il mio stato, vedrete il mio periglio, / di voi, che saggia siete
/ fin ch'agramante sia fuor di periglio. tommaseo-rigutini, 124: conciliansi
, addivenne / che, per fuggir periglio, contra grato / si fe'di
dove / ritrovar potrai scampo al tuo periglio? / t'affida forse il re malvagio
. leopardi, 26-52: e se periglio appar, con un sorriso / le sue
suo terrore / ignota che il divin periglio affretta. papini, 21-31: nell'ansia
al fìgur. dante, 50-13: periglio è grande in donna sì vestita: /
: che 'l guadagno del vincere, al periglio / de la perdita grande, non
per cura o per sudor, vegghia o periglio. carducci, 38: nel
rivide il viso di fascino e di periglio sotto la larga falda ornata dall'
: grande in ciel l'ora del periglio passa, / batte con l'ala a
la mia vita anch'essa / stava in periglio. idem, pr. sp.
hai sicurtà renduta e tratto / d'alto periglio che 'ncontra mi stette. petrarca,
. caro, 2-1158: un sol periglio, una salute sola / fia d'ambedue
in agio; ma in affanno e periglio e mesteri grandi se face e se man-
aveva vegliato su lei nel momento del periglio. d'annunzio, v-1-503: distendete e
pigliare, / come già molti a periglio ne sono. dante, purg.,
ch'effetto / l'uom si metta a periglio e si tormenti, / per riportarne
, iii-168: ridono questi fior d'ogni periglio; / e la vespa che gli
sostenere / ogni fatica, ogni briga e periglio. 5. caterina da siena
o monte, o fiume, o qualunque periglio / faranno sì, che l'animo
, iii-168: ridono questi fior d'ogni periglio; / / e la vespa che
vostra donna, / sciolta d'ogni periglio. compagnoni, i-69: questa legge ha
loro le lasciano sole, con estremo periglio che di paura de la fantasma non muoiano
/ con che volando, e senz'alcun periglio / tutta notte dormendo vo'che vada
voi, stupidi, e voi del suo periglio / venite adesso ad avvertirmi? baretti
vita, a non temere / il periglio. idem, pr. sp.,
: fu tosto dato avviso in che periglio / ferraù si trovava, e 'l
voi alle donne. / dov'è il periglio non vi so ben dire: /
, riu scisse per quel periglio domèstico che è l'altra nostra
con suo non leggier duolo e gran periglio. / onde quel che nascesse a dio
tasso, 7-99: argante, il tuo periglio allor tal era / quando aiutarti belzebù
/ che non te metti de morte a periglio. ariosto, 32-73: quei dentro
, / ch'a ben d'ogni periglio usciti siano. aretino, iii-210: chi
bertone, fu ferito e in gran periglio de la vita. bertònica,
acheloo biformi figlie / de'naviganti amabile periglio, / inevitabil danno. cesarotti, i-65
lor consilio / di bilanciare putii col periglio. leopardi, ii-537: gran difetto però
lontano / e che portato avate assai periglio, / e bisognava ed aiuto e
mostrare, e fare, tempo è di periglio, tempo d'angustia, e tempo
/ bisognosi di consiglio, / ascoltate qual periglio / sia d'amore ne'diletti.
/ de la morte d'amata e del periglio / del regno tutto, laniossi il
a non metter i cavalieri miei pari in periglio. galileo, 5-193: il qual
quando un'impresa ha in sé grave periglio, / non metter tempo nella espedizione
la vita e ciò ch'i'ho in periglio; se / lo caccio, oltr'
: -troppo -diss'egli -o sire, altro periglio / in quel che chiedi a consigliarti
e che gli caglia / del gran periglio de le schiere amiche. campanella,
pene / del tuo duro cammin vinse il periglio. manzoni, pr. sp.
canuto intendi / capo sottrarre a più fatai periglio. verga, 4-180: d'allora
pur che levasse i suoi fuor di periglio. panzini, ii-272: dopo tre
alla cintura. / alor fu gran periglio al cavalliero, / perché turlon,
, fair lace che lo riduca a periglio, perché egli [il gatto],
, 1-54: spesso suol con preveder periglio / romper fortuna rea cauto consiglio.
; il che facendo, non ci sarà periglio che l'appetito vi trasporti a far
soggetta, né cedente a qualunque presente periglio,... domandò [ecc.
cura o per sudor, vegghia o periglio. nievo, 130: v'avea sì
che vider che 'n quel tempo era periglio / di ciò per l'infante, metter
porgi soccorso / al mio grave periglio? mazza, 803: deh! ché
consiglio / intra 'l bene e 'l periglio. giamboni, 2-190: e però dice
sola dimoranza, / ch'a gran periglio poi sta la constanza. dante,
/ e san michel dal mare del periglio: / san gabriel insieme a lor discese
grazia di maneggiar senza timore e periglio un tale e tanto serpente.
de costumi onesti, / che con periglio suo poi ne dispona. buonarroti il giovane
chino / ed è per trarripare al gran periglio. a. pucci, cent
mai / non lascerà finché è in periglio. manzoni, 830: un timido ossequio
ciglio, / e videro baiardo in gran periglio. tasso, 5-64: la bella
al foco, al tòsco, a ogni periglio / chieggio d'espormi, per mostrar
: e di veder ginevra in gran periglio / avea il cor lieto, et
: io veggo il regno tuo con gran periglio, / ed arai presto a pigliar
medici ch'egli era / fuor di periglio, a la campagna armato / uscì per
convien che fora paia / chi che periglio n'aia. giamboni, 7-19: vegnendo
/ l'anima mia salva d'ogni periglio / per i peccati che in mia
/ poi che venuta sono a tal periglio. pulci, 5-22: un giorno in
pur che levasse i suoi fuor di periglio. vico, 659: della qual «
conche, / con quai tributi senz'alcun periglio / passò di pluto a l'intime
/ e con falsi concetti e gran periglio / dell'alma, a scolpir qui cose
/ de la morte d'amata e del periglio / del regno tutto, lamossi il
con rio consiglio / nuovo a beltà periglio! nievo, 1-150: li ammonì
costi / voler altri salvar con suo periglio. castiglione, 83: benché in esso
rolli, 573: donne, il periglio / è l'uom ch'è troppo amato
mio cuore, / ch'è posto in periglio. 25. prov.
che non te metti de morte a periglio; / senza contesa vogli a me
continovo tentata che non stia a gran periglio di cadere. bibbia volgar.,
, / a mirar si converse il suo periglio. tommaseo, i-465: lontano dalla
er vizii ed ignoranze tanto è maggior periglio, quanto è maggior il popolo a cui
convien che fora paia / chi che periglio n'aia. dante, inf.,
riva / a mirar si converse il suo periglio. -figur. busone da
/ d'aver tosto a passar grave periglio, / e fuor de'dritti termini correnti
io... corsi in gran periglio / l'oceàn di citerea, / mentre
annoiarsi. alfieri, 1-35: alto periglio io corsi: / ma ornai mia vita
n'hai pegno; entrambi / un periglio corriamo. nievo, 1-121: « non
suoi sono di periglio grande. dante, par., 11-70
/ lascia, e par solo quel periglio veda. cardarelli, 1-45: fra
francesco da barberino i-113: e se periglio è porto / dallato d'arme,
dame, / per dileguarsi dal crudel periglio / del cacciator, che di sua
sicura magione colui ch'era cacciato in periglio di mare, e quasi anzi ch'io
più furfanti, / non util, ma periglio è il mormorarne. baldinucci, 2-3-254
non restino sepolte, / acciò dietro al periglio e alla fatica / segua la fama
senil consiglio / ché sofferenza vince ogni periglio. sarpi, vi-3-169: e se li
, / ché piccol tradimento ha gran periglio: / in questo caso non è
dia, di far più evidente il periglio, che giornalmente si corre per questa
pisacane, ii- 33: in tal periglio sesto temponio, decurione de'cavalieri,
ii-246: che fai regina? / il periglio s'avanza. a poco a poco
la prendesse a diliverare da sì malvagio periglio. dante, par., 2-94
il divoto re e delivrato di quel periglio, ebbe vittoria de'suoi nemici.
. baruffaldi, xxx-1-97: troppo è 'l periglio d'improvvisa piena, / che,
l'ampie vie del ciel fuor di periglio. 3. locuz. -a
convento, / di reti e cacciatori ogni periglio, / e del falco nemico il
in questo tempo, / salvo di periglio non fosse / di questo re o d'
, / però che, quando un gran periglio è presso, / diffidi molto è
, xxx-1-18: rado incontro ad un periglio ir piace, / e la difficoltà
/ lo 'mperadore, e noi fuor di periglio, / poiché castruccio l'avie seguitato
disiosi e cupi, / e fean periglio di crudel costanza. -figur. riferito
a me venia cortese, / e 'n periglio è per me », né pensa
/ d'aver tosto a passar grave periglio. / e fuor de'dritti termini correnti
27-29: i fier giganti, avvisti del periglio, / guidomo i tre prigioni
tue bellezze ci disbriga / del gran periglio. d. bartoli, 17-1-29:
1-464: non ammette discorsi il fier periglio. targioni tozzetti, 4-1: una
con rio consiglio / nuovo a beltà periglio! de cristoforis, cotte., iii-29
l'affare / ch'el ti comanda con periglio a lui / o disonesto altrui,
il padre mai / non lascerà finché in periglio; ed io / non vorrò indurla
hai sicurtà renduta e tratto / d'alto periglio che 'ncontra mi stette, / non
mendace il fren dislaccia / e 'l periglio vicin ti rappresenta, / per veder scolorir
, 6-iv-2-98: disponete rifugi al gran periglio. g. bentivoglio, 4-921: poche
mede, / mentre ardito disprezza ogni periglio / e su per gli erti gradi
. c. bentivoglio, 12-263: del periglio la speme il cor le alletta,
nulla ei più crede ad un lontan periglio. = comp. da dis-con
, / e la grandezza del comun periglio / espose e ragionò distesamente. cardarelli,
prosperevil parte siccome in aversevile e in periglio. 2. filos. valore
vertù; ma appare nel letto e in periglio d'enfermitate, ove onni vertuoso desvertuda
guai: / libera queste navi dal periglio. pananti, i-228: mettersi a urtar
tasso, 15-31: né s'altro di periglio o di spavento / più grave e
l'affare / ch'el ti comanda con periglio a lui, / o disonesto altrui
voglia / di trar ruggier del gran periglio istante: / di ciò sol pensa e
bando, e si ravvide / del suo periglio, se non era presta; /
non vedendo i galli scampo veruno al periglio, si apprestano ad ostinatissima pugna,
alfieri, 1-206: finor credea il periglio / lontano e dubbio; indi al
clima, / né s'altro di periglio o di spavento / più grave e formidabile
appena, / regina, il tuo periglio, / perché ceda il mio core
che giovava (oimè!) che del periglio / vicino fusse ornai presago il core
/ se fuor durasse, di cangiar periglio, / d'osare e di picchiar prese
correndo / animose a perir portano altrui / periglio e morte. parini, giorno,
: la gloria / maggior dopo il periglio, / la fuga e la vittoria,
/ spera del danno italia et del periglio / già degli occidentali, or degli
, / gli adduci tosto in via maggior periglio. 6. ant.
: così colmo d'affanni, in gran periglio, / conven che al fine del
: quando un'impresa ha in sé grave periglio / non metter tempo nella espedizione:
/ che gode di veder carlo in periglio / di prigione, di morte, oppur
: la gloria / maggior dopo il periglio, / la fuga e la vittoria,
dette / com'era tolto el dubioso periglio, / e a ioseppe che dormiva
/ fra i naufraghi sottrame altri al periglio, / la riviera esplorai lungi e
alfieri, 1-206: finor credea il periglio / lontano o dubbio; indi al rimedio
(né già potria con meno / vostro periglio) espon benigna sorte: / l'
lui / ciò riportarne, a orribile periglio / io t'esporrei. monti, vi-447
foco, al tòsco, a ogni periglio / chieggio d'espormi, per mostrar ch'
il giovane, 9-783: appo il periglio suo del giorno esterno. menzini,
fu aportato il furore e 'l gran periglio / nel quale è feraguto e il re
mio: / stato sono in gran periglio / esulando da te, dio. a
/ -mercé del ciel, dal gran periglio evasimo? della porta, 2-81:
tasso, 12-13: cui nulla faccia di periglio unquanco / sgomentò, né mai fosti
. manzoni, 63: ei conosce il periglio; indi l'udite / mansueto parlarvi
/ fra sé dicendo: « con periglio arreco / in una man la paglia e
, / e parvegli quasi essere a periglio. 3. disonesto, riprovevole.
. ariosto, 13-17: vide il periglio il biscaglino, e a quello /
800: vedesti la cittate in gran periglio / e de'franzesi la superbia e 'l
ardenti / gisser poi questi ad incontrar periglio / in selve orrende tra i giganti
intendi / capo sottrarre a più fatai periglio. / congiunti tu non hai, /
tutto, / di troncar tal periglio / deliberai. -ant. rapace
: scampati miracolosamente dal... tanto periglio quindici giorni da poi che avevano cominciata
suoi: dall'innalzata spada / fugge il periglio: uom c'ha fermezza, ha
, / ched e'v'ha gran periglio, ed odi come: / non ha
o miser uomo, a che estremo periglio / vanamente ti metti alcuna fiata!
s'erge; e in faccia al suo periglio / esce il fiero caton con pochi
, 9-117: lei non senza mio mortai periglio mandò, che 'l mio figliar tardar
ella, che brama / solo esporti al periglio / di doverla rapir, ti finge
. manzoni, 63: ei conosce il periglio; indi l'udite / mansueto parlarvi
... / come si suol quando periglio fiocca. fagiuoli, 3-7-28: per
, non senza di sassate / portar qualche periglio, e fatto insano, / andrebbe
quinto mese non v'ha sì gran periglio, e la puote l'uomo purgare e
, / quindi repente fugge il gran periglio. il conciliatore, i-239: allorché
il populo infedele, / e gran periglio toltosi d'intorno. caro, 8-371:
: consentì il re agramante; e di periglio / uscì, pigliando la spiaggia mancina
aveva vegliato su lei nel momento del periglio, perché ripudiare quei concetti ingenui?
il figlio / abbandona, veggendolo in periglio. pulci, 8-64: il sa-
, 1-270: stava con suo gran periglio / sotto la bestia mezzo fracassato.
ardire / venga a freddarsi e paventar periglio. alfieri, v-2-447: il bello
. davanzati, i-33: in tanto periglio ognuno biasimava germanico che non tornasse all'
il mio nome si fregiò, / nel periglio or cer cherò / di
: la gloria / maggior dopo il periglio, / la fuga e la vittoria,
, 136: i nocchieri al lor periglio intenti / salir pe'gradi all'aspre
ai venti, e 'l suo periglio accresce: / ch'ammainando le fura
disconfortai, pensa lettore. / d'alto periglio, ch'incontra mi stette ».
gentilmente si direbbe: « d'alto periglio che mi stette incontra ». muratori
tu, pirro, / con quanto periglio / involi a getulia / leonessa i
chino / ed è per traripare al gran periglio. a. pucci, ix-993
/ sia quanto voglia in caso di periglio; / ché, se gli manca il
8-161: non sapendo trattarsi il suo periglio, / si gioca intorno al padre
ii-151: la vita esponi, il tuo periglio sai, / e te la prendi
e più, che nel suo amor periglio porta, / se gran rimedio e subito
1-15: ridono questi fior d'ogni periglio; / e la vespa che
cuor uman, quand'esce / da periglio mortale. goldoni, vii-1161: non ho
, xxii-277: i nocchieri al lor periglio intenti / salir pe'gradi all'aspre
, addivenne / che, per fuggir periglio, contra grato / si fe'di quel
ti mostrar per or; correr potresti / periglio grave. cattaneo, iii-4-317: l'
4-ii-165: veduta da lungi la gravezza del periglio nostro, accorso era con quattro de'
, 41-40: il guadagno del vincere al periglio / de la perdita grande non si
/ sotto questo solaio, oltre al periglio / e il danno, ci ebbi ancor
/ l'anima mia salva d'ogni periglio. -rifl. proteggersi, difendersi.
fa l'avaro) / gli occhi al periglio, si al guadagno guata / ch'
onorato. cuoco, 1-18: il periglio rende gli entusiasti guerrieri, e la fame
e fra gl'ignudi / d'ogni periglio ameni poggi e boschi / vissi un lustro
e come vive e passa in gran periglio. settembrini, i-282: la natura umana
/ l'immaturo riparo / sollecita un periglio. leopardi, iii-218: la risoluzione
immoto, senza voce, / del periglio comun scordato. bruni, 137
noi... / tratti d'ogni periglio e d'ogni impaccio. brusoni,
, e la santa fé tor di periglio, / venuto meco a consigliar ti sei
costi / voler altri salvar con suo periglio. g. m. cecchi, 1-2-446
pietà, febo, pietà del mio periglio, / deh! reca all'egra
t'imperigli. = denom. da periglio (v.) col pref. in-
durindana che calasse / impetuosa con tanto periglio. tasso, 5-30: e impetuosa e
esporrò per ogni vostro cenno ad ogni periglio. caporali, ii-16: dico sol per
impunito qualche reo che correre il periglio di far cadere la scure della giustizia sul
a te il tuo volto era un periglio. fantoni, i-118: romulea lide
non so già se porti / dallo scorso periglio / qualche men grata impression la vita
ardenti / gisser poi questi ad incontrar periglio / in selve orrende tra i giganti
sicurtà renduta, e tratto / d'alto periglio che incontra mi stette, / non
pure, per non porre il rimanente in periglio, incorretto il lasciamo stare.
, per fatto avverso / in tal periglio son condotto. gioberti, iii-107: i
. frugoni, iv-84: del periglio di perderle. gemelli careri, 1-v-236:
: ma più il comando che il periglio apprezzo; / e se un pronto
l'un piè, col proprio suo periglio, / per fare scorta all'altro,
di tutti, con tanta obblivione del passato periglio, come se fosse stato un sogno
gli animi e renderli intrepidi nel gran periglio. d. bartoli, 2-4-149:
i-401: sé pianga e, fatto nel periglio accorto, / raddoppi forza ed arte
ad ora pasciuto in amaressa e in periglio. meo de'tolomei, vi-n-45 (
rupe / star sicuro a mirar l'altrui periglio. pindemonte, iii-453: anfiteatri ruinosi
, ii-430: al gran nome, al periglio / corrono, senza entrar, verso
di preda il vede e 'l gran periglio sceme, / l'argine inalza e 'l
: vanne al gran carlo, non temer periglio, / se con soverchio ardir t'
clima, / né s'altro di periglio o di spavento / più grave e formidabile
/ me l'ardir persuade al gran periglio / d'insinuarmi nel dardanio campo. gioberti
/ correre degg'io, dove in periglio sono / di riportar, forza è pur
voglia / di trar ruggier del gran periglio instante. abriani, 1-106: l'istante
che vide il suo signore in quel periglio, / con una man ritenne il gran
ché la nave è sicura senza un periglio al mondo. foscolo, sep.,
di tutti, con tanta obblivione del passato periglio come se fosse stato un sogno o
'l signor, che, quando in quel periglio / gli animi puri, intègri
mostra a tempo di schermo il tuo periglio. -intendere a modo proprio, a
non sia ch'intrichi o viete / periglio alcun vostra onorata brama. caro, 12-iii-252
'ndovina, / vedevi il suo periglio, ed ofiziosa / tramela tu volesti,
ferì col ciglio, / e all'ultimo periglio, / o fosse pur mia colpa
indegno. metastasio, 1-1-18: il mio periglio appunto / impegnerà tutto il favor di
: se il caro figlio / vede in periglio, / diventa umana, / la
/ fòra stata l'impresa. e di periglio / la si fosse e di morte
goldoni, xiii-797: felice quel che dal periglio scampa, / e della grazia l'
de la morte d'amata e del periglio / del regno tutto, laniossi il manto
fare ritornava in lor grave destruzione et in periglio de l'umana generazione. boccaccio,
/ ad omo valoroso: / ongni periglio e sgrato / seguendo il coninzato,
. niccólini, ii-8: è vinegia in periglio, e non le giova / esser
giulio strozzi, 2-61: conosciuto il gran periglio appieno, [i marinai] liban
libra, / non saresti da tal periglio sciolto. grandi, 5-20: in
speme del lontan soccorso / co 'l periglio vicino, anzi presente, / e
, pronto / ad incontrare / col tuo periglio / quello di cesare. guglielmotti,
ed anima mettono in peccato ed in periglio ed in pena per un poco di lodo
la speme del lontan soccorso / co 'l periglio vicino, anzi presente. chiabrera,
/ ne l'afflizion, gli è nel periglio scorta. pirandello, 5-101: davvero
, e fra gl'ignudi / d'ogni periglio ameni poggi e boschi / vissi un
la città madre vostra, / in periglio mortai posta, aiutando. petrarca, 128-85
/ con timor grande e con maggior periglio, / tra l'oriente e mezodì
. salvini, 13-144: quando senza periglio di magagna, / dal ferro il bosco
e ma'gravezza / è, sol, periglio sostenere e morte. angiolieri, 8-7
e lieta stai; / e malcauta al periglio e trascurata, / l'ignoranza del
miei, / se dicessi il mio periglio, / ti farei cader dal ciglio /
i-105: quando senti giunon di qual periglio / l'era cagione il suo pensier superbo
sublime ma rifuggivano dalla fatica e dal periglio. boine, iv-350: dico di
volti / coprir sì che poteano senza periglio / entrar dove i nemici [i mosconi
io sono stato molto male ed in periglio de la vita, ma oggi presi una
: l'acerba memoria / del creduto periglio / la mente in parte adombra e
la fè, per l'onore al gran periglio; / e 'l figlio istesso,
fuggi dunque, corisca. a gran periglio / va per lingua mendace / chi
i-3-45: mensurava il bene e il periglio / de l'uno e l'altro con
ha una mente, e usciti di periglio / fugge il primo pensier, né si
caratteri vergato, / si palesi il periglio, / ma si celi l'autor.
valore in agio; ma inn affanno e periglio e misteri grandi se face e se
ad ora pasciuto in amaressa e in periglio di guerra grande con poco de dolcie
quando un'impresa ha in sé grave periglio, / non metter tempo nella espe-
/ intra 'l bene e 'l periglio. guittone, 107-14: alor vai ben
vidi / fosco ardendo e vermiglio / minacciarmi periglio. botta, 6-i-502: sottentrava poi
, / contro all'ubbidienza, con periglio / proprio, onde mi resulti poi
, xxii- 821: indarno nel periglio / tenta il misero augel le penne
vene / de l'indurata terra, con periglio / d'aver sepolcro ove ricercan modo
tanta mole / di danno e di periglio, tramortito / lì cadde troil d'alto
poi svegliata, / dal can- sato periglio animo presi, / benché femina a molli
] / in questa molle età saria periglio. 63. che è troppo
/ la città madre vostra, / in periglio mortai posta, aiutando. tassoni,
il conte l'affannata mente / al periglio mortai ch'egli correa, / ri
/ chieggio e te mova il mio mortai periglio. g. gozzi, i-28-83
ed a mia morte / ed a periglio altrui l'operai, lasso! iacopone,
la città madre vostra, / in periglio mortai posta, aiutando. dante, vita
grandissimo. metastasio, 1-7-160: io nel periglio / di parer vile o di mostrarmi
moto. tansillo, 1-4: se '1 periglio del moto mi sgomenta, /.
noi condurti, / tratti d'ogni periglio e d'ogni impaccio. -guidare
modana sovra l'altre in gran periglio, / che fida sempre al sacro imperio
vermiglio, / ché ad ogni pescator vivo periglio / intima il mostro fier, strage
cura o per sudor, vegghia e periglio. idem, 31-50: natura umana,
la corda il navilio andarebbe a grandissimo periglio per lo impeto del fiume. ariosto
oceàno / girsene incontro al suo fatai periglio. tommaseo, 11-91: cento navilii
tasso, 2-79: né voi che del periglio e de gli affanni / e de
/ che presto la trarrà d'ogni periglio. vasari, iii-257: attese anco
religione della gran maggioranza della francia in periglio. mazzini, 64-237: le proposte
vedo de cotanta noglia / e da periglio estremo sì costretto / che quasi mi ne
cose ed hanno / egual travaglio, egual periglio e nulla / può frenarli già mai
non portare / se non potesse dare / periglio indugio et allor a cui tocca.
/ or segno di salute or di periglio. g. b. ricciardi, 5
afflitta e in pensier molti / per periglio d'adon correndo invano, / un spino
e buon consiglio, / rado t'avien periglio. dante, liii-79: o montanina
eo so'corno la nave ch'è in periglio / a cui da tute parte
, 10-25: per trarre il popolo di periglio e di sospezione e paura, diliberarono
, / filosofica testa, in tal periglio. onufrio, 235: luciano si era
. s. maffei, 7-13: in periglio comun l'odio s'oblia.
l'oblio sul passato terrore e sul periglio, sopra l'oscurità. =
tutti, con tanta obblivione del passato periglio come se fosse stato un sogno.
questo pontefice, per occorrere ad un tanto periglio, venne a capua.
/ poi sull'orlo del mal vidi il periglio, / ch'ora sconforto e odiosità
restino sepolte, / acciò dietro al periglio e alla fatica / segua la fama,
dove / ritrovar potrai scampo al tuo periglio? bernardo, lii-13-394: non hanno più
iii-3-326: grande in ciel l'ora del periglio passa, / batte con l'ala
/ che mi condusse poscia a quel periglio / che voi sapete. -assol
altresì li angeli che 'l diliberarono del periglio di sod- doma. zanobi da strafa
secura / parte miri ozioso il mio periglio. parini, giorno, ii-486: egli
/ fra sé dicendo: « con periglio arreco / in una man la paglia e
eo so'corno la nave eh'è in periglio / a cui da tute parte no9e
poesia, e poi dice: -è gran periglio / a dormir seco e volgierli la
perch'i''l merti, al gran periglio / ben me guidaste, e fuor d'
gran ragione / si potea navicar senza periglio. niccolò da correggio, 1-431:
felice successo e il raccapriccio del soprastante periglio. foscolo, xvii-15: accogliete i
perch'i''l merti, al gran periglio / ben me guidaste, e fuor d'
chi è nato a perigliar, viva in periglio: / viva e goda nel ciel
dai ciclopi. = denom. da periglio. perigliato (parti pass,
voce. = deriv. da periglio. perìglio (ant. perillio
ritornava in lor grave destruzione et in periglio de l'umana generazione. dante,
umana generazione. dante, xl-12: periglio è grande in donna sì vestita: /
sicurtà renduta e tratto / d'alto periglio che 'ncontra mi stette, / non mi
, / però che, quando un gran periglio è presso, / difficil molto è
che si fa acorto per l'altrui periglio. alamanni, 7-ii-54: il periglio maggior
periglio. alamanni, 7-ii-54: il periglio maggior più gloria apporta. tasso,
nobil raggio / audace io prendo ogni periglio a scherno. tanara, 314
curarti di un piacere, / se il periglio l'accompagna. manzoni, ii-104:
: la gloria / maggior dopo il periglio / la fuga e la vittoria, /
disdegno. graf, 5-940: forse un periglio arcano / nel buio si prepara.
nave smarrita cantano? / al lor periglio qual prora traggono? saba, 105:
/ lascia, e par solo quel periglio veda. / il bel fanciullo la sua
rapido l'oblìo sul passato terrore e sul periglio, sopra l'oscurità.
questo il re avvedutosi, e considerato il periglio de lo scacco matto, divenne assai
questa età fiorita / con fatiche e periglio de la vita / alti pregi, alti
, nell'animo paventoso, l'imminente periglio nel futuro danno e la bennata fidanza
isoletta, / del palo liberato dal periglio, /... / saputosi
come vedi, in persona, con periglio i... i d'esser cacciato
16: lodar la donna buona è gran periglio / di farla trista. goldoni,
/ che di far mormorar teme il periglio. -per estens. minaccia per la
, / l'anima mia salva d'ogni periglio / per i peccati che in mia
martello, 481: vi è un altro periglio per li passeggieri che incontrasi in mare
somiglia, / fu un dolce mio periglio, / che per le vie del ciglio
ne la piazza e nel letto far periglio. monti, 5-288: ambedue sopra un
, / e farem delle nostre armi periglio. 4. ant. e
della fame e del freddo il gran periglio. da ponte, 1-531: ah
nasca il tuo timor / dal mio periglio. 5. locuz. -andare
, stare, trovarsi a, in periglio; correre, passare un periglio: essere
in periglio; correre, passare un periglio: essere esposto alla possibilità di subire
: e 'l domandò s'egli andava a periglio: / e 'l diavol disse:
ciascun vede, / e sto in periglio, s'io son cognosciuto, / baron
aiuto. ariosto, 24-11: era a periglio di morire orlando, / se fosse
giudicare qualunque si sia trovato in simil periglio. goldoni, xi 658
658: temo ancor di passar qualche periglio. delfico, iii-619: i governi
piuttosto impunito qualche reo che correre il periglio di far cadere la scure della giustizia sul
religione della gran maggioranza della francia in periglio. -essere in pericolo di fare naufragio
eo so'corno la nave ch'è in periglio / a cui da tute parte no
/ mezzo sdrucito e che già sta in periglio / d'andare a fondo.
del pubblico? -a tutto periglio di qualcuno: a suo rischio e
: stia [il grano] a tutto periglio di mare o di gente o di
o di corsali o d'ogni altro periglio che venisse... del comperatore e
mettere, porre, ridurre a, in periglio: esporre alla possibilità di subire un
sicura magione colui ch'era cacciato in periglio di mare. boccaccio, dee.
volte, non hai dubitato di mettere in periglio. masuccio, 309: avendo ogne
prone / l'altro corno averia posto a periglio. lemene, i-240: venite a
mio cuore, / ch'è posto in periglio. rajberti, 1-83: non vi
lo riduca [il gatto] a periglio. -mettersi a, in un
. -mettersi a, in un periglio: esporsi alla possibilità di subire un
non si mette l'uomo ad uno grande periglio e rischio. a. pucci
/ delle proposte, e misersi al periglio. sannazaro, iv-55: tu mai non
: tu mai non ti mettesti in periglio di perdere quello che forse con fatica ti
pareva avere racquistato. -togliersi di periglio: salvarsi dalla minaccia di un danno
se ti vuoi tor di tema e di periglio, / disse il buon lauro tutto
-trarre qualcuno di, dal, fuori di periglio: salvarlo dalla minaccia di un danno
, 10-25: per trarre il popolo di periglio e di sospezione e paura, diliberarono
presto, / per trar fuor di periglio un nostro amico / ogn'un si mostri
ii-6-86: invan per trarlo dal fatai periglio / l'amante afflitta fra le braccia il
davanti. = deriv. da periglio, cfr. fr. périlleux (nel
egli le aveva fatto, levandola dal periglio, ond'ella facilmente perita da qualche pietra
di caccia, che non offre alcun periglio, / a cui schive non son
: destatosi alboino e conosciuto il manifestissimo periglio, diede di mano a la spada
voglia / di trar ruggier del gran periglio instante. tasso, 4-65: in lui
tassoni, 2-20: per consultare ogni periglio / e non urtare in qualche pietra
, / che presto la trarrà d'ogni periglio; / et ad una sua tasca
tassoni, 7-51: molti volean nel subito periglio / fuggirsi e la cittade abbandonare;
de piglio, / non pensasti al periglio. ariosto, 18-156: i mori
i mori fùr quel giorno in gran periglio / che 'n pagania non ne tornasse
[mastino] per traripare al gran periglio, / s'el non è savio et
pirìglio e deriv., v. periglio e deriv. pirigòno, sm.
/ de l'alma ch'è 'n periglio! niccolò del rosso, 60-7: po'
: la gloria / maggior dopo il periglio, i... i due volte
iii-3-326: grande in ciel l'ora del periglio passa, / batte con l'ala
/ fin ch'agramante sia fuor di periglio ». b. tasso, iii-160
animose a morir, portano altrui / periglio e morte. marino, i-80:
suo timore / noi altri assicurava dal periglio / di non poter uscire in un romore
: veggio nel porto me, te nel periglio. alfieri, 1-211: oh vero
mio cuore / ch'è posto in periglio. muratori, 10-i-223: egregiamente si
dove / ritrovar potrai scampo al tuo periglio? gualdo priorato, 3-ii-30: non
volgendo il conte l'affannata mente / al periglio mortai ch'egli correa, / ricominciò
concedea più chiuder gli occhi / senza periglio di dormir per sempre / precipitati giù
dello stato precedente, parte per il periglio del presente e parte per desiderio de
ardito e forte / riede superator d'ogni periglio. -con valore antifrastico: disistima
veggono. tesauro, 5-225: chi al periglio / premostrato si espon non è innocente
che giovava, oimè!, che del periglio / vicino ornai fosse presago il core
speme del lontan soccorso / co 'l periglio vicino, anzi presente. fed. della
perché sì tosto fuori / non saria di periglio che di novo / con qualche inganno
: ha dinanzi l'error, presso il periglio / nostra vita mortai di nubi cinta
con rio consiglio / nuovo a beltà periglio! -subito, immediatamente.
e reprime, / e poiché dal periglio si discioglie, / toma e ripassa
primo senton del pagano / e in gran periglio stano. -di bel primo:
questa età fiorita / con fatiche e periglio de la vita / alti pregi,
che dove / non ha loco 11 periglio, ivi ritrove / loco la tema e
ed anima mettono in peccato ed in periglio ed in pena per un poco di lodo
questo ci espone inevitabilmente ad un evidente periglio. -inopportuno. belli,
abisso / spaventoso d'orrori il tuo periglio, / la tua perdita amara hanno
, ed hanno / egual travaglio, egual periglio, e nulla / può frenarli già
ii-6-114: ognun, per sottrarsi al fier periglio / ed al morbo di sé propagatore
nave smarrita cantano? / al lor periglio qual prora traggono? / i nauti
ultimo parte, e sì cede al periglio / ch'audace appare in provido consiglio
x-702: con te fiere pugnai: minor periglio / fia pugnar con ferrante.
, / tra speme lunga e prossimo periglio, / transumanò suo cuore e suo
ma 'l feriscono anche col pungolo del periglio di perderle. genovesi, i-i-ioi:
/ son fuor di purgatorio e di periglio, / né salvezza ho però né paradiso
ascolta, / da qual che parte il periglio l'assanni. d. trevisano
, quantunque astretto / ne fosse da periglio orrendo e fiero, / s'in guerra
, senza movermi / e senz'alcun periglio e senza spendere, / ho scorso
noi condurti, / tratti d'ogni periglio e d'ogni impaccio; / questa
mi fate parer maggiore il mio / periglio, che fuggendo all'alte strida /
che si raffretta a uscir di gran periglio. -farsi premura. foscolo
abbonda, / non s'attende a periglio e non si mira, / e l'
trasvolata, con idea di audacia e periglio » e in panzini [1905],
guasto ancor, gittarmi, il suo periglio / mostrare a lui, ralluminarlo e
giù verso il precipizio che io senza periglio potesse stendere il collo, volsi..
, lxxxviii-ii-93: mai vidi io nel periglio / padre lasciare il figlio senza scorta;
io forse a morte e voi certo a periglio / sopra 'l tebro, cui muove
o l'odi, eguale è il tuo periglio, / ti vince il canto e ti
il cielo, e'c'è un sol periglio, / il qual procede da un
sai pur qual irta in sì crudel periglio / sovrana merce preziosa e rara rnel
-ritranquillatevi.. / -chi dal periglio / ci salverà? / -in me fidatevi
per nulla s'argomenta, / danno o periglio alcun non antivede. 0. rucellai
a l'affanno del parto e del periglio / e parie acerbo ciò che fu soave
rupe / star sicuro a mirar l'altrui periglio. arici, i-95: sonanti /
sicura magione colui ch'era cacciato in periglio di mare e quasi anzi ch'io udisse
/ quanto sia, donne e cavalier, periglio / la potenza d'amor recarsi a
sì in alto vede / e con tanto periglio il suo ruggiero, / resta attonita
, / ride alla vista del fatai periglio. d annunzio, iv-2-531: sul mistero
remiganti prore, / dal combattuto pubblico periglio / contente di tornar seco vittrici. alearai
hai sicurtà renduta e tratto / d'alto periglio che 'ncontra mi stette, / non
... di arturo affrontano ogni periglio, si espongono ad ogni repentaglio per
rigido vuoto dell'aere e per lo periglio di fulminanti valanghe e di fiumane ramose
quel deggio / arte adoprar, quando u periglio mio / mel chiegga, ond'io
per ritornar a risoggiomavi sicura e senza periglio di ricaduta perché all'eternità, con
/ che si vuol seco al gran periglio esporre. foscolo, xvi1i-165: non
ricordo / fin ch'agramante sia fuor di periglio. castiglione, iii-296: io non
. ariosto, 13-17: vide il periglio il biscaglino, e a quello / usò
milanese, i-453: se con tanto periglio e sudore dalle viscere della terra si estraggono
va la battaglia e carlo in gran periglio. ridisfìdare, tr. sfidare nuovamente
sono io madre / se tu in periglio stai: contro il mio sangue / già
campo e, fatto giorno, con gran periglio si ridusse a'suoi. paruta,
e vuol ridurmi / a un estremo periglio, / a un estremo rimedio anch'
per ritornar a risoggiomarvi sicura e senza periglio di ricaduta perché all'eternità con tempra
creatore / te guardi sempre da mondan periglio; / e io, se mai m'
, 5-8-90: vedendo 'l periglio a ch'era stato, / per molto
ben remeritato / della fatica e del periglio grande / a che se pose per le
tutto. alberi, xxxiv-339: inevitabile periglio / m'offende (e più)
dove / ritrovar potrai scampo al tuo periglio? davila, 714: riordinato il suo
per ritornar a risoggiomarvi sicura e senza periglio di ricaduta perché all'eternità con tempra
si chiuda e più s'annidi / il periglio, il patir, lo smarrimento.
conche, / con quai tributi senz'alcun periglio / passò di pluto a l'intime
tanta potenza: talché rinvilupparon cesare in estremo periglio. avvincere nella passione amorosa.
aprì con rio consiglio / nuovo a beltà periglio! 6. che costituisce una
calca / della piazza maggior con men periglio / di mistie e di riotte. papi
offre scampo e riparo al gran periglio / quella terra che 'l nil feconda
/ è ver che nell'entrare èwi periglio, / ma almen si gioca e s'
sempre ripieno il cuore, / ogni periglio acerbo / costante incontrerò. g. gozzi
che gli ha tratti fuori da tal periglio. foscolo, iv-308: per carità,
ascosi: a tua madre il mio periglio / narrai e 'l loco, ove volea
veggio fra 'miei riposi il tuo periglio. leopardi, 13-18: or da'trastulli
per sì gran cammino / non sofferse periglio. algarotti, 5-191: all'incontro il
, i gemiti e le strida / nel periglio maggior dormi e riposa. g.
che vive e muor nel suo fatai periglio! algarotti, 1-iii-162: il pittore,
per ritornar a risoggiornarvi sicura e senza periglio di ricaduta perché all'etemità con tempra
, / non temerario el cor d'alcun periglio, / se vuoi contento in questo
05: quando sentì giunon di qual periglio / l'era cagione il suo pensier superbo
nella reggia il piede / ritorci: alto periglio. papi, 2-3-144: s'intese
! / -ritranquillatevi.. / -chi dal periglio / ci salverà? / - in
dove / ritrovar potrai scampo al tuo periglio? giovanetti, i-78: quale scampo
modo che non solamente lo liberò dal periglio ov'era, ma lasciò un suo
ardito e forte / riede superator d'ogni periglio. -forzare il destino.
il putto, rotolando, a gran periglio / stette perfin che 'l buon milon tornava
gli sfortunati... in così fatto periglio, lo ar- boro, sopragiunto da
ché la nave e sicura senza un periglio al mondo. buonarroti il giovane, 9-832
a maglio, / e non senza periglio / da sentirne le botte / negli
liete... l'italiche città del periglio, / ruzzavano tra lor non altrimenti
era certamente da saggio il mettere in periglio l'esistenza della patria, del proprio governo
/ di mettere lo mondo a tal periglio »; / e tanto el riguardò che
/ pace sorrise, e da crudel periglio / respirò il mondo e dall'orror di
più sano / pigliaron di non mettersi al periglio, / ma di difender quel passo
è quel sapere che s'acquista col periglio altrui. idem, 361: chi ricorre
tormentarmi e vuol ridurmi / a un estremo periglio, / a un estremo rimedio anch'
, 27-36: li difese / da quel periglio un qualche santo ignoto / con sollevare
ciascun, ciascuno audace / rende il periglio suo. bocalosi, ii-12: sacre ceneri
, xiii-797: felice quel che dal periglio scampa, / e della grazia runico riparo
alfieri, xv-24: finor credea il periglio / lontano e dubbio; indi al rimedio
ha in usanza, / dopo 'l corso periglio, e maggiormente / se d'uscime
in agio; ma inn affanno e periglio e misteri grandi se face e se mantenne
vede [il torrente] e 'l gran periglio sceme, / l'argine inalza e
moni- stero, / ecco fuor di periglio la donzella, / dai lacci scevra
n. villani, i-7-41: qual periglio è dubitar dei mali / e star
potran sì nobil legni / schernire ogni periglio / posciaché cosmo invitto / lor disleghi
menezio... alla vista / del periglio vicin s'era già sciolto / dalle
/ sorge veloce tanto / che indarno nel periglio / tenta il misero augel le penne
, 166: perché nell'angustia e nel periglio / suoldiventare animoso e feroce / anche l'
piaga ria, / ch'avea con gran periglio ne la testa; / e così
/ la qual l'aveva a tal periglio scorto / ch'avea poco più andare ad
consiglio / come il fratei portava gran periglio. aretino, vi-568: ei regge e
voto / ch'è nela sicurezza e nel periglio / perpetua sede d'eterno consiglio.
, ii-430: al gran nome, al periglio / corrono, senza entrar, verso
ii-52: fu con noi nell'ora del periglio / velli, 1-i-259: mai
per turino che la duchessa stava in periglio di morte; e questo affermavano gli
sta facendo. dante, xl-14: periglio è grande in donna sì vestita: /
sembiante, / cui nulla faccia di periglio unquanco / sgomentò. 3.
, / che non vede il suo periglio, / per fuggir da crudo artiglio /
, 200: amor sì fatto di periglio ha troppo, / e talor dièdi trabboccame
in alto vede / e con tanto periglio il suo ruggiero, / resta attonita in
morto: / tu nota il tuo periglio in quel ch'io scrivo, / s'
quand'om per non far guerraè 'n gran periglio, / in gran bonaccia i'non vói
era tal serra / che ci gittava gran periglio e allora trattenutosi nella serra,
schivando inganni, / ti torrai da periglio, / al giusto servirai. magalotti,
hai sicurtà renduta e tratto / d'alto periglio che 'ncontra mi stette. cino
/ l'altro corno averia posto a periglio. = tivo,
in sicura magione colui ch'era cacciato in periglio di mare. chiaro davanzati, xli-30
sicurtà renduta e tratto / d'alto periglio che 'ncontra mi stette, / non mi
dette / com'era tolto el dubioso periglio. -ammonimento, esortazione.
se nova non provi, / gran tuo periglio movi. antonio da ferrara,
ferro, acciò non tiri / seco in periglio la parte sin cera.
apostoli, quell'ignoto che nell'ora del periglio si unì agli undici per ricompire il
, i-3-45: mensurava il bene e il periglio / de l'uno e l'altro
non smaga nell'avversitate / e nel periglio non si truova manco. ceccoli, vii-676
me pietade / e 'n sì grave periglio mi soccorra. 5. ant
soccorri, amor, al mio novo periglio. loredano, 2-226: il compatire e
, 27-36: li difese / da quel periglio un qualche santo ignoto / con sollevare
cicerchia, xliii-309: ciascun andando all'eterno periglio, / de la salute nostra fu
per salvar gli altri dal crudel periglio, / ch'ella a lui per lo
dafne, il quale, sorpreso dal periglio improvviso della figlia, apre le braccia
, / unico scampo a più fatai periglio, / vendicar voglia e lacerar il figlio
a me venia cortese, / e 'n periglio è per me », né pensa
per turino che la duchessa stava in periglio di morte. grazzini, 621: chiamasi
ciglio, / reai donzella; / ogni periglio / tovolto! / parla l'uom ch'
ecco accostarsi / soverchiamente e con qualche periglio / questa sorella all'infiammato rogo.
o a porto, scampati dal periglio del tempestoso mare. crescenzi volgar.
monti, 23-1045: d'aiace al fìer periglio / spaventarsi gli achivi e della pugna
voce fioca disse: « ahimè in qual periglio, sventurato, mi ritrovo? »
senza movermi / e senz'al- cun periglio e senza spendere, / ho scorso tutto
in agio; ma in affanno e periglio e misteri grandi se face e se mantene
, il na- vilio andarebbe a grandissimo periglio per lo impeto del fiume. mattioli
s'invola, / e a sottrarsi al periglio spiccia dall'onda e vola.
venere afflitta e in pensier molti / per periglio d'adon correndo invano, / un
, i gemiti e le strida / nel periglio maggior dormi e riposa. martello,
, i-17-50: chi potea spregiar tanto periglio, / se non oreste? settembrini [
questo il re avvedutosi, e considerato il periglio de lo scacco matto,..
, 15-46: non istimo per l'onor periglio. caporali, i-73: quel capo
lealdo a nuove sì inaspettate et a periglio così vicino, restò di ghiaccio.
onde oppresso, / soccomber deggia in quel periglio strano. giannone, 1-ii-16: venne
, / la pantera salvar da quel periglio / volle come alleato / ed ausiliario.
non vi fu alcun, pensando il gran periglio dove eran stati, che non
, debb'io strozzarmi in gola / con periglio del gozzo, miei donni, ogni
, né i princìpi sociali poneano in periglio. carducci, iii-23-169: rotta la guerra
ardito e forte / riede superator d'ogni periglio. -che induce ad affrontare
, né fu si pronto a tirar dal periglio il sinistro piede. parini, i-330
4-94: s'accorse / che il periglio era svanito. manzoni, pr. sp
c. gonzaga, 33-83: corre al periglio con l'inerme mano / l'altro,
, 5-94: tutta stordita ancor del suo periglio, / ella giurò che in simile
. metastasio, 1-ii-98: vengono il tuo periglio, / il mio giusto timore,
, 2-54: il sospettoso re stimò periglio / tanta virtù congiunta aver vicina. lemene
/ al mento e nel chinarvi è gran periglio / che nella gola non descrizione
tempesta / non era il navigar senza periglio. aretino, 14-88: picciol vento al
così continovo tentata che non stia a gran periglio di cadere. dante, conv.
. 2-54: il sospettoso re stimò periglio / tanta virtù congiunta boccaccio,
senza movermi / e sen'al- cun periglio e senza spendere, / ho scorso tutto
carmignano / pareva esser rimasi a gran periglio, /... / con gli
e vincitore / ben cento volte del marin periglio; / con vele porporine, /
se ti vuoi tor di tema e di periglio, / disse il buon lauro tutto
ammaccano. soldani, 1-162: noti 'l periglio, e vegga a'flutti gonfi /
, 19-297: sul fior degli anni alto periglio / gli minacciava a tradigion la morte
meglio, lxxxviii-ii-93: mai vidi io nel periglio / padre lasciare il figlio -senza scorta
tanta mole / di danno e di periglio, tramortito / lì cadde troiol d'
chino / ed è per traripare al gran periglio. 2. uscire dagli argini
ii-6-86: invan per trarlo dal fatai periglio / l'amante afflitta fra le braccia
, 6-1- 681: correndo io periglio che, se mai questa cosa senza colpa
squarcina, / per aiutare ascanio in quel periglio, / e di quei trentacòste al
rossa, / intendi troppa in parte di periglio. 2. addolorato, afflitto
/ star sicuro a mirar l'altrui periglio. comisso, 17-143: da me si
sembiante, / cui nulla faccia di periglio unquanco / sgomentò, né mai fosti
nuove parole non si truovano sanza periglio. c. i. frugoni, i-7-
i-105: quando sentì giunon ai qual periglio / l'era cagione il suo pensier superbo
flessibile vinciglio, / per cansar maggior periglio, / legò 'l pesco quel villano.
buon consiglio / in ciascheduno accidente o periglio. -visaggio contro visaggio: uno
tasso, 1-6-83: io cerco altro periglio; / né so quel ch'avverrà
utile soccorso darle accorto; / e se periglio è porto / dallato d'arme,
/ chi pensa della fame al gran periglio. milizia, vili-148: è da avvertirsi
/ e pensa quando tu eri in gran periglio: / e tu, vocata tra
le sterili zavorre / s'apre senza periglio a poca gente. -residuo,
affare / che 'l ti comanda con periglio a. llui. r bronzatore
/ ché per lo fiso guardare è periglio / che la tenera sua etade e pura
, 481: ma vi è un altro periglio per li passeggeri che incontrasi in mare