, per mezzo della nonna, di perdonar tutto, di amnistiarla, di tirare un
libertà romana vestirono le armi, dovevano perdonar a cesare, non cesare ad essi.
i sui, / ciascun impari a perdonar gli altrui. g. gozzi
, i-223: io vi ricordo (a perdonar vaglia), se 'l papa muore
onde tu filtrasti, / famisi ^ perdonar molt'altre offese, / ch'almen qui
, 75: è così dolce / il perdonar quando si vince! leopardi, 12-15
a ben regnar men vuoisi / men perdonar, quanto è più stretto il sangue.
parini, 556: egli è da perdonar non pertanto a un povero scrittore,
proverbi toscani, 60: col perdonar troppo a chi falla, si fa
è tanto prona / e gienerosa a perdonar l'offesé, / mi fu tanto cortese
che tu vinca genti infìdeli, non perdonar loro, ma amazzale. priuli,
è lo savere, che mi dèi perdonar se più ti infesto. cavalca, 20-109
usanze un iniquo costume, cioè di non perdonar mai le ingiurie. sarpi, vi-3-31
farvi un lago di cerimonie per farmi perdonar la mia tardanza a rispondere al vostro obbligantissimo
chiesa pregan talora il magistrato laicale di perdonar la morte all'eretico dannato, per
che la clemenza fosse una magnanimità del perdonar l'ingiurie. loredano, 2-226:
. salvini, 15-4-238: se perdonar sapesser gl'iddii mani. vico,
, 556: egli è da perdonar non pertanto a un povero scrittore che
: /... / chieggo che perdonar / mi vogli, se, adorandoti
. petrarca, 23-126: però di perdonar mai non è sazia, / a
, / famisi [la fortuna] perdonar molt'altre offese. boccaccio, dee.
noi peccar sovente, / a voi perdonar sempre a chi si pente. b.
poi a quel de'due gli convenga perdonar le offese e congiungersi con lui.
. petrarca, 23-126: però di perdonar mai non è sazia [l'anima
noi peccar sovente, / a voi perdonar sempre a chi si pente.
come vi pare, / sì volglio che perdonar lo mi deggiate. chiaro davanzati,
inchiodò, / e alla chiesa cattolica / perdonar, nella quiete, / il puzzo
perché, come toccava ad essi il perdonar la pena? 5. ant
delle camere e camerette fattevi, senza perdonar neanche al commessario generale della mercede e
, n. 34. -col perdonar troppo a chi falla, si fa ingiuria
ha certe qualità radicali che devono fargli perdonar molto. ghislanzoni, 18-151: egli
, / e, pur, de perdonar mai non te pige. = voce
tua man pietosa, / che di perdonar sempre se diletta, / non la riduce
a ben regnar men vuoisi / men perdonar, quanto è più stretto il sangue
tua man pietosa, / che cu perdonar sempre se diletta, / non la
vizo, che none / si dèa riamai perdonar, ma punire / in quegli ancor
grande. petrarca, 23-126: di perdonar non è mai sazia, / a chi
minore, rende ragione a dio perché debba perdonar loro, dicendo che non sanno quel
, senza ristngnersi dentro ad alcun termine, perdonar l'ingiurie, rimetter le punizioni,
iii-184-13: ah! vero dio ch'a perdonar benegno / sei a ciascun che col
, xliii-205: dio, c'ha al perdonar la mente prona, /..
queste virtù i lettori del poliziano sogliono perdonar volentieri qualche ineguaglianza o durezza e qualche
, ché l'ettema sapienzia / disponga a perdonar mio grave errore. rappresentazione della risurrezione
antonio da ferrara, 70: come perdonar tu si ce mostri / esempio a
vi pare, / sì volglio che perdonar lo mi deggiate. dante, vita nuova
corpi, avrìan potuto a quelli / perdonar la lor morte. massaia, iv-141
. monelli, i-134: per farci perdonar le bestemmie, abbiamo costruita al cappellano
ferrara, 157: s * el de perdonar te fosse duro, / io
perdonami ornai! io sono, quando tu perdonar mi vogli e di quinci farmi discendere
stato costume de'più generosi animi il perdonar volentieri. muratori, 6-401: meritano
odio. bellincioni, ii-63: tutto perdonar può 'l sommo giove, / e
via le sordidezze di quelli, così il perdonar l'ingiurie è un mondar l'affetto
che a ben regnar men vuoisi / me perdonar, quanto è piu stretto il sangue
, go è ch'el no volse perdonar una ofenssion picena al so proximo, ma
in poter di lionetto, / che farvi perdonar poi vi prometto. galileo, 3-1-11
dio non è sacrificio più accetto che perdonar l'uomo a'suoi nimici. busca