la rosea luce di quell'interno, più svanito, più profondo. soldati, 2-446
di quell'interno, più svanito, più profondo. soldati, 2-446: le luci
dal sole... formavano il più spiccato contrasto con la bianchezza perlacea e
orlo perlaceo: esito della funzione di più perle epiteliali adiacenti. 5. veter
, di perlappunto. perlappunto (più frequente per l'appuntò), aw
quando per l'appunto, ma sicuramente più d'un anno dopo. collodi, 32
. apparire sotto forma di una o più goccioline su una superficie (una sostanza
graminacea avena elatior o arrhenatherum elatius, più comunemente detta avena maggiore (v.
amianto: sostanza lapidea disposta in fila più o men fine, molli e setose,
o perlaceo, sparsi spesso in numero più o meno grande sulla superficie dei sarcoceli
e privisi del canaluccio, lavisi in più acque e facciasi perlessare; e perlessata che
la tua bocca socchiusa / è da me più lontana / che la perlìfera conca /
d'un buco, la riattazione non sarà più l'addizione d'un pezzo, ma
o trasparente, che trova per lo più impiego, convenientemente forata, in collane
.]: 'perlina': potrebb'essere ancora più diminutivo di perfetta. bettini, 1-63
letteraria; parola, frase (per lo più ariscente, ma di scarso valore)
soffitti o pareti). - per lo più sostant. a. del boca
con forme assai contrafatte ed incontrasi rarissima. più comune è la perlite sui colli euganei
senza pensieri col suo ragionamento qualunche fusse più malinconico, perloché fu non solamente amato
la coltezza della purità e pare che assai più di studio avesse posto nella locuzione che
sono grandi, ma ricercate, perlocché assai più vale ne'gravi e morali che negli
contemporaneamente rimediare. migliorini, 7-44: più gravi di questi peccatucci d'omissione sono i
v. loglio). perloméno (più frequente per lo méno), aw.
estrema possibilità o ipotesi, tutt'al più. redi, 16-vi-309: dicono che
2. figur. persona (per lo più giovane) fatua, scioperata, imbelle
santo inganno, cioè parendo di perlongare più dì e farlo poi subito e tosto,
poi subito e tosto, che quanto più tosto, meno starete in queste angustie e
. traparola, lft-260: quanto più nel fondo lo perlongo, / tanto
nel fondo lo perlongo, / tanto più mi compiaccio e più m'incendo. /
, / tanto più mi compiaccio e più m'incendo. / asciutto me ne
di perla1. perlopiù (per lo più, perloppiù), aw. nella
. nella maggioranza dei casi, il più delle volte; di solito, quasi
crescenzi volgar., 10-11: i più e quasi tutti [i falconi] in
alcuni, avvegnaché pochi, quando saranno più magri: e di questa generazione i
i rossi, secondo che per lo più si dice. bembo, 5-10: pigliasi
, quasi nel mezzo di lui, dove più profonda è l'acqua, un pescie
detto carpione, un piè, per lo più, lungo. soderini, iii-401:
soderini, iii-401: amano per lo più i fichi i paesi e terreni mediocremente
di quelle cose che avvengono per lo più, lasciando alla prudenza de'maestrati quelle che
che il medico perloppiù è un nemico più pericoloso dello stesso male. imbriani,
: sotto i portici popolani per lo più italiani. e il popolo dei paria!
16 di gennaro in raccomandazione per lo più di messer jacomo corbinegli. =
= comp. da per, lo e più (v.). perlóso,
sodisfaccia nella maniera ardente o quiete come più li piace. = comp.
sostanze tenuissime aeree e perlucide generate dalla più pura e sottil parte del sangue, separato
via di mahio furono commesse o tentate rapine più volte, furono persino sparati colpi
; spingere lo sguardo fino agli aspetti più intimi e riposti; frugarlo meticolosamente,
da cima a fondo, per lo più in cerca di qualcuno o qualcosa.
. imbriani, 7-25: figurarsi quanto più volentieri rimango tappato io, il quale da
qualità, potenzialità, prerogativa ulteriore o più specifica; maggiore impegno. -anche in
. -anche in forma partitiva: di più. patecchio, xxxv-i-560: li
mondo,... dando a ciascun più e meno secondo la sua povertade.
sono ampi e arti / secondo il più e 'l men de la virtute / che
no: il vostro riso mi fa più di bene / che ss'io passasse oltre
di riso. petrarca, iii-2-160: più ti vo'dir, per non lasciarti
ch'io.., e non disse più. s. caterina da siena, iv-136
pruova che egli [dio] ci dà più che noi non sappiamo addimandare e quello
. / chi altro cerca non intende più. guicciardini, 2-1-105: quello tale,
, parendogli avere meritato assai, vuole più che non se gli conviene. caro,
caro, 5-37: il maggiore 'l più s'intende sempre a rispetto del meno
eguale potestà e autorità: con questo di più, che la regina dovesse governar la
un anno meno del re e quel di più che è dai 26 di giugno sino
pien non mi conosca / contentarsi del più, se 'l men le nego. segneri
è la messa, mentre rende a dio più di gloria che non gli dà tutto
il paradiso. metastasio, 1-i-146: il più, signor, concedi, / e
moda, non vi narrava che un po'più del vero. manzoni, pr.
. ad ognuno di comprar pane per più che il bisogno di due giorni.
loro merito, distinguendo in essi il più ed il meno e posponendo ai maggiori
pareva che il meno avess'a essere più facile a donare del più. imbriani,
avess'a essere più facile a donare del più. imbriani, 3-97: il 'passaggio
che passa un'acqua la quale ha più della laguna che del fiume. bocchelli,
lontani; che tutti sperino da lui più di quello che ne ricevono. montale
ricevono. montale, 13-63: se al più si oppone il meno il risultato /
: al solito non ne dicevano di più. -ciò che maggiormente conta,
[s. v.]: il più sottintende, talvolta il più importante,
]: il più sottintende, talvolta il più importante, il più grave. il
, talvolta il più importante, il più grave. il più è cominciare. il
importante, il più grave. il più è cominciare. il più sono le
grave. il più è cominciare. il più sono le piccole spese. quindi a
con genere e numero differente. il più ch'io frequanti è la casa di
la casa di... il più ch'io visitassi eran loro. giuliani,
è certissimo che ve n'ha il più ed il meglio. pascoli, i-233:
il meglio. pascoli, i-233: il più e il meglio che possa fare un
dell'ideale umano è di ridurre se stesso più che può simile a quello ch'egli
in parigi, quelli che dicono il più, lo fanno ascendere a quattromila;
qui solo i termini del meno e del più, quelli truovo quattro mila cinquecento,
particolari, vedendo che vien posto il più sopra il capitale. alfieri, 7-196
corpo a qualche anatomico per cavar quello di più. -companatico. pascoli, 136
solo il chicco, il buon di più, tu dài / alla sua prole.
/ quella che, il meno e 'l più / da sé rimosso, in mezzo
c'è parentela i complimenti sono un di più. dossi, 376: beneficare è
che ogni parola sarebbe stata un di più. vittorini, 5-152: accade spesso
tuttavia non accessibili, causa un di più tecnicista, da un ragazzo,.
cicognani, v-2-215: la casa nuova è più piccola: quindi, bisogno di fare
una cernita e di dar via il di più. -esuberanza emotiva, sentimentale.
par vero di poterne versare il di più nel primo essere che ci avviene d'
puote / ciò che si vuole, e più non dimandare. m. cavalli,
seguito questa strada che non resta loro più da vendere. forteguerri, 7-55: né
7-55: né voleva del mondo saper più. -per estens. chi ha
le stesse professioni non vi sia il più e il meno, il dotto e l'
(1-iv-13): ciascun, quasi non più viver dovesse, aveva, sì come
messe in abandono: di che le più delle case erano divenute comuni e così
quivi fue la battaglia grande e la più della gente del re carlo fu isconfitta
. crescenzi volgar., 11-41: il più delle volte diletta aver vini di diversi
non si possano salvare, ma perché il più di loro intrigano l'animo ne le
vero padre dello imperatore marco, il più della sua vita avere speso in guerra
, / parte già fuor, ma ì più ne tonde chiuse. buonarroti il giovane
il giovane, 9-538: tu lasci 'l più e 'l meglio. alfieri, 4-225
meglio. alfieri, 4-225: d più della notte... consumarono in grida
e festevoli. manzoni, vt-1-189: il più delle lingue sono così apprese e possedute
lingue sono così apprese e possedute dai più: non si pensa in quei casi
nome. tommaseo, 3-i-67: il più dei popoli slavi, tuttoché nazione naturalmente
iii-4-277: la odierna fu riprodotta nel più de'giornali. -i più:
nel più de'giornali. -i più: la maggioranza del gruppo d'individui
le parti sono queste, sì come i più dicono: inventio, dispositio, elocutio
parte e dell'altra trecento uomini, i più de'vinti. giustino volgar.,
22: finalmente quelli furono soperchiati dai più. boccaccio, dee., 8-3 (
si trovassero. maso rispose che le più si trovavano in berlinzone. a.
discorsi vacuità e buio, senza che i più degli uditori se ne accorgessero. alfieri
accorgessero. alfieri, 1-542: ai più, che son gli stolti, / di
., 29 (510): i più, nativi della valle, eran tornati ai
che è la sola a cui guardino i più. carducci, iii-15-242: fra gli
in paragone (64) e i più in torino, emergono a pena i nomi
roma. d'annunzio, iii-2-147: i più dei commensali ricadono a sedere, intingono
libri per qualche sua occulta protesta contro i più. montale, 1-128: penso che
montale, 1-128: penso che per i più non sia salvezza, / ma taluno
in altro senso, altra ellissi. di più persone. le son cose da fare
persone. le son cose da fare in più, cioè non uno solo.
un solo, fra l'uno ed i più, non tanto sia a dio più
i più, non tanto sia a dio più accettabile, ma accettabilissimo. alfieri,
rete esser de'nostra: siamo i più. luigi martini, ii-418: nel vecchio
comandava a tutti. nella democrazia i più comandano ai meno. carducci, iii-10-52
guelfi grandi, che poi divennero, i più, bianchi e ghibellini.
tempo. carducci, ii-2-125: il più del mese campo senza denaro, facendo
per non farsi vedere, stette il più del giorno dentro una marmorea chiesa.
l'uno che la mente contempla ne'più, quando in questi vede la bellezza,
cui giudicar l'eseguito; e i più sono tutte quelle perfezioni che si contenevano
interviene fra la copulazione dell'uno col più quando entrambi si rimangono separati di subbietto
. onofri, 12-80: uno e più si bilanciano, movendo / l'uno
17. gramm. disus. numero del più, dei più, numero di due
. disus. numero del più, dei più, numero di due e dei più
più, numero di due e dei più, anche semplicemente il più: il
e dei più, anche semplicemente il più: il plurale. bembo, 2-47
e per che via ella essere possa più vaga o nel numero del più o
essere possa più vaga o nel numero del più o in quello del meno. luna
ovo de la gallina e uove nel più. castelvetro, 8-1-21: s'è parlato
è parlato delle favole nel numero del più, dicendosi jj. u$ou <;,
quello; ma disse nel numero del più: perdona a quelli. patrizi,
mancano il numero di due e de'più -ella con le regole del primo e con
qual [numero] talora il numero del più d'uno e talvolta quel de'più
più d'uno e talvolta quel de'più e alcuna fiata nomineremo il maggiore.
magalotti, 1-58: 'tabasciriat', numero del più del femminino 'tabascirie', la cui radice
congiuntivi nella prima persona del numero del più. 18. segno sintattico del
vederai mirabil consequenza / di maggio a più e di minore a meno, / in
rispetti /... / di più, di poi, di ma, di
.: de li comperativi se leva la più in molte dizzioni e rimane lo comparativo
positivi, comparativi e superlativi: bianco, più bianco, bianchissimo. 19
19. il simbolo della somma (il più, il segno del più).
(il più, il segno del più). -il segno che indica che un
20. locuz. -al, alla più, al più al più: nell'
locuz. -al, alla più, al più al più: nell'eventualità estrema (
-al, alla più, al più al più: nell'eventualità estrema (la maggiore
la maggiore, la migliore, la più favorevole o sfavorevole, la più lontana o
la più favorevole o sfavorevole, la più lontana o vicina nel tempo o nello
ecc.); secondo la valutazione più abbondante, maggiore, la concessione più
più abbondante, maggiore, la concessione più ampia a un'ipotesi, ecc.
: rapporta al tuo re che al più domani ci partiremo della sua terra. crescenzi
forse basterà un'aratura o due o al più tre. bandello, 1-5 (1-68
pena correva due o tre, a la più, poste il mese. p.
bene qualche tramezzo piglia mezzo braccio al più alle tacche dei vani o spazi delle porte
meno, e d'aspri cinquanta al più. segneri, iii-1-57: al più al
al più. segneri, iii-1-57: al più al più la gente vorrebbe camminare con
. segneri, iii-1-57: al più al più la gente vorrebbe camminare con parità,
xiv-2-114: già non ci starò al più al più che due sole notti.
: già non ci starò al più al più che due sole notti. nievo,
in un canto della sala venti patrizi al più stavano ravvolti nelle loro toghe rigidi e
poema, intendiamoci, di quattrocento versi al più. pirandello, 8-695: al più
più. pirandello, 8-695: al più al più, col fiato e col dito
pirandello, 8-695: al più al più, col fiato e col dito o con
, 4-250: entro due mesi al più, sarebbe stata primavera. -al
stata primavera. -al, alla più presto, al più subito: con la
-al, alla più presto, al più subito: con la massima urgenza,
così con tutti in foglio e alla più presto che si potrà. cesari,
l'ordine che sila e timoteo al più presto dovessero colà raggiugnerlo, tornarsi a
e di là tornerò quando potrò, al più subito, a genova.
, a genova. -alla più peggio: nell'ipotesi assolutamente peggiore (
successo, gloria, onori. -alla più peggio: ciò mi è alieno quanto
quanto tutto il resto. -al più, il più, per lo più:
resto. -al più, il più, per lo più: al massimo.
-al più, il più, per lo più: al massimo. machiavelli,
, 738: la pensione loro è il più quattromila franchi. b. segni,
destrutta dah'esercito imperiale, composto per lo più di trentamila tedeschi. bemari, 4-179
casa;... una camera al più. -al più tardi, a
una camera al più. -al più tardi, a più tardare; alla più
. -al più tardi, a più tardare; alla più lunga: indica
più tardi, a più tardare; alla più lunga: indica il limite temporale estremo
fino a'15 di febbraio, a più tardare. monti, v-516: parto per
e sarò di ritorno martedì o alla più lunga mercoledì. tommaseo [s.
[s. v.]: 'a più tardare': al più tardi.
.]: 'a più tardare': al più tardi. -andare tra i più
più tardi. -andare tra i più: morire. manzoni, pr.
e l'altra erano andati tra que'più. -a più non posso,
andati tra que'più. -a più non posso, a più posso, a
-a più non posso, a più posso, a più potere: al
non posso, a più posso, a più potere: al massimo, per tutto
vigilia, / caricano le lor nave a più non posso. bemi, 39:
bemi, 39: tonava e balenava a più potere. forteguerri, 26-4: lo
lor dosso / menavano le mani a più non posso. goldoni, iv-670:
. goldoni, iv-670: tratterrò a più potere la collera, ma gli parlerò.
vostro / parentado, perch'io a più non posso / non mi adopri per farmi
quelle donne del casamento che figliavano a più non posso e nicola petix che a
non posso e nicola petix che a più non posso odiava questa sporca figliolanza,
e'n'ha nella gola; a più non posso'. fogazzaro, 2-69: suonatori
in piedi... soffiano a più potere nei flauti, nei clarinetti, nelle
come burlarsi di tre bambine che ridevano a più non posso. pasolini, 1-198:
sotto il pilone continuava a cantare a più non posso, appassionato. -a
non posso, appassionato. -a più tardi!: formula di commiato da chi
giornata. -che niente o nulla più; che più non si può o
-che niente o nulla più; che più non si può o potrebbe-, che
potrebbe-, che non si può dir più: in grado sommo, non superato
servidore / sì di bon core che più non porta. giacomo soranzo, lii-6-151
.. è tanto savia e cattolica che più non potrebbe essere. g. michiel
del marito, che non si può dir più. panigarola, 255: volete voi
tanto vana e tanto infame che nulla più? d. carli, 343: i
la messa solenne con tante incensazioni che più non si può dire. p.
sempre in tanta poca stima che niente più. leoni, 225: il regime
tanto in odio a tutti che nulla più. -che più?, che
tutti che nulla più. -che più?, che più si può dire?
. -che più?, che più si può dire?: domanda retorica
, i-intr. (1-iv-18): che più si può dire,...
3-6 (1-iv-284): ma che più? venuta la nona, catella prese sua
del medesimo / parere anc'hio. che più? guarini, 58: che più
più? guarini, 58: che più? così mi stimola il desio / che
adorerei. galileo, 3-1-287: ma che più? ditemi, signor simplicio, tra
il moto e la quiete? -chi più e chi meno: in misura diversa a
e che men. -ciò che è più, c'è di più: annuncia aggiunta
-ciò che è più, c'è di più: annuncia aggiunta rilevante o determinante a
. machiavelli, 65: di più vi è che, possedendo molto,
alterazione. ed ancora vi è di più, che gli loro scorretti e ambiziosi
prevederle, procurarsele; e ciò era più, fare tutte queste cose in modo
e di colpa. -da più: v. dappiù.
v. dappiù. -del più e del meno, sul più e sul
-del più e del meno, sul più e sul meno: di cose irrilevanti
s. v.]: 'discorrere del più e del meno': di cose poco
poco, si prese a parlare del più e del meno. bartolini, 4-234:
una lunga conversazione. una conversazione sul più o sul meno. -di
o sul meno. -di più in più, a più a più:
sul meno. -di più in più, a più a più: in misura
-di più in più, a più a più: in misura via via
-di più in più, a più a più: in misura via via maggiore;
, inf., 12-124: così a più a più si facea basso / quel
., 12-124: così a più a più si facea basso / quel sangue,
vocabolario della crusca, 192: 'a più a più': a poco a poco,
poco a poco, sempre un poco più. siri, 113: e la necessità
mostruoso per lo suo agumento non monti di più in più in età et in vigore
lo suo agumento non monti di più in più in età et in vigore. mazzini
mazzini, 50-212: la guerra è di più in più inevitabile. -dire
50-212: la guerra è di più in più inevitabile. -dire di più
più inevitabile. -dire di più: ribadire, incrementandola, un'affermazione
2-10 (1-iv-226): ancor vi dico più, che quando costui mi lascerà.
mondo intero; e vi dico di più, che me lo promette il cuore.
promette il cuore. -ed è più: ciò che è peggio. cavalca
né fuoco né pentolino, ed è più che non aveva né pane né vino.
pane né vino. -e non più: indica la quantità indicata e basta
sono due modi de exordio e non più, cioè principio et 'insinuatio'. boccaccio
tra le quali una volta bella e non più appariamo. pontano, 1-36: farò
: farò, con quest'una e non più..., simile opera,
cinque o sei teste, e non più, che così si sarebbe confuso l'
nove scudi vorrei, nove e non più, / perché mi trovo in gran necessità
in gran necessità. -e nulla più: e null'altro (di caratteristiche
le son doglie / staccate; e nulla più. c. arrighi, 3-43:
corvetto era una buona signora e nulla più. -e più, e ancor
e nulla più. -e più, e ancor più: indica aggiunta imprecisata
. -e più, e ancor più: indica aggiunta imprecisata, generica (
: per mille fonti, credo, e più si bagna / tra garda e val
della terra per ispazio d'uno miglio e più. la spagna, 12-30: io
: / di persona e d'aver son più possente / quattro cotanti di lui e
se mettono ne la gola dui palmi e più d'una frezza e gomitano colore verde
che fossero ammazzate 765. 000 persone e più,... rasate nove città
: credete voi che a settanta e più milioni d'uomini si possa parlare a un
età che sembrava di cinquant'anni e più, colla fronte molto alta e nuda affatto
a questa doglia / cinquecent'anni e più, pur mo sentii / libera volontà di
frequenti, spesso lunghi un mese e più, la gamba destra gli s'è un
alla cui similitudine egli l'avea ritratta e più, ché non solamente ritraeva in tanta
ancora le divine. -e poi più: indica iperbolicamente che non vi è
iperbolicamente che non vi è nulla di più bello, vantaggioso, desiderabile.
, libertà di casa sua, e poi più. bocchelli, 2-v-66: a milano
anche lui: -milano, e poi più!
-essere al mondo per di più: non aver nulla di importante o
che al mondo c'è per di più, un signore liberale dilettante e a fior
fior di pelle. -essere per un più: non contare nulla. g
ha a essere / in casa per un più. -essere più che sé: sentire
in casa per un più. -essere più che sé: sentire esaltate le proprie
/ voi mi levate sì ch'i'son più ch'io. -essere uno
ch'io. -essere uno dei più: come espressione deploratoria, alla notizia
e'diceva: « gli è uno dei più ». -e un po'più
più ». -e un po'più, di più: indica ironicamente eccesso
-e un po'più, di più: indica ironicamente eccesso quantitativo, o
: in sett'anni, e un po'più di fottistero, / il corpo avuto
ne poteva stare, e un po'di più. -fare a chi più:
di più. -fare a chi più: tentare di superarsi a vicenda in
si rizavan su e facevano a chi più alte cose e soze scagliare. -fare
alte cose e soze scagliare. -fare più: costituire maggiore vantaggio, più valido
-fare più: costituire maggiore vantaggio, più valido aiuto. guicciardini, viii-253
. guicciardini, viii-253: spesso farebbe più, per chi ha ragione, avere
dispendio e tanti travagli. -il più: massimamente, soprattutto; per la
questo è quello che mi è piaciuto il più. carducci, iii-17-245: i poeti
iii-17-245: i poeti didascalici inglesi furono il più medici: di varie condizioni i francesi
varie condizioni i francesi. -il più che posso, puoi, ecc.:
cecchi, 152: io fo / il più ch'i'posso, ma le son
le son fanciulle / che non penson più là e sono avvezze / a star
ii-121: per carità, non state mai più tanto a scrivere; non mi private
, non mi abbandonate e stendetevi il più che potete. carducci, ii-8-101: io
: io son buono e gentile il più che posso; ma l'altro giorno,
del tutto inconcludente. - in più: inoltre, in soprappiù, in aggiunta
aggiunta. bemari, 4-195: in più quell'arnese maledetto gli suggeriva idee di
v.]: e da computare in più anzi che in meno. -mai
anzi che in meno. -mai più: proprio no, assolutamente non (
[s. v. j: mai più è ellissi familiare. ci volete venire
familiare. ci volete venire? mai più! vi par egli che così stia la
egli che così stia la cosa? mai più! non ha luogo qui idea di
tempo, se non indiretta sottintendendo 'mai più crederò, crederei! ', o similmente
', o similmente anco ripetesi 'mai più mai più! '. nievo, 729
o similmente anco ripetesi 'mai più mai più! '. nievo, 729: non
, 729: non si immaginava mai più che nugent gli sarebbe piombato addosso con
. - mandare fra i più: far morire, uccidere. allegri
la stretta, senza licenza ci manderebbe tra più senza processo. p. de'bardi
spezzò, sminuzzolò, mandò fra i più. - molto più non
i più. - molto più non: molto meno. cavalca
niuno si dee riputar buono, molto più non si dee riputar megliore degli altri
degli altri. -né, non più né meno: esattamente come, altrettanto
. pucci, 6-195: gismirante andò né più né meno, / sì come detto
quale da lui udita avete, così né più né men son tirata io da quello
vino / bianco te ne dirà, né più né meno, / che 'l gusto
de mori, 25: vennelo né più né meno scongiurando... a compiacerlo
. zanotti, 1-6-218: sarebbe enea né più né meno sceso in italia, quand'
pari o dispari ed il primo e più semplice de'numeri pari è il 2 e
pari è il 2 e similmente il più semplice de'dispari è il 3,.
generalmente possono essere di due sorte, non più né meno. mazzini, 24-170:
scaldamento, né un ingorgo; era né più né meno che un ascesso: crebbe
una delle tante potenze dell'occidente, né più né meno. -
, né per ciò cosa del mondo più né meno me n'è intervenuto.
n'è intervenuto. -non andare più in là di: non avere maggioripregi,
, grandi inventive. forse non va più in là del ciuffo alla zimmermann e
all'umberto. - non è più: è morto. leoni, 484
migliore delle madri... non è più. iddio le aprì in un solo
la bottega del signor codro non è più. un vorace piano regolatore l'ha
sono. - non essere più che: essere soltanto. segneri,
natura sua qualche colpa, non è ella più che qualche colpa veniale.
veniale. - non essere più sé: cambiare radicalmente la ria natura
udite, udite, o voi: più non son io. gozzano, ii-178:
gozzano, ii-178: io non voglio più essere io! / non più l'esteta
voglio più essere io! / non più l'esteta gelido, il sofista,
.. / ed io non voglio più essere io! -non parlo più
più essere io! -non parlo più: per indicare che ci si dichiara
dalle ragioni altrui (ma ha per lo più connotazione polemica, e spesso prelude a
anche parlando. - non più: basta! boccaccio, dee.
mercé per dio », o « non più! », era sì la voce
., 172-12: basta, non più, trova pur altra musa / ché questo
tasso], 186: orsù, non più. andiamo. tommaseo [s.
la vergogna dura: or via, non più. graf, 5-848: -di quel
dea?.. / tracotante, non più! -non più che: null'
tracotante, non più! -non più che: null'altro, proprio soltanto
: in questo mondo non m'è rimasa più consolazione che la sua. boccaccio,
, iv-35: io allora non sapeva più che per vista chi tu ti fossi.
mazzini, 40-263: non v'è più che l'azione che mi seduca. pascoli
321: andava all'alpe, dove più non sono / che greggi erranti, e
frastuono. - non più di: altrettanto poco, per nulla.
ò cura de ti. -non più, di più che tanto: non molto
ti. -non più, di più che tanto: non molto, non
bastano, ed io non m'affido di più che tanto. donini, lii-14-180:
di natura è lussuriosissimo, ma non può più che tanto, così per la grandezza
al capitano: legami che non tengono più che tanto chi brama garbugli e ha
allora, pare che ci si badasse più che tanto. bacchelli, 12-316: zalda
incurante, non ci stette a pensare più che tanto. - non
che tanto. - non più innanzi o dietro: né più né meno
non più innanzi o dietro: né più né meno. fra giordano, 3-99
, 3-99: non potea fare né dire più innanzi o dietro che concedesse quella
dava il fato. -0 poco più: indica pressoché irrilevante approssimazione per eccesso
. firenzuola. 2-18: fra 'più verdi colli assai vicini a firenze,
ciascun verso di mille passi o poco più. m. soriano, lii-4-129: fu
principio, già venti anni o poco più, per modo di burla con certa carta
'placard'. -parlare del più e del meno: v. meno,
. 19. - per di più: inoltre. magalotti, 20-258:
, come discretissimo e, per di più, eruditissimo, non potrà non approvare il
miserie, tanti guai e, per di più, anche il vino se n'è ito
, xv-59: né vi stai per di più, ma batti sodo. -
sodo. - per di più di: oltre a. magalotti,
meglio, a indovinare, non so se più dall'istoria naturale o dalla sacra,
. girolamo dalla cortesia del pittore per di più della sua solita del leone.
solita del leone. -per il più; il più, il più delle volte
leone. -per il più; il più, il più delle volte: per lo
-per il più; il più, il più delle volte: per lo più
, il più delle volte: per lo più (v. perlopiù).
i-intr. (1-iv-16): era il più da'vicini una medesima maniera servata,
con due famigli a piè, e il più delle volte era vestito d'azzurro.
viveri assaissimi, i quali per il più vengono di normandia e borgogna. piccolomini,
. piccolomini, 10-143: per il più li poeti tragici hanno usato di chiamar
volte andava disgiunta dalle battiture e il più al vituperio della forca il supplizio della
gl'idilli del fantoni sentono, il più, l'innanzi del gessner.
- piucché: quanto più. seriman, i-297: restato senza
in buona calcina. - più ch'altri mai: moltissimo, sommamente.
quel greco / che le muse lattar più ch'altri mai ». -
altri mai ». - più che altro: soprattutto; quasi totalmente.
per uomo bonario e sentenzioso, preoccupato più che altro della buona tavola.
della buona tavola. - più che nulla: soprattutto. i.
tale azione, / e poi gli raccomanda più che nulla / il non cader per
man d'una fanciulla. - più che più: sommamente, massimamente.
una fanciulla. - più che più: sommamente, massimamente. fra giordano
duole, chi perde una torre, più; chi perde il figliuolo o padre
chi perde il figliuolo o padre, più; chi perde gli onori e le ricchezze
chi perde gli onori e le ricchezze, più che più, perché sono maggior beni
gli onori e le ricchezze, più che più, perché sono maggior beni, e
è la marca anconitana, pesaro, cacciati più parte. fanno quello medesimo sinigaglia;
quello medesimo sinigaglia; simile ancona; più che più, fermo; il simigliante le
sinigaglia; simile ancona; più che più, fermo; il simigliante le grotte.
abbassar la voce: allora io l'alzai più che più. -più di così
voce: allora io l'alzai più che più. -più di così: allude
anche esclamazione enfatica simile a 'un po'più! 'siete annoiato? più di
po'più! 'siete annoiato? più di così! (non potrei essere)
potrei essere). -più e più, e più e più, sempre più
. -più e più, e più e più, sempre più: indica
-più e più, e più e più, sempre più: indica incremento progressivo
più, e più e più, sempre più: indica incremento progressivo e continuo.
forando l'aura grossa e scura, / più e più appressando ver'la sponda,
grossa e scura, / più e più appressando ver'la sponda, / fuggiemi errore
vista, venendo sincera, / e più e più intrava per lo raggio / de
venendo sincera, / e più e più intrava per lo raggio / de l'altra
castigarlo. boccaccio, v-192: e più e più riguardandolo, estimando d'altra
boccaccio, v-192: e più e più riguardandolo, estimando d'altra volta,
il popul contra lui tutto converso / più e più sempre inaspera la guerra. tasso
contra lui tutto converso / più e più sempre inaspera la guerra. tasso, n-66
il trasporta / l'impeto suo, già più e più trascorre. m. zane
l'impeto suo, già più e più trascorre. m. zane, lii-5-365:
v'ha dubbio ch'ella amerà sempre più la quiete e la pace e i prìncipi
già sviluppati i germi della teoria che più sempre l'autore perfezionò. rosmini, xxvii-122
le resta che desiderare se non il più e più profondarsi in quel pensiero.
che desiderare se non il più e più profondarsi in quel pensiero. r.
longhi, 1-i-1-184: in basso emergono, più e più, le pallide carni del
: in basso emergono, più e più, le pallide carni del santo e del
e del padre. - più fa: alquanto tempo addietro. l
, 1-98: a virginia / ti donasti più fa, né può donarsi / duo
diligenza che dite aver fatta di scrivermi più fa, non se n'è veduto
dirle molte cose per rispondere particolarmente a più quesiti fattimi per la sua lettera ricevuta
quesiti fattimi per la sua lettera ricevuta più fa. -più, il più che
ricevuta più fa. -più, il più che si può, si possa, puoi
cosa che ti dispiace, cerca differire il più che puoi. g. f.
tenerli lontani [gli ebrei levantini] più che si può da questa scala.
tirargli bene spartiti l'un dall'altro più che si possi. -
che si possi. - più là che: molto più o meno.
- più là che: molto più o meno. allegri, 128
allegri, 128: un poeta più là che dozzinale. baldovini, 2-1-7
2-1-7: tu puoi chiamarti / veramente più là che fortunato. -più là
che fortunato. -più là, più in là: oltre un certo termine di
lo crederò fino al dieiudicio, e più là. mazzini, 25-7: in italia
operaio non guarda, generalmente parlando, più in là. -in uno spazio
in là. -in uno spazio più lontano. di giacomo, i-xlvm:
lontano. di giacomo, i-xlvm: più in là il carbonaio addizionava sull'ardesia
tu mi abbracci e baci, che è più là. -più oltre: v.
8. -più o meno, dal più al meno, or più or meno,
meno, dal più al meno, or più or meno, poco più poco meno
, or più or meno, poco più poco meno, uno più uno meno:
, poco più poco meno, uno più uno meno: all'incirca, approssimatamente
penetra, e risplende / in una parte più e meno altrove. / nel ciel
meno altrove. / nel ciel che più de la sua luce prende / fu'io
1-iv-314): ella [polvere], più e men data, senza alcuna lesione
senza alcuna lesione faceva per sì fatta maniera più e men dormire colui che la prendeva
. giovanni darezzo, lxxxviii-ii-720: amicizia più e men si stende / or in
passato ducati trenta mila, e così più o meno secondo che più o meno
, e così più o meno secondo che più o meno si è portato di là
a un luogo come all'altro, poco più poco meno, ci sarà sei miglia
[s. v.]: 'dal più al meno'dice approssimazione, segnatamente in
segnatamente in senso non materiale. 'dal più al meno la cosa è così. dal
al meno la cosa è così. dal più al meno quest'è il ragionamento ch'
il numero è questo che dico'. più chiaro quando si dice: 'poco
chiaro quando si dice: 'poco più, poco meno, questa è la somma'
la somma'. ovvero: 'uno di più, uno di meno'(non fa grave
se venezia era de'governi italiani il più nullo e rimbambito, tutti dal più
più nullo e rimbambito, tutti dal più al meno agonizzavano di quel difetto di pensiero
cui misura le ombre or meno or più si agitavano. b. croce, iii-25-280
il bel numero di centosettantacinque, uno più uno meno. deledda, i-443: tutti
tutti, nel mondo, pecchiamo, più o meno, adesso, o prima o
v. presto. -più qua e più là: or qua or là.
, ii-52: ne accade di scorgervi, più qua e più là, una forma
ne accade di scorgervi, più qua e più là, una forma del tutto urbana
.. se m'è poi fatto più una cosa eh'un'altra, il danno
il danno sarà vostro. -qual più qual meno: indica partecipazione pressoché uniforme
[s. v.]: 'qual più qual meno': dice che tutti gli
o fanno un atto. -quanto più, il più si può o è possibile
atto. -quanto più, il più si può o è possibile: quanto
vita e quella, quanto puoi il più, t'ingegna di prolungare. relazione anonima
le bagaglie di dietro, e quanto più poteva alla sfilata cavalcando si affrettava di
: quivi occultissimamente, quanto poteo il più, con tutta sua gente aspettò il dì
2-3 (11): quanto potè il più cortesemente, adempiè quello che santo franceso
. cristoforo armeno, 1-295: quanto più cautamente potea, gli andamenti di lei
andava indagando. -quel che è più: ciò che maggiormente importa (e
durar fatica e, quel ch'è più, senza straccarsi. -quel più
più, senza straccarsi. -quel più: ancora maggiormente; quantomaggiormente è possibile.
fermò cortés... di non toccargli più [a montezuma] il tasto della
sarebbe fatto altro che esasperarlo e indurirlo quel più. magalotti, 23-200: certo ella
serve ad altro che a fargli quel più conoscere la sua miseria. salvini,
temendo il grido, / correan quel più, e tosto lor fur presso. a
difalta commessa, ve n'aggravate quel più? -senza più: e basta;
ve n'aggravate quel più? -senza più: e basta; soltanto quello o quelliindicati
conte un suo fìgliuol piccolo senza più, chiamato beltramo, il quale era
): aveva egli due figliole senza più, che di sua moglie, che morta
. un presidio di quaranta casigliani senza più. f. pona, 4-69: diano
son nati per aver meleandro, senza più, la prencipessa mia signora.
primo canto per avventura; e i più cortesi lettori il vennero piluccando qua e
il vennero piluccando qua e là senza più. -senza necessità di giunte,
moderno; è il filosofo, senza più.]. carducci, ii-n-165: quel
pinacoteca dove sono pitture del perugino senza più meravigliose. landolfi, 15-42: ordine a
definirlo: reame? impero? stato senza più? -senza frapporre indugi, senz'
. frusoni, 6-196: salutatisi senza più i duellanti... e visitate
era tempo di saettare. egli senza più lento l'arco. bettinelli, 3-62:
l'arco. bettinelli, 3-62: senza più rivolgo a voi quel discorso che a
, fermandosi lì. 'vi dirò senza più. senza più se ne andò'. moravia
lì. 'vi dirò senza più. senza più se ne andò'. moravia, 25-77
meglio le correzioni »; e, senza più, gli sale sulle ginocchia e vi
assesta meglio che può. -sopra più, di sopra più: v. soprappiù
. -sopra più, di sopra più: v. soprappiù. -tanto più
più: v. soprappiù. -tanto più: in misura maggiore; a maggior
sempre co le donne andando / e tanto più servando / che quando avrai li rei
si potranno far maggiori, e tanto più se si faranno da basso mezzi tempi
negli animi de'persiani, e tanto più non avendo questo gran-signore accettato la pace
stufo, si squaglia: / tanto più che troppo trotta / il convoglio alleggerito.
discorso: 'dovrebbero esser modesti, tanto più che si credono forti'. o più ellitticamente
tanto più che si credono forti'. o più ellitticamente, quasi esclamante: 'tanto più
più ellitticamente, quasi esclamante: 'tanto più! 'sottintendendo 'per quel che
'per quel che ho detto io, tanta più ragione ho io di fare o non
non fare così'. -tutto al più, tutt'al più: v. tuttalpiù
-tutto al più, tutt'al più: v. tuttalpiù. -un po'
: v. tuttalpiù. -un po'più!: ancora un po'!, come
eufemismo enfatico nella esclamazione familiare 'un po'più! 'per esprimere che di quella
noioso'. l'altro risponde: 'un po'più! '. -uno più dell'
po'più! '. -uno più dell'altro, che l'altro; e
, che l'altro; e l'altro più: per indicare paradossalmente l'impossibilità di
di lor vincono amore: / ma più eh'altra ben ha più valore /
: / ma più eh'altra ben ha più valore / inverso lui, ma ciascuna
, l'uno avea paura e l'altro più. -vie più: v.
e l'altro più. -vie più: v. vieppiù. 21.
: il proverbio è pur vero che i più vincono. proverbi toscani, 115:
toscani, 115: chi ha fatto il più può fare il meno. ibidem,
il meno. ibidem, 249: i più tirano i meno. ibidem, 302:
, 302: quando non si può più, si toma al buon gesù [l'
]. ibidem, 337: nel più c'è il meno. ghislanzoni, 18-79
disperdono nei vari alberghi, e chi più ne ha, più ne spende.
alberghi, e chi più ne ha, più ne spende. carducci, iii-5-194:
per antonomasia il nostro. e chi più n'ha, più ne metta: ché
nostro. e chi più n'ha, più ne metta: ché s'io volessi
. piucché e piuché, v. più. piucchemài (piucchemmài, piucché mai
piucchemài (piucchemmài, piucché mai, più che mai, pu che mai
moltissimo, soprattutto. - anche: più di quanto fosse in precedenza.
mi fallasse; / diceste: « cresceràne più che mai ». petrarca, 277-11
, anzi è nel cielo, / onde più che mai chiara al cor traluce.
2-7 (1-iv-180): senza fallo più cara che mai vi renderò al vostro padre
iddio gli parlò a faccia a faccia più che mai facesse a veruno uomo.
ciel si mostreranno, / tomeran tempi più che mai felici. ariosto, 24-107:
felici. ariosto, 24-107: la pugna più che mai ribolle ardente, / e
, tornano poi i tempi, e risurge più fresco il suo diritto e più potente
risurge più fresco il suo diritto e più potente che mai. g. michiel,
lii-4-368: non può far né dire più di quello che gli vien prescritto da
vien prescritto da quelli; onde è più legato e più in prigione che mai
da quelli; onde è più legato e più in prigione che mai. baruffaldi,
: sprona gustavo e tutti. importa più che mai. giuliani, l-pref.
giuliani, l-pref. ili: oggi più che mai si sente fra noi il bisogno
: i serbatoi dell'arcadia patriottica risuonano più che mai fosse di belati e muggiti
dal fiotto di cenere uscirai / adusta più che mai, / proteso a un'
mai, / proteso a un'avventura più lontana / l'intento viso che assembra /
arciera diana. = comp. da più, che * e mai (v.
v.). piuccheperfètto (più che perfètto), agg. gramm
o presente e imperfetto o perfetto e più che perfetto o futuro. carducci, iii-8-192
singolare di un condizionale soggiuntivo derivato dal più che perfetto indicativo latino, della qual
= voce dotta, comp. da più, che * e perfetto (v.
podere. = comp. da più, che * e tanto (v.
tanto. = comp. da più, che * e tutto (v.
segno. = comp. da più, che * e umano (v.
non piudal di fustagno e la tiara non più riccamente ornata che di gioie da murano
lor piuma (dei cigni] è più gentile e delicata dell'oche. v
di color grigio e sotto la pancia più chiaro e tra le penne dell'ali qualche
vacui, esanimi... nulla era più triste di quelle esili piume morte che
, xxxvi-47: ecco ch'oggi risorge più di prima / la virtute onorata in
e qual bella fenice già rinuova / più saldo il volo l'indorate piume. caro
., 19-105: un mese e poco più prova'io come / pesa il gran
., 35-2-5: quale cosa è più lieve che la piuma? la polvere.
piuma? la polvere. e quale più che la polvere? il vento. e
la polvere? il vento. e quale più che 'l vento? la femmina.
vento? la femmina. e quale più che la femmina? nulla. alamanni
, / ma d'ogni cosa è più la donna lieve. d. veniero,
sodezza, se siamo d'ogni vetro più fragili? a che gravità, se ci
? a che gravità, se ci troviamo più d'ogni piuma leggieri? forteguerri,
nutrir dei figliuoli, e quanto ha più gran piuma più alto vola. tasso,
figliuoli, e quanto ha più gran piuma più alto vola. tasso, 7-11:
larghe e duolse, / né tenta più, né più in sue piume ha fede
, / né tenta più, né più in sue piume ha fede. saluzzo roero
dall'idalie piume / arricchirsi il seren di più bel lume. -le ali di
del mio ardir l'aspra memoria, / più che il presente danno, oggi m'
folengo, 56: la fresca aurora più che mai legiadra / da l'orizzonte
volgo umil l'ali spiegate / e quanto più sovra di noi v'alzate / tanto
, i -proleg.: io niuna cosa più abbonisco che il sollevarmi col volo dell'
la foglia come il mandorlo, ma più lunga e più grossa. il fiore
come il mandorlo, ma più lunga e più grossa. il fiore come la rosa
guanciale, materasso; letto (per lo più al plur. e in contesti metaforici
venutasi a porre / col suo drudo più volte esser doveva. /...
patria e fuggire tra gli stenti dei più affaticati del mondo. -figur.
6. letter. (per lo più al plur.). barba (come
molle erbetta e fresca, / così più eh'altra mai lucente e bionda /
gota invida piuma, / pur ella più che pria m'arde e consuma /
le piume grigie, era uno dei più famosi per battere le pistolette. penna
piume di struzzo, a momenti, più che un minaccioso vulcano sembra un monte
essendo un tratto accesa, non si può più ammorzare, perché ha natura di lanugine
sangue, animo adorno / d'ogni più grazioso alto costume / che spargeva per gli
i-24-12: non fece il fuoco di neron più lume / che quel mi fé che
accese in quell'anno, / né arse più de le mie belle piume.
che già n'appresi, / né più dime potrei, sì tosto l'ora /
foglia in ramo / paralitica fatta / più lo spaventa [l'uccello] e gli
e conobbi che mio fratello, sebben più giovine, era pasciuto e vestito meglio
: ci sono oggi su le tribune più penne pennacchi piume e piumoline che nel
podio a quel sito: era alquanto più ampio degli altri gradi e vi sedeano intorno
il piomàccio non acorgendosene e l'altra più giù, stando ella colla firriera aperta
pimaccio, / rimembra miglior vita e più tranquilla. -fitto nel piumaccio: dedito
straccio / avaccio / è da pigliare più che 'l rotto. 6.
piccolo cuscino, guancialetto (per lo più interposto fra due corpi per evitare urti
piume. mazzei, ii-29: ricorderetevi più di me, ch'io non fo di
filaccia, opportunamente sagomato e costituito da più strati, che si applicava sulle piaghe
16-iv-271: sopra il cotone mise per più sicurezza un piumacciolo di panno lino.
altre, che si dispongono in strati più o meno fitti, e si schiacciano
le botti nelle cantine. per lo più son due travi orizzontali, parallele..
di vergine; quella d'essi che più valorosamente si diporta armano alla greca,
marinetti, 2-iii-7: una volta il più fulgido arcangelo... voleva riposarsi
che porta ornamento di piume (per lo più un copricapo ornato di piume).
sue spugne calde. la sabbia non pompava più i passi. innumerevoli, i formiconi
marino, 4-96: ricovra a letto in più secreto chiostro / piumato d'oro,
piombo1. piùme, v. più. piumétta, sf. piuma
il fusto del vegetabile. in significato più ristretto alcuni intendono solamente l'estremo superiore
di v. ex. non potria né più satisfarmi, né più essermi grata di
non potria né più satisfarmi, né più essermi grata di quello che ella è.
cigno riunite a mazzetto in un'impugnatura più o meno elegante, usato per spargere
mazzo di piume (oggi per lo più di materiale sintetico) fissato in cima a
cotone a vivaci colori che serve a rendere più precisa la traiettoria e più visibile il
a rendere più precisa la traiettoria e più visibile il proiettile stesso. 7
piummài, aw. disus. mai più. seriman, i-255: contento
piummai. = comp. da più e mai (v.).
, sì vivamente stilati e lustri che più vivi che la vivezza somigliano? =
, / dipingendo di fiori / di più di color mille, / come l'iride
simile loro facendo a'pidocchi scaloni per più agevole alle gote e alle chieriche sabre,
plumula. piùne, v. più. piunlà, aw. region
piunlà, aw. region. più in là; dopo, in se
= idiotismo tose. comp. da più, [i] n e là (
). piùo, v. più. piuòlo, v. piolo
confino. = da riconnettere con più. piurare, v. piorake
dal lat. plus pluris (v. più) e dal tardo [helió \
plusore. piuttòsto (disus. più tòsto), aw. introduce una
aw. introduce una comparazione per lo più fra due concetti fortemente contrapposti e alternativi
forza neb'uomo eh'alcuno li tolga più tosto rettorica che no. bi concedesse
ambe da un terzo; e soggiunge che più tosto è da presummere l'una venire
in altro membro e questo elesse per più atto istromento a convertire le genti.
la morte tua mi cuoce, che più tosto vorre'i'morire che tu! s
voi non sapete che fame; e più tosto la volete lassare infracidare che darla
medici, i-49: le lacrime procedono più tosto dal cuore che dagb occhi. ariosto
occhi. ariosto, i-44: ah più tosto oggi manchino i dì miei / ch'
i dì miei / ch'io viva più, s'amar non debbo lei! bandello
sneba e ben formata, di color più tosto bianco che altrimenti. guarini, 189
ch'io non l'odio ed ho più tosto / pietà di lei che gelosia di
: quebe parole... dànno indizio più tosto d'animo inasprito e adirato che
« storie fiorentine » sono per avventura più tosto un gran libro di dimostrazione e
iv-2-296: i mendicanti pativano la fame più tosto che mangiare la carne cotta in
un esplicito termine di paragone): più esattamente, più propriamente, più probabilmente
di paragone): più esattamente, più propriamente, più probabilmente, per meglio
: più esattamente, più propriamente, più probabilmente, per meglio dire. livio
. livio volgar., 3-16: più tosto si poteva... chiamare l'
dimostri verso di me sventurata vedoveba e più tosto posso dire orfana, venendomi tu meno
alturità, non adopra lo 'ngegno, ma più tosto la memoria. caro, i-98
spirito petrarchevole, o petrarca spiritato più tosto, non è questa una cosa
segno di natura molto crudele, anzi più tosto ferina. c. garzoni,
principio leggiera e poco stimata, attribuita più tosto aba stanchezza del viaggio per b
patito. tasso, 11-ii-9: o più tosto aria del viso è queba che da
piuttosto pensi che in ogni lato sia più sereno che appo te e peggio pensi di
, s'ella pensa bene, / più tosto a non lo fare. fausto da
colpevoli non gastigare con severità, ma più tosto con ammonimenti dolci, facendogli da loro
fuoco al quale era fama comune ch'ella più tosto godeva di riscaldarsi. carletti,
chi sa fare il mestiere pare che più tosto sia tenuto per uomo sagace e sotile
corto; una sedia sdruscita non la farebbero più rassettare; piuttosto la gittano al fuoco
statura, non molto carnoso, ma più tosto gracile, era di color vivo
gracile, era di color vivo e più tosto pendeva al rosso. goldoni,
iii-20: sì ella pare una ragazza più tosto savia. savi, 2-1-116:
equatore il termometro s'abbassò. non faceva più caldo, anzi piuttosto freddo.
freddo. 5. ant. più in fretta, più presto. -al figur
5. ant. più in fretta, più presto. -al figur.: più
più presto. -al figur.: più facilmente, più volentieri. ugurgieri,
-al figur.: più facilmente, più volentieri. ugurgieri, 149: quella
radici morbide e tenere e migliori e più rade che non hanno gli arbori e
potrà. = comp. da più e tosto (v.); cfr
arte non si perdano... le più utili carte esso notaio scriva in quaderni
: monarcia fatto per succiessione di lingnaggio più qurerebbe il comun profitto e. lla
. piuwòlte, aw. disus. più volte, spesso. seriman, i-no
pazienza. = comp. da più e volta (v.).
, ognun fa mostra, / quanto più sa, di rusticano garbo. foscolo,
, gr., ii-145: quando più gaio euro provoca / sull'alba il queto
. -piva sordina: piccola cornamusa a più canne in uso un tempo a napoli
baruffaldi, iii-81: si convocano i nasi più cevemosi e più maiusculi; e tanto
si convocano i nasi più cevemosi e più maiusculi; e tanto si intenda dovunque si
/ 'ubi platonis requiescunt ossa', / forse più con le schiene che col fiato /
. gozzi, 52: io ho veduto più volte comparire un buon cervello innanzi ad
i polmoni, / acciò ch'io dia più fiato alla mia piva: / tu
: a me, ch'avea le pive più gonfiate / nel dir mal delle donne
i-41: osservisi l'ora del pranzo più dell'ora della medicina, né si imitino
, sono sparite, / benché non fusser più sui vanni preste, / quelle per
pare ieri quando in ogni brigata il più giovane di tutti, il pivello, ero
condivideva con un altro pigionale, pivello più di lui ma non meno famelico di
1-39: il riccetto se la faceva più con loro due che coi pivelli dell'età
mancini (sampdoria), ma il più meritevole è il granata per avere fatto
pasolini, 3-176: era un pivelletto poco più che quindicenne, con una cocca che
gli diceva, al quale onoravano più che a tutti gli altri con profumi
santa chiara / gran polviglio, in più cantara / la gran concia qui ravviva
riccamente decorato, è usato nelle cerimonie più solenni. capitoli della compagnia dei
nostri, già è cinquecento anni o più, ebbono loro ceppo e principio,
/ toccate mai / io ne ho vedute più volte / ma ero troppo tardo se
-verso pizio: quello, per lo più esametro, in cui venivano espressi dall'interprete
futuri / prenda a svelar, molto più santi e certi / di quei ch'è
, salata o dolce, per 10 più di forma rotonda e piatta. -in partic
varianti spesso dotate di denominazioni specifiche più o meno di fantasia). -pizza alla
usa, come in persia per lo più, pane più grosso, cioè fatto a
in persia per lo più, pane più grosso, cioè fatto a pizze o schiacciate
una catinella ricaduta nel cuocersi e ridotta più propriamente a una pizza, segno del
simile al suddetto, ma la metà più picciolo, a roma lo chiamano pizzarda
dei pizzacarini: vi dispiace di non poter più andare a caccia, in vailazza!
pizzafrona, sciamò all'ora diogene, più dell'urna di pandora, più della stigia
diogene, più dell'urna di pandora, più della stigia palude fecciosa, benché candidata
uccello [il passero canario] alquanto più grande del... ligurino..
e per fermar le cose che non vadano più innanzi. botta, 7-355: pizzaguèrra
simile al suddetto, ma la metà più picciolo: a roma lo chiamano pizzarda,
verdi foglie dei canneti, / le più profonde dei laureti, / intanto che
cose, tanto che niuna cosa è più celebre in roma del suo vocabolario. ha
soderini, i-19: le mosche, pizzando più dell'usato, e l'oche più
più dell'usato, e l'oche più del solito attendendo a pascolarsi con ingordigia
piglierano ogni partito a loro possibile, e più tosto veruno a pizarse al filo de
o in treccone, / beccai e pizzicagnol più persone, / orafi e maliscalchi e
noto pizicagniolo? so che non sete punto più di me. g. c.
ritrasse una girella di salciccia, la più naturale ch'uscisse mai di mano di
1-8: nella bottega del pizzicagnolo, più che in qualsiasi altra, trovansi vendibili
acciughe, candele di sego, solfanelli e più altre cose. tarchetti, 6-ii-603:
1-iii-589: d miglior vino dà l'aceto più pizzicante. -acre (un
vii-485: non si sentono, per lo più, che querele, ricircolate in questi
modo da provocare una senzazione di dolore più o meno accentuato o, anche,
, 1-29: giuro dio, ella è più perduta di me, mi si scaglia
di diverse sorti, come bicchieri a più foggie, tazze, saliere, vasi da
: tre quattro ragazzini, un po'più grandi, avevano pizzicato, in qualche
-nei giochi di carte, prenderne una o più dal mazzo. - anche assol.
quivi nel primo sonno si pasceva della più soave parte che gli piaceva, ora pizzicava
reame, / in assisa polacca assai più belle? bemari, 4-202: cupris si
la natura ormai esausta nel provedervi delle più deliziose vivande! fumino queste per significar
che impari / de l'offizio primiero altro più degno. / spargesti polve a pizzicar
la cannella e i gherofani non pizzicano più loro la lingua e appena sanno qual
del suo cuore divenivano ad ogni momento più forti; il sangue, ardente, le
da lontano per non provare d'appresso qual più di loro vagli nella forza. papi
l'animo de'nostri maggiori, tanto più che il nostro clima è assai più adatto
tanto più che il nostro clima è assai più adatto che il vostro agl'incentivi amorosi
è una vergogna questa, che quanto più si gratta, più pizzica, quanto più
, che quanto più si gratta, più pizzica, quanto più si scalpella,
più si gratta, più pizzica, quanto più si scalpella, più bolle. f
pizzica, quanto più si scalpella, più bolle. f. f. frugoni,
173: la lettera di biagini pizzicava più della frusta di cartapecora che temporibus illis
la zappa con una rapidità degna de'più grandi encomi. nievo, 426: il
o se gli dava qualche zaffata era più per noia che per altro. carducci,
lui, accama, inciccia poco; più che altro pizzica in pelle in pelle
c. e. gadda, 6-43: più ingravallo si buttava al folklore, tra
al folklore, tra tevere e bifemo, più lo pizzicava dicendo pizzicarolo e guaglione,
lo pizzicava dicendo pizzicarolo e guaglione, più lui si ritraeva come una lumaca in
suo 'bisticciarsi'ricordandosi che si può dir più a proposito in molti casi: pigliarsi
o pizzichi le corde / la man del più valente ceterista. carena, 1-18:
dita d'ambe le mani, per lo più stando il sonatore seduto e tenendola fra
, lo pizzicò, lo grattò dai più gravi salendo ai più acuti. orioni,
lo grattò dai più gravi salendo ai più acuti. orioni, x-4-281: tutta
un accordar di violino in una delle più prossime case. -fare risonare le
pizzica ancora di poesia e che pratica più volentieri con le muse che con le
una professione, di una dottrina; intendersi più o meno di qualcosa, averne un'
che alle scienze fisiche, o al più pizzicai qui e colà un po'di
-e'ne pizzica, anzi ne tiene più di sessanta per cento, ma che
che pizzica del bestiale e per farsi più maravigliosa ha voluto far sin della neve
, pizzica dell'oltramontano. così predicano i più de'nostri umanisti. manzoni, v-1-15
ficcarti quassù, incocciato a non metter più piede in firenze, mi pare..
1-632: lo spirito gallicano, che pizzica più o meno di giansenismo, intacca
51: chi altri spirti aver se tien più cari / secondo che gli picica il
tranquilla felicità contemplativa sorprendevano me quand'ero più lontano dal fantasticare sulla bellezza, allora
dal fantasticare sulla bellezza, allora ch'ero più preso nei miei impegni...
impegni..., che mi pizzicava più il palato la bestemmia per la troppa
correvan là, dove gli amici erano i più forti e l'impunità sicura. cantù
a un amico per cose che al più dovrebbero farti l'effetto di un tonico,
b. pino, 3-38: madonna ha più gelosia del messere che io non ho
. quantità di sostanze, per di più in polvere, che si può prendere fra
prendere fra le punte di due o più dita. f. f.
di piccoli confetti zuccherati, per lo più costituiti da un seme di anice.
6-142: gli americani, e anche più le americane, si muovono troppo, sono
del buon successo, non ne divennero però più insolenti, anzi considerando in se stessi
ai ragazzi perplessi si sono congregate persone più serie e ragguardevoli le quali correvano tutte
ragguardevoli le quali correvano tutte alla pizzicheria più prossima per rinforzare i pasti carnevaleschi con
. sennini, 337: attendevano delle più belle e più fiorite cose che avevano
, 337: attendevano delle più belle e più fiorite cose che avevano, per modo
[pastorii furono addoloratissimi di non averlo più fra loro e gli portarono, quand'ebbe
, du tipi de pizzichini un ber po'più scuri de lui, uno de qua
modo da provocare una sensazione di dolore più o meno accentuata o più spesso come
di dolore più o meno accentuata o più spesso come espressione di un impulso erotico
carne altrui con due dita, che più comunemente si dice pizzicotto e pulcesecca. moretti
estro, che aumenta di un sapore in più il sapore denso e misterioso della vita
può prendere fra le punte di due o più dita ravvicinate. -in senso generico:
generico: piccola quantità (per lo più in relazione con un compì, partiti
fra le tue merce, / fra le più belle o lerce, / sare'di
sminuzzare le terre del comune fra i più poveri, in tante briciole, un
1-310: c'era una breve spiaggia, più su della spiaggia un orto, poi
attorno. moretti, i-935: i più dovevano contentarsi in un primo tempo d'un
esse se ne andasse alla buon'ora e più non tornasse. bandi, 34:
m'indussi a pigliare un lieve pizzico delle più leggiere tra queste vostre frasi e gittarvele
ipogastro è sorto all'opera / poco più che incamiciato. 6. persona
un pizzico e pensò: vorranno cose più allegre. alvaro, 13-13: la simulazione
prurito diffuso, prolungato, per lo più non intenso, avvertito in varie parti
/ del pizzicor, che non ha più soccorso. ottimo, i-502: la medicina
fatto pizzicore che, per sbibbiarsi e spogliarsi più presto, non guardano di strappare qualche
palato. gir. giustinian, li-2-181: più opera in lor il pizzicor della gelosia
, spero / sì facilmente noi trarrei più fuore. ghislanzoni, 16-12: in
forza della maledetta abitudine, contratta fino dalla più tenera età, di cedere ad ogni
sanar quel che s'offende, / quanto più di sanarlo altri procura. pasquinate romane
: va'via buonalana, per te la più splendida è sempre l'ultima che punti
: coloro che vorrebbero pescar misteri ne'più triviali romanzi figli di poetico pizzicore e talvolta
rimorso. becelli, 1-169: né più temer che la mia bocca schiuda /
lusingarlo sfruttando i punti sui quali è più sensibile. passavanti, 226: pare
male parole ti rigetta / e per più settimane stai digiuno. forteguerri, 9-38:
, 58: le carrozze di nolo con più fatica: vetturale a terra; fanfara
può prendere fra la punta di due o più dita ravvicinate (per lo più in
o più dita ravvicinate (per lo più in relazione con un compì, partitivo
. nieri, 39: non c'è più rametta verde: tutte le case vuote
cipiglio, un broncio tale che non pareva più lei, e non si sognava nemmeno
3-14: un'altra mutazione, e forse più stravagante, mi restava anche a fare
, sembrava acuirsi sotto la fronte sempre più larga. comisso, 5-287: il
ne sparge un pocolino e che noi più comunemente diciamo 'fare il pizzo'. fanfani,
pizzuto, agg. fornito di una o più punte; appuntito. bizoni,
, con quella voce che a'miseri più esaudevole è data, che ella mai a
i padri con l'esempio di questo giudicio più placabili contra loro divenissero. buonaccorsi,
. saraceni, i-230: era bruto molto più di cassio placabile verso i vinti.
azzuffarvi con un avversario ch'essi credono più onorato de'filebi e compagnia e meno
grida, i movimenti di questa parte più placabile erano mossi e regolati, senza
settembrini (luciano], iii-2-122: molto più moderato era il vecchio e più placabile
molto più moderato era il vecchio e più placabile nell'ira e più mite nei
il vecchio e più placabile nell'ira e più mite nei castighi e più rimesso nei
ira e più mite nei castighi e più rimesso nei capricci. -incline a perdonare
, come aggiorni, / cessi fortuna o più placabil tomi. grillo, 368:
awien che al variar degli anni / più mite e più placabile si renda.
variar degli anni / più mite e più placabile si renda. -meno violento
alta rocca / gli fa benigni e più placabil l'ira. -con litote
nel principio, già venti anni o poco più, per modo di burla con certa
per i contorni in forma di proclami o più presto di scomuniche fatte contro la messa
buone, credendosi di non placarmi mai più, perché io fingeva di non volerne
io fingeva di non volerne udir mai più niente, mi spartì mezzo il suo,
del cavaliere, il quale non ebbe più ardimento di ritenerla, bensì smarrito e
, come placar gli suoli / ne'più tepidi verni, allor che 'l nido /
la placò. 2. rendere più ragionevole, più comprensivo, meglio disposto
2. rendere più ragionevole, più comprensivo, meglio disposto (soprattutto in
dico giusto), placare i creditori più feroci. -assol. visconti
acqua, e c'è una voragine più profonda, invisibile, che domanda sangue:
. e. cecchi, 5-224: più grandicelli, salendo alla necropoli nelle commemorazioni
placare un'aspra rissa, / e più feroce quanto è solo interna, /
è solo interna, / penso lotte più estranee: penso lissa. -risolvere,
incontra il mar schermire: / ché sempre più superba e più arrogante / crescea fortuna
: / ché sempre più superba e più arrogante / crescea fortuna le minaccie e
dopo in belgio e non si placò più mai e continua mentre scrivo in corea.
, come morte. -assumere toni più dimessi, meno enfatici (uno stile
. che non è o non è più adirato; tranquillato, rasserenato (anche in
funzione predicativa). -anche: diventato più ragionevole, più equilibrato.
. -anche: diventato più ragionevole, più equilibrato. guido da pisa,
in me imperfetto e mi renderesti forse più placato a me stesso e alle cose
pratesi, 1-52: la moglie ora era più tranquilla, più placata. pirandello,
la moglie ora era più tranquilla, più placata. pirandello, 8-567: marco picotti
quello di arcetri. -che non ha più un aspetto marziale; che non è
un aspetto marziale; che non è più segnato dalla ferocia. dottori, 3-13
placato il vento / già non faceva più brandir la nave. gadda conti,
attorno e i vecchi troni non erano più, e nel cielo placato splendeva l'iride
: fia la santa amistà, non più feroce / qual ne'prischi eccitar tempi godea
dopo il lavoro. -non più problematico, che si basa su profonde
, omerici. -che non suscita più polemiche. landolfi, 9-44: e
: coloro che vorrebbero pescar misteri ne'più triviali romanzi figli di poetico pizzicore e
metallo o di altro materiale, per lo più limitata rispetto alla grandezza.
di una condizione (ed è per lo più portato in vista da addetti a particolari
6-i-235: -sì -ripresi io, a voce più alta lo si sarebbe autorizzato alla mendicità
botto. -targhetta, per lo più di ottone, posta su determinati banchi
istavan disposti con ottima simmetria ed in più ordini sedili per l'assemblea. carducci
6. per simil. strato più o meno sottile di vegetali che ricoprono
placca-modello: piastra a cui sono fìssati più modelli per la formatura. 15.
presente sulla superficie dei denti, per lo più di origine alimentare, che agisce come
vista. -grossa papula o in senso più generico, rilievo cutaneo di forma rotondeggiante
di forma rotondeggiante con superficie per lo più essudante, crostosa o vegetante. -ciascuno
caratteristica dell'arteriosclerosi costituita da zone più o meno circoscritte di degenerazione grassa intimale
grassa intimale di colore giallastro, per lo più erose o ulcerate con deposizioni trombotiche sovrapposte
: parte di un orologio, per lo più a pendolo, che forma una flangia
la parete s'erano incredibilmente moltiplicate. più vistosa delle altre, una d'esse
: i nomi d'orafi lombardi che più ricorrono e meglio si legano ad opere
. -placenta multilobata: quella costituita da più di tre lobi, isolati fra loro in
nel segmento inferiore dell'utero con ostruzione più o meno completa della bocca uterina. -
tessuto placentare, costituita da uno o più cotiledoni, separata dalla placenta principale da
: quella costituita da tre lobi separati più o meno completamente fra loro. -
che la radice, le due o poco più placente o foglie seminali ed una piccolissima
o placenta, le quali per lo più formano la maggior parte del seme.
bot. placenta. -anche: insieme di più placente. tramater [s.
umido delle dette placentule, sicché vie più si potrebbe concludere la bontà del medesimo
caso, l'atto politico si chiamava più spesso exequatur). -per estens.
marchesa colombi, 2-233: ci vuole più coraggio per fare quanto avete fatto voi che
tutti gli altri casi gioverà certamente sempre più la placidezza che la troppa severità.
premure de'sudditi le pretensioni. quanto più la riserva è piena di placidezza,
magnifica della lirica wordsworthiana di pochi anni più tardi. -caratteristica di uno stile
. era in divisa, con gli occhi più larghi e illuminati che mai, con
, et a maggiore placidità ritornati, il più breve che puotero uscirono dall'imperatore.
è stato imposto il ragionare, e tanto più degna d'essere a fondo trattata,
d'essere a fondo trattata, quanto ella più specialmente si confà e si adatta all'
, deferente. frachetta, 1-2: più carico porti quel prencipe... che
/ girar i colpi ad or ad or più lenti, / dal magnanimo cor deposta
: voleva fargli succedere un governatore di più placidi sensi. brusoni, 624:
, 1-63: fuggire, disertare o più semplicemente restarsene imboscato con placida coscienza!
senza di me difficilmente vi si sarebbero mai più destate. grave, non perdonabile seduzione
torvo o placido, potrete, come più vi sarà caro, darmi e morte e
affetto della madre è focosissimo ed assai più placido è quello del figliolo. parini,
pago e dell'avito censo, / più non presume. cesari [imitazione di cristo
. brusoni, 352: parve tanto più strana quanto più innaspettata questa risposta al
352: parve tanto più strana quanto più innaspettata questa risposta al duca, e
ed apologie di qualche scrittore un'aria più placida in vista, un questionare,
un questionare, se miriamo alla scorza, più discreto e civile. c. i
, lxxx-3-379: persuase gli altri a tentare più placidi mezzi. manzoni, pr.
quel punto in poi, una vita delle più tranquille, delle più felici, delle
una vita delle più tranquille, delle più felici, delle più invidiabili. [ediz
tranquille, delle più felici, delle più invidiabili. [ediz. 1827 (
(674): una vita delle più placide, delle più felici, delle più
: una vita delle più placide, delle più felici, delle più invidiabili].
più placide, delle più felici, delle più invidiabili]. praga, 3-137:
che il cortegiano descenda qualche volta a più riposati e placidi esercizi. c. i
i pensieri che volevo, accendere le più svariate visioni, ecco: d'un bosco
/ e in me la sorte incrudelì più molto / placida e molle che sdegnosa
, diviene rumoroso e spumante, scorrendo più ristretto fra scogli che minacciano naufragio a'
la dogghia / il mare, più di noi rozzo e villano, / sanza
e leonilda fugitivi, scostandosi ogn'ora più dagli egizi lidi, gonfia da placidissimi
venti vi predominino, quali vi sieno più diuturni ed impetuosi..., quali
: ora se ne vede una moltitudine più spessa [di stelle], quando la
esili e frequenti, si fecero espansi e più placidi. 16. tenue
: non vi sono, io credo, più soavi idilli di quelli che formano dialogando
che col declinare del giorno andava facendosi più folto e profondo! cassola, 5-37
, ma covano sempre nella calma loro più placida qualche imminente tempesta.
dal sembiante, / che tende, più che al placido, al severo, /
acri appelladi al loro ofìcio, non debano più introdurle né placitarle in alcun consiglio,
730: questa è chiamata plachite et è più tosto crosta che pomice et è più
più tosto crosta che pomice et è più utile alla rogna e al saldare.
: la cadmia si genera delle parti più grosse e si truova... o
chiama placiti, ancor essa dall'argomento più tosto crosta che pomice, dentro varia
fiorentino, 14: gli allumi naturali sono più, cioè l'allume scissile, il
galeno...: quello è più sottile che chiamano scissile, e dopo questo
compiuta da una persona fra due o più possibilità; arbitrio (anche nelle espressioni
quanto lontano dalle bocche? e dove? più su della bocca della divisione o più
più su della bocca della divisione o più giù, più profondo o meno profondo
della bocca della divisione o più giù, più profondo o meno profondo e quanto più
più profondo o meno profondo e quanto più e quanto meno si ha da alveare,
2. parere, opinione espressa per lo più in forma sintetica su un argomento;
: sentii il bisogno di consultare assai più la specie, la natura umana di
degli otto, non potendo però procedere più oltre senza l'ordine di sua altezza
il testo (e fra questi il più antico, del 960, è il placito
proporzione del cranio, sono i denti molari più grossi che esistono in tutto il regno
e distribuite su tutta la pelle o più grandi e distanziate o localizzate sul rostro
il 'creatore'non ce la faceva proprio più., ad astenersi dalla creazione. «
lumiera fissata al soffitto, per lo più in forma di calotta, che non
-gè). regione terrestre per lo più molto vasta o sconfinata e lontana da
d'italia il seme e lo sviluppo della più calda rivoluzione e della rigenerazione dell'uomo
senza conoscerla d'appresso, una dama della più gloriosa nobiltà occitanica, trapiantata nelle mistiche
chilometri dall'europa, in una delle più riposte, spopolate e inospitali plaghe del
bocchelli, 1-iii-780: cotesta maggior vena e più turgida, lo 'spirito'del fiume,
le abitazioni il levante, credendolo assai più salubre. -scherz. piazza di
5. tempo, periodo per lo più ampio e indistinto nella memoria.
l'atmosfera sfiora il segreto della propria natura più gelosa. -vita ultraterrena,
modo compagno l'intervallo d'una diatessaron più grave, e apparvero a due a
, iv-828: alla fine, non potendone più [d'annunzio], ha plagiato
se stesso e ha ripetuto le battute più celebri del suo canto del 1900 per il
vero dev'essere, quanto può, più che può, il copiatore di cristo,
testuale dell'opera altrui, anche e più spesso nella contraffazione mascherata di essa,
che io versava leggendolo che non avrei più trovate vergini le anime dei lettori, conobbi
sempre agli scrittori che hanno detto il più di cose nuove. imbriani, 2-113
è un plagio bell'e buono, né più né meno de'pezzenti del sor felice
diminuiti di molto, rispetto ad altri più calamitosi anni... e che nella
tra gli odierni dodici modi i plagi sono più puri e semplici. bontempi, 2-2-176
antille. il 'plagiodontia aedium'è un po'più piccolo del coniglio; ha l'aspetto
di un ratto, ma con capo più sottile, orecchie piccolissime, occhi situati fra
pesci con scheletro cartilagineo, per lo più di notevoli dimensioni e fomiti di cinque
plaitato, agg. ant. conteso da più pretendenti. anonimo, i-506: poi
un breve volo riflessivo che finisce poco più in là fra le erbe.
. piovene, 7-388: non trovo più gli incantevoli fanali a gas della strasburgo
. l'essere piano, in modo più o meno perfetto (una superficie lavorata:
nave, situato generalmente nel settore centroprodiero più elevato e con visuale libera verso la
: a quell'ora non ci sono più che ombre sui ponti, vedette sulla plancia
. 'plancia da sbarco': passerella di legno più piccola della precedente, sprovvista di candelieri
linguaggio delle caserme, tavola larga poco più di 40 centimetri, poggiata e avvitata
, ma il cui legno è più elastico e più tenace, e quindi più
ma il cui legno è più elastico e più tenace, e quindi più atto
più elastico e più tenace, e quindi più atto agli usi di fabbrica.
: rotismo epicicloidale in cui una o più ruote girano intorno ad assi trasportati da
i movimenti dei pianeti. i planetari più celebri sono quelli di huyghens e quello
12 m) con una durata molto più breve per consentire allo spettatore la visione
-li diedi di vedere / per farvi più dolere / con savere come sono diviso /