/ sull'uccisor la pioggia / del tuo perdono e sperano. papini, 27-170:
allo scoperto -e prima di partire chiese perdono ai soldati. sbarbaro, 4-14:
degne di più di compassione che di perdono, esercitino una misteriosa funzione nel grande
in vece ripieni della gioia serena del perdono e della benevolenza. solaro della margarita
sembianza di gran colline, e si perdono tutte torme della strada di prima.
lvi-342: appo 'l tuo viso ameno / perdono del briston le nevi intatte; /
): da giudice non troppo rigido merita perdono, come, pochi dì son passati
certe furie ed ostinazioni, spesso le perdono, e meritamente. caro, i-124
: non so come ottenermi il vostro perdono, bella cugina. d'annunzio, iv-1-109
, cesare, che non sapeva disdire perdono, gli otriò sue domande. girone
/ spero trovar pietà, non che perdono. boccaccio, dee., 2-9 (
2-52: siasi questa o giustizia over perdono, / innocenti gli assolvo e rei gli
fra giordano [crusca]: si perdono bruttamente in carnovaleschi tripudi e pacchiamenti
pace al mio figliuolo: domandi pur perdono ad altri. leggi e bandi, 3-58-43
prima della comunione come suggello del perdono reciproco suggerito dall'orazione domenicale o,
, riduzione di pena che seguiva il perdono dato dalla parte lesa. statuto del
non la vedea pacificata e le domandava perdono e conosceva in effetto che avea il
. einaudi, 2-160: bottegai che perdono i clienti paganti e debbono porsi il
ancora un'abolizione e perdono generale a tutti quelli che palesassero i
alle patrie loro senza largamente pagare il perdono delle peccata. bacchetti, 13-42:
, il palpito dei fazzoletti, si perdono nella nebbia. brancati, 4-121: palpiti
o spacciate in prosa o in verso non perdono mai la loro papaverica natura. fusinato
né piccole e non sono né 11 perdono di dio né un papero, da accettar
. cocchi, 1-29: molti nervi si perdono anche nella pelle che riveste il pene
: il professore che aveva ottenuto il perdono della capricciosetta, perfidetta signorina, a
/ modesto tanto e saggio / che perdono a '1 paraggio / nostre lodi.
badano a un termine di paragone, perdono l'altro di vista. bisogna bene
in paragon d'arianna anche le veneri perdono di bellezza. loredano, 2-i-44:
parci). ant. concedere il perdono. guittone, i-13-234: parcieteme,
, quella costituita da alberi distanziati che perdono le foglie nella stagione secca, da un
della pelle. pardóno, v. perdono. pare, v. pari1
. oliva, i-3-334: non meritava perdono l'insolente giovanastro, ma incomparabilmente più
, i-5-55: gli chiese molto umilmente perdono di essergli venuto meno della parola.
sotto parola di re la remissione e 'l perdono. p p f
sua presenzia, si gittarono in terra chegiendo perdono. lo re disse: tornate a
. tortora, i-14: publicare un perdono universale, eccettuati quelli che avessero predicate
2-15 (1-819): io vi perdono tanta sceleratezza quanta avete commessa, con
altre fantasie, dove tutto il giorno perdono quanto cervello hanno per sorte in capo
a chi pena mi dà, lasso, perdono. foscolo, gr.,
musso, iii-161: renditi e ti perdono la vita e ti prendo per mio caro
accorgimento. arrigo baldonasco, 395: perdono i dogliosi, / quei c'àn
a parlar di coloro i quali si perdono ne l'amore d'una cortegiana da
quando loro padre e madre per vecchiaia perdono le penne, sicché non sono acconci
malgrado che il povero tasso ne chiedesse perdono alla musa... e per farli
/ prima che giunghi al passo del perdono. cino, xxxv-11-689: qual oggimai
passe, altrimenti dànno nel secco e perdono di gusto. d'annunzio, ii-745:
tutti? certo che no. si perdono con la sciapica, s'ingannano con l'
di già colpevoli per la speranza del perdono se ne terrebber di patti ». pallavicino
la pagina per crogiolarsi col verso, perdono il verso per patullare la parola,
il verso per patullare la parola, perdono la parola per sdilinquirsi sulla sillaba.
. sassetti, 354: subito i pazienti perdono el senso del tatto nelle parti esteriori
quanto fonte di misericordia e dispensatrice di perdono. s. agostino volgar.,
amare sì pazzamente il mondo che ne perdono l'anima e il corpo. scala
veramente si possono chiamare pazzi quelli che perdono il conoscere iddio per diviarsi dalla sua
veramente si possono chiamare pazzi quelli che perdono il conoscere iddio, per diviarsi dalla
intellettuali. pallavicino, i-198: il perdono impetrato da'peccatori sia pagato del peculio
delle monete]... e lo perdono quantunque volte le loro entrate risquotano in
già mai non fu, ma ben tutto perdono / pur che la data fé me
poveri popoli una volta, e lo perdono quantunque volte le lor entrate risquotano in
in forse / il cortese padron diede perdono. tommaseo [s. v.]
aretino, vi-486: non pure merita perdono cupido che là ci colca con
.: involucro epidermico che i rettili perdono durante la muta; scaglia. -anche
. -colpa e pena: perdono, indulgenza, clemenza (in espressione
pentecoste, come un'anticipazione terrena del perdono celeste. alvaro, 15-159: corse
venuto a trovarci: questo non ve lo perdono. '. pascoli, i-165:
. a noi pure una voce / di perdono dal cielo verrà. giorgini-broglio [s
per pietà di tutti... ti perdono. d'annunzio, i-622: perdonami
, 35 (617): oh gli perdono! gli perdono davvero, gli perdono
617): oh gli perdono! gli perdono davvero, gli perdono per sempre!
perdono! gli perdono davvero, gli perdono per sempre! bocchelli, 1-ii-240: la
, 119: cesar disse: « io perdono il tu'fallire ». fausto da
, 2-16: a mia verginitade io non perdono, / di cui più bel tesor
ddio lo perdoni cotesto miserabile, come lo perdono io. -dio mi, me
. 2. che ha ottenuto perdono per il proprio comportamento colpevole; che
perché era perdonatore a chiunque gli chiedesse perdono. alberti, iii-210: pertanto,
. e letter. facilmente disposto al perdono; incline a perdonare le colpe e
. inclinazione, talora eccessiva, al perdono e all'indulgenza verso le colpe altrui
, / umilmente cherendo / del mio fallir perdono. pilizaro da bologna, xcv-59:
vega / eh'è per lo fallo lo perdono nato, / lo quale chero,
/ lo colpo tal, che disperar perdono. petrarca, 1-8: del vario stile
/ spero trovar pietà, non che perdono. storia di stefano, 6-7: respoxe
zerto e'so ch'el me faria perdono. bandello, 2-28 (i-972):
greci come caldei... più meritaron perdono per loro ignoranza che grazie per lo
. tasso, n-ii-511: chi chiede perdono d'un errore o lo scusa non dee
offese. filicaia, 3-178: il perdono [è] un libero donativo o
/ e del suo fallo le chiedea perdono. foscolo, gr., ii-361:
ardono i petti, / pronti al perdono, al beneficio, e pronti /
in vece ripieni della gioia serena del perdono e della benevolenza. saba, 27:
/ di te; ti chiesi dell'oblio perdono. jahier, 223: ti
allo scoperto -e prima di partire chiese perdono ai soldati. piovene, 14-100:
impressione di ricevere un anticipo del suo perdono. -in senso attenuato: scusa
convenzionali di cortesia come chiedo, domando perdono, ecc.). luna,
me disgustata, io le cheggio umilmente perdono della mia imprudenza. redi, 16-ix-139:
troppo libero, e... chieggio perdono della mia libertà. leopardi, iii-66
, signor giordani mio, a domandarle perdono dell'averle scritto un tomo in vece
che mi dire, e contuttociò gliene domando perdono. tommaseo [s. v
: diciamo e 'chiedere 'e 'domandare perdono '. ma chiedesi perdono di fallo vero
e 'domandare perdono '. ma chiedesi perdono di fallo vero: si domanda perdono
perdono di fallo vero: si domanda perdono anco familiarmente, anco quando si vuol
.. 'le chiedo mille volte perdono. domando mille perdoni ', forma
involontaria. carducci, ii-3-211: chiedo perdono al tuo gusto di parecchie strofette e
crusca si valsero anche dell'autorità (chiedo perdono) mia. pascoli, 2:
, di qualche singulto, spero trovar perdono, poiché qui meno che altrove il
tuo? borgese, 1-135: domando perdono, interruppe una volta mary,.
ii-5- 187: caro beppe, perdono dell'indugiata risposta. -con valore d'
ed ebbe appena nato di dire: « perdono! ». ghislanzoni, 18-138:
minimo che li senti a cinguettare 'perdono ', ovvero 'perdon', in
>artir dalla sua riverenzia / e domandava e perdono e icenzia. 2
fatto pensatamente, ma tutta volta domanda perdono. maestro francesco, 302: fate corno
s'à offeso, / sforzasi di dar perdono. dante, conv., iv-xxvi-14
è, per minoranza d'etade lievemente merita perdono. masuccio, 23: il re
vero, fu multo liberale del chiesto perdono. boiardo, 1-29-31: nel regno nostro
marc'antonio al vescovo per impetragli qualche perdono. delminio, lino: perdono non
qualche perdono. delminio, lino: perdono non spetta propriamente se non a'giudici.
, egli dell'error suo gli avea dato perdono. tasso, 2-25: non speri
, 2-25: non speri più di ritrovar perdono [dal tiranno] à cor pudico
li condusse dal vicelegato, a cui chiesero perdono delle offese fatte alla sua persona di
gli ebbe, senza che potessero trovar perdono, privò di vita tre di loro
, vi-61: perdon, dic'ei, perdono / ai miseri cruciati. / io
ad alessandro re macede, per impetrare perdono agli ateniesi di avere accolti gli avanzi
in veste dimessa a firenze a chieder perdono. -provvedimento generale di clemenza
operato di far vincere la legge del perdono a chi dalla mutazione dello stato indietro
, varie furono l'opinioni circa il perdono o il gastigo de'volterrani. tortora
in generale le cose solite circa il perdono universale per cagione della presa dell'armi
4-247: aveva egli in mano un perdono generale del sommo pontefice e un altro
: pubblicò altresì don luigi un generai perdono a'delinquenti, avendo anche prima fatto
, 6-i-482: offerivano nel medesimo tempo il perdono a tutti coloro i quali..
di quegl'ingrati presidi, chiamò nuovo perdono la liberazione de'prigionieri e l'entrata
pirandello, 7_i375: ma quello del perdono, perbacco! il famoso editto del
, perbacco! il famoso editto del perdono, col quale pio ix, tra tanti
dello stato pontificio. -ant. perdono della vita: esenzione dall'esecuzione di
velasco per li preghieri di molti ottenne perdono della vita, tagliandogli però la mano destra
destra. -dir. pen. perdono giudiziale: beneficio giudiziale che può essere
la causa espressamente enunciata di concessione del perdono giudiziale). codice penale, 169
commettere ulteriori reati... il perdono giudiziale non può essere conceduto più di una
il quale ritiene di concedere invece il perdono giudiziale a norma dell'art. 169
dispositivo. -disus. legge del perdono: legge sulla sospensione condizionale della pena
del buono, xvii-192-7: al fatore chere perdono. iacopone, 10-20: la speranza
iacopone, 10-20: la speranza del perdono sì è data a chi la vole
, 2-50: la prima via chi vuole perdono di peccati ne va a'piedi del
; / né devemo sperar da te perdono, / se riguardiamo a nostra vita
, perché da tutti loro fa promettere perdono al peccatore. loredano, 2-128:
al cielo, implorò con istraordinario sentimento perdono alle sue colpe. c. i
ed egualmente vedi / la pena ed il perdono / coronar d'alta gloria / la
tornando a penitenza, debba dubitare del perdono, quando un saulo ha trovato misericordia
ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio. pascoli, 11-661: non
carico, hanno la certa speranza del perdono e del premio. d'annunzio, iv-1-205
gemeva, chiamava dio, domandava il perdono, implorava l'aiuto, pregava con una
riconciliarci nella vita e nella morte al perdono d'iddio. -indulgenza, plenaria
. pigliare, prendere, togliere il perdono, o nell'espressione ridondante perdono dell'
il perdono, o nell'espressione ridondante perdono dell'indulgenza). -in partic.
dell'indulgenza). -in partic. perdono di agosto o di assisi o della
villani, 8-36: papa bonifazio ottavo diè perdono a tutti i cristiani ch'andassono a
fargli riverenza / diede quaranta giorni di perdono. bisticci, 3-89: aveva per lo
col confessarsi, coll'andare a'luoghi di perdono. sanudo, i-940: e1 pontifice
che tornavano tutte insieme da pigliare il perdono. ulloa [guevara], iii-169
coro sopra la chiesa per pigliare 'l perdono della plenaria indulgenzia che ha concessa papa
[s. v.]: 'il perdono d'agosto o perdono d'assisi '
]: 'il perdono d'agosto o perdono d'assisi '. 'prendere il perdono
perdono d'assisi '. 'prendere il perdono di s. giovanni ': il
(anche nelle espressioni andare, venire al perdono, per il perdono). -
, venire al perdono, per il perdono). - per anton.: il
mesi / per poter più legger'ire al perdono. boccaccio, dee., 1-2
ti serberai in altra volta a alcun perdono, al quale io per avventura ti
dante fecie questo libro fo al tempo del perdono del mille trecento. girolamo da siena
roma per lo iubileo, 9oè el perdono. bisticci, 1-i-52: disse: «
san giovanni (ché v'era il perdono), e di poi andremo a
con festa ve n'andate / pel perdono a pontriemoli alla sagra. l.
veder tornare le brigate delle donne dal perdono e vederle comperar delle cose e per
: a vintitré de mazo cominciò dicto perdono in nel prefato tempio [della mecca]
scarso valore (nell'espressione dare il perdono a qualcuno). buonarroti il
so dir io, tu le darai 'l perdono! / uno scheggiale, un chiavacuore
, vii-1-1: 'tu le darai '1 perdono ': tratta l'ironia da quando
che altri lascia sull'altare nel dì del perdono, onde per similitudine 'dare il
, onde per similitudine 'dare il perdono ad uno 'vale fargli un regalo
. v.]: ho comprato il perdono a'miei ragazzi: quattro ciambelle.
. -perdono generale, plenario; gran perdono: indulgenza plenaria. (chiose
1-143: essendo in roma il gran perdono del cinquantesimo cioè del giubileo, per la
, incamminossi a roma al generai perdono gente di qualsivoglia stato ed età in
sacchetti, v-115: se tu vai per perdono di danari che tu abbi a restituire
quelli frati che parrà loro, che perdono si faccia e come fare si possa il
5. relig. festa del perdono: festa ebraica istituita, secondo la
hanno una festa chiamata il 'gran perdono ', che si celebra il io del
locuz. -avere, pigliare, prendere il perdono con, su qualcuno o qualcosa:
tutti che passan di qui ci pigliano il perdono (ne tiran giù qualcuna per divozione
s. v.]: 'prender il perdono su una persona o cosa ':
'con codeste ciliege ci avete il perdono? '. -sfogare i propri
.. e tutti ci pigliavano sopra il perdono con pedate, calcagnate e schiaffi.
la donna. -intanto io prendo il perdono su di te -disse risoluto il tarmito.
un vespro a l'altro come un perdono a farsi nettare una cappa e un saio
saio d'accottonato. -con perdono di qualcuno: formula attenua- tiva usata
in dodici gradi. -essere il perdono di dio: avere un'indole accomodante.
né piccole e non sono né il perdono di dio né un papero, da
e a quello. -indegno di perdono: inescusabile, gravissimo (una colpa
168: tu fai gran fallo indegno di perdono / mentre, servendo amor, agghiacci
, agghiacci e sudi. -senza perdono: inesorabilmente, senza possibilità di scampo
, / morto era il paladin senza perdono. -inflessibilmente, spietatamente.
essendo che un solo: atterrire senza perdono. 7. prov.
]: si disse in proverbio: il perdono di serumido, molti baci e pochi
, quando davasi l'indulgenza o il perdono, soleva concorrere gran numero di gente
di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio, benché la
professore, che aveva ottenuto il perdono della capricciosetta, perfidetta signorina, a patto
a'perigli / andaron tanti senza aver perdono, / unde hanno di vittoria verdi gigli
essere stati arrotati fra due pietre ruvide perdono la corteccia e le punte e di
1-2-208: per detta ragion di guerra si perdono le robbe dagli antichi padroni..
xxxix-i-112: io seria presto a dimandar perdono; / ma io non so di che
formare il corpo della nazione, esse non perdono né perder possono la loro personalità collettiva
, 18-9: così [certi generali] perdono le battaglie: dopo di che incolpano
a quell'idee di misericordia, di perdono e d'amore; poi ricadeva sotto il
orazione liturgica, per chiedere grazie o perdono per le colpe commesse. -con metonimia
alcuno, contrito nel cuore, addomanda perdono dei suoi peccati passati o presenti.
7-98: l'un l'altri chiedesi perdono; / ma non per questo il lagrimar
sono avanzati, acciò che non si perdono. maestro martino, lxvi-1-122: ponirai
allo scoperto -e prima di partire chiese perdono ai soldati. pavese, 146: i
pronto e forte schiudersi delle gemme che perdono quell'alimento. pea, 5-63:
/ spero trovar pietà, non che perdono. bibbia volgar., vii-279: poscia
implorazione per ottenere misericordia, indulgenza, perdono. a. guazzalotri, lxxxviii-i-698:
quando loro padre e madre per vecchiaia perdono le penne, sicché non sono acconci
tu vinci, va', ch'io tei perdono. firenzuola, 742: se tu
misere sentirò / lo colpo tal che disperar perdono. bufi, 2-11: 'le piche
barche bianche controluce si fanno nere, perdono consistenza ed estensione, come consumate da
e di poco spirito, che facilmente la perdono, debbono i primi esser bevuti o
, i-13-214: le prime pieghe non si perdono più. mamiani, i-126: come
xx-92: e 'nnanzi a voi perdono / la morte mia a quella bella cosa
le sofferenze degli uomini e concede il perdono ai peccatori pentiti). guido
. bonaventura volgar., 131: accatta perdono a noi che ci rimettiamo devotamente nelle
tuo degno, / di grazia e di perdono apre le porte. cesari, 1-1-282
coro sopra la chiesa per pigliare 'l perdono della plenaria indulgenzia che ha concessa papa
vantaggio, un utile, anche il perdono per un'azione compiuta. giamboni,
leste: / ginocchio avvezzo ad implorar perdono, / chiappe da panche e più
concede abbondanti grazie all'uomo e il perdono dei peccati; misericordioso (dio).
è vero: ché le donne le quali perdono mezza giornata allo specchio, vi stanno
; fra i vicini mille ciarline si perdono in una pispilloria indistinta. rovani, i-706
. groto, 4-18: quanto tempo perdono [le donne] in appuntarsi i colletti
loco di padre accettandovi, vi domandiamo perdono di quel che simplicimente abbiamo fatto a
cui viene proclamata la remissione, il perdono (con partic. riferimento a un brano
divina, l'ottenere da dio il perdono o la misericordia. -anche: gesto
bella forma di placar dio domandargli ginocchione perdono, et immediatamente dopo spregiandolo, provocarlo
603: placa gli sdegni tuoi; / perdono, amata nice: / l'error
. 6. mostrarsi incline al perdono o alla misericordia; cessare di essere
mancamenti e trascorsi, implora placazione e perdono. e ciò con due modi: col
di conoscenza, di conversione, di perdono, di amore e di morte, la
essi [i dogmi religiosi] non perdono subito il loro prestigio, il loro fascino
(indulgenza plenaria, giubileo plenario; perdono plenario, perdonanza plenaria). rappresentazione
compagni, dovesse servirgli per un plenariissimo perdono, andando da se stesso a palesarsi
signori mercatanti e alcune altre eccellenti persone perdono miseramente il fiato nell'arte scabrosa del
quantità di popoli alla devozione del perdono, quando venne a lui un certo
: e poi che grazia / e perdono io ti accordo, a che mai giova
la empiva d'acqua, e chiedendo perdono dell'improprietà del bicchiere, dava ristoro
vera virtù. malvezzi, 6-12: perdono ad un giovine tutto morbido e lascivo e
, senza numerare o pesare ciò ch'essi perdono. 7. documento proveniente da
città gridando ad alta voce grazia e perdono e gittando pollicini di grazia, i
più nervosa e l'arte più fina perdono il polso e l'arteria.
, trovo che... tutti si perdono dietro a gusti che non durano più
ritornato per ottenere il... perdono, ancorché non avessero cause sì ponderose
buone composizioni e scritture onde essi ne perdono maggiormente. -numeroso, abbondante
amore / spero trovar pietà, non che perdono. / ma ben veggio or sì
, senza essersi perdonati con un gran perdono. -in relazione con una prop
o 'pandemia'o 'etaira', perdono le foglie e diventano spine in paragone
il fazzoletto agli occhi, gli chiese perdono e offersesi che pregherebbe iddio per lui
che si acquistano con quelli che si perdono nel trascorrer degli anni. balbo,
maria, in quanto intercede per il perdono dei peccatori (e traduce l'espressione
cose, così sanza li amici si perdono le ricchezze. dante, inf.,
, pregando dio per lui, concedendogli perdono. a. cattaneo, i-59: niun
erano aderite a'franzesi mandomo a dimandare perdono, il quale fu conceduto, ma
spallanzani, iii-329: supplico rispettosamente di perdono il regio imperiale consiglio, se alle
due a cappelletto. se non chiediamo perdono noi per lui [il padre],
allorché sentono che li raggiunge intanto il perdono, e di cristo e degù uomini
quella ch'è d'onne valor valenza / perdono m'à se questo no servòlo.
. idem, i-209: mi chiedeva perdono, si dava della poveretta, riconosceva
sono non sensi, che io condono e perdono alla povera mente di v. s
giorno e una notte avrebbe ottenuto il perdono dei peccati; la caverna, meta
dire 'l vero, io non me la perdono: / chi me la desse non
di noi han praticata questa legge medesima del perdono, senza che quindi rimanga contaminata la
della nostra repubblica ed a me concedano perdono. leonardo, 9-45: malignità;
chi peccò ed a perorar co 'l perdono. = denom. da preambolo,
il suo servigio, / precesse il suo perdono. carducci, iii-10-130: la sensuale
genere? se no, ne chiedo perdono a'precettisti, ma non me ne sovviene
con certe furie ed ostinazioni, spesso le perdono [le donne]. sansovino,
antonio aveva dal grande augusto ottenuto il perdono, ebbe a predicar come ingiurioso quel
predóno1, sm. ant. perdono, indulgenza. gir. priuli
metatetica, di area venez., di perdono (v.). predóno2,
, gemeva, chiamava dio, domandava il perdono, implorava l'aiuto, pregava con
e richieserle in gran pregheria che li facesse perdono. laude cortonesi, 1-i-355: nui
e di implorare l'aiuto e il perdono, riconoscendo la condizione d'inferiorità rispetto
, di domanda e di richiesta di perdono); invocazione della grazia divina.
santi, per chiederne l'aiuto o il perdono e, rispettivamente, l'intercessione;
lo prego de'santi s'acquista il perdono de'peccati. 3. ant.
tutta lunga dando per recitata la scena del perdono cui essa già preludiava con un singhiozzo
i premisse [dio] che da lui perdono avesse. de'sommi, 25
carico, hanno la certa speranza del perdono e del premio, non temono più di
/ a blandir colle grazie e col perdono. pascoli, 1215: o prence,
cristoforo, le chiedesse in suo nome perdono d'essere stato lui la cagione,
.. promise con nuovo editto il perdono... eccettuò solamente i capi dei
lor vigore, e il finire quando lo perdono, che è passato l'autunno,
emenda / può farmi meritare il tuo perdono? / tu me l'addita: a
, 14-206: oggi è giorno di perdono, e per assidersi sul pancone nel refettorio
della fede e i miei impulsi di perdono. -che provvede alla salvaguardia di
. arrigo baldonasco, 395: ma perdono i dogliosi, / quei c'àn
xxxix-i-112: io seria presto a dimandar perdono, / ma io non so di che
]. prima che sieno divulgate si perdono le notizie e, se non furono subite
storie... alla fine si perdono; come si perdono certi fatti di
. alla fine si perdono; come si perdono certi fatti di cronaca, più belli
/ denari non risparmio, non la perdono a spesa. galdi, ii-286: gli
tirava ad altre sequele tranne al pretto perdono dei colpevoli. mazzini, 28-28:
lingua fatto prevalicare, umilissimamente vi domando perdono. baldi, 9-ii-130: gran temenza
la vattalia che adiutao, et io perdono ad essi. -e tutti li presoni de
in man recandosi / il prezzo del perdono, / da questa polve al trono
discosto sembianza di gran colline, e si perdono tutte torme della strada di prima.
io voglio far sentire che non gli perdono la mulesca presunzione, primo, di fare
falso. pulci, 13-24: io ti perdono, io fo con teco pace, /
pentirsi trovasse presso di te luogo di perdono. tasso, v-170: la sua [
la vattalia che adiutao, et io perdono ad essi. 4. introduce
quando loro padre e madre per vecchiaia perdono le penne sicché non sono acconci a
. carducci, ii-8-225: ti chiedo perdono dell'indugio, del silenzio, del
essere proseguita o viene concesso il perdono giudiziale all'imputato minorenne, mentre in
ricorrenza del dì natalizio dell'imperatore concede perdono ai processati politici. ghislanzoni, 120
di pioppi, le cui cime ondeggianti perdono figura e mobilità nella caligine biancastra del
o che precede (enclisi), perdono il loro accento (si veda in it
ginocchioni a piangerla pregare, a domandare perdono al ritratto, gemendo: -eh ritratto della
la pena tua, né il tuo perdono imploro. botta, 5-280: desideravano
: io ti esorto intanto a perdonare come perdono io. ti nomino anzi legatario perpetuo
che il tempo lo'rugge e come e'perdono forze, onori, virtù e prodeze
, onori o anche nel concedere un perdono. mascardi, 2-376: non è
perché in questo giorno non solamente essi perdono il prodotto dei favori che avrebbero potuto fare
riaccomodando tutto per benino, gli scavi perdono molto della loro grandiosità di testimonianze di
. / il profeta di pace e di perdono. -con valore di apposizione, in
mano). ghislanzoni, 17-185: perdono!... perdono, angelo mio
, 17-185: perdono!... perdono, angelo mio! -esclamò il giovane
vedono in iscorcio e quasi in profilo, perdono assai della larghezza ed appariscono lunghe sì
oggetti arrivano felicemente a destinazione ovvero si perdono per loro vizio intrinseco o per colpa
'profitto marittimo '; se invece si perdono per caso fortuito o per forza maggiore
a profitto,... ma si perdono intieramente, restando l'animo in un
o sire, più profondamente per implorare perdono dalla sua clemenza. pascoli, i-522
non quei che si gettano, che si perdono, che si profondono nel giuoco?
: però ti posa ed a me da'perdono, / ch'io ti prometto ben
trasgredirlo è un gran delitto / che perdono aver non può. -con riferimento alla
, 360: come a longino diede perdono, / ch'a darli de la lancia
ma sicura prontezza, con isperanza ai perdono, gli spinga. boccaccio, vili-1-255
d'afflizione e di speranza, implorando il perdono e mostrandosi indeterminatamente pronta a tutto ciò
ardono i petti, / pronti al perdono e al beneficio pronti / a consolar i
un aiuto, un premio, il perdono, ecc.). dante,
. / quindi umana pietà, pronto perdono / ai sedotti, agli erranti,
, ma per l'infelicità della pronunzia perdono le loro sentenze l'autorità e la
... credo di propiziarmi un benevolo perdono alle mie colpe, che sono tante
a ottenere il favore o il perdono divino mediante cerimonie rituali. -con
il peccato narrato meriti per la fatta emenda perdono e remissione e se la soddisfazzione fatta
senza dolore e senza proposito riceverebbe il perdono de'suoi peccati? » non lo
qualche cosa, senza avvedersene, si perdono a favellar molto d'un'altra e poi
ringrazio; se per biasimarmi, vi perdono; e pur che il mio nome
roba e delle cose del mondo facilmente perdono o almeno imbrattano la santa vergi
fece prieghi a dio che gli desse perdono. sentieri, iii-3-145: sappiate che
per prescrizione, amnistia, concessione del perdono giudiziale, ecc., o sulla non
un proscioglimento generale. 2. perdono dei peccati, assoluzione concessa al penitente
che per mezzo della confessione hanno ottenuto perdono delli peccati, perché vengono liberi dalla pena
, quel loro infinito di specchi che perdono la luce. ora le vedo, tutte
, offerse con proclama di parlamento il perdono se dentro dieci giorni si restituivano alle solite
del letto del fiume in cui si perdono; mal s'intende talvolta come e dove
perché io avessi ribrezzo nessuno di domandar perdono alla madre, ma quella prosternazione in
piedi..., gli chiese perdono. foscolo, i-706: antica è fama
mai più. cesarotti, i-xxxiv-229: chiese perdono del suo attentato e protestò che non
avrai perdono, o barbara, / da lui che
proprio luogo. -chiedere scusa o perdono. n. franco, 3-52:
forma di pacar dio: domandargli ginocchione perdono et immediatamente dopo, spregiandolo, provocarlo
io, per lo vostro amore, perdono e rendo pace a lancialotto. 8
magica, e poi quelli che non si perdono mai queste specie di provvidenze: borsaioli
in un paese 'socialista 'gli uomini perdono senz'altro i loro complessi. f
prove impostele da afrodite, ottenne infine il perdono di eros che, con il consenso
lui perché gl'impetrasse da dio il perdono de'suoi peccati, benché non avesse gran
ottenne dal popolo che si publicasse un perdono generale a tutti quei nobili che si
pavimenti con i capelli, chiedendo a gltddii perdono e il fine dell'ira celeste e
i-iv-66: perdon, dic'ei, perdono / ai miseri cruciati. / io son
fa conoscere, che subito i pazienti perdono el senso del tatto nelle parti esteriori,
gli amari tuoi rimproveri pungenti / compatisco e perdono. rajberti, 5-31: se tenete
(167): le rispose che il perdono... era cosa troppo agevole
giorno di punizione si dimanda e si ottiene perdono. ferd. martini, 4-28:
veditore de'nostri cuori, equità e perdono, ma presso gli uomini merita punizione,
/ a blandir colle grazie e col perdono. socct, ii-i- 585:
non portasse altrimenti l'abolizione e 'l perdono di tutto ciò era passato nelli cinque
per effetto la correzione dei vizi, il perdono delle colpe, la purificazione spirituale o
, scusare qualcuno; ottenergli indulgenza e perdono, farlo assolvere; dimostrare la propria
. -intr. chiedere scusa o perdono. sarpi, ix-21: gio.
minor pena, né vi era luogo al perdono per chi contro una sola sillaba,
cominciando i cibi a putrefarsi, non perdono di subito il sapore, laonde ponno
non hanno una fisonomia particolare e si perdono in quella putrida vegetazione comune a tutti
volle andare a visitarlo e a chiedergli perdono per la mancanza che gli avevano fatto
anche più vasta. gli angoli si perdono nel buio. le masse nere e
marie si riceverà questa indulgenza e questo perdono dal primo papa pontefice missere san pietro
pietro apostolo tre anni e tre quarantane di perdono. g. rucellai il vecchio
andare alla quarantina a roma e al perdono più di diecimila lombardi gentili uomini ed altri
il suo quaresimale, e il pane del perdono, s'allacciò la tonaca con la
impulsi. -figur. grazia, perdono (per colpe o peccati).
amari tuoi rimproveri pungenti / compatisco e perdono. foscolo, iv-403: io ero il
': con questa condizione. 4 ti perdono, ma con questo che tu mi
venera il mio quia / ricercando il perdono / con santa ipocrisia. 3
dell'offeso. -figur. perdono, remissione dei peccati concessa da dio
madama di jasy dover pur domandare umilmente perdono, se egli, forestiero, osato
grazia io raquisti. / -io ti perdono, ed in grazia ti racceptò, /
, la terra? / chi bel perdono impetra a l'uom già reo? /
la figliuola. -chiedere indulgenza o perdono di una colpa, o pietà per
tutte ci raccomandano la beneficienza, il perdono e l'amore. -in
riaccomodando tutto per benino, gli scavi perdono molto della loro grandiosità di testimonianze di
. d. bartoli, 43-3-244: chiedendo perdono e misericordia, tanto promise e spergiurò
cicognini, 108: tempo è già di perdono, / e che la tua bontà
e rivestitosi, voleva chiedermi un soverchio perdono dell'errore commesso nella mia persona e
papini, iv-457: il tema del 'perdono '... è uno dei raccordi
(talora anche a temperatura ordinaria) perdono la loro attività. g. giacobini
giamboni, 7-33: come i raunati perdono lo spazio di combattere e dà l'
; / né dovemo sperar da te perdono, / se riguardiamo a nostra vita sconcia
ragiono, / non ti chero perdono, / ch'io non credo potere /
subito un volo fin costà, per chiedervi perdono del fallo commesso. luigi mocenigo,
amore / spero trovar pietà, non che perdono. boccaccio, dee., 7-conci
, se non che i giuo- catori perdono a guisa d'ebri l'intelletto e la
che vi chieggo, o signor, perdono! condonate fallo alla temerità innawe- duta
era cieca e venuta a roma al perdono, per ispirazione di dio andò a
: ho chiesto poco fa a tuo marito perdono de'rammarichi che gli ho recati;
sono già degne di scusa né di perdono certe donne le quali, non ostante che
prediche, delle minacce, delle dimande di perdono, delle promesse, de'giuramenti di
occupare gli altrui confini a misura che perdono della propria loro giurisdizione. 7
si sottometteva al suo sovrano, ottenendo perdono e al tempo stesso l'ordine di volgersi
donne, passano il fior di gioventù, perdono i lineamenti femminili, e nelle fattezze
di loro arnesi per la subita abbondanza perdono. e quelle per lo ratto del fiotto
della fraternità, per ciascuna volta arae di perdono die cxl. paolo da cetialdo
giamboni, 7-33: come i raunati perdono lo spazio di combattere e dà l'
ravvedersi, l'umiliarsi, el dimandar perdono, vaglia per un gran merito, se
cuore ch'egli si rivolse a chieder perdono a'compagni. -opera di redenzione di
i-41-28: se sapienzia e ogni altra virtude perdono loro podere contra la potenzia di fortuna
aeiramore, che ravviva beneficando e col perdono ricrea. nievo, 312: giulio del
al re del paradiso / può domandar perdono anzi l'occaso. imitazione di cristo
di conoscenza, di conversione, di perdono, di amore e di morte, la
le sue immagini s'abbuiano e si perdono in una trasfigurazione fantastica senza mistero.
pentirsi trovasse presso di te luogo di perdono, in tanto ch'in fin dalla memoria
hanno buon recapito di quelle che si perdono. nievo, 209: rimasta in
: in man recandosi / il prezzo del perdono, / da questa polve al trono
: ho chiesto poco fa a tuo marito perdono de'rammarichi che gli ho recati;
goffredo: -o principe clemente, / perdono a chieder ne vegn'io, ch'in
buoni leggitori... io chiedo perdono, se, volendo narrar loro dello stato
di operar bene, perché degni concedergli un perdono generoso. = denom. da
comunicarmi: insomma ai redimermi, chiedendo perdono a dio dei miei peccati.
, ove il canal fa volta, / perdono l'ordinanza ì regattanti. dizionario di
pieno il regno de'cieli, chiederanno perdono a dio per questo buon conciapelle.
ammenda dei propri peccati; ottenere il perdono divino tramite la confessione. pirandello
biondi, 52: ve ne chiedo umilissimo perdono. e quando io no 'l
nel pensiero cri stiano, perdono dei peccati dell'uomo, concesso
paternostri. -possibilità d'ottenere il perdono. ariosto, 17-1: il giusto
di chi ha un comportamento reprensibile; perdono delle offese. -anche: disposizione a
solamente i capi dei ribelli [dal perdono]... con promettere anche al
le vele duplici, lunge, e si perdono, / alcèdini fuggenti / verso le
de'31 dello stesso nella quale domandava perdono a v. s. tanto della presunzione
reprobi, un peccatore senza possibilità di perdono; e doveva acconciarsi a dormire solo
suo volto ed il rescritto del suo perdono. f. f. frugoni, 11-86
. foscolo, ix-1-287: dante rispinse il perdono offertogli da'suoi concittadini. manzoni,
; lo è oggi, del suo perdono, il sovrano. -per estens
tutta lunga dando per recitata la scena del perdono cui essa già preludiava con un singhiozzo
fonte nella gotta sparse su la terra perdono il moto e sono condensate dal- paria
, l'affetto, la grazia, il perdono concesso precedentemente a una persona.
porto, colla promessa di un generai perdono e di essere ciascheduno di loro riabilitati alle
occasione saria di farmi / degno del suo perdono, e il suo bel cuore /
cristo, ministro di pace e di perdono, commette un delitto, comandando incendi,
riaccomodando tutto per benino, gli scavi perdono molto della loro grandiosità di testimonianze di
come ombre, i cui esili contorni si perdono nel- aere denso che le avvolge.
grazia, come primo segno e del perdono e della ricuperata sanità, fu preso
non valsero ragioni e preghiere per ottenergli perdono e farlo riammettere in casa. bernari
/ le porte della grazia e del perdono / e scorge i nostri passi / là
370: le gemme... perdono la forza pel freddo e le tagliature si
specie di ribaldaggine... dopo il perdono e perdono donato con tanto amore?
ribaldaggine... dopo il perdono e perdono donato con tanto amore?
comune di sangimi- gnano chiesono misericordia e perdono...; per la qual cosa
qual cosa tu loro fatta grazia e perdono a dì io d'ottobre, ribandendo
riconciliato con dio, avendo ricevuto il perdono dei peccati. laude cortonesi, 1-ii-289
seconda volta e'paesi rebellati, si perdono con più diffi- cultà. g.
più principali di quella contrada a domandargli perdono et a pregarlo non gli ruvinasse e
d'una volta. -avere il perdono (anche da dio). cavalca
peccatore che a lui di ricevere il perdono. tortora, i-16: quei capi
quei capi che non speravano di ricever perdono... si erano dirizzati a
reale è sempre grande. i nostri biglietti perdono il 30 e il 40 per cento
amor di dio e di mio padre ti perdono il colpo dato, e per ricompensasione
vegna meno ». 2. perdono di una colpa o di un peccato.
, la terra? / chi bel perdono impetra a ruom già reo?
riconciliarci nella vita e nella morte al perdono d'iddio. -riunire due confessioni
boccaccio, iv-89: tutto il ti perdono, se tu solamente, di grazia,
sua colpa, fece penitenzia e domandogli perdono. s. gregorio magno volgar.,
servire. carducci, ii-6-188: le chieggo perdono dello stile, dove troverà una mistura
fatto pensatamente, ma tutta volta domanda perdono. novellino, xxviii-828: allora il
ricordi di viaggio, capricci), che perdono ogni valore appena usciti dal negozio.
ricorrenza del dì natalizio dell'imperatore concede perdono ai processati politici. ghislanzoni, 1-26
un trapassato, per ottenerne grazie, perdono o intercessione (o anche al demonio
o ricovrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio. -passare
immediatamente alla ncreazione delli spiriti che si perdono. -ristoro, rifocillamento (e
calma. / quindi umana pietà, pronto perdono / ai sedotti, agli erranti,
degli albanzani, i-179: se i lacedemoni perdono quest'armata, tosto si rifaranno.
a quell'idee di misericordia, di perdono e d'amore; poi ricadeva sotto il
, / ed el fé lor perdono; / e anche el refedier poi.
mister li... gli chiese perdono, non avrebbe potuto riferire un'espressione
medesime o, se pur s'accostano, perdono il vigore e la forza. codemo
la: ma son voci che si perdono nel vuoto. pavese, 2-41: col
viene spogliata e mutilata, a roma perdono giorni e giorni per il vecchio riffe
pu- blicò altresì don luigi un generai perdono a'delinquenti. angiolini, 350:
si pose ordine per la publicazione del perdono generale alli sudditi per il giorno dietro
ma riformata con le aggionte del sudetto perdono e del capitolo delle restituzioni. goldoni
beni- gnitade tua; domando del fallo perdono. domenico da montecchiello, 61:
]: v. s. mi concederà perdono, se le mando queste poche e
: non negarmi, oh dio!, perdono, / e ti scorda il tuo
, -non so come ottenermi il vostro perdono... -eh, orse.
.. giustificazione. 5. perdono (di una colpa); remissione (
mi curo degli schemi della giudea e perdono alla mia figliuola prediletta la superflua rimbeccata
, che processione di formicole! non perdono il loro tempo a farsi la buona rimessa
potente la limosina ad impetrarci da dio il perdono, se per disavventura ci siam lasciati
: io di continuo domando per voi questo perdono, facendo come quel poverino che si
infidare nella clemenza di dio per ottenere perdono. sizione legislativa esistente. cominciarono notabilmente a
lui accatta per noi grazia, e perdono a noi, che ci rimettiamo devotamente
fiorire e, se s'aprono, perdono subito 1 petali. -rimontare in
, è certo che le gemme loro perdono la forza pel freddo.
e zeppan di grasso e di carne sinché perdono il fiato. 5.
salvifica di dio, alla protezione e al perdono che dio concede ai fedeli o all'
vivere. io comprendo ogni passione e perdono », disse hans e rinascose l'ima-
sciascia, 11-127: gli scoppi si perdono opachi nella vastità della grotta. a
lui, e gli membri e gli occhi perdono la grossezza, e diventano gioiosi
a quell'idee di misericordia, di perdono e d'amore; poi ricadeva sotto
detto antipapa predicò in isa e diede perdono, come potea, di colpa e di
si buttano dinanzi a'piedi a chiedervi perdono delle offese fattevi e desiar i vostri favori
su l'arbore all'invernata, le vecchie perdono il
piangendo a cald'occhi, le chiede perdono del suo fallo. n. franco,
ministri, che devono rintracciarla, la perdono nella faragine de'grandi affari.
disciolti / in memoria immortai del gran perdono. = deverb. da rintonare1.
hanno ancora troppa corposità, e questo perdono nei secondi olandesi, dove i pani
compensatrice. bersezio, 49: ti perdono, ti perdono,... non
bersezio, 49: ti perdono, ti perdono,... non piangere,
co lagrime e con veracci ripentanza adimandando perdono. bencivenni, 4-50: appresso la ripentenza
aver fall perdona volenteroso di dare perdono che noi di domandarlo. petrarca,
prieghi da ripentiti e chiedenti penitenza e perdono. 2. per estens. che
vergiamo che ad un tempo le parole si perdono e le idee. g. bianchetti
- intr.: concedere più volte il perdono. tommaseo [s. v.
; e a chi non mi apre io perdono; ma non ripicchio perché non ho
ripiglia il di sopra e, inclinando al perdono, accordano dei patti accettabili.
pria che dell'ardir mio pace e perdono / non riportiate. baldi, i-121:
fatti di cesare, 97: cotal perdono non amava dominzio; anzi si mise
non sanno mai indursi a dare il perdono a chi con offese o affronti apportò nocumento
chiedergli, in nome pubblico, mercé e perdono, pregandolo di tornarsi e risagrar loro
4-965: lo spinola fece anche pubblicare un perdono generale a favore di tutti quelli che
, ciechi dall'ingordigia del guadagno, perdono il capitale ancora. chiabrera, 1-ii-382
in tinte sì miti che sfumano e si perdono in certo languore. = deriv
del non avermi veduto ieri sera, gli perdono la crudele riservatezza con cui mi ha
, 6-ii-282: già risuonò l'universal perdono / dai pacifici rostri a'rei.
/ denan non risparmio, non la perdono a spesa. d'este, 13:
, che giovarebbe in questi frangenti il perdono, quando non virtù di clemenza, né
cesarotti, 1-xxxji-40: umana pietà, pronto perdono / ai sedotti, agli erranti,
munizioni si guastano e gli armamenti si perdono. successi della guerra fra i turchi
pianto, si chiamava indegna del di lei perdono. svevo, 8- 69:
la empiva d'acqua e, chiedendo perdono dell'improprietà del bicchiere, dava ristoro
o. vecchi, lxv-183: l'impetrar perdono è tutto vano, / ché a
nell'istante della nuova visione tutte le antiche perdono la loro vita propria e ricevono il
non possono, tutte quante insieme le perdono. dante, vita nuova, 21-8
, ii-319: la germania e l'austria perdono sempre e dappertutto come lo provano le
persona molto savia diceva che i religiosi perdono molto più di fervore conversando nella corte
danna. compagni, iv-388: riceuto il perdono dallo impe- radore, una altra volta
congregazione de gli uomini. -ottenere perdono. fausto da longiano, iv-36:
e confessato il suo delitto, ritrovò perdono appresso lui. tasso, 2-25:
2-25: non speri più di ritrovar perdono / cor pudico, alta mente e
tuono / preparerà le vie del suo perdono / nel cor ribelle che gli mafediva,
/ chiedendo a te del primo duol perdono. fagiuolt, xiv-156: qual cicerone fatevi
con riverente atto delle passate cose cercò perdono. magalotti, 9-2-260: ordinò alla
i-129: alla duchessa sua moglie domandò perdono se in alcuna cosa l'avesse mai
riverenza, / diede quaranta giorni di perdono. boccaccio, i-539: biancofiore..
consecrate confesso queste rime, affinché quanto perdono di valore per la penna che ha scritto
, xi-287: a vossustrissima / umilmente perdono / chiedo, padrona mia riveritissima.
. petrarca, 142-28: io cheggio perdono a queste frondi, / se rivolgendo
due parti d'animale: nel qual perdono parte di spirito e sostanza e diventano
i-313: e là, lontano si perdono le romanelle delle risaiole, immerse a
sie secur ch'ancor non ti 'l perdono; / poi ch'el mi doia usar
accordi la vanno isminuzzando e mai ne perdono una, che non lancino la fantasia
amate la ricompensa al loro amore, perdono il tempo e ingannano inutilmente se stessi
quali aspettano ch'io parli loro del perdono di dio, per ascoltar le tue voci
, ripeteva la sua confessione, domandava perdono in nome di lei [giustina]
levato il saluto, ogni tanto le rubinetterie perdono gocce di sangue. =
i di cui capitali in parte si perdono ed in parte passano al vincitore.
uomo, avvegnaché molti per loro difetto perdono questo bene e toma loro in mina
prestare tempo nel quale potendosi pentere meritasse perdono. = nome d'azione da ruinare
v-329: delle vetture gli ultimi rulli si perdono immersi / nel solenne respiro di roma
rumore contro quella decisione di un generale perdono. -levare, fare rumore o
si può dare più che un anno di perdono. b. pitti, 1-10
-rendere puro l'animo con il perdono. allegrezze della vergine maria, 20
: con festa ve n'andate / pel perdono a pontriemoli alla sagra. sanudo,
le carni lungo tempo nella salagione, perdono un po'della loro proprietà e divengono
: ché le donne le quali perdono mezza giornata allo specchio, vi stanno
, ne mertarei mercé, non che perdono. 9. che contiene pettegolezzi
preghiate per l'alma, / che di perdono dio non faccia nego / ma levili
sono magri: imperciocché quando sono grassi perdono loro salsezza e durezza e amarore.
grani fuor della tega e se ne perdono molti. d'annunzio, rv-2-203: di
93: quei canti che la sera si perdono tra le colline, ti portano come
, / ti fésti rea da disperar perdono. 3. difendere vittoriosamente
tutti che passan di qui ci pigliano il perdono (ne tiran giù qualcuna per divozione
avrà temperato col balsamo della speranza nel perdono di lui che morì per salvarci.
-per estens. perdono da chi è stato offeso, rinuncia
, i-69: l'oste seguitava a gridare perdono. alla perfine giunsero il curato ed
, iii-26-337: ci accorda perfino il suo perdono! lui! cotesto filosofo di sangue
guarda il popolo, e a dio chiede perdono / de la notte di san bartolommeo
opinione di guadagnarvisi gran meriti e generai perdono. gioberti, 4-185: la caverna di
vita che vi chieggo fin d'ora perdono della mala stima che vi ho lasciato
quando in ozio son soli, o che perdono / il tempo a scacchi, o
accusato. gioia, 1-i-302: gli uomini perdono il diritto di sapere la verità,
riformano difficilmente; e, riformate, perdono presto la sua buona instituzione, e sempre
che s'accentrano intorno al popolo mediatore perdono la loro personalità e ne diventano satellizio
ottenne dal popolo che si publicasse un perdono generale a tutti quei nobili che si
a casa, giornali che raccontano il perdono della signora elvira, pubblica ammenda del
: « oda cobona tutta: / io perdono alla cafria ». -nel
: i vecchi notabili a un certo punto perdono la testa,... si
o di un vantaggio spirituale o del perdono divino. canale, 12-137: riede
spirituale, per l'otte- nimento del perdono divino o, anche, per contribuire
, e a lei non la perdono! = comp. dal pref
pavese, 9: le langhe non si perdono. / tutto questo mi ha detto
... le confessioni più scabrose perdono lo scabro. 10. ant
, come soglion esser tutti quelli che perdono a quel gioco [degli scacchi],
e riportollemi con grande compunzione, domandandomi perdono del peccato. savonarola, 7-i-153:
chi mai, chi mai, domando perdono se mi scaldo, potrà appuntarmi di glorificare
, in vece di severissimo gastigo, femminil perdono. con questo scaligeriano paradosso egli fa
'l zappare o vangare o scalzare, perdono il fiore. -abbattere o principiare
per il bene del 'proximus tuus'(chiedo perdono dello scambiamento di relazione).
. beccaria, ii-634: chiediamo umilmente perdono alla maestà vostra se abbiamo ritardato qualche
fogazzaro, vi-192: bassanelli gli chiese perdono di averlo scandolezzato con il suo ateismo.
e sorelle mie, a tutte dimando perdono de ogni pena e scandolo che dato ve
. gozzi, 1-818: tutto allegro chiede perdono a zirma dei mali trattamenti, la
v-3-455: in grazia del lavoro, ti perdono il ritardo, ma con patto,
in questo territorio della gente flemmatica, perdono le staffe, si scapricciano in tutti
cardinal barberino. -purificarsi, ricevere il perdono dei peccati commessi. alamanni,
, come questi da me citati, perdono non poco del loro effetto, siccome
avrebbe scattato, avrebbe respinto sdegnosamente quel perdono. svevo, 4-936: l'infermiera
proprio da colpire, / se si perdono a leggere il baccelli ». nievo,
calen di agosto ti arroto mille anni di perdono ogni dì. = forma aferetica
'schenide'o 'pandemia'o 'etaira', perdono le foglie. = voce dotta,
subiti ed irreparabili anche i più cauti perdono la scherma e il cervello.
volumi. carducci, ii-2-20: il perdono sarìa leggieramente conceduto, se tu sapessi
. posti davanti a 'la ginestra', perdono di colpo la bussola, non sanno più
io sono! / fratello, 10 perdono ». saba, 5-291: come te
tutti? certo che no! si perdono con la sciapica, s'ingannano con
, dèe star certo d'ottenerne grazia e perdono. compa per questa /
dio vi protegga; quanto a me vi perdono, ma non posso che disprezzare le
che io mi sono ingegnato annestarli, perdono tutto quel sonoro che ha il verso e
suo esercito, aveva pensato sorvenienti si perdono dietro a farfalle ed a fiori o sciodi
: appena il sole esce fuori i monti perdono il colore azzurro cupo e via via
colore azzurro cupo e via via scolorandosi perdono la solidità e doventam nebbiosi e si
la solidità e doventam nebbiosi e si perdono in una gloria di luce. sa
modo di scolparmi. 6. trovare perdono dei peccati. dante, purg.
nostra. dalì'ongaro, 149: « perdono, signore, che entra tutte le sue
modo d'avverbio. tera; e perdono della scomposta lettera mia di ieri! ma
; / né dovemo sperar da te perdono, / se riguardiamo a nostra vita sconcia
benci, lxxxviii-i-258: onde aspetto perdono? / da sia l'ora e 'l
». 4. stor. perdono che era concesso ai colpiti da bando
allo scoperto -e prima di partire chiese perdono ai soldati. - in
scoppiodi pianto, / per ogni preghiera: perdono. d'annunzio, iv- 1-113:
ant. che dimentica, disposto al perdono e all'indulgenza. storie de
era dinanzi alle case della lutti / il perdono e l'oblio scorrerà. città e
a rio janeiro, ma lungo la strada perdono mano a mano le loro virtù,
i generosi sul campo daranno e riceveranno perdono », il popolo brontola cupo e scorrubbiato
, vestiti a scorruccio, chiedessero inginocchiati perdono al papa di avereavuto ragione. -sonare
morire prima di voi, e vi perdono! -in imprecazioni. poesie
stano dalla linea retta, tanto perdono della lor caduta, e quanto
con la re e i peltri non perdono un riflesso, dove la seta sgrigiola
un clima così variabile che gli astronomi ne perdono la scrima; ma l'anno che
spiegarle ogni cosa; e chiederle perdono, per scritto. -con assoluta
alcune di esse proprietà, che si perdono per non essere chi le ardisca scrivere
, se la vogliono scrutiniare, la perdono. giuglaris, 2-469: voglio bene a
un gesto) volta a ottenere il perdono, per sé o per altri, per
aver potuto accettare. 2. perdono o comprensione o indulgenza che si è
penitenza, credeami pure averne ottenuto il perdono, perocché ben pareami averlo meritato.
. 2. che merita il perdono, la comprensione, l'indulgenza altrui
; trovare scuse a discarico; chiedere perdono per quanto si è fatto di biasimevole o
il ritratto era quasi compiuto, -degno di perdono da parte di dio.
: io son degno non solo di perdono e di grazia, ma di iscusazione.
che sdolo- riscono e che non si perdono perché radicano, tracciano un cerchio intorno
e fermo / possa con tua clemenza aver perdono, / tu sai ben quant'io
non arrivano mai al mare perché si perdono per la secca. savi, 2-ii-254:
sian troppopasse, altrimenti dànno nel secco e perdono di gusto. -legna di secco
preghiate per l'alma, / che di perdono dio non faccianego / ma levili da collo
io voglio far sentire che non gli perdono la mulesca presunzioavevo annunziato di farlo io
presenzia, si gittarono in terra chegiendo perdono. lo re disse: « tornate a
, 10-39: la bontà la carità il perdono / di prenderlo nel sedere / per
, / quindi umana pietà, pronto perdono / ai sedotti, agli erranti, imposta
macchinazioni e loro come quei giuocatori che perdono la buona moneta e restano con i
. segno di ciò si è che si perdono e sono tolti all'uomo, o
pane, e avuto un segno del suo perdono. -quanto manifesta la volontà di
segno / della vera umiltà, chieggio perdono. g. gozzi, i-13-188: il
-cara figlia.. signore, vi domando perdono... - seguite i vostri
, non bisogna di domandar né di dar perdono, fossero e quello seguissero, che
filo (la lepre) ma non la perdono più; e se non s'imboscano,
sentirò / lo colpo tal, che disperar perdono. 22. dare credito a
ch'abbiail ciel (colpa tua) oggi perdono, / poi che d'aver trovato /
pigliati giovani, [i francolini] mangianoe perdono in qualche parte la salvatichézza e si tengono
ombra sembran qualchemazzo di captivi fiori / che perdono la loro sembianza. -spoglia,
semi-amnistia, ch'è una derisione: perdono a tutti, meno quasi tutti.
de amicis, ii-738: « sì, perdono.. », mormorò con voce
giordani, v-73: non che di perdono, ma ai grazia e di benevolenza
caducifoglie che, nei nostri climi, perdono tutte le foglie soprattutto in corrispondenza dell'
viti che per lo troppo lagrima- re perdono il frutto, dicono i greci cne nello
tempo di guerre. -figur. perdono, assoluzione. fiore [dante]
disegno. carducci, iii-27-36: chiedo perdono dell'aver creduto che il rinnovamento classico
alberti, ii-102: vediamo che morendo si perdono e'sentimenti, né può dolersi chi
molti per questo affetto sono rapiti e perdono li sentimenti corporali. -richiamare qualcuno
sentirò / lo colpo tal che disperar perdono. -sentire il medesimo: avere
di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio. delminio,
mangiò conuna specie di voluttà il pane del perdono: ma ne risparmiò un tozzo,
ti serberai in altra volta a alcuno perdono, al quale io per avventura ti farò
di gastigo ai superbi e sicurtà di perdono agli umili, pigli essempio da la
due funzionari che affiancano glispecialisti dei 'servizi') perdono il sonno a catalogare il materiale trovato
quelli e'quali, presi da inimici, perdono la libertà e rimangono nella podestà di
bottoncino rotondetto, teggiamenti da maschi dimenticano e perdono tutte le 11 piccolo sesso si ritorceva
affatto e... i setaioli perdono 3000 lire al chilogrammo. gramsci, 4-99
: detto di idee, azioni che perdono efficacia perché anticipate o ritardate rispetto ad
le campane], e per tali sfenditure perdono il suono. lauro, 2-1 ir
. dolfin, lxxx-4-613: chieggo riverente perdono, se sono uscito dalla mia sfera.
peccati sempre sta pronta la grazia al perdono, a nuove mine sempre si offerisce
perché, sebbene le mie lettere si perdono tutto giorno, quelle però che vengono
à offeso, / sforzasi di dar perdono. compagni, ii-218: barone che
, xxv-2-286: io ancora vi chieggo perdono, messere e signor mio, della offesa
marotta, 1-232: « mamma schiavona, perdono e pietà » gridavano certe donnette,
tinte sì miti che sfumano e si perdono in certo languore, il quale tanto
nuovo stile, che m'imboglia, / perdono da chi sa con quanta pena /
ciò ch'incontra, e dà a nessun perdono, / sibila e stride. trissino
meglio che egli poteva securandosi, domandava perdono di averlo in tal guisa consigliato.
le cose, così sanza li amici si perdono le ricchezze. guittone, i-41-20:
.. tutto parve finito conuna promessa di perdono generale e l'elezione di nuova signoria
12. sommamente misericordioso (il perdono di dio). c.
/ a la clemenza, al signoril perdono / le tempre del tuo cor più pronte
, come di colpa leggiera, un generoso perdono. -spiegarsi, aprendosi con qualcuno
non-luogo, dove cessano spazio e tempo e perdono validità tutte le leggi fisiche conosciute.
delle 'pièces noires'di anouihl, che perdono i ragazzi innocenti. -che conferisce
porto tormento / e del peccato altrui cheggio perdono; / anzi del mio, ché
di slargar la mano ad un ampio perdono verso i suoi sudditi e vassalli, è
, l'una festiva in cui si perdono nelle osterie a giocare e ad ubbriacarsi
. r. martini, 119: vi perdono ogni cosa se mi dite d'onde
nel copiare si smarriscono, anzi pur si perdono le voci. -non far
pavimento della medesima chiesa e quivi si perdono quasi che affatto: e se queste si
over morello oscuro; col falzalo si perdono, e coi neri s'oscurano e smarriscono
aggiungere che i comici talvolta smarronano e perdono il senno. 2. tr
: a te, cara amica, domando perdono di tante mie smemoratezze. bernari,
l'ora imbruna / le verdi foglie perdono / la singolarità folta e smerlata. paolieri
. / marte umil s'inginocchia e vuol perdono, / e mira e sente smidollati
poteva nascere, mandò il figliuolo a chieder perdono al giovane ferito. segneri, i-132
smorzar troppo le parole finali, che si perdono. d'annunzio, iv-1-224: smorzava
buon governo, stan lì smunti smunti e perdono il frutto. jovine, 316
, / morto era il paladin senza perdono. -con uso recipr.
perché non dèi rimaner sodisfatto domandandotene io perdono? tasso, ii-534: sarebbe gran cortesia
sono un po'più sodi, non si perdono in chiasso come lui.
reprobi, un peccatore senza possibilità di perdono; e doveva acconciarsi a dormire solo
poi timoroso di aver ecceduto, implora perdono con sguardi lunghi e soffici.
labbra ghislanzoni, 16-227: « io ti perdono, onesta fanciulla », disse enrico
avete sofferto vicino. carducci, ii-7-157: perdono, mia dolce amica, soffrimi qual
, gli cadrebbe ai piedi e gli chiederebbe perdono. -levare da soffrire-,
pauroso e sofistico- so, ne chiedo perdono a tutti gli amici stanteché la cosa mi
le commesse crudeltà e chiederne penitenza e perdono, suggettandosi alla pubblica soddisfazione canonica.
romani... facevano chiedere il perdono del fiume prima di soggiogarlo con un
servirla e pretende ch'io le domandi perdono di un'offesa sognata! manzoni,
delle armi. tansillo, 1-39: perdono ad un guerrier che vive a soldo,
iacopone, 10-22: la speranza del perdono / sì è data a chi la vole
, che si accorge che gli altri perdono vincendo e che voi vincete perdendo,
signor vedrai / mansuefatto a te chieder perdono, / e sollevarti oltriogni altro mortale /
soluzióne2, sf. ant. assoluzione, perdono dei peccati concesso al penitente dal sacerdote
, cari amici miei, io vi perdono / se un non vi potei trar da
rasciuga il ciglio, / ch'io ti perdono. d'annunzio, i-601: ella
volle andare a visitarlo e a chiedergli perdono per la mancanza che gli avevano fatto i
: or va, sonetto, e chiedile perdono, / s'io dico cosa che
che, pentiti delle colpe, imploriamo il perdono. 3. accettare con rassegnazione
come ci è stato detto, si perdono spesso. poscia che pensando che detto capo
armata..., gli chiese perdono del suo attentato. -con uso
me ne lo udire la nuova del perdono ottenuto, che si crede ch'io diventassi
la quale troppo è vero quel re spesso perdono. che ne disse l'apostolo,
vengono affette in un certo modo e ne perdono quella riputazione che la propria perfezzione dovrebbe
sentirò / lo colpo tal che disperar perdono. gigli, 2-259: muse, sorgete
coprendolo di spume, poi rientrano e si perdono sotto le onde sorvegnenti.
tuttavia la battaglia, mentre i sorvenienti si perdono dietro a farfalle ed a fiori o
di roma, quando possono trarre danari non perdono occasione alcuna; et maxime quando tucti
del ragazzo. -chiedere il perdono con umiltà, con tono supplichevole.
in qualche mancanza, ne sospiro umilmente il perdono. pascoli, 30: queste bimbe
che offesero dio santo, / che perdono ne sospirano / con sì lungo inno di
di questa vita si dipartono, non perdono la libertà dello arbitrio, benché la
calunniare la veritade, e quindi perdono il proprio essere. guarini, 2-37:
: sie secur ch'ancor non ti 'l perdono: / poi ch'el mi doia
stampatori o copiatori tutto il dì si perdono, che allora i traditori, come fu
oco spirito, che facilmente la perdono, debbono i primi esser evuti
: dalla cortesia della signoria vòstra spero perdono alla mia soverchia confidenza. verga,
: se li vizi suprabbondano, elli si perdono; se elli sono sì pochi che
-ma, tono mirabilmente, e retimologie si perdono. pare, salvandone lo spirito.
le quali a cagione del loro discredito perdono lo spaccio che avevano fuori paese.
/ spero trovar pietà, non che perdono. carducci, iii-30-266: 'sparse': divulgate
più rari e sbrendolati; / e perdono i calzoni / gli spauracchi vestiti da
con i capelli chiedendo a gl'iddii perdono. 2. rimuovere, levare
alla resipiscenza, spegnimento delle gabelle e perdono generale di questo tenore.
, per cui il cristiano confida nel perdono dei peccati e nella vita eterna,
mondo, che spendono il tempo e perdono l'anima e lo corpo in servigio di
della grazia, il cristiano confida nel perdono dei peccati, nella vita eterna e
, xxxii-1158: della spergiura mano / or perdono ti chiede / quest'anima innocente.
o di'pure, ch'io tei perdono, del mio capriccio. carducci, ii-10-239
missione chiama il boccaccio, e benché perdono non spettapropriamente se non a'giudici. boterò
gozzano, ii-313: io ti chiedo perdono nel tuo nome, /...
: or va', sonetto, e chiedile perdono, / s'io dico cosa che
cui fila incominciano nell'eternità e si perdono nell'eternità. -propagarsi notevolmente (un'
, 2-i-407: il tonno soddisfatto del perdono concesso prendeva il largo col mare
tremante che non ardisce neppure ai chieder perdono al suo dio. 4
quei che si gettano, che si perdono, che si profondono nel giuoco rimanendo chi'
crudelmente spogliati dei loro stati, insieme perdono la vita. l. adimari,
di sua maestà, nel quale si concedeva perdono a chiunque complice nel delitto fosse andato
le nozze non si facciano, si perdono e le ricevute si restituiscono in doppio
che ogni dì più si sprofondano e si perdono nella materia terrestre.
alfieri, iii-1-48: la certezza del perdono di ogni qualunque iniquità col solo confessarla
o morte / vergini! chiede il perdono / quei ch'ha percosso ed ucciso
ottenne dal popolo che si publicasse un perdono generale a tutti quei nobili che si staccassero
, 2-xxiv-256: il lieto fine, il perdono reciproco, accadono nell'ombra di una
simile alla musica, le sue forme perdono ogni statica, si staccano dal peso della
battesimo o che l'ha riacquistata col perdono di dio dopo averla perduta col peccato
, pretermettendo il disputare se il chiedere perdono e il supplicare ha propriamente stato)
seguente. -anche: l'indulgenza, il perdono lucrato con la partecipazione a tale officiatura
con la fronte stellata di sangue, chiede perdono di non poter essere un uomo d'
/ spero trovar pietà, non che perdono. boccaccio, dee., 4-intr.
lo cavallo che sia loro mendato se 'l perdono in battaglia. g. moretti,
su l'arbore all'invernata, le vecchie perdono il succhio, diventando stoppose. f
pianta o staccati e conservati su stuoie, perdono acidi e tannini, acquistando invece la
in faccia, / pe'figli rei perdono / essa ci strappa. mazzini, 44-126
furono ad umiliarsi costretti ea a chieder perdono. botta, 6-i-306: per la
gozzano, ii-313: io ti chiedo perdono... /... /
strofinarsi ai potenti, e uomini e donne perdono così la loro dignità.
a un illustre morir, ch'io le perdono. / non morrò tutto intero per
un luogo dove si accordava un generale perdono... con lui pensava di fare
830: te sola più su del perdono / l'amor che può tuttolocò.
tuo degno / di grazia e di perdono apre le porte. panni, 530:
si succidano, perché gran parte se ne perdono. giuliani, tura una veste.
e male immistioni, si confondono e perdono l'audacia! filippo degli agazzari, 59
sentirò / lo colpo tal che disperar perdono. boccaccio, vii-65: quivi s'attende
, prima che giungano al supplicante, perdono il più delle volte il merito della gratitudine
futuro cinquantesimo anno la chiesa nnovellasse generale perdono in roma. marsilio da padova volgar
dov'era venuto per necessità di supplicare perdono. guerrazzi, 2-91: lo preservai da
. pregato accoratamente perché conceda grazie, perdono, ecc. (dio);
corresponsione amorosa, di affetto, di perdono. edo, 2-arg.: canto
grazie, scampo da pericoli, perdono, ecc. -anche in posizione pred
iii-6-256: mercanteggiare l'impunità o il perdono... facendo a un tempo arruotare
ai granchi] di svestirsi: essi perdono la vecchia crosta. -per estens
vedono svolazzare una pernice o una quaglia, perdono la mira e fanno un fuoco di
distesa spiegati nel- 1 idioma nostro, perdono quel misterioso e quel bello, che nel-
: che a dolcezza di suoni si perdono le virtudi ». fra giordano, 2-249
e gettar- lami ai piedi, invocando perdono. landolfi, 2-112: molti uomini
accortamente monsignore, tutte tarmi degli scettici perdono il taglio. -prendere a taglio
il cardinale nipote a versaglia a chiedere perdono. pratesi, 5-434: non v'è
ameboide se le pareti delle cellule si perdono e i loro protoplasmi s'infiltrano fra
/ io non saprei, iddio gli abbia perdono. -patire le proprie
govoni, 929: le cose là non perdono le foglie, / là non ci
quando in ozio son soli, o che perdono / il tempo a scacchi, o
in ozio son soli, o che perdono / il tempo a scacchi, o sia
passione, e di una reciproca indulgenza e perdono al tramonto della vita, poteva ispirare
da loggia in loggia, e si perdono indi ricompariscono, e girano perpetuamente, trinciando
teco mi ragiono, / non ti chero perdono. dante, purg., 33-20
biringuccio, 2-100: per tali sfenditure perdono [le campane] il suono;
da una tematica le cui origini si perdono nella notte dei tempi. arbasino,
in luogo dove non possano infocarsi, perdono totalmente l'effetto dello stritolarsi e ritornano
vrarsi sotto le grandi ale / del perdono d'iddio. 11. ant
prega / che m'interessi perché a lui perdono / diate di cor. tarchetti,
patto, o furfantello, / e ti perdono. svevo, 3-562: non ebbi
, la coscienza mi sfugge, mi si perdono i confini della realtà, vacillano i
del buono, xvii-192-8: al fatore chere perdono / dai tereni vo perdono. chiaro
fatore chere perdono / dai tereni vo perdono. chiaro davanzati, 37-12: ch'ai
[3-ix-1987], 34: gli assicurativi perdono terreno. -vedere aumentare il
terrestri, più merita ron perdono per loro ignoranza che grazie per lo sapere
! dopo aver mandato messaggeri a impetrare perdono dal negus, ecco oggi si risvegliano
tavolino, gli trovo qui. eccoglieli perdono. -di mezza testa (con valore
pascoli, i-208: e io ti chiedo perdono, o morto eroe. ungaretti,
boccaccio, 1-i-292: sì come le fiamme perdono forza non essendo da'venti aiutate,
le carni tiranti e distese per il freddo perdono quel sugo per il quale si genera
degli inchini profondissimi, ci domanderà umilìssimamente perdono della licenza poetica. -non concedere
otone come se non avesse bisogno di perdono, tosto lo ricevè tra gl'intimi
. 6. che merita il perdono, la comprensione, l'indulgenza altrui
, signor giordani mio, a domandarle perdono dell'averle scritto un tomo in vece
che mi dire, e contuttociò gliene domando perdono. 2. argomento, questione
delle palpebre, che le belve o perdono gli occhi a forza di lacerarli coi
tinte sì miti, che sfumano e si perdono in certo languore, il quale tanto
un torrente di male voci che si perdono con lui in un polverio che fugge e
il giovanetto morto. metastasio, 1-v-47: perdono per questo favore tutti gli altri torti
quanto si scostano dalla linea retta, tanto perdono della lor caduta, e quanto più
, 5-94: tornate a dio chieggendogli perdono, / che 'l tempo corre e la
tirati presto indietro, e procura ottenere il perdono. 2. figur.
tufo o in altre pietre spugnose, che perdono facilmente la traccia dello scarpello. di
giamboni, 7-33: come i ninnati perdono lo spazio di combattere, e dà
tanto gli occhi al cielo, che perdono la terra, essendo sempre poveri in canna
: lavoriam [noi calzolai] senza perdono / tanto è quel bene incerato: /
, e mentre inginocchiata piangendo mi chiedeva perdono trasmortì, credo per lo gran dolore
tranquillata quella tempesta coll'iride serenissima del perdono; ad ogni modo, quasi trafitti da
di dio e di mio padre ti perdono il colpo dato ». beicari, 6-101
trascorso. gadda conti, 1-556: chiestole perdono ai qualche trascorso del giovane sangue,
libero e veloce, si appesantiscono talvolta e perdono della ricca policromia. f
si gettarono ai suoi piedi per chiederle perdono dei mali trattamenti che le avevano fatto
cortegiani trattavano co're cattolici d'ottener perdono a certi giudeizanti per una buona somma
e con un bel tratto ne ottiene perdono. bruno, 3-269: quello, forse
, tricoronata / dei gementi regina e del perdono. = comp. dal lai
fortuna, che si accorge che gli altri perdono vincendo e che voi vincete perdendo,
bombardamenti vocali greco-romani diventano tromboni e perdono ogni concentrazione ogni scioltezza ed ogni incisività.
gattine, per andar troppo, si perdono. ibidem, 269: il troppo zucchero
, 1-8: spero trovar pietà, nonché perdono. beicari, 5-87: merzé ti
tutto quel vociare di libertà e di perdono era un tracco, una beffa.
erizzo, 2-19: queste parti delfanima perdono il loro ordine, quando per la
si perdono sulle onde turbinose e selvagge, sulle nuvole
si imita. cattaneo, iv-1-292: perdono il tempo a scrivere lunghe proteste di
considerato, che è sperimentato nell'interezza, perdono / tutto il lor credito. calvino,
rio janeiro, ma lungo la strada perdono mano a mano le loro virtù, si
la potea, dell'abandonata milizia cercava perdono. giuliano de'medici, 114: la
brusoni, 2-84: io le cheggio umilmente perdono della mia imprudenza. manzoni, pr
in generale le cose solite circa il perdono universale, per cagione della presa delparmi,
de'nervi, tutte le parti del corpo perdono il senso et il moto; et
tutt'altro ai quello di chi domanda perdono. -che preme per manifestarsi (
tempo ch'elle [le donne] perdono intorno a vagelletti, scato- lucce e
deboli dello sme, lire in testa, perdono d'un colpo le posizioni mantenute nel
clima così variabile, che gli astronomi ne perdono la seri- ma. pascarella, 2-7
amore / spero trovar pietà, non che perdono. paruta, lii-10-434: il negoziare
veditore de ~ nostri cuori equità, e perdono. d'annunzio, v-3-445: molte
vista). guerrazzi, 39: perdono le guance il bel vermiglio, si fanno
. caro, 12-i-60: io vi perdono le meraviglie che andate dicendo di me
piaga. -la miglior vendetta è il perdono: sentenza che ha origine nel linguaggio
vènia, sf. remissione, perdono per una colpa, in partic.
. -per estens. disponibilità al perdono. aretino, iv-4-96: coloro i
clemenzia. -chi chiede, ottiene perdono per altri. sacchetti, 362:
3. preghiera con cui si chiede perdono per i peccati a dio o,
, chiedere venia: scusarsi; impetrare perdono. machiavelli, i-iii-1493: la santità
il mari- gliano e quanti di quel perdono verdemezzo crederono non potersi fidare, navigò
e riportollemi con grande compunzione, domandandomi perdono del peccato, e grazia d'esser cristiano
e delle cose del mondo, facilmente perdono o almeno imbrattano la santa verginità.
il vero sentimento d'una parola si perdono molti giorni. muratori, 10-i-96:
anche lo spiedo da girare; ma perdono anche allo spiedo, e torrei volentieri di
lamenta co'suoi zilli capricciosi che si perdono contro i vetrucci rotti, i piombi
quando loro padre e madre per vecchiaia perdono le penne, sicché non sono acconci
, in atto di chiedergli senza parole perdono. -sottomissione dell'uomo alle leggi
subito un volo fin costà, per chiedervi perdono del fallo commesso. p neri,
potesse usare, tuttavia i vecchi non ne perdono la volontade, tuttavia n'hanno volontade
incalzate dalla rapida voracità del tempo si perdono nel nulla, come le nazioni e gli
da voi, da mio padre, perdono. -che non ha avuto o non
e zeppan di grasso e di carne sinché perdono il fiato. 3.
si lamenta co'suoi zilli capricciosi che si perdono contro i vetrucci rotti, i piombi
i-73: sposandosi, il 'battellotto'ottenne il perdono della società di navigazione e potè riprendere
mezzo a un mondo letterario dove tutti perdono la testa o in qualche modo insce-
perdonismo, sm. atteggiamento favorevole al perdono giudiziario di crimini politici e in partic
carcerarie iperaffollate. = deriv. da perdono. perdonista, agg. (plur
inconsciamente 'mettersi all'altezza', e perdono l'istinto, la spontaneità, ogni disinvoltura
dire: « le gomme delle biciclette perdono la loro 'souplesse'». 2
'accountability', dove magistrati e parlamentari non perdono occasione per denunciare il malcostume del falso
: il mio cuore tenta invano asilarsi nel perdono di dio. = denom.
un nuovo esercito di pentiti o collaboranti del perdono. = deriv. da azione
di sciarada in cui due parole unendosi perdono ciascuna una o più lettere uguali.
io così la intendo: / ene chiedo perdono a tutti quanti / i cruscosi e
]: da un lato i confini geografici perdono vigore rispetto alla culturalità; da un
e siano molto meno tolleranti e inclini al perdono di quanto fossero un tempo: è
aver fatto scelte scomode via via si perdono gli inviti a cena e a teatro »
lo è altrettanto intervenire poi con il perdono, con la premialità. = deriv
eventuali successive alienazioni della stessa quota perdono ipso iure la loro efficacia. la
'yom kippur', il giorno del grande perdono (si digiuna dal martedì sera al
quando vengono fotografati in pose invereconde, perdono potere. = frequent. di snudare
2-iv-1985], 24: il gesto di perdono e di assoluzioneversolarivalevincente, è quellodicederelasegretaricetta