ii-172: un abbaglio anche grosso si perdona a chi ha sempre ragione. pecchi,
intorno ombre pietose / concordemente replicar: perdona. idem, 2-121: correan per
, 266: chi alli suoi non perdona, li nemici aiuta. boccaccio, dee
., 22-20: e come amico mi perdona / se troppa sicurtà m'allarga il
allegi falsamente, / ca deo mai non perdona si non è penitente. idem,
da s. c., 19-3-2: perdona al prossimo tuo che nuoce a te
amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì
: dimmi, e come amico mi perdona, / se troppa sicurtà m'allarga il
. ojetti, 153: alla amante perdona il primo inganno. all'amico,
5-103: amor ch'a nullo amato amar perdona / mi prese del costui piacer sì
si guatavano con la ferocia che non perdona. bontempelli, 9-54: salii accaldato
fermò soffiando come un mantice. - la perdona -diss'egli -... se
tela. papini, 20-154: gli perdona perché lo vede in male arnese e morente
s'io ti contristo, a me perdona. ferd. martini (in giusti,
2-136: il popolo... perdona facilmente all'astrologo d'essere tutto dì ingannato
, 2-52: il vero educatore non perdona mai, se per perdono s'intende l'
. a le mie voglie audaci / perdona il furto e 'l temerario ardire: /
che si salva, e si barrica (perdona il barbarismo), e sa combattere
che si salva, e si barrica (perdona sele (miscela isomorfa di strengite e
l'ali del potere assoluto, che perdona bassezze e delitti purché crescano i livreati
invidia, è basso orgoglio / che non perdona al sommo, a chi tacendo /
ah no; ben mio, perdona / questi sdegnosi accenti, / ché
cia scuno, e tu perdona / benigno, e non guardar lo nostro
fosti benigno e clemente verso tutti, perdona loro, pregoti, tale errore.
: l'avrei convinta che il signore perdona certi peccati, piccoli, d'amore e
maledissi un giorno, o vita? perdona al blasfemo, / in ginocchio.
poesia buon gusto / la proscrizion iniqua gli perdona. michelangelo, 156-5: non sempre
sotto l'ali del potere assoluto, che perdona bassezze e delitti purché crescano i
e tutto arrossisca, chi questo tormento perdona, lo suo dono multiplica. dante
lui perdon del cadimento; / ulivier gli perdona volentieri. 4. figur
canone di cavalleria che alle donne si perdona tutto ed io, sebbene pochissimo paladino
iii-96: questa sol volta / me lo perdona; e poi, s'io manco
la morte affé, che non ve la perdona, / né gio- veravvi il gridar
tanto ben caramellare, / che carlo gli perdona, e così orlando. davila,
canone di cavalleria che alle donne si perdona tutto ed io, sebbene pochissimo paladino,
ben ceramellare, i che carlo gli perdona, e così orlando. =
cornuta: il cui veleno a pochi perdona la morte. tasso, 11-66: cotali
trovare; / l'amor non me perdona, tutto me va spogliando, /
fagiuoli, 3-1-116: addio, talìa, perdona del disagio... / so
come il buono mercante, che non perdona a cosa nessuna per guadagnare, e
me ne hanno. marino, 267: perdona ai fidi cani, i che fur
vecchia combustione, come una madre che perdona al figlio giramondo. 2.
dica una parola, la dica! dio perdona tante cose, per un'opera di
all'uom che un'onta non perdona mai, / né un gran
cagion di tanti mali, / che non perdona a condizion nessuna / né a loco
chi condona, chi si mostra indulgente, perdona i falli altrui. segneri
poi che piace a cristo, a me perdona. tasso, 16-7: e nel
opra se consuona / insieme legermente se perdona. marsilio ficino, 2-70: la forma
. segneri, ii-226: non si perdona a danaro per rendere il campo più fertile
... lo spaventai... perdona -e in quattro frasi la fece cónta
. pulci, 10-95: e'si perdona per certo ogni offesa, / ma
incaute dita / trista corda a toccar! perdona, amico. foscolo, v-162:
, / rapita in quei che volentier perdona. prati, ii-321: per imbratto o
amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer
iacopone, 21-1: o cristo pietoso, perdona lo mio peccato, / che a
le bestiuole minute, ma che non la perdona altresì alle più feroci e alle più
pari cum ogni umilità: / a lor perdona per toa bontà / e vita eterna
crocifisso, tant'ingiustamente: padre, perdona alli mia crocifissori, che non sanno
e me, salvo che tu mi perdona la turbazione e 'l cruciare che i'ho
/ fin nel tempio del dio che perdona, / infra un popol ricinto di
nel dì venturo. / né al cucinier perdona, a cui non calse / tanta
tolle tuo santa curia. / signor, perdona a noi tanta ingiuria / e danci
bene el debito suo, e non perdona né ad case di cardinali né ad alcuno
beatitudine si è:... perdona a noi i debiti nostri, siccome noi
altra persona. cavalca, 11-96: perdona a noi i debiti nostri, siccome
bibbia volgar., ix-364: a noi perdona li peccati nostri, sì come noi
* pater noster ': o bel padre perdona a noi, siccome noi perdoniamo a'
, ii-10-52: se ella non gli perdona e non l'accoglie nella fede deltamor suo
posto. carducci, 432: deh, perdona a la vita! a l'un
e non maledice, che partendo perdona e desia: italia! -sostant
. / del signor, che non perdona / a'superbi, il dì vedrai »
emendata o non supplita diventa difetto. iddio perdona le imperfezioni, le permette anzi a
. cavalca, ii-145: più difficilmente perdona l'uomo della ferita della lingua che
. non scusa l'avarizia. non perdona la dimenticanza del contadino, il numero
rischiara il mio canto, e tu perdona / s'intesso fregi al
. non scusa l'avarizia. non perdona la dimenticanza del contadino. bocchelli, 3-41
perdonare, bisogna ancora dimenticare: chi perdona senza obliare non perdona che per metà.
dimenticare: chi perdona senza obliare non perdona che per metà. de roberto,
cittadini. bibbia volgar., vi-275: perdona al prossimo tuo, offendendo egli a
. ant. che condona, che perdona; che rimette (i debiti).
. pulci, 7-82: ulivier gli perdona volentieri, / che del suo dipartir troppo
una ingiuria, e chi ingiuria non perdona mai, e che ogni dipintor dipinge sé
; flagellante. laude, v-516-10: perdona, cristo, al peccatore figliuolo desciplinato
la sua amicizia. monti, iv-359: perdona: non istà bene a me il
/ ognuno se ne ride e gli perdona. cesari, 3-1-451: disem- breciato
oramai credi vera, per mascherare, perdona la parola, l'ignavia tua.
: nelle furie de'baccanali non si perdona neppure ai cristiani già defunti, anzi
amor, ch'a nullo amato amar perdona, / naturalmente in sé questo raccoglia
noi fa quella ch'a nullo uom perdona, / e che rapidamente n'abandona
tu, mirtillo, anima mia, perdona / a chi t'è cruda sol dove
/ perdoniamo a ciascuno, e tu perdona / benigno. fazio, iv-15-94:
di bella donna si scorda e si perdona. p. verri, i-153: gli
né a spesa né a fatica si perdona. / intanto gravi esazioni e spesse /
che vendicare si può a sua volontà; perdona ai ma'fattori quando perdonanza gli chieggiono
antico di mileto. varano, 245: perdona il pianto all'amor mio. ma
felicità, che dice tutto, che perdona tutto; quel sorriso esprimente un'anima
l'estive mosche, onde loro si perdona la vita. redi, 16-iii-174: vi
reputa sua propria, ed ogni offesa perdona. 5. gregorio magno volgar.,
: nelle furie de'baccanali non si perdona neppure ai cristiani già defunti, anzi quegli
egli era condannato da un male che non perdona. -fisionomia. dante, purg
falla fa grande limosina chi a colui perdona, che male gli ha fatto. idem
lungino, secondo ca audito agio; / perdona a la mia donna, se ti
di esattezza. boccaccio, ii-7-74: perdona se nell'ordine dettando / 10 ho
, / perché a'pentuti il suo signor perdona. castiglione, 120: chi falla
falsamente, / ca deo mai non perdona si non è penitente. dante,
noi fa quella ch'a nullo uom perdona, / e che rapidamente n'abandona /
volgar., ix-447: iesù diceva: perdona a loro, padre; imperò che
non ha potuto ritener la fortuna. perdona per certo il savio dispensatore a costui,
sii presente alle nostre fatiche, e perdona a costoro che t'hanno preso.
di noi fa quella ch'a nullo uom perdona, / e che rapidamente n'abandona
la terra / alla mia stolta fellonia perdona / né raccontar lassù che ti fei
non geme; assai comprende, assai perdona. ungaretti, ii-97: sono un uomo
sonno e l'amor, né l'un perdona / all'altro mai, ma sempre
e tosto ogni cosa ed ogni offesa perdona, e restituisce l'uomo alla grazia della
etica a fine supremo della scienza, e perdona all'arte, perché ci trova un
nazionalità. giusti, 2-149: padre, perdona agl'intelletti fiochi, / se tardo
ancor dopo 11 tuo fato, / perdona, o sposo amato. alvaro, 7-269
/ amorose follie, / gran genitor, perdona; io n'ho rossore. soldati
colore metaforico! carducci, ii-3-49: perdona questa digressione; ma entrato una volta
: amor, che a nullo amato amor perdona, / mi prese del costui piacer
sul sudario / porti l'apoteosi, / perdona se i nepoti, / più culti
né alle guancie né al petto si perdona, / che l'uno e l'altro
, 1 -ded.: [lettore] perdona solo, te ne pregogli errori della
ii-16-127: mandò pel fratricida e a lui perdona. andrea da barberino, 1-32:
ma dimmi, e come amico mi perdona / se troppa sicurtà m'allarga il freno
cattivo genere, di stile luigi xiii. perdona queste fumate di cattivo gusto.
o conto. bencivenni, 4-12: perdona noi siccome noi perdoniamo a'nostri debitori
né per saziar la gola sua gaglioffa / perdona a spesa. -spregevole,
fondatore che con le donne conversa e perdona loro,... il cristianesimo
carducci, 418: madre, perdona. a un cenno tuo la testa,
padre di scampar, ch'ei non perdona / a spesa alcuna, e a
bicchiere. pulci, 7-82: ulivier gli perdona volentieri, / che del suo dipartir
giaccio / paura non avere. dio perdona. = dal lat. iacère 4
, / rapita in quei che volentier perdona, / sulle ginocchia il bel corpo
, 7-79: certo, questo corpo non perdona a nessuno; / né lo spirito
[il tribunale dell'inquisizione], perdona. 3. per estens.
c., 13-3-5: morte non perdona ad onore, e così il debole come
/ che restar non potem; però perdona, / se villania nostra giustizia tieni
dissi: deh, signore iddio, perdona. magazzini, 68: è meglio seminare
hae data. tasso, 13-39: perdona all'alme ornai di luce prive:
buon gusto / la proscrizione iniqua gli perdona. michelangelo, i-62: il buon
paura, ma dell'idealità concreta, ti perdona la tua miscredenza. pratesi, 1-106
lo conosce, dio l'ignosce, cioè perdona. pasqualigo, 2-129: domine,
imparcàbile, agg. ant. che non perdona, implacabile. serdini,
affatto impertinenti. carducci, ii-1-206: perdona se t'ho impiastrato il quaderno di
sputo il mento. carducci, ii-1-206: perdona se t'ho impiastrato il quaderno di
la carta coll'impressione delle dita, perdona questo disordine. -incisione, taglio.
al santo inaccessibile / potesse dir: perdona? carducci, iii-4-39: o inaccessibile
buona / gli errori inavveduti il ciel perdona. 4. inavvertito.
se stesso... nessuno gli perdona d'inciampare. -in partic.
capestro leggiadro et adattato, / deh perdona se ancora non mi attacco / e se
scortesia. tarchetti, 6-ii-582: perdona la mia indelicatezza, non da altro
dona / e dice all'indicibile « perdona /... »: / quivi
della gattina, 3-3-131: egli non perdona mai. ed ora dobbiamo paventarlo più indragato
la misericordia di dio, per la quale perdona quantunque dispregiato, ci dee essere inducimento
ché non se piglie, el piscatore perdona ad quello qual ha da fugir a l'
b. corsini, 20-77: non la perdona a'pargoletti infanti, / tanto d'
questa inclinazione è una infermità che a nessuno perdona e a tutti nuoce. cebà,
per imitar iddio infinitamente buono e clemente perdona, cioè dona ogni riferimento ed ogni
gesù al suo padre iddio: • perdona a costoro che mi crucifiggono, ché non
vedo altro che spade. / iesù, perdona a nostra iniquitade. ariosto, 44-5
spada, / che uccidere non vuol, perdona e muore. baldini, 12-87:
-figur. tasso, 1-2: perdona [o musa] s'intesso fregi al
è un male che quando s'attacca non perdona. -montare alla testa.
intolleranze tue, bella elpinice, / perdona, io mi consolo. 5
notare della divina misericordia che sì intrafatto perdona che non danna della colpa commessa.
. p. angiolieri, xxxv-1-392: perdona a la mia donna, se ti piace
la dea nèmesi, quella che la non perdona, conosciuto un tanto spregio del giovinino
irascibile e feroce, che non la perdona neppure allo stesso re. carducci,
irosa ella si volge, e in cor perdona. -sostant. bartolomeo da
mondo, ma perché rade volte si perdona, o veramente perché a pena esso
e figlio e signor mio, deh mi perdona, / se negligente, irriverente offesi
essi, sì che certi sono che dio perdona loro. atanagi, xxxvi-175: se
, ii-6: quell'odio esultò che non perdona, / quando l'eroe nel lacrimato
forteguerri, 12-6: l'accarezza e gli perdona, / e l'abbraccia con tanta
la salva; s'accanisce contro colui che perdona. manifesti del futurismo, 68:
, 93: quel che volentieri perdona,... si dimostra padre non
, v-757: deh, patria mia, perdona. chi veste lazia tunica, /
pulci, 4-80: amor mal volentier perdona, / che e'non sia alfin sempre
avesse. bencivenni, 4-54: dio perdona leggiermente a quelli che si ripentono.
sentimento. goldoni, ix-999: -amor perdona, / che spronommi a mentir..
spronommi a mentir... / -non perdona alessandro a un mentitore. / vattene
. burchiello, 2-11: nondimen mi perdona, / che questo par linguaggio di taverna
l'ali del potere assoluto, che perdona bassezze e delitti purché crescano i
alle donne. assarino, 5-34: perdona se ho trascorso in materia che per ogni
è pesce fierissimo di rapina, non la perdona agli altri lucci, anzi così golosamente
. burchiello, 2-11: nondimeno mi perdona, / che questo par linguaggio di
quelle lane, che il paese gli perdona, quando gli erano necessarie alla scienza
tue sacre mura, / l'error perdona e incolpa la natura, / ché anch'
/ col bacio che sa, ma perdona. d'annunzio, ii-802: tacito ascoltava
al santo inaccessibile / potesse dir: perdona? pascoli, 197: di che
/ perdoniamo a ciascuno, e tu perdona / benigno, e non guardar lo nostro
mazzini, 46-221: l'umanità non perdona facilmente l'orgogliosa affermazione del privilegio:
perché si riconoscano, ma alla fine non perdona a chi non ritorna a lui,
conscio è vocato per offizio; / non perdona mai per pregarizio / né per femore
orna'il freno et a li spion perdona, / merita chi ti serve e sii
purità sola e perdona volentieri. g. gozzi, 21:
, l'altro, l'intruso, e perdona e piange e tutti piangono, e
ormai credi vera, per mascherare, perdona la parola, l'ignavia tua. tarchetti
e di donzelle; / non la perdona a'pargoletti infanti, / tanto d'umanità
notare della divina misericordia che sì intrafatto perdona, che non danna della colpa commessa,
disia: / lo spirito fedito li perdona, / vedendo che li strugge il
/ perdoniamo a ciascuno, e tu perdona / benigno, e non guardar lo nostro
onnipossente metallo. ghislanzoni, 17-89: perdona, amico... ma quando si
-che conduce a morte sicura, che non perdona (una malattia).
bre- v'ora dalla falce che non perdona, ritornano d'onde ven
vita a lui, che la scoprì, perdona, / ma non però la libertà
, ii-226: oh vergogna! non si perdona a danaro per rendere il campo più
averò. bianco da siena, 79: perdona 'l mio fallore. poliziano, st
mi portaste, o clio? / perdona se mischiò. santo pastore, /
fioretti di vite, io7: misericordievolmente dio perdona quand'elli affligge l'uomo in questa
21 (357): dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia
'l martire pensando alla corona nella gloria perdona. crescenzi volgar., 4-1: la
borbonico possono da certa politica che troppo perdona essere adulati di grandezza.
a tutte l'ore serviamo iddio, perdona più tosto iddio che non fa a'mondani
mondami da'peccati occulti e dagli altrui perdona al servo tuo. boccaccio, viii-2-147:
monna clio? leopardi, 854: perdona, monna terra, se io ti
. guittone, 10-4: lasso, morte perdona om per merzede / a quel che
piangendo, a quei che volontier perdona. sennuccio del bene, 26: li
de'vecchi. -la morte non perdona ad alcuno; la morte non perdona
perdona ad alcuno; la morte non perdona al forte; la morte non sparagna re
danno tanto arditi: la morte non perdona ad alcuno. tommaseo [s
toscani, 203: la morte non perdona al forte. la morte non sparagna
di te lingua mortai presume, / perdona. tenca, 1-121: il romanziera.
sul sudario / porti l'apoteòsi, / perdona se i nepoti, / iù
t'annoiassero quanto mi fanno arrossire, perdona all'incostanza delle voglie umane questa mia
'amor '... non perdona a niuno * amato ', cioè.
viii-11-439: io veggio morte ch'a nisciun perdona / e che '1 tempo ci
di noi fa quella ch'a nullo uom perdona. boccaccio, dee., 1-1
morelli, 483: signore mio, perdona alla mia ignoranza, la quale non
avertisce esser fraudato da la moglie e perdona al coltello. varchi, 7-36:
né alle guancie né al petto si perdona, / che l'uno e l'altro
., 1-1-33: pero che ciascuno perdona pertanto di non correggere e riprendere li peccatori
navicano teco, e per tuo amore perdona loro che non periscano.
notare della divina misericordia che sì intrafatto perdona che non danna della colpa commessa,
amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer
noi fa quella ch'a nullo uom perdona, / e che rapidamente n'abandona
/ amor ch'a nulla età perdona. parini, giorno, i-378:
che al santo inaccessibile / potesse dir: perdona? 3. inimicizia (anche naturale
proverbi toscani, 164: chi offende non perdona. ibidem, 164: chi offende
offeso nel marmo. -dio perdona a chi offende, non a chi toglie
. proverbi toscani, 140: dio perdona a chi offende, non a chi
pallavicino, ii-327: anche l'umana giustizia perdona più agevolmente i misfatti dapoiché l'offenditore
per oltrato, ongni fallire e torto li perdona. = dal fr. ant
tuo tante omelie. carducci, ii-4-128: perdona l'omelia in difesa del mio santo
adoro la forma come 'riabilitazione '(perdona il gallicismo a chi si vuole spicciare
luminoso [apollo] tutto comprende e tutto perdona. -sm. vonniveggente: iddio
/ tirannia che perdona ed avvilisce; / dal cor ti fura
sepolto, / a temedesma il mio fallir perdona, / s'io troppo ardisco;
. giraldi cinzio, i-44: aristotile perdona al poeta gli errori che non sono
amici onora [roma }, / perdona a'vinti, e con virtù sublime /
cariteo, in: così al mio cor perdona atro et oscuro, / sommerso ne
del marito, eppure compatisce, perdona e pensa di eliminare l'ostacolo all'
carducci, iii-15-120: ma il cantù non perdona né pure al metro degli amori;
: s'ella per tuo prego li perdona * / fa'che li annunzi un bel
: nei paesi un cotai difetto non si perdona, e un eroe zoppo vale assai
offende meno la vista, e tu mel perdona. 8. per simil.
toscani, 86: * la prima si perdona, alla seconda si bastona 'e
parce sepulto, espressione lat. ('perdona a chi è sepolto '),
parce sepulto ': a'morti si perdona. parchè, sm. palchetto
xliii-241: o iesù cristo, amor, perdona a tutti, / e voi lettor
pulci, lxxxviii11- 295: amor, perdona alla faretra e l'arco; /.
l'arco; /... / perdona a quel che del tuo santo coro
. goldoni, ii-192: la me perdona, bisogna che vada. se parleremo
iacopone, 7-18: deo mai non perdona si non e penitente; / penter sofficiente
nocivo e maligno che a niuno la perdona, là dove di cinque che vi
verona], ti prego, or mi perdona, / ché 'l martello ch'io
; tirata. arducci, ii-2-28: perdona questo passio mal connesso, perché sono
vinto: io ti perdon... perdona / tu ancora, al corpo no
io peccai da curioso, / tu perdona a tanto ardire. delfino, 1-18:
, 1-1-137: dio volentieri e tosto perdona a'peccatori penitenti. caviceo, 1-117
va sperando. parini, iii-92: deh perdona! errai seguendo / troppo il fervido
pentirti. pascoli, ii-711: dio ci perdona, se ci pentiamo; ma non
tutto il giorno idio, e sì perdona egli volentieri a chi si pente d'
pentire. pascoli, ii-711: dio ci perdona, se ci pentiamo; ma non
del pensiero? carducci, ii-1-206: perdona se t'ho impiastrato il quaderno di
di perdonare), agg. che perdona facilmente, che è incline al perdono;
perdonante che disse: « padre mio, perdona a costoro che non sanno quello che
dio vuoi perdonanza, / e tu perdona a chi ti fece male, / perché
/ perdoniamo a ciascuno, e tu perdona / benigno, e non guardar lo
dimenticano... che un popolo perdona ogni cosa a un potere fuorché l'essere
alla moglie di un imbecille il mondo perdona facilmente qualche distrazione illegittima. praga,
rischiara il mio canto, e tu perdona / s'intesso fregi al ver,
, ma con tempo e con presenti perdona. manzoni, ii-385: il torto è
il torto è grande; / ma perdona, e vedrai che in mezzo ai malij
erdonare. cavalca, ii-145: più difficilmente perdona uomo della ferita della lingua che 'l
tema talor l'alma perturba, / perdona, amato sposo, a l'ardor mio
. lemene, i-209: deh, perdona a l'ardire, / deh, perdona
perdona a l'ardire, / deh, perdona al mentire. menzini, i-231:
, / del mio core / deh perdona all'ardimento. tarchetti, 6-ii-580:
all'ardimento. tarchetti, 6-ii-580: perdona talora alle mie stranezze. -giustificare di
/ ed ognun le sue colpe si perdona, / un si promette vita,
e al bisogno. brusoni, 1-70: perdona all'incostanza delle voglie umane questa mia
pulci, 4-80: perche amor mal volentier perdona / che e'non sia alfin sempre
ma dimmi, e come amico mi perdona / se troppa sicurtà m'allarga il freno
/ e s'ella per tuo prego li perdona, / fa che li annunzi un
vinto: io ti perdón... perdona / tu ancora, al corpo no,
, 12-6: olimene l'accarezza e gli perdona. manzoni, pr. sp.
un peccatore. cavalca, 21-22: perdona al prossimo tuo che t'offende,
, 21 (357): dio perdona tante cose, per un'opera di misericordia
ove s'avene, / dove dece perdona. dante, purg., 3-120:
/ piangendo, a quei che volontier perdona. dominici, 1-34: dica il
giudicato! colui che flagella e che perdona! -assolvere un peccatore dalle colpe
., 1-1 (1-iv-43): sì perdona egli volentieri a chi si pente d'
. bibbia volgar., ix-447: perdona a loro. padre, imperò che non
, ascolta: /... / perdona all'uomo, che non so;
all'uomo, che non so; perdona: / se non ha figli, egli
e se ha figlioli, in nome lor perdona. 4. graziare, prosciogliere
che sua maestà combatte come un diavolo e perdona come un dio. -intr
proverbio che il re ogni cinque anni perdona a chi l'ha rubato. -con
nostro governo è delitto che non si perdona. -ant. revocare una sentenza
tavola ritonda, 1-450: tristano gli perdona la morte. boccaccio, dee.
e tutto arrossisca, chi questo tormento perdona, lo suo dono multi- plica.
amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì
amor, ch'a nullo amante amar perdona. chiabrera, 1-iii-337: cagioni / furo
pansé,... non la perdona alle foglie che cadono né agli insetti
noi fa quella ch'a nullo uom perdona. r. roselli, lxxxviii-11-439:
lxxxviii-11-439: io veggio morte eh'a nisciun perdona. ariosto, 15-3: la fiamma
inclinazione è una infermità che a nessuno perdona e a tutti nuoce, perciò che
per terra,... non perdona ai vecchi né ha pietà de'giovani.
/ amor, ch'a nulla età perdona. tesauro, 5-153: perché credi tu
nocivo e maligno che a niuno la perdona, là dove di cinque che vi
mio caro?... come ti perdona la podagra? leopardi, 885:
: il colera per ora ce la perdona. l. gualdo, 60: nei
v.]: la morte non perdona né a poveri né a ricchi. bacchelli
casa c'è il male e non perdona. -cedere, lasciare il posto.
carducci, iii-15-120: il cantù non perdona né pure al metro degli amori; il
l'intensità. boccaccio, 21-8-46: perdona a'tuoi affanni, a'qua'vorrei
: ti prego, al tuo arco perdona, / e bastiti per una avermi
avertisce esser fraudato da la moglie e perdona al coltello. 10. astenersi
, lii-4-366: animosa e intrepida non perdona né a fatiche né ad alcuna sorte
ii-226: oh vergogna! non si perdona a danaro per rendere il campo più fertile
. proverbi toscani, 56: perdona a tutti ma niente a te. ibidem
a te. ibidem, 60: chi perdona a tristi nuoce ai buoni. ibidem
ibidem, 86: la prima si perdona, alla seconda si bastona. ibidem,
si bastona. ibidem, 164: si perdona, ma non si scorda. ibidem
digiuna, è buono; e chi perdona, è migliore. p. petrocchi [
bestie... alla seconda si perdona, alla terza si bastona. d'annunzio
, compare! non ti ricordi che cristo perdona e san giovanni no? vatti a
-chi offende, non perdona', dio perdona a chi offende, non a chi
(femm. -trice). che perdona le offese ricevute; solitamente incline a
maggior parte dei prìncipi cristiani. -che perdona le colpe, i peccati degli uomini
e tosto ogni cosa ed ogni offesa perdona e restituisce l'uomo alla grazia della
ogn'altra colpa cede; / più si perdona all'omicidio e al furto / ch'
peroltrato, / ongni fallire e tortto li perdona, / si sengnoregia in ella nobele
. bjcchelli, 1-ii-351: la gente magari perdona al reo perso di animo più che
mente, la rende sì crudele che non perdona né a giusto né a peccatore né
amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì
disse: « o bella silvia, / perdona a queste man, se troppo ardire
nei paesi un cotal difetto non si perdona, e un eroe zoppo vale assai meno
e l'amor, né l'un perdona / all'altro mai, ma sempre glie
, 29-288: pietà o signore! perdona, oh perdona ai padroni di schiavi
: pietà o signore! perdona, oh perdona ai padroni di schiavi. d'annunzio
e tu, mirtillo, anima mia, perdona / a chi t'è cruda sol
dove pietosa / esser non può; perdona a questa, solo / nei detti
d'arcita, / dovunque se', perdona s'io offendo. leggenda aurea volgar
1-vi-556: a un articolista per pranzare perdona il pitagorico silenzio abituale e il laconismo
, lxxxiii 563: or perdona a. ccustui, / 'n està pagura
lirica. gioberti, 1-iv-574: chi la perdona alle sette magagnate e cancherose, invece
cristo nel numero del meno: padre, perdona a quello; ma disse nel numero
; ma disse nel numero del più: perdona a quelli. patrizi, 2-62:
placa l'ira sua: non dico perdona, no, ma indugia la punizione.
si umilia [la ragione] volentier perdona; / ma sopra i disleali alza la
/ poppasti, ogni rio diletto / perdona lor con dolce amore. aretino, 18-416
può mai trattar con un uomo che non perdona? con uno che scrive in porfido
ha sì in dispetto, / che non perdona se pria non si renda / la
circa al fin ch'a se stesso perdona. l. bruni, lxx-103: dante
presta / e per cherir mercé $à non perdona; / ma crede far del meo
ciò che tu conosci bene, / non perdona i sentimenti che portano via, /
tormentati: e certo non ingiustamente o si perdona loro ovvero sono tormentati ciascuno per la
], il quale per lo battesimo non perdona li peccati, se non per servare
noi fa quella ch'a nullo uom perdona, / e che rapidamente n'abandona
conscio è vocato per offizio; / non perdona mai per pre- garizio / né per
è vocato per officio / e non perdona mai per pregaricio / né per temore]
/ amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer
. bonichi, 105: se dio talor perdona o tarda / ad alcuno el penar
, / accosta con chi puoi / perdona agli altri tuoi / nemici c'hai
e chi è presidente nella sollicitudine e chi perdona con allegrezza. s. girolamo volgar
/ e per cherir mercé $à non perdona. boccaccio, dee., 2-4 (
non che lei mi usi misericordia? dio perdona tante cose, per un'opera di
era 'ammalata di un male che non perdona '(tubercolosi, probabilmente complicata di
cantoni, 124: la prima si perdona. non avete visto questo autunno come
ibidem, 86: la prima si perdona, la seconda si bastona. ibidem,
. nessuno, m- somma, mi perdona questa mia rinunzia volontaria alla
si conveniva. mamiani, 11-52: perdona a questa nostra italia diletta, le cui
. roverbella, xxxviii- 176: perdona a me che mal son visso / pien
; peccato che meno d'ogni altro si perdona a un poeta. c. gozzi
. io vi prosciolgo e cristo vi perdona: / oggi saremo tutti in vita eterna
buon gusto / la proscnzione iniqua gli perdona. m. adriani, v-206: comandò
e toilette dannose. cavalca, 21-22: perdona al prossimo tuo che t'offende,
rinnovabile. tarchetti, 6-ii-582: perdona la mia indelicatezza, non da altro pro
colpo mi querelo, / dio, perdona: nasconde l'infinita / tua provvidenza
la sua [di byron] sferza non perdona né alle prime celebrità, né alla
/ puniscie ove savene; / dove dece perdona. dante, par., 7-21
un moisè liberatore, un cesare che perdona, un augusto che punisce, un'aquila
non è unitivo né vendicativo, e perdona volentieri la iniuria e offesa. faldella
/ piangendo, a quei che volontier perdona. boccaccio, viii-2-50: fu da
, 28-49: perché morte a nessun mai perdona, / non riguardando a tanto imperatore
/ piangendo, a quei che volontier perdona. cavalca, 20-102: per la
, 29: se contumacie foie or me perdona / che l'obedir a voie maie
: eccoti le bozze nuove e vecchie. perdona: mi mancavano certi raffronti.
: o buon uomo, or mi perdona, / ch'una donna mi ragiona /
marino, vi-23: ma, deh, perdona a fanciullesco ardire: / chi ti
noi fa quella ch'a nullo uom perdona, / e che rapidamente n'abandona
esce fierissimo di rapina, non la perdona agli altri lucci. 'ananti,
mondo, ma perché rade volte si perdona, o veramente perché a pena esso è
/ piangendo, a quei che volentier perdona. pallavicino, i-843: quel grande e
ispende. idem, 364: dio perdona a chi offende, / non a chi
e dotti, i-ded.: perdona [lettore] solo, te ne prego
la forma come 'riabilitazione '(perdona il gallicismo a chi si vuole spicciare)
dei suoi bulloni, quello che non perdona mai i tuoi errori e spesso li dilata
capo dello stato [pertini] non perdona ancora di aver sottolineato, nell'85,
dimenticamento delle 'ngiurie ricevute, che perdona i peccati. boiardo, 1-2-16:
in collera da do- vero, e perdona facilmente le offese ricevute. cicognani,
/ oblia le offese, i falli aspri perdona. segneri, lll-pref.: tal
simone da cascina, 189: relassaci e perdona le peccata contra a te perpetrate come
non c'è. donna oltraggiata / non perdona mai più. sia maledetto / quel
disgrazia, mai più lo rimette o gli perdona. tortora, i-288: fra gli
2. per simil. che perdona le colpe degli uomini (ed è
. cavalca, 9-165: al tutto perdona cristo ogni ingiuria, ché non ci
i modi di un amante, che perdona perché è incapace di rinunciare. -rifuggire
orò per loro, dicendo: padre, perdona a loro.
di ciòch'ee aver fall perdona volenteroso di dare perdono che noi di
, / che uccidere non vuol, perdona e muore. gatto, 2-165: vettorre
il padre eterno ci risguarda e ci perdona. -assol. s.
tornerà frustranea innanzi all'opinione pubblica che perdona bensì al fallo, ma che non si
perdon chiedendo al duca, a lor perdona. machiavelli, 831: da
/ a te medesma il mio fallir perdona, / s'io troppo ardisco,
bottini, 66: quando il principe perdona ad alcuno de'suoi soggetti e di
condizione passata. pascoli, 1-715: perdona! / e non lo farò mai più
è roco. marino, xvii-27: perdona a l'ardir, se mal conviene /
/ piangendo, a quei che volentier perdona. niccolò del rosso, 1-121-8:
carducci, ii-5-67: caro beppe, perdona tu: la colpa è mia,
tutto atterra / col dente rugginoso e non perdona. papini, 27-897: 1
è ver che a muno amato amar perdona, / ma non astio o dispetto od
catzelu [guevara], ii-3: padre perdona a quelli poi che tu vedi,
suoi miracoli, c'è dimostrato che non perdona a coloro che rompono li suoi comandamenti
, ix-447: iesù diceva: « perdona a loro, padre, imperò che non
ch'è con parole nude, a niuno perdona et entra in ogni vile materia.
. cavalca, 20-620: il sacerdote perdona, cioè assolve in quanto dà ad
b. pulci, lxxxviii-ii-295: amor, perdona alla faretra e l'arco, /
alla faretra e l'arco, / perdona alla man pronta, allo strai d'oro
tue pietose mani. ugurgieri, 75: perdona a quelli che è già sepolto;
la salva; s'accanisce contro colui che perdona. moretti, ii-460: i primi
lei. metastasio, 1-i-160: sì. perdona, / amato genitor; di lui
non vince la mia pigrizia e non perdona alla mia negligenza. lotto del mazza,
nomi mitologici. rebora, 3-i-126: perdona se ti scrivo a sbalzi e sconnessamente:
la colpa, iddio lo sconosce, cioè perdona. 5. intr. con
che a tutte tore serviamo iddio, perdona più tosto iddio che non fa a'
? n. franco, 7-259: perdona..., signore benigno, a
. fenoglio, 5-iii-508: claudio, perdona, ma quel tuo finale / mi
: ah no: ben mio, perdona / questi sdegnosi accenti, / ché
aspettai poco. pellico, 2-376: perdona la mia pigrizia. è un secolo che
che tutti i peccati... facilmente perdona iaio, purché stiano secreti..
: scusa la mia orridezza affrettata, e perdona questo consiglio che puzza di seipsità.
conscio è vocato per offizio; / non perdona mai per pre- risiede temporaneamente in un luogo
, dalla quale è predominato, non perdona né ad età, né a stato,
bada tutto il giardino, non la perdona alle foglie che cadono né agli insetti
padre, dicendo: « padre, perdona a quelli, perché essi non sanno quel
gli uomini bestemmiano tutto il giorno idioe sì perdona egli volentieri a chi si pente d'averlo
purg., 22-20: come amico mi perdona / se troppa sicurtà m'allarga il
la malignità degli uomini che non si perdona più allo onore di chi si sia
il paesaggio e la situazione. mi perdona almeno l'ardire di averla rappresentata nel
, / ognuno se ne ride e gli perdona. i. pitti, 2-112: parve
sollevar, batson, di grazia, / perdona al mio cervel pien di svolazzo.
« in amaritudine salus. la prima si perdona. sono andato per suonare e sono
alla sorte del fuoco che le abolisce e perdona / stipate nell'angustia di quella casa
; abbondanti. boccaccio, ii-7-74: perdona se nell'ordine dettando / io ho
li si chievoli offese e perdona il disaveduto fallo alla innocente gio
, spàcciati. leopardi, 995: perdona, copernico, se io non ti fo
vedo altro che spade. / iesù, perdona a nostra iniquitate. b. croce
santa: accresce li beni temporali, perdona li peccati passati, libera delle pene;
tempo in queste va- nitade, / perdona a me, ch'io 'l fo per
/ a ricco né a povero non perdona. = denom. da sperone1.
cavalca, 6-1-269: questo padre di misericordia perdona spessamente. s. gregorio magno volgar
tu quei che a nullo amato amar perdona. 13. locuz. -spronarsi
dio vuoi perdonanza, / e tu perdona a chi ti fece male, / perché
attività epistolare. rebora, 3-i-66: perdona se la mia stitichezza epistolare ha apparenza
ed arabico. carducci, ii-3-135: perdona lo scrivere stretto all'aver molte
, / gente perversa, e di perdona indegna, / pur superbite?
1-660: per pietà, ben mio, perdona / all'error d'un'alma amante:
, balzano. fagiuoli, xv-59: perdona al mio cervel pien di svolazzo.
è a dire: « tante volte gli perdona, quante pecca ». g.
. burchiello, 2-11: nondimeno mi perdona, / che questo par linguaggio di
non circa al fin ch'a se stesso perdona. siri, vii-741: questa carta
di noi fa quella ch'a null'uom perdona, e che rapidamente n'abandona.
goldoni, ii-1128: -la me perdona se me avanzo troppo. cossa gh'ala
dio vuoi perdonanza, / e tu perdona a chi ti fece male; / perché
a quella, che a null'uom perdona; / e la passata età nel cuor
i modi di un amante, che perdona perché è incapace di rinunciare, e
7 accosta con chi puoi / perdona agli altri tuoi / nemici c'hai o
a chi taglia le borse, perché si perdona alle donne che svisceran le nostre viscere
fusinato, i-228: deh! mi perdona, o povero innocente, / se
i veri amici. soffici, 6-59: perdona questa familiarità, questo antico tu e
questa familiarità, questo antico tu e perdona anche tutta la lettera se non dovesse che
poesia buon gusto / la proscrizion iniqua gli perdona. papi, ii-79: armi e
il tuissino. carducci, ii-1-310: e perdona le negligenze, a cui anche i
tu, reina, / che dio perdona al core umiliato. bellori, iii-150:
bellincioni, ii-112: quanto più tei perdona el mio signore, / maggior vergogna
animo gonfiato. monti, v-418: tu perdona ad un padre queste parole, se
di venia, cioè che agevolemente si perdona. s. giovanni crisostomo volgar.
col padre, dicendo: « padre, perdona a quelli, perché essi non sanno
è giudicato! colui che flagella e che perdona! ma tu, verme della terra
, / che restar non potem; però perdona, / se villania nostra giustizia tieni
della sua pietade, ché non solamente ci perdona i peccati, ma eziandio ci promette
ringrazioti che tu m'abbia scritto, e perdona s'io non ti risposi a vista
di, o dea [salute]; perdona / antiche onte; e votiva / t'
sue tracce sui provider, non le perdona. = voce ingl., deriv
fascio, perché la recidiva non si perdona! capito, balentino dei miei stivali
carducci, ii-2-317: ma illogicità (perdona alla furia questo vocabolo) di stile
a fare i conti... perdona ancora questo spizzicamento, io sono una specie