lavina, la quale mi era dallato. petrarca, 23-57: perch'io non sapea
giordano il decimo dì del primo mese. petrarca, 50-55: ch'i'son già
con la particella pronom.). petrarca volgar., ii-73: currado imperadore sendo
-rivolgere altrove lo sguardo. petrarca, iv-3-33: cose innumerabili pensando / e
cantando e scegliendo fior da fiore. petrarca, 331-51: se stato fusse il
beni riducendo, con l'uncino ritira. petrarca, 206- 21: s'i'
. distolto, distratto, divagato. petrarca, 322-8: spirto già invitto a le
buono reggimento o disviato si rinvia. petrarca, 365-7: tu che vedi i miei
fec'io in quella oscura costa. petrarca, 119-42: madonna -dissi -già gran tempo
fece distendere 1 diti de'piedi. petrarca, app., 21-3: le bianche
avrebbe ch'a levar lo su'dito. petrarca, 128-67: né v'accorgete ancor
incontrano sciolte alla latina, come il petrarca: * arbor vittoriosa e trionfale '.
una condizione dello spirito). petrarca, 234-2: o cameretta che già fosti
figure com'io l'ho concette. petrarca, 24-5: se l'onorata fronde,
sopra di ogni altra donna. petrarca, 157-7: l'atto d'ogni gentil
, divertimento. giovanni da samminiato [petrarca], ii-17: or qui io
giorni son tutto nel petrarca: sì che l'intonazione almeno dovrei
modo diverso. giovanni da samminiato [petrarca], il-n: me gli affezionai
divedere quanto egli amasse la povertà. petrarca, 69-13: m'andava sconosciuto e pellegrino
per menomamento d'uso da divellere. petrarca, 264-24: prendi partito accortamente,
amore e più ampio si spazia. petrarca, 71-24: quando agli ardenti rai neve
non si contrasta, diventa necessitade. petrarca, 23-47: qual mi fec'io
istinto a lei dato che la porti. petrarca, 29-36: da me son
fatto il dir non sia diverso. petrarca, iv-2-39: focion... /
un'accolta di gente). petrarca, i-4-73: con questi duo cercai monti
sedere, e parlava diverse maraviglie. petrarca, 135-1: qual più diversa e
la gente che quivi è sommersa. petrarca, 53-54: tra gli altari e
divide, e chiamansi quattro etadi. petrarca, vi-1-76: non sarà più diviso [
e sì divise la luce dalle tenebre. petrarca, i-2-87: a tanto, il
separazione coniugale. giovanni da samminiato [petrarca], ii-112: imperò che,
iustizia sì ne fa 'l contratto. petrarca, i-1-33: vago d'udir novelle
se stesso: turbarlo profondamente. petrarca, 292-3: gli occhi di ch'io
a confuslon d'omini 'n parte. petrarca, app., 21-6: il riso
. castiglione, 413: messer francesco petrarca... divinamente scrisse in questa
per non volere abbandonare sua patria? petrarca, 270-97: ahi nobil pellegrina,
divino era inspirato in amare lei. petrarca, 215-8: il nobil sangue vita umile
spirituale, ecc.). petrarca, 247-12: lingua mortale al suo stato
; indicibilmente caro, prezioso. petrarca, 71-62: s'a voi fosse sì
-plur. aspetto, sembianza. petrarca, vi-1-88: parranno allor l'angeliche divise
avvenimento). giovanni da samminiato [petrarca], ii-9: di questa guisa
novo pensiero dentro a me si mise. petrarca, 75-4: i begli occhi.
ogn'altro penserò io sun diviso. petrarca, 17-4: piovommi amare lagrime dal
, che per ragion è mossa. petrarca, i-3-165: so fra lunghi sospiri
, circondato di onori divini. petrarca, ii-1-3: quando ad un giogo ed
vista, 10 sguardo). petrarca, 204-14: sfòrzatì al cielo, o
per altra più allettante). petrarca, v-1-99: la reina di ch'io
ruina reggerebbe il reame di cicilia. petrarca, 98-7: a lui non si pò
e letter. celebrare, esaltare. petrarca, 360-118: i'l'esalto e divulgo
che descri- vessen l'opera devina. petrarca, 225-1: dodici donne onestamente lasse
i dodici apostoli di gesù. petrarca, iv-2-136: cingean costu'i suoi dodici
di tedeschi si ridusse in campagna. petrarca, iv-2-127: chi de'nostri dogi
ch'a nulla potenza più intenda. petrarca, 324-5: ai dispietata morte! ai
-per simil. e al figur petrarca, iv-2-129: chi de'nostri dogi che
non credea di lei mai star doglioso. petrarca, 128-6: italia mia, benché
la mia mente adorna di dolore. petrarca, 127-2: in quella parte dove amor
non dà acqua dolce e amara. petrarca, 126-1: chiare, fresche e
la mente mia da me medesmo scema. petrarca, 90-2: erano i capei d'
/ parrebbe nube che squarciata tuona. petrarca, 323-28: di sua ombra uscian sì
più e men l'ettemo spiro. petrarca, 23-1: dolce tempo de la prima
lo frutto e bene che n'attende. petrarca, 126-41: da'be'rami scendea
il dolce che nacque da essa. petrarca, i-3-186: poco dolce molto amaro appaga
nella mia con suo pianger dirotto. petrarca, 205-2: dolce mal, dolce
vose, me temperatamente e dolze. petrarca, 159-14: non sa come amor sana
ch'alia mente altrui mi rechi. petrarca, 179-2: talor meco s'adira /
io vidi prima a piè del monte. petrarca, iii2- 185: -soave e leve
sua bellezza li occhi de'riguardatori. petrarca, 205-3: dolce parlare, e
con grazia, in modo seducente. petrarca, 192-7: dolcemente i piedi e gli
/ avendo li occhi alle superne rote. petrarca, 10-10: e 'l rosignuol che
tornare a l'amoroso nostro bene. petrarca, 128-83: non è questo 'l terren
quando è sommesso e composto. petrarca, i-2-6: giva 'l cor di pensiero
figura, un atteggiamento). petrarca, 192-3: vedi ben quanta in lei
no la può chi no la prova. petrarca, 141-6: così sempre io corro
di savere, gloriosa di libertade. petrarca, 260-2: in tale stella duo
piacere e di dolore). petrarca, 129-21: a ciascun passo nasce un
il dolciore della gioia che verrà. petrarca, 191-13: che s'alcun vive
dolenti note / a farmisi sentire. petrarca, 333-1: ite, rime dolenti,
, il cui re è garzone. petrarca, 282-2: alma felice, che sovente
arsura e 'l capo che ti dole. petrarca, 233-11: dal de- str'occhio
me non dole / di te ornai. petrarca, 275-4: occhi miei, oscurato
errore / ch'a di virtù colore. petrarca, 338-6: dogliom'io sol,
dolor giù per le guance? / petrarca, 250-6: ché spesso nel suo volto
esseri inanimati. giovanni da samminiato [petrarca], ii-304: il barbagianni che
, traendo il conte dolorosi guai. petrarca, 332-56: amor, i'ho
, a vedere mia dolorosa morte. petrarca, 101-1: lasso, ben so che
si vuole; e più non dimandare. petrarca, 359-13: poi demando: or
filippo, ed era opera simulata. petrarca, 49-6: quando più 'l tuo aiuto
di questi diremo dimani da sera. petrarca, 237-39: sovra dure onde, al
prosperitade? non oggi, né domane. petrarca, vi-i- 642: quel che
umiltà della mente doma i duri animi. petrarca, i-3-30: quella che 'l suo
saette abbattigli. giovanni da samminiato [petrarca], i-158: niuno animale è più
lietamente viveano. giovanni da samminiato [petrarca], ii-7: in ciò m'arrise
servitù. - anche al figur. petrarca, i-4-5: poscia che mia fortuna in
dall'uso ed annestata (se non dal petrarca) almeno da giardinieri, che sanno
guardia facea l'uno dell'altro. petrarca, 345-7: assai 'l mio stato
a mente molti sonetti e canzoni del petrarca, e appunto perché dimesticati con lui,
e molto dimestica al vento, disse. petrarca, 328-6: qual ha già i
. -anche al figur. petrarca, ii-1-2: quando ad un giogo et
di donarmi sua suora per mia moglie. petrarca, i- 2-97: donar altrui la
favori). giovanni da samminiato [petrarca], ii-267: per la vita
donde la trasse riempiè di carne. petrarca, 305-9: mira 'l gran
di loco alcuno donde sospetto venga. petrarca, 37-78: corro spesso, e rientro
state dond'ella vive di verno. petrarca, 359-13: in atto ed in parole
nato de maria vergen, regai polcella. petrarca, 71 -71: oimé perché sì
ond'era pinta tutta la sua via. petrarca, 53-57: le donne lagrimose,
l'hanno fatta di donna meretrice. petrarca, 126-3: chiare, fresche,
assai pregiata e di grande bellezza. petrarca, i-2-112: questa, mia in
voi de la mia donna dire. petrarca, 3-4: era il giorno ch'ai
ch'avran di consolar l'anime donne. petrarca, 94-2: quando giugne per gli
disianza vuol volar san- z'ali. petrarca, 366-98: or tu donna del ciel
di tutti, nobilissima e bellissima filosofia. petrarca, 53-74: di costor piange quella
la vita. -figur. petrarca, 360-65: per inganni e per forza
io non posso difender mia vita. petrarca, 63-6: la fraile vita ch'ancor
dono. petrarca, 336-8: sì nel mio primo occorso
un buon gittator trarria con mano. petrarca, 127-57: non vidi mai dopo
l'un dinanzi e l'altro dopo. petrarca, iv-3-22: dopo venia demostene che
-indietro, dietro a sé. petrarca, 86-14: vattene, trista, ché
già posto, ritrasse a dietro. petrarca, v-1-633: ché quant'io vidi
focile, a doppiar lo dolore. petrarca, 255-3: la sera desiare, odiar
diventare doppio; crescere notevolmente. petrarca, 171-3: giunto m'ha amor fra
se corno / femina vita menassi fornita. petrarca, 40-5: s'amore o morte
/ metterei mano e piacerete allora. petrarca, 192-5: vedi quant'arte dora e
teneva la signifi- canza di roma. petrarca, 270-50: prendi i dorati strali,
. -languire dal sonno. petrarca, 23-110: io non ritrovando intorno intorno
un sonno. -anche al figur. petrarca, 327-9: dormit'hai, bella donna
armato dello reno infino a pisa. petrarca, 125-6: se 'l pensier che
io gli hoe generati sei figliuoli. petrarca, 72-62: perch'io veggio,
, 294: l'esquisitezza poi del petrarca, altro lume della nostra vulgar poesia,
dotto. giovanni da sanminiato [petrarca], 1-86: l'essere dottorato
sacchetti, 179: pietro il guida [petrarca], e d'aprir non ristagna
la tenebra de la ignoranza mondana. petrarca, 28-40: inghilterra con l'isole
possibil sia l'andare in suso. petrarca, 23-54: perch'io non sapea dove
la marina dove il po discende. petrarca, 9-7: non pur quel che s'
serra, ii-91: le parole del petrarca dove dice di non aver mai letto
non voglio tralasciar di dire che il petrarca tiene che la perdita della memoria non sia
no, ché non son paurose. petrarca, 264-41: ben ti ricordi (e
peccato ov'io mo cader deggio. petrarca, v-i: se fama mortai morendo
fonte nasce il nilo picciol fiume. petrarca, 28-57: questa [gente] se
/ 0 segnoria / compiuta racquistare. petrarca, i-1-157: che debb'io dir
a vile, ch'un muscione. petrarca, 268-21: gran cagion hai di dever
-ant. discrezione, moderazione. petrarca, 235-2: lasso, amor mi trasporta
, / ma ciò non e converso. petrarca, 266-8: mentre i miei duo
mena dritto altrui per ogni calle. petrarca, 7-io: povera e nuda vai
nazion sarà tra feltro e feltro. petrarca, 1-6: fra le vane speranze e
al matino, e ttu dormi. petrarca, 18-13: tacito vo, che le
colore nero intenso e lucente. petrarca, 157: la testa or fino,
essere. cesarotti, i-210: [petrarca] fornito d'organi squisitissimi, di
stare in ozio, inattivo. petrarca, iv-1-91: poi vidi un grande con
e fenices le caldee et egizie. petrarca, ii-1-142: judith ebrea, la saggia
settimana appellano sabbato; ma differentemente. petrarca, 206-27: s'i''l dissi,
bianco come l'avorio; candido. petrarca, 234-7: o letticiuol, che requie
ch'altra vita la prima relinqua. petrarca, 360-98: a costui di mille /
un mestiere, ecc.). petrarca, 337-4: quel che d'odore e
tanto e sì travolta nella cima. petrarca, 318-3: al cader d'una pianta
al grande adegua qualunque è minore. petrarca, iii-1-116: del mondo il più
/ che di pel macolato era coverta. petrarca, 28-10: ecco novellamente a la
eccoti venire uno pesce crudele per divorarlo. petrarca, 69-12: i'fuggìa le tue
invisibile non gli desse virtù di vedere. petrarca, 207-58: per cercar terra et
rifrancò, e trassene ogne mala radice. petrarca, v-1-7: ecco, s'un
viene coltivata a scopo ornamentale. petrarca, 148-5: non edra, abete,
'l tuo valore / da ogni creatura. petrarca, 325-62: il dì che costei
andare là dov'elli già. petrarca, 73-62: i'non porìa giamai /
fare una cosa: averne motivo. petrarca, i-1-105: que'duo pien di paura
it., ii-159: la malinconia del petrarca era superficiale... era una
paura o quand'egli è afflitto. petrarca, i-1-68: et ei, quando ebbe
per paura sia spezzato per moneta. petrarca, 358-10: dunque vien, morte,
accredere che egli è la fantasima. petrarca, 52-7: tal che mi fece
e due corone han fatte bozze. petrarca, iv-2-7: sentiv'al mio dir
, la mente). petrarca, 328-5: qual ha già i nervi
; afflitto, avvilito, rattristato. petrarca, vi-1-54: o veramente sordi, ignudi
lo stato ov'io mi trovo. petrarca, 19-8: lasso!, el mio
). leccio. petrarca, 192-10: l'erbetta verde, e
, / ed elifanti li mandò dugento. petrarca, ii-127: sovra un grande elefante
eleganti ragionamenti inclina le tue orecchie. petrarca volgar., 68: li romani indomiti
lett. it., i-269: nel petrarca la lotta è senza virilità. gli
la nobile opera a vergilio. petrarca volgar., i-58: in questa medesima
sconci degli uomini loro fecero guerra. petrarca, vi-1-56: quei che '1 mondo
, / maravigliando tienvi alcun sospetto. petrarca, 238-5: sendo di donne un bel
essere comuni alli buoni e alli rei. petrarca, 327-10: dormi t'hai,
tosto libere fien del- l'adultèro. petrarca, 192-6: vedi quant'arte dora e
sanctis, 9-94: fra dante e petrarca e l'obietto, ci è sempre la
/ prima ch'avesser vere elezioni. petrarca, 247-14: lingua mortale al suo
, ch'ai difetto fa riguardo. petrarca, 321-4: è questo il nido,
allora che eloquentemente si scrive in poesia. petrarca, 7-12: et è sì spento
fosse aviso che più degna ne fosse. petrarca, 37-116: canzon, s'al
erano in grande pericolo e avventura. petrarca, 75-8: se la lingua di
sembianti c'ha nel viso effolti. petrarca, iv-1-12: quale in sul giorno un'
è tal ch'ella ti reggia. petrarca, i-3-173: so di che poco canape
elli sentano diligentemente si conviene cercare. petrarca, 92-14: pianga pistoia, e
antichi posto in quella vece e nel petrarca altresì. -lui, esso (in
l'elmo della speranza e della salute. petrarca, i-4-57: amerigo, bernardo,
le comunanze e le cose pubbliche. petrarca, iv-3-20: questo è quel marco tullio
: poesia non è, se dritto petrarca, ii-4-2: o novella tarpea, in
, ch'e'li fece vincitori. petrarca, 28-66: dunque ora è 'l tempo
: abbondanza di parole eloquenti. petrarca, 258-4: vive faville uscian de'duo
); correre ai ripari. petrarca, v-1-81: non fate contra 'l vero
: scopritore instancabile di codici, [petrarca] emendava, postillava, copiava:
presto gli farò avere certe canzoni del petrarca, già da me emendate su due stampe
vidi rivolta e riguardar nel sole. petrarca, 4-3: que'ch'infinità provi-
fatto cosa empia al dio mio. petrarca, 137-2: l'avara babilonia ha
ed empia / si farà contra te. petrarca, i-2-12: poi che seppi chi
d'essi smania della nostra morte. petrarca, 83-8: né m'apra [amore
. aspro, doloroso, affannoso. petrarca, 37-5: dopo l'empia dipartita /
il destino, la sorte). petrarca, 331-8: or, lasso!,
-caricare (un'arma). petrarca, 83-4: securo non sarò, ben
empi il mondo di sua- vitade. petrarca, 74-13: io son già stanco di
anni del suo marito di pace. petrarca, 267-12: di speranza m'empieste
pasto ha più fame che pria. petrarca, i-1-73: ma per empier la tua
dimon maledetto. giovanni da samminiato [petrarca], i-410: tutto il popolo corse
. pericoloso, insidioso. nannini [petrarca], 133: io ho dato al
versi endecasillabi usati da dante, e dal petrarca, troppo agevolmente cadan nel parlar della
gli orecchi. giovanni da samminiato [petrarca], i-121: ozio e riposo
lo guardai essendo enfiati del senno carnale. petrarca, iv-3-105: né
mi sto cantando certa enigmatica canzone del petrarca, che, a quanto egli dice,
a concetti astratti). petrarca, iv-1-26: da man destra, ove
ne la cittade del bene vivere. petrarca, i-4-151: ratte scese a l'
legga, / e 'l testo del petrarca si corregga. carducci, iii-16-228: dopo
fine d'imparare e di vivere. petrarca, i-1-62: io noi intesi allor
gli le gittassero entro il volto. petrarca, 15 5-11: quel dolce pianto mi
le reliquie di san filippo apostolo. petrarca, 105-65: le notturne viole per le
altra, sì andando, acquisti ». petrarca, 204-13: sforzati al cielo,
: qua entro noi lascera'tu. petrarca, 180-3: po, ben può'tu
(da ènl- giovanni da samminiato [petrarca], ii-ii: egli non oxottoi;
equicola, 14: amò [il petrarca] ardentemente e però confessa nelle sue
, presentazione. giovanni da samminiato [petrarca], ii-35: se tu vuoi
messo mano a una edizione nuova del petrarca con comento in cui si riordina il canzoniere
lui avere equato la tuba del divin petrarca e boccaccio. 2. raggiungere
sia avanti ovvero dopo in esso equinozio. petrarca, i4- 130: era ne la
padre e giusto fattore di legge. petrarca, volgar., 71: tenga per
tutta fiorita di bell'erba fresca. petrarca, 10-7: qui non palazzi, non
dalla perfezione (una cosa). petrarca, 23-2: nel dolce tempo de la
ant. pieno di erbacce. petrarca volgar., i-45: a me pare
praticelli / e rinfrescando la minuta erbetta. petrarca, 239-31: ridon or per le
guardiano delle gregge delle nobile cavalle. petrarca, 303-10: o ninfe, e
, ch'è resìa pessima. petrarca, 138-2: fontana di dolore, albergo
occhi, lo sguardo). petrarca, iv-2-53: in abito diversa, in
di sole. -figur. petrarca, 346-13: io voglie e pensier tutti
ch'ha nome lupo e cura. petrarca, 146-7: o sol già d'onestate
importanza, inorgoglirsi, insuperbirsi. petrarca, 37-108: non so s'io mi
sanctis, petr., 12-13: un petrarca ermafrodito, ora nobile patriota, fiero
e cortese che sia al mondo. petrarca, iii-1-20: era la lor vittoriosa insegna
luogo, un edificio). petrarca, 304-4: di vaga fera le vestigia
privo, povero, spoglio. petrarca, vi-1-31: le tre parti sue vidi
pregi, ha la stanza presente [del petrarca] una particolar melodia di numero eroico
©] riassunse ed accrebbe l'opera del petrarca, ristringendo a poche pagine il nostro
/ tanto cercàr che l'ebber ritrovato. petrarca, 23-141: spirto doglioso errante (
), -anche al figur. petrarca, 127-58: non vidi mai dopo notturna
ed errante pensa le cose stolte. petrarca, i-3-80: ecco quei che le
? -difettoso, erroneo. petrarca, 247-2: parrà forse ad alcun che
adorarono molti serpenti e superchie bestie. petrarca, 53-5: se'giunto a l'
-sostant. cavaliere errante. petrarca, i-3-80: ecco quei che le carte
non ho preso quello ch'io voleva. petrarca, 260-12: questa eccellenzia è gloria
, sì come nave s'erra. petrarca, 302-6: in questa spera / sarai
: chi da questi dui [il petrarca e 'l boccaccio] si discosta va tentoni
ed errati coloro che dissero che 'l petrarca aveva rubati i concetti e l'invenzioni ad
colla fuggevole moglie ne'confini illirici. petrarca, iv3- 13: questo cantò gli
. -svolazzamento, volo. petrarca, 126-51: qual fior cadea sul lembo
all'ignoranza della giovane età. petrarca, 1-3: voi, ch'ascoltate in
rabbia, e l'amore della morte. petrarca, i-4-139: errori, e sogni
di ragion fermo all'errore. petrarca, 360-132: mai not
di dottrina, di cultura. petrarca volgar., ii-30: da lui fu
su l'orizzonte l'astro novello del petrarca, si sarà rivolto tutto a lui
, e li malvagi onorati ed essaltati. petrarca, 360- 118: i'l'esalto
destra del signore mi ha esaltato. petrarca, 4-11: di sé, nascendo,
non dimorare nel tempo dell'angoscia. petrarca, ii-49: dico appio audace, e
i nostri endecasillabi, come quel del petrarca: battendo l'ali verso l'aurea fronda
1-1: esamineremo se le rime del petrarca sono poesia, e se egli è
nella vita. giovanni da samminiato [petrarca], ii-144: ogni uomo è benigno
avea detto di ristampare il discorso sul petrarca, se a lei piaceva e aveva esaurita
d'un pinolo. -figur. petrarca, 165-8: i'non curo altro ben
la detrazione è esca di morte. petrarca, 270-55: movi la lingua,
lungo tempo et esca? nannini [petrarca], 143: ella [la calma
però poco vai freno o richiamo. petrarca, 212-14: così venti anni,
letteratura interiore, da dante e dal petrarca al rousseau e allo chateaubriand e a'
della città. giovanni da samminiato [petrarca], i-50: a tener questa
nella indignazione e nelle riprensioni dell'ira. petrarca, 23-9: poi seguirò sì come
dire quanto forme e nature universali. petrarca, 159-2: in qual parte del ciel
esempio acciò che seguitate li suoi andamenti. petrarca, 365-4: i'vo piangendo i
). giovanni da samminiato [petrarca], i-207: ma ora sono
primi padri di essa, dante e petrarca, non avessero nei grandi scrittori dell'antichità
questa. carducci, iii-i 1-316: il petrarca dalle perturbazioni del secolo trasformantesi rifuggì in
dell'* in 'nel luogo famoso del petrarca. alfieri, 1-966: circa alle
di sopra. giovanni da samminiato [petrarca], i-201: non sono, per
le capacità, le doti). petrarca, 275-8: piè miei, vostra ragion
1 fremiti 'alternandoli alle annotazioni del petrarca e del poliziano. pirandello, 6-12
detto è, è necessario amore. petrarca, 21-10: or s'io lo scaccio
firenze in età circa cinquantasei anni. petrarca, iii-2-74: ché 'n tutto quel
mio cuore. carducci, iii-7-82: il petrarca nella vita letteraria prosegue a modo suo
aborrirlo, rifuggirne. vita di francesco petrarca, 17: il petrarca a lussuria,
vita di francesco petrarca, 17: il petrarca a lussuria, pel fervore della età
in una casa in disparte espedita. petrarca, 129-54: ove d'altra montagna ombra
, far scomparire. nannini [petrarca], 47: per fino a colui
aviso affocarono di sotto lo spedale. petrarca, 271-9: se non fosse esperienzia molta
prove; provato, sperimentato. petrarca, 250-13: i'non tei potei dir
elegante, razionale, sottile compostezza del petrarca i misteri e i fondi procellosi del
, 5-iv-95: [un sonetto del petrarca] è pienissimo di cose, e
espressi che da un italiano discepolo del petrarca. pascoli, i-io: descriveva uno
, 294: l'esquisitezza poi del petrarca, altro lume della nostra vulgar poesia
a pena. giovanni da samminiato [petrarca], i-108: avezzandoti dalla tua fanciullezza
-figur. muratori, 5-iv-12: il petrarca spezialmente, principe della lirica italiana,
s'avea acquistati. giovanni da samminiato [petrarca], ii-347: la tua coscienzia
di stile. giovanni da samminiato [petrarca]: i-203: così scipione asiatico
quella medesima uni- tade esser bene. petrarca, app., 6-2: quel ch'
, lo quale era detto confusione. petrarca, vi-1-32: le tre parti sue vidi
di questi cotai son io medesmo. petrarca, 233-2: qual ventura mi fu,
pane dov'era issuta la moneta. petrarca, iii-1-82: u'sono or le ricchezze
han detto ai dolci amici addio. petrarca, 3-1: era 'l giorno ch'ai
innanzi erano le podestati per uno anno. petrarca, 22-3: a qualunque animale alberga
, se 'l tuo metti in oblio? petrarca, 150-8: -che prò, se
ch'egli è morto in francia. petrarca, vi-1-45: sia in memoria eterna il
, 9-136: dante era de'maggiori petrarca, 337-14: dio, per adomarne il
/ la si governatori della nostra città. petrarca, i-1-68: -di qui ritolse:
prima canzon, ch'è de'sommersi. petrarca, 61-14: benedette sian tutte le
fie con noi a le stagioni. petrarca, 331-49: se stato fusse il mio
/ pianto e novel dolore. petrarca, 366-104: quel che non potea /
che fuor divote e ben religiose. petrarca, 319-8: misero mondo, instabile e
molto poco tempo a volger era. petrarca, 105-6: ed è già presso al
« che ne son lontano ». petrarca, 264-118: or ch'i'mi credo
e muta nome perché muta lato. petrarca, 126-49: qual fior cadea sul lembo
io fui sesto tra cotanto senno. petrarca, 127-4: in quella parte dove amor
esser lei, non la può porre. petrarca, 116-7: ciò che non è
/ ch'e'ditta dentro vo significando. petrarca, 37-69: io son un di
fummo, né quello che noi siamo. petrarca, 1-3: voi ch'ascoltate in
che da nessun sentiero era segnato. petrarca, 8-9: del misero stato ove noi
ché non m'aiuti? '. petrarca, 33-5: levata era a filar la
come fa donna che in parturir sia. petrarca, i-1-32: vago d'udir novelle
, tardare, rimanere da fare. petrarca, 51-1: poco era ad appressarsi agli
, o che sia fuor d'usanza. petrarca, 309-11: non son al sommo
, e fosse, che potesse. petrarca, 168-12: or sia che pò:
che non è di bisogno. petrarca, iii-1-87: miser chi speme in
tesser di tutto suo contento giace. petrarca, i-2-19: -l'esser mio -gli
de la sange et mantenuta da epsa. petrarca, 206-13: s'i''l dissi
dell'anima. giovanni da samminiato [petrarca], ii-93: com'e'giunse
-al fìgur.: età giovanile. petrarca, 217-4: un poco di pietà fessi
lo sguardo, il pensiero). petrarca, 153-6: ite, dolci penser,
lirici di provenza e d'italia [il petrarca] ha comuni sol l'argomento l'
tanto e sì travolta nella cima. petrarca, 135-3: qual più diversa e
ed à in sé ogni mal vizio. petrarca, 268-75: di sue belle spoglie
uccidere. - anche al figur. petrarca, 232-8: l'ira cieco del tutto
dimenticato; eliminato, abolito. petrarca, ii-1-67: già in fredda onestate erano
proprio, caratteristico dell'estate. petrarca, i-4-126: rimbombava tutta quella valle /
/ che nel pensier rinova la paura. petrarca, 29-25: l'ora e 'l
, disumano; falso, posticcio. petrarca, 23-63: così lungo l'amate rive
-figur. giovanni da samminiato [petrarca], i-130: guardati, però
, o luogo, o oggetto. petrarca, i-1-38: poi che tarme romane a
mancata la gran poesia di dante e del petrarca, si manifestasse in firenze..
alla vecchiaia avanzata e longeva. petrarca, 16-6: indi traendo poi l'antiquo
si veggiono nell'estrema ultima morte. petrarca, iii-i- 103: i'dico
(una perfezione naturale). petrarca, 154-2: le stelle, il cielo
. / vedemolo en estremo lavorare. petrarca, 360-121: e, per dir all'
della letizia sono occupati dal pianto. petrarca, 71-88: convensi / che l'estremo
ottenere un certo risultato). petrarca, 326-1: or hai fatto l'estremo
sarebbono giusti. giovanni da samminiato [petrarca], ii-381: forse sarà alcuno
di voi. giovanni da samminiato [petrarca], i-130: io godo et esulto
in casa del padre e della madre. petrarca, 23-1: nel dolce tempo de
due che 'l canto suso appella. petrarca, i-1-64: io noi intesi allor
età, voi movete la fugga. petrarca, i-1-155: vedi iunon gelosa, e
ove anchise finì la lunga etate. petrarca, 16-2: movesi il vecchierei canuto
è più veloce che gli anni. petrarca, ^ 73-31: in quella etate /
dio a miglior vita li ripogna. petrarca, 29-26: l'ora e 'l
la ettemitade e la prima materia. petrarca, vi-1-69: non avrà loco « fu
lo rege ettemo con le rote magne. petrarca, 70-42: tutte le cose,
si va tra la perduta gente. petrarca, 285-6: come a me quella che
lo eterno fuoco, e andò via. petrarca, iv-2-130: ov'è 'l gran
o la lirica stessa. petrarca, 318-6: al cader d'una pianta
imperciocché madre fosse di tutti i viventi. petrarca, 366-36: vergine benedetta, /
evocatore delle ombre non incontrò forse il petrarca quando questi per la prima volta visitava
voler nella lirica oltrepassare i segni del petrarca, in questo non gli badarono:
-come appellativo di vulcano. petrarca, 42-4: poi che 'l dolce riso
in toro è cosa fabulosa. petrarca, i-2-169: fra questi fabulosi e
uno fine lieto. giovanni da samminiaio [petrarca], 1-48: la fortuna.
, in avignone, senza faccenda il petrarca riscorreva livio. bartolini, 4-92:
nel monte, nel mezzo del fuoco. petrarca, vi-2-62: poi quel ch'a
petto ed altrui mette in croce. petrarca, 264-44: ben ti ricordi (e
amoroso, tormento d'amore. petrarca, 205-4: dolci ire, dolci sdegni
grande stella, ardente come facella. petrarca, 135-63: un'altra fonte ha epiro
amore, passione, tormento amoroso. petrarca, 206-14: s'i''l dissi,
di fuoco. giovanni da samminiato [petrarca], i-63: dolorosa nuvola e bagliore
carducci, ii-5-115: l'affar del petrarca mi aveva messo di mal umore,
pone mara- vigliosissimamente... il petrarca in questi quattro versi, nella generazione
grande facultà. giovanni da samminiato [petrarca], ii-83: io non ti
veduto stare in orazione levato da terra. petrarca, 54-7: allor mi strinsi a
aratro e falce di vera sapienzia. petrarca, 166-8: altro pianeta / conven ch'
di vogare. -figur. petrarca, 146-5: o sol già d'onestate
envecchiare, fallace era tua speranza. petrarca, 99-2: poi che voi et io
savi se ne ingannano. nannini [petrarca], 186: tu speri una cosa
che tonde. giovanni da samminiato [petrarca], i-78: le parole soave ed
, non raggiungere lo scopo. petrarca, 74-13: io son già stanco di
bersaglio. - anche al figur. petrarca, 117-8: i miei sospiri..
egli morto, poiché fallì nostro comandamento. petrarca, vi-1-4: -in che ti fidi
, / honne sospiri e pianti. petrarca, 207-13: così avess'io i primi
quanto è maggiore chi 'l fa. petrarca, 364-14: signor, che 'n questo
fallo: invano, inutilmente. petrarca, 15 7-11: la testa or fino
uomo se ne debbe scusare umilmente. petrarca, i-2-44: né mai più dolce fiamma
alquanti promettenti cascarono circa alla fede. petrarca, 264-28: se già è gran
grido, o diritto o falso. petrarca, 53-94: ad uom mortai non
/ nel falso il creder tuo. petrarca, iv-3-98: cameade vidi in suo'studi
loro; questa fama si spande. petrarca, 98-7: a lui non si pò
ne sa chi non vi fu ancora. petrarca, 186-3: se virgilio et omero
che la gente ancora nomina per fama. petrarca, 53-103: non ti vide ancor
, l'appetito de'mortali? petrarca, 325-1 io: dopo non molt'anni
sentimento, ecc.). petrarca, 207-60: io qui di foco e
un figliuolo l'anno e non più. petrarca, 44-6: il pastor ch'a
-famigliòla (famigliuòla). petrarca, 16-3: movesi il vecchierei canuto e
è famosa, e tesoro eternale. petrarca, 187-1: giunto alessandro a la famosa
colla quale scrissero già dante, il petrarca e il boccaccio... è
reservate se non le fanciulle vergini. petrarca, 136-9: per le camere tue fanciulle
amata; sposa, moglie. petrarca, i-1-5: già il sole al toro
e niuna fanciulla lo poteo toccare. petrarca, 39-3: io temo sì de'begli
, ogni maschio nelle generazioni vostre. petrarca, 125-40: come fanciul ch'apena
job al colmo de'suo guai. petrarca, iii-2-36: la morte è fin d'
spiritualmente, moralmente, socialmente. petrarca, 53-23: non senza destino a le
gli soprastette. giovanni da samminiato [petrarca], ii-289: egli avea nuove
i primi con maggior cura imitarono il petrarca; né potendo pervenire alla fecondità e
con grazia schietta ed originale: nel petrarca sono disegnate più esattamente, dipinte con
pare a lor che non dormano allora. petrarca, 360-131: mai notturno fantasma
nascerà, git- tatelo nel fiume. petrarca, 206-27: si''l dissi unqua non
sovrabbondanti. serra, ii-133: il petrarca non le tarde compilazioni, farcite di
tra'vivi, qui tra'morti. petrarca, 84-3: -occhi piangete, accompagnate
sappiendo il perché, fenno altrettanto. petrarca, i-2-41: né mai più dolce fiamma
di foglie, fece segnale sanza ferita. petrarca, 34-14: far delle sue braccia
ti faccia lume e mostriti la via. petrarca, 194-7: per far lume al
/ dove i bolliti facìeno alte strida. petrarca, ii-1-25: non fan sì grande
un'altra suddivisione del tempo. petrarca, 22-14: quando la sera scaccia il
che facesse tanta resistenza alli nimici? petrarca, 3-5: tempo non mi parea da
è amico per lo nome solo. petrarca, i-3-152: or so come da sé
sì gli sarà fatta e a compimento. petrarca, 92-4: piangete donne, e
non vai per la via della carità. petrarca, iv-2-150: vidi verso la fine
desolazione e facciane abitamento di dragoni. petrarca, 23-39: ei duo mi trasformare
con l'arte sua la farà trista. petrarca, 350-6: natura non voi,
di vita uscimmo a dio pacificati. petrarca, iv-2-120: fra'nomi che in
/ non vi si può già dar. petrarca, 72-69: s'al ben veloce
meno valore ch'ella non è. petrarca, 23-79: poi la rividi in altro
, e fa freni alla bocca tua. petrarca, 73-63: i'non porìa giamai
d'ogni guadagno ch'e'fanno. petrarca, 101-2: lasso, ben so
che 'l corpo non sia devorato. petrarca, 318-7: vidi un'altra ch'amor
a numero o forza di gente. petrarca, 7-8: è sì spento ogni benigno
mi mosse, che mi fa parlare. petrarca, iii-2-17: così, pensosa,
pesci, ch'erano in sua scorta. petrarca, 332-43: morte m'ha morto
mi si fece un pien di fango. petrarca, i-3-95: l'amico mio più
(a una persona). petrarca, i-2-13: fecimi al primo. o
facesse a trattare di quella gentilissima beatrice. petrarca, 149-5: che fanno meco ornai
fatta siete reina, di contessa. petrarca, 306-5: io son fatto un
stelle caggia / sovra 'l tuo sangue. petrarca, 94-14: di questo in quel
cavallo e andaron verso la città. petrarca, iii-1-39: gente a cui si fa
onore, e di ciò fanno bene. petrarca, 257-6: il cor preso ivi
cessata, faceva peggio che prima. petrarca, 266-3: la mia fortuna (
immaturamente, far venire meno. petrarca, 237-33: questa ch'anzi vespro a
/ u'peste nascerà con sua faretra. petrarca, ii-1-134: queste [lucrezia e
spesso, apollo o artemide). petrarca, 151-9: cieco non già, ma
di zampe di solito uguali. petrarca, 141-2: come talora al caldo tempo
questi nomi di farfalle; anco il petrarca si fece farfallino, quando disse: «
). tassoni, vii-300: francesco petrarca... non si potè contenere
gli fuoron velati con la fascia. petrarca, i-3-179: so com'amor saetta
il rappresentò debile in una fascia. petrarca, app., 22-9: la
occhi? carducci, iii-7-335: il petrarca non si sgomentò e cominciò a svolgere
barbuto cui lussuria e ozio pasce. petrarca, 264-63: questo d'allor ch'
della poesia, come in questo poeta [petrarca]. lanzi, ii-266: era
cotanta impresa gli era troppo grave. petrarca, 81-1: 10 son sì stanco
una questione controversa, litigare. petrarca, iii-1-64: se del consiglio mio punto
. perseguitare, vessare, angariare. petrarca, 128-58: qual colpa, qual giudicio
, più comune). petrarca, 264-27: se già è gran tempo
e stizzito del culto esclusivo professato al petrarca dagli antecedenti, è trascorso nell'eccesso
fati (stelle, pianeti). petrarca, 17-11: gli spirti miei s'agghiaccian
la sua bellezza, ecc.) petrarca, 141-5: così sempre io corro al
avere gran dolore e gran fatica. petrarca, 320-11: sperando al fin dalle soavi
è fatigoso a chi noi cale. petrarca, 214-13: caro, dolce,
dio] io hoe guardate vie faticose. petrarca, 39-5: da ora inanzi faticoso
e forte. giovanni da samminiato [petrarca], ii-347: la tua coscienzia.
che è più faticoso che tira? petrarca, 264-56: un pensier dolce et
, tormentato, inquieto, irrequieto. petrarca, 161-7: o faticosa vita, o
generazione, intagliati nel perpetuale diamante. petrarca, 298-12: o mia stella, o
ne la fronte par la stella diana. petrarca, 44-4: que'che 'n tesaglia
ei comprendono. giovanni da samminiato [petrarca], ii-93: com'e'giunse
è fatto alla immagine di dio. petrarca, 348-8: dal più dolce parlare e
il giglio del colore della porpora. petrarca, 333-10: ditele ch'i'son già
in tutti i suoi gran fatti. petrarca, iv-3-83: vidi in suoi detti eraclito
li governano. giovanni da samminiato [petrarca], i-401: uno matematico famoso
somma sapienza e 'l primo amore. petrarca, 327-11: dormit'hai, bella donna
come figura in cera si suggella. petrarca, 206-18: chi con sua cieca favella
in quell'aura senza tempo tinta. petrarca, 299-6: ov'è 'l valor
giorni amari. -figur. petrarca, 218-5: amor par ch'a l'
e ravvisai la faccia di forese. petrarca, 53-67: se ben guardi a la
mi perdei con li occhi chini. petrarca, 109-3: lasso!, quante fiate
giovanni da sam miniato [petrarca], ii-167: tutti quegli che sono
'n sé rechiuso l'universo engluvio. petrarca, 192-12: il ciel di vaghe e
la picciuola neve in gran gialata. petrarca, 119-49: rado fu al mondo fra
pettegolezzo. giovanni da samminiato [petrarca], i-102: ciò che tu
. il corso della vita umana. petrarca, 254-13: la mia favola breve è
raddoppiano in molti modi le mie pene. petrarca, 1-10: ben veggio or sì
virtù gloriando. giovanni da samminiato [petrarca], ii-15: voi vedete quanto
farsi beffe o sparlare di qualcuno. petrarca, 332-17: u'sono i versi,
altro ben. giovanni da samminiato [petrarca], i-340: il favore del popolo
divinità). giovanni da samminiato [petrarca], i-95: i quali essendo
quel ch'è amar co'lebbre. petrarca, iii-2-44: siila, mario, neron
per tutto. giovanni da samminiato [petrarca], ii-312: tavernai e'vinattieri
anche all'uomo). petrarca, 366-58: santi pensieri, atti pietosi
, ch'ogni altra novitate oblia. petrarca, i-3-180: so com'amor saetta e
di vituperare. giovanni da samminiato [petrarca], ii-114: l'obbrigo della
autorità, fiducia, credibilità. petrarca, 23-14: quasi in ogni valle /
deve maggior fede acquistare, che al petrarca stesso? b. segni, 4-144:
temete, uomini di poca fede? petrarca, iii-2-124: di poca fede!
mia ch'io vidi più bella. petrarca, 77-8: ma certo il mio simon
offrire una fedele immagine di qualcosa. petrarca, 268-36: oimè, terra è fatto
non tenne mai legge né fede. petrarca, 101-4: lasso, ben so che
suo marito. giovanni da samminiato [petrarca], i-270: io ho una moglie
sanza lo fedele consiglio de la ragione. petrarca, 285-4: né mai pietosa madre
, ha mossi passi tanti! » petrarca, 341-12: — fedel mìo caro,
in basso aire più che in alto. petrarca, 100-4: dove l'aere freddo
sì parli a tua posta ». petrarca, 71-67: felice l'alma che per
men dotto che leggiadro m. francesco petrarca, e recitate alli giorni passati in
, un modo di esprimersi). petrarca, 245-14: o felice eloquenzia! o
). -anche al figur. petrarca, 323-34: di sua ombra uscian sì
tempo felice / ne la miseria. petrarca, 99-4: poi che voi et io
: fassi felice chi virtù investiga. petrarca, 264-25: prendi partito accortamente,
. alfieri, v-2-492: il divino petrarca nel fraseggiare imitato con poca felicità, e
? / sarà sdegnosa noncurante e fella. petrarca, 289-8: or comincio a svegliarmi
femmina lo mondo non potrebbe durare. petrarca, 183-12: femina è cosa mobil
povere femminelle che filavano a filatoio. petrarca, i-3-27: l'altro è 'l figliuol
e femmineo adopera così mirabili cose. petrarca, iv-2-112: nel cor femineo fu
femminilmente dirotto. giovanni da samminiato [petrarca], i- 132: lasciarsi
vita gravitate, / more e rinasce. petrarca, 135-15: così sol si ritrova
. - anche in senso ironico. petrarca, 321-1: è questo 'l nido in
, che più da presso fiere. petrarca, 155-2: non fur ma'giove e
che per lui morte mi fèra. petrarca, 202-5: morte, già per ferire
per pigliare riposo, s'ella potesse. petrarca, 3-13: però, al mio
mi desti feruta / molto crudele aguta. petrarca, 270-103: certo mai non tem'
, erronea, nefasta; barbarie. petrarca, i-3-71: vedi come [erode]
; e gli altri fuggirono nella fortezza. petrarca, i-1-30: mirai...
da quella parte ove non ha via. petrarca, 209-9: qual cervo ferito di
cuore ferito e pieno di caritade. petrarca, 88-14: era ben forte la
bembo] che il primo poeta italiano fosse petrarca, il primo prosatore boccaccio, il
/ sulla trista riviera d'acheronte. petrarca, 15-7: poi ripensando al dolce
e smorto. giovanni da samminiato [petrarca], ii-181: mai non è
non so come quell'anima [del petrarca], che avea in sé tanta parte
). -anche per simil. petrarca, 44-7: che vostra vista in lui
servir l'ha 'mpronto onne penserò. petrarca, 80-1: chi è fermato di
, ed è ogni opera perversa. petrarca, 264-31: se già è gran tempo
alla segreta col re d'ungheria. petrarca, iv-2-112: nel cor femineo fu
il vento. giovanni da samminiato [petrarca], i-61: in niuna cosa hae
- anche con uso neutro. petrarca, 362-12: egli è ben fermo il
vostro cibo fermo, fave e mochi. petrarca, vi-1-29: le tre parti sue
cerca per la pace e séguitala. petrarca, 22-24: lo mio fermo desir vien
in marmo. giovanni da samminiato [petrarca], ii-250: io ho l'
manco di ragion fermo all'errore. petrarca, 128-36: ben provide natura al nostro
, esatto. giovanni da samminiato [petrarca], i-265: io ghiandaia,
/ te se defenderia de follegiare. petrarca, 126-55: quante volte diss'io
ch'ella va in isvariate figure. petrarca, 37-108: non so s'io mi
amore. - anche al figur. petrarca, 23-66: né mai in sì dolci
e là giù per lamenti feroci. petrarca, 62-11: or volge, signor mio
. papini, iv-193: col petrarca, per la prima volta, il
, corazza, elmo, scudo. petrarca, i-1-152: vedi venere bella, e
di ferme aste e di trincianti ferri. petrarca, 262-11: né di lucrezia mi
, per fuoco e per acqua. petrarca, i-3-31: l'altra è porzia,
fertili e fruttuose. giovanni da samminiato [petrarca], i-268: ancora voglio teco
la fama, il nome). petrarca, 360-113: sì alto salire / il
con entusiasmo, con passione. petrarca, i-4-24: l'uno era ovidio,
giove che m'è diventato nimico. petrarca, 217-2: già desiai con sì
e senza stento aspettar l'ultimo giorno. petrarca, volgar., 73:
.). giovanni da samminiato [petrarca], ii-20: chi direbbe..
far messo. giovanni da samminiato [petrarca], ii-352: voi con grande fervore
degli animali. giovanni da samminiato [petrarca], ii-27: quanto è lo
d'amor le corde de la ferza. petrarca, iii-2-93: a salvar te e
è piuvico ladron negli atti sui. petrarca, iv-1-105: dalle spesse / luci in
a gli scolari, / che il petrarca sapean col senno a mente. lippi
avesse a fare una gran festa. petrarca, 360-18: quante utili oneste /
faceca maravigliosa festa. giovanni da samminiato [petrarca], ii-13: non ebbe egli
. e letter. festivo. petrarca, 238-6: sendo di donne un bel
fiacca, non gli bisogna cervelliera. petrarca, 137-5: aspettando ragion mi struggo
la superbia propria o altrui. petrarca, v-1-122: or, perché umana gloria
quale posero nome cavallo di pallade. petrarca, 74-9: piè miei non son fiaccati
costoro fosse da schernire di più. petrarca, 207-66: chiusa fiamma è più ardente
/ com'acqua per chiarezza fiamma accende. petrarca, 23-164: canzon, i'non
/ tale scendeva l'eternale ardore. petrarca, 136-1: fiamma dal ciel su le
occhi suoi come fiamma di fuoco. petrarca, 146-5: o sol già d'onestate
i segni de l'antica fiamma. petrarca, 264-44: ben ti ricordi (
più arde per la più prossima fiamma. petrarca, 289-1: l'alma mia fiamma
uomo modesto, una fama preclara. petrarca, i-2-21: -l'esser mio -gli risposi
la mente, il cuore). petrarca, 207-40: di mia morte mi pasco
me de'suoi raggi l'appoggio. petrarca, 22-11: poi quand'io veggio
de l'altre non si scosta. petrarca, 128-45: è questo del seme,
guizzo m'àn fiaccato e stanco. petrarca, 75-11: questi son que'begli
(o di un animale). petrarca, 16-5: indi traendo poi l'antiquo
calamaro da scrivere a'suoi fianchi. petrarca, i-1-24: mirai... /
mal di fianco sordo o scilinguato. petrarca, iii-2-44: siila, mario,
convien, se l'altro è stanco. petrarca, iii-2- 116: talor ti
mio padre, che non vói vestirme. petrarca, 21-1: mille fiate, o
fiate / liberamente al domandar precorre. petrarca, 85-4: io amai sempre et amo
il fiato. giovanni da samminiato [petrarca], ii-167: tutti quegli,
fior ch'egli ha da primavera sciolto. petrarca, 42-9: del lito occidental si
venatura. -anche al figur. petrarca, 198-5: non ho medolla in osso
, rintanarsi. giovanni da sanminiato [petrarca], i-241: la ventura buona
poi rivelarsi false, ingannevoli. petrarca, 105-35: proverbio « ama chi t'
prontamente e più largamente sovviene. petrarca, iv-2-67: o fidanza gentil!
e gastigata! giovanni da samminiato [petrarca], 1-68: guarda che per fidanza
aspetta punimento. giovanni da samminiato [petrarca], ii-128: debbe l'uomo
'l voler non possa non ricida. petrarca, iii-1-66: se del consiglio mio punto
temo del nascoso e del palese. petrarca, vi-1-5: mi volsi al cor e
stimare; essere pienamente convinto. petrarca, 31-13: nel quinto giro non abitrebbe
quante noi abbiamo sostenute? ». petrarca, 277-8: si sbigottisce, e
una nota di tenera predilezione). petrarca, 361-1: dicemi spesso il mio fidato
dolce ostello / maria mi diè. petrarca, 216-13: più l'altrui fallo che
piangea, vi facea far le grida. petrarca, 280-6: né già mai vidi
dei sensi, ecc.). petrarca, 329-3: o fido sguardo, or
, altressì gli diè molto fiele. petrarca, 360-24: o poco mèl, molto
per non esser corretta da li sproni. petrarca, 287-13: a la mia donna
non ricambia l'amore). petrarca, 50-40: ahi, crudo amor,
su la groppa del fiero animale. petrarca, 256-7: in sul cor, quasi
di ghin di tacco ebbe la morte. petrarca, 69-4: ben sapeva io che
/ veggendoti sì fiera e dispiatata. petrarca, 112-8: qui tutta umile, e
appressa, ma voi noi pensate. petrarca, 23-3: nel dolce tempo de la
il destino, la sorte). petrarca, iv-3-48: poi vidi il gran platonico
all'influsso nefasto degli astri. petrarca, 174-1: fera stella, se 'l
dòle, e incende ed amareggia. petrarca, i-1-39: nessun vi riconobbi; e
per le fiere onde del mare. petrarca, 235-9: la debile mia barca /
e varca tutt'i vallon feri. petrarca, 37-104: per pianger ancor con
attenuato: melanconico, triste. petrarca, 332-57: amor, i'ho molti
vii podere. giovanni da samminiato [petrarca], i-191: tu sarai pure fitto
dicirìa / che se con vene. petrarca, v-1-9: ecco, s'un che
delli vizi umani e del valore. petrarca, 285-1: né mai pietosa madre al
fece, e sì levai i cigli. petrarca, 311-2: quel rosigniuol che sì
anime di color cui vinse l'ira. petrarca, i-2-55: padre m'era in
tien le chiavi di tal gloria. petrarca, 366-24: vergine, que'belli occhi
allora che sentì di morte il gelo. petrarca, 366-47: tre dolci e cari
cose, e da'romani abitata. petrarca, 366-28: vergine pura,
figliuolo e dello spirito santo. petrarca, 28-87: et or perché non fia
me de'suoi raggi l'appoggio. petrarca, 149-2: di tempo in tempo
e casa, giustisia vietata e pacie. petrarca, 127-19: onde s'io veggio
. -espressione, atteggiamento. petrarca, 23-78: poi la rividi in altro
, possedere, molto panne engannato. petrarca, 116-14: ivi non donne, ma
lana, né acconciarsi la chioma. petrarca, 33-5: levata era a filar
cloto impone a ciascuno e compila. petrarca, 325-107: detto: questo,
il gigante filisteo: golia. petrarca, ii-i-ioi: non giacque sì smarrito ne
. giraldi cinzio, i-io7: il petrarca con mirabile filo, nella medesima sorte
un ragionamento, ecc.). petrarca, 40-10: mi manca a fornir l'
, della vita stessa, ecc. petrarca, 37-1: sì è debile il filo
sf. poet. usignolo. petrarca, 310-3: zefiro toma, e 'l
suo penserò! giovanni da samminiato [petrarca], 11-86: quegli filosafi, che
figura / con tre occhi raffigura. petrarca, iv-3-9: pitagora...
tutto, nobilissima e bellissima filosofia. petrarca, 7-10: -povera e nuda vai,
dei filosofi. giovanni da samminiato [petrarca], ii-32: i filòsafi litigano
. berni, 140: il qual petrarca avea più del discreto, / in quella
affetti in sé non riconoscono, quelle del petrarca sembrino invenzioni sottili più che vere,
molti vocaboli che non si truovano nel petrarca. cacciate mano al vostro buono acherisio
epigramma]... è dal petrarca puntualmente imitata. d'azeglio, 1-447:
ad una piccola parte di quest'anno? petrarca volgar., 72: finalmente sappia
polemico). giovanni da samminiato [petrarca], ii-27: ancora quanto danno
la terra tutte le sue spoglie. petrarca, 29-17: di quanto per amor
di cristo sopra 'l mio dire. petrarca, 18-7: i', che temo del
fine: fare una morte onorevole. petrarca, 140-14: che poss'io far,
fine del peccato si è la morte. petrarca, 366-65: con le ginocchia de
/ onde l'ultima pietra si scoscende. petrarca, 14-13: però dolenti, anzi
togliamo a questi uomini la loro memoria. petrarca, 207- 77: o di
che fede né pietà non potè fare. petrarca, 366-103: quel che non potea
à promesso di dare lo paradiso. petrarca, 366-38: fammi, che puoi
[l'imperatore] passò in italia. petrarca, 71-44: ma se maggior paura
9: è una elegante biografia del petrarca, dove non mancano fine osservazioni. boine
dal suo maggiore è vinto il meno. petrarca, 325-80: com'ella venne in
un oro fino / partito sanza trezze. petrarca, 12-5: i cape'd'oro
cittadino, è repubblicano più francamente del petrarca: più francamente e finamente di lui
lui giacere con rebecca sua moglie. petrarca, 323-1: standomi un giorno solo a
grande vertù dentro non si chiude. petrarca, 366-31: vergine pura, d'
al plur. letter. occhi. petrarca, 335-12: o belle et alte e
ad una ad una / quel del petrarca coronato poeta / messer francesco, e sua
lei non sarà cagione di dolore. petrarca, 332-75: far mi pò lieto
aver, gran gioì'e festa. petrarca, i-2-123: se non fosse la discreta
e in quello de la ricchezza no. petrarca, 46-11: questi poser silenzio al
ch'io ti commisi compiuta e finita. petrarca, 149-13: né però trovo ancor
uomo fintissimo e pieno di perfidia. petrarca, 224-1: una fede amorosa,
: lo stesso motivo accolse e adoperò il petrarca nei 'trionfi ': lo stesso
uomo è stato lungo tempo tacente. petrarca, 170-11: io non potè'mai formar
sempre più fioche. -stanco. petrarca, i-1-10: ivi fra l'erbe,
era pinta tutta la sua via. petrarca, 126-42: da'be'rami scendea /
quant'io più guardo più mi prende. petrarca, 326-3: or hai fatto l'
ci passi il fiore del tempo. petrarca, 73-36: l'onorate / cose cercando
prendi arditamente lo scudo della fede. petrarca, 268-39: l'invisibil sua forma è
figur.: la prima giovinezza. petrarca, 239-21: omini e dei solea vincer
dante... scrisse più fiorentinamente del petrarca, ma non ebbe elocuzione così poetica
drizzan tutti aperti in loro stelo. petrarca, 9-6: le rive e i colli
sofferire / di non farne dimostranza. petrarca, 66-19: ma, lasso!,
i capelli, la barba). petrarca, 210-14: per far mie dolcezze amare
la bellezza, ecc.). petrarca, 127-41: sì forte mi rimembra /
'n vigore / di tutto piacimento. petrarca, 239-11: ma pria fia 'l verno
quello, onde in questa parte più il petrarca fiorisce. carducci, ii-6-174: i
/ èsse partito per mio fallore. petrarca, 327-2: l'aura e l'odore
tutta fiorita che pare un rosaio. petrarca, iii-2-167: duoimi ancor veramente ch'
fiorita, e vive l'anima. petrarca, 278-1: ne l'età sua più
mio volere. giovanni da samminiato [petrarca], i-103: quante tu medesimo n'
gran promesse avvelenare in un clistere. petrarca, i-2-122: se non fosse la discreta
era e bello e di gentile aspetto. petrarca, 48-11: il sole abbaglia chi
cominciato e ne le medesime sedie. petrarca, ii-1-55: io era al fin cogli
. -con uso avverb. petrarca, 129-33: ma mentre tener fiso /
dea calipso vide / repente adombrar petrarca, 313-6: passato è 'l viso sì
altri sensi m'eran tutti spenti. petrarca, 339-13: stilo oltra l'ingegno
sapere quello che significava questo sogno. petrarca, i-1-61: io noi intesi allor,
non disdegnò di farsi sua fattura. petrarca, 187-8: ma questa pura e candida
mi sarò lavato nel fiume vivo. petrarca, 136-2: fiamma dal ciel su le
gittando per lo petto caldo fiume. petrarca, 279-11: -deh perché inanzi 'l
che spandi di parlar sì grande fiume? petrarca, 258-4: vive faville uscian de'
di senno e fiume di scienza [petrarca]; / componitore d'ogni prosa e
/ fuor della selva un picciol fiumicèllo. petrarca, app., 3-10: d'
e le rose... se 'l petrarca non l'annusò, forse quando li
addietro acquistato. giovanni da samminiato [petrarca], i-83: che vale la
immaginazione; supposizione, ipotesi. petrarca, iii-2-147: per ficzion non cresce il
coprir, saiette d'ogni foggia. petrarca, 48-7: amor, tu che'pensier
matera e tu mi farai degno. petrarca, ii-1-186: ivi spiegò le gloriose
. - anche al figur. petrarca, 23-40: ei duo mi trasformare in
poetica o fantastica. petrarca, i-4-66: ben è 'l viver mortai
; vana speranza; illusione. petrarca, v-1-70: or vi riconfortate in vostre
e vigore; guidare, dirigere. petrarca, 363-13: al signor ch'i'adoro
lampeggiare. -anche sostant. petrarca, 323-33: mirandol io fiso [il
uomini d'arme arsoro della folgore. petrarca, 113-6: qui son se- curo
, rifulgere. -anche sostant. petrarca, 181-10: il chiaro lume che sparir
mi fece a dimandar più tardo. petrarca, 221-10: sento 1 messi di
stilenzia e per tremoti grandissimi e folgori. petrarca, ii1- 20: non con altro
, pericolo e timore di libia? petrarca, iv-1-107: lucio dentato, e marco
dalla mente di dante e dal cuore di petrarca. oriani, x-8-135: l'ideale
'l mio cor fatto sì folle. petrarca, iv-2-120: judith, la ve-
, che nasce da l'appetito carnale. petrarca, 6-1: traviato è 'l folle
ettema poi sì mal c'immolle. petrarca, 320-5: oh caduche speranze, o
so ch'io far debbia *. petrarca, 366-45: vergine santa d'ogni grazia
). - anche al figur. petrarca, 37-68: novo piacer che ne gli
di pisa fo facto ne'mclxiii anni. petrarca, ii-109: ivi era quel che'
, xi-1-51: contribuirono [dante e petrarca] grandemente alla diffusione e popolarità del
speranza; affidare il proprio destino. petrarca, v-1-45: però chi di suo stato
opera vana, perdere tempo. petrarca, 212-4: solco onde, e 'n
, culturale, ecc.). petrarca, 138-9: fondata in casta et umil
ha sozzata 'n bruttura de peccato. petrarca, 146-4: o sol già d'onestate
augustino fu fondatore di questa regola. petrarca, 138-10: fondata in casta ed umil
acqua il pesce andando al fondo. petrarca, 303-10: 0 vaghi abitator
v. bassofondo. -figur. petrarca, 212-4: nuoto per mar che non
sù le 'nvea, / piango. petrarca, 163-3: amor, che vedi ogni
troppo a fondo pare non ragionevole. petrarca, 193-4: sol mirando, oblio
profondo. - anche al figur. petrarca, 338-5: lasciato hai, morte,
ci aveva un certo rancore con codesto petrarca. mamiani, 1-129: il suon
versa da due parti aperta. petrarca, 135-47: surge nel mezzo
fontana medesima delle discipline abbi bevuto. petrarca, 331-1: solea da la fontana
fonte nata del sangue della madre. petrarca, 135-61: un'altra fonte ha
una fonte di lacrime alli miei occhi? petrarca, 332-54: s'esser non può
ogni vero descende in noi omini. petrarca, 366-43: tu [o vergine]
suoi per nuvola delle cose mortali oscurati. petrarca, ii-1-108: com'uom che sano
né era forbit'arme ancor eletta. petrarca, 126-48: ella si sedea / umile
nostrano). giovanni da samminiato [petrarca], ii-23: vada uno cavallo
, e non ci era alcuno aspetto. petrarca, 16-14: talor vo cercand'io
che solo un membro laudare compiesse. petrarca, 354-12: quanto 'l ciel et io
, o otangolo, o quadrato. petrarca, iv-3-60: erodoto, di greca istoria
e io per le sue orme. petrarca, 268-37: l'invisibil sua forma è
alcuna loro parte differenti, usò [il petrarca] più volentieri e più spesso secondo
di vostra condizion fatene saggi ». petrarca, 281-9: or in forma di ninfa
nell'imagine mia apparve l'orma. petrarca, 51-4: poco era ad appressarsi
che mise i lei formar tanto disire? petrarca, 185-3: questa fenice, de
, / a parole formar disconvenevole. petrarca, 170-9: io non potè'mai
, xviii-3-331: rogero bacone, dante, petrarca,... formavano un numero
formata in cerchio a guisa di corona. petrarca, 14-10: morte pò chiuder sola
senza riuscita, al modo nuovo del petrarca. formato2, sm. conformazione
re salomone nel tempio di dio. petrarca, iii-1-156: nesun de gli adversari fu
di dentro di copritura di cedro. petrarca, 40-9: mi manca a fornir l'
, terminare (la vita). petrarca, 37-18: il tempo passa, e
grande via di comunicazione). petrarca, iv-1-72: di sé e de l'
, cui guido vostro ebbe a disdegno. petrarca, 264-43: ben ti ricordi (
-mettere in forse: in pericolo. petrarca, 29-10: s'arma talor a dolersi
l'amore è forte come la morte. petrarca, 183-3: s'amor sopra me
fra poco quanto male un debole oppresso confidi petrarca, 19-9: lasso! el mio loco
, ove 'l parlare è dolce! petrarca, 264-2: i'vo pensando; e
vi gorosamente. petrarca, 323-8: duo veltri, un nero
vedi, ancor non m'abbandona. petrarca, 85-1: io amai sempre,
iii-503: coloro temerono molto forte. petrarca, 81-3: io son sì stanco
nostra amistade. giovanni da samminiato [petrarca], i- 184: per
altezza dei troian che tutto ardiva. petrarca, 72-53: credo da le fasce e
quando ella falsamente ride ad alcuno. petrarca volgar., 68: molti uomini,
rea affonda. giovanni da samminiato [petrarca], i-45: quando io penso
sua region, fa mala prova. petrarca, 128-59: qual colpa, qual
/ che lei signoreggiar non han vertute. petrarca, 303-8: porto de l'amorose
i primi padri di essa, dante e petrarca, non avessero nei grandi scrittori dell'
tre desinenzie si credono far fortuna al petrarca. -fare fortuna con o fra
buona sorte; per fortuna. petrarca volgar., 2-1-155: l'altro,
ché quelle cose che parevano liete fuggirono. petrarca, 29-44: benigne stelle che compagne
ellittico o esclamativo o vocativo. petrarca, 187-3: giunto alessandro a la famosa
82: la incoronazione di lui [petrarca] in campidoglio, tra il popolo
fece diventare enfiata la distesa terra. petrarca, 73-46: a forza di venti
molte turbe e forze di demoni. petrarca, 269-8: ristorar noi pò terra né
alle cose di poi è obbligata. petrarca, 20-7: trovo peso non da le
ha miso in balìa de l'avvenente. petrarca, i-4-1: poscia che mia fortuna
, 11: vennero dopo dante il petrarca e 'l boccaccio, che l'uno
muratori, 5-iv-99: pochi sonetti del petrarca ci sono che pareggino, e niuno forse
laghi e'fiumi ingenerano isvariate forze. petrarca, 239-18: ella si sta pur co-
donar mi vole a mia forza segnore. petrarca, 313-13: così disciolto dal mortai
e affogollo, e portello allo 'nfemo. petrarca, 278-2: ne l'età sua
dimandai per darti forza al piede. petrarca, 359-52: io, giovene ancora,
, / come udirai con aperta ragione. petrarca, 126-38: faccia forza al cielo
; per forza costrinse la vergine. petrarca, iii-1-160: non come fiamma che per
di forzamento: v. corona, petrarca, i-2-111: ragion contra forza non ha
). -anche al figur. petrarca, 281-6: quante fiate sol, pien
, ecc.); burrascoso. petrarca, i-1-46: io meravigliando dissi: -or
pur sentirà la tua parola brusca. petrarca, vi-i-iio: fia ogni conscienza, o
un fenomeno della natura). petrarca, 206-33: s'i''l dissi,
la condizione di una persona). petrarca, 153-10: dir se pò ben per
componimento letterario, ecc.). petrarca, 293-8: morta colei che mi facea
la fossa grande che 'l dee tranghiottire? petrarca, 126-25: lo spirto lasso /
: trovare ostacoli e difficoltà. petrarca, 25-11: se, tornando a l'
persone sia a cose). petrarca, i-3-52: vedi qui ben fra quante
: in grave pericolo di vita. petrarca, 1-6: io piango e ragiono /
indicare due condizioni diverse e successive. petrarca volgar., ii-3: venne ad imperare
con meco, e dimandar del pane. petrarca, 286-7: sì gelosa e pia
-in proposizioni comparative o superlative. petrarca, 238-8: subito scorse il buon giudicio
quanta mi strugge. giovanni da samminiato [petrarca], i-278: quanta ti pare
tanto fracasso, che se fusse un altro petrarca si disdirebbe. caro, 12-i-81:
quando era tutte fracide. nannini [petrarca], 211: come in una
l'animo. giovanni da samminiato [petrarca], ii-38: gli avari eziandio
-per simil. e al figur. petrarca volgar., i-45: a me pare
è questa! giovanni da samminiato [petrarca], ii-41: siccome una spada
ecc.), troppo emotivo. petrarca, 152-9: non pò più la vertù
la promessa. giovanni da samminiato [petrarca], i-50: come la fortuna comincia
fragrante della vita. panzini, i-32: petrarca cantò la vergine in una sua canzone
e così riceve lo signore lo danno. petrarca, 37-26: le vite son
amici pesava de la mia vista. petrarca, 307-5: trovaimi a l'opra
, passeggero, effimero, vano. petrarca, 191-4: sì come eterna vita è
componimento letterario, ecc.). petrarca, 187-7: ma questa pura e candida
mattina del 22 maggio 1341, francesco petrarca, recente della coronazione, entrava a
al figur. giovanni da samminiato [petrarca], ii-38: con la escel-
viii-2-23: se negli altri [sonetti del petrarca] trascorro a notar quello, ch'
di celona, potente più che leale. petrarca, iv-2-83: colui vidi oltra il
un suono, la voce). petrarca, 220-5: onde tolse amor l'oro
contrario fiede. giovanni da samminiaio [petrarca], i-135: dilettamento di lussuria.
sospiro e piango, -posar crio. petrarca, 277-7: si sbigottisce, e si
(con uso figur.). petrarca volgar., i-45: a me pare
opere del boccaccio, di dante, del petrarca e d'alcun altro del trecento.
: il non intender un sonetto del petrarca frascheggiante e ravviluppato fra lappole e gallozze
/ per lo furar che frodolento fece. petrarca, i-2-56: padre m'era in
amichevolmente. giovanni da samminiato [petrarca], ii-11: egli...
... ingannano le feminelle. petrarca, 53-60: i neri fraticelli e i
). giovanni da samminiato [petrarca], i-6-7: frattantoché il sedere
vecchiezza mi toglie l'affanno dell'arme. petrarca, 264-127: canzon, qui sono
cielo, / com'era quivi. petrarca, 23-40: ei duo mi trasformare in
essendo di bellezza al mondo sola? petrarca, 30-2: giovene donna sotto un
platonico, che stemperato nella poesia del petrarca diletta,... ne'suoi imitatori
insensibilità, durezza d'animo. petrarca, 363-3: morte ha spento quel sol
adorna bellezza che vo'avete. petrarca, 263-14: l'alta beltà,
, dignità, gloria, lustro. petrarca, iv-2-9: achille, che di fama
i frementi lupi. giovanni da samminiato [petrarca], i-104: era usato di
fiume, ecc.). petrarca, ii-1-112: non freme così 'l mar
.). giovanni da samminiato [petrarca], ii-20: chi direbbe gli
passo, il volo, ecc. petrarca, 208-5: il tuo corso non frena
parole, un discorso). petrarca, iii-2-26: ma 'l tempo è breve
eccessi (di una persona). petrarca, 232-12: ira è breve furore,
autori fanno tanti sogni sulle composizioni del petrarca e degli altri autori, che, per
smaniare, agitarsi fuor di misura. petrarca, 244-3: il mal mi preme e
di lacrime atteggiata e di dolore. petrarca, 98-2: orso, al vostro
, che sia del vostro groppo. petrarca, 236-7: solea frenare il mio caldo
il freno / del governo del regno. petrarca, 128-17: voi cui fortuna ha
allargava i freni del cavallo per fuggire. petrarca, 23-113: accusando il fugitivo raggio
quando il restringerete ne termini prescrittigli del petrarca. tasso, 19-69: non lascia il
lo più in frasi negative). petrarca volgar., 71: sia veloce al
, sì ch'io caddi in terra. petrarca, 268-67: pon freno al gran
poria in disfreno / aver sua benvolenza. petrarca, 266-4: la mia fortuna.
mi sostenni. giovanni da samminiato [petrarca], i-341: il popolo mi freguenta
: il latino... dante, petrarca e 'l boccaccio non hanno fuggito,
carducci, 111-11-103: amava [il petrarca] mutare ne'frequenti viaggi aria e
l'aria fresca comincia a schiarire. petrarca, 126-1: chiare, fresche,
torneremo a dire de'fatti d'oltremonti. petrarca, 312-5: né d'aspettato ben
mi sarò lavato nel fiume vivo. petrarca, 32-7: non molto andremo /
freschi dal re e da'napoletani. petrarca, 325-35: ov'è 'l pianto ogni
/ la gran variazion di freschi mai. petrarca, 215- 1: due rose fresche
-giovanile (l'età). petrarca, 55-2: quel foco ch'i'pensai
conducere fuori del distretto de'tiranni. petrarca, i-3- 57: vedi.
comportamento ingannevole proprio della donna. petrarca, 253-7: o bel viso a me
; bene caduco, transitorio. petrarca, 355-4: o dì veloci più che
frode né inganno contro a'pisani. petrarca, i-1-119: chi prende diletto di
d'essere coronato di frondi esculee. petrarca, 23-43: qual mi fec'io
e puosela nella cittade de'mercatanti. petrarca, 303-5: fior, frondi, erbe
che sen va e altra vene. petrarca, 318-11: quel vivo lauro ove
, l'inesorabilità di una sventura. petrarca, 288-10: non è sterpo né sasso
o intorno a una persona. petrarca, 333-7: ditele ch'i'son già
ciglia / bieltà d'ogne altra sciglia. petrarca, 44-5: il pastor ch'a
/ rispuosi lui con vergognosa fronte. petrarca, 323-5: standomi un giorno solo
dolce, 2-222: compose adunque il petrarca alcuna volta la fronte delle sue canzoni
ciascuno in sua fronte che portano. petrarca, iv-1-19: scolpito per le fronti
primi indizi ponno trovarsene nelle frottole del petrarca e in alcun passo del pataffio di
bella! carducci, iii7- 103: petrarca... andava frugando le città dei
fruttifero sermone. giovanni da samminiato [petrarca], ii-172: la rigidezza del padre
frutti del senno suo sono fedeli. petrarca, 1-12: del mio vaneggiar vergogna
di mestieri che si congiunghino insieme. petrarca, 288-4: ove nacque colei, ch'
fruttuosa spiga. giovanni da samminiato [petrarca], i-373: la vittoria è fruttuosa
a una passione dell'animo. petrarca, 185-6: il tacito focile / d'
non ne potrebbe aver vendetta allegra. petrarca, 42-3: le braccia a la fucina
ritrovo di delinquenza, di facinorosi. petrarca, 138-5: o fucina d'inganni,
rapido volo (di uccelli). petrarca, 48-14: per troppo spronar la fuga
vita. giovanni da samminiato [petrarca], ii-279: la brevità e
suffucati, tutti si voltorono in fuga. petrarca, 6-2: sì traviato è 'l
volubile (un sentimento). petrarca, i-4-61: o fugace dolcezza! o
m'inganno, non vuole dinotare il petrarca in questo sonetto che la fugacità del
minaccia, a una condanna. petrarca, 18-10: così davanti a i colpi
da cui nessuno è che possa fuggire. petrarca, 1 * 3-167: so,
il sole, la luna). petrarca, 188-6: i'ti pur prego e
t'assonna, / qui farem punto. petrarca, 30-13: vola il tempo e
-anche con la particella pronom. petrarca, 128-99: signor, mirate come 'l
e la morte fuggirà da loro. petrarca, 114-1: de l'empia babilonia,
voi si vegga suo bella figura. petrarca, iii-1-66: se del consiglio mio punto
: tuttor fuggivi la noiosa gente. petrarca, 23-160: in un cervo solitario e
fuggiasco. -anche sostant. petrarca volgar. [tommaseo]: aggiunse queste
evanescente. - anche al figur. petrarca, 23-112: gittaimi stanco sovra l'erba
mio cuore. tolomei, i-91: il petrarca chiama la sua donna ora fiera,
la mutabilità de'fiori di primavera. petrarca, 264-28: già è gran tempo fastidita
può dare altrui. giovanni da samminiato [petrarca], ii-38: la bellezza fuggitiva
superbia furono da dio percossi e fulminati. petrarca, 155-2: non fur ma'giove
una speranza, ecc.). petrarca, 23-52: allor che folminato e morto
? è neente, un fummo. petrarca, 156-4: i'vidi in terra angelici
aveano da messer bamabò tornò in fumo. petrarca, v-1-126: or, perché umana
e fumoso. giovanni da samminiato [petrarca], ii-26: i fumosi tetti de'
vino). giovanni da samminiato [petrarca], i-115: ecco gentile e
fune, anzi ci vogliono molte funi. petrarca, 181-10: il chiaro lume che
a me gli lacci della morte. petrarca, app., 22-12: al fine
delle esequie); funebre. petrarca, i-4-78: da costor non mi pò
insieme, di biasimo). petrarca, ii-1-54: uno schermo intrepido et onesto
eteòcle col fra tei fu miso. petrarca, 19-6: altri [animali],
l'incendii che nudriscono tal fuoco. petrarca, 55-1: quel foco ch'i'pensai
fuoco. -persona amata. petrarca, 203-12: ch'i'veggio nel pensier
di colui che con lei abita. petrarca, 17-7: vero è che 'l dolce
d'ogni tradimento e d'ogni male. petrarca, 273-4: anima sconsolata, che
fatta fu quando me n'usci'fora. petrarca, 135-76: fuor tutt'i nostri
come si legge in quel verso del petrarca: * fuor tutti i nostri lidi '
pene / ch'el mio cor tene. petrarca, 272-8: e 'l rimembrare e
à preso in ciascun membro for misura. petrarca, 154-7: tanta negli occhi bei
che la fiamma sua paresse fore. petrarca, 325-29: una colonna / cristallina
la freddura che di fuor la serra. petrarca, 5-3: quando 10 movo i
arse, e non parea di fora. petrarca, 35-8: negli atti d'alegrezza
quando altri dorme. giovanni da samminiato [petrarca], ii-182: come fue seppellito
fuori, messer lapo ricovero e ser petrarca di ser parenzo dall'ancisa. testi
delle braccia del suo dolce amico. petrarca, 363-9: fuor di man di
- anche al figur. petrarca, i-2-94: i'vidi ir a man
il luogo, uscirono fuori francamente. petrarca, 19-2: son animali al mondo de
da la morte a voi furato. petrarca, 248-5: morte fura / prima
tutte le figliuole della mia città. petrarca, 23-72: questa, che col
/ o dal casa travolto o dal petrarca, / come far cappellan di patriarca
sguardo, al viso furibondo. nannini [petrarca], 53: ogni movimento furibondo
discrezione. giovanni da san miniato [petrarca], i-254: non se'tu
sarebbe al tuo furor dolor compito. petrarca, 232-12: ira è breve furore
furore e venerei ritraendo al poggio. petrarca, 128-93: virtù contra furore / prenderà
pena, cieco e disleale e superbo. petrarca, 295-14: ivi [in cielo
ben lieto quando rendette lo furto. petrarca, 199-14: pur questo è furto [
o l'astuzia o la violenza. petrarca, 207-50: però s'i'mi procaccio
dalle sorelle lachesi e atropo. petrarca, 296-5: invide parche, sì repente
deo non creduta mai da'troiani. petrarca, 272-4: la vita fugge, e
costrizione. -anche al figur. petrarca, v-1-93: di lor par che più
v'incappa sta in retrosa gabbia. petrarca, 128-39: or dentro ad una gabbia
va- lent'ed ardito e gagliardo. petrarca [appendice], 5-8: questi
e gagliardi. giovanni da samminiato [petrarca], ii-247: la fortuna non è
decisione, fiducia, costanza. petrarca, 267-4: oimé il parlar ch'ogni
trovatorica. napoli signorelli, xix-4-632: petrarca passò le alpi e apparve nella provenza
fa di fior le ghirlan- dette. petrarca, 353-4: vago augelletto, che cantando
le oziose piume, ecc. fu dal petrarca scritto per le rime in risposta a
platonico, che stemperato nella poesia del petrarca diletta,... ne'suoi imitatori
galanteria. de sanctis, ii-n-162: petrarca, al tempo della galanteria provenziale,
pazienti. gazola, 1-38: francesco petrarca..., pratticati parecchi medici.
: ii non intendere un sonetto del petrarca frascheggiante e ravviluppato fra lappole e gallozzole
batterò sovra la pece l'ali. petrarca, 88-4: vorreimi a miglior tempo esser
forse in memoria di quello legatogli dal petrarca perché vi si garantisse nei vecchi giorni
e sciamare a guisa di poeta. petrarca, 223-8: poi, lasso!,
, cinguettare (un uccello). petrarca, 310-3: zefiro toma, e 'l
-garzone ebreo: davide. petrarca, ii-1-103: non giacque sì smarrito ne
« veder parolette'/ (il suo petrarca!...) e farsi baratto
fervore, raffrenarsi, contenersi. petrarca, 217- 4: un foco di pietà
capra del ciel col sol si tocca. petrarca, 264-128: canzon, qui
la quale esce delle gelate valli. petrarca, 28-47: una parte del mondo è
tanto che tutto gelato era contratto. petrarca, i-1-6: già il sole al toro
di verno. giovanni da samminiato [petrarca], ii-289: settimio severo..
no per gli angioli. petrarca, 363-13: al signor...
quelli che così m'avea governato. petrarca, 127-45: come 'l sol neve
); barra del timone. petrarca, 41-n: orione armato / spezza a'
legno sanza vela e sanza governo. petrarca, 80-7: l'aura soave, a
suo mistero. -figur. petrarca, 189-3: passa la nave mia colma
dove soglion fan d'i denti succhio. petrarca, iv-2-128: chi de'nostri dogi
-sostant. gwvanni da samminiato [petrarca], ii-305: lo gracidare delle
figur. fagiuoli, 3-5-63: del petrarca, che fu di senno un cumulo
: medico che sana è da gradire. petrarca, 31-3: quest'anima gentil che
voler donna, com'pecato seguisca. petrarca, 128-61: qual colpa, qual giudicio
favorire. - anche assol. petrarca, 178-3: amor mi sprona in tempo
: / disiderando d'esso mi guerisce. petrarca, 268-47: più che mai bella
un periodo di tempo). petrarca, 353-12: la stagione e l'ora
, conoscere, odiare e confessare. petrarca, i-4-144: errori, e sogni,
l'altra rappresenta le cose invisibili. petrarca, iv-1-61: il gran camillo /
che loro bontade era in grado. petrarca, vi-1-48: o felice colui che trova
condotto sì i dadi del meno. petrarca, 6-11: poi che 'l fren per
/ perché fosse cansato lo to vento. petrarca, 71-69: felice l'alma che
una preghiera, un desiderio). petrarca, 366-130: scorgimi al miglior guado,
ant. rattristare, addolorare. petrarca, 105-34: un'umil donna grama un
ne ricava. giovanni da samminiato [petrarca], i-119: per te la
essendo arditi di toccarlo, si partirono. petrarca, 100-5: il sasso, ove
, uomo di grande opera e ardire. petrarca, 295-14: ivi ha del suo
grande e la mano tua forte. petrarca, 10-2: gloriosa columna, in
non possono essere grandi e copiose. petrarca volgar., 73: al grande
; impaziente (l'attesa). petrarca, 150-14: a gran speranza uom misero
di sua grandezza in basso messo. petrarca, v-1-112: passan vostre grandezze e
2-67: il che fece medesimamente il petrarca, pure nel medesimo principio delle canzoni
più al grande ed al grandioso, il petrarca mira al bello ed al grazioso.
spesa). giovanni da samminialo [petrarca], ii-449: questa è una
gratamente e con parole assai benigne. petrarca volgar., ii-4: sì gratamente
. -ant. fedele. petrarca volgar., 72: l'essere grato
muratori, 5-i-274: intende [il petrarca] di spiegarci sensibilmente e con gratissima