: e tu, misera e cattivella perdice, a che schifavi gli alti tetti
a te il pane di puccia e la perdice; cossi si contenta il porco de
121: tu, misera e cattivella perdice, a che schifavi gli alti tetti
con lieve cibo, cioè polli, perdice, fagiani, uccelli piccoli, e cavretto
fetida, come gaibina, penne di perdice bruxate, scarpe bruxate over peza.
poiché ti fugge e schifa / qual perdice falcon, qual serpe incanto? amenta
: e tu, misera e cattivella perdice,... quando più secura stare
venuta a volo a invescatisi / una perdice. guarini, 122: gioco dolce ha
veleno a l'omo, e la perdice, cioè la starna, se ne notrica
vero. nappi, xxxviii-264: di perdice e de fasani * / turturelle e
, a caso una buona e grassa perdice ci è venuta ad invescarsi. idem,
venuta a volo a invescarvisi / una perdice: ché perdice nomino / un certo
a invescarvisi / una perdice: ché perdice nomino / un certo mercadante più alla
. verb. da perdere. perdice (ant. perdìs), sf.
volgar., 3-42: fiele di perdice. poesie musicali del trecento, lxxxiv-16:
nel bosco senza foglie / cacciando una perdice molto stanca, / saltommi 'nanzi una
di palamede e quequerdula e la lasciva perdice. nappi, xxxviii-264: di perdice e
perdice. nappi, xxxviii-264: di perdice e de fasani, / turturelle e
iv-57: tu, misera e cattivella perdice, a che schifavi gli alti tetti pensando
te il pane di puccia e la perdice. f. fona, 4-in: la
è venuta a volo a invescarvisi / una perdice, che perdice nomino / un certo
a invescarvisi / una perdice, che perdice nomino / un certo mercadante, più alla
di generi (fra i quali coturnice e perdice), diffusi nel continente antico e
del genere perdix -tcis (v. perdice). peraìcio (perdìzio),
. da perdix -tcis (v. perdice); cfr. anche gr. nep8lxio
lat. perdix -tcis (v. perdice); v. anche pernicone. voce
= lat. perdix -icis (v. perdice), raccostato a [cotur \ nix
dal class, perdix -icis: v. perdice), rifatto su pernice.
luscinia... e la lasciva perdice e porphyrio. caro, 12-iii-240: alcuni
a te il pane di puccia e la perdice. = voce di area centro-merid
palamede e quequer- dula e la lasciva perdice. = voce dotta, dal
vivanda. nappi, xxxviii-264: di perdice e de fasani, / turturelle e