, io il valzer non lo voglio perdere. con permesso, -e andò a invitare
e di spirituale e di temporale fecero perdere in poco d'ora alla chiesa.
delle nazioni... questi corridoi per perdere i propri passi saranno dieci volte più
perduto il suo tempo e ha fatto perdere a noi il nostro. idem,
avessero fatto così, non avremmo a perdere qualche mezz'ora per passarli in rassegna
superiore, gran signore. non deve perdere tempo e spazio a liticare, se
spazio a liticare, se non vuol perdere anche i lettori. e. cecchi,
vedersi anche a parte i quattrini che fa perdere. 2. tess. impregnazione di
e tanti anni, gli hanno fatto perdere tre volte il frutto delle fatiche. g
alla caviglia si assottigliavano, ma senza perdere la proporzione e la forza. bresciani,
brunita di toledo. -lasciare, perdere fossa o fossa e le polpe:
sparsa basta per fare o guadagnare o perdere una giornata. campatila, 1-7-57:
migliore / sia del fico, vo'perdere il rimario. a. verri, i-63
che anderebbe la victoria per non perdere li levanti, li quali cominciavano;
non gli daria un bascio se credesse perdere la infamia che egli ha. idem,
che per la nostra guerra non voleva perdere la marca, le quali terre aveva
e dichiarava di non aver tempo da perdere dietro una burla del secolo scorso.
contro ogni ministero per non compromettersi e perdere la popolarità presso i loro elettori. einaudi
, i quali, non avendo a perdere tempo a ricercare e dimostrare i fatti,
, ii-232: non voler... perdere per tue pazziuole tanto contento e tanta
il quale mentre egli l'aveva non poteva perdere la terra. ottimo, iii-515:
noi, senza dubbio incontanente si dee perdere e traboccare come peso inutile. aleardi
stasera. 12. sacrificare, perdere o rischiare, compromettere la vita,
e meticolosità; gingillarsi, tergiversare, perdere tempo. pataffio, 6:
mestiere. -impegnare, occupare, far perdere tempo. g. gozzi, i-12-238
erano calmi e non si preoccupavano di perdere tempo. -che serve a contenere
. gli pareva non avere tempo da perdere se disegnava entrare in porto prima di
nievo, 1-163: molto ebbero a perdere in giunta per lo sciopro delle macine
di portare al fiume, temendo di perdere le altre pratiche, disse chiaro il fatto
questa la strada che porta a lasciar perdere il prato inglese e a ripiegare sul '
alla salute mia e della mia signora senza perdere la mia pensione all'istituto e senza
accorgimenti che potevano almeno aiutarmi a non perdere affatto la tramontana. moretti, i-162
aaulterio che la morte, dubitando di non perdere la vita e l'onore. sarpi
adulterio che la morte, dubitando di non perdere la vita e l'onore. de
non stare in servitù e per non vedere perdere alla patria sua la libertà, la
prùdere, tr. ant. perdere. domenico di giovanni, 1-ii-365
. = var. metatetica di perdere (v.). prederìa,
mediante la sua grazia voleva salvare o perdere; nella predestinazione precedere la misericordia di
scendere 0 predicare: è necessario lasciar perdere o concludere in qualche modo.
/ amante bello, e fiato non perdere. burchiello, 66: fra cipolla predicava
del quale il penitente sarebbe pronto a perdere ogni altro bene possibile e ad incorrere
quello cotal debito, si debia perdere in quello anno lo pregio e la
deh'ammo, non è gran cosa a perdere le parole e le cose vili »
sue cose... per poi perdere, senza speranza di riacquistarli giammai,
pagare lire mille di moneta o a perdere la mano destra qualunque volta venisse in
al possibile... di non perdere quest'unica preminenza sensibile che mi dà
cadremo. -per estens. perdere interesse e valore. carducci, iii-19-358
con quello sono da lasciare e da perdere le ricchezze. boccaccio, dee.,
. ammaestramenti, 233: anzi vo'perdere che prendere villanamente. monosini, 223
. magalotti, 21-62: venendo a perdere e a indebolirsi l'un de'momenti
più tosto nel proprio sangue che fargli perdere la verginale purezza, da lui,
, 306: non poco pativa del perdere del sonno, contra 'l quale incommodo
eleganti, acquistandone sempre de'nuovi e senza perdere mal gli antichi. carducci, iii-26-15
suo con una gelosia continova di non perdere per colpa di se medesimo la benivolenza
del quale il penitente sarebbe pronto a perdere ogni altro bene possibile e a incorrere ogni
in pregio che niente gli sarebbe paruto perdere ogni altro, se guadagnava lui solo
, da acquistare maggiore compattezza o da perdere una parte del li quido
corpo che per alcuna forza estrinseca può perdere qualche figura di se stesso, ma
stimate perder fama, ché menore male serea perdere vita. seneca volgar., 3-284
testardaggine di maria luisa, doleva il perdere dei brevi sospirati villerecci riposi anche una
, x-2-435: io non ho tempo da perdere nel confutare le inezie inserite con tanta
4-286: libera tanto dalla tema di perdere quanto dalla pretensione di acquistare. brusoni
, tralasciare; lasciar passare, lasciar perdere. -in partic., in esposizioni
o inosservato o non colto opportunamente; perdere di effetto. fra giordano, 7-144
a pretto. 7. prov. perdere, rimetterci il pretto e vannacquato:
cademia senese degli intronati, 41: perdere il pretto e l'annacquato.
.]: mi fareste prevaricare (perdere la pazienza). 2.
, non era il carcere, ma il perdere la vita. = denom. da
..., e tempo bisogna perdere; prenderle, le ragazze, come si
tanto prezzo se così agevolmente si potesse perdere. ariosto, 16-54: d'africa v'
accreditato scrittore, persuasi di aver a perdere il frutto di quelle imprese ch'alia
tale animale, e de perdere le diete carne e in quelo mede-
. noi sapessimo dover lui tra poco perdere tutti i piaceri che ha e dover cadere
si trovi chi ostinata- mente cerchi di perdere se medesimo. foscolo, xi-2-601:
vido di cessare il timore che ha di perdere quello che possiede di bene. alvaro
navi e si sentì soccorrere, non volle perdere il primato. -primogenitura.
non si è più a rischio di perdere. -esistente da sempre, eterno
dalla polizia che riesce abilmente a far perdere le propne tracce o prolunga indefinitamente la
del mondo ti lieva e ti fa perdere laudabile fama e colla sua rabbia tutte le
non avere quello che sia pubblico o perdere quello di che noi non facciamo stima
papa o del duca non fa perdere lo stato alla casa de'medici.
con nostri occhi alcuni uomini sdrucciolare e perdere la robba, altri inciampare e perdere
perdere la robba, altri inciampare e perdere il credito, altri cadere col viso in
, altri cadere col viso in giù e perdere l'onore et altri cadere all'indietro
l'onore et altri cadere all'indietro e perdere la vita, e nondimeno tutti pensano
, per il maledetto interesse e per non perdere il corpo di entrata di una lite
e di spirituale e di temporale fecero perdere in poco d'ora alla chiesa.
fiori di un'arbore in certa parte perdere si dovessero, non producesse in auella
1-i-62: la prima cagione che ti fa perdere quello [lo stato] è negligère
, ii-1-59: siete in età da non perdere più tempo, ma da poter fare
voce trapanese. 4. sprecare, perdere (il tempo). buonafede,
i suoi popolani in modo da far perdere loro ogni
delle africane genti venne in tutto a perdere il suo vigore, ché e'cominciarono a
procurarsi colle mani, a rischio di perdere l'equilibrio e di cambiar positura.
secondari, evitando di indugiare, di perdere tempo). garzoni, 7-377:
giuocare a carambola più del bisogno e perdere, ben inteso, più della necessità
quanto le cattive lo impediscono col fare perdere tempo, lavoro, animali, col deteriorare
piante, della quale si teme di perdere certe buone qualità, quasi virtù individuali
ancora essi alla sua cura per non perdere l'utu. e della propina.
alla vita quotidiana e destinati perciò a perdere assai presto efficacia e significato. montano
tuo, perciò che ciò che si può perdere non è proprio. e ciò che
qui mie d'uopo troncare per non perdere di vista quel 'prerogativa 'che è
prudenza e parie per aver meno che perdere. parini, i-xi-32: tu non però
asciutto o secco, perdere umidità (a causa di una naturale
si prosciugasse. 13. perdere lucentezza e luminosità, diventare opaco.
incrosta. 14. figur. perdere slancio, vitalità e calore (la
: qui mi è d'uopo troncareperinon perdere di vista quel 'prerogativa 'che.
essendo molto prosperosa, non vorrà lasciar perdere il duca per ogni accidente, perché
-portare fuori di prospettiva: far perdere il senno. lomazzi, 465
con noi stessi,... da perdere tempo e pensieri dietro le combinazioni o
. 8. deperire alquanto, perdere ogni forza (il coipo).
, ove tutte le cose parevano quasi perdere la loro realtà e divenire immateriali, mettevano
senza indugio né rimessione, eran dannati a perdere tutto il mobile delle lor case e
da uno stato, talora in modo da perdere in parte la propria autonomia (la
di tipo burocratico, che ne fanno perdere l'autenticità o la spontaneità.
prova di vita e nelle locuz. perdere la prova o mettere alla prova o a
mente, / che dotta maggiormente / perdere altrui che sé, né 'l suo
, dànno impaccio ai provetti e fanno perdere la tramontana ai novizi. borgese, 1-212
garibaldi, 1-436: non essendovi tempo da perdere, 'acché i nemici si preparavano
coglier la rosa. -tornar pruno: perdere ogni attrattiva, svilirsi. bellincioni,
perduto il suo tempo e ha fatto perdere a noi il nostro. montale,
prima di fetore e puzza morire che perdere e dare nelle mani agli stupratori la loro
la paura di offender l'amato, di perdere la stima di lui, la vergogna
, 11-50: vederlo poi perder contegno, perdere addirittura la testa e smaniare frenetico,
la fede..., gettando a perdere il sangue del tuo signore? alfieri
: per indicare una persona da lasciar perdere, con cui non si vorrebbe mai
. ha tentato... di perdere il denaro al gioco; ma non è
tanto lasciava qualcosa d'incompiuto per non perdere la vena, e poneva, come diceva
mantenimento dell'unico temporale, sicché per non perdere un puntiglio di questo, dicessero francamente
pesante punteggio. -vincere o perdere ai punti, vittoria o sconfìtta ai
, si vince sin del punto da perdere. buonarroti il giovane, i-162:
farlo con vantaggio, la vengono a perdere in quel mentre che son costretti di mandarne
1-ii-354: non gli lasciava mai il padre perdere punto tempo, bene che il giovane
non le riveda. c'è tutto da perdere, con queste ciane. purché mi
tutti e remedi che si può per non perdere lo stato, per non venire in
pur vegliando ma dormendo, non pur di perdere l'avere ma la persona per l'
sereno aere disciolta. -intr. perdere umidità con la cottura. giuliani,
birba. -rimettere in purgo: lasciar perdere. p. petrocchi [s.
jf. locuz. dissolversi in putredine: perdere ogni ore, ogni attrattiva; svilirsi
più invecchiano. 7. perdere vigore ed energia, sia fìsica sia spirituale
temere per formidabili. -farsi putridume: perdere ogni valore. amari, 2-intr.
-anche, per estens.: illanguidire, perdere vigore, consumarsi a poco a poco
alga marcia. 2. figur. perdere vigore ed energia spirituale, perdurando in
puttane: abbandonare, trascurare, lasciar perdere qualcosa o qualcuno senza curarsi dei danni
-non sapere né puzzo, né bruciaticcio: perdere le tracce di qualcuno, non avere
la sepoltura dove io m'andava a perdere con tutti 1 mali e tutti i beni
il sangue e l'onor voglioso a perdere n'andrei pe'baci di qualunque femmina.
... deliberò che tutti, senza perdere tempo, tor- nassino a firenze per
banti, 8-20: lo scandalo sembrò perdere il mordente e qualcuno l'avrebbe anche
'un codino ', e di perdere alla fine il suo impiego. bocchelli,
tratta ai raccontare, noi corriamo rischio di perdere, ab biamo forse già
domestica, la quale non si potrebbe perdere per errore d'un ammiraglio che prenda
tristano a tale battaglia pericolosa e veggendogli perdere del sangue e tagliare de v armadura tanta
capitano, che è un uomo difficile a perdere la calma, forse avrebbe voglia di
/ e i troppi ingrati vincoli civili / perdere il fior degli anni giovanili / qui
perdizione loro, che eglino si dovessono perdere o vero che per quello peccato si do-
che per quello peccato si do- vessono perdere, e fussono così dannati. savonarola,
bernari, 6-157: spazientito di dover perdere tanto tempo per una questione così meschina,
mette per obliqua via. -fare perdere validità. stampa periodica milanese, i-292
beati! o uomini insensati che peccando volete perdere tanta quiete e tanto riposo. caro
vincere di quello che fossero stanchi di perdere i loro nemici, si disponevano a cose
nemico lo induceva a questo per fargli perdere la quiete della sua cella. boine,
hanno a volte il potere di farmi perdere il lume degli occhi. -pace,
il terreno. -al figur.: perdere slancio. l. coen [«
: una volta nel bosco coccinella parve perdere la riluttanza a muoversi, anzi, poiché
che l'ostinarsi a scaramucciare era un perdere la gente, il tempo e l'opera
di qualche accreditato scrittore persuasi di aver a perdere il frutto di quelle imprese ch'
catena, in modo da non potersi perdere; assicurato. fortis, xxiii-481:
, ii-210: noi cercheremo di fargli ivi perdere l'onestà, di fargli perdere la
ivi perdere l'onestà, di fargli perdere la grazia, di fargli perdere il paradiso
di fargli perdere la grazia, di fargli perdere il paradiso, di fargli perdere iddio
fargli perdere il paradiso, di fargli perdere iddio; ed a questo fine non mancherà
-con la particella pronom.: perdere di vigore. marchetti, 5-211:
7. lasciare invecchiare, lasciar perdere vivacità e forza. foscolo,
la particella pronom. diventare dolce, perdere il sapore salso. citolini, 40
mani. 14. intiepidirsi, perdere di rigore (la stagione invernale)
ai sì difficultoso, in vece di perdere l'animo con le cadute, lo
il radicchio: rinunciare completamente, lasciar perdere. g. m. cecchi,
-mancare le radici del viso: perdere la facoltà della vista (anche,
essere 'un caso pietoso 'senza perdere grazia e disinvoltura. la gente gli
. letter. divenire più debole, perdere vigore. bracciolini, 2-33-65: pare
nendo. 3. intr. perdere scorie e impurità; farsi più puro
particella pronom. diminuire di temperatura, perdere calore, diventare freddo (l'aria
diventare meno intenso, meno vivo, perdere forza e vitalità (un sentimento,
un'idea, di una convincimento; perdere ardore, fervore, passione, devozione
si raffreddasse fra le braccia. io perdere urgenza o interesse; rallentarsi (l'
fiamme. 5. figur. perdere vigore; immeschinirsi. carducci, iii-7-416
particella pronom. ridursi di volume, perdere la propria turgidezza, diventare flaccido.
. non avendo rispetto... di perdere la gloriosa fama della ragionata gente.
, 24-10: che sto io qui a perdere tempo e dir quasi le mie ragioni
di altri... amori mi fa perdere la ragione. borgese, 1-286:
stupore e che invecchiare significa non tanto perdere la curiosità, quanto perdere la capacità
non tanto perdere la curiosità, quanto perdere la capacità di incanto e di stupore
: se altra carne beccarà rasonevilemente dèe perdere ala o coscia o sia altro membro.
loro armi per tre mesi per non perdere il loro vantaggio e concedere agio ah'awersario
che d'altro; e mi fece perdere quasi tutta la giornata. carducci, ii-9-126
e che, per aver manco che perdere, meno stima i pericoli. guerra dei
rammeschinisco, rammeschinisct). letter. perdere di importanza e di valore; immeschinire
4. intr. figur. perdere di forza e di vigore, infiacchirsi
: dovevi venir con noi e lasciarli perdere, quel branco di rammolliti.
diventare più molle o più morbido; perdere la secchezza o la rigidezza; rammollirsi
un altro. più ci curiamo di perdere queste cose transitorie che passano come il
, che noi non ci curiamo di perdere dio. lamenti storici, ii-87: coll'
inglese del suo rango, mortale 1 perdere l'equilibrio '. gadda conti,
. 5. prov. perdere la fatica e la rannata: sprecare
ombreggiante. 6. abbassarsi, perdere volume (il suolo). crescenzi
sottomesso, riconoscendo la superiorità altrui; perdere ogni baldanza. menzini, 5-183
4. locuz. -buttare, gettare, perdere, rimetterci il ranno e il sapone
contendere con tale uomo, c'è da perdere l'opera e il ranno.
que'bei ducati e non li voglion perdere. mazzini, i-476: bisognerebbe-.
2. per simil. intorbidarsi, perdere la limpidezza (l'acqua).
la quale altrove asportare e rapere e perdere si possa. -di animali anche
lascerà vincere per compiacenza, per non perdere il favore: il guadagno adunque e
quanto ha loro rapito. -far perdere a un paese il dominio su un territorio
-con riferimento a un materiale: perdere l'umidità. cellini, 661:
. farina. 14. far perdere il latte. soderini, ii-43:
., anche con la particella pronom. perdere l'acqua o l'umidità per azione
era reso indegno, ma per non far perdere il regno a suo figlio gosciò,
il picciuolo. -assottigliarsi, perdere progressivamente spessore (un muro, una
la capacità creativa); immiserirsi, perdere forza e vitalità (un genere letterario)
, ravvilisci). ant. far perdere d'animo; privare della forza di resistere
: ad un musico che finisce con il perdere della voce, la funzione del servizio
dio, onde cadde in sentenzia di perdere lo reame suo. dante, purg.
è inpeso di paura del suo reame perdere e della sua ricchezza. 6
modulazioni? una tensione concentrata a non perdere niente del proprio potenziale, a prolungare
breve sul campo all'impiccato: senza perdere tempo allora cavò di tasca il trinciante
sotto pena a li conducenti li panni de perdere essi panni et a quelli li riceptarono
tutta la iurisdizione da'vescovi si può perdere e lor si può tórre. sacchi
cosa, non tardavano i disgraziati a perdere la salute in una recrudescenza del vaiuolo
particella pronom. divenire più freddo, perdere calore. fra giordano, 1-14:
propria. 8. figur. perdere intensità e vigore (un sentimento,
ne avea tolto una scorpacciata, né perdere la pastura che era verde per lui
albert duca di luynes stava forse per perdere fi regai favore, allorché una scarlattina
alfio balsamo stava a sentire, senza perdere una sillaba, interrompendo a ogni tratto.
essendo molto prosperosa, non vorrà lasciar perdere il duca per ogni accidente, perché il
, e intanto sembrano divertirsi a farle perdere la bussola. -svolgere in modo
eviti almeno le reinfezioni usando le siringhe a perdere. = comp. dal pref.
con reiterate battaglie, avessero avuto a perdere tutto l'esercito. alfieri, 4-154:
epica del provvisorio, venissero così a perdere nelle crisi individuali il senso dei valori più
iii-665: bada che non ho tempo da perdere e ricordati che, se non parli
lido del mare: operare vanamente, perdere tempo. petrarca, 212-4: solco
consigliereste renderle a patti il marchesato e perdere il danaro e la giurisdizione? stampa
[gli avvocati e i procuratori] perdere l'entrata viva che loro rende la vigna
manifestamente la replica alla voce stridula senza perdere mai la calma, sebbene questa potesse risultare
. dettata probabilmente dalla necessità di non perdere del tutto il controllo della repubblica baltica
zovene. -perdere la reputazione: perdere la fama acquistata. carteggio degli agenti
principe non si può veramente acquistare, perdere o ricuperare. assarino, 2-1-490: il
aiutare, non potere che lottare o volersi perdere. e perché lottare? per resistere
. -al figur.: venire meno, perdere efficacia, cessare di esistere.
con pic- ciole fazioni e da non perdere il tempo in raccontarle. pacichelli,
cui non è erede della bontà, dovesse perdere il redàggio dell'avere. luna [
. 5. venire meno, perdere intensità (un sentimento, la speranza
, e stesura coloristica. 8. perdere posizioni in una graduatoria, anche teorica
particella pronom. purificarsi, depurarsi; perdere le proprie caratteristiche di nocività (una
maggiore il quale è più atto a perdere il suo diametro, benché stia per
... anche i più promettenti sembrano perdere carattere ed originalità. reumatizzazióne
ristampa del consaputo suo libro, per non perdere tempo ho questo subito offerto per la
bruno per lutto; e quindi di perdere persona congiunta o diletta. = comp
cierto perduto àe el mondo; vuole perdere dio e. nno el mondo però
nel buio. 3. perdere perspicuità, originalità; banalizzarsi, appiattirsi
appassire di nuovo. -al figur.: perdere la freschezza, la bellezza.
sempre più massicce. -figur. perdere importanza, venir meno. e.
rigor contra i soldati che l'avran lasciata perdere. successi della guerra fra i turchi
. lo studio, e mi fa perdere anzi il già saputo. = comp
assai tempo prima, è ridotto a perdere, costui e non il ribassatóre duploneggia.
sto sempre sul guadagnare e mai sul perdere, perché continuamente si vien convertendo qualche
di origine o, comunque, facendogli perdere terreno fino a obbligarlo a rinunciare alle
, ma ferma: « a costo di perdere voti, quei due non vanno ricandidati
ii-6-213: lavorare a ufo, e poi perdere anche la roba, e poi esser
. anonimo romano, 1-70: lassao perdere lucca e l'onore de fiorenza non
sapere neppure più chi uno è, perdere la memoria di qualcuno. -per lo più
non remediare i vivi che si ponno perdere. nannini [petrarca], 281:
: lassao [gualtieri di brienne] perdere lucca e l'onore de fiorenza non recuperava
. cavalli, lii-12-289: meglio è non perdere che perso procurar di ricuperare. panigarola
cose più alte della religione ne fa perdere la riverenza a'più deboli, che
saper di che. -ridere da perdere i denti: smodatamente, a crepapelle
calandra, 3-171: sa farti ridere da perdere i denti e farti rabbrividire e spiritare
sconcio e ridevole in modo da far perdere la serietà agli uomini più tetri.
sei anni può essere 'un caso pietoso'senza perdere grazia e disinvoltura. fenoglio, 1-22
: ridicendosi non può più se non perdere di riputazione, perché sempre succederà il
lupa... che gli fanno perdere la speranza di giungere in vetta al
(per la coniug.: cfr. perdere). ritornare a disperdere; sparpagliare
terra, saria sicuro di non la perdere. soderini, iii-242: tutti [gli
e sempre toccò a la donna a perdere, con estremo piacer d'anselmo. stra-parola
vecchiaia: la prima, cioè, di perdere la sua fecondità o forza di germogliare
debito modo. -ridursi a niente: perdere ogni pregio e valore. tommaseo,
cento al dieci: diventare poverissimo, perdere quasi tutti i propri averi. baiai
al giuoco: né vincere da ultimo né perdere. anco di cosa che, vendendola
liberata colla sua morte, non vo'perdere miseramente la mia gioventù. -sì,
darle l'ultimo crollo, a farle perdere l'equilibrio e mandarla [la vettura]
un'otta seppe i suoi esser combattuti e perdere, sgridando i riferenti di tanta paura
distribuirgli in modo che non abbino a perdere tempo né avenire contenzione infra loro; debbe
. esaurire le proprie forze fisiche, perdere completamente la salute; sfinirsi.
gualdo priorato, 7-247: diceva non potersi perdere
suo padre non ha più tempo da perdere; altrimenti questo scapestrato gli darà delle
che ìer- mactina la piova vi fece perdere. 5. intr. con
particella pronom. diminuire di temperatura, perdere calore, diventare freddo (l'aria
calor corporà se refreida. 4. perdere fervore, entusiasmo nel nutrire un sentimento
ciel castiga. -scomporsi, agitarsi, perdere la calma. ghislanzoni, 16-117:
che sguscia / in bocca per non perdere una goccia; / ogni acino lo riga
2. gettare via; lasciar perdere come scarto. marsilio da padova volgar
come velenosi e pestiferi. -lasciare perdere, abbandonare; non voler curare.
de adommare omnen sopierbo e de le fare perdere omnen reguglio per potenzia de la forza
contra i soldati che l'avran lasciata perdere. g. giustiniani e a.
a guida delle proprie azioni, non perdere di vista (un principio etico).
tenere presente, nel debito conto; non perdere di vista, avere costantemente di mira
riguardo per coloro che non le fanno perdere tempo. cassola, 2-28: io ero
ritornare nel primitivo stato di disordine; perdere la forma. felice da massa marittima
. verri, 2-vi-112: è men male perdere delle provincie che il rilasciare sulla forma
delle sue pretensioni. 10. perdere una qualità o una peculiarità a causa
per lo più con la particella pronom. perdere o avere, per lo più progressivamente
esami, inconsapevolmente determinata dal timore di perdere studenti a prò degli istituti concorrenti di manica
non e cosa ch'egli cerchi continuamente di perdere più di questa. in ogni condizione
. bianciardi, 4-76: gli facevano perdere tempo, ritardare l'impaginazione e la
altre sue cose... per poi perdere, senza speranza di riacquistarli giammai,
che ci si è proposti; lasciar perdere. iacopone, 93-47: mamma,
via. -rimanere a niente: perdere ogni avere. novellino, xxviii-814:
troppe volte proposto e discusso fino a perdere interesse e credioilità (un argomento);
a lungo sopra questi ribalzando senza mai perdere la loro formazione. 12.
stizzire il ministro nicotera fino a fargli perdere la staffa. jahier, 2-135: tengo
significa... rinfaciullire, ma perdere il senno per troppa vecchiezza. goldoni,
5. tr. far perdere il senno, l'equilibrio, il giudizio
3. tr. confondere qualcuno facendogli perdere il pieno controllo delle facoltà mentali;
minor timore che il capitalista ha di perdere tutto o parte del capitale. e.
da me). -assol. perdere tempo in faccende futili; non combinare
rimediare i vivi, che si ponno perdere. ad un uomo morto non abbiamo
f. doni, 4-5: per non perdere fonore e a un bisogno la vita
, attenuare, mitigare un atteggiamento; perdere il coraggio. -per lo più in
... essendo loro molestissimo il perdere il frutto delle fatiche loro di tutto
perduto, senza possibilità di ricuperare; perdere denaro. algarotti, 1-v-326: canadà
inutile un lavoro, un impegno; perdere qualcosa d'importante, alla quale si
effetto negativo delle proprie azioni); perdere per sempre l'amicizia di taluno.
un po'pochino svagato, si lascia perdere per le vie, non mi ascolta tanto
tasca, del proprio). -anche: perdere denaro in fornimenti della mula,
diritto, un'impresa economica in passivo; perdere nel gli sellali, cioè gli fareti
-per lo più al figur.: perdere vivacità e lucidità intellettuale o vigore fisico
rimmalensire... che varrebbe anco perdere della vivacità intellettuale. p. petrocchi
ottuso; inebetire, istupidire. -anche: perdere lucidità intellettuale, memoria, capacità di
2. per simil. perdere vigoria fisica; indebolirsi. tommaseo [
tommaseo [s. v.]: perdere... il vigore del corpo.
e rimorire. 6. perdere nuovamente vigore, decadere una seconda volta
capelli a que'due giovinastri che potevano perdere un'ora di rancide querele, succhiate
. farsi via via meno importante, perdere autorità, influenza. bonghi, 1-227
alla lunga strada vuota. 7. perdere i caratteri di generalità; farsi prossimo,
, diventava domestico. 8. perdere via via pregio, importanza, grandiosità;
volea che combattesse, e però il facea perdere, ma come suo messaggio voleva predicasse
; venire a mancare, estinguersi o perdere intensità (una fede, un desiderio
l'antica forma, ma ancora venne a perdere il nome; ed è quella che
facoltà mentali o nella capacità intellettuale, perdere la ragione o l'equilibrio mentale.
. (rincoglionisco, rincoglionisci). perdere le facoltà intellettuali, rimbecillire (ed
, rincretinisci). diventare cretino; perdere il senno, il discernimento; rimbambire
.): tanto intenso da far perdere la ragione (e ha connotazione iperb
; raddolcirsi. -per estens.: perdere il sapore amaro. auda, 1-276
non significa... rinfanciullire, ma perdere il senno per troppa vecchiezza. martello
rinfichisco, rinfichisci). tose. perdere la freschezza fisica e, anche, la
. 2. tr. far perdere la freschezza fisica e la vivacità dello
divenire magro, vizzo, sciupato; perdere la freschezza fisica. tommaseo [s
interloquire, consigliare, deliberare, facendo perdere tempo incredibile. 2. rafforzarsi
in sospetto di rinnegato, e di perdere in un tratto colla sua popolarità tutte le
, rinsecchisce. -per estens. perdere l'elasticità e la freschezza giovanile,
3. ritrovato dopo che ha fatto perdere le proprie tracce (una persona)
intr. { rintristisco, rintristisci). perdere salute e vigore. tommaseo [
(un'arma, la punta); perdere il filo (una lama).
e si ridrizzi. 18. perdere energia e vigore, infiacchire, indebolirsi
del corpo e dello spirito); perdere lo slancio, l'impeto iniziale, la
quel sospiro. 19. perdere intensità (la proprietà di una sostanza)
un incarico o una carica; lasciar perdere un'attività; dichiarare il proprio ritiro
muoveranno. 5. figur. perdere di stima, di considerazione. fagiuoli
misura considerevole; deprezzare ulteriormente; far perdere di quotazione. m.
2. intr. scendere di prezzo; perdere valore; essere soggetto a un forte
diventati irrisori. 3. figur. perdere di pregio, di stima (una persona
: « mi dispiace anzi di fargli perdere l'affare, ma per ora questa
, 4: se mi consumi o fai perdere la vita, / onor non ti
non stavano i tedeschi senza timore di perdere il castello, ancora che bene riparato.
fra gli schiavi e meritava appunto di perdere la libertà, ché, scordate le
si fece giudicio avessi in brieve a perdere lo stato; e così era sanza riparo
essi. 3. intr. perdere efficienza per l'uso. tasso,
grandissima disperazione sicuri, deliberato di non perdere trevigi, vi mandarono alcune genti.
per la coniug.: cfr. perdere). perdere nuovamente. -in partic.
.: cfr. perdere). perdere nuovamente. -in partic.: farsi
i soldi mal guadagnati. 2. perdere al gioco, in tutto o in parte
ho lasciato il gioco. 3. perdere nuovamente una persona amata, doversene di
, e intens., e da perdere (v.). riperfusióne
: quel verme non ha nulla da perdere. padula, 305: quanti forestieri vengono
di un pensiero, di un'idea: perdere slancio, vitalità. d'annunzio
-oria può, trapassando in vulgare, perdere 'r', quando l'accento aguto si
iii-95: fra tanto non si dèe perdere il tempo, ma stampare senza indugio il
lo più con la particella pronom. perdere la nocività (un'esalazione).
.. offeriscono... entrare sanza perdere tempo nello stato di milano o di
io son più che sicuro / di perdere, e nel gioco io più m'induro
per riscattarvi, non vi curate di perdere. c. montanini, 12:
/ comincia a riscemare. 2. perdere di forza e di entusiasmo vitale.
dovevo farla a piedi, ma rischiavo perdere la roba mia non avendo cavalli da
, v-105: se l'assaltatore viene a perdere, non solo viene a mettere a
, nel corso dell'interrogatorio, di perdere anche quel poco sapere che possedevano,
della possibilità di subire incidenti e anche di perdere la vita; pieno di pericoli per
al bene. 9. lasciar perdere. codice dei servi di ferrara,
a premio e senza timore d'avere a perdere l'eredità. b. segni,
correvano più che manifestissimo risico di dovere perdere..., oltra la libertà,
rismarrisco, rismarrisci). smarrire, perdere nuovamente. 2. intr.
con la risolutezza di chi non vuol perdere tempo. d'annunzio, v-1-1029:
risolute preghiere al duca vaimar, perché senza perdere oncia di tempo s'accostasse a quella
. -per simil. esaurirsi, perdere la capacità di determinare il modo di
puoi fidare. -evitare di perdere tempo in attività inutili o in discussioni
rallentare il ritmo fin quasi a fermarsi; perdere estro e vivacità. tecchi,
ristanco). stancarsi di un'impresa; perdere l'entusiasmo. cattaneo,
maestà in evidente pericolo, se non di perdere il regno, di averlo almen di
sopra tutte le altre occasioni si lasciò perdere quella di poter acquistare così numerosa armata
mazzini, 42-248: non possono, senza perdere un tempo prezioso e senza cacciare l'
come apprendere, nascere, guadagnare, perdere). -oggetto risultativo: complemento oggetto
movimento grazioso della sua bocca gli fece perdere ogni ritegno. sbarbaro, 4-96: sbucano
ritener l'appresa scienzia e non la perdere. catzelu [guevara], i-82:
: uno incontrandosi coll'articolo 'il'gli fa perdere la sua vocale e, ritenendo la
impresa fra le mani a dervis né voluto perdere con la gente la riputazione dell'armi
: s'accalorava parlando, senza mai perdere, peraltro, una certa ritenutezza severa
-ritirare le corna, le corna indentro: perdere baldanza, abbattersi. tommaseo [
necessario alleggerire quei sentimenti, far loro perdere la pratica materialità e corpulenza, convertirli
'umanitario'e quindi neutro per avviarsi senza perdere la faccia a quegli accordi che la
privati del loro, ne venne egli a perdere riputazione ed amici. bacchelli, 2-172
il quale inteso questo, dubitandosi di perdere il regno, ritornò all'ubbidienza papale
lettera. -ritornare addietro: perdere una posizione vantaggiosa. girolamo leopardi,
ed è il contrario di vuoto a perdere). 9. il ritornare
. balbo, ii-64: a che perdere spazio in tutto ciò? quando anche
esortarvi e di vigilarvi; e far perdere il tempo preziosissimo ai pochi o molti
altro, dove alcuna cosa si possa perdere, in sua bottega, salvo che di
delle docili curie subalpine, arrischiarono di perdere la bussola in questo oceano di 'paglietta'
pazzi preti di roma si spaiavano di perdere la potestà temporale, credendo di decadere
dimostrare che camera ha perduto non dovendo perdere, ci consolerà. e siamo sicuri
anni, che non studiano altro che farcela perdere: e noi con una brieve revista
della piazza. 32. perdere le proprietà positive, andare a male,
bassa condizione... non avevano che perdere, e però procuravano rivoltare il regno
sé e fregandosi colle sue vicine, dovette perdere i suoi angoli e la figura natia
: non volli però io... perdere soverchio tempo nella lettura di alcuno romanzo
665: l'esercito spagnuolo, senza perdere punto di tempo, marchiò per soccorrerla
, 9-124: in francia per nulla perdere cavano intera la bacchetta colle radici. macerata
. -sospendere o troncare o far perdere un'abitudine; interrompere una consuetudine che
prìncipi come a quella ora ei cominciano a perdere lo stato che cominciano a rompere le
stare in servitù e per non vedere perdere alla patria sua la libertà, la rop-
a fondo con la propria nave; perdere i propri beni in un naufragio.
lei. -rompere gli artigli: perdere ogni forza. dottori, 3-67:
-rompere la pazienza a qualcuno: fargliela perdere. deledda, v-78: linguacciuta!
suo colore che la paura gli aveva fatto perdere. -trasformarsi in rosso (un
che d'altro; e mi fece perdere quasi tutta la giornata. d'annunzio,
egli ogni diligenza per non la chiave perdere con lo appiccarvi rotelle, coma, sonagli
la mia visita durasse tanto da fargli perdere qualche ora preziosa. 9.
a qualcuno: fargli girare, fargli perdere la testa. mercati, 1-4:
. -mandare alla rotonda: lasciar perdere, tralasciare ogni cosa. a
-dare nelle rotte: dare in escandescenze; perdere il controllo di sé. a
marescial botta. -scherz. far perdere totalmente. domenichi, 6-70: questo
scivolare nel comune e nel generico e perdere in tal modo ogni interesse. tapini
, 28-24: già veggia, per mezzul perdere o lulla, / com'io vidi
. con la parti- cella pronom. perdere la propria carica ideale, ridursi a
papa giulio secondo correva rischio grande di perdere lo stato. lanzi, v-84: abbiam
cameriere a parigi. -svuotarsi, perdere efficacia (la ragione, la mente
non reggi più. -deperire, perdere rapidamente le forze. stamfia periodica milanese
macchina, col pericolo quasi certo di perdere la combinazione per arezzo e perugia!
effetti! ottunde l'ingegno, fa perdere ogni voglia al lavoro, rovina la
di rovinare il credito del giornale e perdere una metà degli associati...,
che corre il rischio di dannarsi, di perdere la propria anima. laude cortonesi
gran re. 13. far perdere con la propria presenza e i propri
penna ed a me. -far perdere tempo (una contrarietà). pea
! ouah! » e seguitava fino a perdere il respiro. le venivano accessi di
e di prestigio, anche personale; perdere il potere (un sovrano);
ché la catolica fede non può perdere. filicaia, 2-1-36: qual mai di
via? / a me molto non è perdere i passi, / perduta avendo ogni
cento altri, che tutti erano giuochi da perdere e da vincere. campanella, 1090
su 'l tappeto... era un perdere senz'alcuna utilitade il tempo. g
entusiasmo dell'amicizia sino all'azzardare e perdere la vita del 'pobratime', né di tali
. machiavelli, 1-i-18: a fare perdere milano a francia segneri, iii-1-245: se
in tutto aver, né in tutto perdere / mai posso la speranza.
espressioni vittoria, sconfìtta o vincere, perdere per una ruota, per mezza ruota
assoggettata dalla russia in modo da farle perdere i propri caratteri e farle assumere quelli
subire un improvviso rovescio di fortuna, perdere il potere. manuzzi [s.
: 'fare un ruzzolone'o 'il ruzzolone': perdere il potere, lo stato, il
i soldati, intimoriti e paurosi di perdere le prede qui condotte da ortaggio, dalla
che, per voler fare il sacciuto, perdere / quello o più ed aver come
. aveva sagrificato per me quanto poteva perdere al mondo e scorreva ramingo l'europa
a una morte crudele. -lasciar perdere un talento, una capacità. leopardi
l'entusiasmo dell'amicizia sino all'azzardare e perdere la vita del 'pobratime', né di
prevista, e il marito fu per perdere la testa e per offrire migliori patti
sagome castigate della giovinezza non le faceva perdere [a marta] quella umiltà scontrosa
arrighi, 4-6: non abbiamo tempo da perdere se non vogliamo salare la messa.
. intr. con la particella pronom. perdere al gioco ingenti somme di denaro.
... che tutti erano giuochi da perdere e da vincere; ma quegli che
. -saltare la mostarda sul naso: perdere la pazienza, montare in collera.
verità del racconto, correa rischio di perdere in quei risalti la vita. g.
-fare salti sino alle nuvole: perdere il controllo di sé, dare in
; quel tale, parendoli pur male di perdere quel bel punto, invita colui che
la carne per salvare il brodo: perdere la vita cercando di evitare un danno minore
in agguato: dovunque capisce che può perdere una creatura, che può strappare un'
o di una nazione dal pericolo di perdere potenza e prestigio, di essere sconfitta
2-5-520: se gli are che possono perdere, se retirano a suo salvo e hanno
perch'io so ch'io non posso perdere / un quattrino. -in un
. m. cecchi, 1-1-66: il perdere / fa tristo sangue. pavese,
figlio. -lasciarsi fuggire il sangue: perdere baldanza. guazzo, 1-230:
vecchia. « mi sentirà: le farò perdere la voglia di andare in chiesa finché
mattina piagne. ibidem, 143: il perdere fa cattivo sangue. ibidem, 153
una parte del corpo); perdere sangue; essere ancora fresco,
9. colpire, battere fino a far perdere sangue; ferire, lacerare; scorticare
, ch'essi si scambiarono, sembravano perdere la loro sanguinosità. arbasino, 19-83
vanno [i bachi] / a perdere i compagni e l'alma insieme. /
14-130: egli, smesso di perdere gli occhi su quei libri pieni
3-40: sì, ma quello, lasci perdere, avrebbe fatto scappare la pazienza a
: il vento... fece anche perdere nel porto d'amacao un navilio che
. -buttare, gettare, perdere, rimetterci il ranno e il sapone
e il sapone: impegnarsi inutilmente o perdere tempo ed energie in un'attività o
: la morale liberista insegna a non perdere il ranno e il sapone sulla testa del
corpo suo, venga a inlanguidirsi et a perdere, col troppo quasi innacquarsi, il
.. per nostra opinione ha fatto perdere il credito a molte botteghe e nociuto non
, con il concetto sartriano, fino a perdere ordine e suono delle parole.
è quella parte che a la donna fa perdere l'onestà; questo è quel membro
l'opera dell'erudito greco atesi possono perdere molti malati in onta alla più savia cura
eziandio tormento hanno ne la paura di perdere quelle. boccaccio, vili-1-120: dicono
cresciendo ad omo tormenta, ma de perdere timore ». e senaca: « ava-
le poverette se onestamente desiderano di non perdere il tempo in isbadigli. bettini, 1-250
della fortuna... quasi preferiamo lasciarla perdere senz'altro, tutt'al più tentando
pronom. (sbaldanzisco, sbaldanzisci). perdere la baldanza, la sicurezza di sé
tose. fare baldoria. -anche: perdere tempo andando in giro senza fare nulla
, confondere, sbalordire qualcuno, facendogli perdere la calma, l'equilibrio psichico.
4. tramortire qualcuno, fargli perdere i sensi. berni, 58-31 (
intr. anche con la particella pronom. perdere i sensi, svenire; cadere tramortito
e denari. 10. ant. perdere di gusto e di profumo (un
sferza. -figur. decadere, perdere potenza (uno stato). siri
bruscamente o alfimprowiso da una traiettoria; perdere l'equilibrio (una persona, anche
padre, che era in pericolo di perdere dui figliuoli, barattandogli con la pessima moglie
già impaginata. -sbaraccare tutto: lasciar perdere ciò che si era intrapreso; interromperlo
in difficoltà, a disagio; fargli perdere il controllo. cassieri, n-119:
testa, ed egli finì di farmela perdere, gridando cogli occhi sbarrati che
lontane laudi! 12. svilirsi, perdere la dignità, il decoro. magri
sbavare1, intr. emettere o perdere bava o saliva dalla bocca (con
imprecisioni, in cadute di stile; perdere nettezza ed eleganza (uno stile).
anche con riferimento al colore stesso); perdere intensità, scolorirsi. targioni
. 2. per estens. perdere luminosità (in partic. la luce
tipo di moda. 4. perdere vivacità, irruenza (una persona).
. 5. tr. far perdere il colore, rendere pallido, meno
bianca. 4. figur. perdere il controllo, uscire di senno.
tr. (, sbilàncio). far perdere l'equili brio a un
intr. anche con la particella pronom. perdere l'equilibrio; pendere o sporgersi da
8. confondersi, perdere la lucidità. de marchi, i-224
co'bauli dietro. 2. perdere l'equilibrio. pinati, 10-16:
cantò, 3-88: troppo tempo fa perdere il mal vezzo di sopraffare coi prezzi
primo atto. 3. ant. perdere l'originaria riottosità, divenendo docile,
, signori di padova, aveano fatto perdere il ramo destro della brenta che discendeva
, mitigarsi, divenire meno vivo, perdere forza e vigore, venire meno (una
di dietro. 10. perdere il senso della misura; assumere atteggiamenti
e sì disposto... a perdere il lume degli occhi, a sviarsi in
elementari di commercio. 4. perdere banalmente il tempo in occupazioni insignificanti.
. -che denota volontà di non perdere tempo, frettolosità, rudezza e scortesia
fatti che gli piacciono. -far perdere la calma a una persona. aretino
conficcato. -al figur.: far perdere di forza (un sentimento).
. intr. con la particella pronom. perdere vigore, forza. cecco d'
s. v. j: 'sbrodare': perdere il seme. = comp. dal
le noci e le castagne secche e di perdere il vizio di strappare il filo e
-intr. con la particella pronom. perdere la pelle (una persona, guarendo
. intr. con la particella pronom. perdere, lasciare la spoglia (un insetto
. 2. figur. far perdere il controllo di sé. strati,
, di limitazione). -anche: perdere la stima e la benevolenza altrui.
e consacri una tragedia. -ant. perdere un privilegio, un'eredità o il potere
italiana. -in partic.: perdere potere sui sudditi. siri, 1-iii-505
, né mai scadrà. 4. perdere eccellenza, risultare meno accurato, meno
7. disus. diminuire di peso, perdere peso (anche con riferimento a monete
due lingue, lui fu a pericolo di perdere la sua, ché ella, scagliata
per lo più con la particella pronom. perdere l'intonaco, scrostarsi (un muro
fallimento. 6. sbandarsi, perdere forza ed efficienza (un reparto militare
rotte o scalcinate, di quelle che fan perdere il treno. cardarelli, 756:
leggermente approfittato del commercio. 26. perdere lucidità (la mente). goldoni
si reca giocando là dove la scalmana del perdere lo fa sudar di bel gennaio.
pare di essere scalognato, di perdere tempo. moravia, vti-428: silvano
scalzagatti che non avevano più nulla da perdere. = comp. dall'imp
non mise tutto sos- sopra e fece perdere la vittoria. baldinucci, 9-xiv-214:
: quando poi un castagno comincia a perdere, che si vuota e invecchia,
2. per estens. attitudine a perdere la memoria di cose o di persone
che, a rispetto, fu a'cristiani perdere acri un diletto. leggenda aurea volgar
lei ormai non ha più nulla da perdere ». 3. adirato nei
una parola della quale non si vuol perdere nemmeno una sfumatura. 7.
- cadere dallo scanno, di scanno: perdere una posizione di privilegio, potere,
, adagio, attento / a non perdere il filo dell'ossigeno, / a
, scàntati, non ho tempo da perdere ». bacchelli, 1-ii-97: il contadino
, che le piante si vanno a perdere presto. 3. matem.
il signor ponza. 8. perdere i propri beni o le doti fisiche.
in bellezza. 9. perdere robustezza o compattezza (un materiale di
empirismo. 11. tr. perdere una somma di denaro (o, per
t t. locuz. perdere lo scapolare: perdere la testa.
. locuz. perdere lo scapolare: perdere la testa.. degli arienti,
esagerare. -lasciarsi scappare qualcosa: perdere un'oppor tunità (in
buon acquisto. -lasciarsi scappare qualcuno: perdere l'occasione di un incontro (o
in partic. di carte, evitare di perdere per cappotto, aggiudicandosi almeno un punto
a scappucciarsi. 4. intr. perdere la testa, impazzire. -anche so-
razza di scogli ti scaraventi il grecale a perdere anima e corpo. savinio, 297
vita. -irritare profondamente, facendo perdere l'autocontrollo. stuparich, 5-133:
cose da chiedere come tanto tempo da perdere, come tanto buon umore da scaricare?
carena, 1-311: scaricare: far perdere a un colore alquanto della sua vivacità.
si avesse tanta tempesta. 36. perdere progressivamente la carica (un meccanismo a
mi straggo. io. figur. perdere di concretezza e di individua
cocomero: essere sempre in pericolo di perdere un privilegio, il favore di qualcuno
non veda che questa pure viene a perdere e svantaggiare di quel tanto, quanto
-per estens. logorarsi irrimediabilmènte, perdere la propria funzionalità (un organo vitale
insensate; intralciarne l'azione, fargli perdere tempo inutilmente; risultare del tutto insopportabile
ho ancora capito ». 24. perdere un'occasione favorevole. g. m
di scavalcare nella 'gerarchia'. -far perdere il potere, abbattere. giuglaris,
.. il peccato te la fa perdere, adunque come sei in peccato te ne
l'intelletto indebolito e scemo. -far perdere parzialmente o completamente la bellezza, la
o il prestigio di qualcuno; far perdere o, anche, perdere la considerazione o
; far perdere o, anche, perdere la considerazione o il favore di cui
scema autorità al cominciamento. -far perdere credibilità a un'affermazione. marino,
la propria testa. 22. perdere rilevanza (un'attività, un'occupazione)
unica finestra. 26. perdere i sensi, svenire. della porta
l'uomo teme pena o di non perdere premio. petrarca, 32-4: quanto
infinito studio e con diligentissima cura voglia perdere il cervello a ritrovare i vincoli e
il caso non avesse fatto tramandare e perdere questa ed altre ossa del nostro mostro
, semplificati (ma anche tali da perdere di vista la concretezza del reale).
. -cavare qualcuno di scherma: fargli perdere il filo di ciò che fa o dice
la cavò di scherma'. vuol dire far perdere il filo del discorso a uno;
nardi, ii-216: sentendosi dante fento e perdere assai del sangue, essendo incollerito,
[dei 'promessi sposi'], ma non perdere mai di vista lo schermo, cioè
quale quando ha perduto s'apparecchia di più perdere. a. pucci, 4-295:
. 16. con uso enfatico: perdere improvvisamente funzionalità, sfibrarsi all'improvviso conducendo
(un colore); sbiadire, perdere colore (un materiale). cellini
è mai... quella di far perdere ai giovani dieci o dodici anni per
. intr. con la particella pronom. perdere gli acini (un grappolo d'uva
ell'è mutazion sì dolorosa che fa perdere il gusto ad ogni cosa. cesarotti,
, rispetto ai colleghi, meno tempo da perdere; talune piccole, gobbe, con
da siena, 2-ii-1070: tanto panno a perdere, credevi tutta la larghezza alle opre
al telaio,... senza perdere il tempo a cicalare in sugli usci
verzose di grado in j ^ rado perdere la verdura per insino che divengono scial
acutezza, stringendo occhi e labbra per non perdere nulla e come convinta dallo spettacolo di
che senpre omo seco porta e che non perdere scienza perfeziona la ragione pratica a giudicar rettamenpuò
-senno. -non avere scienza; perdere il lume della ragione. guido
locuz. dare un tuffo nello scimunito: perdere la testa, fare delle scemenze.
: è una economia da forsennati lasciar perdere così alla sciocca li nostri giorni,
stare in servitù e per non vedere perdere alla patria sua la libertà, la rop-
altri indurire e fissare: cosa da far perdere il cervello a'signori medici e disperar
scioglimento della vita, né il timore di perdere la bellezza o di soggiacere alle infermità
un'attività, da un lavoro facendogli perdere temscioperante (pari. pres. di
incoro tritumi mi hai fatto perdere due ore di tempo, quasi che
de re, poltrire; perdere tempo in attività vane. biti
. e letter. diventare insipido, perdere sapore. -al figur.: diventare
pasolini, 13-361: non è abituato a perdere tempo nei caffè allo scirocchétto romano.
ozio e tanta fede nella provvidenza da perdere tempo e pensieri dietro le combinazioni
, asciugarsi al sole, all'aria; perdere l'acqua o l'umidità che lo
poteva leggiermente sciugare. 6. perdere umidità, essiccarsi. anonimo veneziano,
un pallone da gol. -figur. perdere il tempo, energie, ingegno, capacità
smunto, emaciato, patito (e anche perdere la freschezza giovanile). alvaro
scivolare, intr. { scìvolo). perdere l'equilibrio su superfici che offrono scarsa
sportivo). 13. aeron. perdere rapidamente quota inclinandosi su un fianco (
4. figur. diventare rigido, perdere elasticità, efficacia, funzionalità.
dalla sanguigna bocca. 23. perdere il filo (il fuso).
. intr. con la particella pronom. perdere la coda. calvino, 1-14
di mezzo sono fatte per chiha tempo da perdere e paura che gli venga a mancare la
con buoni acquai. 7. perdere l'acqua di lavaggio o di cottura,
2. sistemato o manipolato in modo da perdere scolatìccia, sf. striscia di sporco
più opaco o tenue il colore; far perdere la vivezza delle tinte; stingere,
per lo più con la particella pronom. perdere il colore originario o la vivezza dei
. 7. per estens. perdere luminosità o chiarore; offuscarsi, apparire
parole. 8. figur. perdere importanza o valore; sminuirsi, svanire
con la particella pronom. attenuare o perdere il proprio colore; sbiadire, stinguarini,
sia ringraziato. -per estens. perdere la grazia e l'avvenenza. petrarca
singolari e desiderabili. 8. perdere chiarore e luminosità. poliziano, st
distrutti. 9. figur. perdere grazia, interesse, fascino; sminuirsi,
intr. anche con la particella pronom. perdere bava dalla bocca; sporcarsi di bava
della lingua inglese, avete anzi voluto perdere il tem- po a scombiccherare de'versi
), nel senso quindi di 'perdere la bussola', piuttosto che da bussolo per
10. disgregarsi, sgretolarsi, perdere stabilità o compattezza (una costruzione,
un dente, ecc.) anche facendo perdere connessione e stabilità. anonimo
. intr. con la particella pronom. perdere coesione e compattezza; sfaldarsi; sgretolarsi
lo tirò davanti. 10. perdere stabilità e coesione; disgregarsi (una
non scompaiano. -perdere la faccia, perdere credibilità. carducci, iii-22-440: richiesta
9. figur. turbarsi profondamente, perdere il controllo di sé, la serenità
atteggiamento composto, equilibrato, imperturbabile; perdere il controllo di sé mostrando ansia,
, ubriacarsi. -per estens.: perdere il controllo di sé. g.
sconcio e ridevole in modo da far perdere la serietà agli uomini più tetri.
la particella pro- nom. disus. perdere la fiducia in sé o in altri;
proprio danno. 2. perdere la speranza in qualcosa o nella possibilità
perire una propriacreatura in embrione, per non perdere quella massima valuta sociale di una personalità
pronom. rimanere smarrito, disorientato; perdere il filo del discorso, imbrogliarsi;
dal vizio. 2. far perdere d'animo qualcuno; privarlo di coraggio,
firenze. 4. ant. perdere vigore, indebolirsi. restoro, ii-227
parti che li compongono o facendo loro perdere compattezza e solidità. -per estens.:
. intr. con la particella pronom. perdere compattezza, disunirsi (le parti di
parti che lo compongono o facendo loro perdere compattezza e solidità. c.
sdegno contro a re carlo e per fargli perdere la cicilia e a altra soggiogazione recarla
, che bagnar di sudore e che perdere di mangiare sono stati i loro perciò.
-intr. con la particella pronom. perdere la sacralità connessa con la propria funzione
pronom. { miscontègno). letter. perdere contegno e compostezza; abbandonare l'usuale
frugoni, scontento, / per non perdere el tempo ch'io gli ho messo /
. intr. con la particella pronom. perdere i contorni, diventare vago e confuso
nal, / e lieto fu di perdere / nella sua prima giostra, / ondeevitar
tre volte inimica la fortuna a volere perdere ed ha ad avere per iscontro una virtù
. intr. con la particella pronom. perdere la calma; turbarsi, inquietarsi.
tutti i mezzi proposti come valevoli a fame perdere l'abitudine sono o inutili o pericolosi
norcino di una nuova invenzione che fa perdere all'uomo la virilità, mercanzia oltramontana
crociata, sono tutte cagioni capaci di farci perdere la bilancia del commercio.
, ché veramente i troppo libri mi fanno perdere il tempo. -portare via
: quest'assurdo desiderio di rivederla senza perdere un'ora, fare ancora l'amore con
mi sento scoppiare. 21. perdere completamente la funzionalità fisiologica per cause patologiche
dalla terra (un vegetale); perdere la corteccia, scorticarsi (un tronco
particella pronom. perdersi d'animo, perdere fiducia in se stessi. giacomo da
. perdersi d'animo, avvilirsi, perdere la fiducia in se stessi, il coraggio
particella pronom. perdersi d'animo; perdere la fiducia in se stessi; contristarsi,
scordare1, tr. { scordo). perdere il ricordo di qualcosa o di qualcuno
di fermo. 7. perdere la nozione del tempo. de'mori
, tr. { scordo). far perdere l'accordatura a uno strumento. -
. intr. con la particella pronom. perdere l'accordatura (uno strumento).
. intr. con la particella pronom. perdere l'intensità originaria (un atteggiamento dell'
diventare una cifra. il. perdere consistenza e intensità (un suono).
nelli, i-330: non ho tempo da perdere; bisogna in tutti i modi far
e quasi sempre è in giuoco chiniente può perdere. sassetti, 7-95: l'aver sentito
male scorrere. 35. lasciare perdere, sorvolare. g. giustiniani,
alle spese. -smarrire ogni ritegno, perdere ogni freno morale, trascendere, eccedere
i comandanti francesi del pericolo scorso di perdere un intiero alloggiamento, operò che,
. intr. con la particella pronom. perdere totalmente o in parte la corteccia (
cxiv-20-468: ha poi voluto il re sardo perdere il buon nome e concetto che per
. intr. con la particella pronom. perdere la corpure con maligna scorzeria.
cui si cela; rintracciare chi ha fatto perdere le proprie tracce e vive nascosto o
, sm. lo screditare, il far perdere credito; diminuzione di prestigio o di
gabelle grosse screscessino. 3. perdere vigore, diminuire di forza e intensità.
. intr. con la particella pronom. perdere l'irregolarità della forma, distendersi.
di incendiarsi. 2. figur. perdere lucidità e capacità di concentrazione o di
locuz. -perdere la scrima: confondersi, perdere il controllo della situazione o di sé
qualche parola in latino, per fargli perdere il filo, per fargli perdere la scrima
fargli perdere il filo, per fargli perdere la scrima, per ingarbugliargli la testa
legittima difesa) la cui presenza fa perdere a un fatto, che di per sé
v.]: 'scristianare': far perdere, togliere, lasciare la religione cristiana.
. 2. intr. perdere la testa, non connettere (e ha
fusse cristiano. 2. figur. perdere la testa, essere fuori di sé,
luoghi dai quali passano, deggiono necessariamente perdere l'impeto del corso loro naturale e
.. è un ragazzo che non voglio perdere. = comp. dal pref
in cinque gradi. 11. perdere la capacità visiva, anche solo temporaneamente.
retto intendimento (la mente); perdere acutezza (l'ingegno). s
. con la particella pronom. figur. perdere a poco a poco coerenza logica o
perire una propriacreatura in embrione, per non perdere quella massima valuta sociale di una personalità
e son piùfacili le vie che gli fanno perdere che quelle che gli fanno trovare.
. -intr. con la particella pronom. perdere o rommagalotti, 9-1-257: vostra signoria
pronom. (mi sdentello). perdere, per rottura o per usura, uno
dei debosciati da dozzina e per farla perdere alla prima qualunque sdilinquita di quelle che
(^ diméntico, sdiméntichi). perdere, anche solo temporaneamente, la memoria
. -disimparare una lingua, perdere le nozioni di 2. per estens
della realtà, idee, affermazioni; perdere la consapevolezza di qualcosa; cessare di
stessa ruggine cotidiana che ci ha fatto perdere il senso primordiale, e appunto perciò
scritto). - al figur.: perdere ogni validità. buonarroti il giovane,
intronati, 50: 'sdondolare': perdere il tempo. = comp. dal
. intr. con la particella pronom. perdere progressivamente la doratura. d'annunzio
ogni tanto socchiudeva gli occhi per non perdere il contatto fra il sogno e la
. bene poste le radici. perdere l'equilibrio scivolando su una superficie viscida
intr. anche con la particella pronom. perdere gne i tori uniti. la propria
di sdrusciarsi con di duca. perdere interesse o entusiasmo per qualcosa. malagoli
particella pronom. diventare più tenero, perdere la durezza. = comp. dal
aveste che tanto oncastro o carta vleste perdere in me. dante, inf,
sé. -stare in sé. non perdere il controllo di sé, non lasciarsi
non sape. - perdere la conoscenza, svenire. meditazione sulla
meteorologici). -in partic.: far perdere l'acqua a frutta, carni,
per tino, le facessi l'odor perdere / ch'avea di secco. fiacchi,
bono che senpre omoseco porta e che non perdere può alcuno già se nnon vole?
seculo: abbigli sì come gli dovessi perdere, perdigli sì come sempre gli abbia.
l'uomo che non aveva tempo da perdere cambiava improvvisamente d'umore. ora sorrideva
de longo. 14. perdere la posizione eretta, abbassarsi. -sedere
-mettere il sedere alla finestra: perdere ogni pudore. giorgini-broglio [s.
(e anche chi riesce a non perdere mai la carica in qualunque modo ottenuta,
locuz. scaldare la seggiola: oziare, perdere lippi, 2-17: di qua l'armadio
qual struse i buoni e finisce di perdere i cattivi. caro, 12-i-281: tra
di scogli ti scaraventi il grecale a perdere anima e corpo. fincati, 1-249
mi duole che in questi casi el perdere tempo può essere di troppo momento,
minuto, ma tanto curaro di non perdere la signoria che aveano, che l'ucci
buttato già di sella. -far perdere il filo del discorso. tommaseo [
come una vegetazione impazzita, fino a perdere ogni originario significato. 7
aria del sembiante, che non si può perdere. tesauro, 5-276: amo il
senza prole, vivono nella continua paura di perdere l'uomo amato e di ritrovarsi sole
. vignali, 57: il perdere il seme è così abbominevol cosa che è
da una straniera che l'aveva lasciato perdere come un fazzoletto. -di seme
compagni di quello. -perdere semenza: perdere d'efficacia, non raggiungere gli obiettivi
a sperzurarve de sagramento, / e sì perdere farina (un sacco).
uscire fuori dal, del seminato: perdere il senno, impazzire, farneticare.
, trarre qualcuno dal seminato: fargli perdere il senno. -con uso iperb.:
ti trae del seminato. -fargli perdere la concentrazione, distrarlo. g.
meno scrupolo a sorprenderli nell'intimità e far perdere loro qualche mezza giornata. rebora,
dunque si preferisce non farle, lasciar perdere, poi semmai si vedrà - fra la
carissimi figliuoli. -destinato a non perdere mai il proprio valore (un bene
e semplicizzata in francia il benemerito tanto non perdere mai di vista lo schermo, cioè il
. comportamento fastidioso che irrita e fa perdere la pazienza. aretino, 20-149:
naso: stizzirsi, irritarsi fortemente, perdere la pazienza. caro, 12-i-7:
il senapo in testa: indispettirsi, perdere la pazienza. bruno, 2-82:
la senavra al naso. irritarsi, perdere la pazienza. folengo, 2:
« hai veduto dove costui è venuto a perdere il senno che egli ci ha da
mia dal bianco faccin che mi fa perdere il senno, ahimè senza capelli!
18-110: che le grandi sventure facciano perdere il senno, si vede quando una
-uscire di senno: impazzire, perdere la ragione, turbarsi profondamente.
è vero: la buona ventura può fargli perdere quel pococh'egli ha). ibidem,
gozzano, i-1269: temo anche di perdere il senso dell'autocritica (che avevo
nel fatto della religione. -far perdere i sensi: mandare fuori di sé.
senso, ogni senso: svenire, perdere conoscenza. boccaccio, dee.,
, ii-32: fu a un pelo di perdere i sensi per la contentezza. ojetti
undici. -uscire dal senso: perdere conoscenza. cavalca, ii-65:
falsa sentensia avere, / e chi perdere vole piato avocato. onesto da bologna
a dio, onde cadde in sentenzia di perdere lo reame suo. bambagiuoli, 23
sentimento e senno e denari ànno facto perdere, disfare e disertare a'figliuoli del
-levare qualcuno dal buon sentimento-, fargli perdere il controllo di sé, il ritegno.
, ogni sentimento, i sentimenti: perdere il controllo di sé o la conoscenza,
del dritto sentimento: turbarsi fortemente; perdere la padronanza di sé o i sensi
mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese,
, la quale si trovi in pericolo di perdere la dote, e quando il disordine
temere sottrazioni, o sta in pericolo di perdere le ga- rantie del suo credito,
20. -farsi sera nella mente-, perdere la capacità di discernimento, le facoltà
con le superiori strofe senza però nulla perdere della lor leggerezza e rapidità essenziali.
non intendevano... i francesi di perdere l'occa- zione di serrare il mercato
al maestro bisogna perché non abbia a perdere tempo. 26. lavorare proficuamente
stare in servitù e per non vedere perdere alla patria sua la libertà, la
dauna coppia di non-classificati: al punto di perdere il primo 'ser per dieci a
mossa azzardata. et io avessi che perdere, ma non avendo altro che la povertà
8-25: trovandoti a transitare / e senza perdere d'occhio i periti settori / raccattanti
5. figur. scindersi, separarsi; perdere l'unità, la coesione (un
. 11. sbriciolarsi, frantumarsi; perdere di compattezza; sgretolarsi. daniello
lucidi e vivi. 14. perdere il vigore e la freschezza giovanile o
pirandello, 7-1129: 19. perdere quasi la coscienza di sé nell'eccesso
20. venire del tutto meno, perdere ogni forza (un sentimento, uno
col 4. figur. perdere coesione, compattezza, unità lottola.
. intr. con la particella pronom. perdere di organicità, di connessione logica (
. 8. per estens. perdere il vigore fisico (una persona)
branda. 9. figur. perdere coerenza e credibilità (un sistema filosofico
ispasimo, che non è così il perdere giocando. = forma aplologica di
mi sfeltrisco, ti sfeltrisci). perdere il manto erboso, rimanere privo della
-intr. con la particella pronom. perdere i ferri (una cavalcatura).
vero spezzati. -affievolirsi, perdere intensità (un sentimento, una passione
e contumace. 5. perdere il fiato in seguito a uno sforzo,
energia fino a venire meno, a perdere le forze, a fiaccarsi, a
. locuz. sfiutar e a ritrosa: perdere interesse. buonarroti il giovane, 10-962
7. ant. far perdere la fiducia, la speranza; scoraggiare.
. intr. con la particella pronom. perdere la fiducia o la speranza; scoraggiarsi
: come il delinquente che voglia far perdere le sue tracce, sfigurai la targa con
per lo più con la particella pronom. perdere l'ordito mostrando i fili per il
5. figur. disgregarsi, sfaldarsi, perdere coesione (la società, un gruppo
intr. anche con la particella pronom. perdere i fili, ridursi in filacce.
4. figur. indebolirsi progressivamente, perdere autorità e prestigio (un potere)
-intr. con la particella pronom. perdere il filo (la lama di una
particella pronom. deperire, debilitarsi; perdere forza, vigore. carducci, iii-25-209
. 4. per estens. perdere d'intensità, sfumarsi (una luce
per lo più con la particella pronom. perdere i petali, sfiorire, appassire.
moglie e vivea casto. 11. perdere la freschezza e la floridezza dell'età
con la particella pronom. letter. perdere la parlata fiorentina o venirvi meno.
intr. (sfiorisco, sfiorisci). perdere i petali, appassire (un fiore
, appassire (un fiore); perdere i fiori (una pianta).
cede. 2. figur. perdere la freschezza, la grazia, il fulgore
dura impresa. 6. perdere incisività espressiva (una metafora lungamente usata
sflòrió). letter. ant. perdere l'originaria purezza e perfezione (l'
per lo più con la particella pronom. perdere la nitidezza e la precisione dei contorni
lo più con la particella pronom. perdere i petali, sfiorire. tommaseo,
rose si sfogliano. -figur. perdere la verginità. fiore [dante]
gente. 11. figur. perdere vigore e potenza; consumarsi per una
. intr. con la particella pronom. perdere i fogli, squinternarsi (un libro
particella pronom. diventare meno folto, perdere foglie (una fronda). piovene
per aria, come per non far perdere l'appetito al suo strumento di tortura.
, tr. (sformo). far perdere la forma originaria o normale, causando
di troppo irrigidito. 8. perdere la propria identità (una classe socia-
sformacce), umbra, ecc.: perdere il buon umore, aversene a male
qui, ove non ho fat'altro che perdere molto nella salute e sfornirmi del poco
essendo per congiugnere i loro disii, perdere se medesimi. bandello, 2-15 (i-815
j) rese, e statisi per perdere non i confini e le ripe, ma
il consenso di vostra figliuola vi farebbe perdere la lite. giov. soranzo,
nella velocità. 6. figur. perdere unità, coesione o coerenza logica (
una pezza suuna coalizione sfrangiata che continua a perdere tempo. sfrangiatura, sf. sfilacciatura
la particella pronom. diventare freddo, perdere il calore. schioppi, 12:
sua mente da freni inibitori; farle perdere ogni ritegno, pudore, senso della
lo più con la particella pronom. perdere ogni inibizione; agire o comportarsi senza
per lo più con la particella pronom. perdere le fronde o il fogliame (un
vergogna. 2. rifl. perdere ogni ritegno, divenire ardito o sfacciato
. locuz. sfruculiare le palle, fare perdere la pazienza. g. cerruti [
-intr. con la particella pronom. perdere le proprie capacità creative. salvini
senza contrasto. -per estens.: perdere la nitidezza dei contorni, assumere una
felicità che non veniva. -deprezzarsi, perdere valore. p. neri, 1-vi-295
finché il turbine sfuriò. 3. perdere forza, vigore, intensità (una passione
presidente decise che era il momento di perdere la pazienza, di fare una sfuriata.
. intr. con la particella pronom. perdere il vigore fisico o anche quello morale
ripeto che è lui che si è fatto perdere. credo si sia sganciato al principio
signor di voltaire. -far perdere la ragione a qualcuno. pea,
erronee, cambiare idea, ricredersi; perdere illusioni. fazio, ii-21-27: qui
. intr. con la particella pronom. perdere l'anidride carbonica (una bevanda)
3. gerg. abbattersi, perdere euforia, entusiasmo. = comp.
transistor, i mangianastri) fino a perdere i nervi di fronte 'alla arroganza
{ mi sgioièllo). letter. perdere pregio, valore. bresciani,
questo tuo consiglio. 8. perdere la propria funzionalità (un organo).
sul pavimento. 6. perdere unità, compattezza, coesione politica (
. intr. con la particella pronom. perdere l'in- gommatura, staccarsi dalla parte
i transistor, i mangianastri'fino a perdere i nervi di fronte 'alla arroganza proterva
svuotarsi dell'aria, diventare floscio, perdere di consistenza e di elasticità (un
perché raffreddandosi tende a sgonfiarsi e a perdere la sua bellezza. -afflosciarsi per
sgonfiassero. 12. figur. perdere vigore, intensità; acquietarsi, calmarsi
da sé. -indebolirsi politicamente, perdere territori. scarfoglio, 1-31: l'
giorno per giorno. 13. perdere slancio ed enfasi fin quasi al silenzio
sgranaménto2, sm. il perdere uniformità di colorazione, l'apparire sbiadito
si sgranava. 5. perdere il filo, ottundersi (una lama)
7. disperdersi a poco a poco, perdere i contatti fra i componenti (un
, ti sgrandiscì). ant. perdere credito, esse tudini considerate
uscire i chicchi (una spiga); perdere le perle (una collana).
quattro senza poter fare a meno di perdere cacca da quel suo sfintere sgranulato già
/ bianche e lievi. -far perdere a elementi linguistici la loro pregnanza espressiva
sono certi attori così sgraziati che fanno perdere ogni grazia alle cose che rappresentano. baldini
luce del cielo ch'ella va a perdere per sempre. cattaneo, iii-2-362:
amore a suo vestimento per non lo perdere, ma guardate non si dissolva,
insieme; l'altro di non lasciarsi punto perdere il rispetto. idem, x-952:
.. / il suo tempo abbia a perdere. -frase sconveniente, allusione salace
modo non consono un tema, facendogli perdere la freschezza originaria. tommaseo, 11-218
leziosità o diretto a tergiversare, a perdere tempo, a porre obiezioni pretestuose.
intr. anche con la particella pronom. perdere 11 guscio, la buccia, l'
, soprastavano quello anno pericoli di non perdere la libertà. m. adriani,
terri torio, finì col perdere del tutto la propria identità etnica
.: che non corre il rischio di perdere 11 potere (o non deve temerlo
in comovaglia, assicuro posso essere di perdere la vita ». -fare sicura
, quando io ti conchiusi che del perdere delle cose che noi amiamo, non è
firenze, volendo più tosto lacittà guasta che perdere la signoria,... si misono
si era avvicinato alla tavola per non perdere sillaba di quel racconto. sbarbaro,
1-ii-418: puossi egli erdonar? perdere il tempo / in sillabar parole? in
stesso gioco di scommesse: 'vincere, perdere alla sisal'... più tardi,
e sitibondi di onori, credevano col perdere 1 volontari farsi i sostegni della corte
ciccioli. 4. figur. perdere intensità, forza espressiva e stilistica.
ant. scadere dalla propria dignità; perdere credibilità, prestigio. secondo tarentino,
è cosa ch'egli cerchi continuamente di perdere più di questa. in ogni condizione
, sconnettersi, fendersi, scollegarsi, perdere stabilità e saldezza (in partic.
. intr. con la particella pronom. perdere energia, fiaccarsi, spossarsi.
. intr. con la particella pronom. perdere coesione, sconnettersi. targioni tozzetti
equilibrio su una superficie 3. perdere l'equilibrio; sdrucciolare su una superfiscivolosa
4. per estens. planare o perdere rapidamente quota, anche in conseguenza di
io. econ. essere in ribasso, perdere progressivamente valore (una moneta, un
si rattiene. -per estens. perdere i denti. g. g.
. con la particella pronom. scindersi, perdere unità (un partito politico).
onomat. slustrare, tr. far perdere il lustro a qualcosa. tommaseo [
. intr. con la particella pronom. perdere le screziature che conferiscono un aspetto maculato
8. tr. turbare profondamente, far perdere calma e misura; emozionare.
6. per estens. perdere l'eccesso di sostanze nutritive, divenire
{ smagrisco, smagrisci). perdere peso, diventare magro o più
assottigliarsi (una parte del corpo); perdere di rotondità, divenire affilato (il
intr. letter. ant. svenire, perdere i sensi. pietro de'faitinelli
. 2. intr. region. perdere l'appoggio, mancare (un pielunga
. intr. con la particella pronom. perdere il manico.
che sconvolge l'animo, fino a far perdere l'equilibrio e la misura (la
. intr. con la particella pronom. perdere il manico (un oggetto).
addosso, e lo minaccia di fargli perdere il posto, perché, secondo lui,
avergli smarrito una lettera. 2. perdere una persona camminando per la via perché
me ti smarì? -ant. perdere il contatto inavvertitamente col gruppo cui si
-ant. con valore causativo: far perdere la strada. leandreide, iii-8-56:
né affine. 4. perdere l'orientamento etico, venendo meno a un
(o anche un ricordo); perdere il filo del discorso. giannotti,
opportune si smarrivano. 7. perdere il colorito dal volto in seguito a una
smarrire le forze supreme. 8. perdere o non conservare più la padronanza e
sconvolte da eccitazione, da ebbrezza; perdere il senno anche non definitivamente. serafino
per lo più con la particella pronom. perdere la consapevolezza della propria esatta collocazione
-allontanarsi volontariamente da un gruppo, facendo perdere le proprie tracce. manno, 8-22
. s * non raccapezzarsi più, perdere il filo dei propri discorsi, confondersi
, uno stato fisico o psicologico); perdere vigore. landino, 92: la
né ridurre in pianta? 26. perdere d'intensità, di vivacità, farsi spento
compunta nel viso smanio. 28. perdere i sensi, svenire. latini,
. locuz. - smarrire di veduta: perdere di vista allontanandosi. allegri, 75
ali i gomiti alzo. vito facendo perdere le proprie tracce; sparito senza latorini,
. intr. con la particella pronom. perdere di forza, di vigore, di
-intr. con la particella pronom. perdere l'unità, la coesione, la
, 11-59: cos'è che ha fatto perdere la memoria al mio uomo? l'
smèmoro). ant. e letter. perdere la -turbare, spaventare, inquietare.
smemorando e morendo. -rimanere tramortito, perdere conoscenza. la spagna, 4-37:
tr. (sméno). region. perdere una somma di denaro (o,
sméntichi). non ritenere in mente; perdere, sia pure temporaneamente, la memoria
armi la sera. -disimparare, perdere una nozione. donato degli albanzani,
-scherz. smenticarsi vamore del prossimo: perdere impegno; venire meno a un impegno
intr. { smèrito). ant. perdere il merito, demeritare. cavalca
il cuoco. 4. perdere una qualità, una caratteristica positiva o
. 7. per estens. perdere forza e vigore vegetativo (una pianta
. 8. prostrarsi, fiaccarsi, perdere ogni energia fisica e, anche,
, dall'opportunità, dalla normalità; perdere il senso della misura o dell'equilibrio
. intr. con la particella pronom. perdere entusiasmo, interesse. arbasino,
16. figur. perdersi d'animo, perdere fiducia in se stessi; sentirsi intimidito
sentono quasi mai ragione ed è inutile perdere tempo a smontare la cabala. è un
o scarsezza dell'uditorio, è fatta perdere la forza e il calore oratorio e persuasivo
3. per estens. venire meno, perdere le proprie funzioni (una facoltà sensoriale
, del sole. 6. perdere vitalità; decadere (un'istituzione).
. 3. per estens. perdere vivacità e acutezza (una facoltà intellettuale
. non fare più scalpore; diminuire o perdere d'importanza, di attualità (un
parrucchiere, per timore di apparire aggiustata e perdere la sprezzante trascuratezza dei capelli smozzicati.
. giuliani, i-174: non avete a perdere alcuna delle sue parole che mi paiono
. figur. abbassarsi moralmente o socialmente; perdere di dignità, di rispettabilità.
-gettare la sporta il sabato santo-, perdere la pazienza o adirarsi dopo essersi contenuti
sporta al sabato santo, ossia di perdere la pazienza all'ultimo punto.
una sostanza o un prodotto, facendogli perdere le caratteristiche tipiche (un agente atmosferico)
, l'italia invasa dai barbari stava per perdere anche l'ultima scintilla della sua vita
pegno. 2. filos. il perdere, l'essere privato della propria identità
. 2. per estens. perdere tempo, capacità, energie, ingegno
di sdegno sprezzante « adesso rischierò di perdere l'imbarco per fare il comodo tuo
e vigile: voleva godere tutto, non perdere nulla, incidere tutto dentro di sé
intr. anche con la particella pronom. perdere le giuste proporzioni; alterarsi radicalmente.
4. passare la misura nell'agire; perdere il controllo, dare in ismanie,
-intr. con la particella pronom. perdere la verginità. bencivenni [tramater]
per lo più con la particella pronom. perdere la punta, smussarsi contro un bersaglio
un bersaglio. -per estens.: perdere vigore, forza, pericolosità (il nemico
altri valori (la passione); perdere valore o forza o efficacia (una
sottili dei malcontenti. -ant. perdere autorità (un potere). busone
sputtanare), agg. che fa perdere la dignità, il rispetto; volgarmente screditante
rifl. rovinare il proprio buon nome, perdere la propria dignità in modo miserevole;
. 5. per simil. perdere consistenza; diventare molliccio; ridursi in
lo sceglievano per ultimo, poi preferivano perdere la palla anziché passarla a lui.
dai limiti, abbandonandosi a eccessi; perdere la pazienza. g. m
smaniato si travolgeva. 16. perdere le forze, languire. settembrini [
. 17. venire meno, perdere di intensità o di vigore (un
si stava squamando. 4. perdere frammenti di colore (un dipinto).