or più non sono. savonarola, 7-i-
si ritorce contro chi lo compie, più spesso anche si distorce dal proposto fine
da storditezza, col pref. dis-sentito come più intensivo. distordito, agg. ant
da stordito, col pref. dis-sentito come più intensivo. distornaménto, sm.
lato, / ma ne le guerre più, che non distomi / alcun tanto ruggier
distomi / alcun tanto ruggier, che più non torni? varchi, v-964 (173-14
per distornare qualche disgrazia consacrano uno o più animali ad un qualche dio buono od
a prendere contatto con il mondo, più che non avesse fatto finora: levarsi
giorni, / che non sarà mai più chi vi distomi. tasso, 13-i-913:
questo particolare del castelvetro io non sono più a tempo di farlo interamente, essendo
cose tanto oltre, che non si possono più distornare. tasso, 17-26: pianse
da stornare, col pref. dis-sentito come più intensivo; cfr. fr. ant
volgar., 1-264: qual forza terrà più lontano li uomini dalla improbitade che il
quando viene riprodotto; ha origine per lo più nella trasmissione delle correnti elettroacustiche che
e ritrose. arici, i-18: più d'ogn'altra si dirama e parte /
all'ampie vie distorte / del pianeta più bello al corso eterno. lemene, ii-313
ii-176: da qualche tempo non sapevan più quali meglio segrete e più distorte vie
non sapevan più quali meglio segrete e più distorte vie prendere tra i monti,
schiuse / i modi ond'amo a non più alzar s'astringa / l'alzato fondo
[s. v.]: i più de'toscani, da due secoli sin
da stracciare, col pref. dis-sentito come più intensivo. distracciato (part. pass
terra al paragon del loro? ma più farla muovere di tre moti discorrenti e distraenti
, vii-385: quantunque l'argentovivo sia più pronto e più capace di ricever il
quantunque l'argentovivo sia più pronto e più capace di ricever il calore che l'
da stralciare, col pref. dis-sentito come più intensivo. distrambo, agg. ant
), col pref. dis-sentito come più intensivo. distrarre (ant. anche
la catena, di allungare il corpo il più che possa, di distrarre le membra
solari] e si dissolvono in termini più e men brevi; si condensano alcune
e per tenere occupati i nimici in più luoghi, e distrarre le forze loro,
. 4. rivolgere (per lo più illecitamente) qualche cosa a uso diverso
64: la sposa sua aveva trovata una più nobile possessione, la quale s'avea
a te ancor non si convengono i più forti rimedii. s. anselmo
milizia, iii-158: finalmente quel ch'è più contrario alla grandiosità dell'invenzione è la
distragono furtivamente l'animo dell'uomo da più alta e più nobile contemplazione del creatore
animo dell'uomo da più alta e più nobile contemplazione del creatore. savonarola,
nuocono all'impressione del soggetto. quanto più si affastellano ornamenti negli aòcessori, tanto
si affastellano ornamenti negli aòcessori, tanto più quelle minuzie ci distraggono dal soggetto.
ad altro; estraniarsi (per lo più momentaneamente) da ciò che si sta
accade o viene detto; non pensare più a ciò che procura molestia, fastidio
impegnato. moravia, 11-269: sempre più spesso gli capitava di distrarsi a scuola,
un tenero virgulto. baldini, 3-117: più in là è il viale dei solitari
: tra le quali occupazioni, quanto più sono di sua natura distrattive, tanto maggiormente
1-109: forse come d'una soavità più austera, meno allettatrice del senso e
ungaretti, viii-37: con le sue piume più fugaci / a distratte strie ombreggiando,
impedimenti alla pace per mantenersi, e più sicuri dalle sue forze tenendole distratte,
dalle sue forze tenendole distratte, e più potenti come capi di parte. sagredo,
questa [la forza della monarchia] in più parti distratta non potea in ungheria accorrere
tempi e i favori de'potentati forestieri era più potente che l'altre. g.
dalle fazioni, che non poteva essere più disordinato né più confuso. 3
che non poteva essere più disordinato né più confuso. 3. sviato,
morte dello zio, non ci pensai poi più. piran dello, 6-461
certo a quel modo la salita era più divertente e spedita; dove ci s'aiuta
leopardi, i-474: quindi segue che il più felice possibile, è il più distratto
il più felice possibile, è il più distratto dalla intenzione della mente alla felicità
un'attenzione (che distoglie da interessi più importanti e necessari); sollecitato in
sordo, amore: / che distratto in più sensi (oimè) non potè /
in altre guerre, e certo, né più forte, né meglio governato di quando
piedi verso la periferia incontrò la gente più fitta e le automobili che tagliavano 1
e sulle quali gli uomini per lo più si modellano, sono dispostissime a trarre
remo non ha fatto che apparizioni sempre più distratte. piovene, 3-184: il
, 157: ella non aveva un uditore più attento del ragazzo, gli voleva bene
studi, e insieme la sua vita, più mossa e distratta, darà modo al
da straziare, col pref. dis-sentito come più intensivo. distrazióne, sf. il
attività, ecc. (per 10 più di durata momentanea). -anche in
intrinsici e la fantasia ne pigliavan tanto più forza, quanto più mancava la distrazione
ne pigliavan tanto più forza, quanto più mancava la distrazione de'sensi. savonarola
i principi] ad intendere la verità per più ragioni: prima, perché hanno molte
dimenticata, abbandonata, morta, né più né meno che paimira o pompei. in
volta, per animo perverso; ne'più casi, per vanità. de roberto,
che mi diviene di giorno in giorno più intollerabile. alfieri, 1-88: il paese
. 3. deviazione (per lo più illecita) di qualcosa dal suo corso
tocca alla sua operazione, opererebbe il più delle volte a danno dell'altra, e
in quelle parti, le fibre detrudenti saranno più valide, mentre le renitenti dello sfintere
avesse acchiuso / ch'eo non potesse più gire e suso; / né suo
e tal fu in armi, / che più province mise in mia distretta. andrea
distretta e necessitade di vittuaglia la condussono più volte. bibbia volgar., v-770
e anch'esso non v'è durato più dell'espressione di distretta che si produce
usa le cose di questo mondo più distrettamente che non portano i costumi di coloro
ne'tuoi, e non giudicare niuno più distrettamente di te; ma così giudica altrui
distretto in un angolo della germania il più gran lirico... che per me
, / e voi da l'altra più strigne 'l chiavello, / corno la più
più strigne 'l chiavello, / corno la più distretta enamorata / che mai fosse aprovata
io vero dico, / ca 'l più distretto amico -m'è guerrero. francesco da
sanguinitade con questa gloriosa, che nullo più presso l'era. boccaccio, i-148:
196-29: uno di voi, de'più distretti al morto, vada su la sponda
distretto / questo cibo d'ogni altro è più perfetto. distrétto2 (ant. destrétto
, e dove trovano i giovani figli più numerosi, propongono i più seducenti patti
giovani figli più numerosi, propongono i più seducenti patti possibili. d'annunzio, v-1-1093
di piccole dimensioni (comprendente uno o più comuni) a cui sono preposti gli
due sicilie): circoscrizione amministrativa di più comuni, come circondario di una provincia;
magistrature popolari. perciò non è egli più il monarca dispotico del * distretto '
-distretto vulcanico: territorio (per lo più marginale ai continenti o insulare) sul
distribuisci, ecc.). dividere fra più persone (assegnando a ciascuno la propria
luoghi di terra ferma, le donzelle più belle si concedeano in matrimonio a coloro
offerivano: e tal danaio poscia alle più sparute, affinché trovassero marito, per
tutto, per reclamare una cucchiaiata di più che il cuciniere distribuiva diligentemente in parti
a. verri, i-149: scopriva ognor più instabile il possesso di un cuore il
4. ripartire, erogare in più luoghi, in più parti; spargere
ripartire, erogare in più luoghi, in più parti; spargere. dante,
] circa un quarto per pianta e più, se la terra sia molto magra.
e letter. distributo). diviso fra più persone. -anche: dispensato, elargito
, elargito, offerto, diffuso a più persone. dante, purg.
ch'un ben distributo, / in più posseditor faccia più ricchi / di sé,
distributo, / in più posseditor faccia più ricchi / di sé, che se
questi due, e negli altri signori più principali del paese erano distribuiti i governi
una sola virtù sarebbe in tutti, / più e men distributa e altrettanto. segneri
volere? 3. ripartito in più luoghi, in più parti. bencivenni
3. ripartito in più luoghi, in più parti. bencivenni [crusca]:
guicciardini, iii-206: non avendo nello esercito più che sei o settemila fanti, perché
vicine all'estremità b gravitano manco delle più remote. magalotti, 1-43: profumiere
non v'è margine; la puntualità è più che un dovere. distributi
1-8: la politica imperiale non potendo più contare né sulle provincie, né sull'equilibrio
così distributiva negli erari, come per lo più commutativa nel fòro. de sanctis,
sull'eguaglianza di diritto, la quale nei più avvanzati è anche eguaglianza di fatto.
indicano che un numero è valido per più serie o categorie. -singolare distributivo (
: il nostro amor proprio è sempre il più costante distributore degli elogi o de'biasimi
delle scuole industriali e certificati azionari delle più quotate società distributrici d'energia elettrica,
, è quel che c'è di più vecchio in africa -poi vengono i distributori automatici
distribuire; spartizione di una cosa fra più persone; elargizione; diffusione. -per
collegiate. -ant. divisione in più parti, frazionamento. bruno, 3-341
. ripartizione, erogazione, trasmissione in più luoghi, in più parti. cattaneo
, trasmissione in più luoghi, in più parti. cattaneo, ii-2-293: le
4. 11 modo con cui vengono ripartite più cose; disposizione, collocazione (secondo
il nome. cattaneo, ii-2-306: il più antico, e il patriarca di tutti
un partito rivoluzionario deve fondarsi sulle forze più che sugli uffici e la distribuzione geografica
retorica consistente nel riferire un fatto a più cose o a più persone. guidotto
un fatto a più cose o a più persone. guidotto da bologna, 1-79
altre delle quali medesimamente si deve parlare più distesa- mente e chiaramente.
ambienti in un determinato edificio o di più edifici in un più complesso organismo in
edificio o di più edifici in un più complesso organismo in relazione con le caratteristiche
e fin anche qualche disordinuccio donde risulti più vaghezza. guai l'euritmia in una città
cui ciascuno di essi riceve una parte più o meno ampia del prodotto o,
o meno ampia del prodotto o, più abitualmente, del relativo valore monetario che
marini, fenomeno che si ripete in più luoghi della francia, della germania, del-
lo consumano in minute distribuzioncelle sopra i più poverini. = voce dotta, lat
il manipolo in soqquadro, / né più modo vi sia di districarlo. verga
che viscosità, per cui non è più possibile distrigarlo dai capelli, se non
: le disse quanto poteva trovar di più atto a distrigare, a ravviare, per
peggio. per distrigarmi, mi sono impegnato più che mai. foscolo, xviii-215:
la figlia e la madre non sapevan più come fare a distrigarsi dall'interrogazioni pressanti
penna, e non ve ne districate più dai loro libracci, inchiodati nel debito
lor serian distringendo come fere / quale più son crudere, / dimorar mi con
impresa del principe di bisignano: ma più sarebbe convenuta ad un monarca, che
ha lanciato e mi distringe / la più dolze criatura. guittone, vii-15: pur
avviluppando / tutte le fila insieme, onde più stoppa / diventano tipidi e vili
epidamnia che dessero loro aiutorio. cominciarono più seriamente che mai la loro consulta. caro
dal corpo ». me a affanni / più di quelli, da'quali io son distretto
. e durò la tira e vacazione più di cinque mesi. essendo i cardinali rinchiusi
continenza, caccia da te il sopra più e 'l troppo, e distringi li tuoi
.. per due anni e più,... per tale modo l'
dello abate..., eziandio più si consumano di dì e di notte nelle
di- strizione del giudice superno, più temerebbono i loro mali, che
detti alessandrini, che sono distrofi e più inerti e tenui degli elegiaci.
= da strozzare col pref. dis-sentito come più intensivo. distruggènte (part.
già lasciato alcide il carnai manto / più la materna effìgie non avea. pallavicino
per far posto ai nuovi, tanto più che questi sono quasi sempre ripetizioni di
a distruggere il cadavere d'un bue è più sollecita una coppia di mosche che una
nevi del suo dosso, vestirsi il verde più caro alla primavera. alamanni, 5-1-40
. govoni, 3-51: bisogna far più presto / a incendiare a distruggere a
di cenere / in cui non spunti più un sol filo d'erba.
e parte perché ivi si è trovato più conto a promovere le coltivazioni dello zucchero
gente, / là dove avea in più parti il muro rotto, / entrò col
l'altro corrompendosi nel sepolcro, non è più chi debba disporre di que'beni.
non saremmo tutti e due molto più benemeriti dell'umanità? levi, 1-155
. bocchelli, 13-495: io che da più mesi lo vedo piangere, crucciarsi,
ecco,... / mirra più pace non aver; sua vita, /
dopo cinque o sei anni non si sa più se son donne o strefinàccioli da spazzare
di anno in anno il monopolio nella più terribile maniera. leopardi, i-1093:
] la gola aperta, e quanto più ha cui possa distruggere e consumare, più
più ha cui possa distruggere e consumare, più ne desidera. boccalini, ii-161:
quale ordinariamente distrugge le proprie facoltadi, più nobile fosse di quella mercatura che la
distrutti e ammazzati. sono forse più bello perché non debba capi
a lui non riede, / anzi più se ne va sempre veloce. / segue
molto con turbolenza e scandali: altrimenti, più si distrugge con una mano, che
intelletto umano, che lo fa essere più attivo nel distruggere, che neh'edificare.
. galileo, 3-4-182: questo doveva più tosto essergli stimolo a distruggerla [tale
che la lega non si poteva dal re più facilmente ruinare e distruggere. capponi,
, senza distruggerla, anzi aumentandola a più doppi. tarchetti, iv-53: la sua
si distrugga il corpo del peccato e che più oltre non serviamo al peccato. s
tutto quello che essa può dare, dove più sarebbe una scintilla per accendere la fiaccola
quale credevano di consumare annibaie, sarìa più tosto consumamento e distruggimento dell'italia.
si vedeva impresso, / per sentier più silvestri / giva correndo invano, /
immonda distruggitrice,... fosse più che mai illecita e stupida.
studiosi suol essere, se non la più robusta, la più sana e la più
se non la più robusta, la più sana e la più lunga. vallisneri,
più robusta, la più sana e la più lunga. vallisneri, iii- 508
che diede all'imperio, fu riputato più tosto distruggitore dell'antico che facitore d'
achille, distruggitore della nostra opera, e più sanguinoso che la battaglia medesima, ancora
', sebben * indistruttibile 'pare più comune di 4 indistrug- gibile '.
. « sono certo che non ci sarà più, almeno nelle forme più distruttive.
ci sarà più, almeno nelle forme più distruttive. con i mezzi di distruzione
né v'ha maggior nemico, e di più intolerabil rimprovero alla vita sensuale d'un
governi, è pessimo, perché si parte più dal bene comune, ed è più
più dal bene comune, ed è più distruttivo di quello. giannotti, 2-1-
. denina, xviii-3-732: quindi la più parte degli spedienti che veggiamo talvolta proporsi
6-75: la gelosia è una delle più tristi tare ed avarie della carne, una
, xxii-643: or ben, disse il più grave / topo e più vecchio,
disse il più grave / topo e più vecchio, facciasi il partito; / ma
malvezzi, iv-281: non si scorgono più le ville abbruciate, gli arbori inceneriti,
, ili-io: senza speranza che mai più possa risorgere questo distruttìssimo paese. davila
pareva che mandelotto non avesse occasione di più seguitare la lega. carducci, ii-10-64:
qua, ne è morti di malattie più che mille. tasso, 8-20: pien
bel fiore [o gelsomino] / più non muor, perch'egli muore, /
smunto, e distrutto; una figura / più di mummia che d'uomo. v
occhi distrutti e infossati, essa era più forte di lui, gli graffiava il viso
pavese, i-31: io fui anche più disgustato all'orrenda cicatrice di quel volto
, inf., 9-79: vid'io più di mille anime distrutte fuggir. frezzi
, qualunche sia vincitore abbi a restare più potente di te, allora è mala
è destrutta e non se ne osserva più straccio. sarpi, vi-2-28: in italia
fecondo / non sa se debba dar più genti al mondo. bar etti,
edifizio di felicità che s'erano penati più e più anni in ergerlo, onde venisse
felicità che s'erano penati più e più anni in ergerlo, onde venisse ad esser
appressa, / e con lo strai più certo e più sicuro / distruggi il distruttor
e con lo strai più certo e più sicuro / distruggi il distruttor del nostro
è ruina nel mondo, ma il più gran distruttore è l'uomo. perticari,
iv-2-431: era il tempo in cui più torbida ferveva l'operosità dei distruttori e
, 3-108: divenne in pochi giorni il più vorace distruttore di t bignè » che
se gli spagnuoli si vantino d'altro poema più che di quello dove immortalò se stesso
103: del paese ancora ci sarà molto più che dire, non c'essendo pervenuto
differenza, che la povertà lo distrugge più presto e le ricchezze con maggior pausa e
sentimenti, degli usi e del linguaggio più remoti, sono l'immagine viva della
i-216: il genio e la grandezza era più naturale e spontanea, e con meno
piovene, 5-238: la distruzione del più illustre bosco d'italia, dovuta al
ii-313: quindi in ogni tempo anche le più barbare nazioni... o con
« sono certo che non ci sarà più, almeno nelle forme più distruttive. con
ci sarà più, almeno nelle forme più distruttive. con i mezzi di distruzione
, i-358: la crudelissima pestilenza fu delle più spietate che rammemori la storia. alla
alla distruzione fìsica si accoppiarono tutti i più terribili disastri morali. leopardi, i-90
.. / e poi, per darmi più destruzione, / con falso viso ti
stato umano. settata, iv-58: di più nelle buone republiche la ragion di stato
ardeva in quell'epoca generalmente, ma più in francia, la febbre di distruzione contro
cosa venga loro alle mani; ed usasi più che altro nella maniera * aver la
= da sturare col pref. dis-sentito come più intensivo disturbaménto, sm. ant.
, / che come un pazzo andò più volte a tomo. ariosto, 21-68
un dolore, una pena (per lo più con il compì, retto dalla prep
orliens disturbava il suo spaccio quanto il più potea, penò più d'uno mese
suo spaccio quanto il più potea, penò più d'uno mese a essere ordinato il
ii-198: i prencipi collegati... più miravano a disturbare a cesare l'intiero
4- 763: procurarono i sollevati più volte di introdurvi soccorso. ma o
animosità del quale si vedeva ogni giorno più pronta a non dover preterire qualsivoglia opportunità
nel terzo e quarto è il più delle volte tollerabile; del quinto e sesto
, scompensi, disordini (per lo più dello stato di salute).
apertura delle scuole il preside non sapeva più cosa rispondere alle disturbate famiglie del paese
una poesia e non sai bene se più ispiratrici o disturbataci, il suo primo movimento
si metta, / tolto quel che più vale e meno pesa, / il mio
gli altri pontefici [urbano] fu il più ben affezionato a'nostri principi normanni,
a v. a., non resterebbe più reliquia insigne. longo, xviii-3-269:
, il qual è atto a appigliarsi sempre più tosto al male che al bene,
che al bene, e da tal predicatore più tosto si genera disturbo, che frutto
, dispiacere, tribolazione (per lo più nelle locuz.: arrecare, dare
/ avrian disturbo anco arrecato ad ogni / più saldo, e indomit'animo. leopardi
così grosso che quasi non si reggeva più sulle gambe. deledda, i-609: -ma
e prudenza vostra gli avanzerete, essendo più franco il valor de l'animo vostro,
657): sono stato anch'io, più di là che di qua: e
659): sono stato anch'io, più di là che di qua: e
satirici fra poeti estemporanei (per lo più recitati o scritti sotto forma di botta
; / e disubident'un noia più move, / non fanno ubiditor mille allegrezza
c. bartoli, 1-49: quanto più le pietre imiteranno il sale, tanto
] serena è « gelida »: più soggetta a logorarsi e sfaldarsi al gelo
lumache. mai s'era vista disubbidienza più grave. 2. dir. nel
siamo noi per avventura cosa de'padri nostri più che di dio, di cui non
ragione, e se talvolta la segue, più sovente la disubbidisce, e a mezzo
bentivoglio, 4-1058: cresciuta ogni dì più la licenza e degenerando a poco a
minaccioso, che don abbondio non potè più nemmen supporre la possibilità di disubbidire. comisso
voi; e anco lui maggiormente, quanto più vale e più à mertato e mertar
lui maggiormente, quanto più vale e più à mertato e mertar pòe, e più
più à mertato e mertar pòe, e più tener danno, dezubedito. pallavicino,
del contrario, ricredersi (per lo più nella forma di proverbio: chi ode
lati, alcun'altra di fronte, ma più spesso alle spalle, ora sol minacciando
anima. il mio cuoco è molto più simile ad annibaie e a scipione africano di
toscani, 404: la mente è più spedita nel volo dell'immaginare, che in
si levò in poggetti e colline, qui più alto in montagne, altrove tutta,
corpo. disuguaglio (ant. più comun. disguàglio), sm.
termine di confronto, per lo più taciuto, compare talvolta, nella lingua
imposta generale, nella quale facendo pagare più a uno e meno a un altro
continuare in ima lotta disuguale contro un uomo più forte di lui. -ant.
inalzar con magistero accorto, / ove più inchina diseguale il fondo. cesari,
tal disugualità esser maggiore nei mezzi più gravi e resistenti, che nei più sottili
mezzi più gravi e resistenti, che nei più sottili e leggieri. grandi,
si vedono solamente nella parte della luna più lucida. = deriv. da disuguale
grandissimi sassi addosso disegualmente, secondo che più o meno hanno peccato in sì fatto peccato
v'ab- baglian la vista anco i più degni: / d'intorno ha innumerabili
ben dicesi, non v'esser fiera più fiera de l'umanità disumanata. d'annunzio
. l'essere disumano; assenza dei più tipici caratteri umani, quali gentilezza,
8-95: mai vidi espressione di spavento più folgorante e disumano. moravia, xii-315
: una volgarità disumana riconoscibile così nelle più pasciute grassezze come nelle magrezze più risecchite
nelle più pasciute grassezze come nelle magrezze più risecchite. 4. ant.
xxi-11-927: se tu fusse con me più disumile, / ti darei, com'io
eguale illuminamento; ma tanto fia più potente il lume, quanto esso corpo riceve
il razzo del sole infra angoli più eguali, onde resta disuniforme
leonardo, 4-1-74: dove l'acqua più si mosse, più con
: dove l'acqua più si mosse, più con sumò il suo fondo
sumò il suo fondo, perché si fece più grave, e così il fondo
e così il fondo non è più di uniforme obliquità; la qual disuniformità
de'liquidi, ella non rendali vie più sciolti? disunióne, sf. il
profumo che dilaga / quando il giorno più languisce. -raro. diradare.
molte cose dette in un modo sono più acconcie a congiunger gli animi ne l'
loro non si disunirono ma arretrarono di più questa volta. -disgiungersi, dischiudersi
per disunirsi, l'uomo non sente più il bello, né lo nomina che per
b. fioretti, 1-3-70: le più azioni, procedenti da un capo solo
non lo mette in opra, / più disunito dall'amor si scosta. savonarola
ma disunito grandemente il suo impero. disunita più d'ogni altro membro da tutto il
riunione. collodi, 536: denti più neri e più disuniti di quelli,
collodi, 536: denti più neri e più disuniti di quelli, non se n'
abbracciano [gli amanti] / tanto più strettamente / quanto è più grande l'
] / tanto più strettamente / quanto è più grande l'ansia di dividersi / per
la usanza loro ed a gridare il più che e'potevano orribilmente. -raro.
per difetto loro viene a indebolirsi tanto più la sua potenzia. boccalini, iii-180:
preferisce scegliere la propria abitazione in zone più salubri e spaziose della campagna circostante la
163: ci può essere nel mondo razza più sudicia, più bestiale e più dannosa
essere nel mondo razza più sudicia, più bestiale e più dannosa di chi sperpera e
razza più sudicia, più bestiale e più dannosa di chi sperpera e disurpa e
gli crearono nel cuore nuovi concetti di più alte imprese, e desio di gloria
si scorda / de l'arti crude il più efficace aiuto. - raro
ant. cadere in disuso, non essere più frequentato. tasso, 10-29:
distolga il povero da quell'arte che più costantemente può procacciargli il bene, e
il bene, e che gli è più adatta: che non lo disusi e
disusandosi da ogni dolcezza, ne divenisse più severa, e disamabile. -
per sincope, disuso). non più usato, caduto dall'uso, antiquato
disusate la fanno [l'orazione] più venerabile, perché sono come forestieri tra'
il cammino, e prende i calli / più disusati ed ermi. de amicis,
usato; non servire, non valere più. -porre, mettere in disuso: non
, mettere in disuso: non usare più, trascurare, abbandonare. equicola
il fervor antico, non si potevano più sopportare. s. maffei, 6-359
. c., 11-6-22: molto è più utile poche cose e buone dire,
. foscolo, x-535: è né più né meno una filastrocca di regole..
. discusse, riprodotte e controverse per più centinaia d'anni da molti, notissime
per ottusità di mente). -per lo più con una connotazione morale negativa: scioperato
vecchiezza /... altro che mal più non si spera. bruno, 3-75
: gli uomini difendono gagliardamente, e le più volte con successo, le cose proprie
di bronzo di smisurata grandezza, di più pezzi disutili di artiglierie che egli aveva
tutte. baretti, 3-204: la più parte di voi altri letterati maiuscoli siete
da svago, col pref. dis-sentito come più intensivo. disvalére, intr. (
'l t'avien senestro / disvai vergogna più che vai diletto. rosmini, xxi-365
/ è quella per che l'om più ci disvale. francesco da barberino, 112
. guittone, xlviii-88: vetro el più vile pur vale in caso alcono;
da svanire, col pref. dis-sentito come più intensivo. disvanito (part. pass
nazione, erano [i genovesi] di più disvantaggiati dalle due difficoltà che dicemmo.
chi vi ama! io gli darò più placida e più favorabile interpretazione. vico,
! io gli darò più placida e più favorabile interpretazione. vico, 108
da svaporare, col pref. dis-sentito come più intensivo. disvariaménto (desvariamento),
da svariare, col pref. dis-sentito come più intensivo; cfr. provenz. desvariar
da svariox, col pref. dis-sentito come più intensivo. disvarióne, sm. ant
da svarione, col pref. dis-sentito come più intensivo. disvascolare, agg. medie
i-212: presi per « disvassallarmi » la più corta e la più piana via,
disvassallarmi » la più corta e la più piana via, di fare una interissima donazione
infeudato che libero (e questo era più che i due terzi del tutto) al
2. intr. (per lo più con la particella pronom.).
da svegliare, col pref. dis-sentito come più intensivo. disvègliere, v.
che tra fiamme e geli / ogni più forte libertade ha vinta.
dintorno l'ombre e le nugole, farsi più chiaro. foscolo, gr. i-292
tomi acorgere, non lo voglio più cotanto fuggire. 3. figur
canti è securo; / pur via più vivamente / disveli i vari ardori /
alfieri, i-283: avrei voluto in ciò più assai ostentare il mio ingegno, che
tutta l'europa, sì quelle che più direttamente al piemonte per disvelare il segreto
pallavicino, i-312: disvelato quest'inganno più occulto, vengo agli altri più manifesti
inganno più occulto, vengo agli altri più manifesti. alfieri, v-2-468: alcune
luce (a chi ben riflette) molto più per disvelare ai popoli le ambiziose ed
. quirini, iii-495: agli occhi è più grato / cinto di nube il sol
, i-77: quanti meno onesti e più disvelati concetti si ritrovano e s'imprimono e
fra i bennati d'israele / chi più fede ebbe di lui, / lor che
per legne, ogni anno disveglierei e più vecchi e meno fructiferi, et ogni
.), col pref. dis-sentito come più intensivo (cfr. divellere).
da svenevole, col pref. dis-sentito come più intensivo. disvenire, intr
disfacimento, come di tisico che poco più disverrebbe se già fosse cadavero. -figur
vergine, tinta scarlatto in grana, più non ismonta, né mai...
, / ch'esto è peggio e più disviene. = comp. da dis-con
denigrata sampogna, priva di quella cosa che più cara dal cielo tenevi; né restar
.), col pref. dis-sentito come più intensivo; cfr. provenz. desventura
da sventurato, col pref. dis-sentito come più in tensivo; cfr.
brevi, / dentro ad un nuovo più fu'inretito. buti, 3-29: s'
donna mia / una volta si faccia più pietosa, / e che disvesta la
. non isdegnò di fare ancora più poemetti di sacre ed alte materie, di
, fin che visse, mai più non gli venne in bocca. cattaneo,
da svezzare, col pref. dis-sentito come più intensivo. disvezzato (part. pass
, che somigliano gli suoi compagni, e più volte è chiamato per lo suo nome
spiaggia latina, / se fia mai più, che alletti / le genti use all'
come quella che nelle tenebre fa i più belli lavori, si consideri il lume
e per essa si disviava dalle cose più importanti del regno. carducci, 287:
gli desvia, / né l'ha fatto più tardo o 'ndietro spinto.
vista è sì iocondo, / che la più parte del mondo disvia. bembo,
. bembo, 1-194: né vostra pace più, né vostro orgoglio / dal suo
colonne, 3-53: amor fa disviare li più saggi, / e chi più ama
li più saggi, / e chi più ama a pena à in sé misura.
: in tali congiunture vivono per lo più disviatamente. = comp. di
.]: 'disviatézza'. stato più o meno abituale di chi è moralmente disviato
e la prima giornata, dove li più disviati o fuggitivi di firenze sogliono fare
dante, conv., iii-vm-19: è più laudabile l'uomo che dirizza sé e
: si scorgeva nondimeno in leonida costume più dissoluto e disviato dal vivere antico di
xviii-3-510: porto scolpita nel cuore la più viva riconoscenza verso colui che mi rimette,
da svigorire, col pref. dis-sentito come più intensivo. disviluppaménto, sm. sviluppo
ti disviluppe, / sì che non parli più com'om che sogna. boccaccio,
abbagliamento. d'annunzio, v-3-358: più grande scrittore è dunque colui che sa
tori; di qualunque luogo a cui più persone andavano, e delle persone
suo sito quelle parti così infrascate; né più né meno che avria dovuto far colle
d. bartoli, 9-31-1-46: aria più somigliante a quella del cielo, in
a quella del cielo, in quanto più disviziata e monda dalle impure e grosse
si disvogliò di tale metodo e si affezionò più sempre ai lavori ad olio. alfieri
amor fuggo e disvoglio, / e più che cosa mai forte mi spare!
possa volere e disvolere quello che gli piace più, dipende manifestamente... dalla
., 1-14: ché sempre è più leggier ch'ai vento foglia, / e
ora vuole ed ora disvuole, merita pietà più che perdono. michelstaedter, 29:
egli [il debole] non tocca più fondo coi suoi scandagli, ma si sente
, ii-53: o sola eletta e più d'ogne altra degna / d'esser chiamata
1-112: alcuni dall'amo- rose fiamme più riscaldati, ogni disvolere levando de'loro
ai nostri affetti morte, / non siam più nostri, o figli; e
ha in sé membro composto né di più parti, né di più differenti, né
composto né di più parti, né di più differenti, né con più mistero e
né di più differenti, né con più mistero e sapienza ordinate fra sé in tutto
se ne disvolghi, l'occhio non è più occhio. -muoversi in qua e in
] ch'el vizio si sparga in più ampio rivo; però che poi quando fosse
poi quando fosse augmen- tato, molto più gli sarebbe fatica a disvolgerlo. =
suo messo siccome suole, il messo è più tiepido in farti l'ambasciate che non
ambasciate che non suole e ti si mostra più strano, sappi che tale amanza del
innumerabili ferite / fatto era un stagno più scuro e più brutto / di quel che
fatto era un stagno più scuro e più brutto / di quel che cinge la
suonare uno strumento. - per lo più assol. faldella, 3-299:
a ridurre la realtà in termini matematici più che logici, diteggiandola poi e mettendola in
e mettendola in movimento per mezzo della più fine e ricca psicologia. c
/ e mostrar le ditelle, e via più giuso! giov. cavalcanti, 80