miei falli, o padri, or mi perdoni, / né dell'alta sua grazia
speranza in dio, ch'egli gli perdoni suo peccato. guinizelli, iv-18:
loro. idem, iii-40: mi perdoni l'audacia di scriverle... e
ii-8-261: ella a ogni modo mi perdoni, se può, tanta audacia; e
bembo! oh frenesia! te la perdoni la vergin maria, gli è un porre
il padre schiamazza, / che gli perdoni, mentre il mal s'aggrava;
le dico questo per amor proprio: mi perdoni, è un folle dubbio fantastico il
v-51: a bertoldo tedesco iddio il perdoni / che andò a ritrovar l'artiglieria
, 139: v. s. mi perdoni, ché io ho fretta di andar
attorno, e andatrice di feste, di perdoni, e spezialmente di luoghi, dove
. michelangelo, 112-7: se talor perdoni / alla mia morte, agli angosciosi
rocca sicura, il suo concetto (si perdoni l'ardimento) sarebbe stato più chiaro
v-51: a bertoldo tedesco iddio il perdoni / che andò a ritrovar l'artiglieria.
cui la roba falla / stanno a'perdoni a chieder lor bisogna, / e l'
noi, che prega che iddio ci perdoni per lo suo amore. l
lei mal parlasse, / questa cotale ingiuria perdoni / quando per sé, ma per
, in piazza, il ciel me lo perdoni, / mi si ruppe la stringa
collo, e lasciar scappare, dio perdoni, una parola grossa. d'annunzio,
del granduca. goldoni, ii-187: perdoni la confidenza. cos'ha di bello
piccolo delitto, quando la parte offesa lo perdoni: atto conforme alla beneficenza ed alla
la roba falla, / stanno a'perdoni a chieder lor bisogna; / e l'
, ai quali (e dio me lo perdoni) ho dato qualche volta lo spasso
. dati, 3-78: dio ce lo perdoni, e particolarmente a quel bricconàccio del
gonfaloniere, o comunque le piacerà. perdoni questa briga che io sono costretto a darle
rispose: io ti prego, che mi perdoni, perché no la pigliai anco da
, iii-40: la prego caldissimamente che mi perdoni l'audacia di scriverle. giusti,
paura che si dica, dio mi perdoni, una corbelleria. 4. figur
lettera, dove scrivete che io vi perdoni se voi mi date troppa briga.
che resto baciandole cordialmente le mani. e perdoni alla dettatura ed al carattere, perché
e'si vorrebbe (dio me lo perdoni) / castigare a misura di carboni.
paura che si dica, dio mi perdoni, una corbelleria. c. e.
ne spingevi a forza, / a noi perdoni. manzoni, 287: l'
la cruciata; per la quale si dà perdoni grandi a chi la piglia, autorità
e'si vorrebbe (dio me lo perdoni) / gastigare a misura di carboni.
: mi ha offerto che quando io gli perdoni, che darà sicurtà di trecento ducati
16-vi-95: resta che vostra reverenza mi perdoni delle tante chiacchiere che le ho scritte
. pavese, 4-231: promettevano pene, perdoni, supplizi. soldati sbandati, dicevano
/ per questa volta vo'che mi perdoni. 4. prov. dove è
ma priegoti, lettor, che mi perdoni, / che vedi ben, perch'io
coteste creatine si custodiscono, dio mi perdoni, nel ciborio. 3.
, / (sior dottor, la mi perdoni) / è virtù de'miei coglioni
di trevisi... dio vel perdoni, che credete o mostrate di credere simili
il collo, e lasciar scappare, dio perdoni, una parola grossa. alvaro,
giornali... promettevano pene, perdoni, supplizi. soldati sbandati, dicevano,
, vii-210: scusi la confidenza, perdoni all'ardimento e condoni l'una e
marino, vii-210: scusi la confidenza, perdoni all'ardimento e condoni l'una e
pugnasse a consigliare, / unque dio non perdoni 'l mi'peccato. m. villani
che tormentato me con dolore, non mi perdoni; e non contraddirò alle parole del
davanzali, ii-324: dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire, /
resto baciandole cordialmente le mani. e perdoni alla dettatura ed al carattere, perché
non voglio, e febo e bacco mi perdoni, / che lor frondi mi mostrino
, e preghiamo con umiltà che ci perdoni. v. borghini, 1-2-592:
imbriani, 1-85: è vero, mi perdoni... un equivoco..
la cruciata; per la quale si dà perdoni grandi a chi la piglia, autorità
baci questo crocifisso e che liberamente gli perdoni e che a ogni modo facciate la
brache ». tommaseo-rigutini, 1168: perdoni il lettore l'enumerazione...
a dio, e prieghilo che ti perdoni e aiuti. -tremare il cuore
casa, 2-3-198: dio ve lo perdoni, che mi avete dato carico di fare
400): dove ella non ti perdoni, io ci tornerò e darottene tante che
noi ti preghiamo che tu ci perdoni i peccati che noi abbiamo commessi contro
tua virtù. rosa, 77: perdoni il cielo al cigno di venosa,
so che dir, se non che mi perdoni, / e fammi vivo al ben
petrarca, sopra cui fece, dio gliele perdoni, derisorie note. casti, 9-35
caso. redi, 16-viii-154: mi perdoni queste tante chiacchiere con le quali io
in qua gli è venuta la diarrea delli perdoni, e non si fa più giustizia
, come vuoi tu che dio tei perdoni? onde acciocché egli ne sia il
dimora- mento. / dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire.
/ la voce mia, madonna il mi perdoni, / che 'n tutto dal nostr'
cassetta de'buccheri? iddio ve lo perdoni. una disin- volturona di questa sorta
e cari; / e novità di subiti perdoni / e un abbandono d'ogni dolce
, questo troppo ardire scusando, mi perdoni. 4. incostante, mutevole
puri e sì grandi, / coi quali perdoni, e domandi / pietà.
goldoni, iv-40: ho che fare; perdoni, son domandata. [sostituito da
marmi. galileo, 1-1-311: mi perdoni questo poco d'indugio, cagionato anco
starien meglio, il ciel me lo perdoni, / ne le nozze che fan
6-186: insegnerotti, pur che mi perdoni, / a pescar cori, i quai
emendamento. foscolo, xvi-438: dio perdoni al misantropo che chiamava 'pendable '
ariosto, o al commento (dio lo perdoni) del newton intorno alla visione dell'
sa però che egli è (mi si perdoni l'espressione) l'evangelista degli atti
bonagiunta, ii-324: dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire,
chiaro davanzali, iii-66: dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire.
cui la roba falla / stanno a'perdoni a chieder lor bisogna, / e l'
, xxi-664: lo buon dunqua fratello perdoni quello ch'abbiamo fallato e quel ch'
fida se non im te. dio ti perdoni, sorella, quanto fallasti con gli
iddio ch'ogni nostra fallita / a noi perdoni e dieci buona vita.
intercessione il fallo contra lei commesso mi perdoni, io non saperei che più desiderare
e raccomandatevi a iesu cristo che vi perdoni i vostri peccati. aretino, ii-188
mondo. fogazzaro, 4-19: mi perdoni, è un folle dubbio fantastico 11
sofferire questo tuo fastidio; dio il ti perdoni; farei riporre questa mia rocca che
ardor d'imparare; dio te 'l perdoni. magalotti, 4-132: scopre [la
ricetta del colorir l'oro, con mille perdoni tolti per forza, altre bagatelle
che cos'è? signora principessa, mi perdoni, / è fors'ella che lagnasi
viscosissime. foscolo, ii-420: dio perdoni, a cancheri e alle flemme.
certi 4 salapuzzii fogliculari 'viventi (mi perdoni, signor direttore, il latinismo catulliano
o disciplinare. buzzati, 1-213: perdoni, eccellenza, se insisto...
congegno primitivo, aveva, dio mi perdoni, un che del belato. viani,
dando: - al fuggitor non si perdoni. -chi, in determinati giochi
tornavo ad esserlo appunto perché, mi si perdoni il bisticcio, funzionante.
al balzo. guadagnoli, 1-i-24: mei perdoni dio, gabbai san pietro.
/ signora clio, per grazia mi perdoni, / s'io non gabello così gran
starien meglio, il ciel me lo perdoni, / ne le nozze che fan tra
mediocre. aretino, ii-189: se perdoni le ingiurie e l'offese, il gallina
da musico gargozzo esce dolcezza, / mi perdoni il velluti, io ne disgrado.
fa dimoramento: / dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire.
le fo per me, e mi perdoni, se, per risparmio di tempo,
. de roberto, 4-241: mi perdoni queste lunghe ed inutili geremiadi; ma
: chi avrà rubato poco, si perdoni, / e tanto più se porta testimoni
immortali e sovrumane: / indulgenze, perdoni e giubilei / e dispense e reliquie ed
conforme alla tua gran pietà tu mi perdoni. forteguerri, 19-80: il giudicar
e raccomandatevi a iesu cristo che vi perdoni i vostri peccati. sarpi, i-302
condotto, salmisia, e che dio gnene perdoni sempre di dì e di notte,
volte mi viene da sputarci sopra, perdoni! mi resta qua in gola, m'
rimorsi esser non puote / che non perdoni il cielo il tuo delitto. / fu
., ii-79: ti priego che tu perdoni a questo popolo tuo secondo la grandezza
da siena, 29: che mi perdoni / grido in amarore. leggenda aurea
per... lasciar scappare, dio perdoni, una parola grossa. deledda,
disse il conte attilio. « mi perdoni, padre, ma è grossa. si
lo imbalordiva. pirandello, 7-659: perdoni, signor presidente, ma così finiremo
non piangere. carducci, ii-2-14: perdoni la forma e lo stile di questa lettera
dimmi, che... dio ti perdoni, cioè, che mal non ti
città. aretino, 20-317: iddio il perdoni a vostra madre et a vostro padre
città '. carducci, ii-8-111: perdoni, caro signore, se ho risvegliato
del ciel, poscia ch'ai rio / perdoni come al buono, e faili eguali
): voglio... che tu perdoni a'quattro fratelli di tedaldo d'averti
/ la vostra maestà, la mi perdoni. 2. malaccorto, maldestro (
(assoluzioni per insufficienza di prove, perdoni giudiziali, ecc.). bigiaretti
pirandello, ii-1-117: -che vuole che perdoni! è un'in decenza
toma'indietro; / e, mel perdoni dio, gabbai san pietro.
, ii-1323: per una donna -mi si perdoni se per comodo di prova prendo il
tu darla sei indisposto. / non perdoni a chi t'ha offeso. pallavicino
, li-2-149: tutti gl'indulti e perdoni di qualsivoglia genere di delitto si dispacciano
: ed egli, che dio glielo perdoni, il pianta per proprio; e il
dei grilli e, dio me lo perdoni, fino lo stridere dei pipistrelli,
. io credo, il cielo me lo perdoni, che noi altri infingardi saremmo ancora
non voglio, e febo e bacco mi perdoni, / che lor frondi mi mostrino
, 118: chi fu peccante a peccator perdoni, / e io, per ciò
chi più ne vieti e serre, / perdoni dio a chi l'impresa ingarba,
stampata? mazzini, 30-93: questi perdoni m'annoiano; la dichiarazione ingiunta di
, cinzia mia, che dio ti perdoni! g. gozzi, i-22-114: oh
. carducci, ii- 9-70: mi perdoni la libertà di questo parlar magistrale.
nell'infame suo ruolo, e che perdoni / al sangue illustre, allo splendor degli
piaccia a dio che intempestiva brina / perdoni almeno a quella prima etate, /
, maria, al signore, che ci perdoni. flaminio, 43: cristo è
sermini, 35: oh che dio le perdoni, come ha saputo verso di te
peccato, che iddio ve 'l perdoni, / ché col vostro pensar snello e
. savonarola, i-212: se tu perdoni ad uno tuo nemico e faigli bene
torna'indietro; / e, mel perdoni dio, gabbai san pietro.
questo articolo senza sentire, dio mel perdoni, un po'd'irritamento contro di voi
donata. giovio, ii-168: mi perdoni s'io sono stato prolisso nel caso mio
-aimè, cinzia mia, che dio ti perdoni! allegri, 33: scimunitella
passavanti, 77: come il prete perdoni il peccato e quanto si stenda la
'italia nuova 'ha il torto (perdoni la franchezza) di essere un po'
, v-3-809: penso a lei -mi perdoni -con un po'di pietà, mentre
suo amore, e massime ch'egli perdoni a chi l'offende, liberamente e
correzione alcuna. tasso, i-131: mi perdoni di grazia s'io le mando lettera
stile). galileo, 3-3-398: perdoni la troppa loquacità e gradisca la prontezza
sue parole. ma sopra tutto mi perdoni la libertà di questo parlar magistrale.
bernardino da siena, ii-236: se perdoni magnamente, così iddio perdonerà a te.
'magnare ', che dio gliel perdoni, oggi però sono solo rimase [simili
priego la vostra magna gentilezza che mi perdoni. 2. sommo, onnipotente
inavvertenza, però magre scuse e ingiusti perdoni si posson conceder a chi a questa foggia
il quale se tu vuogli che io ti perdoni, pensa di fare compiutamente quello che
41-412: mal aggiano (il ciel mel perdoni) certi troppo misurati e stipulati e
, e non crede che iddio li perdoni, non crede avere grazia da dio.
cagne e le gatte (mi si perdoni il confronto, ma in questi fenomeni fisiologici
alli emuli. aretino, vi-225: se perdoni e un tratto dell'avambraccio (e costituiva
/ che chi gli ritrovò, dio gliel perdoni. parabosco, 1-22: gli uomini
da siena, ii-238: pregatela che mi perdoni, che io dimenticai la manna,
sia venuto a importunar lei: gli perdoni: è la coscienza sua mariòla che col
suo amore, e massime ch'egli perdoni a chi l'offende, liberamente e
l'aurora. ghislanzoni, 8-39: perdoni se ho ardito disturbarla ad ora così
grandi. tommaseo, 11-284: mi perdoni il byron poeta, s'io lo
. per esser cosa pia, quella mi perdoni s'io sono stato lungo. g
del duca cosimo, che iddio gli perdoni; in genova si mozzavano le nari ai
ripetè meno duramente. -che tu mi perdoni. -cento volte ti ho perdonato, prima
fallo perdone e chiamoti mercede e che perdoni. monte, xvii-878-6: s'agio fallato
: a cagione che messer domenedio mi perdoni questo peccataccio,... io intendo
davanzali, xviii-64: dille che mi perdoni / s'al cantar mi son miso.
giro. bembo, 10-v-42: ella mi perdoni: ma io vorrei che questa legazion
villani, 7-66: lo re ci perdoni ogni misfatto, e noi gli renderemo la
lo intendo. soffici, v-6-379: mi perdoni questo sfogo, ma io, come
con la cisalpina, lasciando solo, mi perdoni il lettore, un sentor di moccolaia
burchiello, 84: io ti prego mi perdoni, / donna, s'al- quanto
tal guisa meritare che tal peccato si perdoni loro. assa- rino, 61:
la sua modestia. me lo perdoni la sua modestia ': costretto a
che sua maestà in quel modo ci perdoni che noi perdoniamo a'nostri prossimi li
, una linguaccia, che dio vi perdoni: taglia e fora: e quando
arciprete, la monsignori a vostra mel perdoni. = deriv. da monsignore1,
. angiolieri, 104-14: dio mel perdoni, ch'io n'ho già usato /
orinare. gargiolli, 215: mi perdoni un momento, anderei a 'mutar
c nel profferire. / dio gli perdoni così gran peccato! / che forse per
canzoni / mi ricorda talor -la mi perdoni - / il setten- trional vedovo sito
di pers, 3-132: prego che mi perdoni / se, di parnaso mal esperto
b. fioretti, 2-5-265: dio tei perdoni, ermo- gene, a discorrer di
7-iv-140: io stesso (mi si perdoni) cominciai da giovane a praticar due
, e l'ho avute cattive: iddio perdoni a coloro che vogliono turbarmi co '1
: molino, il troppo ardir mi si perdoni, / non fia già ver ch'
. mo. michelstaedter, 623: perdoni questo mio disturbo e mi tenga di lei
del ciel, poscia ch'ai rio / perdoni come al buono e faili eguali,
caro iesi, bisogna che ora io perdoni alla lettera del conte che mi ha occasionato
prima cosa la prego caldissimamente che mi perdoni l'audacia di scriverle il primo e
è già quasi un sospetto -mi si perdoni l'oltranza -di un barlach e di
valore, che a bonifazio la vita nolli perdoni oltre a ogni mia determinazione e pensiero
altrui nequità. ma ella, mi perdoni, non può scusarsi del difetto d'
grato a dio, o che tu perdoni a chi t'à offeso o che tu
, ii-242: gli orbi stando a'perdoni, per buscar qualcosa da chi entra
dominici, 4-90: per dio ciascuno perdoni al superbo dire, al presuntuoso parlare
cui scritture (e dio ce la perdoni) ci siamo ostinati a non vedere che
di scrittura. leopardi, iii-341: perdoni l'orridezza dello scrivere, il qual
più non vale. patrizi, 3-18: perdoni vostra signoria alla penna della sconcacata che
o municipalizzazione o pubblicizzazione e mi si perdoni la parola ostrogota usata per indicare la
, e non crede che iddio li perdoni. ritmo nenciale, 1-139: s'io
. magalotti, 9-2-62: iddio mi perdoni l'oziosità di queste righe, giacché
curi e gliel [al murtola] perdoni / perch'oltre che egli è come te
. marino, i-m: iddio li perdoni al duca astolfo, quando andò a
mi veniva in pensier, dio mel perdoni, / dirle una qualche brutta parolaccia.
corpo di cristo con grandi indulgenze e perdoni. -pasqua di befana: epifania.
rinaldo degli albizzi, i-532: iddio perdoni ad antonio gi- raldi e agli altri
ci '... e, mi perdoni, intesi anche dire qualche volta «
, 118: chi fu peccante a peccator perdoni. bibbia volgar., vi-137:
fratelli, / contro te pecco, che perdoni, o santo! bernari, 3-130
b. tasso, iii-207: vostra signoria perdoni a me il peccato di mio figliuolo
firenzuola, 2-149: messer domeneddio mi perdoni questo peccataccio. musso, iii-56:
città. nievo, 1036: iddio ci perdoni cosi di averla male compresa come peggiormente
come per digressione... e perdoni vostra signoria illustrissima questa scorsa di penna
campanella, 997: prego vostra eminenza mi perdoni se alcuna volta venni in pensiero che
canto suo. redi, 16-viii-214: mi perdoni se questa sera io le sono peravventura
prima stanza del poema non abbisognassero troppi perdoni, non forse il lettore avesse a
che s'io fallo, il mio perdoni amore. schiatta pallavillani, 1-50-2: s'
a'vecchi molto lassi il tutto si perdoni, a'molto leggieri giovanetti totalmente non
prima cosa la prego caldissimamente che mi perdoni l'audacia di scriverle il primo e
riguardo o di cortesia. 'mi si perdoni quest'ardito consiglio. perdoni la mia sincerità
'mi si perdoni quest'ardito consiglio. perdoni la mia sincerità '...
uso ordinario del dire: 'mi si perdoni la parola 'o simile. mazzini
sia più che altro, mi si perdoni il termine, un pescare a caso.
i vili, non si consoli e perdoni a se stesso la tenerezza dell'animo
di studi, quanto il suo subietto meno perdoni una lunga e regolata ostinazione del lavoro
chiaro davanzati, xviii-63: dille che mi perdoni / s'al cantar mi son miso
petrocchi [s. v.]: perdoni se son venuto troppo presto..
o domanda o preghiera: « mi perdoni ». -interrompendo l'altrui discorso,
o simile, senz'altro, « perdoni ». pratesi, 5-257: e che
eletto e nobilissimo, ma credevo -mi perdoni -un po'sdegnoso, corrosivo, mordace
ke per noi fo morto / ne perdoni li peccata. boccaccio, dee.,
conforme alla tua gran pietà tu mi perdoni. mazzini, 39-291: ah!
mazzini, 39-291: ah! dio perdoni i calunniatori dell'anime nostre in quei
suoi offenditori, fare che niuno uomo perdoni! dante, purg., 15-113:
ciel, poscia ch'ai rio / perdoni come al buono e faili eguali, i
in oblio? tasso, iii-119: ladio perdoni a coloro che vogliono turbarmi co 'l
iaga [la circoncisione] ei non perdoni. m. ricci, i-400:
tutto il resto, / voglio che mi perdoni sol di questo. leoni, 534
piaccia a dio che intempestiva brina / perdoni almeno a quella prima etate, /
, 20-1-3: io voglio che finalmente perdoni a te medesimo, perocché a savio si
. simintendi, 1-58: priegoti che perdoni alli sproni e più fortemente usa de'
a l'inchiostro / carta e penna perdoni? luna [s. v. becco
[ippo- crate] che non si perdoni nemmeno alle più fiere adustioni. muratori
miglior, quantunque verdi, / non perdoni a tagliar. 11.
, lo, vi, ecc. perdoni! ', come energico rimprovero o critica
sofferire questo tuo fastidio: dio il ti perdoni! michelangelo, 1-i-143: voi non
non mi conosciete. idio ve lo perdoni! mazzini, iv-2- 100:
, iv-2- 100: dio vi perdoni: non intendete né la storia né la
, 1-115: cicerone, iddio glielo perdoni, è stato causa che il concetto
e tanto volgare pedantesco che dio gli perdoni, alfine questo bizzarro e faticoso ingegno
v.]: ma che iddio vi perdoni, perché mettervi a un'impresa sì
musica del rossini? iddio ve lo perdoni. -dio gli, lo perdoni!
lo perdoni. -dio gli, lo perdoni! ', come espressione di cordoglio
la lena mia molie a che dio perdoni. tommaseo [s. v.]
preghiera. 'quel disgraziato, dio lo perdoni. iddio lo >erdoni anche lui poveruomo
v.]: ddio lo perdoni cotesto miserabile, come lo perdono io.
. -dio mi, me lo perdoni! ', per attenuare un'espressione
: e'si vorrebbe (dio me lo perdoni) / castigare a misura di carboni
crusca]: 'dio me lo perdoni ': dicesi dagl'ipocriti, perché è
262: non reggerebbero, / dio mel perdoni! / né i san girolami,
v.]: 'dio mi perdoni dicendo qualche cosa un po'vivace.
cosa un po'vivace. -mi perdoni, mi perdonino... ',
, piangendo l'abbracciò e chiesele mille perdoni che mai di lei avesse avuto sospetto.
chiedo mille volte perdono. domando mille perdoni ', forma di cortesia, anco
settembrini, i-386: le chiedo mille perdoni di una mancanza involontaria. carducci,
scusi tanto..., mille perdoni! -rispose dal di fuori una voce.
s'inchinò fino a terra. -mille perdoni, signor conte... e
dichiarando di voler usare il benefizio dei perdoni. colletta, ii-228: dispose le
i-940: e1 pontifice avia levato tutti i perdoni per tutta la cristianità concessi, e
suoi creditori,... tolga i perdoni santi. giacomo soranzo, lii-3-71:
soranzo, lii-3-71: non volevano né perdoni né indulgenze negando il libero arbitrio e
la pazienza e il cappuccio; ed i perdoni / vuol prender di loreto e quei
frati. / viene da'frati a chiedere perdoni, / viene a cercare un suo
cui la roba falla / stanno a'perdoni a chieder lor bisogna. bufi, 2-308
bufi, 2-308: 'stanno ai perdoni ': cioè de le chiese dove vanno
chiese dove vanno le persone per li perdoni. cesari, ii-242: gli orbi stando
, ii-242: gli orbi stando a'perdoni, per buscar qualcosa da chi entra in
dè troppo frequentare alle feste e a'perdoni. sercamhi, 2-i-94: costoro sono
preti che sono tornati di ierusalem da'perdoni. codice dei beccai ferraresi, 248:
, 1-168: non ci è feste o perdoni ove costei / non corra com'ogn
con una voce dolce come quella dei perdoni di bretagna: « anche tu mi fai
fino doman a vesporo, è il perdoni di colpa e di pena, plenario
, 1-6-186: insegnerotti, pur che mi perdoni, / a pescar cori, i
-questo vostro pestamento m'annoia. - perdoni, or ora ho finito.
. baretti, 3-326: vossignoria mi perdoni, signor giacinto, s'io le
pianta, il suo soggiorno reale, perdoni a spesa. l. pascoli, ii-265
pugnasse a consigliare, / unque dio non perdoni 'l mi'peccato. b. davanzati
e sì grandi, / coi quali perdoni, e domandi / pietà: / quelli
li apristi, / ne diedero dolci perdoni! / ne sparsero lagrime tristi!
bocchelli, 1-i-383: che dio gli perdoni le sue rime, adesso che è
tradimento. carducci, iii-24-316: altri perdoni al signor alberti le innocenti velleità dei
pizzicar, nel battere divina, / non perdoni a l'autor di tal rovina.
si conviene che iddio si reconcili e perdoni all'uomo. onde poiché avenne il tempo
di mode è meno preziosa -dio mi perdoni il paragone -di quest'altarino dalla tovaglia
corno li dannate, / si me perdoni tutto o poco o nente.
mi appagasse perfettamente... mi si perdoni se qui non nomino quel caos
vivuto. aretino, vi-225: se perdoni le ingiurie e l'offese, il gaiina
d'un frate poltrone, dio mel perdoni, che mentre macinava con due macine e
, ii-242: gli orbi, stando a'perdoni per buscar qualcosa da chi entra in
... la maestra era, dio perdoni, toscana, e voleva li chiamassimo
si battere. moretti, ii-613: « perdoni se insisto per ottenere da lei qualche
che non si confà allo isterico, perdoni al dolore mio. castiglione, 474
grata, e per rispetto suo mi perdoni e la povertà del donativo [copia
possuto far di manco, se dio mi perdoni, a un nobilissimo barone, tante
i quali per predicazione e indulgenza e perdoni dati dal papa e da'suoi legati
, fermo e lucia, 14: si perdoni all'autore che egli parli di sé
signor stracotto. pirandello, 5-252: perdoni, pregiatissimo signor avvocato!
davanzati, xviii-65: dille che mi perdoni / s'al cantar mi son miso,
da vostra signoria illustrissima è cne ella mi perdoni e scusi il mio silenzio, sì
preti che sono tornati di yerusalem da'perdoni; e pertanto è bene che con
, x-601: ah, mio signor, perdoni / se tracotante, ardito, /
miglior, quantunque verdi, / non perdoni a tagliar. forteguerri, 16-36: di
'le trenta pagine. dio ti perdoni... mi sei, però,
cassetta de'buccheri? iddio ve lo perdoni. una disinvolturona di questa sorta vi
municipalizzazione o pubblicizzazione: e mi si perdoni la parola ostrogota usata per indicare la
pugnasse a consigliare, / unque dio non perdoni 'l mi'peccato. 11
prima cosa la prego caldissimamente che mi perdoni l'audacia di scriverle il primo e
altra cosa è se non che tu perdoni a'quatro fratelli di tedaldo l'averti a
cuore purissimo il cielo, non che mi perdoni i dolori,... bensì
i generosi cavalli da corsa. ci si perdoni la quadrupede similitudine. 3
, 1-194: io quello, mel perdoni esso, nella bilancia del secolo e dei
penitenzia che non la portarebbe (dio mi perdoni) una miccia. v. mantegazza
gran follia: quegli vuole che io ti perdoni e questi vuole che io contro a
davanzati, iii-68: dille che mi perdoni / s'aggio fallato in dire
, 20-1-3: io voglio che finalmente perdoni a te medesimo, perocché a savio si
. le spose mandino ramiglietti (mi si perdoni il napoletanismo autorizzato da un esempio del
bonghi, 1-115: cicerone, iddio glielo perdoni, è stato causa che il concetto
/ poi si ravvede e pente, si perdoni l'errore, / massimamente quando non
italia d'allora tutto il contrario. perdoni se insisto per ottenere da lei qualche piccolo
, iv-2-137: prego (e dio mi perdoni), prego che i popoli si
volentieri si reciprocano bisogni, aiuti e perdoni. -stabilire, sancire la reciprocità
/ non reggerebbero, / dio mel perdoni! / né i san girolami, /
e non mi conosciete. idio ve lo perdoni! perché lui m'à facto la
de'ricci, 108: vostra altezza mi perdoni... se sono stata troppo
tuo alcide. loredano, 2-37: mi perdoni se non passo ufficio di ringraziamento,
perlustrazione. grillo, 214: mi perdoni se con questa ricercata le avessi trovato
nostro padre del cielo ch'elli ci perdoni i nostri misfatti, siccome noi perdoniamo a
dica ella da parte mia che mi perdoni, che veda di star meglio,
disse: « innanti su, dio li perdoni », / riconzanao un squa- dron
breme, 1-194: io quello, mel perdoni esso, nella bilancia del secolo e
e ricoprirlo. tasso, iv-264: perdoni vostra signoria di grazia a la mia smemoratagine
che manca. metastasio, i-v-372: perdoni, anzi più tosto compatisca il mio
, 513: intendono i sacri dottori due perdoni che abbiamo da dio, l'uno
: - che rimane? - che tu perdoni a siro, / ché ciò ch'
. e. cecchi, 13-312: perdoni, signore, gli dissi, toccandogli
, iv-305: -che rimane? -che tu perdoni a siro, 7 ché ciò
santi, cioè, o che rimova e perdoni i mali, o che conceda e
cosi sorridendo, e disse: dio vi perdoni, frati miei. -migliorare
fanciullo,... priegoti che perdoni alli sproni e più fortemente usa de'freni
pena? -eh, signor zelotipo, mi perdoni, questo son freddure. -freddure?
degli antichi. carducci, ii-8-111: perdoni, caro signore, se ho risvegliato imprudentemente
buona riuscita. muratori, 10-ii-84: si perdoni a me, s'io vo ritoccando
di giovanni. fogazzaro, 1-653: mi perdoni se le ho fatto male; la
f. marsilli, 1-ii-291: qui mi perdoni la maestà vostra, se riverentemente le
, 9-2- 145: vostra reverenza mi perdoni se io le dico che ella tenta
, in piazza, il ciel me lo perdoni, / mi si ruppe la stringa
, 2-46 (ii-149): mi si perdoni... da la clemenza che
lui la sua e che facciate che egli perdoni a me che io sia stato cagione
6-102: un tempo, nel giorno dei perdoni, gli ebrei prendevano un caprone;
di certi 'salapuzi fogliculari'viventi (mi perdoni, signor direttore, il latinismo catulliano e
prima e la nel convento / perdoni e salvezze implora / pensa alla vita
sono tornati di ierusalem da'perdoni; e pertanto è bene che con
e non altro. vostra signoria illustrissima perdoni questa scappata. giordani, ii-1-54:
vostri bagni m'adatterei (dio mel perdoni) a vivere nel globo terracque stiacciato
a me perfido e villano così cortesemente perdoni, ti resto eternamente servidore e schiavo
. bembo, 10-v-42: ella mi perdoni: ma io vorrei che questa legazion
originali. filangieri, i-523: si perdoni una maniera di scrivere alquanto scolastica in
nulla trovando, « deh dio vel perdoni », aggiunse loro il superiore, «
confuso. patrizi, 3-18: perdoni vostra signoria alla penna della sconcacata che
nievo, 707: il cielo mi perdoni questo sconsiderato movimento di desideri, ma
parlo di me: che screanzato! mi perdoni: è il vizio dei soli e
nemici leali. carducci, ii-9-70: mi perdoni la libertà di questo parlar magistrale.
b. fioretti, 2-5-265: dio tei perdoni, ermogene, a discormiere il gran
sando, / noi a tutti perdoni. a. pucci, 6-234: s'
secco parlare fallano, che tu mi perdoni, ché alcuna volta lo sfrenato amore
caro, 12-i-308: che iddio vel perdoni, se viene da voi, ché
il mondo. fagiuoli, iii-82: mi perdoni la seggiola apostolica. 3. disus
eletto e nobilissimo, ma credevo -mi perdoni -un po'sdegnoso, corrosivo, mordace
come suol dirsi de'cavalli - mi si perdoni l'impertinenza del paragone - fra le
c. arrighi, 4-29: « perdoni mio caro », gridò il sappia,
indisposto. rebora, 3-i-67: perdoni se le scrivo su d'un ignobile
. bibbiena, 1-43: prego mi perdoni se per l'ultima mia scrissi un
vi bisogna far tanti sermoni: / perdoni a me che mia ingiuria dimetto /
l'unica spazzola perde le sete. perdoni, or ora ho finito, 'seguita,
: son pigro a rispondere. vostrasignoria illustrissima perdoni questo fallo alle disgrazie della mia testa
era più isfrenato, rebora, 3-i-75: perdoni se la noiai con simili sfrenate entrò
dominici, 4-90: per dio ciascuno perdoni al superbo vano seguire l'imperatore
all'albergo. rebora, 3-i-85: perdoni le argomentazioni sgangherate e che vanno alla
miei scorbi'. carducci, ii-4-225: perdoni questo sgorbio..., ma troppo
non la portarebbe (dio me 'l perdoni) una miccia; e perché mo?
nemici e securamente domanda iddio che ti perdoni e che ti dia vita eterna, che
.. ti prego io che tu perdoni a me e che tu muovi più temperatamente
penetrazione quasi crudele. rebora, 3-i-484: perdoni la sommarietà di queste direttive che so
doni, iii-771: signora, perdoni se l'ho fatta aspettare. era ancora
dura. carducci, ii-20-14: gli perdoni, signora contessa, egli ha lavorato tanto
a l'inchiostro / carta e penna perdoni? o sensi arditi, / corno
. rebora, 3-i-424: tu mi perdoni, e sottintendi, nevvero mio caro
gli altri uomini. carducci, ii-4-225: perdoni questo sgorbio... ma troppo
un po'di sovrabbondanza, e, mi perdoni, gualche lieve cenno un po'volgare
ingiuria. muratori, iii-191: mi si perdoni se ho
. del carretto, 2-22: dio perdoni a l'empio suo [di phileno]
1-13-56: se per tua bontà tu mi perdoni / e fai che lieto in tuo
onesto sentimentalismo. rebora, 3-i-95: perdoni lo spruzzo lirico: ma chi parla forte
/ priega il nostro redentore / che perdoni, o gloriosa! alamanni, 6-8-54:
. passavanti, 77: come il prete perdoni il peccato e quando si stenda la
, un pesce e (dio la perdoni!) anche uno stivale.
disse il breton, « dio mi perdoni, / m'han rubate le donne:
fioretti, 2-1-32: magre scuse e ingiusti perdoni si posson concedere a chi a questa
[in muratori, cxiv-2-49]: perdoni se scrivo così strappazzataménte perché non son
/ che chi gli ritrovò, dio gliel perdoni. vasari, i-233: vi fece
.: magalotti, 7-46: perdoni vostra signoria illustrissima la pe
verno. carducci, ii-15-109: mi perdoni, dunque, l'ardire che mi
di studi, quanto il suo subietto meno perdoni una lunga e regolata ostinazione del lavoro
/ lo quarelo e la saita / chi perdoni alcun no fan! dante, conv
era, prese a tartassare, dio lo perdoni, il beato padre, ma ei
.). goldoni, iii-923: perdoni, eccellenza; questo non mi par
sentito rispondere dalla spia telefonica: « mi perdoni, eccellenza, si è così stanchi
turbinosamente (la vostra sensibilità di stilista mi perdoni!) perché mi è stata annunciata
e i vili, non si consoli e perdoni a se stesso la tenerezza dell'animo
alla fine del film ha, ci perdoni, fischiato. dalle sue labbra a cuore
. de amicis, ii-816: mi perdoni d'aver toccato quest'argomento ingrato a
mia penna. carducci, ii-16-259: perdoni, prego, questo modo di tracciar le
falso tradito? » / « che mi perdoni ». « tu non ne se'
, 1-i-182: e scritto che molto si perdoni a chi trasmodò nell'amore. soffici
., oh, che il cielo mi perdoni... e poi chiede 1
(la vostra sensibilità di stilista mi perdoni!) perché mi è stata annunciata telefonicamente
di questo genere di 'ubicazioni * (si perdoni la brutta parola) potranno essere il
soldan cait bei el saraf, dio li perdoni, sia batalade e non se toia
quel che voi dite! » « mi perdoni ». e mi rincresce. ma
rimerie di monaldo! a cui dio perdoni, che io non posso. pavese,
: sarebbe da desiderare (mi si perdoni, se lo ripeto) che le acute
-siamo in un circolo di cultura -mi perdoni -non userei mai codesta parola entrata purtroppo
c. gozzi, ii-233: « perdoni » diss'io, « la materia è
questo è quello scelerato che dio gli perdoni, di mio marito ». tasso
nievo, 513: mi si perdoni di trattare un po'alla distesa questa materia
la roba falla; / stanno a'perdoni a chieder lor bisogna, / e l'
cosputati dalle streghe, che dio mi perdoni.. che non vogliono dar segno
querulo. faldella, iv-2-163: perdoni, dottore, le mie prediche e le