: s'udirono a non molta distanza più voci che gridavano altaccor'uomo, al dàgli
sue vibrazioni, ticchettando sempre un po'più forte. dalli e dalli mi scossi un
caso non si dice compensazione, ma più tosto si dice conto di dare e
di carenaggio (e serve per lo più per il ricovero delle navi in avaria
'laghetto ', essendo 11 punto più prossimo al duomo, serviva allo scarico dei
, con corpo a forma di rombo, più largo che lungo; hanno il capo
alle lor case si ricoverarono, datagli più cagioni di terminar la guerra che continovarla
. arici, i-285: l'acqua più basso, onde salir mal puote,
m'è capitata a le mani assai più d'un mese dopo la data di essa
roma l'8 del dicembre, benché più tardi fosse scritto in caserta. foscolo,
di jacopo ortis tre edizioni: la più antica in due tometti fu impressa in
, e, fatto un viso ancor più serio, esclamò: « il 15 d'
grida fresca; son quelle che fanno più paura ». mazzini, i-555: il
un'essenziale considerazione e si rende della più importante necessità; giacché dalla medesima apposta
] di forma bordolese, ma alquanto più grande, semplicissima, sigillata a ceralacca,
punto, lucidissimo, brilla nelle menti più stravolte: la data a cui dovrebbero uscire
... e io credo che al più presto lo faranno in maggio- giugno.
4. giorno, anno o, più genericamente, tempo in cui ha avuto
di data, credo io, molto più antica delle biouse rivali de'carrettieri e
ne'giuochi di data sono le carte più stimate. r. m. bracci,
le carte a'giuocatori in una o più girate, onde dicesi: * ho
con fortissime date la spigne quanto puote più alto e lontano. fagiuoli, 3-2-267
ecclesiastiche va sempre scegliendo quelle persone che più nella chiesa hanno mostrato esemplarità di costumi
degli amici] vuole che io parli più modestamente, e questi si confanno più con
parli più modestamente, e questi si confanno più con la natura mia; e a
che può essere fissato a una data più o meno precisa. ojetti, iii-525
datavano l'era della patria, non più dal 22 marzo, cioè da se medesimi
i problemi di tutte le riforme in quello più urgente della nostra grandezza nazionale. ojetti
mondo datano precisamente dal giorno che la più pericolosa delle umane passioni [la musica
: un'iscrizione latina, che data da più secoli, è stata da poco scoperta
voi è fatta in questo modo più larga e più agevole la via di mettere
in questo modo più larga e più agevole la via di mettere ad opera
suoi ritratti han talora fatto inganno a'più accorti. uno ne fece di leon x
per farti capitare le mie lettere. la più lunga è datata da ieri mattina
botta, 5-480: le casse intanto più di ogni altra cosa premevano: janet
me non fu abbastanza chiaro, tanto più che si deve sottintendere 'egli '
, e affermata per lo consiglio di più altre donne, volemo che tegnate per ferma
5-2-474: quel documento, dato fuori più volte come il primo de'nostri, e
, conc., ii-542: quanto più in vece la sfera di una data
quelle invenzioni della civiltà contro le quali più si rivolta l'animo mio. svevo,
guido da pisa, 1-8: non curano più di onore e sono dati a tutte
a mormorare? bareiti, 2-99: i più notabili abitanti di london son per la
generali, gli uomini in somma del merito più distinto, si osserva essere stati fuori
di èsser creduta capace d'inventare le più innocenti fandonie, e si vergognasse di scrivere
trovato per scrittura d'antichi autori e più degni di fede, dato che tutti
. riccati, 41: -io in più anni ho messo insieme una quantità di
messo in cammino, ed ho fatte più miglia... senza incomodar mai la
tutte le facoltà che costituiscono l'individuo più perfetto della specie. gioberti, ii-135:
che in mezzo alla corrente servono a farla più precipitosa. alvaro, 7-159: il
di storia dell'arte, oltre che più assidue dei maschi, erano più inclinate
che più assidue dei maschi, erano più inclinate a imparare: riguardo almeno ai dati
un buon dato, ed abbacano il più delle volte. tassoni, 1-57: nelle
iv-29: io dico che io allora più volte ringraziai la santa dea prometti trice e
, e non mai domo / dal più cocente sol, corri felice. manzoni,
i viniziani]... tanto più meritano biasimo, sendo stati dai loro
. vogliono i datori innanzi essere i più gagliardi, e di maggior persone. boccalini
. = deriv. da datore più il sufi. -ile. dàttalo
; il qual a lui pareva forse più morbido che non fan questi pomposi letti agli
rustiche vivande: / ma da i più rozzi tronchi in su 'l terreno /
giorgio dati, 1-184: nerone fu digradato più da gli avisi e da'romori che
v-10: que'medesimi che in lui desiderarono più dignità ed eleganza di stile, confessano
bene i colori e i lumi: che più propriamente si dice 'sfumare ';
l'anima mia bada, / più che in altro compiuti e perfetti; /
quella donna, / che di valore più ch'altro s'indonna. 15
l'assaggiare, imperò che l'uomo odora più da lunge che non può assaggiare.
assaggiare della bocca e della lingua è più aguto che 'l toccamento delle mani;
e così sono digradati e posti in più nobile luogo, secondo ch'hanno più
più nobile luogo, secondo ch'hanno più virtù l'uno che l'altro.
egli accadesse... al pittore spigner più addietro alla tela l'istesso piano digradato
stupenda, sorgono di mano in mano più altre montagne che lontanissime appariscono.
baldinucci, 85: questi lumi si fanno più e meno chiari, secondo la digradazione
i campi tenendo sotto il rigoglio de'più potenti. 4. intr. dimagrire
e sforzi che non li avrebbe fatti per più degna cagione. = comp
permettetemi oggi il digredire forse un po'più dell'onesto dal rigore del nostro primario
per tutti acquisito che non si deve più digredire. 2. astron. ant
allontanarsi, il deviare per un tratto più o meno lungo dalla strada che si
dal sole, saranno per ora il più sicuro che possa im piegarsi
col proprio linguaggio / a farsi trarre il più bello e 'l migliore / dente ch'
i denti, / con occhi bieci e più che brada rossi. berni, ori
ben limati denti, / che forse stritolar più d'una vita, / digrignan gl'
cieca manifestazione di furore e di ferocia più o meno impotente, che suscita,
o meno impotente, che suscita, più che timore, disgusto od orrore)
, e sono provato; e fusti più forte di me, e assalisti me;
carro questionare fra di loro: il più piccolo stringeva qualche cosa nel pugno e
cose il torto è di fare il passo più lungo della gamba. si accetta di
guerrazzi, iv-146: siffatte parole, e più il suono beffardo della voce, irritarono
dal lettore, ond'altri appresso di più conoscimento e meno in altro occupati forniscano
, non vidde ferro esser a lui più adatto che un'ascia. garzoni, 1-905
è levar via dall'oggetto la parte più grossolana, per poi condurlo all'ultimo pulimento
una statua. gli scultori, per lo più, fanno ad altri digrossare il marmo
mano. tale operazione chiamano, con nome più proprio, 'sbozzare \
. 4. figur. rendere più civile una persona rozza d'animo,
dirozzare. -per estens.: rendere più raffinata, più civile una lingua,
-per estens.: rendere più raffinata, più civile una lingua, un'istituzione,
v-72: scrittori... che più dovevano alla natura che all'arte,
gigantesche, furono le semplici pareti, non più nemmeno digrossate, ma tutte a bugni
impurità. nardo, 2-411: più bello azzurro hanno i paesi, quando
al digrosso: all'incirca, dal più al meno, approssimatamente; genericamente.
, si stimò che morissono in questo tempo più di quattro mila persone. a.
stanno, e ciascun li fugge a più non posso. magalotti, 7-198: oggi
egli chiama isolato e che io chiamerei più tosto impiccato, che non m'è mai
. la parte fondamentale, il nucleo più importante di una questione, di un
della sustanzia effettuale; ché qualche cavallo più o meno, non fa gran fatto.
mangio assai; basta! non ho più fame. -lo diceva colla bocca, ma
insolente, per vendicarmi, e per istar più in sul sicuro, ho preso partito
di poco suo gusto, suole per lo più, stando pensoso, masticare o biasciare
scorcio del- l'altre rime, con più esattezza potrei bilanciare i trionfi che restano
l'acqua d'acheronte v'entra da più lati, e si diguazza nella sentina
galoppi tutto il giorno: ché così dormirà più lunghi e profondi i suoi sonni.
; sguazzare; nuotare (per lo più, con fatica, a stento)
, e tuttavia diguazzandomi ed inacquandomi ardo più che mai e favilla del mio fuoco
compagnia d'uno di loro, non sento più il puzzo del padule politico e letterario
acqua à, di sorpresa, portato più in su la linguata tepida: e allora
presenza di due atomi di idrogeno in più di quelli posseduti dal composto a cui
. lacerazione (e ha per lo più significato figur.: lacerazione interiore,
, a lunghi strappi dilaceranti, sempre più forte, come se salisse.
savonarola, 5-19: -quando il governo di più è cattivo, incontinente è diviso in
è cattivo, incontinente è diviso in più parti; e così si comincia a
la testa dalla scollatura. rimane sempre più impigliata, ma non osa
sono rapito a dilacerare quello patricidio con più pietoso affetto che con forte.
. ottimo, ii-49x: giunse piramo più tardo al luogo; trovò il sanguinoso
in tempo di siccità stagnavano, non sono più spurgati e diserbati col primitivo sistema di
esso [il mugolo] era il più sovente in apparenza smorzato, in realtà
profumo che dilaga / quando il giorno più languisce. tornasi di lampedusa, 218
. sinisgalli, 9-33: si fa più ampio / il cerchio dei monti / e
viso rifiorì, gli occhi si fecer più vivi e l'anima con essi che dilagò
voce così. soffici, v-3-443: dai più luridi fondacci della nazione si solleva e
il governo e la città son dal più al meno in mano di essa, che
settembrini, 1-182: la costituzione non contentava più nessuno, e dicevano bisognava dilagarla per
per uscire uno granello di panico e non più, la cosa si ruppe, e
il fare a brani. -per lo più al figur.: il tormentare, il
leggermente vitreo, e il respiro sempre più fitto: un sussulto fioco con rumor
sacrosanta giustizia... anco co'più crudeli castighi dilaniando il corpo de'rei
essendo stracciati e dilaniati dal mondo, più perfettamente si raccolgono e si uniscono con
e si uniscono con dio; quanto più sono perseguitati dalla bugia, tanto più
più sono perseguitati dalla bugia, tanto più esultano nella verità. galileo, 4-1-357:
cui principalmente vivono i principi: a che più vivere? sagredo, 1-458: le
assol. boccalini, i-65: per più crudelmente dilaniar l'animo di quell'uomo
inumano / tormenta, ancide, / e più dilania / ch'il segue più.
e più dilania / ch'il segue più. c. gozzi, 4-143: ma
2-39: entrambi eran giunti a non poter più vivere se non per l'acre bisogno
vicenda. govoni, 2-211: tacendo cresceva più mostruoso in cuore / quel senso di
: su squassatemi i miei capelli bianchi / più bianchi di dolore / che di vecchiezza
desiderio, di mille desideri l'uno più strano ed alto dell'altro, dilaniato
desiderio aveva conosciuto la gioia d'essere più forte della paura, e il raccapriccio dei
e il raccapriccio dei fulmini aveva reso più acuto il dilanio della voluttà.
il vostro patrimonio? ch'io spendo più di quel che permettono le nostre entrate?
il bello in poche ville per lo più deserte e dilapidate, lasciò sempre spaziare
maria maddalena de'pazzi, ii-126: quanto più [il signore] si sarà dilatato
per 'dilazione, proroga', è voce più strana e più ridicola di * differta '
proroga', è voce più strana e più ridicola di * differta '; né va
quando dovesse succedere alterazione prodotta da qualunque più impensato accidente. tramater [s.
dico, prova sì fatto esempio de'più vetusti latini a raccorre questa generai conseguenza
mediante il passaggio di sonde progressivamente più grosse attraverso i punti ristretti. 3
cristallo pur con le scorie vai più d'un vetro che noi dilatiamo e formiamo
l'acqua, perché truovano un mezzo più rado, ciò è l'aria, si
magalotti, 19-50: forata canna del più fino acciaro / quivi egli immerge, e
il metro modello, basterebbe esporlo, non più alla temperatura del ghiaccio che si fonde
2. ingrandire, ampliare, rendere più spazioso. -anche al figur.
e dilatasi, acciocché sia maggiore e più spaziosa e bella. a. f.
. -per estens. far apparire più grande. -rifl.: mostrarsi,
. -rifl.: mostrarsi, sembrare più grande. galileo, 3-3-203: l'
, iii-274: ed ecco, quanto più poggi in alto, più vasti orizzonti
ecco, quanto più poggi in alto, più vasti orizzonti si dilatano avanti a te
, nella prospettiva e ne suggerisce altre più lontane. piovene, 3-226:
che 'l fiore in niuna maniera potesse più crescere in su, senza essere dalle
de'fiori generalmente è fatta dell'umido più sottile, il quale umido più tosto
umido più sottile, il quale umido più tosto bolle per lo primo caldo e
, 3-225: i lampi ormai non lampeggiano più, un unico lampo, fisso,
e fosco, / che sempre si venia più dilatando. tasso, 10-33: quella
tasso, 10-33: quella grotta / più si dilata quanto più s'interna.
: quella grotta / più si dilata quanto più s'interna. galileo, 4-2-93:
i polmoni, ch'ei non posson più dilatarsi o ristringersi. bruno, 3-112:
bambini dilicati, né ai polmoni è più lecito il dilatarsi e lo stendersi, onde
4. aprire, dischiudere; fare più larga una fessura, un passaggio.
chiesa nuova si è ancora dilatata di più, e così a s. carlo
poscia, dilatandosi, formar uno de'porti più ampi e più sicuri che si conoscano
formar uno de'porti più ampi e più sicuri che si conoscano. d'annunzio,
a doppia ogiva, con labbri di più colori sovrapposti, dal sanguigno al cereo.
gonfiore, un ingrossamento (per lo più anormale). crescenzi volgar.,
i suoi rami et ingrossando nel pedale più di qual si sia altro agrume. panzini
coma sua, che tanto si dilata / più quanto più è su, fora dall'
, che tanto si dilata / più quanto più è su, fora dall'indi /
che separano le loro ramificazioni, tanto più ottusi quanto el nascimento loro è più basso
tanto più ottusi quanto el nascimento loro è più basso. aretino, 9-112: nella
, a respirare nell'ampiezza del mondo più spazioso. faldella, iii-95: il
la sua signoria dilatare, e distendere più là che già i confini del mondo non
; e retta poi / da governo più giusto e più cortese, / crebbe di
poi / da governo più giusto e più cortese, / crebbe di gente, e
,... dee prefiggersi una meta più nobile e più sublime. gorani,
dee prefiggersi una meta più nobile e più sublime. gorani, xviii-3-539: la superstizione
, 283: i longobardi dilatarono in più riprese i loro possessi in italia,
del regno, o fondando ducati, più o meno dipendenti dal re. -rifl
vantaggio. cattaneo, iii-4-125: quanto più il 'regno fortissimo 'si sarebbe dilatato
si sarebbe dilatato in italia, tanto più centrale si faceva la posizione di milano.
cambiato ha nome ogni contrada / e qual più e qual men cresce e dilata.
i prencipi, che non in altro più dovevano studiare che in dilatar l'autorità
, 112: gli ugonotti arrogandosi assai più licenza di quella ch'era loro per
con tumulti e con violenze, quanto più potevano di dilatarla. napoli signorelli,
molt'altri modi che si potriano più dilatare, se accadesse. p. verri
nell'inghilterra, i quali confermavano sempre più i fautori del nuovo metodo d'innestare
signor ambasciador contarmi ne sono stati veduti più di settanta, rispondo che non è
leggerezza viene mandata ad alto dall'acqua più pesante di lei, e distesavi sopra
che l'ali erge e dilata / a più sublimi sfere. -rifl.
fice la distira in modo che si dilata più che l'altre, e con tale
140: la perfezione cristiana non consiste più nell'esercizio delle virtù, nella pietà
la scelerata / sete del sangue ognor più infuria e cresce; / e serpe quella
dilatandosi, usciva a deturpare le anime più innocenti. -intr. guido da
a visitarlo. 13. rendere più completo oppure più prolisso, completare,
13. rendere più completo oppure più prolisso, completare, sviluppare (discorsi
a dilatare lo scrivere o dare ordini bastanti più che alla risposta di questa. marino
.. convien dilatare e familiarizzare alquanto più la materia. cesarotti, i-432:
fuori del dialetto toscano avevano dilatata in più ampio spazio la lingua. leopardi,
gonfiarsi e dilatarsi, e si fece sempre più rimatore di occasione, scrivendo liriche sopra
dilatata la sfera delle idee, tornerà più di spesso col suo pensiero sovra un medesimo
545: non di meno, perciocché una più dilicata e particolare bellezza alberga più in
una più dilicata e particolare bellezza alberga più in voi, più si dilata in voi
particolare bellezza alberga più in voi, più si dilata in voi e in voi
si dilata in voi e in voi più si considera, conciò sia che la complession
sia che la complession vostra sia molto più dilicata e più molle che non è la
complession vostra sia molto più dilicata e più molle che non è la nostra.
facoltà della musica si possano dilatare quanto più permette la natura loro, è forza
(fisico o morale), renderlo più doloroso, più dannoso. boterò,
morale), renderlo più doloroso, più dannoso. boterò, 7-3-36: fu
legna sul fuoco, e prepararmi un avvenire più doloroso. -rifl. giovanni
., 114: ognor se va più dilatando il male, / e sparso è
classi sociali. bocchelli, 1-ii-579: dai più scalmanati e arruffoni si proponeva che l'
quale forse da persone che pensano più all'utile che all'onesto per dilatare
secondo, il terzo, il ventesimo e più altri, e tutti negli aggiustati e
d'ogni intorno per cerchi via via più grandi, se viene ad incontrar nel
ne rimasono de'morti e de'presi più di centocinquanta. nannini [olao magno
grandi macchie che fecero comparire il danno più grave che non fosse. d'annunzio
. ottimo, iii-686: cotanto ancora più, quanto la vista nostra si dilata
, quanto la vista nostra si dilata più lungi in mare. russo, i-360:
esistenza. de sanctis, ii-15-393: più in là, all'estremità de'lombardi era
fiamme e dilatandosi variamente, s'attacchino più ad un luogo che ad un altro,
un luogo che ad un altro, e più ad una materia recettibile, che ad
, e spero che non si dilaterà più innanzi. testi, ii-48: col morir
aveva assunta una nuova forma e un colore più cupo che su l'apice diveniva violetto
cittadini. savonarola, 9-21: quanto più si dilata il governo, tanto diventa
si dilata il governo, tanto diventa più facile a generare discordie. -dilatare
/ da l'onda preziosa, ogn'or più fresche / fio- riscan di filippo /
aprire allo spirito nuovi orizzonti; renderne più profondi i sentimenti; procurare gioia,
spiriti... che, dilatando ancor più la mia anima, fan ch'ella
la mia anima, fan ch'ella più senta il bisogno del pieno respiro.
cosa rimembra, parendogli così facendo quasi più prolungare la passata dolcezza. gelli,
poco in que'colori, che partecipano più delle tenebre che della luce, per non
d'annunzio, i-637: ma chi vide più larghi e più profondi / occhi dei
i-637: ma chi vide più larghi e più profondi / occhi dei vostri, se
fimbrie le dilatavano e magnificavano per parere più santi. a. f. doni
aria dilatata occupa certa mente più spazio, che prima di rarefarsi non occupava
non profondarsi può accadere a corpi più gravi dell'acqua mercé della figura dilatata.
v-3-42: sotto le ineguaglianze improvvise, i più delicati congegni si guastano; la
faccia vellutata e bianca, dapprima impallidì di più, eppoi subito si congestionò. d'
territorio). malvezzi, 154: più operano [gli eretici], e più
più operano [gli eretici], e più stanno occulti: vizio che non è
riesce d'ordinario di miglior qualità e più pesante che altrove. oriani, x-14-116
e. gadda, 508: ogni più tenera vena, in lei, doveva convogliare
. savonarola, 5-9: il fuoco ha più forza, quando ha unite e constrette
a porre in terra tre diti al più, e dentro in quella spaccatura cacciando
dilatati a poter nascere, e di più, attorno, dove abbasso vien sotterrato
dilatato respiro del mio sogno uno dei più alti suoi doni; perché certe sue evoca
124: credimi, timon, che più non posso / dilatato veder cotal difetto:
tua, né vi desiderai stile troppo più dilatato e ampio. 17.
perfezionato, migliorato, sviluppato; reso più valido, efficiente, vigoroso (un sentimento
di patria è un affetto di famiglia più dilatato e più ragionevole e più libero,
un affetto di famiglia più dilatato e più ragionevole e più libero, e però più
famiglia più dilatato e più ragionevole e più libero, e però più virtuoso.
più ragionevole e più libero, e però più virtuoso. landolfi, 8-61: la
, da lui stimato nell'alcorano il più giusto dilatator che vi sia della religione.
da una parte le loro estremità sono più strette e bistonde, e nel serrarsi
un sol pezzo; dall'altra parte sono più grandi e manose, e formano le
[di fiume] gode continuamente delle condizioni più vantaggiose al di lui corso, alla
acque. e. cecchi, 8-199: più che ad una concreta costruzione del volume
3. medie. allargamento, per lo più anormale (e può essere spontaneo o
gas. savinio, 2-46: nivasio più non potè frenare la dilatazione dello sfintere.
, e andò con occulta dilatazione tanto più serpendo e ampliandosi, quanto erano più
più serpendo e ampliandosi, quanto erano più lente e più deboli le medicine. d
ampliandosi, quanto erano più lente e più deboli le medicine. d. bartoli,
, vii-149: la conversione dilata è molto più difficile, perocché trova molta amaritudine nel
; portare via gli strati superficiali (e più fertili) del terreno; mettere a
nel lato del monte per tutto, ma più ad alto si sparge più del letame
, ma più ad alto si sparge più del letame, dove più dell'umore si
si sparge più del letame, dove più dell'umore si dilava, e secondo
maggiore o minore, così si pone più o meno letame. machiavelli, 904:
avrebbe messo nella mente dello straniero una più lucida e poderosa idea di quella città sublime
non ha ancora dilavato l'aspettativa, più amorosi; e le donne più amate.
, più amorosi; e le donne più amate. 4. ant.
lavata, e portatone via il più vivace del medesimo colore. magalotti,
passeroni, i-6-43: il testo in più d'un luogo è dilavato, / e
e l'attuazione di una ormai non più dilazionabile soluzione radicale. dilazionabilità,
tratto di no, ma pensò che fosse più al proposito con alcuna dilazion di tempo
bella aquila porta, / per non udir più d'atti e di parole / dilazion
. giambullari, 431: guardate qual più vi piace, che ad uno de'due
dello stato massimamente. sarpi, vi-1-40: più efficacemente trattò col pontefice di verrua,
pregate che si degni e voglia sanza più dilazioni fare spacciare i detti nostri mercatanti
: ogni uomo è tale, che soffre più volentieri il danno che il dileggiamento
gran catastrofe, e tal che rende molto più degna d'invidia la sorte di noè
tuppo, 483: non me pare più brutto quisto schiavo, ma lenguazzaro.
contro quel padre il quale ignorava i più semplici diritti dell'anima e dileggiava quella
dileggiava quella santa creatura ne'suoi sentimenti più puri. soffici, v-i-10: il
all'orecchio sottovoce le diceva che l'amava più del marito, il bugiardo! ojetti
tutti i saggi si debbono elegger le voci più pure, le locuzioni più leggiadre di
le voci più pure, le locuzioni più leggiadre di que'padri dell'italico idioma,
uom dica: / forse non sa più là: forse dileggia: / forse anco
possente a dileggiare i colpi / quando più crudo adirerassi alarte. vallisneri, iii-18:
, come se volessero dileggiare gli appelli più patetici, con ima volgarità antica e
gran catastrofe, e tal che rende molto più degna d'invidia la sorte di noè
grandezza privata... rimanga le più volte da tali sue vane speranze dileggiato
g. villani, 11-50: erano i più trascotanti due fratelli, alberto e mastino
molto dileggiato e vivea bestialmente, e più volte per omicidi fu sbandito di pistoia.
: in alcune controversie aeree facete, più di sali poetici dileggiatori che di censure formali
achei, per dio! / fe'la più bella delle belle imprese, / frenando
che avevano il diritto di parlare prima e più forte di lui. 2
scherno; insulto, ingiuria. - più spesso in senso concreto: atti oltraggiosi
776: il 'dileggio 'è più grave della semplice beffa, è congiunto
semplice beffa, è congiunto con disprezzo più altero... si fanno dileggi e
era il nome che gli davano, da più generazioni, gli scolari: e non
, uno sprovveduto e spaesato giullare della più stracciona giulleria pezzente e famelica, chiamato
il rispetto, di cui non la stimavano più degna, e il dileggio, con
, e sopra tutte l'argìa, la più rigogliosa e fresca, la più bella
la più rigogliosa e fresca, la più bella, sbocciata allora, scoppiale di
dì que'sensi facili mutarono in altri più veri di maraviglia e di paura.
paradossi dei valenti padri sono per lo più frivoli, vuoti, fanciulleschi, dilegini
piegarsi; e si dice per lo più di carta, drappi o simili. col
segneri, i-761: considera non rimanere ornai più che il dileguamento di lieve nebbia,
, terran lontana la fame e faran più tranquilli e sicuri i brevi momenti della
donna morta, ogni giorno si fa più lontana nel vano; e gli anni vengono
parte delle navi fur tranghiottite, le più dileguate in lontane isole disabitate, ove
cose ingombrarvi la mente, intendo con più ferme, quantunque brievi, ragioni mostrarvi
. lalli, 7-92: quanto amata più batteva il chiodo, / più dileguava i
amata più batteva il chiodo, / più dileguava i suoi disegni 11 vento.
lena, poiché quel che mi stava più a cuore era il tuo corruccio,
[i cani] in maniera che più nastagio non gli potè vedere. ariosto
. o. rinuccini, xxx-4-362: più non riveggio e 'l volto e 'l bianco
/ e al par dilegua, e più non se ne sente. / nel flutto
e la prima giornata, dove li più disviati o fuggitivi di firenze sogliono fare
per poi dileguarsi novellamente e invecchiare i più nelle memorie solitarie e nell'oblìo.
: paiommi i fanciulli, che in più o men brieve spazio di vita si
la neve; / ma non tornerà più quando sia spento / l'uman calore
sparite son le nubi, / né più turbato è il ciel; ne'campi nostri
, ma si dilegua e sparisce via più che fulgore o baleno, ingannando i ciechi
si strugge. lancellotti, 1: velocemente più che batter d'occhio, più che
velocemente più che batter d'occhio, più che baleno, più che il nostro medesimo
d'occhio, più che baleno, più che il nostro medesimo pensamento [il
, vedi, soffro molto, / e più soffro e più sento / che soffrirei
soffro molto, / e più soffro e più sento / che soffrirei; se ascolto
vedea, / ch'arder mi parve di più caldo gelo / ch'io non solea
. testi, i-69: rapido assai più da regio seno / si dilegua l'
cospirano che a renderti a'miei occhi più bella e più degna di amore.
a renderti a'miei occhi più bella e più degna di amore. manzoni, pr
e misterioso, in cui le sensazioni più calde, più vive, nascono improvvisamente
in cui le sensazioni più calde, più vive, nascono improvvisamente o si dileguano
spensieratezza che fa dileguare i patrimoni anche più vasti, è l'amore di distinguersi fra
e di mostrarsi colla profusione e col fasto più possenti o più magnanimi di essi
e col fasto più possenti o più magnanimi di essi. leopardi, iii-774:
avea seguita, si dilegua; / che più né rabican né 'l ladro vede,
figur. fazio, ii-58: su'più frigidi monti si dileguano / le bianche
(420-10): quanto è maggiore e più sincero il foco, / tanto più
più sincero il foco, / tanto più tosto si dilegua e spegne, /
. pallavicino, 1-228: se questi più rado che gli altri sbagliano, ecco
, 21: io mi sento leggiera, più leggiera di una pennamatta...
alternativa fra due (ed eccezionalmente anche più) supposizioni, da ciascuna delle quali
poi tutt'insieme, non gli rimane più uscita. de marchi, i-306: più
più uscita. de marchi, i-306: più d'una volta sorprese se stesso in
necessità di scegliere fra due (o più) decisioni, con esclusione, implicita
, saremmo stati costretti a non trovar più un partito o un movimento che rispondesse
d'ora in ora partecipe degli avvenimenti più lontani nell'istante in cui si svolgono
infuriati caproni che insieme cozzassero; tanto più che s'avanzavano talvolta con gli argomenti
mani, ogni dileticamento risveglia una delle più larghe ebbrezze che dormano nella carcassa umana.
, fu da medesimi del 73 con più esempi illustrata. tesauro, 2-117:
aver fame. roberti, vi-17: più diletta un famelico ogni rozzo cibo,
, a cui il cibo non sa più, se non sopraccarico di spezie e di
che diletichino il suo palato; le cose più comuni e volgari egli studiasi di esprimerle
oggi tanto dileticate, che niuna meritamente più di te si dee ramaricare. sacchetti,
285: me ritrovai di novo in uno più delectabile sito assai più che el precedente
novo in uno più delectabile sito assai più che el precedente. savonarola, 8-i-180:
suo. bencivenni, 4-35: amore è più delettàbile a nostra natura che altra cosa
i-287: compuose [brunetto latini] più belle opere, e infra l'altre fece
11-75: come cosa si potesse trovare più potente, più attrattiva, più delettàbile
come cosa si potesse trovare più potente, più attrattiva, più delettàbile de la gloriosa
trovare più potente, più attrattiva, più delettàbile de la gloriosa e divina faccia
, cioè che sciolti dal giogo de'più antichi abbiano libertà di fare i loro dilettamenti
], i-188: non v'è più grata e più cara la vita vostra medesima
: non v'è più grata e più cara la vita vostra medesima, né
che non sappia, o non abbia almeno più volte udito dire le belle e gravi
! anonimo, xxi-343: dolce canto più che mele... fanno li santi
. gioia, 1-ii-279: è stato più volte citato il capriccio d'un fiorista
era tenuto, e con ragione, per più che un dilettante. d'azeglio,
per cui si veggono i dilettanti, anche più intemperati, affrettarsi a diventare pedanti e
lettere e con manifesti e con indici nei più lontani paesi a'loro corrispondenti mercatanti,
da poche ginestre, è quanto di più lucido e colorito possa desiderare un dilettante
dossi, 488: se- nonché la più rovinosa classe di tutte, è quella dei
con un vigore e con una maestria, più che da dilettante. collodi, 611
smettere. svevo, 1-110: nulla di più terribile di uno strimpellatore dilettante. landolfi
tra cantori, dilettanti e passanti, più o meno abituati. era questo un vero
giraud, 1-40: una vita divenuta sempre più seria e difficile per l'acuirsi della
moderna civiltà, lotta che non permetteva più di riguardare 11 mondo dilettantescamente, da
di ogni età e nazione, pel poeta più intenso e più puro, -per guglielmo
nazione, pel poeta più intenso e più puro, -per guglielmo shakespeare, si sia
era nato da un'idea dilettantesca, più risibile che grave in apparenza. gobetti,
linguaggio corrente, e, tutt'al più, leggicchiando qualche facile libercolo dilettantesco.
montano, 287: il carattere più evidente della vita pubblica nell'italia attuale
: brutta morte; e per di più ebbe qualcosa di estetizzante e di esibizionistico
, par., 18-58: per sentir più dilettanza / bene operando, l'uom
far seco medesimi le ragioni, cercano più studiosamente le dilettanze che non su momenti
, e quelle che in potestà dell'animo più che in arbitrio del caso rimangano.
-disse a me palla, -a dar più dilettanza / alla sua gola, il
scorte da noi per dame di sé con più libertà dilettanza mercé de'loro scherzosi trastulli
or mi diletta e piace / quel che più mi dispiacque. boccaccio, dee.
dee., 6-5 (115): più a dilettar gli occhi degl'ignoranti che
: lo spettacolo dell'eterna natura quanto più ci percuote i sensi ed il cuore tanto
ci percuote i sensi ed il cuore tanto più ci diletta. de sanctis, petr
spande vita de li buon magiore / e più lontan lo dilecto e l'odore.
fortuna e con lunga dimora / tanto più nuoce quante più diletta. berni, 261
lunga dimora / tanto più nuoce quante più diletta. berni, 261: la bellezza
fa vendetta. galileo, 3-4-164: più diletta il restar vittorioso di prode e numeroso
246: non dilettano le carni de'più delicati animali, se non vengono alterate
vengono alterate da'sughi spiacevoli de'frutti più aspri e inappetibili. metastasio, i-15
quanto ai colori, i vari e cangianti più dilettano, come è notissimo; e
dilettano, come è notissimo; e più diletta ancora una unione di colori che
si confacciano tra loro, e sfumati il più delle volte. -lusingare, blandire.
officio te deletta, nulla malsanìa è più enfetta; / e ben è vita maledetta
oddi, xxi-n-219: fra tutte le più belle e sante leggi che per conservazione
. quella mi pare che sia la più nobile, la più divina e la più
che sia la più nobile, la più divina e la più degna di essere
più nobile, la più divina e la più degna di essere osservata continuamente che ne
: trovata una antichissima istoria e alle più delle genti non manifesta, bella sì
volgare e per rima, acciò che più dilettasse,... disiderando di piacervi
so molto bene d'essermi dilatato assai più di virgilio e d'omero, procurando di
ora non ho altro negozio che mi diletti più, che trastullarmi con le lettere
le lettere. boccalini, ii-4: i più saggi letterati negocio, se non impossibile
libertà, che alloramai non potevano forse più riacquistare, li dilettava con la novella
cagione della guerra; e menandoli quando più lunge e quando più dappresso, dilettando
e menandoli quando più lunge e quando più dappresso, dilettando e parlando lungamente di
machiavelli, 3: sogliono, el più delle volte, coloro che desiderano acquistare
quelle cose che infra le loro abbino più care, o delle quali vegghino lui
care, o delle quali vegghino lui più deiettarsi; donde si vede molte volte
mali operatori. cavalca, 11-5: più grave cosa è dilettarsi per grande spazio in
sua giovane e bella donna, seguitarono più gravi persecuzioni di guerra nel suo reame
voglia agli uomini di quelle cose che son più difficili a ottenersi. rovani, i-650
illumina la nostra mente e la rende più dotta. baretti, 1-29: io mi
in dilicatamente vivere e della donna, e più in ozio che in fatica d'arme
, 37: erami caduto nella mente, più tempo fa..., un
., un dubbio: qual cosa arrecasse più utilità agli elevati ingegni, o t
: / io per me mi diletto / più del suon che del canto. vico
di arti; amò la poesia, ma più l'abbaco. rovani, i-154:
9-81: alcuni [pesci] stanno più volentieri in fonti o in fiumi, altri
figliuoli a quella arte ch'a loro più diletta, e verrannone migliori maestri. seneca
3-22: il sezaio bere è quello che più diletta ai bevitori, e che dà
'l braccio stendo, / e qual più mi diletta avido io prendo. manni,
or mi diletta / assai di pianger più che di parlare, / sì m'ha
or a voi, quando il viver più diletta, / drizzo il mio corso
ve espetta, / ed a cui più nel mondo star diletta / drizati il viso
, / che vuol che vada ove più gli dilette. parini, x-37:
su particolari d'una tortura morale, più efferata delle materiali, che affermano inflitte
volti e gli atti, e con più vive membra, / di cera o terra
iv-1-159: gli fece nascere, per più compiacere a l'eccellenza de l'animo,
l'eccellenza de l'animo, e per più dilettare a l'ambizione de la gloria
12-255: io, porger volendo / più da vicino il dilettato orecchio, /
, uno sprovveduto e spaesato giullare della più stracciona giulleria pezzente e famelica, chiamato
femmine: ma se a dilettazione, più bello è il maschio che la femmina.
circa le delettazioni sensitive, è da essere più biasimato che uno che fosse abituato nel
gusto; onde tratti da tal dilettazione, più sollecitamente corriamo a conservar la vita.
d'operassione intellettuale, ch'è la più nobele parte du'l'omo pertene; unde
struttura. l. salviati, 11-25: più felice sarà colui veramente, il quale
e recherà all'intelletto maggiore dilettazione e più utilità. boccalini, 1-6: a'bel-
in dio, che io non mi ricordavo più di nessuno dispiacere che mai io per
si vedono anche le cose create, e più chiaramente, e con maggior dilettazione incomparabilmente
, 25-4-4: la carnale dilettazione quanto più volonterosamente è accresciuta, più tosto cade
dilettazione quanto più volonterosamente è accresciuta, più tosto cade nel contrario, della quale
firenzuola, 203: tu hai fatto più conto d'una venerea dilettazione, e
giustamente vien ripresa dai filosofi e dai più prudenti legislatori. pascoli, ii-77:
azioni cattive. cavalca, 11-5: più grave cosa è a fare grande indugia
a fare la piccola dimoranza, e più grave cosa è dilettarsi per grande spazio
altri drappi, che rende « altri » più orrevole. capellano volgar., i-201
. tommaseo-rigutini, 2722: 'dilettevole', più ordinariamente, dell'animo, o
o di quelle impressioni del senso che più tengono dello spirituale o possono tenerne.
, ii-18-20: meglio lavorare a cose più dilettevoli e forse più serie. -sostant
lavorare a cose più dilettevoli e forse più serie. -sostant. piacere, diletto
letteratura utile più veramente e certamente di tutte queste discipline
marini liti, del sito delle quali più bello né più piacevole ne cuopre alcuno il
del sito delle quali più bello né più piacevole ne cuopre alcuno il cielo.
dolci e dilettevol fonti / con rivi più che di cristallo tersi. beccari, xxx-4-242
. beccari, xxx-4-242: ella è più bianca del ligustro assai, / più dilettevol
è più bianca del ligustro assai, / più dilettevol d'un fiorito campo. marino
faceva un senso, magico; m'era più dilettevole di qualsiasi pittura. alvaro,
la lingua benigna, la quale è più dolce che fiale di mele. testi
di sydrac, 205: lo più dilettevole luogo del mondo si è colà,
donna affatto, ogni donzella / piacevol più ch'altrove sia nel mondo. firenzuola
contribuire a rendervi il soggiorno un poco più dilettevole. foscolo, xviii-128: ora
la via mancina, / ch'era più dilettevole e più piana, / e mai
mancina, / ch'era più dilettevole e più piana, / e mai non si
il cammino: perché quelle salite erano più dilettevoli a comprendere collo sguardo che a
lasciò dispettosa quegli spettacoli per lei non più dilettevoli. colletta, iv-79:
oziosi da altri oziosi ammirata, tollerata più che non confortata e ricercata dall'universale.
grandi città, perché convenghiate meco esser la più dilettevole e la più guidata dal buon
meco esser la più dilettevole e la più guidata dal buon senso e dalla ragione,
nel suo cantar... ma con più molle armonia che per una via placida
passione. tasso, 11-ii- 478: più dilettevole dunque sarà la vittoria del giuoco
viva, si dee riputare come assai più dilettevole e più fruttifera cosa che non quella
dee riputare come assai più dilettevole e più fruttifera cosa che non quella languidezza che
, i-382: anzi nelle immaginazioni le più vaghe e indefinite, e quindi le più
più vaghe e indefinite, e quindi le più sublimi e dilettevoli, l'anima sente
coda in cui saranno raccolte tutte le più dilettevoli perfezioni. pascoli, i-299:
una conversazione dilettevole o di una compagnia più intima e gradita e, più di
compagnia più intima e gradita e, più di frequente, nei momenti di solitudine.
il modo di scrivere in versi è il più bello, il più artifizioso e il
versi è il più bello, il più artifizioso e il più dilettevole di tutti gli
bello, il più artifizioso e il più dilettevole di tutti gli altri. l
prosa non so se può trovarsi cosa più dilettevole, cosa più dolce, più ornata
può trovarsi cosa più dilettevole, cosa più dolce, più ornata e più pura.
cosa più dilettevole, cosa più dolce, più ornata e più pura. tasso,
, cosa più dolce, più ornata e più pura. tasso, 12-353: poco
bell'arti la poesia non solo la più dilettevole ma la più utile, come
poesia non solo la più dilettevole ma la più utile, come quella che, cogliendo
357: quanto [le lingue] sono più affollate di voci di tali nascoste origini
perché oscure e confuse, e perciò più soggette ad inganni ed errori. muratori
dei lettori ad un frasario diverso e perciò più dilettevole, scemò quel sacro ribrezzo ai
leopardi, it-59: questa è la più vera, la più sostanziale, la più
: questa è la più vera, la più sostanziale, la più intima, la
più vera, la più sostanziale, la più intima, la più importante ed anche
sostanziale, la più intima, la più importante ed anche la più dilettevole
intima, la più importante ed anche la più dilettevole
carissimo frate questo, e scrittore molto più dilettevole e garbato e acuto ed arguto
f. doni, 19: era più giovane, perché non passava venticinque anni
pane. boccaccio, i-413: non pensiamo più a'passati pericoli, spendiamo il
a'passati pericoli, spendiamo il tempo più dilettevol mente. capellano volgar
congregazione delle poverelle; ma per vivere più largamente e con più dilettezza di cibi
ma per vivere più largamente e con più dilettezza di cibi mangia in particolare.
, 145: non è tale carità fra più diletti / figliuoli e padri, e
diletta / creùsa, signor mio, più non ti dogea. tasso, 20-35:
. nievo, 540: voi siete il più fido e diletto amico ch'io m'
., 23-91: tanto è a dio più cara e più (eletta / la
: tanto è a dio più cara e più (eletta / la vedovella mia,
, / quanto in bene operare è più soletta. cavalca, 19-31: mentre che
hai tu nulla novità che mi pari più doloroso che non suoli? petrarca,
esseri personificati (ed esprime una tenerezza più intensa e soave di caro, amato
nel fronte, e ch'io era assai più vostra che di me stessa? conoscerete
così dolci consente i frutti suoi / nel più bel fior de l'età verde ancora
: tu lascerai ogni cosa diletta / più caramente: e questo è quello strale /
. cesarotti, ii-389: illuso nelle idee più care, costretto a rinunziare ai suoi
benedetta, / ogni cosa diletta / più caramente, per la nave errante!
mostra quanto fu piacevole a cristo, perocché più gli fu famigliare; onde egli era
e nella cena si mostrò che stava più presso a cristo allato. cavalca,
me, dove si restringono e diventono più forti a potere dare migliori esempi al
. doni, 42: mangiano con più fastidio e nausea che diletto e piacere
a basso per sì lungo canale, fosse più lungamente durevole il diletto del bere.
. bartoli, 9-24-1-61: vi predica con più diletto degli orecchi che frutto dell'anima
contentezza (e suppone l'appaga- mento più o meno completo dell'innata aspirazione alla
'l letto / alquanto, a riguardar più da vicino. — compiacimento ispirato
i diletti dell'anima sono maggiori e più alti e forti che quelli del corpo.
sé, vedesi che dovrebbe come ho detto più piacere il maggior bello, e così
piacere il maggior bello, e così più piacere la descrizione di un bel mondo
strale entro il bel seno / del più vago pastor di queste selve, /
chi parlando vai, / che studii esser più terso / e pulito che mai?
questo mondo e coglietene ciascun di voi il più bel fiore dei suoi diletti: musiche
. gozzi, 1-213: io ho udito più volte persone a lodare l'osteria sopra
di perduto, era uno dei miei più abituali diletti. -diletti della corte:
il suo governo... mostrandosi più inclinato alli diletti che alli negozi,
durissime, mortali, / dirò che più vorrei / or assalto che cena.
/ raccoglie mai, qual fia di me più pago? algarotti, 2-377: non
mentre si baciavano. -in senso più particolare: piacere carnale. fra giordano
. passavanti, 113: maggiore e più grave peccato è furare per avarizia e per
vi hanno [nell'istruzione] per lo più la massima parte. b. croce
mediocrità. piovene, 5-471: tra i più prelibati d'italia [il vino dell'
campana di manfredonia, la quale è la più gran campana che si trovi di larghezza
, 81-10: ancor m'ha fatto vie più sozzo gioco, / ché tal solev'
eterne / vagheggiò manifeste a suo diletto / più che il primo parente.
... compera i libri, o più sovente li toglie a prestito,
. e tristano, per avere bene più diletto del cavaliere, perché lo tenea cosìe
petrarca, 37-97: per pianger ancor con più diletto, / le man bianche sottili
: una decente vivacità temperi i soggetti più seri,... nei più
soggetti più seri,... nei più leggeri una riflessione fuggitiva, un cenno
disio di fermarsi, per gustare qualcosa più diletto ne arrechi, o il dolce
verri, ii-240: talvolta vi recava più diletto veder combatter gladiatori bendati alla misera
furono immaginati dall'uomo, forse il più ingegnoso e compito si è l'opera
i-266: essendo maggior bene quello che più conserva e perfeziona, il maggior * bene
qual uomo, in cui grave ognor più cresca / la febre ria, che 'l
nelle fauci, così io sofferiva desiderio più vivo di nuove apparizioni da che avea
diletto di qualche cosa: non provare più nessuna attrazione per essa. cornaro,
, 4-186: oggidì non si va più a veder recitare commedie per imparare a
volgar., 1 -proem.: più agevolmente e abbondantemente si riceve utilità e
1-1: tutti gli uomini per lo più s'ingannano in questo, che vanno
orrore / trar quel diletto che i più saggi appaghi. muratori, 5-i-89:
: credendosi egli ch'ella dormisse, più che mai l'aveva amorevolmente abbracciata, e
che mai l'aveva amorevolmente abbracciata, e più diletto che mai da lei si aveva
ciascuno, secondo che all'animo gli è più di piacere, diletto pigliare. pulci
/ nodo de l'altrui amor divien più stretto. = deverb. da dilettare
vede che hanno lunga vita, e assai più dilettosa e gioconda che i cattivi.
nostra meraviglia di vedere come, per più « tornar » che facesse a ciò
a ciò che lo trastullava, non più si sia trastullato; come anzi ciò
male. achillini, ii-180: dalla più dura montagna torsi dell'apenino spicco un
vero come dal falso, anzi per lo più mente e si studia di fare inganno
un grande pian giocondo, / lo più gaio del mondo / e lo più dilettoso
lo più gaio del mondo / e lo più dilettoso. francesco da barberino, 64
per vero dire, non può essere né più fruttifera, né più dilettosa. leopardi
può essere né più fruttifera, né più dilettosa. leopardi, 19-124: della prima
questa è un'altra sala, la più bella di tutte le sale, dilettosissima per
mezzo il padre che egli non aveva più di diciassette anni, il * pittare
da fare a questo mondo e tanto più intelligenti e più dilettose. 5
a questo mondo e tanto più intelligenti e più dilettose. 5. che dona
, non v'ha dubbio, incomparabilmente più dilettosa). -che suscita un
peccato, che le rendeva quella voglia più acuta e più dilettosa. moravia,
le rendeva quella voglia più acuta e più dilettosa. moravia, v-295: fin
le canzoni di gesta, belle, sempre più belle, di francia e d'italia
ebbe la verginità, e fue il più caro apostolo, e il più dilettoso di
fue il più caro apostolo, e il più dilettoso di dio. panziera, ix-1017
molto il lavoro. viani, più rifl.: levarsi via, togliersi via
fratelli / e di ruggier guardian più diligente. marino, 10-53: di
generalmente boriosi, rissosi, ed i poveri più religione nostra all'incontro non oppone
da le sue vigilie, ma allora pare più diligente che la sorella, stanca da
petto: / ma fu di lui ruggier più diligente; / che, statuti senesi
: elena sua moglie... più che se medesimo con diligente amore amava.
3-66: fatta questa diligente examinazione per più dì, quando gli avanzava tempo, lo
giovine ebbe compiuto i suoi apparecchi col più diligente mistero, si compiacque di quella
. dir. parte diligente, la parte più diligente: quello tra due o più
più diligente: quello tra due o più soggetti egualmente legittimati a compiere un determinato
giurisdizione con ricorso a cura della parte più diligente. 6. acer.
prim'ore del giorno sono sempre le più di lavoro per l'arma a piedi.
tutto, per reclamare ima cucchiaiata di più che il cuciniere distribuiva diligentemente in parti
son diventate quelle che eran consentite ai più meschini, ai vili, ai mediocri:
riguardare, / e non può gli occhi più tor da l'arena. -cautela
con furore subitamente cresca e che ingrossi più che soglia, senza nulla dimoranza si
, iii-166: la quale negligenza fu tanto più dannosa quanto fu maggiore la diligenza e
in diligenza al pontefice, per intendere più dappresso sua volontà. boccalini, i-17:
348: così, essendo un poco più grassa o più magra del ragionevole, o
, essendo un poco più grassa o più magra del ragionevole, o bianca
, aiutarsi con gli abiti, ma dissimulatamente più che sia possibile, e tenendosi delicata
avrian meglio conosciuto / et acce tato con più diligenza. monti, iii-429: panni
volgar., xxi-756: ella disse a più persone che una donna con molta diligènzia
446: amo i miei genitori più di me stessa, e non sono
compito facoltativo, eseguito volontariamente dagli scolari più diligenti, specialmente nelle vecchie scuole religiose
, il diede avversario successivamente a tre più valorosi de'suoi scolari, de'quali egli
di quella, parendomi che questa sarebbe più tosto un'ambiziosa e superflua diligenza che
, i-179: qui aggiugneremo alcune altre più particolari costumanze, tratte da un'opera
misser lippo che tali fructi, a lui più che altri cari, furati li fusseno
che nella buona riuscita di un lavoro più vale la diligenza che la scienza.
xv-31: perch'io possa cercarne con più profitto, conviene ch'io sappia il
canuta. cantù, 64: buonvicino fu più diletto da'suoi amici, più rispettato
fu più diletto da'suoi amici, più rispettato dai padroni. carducci, ii-7-122:
nell'aspetto al castagno, ma con foglie più grandi e sempreverdi; i fiori grandi
2. retor. il ripetere una o più parole, non per necessità del senso
per necessità del senso, ma per più viva espressione del sentimento. m
, si dilombano e storpiano, qual più e qual meno. 2. per
/ son dilombato; / non ho più fiato. gioberti, ii-80: dilombata e
. v.]: stile dilombato è più fiacco che snervato. stuparich, 5-85
ogni tanto un nuovo sistema, sempre più arbitrario e dilombato. 4. ant
qui », e aveva fiutato le parti più lise e più fruste, allora con
aveva fiutato le parti più lise e più fruste, allora con la sicurezza del clinico
volgare; poi, per vaghezza di più solennemente mostrare le sue passioni, e
4 lucido, chiaro '. l'uso più recente, sempre piuttosto raro, tende
l'ottusezza dell'umana comprensiva, sappia più visibilmente risplender quivi, quivi più profondamente
sappia più visibilmente risplender quivi, quivi più profondamente nascondersi, ma non mai in
lapo da castiglionchio, 62: per più chiarezza, e più dilucido intelletto di
, 62: per più chiarezza, e più dilucido intelletto di quello che dirò,
si riteneva avessero la proprietà di rendere più fluidi il sangue e gli umori.
.. sembra che sieno le indicazioni più solide nella pestilenza ed in tutte le febbri
non solo non affliggono, ma rendono più facile e più piacevole l'atto dell'
non affliggono, ma rendono più facile e più piacevole l'atto dell'orinare. pasta
rigida dieta, il diaccio, i febrifugi più attivi... servirono per difenderlo
viscosità di vernici e pitture e renderne più agevole l'applicazione). soffici
. -intr. (per lo più con la particella pronom.).
il villaggio si diluiva nei campi in case più alte e più vaste. michelstaedter,
nei campi in case più alte e più vaste. michelstaedter, 350: ci avvenne
il nesso, con lei scemava quanto più essa per cacciare i piaceri si diluiva.
che verso la sua bocca era assai più gialla, indi rasente la spiaggia istessa
indi rasente la spiaggia istessa veniva sempre più diluta fino alla bocca del porto.
e beffardo, che si ritrova poi più o meno diluito in tutto il popolo toscano
di verbene, / poi ancora giogaie più serene / diluite nell'aria / con appena
e presbita] vedo gli oggetti non solo più rimoti, più piccioli e manco distinti
vedo gli oggetti non solo più rimoti, più piccioli e manco distinti, ma di
piccioli e manco distinti, ma di più la stessa luce... mi
luce... mi comparisce alquanto più smorta, ed i colori più languidi
comparisce alquanto più smorta, ed i colori più languidi e più diluti. oriani,
, ed i colori più languidi e più diluti. oriani, x-18-189: era un
egli il dilunga bene otto braccia e più quantunque egli vuole. andrea da barberino
dala terra e apressata al cielo lo più che potesse essare respetto dal suo corpo
, perché la imagine loro vegna dentro più lievemente e più sottile. idem, purg
imagine loro vegna dentro più lievemente e più sottile. idem, purg., 5-17
a vecchiezza, affatica l'animo tuo più che tu non se'usato, dilungando
donzella, / che non n'udisse francia più novella. castiglione, 405: benché
castiglione, 405: benché la corda più d'una volta le pervenisse alle mani
i-64: tu dilungando da le vie più trite / il mio piè vaneggiante, /
unità che bramano, sarà a loro sempre più dilungata ne'tempi. rebora, 84
de'cieli, furono indotti a trasferir più lontano il loro centro; ma per
3. prolungare, far durare di più. guido delle colonne volgar.,
], i-58: se forse non avesse più dilungata la speranza del vivere colui che
che io dilungassi 1 miei cammini in più spaziose campagne. a. verri,
, ii-306: ma poi che vidon che più dilungare / i non si potea 'l
: deh per vostra fé non recate più scuse a dilungarmi questo favore.
può servendo alle passioni, che tutte più o meno vogliono pur dilungarsi.
con la particella pronom.). farsi più lungo, allungarsi; distendersi, estendersi
a cui esso è simile, ché quanto più si dilonga e cresce e va in
cresce e va in alto, tanto più cresce el votio. leonardo, 2-523:
sfacciata zucca si dilunga e sperde / più ch'edra, ma si secca in
fatto cavallo, diventano i suoi denti più radi, e i capi dei denti diventano
uno dei torrioni, dell'osteria che ha più di cent'anni, ascoltavo il suono
quasimodo, 27: non a me più il vento fra i capelli / caro dilunga
dilungarsi dall'umano consorzio riduce la mente più quieta e non forza i pensieri. ariosto
d'arti e di commercio, tanto più la lingua si accosta alla perfezione quanto
la lingua si accosta alla perfezione quanto più si dilunga dalle prime epoche. alfieri,
che con le labbra in cerchio, molto più che nella o ristretto, dilungate si
sotto tonde e ritornò suso notando, più da paura che da forza aiutato,
canz., 86: qualunque più de amar fu schiffo in pria / e
pria / e dal camin de amor più dilungato, / cognosca l'alegreza del
, alquanto dilungato dagli altri che eran più gagliardi di me. bocchelli, 10-195:
errai. caro, 15-iii-26: mi tenne più di tre ore a dilungo a ragionare
senatori, senza tormenti, scoprivano i più cari: non lasciando lucano, senecione
fassi specialmente per non avere a impaginare più volte le bozze, sulle quali si
segneri, ii-329: che richiederesti ora più da un dio per te crocifisso,
foscolo, xvii-180: anche qui da più di due settimane diluvia; il sole si
ascanio, i teucri, i tiri ai più propinqui 1 tetti si ritiraro. vasari
che s'interna ne'monti, pareva sempre più selvaggio. -sostant. d
eppoi un fracasso di tuoni e scrosci sempre più abbondanti e gagliardi. e quel diluviare
straordinario (e si riferisce per lo più a fatti spiacevoli e fastidiosi); abbattersi
, 16-ii-16: darai le véle a una più vasta speme, / e grazie immense
e massima- mente folaga, che avea più di dieci pani con più d'un
, che avea più di dieci pani con più d'un quarto d'agnello diluviato
e par pur un piovuto; / più vago n'è che la scimia de'granchi
causata da piogge continue, oppure (più raramente) dallo straripamento di fiumi o
venne il diluvio e crebbono tutti i fiumi più che mai, e cadde il ponte
che tutti i fiumi d'italia crebbono più che crescessono mai. g. morelli,
dalla terra generatrice, finché uno, il più valido, non riuscisse ad imperar su
detta de sopra, la magiure e la più teribile che mai possa essere elio mondo
costui [san paolo] da molto più crudele diluvio ondeggiante liberò tutto il mondo
el 4 genesi ', intervenne che più volte fermammo la lezione e poi la
1-126: tutto fra poco si farà più ruvido, / fiorirà l'onda di più
più ruvido, / fiorirà l'onda di più cupe striscie. i ora resta così
devastazioni. petrarca, 128-28: qual più gente possedè, / colui è più
più gente possedè, / colui è più da'suoi nemici avolto. / o diluvio
esseri o cose (che per lo più recano pericolo o fastidio); quantità
.. che a rendere la giurisprudenza più difficile. bettinelli, i-37: per
che i due uomini non ci sentirono più. de roberto, 97: le offrì
tra le sue proprietà, quella che più le piaceva. donna ferdinanda le buttò
10. geol. denominazione (non più usata nel linguaggio scientifico) dei depositi
. casti, iii-73: sono ancora i più gran diluvioni, e raccomandando il digiuno
tozzetti, 12-3-97: la valle più bassa della cecina, la quale sola è
carni perdute e n'acquistano sovente anche più che non n'avevano prima del loro
latticinoso per riempirsi di una linfa nutrizia più consistente. svevo, 5-320: non
, intr. divenire magro, o più magro (per cura salutare o per
invecchiare d'un sol muscolo se ne fa più muscoli. firenzuola, 730: io
fame in modo che io non paio più desso. chiabrera, 301: deh,
italia / vedova trista, ch'ognor più dimagra / e di buoni e di ben
. malatesti, 1-68: pallido è più [l'arno], quand'à maggior
settimana di mietitura, non si riconoscevano più; parevano invecchiate, con le rughe
letter. dimacrato). magro, o più magro; assottigliato, affilato; scarno
profondamente addolorato dei mali del suo paese più che dei propri, che non son
3. diminuito d'importanza, non più urgente. rinaldo degli albizzi, i-550
cui oggi è variante d'uso più comune). svevo, 3-687
8-130: il dimagrimento che mi faceva apparire più lunga. g. bassani,
che mi pareva di giorno in giorno più faticoso. 2. figur. diminuzione
dimagrare (di cui è variante oggi più usata). de roberto, 1-72
roberto, 1-72: la poveretta dimagriva sempre più, 11 petto le si affossava;
dimagrato (di cui è oggi variante più usata). fogazzaro, 4-248
recuperò [l'impero romano] mai più tanta forza da poter resistere a quelle sì
, che la nimicizia d'agrippina leverebbe più fiamma, se livia maritandosi, quasi
perigliosa pugna, / che i cavalier più vecchi e i miglior fanti / in
vecchi e i miglior fanti / in più corpi dimembra, e a quelli in mezzo
quelli in mezzo / de la turba più vii pone gli avanzi. 5
insieme, dove sono assai maggiori e più lunghi piaceri. redi, 16-iii-158: verso
n'è detto, erano dimenate acciò che più pugnessero. g. b. tedaldi
e passeggiava dimendando le sue membroline co'più bei passini che mai vedeste. guerrazzi
che recita il rosario col suo figliuoletto più grandicello fra le ginocchia, seduta accanto
di posto un oggetto (per lo più scuotendolo, facendolo sobbalzare); rigirare
ci sta nell'animo, noiandoti tanto più quanto più la vai dimenando e mutando
nell'animo, noiandoti tanto più quanto più la vai dimenando e mutando di qua
di poi la maneg- geremo e dimerremo più volte, che ella sia quasi come
volgar., 3-359: troppo è più grave la tempesta, che grava e strigne
dimenando e scotendo la porta currado quanto più poteva, fu dalla donna e dal figlio
aromatiche. bocchelli, 12-325: già più volte, quando zalda gli aveva abbrancato
canti carnascialeschi, 1-57: allora quanto più una si dimena, / scontorce il
ch'ella scoppi per la pena, / più gliene giova; e dicesi: ella
arrabbiato e disperato affatto: e quanto più mi dimeno per ispedirmi, più m'
quanto più mi dimeno per ispedirmi, più m'intrico. garzoni, 1-530: la
perché quel mondo è sempre lei, e più vi si dimena e grida, più
più vi si dimena e grida, più scopre la sua generalità. brancati,
un pezzo. io credo che sia più di sei mesi che questo uscio di
: mangiare con avidità (per lo più a spese altrui). nieri,
-chi casca nel fango, quanto più vi si dimena, tanto più s'
quanto più vi si dimena, tanto più s'imbratta: una situazione vergognosa incide
322: chi casca nel fango, quanto più vi si dimena, tanto più s'
quanto più vi si dimena, tanto più s'imbratta. -col dimenar la
lo raggirano tanto che si separi quel più grasso e denso da quel più liquido
separi quel più grasso e denso da quel più liquido e sparso. giocosa, 121
profondità; e perché le dimensioni non son più che queste tre; avendole egli,
colori propri, ne rende le forme più o meno indecise. rosmini, xxii-125:
moglie... doveva avere qualche anno più di lui, o m'ingannavano le
verso dell'asse, che a ogni più lieve causa drizza lo scafo per prua
a dimensioni ragionevoli è contenuta e agisce, più o meno estrinsecandosi al pragma, in
in corpo repe, / accender ne dovrìa più il disio / di veder quella essenza
il cui valore si palesa sempre di più, mostrando l'importanza dell'elemento autoctono
di 4 smemoraggine ', dove ha più luogo leggerezza volontaria e distrazione che pare
: lo spazio di cento anni per lo più è la larghezza dell'alveo che ha
che certo non si può dir cosa più vera; perché le cose di che non
in accuratezza, in maggior diligenza di più stretta osservanza. leopardi, i-752: e
in dimenticanza di tutti perché non può più fare né bene né male. bocchelli
italia e d'unità nazionale, perché i più fra i vostri la pongono in dimenticanza
che io di qua amato sia dalla più bella donna che mai formata fosse dalla natura
. berni, 29-n (iii-24): più volte a lei per favellarle andai /
. pavese, 6-14: le modelle più in gamba sono quelle che fanno ammattire
-assol. astrarsi, isolarsi (per lo più in un mondo ideale in cui siano
gli abbia fatto danno assai, che abbia più tosto dimenticato che apparato, eccetto che
piglio sempre queste sentenze d'epicuro, più che degli altri filosofi, io il ti
ti dico, perocché i'gli trovo più perfetti. i'ti dirò un motto de'
ricordo di un fatto (per lo più doloroso, spiacevole) riducendone l'importanza,
forse, o sciagura degna di lacrime ancor più amare! la madre, tutta occupata
anche i figli, e non aveva più che un pensiero: di morire in pace
altra volta recati,... più che mai strabocchevolmente spendevano. p.
della loro gratitudine; non vi considerano più come discesa al loro livello per bontà
: fuori d'italia, si osserva più frequente lo squilibrio ora verso la mera
i passati disaggi; né io arei che più desiderar in questa vita. tasso,
., viii-124: io non mi riducerò più ad avere misericordia alla casa d'israel
un canto lungo, che da te più sempre / s'allontanava sino a dileguare
alle spalle di quella grossa figlia resa più alta dal cappello, impacciata da un subitaneo
. 4. che non è più in vigore, che non è più
è più in vigore, che non è più stato fatto valere (un diritto,
meno facile delle virtù, è la più dimenticata. 6. lasciato,
passato in proverbio: « tanto di più di guadagnato per la fin d'anno »
: l'altare di san gancillo rimase più che mai dimenticato e deserto. pavese
in verità morire. non mi ritrovo più né col mio presente né col mio passato
pare dimenticata, abbandonata, morta, né più né meno che paimira o pompei.
lasciaste voi nel chiappolo in pruova o più tosto nel dimenticatoio, non ve ne
che dimentica con facilità (per 10 più accompagnato dalla prep. di che regge
marito disse: non t'ho io più volte detto che tu sei una domentica
promesse, da volerti indurre ad amarmi più che i tuoi doveri non te lo permettano
è noto che l'uomo giudica sempre più o meno gli altri da se stesso;
della foschìa che le avvolge, sembran più chiuse e dimentiche nella loro profonda età
. svevo, 5-92: era vestita più dimessamente di prima, ma ogni straccio sul
secoli e serbava lucida e lustra, più fresca che mai, l'eleganza opulenta
. marchetti, 4-231: e quanto più dimessa / giace l'orbita sua lungi
corso / tanto degli altri segni anco ha più tardo. -raro. languente (
del tutto dimessa, ed usasse abito più tosto di monaca che di reina,
vestiva positivo e dimesso, quanto il più gli era consentito di farlo. segneri
o vogliam dire lo spigo, pianta la più umile appunto, e la più dimessa
la più umile appunto, e la più dimessa. svevo, 5-97: egli rivide
come l'aveva vista durante la giornata, più dimessa che mai, priva anche di
quasi sempre ha cercato appiglio negli oggetti più dimessi, più cadaverici della consuetudine quotidiana
cercato appiglio negli oggetti più dimessi, più cadaverici della consuetudine quotidiana.
volgare. bartolini, 17-220: non più le ansie rivelatrici; / i cuori
il mio tacer ti loda in suon più egregio / che non farian mie'carmi
mia tanto dimessa / scorgeria altera a più destro sentiero. parata, 106: se
propri costumi de'poeti; e i più magnifici imitarono l'azioni più belle e de'
e i più magnifici imitarono l'azioni più belle e de'più simili a loro
magnifici imitarono l'azioni più belle e de'più simili a loro, ma i più
più simili a loro, ma i più dimessi quelle de'più vili, componendo
loro, ma i più dimessi quelle de'più vili, componendo da prima villanie ed
a dar regola alla voce, secondo che più oppor tuno gli pareva, ed a
, che obbedissero, ed ogni più cortese modo usassero ai francesi, ed al
pende. fulcis, xl-202: chi più di noi, che abitiamo questa patria,
dimessa questa, ed ora riaffermata nel modo più semplice ed irrepetibile, eterno.
, 2-8: allora i frutti si fanno più dolci e più convenevoli. e questo
i frutti si fanno più dolci e più convenevoli. e questo è lo speziai modo
ricadevano di nuovo in una dimestichezza anche più calda e impegnativa e, come gli
e impegnativa e, come gli sembrava, più pericolosa. -per simil. e al
. sopramodo vaga e gentile, e più di ogn'altra di soave dimestichezza e di
maestà pubblica, per fare apparire tanto più verso di loro la sua affezione
il rispetto e la dimestichezza di tempi più miti. -ant. umanità, civiltà
città e di sbottonata disinvoltura che i tipi più odiosi sanno prendere una volta intrufolati qui
tutto la sua dimestichezza; e intanto più s'accendeva l'ardore di pericone.
mestione di due versi brevi a formarne uno più lungo abbiamo esempio nel saturnio della iscrizione
e co'giambici ammezzati, / non più già gli eroi passati, / ma
, come dimetro, che appelliamo sdrucciolo, più difficile, e perciò meno frequente dell'
e quando, degno, / e anche più nemic'om demettendo, / che sovre
avresti conceduto ch'io fossi stato ancora più. [ma landino, 172: rispose
a veder quelle anime ancora un poco più che non fece]. 3
non si donò nulla dello aggiugnimento del più alto ordine, ma sempre quando l'
sicura sfacciatella quale io l'avea veduta più volte colle cameriere. d'annunzio,
modo di vestire, non s'ode più per le piazze e per i rii
abbondosamente mi dà 'n costa; / più m'incalcia, che seguscio la fera,
giulianelli, 2-118: essendo per lo più gli alberi delle navi assai più alti
per lo più gli alberi delle navi assai più alti delle torri,...
pare che gli dovessero dimettere gli antichi più tosto per l'uso della pugna che per
sue meditazioni s'attrista, ognora divenendo più vile, intanto che la sua vita,
1-250: maometto trova già dimezzato da più di trecent'anni l'imperio. paoletti
xvii-70: un bel no intero vai più di mille sì dimezzati. manzoni, 771
cioè di scia- mito semplice o di più sciamiti, o che fossero di scia-
. crearono otto ambasciadori di loro cittadini più nominati e più cari, e vestironli
ambasciadori di loro cittadini più nominati e più cari, e vestironli di scarlatto,
in vari canali, credendo che debba farsi più veloce il suo corso in ragione dimezzata
accioche la pianura rimanesse a dimino delle più savie bestie. = v. dominio
diminuiscano loro ragioni sanza parola de'loro più pressimani. machiavelli, 737: si accresce
alcune dizioni e prolazioni rendono la lingua più atta, come chi, diminuendo, dice
, iv-19: quell'amore platonico mi veniva più e più in uggia e cominciava a
quell'amore platonico mi veniva più e più in uggia e cominciava a rendermi ridicolo a
per scardassai diminuito avea, / ed ognor più per l'indo giovinetto / di giorno
3. figur. circoscrivere in ambito più ristretto (un potere, una facoltà
popolo italiano non può di certo sopportar più a lungo la dittatura bizantina che ogni
lungo la dittatura bizantina che ogni giorno più lo diminuisce di forza, di consiglio,
, iv-78: negare l'amore è la più assurda bestemmia; pretendere che tutti lo
hai da proccurare di renderlo a te più soffribile, con diminuirne la stima.
la fantasia dallo spavento, non considera più le cose, come veramente sono, e
ciò sia cosa ché noi diminuiamo in più modi. carducci, iii-24-42: il
, iii-85: il far leonardesco è molto più amico delle ombre, e va gradatamente
ombre, e va gradatamente diminuendole con più studio. 7. mus.
chi troppo non si mette ne'suoi più cupi pelaghi navigando. s. caterina da
: è da credere, che, discostandosi più l'orizonte, sempre si disminuisca.
egli ragionevole, che si faccia più presto trapasso dai dieci gradi agli undici,
ne fanno [delle linee] di più sorte... e di più grandezze
di più sorte... e di più grandezze; la maggiore per lo più
di più grandezze; la maggiore per lo più larga quanto due dita; e vanno
2-78: tutte le potenzie spirituale, quanto più s'allontanan dalla prima o seconda cagione
s'allontanan dalla prima o seconda cagione, più occupano di sito e più diminuiscono di
cagione, più occupano di sito e più diminuiscono di lor valitudine. guicciardini,
lei si guardavano. -apparire più piccolo. de marchi, ii-891:
, lo faceva col suo danno parere assai più bello. sarpi, vi-2-189: diminuendosi
: si deve osservare, che quanto più i muri ascendono e s'inalzano, tanto
i muri ascendono e s'inalzano, tanto più si diminuiscono: però quelli che nascono
quelli che nascono sopra terra, saranno più sottili delle fondamenta la metà. a.
che sembrava diminuito di statura, rispondeva più col sorriso che colla voce fievole alle
, alquanto diminuite negli estremi con ugnie più lunghe che larghe. milizia, iii-127
non si vanti il cardinale di desiderar più di noi l'integrità della religione cattolica
nostra sarebbe in esse di già molto più offeso e diminuito il suo culto.
parte d'affetto. -mancante delle più alte prerogative e funzioni inerenti alla propria
gli uomini sono scemati e disminuiti, ma più el nome stesso, la memoria di
da chi venga giù con la deliberazione fatta più per approvarla che per consigliarla.
sospesi, o decollati per giustizia molto più aperta e manifesta. = comp
dimostra per ragione che le cose quanto più s'allontanano da l'occhio, più
più s'allontanano da l'occhio, più diminuiscano. savonarola, 5-ii-50: la invidia
il pedagogismo della mamma si esercitava ne'più amorosi gorgheggi, di finestra a giardino
fondamenta a scarpa, cioè che tanto più decrescano, quanto più s'inalzano; in
cioè che tanto più decrescano, quanto più s'inalzano; in modo però,
della prospettiva] senza dubbio è la più certa e sicura, come quella che niente
corpi. baldinucci, 8-18: avendo più volte... fatti vedere con stupore
-ant. caduta di uno o più suoni dal corpo di una parola.
la diminuzione, nel principio di qualcuna più acconciamente che d'un'altra, è
è ricevuta nella prosa, e nel mezzo più spesso, e nel fine molto frequentemente
per essere elle state imperatrici; anzi più tosto è loro gravamento la dignità,
dotto, quando vede uno che è più dotto e più estimato,
quando vede uno che è più dotto e più estimato,
che maggiore infamia può egli avere, che più diminuzione di onore, che essere costretto
di pensieri e di produzioni debbonsi cercare più sottilmente le cause. d'annunzio, iv-2-844
. -essere in diminuzione: non godere più del favore, dell'autorità di un
ci pare sommamente utile, per riducere più il nimico a volerla, che esse con
governo; ma tanto nel governo dei più, quanto nel governo di un solo,
poi non pare ch'ella ne tenga più conto, o pochissimo, ma lo
il qual serve al genere dimostrativo il più delle volte; perché e'si fa per
diminuzioni forti e replicate, che mostrano più arte che dolcezza. marcello, 87:
dimissióne, sf. (per lo più al plur.). atto con
salutevoli punture: né cesserò di farle più dolorose, fintantoché o vedrò la riforma
di reazione; e ciò rende le elezioni più che dubbie. settembrini, 1-187:
prometto che nella mia vita non accetterò più mai un uffizio pubblico. carducci, ii-7-97
da quel puro patriottismo che gli fa più desiderare la prosperità della patria, che il
dalla legge, dispone, per lo più a titolo di sanzione, la cessazione
. pena principale o accessoria (non più prevista dal vigente codice penale militare)
fa il ciambellotto, sì come delle più elette di calavria il canovaccio, e nelle
quando dovesse succedere alterazione prodotta da qualunque più impensato accidente. manzoni, pr. sp
mezzo per qualche ora non si sente il più piccolo rumore. moravia, v-19:
la neve... ha cavato il più deplorabile corridoio d'esposizione di bianco
altri piace, spesso e quasi sempre, più della propria, anche a chi ne
dimoiti, dimoiti, dimoiti; e, più ne spende e più n'ha.
dimoiti; e, più ne spende e più n'ha. soffici, v-2-72:
una località, trattenendo per un periodo più o meno lungo. dante,
: ma poi che così ebbe fatto più volte, vedendo che più lunga non poteva
ebbe fatto più volte, vedendo che più lunga non poteva essere con voi la
belle e vaghe giovani... più spesso e più sicuramente si davano che con
giovani... più spesso e più sicuramente si davano che con altre,
nuovo, che parigi vi paia bello; più bello vi sembrerà quando con la dimora
e pur troppo temo che non potrò mai più stare lungamente a dimora in nessun luogo
il castello di nicastro, che è il più bello, il più comodo, il
che è il più bello, il più comodo, il più grande ch'io m'
bello, il più comodo, il più grande ch'io m'abbia veduto giammai!
vide il sole, / di te più vaga e più serena aurora, / che
, / di te più vaga e più serena aurora, / che nata a pena
dimora, quelle austere forme della scienza più austera? bocchelli, 11-23: non
-figur. bembo, 1-57: più onorata dimora dando loro [all'animo
e alle menti], saremmo di loro più degni che noi non siamo. leopardi
eo, stando, / d'amore più durare / mal che mi fa a durare
i-421: però de la dimura / doglio più fortemente / e non so ch'io
nemico tuo e non gli lasciare prendere più campo. lacopone, 15-4: l'
dinanzi alla risposta, / supin ricadde e più non parve fora. boccaccio, dee
/ se li volete, a che più far dimora? tasso, 20-74: -su
20-74: -su su, -gridò -non più, non più dimora: / convien ch'
su, -gridò -non più, non più dimora: / convien ch'oggi si vinca
? a che tarda? a che più cessa? / nostre perdite son le tue
di far da le mie cose a me più care / per tanto spazio sì
cittade feciono poca dimoranza, che come più tosto poterono, si mossono con tutti
e lunga dimoranza nell'altrui case, il più delle volte, genera rincrescimento. varchi
da maggiore corso di sole per la più sua dimoranza, tutta intiepidì.
de la recezione; / de far più demoranza non hai nulla cascione: /
perciò che ogni cosa di dì in dì più dura e più disagevole si fa loro
cosa di dì in dì più dura e più disagevole si fa loro: perché non
6). cavalca, 11-4: più grave cosa è a fare grande indugia
a fare la piccola dimoranza, e più grave cosa è dilettarsi per grande spazio
notte, come sono lunghe le tue dimoranze più che essere non sogliono. cassiano volgar
, i-94: ei rispondea che non poteva più stare, dicendo che come il pesce
la luce splendiente / di verno a far più corta dimoranza / col freddo, c'
che si possa dubitare che all'arme più acconcio non sia il popolo che dimora
frate elia. boiardo, 1-25-22: parli più d'uno anno ciascuna ora, /
. ariosto, 33-103: il castello è più ricco assai che forte, / ove
vinegia, dove di niuna altra cosa più era rimasto meravigliato, che di veder
nel seno a giove, / sol più degli altri san velar le colpe. foscolo
città, ove per l'ordinario gli piace più dimorare. -stare di casa, abitare
: il villino dove fausta dimora da più di trenta anni, al margine di
giovane, o di pietà nemico, o più che altro pessimo panfilo il quale ora
d'alquante di loro per dimorarmi tanto più con voi, volentieri con questa carta vi
salviati, 11-7: in niuno altro diporto più volentieri trapassava quelle ore che gli avanzavano
dimora. alfieri, 1-842: tosto, più o meno, il mio destin mi
cogli occhi lagrimosi lo pregò che tornasse più presto che potesse, e con molti savi
g. villani, 12-29: più vi sarebbono dimorati, se non fosse