barbaro, sotto il di cui impero più di mai dibaccavano le dissolutezze e le sceleraggini
lui, né da nessuno, quando più nella sovraeccitazione cesarea debaccavano le calunnie delle
cauto consiglio il commendorno, e dopo più debatti con la muglie il paci- ficomo
spolverini, xxx-1-14: ch'anzi lodato è più chi spesso usando / fra l'anno
ivi prodotti. si pratica questa in più luoghi della toscana, e specialmente in
dai prencipi sagaci molte volte si faceano più per aver occasione di rovinar gli amici
ma gloria, se ben guardi, è più verace / conquistar palme e compor genti
, / che i primi, e via più forti, adopra, e tendi;
e gli discaccia da sé, e più nobilmente esercita le sue operazioni. serdonati
di poter per le vie soavi debellarla più presto e più facilmente. dottori,
per le vie soavi debellarla più presto e più facilmente. dottori, 139: virtù
la forza di distruggerla per non sentirne più parlare, debellarla, darei tutto quello
tutto quello che ho per non sentirne più nemmeno la puzza. soldati, iii-105
un'alma forte è impresa / ardua più che il domar cittadi e regni.
deve fare da sé; e tanto più salda sarà la sua futura libertà per
sarà la sua futura libertà per quanto più numerosi saranno i debellati nemici, e più
più numerosi saranno i debellati nemici, e più superbi i monumenti di gloria meritati per
veduta di dimostrazione, merita dalle menti più sane, a confronto d'ogn'altra
accidia, non arrivino a sopraffarmi mai più. banti, 6-71: il contagio
che traeva poi in conseguenza i principi più deboli. segneri, i-561: solo
della complessione. tolomei, 2-125: ma più l'ha fatto una grave debilità di
regno dissuete alla guerra che egli ingannò più facilmente trenta migliare d'ateniesi che un
di volere adempiere gli comandamenti della legge più oltre che 'l poco tempo che la
sventure, desperando de la salute lasciano più tosto sommergersi dai mali, che muoversi
gran parte la necessità a'miracoli, più abbondevolmente dovuti ove la ragione, per
xvii-164: né il moto esperimentato per più di due settimane; né la quiete;
allora l'anima prendea più fortezza e audacia, quando 10 corpo
gelli, i-82: que'che sono più audaci, o vivono poco, o
dei supplizi] se non la plebe più vile; in altri luoghi la consuetudine
7-142: qual sia il primo e 'l più vigoroso rimedio a purgar l'animo dagli
dell'oro, con le secrete congiure più che con la forza aperta delle mani
uomini, di marinai, disertandone le più belle provincie, lasciandolo esposto alle medesime
come è suo costume, per debilitare più gli awersarii,... che
posto in fuga, per modo che più dalli suoi furono scacciati, e con
virilità si debiliti e i soldati tuoi più non s'armino e le cose de la
savinio, 2-14: non si dava terreno più favorevole per conoscere al tatto quell'europa
la separazione dei pontificii, non potè più continuare l'assedio di parma.
usato per ricevimenti a noi non serviva più e che potevamo, dopo di averlo
non possono giovare alla insanabile infermità i più consueti rimedi della filosofia, debitamente chiamata
mamiani, 1-5: le religioni poi de'più antichi popoli, massime le orientali,
.). la forma debito è più letteraria e stilizzata di dovuto, che
considerare come, da un'ora e più, con la reverenza debita al vicario
guittone, i-3-26: e potendo retraire più brevemente el longo dire,..
correggere s'intende. cavalca, 11-1: più che tutti gli altri uomini dobbiamo curare
-uomo diavoloso, le bastonate te sarebbeno più conveniente per penitenzia, che paternostri.
alcuni a depressione dell'autorità de'prencipi più delle assoluzioni che delle scommuniche, è necessario
nessuno studio mi avrebbe rapito e riempiuto più l'animo che questo, se io
, ho potuto constatare che non è il più grande; è lui, tullio,
e dell'agente nostro diplomatico, non vai più nulla, e di nuovo si è
di sette ducati il mese, il quale più sotto nome di ricognizione e d'elemosina
. levi, 1-214: con i pretesti più vari, non si riconosceva a nessuno
] avea dimenticato fame ricordo al luogo più debito. giov. cavalcanti, 53:
322: per comparire a l'amorosa bataglia più che potevano cum gran gloria, triunfo
morte, e dopo poco stando, chi più tardi e chi più per tempo corriamo
poco stando, chi più tardi e chi più per tempo corriamo ad uno fine.
10-4 (419): quanto voi più pronto stato siete a compiacermi, tanto
pronto stato siete a compiacermi, tanto più mi cognosco debito alla penitenzia del mio errore
te son giunto, / a te via più ch'ai ciel debito sono / facendo
o pronostica, ch'e'non sarà più, cioè che gli converrà, ch'egli
è debita, non se ne fa più alcun capitale, ed è sempre sottoposta
a dio sol per debito convensi, / più si disdice a chi più pregio brama
, / più si disdice a chi più pregio brama. s. caterina da siena
nostro dante, e desiderando di sadisfare il più che io posso a tal debito,
(181): il vicario, più per adempire interamente il suo obbligo, che
1827 (178): il vicario, più per adempiere interamente al suo debito,
contra ogni debito di ragione, a più nobili e de'beni donati per lo comune
abandonano o pigliano quelli partiti che siano più a loro beneficio? g. m.
così fattamente affezionati al nome mio, che più tosto posso dire che incorrino nel peccato
ha bisogno che gli si assicuri con più equa retribuzione al lavoro il pane del corpo
la mattina, michele, che era più presto cattivo che dappoco, mandò un
è poco da compromettersi. ci sono più debiti che ricchezze. c. gozzi,
milioni di lire piemontesi, che sono più di cento venti milioni di franchi.
ordine economico. boccardo, 1-627: i più moderati lodatori del 'debito nazionale videro
, ai quali offrono i pubblici debiti il più comodo degli investimenti. dizionario del commercio
ma più che perfettissima in quanto riceve de la divina
poco la causa che t'ha fatto indugiar più del debito a venire a visitare la
sarpi, vi-2-119: che cosa è più onesta, necessaria e accommo- data alla
della republica, che un membro non cresca più del debito, sì che faccia il
faccia il corpo mostruoso, e prendendo più alimento del conveniente dannifichi li altri membri,
che, sì come ciascuno maestro ama più la sua opera ottima che l'altre
ottima che l'altre, così dio ama più la persona umana ottima che tutte l'
la propria dignità intera, rendendo non più che il debito a ciascheduno. bocchelli,
9. locuz. - avere più debiti della lepre: essere così indebitato
giusti, i-281: quando poi avrò più debiti della lepre qualcuno pagherà per me
poteva far debito d'essersi innamorato di pensieri più grandi di lui? -pagare
debiti de la morte, sono i più grandi, e i primi a pagare,
-i peccati e i debiti son sempre più di quelli che si crede. -i debiti
prigione, / e sciolto a spasso andar più d'un ghiottone. manzoni, pr
molto piace a dio, e ancora piacerebbe più, se per via d'amore o
: dimmi, qual altro popolo avesse più feroce legge contro i debitori? dati
esser molesti in questo, se accettano esser più debitori alla lor scrittura che alla filosofia
ho ottenuto il mio intento col mezzo più semplice. svevo, 5-185: figlia unica
a firenze, e'cominciò a ridere più dirottamente nel mondo. tassoni, 9-56
chiara d'uova, e alle volte è più dirotta, e quasi simile al latte
v-1-669: c'è un non so che più vibrato, più dirotto, più urtato
è un non so che più vibrato, più dirotto, più urtato, più caotico
che più vibrato, più dirotto, più urtato, più caotico, più nervoso in
, più dirotto, più urtato, più caotico, più nervoso in quei primi
dirotto, più urtato, più caotico, più nervoso in quei primi soggetti, che
cadde una pioggia tanto dirotta, che le più piccole fosse doventarono torrenti. d'annunzio
sì dirotta che il misero legno a poco più non ci si teneva. varano,
gioberti, 1-i-396: coloro che furono più dirotti nelle empie dottrine,...
dirotto, ma riposato e quieto e più andante,... si dev [
9-23-195: e quando mai o si piange più dirotto e caldo, o si grida
e caldo, o si grida a voci più alte,... che trovandosi
, qualcheduno piangeva alla dirotta, i più ridevano, e abbraciandosi co'nappi pieni
in dispersione, in rotta (per lo più con i verbi di movimento)
le reliquie di un esercito che non più si ritirava, ma fuggiva alla dirotta
, le fanciulle si lasciano giacere nella più crassa ignoranza. -grado di civiltà
e la cultura letteraria dai primi e più elementari dirozzamenti al punto ultimo in fin
. abati, 190: provido è più nel regolar scompigli / di casa sua
, i-239: dirozzando gli uomini si fa più che nutrirli; si dà loro il
della lingua, sì da scoprirne in più punti l'oro d'una tal quale arcaicità
fa bisogno da principio dire di cose più domestiche, acciocché, mediante quelle, al
da un greggio marmo, le scaglie più rilevanti a gran colpi di martello,
giannone, i-v- 364: rilussero ancora più gli avvocati in questi tempi, perché
al greco, che è la lingua più nobile e più dotta, e più ricca
che è la lingua più nobile e più dotta, e più ricca d'egregi scrittori
più nobile e più dotta, e più ricca d'egregi scrittori, è
fattasi, per così dire, maestra più pratica, produceva poscia gli uomini e gli
un arnese abbozzato, il quale sia ancor più imperfetto che se dirozzato solamente.
era] non che sol dirozzato, ma più che lievamente sperto nella lingua e scrittura
. paoletti, 1-1-26: sarà sempre più facile il bene istruire nell'arte sua e
bene istruire nell'arte sua e ridurre più laborioso e industrioso un contadino un po'dirozzato
v-2- 876: dopo aver per più mesi durata questa servii fatica su tutte
altro che persone dirozzate e, qual più qual meno, intelligenti. cantoni,
mescea per loro agli utili avvertimenti le più dolci lusinghe. ma non così certi francesi
(cfr. anche dirugginare, forma più antica). grossi, 252
quella parte di te che era stata più assente fino a quel giorno. viani
. alfieri, i-286: per sempre più divagarmi dai funesti pensieri, che mi
purificarsi, illimpidirsi; assumere un aspetto più socievole. de sanctis, 11-233:
pongano radici di gramigna verde, che fa più forti ripe. baldi, 552:
1-205: un varco ignoto / aprìan più vaste alluvioni, o nuove / subite
. bacchelli, 13-812: la strada più scoscesa, e perciò da sperarsi meno
ognor minaccia / del precipizio suo gli orror più cupi. mamiani, 1-158: al
lancia / li scompigliasti sì, che più di cento / dirupar ne facei di balzo
: ecco, quell'uomo non è più: dirupa. montale, 1-59: assente
si rassettino e si reggano sopra un più dolce declivo. targioni tozzetti, 12-3-167
cima al sasso per una dirupata la più difficile e più scoscesa, e tenuta più
per una dirupata la più difficile e più scoscesa, e tenuta più forte da
più difficile e più scoscesa, e tenuta più forte da loro; e però era
parea che salissero e scendessero dalle vie più dirupate della montagna le ombre di tutti
una poggiaia dirupata e sterposa, sempre più alta. alvaro, 14-159: un piccolo
, il monte ha una figura assai più pacifica e sbracata. 2. per
, / statua, e sepolcro del figliuol più bello. f. negri,
subito, dirupata: troviamo la morte più dolorosa, e più lunga, che ella
troviamo la morte più dolorosa, e più lunga, che ella senta lungo tempo
inutile, molto d'oscuro, il più dirupato per mancanza di passaggi e di
guari dopo mi si presenta una balza più erta e più dirupata. =
si presenta una balza più erta e più dirupata. = deriv. da
/ ch'i'non ci so 'l più dolce e bel trastullo. alunno, 48
di qua si scorge il mare, più vicini i colli, un paese diruto e
eziandio leggermente disabbellire, ma renderla il più che far potesse accettevole e grata a
mare: / ma già non è più lei, la chiara luce! / è
, 70: escono le donne nel più semplice disabillé: la pulizia rigorosa per altro
che era; poco abile, non più abile, inabile. tommaseo [
loro contado si disse che ne morirono più di cinquantamila, senza contare li dispersi
con la particella pronom. (per lo più con valore passivo). restare privo
mare della tana era una città di più di quaranta migliaia di uomini, nella
tetto, disabitata, dove mi trovasti più volte a trastullarmi coi colombi. boccalini,
ricerche inutili. quella piazza, fra le più eleganti di mosca, non aveva appartamenti
, che vi sfoggiava un lusso sempre più occidentale. cardarelli, 6-10: di
stessa mette tanta fretta a rompere i più cari legami di confidenza, a distaccare,
l'uomo dall'uomo sul principio delle più cordiali intimità. alvaro, 7-18: ogni
erano disabituati! ma per costoro era più comodo vivere di elargizioni pubbliche, 0
ha perso un'abitudine, che non ha più un'abitudine. rajberti,
per disabusarlo; ma egli pareva sempre più cieco nel suo errore '. 2
l'uso, divezzare ', è modo più che barbaro. = comp. da
uomini, troverebbono i disaccerti pesare incomparabilmente più degli accerti. = adattamento dello spagn
correre giù della landa bianca e resa più ampia da tutto quell'uniforme e disaccidentato
. baldini, 6-137: niente è più adatto di quel fondo di tempo scolorito e
fatta a sacca; e dicesi per lo più di vesti troppo agiate.
: e potrà imperciò fabbricare le opere più esimie dell'universo chi sa appena e sì
, 1-3-63: era la stagione la più incomportabile e disacconcia a viaggiare. menzini,
, 4-1-221: ben andava, il più che far potesse, in abito e portamento
cura d'andar succinti e ristretti il più che fosse possibile, negletta e trasandata
far perdere l'accordatura. -per lo più intr. con la particella pronom.
e c'è chi a disaccordarli spende più arte ch'altri non adopri a accordarli.
; e ciò sia di regola per i più schivi in materie di purità. fogazzaro
1-5-82: l'usurpamento delle voci straniere più allo scritto grave e poetico si richiede che
cor aspro e feroce di costei, / più mai non spero, per cridar omei
? / qual fine esser mi può più glorioso, / s'a cagion di giron
virtù ch'intenerisce e disacerba / ogni più aspro, ogni più duro cuore, /
disacerba / ogni più aspro, ogni più duro cuore, / ogni cuor che d'
al barbaro, e 'l tornasse un poco più uomo. cattaneo, i-1-282: con
ma resto quasi un corpo semivivo / con più grave tormento e più acervo. poliziano
semivivo / con più grave tormento e più acervo. poliziano, st., 1-43
. marino, 13-5: ogni fera più fera e più rabbiosa / la sua
, 13-5: ogni fera più fera e più rabbiosa / la sua rabbia addolcisce e
al figur.: rendere meno grave, più vivace, più lieto (un lavoro
rendere meno grave, più vivace, più lieto (un lavoro, soprattutto intellettuale,
disacerba le fresche verità, gli avesse resi più soavi e maturi. 4
: da la madre apprese / qual più secreta sia virtù de l'erbe, /
; / a noi non già: che più disacerba / il gran pensiere del profondo
salvato il suo pudore, e di più aveva appresa quella vitale novella. oh come
. reso meno aspro, meno violento, più mite, addolcito. d'
, 3881: « perché dà segno che più duri l'acqua / facendo in terra
degli amici non fa l'uomo più savio, né il disacquistarli fa l'
, né il disacquistarli fa l'uomo più folle. = comp. da
difficultà ne'desideri suoi, che sarebbe più il disacquisto che il guadagno. =
]: ricco che si disadagi dalle sue più che superflue comodità e morbidezze, patisce
che superflue comodità e morbidezze, patisce più che povero uso a vivere disagiato.
e l'impressione che ci fanno è molto più esterna che interna. = comp
, promesse, appuntamenti, niuno sarà più di me disadatto agli affari. capuana
1024: il carattere di cesare non meraviglia più. anch'egli è un « disadatto
getterian nel fuoco. quella / è la più disadatta masserizia / ch'abbian per casa
l'ha veramente grandissima, questa sarebbe più che altro la bocca dell'inferno.
nudo, semplice o, in senso più accentuatamente negativo, trascurato, povero,
od in saio, od in qualunque abito più vile e disadorno. manzoni, 36
senza fiori, senz'accompagnamenti, nel più disadorno funerale. moravia, iv-322: i
. manni, ii-35: si veggia sempre più quanto la lingua nostra prestantissima, mercé
i-121: la predica... era più lunga e disadorna del solito. montano
119: la sua prosa, nelle cose più e nelle meno importanti, mantiene quella
del disadorno e del rozzo, quanto è più deforme una scimmia che un bue.
, / d'una bontà che splende più del sole / anche nel petto mio,
mento e non curanza che si manifesta ne'più? tommaseo [s. v
nei miei incontri casuali, non avevo più neppure l'incentivo della curiosità e della
dimostrare l'affetto è talvolta un offendere più che non lo dimo strare
sente diminuire l'affetto o non sente più affezione o attaccamento per una persona o
modi bruschi e taglienti che sempre più lo trascinavano nella palude della disaffezione
sono care agevoli, ma disagevoli vie più care, in quanto le vittorie con
in un governo teocratico; ma tanto più sensibile, e disagevole e dannoso,
annunzio, v-2-496: i genitori non dovevan più entrare nel nido alternamente per nutrire i
, e per me, e nelle condizioni più disagevoli. bocchelli, 10-77: aveva
, 7-3-170: so ancora quanto gli uomini più volentieri vituperano le cose non belle,
molte disagevolezze che mi ritirano ogni dì più dal far versi, ora mi è
senza quella maggior divisione o quella forza più o men violenta che supponesi nel 4
minimo dolor di capo, mai la più piccola alterazione di polso m'ha disagiato;
purg., 19-140: non vo'che più t'arresti; / ché la tua
dei suoi muli ora, che ella più mestiero ne avea, che non ho io
, 2-1-285: abitavano disagiatissimamente entro una più tosto caverna che stanza. gemelli careri
ritrovandomi assai stanco del non aver per più notti riposato se non se disagiata- mente
di vile condizione e disagiato, che avrebbe più guadagnato, e inteso a guadagnare,
, iv-326: i tempi diventano sempre più calamitosi, e non è giusto che
ciò n'ammaestra la sacra scrittura in più luogora. -seguito dalla preposizione di
volete andare, per me non state più disagiato che questa sera ho tanta rabbia
: il mio viaggio è stato il più disagiato e tormentato, perché il mare
scimi. guerrazzi, 6-321: quanto più disagiato il tempo, tanto più verosimile
quanto più disagiato il tempo, tanto più verosimile si trovi sprovveduto il nemico.
è poi tanto pericoloso; e quanti più disagiati di me son guariti!
santi romiti, /... avien più tempo disagio sofferto / per riposarsi agli
un prodotto del disagio materiale, ma più del disagio morale in una struttura sociale
2. sofferenza, patimento. -per lo più al plur.: tormenti, tribolazioni
: come un uomo a cui un di più di fatiche e di disagi desse la
pietosissima. 3. per lo più al plur. incomodità, difficoltà,
zuccherini il bastardelle, lo vezzeggiava molto più del marchese, il quale provava sempre
, 9-191: ella era alta, ossuta più che slanciata, e nessuno di loro
iii-211: di camicie io non aveva più bisogno, perché me ne sono state
il malvagio / perseverando, colse da più lati / fuor de la terra a un
e molto bene beuto, et essendo più che il solito pieno, per il disagio
di mortifere malinconie, mi nuoce assai, più che ogni disagio del corpo. c
per sfogarmene, e per non vi scrivere più di questa materia, come odiosa quanto
specie, e secondo il leopardi, la più grave, di dolore. -stare
disagio,... suole il più delle volte fare alcuno atto spiacevole.
al * bue pedagogo'senza tener più la brigata a disagio. 8.
fascie apparata, che noi dagli auttori il più delle volte con tossa dure disagiosamente appariamo
, 2-2-265: rappresenta vagli, come più acconcio ad intenerirlo, il gran patir che
lottini, 18: suol per lo più il viver dilicato accompagnarsi con languidezza e
, e per le sue proprie spezialità più presto disaiutano che ci faccino utilità alcuna.
-figur. caro, 1-66: più vi dirò che gli aiuti vostri la disaiutavano
lontani, che in cambio di disaiutarsi, più presto porgono aiuto l'uno a l'
ma in fondo al cuore era la più disaiutata... lei sarebbe rimasta
sì com'io a voi, che più tosto disaiuto che soccorso mi porsero.
4-47: era, ormai, poco più che lo scheletro di un piroscafo che
e la crisi del tempo pareva ancor più imminente. il cappuccino offerse di nuovo
come può facilmente intervenire, e truovisi più alto di te;... subito
, 39-iii-136: barbaro è adunque, anzi più che barbaro colui,..
diramare), tr. non amare più, cessare di amare. - anche
nobilissima sepoltura e bella, acciò che più la nostra bugia simigli il vero.
ora vado propriamente innamorandomene ogni giorno di più, e ci vorrebbe assai poco ch'io
io mi riducessi a non uscire mai più di casa. fortis, xxiii-
fredda a studio, e si raccolse più alto nella vergine solitudine del cuor vedovato.
, / dolore che non duole più / olezzo di spenta passione, / colore
di bungo moglie una donna, la più malvagia e rea cosa che la natura
che toma da disamata fatica: non più leggere, non più lavorare. bacchetti,
disamata fatica: non più leggere, non più lavorare. bacchetti, 9-194: senza
qui, in certo modo, devono sentirsi più a casa loro. disambizióso, agg
, 39-iii-136: barbaro è adunque, anzi più che barbaro colui;...
del toscano idioma. guerrazzi, 9-ii-209: più lunga disamina ebbero intorno alla pubblicità del
i-117: un'accurata disamina e un addentrarci più sempre nel segreto delle corti alleate.
l'animo intorno a molti problemi de'più nobili e più curiosi, che dalla
intorno a molti problemi de'più nobili e più curiosi, che dalla rettorica e dalla
, iii-12-154: e qui disamina le più illustri opere del tre e del quattrocento.
umano si disaminò che gli uomini nobili più amavano l'onore che l'utile, e
, uomo di santa vita, con più de'suoi frati e con più di cento
, con più de'suoi frati e con più di cento buoni uomini della terra il
io mi levi dal letto, replicandomi più volte che io stia di buon animo
esaminatori... quali per essere più popolani, erano più diligenti e più
quali per essere più popolani, erano più diligenti e più aspri disaminatori.
essere più popolani, erano più diligenti e più aspri disaminatori. = deriv
.. e che... tanto più sia cresciuta ognora di credito e di
di credito e di certezza, quant'è più stata in disaminazióne e in dibattimento.
ereditari sotten trassono, acciocché le disamistadi più lungamente non durino. = comp
non distolga il povero da quell'arte che più costante- mente può procacciargli il bene,
procacciargli il bene, e che gli è più adatta: che non lo disusi e
impresa? gioberti, 1-ii-300: inveì più volte contro i benedetti asili, accusandoli di
xxviii-706: sire dinadano, non dite più: però che con coteste parole voi
che non ama (o non ama più); che ha cessato di amare,
nel fervore della mia malattia uno dei pensieri più tormentosi si è stato il timore che
mirarle da lungi, donde elle paiono molto più belle e più degne che da vicino
donde elle paiono molto più belle e più degne che da vicino, si dimentica della
. de roberto, 1-227: non prendendosi più soggezione di lui, si rivelava qual
dalla terra disamorata: punire la terra più ostinata col venderla ad un padrone esigente
di federico, ma aveva un fondo più disamorato e indolente. bocchelli, 10-80
. gelli, iii-53: -si spende più a mangiarne a capo d'anno [
dispregio e dizamore sia cosa quella che più forte odia core. della porta, 2-207
, 2-207: quella sua onestà quanto più m'affligge più m'innamora; 10
quella sua onestà quanto più m'affligge più m'innamora; 10 non posso odiare
schizzinoso e sofistico, e ci fecero ben più sensibili ai difetti che alle virtù degli
persia,... si corroborò sempre più nel disamore verso la patria. colletta
sbarbaro, 5-139: dalla sua terra, più del disamore per il borgo nativo,
che la brezza faccia forza sulle fronti più alte delle chiese, sui campanili, sugli
per cui il primo paese non agisce più nell'orbita economica del secondo.
incorporea: amara gioia di liberazione, più cara della stessa vita. stuparich,
ingaggiamo fra noi due la battaglia nel più strano e disandevole luogo che potremo trovare
xviii-3-659: nell'impegno di voler discreditare più oltre la città di trieste, non si
mancò di dipingere con i colori i più odiosi la sua situazione,..
corde ritrovai; / vi mancavan de'bischeri più d'uno; / ond'è che
loro stessi. nievo, 616: martelli più disperato ma più forte di me vernami
nievo, 616: martelli più disperato ma più forte di me vernami riconfortando a non
impegno, e ne riuscì sempre la più misera scarabocchiatura. allora si disanimò e
ho tanto amato / che non sono più di quaggiù. / ma la bella mano
tornammo al secondo scontro, ma i più erano disanimati; ci rispose una grandine
, chiaro, nitido. -per lo più al figur. -disappannare gli occhi:
. lancellotti, 1-27: tratteremo più giù di questo a parte, e
, chiaro, nitido. -per lo più al figur.: nudo, palese (
con la particella pronominale. non provare più passione, perdere l'entusiasmo. bisaccioni
, che tra'verdi è vestito del più carico. magalotti, 12-ii-3-222: da questo
non segue, se non che dovremmo più vivi e più frequenti gli oggetti della
se non che dovremmo più vivi e più frequenti gli oggetti della veglia affermare,
disappassionatamente il suo libro, desideri qualche più chiara prova di un tal fatto.
mazzarino..., come il più informato di tutti gl'interessi del regno,
del regno, e come forestiero il più disappassionato, si seppe guadagnare la grazia
verri, 1-66: si sottoponga ai più imparziali e rigidi sperimenti un uomo che
esami e disappassionati giudizi per eleggere il più armonico fra i concorrenti. de giuliani
: egli è bisogno che noi più caggiamo, i quali come disappensati siamo percossi
.. deve conservarsi magro, mangiando al più al più come una damina disappetente!
conservarsi magro, mangiando al più al più come una damina disappetente! 2
. 3. rifl. non attendere più, non dedicarsi più (a un'
rifl. non attendere più, non dedicarsi più (a un'attività, allo studio
invincibile. idem, ii-672: fan ciò più per una certa lor naturale disapplicatezza,
2. omessa applicazione, per lo più arbitraria e illegittima, di una norma
mattioli, 2-1491: e però molto più a proposito per far disapprendere il latte
stile condannarsi da tutti, i letterati più famosi disapprovarlo. de sanctis, ii-15-227
lo sfuggisse e non lo volesse comprendere più; anzi, lo disapprovasse.
sentimento, e approvazione o disapprovazione de'più dotti, questa viene ad essere la via
a concepire ed esprimere con la forma più schietta la disapprovazione. sbarbaro, 1-239
calore e tanto accanimento, che più volte la questura era dovuta inter
, ed anche * dispiacere ', usato più spesso nella maniera * far disappunto '
e senza vela / per dove il lito più l'asconde e cela. disarcare
pericolosa nel salir l'erta e, più nel calar le ripe. 2
che lo ricopre, far perdere (più o meno) il rivestimento argenteo.
a trabocco / colla schiuma anche il più schietto i del sughifico fioretto.
propri limiti o confini, diventare sempre più grande e potente. cattaneo, ii-2-403
ii-2-403: i grandi stati disarginavano sempre più; i tre regni britannici si congiunsero in
delenda carthago », che sarebbe stato più generoso se detto contro un nemico più forte
più generoso se detto contro un nemico più forte. carducci, iii-25-343: la
per una di quelle diligenze adibite per lo più al trasporto di bagagli troppo voluminosi.
. privare una persona (per lo più un avversario) di un'arma offensiva o
disarmata la mano del rilucente ferro, più disioso della virtù dell'anello che del
soffre e consente / del suo lacciuol più forte altri il disarmi? pallavicino, 1-86
delle sue folgori e doma il fluido più possente della natura. -disarmare la bocca
d. bartoli, 9-31-1-56: ma quanto più di senno avrebbe mostrato il poeta [
, 4-21: la rimessa non accoglieva più iole, ma alle pareti e al soffitto
e gittano quell'impaccio, del cui servigio più non abbisognano. baldinucci, 9-xx-173:
, v-264: ben vi dico che il più delle parti è sì bello, che
sospensione di quella gabella, e molto più la nuova della totale disfatta degli austriaci
la presa risoluzione, egli non le ispirasse più alcun timore. d'annunzio, iv-1-1041
bartoli, 2-3-352: il vecchio bonzo era più da favoleggiar colle femine, che da
usato per ricevimenti a noi non serviva più e che potevamo, dopo di averlo
ha dato e seguita a dargli le più lampanti prove, il signor pietro ambrini non
rigore: spesso una parola amorevole riesce più efficace a vincere una disposizione d'animo
once di ferro, armata ne sosteneva più di sei libbre. viviani, vii-339
sostenesse di ferro ottanta e cento volte più che disarmato. 5. con
: fu cosimo (dicono tutti) il più riputato e famoso cittadino di uomo disarmato
. privare, defraudare di uno o più capi di bestiame già raccolti in un
uscire da una mandra altrui uno o più animali. caro, i-276:
melodia del giovinetto riuscì... più grande,... e più dolce
. più grande,... e più dolce; e la sua dolcezza invaghì
. bandi, 93: l'opinione più da seguirsi sì è questa: che i
gl'interessi dei loro connazionali, vessati più volte dalle angherie poliziesche, specialmente nell'
., e dopo ciò, tutti armano più di prima (v. * riarmo
, sovrattutto ha fatto del comunismo il più comodo spettro, il pretesto dell'insufficienza
suo ideale -che la vita non sia più una battaglia. 2. marin
strumenti necessari alla navigazione (o, più specificamente, al combattimento); situazione
provvigione, pronti a ficcarsi nei traffici più eteròcliti: un sommergibile in disarmo oggi
disannonia, quanto il marito aveale parlato più dolce del solito. bocchelli, ii-205:
mi bemolle, rincalzavano quella musica colle più strambe e rabbiose disarmonie. -per
cui la necessità è sì fortemente esperimentata più o meno da tutti i mortali,
, i-1179: quando delle parti le più minutamente ma separatamente considerate si vuol comporre
a letto turbava i miei sensi, ma più che i miei sensi mi faceva soffrire
andarsi scemando, piglierà anzi col tempo più crescimento, perché tra voi due non v'
antico, in mattoni. per quanto più chiaro, d'un roseo giallognolo, non
: parole disarmonicamente congegnate, e tanto più spiacenti che ci si sente lo studio tra
fu trovata chiara, ed energica dai più; alla lettura poi, da molti oscura
. s. borghini, 1-3: quanto più anacarsi tac- cerebbe questi imprudenti che giudicano
era andata a piantare in un cervello più disarmonico. 3. figur. che
, di razze barbare; in fondo, più superbi di tutti, scheletri immani e
vivamente i sensi, è il mezzo più disarmonico ad esprimere lo spirito. negri
rimanere sterile: un ibrido per lo più poliploide). disarmonióso, agg.
ciò che in gente tanto disarmonizzata, e più che selvaggia ne'costumi, venne inaspettatissimo
pube] nelle donne è il doppio più crassa e larga, acciò che questi
del cavaliere, che non si regge più e ha gli occhi bianchi d'un cieco
disarticolavano in suoni modulati e subito espressivi più delle parole, come altre parole d'un
senso opposto, se non ci stava più che attenta. pratolini, 2- 353
la disarticolazione, che è una delle più difficili operazioni. di giacomo, i-692
disartificiali. idem [tommaseo]: più maniere sono di riconoscenza, e la
fioretti, 1-3-393: il verso nostro essendo più breve del greco e del latino,
fuggire la mutolezza del numero, dee più studiosamente schifare l'ammontamento de'nomi propri
fioretti, 1-3-40: potea il poeta con più convenevolezza indurre quella regina,..
non mai lo scalpello disascose dal marmo più terribili fantasie e forme più pure.
dal marmo più terribili fantasie e forme più pure. 3. rivelare alla
, 2-1-160: disasconder tenta / il più astruso, in sua mente ampia e
acciocché gli uomini la sua immensa potenza più chiaramente conoscano, la quale si disasconde
carducci, ii-4-159: la sua cortesia sempre più si disasconde fuor di misura benigna a
cosa / disconcia ed annoiosa / è più, che mal ben sembri, o
.: liberarsi dall'ignoranza, farsi più colto e raffinato. alfieri,
. che dispera; che non ha più speranza; scoraggiato. pace
la poc'acqua fangosa rimasta non rifletteva più il loro tremulo raddoppio e ne lasciava
, così qui vi entra l'occhio, più veloce assai d'una stoccata.
dei disastri della nazione per disastrarla sempre più,... far devi come i
armato alla fortuna dreto, / e soffersi più d'un aspro disastro. monti,
di russia i soldati meridionali serbarono mente più serena. bacchetti, 13-327: aveva
, pasticcio, scompiglio (per lo più con uso enfatico e iperbolico).
di tutti i colori. poi sul più bello capiterà quella donna ed il disastro
chiamare) di violenza e d'instabilità, più o meno durevole, più o meno
instabilità, più o meno durevole, più o meno disastroso, in cui cade inevitabilmente
. indugiandola, l'inghilterra la rende più terribile e più disastrosa, quando per
l'inghilterra la rende più terribile e più disastrosa, quando per avventura non sia
avventura non sia prevenuta da qualche cosa di più grave, dalla rivoluzione. dossi,
affari di grande importanza; e molto più se il viaggio è difficile e disastroso,
109: la meca è uno de'più lontani paesi della turchia per dove i
né amica degli ameni viaggetti; tanto più che prevede di dovere imprenderne uno lunghissimo
la fila a rompersi, né potendo più mantenersi in ordinanza, restando vinta dal
nievo, 1-328: non potevano vantaggiarsi di più che sette in otto miglia il giorno
i celebri professori di pisa] la più disastrosa fatica ch'io provassi, ell'
sgomenta; sconfortante, infelice (per lo più con uso iperbolico). panzini
cecchi, 5-155: per accostarsi con più sicurezza alle predilezioni della clientela disattenta,
sé dieci allarmi, e non la finivano più. 2. che indica,
quella notte e tutto il giorno seguente più tosto in riposo che in disattenzione,
allora cominciai questo mio [sonetto] senza più ricordarmi, o non l'avendo forse
o di produrre un effetto (per lo più con riferimento a bombe, a congegni
togliere l'attrezzatura (per lo più con riferimento alle barche a vela)
sapere che privilegio abbia l'acqua più dell'aria e de'panni di potere disat
alcuno di detti uffizi, sia reputato non più cavaliere milite, ma servente,
altre cose pari, se ne disavanza più di gran lunga che non si avanza.
. serdonati, 6-170: disse aver più tosto da dolersi che da rallegrarsi,
, ix-513: ma io dolente, quanto più vo in- nanzo, / nell'amor
nanzo, / nell'amor di costei più disavanzo. la spagna, 38-26:
superiore al reddito (ed è voce più propria di deficit). manzoni,
utile per l'esito già avviato e più vasto della manifattura, contro dei nazionali
bravura. l'inimico si è avvicinato di più di quel che si credevano; hanno
dovea gravare le penne in giuso aspettar più colpi,... o altra novità
disavvedimento d'euripide in elettra pare alquanto più scuse vole. = comp.
che giammai non si contentano delle cose più verisimili, voglion, che [parigi]
ed in quelli inviluppati, quasi in più sacculi diversamente pendevano. straparola, 1-5
che l'uomo si vede essere molto più disavveduto e trascurato nelle cose proporzionate a
, comuni e ordinarie che non le vediamo più, che passano ormai disavvedute sotto i
disavvedute sotto i nostri occhi avvezzi a più complicate meraviglie. -imprevisto, inatteso
io qui sol ne dirò, esser più acconce le disavventure a metter senno che
. caro, 10-589: in mezzo de'più densi / e de'più formidabili nemici
mezzo de'più densi / e de'più formidabili nemici / anzi a tutti awentossi.
fiorire, nel loro giardino, le due più belle rose dell'esistenza, l'amicizia
, 1-468: né mai sotto veruno più disavventurato clima, e fra qualunque più
più disavventurato clima, e fra qualunque più barbara idiotaggine fu scarsezza d'operai acconci
, -disse tristano, -ch'io sono il più disavventuroso cavaliere del mondo! bembo,
: in ogni avversità di fortuna la più disavventurosa generazione di ria ventura si è essere
sbadataggine; svista, errore (ed è più grave di inavvertenza).
per disavvertenza ne gli scrittori, è più credibile. s. bargagli, 95:
: direbbesi di cosa fatta con un po'più negligenza che le fatte inavvertitamente. a
i-16: non sono i compatriota vostri più ottusi o men capaci di ragione degli
popoli civili; sono, è vero, più appassionati nell'azione, più disawezzi d'
vero, più appassionati nell'azione, più disawezzi d'ogni politica, più nuovi
azione, più disawezzi d'ogni politica, più nuovi alla rappresentativa. carducci, ii-12-42
uomo che non è tentato, ha più baldanza, e meno si guarda, lo
, attuale o abituale. avrebbe senso più generico di 'disawertenza * e di *
, 16-13: già di cavalli, e più di cavalieri / tagliati e morti v'
, col prefisso dis-, sentito come più intensivo. disbaragliato (part. pass
, col prefisso dis-, sentito come più intensivo. disbarattato (part. pass
condotto e disbarattato, disperatosi di potere più oltre resistere, se ne fuggì con
, col prefisso dis-, sentito come più intensivo. disbarbare, tr. disus
. liberare dagli istinti bestiali, rendere più umano. - anche rifl. papini
col pref. dis-, sentito come più intensivo. disbórso, sm. disus
col pref. dis-, sentito come più intensivo. disbranato (part. pass
col pref. dis-, sentito come più intensivo. disbrigare, tr. (
essere di impaccio). - per lo più al figur.: districarsi, sbrogliarsi
disbrigarsi assai / dal vecchio padre più che non vorrebbe. ariosto, 19-94:
, 2-41 (ii-87): quanto più tosto puoté, disbrigatosi dai suoi de la
in quattro o sei versi, scorrendo più rapidamente alla tremenda strage de'figliuoli per
tremenda strage de'figliuoli per trafigere nella più tenera parte il cuor del padre.
visco aver dato di petto, / quanto più batte tale e più si prova /
, / quanto più batte tale e più si prova / di disbrigar, più vi
e più si prova / di disbrigar, più vi si lega stretto. serdonati,
da impacci, impedimenti (per lo più al figur.). michelangelo
paradisi e ferrarmi, ed io stesso e più altri siamo stati allettati da ogni genere
col pref. dis-, sentito come più intensivo. disbruciare, v.
col pref. dis-, sentito come più intensivo. discacciaménto, sm. disus
il poco conoscimento della ragione, anzi più tosto il discacciamento di quella, ti
sì fatti discacciamenti e aggiunte accaddero il più nel primo istante del mescuglio delle due
col pref. dis-, sentito come più intensivo. discacciare (ant. discazzare
, 1-7: i romani altresì discacciarono più volte i maestri della facondia e della
coloro che t'implorano / non ti conoscono più che di nome? / m'hai
tàcciati; / anzi, perché ognior più ti onori e celebre, / dal fondo
inganni: no, io non la vedrò più; io non l'amerò. manzoni,
, / via discacciando i sogni miei più belli. -porre rimedio a un
d'un regno de'maggior e de'più chiari. fed. della valle,
discacciate da una quantità di razze fra le più estranee e lontane. manzini, 8-125
: affiorava su quelle creature discacciate dal più modesto e faticato dei paradisi, la
, pensando che la sua morte sarebbe più felice, se ne le sue braccia l'
decadere col pref. dis-che ha valore più intensivo; cfr. fr. déchoir (
. ant. che non gode più di una situazione privilegiata (per
è ri ferito per lo più a persone, talora anche a cose)
primitivi del contrappunto, forse quello più usato in francia, detto volgarmente
, / può dir, che ha più virtù che la bettonica. aretino,
tu perdi quel doppio che ti messe più che non vai la cosa e discapiti quel
scorge quanto egli, opponendosi, può più tosto temere di discapitare. goldoni, iv-241
: affacchinarsi, dico, e scalmanarsi più del solito, per iscapitarci, ognun vede
: affacchinare, dico, e scalmanarsi più del solito, per discapitare, ognun
essi in oltre che la guerra di germania più tosto dovesse loro profittare, che dar
tu non li conosca e un po'più che tu non creda; ma da questa
d'altro, e anche per tempo più lungo, coll'obbligo di ritornare alla
.. / quanto è sua nave più piccola e leve / più la discarca d'
sua nave più piccola e leve / più la discarca d'ogni peso greve.
di quel superchio che la aggravava, più volte ha mandato fuori degli amplissimi suoi
morte e disfacimento di ventimila uomini o più. 6. disperdere la carica
vallisneri, iii-36: avess'egli almeno con più laudevole contegno la tua passion moderato,
giovane, 9-649: né venga in luce più, o, data al fuoco,
di leciti lacci avrete scarco / il più gran traditor di alcuna etade. caro
pref. s-con dis-, avvertito come più energico. discarnare (ant.
., 30-69: l'imagine lor vie più m'asciuga / che '1 male
'l vento e la corrente saranno stati più e meno gagliardi. crescenzio, 1-2-180
è di là dal mare / de'più prò'cavalieri che arme porta, / un
sono poderosa e accorta. / già più di mille aggio discavalcati. -in
tu, antica lupa, / che più di tutte l'altre bestie hai preda /
alquanta acqua fredda, e quanto fie più fredda, tanto fie migliore, però
sostituzione di prefisso, essendo dis-avvertito come più espressivo. discendènte1 (part. pres
cui parte terminale è pronunciata con tono più basso. -dittongo discendente: v.
che va da toni acuti a toni più bassi (un intervallo, una cadenza
chi contro ad alcuno grande e possente più di lui piglia alcuna difesa, quan-
bocchelli, 9-159: venezia, la più antica e diretta discendente di roma,
a una coppia un poco strana, non più giovane, che vantava una discendenza nobile
bocchelli, 6-103: una delle parti più curiose nello studio di anceschi accennava ai
: primogenita della fortuna quando a'mortali più favorevole arride, è la libidine: rampollo
, e vicecaso, abbia un certoché più del grande e del singolare, e del
d'alemagna portavano ancora diverse famiglie delle più principali di fiandra la prima lor discendenza,
signora marchesa di queste sue discendenze, quale più la soddisfaccia. leopardi, ii-406:
dall'alto, giungere da un luogo più elevato; muoversi da un luogo più
più elevato; muoversi da un luogo più alto a uno più basso.
da un luogo più alto a uno più basso. novellino, 60 (
che men luogo cinghia, / e tanto più dolor, che punge a guaio.
, la cosa adunque, sendo ponderosa, più presto discenderà. savonarola, 8-i-11:
giù, solo o seguito / come più vuoi; -ripiglia il fer circasso / -va'
i miei morti... oggi / più di rado discendono dagli orizzonti aperti /
discendendo dal suo trono avito, / parve più grande ancor, che quando il salse
: ogni montar ne la cima è più greve / ma l'arricchir più leve;
cima è più greve / ma l'arricchir più leve; / così 'l descender dell'
; / così 'l descender dell'alto più duole / a chi ben seder suole /
persona; entrare in un luogo posto più in basso. giamboni, 4-410:
: l'avellane... son più nutritive che le noci, e più tardi
son più nutritive che le noci, e più tardi si smaltiscono, e discendono nel
. 6. venire da regioni poste più a settentrione e dirigersi verso sud.
: venuto dunque il re col maggior e più bello e meglio fornito esercito, così
., 31-78: da quella region che più su tona / occhio mortale alcun tanto
non dista, / qualunque in mare più giù s'abbandona, / quanto lì da
198: volle anche innestare la gloria della più culta letteratura, la quale poi coll'
, 8-n: voce, che ai cor più duri anco discende. foscolo, xi-1-232
s'affina / valor d'ogni valor più risplendente, / vede la gloria che
mente e non mi far discendere / più nel parlar, ché tu mi debbi
comete, se il sarsi non discende a più distinte considerazioni di quelle che sin qui
. bentivoglio, 4-184: lascerò le cose più antiche per venire alle moderne, e
ha egli da sciegliere quel mezzo che più gli sembrerà mirabile e nuovo; e discendendo
passare da un argomento difficile ad altro più comprensibile. dante, 59-54: ma
tutto / in parte ed in costrutto / più lieve, sì che men grave s'
2-4-450: nell'adoperarsi a favor suo, più non avrebbe potuto, s'ella fosse
e telefoni e radiofoni, che rendono più facili le intese e con ciò la centralità
, in tal dolor discese, / che più non lo potendo sofferire, / fu
la mensa, rallegrò egli ciascuno, e più di tutti i valloni, i quali
il già con- ceputo odio, che più tosto volle di quella privarsi, che
accennato il modo con cui panni potersi più nobilmente sciogliere il nodo, ed esso
che 'l cortegiano descenda qualche volta a più riposati e placidi esercizi. 13
197: da firenzuola, ma della più ricca e più orrevole famiglia di quelle
firenzuola, ma della più ricca e più orrevole famiglia di quelle contrade, discesero
, v-2-220: quest'omicello discende dalla più insigne schiatta ferrarese di burattinai. bocchelli
, e ne sviluppa le tendenze con più energia che non il poliziano e non
costume de'gentili, li quali nelle più lor cose seguivano gli augùri. giovanni
indarno, / ché l'imagine lor vie più m'asciuga / che '1 male ond'
serena. carducci, 573: né più il sacro scamandro al pian discende /
egli non discende, precipita; e quanto più d'alto corre, tanto più tosto
quanto più d'alto corre, tanto più tosto scorre e trapassa. -sfociare
bergamaschi, / ove la riva intorno più discese. g. villani, 11-26:
o in la scorrevol sabbia / convien che più s'allarghi, e che discenda /
crepuscolo era per discendere, adunando di più intorno a lei tutte le cose.
vedere. viviani, 1-48: cessato il più discendere di que'primi suoli di sasso
23. mus. passare da una nota più alta a una più bassa.
da una nota più alta a una più bassa. marcello, n7: solfeggiatori
al bisogno delle medesime. le tratterranno più anni sopra le solite variazioni del la
marina. pratolini, 6-151: non più padrona dei propri gesti, ma unicamente guidata
la lunga schiera discendendo, / conobbi più mirabil baronia. s. caterina da
della sua coscienza, tutte le bestie più immonde e più feroci.
coscienza, tutte le bestie più immonde e più feroci. -discendere in terra
tutti e due nel sepolcro; voi più lodato certamente, ed io forse assai
lodato certamente, ed io forse assai più compianto. 27. sostant.
nell'altro è da essere esaminato e cercato più diligentemente. -decadenza.
del cielo; ovvero... è più vera cosa traslazione o discendimento di tutte
landino, 43: perché el luogo quanto più s'accosta al profundo e più si
quanto più s'accosta al profundo e più si parte dal cielo più è apto alla
profundo e più si parte dal cielo più è apto alla pena, perrò l'
e poi si segua disgradando sempre a più gravi. 3. discendenza.
1-104: le ascensioni o discensioni sono più ineguali, quanto più obbliqua è la sfera
o discensioni sono più ineguali, quanto più obbliqua è la sfera. =
, 1-28: abbandonando per via le più gravi [materie], cioè quelle
2-277: e quanto il discenso è più obliquo, tanto il peso manca della sua
. il passare da toni acuti a toni più bassi. ottimo, ii-63:
(raramente persone) da un punto più elevato a uno più basso (e può
da un punto più elevato a uno più basso (e può essere privo di
, e per quella via menarlo che più a lui sia lieve. idem, inf
limitrofi. cardarelli, 6-64: niente di più naturale che fra il dottore improvvisato e
tutte le gradazioni, dalla centralità amministrativa più assoluta al massimo discentramento regionale, senza
questi sinonimi, è termine letterario e più specifico, designando propriamente lo scolaro che
di maestro] rifiutato da lui tanto più in lui risplendeva, quanto con maggior
, 2-13: il discepolo non è da più che 'l maestro, né 'l servidore
'l maestro, né 'l servidore da più che 'l suo signore. basta al discepolo
maestri e discepoli correvano quei sorrisi che più di tutto attestano la bontà della educazione
molto insegnato, ma ha imparato ciascuno più o meno, secondo che ha saputo
le mani, ed, eziandio de'più vecchi discepoli di s. ignazio
se non li trovano; soffrono forse di più, quando l'hanno trovati. bacchelli
3. in partic. detto dei più fedeli e assidui seguaci di gesù cristo
(con difficoltà iniziale, poi sempre più chiaramente). giamboni, xxviii-243:
ciò che tocca a dio, noi cura più che un giudicio d'una turba di
che sono esse fregiate e dipinte, altro più non apparivano che una confusa massa,
il dorso de'monti, senza lasciar più discemere le mezze tinte dei confini.
mandò solenni avvisatori / a discemer la più leggiera scesa. -assol. ant
alcuno, né discemea con quello occhio più che se non l'avesse aùto in capo
giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune. calvino
di nome più oscuro e di forma più comune. calvino, 2-27: ma era
lui sia discernuta: non uno sia amato più che l'altro, se non colui
, / acciò che 'l suo poter più si discema. tasso, 13-i-656: vile
presa dai tuoi sentimenti, non discemi più come stanno le cose. -ant
: dementa gli animi, sicché appena più si discernono per umani. muratori, 5-ii-330
e naturai espression delle cose, per lo più non si possono intendere senza qualche fatica
riguardare tanto pungevano poi, e quanto più pungevano tanto più ti sentivi tirare a
pungevano poi, e quanto più pungevano tanto più ti sentivi tirare a forza di rimirargli
fontana. alfieri, v-2-701: il più delle cose e libri miei, giovannino
a lato del fortissimo oloferne / darsi il più eccelso loco / a chi meno disceme
(1767): si dee, più qui che in niuna altra cosa, pigliare
: quel miserabile odore esterno non rimane più discernibile, di quel, che la dolcezza
come in un cielo minaccioso la nube più nera, così in quel buio stava,
, così in quel buio stava, più presentita che discernibile, la massa dell'argentaro
. giov. cavalcanti, 21: quanto più è felice uno, cotanto gli bisogna
accettavo senza discernimento perché ne avevo il più acuto bisogno. 3.
sono stati capaci di fare gli uomini i più matti, i più discervellati, i
gli uomini i più matti, i più discervellati, i più pazzi che sien mai
matti, i più discervellati, i più pazzi che sien mai stati al mondo.
inganni / (meglio per te non esser più viva!) / la discesa terribile
dallo charette, e da guardare i luoghi più acconci a una discesa. mazzini,
discesa negli occhi, che da quaranta e più giorni in qua mi travaglia e mi
atterraggio, che consiste in una traiettoria più o meno inclinata verso il basso,
nuto dall'alto, giunto da un luogo più elevato; andato o venuto verso il
dal ciel disceso / scorrendo va la region più bassa. [sostituito da] manzoni
moderne, delle barbariche e ciò che più conta della latina. discessióne,
e sm. che discute (per lo più in modo cavilloso e sofìstico: a
voluttà nella bestemmia, ma la presa più forte è di quella curiosità discettante,
, esaminare un problema (per lo più con ostentazione e facendo sfoggio di eloquenza
sì che priva dall'atto l'occhio di più forti obietti, / così mi circumfulse
, contesa; discussione fra due o più persone. bibbia volgar.,
: al terzo capitolo non si fece più disceptazione, perché dicemo al marchese che questo
oggetto infinito una [virtù] senza più ne discevra, cioè a dire la
stessa natura nel modo equo ed il più proficuo; ma con tali impulsi e
cose, che non s'uniscono, più s'uniscono le conformi e le unibili.
partecipi di loro fortuna, o forse più santi, con impazienza portiamo cotali cose?
dimostra che lo intervallo del tempo non fu più che possare un quadrello overo saetta in
mi dischiero, / ma cun speranza più divegno audace. = comp. da
prato pio; e quattro, i più vetusti, portano il segno della folgore,
). aprire (lasciando un varco più o meno grande, che consenta di
. 2. presentare, offrire più larga parte di una superficie (all'
uccise. -intr. per lo più con la particella pronom. uscire;
quel- l'invemo troppi altri; i più, amorosi; ma senza amore che
ed allungare la mano, ricci apparentemente più serrati si dischiudevano nel mallo al suo
. alfieri, 1-830: cor né il più fido, né in più fiamma acceso
né il più fido, né in più fiamma acceso / del tuo, non v'
dischiudi, o bella, il tuo più santo riso: / il pargoletto affiso /
ogiva. pavese, 92: lo stridore più roco, del carro che va,
occhi è tanto vasto che non ho più l'audacia di piangere le mie piccole
vecchio venerabile assumeva per me una solennità più grave, poiché in quell'ora io
che i vivi suggelli / d'ogni bellezza più fanno più suso / e ch'io
vivi suggelli / d'ogni bellezza più fanno più suso / e ch'io non m'
/ perché si fa, montando, più sincero. canigiani, 1-51: iustizia
me- nabrea con la dischiusione di un più largo campo.
uno che mi rassomigliasse pur essendo di me più bello, attraverso apparenze semplici come le
come le favole che nella mia più remota infanzia m'irroravano gli orecchi appena
414: che importa se l'onta più, meno, ci frutti? /
quale ci è voluto tutto l'acume de'più fini nostri moderni critici. a.
primi trattati fatti da'romani co'cartaginesi più non s'intendevano a'tempi di polibio
polibio, il qual dice che tampoco i più eruditi non li potevano discifrare. monti
la mente, e non dipinga / più vago obbietto, e più lucenti rai.
dipinga / più vago obbietto, e più lucenti rai. tasso, 13-ii-193:
/ un dalmata ha con sé la più discinta; / ritrova il marinaio la
pudica. 4. non più raccolto né stretto da un legame;
all'uom discinto di terrena veste / serban più ricco ammanto, ond'ei sen fregi
e'bisogna rialzarla e vedere di tenerla più serrata cogli aiuti della lingua latina che
si disciolga / bandiera ch'abbia esercito più saldo / de l'altra, con
e disciolti, e liberamente, dove lor più piace, per li boschi lasciati sono
b. davanzali, ii-233: i più valorosi portano di più un anello di ferro
ii-233: i più valorosi portano di più un anello di ferro (cosa vergognosa
, 4-292: né da l'amato sen più mi disgiunsi, / né dal nodo
disgiunsi, / né dal nodo gentil più mi disciolsi. casti, 1-61:
. bartolini, 17-117: forse, più tardi, l'uno amante s'è
legato, che io non spero potermi mai più da lei disciogliere. chiabrera, 567
l'abbondanzia delle cose mondane suole tanto più disciogliere la mente dal timore d'iddio
mente dal timore d'iddio, quanto più la richiede di molte cose pensare.
., 3-2 (279): più volte seco, da questo amor non potendo
, ornai disciolto / l'ha dai più antichi vincoli. de cristoforis, conc
, i-168: la poesia si esercita più a comporre, che a disciogliere,
comporre, che a disciogliere, versa più intorno alle somiglianze, che alle differenze
polve tornare,... i cibi più preziosi cerchiamo. ariosto, 9-8:
/ che discioglieva i luoghi a me più grati / in un gioco di nuvole.
in un dolce tepore, senza svegliarsi più. 14. figur. annullare
. monti, iii-375: non sorga mai più verun nugol sul sereno della nostra amistà
quale... non v'avrà più caso di fortuna che la disciolga. cuoco
. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
discordia, e se in questa i più forti hanno il più, queste son cose
in questa i più forti hanno il più, queste son cose accidentali e poco
poco durevoli, e che non lasciano ne'più deboli alcun rancore, perché la società
. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
battaglia se disciolse, / e parli più d'uno anno ciascuna ora, / che
. -anche intr. (per lo più con la particella pronom.).
corpo, il nostro intelletto non è più anima, perché insieme con la materia si
, spaziamo nella intelligente vita, non più soggetta alla tirannide del tempo.
lo disciogliere di questa qui- stione pende più d'albitrio della femmina che da speziale
liberamente la propria attività (per lo più dopo aver superato ostacoli, impedimenti).
primi denti, gli rinascono gli altri a più fermo cibo disposti e la favella articolata
egli allora declinò lo sguardo, dalla parte più lontana del cuore disciolse un sospiro.
, la quale otterrebbe il favore de'più, e sarebbe onesta, come necessaria
e da un'ordinata deduzione delle proposizioni più semplici alle verità più generali e più
deduzione delle proposizioni più semplici alle verità più generali e più complicate. cattaneo, iii-3-155
più semplici alle verità più generali e più complicate. cattaneo, iii-3-155: i
chiericato, fin dalle conquiste germaniche e più sempre nell'anarchia che seguì al discioglimento
. egli non fusse solito per lo più di dare alle sue figure un certo discioglimento
dissolve, che liquefa. -per lo più al figur.: che risolve, che
preferiscono e proteggono talvolta il giuoco anche più rovinoso, malgrado i disordini che trascina
rinfrancare mostardo, il quale non ebbe più dubbio circa il successo e proseguì discioltamente
fugendo caccio / e sono arieto com'più vado avante, / se no m'
l'elmo disciolto, / e ferito in più parti ch'io non scrivo, /
de'grandi per cagione di loro lega era più potente; quella del popolo, perocch'
oggimai que'cotali conviti, ché troppo è più disciolta la licenzia dopo 'l vino.
vino. g. villani, 10-8: più giorni durò la città ad arme e
e senza mura. 10. non più riunito, non più in funzione (
10. non più riunito, non più in funzione (adunanze, compagnie,
disciolto / dirieto a questa età venne più vago, / mostrando già quel che
mirabile disciplina di legge, perocché nessuno più acutamente né più profondamente di lui penetrò
legge, perocché nessuno più acutamente né più profondamente di lui penetrò i segreti dell'
in fatto di lingua, e renderla appunto più rispettata perché fondata su principi non tirannici
gloria già conseguita, in alcuna mai più valse la fortuna che le buone e
a regina coeli è stato il periodo più brutto della detenzione: sedici giorni di
didattica. lambruschini, 1-319: la più rigida, ma salutare disciplina, che
alba per capitano? oppure non teme più la severità de * suoi ordini, e
anche i passi e le parole, colla più stretta disciplina. 6. abitudine
divenire quel che sono. e, con più vigile disciplina e con temerità più fidente
con più vigile disciplina e con temerità più fidente, oggi mi sforzo di divenir
, quasi con disciplina, le sue più minute faccende. -ant. diligenza
caporali, ii-83: altri, con più severa disciplina, / facea gli spartimenti
condotta (di un individuo o, più spesso, di un gruppo):
di un gruppo): per lo più in senso positivo, specialmente a indicare
, iv-235: non sapeva distinguere chi più procedeva smaniosa in questa faccenda, o l'
si sforzava di ristringere la disciplina della guerra più fortemente e più rigidamente; la quale
la disciplina della guerra più fortemente e più rigidamente; la quale era dissoluta per
362: può la disciplina nella guerra più che il furore. tasso, 1-64:
li mastri. beicari, 1-71: il più delle volte tornavano nelle compagnie de'secolari
illitterate, ignare della disciplina ecclesiastica e più inclinate a vita lasciva che religiosa.
o meno atti parevano alla guerra, o più crudeli, o meno disciplinabili. bacchelli
luogo delle persone a così fatta udienza più mature. bruno, 64: questo mi
a un lavoro). -anche in senso più lato, comprendente sia l'insegnamento intellettuale
i vostri giovani a disciplinarsi nella parte più eletta della penisola, e ad imbeversi dei
cotesta scuola femminile superiore sarebbe la posizione più confacente a lei. d'annunzio, v-3-48
, offende l'amor proprio degli ufficiali più anziani ed è causa talvolta di gravi
spontaneamente ricevere da ottanta monaci, e più, tre disciplinate per uno. =
morigerato, virtuoso (riferito per lo più a persone, talvolta anche a un
gioventù! o che morigerati discepoli! più dei socratici pazienti, e più de'
! più dei socratici pazienti, e più de'pitagorici taciturni. a. verri,
vii-264: so ancora (ciò che è più degno di stupore) molti uccelletti esservi
lui è derivata una certa ribellione, più di costume che di pensiero, alla banalità
ebbe a dire non avere mai sentito musica più suavemente e meglio unita sonare.
questa coscienza esatta le masse d'oggi sono più disciplinate che mai. -rar
cena non mangerai cocino; / si più favelle, aspèttate un grave disciplino.
, ove a la palma / via più s'adatti: esperienza ed arte / in
il pugilato, [giuochi] che più pregiati erano dagli antichi. baldi,
4-29: gli occhi chiarissimi, non più celesti ma color lavanda, erano due dischi
due dischi di cristallo appannato -vedevan poco più ma quei paurosi occhiali incassati in cerchi di
lanciava, tratto tratto, un fascio più luminoso come un occhio che si aprisse
grande disco rosso del semaforo pareva poco più lungi una immota luna sanguigna. cicognani
oro, argento, ottone dorato) più profondo della patena del rito della chiesa
a. adimari, 2-8: quei che più alto e lontano la sospingevano [una
[una pietra], erano i più valorosi, e discoboli si chiamavano.
/ ha un non so che di più, che il cuor mi tocca.
intesa ad allontanare dalle città i cittadini più turbolenti e a mandarli in luoghi di
cui la repubblica veniva liberata dai cittadini più turbolenti. botta, 5-13: era
p. viani, 350: più giovine è la voce 'discoleggiare'(far
. libro a cui sono uniti uno o più dischi a integrazione e a esplicazione dell'
/ se vi s'attacca, mai più si discolia. = comp.
essendo bello, aveva messo a mal partito più ragazze del popolo. pea, 7-390
: salgo, si chiacchiera / sul più, sul meno: / mi dàn del
come la carcere: prossima al tetto, più vicina al cielo e perciò alla libertà
eccellente / hanno a la penna mia più reverente / data licenza del presente incostro;
incostro; / e, discoletto assai più ch'io non mostro, / con om
amore. segneri, ii-165: né più confidi verun di noi d'innalzarsi, se
letter. togliere il colore o renderlo più tenue; far sbiadire. sannazaro,
4-167: ma quel che 'l mio desir più desta ognora, / è la man
283-1: discolorato ha, morte, il più bel volto / che mai si vide
mossa da fresca auretta; / ma più vaga la rosa / sulla guancia amorosa,
mi discoloro, / e cui disio più che speranza ingombra, / riposare non posso
, fiorì tutt'a un tratto del più vivo rossore. [ediz. 1827 (
, fiorì tutto a un tratto del più vivo rossore]. 3.
che non si possa dire possessore, ma più tosto intruso: ed altri all'incontro
forte, / e il tuo sdegno più forte, io primo il laudo / e
non altro il lamento, a principio più alto, all'origine vera de'mali de'
. cecchi, 8-84: in un passo più recente... zeus discolpa gli
signora zia, che io rinovelli il più disperato e fiero dolore che mai da me
ha il vizio, quantunque non sia più in poter suo il non far opere
teco di- scombo / per non aver più a usar vasi di piombo. folengo
, colore e dimensioni; le specie più comuni si trovano nel mediterraneo).
anima e la vita dal corpo, quanto più tostamente poteva, rapiva, portava e
, / e, per far lagrimar più sempre il mondo, / l'altrui desir
parlare? panciatichi, 123: dico delle più nobili porzioni dell'animo, l'intelletto
a discomporre quell'organizzazione che va sempre più aumentandosi in europa. beccaria, i-7
23 (390): non essendo più a tempo a sciogliere e a scomporre un
1827 (390): non essendo più a tempo a sciogliere e a discomporre
le occulte fraudi per discomporla o insorgano più arditamente con le aperte cospirazioni per sollevarla.
in maniera, che sopraffatti da uno squadrone più fresco di fanteria inglese, furono respinti
moto, più agevolmente si stancano. marino, vii-371:
stessi con disconcertato e strepitoso rimbombo formerebbero più tosto muggito che suono, regolato e
sopra la terra, restando il baluardo più basso, ma da niuna parte mosso o
ancora in molte parte, / ma più disconciamente nel costato. s. degli
mostrarmi un caritevol segno, / né più né meno la disconcerebbe, / che
2-334: io non ho voluto con più aspre parole ingiuriarlo e modi disconvenevoli per
cosa / disconcia ed annoiosa / è più, che mal ben sembri, o ben
, io mi fo ad intendere che il più de le volte elle procedano dal gioco
: quelle cose, alle quali semo più acconci, a quelle ci diamo: e
. capellano volgar., i-85: più approvata sarà la dottrina di quello maestro
a quella, essa nondimeno è la più confacevole, ch'ella possa avere delle cose
il cuopre, e 'l nasconde quanto più può. 2. disus.
3. intr. (per lo più con la particella pronom.).
meno, assai me ne disconfortai, più che io medesimo non avrei creduto dinanzi
, non si disconfortassero, e vie più crescessero in istima. settembrini, iv-163
donqua, se la stagione / d'avril più disiare / mi face che lo tempo
che tebe non ebbe, / quando più abbondò di disconforti, / intorno a sé
mente che 'l folle e disconoscente fa più disonor a chi gli consente. della porta
superbia di disconoscenza, cioè a volere più stato che non si conviene, credendo che
xxviii-301: lucifero, che era lo più bello e lo più savio angelo che
, che era lo più bello e lo più savio angelo che dio creasse, sì
tu non ti conosci / e vie più disconosci / l'ovre che fanno quei
tommaseo, 1-306: risolvo di non più cercare la compagnia d'uomo che mi
1-ii-559: repubblicano dunque sono quanto e più di voi, ma... non
non vi fu mai al mondo città più generosa e più costante, sotto il peso
mai al mondo città più generosa e più costante, sotto il peso del disconosci
gobetti, 1-139: la storia è sempre più complessa dei programmi: la politica imperialista
quasi un muto / verbo; e più nulla fu disconosciuto, / anche per me
di oggi, non v'ha cosa più singolare. disconseguire, tr. (
luoghi o disconsiglia o deride o rimprovera più che può), ma non la possiede
superstizione è stimata che di gran lunga più impedisca le operazioni, e più disconsigliato renda
lunga più impedisca le operazioni, e più disconsigliato renda l'uomo, e più
più disconsigliato renda l'uomo, e più lo confonda. disconsigliatóre, agg
desconsolada? fazio, ii-32: o roma più che mai disconsolata. boiardo,
213: benché sia tra li altri il più contento, / più bramo ancor,
tra li altri il più contento, / più bramo ancor, bench'io noi sappia
noi sappia dire, / e così, più felice e discontento, / s'altro
, 227: canzon, s'omai più troppo a venir tarda / qualche soccorso
essa elementi estranei o sottraendone uno o più elementi che la costituiscono. montecuccoli,
è persona di cuore generoso e il più di tutti ben disposto a mio favore.
e del secento. io credo assai più importante e necessario non discontinuare il trecento
e si condiziona con altri ferri a più forte lavoro. = comp.
.: avendomi io tolta la impresa più anni sono... di trattare in
galeani napione, xix-4-689: ne'tempi più a noi vicini [ci ravvisano] una
, il quale con uno strumento che più e più l'accrescesse, più e più
quale con uno strumento che più e più l'accrescesse, più e più sempre
strumento che più e più l'accrescesse, più e più sempre distinto e meno irraggiato
più e più l'accrescesse, più e più sempre distinto e meno irraggiato ei si
30-2-217: allude alla discontinuazione fatta per lo più con usurpazione, e colla violenza al
discontinua / nel ricongiunger sé con la più pura / sovranità del sole, che
, un poco incerte, poi sempre più limpido, ritmico, gagliardo, un
quando fra due o tre o quattro o più coppie di proporzioni simili tra quantità omogenee
e dello straordinario, facile è spingere più oltre l'ardimento delle integrazioni, che
in ardimento, versarsi nell'immaginoso dei più immaginosi romanzi storici. 6.
il nome dell'avarizia è quello che più disconviene ad ogni re, o
a chi regge o a re assai più disconviene. firenzuola, 361: messasi a
, non dico men cattivo, ma più che buono; e quando giudica gli
miei furono, / già dugent'anni o più fa, signor d'imola.
amare. firenzuola, 60: qual più vietata dalle leggi umane e dalle divine è
disconvenevolmente, come si fa oggidì troppo più spesso che io non vorrei, a
già stabilita risoluzione di non mi far più vedere in pubblico co'miei scritti; e
mi dimandò in un vespero umbro il più candido de'miei amici primi: annibaie
sua, e non sarà, mai più. -con la particella pronom.
quale discoverta a nuove cose, e più sublimi ancora così di mano in mano
di discoprire), agg. più coperto; nuovamente manifesto; che mostra
idem, par., 27-85: più mi fora discoverto il sito / di questa
/ sotto i mie'piedi un segno e più partito. fatti di cesare, 160
e discoperta dall'acqua, benché per lo più erta, come un muraglione di sasso
, l'affettazione e l'artificio è più discoperto. dottori, 1-34: né parve
di semplice e nascente gelosia / dimostranza più valida e più aperta / d'ostilità solenne
nascente gelosia / dimostranza più valida e più aperta / d'ostilità solenne e discoperta.
secoli cosa discoperta. sempre cominciare dalle più note e facili cose, e progredire
cose, e progredire poi alle cose più difficili e più astruse: perché
progredire poi alle cose più difficili e più astruse: perché 5. locuz
ripari. a questa maniera è più facile, e più sicuro il discovri-
a questa maniera è più facile, e più sicuro il discovri- bibbia volgar.
maggior parte delle notti di questo inverno più al sereno e al discoperto, che
morte e prive di moto, e più ancora dai fanghi, che restano al discoperto
, che restano al discoperto nella stagione più calda, si solleva in alto quantità di
balze / salir de'colli per veder più lungi / al discoverto 11 mare;
il discoprimento frequente del fondo, siano più insalubri di quelle d'acqua dolce.
un'idea, cioè con una legge più nota, o possono guidare al suo discoprimento
. della valle, 88: tremando più discopro, ahi, e rimiro / caduto
con veste lucida e con mitre a più colori, e fu colui ch'ad
abitatori, affinché non fossero occultate le cose più preziose, o fossero poi discoperte.
in colpa, mansueta / e riverente più ch'agnol di cielo, / colla statura
l'intimo di una persona, la parte più segreta dell'animo); dare a
78: non avverrà che 'l mondo più mi stime, i anzi che 'l
tali, che mi ti abbiano a discoprire più tosto per ostinato che per ragionevole.
i- 18: le tele e più ancora i panni difficilmente si distinguono se
dotta. d'annunzio, v-3-358: più grande scrittore è dunque colui che sa
del vino, discoprisse qualche cosa di più, qualche cosa della sua vita segreta
dovess'i'discovrire / ciò donde molto più seria 'ngombrato. boccaccio, vii-159:
distinguere, vedere (qualcosa per lo più di lontano, con qualche difficoltà, o
. tensini, 1-44: sì come discopre più uno che sia alto, di quello
, di quello che fa uno che stia più al basso, così meglio si discopre
: l'isola di la volontà più volte è corsa al core / per discoprire
petti. bonarelli, xxx-5-65: ma tu più chiaro ornai / deh mi discopri il
/ benché 'l veder te ne farà più sperto. tasso, 13-i-560: io,
e molte cose si veggono più chiare, di molte... si
a queste sue parole, non potendo più contenermi, mi discopersi e, con
: 10 ho resa la scena ancor più ridicola, mentre colle mie spiritose invenzioni
la marina, / astolfo elegge la più nobil parte / del campo, e la
v-401: queste intermittenze della sua vitalità più profonda mi si discoprirono dapprima col frequente
, iii- 7-408: egli fu più profondo e più interior novatore e
7-408: egli fu più profondo e più interior novatore e discopritore che non
comparativamente quelle destinate a creare gli oggetti più importanti pei comodi della vita comune.
in terra ancora, / e sopra lor più fiero agamenone / vidono e gli altri
se saremo discordanti, e ciascuno penserà più al proprio e particolare, che al
alla sua pianta, ne avviene che il più delle volte [la ragione di stato
a detto centro, quella parte che più se l'awisina dà più carico,
quella parte che più se l'awisina dà più carico, e la più alta si
awisina dà più carico, e la più alta si fa più lieve. lottini,
carico, e la più alta si fa più lieve. lottini, 230: certi
battaglia: perocché quello de'volsci era più chiaro e più continuato; ma quello de'
quello de'volsci era più chiaro e più continuato; ma quello de'romani
basso, or quella, / che più sembrava discordante corda. tassoni, vii-315
, alla fine del secolo della sua più grande operosità? baldini, 5-133:
ne gli lor animi, quasi inchinando più ad una che ad un'altra parte
; i quali, nella diversità di più divise mostrano differentemente distinte l'una dall'
mezzi, o si pecca per lo più nella confusione. cesarotti, ii-319:
il vero zelo comanda di detestar le persone più care quando discordano nei punti di fede
di semplice ragione, discordano per lo più tra loro infinitamente, s'allontanano le mille
dalla mente. imbriani, 3-5: discordavamo più di frequente, e sostenevamo le nostre
eccellenti... allora non può più chiamarsi ragione, perché discorda da se
si discorda / da terra il ciel che più alto festina. b. davanzali,
, 7-iii-39: la lingua italiana quanto più fu vicina alla madre sua latina,
il contro col sovrano, / e molto più si discorda il tinore. berni,
173: con strano e sempre più discorde gridio -come d'un'orchestra che
difficile dare la ricetta, fatta per lo più di contrasti verbali, e di inflessioni
salviati, 1-212: il sonoro, più che 'l discordato favellare agevolmente si scolpisce
/ mormora il rivo che non è più argento. [sostituito da] manzoni,
., 13 (234): più acuto, più scordato, più assordante di
13 (234): più acuto, più scordato, più assordante di quello della
): più acuto, più scordato, più assordante di quello della tempesta era il
ediz. 1827 (234): più acuto, più discordato, più storditivo di
(234): più acuto, più discordato, più storditivo di quello della
: più acuto, più discordato, più storditivo di quello della tempesta era il
saldare i principi e i valori apparentemente più discordi. levi, 2-15: mobili
ad un tempo discordi e inquietissime, accennando più che non dicono, ed usurpando frasi
. rende, a un tempo, più manifesta e la deformità del linguaggio discorde,
personale, d'armonia spesso discorde e sanguinante più volte di strazio, ma potente e
incongrue, dissonanti e discordevoli parecchie delle più usitate combinazioni successive di tuoni, che
uomini. certo queste proprietà non sono più discordevoli, che l'orgoglio d'un
discordevole questa opera, che accusato, più per dissentimento e discordia de l'ordine
vittoria alla ragione, si debba estimar più perfetta che quella che vince. tasso
di religione son le fucine dell'armi più implacabili per la guerra. goldoni,
sentimenti nostri disgregati e nella discordia dei più opposti consigli? bartolini, 5-184:
iii-ii-io: la vampa della discordia s'accese più viva, e la città se ne
..., potevi tu immaginare più barbara discordia, che il negarmi gli
dalla gretta imitazione del vero alle deformazioni più furiose. brancoli, ii-160: era
ma tutte le cose sarebbono confuse o più tosto una sola; ma la discordia
in discordia, ché l'imo volea fusse più col lato, e l'
. bocchelli, 13-358: per di più, ella paventava da tempo che padre e
là quella turba in un ridutta / da più parti, e 'n più parti,
/ da più parti, e 'n più parti, e 'n sé divisa, /
dea eris gettò con la scritta « alla più bella » fra i convitati alle nozze
in preda alle impressioni di certi discordiosi più che zelosi. 2. che
che, dimostro, / diletto sarìa più che discordoglio. = comp.
a poco a poco useremo i rimedii più lievi, acciò che quelle cose -che per
enfiatura sono indurate -a forza di medicina più aspra ricevere con più leggiere toccamento inteneriscano
forza di medicina più aspra ricevere con più leggiere toccamento inteneriscano. -per
. c., 367: alquanti pochi più ferocemente sentenziarono, veramente non saputi delle
ormai della capitale, solo se possibile più corrotta e grossolana. discorrènte3, sm
donna, o uomo e uomo il più delle volte. bruno, 3-513: il
amarezza / fatai discorse, che qual a più dolce cosa, più dilettevole, più
che qual a più dolce cosa, più dilettevole, più nata / l'animo e
più dolce cosa, più dilettevole, più nata / l'animo e i sensi a
mali quanto i maschi, perché sono più conservatrici della castità, la quale a dio
monaci a vivere religiosamente, e non lassandoli più discorrere come solevano per atti illeciti,
., 10-2 (408): più focosamente, che gli altri uomini, a
corpo continuamente passa e discorre, neuno più fetido sterquilino vedesti già mai. valerio massimo