certo! vasari, ii-138: molto più arte ed ingegno mostrò ne'santi dottori
346: io appruovo questa opinione per più vera, e tengo per certo che.
punto il rimanente dell'emisfero, accresca più del dovere il freddo solamente alla germania
glorioso regno, / certo, in più salda nave. boccaccio, vii-168: s'
o florido convito: / ma, più certo, salubri erbe. svevo, 2-464
sacchetti, 142: per veder più su che'sette cieli / compreso di
oro; l'altro un'hacha cordovese, più piccolo, ma eccellente, e spiritosissimo
singolare, dovendosi solo adoperare nel numero del più. giusti, 3-93: farebbe un
del rame; ma se ne fa ancora più copia dell'arena che si ritrova in
perpetuo d'una selva feconda lascia apparire più caro il ceruleo delle acque. nievo
che fugge, a un mare sempre più lontano / migrano tacque d'un ceruleo fiume
una gara a chi avesse in buzzo più fiato. 3. medie.
, e serve a spalmarne le membrane più delicate per difenderle dall'azione soverchia dell'
la donna... gli sali dal più cupo dell'anima, ma vuota di
icarotti... mi piacciono assai più di quei mercenarii insaccati nei braconi alla
disse: « se e'ne beeva più un fiasco [d'acqua], e'
cervellina, / dirai che la trattien, più ch'altra cosa, / qualche
che bramerebbono d'aver le loro mogli più cervellute e manco cervelline. g. gozzi
). la parte centrale (e più importante) del sistema nervoso, contenuta
encefalo. nel linguaggio anatomico si intende più propriamente per cervello la parte superiore dell'
due emisferi cerebrali, la cui parte più esterna è rappresentata dalla corteccia cerebrale di
cerebrale di sostanza grigia, e quella più interna dalla sostanza bianca o massa midollare
della base cranica. il cervello, tanto più sviluppato e complesso quanto più si sale
, tanto più sviluppato e complesso quanto più si sale nella scala dei vertebrati (
161: parendogli che neri di gino avessi più riputazione e forse più cervello che alcuno
di gino avessi più riputazione e forse più cervello che alcuno altro cittadino di firenze
che avessi da temerne, lo adoperava più che alcuno altro in tutte le cose
gli atti dell'intelletto consistono per lo più nella primiera impressione. di rado nella
, quale ad un'altra, niuno a più. parini, 724: finché
mancavano, perché in frangenti simili i più alti scienziati mettevano le cose troppo complicate
lo vedremo chi di noi due ha più cervello! per cosa molto più seria
due ha più cervello! per cosa molto più seria di questa. pratolini, 9-264
ed il cervello sguazza, / quando più si ragiona più s'impazza?
sguazza, / quando più si ragiona più s'impazza? -andare il cervello
. svevo, 2-476: non sapeva più pensare con la penna in mano.
-avere il cervello intasato: non riuscire più a ragionare, a pensare.
del matto. 'ferito 'è ancora più. -avere il cervello nella borsa
: la gente che si chiama civile, più spesso della povera gente, guardano anziché
: avendo il cervel nella lingua, e più che ricchissimo essendo, come andava gettando
, come andava gettando via il suo più che prodigamente, così più che avaramente andava
il suo più che prodigamente, così più che avaramente andava cercando di guadagnare,
aretino, ii-46: quello che è più acuto uomo in corte, tosto che
saccenti, 1-1-47: stetti in questo pensier più di due ore / stillando e lambiccandomi
, la quale era d'un cervel più gagliardetto e capriccioso che a donna di
, / girelle, àrgani e rote in più maniere. / altri forma han di
li goffi cervelli un sol capello posto più d'un lato che da l'altro,
di milano, e del contado ancora più, poeta... vuol dire
ne'discorsi e ne'fatti, abbia più dell'arguto, e del singolare che del
riferire sui mali del paese e le medicine più adatte. stuparich, 5-363: ero
, 5-363: ero invidiato come il ministro più potente, la colonna su cui poggiava
abbia gambe. -chi ha più cervello, più ne adoperi: chi ha
. -chi ha più cervello, più ne adoperi: chi ha più giudizio
cervello, più ne adoperi: chi ha più giudizio, deve usarlo anche per chi
: be', mona cicilia, / chi più cervello ha, più n'adopri.
, / chi più cervello ha, più n'adopri. -chi sta in cervello
, è pazzo: anche le persone più assennate hanno il loro momento di stranezza
che la porta del tuo cervellùccio è più stretta del bocchino di una smorfiosa.
che bramerebbono d'aver le loro mogli più cervellute, e manco cervelline.
, in tempi corrottissimi, ridurre la più superstiziosa idolatria alla semplicità della pura ed
della pura ed eterna ragione, ed il più orribile dispotismo che mai abbia oppresso la
dita, di cui solo le due centrali più grandi toccano il suolo; davanti a
vedesse nel corpo umano, qualunque fosse il più bello, parrebbe il più sozzo.
fosse il più bello, parrebbe il più sozzo. marco polo volgar., 96
dato, socrate mio, gli occhi più acuti, che al lupo cerviere, in
, 40-ii-45: vide sotterra, con occhi più che cervieri, uno smisurato dragone.
duo soli almo lavoro! / tanto più bel del sol, quanto egli rende /
star sicuro dai famelici guardi della curiosità più cerviera. = fr. [
in remote / ombre si stien quando più il sole aggrave. della casa, iii-43
]: 4 cervino ', per lo più è aggiunto d'una specie di
1, 35 di lunghezza e recare più di dieci punte o pugnali); vive
lotte le corna cadono, per ricrescere più ramificate dopo breve tempo. pallamidesse
cervio,... mi rimasi di più seguirlo. anonimo, ix-515: per
tanto che 'l cervio lo misse nella più folta selva. pul ^ i, 4-27
come ogni altra dilettazione, anzi ognora più desiderabili e insaziabili; e però salomone ne
guerrazzi, iv-292: la cervogia la più parte degli italiani giudica medicina. dossi,
colubridi (elaphe quatuorlineata), il più grosso serpente europeo, lungo oltre 2 m
nome dell'infra- scritte mercanzie, sono più volte introdotte in detta città e sgabellate
s. v.]: la specie più importante è la cesalpinia delle indie (
e arbusti (raramente erbe) per lo più delle regioni tropicali, i cui fiori
così che il petalo superiore risulta il più interno; gli stami sono liberi e
. quasimodo, 4-39: non c'è più nessuno che accoltella / il mostro a
vendicar d'una ingiuria, se non chi più ci può. cellini, 1-16 (
che ci fussero precipizii, ma di più aveva concepite buone speranze della sua salute
mai tributato la corte che ambiscono anche da'più sciocchi. manzoni, pr. sp
'ciaba'per 'ciabattino', è dell'uso più familiare, e non converrebbe per indicare sul
e logoro, anche una persona non più giovane e in cattive condizioni di salute.
donna aspira alla beatitudine di diventare ciabatta più presto di quel che bisogni, ciabatta
diventasse una ciabatta: anche le cose più belle col passar del tempo si logorano
92: mi metteva a girare lo spiedo più in fretta che mai. accorreva ciabattando
in zoccoli per l'acciottolato, i più senza calze, per non dover faticare
villani, 7-46: infra quegli giorni, più volte venne in visione a uno santo
di questo modo panni che tutti siamo più o meno poeti, anche il ciabattino
vita. nievo, 1-28: le più gravi faccende, purché sue, le sbriga
e questo, / sicché e'doventan più che pollo pesto. salvini, v-406
posat'animo / che non mi faccia più di queste ciaccbere, / ché i'non
un impiegatuccio che si viene industriando con più fatica che ingegno: è ciaccino.
sucida, ciacca, rancida, la più cenciosa e la più orsa femminaccia che
, rancida, la più cenciosa e la più orsa femminaccia che io vedessi mai.
anziché distrarsi, s'affissava di più nel suo trasognamento. = deriv
per via orale (e rendere così più facile la deglutizione). 3.
. 4. locuz. -avere più bel tempo che chi fa le cialde
, s'io guardo, / i'ho più bel tempo che chi fa le cialde
astuzia predicarla di tutte l'altre la più cialdina. 2. sm.
, iii-25-189: non credo e non spero più nulla; se non forse un'invasione
volte con zucchero e burro; essendovene di più sorti; ridotta però sempre in forma
vaso del cesso (o per stare più comodamente su sedili, panche, ecc
369: indovinate ora voi chi rimase più meravigliato di tutti? fu il re e
collo, che parla con non so più qual uomo di boschi. ojetti, ii-198
fa ciambellotti di pelo di cammello li più belli del mondo. burchiello, 69:
di cianciare. nel chiacchierare può essere più sugo; e persone di garbo e di
; / lui non mostrava de ciò più curare, / come fusse alla ciambra ben
ancora tre, o, tutto al più, quattro; perché il quinto comincia
stento inciampando spesso; e questo secondo sentesi più nel verbo * inciampicare '.
è salariato, la cosa è stata più sbrigativa, e il licenziamento già avvenuto.
uccelli (il fanco del falcón) e più specificamente le gambe dei trampolieri, e
, quand'era proprio sul momento più bello e sbraitava più forte e si sguindolava
sul momento più bello e sbraitava più forte e si sguindolava su per il
in terra crepacci così vergognosi che mai più non possino risorgere, più tosto erano
vergognosi che mai più non possino risorgere, più tosto erano diavoli che uomini. pasolini
arlotto, 26: truovano uno sanese più gagliardo di parole che di fatti, el
, / e inutile la vita / quindi più sempre divenir non vede; / maggior
vedeste forse non la riputareste meno, anzi più bella della madre vostra. -tenere
della sua bilancia: / è tenuto più a ciancia / che non fu mai il
, e manco parole averiano usate e più fatti. idem, 41-49: e fece
cristian,... / e mai più non pigliar spada né lancia /.
lancia /... / né bradamante più terrebbe a ciancia. aretino, 8-114
cianciafrùscola, sf. (per lo più al plur.: cianciafrùscole).
quel destrier, che miei, non più tuoi sono. firenzuola, 544: e
, 977: 'cianciare * suppone più spensieratezza [che * ciarlare '],
che * ciarlare '], e più allegra familiarità; gli amanti, quando sono
politica, e a motteggiare sulle novelle più scandalose della città. carducci, 514:
, scuote le ali e ciancia la più allegra delle canzoni. 4.
nemica. monti, 13-375: ma non più parole; / onde a caso qualcun
simamente. tozzi, i-202: i più vecchi si misero ad ascoltarlo; e
quali sopra il dilicato collo ricadendo, più la fanno cianciosa. 3.
di pindo alle fanciulle e cara / più che l'antro cirrèo. 2
caro, 6-3: sono una cianfrusaglia di più cose... peste, e
con una sola ricetta, che il più delle volte non è che una cianfrusaglia di
per ciondoli all'oriolo, che faceano più romore che non fanno i campanacci d'
piovene, 1-187: è la suora più anziana e ha portato in convento,
non è in mercato, e che abbia più ciangola. 2. locuz. avere
disturbi circolatori o respiratori producono un ostacolo più o meno rilevante allumatosi.
bianco. la sua faccia si faceva sempre più cianotica e l'agitazione aumentava col rantolo
. v.]: 'ciantellare', dicesi più special- mente del romore che fanno
avanza. / e tanto questo danno più mi pesa, / quanto io l'ho
recevuto come a cianza, / e più non sazo, trista, dolorosa,
tutto è finito, e non c'è più niente da fare. panzini,
o figura o animale o storia di più figure, e poi si intaglia con il
, / che gli trasse di scudi più di cento, / facendo la cession del
me non mi pare puza, ma la più odorifera cosa del mondo. =
, tappandosi violentemente la bocca, dicendone più con quelle reticenze che non con un
sappiamo, né vogliam saperne di più. uomo avvertito... lei c'
, i-282: né penso di rileggere più né guardare queste mie ciarle, fin presso
tini, 7-22: o dormite mai più, e finitela, e non ci state
e non ci state a romper più il capo co'vostri ciarlamenti, con cui
, e beato colui che le dice più sfondrate. buonarroti il giovane, 9-519
importanza, fatto da uno o da più, e alquanto prolungato. = deriv
ciarlataneria se questa volta n'ha potuto più la lode che la modestia. de sanctis
ruberie e le mariolerie, non saranno più impostura e ciarlataneria, ruberie e mariolerie,
197: sono anche contento che non abbia più la fissazione della cura psicanalitica, che
illusioni e di prestigi, e perciò sono più suscettibili di ciarlatanismo. dall'arte all'
piccol passo... il ciarlatanismo è più frequente, e più destro, e
. il ciarlatanismo è più frequente, e più destro, e più nocivo dov'è
frequente, e più destro, e più nocivo dov'è più lusso e più ricchezza
destro, e più nocivo dov'è più lusso e più ricchezza. v
e più nocivo dov'è più lusso e più ricchezza. v. bellini,
peggior, ladroncel- laccio! / son più omo da ben che non sei tu.
campagna. redi, 16-ix-19: molto più dee astenersi da que'medicamenti che con
d'olio arricchito, ma sempre mercante più di quand'era mercante d'olio, il
meraviglia che la germania... sia più giusta verso di voi, che la
fra giacopone da todi, uno de'più antichi scrittori della lingua italiana, per
gialla, nera e stomacosa, / più ciarliera d'una putta. aretino, iii-133
, 1-157: i francesi forse temettero più del dovere un popolo sempre vivo, sempre
prolungasse i suoi divertimenti fino alle ore più avanzate della notte. foscolo, vii-212
ciarliere; di ciarloni ve n'è più tra gli uomini che tra le donne.
546: una gran turba femminile, la più molesta e ciarliera che avesse mai empito
tanto tempo / l'orologio non va più. i lo guardavo sempre con ghigno /
tuo sogno agitato sarebbero per me regali più soavi e sostanziosi di tutto il ciarlio
, che ciarlone! / ché mena più la lingua che le mani. buonarroti il
si sollevò tutta l'adunanza, in più assemblee per ascoltar que'ciarloni distinta.
che era dicontro alla nostra cabina; più avanti il giudice d'istruzione colla ciarpa
mano alla scarsella, / ov'ha più ciarpe assai d'un rigattiere. note
lavoro, ond'ei rintoppi / da più vecchie giornèe farsetto o saio. g.
se'asinelio / che mai si vide il più pulito e bello. / mettetegli il
cose materiali e d'altre, suona ancor più dispregio. = deriv.
un pretuccio chiamato assistente, per lo più un villan rivestito, a cui non si
sta un po'meglio... è più calma!... vuol essere
cicognani, 6-236: premurosa degli altri più che di sé, ella, pur con
ciascono / deletta a despregiare / altrui, più ch'altro fare. g. cavalcanti
e avendo ella ad esse men saviamente più volte gli orecchi porti, e volendosi saviamente
lo colore / di voi, cui amo più di nulla cosa. giov. cavalcanti
dolce / crescea del padre, dai più teneri anni: / e tu il dicevi
verso e contro tutti. questo non è più corruzione, contro la quale si gridi
e subtropicali, che comprende le forme più vistose, quali le felci arborescenti.
propaggini o gemme, che per lo più ha la figura di un bicchiere.
serve di cibo (e per lo più indica cibi alquanto rozzi e volgari)
: il vedevano tuttodì conversare e più volentieri e più spesso co'poveri più stomacosi
tuttodì conversare e più volentieri e più spesso co'poveri più stomacosi:
e più volentieri e più spesso co'poveri più stomacosi: seder con essi in
carni ingrassò. prati, i-93: più che per altri il fervido / tumulto del
aristarco, e metro- doro / di più cibommi, e più di fame abbondo;
doro / di più cibommi, e più di fame abbondo; / disiando e
giro in tondo; / e quanto intendo più, tanto più ignoro. marino,
/ e quanto intendo più, tanto più ignoro. marino, vii-163: cristo muore
cena]; che saria forse / stata più lunga, se 'l desir non era
altri animali far miglior digestione, e più copiosamente cibarsi ed ingrassarsi, nel- l'
vivande, sospirò per l'impotenza di più cibarsene. l. bellini, ii-
cibària, sf. (usato per lo più al plur.). tutto ciò
migliori regole della medicina, dedotte dalle più esatte moderne cognizioni della natura del corpo
toscana per l'uso cibario, è dei più bianchi. carena, 2-252: 'cibario'
bellini, 5-59: scelsero dunque quanti più uomini potettero, i meglio complessionati,
dormire su nudi tavolacci, e mangiare il più povero cibo immaginabile. nievo, 48
che il candore dei capelli sembrava rendere anche più viva. pascoli, 55: la
tutti altri cibi di che il fuoco più presto alimenti, caduti e rotti.
., 14-44: tra brutti porci, più degni di galle / che d'altro
: i corvi non se ne stavano più riuniti sul pianoro della fortezza ad aspettare
lo suo becco, / ch'e'viverà più, ch'enoch ed elia. dante
miei pasci e rileve, / via più che l'api il fior, le capre
galileo, 1-2-237: son reso inabile a più impiegarmi in alcuno degli studi che per
. ojetti, i-38: non ne poteva più d'essere solo, di non avere
consueto cibo e 'l sonno perdendone, più ad ombra di morte che ad uom vivo
in chiesa su l'altare. il più sontuoso fu quello di giustiniano nella sua
ciborii, li quali ancora saranno fatti più presto. b. davanzali, ii-399
di calice a due anse, per lo più di metallo prezioso, artisticamente lavorato.
del ciboriétto di pentelico, alto poco più di mezzo metro, che sulla ghiera di
per natura cole. / quant'è più pura l'aria, più risuona / la
quant'è più pura l'aria, più risuona / la voce sua che fa tacere
cheta ed ogni fronda salda / nella stagion più dispettosa e calda. sannazaro, 10-163
cavallo. galileo, 200: trovossi più che mai rinvolto nell'ignoranza e nello
sanno meglio simulare, e son naturalmente più fastidiose, e più cicale. berni
, e son naturalmente più fastidiose, e più cicale. berni, 151: potria
stian ardite, e s'accendin quel più al canto, gli si darà qualche cicaletta
cicalanti immagini di alcuni « terrazzini » più prossimi. 2. raro. autore
stare tutto il di cicalando e procurando più le cose fuori di casa che quelle di
che la vostra professione / è menar più la lingua che le mani. redi,
e che, in vece di cicalar più a lungo intorno a quest'uomo,
mattio franzesi, xxvi-2-321: piace al più delle brigate / quel- l'accordar coi
, 3-3-139: non vi starò a far più cicalate; / perché a me piace
cicalata. manzoni, 435: in più luoghi di questa cicalata, mi sono
questo dopo ognuna di quelle interruzioni seguitava più imperterrito che mai quella sua cicalata.
. c. gozzi, i-192: il più bello della comica scena fu..
. salvini, 39-iv-186: non poteva più esprimere il vizio delle donne, che
cicaléccio, sm. il cicalare di più persone insieme; chiacchierio frivolo, insulso
cattaneo, iii-4-18: non vi furono più danze di frivole spose con ussari damerini
fate su, si potrebbe tener da più di quel turcimanno, che interpretava il
fante; il dialogo non potrebbe essere più vero, le due figure più vive
essere più vero, le due figure più vive. cicaléggio, sm.
/ fra i giumenti d'arcadia il più balordo. / di cicaleggi ingordo /
, di una persona sola o di più persone. mattio franzesi, ii-2-97:
, 4-104: parlava poco, e più intorno si accendeva il cicalume meno parlava.
e balsami e altre tali cose, che più servono a ritardare o a peggiorare,
, i-206: la ferita non fu più sfasciata, poiché il sangue di quei
, invece di cicatrizzare, aveva sempre più esacerbato. 3. intr. (
il tumore], e questo non può più cicatrizzarsi. menzini, iii-60: le
l'albero patirebbe, e si renderebbe più difficile la cicatrizzazione. = deriv
cicca di toscano che ima volta di più gli si era spenta tra le labbra.
non valeva una cicca; non era più nemmeno un uomo. alvaro, 7
si riconnette a cica1, cicco; e più precisamente al fr. chique (docum
: ella... ingrassava sempre di più, con un nido di nèi in
rena grossolana e ghiara, per lo più molto dura,... e che
come sono i seguenti, cominciando dai più minuti, e progredendo ai più grossi:
dai più minuti, e progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante,
copioso. bruno, 3-210: io più stimo la metafisica di quelli, nella
girolamo rimproverava a se stesso d'essere più ciceroniano che cristiano. imbriani, 3-14
è un farfugliare, un ciciorare sempre più intenso. « = etimo incerto
.. a'cenni di bella donna il più provato cicisbeo. baretti, 1-332:
ha le foglie minori che l'ellera, più sottili e più nere, senza canti
che l'ellera, più sottili e più nere, senza canti, con certe macchie
ai rovi! i ciclamini sono i più segreti. cassola, 2-93: nel bosco
. carducci, un: né oggimai più tonda / ma ciclica per te sia
) disposti sull'asse a due o più per ogni nodo. 4. chim
, nello svolgersi, compie uno o più cicli successivi. -trasformazione ciclica: quella
. manzoni, 850: ma la più antica forma nella quale que'racconti siano
toglie il primo premio per il più bel complesso ciclistico, voglio vedere.
compie qualche serie arbitraria inventata per ordinare più comodamente i tempi, addimandasi ciclo.
conspetto della nazione, in un'ora ben più tremenda, nel più arduo punto del
un'ora ben più tremenda, nel più arduo punto del nostro ciclo, quella
in dieci o venti secoli; non più nazione, ma mondo, ciclo di una
di quadri o di affreschi, per lo più di un unico autore, ispirati a
un paese, in un periodo che coincida più o meno col secolo. 9
; si distinguono per lo scudo più largo che lungo, arcuato anteriormente,
è detto, / ne son via più di cento in questo lito, / tutti
i fulmini gittando, / fuggirò agli antri più remoti ed ermi. salvini, 7-19
: ma io teneva religiosamente il segreto; più ancora perché la natura mia era di
, con la parte anteriore del corpo più grossa, ovoide, dotata di un
si riscontra di rado nell'uomo, ma più sovente ne gli altri vertebrati
nature. collodi, 670: i viaggiatori più audaci, di cui possa vantarsi firenze
o le ipotesi che gli paiono più opportune. = dall'ingl.
zool. famiglia di molluschi, detti più comunemente pomatiasidi. = voce dotta
estremità posteriore (e sono i più primitivi fra i vertebrati viventi).
, che ha la mascella superiore molto più corta dell'inferiore, conformata in modo
mutan paese? muratori, 7-i-442: in più luoghi della germania si pregiano tutti i
i luoghi appartati, e nidifica nel più folto delle foreste. barilli, 6-124
la testa grossa e pesante, che più par uno delfino che uccello, e questa
coda lunga, acciò facci la lieva più potente. garzoni, 1-577: le parti
endivia è una erba amaretta, ma molto più la salvatica, la quale dall'effetto
, in quelle femmine, che, più brutalmente, ossia naturalmente, vivono;
; ha odore ripugnante ed è la più rara di tutte. -cicuta minore o aglina
scambiata; si distingue per le fòglie più scure, a lacinie più strette e di
per le fòglie più scure, a lacinie più strette e di odore cattivo. -cicuta
imperoché la nasce sempre, per il più, appresso alle castella; con fusto e
. le foglie simili alla ferula, ma più strette e di mal odore. guarini
4 cicuta aglina 'sono di un verde più cupo, e... sfregate
marino, 15-234: quanto s'inalza più, più d'alto scende / la fortuna
15-234: quanto s'inalza più, più d'alto scende / la fortuna de'
cicuta, fino a che egli non abbia più anima per conoscere e pensare? bartolini
s. v.]: la specie più nota è la 4 cicutaria acquatica '
fa oltremodo dilatar la pupilla; oggi più ragionevolmente si chiama 4 conlino \ =
dissimile dalla tiara, che però era più ricca di ornamenti. = cfr
., 16-70: e cieco toro più avaccio cade / che 'l cieco agnello.
che la copriva. gozzano, 77: più tardi seco t'ebbe in suo cammino
'l dì veggiamo molti grandi letterati essere più ciechi dell'anima, che le bestie.
non potrei crederlo, anche prestando la fede più cieca all'ermeneutica dell'editore suddetto.
di giorno io avevo accolte con la più cieca fiducia le spiegazioni di ada su
/ compartiano quel suono, onde a più mite / viver addur l'umana plebe errante
): giunto che fu ne la più cieca e muta / selva, si volge
! còlati, indegno, / nelle più cupe e cieche / viscere della terra.
come se il nostro corpo fosse la più cieca delle sepolture, invece che il
cieca delle sepolture, invece che il più splendido degli altari. bocchelli, ii-190:
quel ch'inganna i marinari ancora / più saggi. tasso, 11-39: l'
il coperto / de le macchine sue più non ripara; / ma da i ciechi
due volte al giorno, quando non più spesso, visitava il fondo cieco di
cieco, sm.): la parte più larga dell'intestino crasso, che forma
me ne pare, si è circoscritto più particolarmente lì tra il cieco o il colon
ch'ei crederanno alla cieca quegli errori che più saranno funesti e a loro e a
guardare la niccolosa e a fare i più nuovi atti del mondo, tali e tanti
i-174): ma di questo a che più contrastarne, ove i cechi vederebbero il
quando si è decisa, non si riesce più a far smettere. lippi,
prova non sen può stimare, / più che il cieco nato dei colori. bellincioni
come una cupola, di colore azzurro più o meno carico di giorno, e scuro
nubi del tipo strati di color grigio più intenso. s. francesco,
vien la chiarissima ancella / del sol più oltre, così 'l ciel si chiude /
/ di vista in vista infino alla più bella. bibbia volgar., v-10:
cielo peripatetico, il quale io stimo1 più tenue più cedente e più sottile assai
, il quale io stimo1 più tenue più cedente e più sottile assai della nostra
quale io stimo1 più tenue più cedente e più sottile assai della nostra aria. campanella
intenerito ai primi lumi della sera, più fulgido e lontano, che le rondini tiravano
allontanandomi nella sera, / mentre ormai più non eri / che un cielo sognante /
, o luci serene, / qual più bel nero italia in pregio tiene.
il cielo nono. -cielo empireo: il più eccelso, sede di dio e dei
: onorati allori, lungo il muro vie più nel cielo montando, della più alta
vie più nel cielo montando, della più alta parte di loro mezzo arco sopra
ingegni acuti; tebe aveva il celo più grasso e men chiaro, però erano e
e men chiaro, però erano e tebani più tardi e meno astuti. caro,
legna. petrarca, 182-5: trem'al più caldo, ard'al più freddo cielo
trem'al più caldo, ard'al più freddo cielo. castiglione, 81: benché
, / o scoglio, o selce al più turbato cielo. marino, 11-77:
marino, 11-77: fin dove sotto il più cocente cielo / ferve di libia la
/ beltà non v'ha, che più s'ammiri e pregi. carletti, 13
certa cosa è, che loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese
cielo inclini e voglia che s'appetischino più quelle naturali del paese, che queste
il novo gelo: / t'invita più benigno ardor di cielo / e primavera di
'ntelligenzla del cielo / deo creator, più che 'n nostr'occhi 'l sole; /
, / non circunscritto, ma per più amore / ch'ai primi effetti di là
benignamente. aretino, 8-164: son più che certa del tuo diventar maggiore di
foscolo, xiv- 25: col più vivo calore ovunque mi siepano, parlano
416: oh deio! si può essere più sfaedatamente bugiardi di così? fogazzaro,
aretino, iii-213: i romani quanto più son presso i a conseguire i desideri
a conseguire i desideri loro, / tanto più verso il ciel corron ferventi.
, / pur là dove le stelle son più tarde. idem, par.,
alcuno, e sepellir nell'abisso i più degni d'esser esaltati. bandello, 2-37
di guerra, / perch'ella non dà più né in ciel né in terra.
note al malmantile, 5-50: 'non dà più né in ciel né in terra '
indicare quel mobile elegante, per lo più alto, a cassettini, in uso per
o nelle migliaia, ecc., più vicino, per difetto o per eccesso,
, 4-158: don gesualdo... più calmo, riprese il suo denaro e
divina / quale il canto dirà la più felice? / te, di tutta bellissima
scriverti col dito storpio, e addolorato più che mai; ad ogni parola che scrivo
stesse facoltà nostre, s'imbestia nella più stupida, nella più corrotta ignoranza. e
s'imbestia nella più stupida, nella più corrotta ignoranza. e non son ciancie
casa che ripara per sempre, bene più lungo della tua vita; per questo la
e segreta, che consiste per lo più nell'usare le lettere dell'alfabeto o
scritte, / e non s'intendon più le antiche usanze / di quelle cifre
. segno convenzionale con cui due o più persone si riconoscono, o confermano un
a mie sventure, / quanto lucide più tanto più oscure? salvini, 39-iii-200
mie sventure, / quanto lucide più tanto più oscure? salvini, 39-iii-200: così
modi, proverbi e lepidezze, che sono più atte a far ridere, quale strana
quali essi egizii spiegavano simbolica- mente i più nobili, e più sublimi concetti della mente
simbolica- mente i più nobili, e più sublimi concetti della mente. 2
: pigliansi le nostrali [tortore] in più ma baldinucci, 1-21: molti
al figur. comisso, 7-271: più di ogni altra città, in questa,
parole del gran vecchio che sembrano acquistare più diretta potenza se l'occhio le trova
erano invitati fra loro a non fumar più tabacco, per togliere alla finanza austriaca
due o più che servino di lieva, cigliate e incappellate
cellini, 1-12 (45): aveva più aria di gran soldato che di scultore
cerchio per ciglio, / colui che più al becco mi s'accosta / la vedovella
, purg., 11-107: ch'è più corto / spazio all'ettemo, ch'
un muover di ciglia / al cerchio che più tardi in cielo è torto. a
, concluse rosalba, « non hai più storie? vuoi ballare adesso? *.
4-130: poi ch'innalzai un poco più le ciglia, / vidi 'l maestro di
, con piedi ed unghioni / pungenti più che sproni. pulci, 2-2: l'
: la bella donna, ch'ogni cor più casto / arder credeva ad un girar
le ciglia. campanella, i-194: quanto più alzar vo'gli occhi al tuo splendore
vo'gli occhi al tuo splendore, / più mi sento abbagliar, gravarmi il ciglio
/ il veder nel suo tormento / più d'un ciglio lagrimar: / ché l'
: però vi sento / con tumulto più lento / confondervi nel sen. s'
madonna il dolce e grazioso ciglio, / più di nostro consiglio / non avrà uopo
piene. bruno, 3-550: si trovano più che molti, che sotto il severo
pensosa. metastasio, 1-4-9: forse più timoroso / verrà dinanzi al tuo severo
1-123: né si lascino di fare in più luoghi della coltivazione i suoi muretti a
talune tallofite (e sono per lo più dotate di un movimento vibratorio che serve
, di un precipizio; margine estremo e più alto di un monte.
scaturigini fluenti sovra la terra su le più alte cime de'monti, ma gemere
i-223: questi ciglioni posson farsi di più materie, cioè di sasso, di
caro, i-3: che io sia più svisato e manco nasuto di voi,
nasuto di voi, e voi di più fronte, e più cigliuto di me:
, e voi di più fronte, e più cigliuto di me: questo non importa
becco giallo-nero, corpo tarchiato, collo più breve e grosso (ed emette durante
da lentini, ii-97: lo cesne canta più gioiosamente / quand'egli è presso a
donne, infra molte bianche colombe aggiugne più di bellezza uno nero corvo, che
fresche, e l'ultime sue voce / più dolcemente de adornar si forza. sannazaro
manomettere poco dall'ingordigia degli uomini: più soave delle labbra più devote è la
degli uomini: più soave delle labbra più devote è la peluria di cigno con
fuggenti, ode canti di cigni / più di quello. 2. per
guarini, 45: una dea, / più fresca e più vezzosa / di mattutina
: una dea, / più fresca e più vezzosa / di mattutina rosa, /
/ di mattutina rosa, / e più molle e più candida del cigno,
mattutina rosa, / e più molle e più candida del cigno, /..
come la piuma de'cigni, non più retto dal fermaglio, le si abbandonava intorno
armati legni / tremar fa in guerra i più lontani mari, / di corinto e
corsari; / ma in pace ancor de'più famosi ingegni / e di cigni nutrisce
canto de'galli, cominciarono a cantar più degnamente, quando cominciarono i cittadini a
quando cominciarono i cittadini a far imprese più degne; e ad un tempo i
pullularono. fontanella, i-257: m'è più grato fra cigni essere accolto, /
la sua donna con seco e assai più bella. rajberti, 1-52: gli amanti
-canto del cigno: l'ultima e più bella opera di un grande artista (
che il cigno cantasse il suo canto più melodioso prima di morire). -per
comprendente circa ottanta stelle; le cinque più brillanti formano una croce latina (croce
f. f. frugoni, xxiv-1036: più meritevoli d'esser censurati e di venire
: chi è meno capace e ha più difetti, chiacchiera e si fa sentire
difetti, chiacchiera e si fa sentire più degli altri. a. f.
che gl'accada sempre, che la più cattiva ruota del carro, sia quella che
... a dar dietro alla più bella cervia che abbia mai veduto:
bella cervia che abbia mai veduto: più di cento volte essa mi ha fatto cilecca
diaz... ne raccorda di più un grembiule cilestro. g. gozzi,
vibratili animate da un continuo movimento oscillatorio più rapido in un senso che nel
quanto ben faceva quella meschina! eran più le discipline ch'ella si dava e
a rompicollo senza campanello: che sul più bello involato di bottega, non si
guerrazzi, i-162: i medici fuggiti più della moria si convertono in giornalisti buffoni
renderà; -ma voi non le porterete più come una piuma; -le porterete come
sf. (plur. -ie; più moderno: -e). frutto (drupa
di diverse spezie, fra le quali in più prezzo sono le marchiane e le duracine
, avvenga che, di queste, di più grosse e di più piccole, di
queste, di più grosse e di più piccole, di più rosse e di più
grosse e di più piccole, di più rosse e di più bianche se ne
più piccole, di più rosse e di più bianche se ne ritrovino. domenichi [
come si fa delle ciriege, e paiono più tosto limoncini, che si mangiano similmente
, i-232: un arboscello un poco più grande produce il pesco, più grande
un poco più grande produce il pesco, più grande la ciriègia. settembrini, 1-11
un canchero di mon- telupo la ciriègia più polputa e più rossa. chiudevo le
mon- telupo la ciriègia più polputa e più rossa. chiudevo le palpebre sopra la
o tu taglia il capresto. / non più, per dio: questa ciriègia abbocca
son divezo, / tal che mai più me l'accocca. 4.
ciliegia del brasile: frutto (rosso, più grosso della ciliegia, di sapore dolce-acidulo
soderini, iii-380: sono i ciriegi di più sorte, primamente i domestici e i
volgarmente agriotto o visciolo amarasco), più basso (4-8 m), con tronco
lucenti, glabre, lisce, fiori più piccoli. novellino, 84 (
quali non è albero che sia ora più conosciuto in italia, furono portati primieramente
e per alberi quivi forestieri, né più veduti, da lucullo nella vittoria,
s'empiono di linfa, si gonfiano sempre più e per tenui pellicole e aiucce di
e radi, il granello grosso, e più peloso che altra sorte d'uve.
del tritone era quasi buia e poco più larga d'un vicolo. jahier, 222
tecn. macchina provvista di due o più coppie di cilindri, per l'ammorbi-
facendo gran conto della geometria stimavano vie più le macchine fatte a difesa di siracusa
archimede] si elesse, come in trofeo più memorabile e degno dei suoi trionfi,
credere che non fosse possibile l'andar più là con la meditazione di quel ch'egli
non permisero che di esse s'imbalsamasse più che un'ombra. 3.
neri e sillaba la sua sentenza: « più stupido di così si muore ».
chiare. pratolini, 9-316: non sembrava più addormentato; era sceso di cassetta e
era sceso di cassetta e non aveva più in testa il cilindro. 4
iv-2-929: egli era solo: non vedeva più nulla, se non l'astro vorticoso
l'astro vorticoso dell'elica; non udiva più nulla, se non il palpito eguale
altra pausa in un altro, poi più pause intermesse; e il cuore gli
). medie. tumore per lo più benigno, che si forma nella faccia,
cima, sf. la parte più alta, più elevata; sommità;
, sf. la parte più alta, più elevata; sommità; il margine estremo
, / non se ode al mondo la più spaventosa. tasso, 1-14: ali
. in una cordicella lunga un po'più che il giro d'un polso ordinario,
le balze dei monti, la parte più elevata di uu sistema montuoso o collinare
farà come vento, / che le più alte cime più percuote. intelligenza,
, / che le più alte cime più percuote. intelligenza, 170: non
o scaturigini fluenti sovra la terra su le più alte cime de'monti, ma gemere
che lo sia l'aspetto de'suoi più familiari. leopardi, 39-15: limpido il
personaggi influenti. -anche: le regioni più sublimi dello spirito. -rimanere sulle alte
politica, rimasta nelle alte cime, più intenta al meccanismo sociale che al miglioramento
il vento dell'ira vostra su le più alte cime pontificie e monarchiche?
. la parte estrema (e anche la più tenera) di erbe, fronde,
, vedrete il vostro lauro impresso, / più caro della palma e del cipresso,
fiore, il quale gl'impedisce di allungarsi più oltre; ma alla base di questo
base di questo fiore vi hanno due o più brattee, dall'ascella delle quali spuntano
7. figur. il grado più elevato, la situazione più eminente che
il grado più elevato, la situazione più eminente che viene riconosciuta a una cosa
d'intendere... a sempre più migliorare ed accrescere ed adomare il nostro
della perfezione. 8. il più eminente, il più segnalato fra i
8. il più eminente, il più segnalato fra i suoi simili (un
/ se con tue fiamme avampi / le più elevate cime? aretino, 1-155:
una cima d'uomo! ho visto più d'uno ch'era più impicciato che
! ho visto più d'uno ch'era più impicciato che un pulcin nella stoppa,
i difatto, dopo morto / è più vivo di prima. settembrini, i-18
cima, in cima: dalla parte più elevata, sulla sommità; dall'estremità,
[dei giornali], con ardore sempre più intenso. e. cecchi,
la rivolta? guai! / che più? gli udimmo pur; come de'suoi
abassava, / ma de superbia più montava in cima. -porre,
, potenza, ricchezza. -salire alle più alte cime: acquistare potenza, fama
similmente al giovine pittore di salire alle più alte cime, quando niuna cosa lo
: il primo a spuntare, quindi il più tenero (carciofo di cima).
2. sm. la parte più alta del comignolo. milizia, ii-194
un piedestallo, a una mensola (e più precisamente può essere riferita a una mem-
portasse, per modo di dire, ancor più cimata del solito. cimatofòridi,
diconsi ancora le fascine formate da'rami più sottili degli alberi, o dagli arbusti spi
fornace. carena, 1-307: cimatura più frequentemente significa quella specie di borra che
greggio si ottiene la separazione delle frazioni più volatili. 8. scherz. ant
le cui frondi sono grasse, e più larghe, spesse a modo di linguette,
porgi, / ch'i'non caggia più cimbottoli. firenzuola, 384: ad ogni
d'annunzio, iv-1-65: i cimelii, più rari, gli avorii, gli smalti
cui la lenza, e, quel che più conta, i suoi manoscritti.
. figur. scherz. persona per lo più anziana, che per l'aspetto esteriore
del mondo, pochissime se ne trovarebbono o più tosto non niuna,! a quale
collere colle quali mi accorgo di aver cimentata più volte la paziente vostra amicizia. foscolo
guicciardini, 19: essendosi cimentata la elezione più volte, finalmente a dì 17 di
, cimentandosi cosiffatta deliberazione con i suffragi più volte, restò sempremai vana. b.
bocca, come fosse oro fuso delle più cimentate e fine verità che mai vedesse
superbe al solito: che non volevano più trattare delle antiche pretensioni sopra l'armenia
/ nuovi medicinali, / e non più cimentati. segneri, ii-513: nondimeno
nostra [medaglia] il parere di più esperti pratici,... e sta
: egli era proprio una compassione vedere i più ammirabili sistemi del mondo risolversi in niente
', quanto per avere, col più bello ed efficace esempio, insegnata la
suddito... bisogna si risolva più presto a cedere che a volere fare
massimamente dove la pazienza suole avere il più pericoloso cimento; cioè nel dare che
fissava tutto il suo cuore, per renderlo più costante, nel suo caro iddio e
.. il vizio viene accompagnato sempre dalla più universale e possente nemica, cioè l'
ivi la virtù provata ne'cimenti anche più rigidi riceve la ricompensa. alfieri,
dolori. pascoli, 752: oh! più felice, quanto più cammino / m'
752: oh! più felice, quanto più cammino / m'era d'innanzi;
/ m'era d'innanzi; quanto più cimenti, / quanto più dubbi,
innanzi; quanto più cimenti, / quanto più dubbi, quanto più destino!
/ quanto più dubbi, quanto più destino! manzini, 7-9: la vita
7-9: la vita era per me più presentimento che cimento, più spettacolo che rischio
per me più presentimento che cimento, più spettacolo che rischio, più dono che
cimento, più spettacolo che rischio, più dono che sforzo e merito.
cimento, né tra'suoi ritrarsi / più non gli lice; ché fu sua la
cimento inferme, e forse altra causa più rea, prostrarono le fortune italiche a
io vi raccomando, per quanto avete di più caro, a non porre in
a cimento ': a far prova più o meno arrisicata delle forze corporee o
del sonno, non abbiamo veramente i più crudeli delle cimici; imperoché oltre al
sé una tal puzza, che molto più offende i sentimenti e gli spiriti,
-a pochi passi, in una camera più fresca. -e perché non pensarci quand'
: a raffigurare alcune fra le caratteristiche più vili e ripugnanti di certe persone (
25-24: lo stramba, che è poltron più che le cimici, / non uscirà
casa, gli si fissero in testa assai più profondi della cimice, e vi stanno
avrà v. s. illustrissima osservato più volte nelle foglie degli aranci, dei limoni
, buona buona, e pareva ancora più piccoletta, una cimicétta, una formicola
con l'unione di tutte le stazioni più fumose, di tutti gli alberghi,
, di tutti gli alberghi, dai più spocchiosi ai più cimiciosi. cimiciòtto
gli alberghi, dai più spocchiosi ai più cimiciosi. cimiciòtto, sm.
cavaliere. bonichi, ix-292: chi più ha di fiorin più par che vaglia,
, ix-292: chi più ha di fiorin più par che vaglia, / ond'è
i festoni e gli scudi delle portiere più portano di maraviglia a'riguardanti che di
10 scopo originario di rendere più terribile l'aspetto del guerriero,
scintille verdi. calvino, 1-552: più nette risultarono in fondo le sagome delle ciminiere
la cellula degli alveari futuri, è né più né meno di un loculo cimiteriale.
alture del cimitero ove sono le chiese più belle e i monumenti funerari più ricchi
le chiese più belle e i monumenti funerari più ricchi e più artistici, era murato
e i monumenti funerari più ricchi e più artistici, era murato. boine, i-51
neri dei due cavalli, antonio fu il più felice dei siciliani che avessero meno di
de'morti. ariosto, 3-12: più giorni son eh'in questo cimiterio / venni
dei miei buoni propositi e non credevo più possibile di formarne in quel luogo degli
per me la terra / non è più che un asilo / vietato, un
mortorio / entra, non si sotterra più, per quanto / io mi ricordi:
tenera della pianta, a parte più tenera del cespo. d'annunzio
margine laterale del panno, di tessuto più grossolano (detto anche vivagno)
fuori di colore rossigno e di dentro più bianca, senza odore ed insipida con
piccoli e tubulari, ma per lo più si trova in masse terrose o granulari
goccioline di mercurio (ed è il più importante minerale di mercurio; puro, è
. d. bartoli, i-436: le più [chiocciole] sono
, sangue aggrumato) figurano le mezzetinte più delicate. 5. rossetto,
. gozzano, 80: nulla fu più sinistro che la bocca vermiglia / troppo,
famiglia delle asclepiadacee. se ne conoscono più specie, alcune delle quali utili alla
vetta al ramo / pur nell'ore più avverse. linati, 30-121: fino a
sua bambina che ride; alla finestra più alta sui tetti; gorgheggiando d'amore
rosso, 1-156: tolse a tutti i più nobili le insegne de'loro antichi;
noi due, chi ci rimetterebbe di più. cincischiare (ant. e
e villani, / che per paura nessun più s'arrischia / a dieci braccia accostarsi
: il guaiaco..., quanto più è nero dentro e ne ha espresso
di vecchia età nell'arbore, tanto più è approvato per cincistiarsi con l'ascia a
, 7-162: le donne non andavano più al lavoro dei campi, come una volta
sbucciare con quelle mani che diventano sempre più tagliuzzate e nere, e a nettare
, molto profumati. fra le specie più pregiate per la produzione della china sono
fini industriali e commerciali, per lo più a passo ridotto).
di collezionista. stuparich, 5-81: più in là c'è un grande cineasta
corti, e che vi sono / più grati assai che 'l virtuoso e 'l buono
aretino, ii-226: l'avarizia non vuole più buffoni, ed hagli esclusi da le
, ché io non lo farò mai più. -pigliate, pigliate quel capestrunculo.
. genere letterario classico, per lo più in versi (con metro, lingua e
scorcio di 'cinematografo ', e pronunziato più spesso sdmcciolo che piano. panzini,
di trasmissione di movimento, e nulla più. = voce dotta, dal
dopo altro giro di tempo, non più i castrati, non più gli antiquari,
tempo, non più i castrati, non più gli antiquari, non più i giornalisti
, non più gli antiquari, non più i giornalisti politici, ma sono invece saliti
disordine morale (e non si hanno più princìpi saldi e serietà di comportamento).
v.]: le specie più notevoli sono la cineraria amelloides e la
: gridi, / suoni di vita più non salgono da la città. oriani,
e se lo accudisce con una voce più cinerea dei capelli, che può scendere però
muricciuoli, e tratto tratto ima ancor più larga ed irregolare tinta a cinerin grigio della
ii-267: i ponti cinesi sono per lo più d'una costruzione leggiera, e d'
i-271: un ponte chinese non rende più bello il boschetto, se non in quanto
il boschetto, se non in quanto fa più chiaramente sentire che più bello di tutti
in quanto fa più chiaramente sentire che più bello di tutti i ponti cinesi è
del pagliaio, egli non riusciva a leggervi più innanzi: gli sembravano scritti in cinese
di gangsters sieno riusciti fra le produzioni più schiette. se non altro, per
anni o sedici, e non vorrebbe star più. idem, v-59: quando alcuno
, 18-n: per guardia delle mura / più e più fossi cingon li castelli.
per guardia delle mura / più e più fossi cingon li castelli. idem, purg
, che il nimico non possa cavare più basso. bembo, 1-153: [iddio
. ariosto, 43-57: questa la più ioconda isola fia / di quante cinga
e di steccati, in ultimo, per più sicurtà e per magnifi- cenzia, si
4-346: da questo successo preso tanto più animo gli spagnuoli, s'accostarono subito
accostarono subito alla città e la cinsero da più parti. 4. anche con
pascoli, i-876: sono dunque coi più umili degli arboscelli, che garbavano a virgilio
, cingendo / la clamide reai, più non restasse / altro a bramar.
ne sarete sempre lodato e tenuto da più. credetelo a me, che se voi
/ per altra volta io lo farò più desto ». / e prese in questo
6-147: alcuni cadaveri, i più logori, i più pietosi, giacevano
alcuni cadaveri, i più logori, i più pietosi, giacevano buttati dalle onde del
diersi a fuggir, che non tenner più cinghia, / e'cavalli prendendo lor cammino
, / non ha di lui chi più leggiero o forte / la destra mova o
ancora, e il maggiore cignale non vale più d'uno scudo. d.
: ambe duo i cavalli cominciarono il più crudo duello, che mai fusse veduto
e certi porci cigniali e altre salvaticine di più basso rilievo. garzoni, 1-410:
allora smontò da cavallo, e cignollo più stretto. mattio franzesi, xxvi-2-153:
che men luogo cinghia, / e tanto più dolor, che punge a guaio.
adesso ero un uomo e non succedeva più che il massaro mi menasse ima cinghiata o
la tratta è lunghissima, si adoperano più cignoni in luoghi intermedi. idem, 2-208
quattro parti della carrozza, composte di più striscie di cuoio addoppiate, che unite
altra, e che quella rendesse la persona più spedita al viaggio. cingolato
fatiche della quaresima, tutte le corde più sonore di tanti predicatori eloquenti, quasi
i loro membri non sanno per lo più far altro che adularsi reciprocamente, e
5-166: [cicerone] cinguettò nuove e più fervorose congratulazioni: abbracciò tirannicidi a destra
; e capitava lì, ogni giorno, più per abitudine che per fame. il
tu, cui non piacque su la via più trita / la folla urtar che
, in suo'fatti, / assai più che non vuol vergogna, aperto. varchi
producesse altri tanti alessandri magni, vedreste più di cinquecento venir a corteggiar questo diogene
sole, se pur (per non farlo più povero di quel cinico mascalzone) manda
da credere immuni coloro che ne'tempi più prossimi a noi rinnovarono i ludibri di tale
in una perdita di tempo, le cose più gravi non costituendo che delle altrettante più
più gravi non costituendo che delle altrettante più o meno perdite di tempo.
risposto al papa? il terzo inverno non più in trincee! ». govoni,
2-129: la memoria del brigadiere è più aggiornata del casellario giudiziario. egli sa
secolo / vano e banchiere / che più dell'essere / conta 11 parere,
colloquio avvenuto nel giorno di san silvestro, più d'una settimana innanzi, tutte gli
specie di cinico sorriso interiore, senza più sdegno, senza concitazione alcuna, sorridendo
quanto si divertivano a pungere i sentimenti più svenevoli e gl'ideali più lucidi e rotondi
i sentimenti più svenevoli e gl'ideali più lucidi e rotondi per vedere che vento
tra una gente / abbandonata al cinismo più vero / e alla più vera passione.
al cinismo più vero / e alla più vera passione. = voce dotta
, bianco e nero; pel passato era più stimato el bianco, oggi el nero
, comprendente cento specie, per lo più tropicali, dalla scorza aromatica; vi
sonne molte spezie, e chiamasi in più nomi e diversi. landino [plinio]
sterpo stesso del cinnamomo, quando è più lungo, non passa due braccia,
. dioscoride italiano, 1-13: sono più sorti di cinnamomi, nominati da le genti
dicono mosilico... per lo più il giudicio del cinnamomo eletto si fa
la proprietà del suo odore: e 'l più perfetto s'approssima a l'odore del
, sicché [il mio stomaco] più si senta dal cinnamomo riscaldato e confortato
cui canini capi e il latrare li mostra più bestie che uomini? p. f
scimie; e, senza forsi, / più son crudeli fra tutte e men degni
soderini, i-9: il cinocefalo, animai più feroce delle scimie. garzoni, 1-849
della malesia, lunghi circa 60 cm, più 15 di coda, con arti brevi
di cane ', che io ho più volte ricolta in roma fuor della porta del
di quattro o cinque grani al più. tramater [s. v.]
l'oppio che ne forma il componente più energico. = voce dotta, lat
distinguono per avere gli arti posteriori leggermente più lunghi degli anteriori, la mano più
più lunghi degli anteriori, la mano più corta del piede; vi appartengono le
del sistema di linneo. la specie più notevole è il * cinomorio scarlatto '
un fungo o propriamente ad una clavaria assai più che ad una pianta fanerogama, donde
serraglio. tasso, 6-iii-243: cinquantanni e più son, ch'in questi chiostri /
: la quercia gode una età delle più lunghe: ella non incomincia ad esser
bene, 1-2: la tina mia è più bella che sette nencie, e più
più bella che sette nencie, e più vaga che cinquanta beche. giusti, i-543
castro... si posero in arme più di cinquantamila. cinquantamillèsimo, agg
lungo di una cosa: ed usasi più volentieri in questa forma assoluta * cinquantarla '
cinquantenario dei mille non c'è più pace. qualche giorno fa figurati che
il tiranno dovessero essere uccisi cinque de'più prossimani parenti. dante, par.
, 16-72: e molte volte taglia / più e megbo una che le cinque spade
9-35: il padre (ah non più padre! ah fèra sorte, / ch'
i frati debe novebe cinquecentesche non sono più i compagni di san francesco. cinquecentèsimo
, 2-943: superbo palazzo, del più puro cinquecento veneziano. ma s'ha
è incognito perché generando le fragole è più grato. mattioli [dioscoride], i-573
ne son cinque, e rare volte più dentate per intorno; il fiore nel
all'artetica, a'calcoli, e a più altre malattie. 2. l'
tanti cinquini di argento, perché facessero più figura. cinta (ant.
coppia / renderà il popul suo via più sicuro / che se, per opra di
d'austerliz... non fu più ristaurata da poter servire di fortezza, ma
pietre e tronchi e che si fanno più frequenti più ci si allontana dalla cinta
tronchi e che si fanno più frequenti più ci si allontana dalla cinta daziaria.
fondo. piovene, 5-495: la necessità più ur gente è adesso quello
, 358: nessuna cosa è più perniziosa agli stati che essere cinti di
intervalli, casucce, abitate per lo più da lavandai. tommaseo, i-315: un
/ che solea fare i suoi cinti più macri. cinto2, sm.
che domandavano il cesto, divisato de più colori e dipintivi suso amoretti e donne,
, n-186: a me stessa, che più? rapi dal fianco / il cinto
bartoli, 40-ii-24: ne raccorda di più un grembiule cilestro, dalla cintola a mezza
, potrei dire di non desiderare di più. fucini, io: una voce
cinse forse. xl. libre di più ragioni di ferri. pulci, 6-29:
a cintola due o tre, una più grande, l'altra più piccola, a
, una più grande, l'altra più piccola, a modo di pugnali. manzoni
partito, / quando di lui n'avevi più mestiere, / e a cintola dovea
ch'io non ho il cintolino rosso più che gli altri. g. m.
non cintura / che fosse a veder più che la persona. g.
. nullo scaggiale, né cintura di più di dodici spranghe d'argento. folgore
cinture e altre cose assai, e molto più che nella scritta si conteneva. cellini
calzoni, logori come sono, se fossero più lunghi sarebbero di qualche aiuto: ma
dei calzoni, perché se volessimo guardare più in giù, non si salverebbe neanche
ove tutti gli altri la portino cortissima poco più giù che la cintura. bruno,
una cintura di mirti, pochi passi più giù che la casina del giardiniere. serao
, 6-298: fiancheggia l'oceano, più a mezzogiorno, un'altra cintura di foreste
pietre dure, il contorno della parte più larga di una pietra preziosa tagliata.
avvivano le cognizioni, rendono la verità più brillante, e adomano minerva della cintura
un terzo tabernaculo, piantarò un'academia più dotta, con stringermi alquanto la cintura
troppo forte il cinturino, per parer più belle della persona. d'annunzio,
orecchi', specie di becchetti, ma più lunghi, più larghi, imperforati, che
di becchetti, ma più lunghi, più larghi, imperforati, che servono ad
78-6: che ciò ch'altri han più caro a me fan vile.
fan vile. (per lo più come divinità lunare); la luna
ei, presili per man, ne le più interne / profondità sotto del rio lor
bracciolini, 1-3-9: tra rotte nuvole più bella, / che per sereno ciel
(e anticamente veniva riferito anche a più cose e a più persone).
riferito anche a più cose e a più persone). pier della vigna
feminilemente, e così nel numero del più come in quello del meno, s'
6-i-5: e, se non fu de'più ostinati cori / ne'vani affetti il
ciò lagnarme / già non dovrei, che più laudato panne / il ripentirsi, ove
mi pare; e non quel che più prezza / ciò che non ha, che
diventa. ariosto, 17-21: facea più bel veder la ricca corte / de
, 2-171: ciò ch'io non posso più a lungo comportare, ciò che mi
soffre, ma cresce, né chiede / più ciò che non volle. svevo,
/ la tua superbia, se'tu più punito. cavalca, ii-2: dicevan
vico, 357: quanto le lingue sono più ricche di tali parlari eroici accorciati tanto
di tali parlari eroici accorciati tanto sono più belle, e per ciò più belle
sono più belle, e per ciò più belle perché son più evidenti. foscolo,
e per ciò più belle perché son più evidenti. foscolo, xv-13: ad
di poesia merita di esser conosciuto, più che non sia forse, anche fuori di
berni, 37-59 (iii-242): più leggier non si volge al vento foglia
avessero tentato tutto il possibile per ritrovar cosa più de voi bella, o simile almeno
forme ciò non ostante si determinarono sempre più e al fine fermaronsi. imbrizni,
né da cagion disdire / che non trovassi più di te possente: / ciò
avvolti, / e tratti li 'avea più d'una ciocca. boccaccio, dee
di capelli, me ne tirò un pochino più l'uno che l'altro.
nina, io dissi allora, / più d'una ciocca d'uva moscadella. forteguerri
. collodi, 83: non potendo più reggere ai morsi terribili della fame,
della sua bilancia: / è tenuto più a ciancia / che non fu mai il
di pecore, non si vedono più le ciocie, che prima della guerra erano
11-86: dolce cominciamento / canto per la più fina / che sia, a mio
infino in messina; / cioè la più avenente. latini, rettor., 31-13
targioni tozzetti, 12-6-66: levarne quanti più si puole de'frammenti de'gusci,
confezionato in serie e avvolto per lo più in foglietti di stagnola (e può
. cioccolato (e indica per lo più la bevanda). redi, 16-i-74
che nella cioccolatiera non ce n'è più. c. e. gadda, 555
l'indicazione di « pezzetti di cioccolata più fina, avvoltati in foglietti eleganti *
a volte, per confezionare i prodotti più fini, anche latte in polvere e
415: 1 caviggioni, per lo più, nascevano con il bernoccolo dell'ingegnere
tal caso far vedere più facce e diversi aspetti del carattere imitato
pretesto... in realtà non potevo più soffrire antonio... avevi ragione
quale s'indicava a firenze il salariato più umile, non iscritto a nessuna arte
: ed infra l'altre cose, che più avieno a sdegno, si era un
questo si levarono i ciompi: feciono più ragunate di loro. varchi, 18-1-174
la rimaneggiarono e la rimpastarono in forma più moderna, più ciompa. baldini, i-113
la rimpastarono in forma più moderna, più ciompa. baldini, i-113: rimaneva
andammo a cena, non c'erano più per le strade che quei pochi ritardatari che
. fortini, ii-547: quanti più strazi li facevano allora giovanni faceva il
come i quadri, ma di molto più corti; un quadro col maglio si divide
forza, si buttava, non potendone più, sur un'altra seggiola e vi
orecchini, ovvero sono formati di una o più gemme, di pietre dure, di
alto magistrato a riposo e commendatore a più doppi -ogni volta che dal ministero gli
una piazza di ciondoloni e girandoloni senza più mercato, sfibrata, eccitata, disorientata
. -spesso raddoppiato, perché risulti più efficace: ciondolon ciondoloni. firenzuola
1-2-254: egli è ver ch'e'costan più [i famigli] / che quest'
svevo, 2-410: avrebbe potuto essere più brusco ancora che emilio cionondimeno non avrebbe
di pernottare in casa vostra, è più probabile nulladimeno che ciò non accada
scalinata e cio nonostante appariva più bassa di lui. = comp
lungo. boccaccio, 10-1-12: ella più volte sparti [i capelli] gli
cosa pur non viddi né udii mai più, che le maniche avessero più panno che
udii mai più, che le maniche avessero più panno che non è in tutto l'
fosso: qui già sotto ò io consumato più e più anni poi che io me
già sotto ò io consumato più e più anni poi che io me la feci persino
paesi, come zucchette, ma tonde e più dure di scorza, che secche diventano
empie la ciotola, / e cionca a più poter senza riguardo. algarotti, 2-459
specie di ciotola coperchiata, per lo più di metallo, or liscio e andante,
tòmmaseo-rigutini, 2773: 'ciottolare'non è più tutt'uno con 'acciottolare ', come
* lapidare '; ma questo è più grave e nella mole e negli effetti.
dei ciottoli. pascoli, 549: più non raspava i ciottoli con l'unghia
impressionato: in un conglomerato, quello più tenero, che reca impressa l'impronta
reca impressa l'impronta di quelli contigui più duri. 6. lavare il capo
caldo, e talora col freddo; e più efficacemente, co'ciottoli, ovvero colle
grandi e grossi, non se ne vede più. forteguerri, 19-76: son men
è di sette maniere, ma il più bello e da vedere è il ciparissio,
da terra il ramo e fusto assai valoroso più di due braccia. tommaseo [s
ha le foglie simili al porro, ma più lunghe e più sottili. il fusto
simili al porro, ma più lunghe e più sottili. il fusto ha alto un
quadrangolare), alto un braccio o più: ha le foglie di porro, ma
ha le foglie di porro, ma più lunghe. garzoni, 1-186: [l'
, i-353: al suo sorriso feci più volte cipiglio. giusti, 2-81: ma
[in mercato vecchio] e non più carne, / siccom'a santa chiesa piacque
cipolla, cibo conferente alla mia natura più assai che le tortore, le pernici e
dovuto alla facoltà, sono la gente più amena del mondo. gl'ignoranti non
fu tagliato la cipolla, e a più altri loro seguaci. lippi, 5-48:
. alamanni, x: egli è doppio più ch'una cipolla. giusti, 2-204
-velo di cipolla: l'estrema e la più sottile delle squame che compongono il bulbo
: gli occhi chiari ovati le pàlpebre più esili d'un velo di cipolla.
altro). vasari, i-92: più tenera poi di questa [del serpentino]
una è simile alle zolle deu'alume o più tosto dell'alabastro, e lo chiamano
pel mezzo del cipollino vien su dalla più bassa parte di esso il pelo, come
altrove che a carrara; e questi il più pendono in verdiccio. baldinucci,
sempre quello del castagno salvatico, perché più compatto, più schietto e meno cipolloso
castagno salvatico, perché più compatto, più schietto e meno cipolloso. cipperimèrli,
a quegli « litri peccati, un po'più cipperimerli per fortuna, di luigi daliapiccola
; semplice blocco parallelepipedo, per lo più con iscrizione, che serve come monumento
.]: chiamo * cipresse 'quelle più basse, e colla cima non
dalla chioma ovale a rami patenti e più o meno orizzontali; il cipresso viene
in italia: del quale molto più prolissamente che degli altri alberi scrisse
stando all'obbedienza delle forbici e del pennato più d'ogni altro arbore, perché
: non si può desiderare vista più ricreativa d'una palma veduta in
, non inferiore a quella de'più alti cipressi! monti, x-3-229: si
: cipressi, acuti ed oscuri, più ieratici delle piramidi, più enigmatici degli
ed oscuri, più ieratici delle piramidi, più enigmatici degli obelischi. pirandello, 5-224
, 5-4-139: l'odorato cipresso in più leggiadri / delicati lavor si mette in
così fatti alberi resinosi che ardono ancor più che mezzi verdi. bontempelli, 8-75
, e giurerei ch'ei sono 1 più amabili fra gli alberi del deserto: se
l'iride fiorentina] si adopra poco più che per dare l'odore alla cipria,
ventrali addominali prive di spine, coda più o meno biloba, squame col
pesci teleostei, piccoli, per lo più vivipari, di acqua dolce o salmastra
, 3-1-350: io direi che molto più ragionevol fusse il dire che il continente
berchet, 93: e cala ognor più il volo, / più lo raccorcia,
cala ognor più il volo, / più lo raccorcia, e gira / lento,
raccorcia, e gira / lento, più lento, a radere / il vagheggiato suolo
al canto de'ricci, qualche cosa più verso mercato vecchio. 3.
alcuna volta contro noi schiera ordinando, più possente s'è levato, la nostra
si possegghino. ariosto, 3-12: più giorni son ch'in questo cimiterio / venni
... sopra un carro vie più meraviglioso di quello di astolfo ci trasporta sopra
è che l'uomo sia occupato circa più cose. lorenzo de'medici, 311
, nelle parole e nei modi mostrano più austera severità che l'altre. 6
o circa, e facevano per anno più di cento migliaia di panni. f.
. villani, i-408: intra i più celebrati i cui studi nelle mani de'periti
l'apogeo, tanto si levano che circolo più ampio pigliano, e il sole caminando
pigliano, e il sole caminando per via più breve, vengono a restarsi dietro venere
una dentro al fianco destro, e più vicina al fondo, alta cinque, larga
nel lato contraposto, non ho fatta più lunga menzione. alfieri, i-311:
dalla strada. quella strada è la più dannata che sia in valsolda, farebbe
altra ora circa, dieci minuti di più, dieci di meno. d'annunzio,
regni di castiglia rendono in tutto poco più di trecento conti, che sono ducati
in circa, tal che altro pianeta più veloce di moto non gli dovrebbe restar congiunto
moto non gli dovrebbe restar congiunto per più lungo spazio. redi, 16-iv-162: avend'
alfieri, i-212: così feci nella più solenne e irrevocabile maniera, riserbandomi una
quattrocento, che venivano ad essere poco più in circa della metà della mia totale
opera della facciata averebbono voluto compartire in più persone, e per l'architettura concorsero
, 2-12: egli conobbe le donne più avvenenti di questo mondo, la bruna
la sua origine a roma, senza dubbio più antica di quell'altro. b.
i circensi... pare che siano più pomposi nell'apparato. guerrazzi, i-85
della sua solita statura diritta ne divenga più breve, allora la distanza de'piedi portata
quarto di maestro a ponente, ma più accosto al primo. = voce
già detti delle fiere, si faceano più propriamente co'cavagli, e quelli specialmente
, 6-iv-2-102: è vanità, quanto più sembra adorno, / e quanto al senso
delle derrate 0 per l'alloggio il più comodo, sì per i lavoratori che per
l'educazione allora sparisce; non si tratta più che di una custodia, non si
di san flaviano -che ormai non è più quasi una chiesa e serve solo per le
a bei risvolti bianchi, con le alabarde più per bellezza che per custodia.
libro. giusti, v-136: per la più liscia, eccoti due qualità d'occhialetti
azioni, perciò conserva i suoi sentimenti più nobili nella custodia del suo cuore.
1-87: l'anima mia non è più che una custodia vuota. 5
e le particolari cautele idonee a render più sicura la custodia e a impedire la
custodiménto, non fa che crocchiare sempre più. idem, [s.
dici soavemente: « io non sono più tua. addio ». pirandello,
, e nella quale era stato tenuto ultimamente più anni il duca di calavria. metastasio
: circa trecento condannati, per lo più ladri ed assassini, sono ivi custoditi,
fanciul, da'cui begli occhi acceso / più che da'propri raggi ardeva apollo,
a cinque anni, e ne'terreni più forti a sette. trinci, 1-338:
e poco gode '. e ciò tanto più avviene alle viti, che trasandate si
, / almo custoditore / delle cose più rare, / delle cose più care.
cose più rare, / delle cose più care. colletta, i-114: cinque
la infanta alla fede del popolo, custoditrice più valida che i muri di gaeta.
, 1221: 'custoditore'dice l'atto più o meno prolungato del custodire. un
del custodire. un custode d'uffizio più essere buono o inetto custoditore. custoditore
rogne. a. cocchi, 8-98: più volte rifanno il medesimo giro o la
della letteratura non accuserebbe ella qualche vizio più profondo, e il disfacimento dei tessuti
dell'anima? govoni, 2-109: non più quest'alba estranea / che s'alza
cute... ella è una membrana più grossa della prima, e serve per
, ornandosi anche i nostri testate del più vago loro colore, ch'è il verde
svevo, 2-540: la sua sensazione più forte era il bruciore della cute irritata
di un bianco latteo e pare non traggano più il nutrimento dalla cute. -per
. gadda, 5-238: la faccia non più * aimable ', dura anzi
e impietrita della signorina eleonora: che più non rispondeva al suo flebile e tuttavia
questa coperta o cuticola cresce meccanica- mente più fissa, più serrata e compatta, siccome
cuticola cresce meccanica- mente più fissa, più serrata e compatta, siccome noi veg-
in genere formato da chitina), più o meno spesso, secreto dall'epidermide
ed esterno inviluppo arido e per lo più trasparente, il quale copre tutte le parti
accada, / nettarle prima, perché sian più belle. 2. prov
la strada, ormai ridotta a poco più d'un sentiero, terminava in un
cutter ha per l'ordinario il suo albero più inclinato al- l'indietro, più alto
albero più inclinato al- l'indietro, più alto, e porta una più considerabile quantità
indietro, più alto, e porta una più considerabile quantità di vele. rigutini-cappuccini,
montale, 97: sempre / più raro, astore celestiale, un cutter /
, e vi pensate di non essere più soggetti alle leggi di prima? fogazzaro,
l'imperatrice ed io, la cosa più difficile del mondo; essa ha posto la
... con ciò sia cosa che più alquanto empie la sillaba e falla più
più alquanto empie la sillaba e falla più graziosa la d, che la t.
e sostituirvisi la d, dicendosi ed, più tosto che et. 3
la tua vista, e massime quanto più t'appresserai al punto d, perché
da luogo); esprime inoltre rapporti più generici di luogo e di direzione (
convenente, / in pianeta di leo più sicura. testi fiorentini, 31: questa
, 1-85: presa la mia lezione più che dalla tua gloria / aperta, dall'
da quel tempo ebbi gli occhi vivranno più in pace e potrannosi meglio difendare dai
di tempo (e indica per lo più tinizio di una circostanza o di un'
-levati da maitino - / davanti a la più bella. cielo d'alcamo, 115
, v-133- 16: tu se'più piagiente, aulente fiore rosato, / che
dalli amanti / davanti / cotanti / più non v'atenete. latini, rettor
g. villani, 12-64: per più fiate si ruppe dal trattato de'detti
vedemo parte de queste stelle, le più capetane, partirese da la parte del
morgante guata le sue membra tutte / più e più volte dal capo alle piante,
le sue membra tutte / più e più volte dal capo alle piante, / che
aperto finestrone si stendeva, fin nella più indefinita lontananza, la verde campagna.
data azione viene compiuta; ha per lo più lo stesso significato di presso, di
su detta ruota vi si accomoda da più diamanti, come s'è dire quattro o
iii-4-62: le barricate intanto divenivano sempre più numerose; se ne contavano nella città da
, iv-x-6: la difinizione della nobiltà più degnamente si farebbe da li effetti che da'
la persona della reggente s'aumentavano ogni dì più quelli delle provincie. di breme,
vostre hanno considerato che questo è loco più da predicazione che quello. bembo,
qui, s'ella tira un po'più lontano. nievo, 1-10: la campagna
colei la quale si vede indosso li panni più screziati e più vergati e con più
vede indosso li panni più screziati e più vergati e con più fregi, si crede
più screziati e più vergati e con più fregi, si crede dovere essere da
, si crede dovere essere da molto più tenuta e più che l'altre onorata.
dovere essere da molto più tenuta e più che l'altre onorata. macinghi strozzi
: spesso è da forte, / più che il morire, il vivere. monti
procedere / sa colle buone, / e più d'un asino / fa da leone
indica una determinata particolarità (per lo più fìsica) di una persona, passata poi
enea e turno... per più tempo. idem, 12-115: rifermò il
la cera avesse spirito da temere, più temerebbe di venire a lo raggio del
sarpi, i-26: non erano da tollerar più longamente i sacerdoti concubinarii. carletti,
capisce che, facendo così, dà più ansa a colui da insuperbire e da far
quali credo non sian mai vissute dopo giobbe più infelici creature. buzzati, 4-463:
, il che è un misto della più insensata dabbenaggine colla più fredda crudeltà.
un misto della più insensata dabbenaggine colla più fredda crudeltà. alfieri, i-141:
riscuote da noi de'tributi; ed io più ch'altri ho la dabbenaggine di pagarli
e liberali, messe in comunicazione le più lontane provincie soggiogate? bocchelli, 6-251
? bocchelli, 6-251: forse è più furba e calcolatrice di quello che io
. ma se vuol calcolare, son più bravo io. pecchi, 12-123: io
mania di grandezza, lodando le opere più monumentali del giardino e della casa.
una fanciulla dabbene, non la ritroverebbe più nella camera dove l'ha lasciata.
332: oggi co'libri non si fa più sorte; / non è più 'l
fa più sorte; / non è più 'l tempo che berta filava; / e
così fanno le donne dabbene! -e poi più forte, con intenzioni dedicatorie: -ah
; 4 dabben'uomo 'si usa più che altro ironicamente; e chi dice:
dabben vittoriuzza, secondo l'aspettazione dei più nobili cuori e dei cervelli più sciocchi
dei più nobili cuori e dei cervelli più sciocchi. idem, 5-128: e le
bene che mi muove in un uomo più che tutte le dottrine del mondo.
/ a voi daccanto è il vero / più che talor non sembra. nievo,
alma, per te salvare: / via più non tardare a lui de pervenire!
signore, perché potesse al bisogno montarvi più pronto. foscolo, xvi-121: studio
ticchio strano. alfieri, 1-1137: più nobil meta dei lavor di marte, /
amica d'infanzia ed adolescenza, non più rivista da dieci anni, dacché,
quale egli... non aveva più conosciuto dacché s'era accorto della presenza
voi volete vedere quel pellegrino un po'più daccosto. g. gozzi, i-22-151:
. g. gozzi, i-22-151: va più daccosto ancor: masse distingui, /
, il movimento in cui si scoprì più apertamente il 4 cupio dissolvi ', o
in parole... non far più daddoli, si dice a ragazzuccio dad-
: 4 daddolo ', per lo più 4 daddoli ': voce fiorentina dell'uso
eschi di lui, e non entrare più in lui, e gridando e molto
il vero, e ch'egli soffrisse più, ma tacesse per non l'affliggere:
la vendetta daddovéro, la quale i più degli uomini giudicherebbon che fosse da far con
: ho ricevuto la vostra, gratissima per più conti; e la prima si è
tre, per diversi giochi, per lo più d'azzardo: il più antico e
per lo più d'azzardo: il più antico e il più diffuso dei quali
azzardo: il più antico e il più diffuso dei quali consiste nel collocare due
e vince chi ha sommato il numero più alto (nel gioco del poker se
giocano soli, sono almeno tre, al più sei; quelli che si giocano con
2. per estens. per lo più al plur. il gioco dei dadi
bocchelli, 13-69: ha condotto alla forca più gente la compassione, che i dadi
e ricco di rendita ogn'anno di più di xxx milia franchi. -raro.
regolari. soderini, iii-53: ora il più bell'ordine di piantare arbori che sia
ecc., che compongono uno dei più diffusi giochi istruttivi per bambini, consistente
dà da fare a riporre i giocattoli più fragili, lui rovescia da una scatola
del piombo, ed un altro ottavo o più sia intaccato di dentro il dado a
. -qualunque basamento, di forma più o meno cubica, che regge una
i-311: 'dado', pezzo per lo più di ferro, di forma quadrata e talora
: fu tormentato aspramente, che in più volte ebbe circa tratti 24 di colla,
decisione, incominciare un'azione senza avere più la possibilità di tornare indietro (cfr
risolutamente presa, da cui non è più possibile tirarsi indietro (come dire:
dado è tratto, allora non è più tempo di farsi indietro, come i bambini
dadi, però che ne sono di peggio più d'uno milione di fiorini infino
andò a prender la sorella. non era più vestito da prete, ma coi pantaloni
de'libri e de'manoscritti; certo più difficili a trovarsi dovevano essere i tipi
coltivate in europa che al presente; più ancora de'tipi, gli uomini. zena
poiché cominciavano a venire ambasciate dei parenti più lontani. chiesa, 5-215: la
botteghe... cercando d'ingrossare più che fosse possibile il drappello, prima
, preoccupata com'era di rendere il più piacevole possibile al futuro genero il soggiorno
34: la cassia, di cui sono più spezie, nasce nell'odorifera arabia.
viscosa. produce le fiondi laurine, ma più sottili, più tenere, e malagevoli
le fiondi laurine, ma più sottili, più tenere, e malagevoli da rompere,
di spada a lama corta (ma più lunga di quella del pugnale), larga
di metri, non seccare le piante più delicate, quello lo chiamano dagalotto
fare, e furono tra i personaggi più caratteristici della provincia americana. 2
, 7-204: tutto ciò che di più splendido ha prodotto la scienza moderna è