e ardita. carducci, iii-17-202: non più, il parini, lanciatore di licambee
plinio], 592: licapso ha foglie più lunghe che la lattuga e più grosse
foglie più lunghe che la lattuga e più grosse, il gambo è lungo e ha
da certaldo, 34: afforzarono gli luoghi più importanti con battifolli e bastie e licce
4 setino 'filato e torto in più capi, con maglie accavallate insieme e
[plinio], 173: tessere con più licci (le quali veste si chiamano
si chiamano polimita, ciò è con più fili) trovò alessandria. anguillara,
2. filo sottile; cordicella formata da più fili; spago; nastro, benda
ben me ne tegno ricco / assai più ch'io non sao dire in parole.
leggi esterne dello stato, ovvero tutt'al più dalla immunità della coazione naturale. tommaseo
leggano ivi impresse licenze, e quanto più si anderà in dietro ne'tempi passati,
di un diritto civile (per lo più di natura patrimoniale) o di un
mia gita non durerà che un mese al più, e credete ch'io non possa
concede non dovrà chiederne poi di tanto più larghe? -in partic.:
allontanarsi, che, accompagnato per lo più da manifestazioni di stima e di ossequio
stima e di ossequio, due o più persone si scambiano mentre stanno per separarsi
gli soddisfaccia. pallavicino, ii-65: qual più importuno consiglio arebbe potuto prendere, che
puliture alle viti] commette una delle più gravi mancanze che si meriterebbe un'immediata
saraceni, i-76: perché la guerra più tosto lunga pareva che aspra, over
: rispetto poi alli minerali dell'infima e più bassa condizione di sopra esplicata, di
tozzi, v-158: io non vado più a caccia. mio marito non vuole,
sudetta circostanza di passare ad una religione più stretta resta considerabile per la facilità della
-conci. (262): sarà ancora più bello che un poco si ristringa del
sua disonesta faccia e a sé concedesse più ampia licenzia di sue lascivie, ella
tutela della principessa e del confessore apprezzava più specialmente la libertà, la quasi licenza
e quelle care creature si faceva ognor più comune, rallegrata da quella facile correvolezza
cui uno scrittore o un artista, più o meno legittimamente e validamente, trascura
novità di stile (giudicata per lo più negativa- mente, come ingiustificata e prevaricatoria
partire dal romanticismo, è venuto sempre più perdendo la connotazione polemica e di condanna
materie grandi e illustri, mostrano amar più la licenza che la regolata legatura e
licenza che, quando scrivea canzone di più stanze, di altro modo da quel
umano. quello che chiamasi diritto del più forte cade in questo concetto. foscolo
non contenti della comune libertà, vorrebbono più che gli altri libertà e licenza.
questa sorte di reggimento, che tende più alla licenza che ad una vera libertà
loro. rezzonico, xxii-527: ben più sicuro è rusticane ignote / abitar case
il dominio della chiesa fu caratterizzato dalla più ampia licenza dei sudditi, nei più
più ampia licenza dei sudditi, nei più diversi esperimenti politici. -in senso
-in senso concreto (per lo più al plur.): atti che
prevaricatore e violento, violatore anche delle più comuni e fondamentali norme giuridiche e di
corpi delle vostre dame, vittime tanto più care alla militare licenza de'schiavi quanto
care alla militare licenza de'schiavi quanto più belle ed intatte. botta, 5-381:
quanto la licenza militare ha in sé di più atroce e di più 'barbaro. manzoni
in sé di più atroce e di più 'barbaro. manzoni, pr. sp.
arrolati da condottieri di mestiere... più che dalle paghe, erano gli uomini
. -in senso concreto (per lo più al plur.): atti sregolati,
. pecchio, i-501: i delitti più comuni fra le donne sono il furto
.. quella vista gli fece tanto più impressione, quanto che infino allora, seppellito
in preda a stravaganze e licenze senza più limiti. -disus. casa di licenza
la fiamma e queta / per non dir più, e già da noi sen già
: espressione familiare, e per lo più ironica, con la quale preventivamente si
generale che ciascuno potesse in quelle come più gli piaceva pescare. algarotti, 1-v-325
loro dono di tre milioni steriini e più. piovene, 60: diedi licenza
. tasso, 5-37: da i più sublimi / ad ubidire imparino i più
più sublimi / ad ubidire imparino i più bassi. / mal, tancredi, consigli
si levò su, e con inchini studiati più di prima e con le più dolci
studiati più di prima e con le più dolci parole prendeva licenza dalla garbata fanciulla
sarà licenziabile che fra un anno, forse più. = agg. verb. da
que'ministri, ne'quali aveva il popolo più fiducia e la scelta di altri ad
la facoltà (ed è per lo più in relazione con una prop. subordinata)
le leggi della versificazione volgare ci obbligano più che non ci licenzino, ad usare come
2-xix-11: come se circuire uno o più corpi astrali, e posarci magari anche le
. mercati, 95: poiché a voi più non giova il tener pompilio in prigione
gli rese contenti con estreme cortesie non mai più usate con inimici. -dimettere
alla spesa dell'armamento e per non crederlo più necessario, richiamati i suoi vascelli in
la facoltà di partire (per lo più con manifestazioni di stima e di ossequio
via, invitarlo ad allontanarsi (per lo più con cortesia, con gentilezza).
baldi, 4-1-230: ritirossi nelle camere più segrete ed ivi, licenziati tutti gli altri
altri, restò con tre soli e più intimi cortigiani ed il nipote. g.
fino a 20 ore, non mi dette più spazio a parlarli. de mori,
l'incertezza d'avere a rivederci mai più in vita. d'este,
4. costringere qualcuno, per lo più con modi bruschi ed energici, ad
licenziasse del regno di francia, non dando più né a lei, né a'figliuoli
, d'affetto, d'amicizia, più penose per il rifiutato di quanto non
. lanci, 4-18: vi metteva più conto lecenziarle e mandarle libere che tenerle
, 2-66: i'ho testé la più bella disputa / col mio lavorator da san
pigionale': dargli la disdetta (è più legale). boccardo, 2-129: l'
congedo (temporaneo o, per lo più, definitivo) un soldato o un
, 6-136: vedi; fra poco più di un mese sarò licenziato dal liceo,
e avviseròvi quanto seguirà, dandovi notizia più particu- lare della possessione, e se
iii-10-142: il proposito è, né più né meno, di licenziare la filosofia
non può licenziare denaro... di più dell'assegnamento. rezasco, 573:
e venderlo, licenziandolo a quello che più offerirà oltre la stima. -mettere
scontenti al sarcasmo esacerbato. anzi, più fattiva e distruttiva e predace, cotesta
, massimamente con ciò sia cosa che la più fresca età possa fare rubellare le membra
, se no'prendiamo li usati cibi più abondevolmente, o vero i non usati
abondevolmente, o vero i non usati più licenziatamente? = comp. di
per l'uscio,... poi più volte con lui buon tempo e lieta
che hai tanta licenza, che sei più licenzioso (volsi dir licenziato) tu solo
[le donne] appresso venere che più oltre nel gastigarlo non procedesse...
/ che, quand'è il tempo più bello e più magno, / trovan di
quand'è il tempo più bello e più magno, / trovan di rado alcun
d'ariento? / che ben valevan più di sette rome / col trionfale e
/ ma però v'assicuro / che fa più digiuno, / e che nella scarsella
america settentrionale, con foglie per lo più intere e alterne; fiori generalmente vistosi
a forma di follicolo (contenente per lo più due semi), riuniti in infruttescenze
giardini,... essendo assai più grandi e sempre verdi le sue foglie,
e semplici, fiori, per lo più ermafroditi, solitari o riuniti in
hanno per carattere un calice per lo più di tre sepali rotondati concavi, tre
concavi, tre a dodici petali disposti in più serie e caduchi come il calice,
scienze occulte (ed è per lo più considerato come dotato di facoltà e di
del demonio. bruno, 3-1035: più possono far gli maghi per mezzo della fede
. giannone, ii-283: il mondo per più secoli ha sofferto prodigiosa ignoranza sino a
napoleone, esaltato ogni tanto come il più grand'uomo che mai nascesse, e
disposto, piano piano ogni sera durante più mesi mi raccontò, sommariamente s'intende,
e il d'annunzio sono riusciti, più o meno, a un'opera d'
il cortile col suo passo campagnolo: più maghetto che mai. -spreg.
porge ognor fresco vigore, / quanto più mi tormenta, più m'appaga? anguillara
, / quanto più mi tormenta, più m'appaga? anguillara, 7-152:
arte maga della poesia quella che non avete più. 5. straordinariamente abile.
detto, in toscana, quel che più comunemente 'mogano '. crusca [
gnoni, / che me l'han caricata più d'un tratto, / non varrà
.). moretti, i-894: più spesso egli si fermava al banco di
3. nella caccia, la rete più piccola del paretaio. l. ugolini
'magra': così è chiamata la rete più piccola dei paretai, in contrapposto alla maggiore
insieme e tinte d'un color rosso più che di macra. galanti, 1-ii-402:
piena, / del dolce fiume le più fresche spire / portando in cuore,
di vita molto modesto, per lo più in seguito a gravi difficoltà finanziarie;
voci delle cene, qualche palpito / più puro. idem, 5-111: il
stupidità. gottifredi, xliv-283: più che spesso, mentre si logora il
pingue risposta: onde contentatevi di questa più tosto magretta ed accettate il buon animo
leggiera, fine, sottile, per lo più allungati, così detti in opposizione ai
; può essere costituzionale, per lo più ereditario, o acquisito a causa di
ne venne d'infiacchimento e magrezza che poco più oltre vi si potea tener vivo.
: una volgarità disumana riconoscibile così nelle più pasciute grassezze come nelle magrezze più risecchite
nelle più pasciute grassezze come nelle magrezze più risecchite. 2. per estens
: il pedale si lievi da terra più o meno, secondo la natura dell'arbore
cioè che nel grasso luogo si lievi più alto e nel magro meno. ramusio,
di cose temporali? nardi, 26: più tosto per grassezza [la plebe]
magre, sassose) la roba vien più appochita (misera, grama).
molti saracin diede la morte; / ma più del pastorale usò la lanza; /
/ par ch'aggia in sé; più negra è che la notte. rustico,
r. sacchetti, 1-204: mai più stamattina, quando mi legavano come un
un latte magro, dee vendersi quanto più presto si può, mentre, tuttora
nei giorni di astinenza (per lo più pane, pasta, frutta, pesce
quali il carnevale è di quattro giorni più lungo. -sm. astinenza dalle
: ti arebbe insegnato qualche passo, / più che non seppe apicio né esopo /
di poveracce, della quale non avea più mangiata, ne prese egli in bocca
cellini, 659: per essere figura di più di cinque braccia, [il perseo
non argillosi (ed è, per lo più, poco plastica, friabile, sabbiosa
pietra minuta si debbe dare lo intriso più magro, alla pietra esausta ed arida
pietra esausta ed arida si debbe dare più grasso: ancor che gli antichi pensassino
un sì fatto intriso alquanto grassetto fosse più tenace che il magro. baldinucci,
: quella che è mescolata con troppa più rena del convenevole. d'annunzio, v-i-
dia dieci libre di sale di più alla dosi detta in circa.
di tre piedi, e meno e più secondo che sarà la terra grassa o magra
bee. magalotti, 19-6: nelle più magre e desolate spiagge / pasce la pecorella
dissodare, per coltivare anche le terre più magre, e per trame tutti quei
quei prodotti ne'quali s'esaurirebbe ogni più ricco terreno. de amicis, xii-227
le spiche erano magre, ed i granelli più lunghi e più striminziti che quelli del
magre, ed i granelli più lunghi e più striminziti che quelli del sudetto marzocchio rosso
di firenze e d'arezzo e nelle più contrade fu assai ubertosa ricolta. in quello
sopra, meno quando ritrova il fiume più grosso, e più quando l'incontra
quando ritrova il fiume più grosso, e più quando l'incontra più magro; ma
grosso, e più quando l'incontra più magro; ma inoltre abbassandosi più l'
incontra più magro; ma inoltre abbassandosi più l'acqua grossa che l'acqua magra,
di maggiore velocità di questa, tanto a più basso livello dee giugnere l'acqua sopravveniente
di qualcosa (ed è, per lo più, in relazione con un compì,
f. morsili, 204: in poco più di tre altre ore la miniera si
, se non voleva rimanere in sul più bello senza il becco di un quattrino.
traeano a fin, quan- d'erano più acre. savonarola, 11-486: a loro
, e son certo che ne vuole più per la verità che per un sofista
, con le loro magre fizzioni far più ferme, e non s'avveggiono che s'
specie d'ambizione, e non essendo più in questa data di far versi. g
lice mia, che drudo alcuno / più non tiri alle tue reti / con
/ perché amor le donne flosce / più per sue non riconosce. bonghi, 1-154
me pare che pedanteria, e della più magra, sia questa infilzata di aggettivi
, di grazia, maestro, qualche cosa più lodevole che questi latinucci magri. galileo
fuori del dialetto toscano avevano dilatata in più ampio spazio la lingua. giordani,
). vittorini, 5-78: il più disperato, il più magro, il più
, 5-78: il più disperato, il più magro, il più polemico, il
più disperato, il più magro, il più polemico, il più stravagante, il
magro, il più polemico, il più stravagante, il più contraddittorio, il
polemico, il più stravagante, il più contraddittorio, il più balzano, il
stravagante, il più contraddittorio, il più balzano, il più predicatore nel deserto e
contraddittorio, il più balzano, il più predicatore nel deserto e il più man-
, il più predicatore nel deserto e il più man- gialocuste periodo della nostra letteratura,
sappia partirsene in ispirito e andarsene dove più gli aggrada, abbandonando crudelmente il corpo
ti sia men agro, / terrò più lunga alquanto mia favella, / perché 'l
]: 'lettera magra': di forma più snella e che tende nell'allungato. arneudo
, fine, sottile, per lo più allungati, così detti in opposizione ai
/ che solea fare i suoi cinti più macri. idem, par., 25-3
concede sublimi ma radi amori a chi più è fatto macro per lei. -privare
suo deliciosissimo regalo, di non mangiar più se non da magro per questi giorni che
, un po'bassotto, magherò, più tosto grasso. -né grasso né magherò
lo stile istorico... vuol essere più magroletto che il concertativo e populare.
, 1-2-505: io crederrei che fusse più fatica / di cavar de'danar da
e sm. suino giovane, per lo più castrato e non ancora sottoposto all'ingrassamento
, 3-126: la campagna diventa sempre più tetra con le sue rade e monotone
... se lo fa mai più, punitelo. chiaro davanzali, vii-23:
questa verità, la quale... più diffusamente dichiareremo. bembo, iii-278:
interrogative dirette o indirette, per lo più con valore rafforzativo o enfatico. guittone
/ ch'i'ora vidi, per narrar più volte? idem, purg.,
: deh, sarà mai che con più alte note, / se non contrasti al
e può essere seguito dall'avv. più). boccaccio, dee.,
per abbreviamente così detta, e ponsi più spesso col 'sì 'e col
col 4 no 'che con altro, più per uno uso così fatto, che
lontano da modi tali: seguisse mai più il supplizio di cotal mostro. lippi
altro ci manca / e distendi mai più questa scrittura. note al malmantile,
, e si dice: 'oh mai più '; ed è il latino '
si confà coll'imperativo * oh mai più finitela'. fagiuoli, 1-3-166: -questo è
ho caro di dirvi. - mai più. -oggi mai: v.
, possibilmente (ed è per lo più in relazione con una prep. ipotetica
giovancarlo... ciò rendeva se mai più prossima la ragazza e più accessibile.
se mai più prossima la ragazza e più accessibile. -ripetuto con valore intensivo
, l'un ch'amo assai / più che cos'altra mai (fe chedo a
mal ch'ella vede, / anzi vie più bella ora / che mai e vie
bella ora / che mai e vie più lieta par che rida. idem,
inf., 31-109: allor temett'io più che mai la morte. petrarca,
sovente / fosti smarrito, ed or se'più che mai. boccaccio, dee.
messo diligenza, ora ve la metteva più che mai. ariosto, 2-59: nel
, 2-59: nel viso si mostrò più che mai lieta. g. m.
: continuando in questo mentre a soffiare più che mai rabbioso il vento. parini
parlando vai, / che studi esser più terso / e polito che mai? foscolo
mondo 'nel dire che non ci vediamo più. tutti lo suppongono. monti n'
trionfa. e noi? ci amiamo più ardentemente che mai. manzoni, pr
cui conveniva, o dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso
o dire un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che mai,
un no più strano, più inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un
: dal fiotto di cenere uscirai / adusta più che mai, / proteso a un'
che mai, / proteso a un'avventura più lontana / l'intento viso che assembra
salito tra il pelame / del monte più sublime della testa, / quanto più
più sublime della testa, / quanto più mai potea / nel fiume s'immergea.
gli uomini né migliori, e neanche più ingegnosi di prima, se la moralità ci
desidèri sono tanti, / che la più parte ingombran di quel loco. tasso,
non può esser mai mai mai né più bello né più nobile. foscolo,
esser mai mai mai né più bello né più nobile. foscolo, iv-360: così
in questo caso si trova per lo più in posizioneiniziale). compagni, 2-17
(e talora preceduto) dall'aw. più, che ne pone in risalto il
33-9: sonne pago sì, mai più non bramo, / che direvi com'eo
s'assotiglia / come non fusse mai più altra vita. dante, purg.,
/ quanto vuol cosa che non fu più mai. cavalca, 16-2-284: sono due
con meco, e mai non ti vidi più sospirare. boccaccio, dee.,
cavalli,... non essendo mai più fuor di casa stato, con altri
cose del compagno non ne piglierai ma'più tanta sicurtà. ariosto, vi-525:
, che non mi capiti / ma'più manzi. vai, 20: quante volte
giurai / di non t'amar mai più / e pur ci ritornai! gigli,
, 2-18: tal distinzione oggi mai più non si vede. nievo, 729:
, 729: non si immaginava mai più che nugent gli sarebbe piombato addosso con
suolo un magro cane. / mai più si muoverà / in quest'ora che
-in costrutto ellittico (per lo più come espressione di protesta, di disgusto
tali persone o cose). 'mai più giuoco. mai più politica da piazza
. 'mai più giuoco. mai più politica da piazza... soleva egli
soleva egli giuocare al lotto? mai più. sareste voi permaloso? mai più,
mai più. sareste voi permaloso? mai più, mai più \ pascoli, 1285
voi permaloso? mai più, mai più \ pascoli, 1285: la pendola oscilla
pendola oscilla / tranquilla: / mai più... mai più...
: / mai più... mai più... / mai più.
mai più... / mai più... mai più. ojetti,
/ mai più... mai più. ojetti, 1-51: ad ogni sorso
il bicchiere con un'aria di mai più, come se vi avesse trovato fiele
pavese, 7-105: - mai più visto nessuno? - mi chiese. -
, tale che non si cancellerà mai più, mai più dalla mia mente.
non si cancellerà mai più, mai più dalla mia mente. 8.
): io non voi'dir de più, dolce mio amore; / ma infra
: altro vale la 'mai'che disse dante più volte sempre ponendola con la 'che'
. 9. in partic.: più (con riferimento sia alla quantità sia
. dante da maiano, 1-45-45: ca più m'agenza, e vai mai per
forma iperbolica. maìssimo: nel modo più assoluto no. sassetti, 7-174:
risiede là ma'mai '. quasi più là, più lontano che si possa immaginare
mai '. quasi più là, più lontano che si possa immaginare. p.
meritato fosse in buona vista, / più di nullo omo mi terria avanzato / e
. dal lat. mdgis 1 maggiormente, più '; cfr. fr. mais
màia2, sf. mitol. la più bella delle pleiadi, figlia di atlante
tassandosi in una somma per uno o più anni, come segue per li maiali
sono donne perdute », ridacchia. « più maiale di loro chi ci va insieme
giusti, i-404: quelli che fanno assai più dispetto sono i mille e mille beati
-essere, diventare ricco come un maiale o più ricco di un maiale: possedere o
: possedere o acquistare (in modo più o meno disonesto) ingenti ricchezze;
maiale! govoni, 9-93: chi diventò più ricco d'un maiale / esportando tessuti
in maniera che i tritumi sieno in più abbondanza che può, per darli poi
e inerte (determinato, per lo più, da un'eccessiva pinguedine).
, che essi maice dicono, molto più de'nostri, di spiga e di gambo
456: un maidino vale poco più di tre grani di napoli. =
e. gadda, 6-149: tiratigli col più soave spago di bocca da una civile
no affatto, certamente no (per lo più in frasi ellittiche). maestro
. maestro alberto, 192: « più cose, quando si fanno, suggette
; / scrivetemi un capitolo che sia / più lungo d'una pertica o d'un
/ che ne trarrà a te anco più d'un paio. 5.
oggetti artistici, ecc.; la qualità più comune viene preparata con argilla, calcari
prima di ripatriare, non andando io più a milano, non so se qui potrò
secento ha seco, e cento, i più garbati, / di maiolica fina erano
da pecore che non hanno figliato (quindi più morbida e lunga).
, agg. salsa maionese (per lo più semplicemente maionése, region. maionésa,
1-ii-126: la maiorca è il grano il più generale nella provincia di lecce e nella
. ant. di varietà di olive più grosse delle comuni. landino [
, chicchi) di colore per lo più giallo, disposti in file parallele di
di numero pari variabile da 4 a più di 30 lungo l'asse dell'infiorescenza
nell'alimentazione degli animali domestici e, più limitatamente, nell'alimentazione umana (ridotti
dava alla testa al pari del vino più generoso. magalotti, 1-159: eccone
per mai sempre. ariosto, 19-34: più lunge non vedea del giovinetto / la
e in anima / cremonese, né più curi la patria, / e che hai
nella malinconia scritta in visibili maiuscole sulla più parte delle loro facce. 2
cecchi, 5-127: di rado, sempre più di rado, ma ancora càpita,
mano: l'inchiostro è per lo più gialliccio; i titoli tutti in maiuscolétto,
;... poi ne'tempi più bassi usarono similmente la maiuscola, ma un
similmente la maiuscola, ma un poco più piccola e tralignante in minuscola, e come
la forma (coll'effe maiuscolo) ha più genio, è più divina di tutti
maiuscolo) ha più genio, è più divina di tutti i divini geni del mondo
e così insegni tre volte il ms. più antico e maiuscolo? -sm. scrittura
che farebbon gola ad uno di que'più austeri romiti che abitavano ne'deserti della
varietà de'tabacchi, si convocano i nasi più cavernosi e più maiuscoli. guerrazzi,
si convocano i nasi più cavernosi e più maiuscoli. guerrazzi, 2-84: certo dì
lombo e vigoroso il muscolo, / più del vecchio padron piace al bel sesso,
al bel sesso, / che merito più sodo e più maiuscolo / in lui ritrova
, / che merito più sodo e più maiuscolo / in lui ritrova che lo scettro
alle quali anche i migliori e i più accorti son sottoposti, s'elle han
di tirarci fuori di riga, quanto più n'avranno le maiuscole, le infocate,
sapere; son que'che fanno gli errori più maiuscoli. aprosio, 1-5: opere
! buon iddio, ella mi par più maiuscola di quello che non sapeva se
commesso a quel ballo e subito dopo le più maiuscole farfallonerie. -di gravità eccezionale
di voi due, che siete gli eroi più maiuscoli del nostro secolo. baretti,
nostro secolo. baretti, 3-204: la più parte di voi altri letterati maiuscoli siete
vero, praticava sempre / coi pezzi più maiuscoli, sì maschi / che femmine.
l'amicizia, la confidenza delle eccellenze più maiuscole della repubblica. chiesa, 5-18
: al che aggiungevasi, per tanto più diminuirgli la stima, una gran volubilità in
che 'l nardino, ma vi si mette più mirra, e imperò scalda.
, forse identificabile con una o più specie appartenenti al genere cinnamomum, che
oglio utile ne gli unguenti. abonda più l'egitto, ma è migliore in india
nasce nelle paludi in forma di lente, più odorifero del gruogo. ricettario fiorentino,
-figur. guerrazzi, 1-13: la più parte dei giornali, macelli di malacarne
da far silenziosa e tranquillare / co la più queta e singular malacia / l'unda
reca noia e danno; peggiorativo, più che sinonimo, di bonaccia, cui aggiungete
una schiera folta e grossa, / di più malacci, per questa cagione, /
sia di cose, che si avvicina più al buono che al cattivo. così ad
di rispetto, qual messaggiere divino, più maiavventurato che malaccolto. =
ch'erano altissimi, fulminavano per lo più in vano, senza poter toccare li vascelli
... non viene per lo più dalla malacconcia maniera di servire, né per
godere, e con quest'altra scala più alto salire. boccalini, iii-22:
qualsivoglia sorte di tenaglie giammai non è più stato possibile cavarla fuori. buonarroti il
: la brigata si sciolse formulando i più svariati disegni pei giorni successivi -scagliando
verde e si presenta per lo più in aggregati fibrosi o in masse concrezio-
del sistema monoclino; è il prodotto più comune dell'ossidazione atmosferica del rame;
del rame, e, nelle varietà più dure, a scopo ornamentale.
pezzo di questo minerale (per lo più lavorato a forma di monile o di oggettoornamentale
... alle quali seguono le più preziose,... come..
desiderio di determinati alimenti, per lo più rari, o di cibi piccanti,
al solito, di lettere forse non più spedite. bocchelli, 18-i-486: -eppure,
2. figur. sosia (per lo più in senso deteriore). sbarbaro,
sulla terraferma e comprendono le specie più evolute (come il gambero, l'ara
bianco, col corpo diviso in segmenti più o meno nume rosi,
talvolta l'espressione dell'amore anche il più verginale. = comp. da
la bellezza; la bruttezza maladorna dispiace più. = comp. da malie]
frodi, che moltiplica le liti e rende più difficile il commercio, è un principio
di classe e inclinazione di casta, più che malizia o malafede. -atteggiamento
in cui non sia alcun termine di più significati, ma ciascun termine debba significare
casupole del quartiere di san pietro, il più schiettamente popolare della cittadina, attiravano questi
niente confidente de'spa- gnuoli, e più tosto a loro malaffetto. giannone, 1-v-76
malaffetti in alcun'altra guisa, gli rendono più piacevoli 1 benefizi. 2
d'uve dure e sode, che maturano più difficilmente, come sarebbero lacrima di napoli
natura umana fosse migliore, tanto sarebbe più malagevole e più tarda generazione di gentilezza.
migliore, tanto sarebbe più malagevole e più tarda generazione di gentilezza. m.
: a bucciuolo è modo d'annestare il più malagevole, perché bisogna cèrio molto appunto
perché bisogna cèrio molto appunto, ma più sicuro. frachetta, 89: è
frutto. botta, 5-481: la parte più malagevole del romano governo era l'ecclesiastica
credo che non sia cosa al mondo più malagevole che el rimuovere una sinistra opinione
: tutte le cose nove e non più vedute o udite hanno questa forza,
fu, per ciò che essa molto più di lui disiderava di poter con lui esser
il penetrargli fino al midollo è assai più malagevole che non fu la dichiarazione dell'
ii-216: certe portiere di seta pesano più che se fossero porte di bronzo,
assai malagevole che un uomo possa ritenere più di 20 migliaia di versi consecutivi senza
senza dubbio era un ardito cavalier de'più e quegli che più volentieri entrava in
un ardito cavalier de'più e quegli che più volentieri entrava in ogni malagevole impresa.
i fari ad uno punto di strada più malagevole, non era raro vedere qualche
, / ti parrà malagevole e lontana / più che non credi. c. campana
; / ma d'altissime mura è più difesa / la parte piana. campiglia,
andavano ad incontrarsi dove il nemico era più feroce e l'adito da passar più
più feroce e l'adito da passar più malagevole. bellori, i-170: il
per me era egli un passo il più malagevole o più disperato degli altri.
era egli un passo il più malagevole o più disperato degli altri. 3
... che la maggior passione e più malagevole a tollerare sia la moglie,
intende tutte l'altre cose che sono più malagevoli ad esser comprese. aleandro,
recato in toscano [il marchetti] le più aspre e fosche maniere di dire di
renduto intelligibili fino alle menti men penetranti i più reconditi ed intralciati misteri della filosofia degli
, 1-viii-218: tra tutti i poeti il più malagevole a tradurre è forse orazio.
sia inteso, e io ci ho più volte pensato e non ho mai saputo trovare
però non rende per la seconda volta più malagevole, che per altro non sarebbe,
maricazione. baldelli, 3-388: usate più tosto di levar via gli uomini che
dio. e però dico che elli è più malagievole a rilevare; non dico che
, 11-iii- 870: io crederei più tosto che... l'amore fosse
. cesari, i-456: a far più vivamente risaltar nella imma- ginazion de'lettori
meno per rispetto delle vettovaglie, che più facilmente da quel latp si potevano avere
delle strade paludose, le quali tenendo il più breve cammino gli sarebbe convenuto di fare
hanno per la malagevolezza delle loro materie più agevolezza al peccare, deono essere più
più agevolezza al peccare, deono essere più degni di scusa che non deono essere
hanno per l'agevolezza delle loro materie più malagevolezza al peccare. segneri, ii-592
c'ho da trattare, per rendermi o più ammirato, s'esco con lode,
, s'esco con lode, o più scusabile, s'io ne parta con biasimo
genovesi, 5-157: son ogni dì più convinto della malagevolezza e (perdonate)
troppo delicata e morbida vita, e più d'altro dalla malagevolezza che aveano in
che allora le elezioni de'beni sieno più gradite alla natura, quando questi fra
de'andare per li gradi de la penitenzia più agevili al principio, e quanto più
più agevili al principio, e quanto più vi dura più s'inalza e viene
al principio, e quanto più vi dura più s'inalza e viene ne le malagevilezze
con ogni malagevolezza, non avendo riguardo più all'equità che alla ragione.
. pasqualigo, 116: tanto più felice abbiate a riputar quel giorno che
sia d'avervi nelle braccia, quanto con più malagevolezza e fatica saremo pervenuti a quello
: per l'eccessivo amore e per più purgazione quasi senza malagevolezza come li
riceve il fuoco, ma quello ricevuto più conserva e con maggiore caldo, così
di tanto cognoscimento, che non fu mai più creatura, che tanto ne sentisse quanto
do a credere potersi formare un'impostura più animosa, ma tale insomma da compiacersene
, ma tale insomma da compiacersene qualunque più accorto di me si fusse trovato ad
. metastasio, 1-iii-20: mi riesce più noioso questo soggiorno, perché la rozzezza
cavalca, 20-78: il fece abitare più dentro infra l'eremo in luoghi che
fabbrica ferma sopra i fondamenti, fatta più per ostentazione di magnificenza che per utile
... / e s'uscirà mai più (ma l'aggia) fuori /
in londra... è la più maleagiata e penosa, a cagione dello scolarsi
esilio, colà dove in trastevere è il più lontano e 'l più malagiato abitare che
trastevere è il più lontano e 'l più malagiato abitare che v'abbia. bottari,
dice che li xvii anni primieri aggravarono più, ché alcuna volta loro ricordava della vita
ucelli piccoli e per li grandi pigliane più, e meschialo con carne tagliata minuta
sì! tu sei proprio il fanciullo più buono e più bello di quanti me
tu sei proprio il fanciullo più buono e più bello di quanti me ne vengono dintorno
: niuno si truova veneno maggiore, né più pestilenzioso, quanto sono le parole d'
a tanta riputazione che non si curava più delle male lingue. c. arrighi,
onestà... vedessi sì malamente perire più tosto per cagione delle perverse condizioni d'
bella molto. / e tanto bella più tu la diresti, / quanto nulla ha
e dirti che malissimamente / fai, più tenendo cotal pratica. castiglione, 649
aquilano, 252: solo el pentir più ch'altro disconforta, / dove poi non
ella co 'l mezzo d'un corpo più puro e più lieve e sottile lor non
mezzo d'un corpo più puro e più lieve e sottile lor non si congiungesse.
tecchi, 13-31: ricomparve anche il ricordo più lontano, quello del giorno in cui
trincea, ma la cosa sarebbe finita più malamente se non c'era una mano misteriosa
per te? / or tu tremi più malamente / che quando eri presso il
ridotto in cattive condizioni (per lo più per incuria o per trascuratezza);
, malconcio, malridotto (per lo più come segno di condizione disagiata);
; e da che vedo soldati, la più malandata e la più schifosa guerresca genia
soldati, la più malandata e la più schifosa guerresca genia non l'ho ancora
, xv-419: io mi sento oggi più malandato del solito, scrivo svogliatamente, e
a questa guerra ogni mal'andato e scapestrato più correva. 5. di nessuna
sciagurato, scellerato. -anche come epiteto più o meno ingiurioso. costo, 1-592
rende noi altri malandati viandanti della terra più simili a'benestanti cittadini del cielo.
ch'io non so chi s'è più ladro / di te che vuoi malandrinare.
4-281: l'essercito suo non era più come prima di schiavi e di genti
. 'bellezza malandrina ', in più sensi. cagna, iii-200: fratacci
faldella, iii-137: forse avrebbe avuto più piacere, che si fosse sparsa di lui
compagnia di malandrini,... di più di mille, e si raunaróno per
-con valore enfatico, per lo più come vocativo (sia come epiteto ingiurioso
ho perdonato tutto; non ne parliamo più: ma me n'avete fatti de'tiri
sono stati immediatamente / i miei compagni più malandrà le compagnucce sfiziose.
206: giurò una memorabile vendetta, tanto più crudele quanto più tarda. coprì però
memorabile vendetta, tanto più crudele quanto più tarda. coprì però con la dissimulazione il
stare le proscrizioni, nelle quali mostrò più malo animo che lo stesso marcantonio,
3-ii-26: in questi giorni, schivava il più possibile gli incontri con melchiorre, non
, targioni tozzetti, 3-51: sempre più mi confermo che fosse un solenne sciocco
che già da molti anni non rispondeva più alle mutate esigenze storiche, e parte
., sicuro che ella, ormai più che iniziata nei malanni poetici, non mi
2. malattia, per lo più non grave; indisposizione, acciacco.
famigliari da noi e provenienti per lo più da negligenza e sordidezza. leopardi,
averci colpa del malanno di linda. -non più tardi di ieri l'ho portata in
a spasso, bello e svelto che di più non ve n'è. 5
a li inimici, perché i sarano più di loro. bandello, 1-5 (
che forse conobbe che 'l nimico valeva più di lui e che gli avrebbe datto
capita la malaparata, si è eclissato più che in fretta. = comp
sputo voleva dire prendersi, a voce più o meno spiegata, qualche insulto,
quella sera, un venerabilissimo fossile di più che novant'anni, che pareva a mala
. betocchi, 7-37: non ho più che lo stento d'una vita /
2. soltanto, appena, non di più. carducci, iii-5-284: certi innovamenti
è alto quanto un omo o poco più, e fa un o vero v foglie
. tanara, 398: il maggiore e più bello è il maschio dell'anitra comunemente
malasse, onde per lui erano molti più i giorni di vacanza che di scuola.
l'insorgere di accessi febbrili, per lo più intermittenti, seguiti da anemia intensa,
bacini dell'europa orientale, per lo più in zone litoranee, fluviali e paludose,
la febbre passava i limiti delle febbri più alte, l'organismo non reagiva più.
febbri più alte, l'organismo non reagiva più. -per estens. regione infestata da
stupendi miracoli, e la mal'aria vie più avvelenata dal calore eccessivo di quella estate
febbre malarica non si curava neppur nei mesi più maligni dell'estate. —
boccaccio, v-95: poiché egli ha più volte, con la fetida bocca,
infedele, esce e non se ne ha più notizia. -sostant. cantù
foscolo, xviii-350: non però vidi più né manoscritto né copia...
in seno, che mi fanno abbruciar più ratto che non fa una candela d'un
disse allotta la tonia - che sete più stretto ch'un gallo? =
sorte, / la tua doglia fai più dura, / e se ài mala ventura
gli strazi / è l'amore il più acuto. = comp. da malo
farmaceutico. intridere gl'ingredienti per renderli più morbidi, più pastosi ed appiccicaticci.
gl'ingredienti per renderli più morbidi, più pastosi ed appiccicaticci. 2.
1468), e che costituisce uno dei più insigni monumenti rinascimentali. piovene
g. gozzi, i-3-193: io sono più presto malaticcio che altro: e tuttavia
e della civetta; ma perché è più donna mi piace assai più, e
perché è più donna mi piace assai più, e se mi confinassero in verona anteporrei
mollemente rilevato le viene riattaccando addosso vie più tenace. -che rivela una salute
. affetto da imperfezioni e difetti, più o meno gravi, sia fisici sia morali
colpito da un'infermità (per lo più a lungo decorso o cronica o tale
quel scrivon malato, / e chi più dà, lo fan di già spacciato.
tommaseo [s. v.]: più familiare e di malattia abituale:
da mali; ma un malato non è più uno che soffre; è uno che
sale un fil d'edera con non più di tre o quattro fogliette.
; j... f malato più ch'altro omo è mia ventura. foscolo
degli uomini... vive sanamente i più diversi problemi, così tu, sia
la mia rigenerazione. non mi sento più malato di volontà. -che
roba mezza cruda; / mi sturban sul più bello del lavoro / e scuoprono il
. v.]: sturbare così sul più bello del lavoro, è, come
vegetali, che producono processi per lo più tipici per sintomi, decorso e esiti
finalmente il cardinal enrico dopo una malazia di più settimane. a. cocchi, 8-133
mesi ch'io non istudio, né leggo più niente, per malattia d'occhi.
che sia simile alla cupidità dell'avere più. pagliaresi, xliii-53: né non
letteratura non accuserebbe ella qualche vizio più profondo, e il disfacimento de'tessuti
verdinois, 14: poi non lo vidi più e ne feci una malattia che non
2-190: per questa mia malattiùccia non ho più potuto aprir libro. -peggior.
fino agli estremi, o perché abbia più cuore o perché abbia meno quattrini;
la volle, come non volle malauguratamente più tardi la occupazione de l'harrar,
dai vecchi genitori, i mautè, più convinti ancora, se era possibile,
della scala la arricchirebbe, la renderebbe più importante, la tirerebbe fuori dalla malaugurata
a quelle membra scorticate che all'alito più blando dell'aria si ritirano? goditi il
il mondo com'è e tu vivrai più riposato e men pazzo. -in
, e quanto la loro apparenza è più trista e malaugurata, tanto presagirne maggiori
e malaugurata, tanto presagirne maggiori e più care prosperità. g. capponi,
vibrarono troppo acerbi colpi contro un nemico più figurato che vero. e. cecchi,
menelik, a fin di mettere sempre più in malavista joubert e péquignol. nievo
continente malaugurato nel quale riposavano i suoi più cari. carducci, iii-5-464: successe
prestar gli debbo fede, / quanto più al verisimile si vede / ch'abbia con
anche vincenzo era venuto fuori dalla casa, più uccellaccio di malaugurio che mai, magro
rivedremo, non aver paura, tanto più che tu a roma non ci torni
infausto. botta, 5-72: io fui più volte interrogato su quanto tocca questa infelice
gufo malauguroso, quantunque scacciato dai servi più volte, tornò su la torre campanaria a
.. che è quello di cui più si discorre? spallanzani, i-76: si
la fisica] coinvolta tra mezzo a più inseparabile squallidezza, mercé l'industria malaugurosa
delle persone che, legate per lo più da una stretta solidarietà delittuosa e vincolate
, v-1-281: [è la] specie più famelica degli strozzini, quella che s'
mala voglia che mi toglieva dal ruzzolare più oltre. carducci, ii-8-146: nell'
è invogliato a ribellarsi dalla prima anche più che dalla seconda. 3.
4. indisposizione fisica (per lo più lieve e passeggera); malessere,
di un'indisposizione fisica, per lo più leggera e passeggera. velluti, 193
ima compassione. -soffrire di una più o meno grave depressione morale; sentirsi
d'una mala voglia che mai la più nera. de marchi, ii-182: per
: coniglio mannaro era fra tutti il più di malavoglia. -mangiare, inghiottire,
della divozione guastarono se medesimi, perché più vollero fare che non potevano.
perché gli aspetti dei luminari maggiori sono più agevoli ad osservarsi, miri quanto di
quanto di rado sia succeduto che i prìncipi più segnalati nella pietà non fossero parimente i
segnalati nella pietà non fossero parimente i più segnalati nella prosperità del governo e che
nella prosperità del governo e che i più malvagi non fossero similmente i più maiavventurati
i più malvagi non fossero similmente i più maiavventurati. bocchelli, 19-163: seth
tornati a rivolgere, quasi non conoscesser più il maiavventurato elihu, a giobbe con
uomini da battaglia; andò in grecia e più battaglie malavventurosamente fece. tosi, 1-15
barbari, ne'quali gli uomini furono più attaccati alle cose mondane e sensibili che
7-i-2-170: le guerre civili son le più crudeli e pfofonde piaghe che posson lacerare
, agg. che manca, in modo più o meno rilevante, di
... la trasse da un testo più che moderno. 3. inter
, ii-24: il cuore che non sente più il dolore è pari alla sorgente inaridita
; afflitto abitualmente da malanni per lo più leggeri; malaticcio. crusca
]: 'malazzato': chi ha male più o men leggiero, o abituale o assai
e sfelza e sfilza col ferrucco / che più che lonza lenza lanza el verucco.
il contagio della miscredenza, non è più tempo di cautele o riserve, né altro
forza. 2. lasciato trapelare più o meno chiaramente; mal dissimulato,
animo). tasso, 3-53: più d'un segno / dimostri fuore il mal
fianco. luzi, 2-10: il più malcerto, / si fa da un lato
malcerte primavere della mia città, sempre più lontana dall'immagine meravigliosa dei primi anni
detto che volesse mutar posizione e salire più su, verso la spalla.
, 1-i-129: lo preposto disse che dicesse più oltra di sì fatte novelle, però
): un racconto della fuga molto più conciso, ma anche più arruffato
della fuga molto più conciso, ma anche più arruffato
): un racconto della fuga, più conciso d'assai, ma anche più malcomposto
, più conciso d'assai, ma anche più malcomposto di quello che abbiam dato noi
del moto in esso, ella non può più soffrire il macinìo, e ciò forse
con veste logora, rotta e sdrucita in più d'un luogo e non potendo più
più d'un luogo e non potendo più soffrire, si prese la libertà di dirgli
di dio esercitava questa carità con gl'infermi più derelitti;... se gli
soccorso non venne mai meno agli uomini più infami, ve ne mostrate avaro per
. pucci, cent., 4-53: più volte [iddio] ha fatto nostra
fino alla morte, materia sopra cui più amaramente piagnere e dolersi, che quel
xlvii- 166: qualunque altra cosa più confonde / il pover pel- legrin,
, incontentabile (ed è per lo più in relazione con un compì, di
comune sentire europeo, si dimostra sempre più malcontento e insofferente verso il perdurante regime
che nel mondo oggi non ave / più bel giuoco di questo e più spedito /
ave / più bel giuoco di questo e più spedito / e più schietto e più
di questo e più spedito / e più schietto e più lieto e più soave.
più spedito / e più schietto e più lieto e più soave. = v
e più schietto e più lieto e più soave. = v. malcontento1.
avere intagliato in venti fogli altrettante delle più oscene rappresentazioni che concepir potesse la fantasia
: il cibo era scarso. il più dei giorni appena una tazza di riso malcotto
altrimenti il primo che si renderà reo della più piccola malcreanza, sarà venduto ad essi
con molta ragione, che io sia il più malcreato uomo del mondo. fagiuoli,
ingegno: egli è certamente un de'più dotti fra i letterati italiani d'oggi;
, i-1128: se la classe bianca più elevata si accontenta di bollare con l'
traduce questo sentimento di antipatia con le più atroci violenze. 3. ant
quacumque detinebatur infirmitate ». non occorre più dunque cercare da altri, da chi
spezzarsi. arbasino, 15: sulla forcella più alta, appollaiata come una saggia civetta
; minato da una malattia per lo più cronica; infermo, malaticcio, indisposto
diviso nella regione mediana in segmenti più lunghi dei rimanenti; vivono nel fango,
furbo ragazzo è diventato maldestro. non sa più tirar fuori la lingua per asciugare una
famiglia... lo avvicinava a noi più che lo strambo cameratismo di mio padre
ho capito che il pianto nasceva da più lontano delle mie parole maldestre. moravia,
guazzo, 1-300: il maldicente quanto più s'affatica e s'accende nello studio del
maldicenza sia l'invidia, la quale più freme quanto più gli uomini felicemente s'
l'invidia, la quale più freme quanto più gli uomini felicemente s'adornano di virtù
i maledici l'abbandonano per cercare delle più recenti. de marchi, ii-45:
michelstaedter, 176: la maldicenza è il più consueto, il più facile, il
maldicenza è il più consueto, il più facile, il più caro aspetto della rettorica
consueto, il più facile, il più caro aspetto della rettorica. bartolini,
. ne'parlamenti non trapassate nelle maldicenzie più oltre di quello che si ricerchi alla
prive della scoperta maledicenza e per lo più dell'argomento ridicolo. muratori, 7-iv-78
detto male, di che segue che più tosto moltiplichino i maldicitori che si spergano
li labbri de l'uomo abitava facondia più dolce che mele. = deriv
sue poverissime apparenze, aveva dovuto salire più volte su certi pubblici veicoli che,
ho consolato io: che avrebbe fatto più tardi il fermo cuore alpino.
increscenza, / ma so ch'assai è più vostro fallire / che la mia preferenza
così si imbriacano di maldire e di più ragion vino. ma se gli rende agresto
quattrocento, lxiv-104: io non maidico più chi me fa guerra, / né
se 'l parladore è mal disposto, più volte sono le sue parole dannose; e
scaldamento, né un ingorgo; era né più né meno che un ascesso: crebbe
domandato delle sue virtù, le trovo più che la brettonica, e contra veleno
officio del monasterio; e peggio, più volte l'aveva corretta, non fece conto
arrivo de'forti paladini; / ma molto più, quando saprassi in campo / che
tutti quasi amiamo male: e quanto più amiamo, tanto peggio amiamo. guicciardini
, ché così vi porrete un solido più grave dell'acqua; e se questo
predisposta ad accogliere per vera qualsiasi interpretazione più obliqua di due fatti che male si
è degno / a la condotta di più grossa nave. m. villani, 3-106
sì elevate e insolite questioni anche il più consumato uomo d'affari potrebbe senza disdoro
dante, conv., iii-vni-19: è più laudabile l'uomo che dirizza sé e
appresa, / ciò mi tormenta più che questo letto. petrarca, iv-2-141:
. foscolo, sep., 182: più beata ché in un tempio accolte /
tanto cara, / ché morte n'ha più tosto e più amara. bibbia volgar
ché morte n'ha più tosto e più amara. bibbia volgar., v-698:
è vero, » riprese questo, sempre più confer mandosi ne'suoi sospetti
.. m'è bisognato raccorle da più libri e, raccolte che l'ho,
, lo sport non rianimò che i più bassi istinti. -sboccatamente.
/ lèvati quinci e non mi dar più lagna, / ché mal sai lusingar per
cittadini male amorevoli alla sua città sono più solleciti alla loro specialità che al ben
per fuggire e'presenti periculi, seguono el più delle volte quella via neutrale et il
delle volte quella via neutrale et il più delle volte rovinano. ariosto, 1-57
ora mal deciso quale sia veramente la più nobile e la più giusta di queste
quale sia veramente la più nobile e la più giusta di queste due passioni.
capire dalle tue lettere che non hai più conversazione, o, meglio, ritrovo
va male o gran fredura, / conviente più tardare alora, / sì che la
s. caterina de'ricci, 21: più mesi sono vi scrissi a lungo:
. pascoli, ii-107: diederne i più la colpa al vento che od avesse potuto
3. -di là da male: più che male, malissimo. baldovini,
zucchétti, 278: egli medesimo ancora con più réinci- denze fu male a morte.
chi vuol: el saper vale / più ca 'l fol ardimento, et ogni schiera
col rinunziare ai domini che non erano più miei da un pezzo, e feci a
la via è stretta; / nella più larga or passerai innanzi / ch'ambi
male. -la magagna che mi inquieta più di tutto, pare si lasci dominare
, ed io nutro per lei la più rispettosa ripugnanza. -per male che
, contrariato. bresciani, 6-1-6: più d'ogni altro aveva in cuore il suo
, / ma pur in donna via più per un cento. dante, conv.
ma già, il militare non fa più paura a nessuno. è al fronte
; ogni uomo era molle e stanco più che se combattuto avesse: i cavalli non
scendemmo ne la quarta lacca / pigliando più de la dolente ripa / che 'l
bene, l'essere non gli arrechi più pregiudizio che beneficio. delfico, i-i7:
i mali ci sembrano d'una natura più feconda: essi moltiplicano in breve tempo
di tempo, e sono per conseguenza più difficili ad esser distrutti; dove il bene
del sangue. / il male è più grande di dio! /...
monte, xvii-768-12: io non ci conosco più rimedio, / poi c'astio e
e 'nvidia ed orgolglio e male / chi più v'afina, quelgli è 'n magior
è de l'uom proprio male, / più spiace a dio; e però stan
di sotto / li frodolenti, e più dolor li assale. idem, purg.
e pervertiti i costumi, niuna età fu più vile ed abbo- minabile della vecchiezza;
vecchiezza; inclinata coll'affetto al male più delle altre... e nel tempo
sventura, sciagura. -anche in senso più particolare: una specifica disgrazia o sventura
a'pensamenti delli uomini che ssi ricordano più d'uno nuovo male che di molti beni
: uno assueto al vivere noioso / più facilmente assai tollera un male / che quel
portano a consunzione gli stati forse il più grave deriva da quel radicato pregiudizio,
pel quale ci crediamo in possesso della più perfetta legislazione, stimando che le leggi
letterati ed il popolo, che sempre più s'alza, ed è cosa sconosciuta
poveri e infelici sopra una terra la più bella, la più ricca de'doni di
una terra la più bella, la più ricca de'doni di dio fra tutte le
per elo- quenzia parea che fosse avvenuto più male che bene a'comuni e
è un fallo d'incuria; ed è più grave / se nuoce, e il
così aggravato da cercare impaziente le cure più strane e diverse, è un grande residuo
il fulgurato scoscendere d'una vita, più grave ogni giorno, immedicato. montale
mali assalite, e la nostra, più dell'altre infelice, è da nuove e
tumore freddo e inveterato di una o più delle glandole vaghe conglobate o linfatiche del
, strani, con segni sconosciuti alla più parte de'viventi. carducci, ii-8-232
insorge nei punti della pianta del piede più soggetti a pressione, e che è
fuori per vomito, e per lo più uccide l'uomo dentro ai sette giorni,
settanta anni e ottanta anni sono assai più robusti che i nostri, e da qui
in volgare, 45: de qua nota più oltre la via per la quale si
qui bisogna spendere, / volendo seguitar più questa pratica; / ché se bene il
che sogliono essere la conseguenza di una più o meno grave contusione, prodotta in sul
. malattia di una pianta, per lo più di origine parassitaria. soderini,
un'altra botte, no 'l lascia più.
i dolci conforti in sì gran male / più inacerbisce medicato il core. buonarroti il
3-106: uomini poi, a mal più ch'a bene usi, / fuor mi
oh! supremamente infelice! chi reggerà più alla sua vista? chi oserà più rivolgergli
reggerà più alla sua vista? chi oserà più rivolgergli la parola? egli passa,
a dissenso o a contrarietà (per lo più nelle locuz. dir male, voler
dire. tasso, n-iv-66: la madre più s'affligge delle ma- latie e delle
figliuolo, ma il padre all'incontra più si duole de'vizi e dell'ignoranza,
la bizzarria è un male nelle femmine più attaccaticcio della peste. bocalosi, ii-25
forse l'inerzia, / il nostro male più vile. -scherz. mal dei
disagio causato dalla ripresa del lavoro dopouno o più giorni di riposo. -mal del pedante
un barbarismo, [agostino] soffriva più che se avesse commesso un peccato
. gemelli careri, 1-iii-304: il più pronto rimedio in questo caso si è
. lippi, 2-62: né leva più, né poni; / acciocché, procurando
non l'abbiano gli uomini a male) più delicate che essi non sono e molto
delicate che essi non sono e molto più mobili. gherardi, iii-108: il re
indicare un fatto che abbia avuto esito più favorevole di quanto si sarebbe temuto.
ve ne fate male; pur qual più vi piace? io ne so più di
qual più vi piace? io ne so più di mille. -fra bene e
non mandiate a male il lavoro di più ore. manzoni, pr. sp.
; può, bene mediocre e anche più che mediocre. nel senso corporale e altro
cessano di beneficare di mano in mano più. galileo, 8-xi-202: ora, sì
narrerò 1 concetti di quegli antichi; più filosofi che graziosi: i quali,
ibidem, 252: la povertà è il più leggiero di tutti i mali. ibidem
sezzo: i vizi inveterati diventano sempre più gravi e più brutti. pulci,
vizi inveterati diventano sempre più gravi e più brutti. pulci, 24-35: pensa
chi pratica il bene è ricambiato con la più nera ingratitudine. pananti, i-76
cardinale, poco ricordevole di fton essere più suo avendolo altrui donato, al pisano il
a pigliarmi / de'casi d'altri più interesse e più / noia che tanto,
de'casi d'altri più interesse e più / noia che tanto, e a
noia che tanto, e a volerne più / che non mi tocca;..
salute) proprio si è convertita nel più inatteso bene. -un male tira l'
cento; né passare i si può più da dogana o da città, / senza
sempre a'tuoi malini -guarire è la cosa più bella del mondo. -maluccio
era giunta notizia da roma non so più se di sentenze promulgate, di scomuniche
a tentare e trafiggere èva, che era più agevole che l'uomo. giuglaris,
che la terra è maledetta e non è più sua abitazione permanente, e deve andar
: lèvate, maledetto, ca non pòi più morare. dante, inf.,
già mai non vada, / di là più che di qua esser aspetta. idem
en terra te mitto, si ne fai più sentore ». fra giordano,
14-51: vassi caggendo; e quant'ella più 'ngrossa, / tanto più trova
ella più 'ngrossa, / tanto più trova di can farsi lupi / la maladetta
una con l'altra, che per più onesto vocabolo non posso esprimere.
267: eccoti alla porta battere uno quanto più poteva. il garzone apre per vedere
tristi, piedi maladeti / che andar più non potivi in altro locco; /
seminati? pirandello, 8-62: per più di mezz'ora, lì seminudo, al
caso alle mie brutte parole, quello più infante. moretti, 15-239: tu,
anticipa ben jonson e ha accenni assai più pagani. -che si trova in
i boschi maladetti / e di non più vedere i turbin negri. goldoni, vii-23
, v-334: promettimi di non pensare più a quel maledetto ufficio. onofri,
quella volta ch'ei me n'ha più scritto, anzi maledetta pur quella che
bene, / crescendo sempre a me più doglie e pene! g. c.
io ho detto alla signora contessa le più belle ragioni del mondo, ma un maledetto
e con quelle maledettissime scritture usate dalla più parte di quegli animali, vorrei rinnegarvi
tutto; abbiamo tutto ancora, e più in là che bisogna, per istrozzar l'
, i-102: questo detto, senza più parlare, partirono il maladetto consiglio.
non resta / del mondo, il più meschino ed il più brutto, / il
mondo, il più meschino ed il più brutto, / il qual non si sia
tutti i panni sotterrarmi / sì che vivuto più non fussi mai. -che è
sarebbe a dirle ch'ella fusse la più maleditta femina del mondo. 24.
pendii delle sovrastanti montagne, diventava sempre più maledetta. fogazzaro, 5-423: la
di una cosa non se ne capisce più una maledetta. 29. prov
[sulla via per siena] i barrocci più carichi, i calessi più trimpellanti,
i barrocci più carichi, i calessi più trimpellanti, i camion più maledetti e
, i calessi più trimpellanti, i camion più maledetti e i più maledicenti uomini della
, i camion più maledetti e i più maledicenti uomini della regione. -sostant
, stirpato o stirpati ai rei dei più diversi delitti. -con metonimia.
siri, i-438: trasse anche dalle lingue più malediche e incallite nelle dettrazioni contro francesi
: l'altra sorte di satire, più modernamente maledica e trovata solo per riprendere
176: gli scrittori maledici sono con molta più attenzione letti, che non sono quelli
bestemmia e maledice dio, e gli fa più dispetto che non si farebbe a un
, con l'esempio di balaamo, non più maledirti, ma benedirti, magnificarti ed
tu, antica lupa, / che più che tutte l'altre bestie hai preda /
mia. brusoni, 2-17: inorridirono più volte le pietose giovani al racconto di
maledirà. cesari, 6-321: che più? chi non abbomina e maledice nerone?
e liopardo, o se altra fiera è più feroce e crudele? tenca, 1-131
già non sapessimo che la vanità è la più perfida delle ammaliatrici e la più idoleggiata
la più perfida delle ammaliatrici e la più idoleggiata delle muse. carducci, iii-4-228
e di tiranni? / ei son più vecchi de'loro vecchi dèi. / io
mi rilevo beato; / e maledire più non so il peccato / d'amor
violentemente. angiolieri, 40-14: è più quel che mi fa frat'angioliere,
: gli era occorso di difendere in più d'un'occasione, la riputazione di quel
resanare, / le parole dogliose e più che venenose, / che està tua
, veduta la volontà di fortunio ogni or più pronta, né vedendo modo né via
sua maggiore maladizione, che quando non sarà più tempo, cioè dopo il die del
. adriani, ii-114: sentendo di più la madre averne gran dispiacere e gittar contra
straniero. e da quel tempo la più tremenda maledizione che può colpire una nazione
questa maledizione che non si può creder più, né tanto. d.
tempo di cedere alla fortuna; la più orrenda cosa che possa fare 11 giovane
e da quel giorno io non ebbi più un minuto di tregua. cassola, 2-227
maleducata e fegatosa. lucini, 4-34: più tosto d'essere insincero verso di me
), sf. (per lo più al plur.). errore, sbaglio
son d'umore ch'e'lo faccian più tosto per ricoprir con esse le lor
riparare onestamente le malefatte di lui, più sventato che altro. saba, 222:
: tutti gli uomini hanno una rappresentazione più o meno chiara della benevolenza e della
che sieno lodevoli per sé, assai più se messe a raffronto della malevoglienza e
s. maffei, 10-ii-29: in più luoghi all'incontro si replica che la strega
fra gli elementi morali dell'uomo il più nudrito ed esagerato siccome accadde in alcun
quella vanitosa spavalderia che proveniva dall'insensibilità più che da fortezza d'animo.
giustizia... può far nascere più o meno idee così desolanti...
de'funghi / che per tutto mai più tanti ne nacque. / d'ogni sorta
, quantunque siano di tutti gli altri più pericolosi, percioché di queste specie più
più pericolosi, percioché di queste specie più di tutte l'al tre se ne trovano
il cappel grande e'piè terrosi) / più d'un fungo malefico che d'uno
. maffei, 10- ii-29: in più luoghi all'incontro si replica che la strega
, cinque canti, 2-103: né più per tutto il mondo loco avendo /
su l'orizzonte con molto danno, ma più anche le mattutine. moneti, 234
altrettanto malefiche quanto questa, ed anche più, le quali rovinarono con la loro sinistra
degio sofrir tal malenanza, / ca punge più ca nullo altro martire? guido delle
di morte e di potenza, non esistevano più. = comp. da male1
la fioritura inaridì. -essere conosciuto più della malerba: essere notissimo a tutti
e per questo egli era conosciuto più che la malerba. 6.
: i malvagi vivono a lungo, più dei buoni. 7. dimin.
e dispettoso, non so chi meriti più scapaccioni. 3. infermo,
altra brigata dei pastorelli arcadici immaginavano più leziose e svenevoli; aggiungi a questi
. massaia, xi-140: non vi era più dubbio, la febbre, che la
piante deboli l'appoggio di altre piante più vigorose che lo sostentino, così le somministri
anch'essa la grazia, obbligando i più facoltosi a sostenere in vita i più
più facoltosi a sostenere in vita i più malestanti. moneti, 297: in polizze
bagaglie... ed ammazzati alquanti de'più malestanti che rimanevano addietro. f.
. f. casini, ii-230: passerò più tosto a mostrare che que'tanti malori
. - anche: danno, per lo più involontario, provocato da sbadataggine.
udito bene de li suoi maggiori, fa più debile. -sostant. dante
uomini consolari... volevano quasi più tosto che i dieci per loro medesimi rinunziassero
odiato come il fistolo, non sapendo più moderar le passioni. caro, 12-i-261:
: fuggi le quistioni e malavoglienze 11 più che tu puoi, ché sono quelle che
... mover gli affetti benigni più tosto che i malevoli. b. fioretti
malalingua, detrattore. - per lo più sostant. sacchetti, v-223: spezialmente
suoi malivoli moderni e a alcuni altri più litterati che giudiziosi. guazzo, i-58:
vostri idoli; / non fate più a lor già vostro prego, / però
divertiscono, e così i malivoli, più o meno secondo son gli aspicienti:
di lì a poco un de'mostri più malfacenti che utero di donna abbia espulso
dalla strada, in uno dei quartieri più popolari e malfamati di pietroburgo. palazzeschi
(ed è usato per lo più all'inf. presente).
: avvegna che dopo la morte non possa più peccare, [l'anima] non
non stanzi / d'incenerarti sì che più non duri, / poi che 'n mal
con rimedi a rovescio, facevano a chi più accendere a ogni mal fare, governando
volto. brusoni, 7-231: non volevo più stare con quello sporco di mio marito
mi dava per la sua maledetta gelosia più bastonate che bocconi di pane.
infame, capace di compiere le azioni più basse e perverse; chi conduce una
quantunque l'alma fosse mortale, e più beato chi vive bene e puramente che
, 4-225: uom non v'è più vii d'un malfattore / ch'abbia la
in roma, io era testimonio delle più ignominiose violazioni e dei più osceni connubi
testimonio delle più ignominiose violazioni e dei più osceni connubi che mai abbiano disonorato un
si chiama da volognano, era assai più possente che l'altro lato, che
si chiama da castiglionchio: perocché erano più delle persone et aveano più tenute ed erano
perocché erano più delle persone et aveano più tenute ed erano più maligni e malferati
persone et aveano più tenute ed erano più maligni e malferati. = comp
vedevasi con l'età mano a mano più grave andare incontro a malanni ed acciacchi
acciacchi. pirandello, 8-544: m'assicurò più volte che tu vivevi solo e
, 14-439: -tant'è, non sarei più io se non mi levassi anche questa
): il duca che, in più disperate circostanze, s'era schermito d'accettare
ora dal vicino soccorso di francia, tanto più se ne schermiva. [ediz.
e ne son giunte fino a noi poco più di duecento (senza contare i lacerti
palude. egli aveva sì lasciato ogni cosa più caramente diletta; ma viveva. la
che dianzi spesso la morse, / più corrodente forse sopra il suo silenzio s'
di firenze, 4-65: quanto l'uomo più innalza altrui e millantalo colle sue lode
altrui e millantalo colle sue lode, tanto più il fa cadere e malfìnire.
: favola non è certo che uomini i più sconci, i più ignoranti del mondo
certo che uomini i più sconci, i più ignoranti del mondo, senza discrezione,
d'uomini e peggio ancor di danari, più disposte al predare che al combattere.
: non pensi tu che in ciel sia più giustizia, / malfusso, ladro,
: il quale primieramente le parti genitali il più delle volte viziava e il corpo con
i-37 (i-451): la più utile e salubre medicina, che a la
quattro mesi, ogni giorno, quante più volte poteva, con diverse persone amorosamente
tende direttamente a offendere altri (questo più propriamente dicesi 'sgarbo '),
] le insegna che colà il dialetto sia più simile alla lingua francese che non all'
paoletti, 1-1-14: io ho sentito più vòlte dir da taluno...
.. non credere esservi danaro il più malgettato di quello che si sacrifica
appunto nelle provincie il numero degli uomini più utili,... attirando moltissimo numero
pirandello, 6-378: per scusare trenta e più anni di malgoverno si vuol far credere
la volontà di qualcuno (per lo più nelle espressioni a malgrado a, a
/ ch'io non l'ami or più che mai; / a mal grado a
in braccio e a mal grado di lei più volte baciatole la bocca e il petto
grado mi parti'da quella / ch'io più amavo che la vita mia; /
breccia. tasso, 8-6-582: in più mirabil vista / la fortezza, virtù de
tre volgari linguaggi, che le più belle parti d'europa già da'romani possedute
vattene ornai, non hai tu qui più loco. marino, 6-1: armi il
malìa da cui affascinati rendosi anco i più lontani, produsse ben tosto il solito
il lusso una malìa / che cagionava più d'una ingiustizia. betteioni, i-336:
. betteioni, i-336: neanche ora più a la sua fibra / si confaceva il
de'sagramenti e rinnegamento della fede fanno più le maliarde e le streghe de'tempi
serao, i-494: il padre, più astuto, più esperto, pensava che
i-494: il padre, più astuto, più esperto, pensava che forse qualche femmina
se io scampo di questa, mai più m'impaccio né con maliardi né con
e indemoniate. addocchiava il perfido le più avvenenti e le scegliea malizioso per pascolo
d'agli freschi, che egli aveva i più belli della contrada in un suo
in tempo, si mosse e non vidi più il vostro gruppo.
amorevole, onde aborriscono la negativa tanto più che sono rese pieghevoli dal regalo.
loro lor detta, si va fuggendo più che si può il dare occasione a
giuglaris, 1-24: malignano su le più segrete intenzioni, non che su le
! sii cristiano! non ti scandalezzare più degli abusi! non malignar più su
scandalezzare più degli abusi! non malignar più su qualche punto difficile della dottrina della
. 3. intr. per lo più con la particella pronom. ant.
e di presente non ce n'è più residuo. s. carlo da sezze,
malignandosi il male, cadono a giacere più a guisa de'moribondi che degl'infermi.
tuo rio veleno corrompere e malignare l'azione più eroica e gloriosa del conte umfredo e
fanno parlare, ricordatevi che le intenzioni più pure saranno malignate. bresciani, 6-iii-4:
malignano, le sua pietà ti rende più crudo, la sua cortesia più ingrato
rende più crudo, la sua cortesia più ingrato, la bontà sua più pessimo?
cortesia più ingrato, la bontà sua più pessimo? 9. per estens
3-43: sapevo che era stata fidanzata più di una volta. e altri fatti
a mezza voce, allusioni e nulla più, la rendevano accessibile in cuor mio al
oliva, i-3-211: se ne'giorni più critici della febbre malignata, su l'
uomo ha nel cuore, può spingerlo facilmente più oltre al dovere, sicché egli aggi
badessa mia, sicché tu non sarai più ardita di fare mali- gnitade. giuseppe
va dietro a un'altra... più ricca di te? - questa è
2-222: [donne] d'una grazia più consapevole, quasi di mime e di
fuoco, / prese la via donde più carlo afflisse, / poi che nessuna il
12-i-242: ricercando minutamente, non trovo più la propinqua occasione del suo morire che la
s'accrescono e le forze vengono meno ognora più, come porta l'irrimediabile malignità del
: né e'franzesi sono possuti ire più avanti per la malignità del tempo, perché
algarotti, 1-v-45: i romani vollero più tosto che il loro esercito fosse consumato
ariosto, 11-27: ben fu il più crudele e il più di quanti / mai
ben fu il più crudele e il più di quanti / mai furo al mondo ingegni
1-321: sono i vecchi maligni per il più, come coloro che, essendo stati
seco raffreddato alquanto, / gli si fé più maligna e più sfrontata. tagliazucchi,
/ gli si fé più maligna e più sfrontata. tagliazucchi, 1-i-369: chiedendo
genere umano, decise che la più parte di noi saremmo maligni.
si sapeva ch'era uno dei più tristi e maligni arnesi del governo
, 15-113: maligno è aristofane, il più grande de'comici; di turpi equivoci
soma, / dal vero bene tanto più si scosta / quanto più trista in
vero bene tanto più si scosta / quanto più trista in trista via si noma.
maligni come sono in molte altre regioni più sotto al mezo giorno, nondimeno ho
, 2-4: se una tigre ha più prezzo d'un coniglio o d'un
esegranda? a. boito, 97: più pauroso / alla vista e maligno era
ciascun disdire, / che non trovassi più di te possente, / ciò fu cristo
volgar.], 6-32: quanto più l'uomo diventa lontano dalle operazioni del
suo d'italia se non avesse potuto più la sua antica felicità e il fato malignissimo
proprie viscere e travagliati da ogn'altro più maligno influsso di sinistra fortuna, [
[odisseo] / e non mi conforta più l'annunzio del ritorno: / mai
l'annunzio del ritorno: / mai più quel giorno sorgerà per lui. -proprio
pavese, 10-58: non c'è più che guardare quel bianco maligno [delle nuvole
qualche frase sollevando quella sua mano talvolta più maligna della sua lingua. pirandello,
4-2-148: l'indurirsi in scirro o più maligno tumore la parte più glandulosa del
scirro o più maligno tumore la parte più glandulosa del corpo dell'istessa mammella.
-che provoca o rivela un'alterazione organica più o meno grave. -anche: infetto,
che par simile alla colla strutta 0 più propriamente alla gelatina, quand'è sul quagliare
tator. leopardi, iii-1086: sono stato più di 50 giorni combattendo con una brutta
ne sono, queste miniere sono le più sicure del mondo. -in partic
dante, purg., 30-118: tanto più maligno e più silvestro / si fa
., 30-118: tanto più maligno e più silvestro / si fa 'l terren col
cólto, / quan- t'elli ha più di buon vigor terrestro. tasso, n-iv-67
necessità a molti, per non vedersi più in quei frangenti con pericolo di rovinar tutti
con la republica, di non tardar più a cedere alla furia del popolo armato
lei pioggia sanguigna / stillar veggiam da più d'un'apertura. muratori, 6-187
. bandini, 2-i-267: dovendosi nella più maligna stagione supplire alle segature ed alle trebbiature
293): sentiva la brezza notturna batter più rigida e maligna sulla fronte e sulle
e getta sulla costa di finlandia, più maligna ancora che non è la costa
nel modo che s'usa, quanto più pare santa, tanto è più maligna
, quanto più pare santa, tanto è più maligna e impia, perché offusca la
: questa version francese è un'opera più maligna ancora che non è mala.
è mala. il crederebb'ella? più della metà del libro è un giuoco
, '/ con motto che dicea: più non bramai / chi mostrar volse il
b. adriani, i-ii- 237: più crudele e più maligna si conosceva dover essere
, i-ii- 237: più crudele e più maligna si conosceva dover essere la guerra
, 6-55: stella ch'infondi i più maligni guai. tasso, n-iii- 755
e maligna, / gli fece confessar più ladronecci / che non son canne ritte in
ariosto, 184: o nei miei danni più che 'l giorno chiara, / crudel
lascieranno di scagliare sul mio povero amico i più orrendi anatemi. carducci, ii-10-28:
, fondato su certe massime che hanno più del maligno che dell'onorato, misurate
nigligenzia dòtte una disciplina; / si più favelle, tollote a pranzo la cocina,
quigli soli [i denari], più d'altra vertute, / contra melanconia
di lunga via, / ma via più afflitta di malenconia. caro, 12-iii-69
porta, 5-13: non è tossico più velenato per impestar la vita ch'uiia nascosta
spleenitica! d'annunzio, iv-1-41: più d'una volta ella gli aveva detto
papini, 27-1052: passavo le ore più belle del giorno, tutti i giorni
punto in punto che l'amor crescesse e più ardente divenisse,
cura secreta o un fervore / solitario, più sempre intima e cara; / per
iv-305: allora ho veduto teresa nel più bell'apparato delle sue grazie. il
sue grazie. il suo aspetto per lo più sparso di una dolce malinconia, si
poetiche. mazzini, 56-141: quando sarai più innanzi nell'età, ti farò dono
, 66-57: deliberarono di non andare più a lui per allora, ma di
lungi coteste tue malinconie, né ti lagnar più d'esser schiava; a te s'
se si trovasse in mezzo a i più pericolosi cimenti. foscolo, xiv-278:
aspirazione, proposito stravagante, per lo più inappagabile; voglia bizzarra, capriccio assurdo
astruso, strano (e, per lo più, insensato). aretino, vi-36
di certo [le vostre strofe] più chiare delle altre e più evidenti. nulladimeno
strofe] più chiare delle altre e più evidenti. nulladimeno (e credo che
capo) se si potesse un poco più schiarire, non sarebbe se non bene
amorevole accoglienza come da te: e più d'uno me ne schernirebbe come di
.. / -non vi pigliate più maninconia, / tosto tornerà a voi
verso terra, continuavo a spingermi sempre più al largo. « e allora? »
colerica, secondo che li umori soperchiano più. boccaccio, viii2- 255: la
son le febbri malinconiche, / che più di tutte l'altre sono erroniche.
i-2-35: noi siamo per disavventura malinconici, più che per natura selvatici. carducci
fuggono il consorzio delli altri, ricevono più facilmente le passioni dell'aere e predicono
però se ne andava malinconico e il più lentamente possibile. -che è proprio
color bruno e non molto colorito; motteggiatore più che vista malinconica non richiede. nardi
e vista lucrezia scagliona la quale è più bella che mai e ha due belle
, iii-99: la sua guardatura era più severa e malinconica che gioviale, tanto che
/ t'ha avolto el cor de più sospiri erronichi. castiglione, 2-i-81:
osò manifestare il desiderio non si componesse più in italia poesia, fin quando la nazione
. bonsanti, 5-194: niente di più melanconico che il frutto dell'esperienza.
, sedettero da pepino: e fu il più malinconico gelato della loro vita. moravia
mesta e dolce inquietudine, per lo più accompagnata dalla propensione a chiudersi in se
ma saria maggior spesa ed il cortile saria più oscuro ed anche le stanze del secondo
origine. ma quattro nondimeno erano i più celebri i quali tutti si facevano ne
malanconici giochi dovevano esser questi, e più lieti sono i nostri senza fallo. pinamonti
i colori maninconici e pallidi fanno parere più allegri quelli che li sono accanto, e
.. sta bene, ma alquanto più maninconichetto dell'usato, quasi conosciente della
uno struggimento al cuore e sono la più invincibile nostalgia per colui che è lontano
del pe trarca] talora più verbali che paradossali stancano; la
sercambi, 1-i-28: messer aluisi più malanconoso arebbe volentieri abandonatoli [gli am
. lengueglia, 1-90: anche gli uccelletti più imbelli seppero muover guerra a i malinconiosi
publio rutilio] essendo accusato e condannato più per la discordia che era tra i cittadini
mistero d'aromati; e ciò in un più che per l'addietro malinconioso genere di
genere di gramaglia e in atteggiamenti di più forte dolore. 4. che
naturale e costume; e quantunque pendesse più al maninconoso che al gaio, amava
impediscono. varchi, 23-16: noi avemo più cara una cosa che ci sia data
in cuòre), avv. per lo più nelle locuz. a malincuore, di
lascio il posto a qualch'altro, certo più degno di me. pascoli, 1340
di mandorla: né è altro frutto più di questo ingegnoso in doppiezza.
. i). -per lo più sostant. g. bentivoglio, 4-540
potessero servire i malintenzionati fiamminghi, confermava più espressamente di nuovo le cose accennate in
'48, male intesa, e suona più federalismo che altro. palazzeschi, 3-41
falso o malinteso nella valutazione dei fenomeni più grandi della vita: l'amore
malintéso2, sm. attribuzione, per lo più involontaria, di un senso o di
vorrei sapere; / non vo'mangiar più col capo nel sacco, / vo'almen
nel mio vocabolario: ma è né più né meno che il 'malentendu 'dei
che tuttavia la bellezza del paggio divenisse più bella e si facesse maggiore,..
e per entro le ombrie maliose dei più alti alberi. = deriv.
]: era sempre maliscente e di più ancor tormentata da una piccola piaga. tommaseo
o acquisita (e coltivata per lo più con scaltra dissimulazione e con perfida soddisfazione
agevolmente flessibile, si dee separare dalla più cresciuta malizia. lorenzo de'medici,
piucché mai rincattivito, non si può più credere a nessuno; la malizia sotto
legge; immoralità, ingiustizia, colpevolezza più 0 meno grave (di un atto
513: un sol peccato veniale contiene più di malizia che non contengono di bontà le
. maffei, 10-ii-249: si vedrà più volte rammentata l'inveterata malizia del diavolo
che d'impro- viso vengano scoperti quando più si credono celati. zilioli, iii-91
consiglio e vj, i megliori e i più leali de la compagnia, rimossa ogni