più dei metallurgici di brescia o di torino.
tratti o di un utente solo o di più utenti contemporanei. 4. figur
aveva orario. tornava a casa alle ore più impensate, magari alle tre o alle
ismaltata. tasso, 3-62: quell'altro più in là, ch'orato ha l'
di parlare in pubblico, per lo più a voce alta e ben chiara, con
oratori di primo grido, perché gridano più d'ogn 'altro. succhi, 142-121
spezialmente nelle omelie, ove per lo più i padri assumono la persona non di
verona avea sperimentata e dovea meritar troppo più da maria. manzoni, pr.
: essendo stato chiamato e deputato con più altri per oratori al santo padre a visitarlo
, voleva mandare a vinegia avanti procedessi più là; 'tamen 'veduto la
sempre orienta - leggiava, ma non più in senso bizantinesco decadentistico, anzi con
la civiltà dell'oriente europeo e, più spesso, asiatico, e per i
dell'arte, della letteratura, sempre più aberranti dall'ordine, dalla chiarezza,
sistema, la civiltà europea si orientalizzerebbe più o meno largamente. = denom
caratteristiche e si uniformano, in modo più o meno profondo, alle usanze,
informazione su una disciplina (per lo più in forma di manuale).
. cecchi, 3-179: al periodo di più calorosa fiducia rivoluzionaria [nel messico]
prole, dell'ospite, dell'ambiente più favorevole allo sviluppo (orientamento secondario)
colla direzione del vento, l'angolo più vantaggioso al cammino del bastimento, secondo
e col vento contrario, si orientano il più che si può parallelamente alla chiglia.
si dice pure stretti al vento o al più presso del vento, significa disporre le
vento, significa disporre le vele tanto più vicine al parallelismo della chiglia, quanto
virar di bordo, per condursi al più presso. -matem. fissare un
omi il grandissimo dispiacere di non saper più da qual parte orientarmi. viani,
: pareva [l'alba] un più pallido e diafano plenilunio, a oriente.
alberi, le case, le creste delle più lontane montagne. papini, i-276:
, 9-285: rifacendoci dalle prime e più antiche monarchie dell'oriente, elle avevano
di una situazione, destinata per lo più a uno sviluppo positivo o, addirittura,
e occidente e... sono più belle nel suo colmo che nel cominciare a
maestri e grandi orienti, non riguarda più... i re, gl'imperatori
del 'grande oriente ', la più grossa organizzazione massonica italiana. -stella
tipo di insegna rettangolare con due o più punte usata anche come decorazione nelle sfilate
nell'ordinamento del paradiso dantesco, gradino più alto e luminoso dell'empireo, al
temo / che mal guidò fetonte, più s'infiamma / e quinci e quindi
bell'orificio, per poter essere tanto più preste a fuggire, quando la rovina arrivasse
fossa, di un cratere; estremità più larga di un oggetto. intorcelta,
mano del chirurgo in un aborto di poco più di tre mesi, creduta opportuna per
. arte di ottenere oggetti vari piegando più volte e in modo diverso un foglio
fusto alto sino a 70 cm, più o meno peloso, foglie picciolate e
salvatico, il quale ha le foglie più ampie, adopera più fortemente.
quale ha le foglie più ampie, adopera più fortemente. fr. colonna,
a modo di ruota, ma in più parti divisa. il seme produce egli
nelle praterie africane (e le specie più diffuse sono yoryx beisa, di colore
cui grado grado gli uomini venissero a più miti costumi, è romanzo contradetto e dalla
perché tacerlo? la tintura rossa, più del suo biondo originale, giovava allo
imponga pur de'medici la schiera / nome più strano, o mio benigno male
, 63: questa facilità e larghezza a'più antichi e, come e'si chiamavano
notaio dell'arte faccia richiedere uno de'più sufficienti e originali compagni di ciascuna bottega
paesi originali. -che è la sede più antica di un'istituzione. de
rendere inutile a chi voglia farsi un'idea più compita delle cose, la lettura delle
ogn'inviluppo se, appigliandosi all'opinione più discreta, confesserà il pentateuco, nella
che ora abbiamo, essere un'opera più recente di mosè, non essere sicuramente gli
interesse] cupidigia o, come ancora più chiaramente apparisce dal testo suo originale
, nella quale l'ultimo verso sonerebbe più forse pieno, se dicesse: 'e
dicesse: 'e la gloria il lattò più ch'altro mai '; e s'allontanerebbe
'; e s'allontanerebbe un poco più dal suo originale, donde è stato
la scelta dell'originale, io, più mondano, vi starò sempre alle costole
essendo la fedeltà nel tradurre una delle più ricercate e necessarie doti per quella funzione la
essa un originale o, com'è più probabile, una bella replica di studio
propria attività di artista, o, più spesso, di scrittore o di pensatore;
, 1-i-901: continueremo ad avere gli scrittori più autorevoli e i giovani più originali.
gli scrittori più autorevoli e i giovani più originali. -in partic.: che
di esser posto fra gli originali ben più che fra i traduttori. nuovo giornale
del cassiani... son tutti più o meno originali per l'evidenza e la
che sto per dire che la cosa più rara nella società è di trovare un
è difficile supporre che tu possa diventare più stravagante di adesso. tozzi, v-320
se, quando ritorno, non mi conoscesse più. 13. sm. modello
[donne] io non li ho più: alcuni li dovetti restituire,..
pur si compiace di plagiarsi in copie più interessanti dell'originale. -persona o
'ecc., ricavando con maniera più morbida lo stesso originale, finì di
coltivarla, per trovare in essa i più grandi originali in ogni genere di sapere
certi difetti derivati dallo stesso ingegno e più facili ad imitarsi delle bellezze.
che ci è dinanzi agli occhi, e più le copie. cesari, i-267:
quest'espressione nelle comparse giudiziarie stampate a più esemplari e nella riproduzione di documenti,
. la forma invece resterà come una delle più belle originalità del secolo xix.
per la bellezza della sua topografia e più per l'originalità della sua situazione.
morire la prima sua moglie fra la più terribile contraddizione e fra gli orrori d'
27-152: le forme originalmente voluttuose della più soave tra le grazie, eufrosine.
letto e imparato sui libri onde esprimere più originalmente le verità, le opinioni e
la obbedienza, quelle furono che originarono più commozione, più concordia, maggiori garbugli
quelle furono che originarono più commozione, più concordia, maggiori garbugli e più pertinace
, più concordia, maggiori garbugli e più pertinace risoluzione al resistere. g.
universo. pascoli, ii-598: e di più: come non può essere originata la
non veramente, perciocché si tira di più lontano, dal latino 'extinguere '.
marino, vii-82: io son più nobile (dice la scultura)
discendente; dare origine a una o più famiglie. carducci, iii-21-361: gli
pronunziata: la quale sarà quella che più s'avvicina all'antica de'buoni autori
e quindi procede la significazione del « vino più puro », percioche quanto è più
più puro », percioche quanto è più puro tanto è più caldo e fervente
, percioche quanto è più puro tanto è più caldo e fervente in far bollire il
e originarietà assoluta, bisogna porre la più scrupolosa attenzione a non confondere tra atto
la formazione, la fase iniziale o più antica; che si riferisce ai primordi
insieme e tinte d'un color rosso più che di macra: e andavano con
. e. gadda, 6-109: ben più vile e teatrale, chez nous,
fermaglio spuntava un bellissimo pennacchio lungo poco più d'un palmo, ma interamente composto
di fontana. sbarbaro, 1-55: ma più, questa fretta d'acqua: che
terminavano in un pennacchio di spuma, più candido della neve. 7. figur
pennacchio sulla berretta; ché, al più, essi [gli autori del settecento
virile. schioppi, 11: il più delle gentildonne non s'invescano negli uomeni
capo e un pennaiuolo a cintola e più lumga la gonnella che la guarnacca e assai
, tra queste una, ch'è più notabile che alcuna dell'altre al parer
dolorare / ché quelli, a cui più fede si dé'dare, / penna menare
vecchio, 34: 8 pennaiuoli di più ragioni, 1 com perle. caro,
. -cannuccia appuntita, per lo più di legno, alla cui estremità viene
creativa, e ottenendo, per lo più, risultati mediocri. imbriani, 6-94
e sottili degli uccelli, per lo più ricoperte dalle penne più grandi e robuste
, per lo più ricoperte dalle penne più grandi e robuste (cfr. anche matto1
, 1-489: 'pennamatta: la piuma più leggiera e più minuta. -in
pennamatta: la piuma più leggiera e più minuta. -in espressioni comparative per denotare
, i-27: io mi sento leggiera, più leggiera di una pennamatta.
a me neanche i diti m'aiutano più. visto che pezzo di figliolo? »
, sm. tipo di penna con tratto più o meno spesso, costituito
costituito da una cannuccia, per lo più di plastica, la cui punta è formata
in maniera mediocre e, per lo più, con l'unico fine di trarne
sf. tratto, linea, frego, più o meno lungo e spesso, tracciato
buttar via una pennata d'inchiostro di più in cosa tanto dannulla. de amicis
veloce e sempre / nel caminar ripigli più vigore! / timorosa imprima e poca
e da scapezzare. alamanni, 7-ii-272: più là sien per portar gli aguti ferri
ordine pennatulacei, stanziati per 10 più nei mari caldi o temperati e detti anche
ammettere che a posto sulla bilancia peserà più colla giunta di b, quantunque non
/ presto la rompe il sole e più lontano / la caccia il vento, aereo
pennellare i tratti / ed a le più minute arcane cose / donar forza, color
6. sport. eseguire, per lo più in un gioco di squadra, un
, 7-3: tiziano, forse il più famoso pittore e senza forse fra più
il più famoso pittore e senza forse fra più famosi, tal ora dipinse con tante
espressione, particolare descrittivo, per lo più di notevole efficacia e intensità (e
temporale e creato, perché almeno il più che si poteva gli rendesse aria
muratori, n-107: non si potea più vivamente in poche pendiate far conoscere il
il quadro di questo secolo con pennellate più generali secondo nostro istituto, affin di
nostro istituto, affin di lasciare un idea più sicura e più profittevole non alla memoria
di lasciare un idea più sicura e più profittevole non alla memoria solo, ma alla
(che mi pare abbia una mano molto più forte di zola nelle pennellate descrittive)
cantante aveva gli occhi grandi, resi più profondi da qualche breve pennellatura.
effettuata mediante un pennello, per lo più nei processi flogistici della mucosa orale e
: « frate », diss'elli « più ridon le carte / che pennelleggia franco
fila al mio sonoro arnese, / più fia rozzo 'l mio stil, roco il
oralmente o per scritto, per lo più in maniera rapida e vivace; rappresentare
chiabrera, 1-iii-373: altra volta di più bei colori / pen- nelleggiolle e ci
numero sono che non converrebbe e che pare più appartenersi al poeta che duna in altra
per prova di tutti quei rossi, dal più fosco al più lucente, par la
quei rossi, dal più fosco al più lucente, par la facciata sanguinosa della casa
pure sopra ogni agguaglio essere maravigliose vie più e più perfette quelle del sommo sole,
ogni agguaglio essere maravigliose vie più e più perfette quelle del sommo sole, onde queste
oralmente o per scritto, per lo più con tratti vivaci e rapidi.
rinascere romani in italia, quali insegnamenti più alti e più caldi si potevano mai
italia, quali insegnamenti più alti e più caldi si potevano mai lasciare ai venturi
. marino, vii-117: puossi egli più dire delle prerogative e dignità di questa
5-413: nel quadro del mio passato sporge più avanti, fuori dell'ombra, pennelleggiata
anche i cofanai, i doratori ed altri più bassi pen- nelleggiatori. idem, iii-130
pen- nelleggiatori. idem, iii-130: più verisimilmente ci addita un tizianesco, caduto
, artificiali), disposti per lo più secondo una sezione circolare e fissati all'
spalmare uno strato di sostanza liquida, più o meno spessa, su una
/ e non è fra cristiani arte più viva / di quella, in che si
raro nell'arte, non potesse giugnere a più bella ed esquisita proporzione. scaramuccia,
galleria ornata di scrigni e quadri dei più famosi pennelli. f. f.
furon così rigogliosi: dov'era il più tardivo pelato, ora nappe e margherite e
, 4-53: indi, in età più saggia e in più begli anni / a
indi, in età più saggia e in più begli anni / a gli anni, al
e di èva. baretti, 6-39: più insipida ancora sarà la narrazione, se
. 11. idraul. opera a più elementi posta trasversalmente a un litorale marino
il filone nel mezzo e nella parte più profonda del cavamento già preparato. ximenes
si getta in mare davanti a una più grossa affinché il vascello sia in grado di
affonda oltre con essa, per tenerla più forte e meno soggetta a cedere o
barbera stiratora se l'ammirò anche di più il suo bel piede, il giorno che
undici sillabe farai tuo versetto, / né più né men vi metti, se 'l
cui lo dipinse, avendo uguagliati i più valenti maestri che sin allora avean maneggiato
sospendere l'attività pittorica; non dipingere più. baldinucci, 9-viii-14: quando gli
un pennelletto di setole di porco delle più sottili che sia possibile. baldinucci,
e ducente con elio; / poscia più innanzi cento ne mandasse / e gli
vago com'erudito, pennigero, tanto più ch'egli ha l'onore d'esser
bot. che ha una nervatura principale più robusta, dalla quale si diramano da
per far tornare il verso; e più avanti ammira non so che 'pennino '
4. disus. penna, per lo più lunga e sottile, usata come ornamento
che cotesto pennino deve stare un po'più indietro. codemo, 39: 'un pennino
. genere di graminacee, per lo più spontanee nelle regioni tropicali, con fiori
carnoso... ed ha per il più cinque pende o fibre, acciò che
pennoncelli son levati, sotto i quali più si combatte per bianco e bigio o
un reparto militare, recando per lo più lo stemma e l'impresa di chi
l'oste d'altri amistà e di più soldati e anche del popolo di firenze,
fanno i dragoni e altri animali, ma più pennose, siccome sono uccelli. fasciculo
delli uccelli pennuti, esse son di più potente ossa e nervatura, per essere
selva, / e va cercando le più spesse fronde. / segue di sopra
. boccaccio, iv-100: quello che più e meglio era a costoro era cupido non
e punte mena; / ma quella è più che con pennuti dardi / tempesta il
pennuto, / che il concilio rendea più vago e lieto. arpino, 9-134:
8. sm. uccello (per lo più al plur.). boccaccio,
canto / dell'arpe pur la melodia più strana. marchetti, 5-78: si
, 4-198: i maggior peni e i più chiari fenici / stanno in sella aspettando
penombre e de la smorta luce / i più minuti ondeggiamenti e scosse. idem,
scuro; massa o oggetto che appare più scuro in confronto con ciò che è intorno
vaghezza del ricordo di fatti o persone più o meno lontani nel tempo; indeterminatezza.
3-230: nel 'parsifal 'sono alcune delle più mirabili penombre e perplessità e nostalgie che
, qualche riflesso, e lasciar supporre più che spiegare. o. penombre
penombra le altre figure, anche le più importanti,... l'artista rimane
quaggiù del vero è sempre difettuosa, più o meno mescolata d'errore, vaga
. fra giordano [crusca]: più che penosissimamente lo flagellarono. carducci,
: in questo libro si discorre della più recente letteratura italiana la quale è una
, fatica o, anche, disagio più o meno intenso. -in partic
penosa e angosciosa, / assai sei più che morte naturale, / al mio parire
dagli studi, usa egli per lo più immagini sensibili e particolari delle cose,.
delle lunghe ore e nelle posizioni le più penose. borgese, 1-284: la gravidanza
28: i primi quattro giorni furono li più penosi, perché sempre fui accompagnato dalla
nodo avvinto / di giorno in giorno più penoso, e fatto / stallone ignobil de
-fra dieci, fra quindici giorni al più, potrò anche mettermi in treno. soggiunse
del silenzio, e questa volta fu più lungo e penoso delle altre.
e complicata, che gli sorgesse dai più reconditi strati del pensabile, egli la
tutto obbiettivo e non può esser colto più che l'idea stessa nella sua concretezza
prodotto. tommaseo, 3-i-419: sentesi più vivamente che mai come...
della loro rettorica pensacchiante, quasi di nudità più buffa che lubrica e più stomachevole che
di nudità più buffa che lubrica e più stomachevole che tentatrice. pensacchiare, intr
pensiero amoroso) che porta per lo più con sé affanno, preoccupazione, ansia
13-14): gli occhi ardenti ha via più che leone: / de'suoi nemici
pensamenti delli uomini che. ssi ricordano più d'uno nuovo male che di molti
nostre. aletifilo, 42: molto più ispedito è il vostro pensamento che non
la quale potreste... rendere servigi più consoni ai vostri pensamenti. -fondamento
a me si mise, / del qual più altri nacquero e diversi; / e
in sogno trasmutai. cavalca, 11-4: più grave cosa è a fare grande indugia
corre le poste la morte per sotterrargli più presto. grazzini, 4-384: -udite:
... aver bisogno in ciò di più lungo pensamento, affermando per verità ch'
affermando per verità ch'egli avea pensato più in quel negozio che nella guerra.
speculativo. monti, 4-1-298: spingo più oltre i miei pensamenti. porto lo sguardo
4. opinione, giudizio, parere più o meno fondato, articolato, definitivo
fuori per l'istesso foro... più leggiadro pensamento non sarebbe facile trovarsi.
seppe in contraccambio entrare nelle menti dei più colror- dine che diede a suoi pensamenti
si continuerà a udir chiamare, dai più, storia della filosofia una cronaca dei
sopravvenuti, riesce ancora acconciatissimo il pensamento più generale del libricciuolo, che è di
interrotto. algarotti, 1-ix-176: una più nuova fantasia mi par questa, che
ma di un qualche monacello de'tempi più scuri, il quale nella persona di enea
per sorte la electione del papa andassi più lunga che non si disegna, essere
pensanti si avveggono... quanto sia più onorevole... il presiedere con
che sia pesante / quell'omo, e più pensante. zanon, 2-xix-291: col
a un tempo: è del parini più pensante e meno settecentesco. tarchetti,
. tarchetti, 6-i-650: non era più la giulia ideale, la creatura celeste
, / se non penzare; -e quanto più mi sforzo, / allora meno pozo
chiaro davanzati, xv-2: quant'io più penso, e 'l pensier più m'in-
quant'io più penso, e 'l pensier più m'in- cene, / e quando
iii-iv-ii: è da sapere che più ampi sono li termini de lo '
pensare. leopardi, i-120: il posseder più lingue dona una certa maggior facilità e
, non lo possiede: tutt'al più presume o spera di possederlo. gentile
, 5-9 (1-iv-513): senza più pensare, tiratogli il collo, a
: pensati tu che avrà messo insieme più di mezzo quintale di polveri. montale,
valore avverb.): a una più attenta considerazione. tommaseo [s.
rango degli atti di dispotismo le istruzioni le più saggie, perché esse urtano i pregiudizi
stesso, se egli non affida ogni più importante carica a gente ben sua,
: io non so qual dispiacere avesse più penetrato con breve asprezze dentro a l'animo
questo perde: / con voi chi più ci pensa, più ci sperde.
/ con voi chi più ci pensa, più ci sperde. dante, purg.
sprezzatura e mostra di non estimare e pensar più ad ogni altra cosa che a quello
fanno, e non errano come gli più rozzi ed inerti, gli quali, con
rozzi ed inerti, gli quali, con più pensarvi e attendervi, fanno l'opra
men perfetta. marino, 264: più duna volta il doloroso loco / passò senza
piaciuta giovane cominciò a pensare, tanto più accendendosi quanto più nel pensier si stendea
a pensare, tanto più accendendosi quanto più nel pensier si stendea. verga,
/ nel gran giro de'secoli il più strano / fu quello inver che nelle
si querelava gravissimamente che, avendo pensato più d'una volta in altri tempi a tutti
è così, erché essi non pensano più innanzi di quello che anno davanti agli
da votare. ammirato, 89: avea più volte [farinata] nel consiglio dei
. zanotti, 1-7-61: io ho pensato più volte meco medesimo onde sia avvenuto che
tuono dell'arme sua. -non pensarci più! non ci pensi più!: come
-non pensarci più! non ci pensi più!: come invito a non arrovellarsi
suol dirsi: « la non ci pensi più! ». p. petrocchi
. v.]: 'non ci pensiamo più ': di cose che vogliamo dimenticare.
-su, su, non ci pensare più. saba, 3-40: nella tua impazienza
puoi, tua morte. o non pensarci più. -non poterci pensare: di quanto
: rifletterci con rigorosa ponderazione, con più approfondita attenzione; prendere in più seria
con più approfondita attenzione; prendere in più seria considerazione. tommaseo [s.
a manzoni], quale gli paresse il più utile e necessario precetto della poetica,
medesima. -più ci penso e più... (o meno..
tommaseo [s. v. j: più ci penso, e più mi persuado che
. j: più ci penso, e più mi persuado che [ecc.]
dalla prep. di, per lo più a connotare la peculiare intenzione o l'
conosciuto, perciò che ella del padre più non si pensava. bruno, 3-1084
cose divine che non vengamo a detraergli più tosto che aggiongergli di gloria. leopardi,
: quale delle due cose stimi che sia più dolce: vedere la donna amata o
lo disire / del frutto, che più aver no lo pensate, / perch'io
lo pensate, / perch'io fallar più voglia a lo mio sire / né voi
pensiero han raunato per il figliuolo che più amano, con molto riposo si lo
, mi diedi a girare con le più belle volte che voi vi possiate pensare
6-3: cominciai ad avvedermi che troppo più felice ch'io non avrei potuto pensarmi era
captività e in continue lagrime e in più lunghi digiuni,... ciascuno sei
bandetto, 2-37 (i-1086): io più presta sono a lasciarmi uccidere e patir
mio dolce, il quando potrebbe essere qualora più ci piacesse...; ma
mio pensiero: / il desir tanto più cresce, / quanto men a'averlo
uomo ed il poema, non lo direi più né pure in un ditirambo. idem
alcuna di queste tre [leggi] più l'una che l'altre lodare. leggenda
tardava a rispondergli e max non discerneva più la sua faccia. poi lancia disse
sur, cioè mezzodì, né mai più oltre fu discoverto. cellini, 4-1-242
. cellini, 4-1-242: quello che più mi doleva... si era che
per lo qual è chi creda / più volte il mondo in caòsso converso.
modo ben preciso; riflettere sul modo più adatto, sul procedimento più idoneo per
sul modo più adatto, sul procedimento più idoneo per ottenere le conseguenze desiderate ed
. idem, purg., 22-142: più pensava maria onde / fosser le nozze
): de'cosi fatti e dé ^ più spaventevoli assai n'ho già veduti,
veduti, né per ciò cosa del mondo più né meno me n'è intervenuto;
/ che per fraude o per forza fa più acquisto; / chi sprezza il ciel
(671): si dovrebbe pensare più a far bene che a star bene:
occupa de'fatti nostri. 'non pensar più là '... 'pensiamo seriamente
più', non esser cosa da pensarci più: esser cosa infattibile; non essere
: esser cosa infattibile; non essere più il caso di darsi da fare per ottenerla
, di cosa della quale non si abbia più speranza: « non c'è da
: « non c'è da pensarci più ». -non pensi, non
9. intr. per lo più in relaz. con una prop. subord
necessità concreta, soddisfarla (per lo più in espressioni marcatamente idiomatiche). -con
proprio destino ultraterreno (e, per lo più in forma esclamativa, costituisce un rimprovero
: parerà ad alcuni che negli antichi secoli più si pensasse al sussidio de'pellegrini e
18 (322): mi date più da pensare voi altri due che..
assalto di haerlemme diede da pensar assai più di quello che si era prima dato
vaquatù / la penserebbe! -non pensarci più: non attribuire più alcun peso;
! -non pensarci più: non attribuire più alcun peso; lasciar correre.
qui con essi uscocchi la non vi voleva più pensare. de roberto, 3-71
, e per me non ci penserei più. -non pensar più là:
ci penserei più. -non pensar più là: non preoccuparsi più che tanto
-non pensar più là: non preoccuparsi più che tanto. tommaseo [s
dicono certi ciacchi, e non pensar più là. -non sapere che cosa
e ripenso e dal pensare impazzo, più che ripenso e più divento pazzo '.
pensare impazzo, più che ripenso e più divento pazzo '. -a buona derrata
: un giudizio negativo trova per lo più rispondenza nella realtà. manzoni,
pensare de'suoi fatti sia maggiore dolcezza e più effi cace devozione. cassiano
pensare (con valore iperb.): più di quanto il pensiero possa concepire;
libro di sentenze, 1-20: noi semo più spesso in paura per pensare che per
: i cappuccini... s'esponevan più da vicino alla venerazione e al vilipendio
togliere la mala impressione che lascia nel più buon pubblico il sapersi che una persona
; e secondo l'umore femminile, più delicato e grazioso di quello de'maschi
vittoria,... sarebbe stato più reprensibile il populo romano d'a- verlo
per introdurvi de'pensieri grandi e forti più che noi furono mai i pensieri de'suoi
cristo, secondo furono interpretate dalle congreghe più pensative insieme e più mistiche dei primi
interpretate dalle congreghe più pensative insieme e più mistiche dei primi cristiani. papini,
dante, conv., iv-v-20: più chiedere non si dee, a vedere che
come nell'alveo di un fiume; la più pensata delle nostre ribellioni era quale un
... che moltissimi tratti e più veramente i dottrinati e allegorici nel 'paradiso
siano stati i primi pensati e composti più tempo innanzi che il poeta s'insignorisse
, ii-186: un pazzo, gridando quanto più poteva, seguitava un cane che fuggendo
2-153: in ogni paese, dove più, dove meno, i legislatori sono stati
riferire sui mali del paese e le medicine più adatte. sembra di vederli, seduti
potè avere in parlamento / di dire più che 'l cor sia pensatore.
, 5-2-79: questa riflessione doveva render più cauti quegli uomini, per altro ingegnosi
gli sembrasse uscir dalle vie della ragione più severa. tarchetti, 6-1- 512:
. foscolo, xviii-402: mi spaventa assai più la tempra del vostro carattere -l'esempio
-... la vostr'anima più ardente della sua, la vostra mente
ardente della sua, la vostra mente più pensatrice e più risoluta. -composto di
, la vostra mente più pensatrice e più risoluta. -composto di individui colti;
si rivolse il governo a meditare sul mezzo più conveniente onde animare l'agricoltura interna.
: per insensibili e ciechi aguati li più potenti mena a disertamento, tirando cagione
me! » continuava un altro pensieretto più birboncello del primo. idem, 1-vi-443
tua memoria ed all'altrui / pensieretti più smilzi, idee più frolle.
all'altrui / pensieretti più smilzi, idee più frolle. = dimin.
delle prime classi un esercizio propedeutico a più impegnative composizioni. 3. idea piacevole
,... lodando ciascuno più la fortuna di averlo presto deposto di
. croce, 40: -qual è la più veloce cosa, che sia? -il
nelle varie teorie filosofiche: dal senso più vasto, riferibile a qualsiasi attività spirituale
vico, 4-i-803: finalmente, unite più nazioni di lingue diverse in pensieri uniformi
due secoli ha dato e dà le forme più logiche, più spigliate, più facili
e dà le forme più logiche, più spigliate, più facili al pensiero moderno è
forme più logiche, più spigliate, più facili al pensiero moderno è senza dubbio
morose fiamme nascose;... il più del tempo nel piccolo circuito delle loro
d'annunzio, iv-1- 126: sentì più grave, nel salire, la sua stanchezza
stanze, ansiose di sorprendere ogni mio più piccolo desiderio, ogni mio bisogno più
più piccolo desiderio, ogni mio bisogno più insussistente, e soddisfarlo colla rapidità del
è minore numero, è la virtù più unita,... vi è più
più unita,... vi è più ordine nelle cose, più pensiero e esa-
. vi è più ordine nelle cose, più pensiero e esa- mine, ne'negozii
pensiero e esa- mine, ne'negozii più resoluzione. bruno, 3-878: bandirò
, i concetti di questa allora sono più belli quando si formano più corpulenti.
questa allora sono più belli quando si formano più corpulenti. gioia, 1-i-272: lo
dalla troppo turbata mia mente, o voi più ameni pensieri: non è tempo d'
da quello che oltra il sapere ha più volte messe le mani, come dir si
'1 pensiero del male un cor sgomenta / più che lo stesso male offender suole.
la sente. idem, xlvi-30: più mi triema il cor qualora io penso /
pensier non sia distrutto, / con argomenti più validi e fermi, / quanto più
più validi e fermi, / quanto più può, le fa ripari e schermi.
, de sorte che non possa mai gionger più alto che alla cognizione della sua cecità
e in quegli orrori, ove le più volte stanno sepolti i tradimenti e gli inganni
falso è il mio pensiero / che più donne vi sieno fra di noi. leopardi
ad una, /... / più felice sarei, candida luna. /
, / penzer'ò far ciò che più vi si'a grato. compagnetto da
. ai casi suoi, sentì rinascere più che mai vivo e serio quel pensiero di
... fece ricorso ad altro più potente e più spedito aiuto. panigarola,
fece ricorso ad altro più potente e più spedito aiuto. panigarola, 2-200: sta
, non avendo altro da ispedire, più per caso che per consiglio, ho volti
bellori, iii-52: questo quadro è più del primo commendabile per il pensiero ch'è
me che, generalmente parlando, consista più di pensieri che d'immagini. tommaseo
pensiero han raunato per il figliuolo che più amano, con molto riposo si lo godono
. g. gozzi, 1-8-124: più volte fu che, discoprendo ella senza
parte coperta, le veaea intorno smaniglie più grosse che anguille. 10. angustia
27): donne, il vostro senno più che il nostro avvedimento ci ha qui
suole levarli tanto dai pensieri che restano più stupidi che allegri. lomazzi, 4-ii-
poetica e alla scuola... trasparisce più che non apparisca dagli scritti che raccolgo
20-300: in generale i fiori qui sono più grandi, perdendo proporzionatamente in bellezza:
di mostrare che la sovranità non cadeva più in pochi, ma bensì in tutti
due. caro, i-293: assai più di te amiamo la cloe e più
assai più di te amiamo la cloe e più pensier ne tegnamo che tu medesimo.
dal pensiero di qualcuno: non costituire più per lui oggetto di ricordo, d'interesse
, 5-43: re, non ti dar più pensieri: / arditamente alla città ritorna
proprie parole potesse quegli accesi spiriti a più pacate risoluzioni condurre. -entrare
allo sguardo curioso e pettegolo dei profani il più tenue raggio della sua passione. montale
scelerato amor traer construtto, / cercando va più dentro ch'alia gonna / suoi vizi
di que'baroni / tenesse sotto sé più volentieri. domenichi, 5-265: si
fermamente. forteguerri, 30-2: tanto più che fermato ho nel pensiero / di
tendervi, di ripromettersela, non fare più conto di poterla avere. a.
l. priuli, lii-4-413: molto più dobbiamo meravigliarci, umanamente parlando, che
la pregava fosse contenta di metter qualche più pensiero a tale domanda e rispondere con
pensiero a tale domanda e rispondere con più maturità. -provvedervi. ariosto
pensiero ', dar da pensare con più o meno dolorosa tema. tarchetti, 6-ii-167
far con un cervel leggiero: / questo più ch'altro mi mette in pensiero
, i-8-63: né uomini né dei avranno più un pensiero al mondo del fatto mio
cosa da prendersene gran pensiero: tanto più, che c'è stato di mezzo
lei e la perduta speranza, diliberò di più non vivere. -raccogliere i pensieri
che in un principe non è cosa più obrobriosa. -stare in, con
b. roselli, lxxxviii-11-386: affaticansi e più per esser ricchi, / chi per
, lii-10-275: non s'incontra più un solo povero mendicante, perché venne
. monosini, 231: chi ha più ricchezze ha più pensieri. giuglaris,
231: chi ha più ricchezze ha più pensieri. giuglaris, 104:
per affliggersi non si ripara al male. più comunemente * cento pensieri non pagano un
pensieroni e concetti di se medesimo troppo più alti del vero. redi [in
). assorto in pensieri, per lo più seri, gravi o, anche,
i soldati guardavano in terra, pensierosi più che pentiti. b. corsini,
montagne, che forse non avrebbero mai più rivedute. d'annunzio, iv-2-571:
: mi paiono [due sonetti] de'più uniti e più pensierosi che siano mai
due sonetti] de'più uniti e più pensierosi che siano mai usciti dalla povera mia
: l'antichità non ebbe di che più maravigliarsi che... degli orti pensili
con quella croce pensile / al turco più terribile / d'una armata marittima / di
degli argini stessi, su letti assai più alti del terreno. 6.
mobile, uno scaffale, per lo più costituente parte di una serie).
, il vèrgoli aveva fatto alzare, più alto della casa stessa, su due colonne
una pensione stabilmente o per un periodo più o meno lungo. - anche:
ha prestata l'opera sua, per lo più in pubblico impiego: e se la
spiegazioni... ma non saremo mica più tanto gonzi da dargli retta. -eh
melme, e non sentirne parlare mai più. -figur. mettere da parte
ambito internazionale). - per lo più sm. (femm. -a).
regno di napoli, la quale per più commoda esiggenza fusse situata sull'arcivescovado di
: nei secoli xvii e xviii, il più importante funzionario della provincia d ^ o-
gran baffi sotto il naso e dei più spaventosi al cuore, e fa staffilare
economia di una crisi sentita e sofferta più nel nord aziendale che nel sud pensionario,
). carducci, iii-17-201: non più abatino pedagogo, ma professore d'estetica
: era un figlio del vecchio monticone. più che cinquantenne e ormai pensionato della fiat
pensionati in maniche di camicia, per lo più, che passavano i pomeriggi con gli
. si può anzi dire che quanto più vetusta è la storia di un paese,
la storia di un paese, tanto più numerose e gravose sono queste sedimentazioni di
-figur. che ha abbandonato, più o meno volontariamente, un atteggiamento,
i giovani presentassero un quadro di figure più grande del vero. pirandello, 7-250:
c'è una delle pensioncine di famiglia più celebri d'italia! = dimin.
pensioni un coro addoppiato di musici de'più scelti e de'più armoniosi di tutta
di musici de'più scelti e de'più armoniosi di tutta europa. l. pascoli
pagati poi coll'innata sua generosità assai più del valore, dichiarandolo con grossa pensione
cura di premiare il merito de'giovani i più studiosi coll'annua distribuzione di alcune fisse
, cioè, la quale si dice più strettamente ecclesiastica, che è quella la quale
età o per invalidità, non sono più in grado di lavorare (pensione di
età o condizioni di salute, non sono più in grado di lavorare e che,
, o dànno a crederlo almeno, più non dimandano foglie d'arbori, ma
ferita grave, da meritare la pensione più alta, quella riserbata ai grandi invalidi
pensione: passaggio, totale o, più spesso, parziale, della pensione o
9. organizzazione, per lo più gestita come impresa e avente sede in
una clientela fissa e, per lo più, modesta, riceve dietro compenso vitto e
me stessa: oltre di che, possedendo più duna pensioncella, avrei potuto cercarmi un
mia vita, / per cui vivo / più pensivo / che per dio romita.
. cino, iii-68-8: rimagno, / più ch'i'non soglio, doglioso e
, impegno, lavoro letterario per lo più imposto, faticoso e ingrato (e ha
1-xxxix-70: io mi confermai ancora di più in questa idea nel rileggere di seguito e
, un freddo fregio, la parte più ingrata del mio penso. 3
penso qualcuno: imporgli, per lo più come punizione, un lavoro supplementare.
. restando assorto in pensieri per lo più gravi, malinconici o dolorosi; riflettendo
è profondamente assorto in pensieri per lo più gravi, malinconici o dolorosi. -
, 35-1: solo e pensoso i più deserti campi / vo mesurando a passi tardi
soglia. ariosto, 1-40: pensoso più d'un'ora a capo basso / stette
spesso di man prode; / mesto i più giorni e solo, ognor pensoso.
continuò a guardar nella valle, ancor più pensieroso. [ediz. 1827 (369
: continuò a guardar nella valle ancor più pensoso]. carducci, iii-4-96:
che impegni o lasci pensoso chi passa, più di quella che sfreccia, socchiudendo la
: la imagine della simonetta, delle più belle della nostra poesia,...
lietamente pensosa in bruna vesta / fra più donne gentil d'età senile. leopardi,
né, per lo foco, in là più m'appressai. cino, iii-127-1:
posa. 2. per lo più in relazione con un compì, di
, eh italia tutta onora, / pensoso più d'altrui che di se stesso.
inno] mi lasciò pensoso / di pensieri più forti e più soavi. carducci,
lasciò pensoso / di pensieri più forti e più soavi. carducci, ii-8-16: pensavo
. leopardi, 22-107: morte chiamai più volte, e lungamente / mi sedetti colà
un fatto in cui si possa errare più d una volta. di giacomo, ii-763
tra due ciuffi di pino, facendo più bianca la vela che lo solcava.
trista / per parer a le genti più pietosi. trissino, 2-1-182: padre
susurro / e senza gesto va assai più lontano. molineri, 2-79: la
occorre con aspetto adorno; / gli appar più lieto e) iù lucente il giorno
) iù lucente il giorno, / più pensosa la notte e più stelata.
giorno, / più pensosa la notte e più stelata. carducci, iii-3-171: te
/ ombri, o quercia pensosa, io più non amo, / poi che cedesti
migliaia di persone e uno spettacolo molto più serio e pensoso che non possa parere
una stella a cinque punte, per lo più accompagnata da altri simboli o parole
.), classe composta dai cittadini più ricchi, le cui entrate annuali superavano
sillabe (un verso). -per lo più sostant. bontempi, 1-1-21
come pianta un poligono, per lo più regolare, con cinque lati (un oggetto
faccie. cicognani, v-2-194: il più grosso [calcolo], il coetaneo
calcolo], il coetaneo mio, più grande assai d una nocciola, poliedro a
di tre, quattro, cinque o più lati, i prismi si dicono 'triangolari
tirarne oroscopi i sacerdoti stronzi ad egitto più che farneticazioni pitagora dall'apotema del pentagono
un poligono con cinque lati, per lo più regolare (un edificio, una città
base delle quali è un rettilineo di più di quattro lati. = voce dotta
alla sigla di albrecht diirer ma assai più complicata, posta all'inizio della partitura
). soldati, 6-192: tralci più o meno angolosi, foglie trilobate o
ad una con esse, il basile disegnò più vasta tela, che fu di raccogliere
elegia e nell'epigramma, per lo più preceduto dall'esametro con il quale si
considerava formato da una base eolica bisillabica più quattro dattili, ma propriamente è composto
molte e varie specie di versi, i più sovente usati sono il giambico, il
, e dopo ritrovato per se solo non più di una fiata sola fece poema intero
del pentàngulo rimane quadrangulo e non più pentàngulo, così levando l'ultima
anima... non rimane più uomo, ma... animale bruto
: i longobardi con liutprando rachis astolfo più volte invasero perderono e rioccuparono l'esarcato
, cred'io, dice ora il ben più tristo / gruppo de'nuovi gallici pentarchi
sillabe (un verso). -per lo più sostant.: verso di cinque sillabe
locali. arbasino, 7-359: il più immondo finto-quattrocento coi suoi ferracci battuti e
in cinque articoli, colori per lo più vivaci e metallici e odore sgradevole.
grecia, reparto militare che contava poco più di cinquanta fanti. -anche: nell'esercito
anche in altri paesi, dando luogo a più sette accomunate dalla pratica di forme di
. 3. locuz. avere più lingue della pentecoste: conoscere un gran
278: circa quell'altro amico che ha più lingue della pentecoste, io non posso
sé una amaritudine che è gastigamento a più non fallire. idem, purg.
vecchiezza, / labile è nostra etate più che un fiume, / né il stato
: i fiorentini n'eb- bono poi più volte pentimento per la 'ngratitudine e superbia
, / ch'abbia in lei, più eh'amor, potuto l'ira. tasso
il donar bene: azione è questa la più propria d'un prencipe; fatta però
però senza molte avvertenze, porta seco più pentimenti. delfico, iv-74: questa
pèntre), intr. per lo più con la particella pronom. [mi pento'
xlvii-90: s'io ebbi colpa, / più lune ha volto il sol poi che
/ e bagnar gli occhi, e più pietosi giri / far come suol che degli
pentute e avevano fermo proponimento di mai più non peccare. testamento di lemmo di balduccio
innanzi a dio ho, io sentito più fiate predicare che il pentirsi di core
fiori di filosafi, 164: quanto più savio è l'uomo, tanto muore
savio è l'uomo, tanto muore più apagato nell'animo, né non si pente
suo stato, / è me'far più d'onor che poi pentere / del manco
[guevara], ii-12: molte più sono quelle cose che un uomo fa,
: sentì incontanente [il padre] più aver di forza la natura che il suo
caduchi ligustri d'un bel petto / più celebrar mi pento. chiari, 1-iii-112:
poi, / né mai tempo passato uom più rivede. marino, 4-106: con
si pente, chi guarda sottilmente, / più giusta e più discreta la ne tene
guarda sottilmente, / più giusta e più discreta la ne tene. 3
come forte / e come destro e più d'ogn'altro ardito, / si messe
movendo cosi ingiusta e così repentina guerra più tosto a modo di corsaro che di
dentro si difendevano con tanta intrepidezza che 'l più delle volte facevano pentire coloro eh'erano
di evitarla per ^ avvenire (per lo più in relazione con un compì, o
pentito; / non so se indrieto più ritornerai. b. pulci, lxxxviii-n-309
, in sé si rode, / assai più d'odio che di fama degna.
r. longhi, 86: più decisiva, per il nostro argomento, è
di carne piene / davano al ventre più che sua tenuta. bandello, 1-27 (
limitare. -recipiente, per lo più di grosse dimensioni, usato, secondo
:... vaso di ferro più piccolo della caldaia, col quale si fanno
guarda che belle pentole! 'è modo più che altro amorevole che si usa cof
39-iv- 246: menzione è fatta più nell'antico del fuoco greco, che
alle ansole e s'adopera per lo più negli assalti, gettandola gli assediati dal
-dare un calcio alla pentola: non volere più affrontare un argomento, un problema.
persone, lo stato di inferiorità del più debole. albertano volgar., ii-35
albertano volgar., ii-35: a più ricco di te non sarai compagno.
n. 25. -il paiolo tinge più della pentola', v. paiolo1,
. 8. -la pentola fessa dura più di quella nuova', v. fesso1
alcune regioni per ottenere, per lo più mediante percussione con bastoni, suoni rumorosi
sp., 11 (206): più sconcia era la figura della donna:
pentolaio nuova maniera di pentole, ma più durevoli. batacchi, i-143: qual
pentola di dimensioni ridotte, per lo più fornita di un unico manico e usata
aveva lasciato il pentolino del latte, più come pensiero che come pretesto perché elena
. -tu dovevi pur torre un moccolo più lungo. -orinale. -anche con
e fuggendo mi ammoniscono che non è più il caso di distrarsi, e buttano
della colla. non possono dunque conglutinar più l'anima mia con anima alcuna.
somma di denaro risparmiata o racimolata da più persone, in partic. da giocatori,
di carte, che si fanno in più persone, que'denari che si mettono
. 4. -fare dei pentolini, più di un pentolino', pentirsi amaramente delle
ma qualcun per la mia fé / farà più d'un pentolino.
il limite di sopportazione, non poterne più dal desiderio. moravia, 21-363:
di forma cilindrica e panciuto, per lo più di terracotta. -anche: la
di quaggiù sì perso / che stima più di lente un pentolàccio / che di benedizion
o la miò chiara stella mattutina, / più bianca di 1 brocciu e di
1 brocciu e di la neve, / più rossa duna rosa dama schina
rosa dama schina, / più aspra d'a cipolla, e d'u
cipolla, e d'u stuppone, / più dura duna teppa, e d'
pentoso e altre sostanze (per lo più basi purini- che o pirimidini nella costituzione
sé riceva /... / più di quante penule e trabee, / clamidi
quale alcune sono intrinseche integralmente, alcune più extrinseche. le intrinseche integralmente sono cinque
poco salì, dove per non poter più salire ne'secoli penultimi si fermò,
limite. leonardo, 2-175: quanto più l'ombra dirivativa s'avvicinerà ai sua
le sillabe o di una o di più lettere, e così sillabe prima, mezzane
confezionati secondo i dettami e le innovazioni più recenti della moda. d'annunzio,
., 1-39: quella moltitudine non poteva più durare che per età d'un uomo
grandissima oscurità per la penuria degli scrittori più centinaia d'anni. boterò, 1-4-176:
delle quali io patisco un pochetto, e più che un pochetto, di penuria.
in parte incuria colpevole; ma è più miseria, ignoranza, enuria di
sicuri, tollerando per molti mesi la più stretta penuria. 3. ant
5-307: alla maritata... convien più che alla soluta la penuria del dire
e l'abbiezione altrui, e della più zingaresca e brutale cupidigia per l'altra,
paesi, ch'io noi potrò mai più superare. carducci, iii-17-22: fu vantaggio
in condizione famigliare quanto mai difficile, della più onorata e più dolorosa penuria.
mai difficile, della più onorata e più dolorosa penuria. -fame. boiardo
lo dannava, ma forse una causa più o meno giusta per questo possiamo supporre
clima felice, in un sito al traffico più acconcio, si penuri spesso, e
si fa [la spagna] ogni dì più penuriata di gente.
nello scrivere e nell'usare, ma molto più cristiani nel- l'operare, l'essere
, 1-ii-602: le due donne si guardarono più in fondo; e quella pentola penuriosa
in fondo; e quella pentola penuriosa diceva più d'ogni parola. -per
989: veggiamo se la plebe sia più tumultuosa nei paesi sterili e penuriosi o
. desideri, lxii-2-vi-91: in alcuni luoghi più penuriosi si servono ancora di pezzi di
lxxx-3-428: viaggi longhissimi di 600 e più miglia, con quel dispendio che si può
biade risale ad una terza parte di più del prezzo mezzano dell'ultimo decennio.
ai luoghi della diocesi, che n'eran più scarsi. [e- diz. 1827
. 1827 (486): ai luoghi più penuriosi della diocesi]. bacchelli,
bello di redentore, dunque non vive più quella vita affaticata, penuriosa, penosa
foglie e di getti, l'uva è più esposta alla luce e alla ventilazione.
hiroscima); nessuna data gli penzolava più dal cervello, a cominciare da quella
vi-510: guglielmo susini, uno degli scolari più negligenti e pigri che lo ascoltava con
4. sm. uno o più grappoli di uva pendenti da uno stesso
(o anche ramo da cui pendono più frutti). 5. girolamo volgar
sorbe e del trebbiano / e quel che più le par di mano in mano.
'un penzolo ': sono due o più grappoli pendenti da un medesimo tralcio.
, / al tempo che 'l parer più eh'esser buoni / vi faceva acquistare
: [il bassotto] ijon abbaiava più, la lingua più penzoloni delle orecchie,
] ijon abbaiava più, la lingua più penzoloni delle orecchie, sfinito, ma
penzolone le portarono in mostra per tutto il più pubblico della città. g. gozzi
.: abita in diversi luoghi fangoso-arenosi e più frequentemente nei calcareo-arenosi del mare. montale
e tale accezione indica, per lo più, una condizione di miseria, povertà
grandi follicoli deiscenti con semi per lo più carnosi (e in italia è spontanea
molte e varie specie di versi, i più sovente usati sono il giambico, il
, di media grandezza, provvista di più remi e di una vela (anche
: fanno compagnia due, tre e più barche insieme che sono dell'andare delle
sono dell'andare delle nostre peotte e più picciole. sarpi, vi-1-227: stabilita
si chiama certa sorte di barca delle più piccole, atte a cavalcar il mare
fanno in brigata molte donne, per lo più di s. nicolò e di castello
di legno o di vetro, per lo più fornito di un tappo bucherellato, in
nell'umido,... è più tosto digesto con la pepansi, e non
.. che cosa altri potesse escogitare di più 'pepato 'dell'articolo io°.
: sandro incoraggiato attaccò un secondo aneddoto più forte e più pepato del primo. piovene
attaccò un secondo aneddoto più forte e più pepato del primo. piovene, 7-299
frolle. 4. reso più accetto mediante ingredienti di moda (uno
... secondo le ultime ricette della più bassa culinaria dramatica. -congiunto
concini e di sua moglie aveva la più grande importanza: e lo si pagava
spighe simili ad amenti, per lo più ermafroditi, e frutti piccoli, sessili,
, che è rada, è di più desiderata. lo poleggio appo quelli d'india
lo poleggio appo quelli d'india è più caro che 'l pepe. statuto della gabella
di malaca. romoli, 322: quanto più pesa il grano del pepe tanto è
pesa il grano del pepe tanto è più fresco e migliore. dice dioscoride che
d'etiopia ':... produce più e più silique in racemi lunghe quattro
':... produce più e più silique in racemi lunghe quattro dita come
come di piselli o di fagioli, ma più sottili, assai nere e ritondette,
che il pepe commune, e per farlo più piacevole si pestano le sue guaine insieme
castità;... ma ora più non si conoscono. p. petrocchi [
fra gl'ingredienti del cioccolate e di più lo celebrano per medicamento speciale contro il
detta àuaùptoaic; e da'latini de'secoli più bassi 'gutta serena'. o.
guinea in panieri, che per esser più acuto e piccante di quello delle molucche ha
ii-397: quella di mezzo, la più bassa di statura, vero grano di pepe
: non riuscire a fare neppure le cose più semplici e ovvie (con riferimento all'
sale. dessi, 9-38: dimostrava più anni di quelli che aveva, così
= voce del linguaggio infantile, per lo più di area sett., formata per
paesi caldi; sono erbe per lo più perenni, con foglie carnose, variegate o
comparative. pasolini, 1-342: i più giovincelli ridevano fra loro rossi come peperoncini
ha sapor di pepe, ma molto più il siliquastro, e perciò s'ha preso
. gemelli careri, 1-v-88: le più stimate [frutta] sono quelle di
di panamao e di leyte. divengono elleno più efficaci se vi si aggiunge un'altra
, di metallo nobile, per lo più oro e platino, staccatasi dal primitivo
di alluvione. fra le pepiti di oro più celebri si citano quella trovata in australia
. 000. le pepiti di platino più notevoli trovate sin qui sono: una
morenti, che nessun sole potrà mai più maturare. 3. figur.
per la gioia chiudiamo gli occhi sui peccati più neri. pomasi di lampedusa, 296
capsola biloculare polisperma; la specie più nota ha i fiori riuniti alla cima de'
, 221: il peplide frutice nasce il più ne'luoghi maritimi fronzuto e pien di
la quale chiamano peplion, non molto più efficace che quella che si semina.
la quale si chiama peplio, non molto più possente che quella che si semina,
.: abito o sopravveste che riproduce più o meno fedelmente la foggia del modello
, / e ch'ella sola sia più da stimare /... /.
un peplo alla greca, ma non più lungo fino ai piedi. moravia, ii-413
in su sottile radice con foglie poco più larghe che di ruta e con seme
come quelle della ruta, ma alquanto più larghe. = voce dotta,
(e sono da considerare fra le più grandi specie di imenotteri esistenti).
, sono or nati de'più vaghi colori. = voce dotta
composto derivante dall'unione di due o più molecole di amminoacidi, tenute insieme da
gruppo di antibiotici costituiti da due o più individui simili che nella loro azione presentano
la plastificazione, ren dendola più efficace. peptizzare, tr.
. 2. figur. reso più comprensibile, più accessibile, in quanto
2. figur. reso più comprensibile, più accessibile, in quanto preventivamente semplificato.
: gridi, / suoni di vita più non salgono da la città. pascoli,
/... / tali vid'io più facce a parlar pronte. tansillo,
lo percuotere delle pietre che la fan più delicata. monte, 1-viii-84: come 'l
va per arno: / volgliono i più pur che dèa ne la pila.
agghiaccia, / risalda 'l cor, perché più tempo avampi. boccaccio, dee.
andò sempre pel mondo pellegrino; / più d'una donna l'ha amato e pasciuto
quando andavo per torino a ubriacarmi e più bevevo più pensavo a tante cose e
per torino a ubriacarmi e più bevevo più pensavo a tante cose e avevo il
restata, il suo coltello, e baciatolo più volte, con grandissimo impeto se lo
erta delle montagne, per giù valli più cupe, tutto col piè, con
(688): non si pensò più che a fare i fagotti e a mettersi
, vincendo, avete da tenere f che più che francia v'abbia obligo avere.
. giorgio dati, 1-247: la più gran parte de'giudei abitano per li
non son due anni, / non più brutta, non bella / più d'o-
/ non più brutta, non bella / più d'o- gni altra monella, /
entro la nascita della forma, gli rendeva più acre e sgomentevole il portento.
, ché per 10 innanzi non averete più fatica di leggere per conto mio.
306: l'arti mormoravano e voleano che più innanzi si facesse inverso molti altri cittadini
, di tempo determinato (per lo più con l'idea del tempo futuro, per
messer lorenzo vi ho già detto che più giorni sono è spedita, e così
vati e artefici eleganti / e da qual più gentil donna le imita. codemo,
velata come per pianto recente attraversava le più ascose profondità della mia anima. faldella
desiderare e pigliare diletto con gli occhi più che non decesse agli uomini forti e
mi ritorni. ottimo, i-503: per più propria comparazione pone l'autore le scaglie
uno pesce detto scardova, il quale più di nullo altro ha le ampie.
paghi; si guadagna da vivere per più d'uno, e da metter qualcosa da
417: veio ben c'amor m'à più onorato / intra gli altri amadori certamente
^ eo m'a- legro e vivo più gioiuso, / ché m'à donato a
gialla, nera e stomacosa, / più ciarliera ch'una putta, / per ristoro
1-iii-159: monsignore di roano mi parlò più ad lungo, e prese, nel rispondermi
sempre kant e ci studio sopra il più che posso. pavese, 7-23: lei
perfezione? tasso, 13-37: né più apparenze inusitate e strane, / né trova
. zane, lii-5-379: non sono più tanto ossequenti e obbedienti al re come già
sé ed a pregar a quella bandiera che più lor piace. galileo, 4-2-424:
per voi. leopardi, 837: più d'una macchina si è veduta che giocava
cioè fede e amore, le quali ritrovate più oltre non curano. redi, 16-v-84
/ che sì che avrò a sborsar più di un ducato? ». casti,
l'altro la sua condizione peggiora ogni giorno più. marchesa colombi, 1-220: per
della quale [manna] chi prendea più che iddio avesse ordinato che si ne prendesse
per testa, non se ne trovava però più. dante, inf., 5-130
, inf., 5-130: per più fiate li occhi ci sospinse / quella lettura
ch'egli avea alla povertà, sì mangiava più volentieri delle limosine ch'egli accattava per
scruopi tua malvagia openione, / qual più ti serve a fé quel men ài caro
, sì come egli era, per il più cortese signore del mondo. dante,
chi mi prendi? chi si cura più di costei? misasi, 5-191: era
, i-1-91: troveremo i. lli via più di povertà che di ricchessa; e
o desir sempre fallace / e degli amanti più ben per un cento! fazio,
dei mercanti in fiandra a quattordici e più per cento. galileo, 4-3-9:
venti cavalli, né un gigante dieci volte più alto di un uomo, se non
di un tal uomo vagliono per le più profonde meditazioni di qualunque altro. manzoni,
per lei apparecchiata / mi fu una robba più bianca, che persa / la neve
applaudito, seguitato, acclamato e trionfante più assai che nessun principe il fosse mai stato
per li nobili di monterà ora vien parlato più onoratamente dii duca di mantoa che non
per mille fonti, credo, e più si bagna / tra garda e val camonica
. borghini, 6-ii-51: lo chiamò più d'una volta toscano e del sangue
, iii-27-10: hegel... più profondamente di ogni altro penso e trattò
, 13-148: cheggioti per quel che tu più brami, / se mai calchi la
facciate per modo ch'io non abbi più a pensare d'essere in mal concetto di
e lucia, 76: quello che più importa sarebbe di far succedere subito il
tutto questo non rifinava, anzi con più furia..., l'andava
si tratta di regnare sono per il più poste in pochissima considerazione. segneri,
: v. perlomeno. -per lo più: v. perlopiù. -per tutto
ala sinistra e troverai una penna assai più dell'altre verde, con certi segni gialli
bottari, 3-2-35: ancora per di più... in enormi vizi e
artefice, sì vuole lo sponitore per più chiarire l'opera dicere l'uno e
udire / per non crescer la pena mia più forte. canteo, 351:
, se non per prepararne loro una più certa e più grande. nievo, 339
per prepararne loro una più certa e più grande. nievo, 339: erano sette
, per servirla. non si ricorda più di me? pascoli, 15: mamma
di tristezza / io ti creai de la più pura essenza, / fantasma immarcescibile,
io, « per udirti / son io più certo ». idem, inf.,
fiamma e queta / per non dir più. idem, purg., 33-61:
ed in disio / cinquemilia anni e più l'anima prima / bramò colui che
differentemente han dolce vita / per sentir più e men l'etterno spiro. savonarola
dimesso anche da socio per non aver più pagato. -in una locuz.
, 13-i-373: non, per crescer più sempre il mio dolore / e ne l'
reale ed egli appresso lui in una più bassa, postoglisi prima ginocchioni a'piedi
avesse commesso, guadagnò che non ebbe più le mani rosse, sfuggì al rimorso e
introduce una prop. temporale per lo più col verbo al congiunt. piero della
forte ancora, / e son per amar più di giorno in giorno / quel dolce
ci rivedremo, voi non mi amerete più. ungaretti, 9-93: il nostro sangue
nella terminologia scient., per lo più in concorrenza con il pref. disus.
aveva agostino nel giardino domestico pera assai più colorite, assai più saporose, assai
domestico pera assai più colorite, assai più saporose, assai più stagionate delle tolte
colorite, assai più saporose, assai più stagionate delle tolte all'infelice padre di famiglia
essa si agitava cercò di trattarla con più garbo: -suvvia, la mia bella
1914. solinas donghi, 2-126: più tardi sarebbero venute quelle pere piccole dette
l'uno né l'altro arebbono mai più bisogno di lavorare pere. -estremità
le pere guaste: trattenersi a tavola più del convenevole (con riferimento all'usanza
all'aste! / ch'aspettian noi più qui? le pere guaste?
. giambullari, iii-600: la perdita sia più che 'l guadagno / e sempre non
malandato. lippi, 3-53: fatta più bolsa d'una pera mezza.
cavo, che mi torna / assai più che non fanno duoi salari, / anche
splendienti / lo suo viso rosato / più che 'l sole che rispenda.
facilmente esplosivi; si trova per lo più sotto forma di soluzione acquosa ed è
ossiacido derivato da un elemento nel suo più alto stato di valenza. f
canguri simile alla petrogale ma di dimensioni più piccole e con orecchi più corti.
di dimensioni più piccole e con orecchi più corti. = voce dotta (
volentieri mangiano le pere e per lo più ronzano intorno a'loro alberi e ad altri
per la magnitudine de la circinazione molto più tardiamente perficere il corso. 2
1-i-195: perame son barchette sottilissime e più lievi delle gondole veneziane. = voce
le orecchie grandi, gli arti posteriori più lunghi degli anteriori, la dentatura insettivora
('perameles fasciata '), più piccolo, deve il suo nome ad
ad alcune striscie oscure che delimitano fasce più chiare, le quali sono disposte trasversalmente
questo momento (ed è usato per lo più in frasi negative; per la forma
tuttora (ed è usato per lo più in frasi negative; per la forma
si porta di media, il quale è più facile, più crostoso e più amaro
media, il quale è più facile, più crostoso e più amaro.
è più facile, più crostoso e più amaro. = voce dotta,
erasmo [da rotterdam] il quale più che venticinqu'anni peravanti fu da me
sa ch'io son di natura peraventura più libera ch'a la malizia di questo corrotto
4. avv. nel modo più adatto e conveniente; bene.
sostiene i principi, comportandosi per lo più in modo ipocrita e conformistico.
: urlavo pure che non ne potevo più del perbenismo, che la morale borghese
disinfettanti, deodoranti, candeggianti; il più importante è il perborato di sodio, largamente
nome generico dei bromuri che contengono il più di bromo. = comp. da
il mondo, fra le quali la più comune è il pesce persico (perca
, 7-404: la perca seguita la sepia più che di trotto. serpetro, 325
popolari, i-io: la poveretta nel più rigido verno non si aveva indosso che
.]: 'percale tela di cotone più fine dei calicò. nievo, 4-66
. tela simile al percalle, ma più fine e leggera, usata soprattutto per
finiti. e. cecchi, 7-88: più che si sale a nord, e più
più che si sale a nord, e più cresce, fino a diventare schiacciante,
evoluzione de'fatti e dei sentimenti non è più lo stesso fenomeno e ch'egli non
stesso fenomeno e ch'egli non percepisce più con la stessa energia, l'artista
stessa energia, l'artista non sarebbe più nella vera condizione d'artista ma nella
e perciò pensarla e giudicarla. nemmeno la più lieve impressione, tatto più fuggevole,
nemmeno la più lieve impressione, tatto più fuggevole, la cosa più insignificante è
impressione, tatto più fuggevole, la cosa più insignificante è da noi percepita se non
a percepirne il ritmo che sempre di più si sfaceva nell'aria. -sostant.
i'ò percetta. cavalca, 6-1-61: più beata fu maria percependo la fede di
s'informaiio o son tratte dal sensibile più fortemente e duramente percepito. montano,
poi, con un sorriso ironico, percettibile più nello sguardo che sulle labbra, le
/ che ora è altrove o non è più, mio cuore i * cassola,
tarda percettiva';... sarebbe più spedito di 'percettività '. =
percepito (e si contrappone, o più spesso si correla, a percipiendo;
correla, a percipiendo; per lo più è al plur.).
jahier, 3-104: non ci son più categorie: pace in terra e benevolenza
: la percezione di un oggetto, più volte sperimentato, più che alla sensazione
un oggetto, più volte sperimentato, più che alla sensazione che se ne abbia
suoi, ch'eran fermati, a più non posso: / « perché non seguitadi
perché? » disse renzo avvicinandosele sempre più: « mi domandate perché? perché
il verbo all'inf. (per lo più in interrogazioni retoriche). dante
spiegare sempre il perché, nessuno potrebbe più comandare? beltramelli, iii-569: la
nebbia va fuor di casa, né mai più è ritornato. -ancor m'ha in
, come io l'avessi un poco più fruste! s s
discoperse. aretino, 20-197: il più de le volte [i fantastici] hanno
quella gridata, e poi disse, ma più piano: -qui mi tenete tutti per
faccio tirare e non vi do niente di più del necessario. 3
/ perché di volare / non ha più voglia / ma non vivere di lamento /
62: no mi trago arreri, ma più avante, / per ch'io li
portare / per che dell'uccellar fosse più ardito. latini, rettor.,
, perché l'animo di ciascuno sia più intendente. dante, inf., 33-
, 33- 127: perché tu più volentieri mi rade / le 'nvetriate lagrime
perché m'aiutino a sopportare, non più la vita, ma gli anni. d'
dante, purg., 2-39: come più e più verso noi venne / l'
purg., 2-39: come più e più verso noi venne / l'uccel divino
noi venne / l'uccel divino, più chiaro appariva, / per che l'
da tre ferite trafitti, non pensando più oltre quanto elle spesse volte il soglian
per questo motivo (per lo più con valore conclusivo); pertanto, dunque
iii-295: venere, o grazie, più del bacio v'ama / che amor
. nonostante ciò, nondimeno (per lo più in una frase negativa).
ricche, sono perciò tra le signore più corteggiate di parigi dalle madri con figlia
le virtù morali paiano essere e siano più comuni e più richieste che l'altre
morali paiano essere e siano più comuni e più richieste che l'altre e imitate ne
di fuori, utile e convenevole fu più per quello cammino procedere che per l'
poesia oggidì tiri dalle borse impetrite, più chiuse che le bolgie d'averno, una
cappello, lxxx-4-808: il codicillo parla ancor più chiaro contra quelle pretensioni, perciocché,
esse pur essendo riferibili a una zona più lenta della deformazione perciocché lo spazio,
n. 2). - per lo più al plur. = voce dotta
di percepire (un soggetto, per lo più in contrapposizione all'oggetto percepito).
jahier, 3-104: non ci son più categorie: pace in terra e benevolenza
, lx-19: so ch'assai è più vostro fallire / che la mia preferenza
e solubili in acqua, il più importante dei quali è il perclorato di
140-190 °c; è uno degli acidi più forti ed è un energico ossidante,
siamo pochi e quei pochi sono i più vecchi e più frusti, casacche sforacchiate e
quei pochi sono i più vecchi e più frusti, casacche sforacchiate e ossa percluse
. v.]: 'percopata': conserva più tosto sussistente che liquida, fatta di
da le pluvie si acoglie, ha più salubre virtute, per che...
. -anche: il passaggio di un liquido più leggero, in gocce, attraverso uno
leggero, in gocce, attraverso uno più pesante (o viceversa) al quale
interrogativa diretta o indiretta, per lo più unito con perché). gelli,
. comportare. tesauro, 8-85: più piacciono i motti di tre parole, o
di tre parole, o sia perché più s'adattino alla memoria per non essere
luogo dove ce n'erano adunate forse più che non ce ne fosse di sparse in
classe... quel centinaio e più di chilometri, ebbero semre presente il
quella strada l'aveva troppo percorsa nei più furenti dei suoi dolori, per osare percorrerla
e, in genere, un luogo più o meno esteso, sia con l'intento
, esaminare un argomento, per lo più rapidamente, per sommi capi.
abbiamo percorso cercando di divenir migliori, più sereni, più dignitosi, più sinceri,
di divenir migliori, più sereni, più dignitosi, più sinceri, sotto l'
migliori, più sereni, più dignitosi, più sinceri, sotto l'impero delle sue
d'ora percorse il nostro spirito i più ingenui fra i vari ordini di felicità che
conosciuto e represso. -ripetere più volte una medesima esperienza. d'annunzio
, iv-1-57: credete voi che ci sia più nobiltà di animo e di arte ad
di una carriera: e per lo più implica un progressivo aumento d'importanza e
.. da un secolo o poco più percorsero rapidamente cotanto spazio che o già
stradale che ne possono rendere l'uso più o meno agibile o condizionarlo a particolari
): le paghe venivano per lo più tarde, a conto, a spizzico;
iii-8-182: cominciando dalle canzoni: la più notevole, la meno difettosa e forse la
notevole, la meno difettosa e forse la più antica che sia nei memoriali fin ora
annunziava il 'pianto 'come la rappresentazione più novamente fedele che fin allora si fosse
. tratto di spazio o di strada, più o meno lungo, che si percorre
partic.: tracciato, per lo più determinato e studiato prima della partenza,
percorso modane genova... è il più lungo percorso a trazione elettrica che esista
in questo caso si riferisce, per lo più,
). percòssa, sf. colpo più o meno violento in- ferto a qualcuno
procurargli) dolore ed eventualmente lesioni più o meno gravi; l'effetto che ne
è vendicato / colui che mette in più onta suo stato. dante, inf.
primo modo per giustizia entra per lo più in quell'omicidio o percossa che seguisse
e. cecchi, 5-287: quanto più la fiorina, moltiplicando le percosse, cerca
, cerca d'eccitarli a cantare, più i grilli si cacciano sotterra.
inferti a se stessi, per lo più in segno di dolore, di disperazione o
perché elle son di maggior percossa et offendono più. -con valore attenuato: pacca,
, colla fonda o con mazzafrusto gittate, più che le saette sono gravi, conciosiacché
i colpi e sog- giongendo altri alle più fiere percosse, lo ferirono in bocca
segue [la gloria] per lo più le buone opere, come il suono le
è cagione che alcuna cosa si fenda più agevolmente è la percossa. baldi,
cristalli. piovene, 172: il suono più sordo delle sue parole, un suono
egli è infocato, divien trattabile in più figure. lauro, 2-in: i
-urto, spinta violenta e per lo più ripetuta, data con il corpo o
-ciascuno dei colpi battuti, per lo più ritmicamente, con le mani o con
solo suono, se non lo vogliam dire più tosto rumore che suono; ciò nonostante
de'venti e per la percossa delle folgore più vale la deboi canna che la forte
le torri in parte minate ed i più sublimi palaggi avevano grandemente patito; e
farti mazzucolare bene da alti: imperocché quanto più ti mena ad alti, si 'l
nel cadere fanno tanto maggior percossa quanto più velocemente si muovono. fagiuoli, xiv-168
balzo si distese / lanciandosi dov'era più profonda / l'acqua che in gran tempesta
. del papa, 5-56: secondoché più o meno gagliarde sono le percosse che
interne parti nervose del nostro orecchio, più e meno gagliardo ancora è il suono
né le declamazioni, né meno le più sublimi verità sono bastate a frenare per
coloro che hanno ricevuto una o più percosse gravi dall'inimico si turbano anco per
] a casola con la convinzione sempre più radicata del genio mi- sconosciuto: si
onufrio, 21: anna resisteva di più alle percosse, ma la sua faccia
dell'eccelso signor, che t'ha più voltej di molte imprese le vittorie tolte
di fortuna toglie giù di strada i più raffinati ingegni! botta, 6-ii-108:
franco ed assuefatto a resistere alle percosse più gravi della fortuna. c. bini,
la ruota di fortuna; con gli esempi più luculenti di coloro che ne patiron le
causa della forza della percossa è per più cagioni grandemente necessario. viviani, vii-361
la conversa proporzione, il suono sarà più acuto, più vivace e più grande.
, il suono sarà più acuto, più vivace e più grande. 23
suono sarà più acuto, più vivace e più grande. 23. mus.
ruisse del suo seggio: / chi più in alto si truova ha più percossa.
/ chi più in alto si truova ha più percossa. bibbiena, 2-80: corre
balestra. 3. battuto, colpito più o meno violentemente, sollecitato (un
5. colpito ripetutamente e per lo più ritmicamente con le mani o con un
e percosse rendeano / suon non udito più? parini, xv-79: l'interrotto
de'lochi della sua percussione, e più nelle sommità de'monti che nelle spiaggie
de gli undici d'agosto due le più grandi et più alte torri che in
undici d'agosto due le più grandi et più alte torri che in lei fossero,
: dell'aria di roma, per lo più grossa, calda la state nel giorno
7. illuminato, rischiarato, per lo più violentemente, dal sole o da una
bella vista / che 'l cielo allegro più valor ne acquista. -ammaccato,
terminata... sì che passar più non può, ma quivi, a modo
. pucci, cent., 71-91: più volte vi fé battaglie dare, /
assalto,... dubitando che nel più fervido della pugna potesse il gatta restare
vederti percosso con cagione per iustizia e più sanza cagione per tua corona. trissino
cader sogliono a terra / quei che son più degli altri eccelsi e degni. g
da così inaspettate parole, divenne orestillia più rossa della stessa vergogna. cesarotti,
, 11-114: s'uom potesse ne'più cupi fondi e negli oceani più deserti
potesse ne'più cupi fondi e negli oceani più deserti e nelle notti più lunghe e
negli oceani più deserti e nelle notti più lunghe e nelle più dire procelle tendere
e nelle notti più lunghe e nelle più dire procelle tendere non indarno l'orecchio
per accidente. 2. colpo più o meno violento inferto a un corpo
iii-149: le navi de'nemici erano di più grosso e fermo legno e dentro più
più grosso e fermo legno e dentro più fortemente tessute, sì che non temeano
s'è voluto addobbar d'un altro più sconcio; ed è appresso i latini '
contundente o con un'arma, per lo più arrecando lesioni, ferite.
., ii-190: infra i più propingui parenti del percosso e del perco
corpo) con vio lenza più o meno intensa facendo ricorso a pu
di provocargli dolore ed eventualmente lesioni più o meno gravi; battere,
esopo volgar., 4-134: più volte esso padre, tratto ad ira per
, / guò aver l'anima più lieta / di chi a sangue lo percuote
aiuta come amico. / baiardo allor più le redine scuote / ed or col
., 7-28: qui vid'i'gente più ch'altrove troppa, / e cruna
riferimento a soggetto inanimato, per 10 più scagliato o che precipita su qualcuno.
. -con valore attenuato: toccare più o meno leggermente, sfiorare. -in
e 'l pilo o dardo non poco più forte ad essere avventato et a percuotere.
6. colpire, battere o premere qualcosa più o meno violentemente. -con valore attenuato
animali. aleardi, 1-193: non più sul tronco fragile / di pioppo vuoto
.. ma io che non sapea più in là, percossi alla bestiale, e
il colpo, acciocché non gli riuscisse più debole, percosse nel mezzo.
-battere ripetutamente il suolo, per lo più col piede, in segno di rabbia
: trovai che, a misura che più o meno forte che percuotevo col piede
col piede la terra, rendeva ancora più o meno sonoro il rimbombo. batacchi
12. colpire ripetutamente e per lo più ritmicamente con le mani o con un
1-i-259: fu percosso il duomo nella sua più alta parte con una saetta celeste,
,... s'indovinarono mali più acerbi. chiabrera, 1-ii-330: gonfio le
, propria sede del mare, molto più alto della terra, di natura liquido e
liquido e che scorre naturalmente alle parti più basse, si vede nondimeno ch'egli
; illuminare, rischiarare, per lo più con eccessivo calore (il sole,
fra noi né sol percote / piagge più liete. b. davanzati, ii-440:
che de'celesti campi / va più sempre avanzando e in alto ascende, /
nella detta santissima imagine, pareva facesse più del solito chiaro splendore. nannini [
trasse, / ond'e'parlò che più suso il tirasse. savonarola, i-23:
contro qualcosa (e denota per lo più disperazione, affanno, dolore).
contro qualcuno o qualcosa, per lo più con l'intenzione di ferirla o ucciderla
sono io, ma di molto più eccellenti. -vibrare un colpo.
, eccitare i nervi, per lo più in maniera fastidiosa. -in partic.
le podagre o chiragre che par mi percuotino più volentieri le dita che scrivono che altra
frigide sempre percuotono le membra del corpo più deboli e molto sensibili.
il vino potentissimo è di tutte cose più caldo e di più forte operazione, e
di tutte cose più caldo e di più forte operazione, e tosto al capo
percuote, / ch'a pena può più dir una parola. taegio, lxvi-2-5
a noè:... non percuoterò più l'uomo, anima vivente, si
e giri, / e meco più ad or ad or s'adiri, /
masse del popolo, le quali sentono il più grave ed urgente di tutti i bisogni
ingiuriosamente percuotere e la nostra lingua nel più bel fior degli anni suoi, quando
degli anni suoi, quando che ella più viva si mostra, per morta sepellire
metodi antichi declinare dagli esempi delle somme più celebrate e massime da quello che porge
, ma questi [il detrattore] più singolarmente percuote ed affligge eziandio i buoni
non l'alte torri o le più levate cime degli alberi. cammelli, 4
5-31: michelangelo, il quale come più eccellente e che ebbe maggiori imprese alle
cosa è della pazienza che, quanto più avversitadi è percossa, tanto più cresce sua
quanto più avversitadi è percossa, tanto più cresce sua potenzia e più nella grazia
, tanto più cresce sua potenzia e più nella grazia di dio si conferma. francesco
, iii- 104: una commozione più o meno viva... ci percuote
vero, ad altro mirando, coglie più forte nel segno. de sanctis, iii-46
sensazione intensa; instillare, per lo più in maniera improvvisa e folgorante, un'
alto consiglio / non è eh'ove più lento / e grave è il nostro disperato
a sbattere contro qualcosa, per lo più in modo violento e riportando un danno
al freno, / ché chi vuol gir più forte che non puote / tosto se
lo percuotere delle pietre che la fan più delicata. -con riferimento a una
come si dice saccenti (che per lo più sono ignoranti) i quali, per
e so- praintendere, e guastano il più delle volte gli ordini ed i modelli
mondo non saziano l'uomo, ma più tosto lo fanno percùpere.
altra estremità. 6. colpo più o meno violento inferto a un corpo
e. gadda, n-134: il più comune tramestio, un urto, una
184: l'audito, se bene è più spirituale e lontano, pur solamente sente