è corto e largo, l'avambraccio più lungo del braccio e gli arti anteriori
del braccio e gli arti anteriori sono più sviluppati dei posteriori anche nella muscolatura,
o rossiccio, rado sul ventre e più lungo sulle spalle e sulle braccia, la
: mentre i suoi organi, sebbene più. dotti, tengono di quelli dei
dalle loro? slataper, 2-285: più di tutto m'hanno fatto impressione forte un
il cannocchiale della imperatrice si era diretto più volte a lui. castelnuovo, 43:
tempesta di domande insieme con gli epiteti più gra ziosi con cui eravamo
l'elevazione della mente e, per lo più, con la recita devota di formule
: o quando credi tu che sia più grato a dio, o che tu
giordano, 1-53: molto sanza fine piace più a dio l'orare della mente che
lxxx- viii-n-609: or non si stende più la lingua mia, / però che
, 13-50: poi che fummo un poco più avanti * / udia gridar: '
in ogni seme, oltre le parti più grossolane o materiali, vi sia questa
e dispone in forma organica le parti più crasse, onde ne sorga la pianta o
. o se concepiscono qualche cosa di più e di loro proprio, sono figure staccate
, 4-26: i conferenzieri per lo più non venivano a tenere un discorsetto,
si annette a questa parola), tanto più rispetta le uniformi, ha bisogno di
, iii-25-218: così ebbero origine e vita più o meno organica prima i fogli domenicali
separano una generazione dall'altra, le più celebri battaglie non determinano alcuna data organica
personale di un'amministrazione (per lo più riportata in apposite tabelle organiche del personale
b. doni, i-287: quello che più importa e che dà occasione di vilipenderlo
. la programmazione di organigrammi lesbici sempre più inter-raz- ziali e inter-classisti al festivals e
-anche: strumento portatile montato per lo più su un carretto con due ruote,
leopardi, 4-25: secondo i principi professati più o meno chiaramente dalla odierna filosofia,
punto dell'organismo importa sempre una commozione più o meno estesa anche nei punti collegati
io... penso ed amo di più. -ente, associazione, grappo fondato
che queste misere creature, degne di più di compassione che di perdono, esercitino
risoluto a tentare parecchie prove parziali, più o meno estese, più o meno
parziali, più o meno estese, più o meno riuscite, pur di raggiungere,
nome (serres, 1842) alle parti più piccole degli organi, ma della
. non per altro si finge più giovane, senon perché vi s'infonde dentro
7-156: nelle bertucce e ne'babbuini più simili all'uomo... si sono
/ tra i muffali pensò farmi il più bello. giordani, xiii-19: non
ci confessiamo obbligati, come a colui che più acconciamente alla nostra opera e con ordine
acconciamente alla nostra opera e con ordine più rispondente al nostro 'vocabolario 'si vede
verri, 2-iii-56: non conosco uomo più... capace di organizzare un
possano avere luogo nelle condizioni migliori, più ordinate o più efficaci una rappresentazione,
nelle condizioni migliori, più ordinate o più efficaci una rappresentazione, una manifestazione,
elefanti, là si organizzano spesso le più fortunate battute di caccia grossa. gramsci,
di esaltazioni fittizie, teresa non penserà più alla sua età. -favorire in
facevano i soldati, che uno dei più evidenti effetti della celebrata organizzazione tedesca era
costumarono gli antichi, per comprender con più chiarezza li primi ordinamenti del corpo dell'
sua vita si organizza e arricchisce sempre più e si versa nel cosiddetto esterno.
uomo, il quale, per esser più perfetto di alcuno altro animale e più
più perfetto di alcuno altro animale e più organizato, acciò che, mediante la moltitudine
altre creature, onde ha bisogno di più cose che alcuno altro. a.
proporzioni perfettamente sviluppate (per lo più in relazione con un avv. di signif
non tutti ne uscivano contraffatti, i più robusti e meglio organizzati vincevano quella dura
-fatto, composto, risultante da più elementi fra loro omogenei. mattioli
gli uomini con la testa bene organizzata son più idonei che altrove al maneggio degli affari
fortemente organizzato: ma perciò patisco di più. 4. coordinato, armonizzato
6-128: è difficile trovare una prosa più tenace, più logica, meglio organizzata
difficile trovare una prosa più tenace, più logica, meglio organizzata di un muro
si diceva) dell'intesa fosse tanto più efficace,... meglio organizzata
i modi della previsione organizzata a una più vasta vita. comisso, vi-125: pechino
il pugilato: anche quello dilettantistico. più che uno sport, lo considero una
6. unito, consociato (per lo più per la difesa dei propri interessi)
fischi 'e deputazioni composte di non più di cinque individui 'ben organizzati'.
i tedeschi e giusto che i popoli più deboli siano assaliti e * organizzati 'da
e * organizzati 'da un popolo più forte. 7. medie.
compimento di un avvenimento a cui partecipano più persone o per la vita e lo sviluppo
signori germanici, voi siete indubbiamente i più grandi organizzatori che il mondo mai abbia
veduto, e i vostri sono i più valorosi soldati del mondo. ojetti, 1-13
, 5-93: fantasia molto calcolatrice, più da organizzatore che da poeta.
. pallavicino, 1-454: essendo troppo più simi- gliante al corpo di qualunque uomo
,... se la composizione è più complicata, dee prodursi la organizzazione de'
, i-351: anche gli animali hanno più o meno società, proporzionalmente alla natura
alla natura rispettiva, e le scimie più degli altri, perché più si accostano
le scimie più degli altri, perché più si accostano alla nostra organizzazione. carducci,
della loro amabile organizzazione e d'una fibra più molle, troverebbero per istrada tanti inciampi
delle meccaniche leggi e da quella anche più importante che ha per oggetto i fenomeni
tredici mesi? perché gli ci vuol più tempo che ad ogni altro animale a
perfezionarsi. dunque egli ha un'organizzazione più complicata e in conseguenza più stimabile.
un'organizzazione più complicata e in conseguenza più stimabile. ardigò, vi-95: la ragione
o una prima o seconda o ancor più complicata organizzazione di que- gl'indivisibili.
scolastica. tecchi, 10-61: quel che più sorprese roberto fauni fu, per così
non poco, e renderne il frutto ben più squisito di quello d'oltremonte. ferd
un saggio di organizzazione diversa: gente più segreta, men conosciuta da di là
costituita con accordi fra i governi di più stati o, anche, fra privati,
economico degli stati membri e un sempre più elevato tenore di vita dei popoli, di
polizia criminale, istituita nel 1913; più noto come interpol, si prefigge di assicurare
un milione di profughi provenienti per lo più dall'europa centrale e orientale; soppresso
preservare le risorse naturali e adottare metodi più progrediti di produzione agricola, di migliorare
portare tutti i popoli a un più alto livello sanitario, mantenendo e
studio organizzato che si interessa dell'utilizzazione più razionale delle energie personali all'interno di
nominati dal governo e scelti tra la gente più proba e dignitosa del paese. gobetti
, 1-114: natura ha dato alla più parte degli insetti tali organi vocali che
, coda, proboscide. ce n'è più? annuccia guardava incantata il meraviglioso organo
maschili. sicinio, 99: -quanto più è oscuro l'aere tanto meglio si
organi del sentimento e dell'uso vivono più o meno perfetti nell'uomo stesso. cantù
ma gli aveva lasciati intatti gli organi più importanti, la stima di se stesso e
a cui non fu concesso neppure il più rudimentario organo mistico ritengono che le conversioni
rassegna come la sua, la quale, più che a una qualche reputazione letteraria,
. de luca, 1-1-212: è più facile di poter suffeudare puramente e senza
consultori proponemmo il prestito nazionale con regole più opportune ed eque di quello imposto.
cinque e dalla pedaliera; risale alla più remota antichità (già nella bibbia,
azionati per compressioni di acqua; poco più tardi si costruirono strumenti azionati senza che
piombo e di stagno; venne sempre più perfezionato anche in base ai diversi indirizzi
le canne dell'organo non si fanno più grave o più acute per la mutazione
dell'organo non si fanno più grave o più acute per la mutazione della fistola.
mutazione della fistola... nel farla più larga o più stretta, ma sol
... nel farla più larga o più stretta, ma sol per la mutazion
. candido, 53: lucrezia, quanto più ne'traandati tempi dichiarossi pudica, altretanto
modo, a ogni costo, nel modo più assoluto, qualsiasi cosa accada.
ch'i'per me non acatto / come più viver possa a nessun patto. petrarca
io bevessi, risposi « non bevo più », non volli più bere a
« non bevo più », non volli più bere a niun patto. fenoglio,
... quando se ne beve più che di patto, si pianta addosso,
, ora: questa notte ho dormito più che di patto.
de'castagni, e ci sono stato più che di patto: ci ho ricolta una
o essere soddisfatto di una condizione considerata più conveniente o, comunque, meno sfavorevole
quello che tu puoi mantenere e non più. soderini, iv-262: sono le galline
. -sul patto: per di più, inoltre (ed è espressione region
. senza terra, sapeva di non valere più niente; e sul patto, era
stati e... non ne dicono più male. -venire a patti con
patti e pagati, né se ne parli più. 2. gioc. partita
gli fecero baciare il chiavistello. fu più la paura che il danno, ma tanto
nostro forse si direbber, attendendo il fatto più che la voce, raccomandati) perché
, che par che fusser un grado più basso della compagnia e del nome latino.
. patùlia), si. gruppo, più o meno consistente, di militari,
capitano che lo sfotteva e lo mandava più spesso che gli altri, la notte
domus. -raggruppamento, per lo più alquanto esiguo, di persone legate da
mettono carponi, in pattuglie delle specie più caparbie. r. longhi, 1-i-1-431:
di sorveglianza ', alter, del più ant. paiouiller, deriv. da patte
numero di militari o di guardie più elevato del solito e adibita per
del solito e adibita per lo più a servizi di ordine pubblico (
il giorno delle nozze, era il più contento e giovial giovane che vivesse a
'. io poi li farò trasportare in più piccola scala. pagherò quel che sarà
danari per pane e vino e di più il loro salario pattuito. giannone,
: casale... era il punto più difeso della parte pattuita al re di
. materiale di rifiuto, per lo più urbano o domestico, raccolto per essere
sotto nome d'osservazione, per lo più, un cotal pattume donde non trarresti sugo
è pattume. quando non c'è più linfa, hai voglia di rinverdir le
politica sudicia: levate i piedi al più presto da cotesto pattume. guerrazzi, 1-191
per trabalzare un prete, / qual più boriando di trar dalla rete / operò sì
... che pareva non dovesse finir più, rotolo sfiatato: issa est.
chi si compiace in godere er lo più agiato e inerte, e negli atti se
o di rabbia, provocato per lo più da un'alterazione improvvisa e immotivata dell'
proprio del linguaggio familiare, per lo più al plur. e spesso nelle locuz.
patume lungo le mura, che è il più bello spasso ch'io abbia in firenze
, e tu sovente, vergendomi solo il più delle volte e paturnioso e senza mai
sono pauciferi, cioè che ne generano più d'uno, ma non però molti.
ove venne confusa da principio con il più vasto e generale fenomeno iconoclastico e col
niceforo foca] poderoso esercito, dicesi più di quarantamila uomini, di varie nazioni
di colore viola pallido, con macchie più scure internamente e hanno il calice diviso
ma lo stato permanente di una classe più o meno numerosa nelle società moderne.
credente nella virtuosa 'lusitanidade 'pauperistica più che dittatore di masse moderne.
, in cotal atto riluce e risplende più che non fece ne la sua paupertate
più o meno gravemente la sicurezza o la
minaccia (e si manifesta, per lo più, con reazioni fìsiche, come sudorazione
di sentenze, 1-20: noi semo più spesso in paura per pensare che per
medici, ii-5: da poppa assai più furiosa viene / con grande impeto e forza
boccaccio, 1-i-92: deh! non aspettiamo più le punte di quelli ferri, i
la donna il suo marito esser il più pauroso uomo del mondo e che d'
, perocché quella era una cosa la quale più potrebbe valere alla gente rozza e non
assai volte avviene gli uomini, più per paura della pena che per amor della
contarini, lii-6-243: non si poteva più umiliare l'imperio e liberare i prìncipi
: grida fresca; son quelle che fanno più paura. pellico, 2-4: non
tanto avaro che non si potria dir più, il quale... aveva sempre
, 8-7: la paura del male ha più forza in noi che non ha la
la paura che alfredo non si facesse più vivo. -apprensione per quanto di
da me. 5. ipotesi più o meno fondata o, anche, convinzione
vece d'andar dietro al vago de'più bei fiori, non abbiate fitto il
aiutare quello slancio dove ve ne è più bisogno. nievo, 307: avrei sdegnato
spauracchio soprattutto ai bambini (per lo più al plur.). fanfani,
an per aria '. -avere più paura di un topo che roda la tasca
.]: montagna pistoiese. « ò più paura d'un topo che mi roda
afflizione. -essere o essere stato più la paura che il danno; riuscire
fatto. per verità, è stata più la paura che il male. carducci,
non fossero questi fogli, che quantunque più deboli di sue tele, non àn
povertà non ha paura, / ché più che morte eli'è crudele e dura
in paura, / alora ingrassa e divene più forte. compagni, 2-14: i
ha paura non mangia '(ogni opera più semplice richiede coraggio. per soverchia prudenza
s'è scampato un danno o rinvenuto più lieve che non si pareva: 'la
che fugge ogni uom da me, più pauroso / che non dal cam rabbioso.
conosceva la donna il suo marito esser il più pauroso uomo del mondo e che d'
belve. a. boito, 97: più pauroso / alla vista e maligno era
pecchi, 13-132: questo il nodo più grosso: appena apparso, quasi un
posta con le difficoltà metriche e stilistiche più paurose, s'abbia a compiacere così largamente
gide... ha fatto la scelta più paurosa di tutte: una combinazione tra
senza turbarla; e le pause eran più dolci del sonno. govoni, 487:
del carretto, 2-6: però non parliam più ma facciam pausa. ariosto, 3-77
in cotali brutte sue stonature, ogni più bella prosa sarebbe apparsa deforme.
una terribile immobilità per irrompere poi con più violenza. e. cecchi, 5-242
5-242: se mi dicevo che non avrei più resistito, succedevano, come all'estremo
o di un discorso (per lo più nell'espressione fare pausa). bembo
. moravia, 1-614: qualche detrito più grosso galleggiava nelle pause tra un'onda
fenomeni sonori; pausa grande quella, più lunga, che divide il ii tono
, interrotta da pause talvolta di dieci e più battute,... che altro
di un'intera battuta, per lo più di 4 / 4 (anche nell'
a una mezza battuta, per lo più di 4 / 4. tevo,
pausa propria. sonovi ancora pause di più battute e pause indeterminate che s'indicano
lunga, per la varietà dei rappresentanti più degna di essere ascoltata. c. bini
una pausa, di un intervallo più o meno ridotto all'interno di
fasi mute dell'apparato avrebbero avuto, più che altro, una temperie pausale, di
. siri, ix-1259: una delle più forte ragioni che induceva gli olandesi a
acuta over grave, pausando due tempi più o meno. g. b. martini
/ che nulla volontà è di più ausa. buti, 3-840: 'questo regno
» dovette « assumere un ritmo più serrato », adeguandosi da un momento all'
animale [il bradipo] sta per lo più sugli alberi ed ivi vi dimora fin
-regolare. pratolini, 9-848: respirava più calmo; il sibilo che si levava
in modo che con le mani non poteva più toccarsi il capo. soleva ancora introdurvisi
'suite 'era per lo più abbinata col saltarello e con la gagliarda
la pavana o quale altra sorte di ballo più l'era grata, e poscia beffandogli
che se ne satollino, ne perciò più dormono. = deriv. da
peverazze', cioè le cappe di mare più andanti. = var.,
e ne'suoi lumi chiari, / né più pavento gli anni invidi avari. detta
guerra mi move, / che com'è più tranquillo, i'più 'l pavento.
che com'è più tranquillo, i'più 'l pavento. erizzo, 3-231: propriamente
de'rei paventa / e va'quanto più puoi dal mal lontano. par ini,
in quel momento nel petto, non più virgineo, della figliuola. montano, 253
di s. chiara, 19: né più dubita per la strettezza ne per la
conseguir merzede, / triema e paventa più l'alma meschina. straparola, 3-3:
terrore egli sol ne va scevro, tanto più allora e per me e per voi
d'italia. palazzeschi, i-180: più d'ogni cosa la donna paventava per
alma; / né sottopor le spalle più pavento / a questa faticosa e grave salma
come prossimo ad accadere; evitato quanto più si può (e può avere sfumatura
.. sforzandosi, con una diagnosi delle più scrupolose, di scongiurare le tanto paventate
, clienti ambiti insieme e paventati, più rumoroso degli altri, forse meno ambito,
assai piggiore, in quanto le tenebre più gl'invitano al pianto che la luce.
lasso, / però che paventoso / son più di tal peccato. livio volgar.
aveano, li sopraggiunse di dietro un più terribile gridare. scala del paradiso,
navigio corre per via sicura, non più pigro né tardo, e per le promesse
antonio di meglio, lxxxviii-n-76: nullo ho più ri corso / se non
more all 'orecchie de'genovesi che può più tosto imagi - narsi che con
i-250: funeste e paventose / le più innocenti cose / ti apparirai d'annunzio
busca, 2-184: diceva essere assai più paventoso un esser- cito di cervi,
aver receputa del mio lungo peregrinare, anzi più presto paventoso ex ilio.
/ tran- ghiottirsi quest'erba, e più non pavé, / e 'l sonno ha
oste armata e le battaglie ordinate e più torri di legnami condotte presso a'fossi,
bandiere. cesareo, 446: non più pavesa la vittoria / le nostre antenne
: i soldati coperti dalle pavesate combattono più arditi. serdonati, 9-39: fatta una
la nave in segno di festa (più raramente in occasione di combattimento)
o, nei mo delli più tardi, di metallo; in virtù di
forma e funzioni presso che analoghe ma più piccolo, che si poteva portare
. scudo in genere (ma per lo più di forma rettangolare e di ampie dimensioni
cimento, né tra 'suoi ritrarsi / più non gli lice; ché fu sua
2-198: al primo suono di tromba i più giovani soldati erano i primi a posar
di mal tempo '. non si usano più. -striscia di panno, variamente
pavia gialla... viene molto più grande della rossa... pavia bianca
.. pavia bianca... è più piccola della rossa e si distende con
vita. palazzeschi, 1-629: per più volte mi chiese pavidamente se era proprio vero
dondi, 272: pavido fato sum più che rivolta / liepor in fuga sentendo a
, e ora si scopre, ma più spesso si cela. soffici, v-1-244:
. lucini, 1-274: le fogliole più tenere, glauche sensitive, / si
campo, di vaste dimensioni e per lo più addobbata riccamente, che, in un
paviglióne, sotto li quali sedeano le donne più principali, tutte coperte de panni bianchi
commercio... avrebbe fatti i più gran progressi sotto gli auspici del suo paviglione
sotto gli auspici del suo paviglione reso più rispettabile. -figur. programma di
del primo caravaggio ma slargata in forme più lente, con quale curata preparazione di campi
, disposte su piani diversi, quali più alte, quali più basse, a perdita
piani diversi, quali più alte, quali più basse, a perdita d'occhio,
. vasari, i-121: altri fanno alle più gentili pavimenti di terra cotta a mattoricini
dipinti; ma questa sorte di pavimenti più conviene alle stufe ed a'bagni che
dipinte, ma di grafito sopra i più duri marmi bianchi e bigi con i
. moravia, ix-26: non avevo più voglia di pulire la casa, io
, 3-44: dove sono le case più belle, stan compartite, in mezo,
di ringraziamento ad uno che gli era più vicino, e balzò dal carro in sul
immensa torre avvicinossi in guisa / che poco più da le superbe cime / che lo
almen 30 cavalli per volta e molto più pedoni. -base di un favo.
villani, 1-8-129: è ferito in più lochi, ornai di sangue / gronda
, 69: è la donna il più fantastico animale che calchi della terra il
giuglaris, 145: eleggono una strada delle più pendenti e meno storte,..
a. casotti, 1-4-2: non più si rimirava il pavimento [di malmantile
, io mal vedeva, / sozzo più ancor che il pavimento, il cielo
e di tormentati, dove una e dove più. cesari, ii-353: tutto lo
a 5500 circa e costituisce la porzione più estesa della massa sommersa della crosta terrestre
chi parlo? / dice, ma saldo più del pavimento / nulla si muove.
lo spettacolo, discorrete ora voi qual sarà più nobile, il barcheggio, a cui
roduttore 'desidera 'vendere al più alto prezzo possine. ma di desideri
su uno (pavimentoso semplice) o più strati (pavimentoso composto): un tipo
159: le pavone per lo più partoriscono di notte stando sopra te pertiche
sta bene la donna al volante! non più, come suole, la bella pavona
belgica segono con sega da legname e più facilmente che il legno una pietra bianca
, diffuso in numerose specie (la più nota è la pavoncella comune, vanellus
delle sopradette foliche e si digeriscono con più facilità perché sono più tenere...
si digeriscono con più facilità perché sono più tenere...; si deve
cello, che altrimenti non si vede più, perché tutto e sempre occupato a
nel corteggiamento della femmina (che è più piccola, ha livrea brunastra ed è
molto grande, ed era maggiore e più bello che uno pagone. giamboni,
imperocché, per la lor bellezza, più nobili sono che tutti gli altri. piovano
piovano e dice: -vedesti voi mai più maravigliosa cosa e con più ornamenti di
voi mai più maravigliosa cosa e con più ornamenti di me? rispose: -sì,
, il fagiano e il pagone sono più maravigliosi, perché sono fatti dalla natura
natura e l'ornamento è naturale ed è più ma- raviglioso e più bello che lo
naturale ed è più ma- raviglioso e più bello che lo accidentale e artificiale.
massimamente inverso il sole perché così risplende più. ca'da mosto, 1-17: atrovasi
alla connotazione psicologica o comportamentale che, più o meno legittimamente, se ne trae
gnene cuopre, egli è tenuto il più bello uccello che sia. dolce, io-1-3
non vedi tu che questa casa ha più occhi che non ha la coda d'
: la letteratura senza il sostegno delle più sode virtù è come una iuma
accompagnato da sei donne de le sue più principali, vestite come lui, finché
su stoffe e tessuti preziosi) che riproduce più o meno fedelmente la forma o l'
belle che cornachie appresso a uno de'più bei pagoni che inmaginar si possa.
verde, ecc. (e i più noti sono l'azzurro, antonomasticamente, e
celeste, con stelle la cui magnitudine più brillante è compresa fra 2 e 5.
dei pavoni asiatici, ma di dimensioni più piccole e privo della lunga coda negli
al pavone', mandare a vuoto sul più bello un'impresa, una beffa.
alla accademia di un economista fra i più venerandi, fotografato davanti e di dietro
occhio e i polmoni / non temon più. 2. largo, ampio
. calandra, iii-226: non portava più il paoneggiante mantello, ma un bel
, pavonegiare), intr. per lo più con la particella pronom. [mi
questo, ora di quello autore, le più volte alla rovescia. v. borghini
sacerdoti del vero iddio, fosser vivuti più morbidamente o meno alla dura che i bonzi
, 8-1-281: nelle quali [dicerie] più che in niuna parte dell'istoria si
greggia, / che le poppe ha più turgide di latte, / va dietro le
; / abbi piatà di me, che più non posso. / tempera ornai i
i tuoi venti crudeli / e non isfolgorar più la mia barca, / poi che
coricando per li arbori (e ciò fanno più le paonesse) noi le guardiamo dalla
, ove trovilo, la disturba dal più covare. fagiuoli, iii-165: né le
, 1-158: la paonèssa non balla più sul prato. ghislanzoni, 17-22:
, iv-298: tra le quali cose le più pregiate e di maggior stima e di
pregiate e di maggior stima e di più prezioso sapore sono senza dubbio state le
scopo ornamentale, fra cui la specie più nota pavonia multiflora). tramater [
-pavonia minore: farfalla notturna di dimensioni più piccole della precedente (endia pavonia)
parte quella ordinerai / ch'agli uomin più difficil fia la via / di farne
comprendente una quindicina, di specie la più importante delle quali è la payena ceerii
aspettato, pazientato, adesso non posso attendere più. soldati, xi-267: mi preparai
lo odiavo anch'io e non potevo più vederlo. -in relazione con una
], rigidamente insassito, l'ore più calde, colla canna in pugno istrutta
'dissimulazione'. cavalca, 11-4: più grave cosa è dimostrarsi d'essere paziente
creò dio fra tutto il genere umano gli più semplici, gli più pazienti, gli
genere umano gli più semplici, gli più pazienti, gli più pacifici e più quieti
semplici, gli più pazienti, gli più pacifici e più quieti che ritrovarsi possano
gli più pazienti, gli più pacifici e più quieti che ritrovarsi possano. g.
era paziente, anzi buono, che più volte lo trovai sulla terrazza a lavar
freddo sono pazienti a segno che le notti più rigide, per non iscoprirsi a'nemici
i buoi,... benché siano più lenti che i cavalli, tuttavia sono
che i cavalli, tuttavia sono alla fatica più pazienti e meno soggetti alle infermità.
si fa e nell'alamagna e in più parti d'italia, anzi pervengono sempre nelli
offerte o le proprie ripulse all'amante più vero; volubile sì, ma paziente.
lo veggiamo bastonare [l'asino] a più non posso da un ragazzaccio per solo
in nostra superiorità, perché non siamo più ora pazienti ma operanti e possiamo contrastare
la femmina et a quella che è più paziente si dà un più generoso stallone
quella che è più paziente si dà un più generoso stallone. 4
stravaganze la faceva forse a riguardo mio più baldanzosa che non era dovere, perocché attribuiva
attribuiva a stolida noncuranza gli effetti della più paziente virtù. ferd. martini,
vorrebbe una casa / che gli fosse più cara, e uscir fuori la notte /
di là tutta roma accorsa dai quartieri più lontani, i mariti, le mogli,
gli amori della gente e fin della più povera e disadorna, con le loro
paziente pittore. bertola, 123: altri più diligenti e più pazienti indagatori che non
bertola, 123: altri più diligenti e più pazienti indagatori che non eravamo noi sarebbero
che non eravamo noi sarebbero forse stati più fortunati. tarchetti, 6-ii-547: l'insegnamento
lett. it., ii-418: la più audace speculazione si maritava con la più
più audace speculazione si maritava con la più paziente investigazione. verga, i-16:
., iii-x-2: quanto l'agente più al paziente sé unisce, tanto più forte
più al paziente sé unisce, tanto più forte è però la passione. benci
varchi, v-536: le cose agenti sono più delle pazienti perfette. b. segni
2-367: la virtù dell'agente quanto più è vicina al paziente, tanto più efficacemente
quanto più è vicina al paziente, tanto più efficacemente opera. rosmini, xii-219:
, delle quali vedrete sempre ridere molto più quella parte degli spettatori che è dello stesso
al cielo, che da un nuvoletto più bianco e più splendido che la neve
che da un nuvoletto più bianco e più splendido che la neve ferita dal sole
, estreme, secondo che in parte più vicina o più lontana dal cuore vengono
, secondo che in parte più vicina o più lontana dal cuore vengono o trafitti o
251: sono libidinosi e nel più perverso modo, per il quale sebbene
sacchetti, v-177: colui, che è più percosso e iù pazientemente e con forte
le sue pene, piu caro e più accetto a lui. bisticci, 3-140:
quella di giobbo. ariosto, 1-iv-113: più che di iob è la lor paziènzia
, 39-45: son quarantacinque giorni (cinque più della pazienza di cristo nel deserto)
credendo con questo indurla a rendersi con più pazienzia e con più fiduzia. giordani,
a rendersi con più pazienzia e con più fiduzia. giordani, iii-50: noi
di teresa noi abbiamo materia di pazienza più che bastante. nievo, 766: la
1-18: orsù, di grazia, non più, ché da dovero mi faresti uscire
insieme e il rimedio, raccomandandomi non più d'una volta e con atto amorevole,
e con atto amorevole, ma tanto più memorando, raccomandandomi pazienza: con che
sembianti generosa, ma sostenere il tedio (più tremendo a certe anime del dolore)
, tollerante; cortesia (per lo più con uso retorico e in espressioni di
, i-1-202: qui, per non abusar più la pazienza di vostra signoria in leggere
piacie ritrarre opere d'altrui perché elle più teco anno pazienza che le cose vive,
anno pazienza che le cose vive, più mi piace a ritrarre una mediocre sculptura che
assedio, per doverlo proseguire però non più con assalti immaturi, ma con bene
lettere, sorbendosi con pazienza le lezioni più indigeste. -dilazione di pagamento.
che richiede impegno, applicazione e perseveranza più che abilità. -in partic.:
, assuefatti di guerreggiare co'i mori più con destrezza e con pacienzia incredibile di
della vergine, ch'è simbolo d'abito più intero e che portano i fedeli a
dante, purg., 10-138: qual più pazienza avea ne li atti, /
atti, / piangendo parea dicer: 'più non posso '. cavalca, 18-66
, / quando contra il dolor non ha più schermo, / cede alla rabbia e
vi gratti, / sulle finestre ornai più non vi fate / veder lisciar con
vil pazienza / vai per un palmo e più di penitenza. 9. omosessualità
maggiori, al cui piede si riunisce il più gran numero dei cavi correnti.
qui assediati da la peste non abbiam più lettere da venezia, né sappiam nulla
visita, la quale giacché non può più essere in maggio, pazienza: ma
ii-13-196: in queste lettere non è più indizio di esaltazione alcuna, non di entusiasmo
dei soldati] che, non potendo più durare alla pazienza, ha domandato il
: che cosa si poteva fare di più di quel che abbiamo fatto? abbiamo portato
vita. biondo, xlv-78: accesa più pazzamente, le sfrontate donzelle e maritate
ferrari, 489: l'uno dei moti più strategici della politica consiste nel dividere il
ai cani e salutargli con i sassi quanto più poteva. siri, x-131: fu
il buon ca- valier libero andar dove più ne portava sua mattezza. esso,
del bocciante ho inteso da altri e sarà più bestiuolo e più pazzerello che mai.
da altri e sarà più bestiuolo e più pazzerello che mai. aretino, vi-34:
è da stare ascosa, la quale, più che giglio bianca e più che rosa
quale, più che giglio bianca e più che rosa vermiglia, tiene più del divino
e più che rosa vermiglia, tiene più del divino che del mortale. tasso
5-190: dopo il matrimonio rirì fu ancora più pazzerella e graziosa. soldati, 2-402
, i-101: giuro a dio, se più parli di rinoncia, / ti porto
per difetto di cura v'impazziscono sempre più. mamiani, 3-29: il beffarsi degli
; e spogliandolo nel medesimo tempo delle più sostanziali applicazioni, farnetico e mendico o
. verri, 3-iv-305: la tradizione de'più venerati uomini e tribunali insegnava di condannare
briachino, altri il pazzerello, ma i più lo chiamano il passerotto.
: « ha sciupato un patrimonio nelle spese più pazzesche ». arbasino, 3-11:
di campagna. avemmo alterchi violenti, più volte io esigendo una somma pazzesca, -
* malattia mentale ', oppure voci più specifiche per indicare le diverse forme di
perdita della ragione, associata per lo più con comportamenti difformi dalla norma, che
rosmini, ix-436: il carattere che più s'osserva nella pazzia è quello d'un
mano una luna. i suoi caratteri più ordinari sono certo bastone con una figurina
la dolce ofelia a cui non resta più nemmeno una larva di facoltà cerebrale.
ungaretti, xi-86: le nostre pazzìe più intime a che sono dovute se non
nella quale, e fino dall'età più tenera, gli individui che ci vanno
e si danno in preda a tutte le più sfrenate passioni, e, alla minima
1000 prigionieri per anno. le forme le più comuni sono la mania acuta, l'
dotte, che degli altri doverebbono essere più sagge, talora si
dimostrano più stolte? muratori, 7-iv-422: un nulla
alle scuole le pazzie loro, è più ragionevole che fare altro. l. strozzi
è questa di coloro che vogliono sapere più che iddio non vuole che si sappia
generale de i nemici non avesse quasi più gente che il nostro e non dimeno
nasce da alterazione della mente o, più spesso, da estrema sconsideratezza, stoltezza
luogo di molte pazie che fanno i più, le disse tutto quello aveva a
perché di questo non te ne dirò mai più nulla. poliziano, 1-676: sempre
bruno, 3-221: qual pazzia può esser più abietta che, per raggion di sesso
? c'era esempio d'una pazzia più furiosa? chiaves, 133: se io
da esasperazione (e ha per lo più valore di eufem., per indicare
inconsiderato e quasi convinto, tanto fu più laudevole l'azione d'augusto. brusoni,
a gridare, a quelli che sapevo i più veloci gridai: « rincorretelo, fermatelo
pazzie di allegrezza e si dichiarava la più contenta madre del mondo.
abbondante. conti, 92: possan le più piacevoli pazzie / lusinghiera recarci ora felice
che m'invitavano dalle finestre a pazzie più ch'io non volevo. -burla
. croce, 77: qual è la più gran pazzia dell'uomo? il reputarsi
: il voler mettere in alto la più bassa parte della umanità è una manifesta
sperarne gloria: pazzia, pazzia, più che amar donne. la
, lui medesimo, che è il più bello, ah! ah! pareva che
bontempelli, 19-117: s'esalta sempre più forte [il sole], ubriaco
inconsiderato e nel matto, e che più presto che tu non pensi ti si leverà
per verissimo quel proverbio che io ho più volte sentito dire, che se la pazzia
coltello un sì fatto scherzo che forse più vi piacerà che queste vostre pazziole che
eiuoco di dentro e fuora e le più belle pazziuole del mondo. giuglaris,
darsi a far pazziole per così poter essere più disprezzevole a tutti. g. gozzi
. uscire di senno (per lo più, con valore iperb., per effetto
è di colei? / ha ella più quegli occhiuzzi ribaldi / che mi fér pazziar
, i-330: -giovanotto, -disse il milite più anziano, -pazziammo? tornasi di lampedusa
seminata [la robiglia] di marzo il più delle volte nuoce ai buoi,
fausto da longiano, iv-154: i più disposti di vita diventano ruffiani, i
disposti di vita diventano ruffiani, i più valorosi assassini di strada, i più vivaci
più valorosi assassini di strada, i più vivaci d'ingegno razzi et i più
più vivaci d'ingegno razzi et i più accorti ladri. vasari [zibaldone],
in partaggio un tal cervello o sarebbe più stupido delle bestie o un pazzo balordo.
e fra la razza de'pazzi cosa più insopportabile di quelli che pazzi furibondi e
alla giornata, / degli altri pazzi di più dolce lega / l'impression diverse.
curarle, e talvolta farle impazzare di più). -festa dei pazzi:
; perché non si accordando mettono le cose più presto in disputa che in resoluzione.
assemblea sotto il titolo di legislativa, più stupidamente ignorante e più pazza assai della
di legislativa, più stupidamente ignorante e più pazza assai della prima, essendo composta
, 1-29: il signor anzino è il più allegro e il più pazzo di tutti
anzino è il più allegro e il più pazzo di tutti i canonici.
onesta il ridere, abbondando per lo più solamente nella bocca delle donne impudiche e
; eccitato, invasato (per lo più seguito da compì, di causa)
men libero in diritto, mille volte più libero in fatto. carducci, iii-10-
con auree collane i poeti, che dal più dolce furore fiammeggiante pazzi sono agitati.
dell'arena è raccomandata la preservazione della più bella gemma di questa città...
1-117: in due minuti non vide più lui, né il fardello, e rimase
forze. boine, i-no: la bizzarria più pazza gli pare verità. fracchia,
stabilita che la popolesca grazia; niuna più pazza speranza, niuno più folle consiglio
; niuna più pazza speranza, niuno più folle consiglio che quello che a crederle conforta
berni, 4-37 (i-101): più pazza cosa non si vide mai /
mostruoso e vano e in tutte le più pazze forme cangiabile. leopardi, i-25:
vanno in cerca di mille superstizioni e delle più pazze cose che si possano mai pensare
la sua fantasia, anche dove remeggia più pazza, è impostata ed inscritta nelle forme
pazza scena. baldini, 9-69: la più virulenta smisurata e pazza...
. doni, 2-35: il marito, più dolente che consigliato, preso dal nuovo
si risarcisse di quella immobilità con le più pazze scorribande per cui tramavano i vasetti
balbo, ii-131: il sommo e più pazzo delitto di quella rivoluzione fu senza
porcacchi, i-51: erano lontani a più d'un tratto di saetta, quando
conosco una città il cui clima sia più pazzo che a mosca. g. raimondi
vi-28: ecco ser polo pazzo spirituale, più ben vestito che un savio.
, cercare, seguire qualcuno come o più che la pazza al figliuolo: senza
al mio consiglio, / che cerco se'più che la pazza il
, io vorrò ch'ella mi corra più dietro che la pazza al figliuolo.
/ e in- venzion da far non più sonetti, / ma sonotti, e spediscila
, 1-143: non fu mai 'l più bel solazzo / più giocondo né maggiore
non fu mai 'l più bel solazzo / più giocondo né maggiore / che per zelo
o a mezza via? -essere più pazzo che un can da rete: essere
fermezza né di stabilità. -essere più pazzo della fior ina che sonava il
. fagiuoli [tommaseo]: è più pazzo della fiorina, che andava la
prete spiritato. -chi sta in cervello più di un'ora è pazzo: v
, n. 20. -ne sa più il pazzo a casa sua, che il
confini / sott'altro cielo e in più benigne rive; / taccian tutti gli
dagli eroi seduti dietro il monte / giunse più forte il canto del peane. idem
trova; / lo lapidare non ne pon più rova. fazio, iv-4-43: qui
, mi delibero perdonarle, e tanto più che ella non seguita d'esser trista con
triviale. -caratteristica (per lo più negativa) di un animale.
pecche di questo dramma toccan tutti i più delicati punti dell'odierno viver sociale.
per addietro abbondevolmente dati, egli ora più robusto divenuto si dovesse e sfrondato e
2-135: né essendo fra 'mortali la più pestifera macchia della ingratitudine, quasi contra
dentro ha la magagna: e crederai più finto l'amor della maddalena, perché
c. papini, 61: il diffondersi più lungamente nelle diversità di simili giudizi stimo
peccatiglio di questa specie, perché fosse più disposta a perdonarmi il mio peccato d'
da lui nel fondo della confessione come più leve, et era più grave che
confessione come più leve, et era più grave che tutti gli altri insieme. guazzo
1-61: mi pare impossibile che pieghi più al bene che al male colui che
voi stessa, l'ostentazione dei lati più riprovevoli di un carattere infido, la vanteria
posto nel complesso abbastanza allegro e simpatico, più sportivo, in certo senso, che
menabrea] ed il della rovere hanno più pronunziata la peccaminosa tenerezza dell'egemonia
secondo lor maggior superbia, così sono più presso a lucifero, e per conseguente li
avea socrate l'umor peccante del più delle genti, parti colarmente
, 6-99: uno... de'più importanti usi che noi dovremmo fare della
or vo'che sappi, innanzi che più andi, / ch'ei non peccaro;
, prima che adamo peccasse, aveva più notizia di dio per chiarità evidente a
che gli eremiti, / perché il più de la vita stanno in moto / e
donzelle potea peccare e ricrearsi con chi più le piaceva e come più le piaceva.
con chi più le piaceva e come più le piaceva. boterò, 501
degna di scusa, per esser ella più molle e più facile al cadere in
scusa, per esser ella più molle e più facile al cadere in questi difetti che
condannai; va, e non volere più peccare ». cesari, 6-59: era
fui sola con lui, non pensai più a peccare, anzi, avrei voluto non
filippo (il quale / è stato sempre più tenace e misero / che uom ch'
se nell'udito pecco, / favellate più forte. 4. violare la
eccate per l'esempio di altri più presto che altri faccia ene per
contro alle lance e agli stocchi del tempo più che quat- trocent'anni. giordani
lo pondo!) / nom pechin più di tal sentenza darla. dante, conv
, conv., iv-vi-13: agguardando più sottilmente e veggendo che ne le nostre
, peccando prima nel meno che nel più. machiavelli, 1-i-198: fa uno errore
discernere gl'innocenti dai rei e peccare più di troppa fiducia che di scambievole diffidenza.
non imitando gli antichi, i più e i migliori; pecca d'inavvertenza in
alcuna volta disse: niuna cosa essere più utile che in alessandro peccare. guicciardini,
magno sire, / e noiarti io più non oso: / s'io peccai da
tanto ancora son lungi dal risparmiare il più che si può questa ultima fatica al
erano riposte le armi, non mai più degne di lode che quando peccano di
16-115: duoimi dirlo, ma ogni giorno più le tue lettere peccano di ortografia.
e la epopea, imitatrici di personaggi più illustri, può anzi trasmodare nel gonfio che
c. i. frugoni, i-6-220: più ti mando il gran sonetto / che
dilettare le menti ben fatte, ma di più ripugna allo spirito intrinseco dell'imitazione.
circonda la fredda e grave feudalità; più si medita che non si senta. b
per conseguenza, offende anco le parti più profonde. morgagni, 55: se non
freddi piuttosto lunghi che aspri e molto più soliti a peccare nell'umido che nell'
faceva all'ora il corio delle natiche più purpureo che una mela punica.
peccherei in spirito santo. -peccare più nel maccherone che nel fegatello: v
per lo meno sono più remissibili degli altri. muratori, 9-52:
della vita una pena, è ancora la più profonda interpretazione del dolore umano. bacchetti
santità) mi macchi l'anima de'più inutili e poltroni peccati, 1 peccati
succorri el propimo affannato. / non star più in sto peccato, / vate a
grazia di dio; dice stato abituale o più o meno prolungato. non accostarsi all'
1-289: i popoli rubelli non si fidano più di so- disfazioni e, sottrattisi una
e gloriosa... venezia non era più che una città e voleva essere un
, iii-8-91: resta... più che provato che almeno il frate elia da
di cu'i'sono innamorato, / darebbevi più che rusca non vale: / a
/ si ficca, a farsi il corpo più leggieri. 7. figur
vostro non si potessero trovar peccati molto più gravi che fra i trascorsi dello stampare non
di sacrificare i bovi non ci sia più! fogazzaro, 1-459: dunque non ci
non essere colto. -brutto come o più che il peccato: bruttissimo, ripugnante
. strozzi, 1-156: era brutta / più ch'il peccato, la più bella
brutta / più ch'il peccato, la più bella er'io / di quella casa
, vecchia oggimai, con due serve più brutte che 'l peccato. salvini, v-2-2-8
: vide una vecchiettina decrepita e brutta più del peccato. nievo, 639:
quanto alla mammana..., era più brutta d'un peccato non commesso.
peccatore: riferire un fatto per lo più biasimevole tacendo il nome del protagonista per
e certo fu peccato; / ch'amico più fedel non potea darse, / e
gli dispiace pensare che laide non faccia più la ballerina, è proprio un peccato,
della scala la arricchirebbe, la renderebbe più importante. bernari, 4-55: qui ci
tanti abiti che il padrone non usa più, è un peccato tenerli lì.
ei si potesse dire senza peccato, più che angelico. -senza peccato (
peccati e i debiti son sempre più di quelli che si crede.
affatto. firenzuola, 246: io mai più non fui richiesto a corte alcuna per
: si determinò di commettere quanto mai più potesse di peccatacci. casti, i-1-179
qui faccio / che no '1 farò mai più quel peccataccio. manzoni, pr.
, vii-148: quando vi trovate ne'più intimi abbracciamenti con lo sposo, fate
che commette o ha commesso uno o più peccati per lo più di una certa gravità
commesso uno o più peccati per lo più di una certa gravità; che pecca
, accrescendo peccato sopra peccato, sempre più si accieca da sé. g.
publici peccatori, che se ne convertiria più che non fanno di questi altri.
città di tauris nel paese mio, udì più fiate da diversi a ragionare nelle parti
indarno cercai, peccator opaco, di più soffrir quegli aspetti fulgidi, di riudir quelle
la sua umiltà questa voce in senso più mite cioè: « ho peccato, ho
]: 'vecchio peccatore ': per lo più in- tendesi di peccati di carne,
, gaudente, milionario, muore come più gli piace di morire. 3
lo debito de la pena, e non più né meno che la giustizia comanda,
adamo. boccaccio, iv-104: io, più peccatrice che altra, dolente per li
natura pecche- ressa o difallire come in più. = adattamento del fr.
2-154: sentendo le pecchie l'aria più cheta e più tiepida, cominciarono la
sentendo le pecchie l'aria più cheta e più tiepida, cominciarono la mossa delle nuove
per uno, e che ti punga / più che punger non suol vespe né pecchia
soldati, / che d'ognintorno son più delle pecchie. c. gozzi,
: propoleon. questa è la cera più grossa, o vogliamo dire la parte della
d'ogni cosa avete saputo cogliere il più bel fiore. ma non è così leggieri
debbino pigliare e porre per tingere di nero più di tre rasce per pecchia, cioè
intendendo... che non ponghino più di dette tre rasce o quattro per
salvini, 2-146: benché vecchio / più d'un giovane bevo e pecchio.
sono senza pungiglione e di un color più scuro delle api. lastri, v-192:
v-192: i pecchioni o fuchi sono più grossi delle operaie, ma più corti e
fuchi sono più grossi delle operaie, ma più corti e privi di pungolo. credesi
di lasciar sempre e'fai che son più interi / e pien di mèle, e
dà molta quantità [di resina] e più secca. rovani, i-911: era
una parte molle del corpo, senza più verosimile una connessione con il tipo sett.
ii-37: di queste [ragie] la più eccellente è quella del peccio e dello
, / ch'è terra fredda, steril più che sasso. = lat.
: quell'arme a difesa / che più fanno a la impresa, / calcina
93: ricogliesi la liquida pece dal più grasso legno del pino e del pezzo.
feria e puosela in quaderno / con lettere più ferme che di pece. ariosto,
, 18-3: denigrò sua fama egli più che pece. giraldi cinzio, 5-28:
e pura / e la mia fama più che pece nera. nannini [ovidio]
cielo intorno / cinto di nubi e più che pece oscuro. f. pallavicino,
mai dirottamente piova / sotto un ciel più che pece oscuro e brutto, / l'
/ la segue con quegli occhi / più neri della pece. pirandello, 8-222
con acqua, meno solido, ma più ricco in prodotti empireumatici della pece navale
. colpa, vizio morale (per lo più nell'espressione essere macchiati, tinti di
tal pece imbrattaronsi per tre secoli e più, facendo poemi e novelle, romanzi
pretendere tutto da gente intinta pur troppo più o meno di pece letteraria.
... quelli che parrebbero essere più vicini al suo sentimento, l'otto,
persino, karl barth, tutti dal più al meno intinti, contaminati e guasti
. degli arienti, 2-15: facendome le più sbudellate feste e pecerlecche del mondo,
o di altro materiale, per lo più rettangolare e di dimensioni ridotte, usata
lisi nelle piegature e che non stanno più insieme se non a forza di pecette
'dizionario moderno 'del panzini, più il * dizionario di pretesi francesismi '
di pretesi francesismi 'del viani, più la bottiglia della gomma per le pecette
del soggetto fotografato (e per lo più è usata dalla censura per coprire particolari
non un piacevole cerretano il quale tanto più si sbraccia per farsi udire, quanto
2. figur. donna non più giovane, sfiorita. accademia senese degli
canadà. « ne vedrete forse di ancor più strane » rispose l'amico pekinese.
sm. piccolo vaso, per lo più di latta e provvisto di beccuccio, usato
, 1-200: 'peciaiolo': vasetto per lo più di latta, con beccuccio, e
, ma pungente, pecioso, fatto più tenace dalla sconfortata e penuriosa solitudine della
e le zampe sottili; il pelo è più o meno lungo e morbido e fornisce
rugose, ricurve e volte indietro, più piccole o assenti nelle femmine; si
mena / dinanzi ai suoi di guerreggiar più dotti, / e fa restarne la
: essi sono stati considerati per lo più come branchi di pecore e d'animalacci
nel suo parlatorio privato, le faceva più carezze d'ordinario, e lucia le riceveva
indifferenza / di tutto ai nostri sogni più divini, / pel non potere vivere che
ma è succuba della volontà di altri più forte di lui. dante,
manca la coscienza della forza, ed i più sono pecore. tarchetti, 6-i-233:
,... ricordandoci di essere non più pecore, ma uomini liberi. b
per una di queste vostre donne, più pecore che donne? so i miei
bartolini, 19-73: io ero il più forte di tutti. lamico letterato non
. idem, 3-377: sul numero e più facile trovare la pecora viziosa.
persona buona e virtuosa (per lo più in contrapposizione al mondo malvagio e incredulo
bisogna parlare proprio a quelli che sono più lontani, i pubblicani, le peccatrici
le sue pecore remote / e vagabunde più da esso vanno, / più tornano a
vagabunde più da esso vanno, / più tornano a l'ovil di latte vòte
, si. stupidità unita per lo più con codardia e continui timori; passività
al sommo la sua gran pecoraggine, più che sdegno merita compassione. emiliani-giudici,
, scempiaggine, ottusità (per lo più al plur.). castiglione,
aver ben più poesia nell'anima che non ce ne voglia
pastore di pecore (e ha per io più una connotazione spreg.).
salvini, 34-11: o pecoraro, più suave il tuo / canto, che quella
delle uova fresche; il pecoraio, più tardi, avrebbe portato la ricotta. pascoli
anch'io denari: / non fia più pecoraio ma cittadino, / e metterò gli
di pecore (e ha per lo più una connotazione spreg.). giuliani
, assumendo atteggiamenti servili, improntati al più gretto e pedissequo conformismo.
nel pecoreccio, e venire a cose di più sugo e di maggiore nerbo e sostanza
; aver sognato il non vero non mai più intervenutogli, per vergogna o paura s'
dimensioni (e ha per lo più una connotazione affettiva). dante
aprir la sbarra. firenzuola, 2-31: più pecorelle ha 'n sen la bella valle
: i rintocchi del campanaccio si fecero più vicini; divennero più forti e una pecorella
campanaccio si fecero più vicini; divennero più forti e una pecorella bianca uscì dall'
, poi si piantano né si muovon più, e se non si vedessero crescere
2-8 (25): andando un poco più oltre, santo francesco ancora chiamò forte
caro don gasparo, e te la auguro più docile di me! tronconi, 2-171
tronconi, 2-171: non le mancava proprio più nulla per essere una buona pecorella cattolica
di un figlio di questo paese, della più cara di tutte le mie pecorelle.
pecorelle. -peccatore (per lo più nell'espressione pecorella smarrita, con riferimento
il fraticelli adotta con giudizio per lo più fino delle diverse lezioni quelle che meglio
quei cotali non è sempre né la più pronta né la meglio servita; e chi
con poco sale sarà men nocivo e più facile alla digestione che non sarà il
pomeriggio sul tardi, quando si sentiva più vigile e sereno si faceva portare dalla dispensa
novelle / di spini e lappe el più che tu potrai. soderini, iii-14:
l'uomo rispettoso, umile, di natura più pecorina che umana. carducci, iii-2-174
becelli, 1-39: era passato poco più d'un mese, / per convenevol
esistono diverse varietà, con sapore per lo più forte e piccante. pascoli
vergine. nievo, 301: i più piccoli dei fratelli provedoni, bruto,
ignorante, sciocca (e per lo più presuntuosa e saccente); babbeo.
lana, ma era un pecorone che più volte per la sua insolenza solita fu
fece uno strascico sgangherato che non finiva più. serra, iii- 597:
facevano di lui, incatenato, un uomo più libero di tutto quel pecorume in
. zool. che ha la dentatura più o meno intimamente connessa con le parti
cavità orale (un animale); più o meno intimamente connesso con le parti
che si trova, per lo più in aggregati fibroso-raggiati, di aspetto
determinata cosa o persona (per lo più nel confronto con altre); particolare
insignita, se ritrovarla, alla quale più fusserno convenient'e peculiare le bone e
essendo il poeta a dir cosa non più immaginata né scritta, invoca l'aiuto peculiar
di giacomo, ii-523: certo è più letto un libro e più ne rimangono
: certo è più letto un libro e più ne rimangono impresse le peculiarità della narrazione
le peculiarità della narrazione quando n'è più assimilabile, per la sua forma, il
. [gesù] predicava, quivi più che in altro luogo abitava e conversava in
o di altri beni, per lo più modesta, di cui si dispone;
si rannicchiò in una cameretta, la più a buon mercato che potè trovare nel labirinto
fortuna. de roberto, 385: quanto più il suo peculio era cresciuto, tanto
il suo peculio era cresciuto, tanto più cupida ella era divenuta. cicognani,
suoi effetti, i quali sono ora più ampi, ora meno, secondo il peculio
sminuisce il pubblico peculio e ne resta sempre più indebolita la popolazione. leggi della repubblica
6-63: i padroni, che un poco più piacevoli sono, dànno un poco di
e camminano. quelle foglie sono, né più né meno, come quelle del moraro
e nell'uso moderno ha per lo più una connotazione scherz.).
cavalca, 9-46: nulla cosa è più iniqua che amar pecunia. niccolò del
, i-153: gli stranieri, visitando più spesso l'italia che il resto dell'
che sempre consista in qualche commodo pecuniario più che nell'onore. palescandolo, 130
i letterati dai prìncipi è per lo più con provvisioni pecuniarie, che chiudono loro
bilancia, essendo egli stimato uno de'più pecuniosi d'inghilterra. -ricco di
feudatario, ecc.; in tempi più recenti ha perso il carattere di tributo,
il buon uomo era andato e rivenuto più volte, per degli zolfanelli.
tagliate dal ceppo e lasciate tonde o al più rifesse in due. =
la toscana fosse il pedagogeo dei giovani più ricchi di tutta la penisola. =
; e, come l'interesse suo è più largo di quello della pedagogica individuale,
di quello della pedagogica individuale, così più largo è il suo sguardo e il
: qualche direttore ha pensato fosse pedagogicamente più ortodosso istituire le classi degli asini,
tormentatori degli anni che dovrebbero essere i più lieti dell'uomo non è lecito per
fanciulli, che egli ha in custodia, più propriamente pedagogo che precettor nominarsi. allegri
. nell'antica grecia, schiavo per lo più anziano che aveva il compito di accompagnare
padroni e pedagoghi politici non ci possono più tenere come bambini del tutto.
prov. proverbi toscani, 127: più vale un padre che cento pedagoghi.
: questi [i cani] non abbaiano più ai pedalanti ma ai radiatori delle automobili
ma ai radiatori delle automobili oggi sempre più vittoriose anche nei cristalli della vetrina ubriacata
pedali di un veicolo (per lo più una bicicletta) mosso da energia muscolare
, 4-1-205: acciocché il terreno stia più unito insieme, si piglino delle scope
di gloria, non potevi sortire regi più nobili, più giusti e più valorosi di
non potevi sortire regi più nobili, più giusti e più valorosi di quelli che sul
regi più nobili, più giusti e più valorosi di quelli che sul ceppo reale
ceppo reale degl'invitti borboni risplendono: gigli più candidi e più odorosi non rampollarono mai
borboni risplendono: gigli più candidi e più odorosi non rampollarono mai dallo stelo della
negarsi che convien sudare ad abbatterla molto più, perché si ha da fare col pedale
27 a 32, disposte per lo più a raggiera alla base della consolle)
piedi dall'organista, producono le note più gravi (e nel clavicembalo era ciascuna
piedi i tasti delle note dell'ottava più bassa, o che, più raramente,
dell'ottava più bassa, o che, più raramente, sostituivano o integravano i pometti
tenore, insieme dei sette suoni cromatici più gravi fra quanti se ne possono produrre,
-nel pianoforte, corta leva per lo più metallica posta al di sotto della tastiera
, azionare i pedali, per lo più dell'organo. = denom.
nei velivoli odierni è sostituita per lo più da una coppia di pedali).
vuote di midolla e fatte cave per esser più sonore, per meglio vibrare, per
quel capolavoro a doppia faccia e a più strati che è la 'tosca ':
che ha tre nervature, una principale più esile, e due secondarie più grosse
una principale più esile, e due secondarie più grosse, divaricate o piegate in giù
sm. region. calza corta per lo più da uomo o da bambino; calzino
grosse [le camicie], e farli più profondo e largo pedamento, acciò abbiano
pedana1, sf. predella, per lo più di legno, su cui poggia un
.. seggiole rovesciate, irruzione dei più bollenti contro la pedana su cui sorgeva
-palcoscenico di un teatro, per lo più di ridotte dimensioni. e.
'chiamano un asse e per lo più una lastra di marmo o una lamina di
piccolo gradino di legno, per lo più mobile. pasolini, 3-68: il
; pedagogo (e ha per lo più connotazione in varia misura spreg.,
voce greca pedagogi, ma, con più orrevole vocabolo, ri- pititori.
, xiv-52: quando la poppa più latte non mesce, / ecco il pedante
, tra rabbia ed amor, quand'ha più anni, / divien sì ch'
persona che a un'erudizione per lo più oziosa, formalistica e superficiale unisce una
di lingua e di stile, per lo più rifacendosi pedissequamente all'autorità degli antichi.
di grammatici e di pedanti; e i più credevano la lingua unica e propria agli
formalisti, conservatori e legulei anche nelle più innocue faccende. -letterato classicista (
ostentazione di letteratura che non occorre, chi più pedante di lui che, a proposito
, coscienziosamente pedante, stizzosamente orgoglioso, più d'una volta, per partito preso
memoria di « libri intieri senza il più piccolo errore ». -per estens
3-154: fui chiamato con que'nomi più dispettosi e odiosi che fosse possibile,
pedantuzzi. bettinelli, xii-156: i più piccoli pedantucci, i sonettisti fanno figura e
in casa senza salario lo stimavate il più sufficiente uomo di roma. galileo,
con presunzione saccente un'erudizione per lo più vacua e farraginosa, soffermandosi a sottilizzare
cavillosa ostinazione (e implica per lo più ristrettezza di mente o supina soggezione all'
circhi, di capitelli e di membri della più bella architettura antica, vi pedanteggiano ancora
dalla melanconia, deriva dalle cause psicologiche più convenzionali. -con saccente ostentazione di
avere. pirandello, 8-657: il più intelligente di tutti, dotto sul serio
: germanica, soprattutto, certa pedanteria più tenace del verme solitario, e per lui
o testo sovraccarico di erudizione per lo più ostentata oppure oziosa e farraginosa. a
di francia, e fors'anco di più lontano. 4. per estens
. con presuntuosa ostentazione (per lo più in ambito letterario e specialmente in fatto
? de sanctis, ii-11-348: il più simpatico è massimo d'azeglio, il
caratterizzato dalla presuntuosa ostentazione (per lo più in ambito letterario e specialmente in fatto
e pedantesco, che in germania forse più che altrove si ciba della parola '
da qualsiasi purismo pedantesco, magnifichi le più recenti scoperte, la nova ebbrezza della
, una locuzione dotta, per lo più latina o latineggiante, o comunque estranea
manzoni, vi-1-592: cosa c'è di più naturale che l'adoprar locuzioni notissime?
che l'adoprar locuzioni notissime? cosa di più irragionevole che l'andar ripescando locuzioni pedantesche
dalle persone, a cui per lo più si attribuisce, ha sortito il nome
fantastici di questo genere, ma ancora più piccoli, che si possono dire ingegni
a raccattare le frasine e a infilarle con più pedantesca violenza che non avessi fatto prima
soffocante grettezza, da ottusa soggezione ai più minuti precetti, da intransigente zelo repressivo
g. ferrari, 3-328: nulla di più prosaico del celeste impero, dove tutto
2-37: la signora pamela mi riesce la più spiacevole pedantessa che sia. batacchi,
la naturalità del tuo comprendomine vai più che la libraria pedantifera. idem, iv-4-107
la facoltà di pensare, nulla havvi di più assurdo, di più contrariante e di
nulla havvi di più assurdo, di più contrariante e di più mortificante dello stile imperativo
assurdo, di più contrariante e di più mortificante dello stile imperativo e materialmente esecutivo
not.: le donne nostre oggi son più che agrippine e senatoresse, non mica
che, come pedari, senza considerar più oltre, si contentano d'affermar quel
indietro. gemelli careri, 1-i-129: più in alto è il monte oliveto,
8-1-424: nella quale sconvenevolezza, riguardando più alle pedate d'omero che alla dirittura del
cassa leggiera, avevan preso a camminare spediti più che potevano, schizzando fango le pedate
, calcio (e indica per lo più una percossa rivolta contro persone o,
insegnamento o l'esempio di una o più persone identificate come modelli di vita,
. \ avendomi io tolta la impresa più anni sono... di trattare
1 quali [frati] potrebbero essere più longevi dei dominanti, se premessero le
se premessero le pedate del loro ordine più illustre. rievo, 1-635: la
. de amicis, xiii-236: più facilmente farai ridere se...
dalle pedate di qualcuno: non seguirne più l'esempio o l'insegnamento. baldi
, non s'ha bisogno di cercar più le sue pedate. 10.
zona pedemontana: pianura, per lo più assai fertile e popolata, disposta ai piedi
pederastia / e in somma il più schifoso putridume / di quanti darian vizi
campagna, dove avvengono i reati sessuali più mostruosi e numerosi, dove è molto
pederastica. soffici, v-1-106: rapporti più che amicali, singolari, ambigui,
vi può essere connesso un senso spregiativo più generale). marinetti, 50:
ant. opale di colore per lo più nero rossastro, di estrema lucentezza,
, i cui individui vivono per lo più lungo le rive dei corsi d'acqua
una spinosa e crespa et è più corta. l'altro è morbido e
puntato e crespo, il quale è più corto; l'altro è delicato,
bella franceschina, / che gli amanti amò più che la minestra.
milizia equestre. poerio, 3-497: più tremendo, più certo, più fitto /
poerio, 3-497: più tremendo, più certo, più fitto / più pugnace è
3-497: più tremendo, più certo, più fitto / più pugnace è il pedestre
tremendo, più certo, più fitto / più pugnace è il pedestre conflitto.
ste alle compagnie dei contadini più remoti, che non avevano potuto
le finestre -mie domandar volli / la più vicina: « ove, regina,
e pedestri: erano i segreti delle più alte scienze. ojetti, i-421:
sciocchezze arrebbe publicate, / mescolando i più nobili e più degni / con vulgo vile
, / mescolando i più nobili e più degni / con vulgo vile de'pedestri
xii-6-545: l'alamanni, scrittore di più autorità che il pedestre volgarizzatore di ovidio
a piedi, camminando (per lo più in relazione con un verbo di movimento)
argine. pisacane, ii-23: il più sovente, quando la pugna era dubbia
anch'egli i suoi, ma con più stento. = voce dotta, lat
persiano ciro il vecchio (ed è più nota come ciroòedia). bisticci,
, 1-470: per lei infine non esistevano più uomini che non fossero ostetrici o pediatri
.. trovasi nei prati paludosi dei climi più freddi. rende ingrato il fieno trovandovisi
secondo linneo. una delle sue specie più notevoli e la 'pedicolare palustre '
. ordine di pesci ossei marini, più noti come lofiformi, le cui pinne
l'intestino breve: vivono per lo più nei mari equatoriali, qualche specie pur
attica, che costituivano uno dei tre più importanti partiti politici ad atene (e
tardissimo, né ti scrissi; e più ancora perché domenico, vecchio barbogio,
uguali che nel gioco degli scacchi sono più comunemente chiamati 'pedoni '.
, per gli anglosassoni, non è più neanche una pedina nel gioco italiano.
signora cornelia è causa che, amando più che la vita sua camillo, ella
, lattanzio spinse la pedina un poco più avanti, e molto affettuosamente le scoperse
di essere pedinato dalla polizia che non aveva più ducia in me » egli proseguì
1762 a savigliano (piemonte) e che più tardi, nel 1806, infierì nei
del piede, accompagnato da calore locale più o meno sensibile, senza arrossamento né
ossia una delle opere di verdi apparentemente più ingrommate di umano, più ancorate al patos
verdi apparentemente più ingrommate di umano, più ancorate al patos, più 'pediplumbee
umano, più ancorate al patos, più 'pediplumbee '. = voce
come patrone e favoreggiatrici se li sortirono più in su. b. croce, iv-n-70
e dei latini] vennero perdendo sempre più di credito, secondo che più s'
sempre più di credito, secondo che più s'imparava a separare l'opportunità dell'ammirazione
, ii-152: laerte... ritiene più che altro la militare disciplina per buona
fr. colonna, 2-21: la più parte pediti, cum teli e clypei.
locuz. allungare la pedivella: camminare più rapidamente, affrettarsi. pasolini, 3-324
sua corte le barbe, perché queste quanto più han della prosopopea tanto più tengono del
queste quanto più han della prosopopea tanto più tengono del pedantesco, e nelle corti
4. azione compiuta nell'ambito di una più vasta strategia; mossa, provvedimento.
pedonali) sono parallele all'asse, più larghe e ravvicinate in modo da formare
sensa troppe repricazioni dimostrare le autturità di più dottori dè fine. = comp.
lunghe marce; costituiva la parte più numerosa dell'esercito, ma era in
fanteria (e si contrapponeva ai cittadini più ricchi o 'cavalieri ').
segno... al sicuro non è più di quello nel quale un pedone cammina
scritto, e questa penso arete alcun dì più tosto che lui, perché non n'
cambio ai portatori:... giudicai più sicuro di seguir pedone. misasi,
albero o di una pianta legnosa, più vicina alle radici e di solito più
più vicina alle radici e di solito più grossa e robusta; ceppo, pedale.
eccedente, si trapiantino in marzo con più radici che sia possibile. tommaseo,
fanno le fave i primi baccelli nella più bassa parte del pedone.
pegolotti, i-xxi: 'pedoto 'in più linguaggi, ludumano in fiammingo e inghilese:
da correggio, 1-431: non trovo più di legni alcuna pista, / non
di legni alcuna pista, / non più pedota alcun trovo in camino.
archit. elemento di appoggio, per lo più costituito da un capitello pensile, su
di fronte, ma non debbono andare più in alto della cima della imposta,
il zoccolo o peduccio, il quale sporge più in fuora della linea della muraglia,
fuora della linea della muraglia, quale più e quale meno nelle fosse asciutte.
gli rifisse ', indegno di qualunque più bisunto pedante che mai frisse o
e larghi, e di lino gli più, a modo di fresoni, e le
. pancrazi, 1-158: calzate le più, quelle che vanno scalze hanno la
e leoni, / per far tacer più d'una buona pezza, / che
gli ugnoni / e mi faccia tremar più che la brezza, / perché arrivan
origine di feltro o stoffa cucita in più strati), usate un tempo per
. per estens. fornito di uno o più peduncoli; sorretto da un peduncolo (
pitture in ovatini e pedunculetti, le più graziose, vaghe e seducenti che occhio
i busti] sopra peduncoli strozzati in più riprese, onde il forte sta sul
: descritta dal nolano. -costellazione più nota come pegaso. fazio, v-3-59
qual dintorn'al fonte pegaseo / cantàr più bel. frezzi, i-12-64: pervengon poi
l'ale; / niuna cosa tien più di cavallo / che sol l'orecchia,
è avvertire che ciò ha luogo non più nella zoologia, ma in un'altra
un trespolo / in tre piedi, viziosa più che il diavolo. giovio, ii-no
e d'inverno (le sue tre stelle più lucenti con la prima dell'attigua costellazione
avv. in modo peggiore, più biasimevole o che denota una piu
di doti, con un risultato più negativo o deludente. - anche
. - anche: in maniera più immorale. dante, par.
ridicolissimo spettacolo. -in modo più errato. marsilio ficino, 3-1:
, tutti quasi amiamo male: e quanto più amiamo, tanto peggio amiamo.
un gusto bizantineggiante e nevropatico, già più vicino a seneca che a sofocle e
cani affamati. 2. con più severa condanna, in maniera più offensiva
. con più severa condanna, in maniera più offensiva. latini, rettor.
peggio udirete. -in modo più umiliante; con maggiore crudeltà, con
/ ma zappai in acqua e funne più spregiato. tansillo, 1-95: se
alcun ribaldo del mondo e finalmente colla più fellonesca ingiustizia cacciato in croce e fatto
di un coscritto. 3. più difficilmente, meno agevolmente. cavalca,
: per reggerli e governarli crederei che più facilmente si potessero tener in freno 100
fossero italiani. -meno vantaggiosamente, più disastrosamente. navagero, lii-1-308: le
e meglio, a rappezzare si spende di più e peggio. -in modo meno
fanno. 4. in condizioni più infelici e misere. trattato del ben
dì peggio, / perché e'nostri più vivi assegnamenti / ci toggono oggi e'
aveva visto un uomo peggio conciato e più contento. d'annunzio, i-865: ecco
lioncello. 6. addirittura, più gravemente (per esprimere disapprovazione).
nella linda verniciata engadina tra abeti anche più educati potati e numerati di questi.
-peggio che mai, vie peggio: ancor più. boccaccio, dee., 1-7
peggio pagate. -peggio che: più che. dante, conv.,
una intrepidezza, che riuscì e doveva riuscire più che nuova a lucia. [ediz
.. peggio che bella, cioè più che bella. ungaretti, xi-321:
. carducci, ii-12-36: non so più scrivere: la penna mi pesa e
, conveniente, adatta alle esigenze o più difficile da superare; esito meno favorevole
è il peggio, ci manca ogni giorno più la vera voglia d'uscirne. g
è mai. 9. trattamento più punitivo, severo o vessatorio; rimbrotto
rimproveri, e peggio. -calunnia più malevola. foscolo, ix-1-330: dissero
che di santippe. -critica più spietata. b. spaventa, 1-16
mi ebbi peggio. 10. azione più biasimevole; crimine o delitto più efferato
azione più biasimevole; crimine o delitto più efferato. cavalca, vii-13: oggi
al peggio. -uso peggiore, più scriteriato. straparola, li-164: or
peggio che tu sai, né mi venir più in casa. 11. danno
danno meno sopportabile; rovina o sventura più grave. iacopone, 22-35: cento
grave. iacopone, 22-35: cento più hai tu peio / c'hai mal
nel suol natio stimar, proteggere, / più di un uomo, un cavallo di
avea una volta abbandonato, non potea più patir di vederlo e pa- rea che
dadi, però che ne sono di peggio più d'uno milione di fiorini infino a
perdente. 13. ciò che è più negativo e spiacevole o anche più dannoso
è più negativo e spiacevole o anche più dannoso; aspetto peggiore di una faccenda;
aspetto peggiore di una faccenda; conseguenza più sgradita o funesta. - anche in
tormenta et il peggio è che quanto più vengo in età, tanto più scemo in
che quanto più vengo in età, tanto più scemo in salute. castelvetro, 8-1-166
hanno qualche tintura delle lettere umane, più non sentono sì fatti ostacoli e animosamente
15-74: il peggio, che doveva venire più tardi, il rigurgito del fondo ottuso
l'altrui fisiologia. -decisione più rovinosa. dante, inf.,
corte romana. 14. qualità più negativa e spiacevole; difetto, vizio
me e renderlo puro. -persona più repellente. oddi, 2-10: -l'
, 2-10: -l'età mia non ricerca più guardia no. - no, eh
. ciò che è o appare di qualità più scadente; merce di minor valore.
in una lega da monete (per lo più in relazione con un numero che ne
che costituisce l'aspetto meno rilevante o più condannabile. - il meno peggio:
. alfieri, 9-71: quanto inoltri più, più il suol s'impruna;
alfieri, 9-71: quanto inoltri più, più il suol s'impruna; / arragona
meno qualità positive e doti morali o più gravi difetti e colpe rispetto ad altri
di maggioranza). -anche preceduto da più pleonastico. patecchio, xxxv-1-583: tal
20-482: la lussuria fa l'uomo più che bestia e, dicendo più proprio,
l'uomo più che bestia e, dicendo più proprio, molto più peggio diventa che
e, dicendo più proprio, molto più peggio diventa che bestia. s. gregorio
-meno sano, più malato. giuliani, i-41: -a
peggio son io. 19. più condannabile o moralmente grave, più odioso
. più condannabile o moralmente grave, più odioso. -anche preceduto da più pleonastico.
, più odioso. -anche preceduto da più pleonastico. fra giordano, 1-209:
, 1-209: per altro il pensiero è più peggio. cavalca, 18-42: la
: quando lo spre ^ uro è più greve..., tanto è peso
degli animai. 20. più doloroso, più diffìcile da sopportare o
. 20. più doloroso, più diffìcile da sopportare o da affrontare.
appressano alle case. 21. più sconveniente, più biasimevole dal punto di
. 21. più sconveniente, più biasimevole dal punto di vista del galateo
del galateo e delle convenzioni sociali; più inopportuno per quel che riguarda l'ordine
l'ordine della società o dello stato; più gravemente lesivo del bene pubblico o privato
venir meno. -più diffìcile, più disagevole da percorrere. s. caterina
strade, che ci sono, ne pigliassi più una che un'altra, può bene
arrivare al cancello. 22. più brutto o spiacevole; più orribile.
22. più brutto o spiacevole; più orribile. carducci, iii-28-306: noi
forte, tanto amara che poco è più morte, tremenda al pensiero e quasi
anzi forse tanto meglio quanto gli è più nuovo. tommaseo, 15-61: c'
. -il meno peggio: il più soddisfacente o apprezzabile nella mediocrità generale.
di carlo vi. 23. più sgradevole o ripugnante. benzoni, 1-71
: per alludere a un fatto ben più grave. g. ariosto, 1-iv-718
alla, il meno peggio: nel modo più soddisfacente possibile, compatibilmente con i
dal mio sbalordimento. -nell'eventualità più deprecabile, nel caso più triste.
-nell'eventualità più deprecabile, nel caso più triste. chiari, 3-18: fuggo
(302): aveva, per di più, a casa, un po'di danaro
-alla peggio delle peggio, alla più peggio, al peggio, al peggio
onori? -alla meno peggio. -alla più peggio: ciò mi è alieno quanto
e co- minciarano insieme una scaramuccia la più sollazzevole del mondo; ma i gioveni
uno è segnato male una volta, è più facile lo andare di male in peggio
in pezo. -avere sviluppi sempre più negativi e rovinosi. gregorio dati,
. -essere eseguito in modo sempre più scadente. a. boito, iv-145
la peggio: determinarsi una condizione sempre più grave o diffìcile, essere avviato alla
568: correvate il rischio di non poter più liberarvene se le faccende di moser si
l'esercito kaffino alla guerra, quantunque più forte e numeroso, attaccata battaglia,
corpo seguito, corsero subito gli altri più prossimi. -soccombere in una causa legale
delle peggio: formulare accuse o calunnie più gravi. guerrazzi, 2-47: ne
in peggio: giungere a una sempre più grave corruzione morale. zanobi da sfrata
un'altra squadra: questi non trovando più da far preda, con tanto più
più da far preda, con tanto più furore facevano sperpero del resto,..
,... e con tanta più rabbia, s'intende, maltrattavan le persone
al peggio: tendere a un andamento più sfavorevole e caratterizzato da precipitazioni.
dir peggio: non potersi immaginare cosa più penosa. giuliani, 1i-83: tre
parecchi mesi. -essere afflitto da più gravi pene o preoccupazioni. poliziano,
infermo e mal soddisfatto. -vivere più miseramente, in più grave indigenza.
. -vivere più miseramente, in più grave indigenza. guicciardini, 2-1-154:
. guicciardini, 2-1-154: guardate quanti più sono quegli che stanno peggio di voi
a peggio: ridursi in una condizione più grave, ricevere un danno peggiore.
peggio: disapprovare, biasimare in modo più aspro e risentito. francesco da barberino
il rendere peggiore, meno perfetto o più sgradevole; processo verso
che pochi se ne trova, è più sicuro andare alle cose naturali che a quelle
a variazione e a peggioramento, è più ardua e più benefica impresa la lunga
a peggioramento, è più ardua e più benefica impresa la lunga conservazione che la
in qua, dubito che il dettar più lettere sarà giunto al fine. redi
. ccressciendo in seguendo l'appetito di più a. lloro di singnoria attendendo altressì
in senso qualitativo; condurre a esiti più negativi. -in partic.: rendere
negativi. -in partic.: rendere più precaria, meno prospera e sicura una
condizione o aggravarla e renderla intollerabile e più dolorosa se già è negativa; indebolire
dell'attaccabrighe; e quel ch'è più, potrei fors'anche con un tentativo fuor
o li peggiorano. -esercitare più tirannicamente. b. davanzati, i-159
qua e la, perché non sentivo più la mia poesia. -deturpare.
trentotto soldi! egli vale ancora quaranta o più, sì che tu mi piggiorresti in
in due modi. -ridurre in più gravi condizioni di salute o a mal
., che pegiorò alla comunità d'orvieto più de secento fiorini. sanudo, xxiii-39
grande danno, ché pegiorò detta grandine più de mille some de mosto. ghirardacci,
difetti e vizi, pervertirsi, compiere più gravi peccati. giamboni, 8-ii-m:
donatori de'coltellini menovarono e andavano alle più giovani. cavalca, iii-5: vedendo la