dall'azione, non battevo ciglio, non perdevo un movimento, un gesto, una
azione, non battevo ciglio, non perdevo un movimento, un gesto, una
si confondeva, che quasi lo perdevo di vista. ma no.
convinto. morante, 2-172: mi perdevo nel progetto di diventare, da uomo,
confinata in una specie di astrazione: perdevo il senso della carne. 4.
.: incespicavo, balbettavo, mi perdevo in un ribollire di discordanze e di stridori
vita profonda delle gore milanesi dov'io mi perdevo a contemplare gli equiseti. govoni,
. cecchi, 5-9: ogni volta mi perdevo in complicate fantasticaggini, per ritornare,
poiché verso la piazza san francesco lo perdevo di vista, immaginavo che, dietro il
/ che sparte i campi, i'vi perdevo il fiato. baretti, 3-35:
intelletto). tommaseo, 11-489: perdevo le intere giornate..., in
nell'attuario. di giacomo, i-356: perdevo brutus, la più buona, la
. moravia, vii-240: ormai non perdevo più piede, anzi decisamente ingranavo.
, 11-84: talvolta... mi perdevo a immaginare cosa andassero lambiccando i patrioti
lui. di giacomo, i-356: perdevo brutus, la più buona, la più
la più fedele e affezionata bestia, perdevo il muto ma intelligente compagno delle mie
improvvisamente. montano, 1-56: la perdevo di vista nei tratti più bui,
o consuetudini. tommaseo, 11-489: perdevo le intere giornate... in
reggevo anch'io: a volte la perdevo, e buona notte. di giacomo,
di un brigantino...; mi perdevo fantasticando fra sartie e pennoni. betti
, 11-84: talvolta... mi perdevo a immaginare cosa andassero lambiccando i patrioti
papini, 8-24: io mi tuffavo e perdevo in quel mare di sapienza che nel
in là svoltavo la cantonata e mi perdevo fra le siepi di sambuco dell'or-
, in pochi giri di sette e mezzo perdevo invariabilmente ogni mio avere. la capria
delle strade, e che quando la perdevo d'udita tutta l'anima mi pativa d'
mi reggevo anch'io: a volte la perdevo, e buona notte.
da me; e sulla pagina mi perdevo in sofismi, oppure in una abbondanza di