alla luna: fare discorsi inutili; perdere tempo. bibbiena, xxi-1-72: non
grido addosso: essere aspramente criticato; perdere la buona reputazione. macinghi strozzi,
grillone: divertirsi a giochi insulsi, perdere il tempo in inezie. pataffio,
trinci, 1-146: vedendosi l'ulive perdere il loro chiaro e natio lustro e
commise alcuni grossi errori che gli fecero perdere gran parte del prestigio di cui godeva
sua ventura, né se la volendo perdere [ecc.]. -all'
ad ogni maniera di gente a cavallo, perdere e guadagnare. marco polo volgar.
gli uomini si hanno a guadagnare o perdere. ammirato, 1-176: con quelle
. bocchelli, 10-63: nulla da perdere e tutto da guadagnare nei subbugli e
volgar., i-7: più è grave perdere guadagnata cosa che essere privato di speranza
giamboni, 4-508: fue guadagno a perdere, ed essere vinti fue vittoria. petrarca
o per turbamento o per dolore); perdere la testa, disperarsi. caporali
ingegnavano d'impedirci la strada e farci perdere inutilmente il tempo. muratori, 7-ii-105
f. doni, 4-5: per non perdere l'onore e a un bisogno la
per tutta la stagione e allora bisogna perdere lunghi mesi all'ancora in rade.
enpensa ch'elo sea plui bela causa perdere la verginitade per forza, ca eia
non si può o non si deve perdere; che non può o non deve essere
: 'imperdibile'. che non si può perdere. lo dicono di causa dove è o
sonno. 5. figur. perdere importanza, fama o attualità (con
terzi. 5. figur. perdere importanza o grandezza o valore; svilirsi
. compagni, 1-13: chi vuole perdere il piato di sua volontà, non
. 2. per estens. perdere agilità, vigore; appesantirsi, infiacchirsi
8 * 249: non volendo con arzilla perdere anco l'occasione d'impoderarsi di fessa
, i-308: posto che agevole sia perdere cosa impossibile da riavere, nondimeno e'
sempre crescente di motopescherecci. -ant. perdere d'importanza, scadere. g.
. piovene, 167: avrebbe preferito perdere ore in discussioni, liti, deviazioni
reputazione di predicatore; né avea che perdere: ché ancor così solea dire:
2. figur. languire, consumarsi, perdere vigore (una persona, anche un
tenporali mali sostenere grandi et eterni e perdere beni conpiuti ed eternali? guinizelli,
-cadere nell'oblio, annichilirsi; perdere la conoscenza, la consapevolezza di sé
trita. 3. figur. perdere autenticità o genuinità; tralignare. carducci
l'azione deh'avversario 0 per fargli perdere l'equilibrio. 4. intr.
anticaglie. - rincretinire, perdere la testa. mazzini, 50-37:
2. intr. raro. perdere la vista. = denom. da
, quando ella cadesse, dario dovea perdere il regno. l. giustiniani,
giorno per giorno, se stesso, perdere ogni sostegno interiore. borgese, 1-205
gli si ficcavano ne'suoi gli facevano perdere l'anima ed il corpo. non
. figur. scemare, venir meno, perdere di efficacia; decadere, corrompersi.
quanto le cattive lo impediscono col fare perdere tempo, lavoro, animali, col deteriorare
. 2. per estens. perdere morbidezza, diventare ruvido. tommaseo
siate cagione, per incautela, di perdere quello in poco tempo, che avete
re d'israel. -lasciare, perdere, cambiare il certo per l'incerto:
di s. santità, e di perdere il certo per l'incerto. l.
, h-n-67: strana incetta e dannosa, perdere i nostri propri e significanti [vocaboli
camminando o correndo, in modo da perdere l'equilibrio o, anche, cadere;
b. croce, ii-6-111: ottusità è perdere di vista l'azione per l'incidente
al figur.: intontirsi, stordirsi, perdere la testa. baldini, 12-133
dial. stordire, intontire, far perdere la testa. 2. intr
con la particella pronom. stordirsi, perdere la testa. = denom. da
nardi, ii-216: sentendosi dante ferito e perdere assai del sangue, essendo incollorito,
], 306: non poco pativa del perdere del sonno, contra 'l quale incommodo
, 3-133: era stata soprattutto lei a perdere 1'incontro, con quella caterva di
, 17- 206: continovamente temete di perdere quel che voi avete, o d'
v.]: « 'incronicarsi', perdere il tempo a perdersi in impacci lunghi
un tessuto, una seta); perdere duttilità, morbidezza. trattato dell'
indappochisco, indappochisci). ant. perdere autorità, prestigio, importanza; diventare
articolazione meno distinta, in modo da perdere alcuni suoi caratteri. 5.
). diventare debole, fiacco; perdere energia, vitalità, forza; deperire
e perde. 9. figur. perdere vigore spirituale, capacità intellettuale (una
. diventare debole politicamente, economicamente; perdere autorità, potenza. guidotto da bologna
la particella pronom. diventare indeterminato; perdere la propria determinazione e individualità.
tasso, 11-ii-277: il vincere o 'l perdere in battaglia... sono eventi
passaggio. -restare o rimanere indietro: perdere terreno; non riuscire a tenere un
comunicare l'in dispensabile lasciando perdere tutto il superfluo. indisponènte (part.
— in partic.: diventare commestibile, perdere il sapore aspro o amaro.
dopo guadagnato s'arrischia di tornarlo a perdere l'indomani. manzoni, pr.
rimanere in attesa di nuove circostanze; perdere o guadagnare tempo; tardare; rimandare
pericoloso di cagionare qualche danno o far perdere la congiuntura di conseguir l'intento.
io son più che sicuro / di perdere, e nel gioco io più m'induro
cose a posto. 6. perdere la delicatezza, la morbidezza dei lineamenti
questi, ostinatamente induriti, si contentarono perdere più tosto le migliaia di scudi..
uomo industrioso. aretino, 1-38: il perdere faceva le genti industriose. c.
ebete o simile a un ebete; perdere parzialmente o totalmente il possesso delle facoltà
istupidire, intontire. -al figur.: perdere di vigore, di brillantezza, di
stordisce, m'inebria. -far perdere il lume della ragione, indurre in
. alvaro, 2-153: sembrava dovesse perdere l'equilibrio da un momento all'altro,
sì gentil cavallier, per dover poi / perdere il corpo e l'anima in un
. intr. ant. diventare insipido, perdere il sapore. - anche al figur
o malvagiamente; adirarsi grandemente, perdere il controllo di sé per l'ira
i dei mani. 3. perdere vigore d'ispirazione, profondità di contenuti
compenso del tempo che sono altrimenti per perdere. d'annunzio, i-375: tutta
ant. che fa ammalare; che fa perdere vigore, -figur. p
spossato. 2. figur. perdere forza, indebolirsi (una perinferitoi passanti
diventare feroce, abbandonarsi alla ferocia; perdere ogni umana pietà, imbestialirsi, abbrutirsi
). diventare debole, fiacco; perdere energia, forza fisica, svigorirsi (
mano. 6. figur. perdere entusiasmo, energia, animo, coraggio
contatto del cadavere immane. 7. perdere potenza, autorità, influenza politica.
la coltura europea. 9. perdere vigore espressivo, valore artistico. salvini
lagrime e per lamenti molti tempi fa perdere. cavalca, 9-235: infiammare non
pronom. diventare debole, fiacco; perdere energia, vitalità, forza; deperire
forza; deperire, debilitarsi. -anche: perdere la propria funzionalità (un organo)
diventò universale. -per estens. perdere tensione, elasticità, snervarsi (un
-diventare debole politicamente o economicamente; perdere autorità, potenza. siri, i-21
gola di zecchini infilati, per non perdere il prezzo dell'artificio. 3
). ant. diventare folle, perdere l'uso di ragione, impazzire.
esser battezzato: quest'infortunio dovrà fargli perdere la speranza di ottenere il regno?
, infiacchire. -anche: ammalarsi, perdere le forze. d. carli,
. venir meno, svanire, dissolversi, perdere consistenza. siri, viii-262:
indebolirsi fisicamente o moralmente; infiacchirsi, perdere vigore (una persona, un suo
il vigore, le forze); perdere acutezza e vivacità (l'ingegno,
lei si poteva facilmente imbronciarsi, senza perdere l'iniziativa. -per iniziativa di
inquieto, irascibile; irritare; far perdere il controllo, la calma; mettere in
pronom. diventare nervoso; irritarsi, perdere la calma. moravia, 18-51:
voi, padri e madri, gli fate perdere la innocènzia battesimale, che mai più
e non v'era più tempo da perdere in ispedizioni infruttuose. cattaneo, v-1-339
e molle; in cui i lineamenti sembrano perdere la loro fermezza diamantina, quasi sommersi
). ant. diventare orbo, perdere la vista. f. f
inottusisco, inottusisci). disus. perdere la sensibilità alle percezioni sensoriali.
-anche in senso attivo: che fa perdere il dominio di sé. ariosto
lagrime e per lamenti molti tempi fa perdere. maestro alberto, 48: legherà
i beni temporali... gli possiamo perdere, e non solamente loro, ma
3. deteriorarsi, guastarsi, perdere di pregio. getti, 15-ii-383:
insensataggine è mai dunque quella di far perdere ai giovani dieci o dodici anni
coloro che adoperano le iniquitadi non mi perdere. -dimorare insieme: avere rapporti
verde. 2. figur. perdere di vivacità, di spirito, d'interesse
piede in fallo e insistendoci per non perdere l'equilibrio. -stare intorno,
2. incline a irritarsi facilmente, a perdere la pazienza (anche per futili motivi
, insordisci). diventare sordo, perdere l'udito. bencivenni [crusca
violenza ed insormontabilità di morbi si possono perdere molti malati in onta alla più savia
cadere in preda degli spiriti maligni; perdere il senno, impazzire. pasqualigo
, 4-vi-220: il verno ne fa perdere buonissima parte [degli insetti], ma
-essere, restare fuori dell * intelletto: perdere la ragione, impazzire; sragionare.
mente, confondere le idee, far perdere l'uso della ragione. libro
licore velenoso, per farlo impazzire e perdere l'intendimento. = deriv.
8. figur. ottenebrarsi nella mente; perdere la coscienza, la ragione, il
o spiritualmente; intorpidirsi, confondersi; perdere la ragione, il giudizio, la
sentimenti di pietà, di compassione; perdere la rigidezza, la durezza dell'animo;
possono far un errore che non mettino a perdere tutto uno stato. segneri, iii-1-246
scriverti altro; mi conviene uscire, e perdere più ore per un interesse. tarchetti
a bottega, non avendo tempo di perdere, né potendo pure starne fuori, se
per significare che non aveva tempo da perdere. -esperto, versato (in un'
maritario, veniva anche la moglie a perdere il diritto dell'agnazione, e quindi
meno intenso (un sentimento); perdere fervore, slancio, entusiasmo (una
da tigna. -per estens.: perdere i capelli e la barba (una persona
con la particella pronom. ant. perdere, parzialmente o totalmente, la
. rimanere stecchito, morire improvvisamente; perdere coscienza, svenire. domenichi [plinio
. (intirizzisco, intirizzisci). perdere parzialmente o totalmente la capacità di muoversi
intirizzì. 2. figur. perdere vigore, languire. f. f
, intisichisci). divenire tisico, perdere la salute, le forze; deperire,
scuola. 4. figur. perdere prestigio, autorità; indebolirsi; decadere
pronom. diventare torbido, impuro; perdere la limpidezza, la trasparenza.
2. per estens. far perdere la limpidezza, la trasparenza; inquinare
pronom. diventare torbido, impuro; perdere la limpidezza, la trasparenza. -
intr. anche con la particella pronom. perdere la sensibilità e la capacità di movimento
: « 'intermentire'o 'intormentire ', perdere, o per freddo o per altra cagione
intorniato, stette a gran pericolo di perdere la vita. 3. che ha
.: diventare incerto o inetto; perdere iniziativa, forza, slancio, impigrirsi
. tose. inciampare, incespicare; perdere l'equilibrio. -anche: camminare stentatamente
]: 'intrampalare ', inciampare e perdere l'equilibrio. nieri, 170:
una lettera di presentazione, non volendo perdere ima così bella occasione... di
9. smarrirsi in un luogo selvaggio; perdere la strada; non riuscire a orientarsi
10. figur. confondersi, disorientarsi; perdere il filo (di un ragionamento,
intristiscono. 4. figur. perdere vigore, energia, freschezza, efficacia
. tose. incretinire, ingnillire, perdere il cervello, disorientarsi.
e inumana uscire fuori de'sensi e perdere lo intelletto per bere o per mangiare.
la sepoltura dove io m'andava a perdere con tutti i mali e tutti i beni
e tardo. 3. figur. perdere le qualità migliori; deteriorarsi; riuscire
, delirare, farneticare. -anche: perdere vigore intellettuale o morale; svigorirsi.
e più invasarmi dall'idea che stessi per perdere la mia personalità. pascarella, 2-196
dei sensi e dello spirito fino a perdere il dominio di sé, a compiere
riferimento al cadere in disuso, al perdere di attualità, al passare di moda
intellettuali e sentimentali propri della vecchiaia; perdere il vigore, la freschezza giovanile (
a le brigate. 6. perdere intensità, fervore, vigore (o anche
in disuso; essere fuori moda, perdere di attualità. muzio, 1-61:
stare lungamente in quel luogo, di perdere i cavalli corridori per non avere spazio
, e intanto sembrano divertirsi a farle perdere la bussola. moravia, 15-26:
lauro... giammai verdezza non perdere. ottimo, iii-18: il cuore è
odio, guardate che non vogliate piuttosto perdere la vita senza vendetta e essere presi e
invilisci). ant. e letter. perdere pregio, valore, rinomanza; andare
, mal custodita, strapazzata, può perdere di significato. -svalutato.
ama quel bene che non si può perdere. n. franco, 7-73:
in estasi; andar fuori di sé; perdere la ragione. buonafede, i-22
alla dimane al fianco mio. -far perdere (tempo). campofregoso, iii-34
scadere di qualità, di gusto; perdere finezza, garbo. bocchelli,
, e spezialmente le cose ch'e'fa perdere egli, facendo fare gl'involii.
6. figur. innamorarsi, perdere la testa per qualcuno. tommaseo
: andare a spasso, bighellonare, perdere tempo. g. m.
4-175: poiché era, lecito giocare e perdere « su la parola », di
non venire in ira de'sudditi, e perdere l'uffizio. petrarca, 60-13:
ambito o a un'altra categoria senza perdere la propria individualità, la propria integrità
lastroni; e non s'era voluto perdere tempo a correggere col mazzuolo e la
rigido, duro, freddo; intirizzire; perdere la flessibilità e la sensibilità (una
perdere la calma e la pazienza; infastidire,
provocare risentimento, sdegno, rancore; perdere la pazienza; andare in collera.
di donne ubertose, che gli faccia perdere la testa. 6. perturbato
andarono più destri, per non perdere di riputazione, nel tentare le cose
, 77: se non fusse che il perdere il tempo qui mi farebbe irruginir tutte
macchia. 3. figur. perdere slancio, forza, efficenza, vigore
monotonia? -ant. scadere, perdere validità (una legge). bencivenni
nessuna i fiorentini, sotto pena di dovergli perdere issofatto. n. villani, 4-6
: tieni lo mezzo, se non vuoi perdere lo modo. 2. per
godere del lume, non si curano di perdere la vita. goldoni, iii-738:
derivano dal ju-jutsu, consistente nel far perdere l'equilibrio all'avversario, e successivamente
braccia un figliuolo che quasi temeva di perdere. manzoni, fermo e lucia, 73
-lasciare là: desistere, cessare, lasciar perdere. betteioni, iv-322: - tu
, 3-285: alla fin fine il perdere una cosa che non s'ha non è
petrarca, 271-6: non volendomi amor perdere ancora, / ebbe un altro lacciuol
la batton quand'ella gli face / perdere stato e ricchezza con pace. dante,
pronom. diventare laico, profano, perdere il carattere sacrale, assumere natura e
non posso sopportare e che mi fanno perdere la calma, sono le lamentazioni,
tante chiacchiere intorno a poca lana: perdere tempo per questioni irrilevanti, di poco
ancora essi alla sua cura per non perdere l'utile della propina. 2
un rapporto, un sentimento); perdere progressivamente validità ed efficienza; scemare,
. da lana e dall'imp. di perdere (v.). lanista
razza di scogli ti scaraventi il grecale a perdere anima e corpo. ferd. martini
a così mal punto e temendo di perdere la città e 'l paese d'intorno,
6. abbandonare qualcosa; rinunciare, perdere (un bene materiale o spirituale)
su questi arcigogoli del papa è cosa da perdere il credito e da lasciarci il pelo
: [il nome reale] temerono di perdere nella tua vittoria; ma quello,
passare: v. passare. -lasciare perdere: v. perdere. -lasciare posto
passare. -lasciare perdere: v. perdere. -lasciare posto o luogo a qualcosa
-fare il latino per gli impersonali: perdere la vita, morire ammazzato.
-fare il latino per i gerundi: perdere la ragione. d'alberti [
come noi medesimi veggiamo, giammai verdezza non perdere. maestro martino, lxvi-1-185: con
che, a rispetto, fu a'cristiani perdere acri un diletto. s. giovanni
1-xx-134: veniva anche la moglie a perdere il diritto dell'agnazione, e quindi
ragazzo i che io ho poi voluto perdere la leggerezza, / accettando il dovere
con le superiori strofe senza però nulla perdere della lor leggerezza e rapidità essenziali.
lignum 4 legno 'e dal tema di perdere 4 distruggere *. légno (ant
. esitare, indugiare, tentennare; perdere tempo. sacchetti, 155-31:
gloria. amari, 1-1-327: parendogli perdere lena i remiganti, minacciò di farli tutti
). essere o apparire allentato; perdere di tensione o di rigidità; cascare
presenza fisica di gaetano salvemini per far perdere la testa a tre quarti dei nostri
sé o fuori di sé: fargli perdere la testa, togliergli la padronanza di sé
è locuzione troppo bella, da lasciarla perdere. redi, 16- ii-259: autore
potata,... 'scolorire. perdere il colore'... in
, 3-123: con queste libecciate / di perdere la pelle / quanta gente non rischia
liberamente a un uomo, per non perdere la pensione. 7. indifferentemente
una lettera di presentazione, non volendo perdere una così bella occasione, mentre perorava
prima di fetore e puzza morire che perdere e dare nelle mani a gli stupratori
non lece a salvamento di un solo perdere molti. tasso, 4-26: per la
avara, o potete sicuramente aspettare di perdere, insieme con la protezione del re,
. poltrire, indugiare; trastullarsi; perdere tempo. nieri, 3-112: '
la vita graziosa ricevuta nel battesimo santo perdere o limare! g. visconti,
campagne e perduto il denaro, a perdere anche la vita per pura fame,
sottilità e lindeza noi oggi non vogliamo perdere l'efficacia. 3. pulizia,
conservarsi agili, slanciati, aggraziati; perdere la linea: ingrassare, appesantirsi)
2-230: mangiava poco per timore di perdere la linea. -foggia di un
rimanere, trovarsi in seconda linea: perdere peso, valore, credito; avere
no la batton quand'ella gli face / perdere stato e ricchezza con pace.
-decadere fisicamente; estenuarsi; logorarsi; perdere vigore. onufrio, 22: la
10. rifl. scadere, perdere ogni prestigio. serra, ii-592:
particella pronom. cadere in dimenticanza; perdere valore, importanza. boriili, ii-603
corso del parlare o della scrittura, perdere l'ultima vocale. l. salviati,
incetta pessima, per guadagnar poco, perdere assai. 7. dimin. lirina
; lisciare la groppa all'asina: perdere il proprio tempo, sprecarefatica. nomi
di offesa. 7. locuz. perdere la lisciatura: perdere il momento favorevole
7. locuz. perdere la lisciatura: perdere il momento favorevole per il compimento di
. nelli [tommaseo]: mi fece perdere quella literella. milizia, ix-203:
ch'io tema che me la facciate perdere. ramusio, i-270: seggono [i
.. stanno in pericolo eziandio di perdere la dote materna o almeno di avere
solo parzialmente al fine di non far perdere l'impermeabilità, con il quale si
. calvino, i-523: mi dispiaceva perdere l'espressione dei visi logori dei passanti
che più presto starei a patti di perdere ciò che ho al mondo. brusoni
loquela natia. 5. locuz. perdere, smarrire la loquela: diventare muto
/ sembra fatto giunton. -che fa perdere il discernimento, la ragione; smodato
, servendosi anche delle gambe per far perdere l'equilibrio all'avversario; la lotta
f. f. frugoni, 3-iii-255: perdere l'anima, immortalare il nome.
427): io pensavo per certo di perdere la lucie di quell'occhio. beccuti
di notificare e levare i protesti, può perdere il lucro del cambio e li futuri
, 28-22: già veggia, per mezzul perdere o lulla, / com'io vidi
mai botte non fu sì forata per perdere tempano o lulla, com'elli vide forato
-levare il lume degli occhi: far perdere la ragione. calandra, 4-1
-perdere, smarrire il lume degli occhi, perdere i lumi: lasciarsi sopraffare da un'
lume della ragione (o, anche, perdere il lume): uscire di senno
». -perdere il lunario: perdere il senno, impazzire. giusti,
tatori. non una battuta che lasciassero perdere. l'uomo tirare, trascinare
farlo aspettare, tenerlo in sospeso; fargli perdere tempo, tenerlo a bada.
causata dall'obbligazione della rima non fa perdere di dignità al comando di giove tanto
risolviamoci dunque, soldati miei, di perdere qui la vita più tosto che 11
vedervi in luogo che io non avessi a perdere la compagnia. guicciardini, 13-i-307:
lupo, essere visto dal lupo: perdere la voce, diventare muto (perché,
specie dove si discorra rapidamente, può perdere l'occlusione orale e spiran- tizzarsi del
la luna; e non ho niente da perdere. pavese, 1-126: salgo anch'
: i capi fabbricatori, per non perdere la buona maestranza, fanno ogni sforzo
0 dottando gli uomini letterati della loro maestria perdere 1 titoli, per l'appetito del
sostegno de'ramuscelli fruttiferi) verrebbe a perdere la sua corona. govoni, 9-115:
la prossimità delle soverchianti magioni venivano a perdere la luce e il vivido circolare dell'
maglia del misero confitente, e che perdere tempo sarebbe stato il predicarlo, li pose
aggiunse esplicativamente, che avevan qualcosa da perdere, terre al sole e quattrini all'
. e perché non abbia paura di perdere la roba, magnificenzia; quanto agli
nazioni e provincie abbracciare, si lasci perdere uno studio che immaginar non si può
esser nostro colei che così malamente lascia perdere il suo. c. gozzi
: oh, che? temeresti di perdere l'appetito o di inalarti di itterizia,
beni che tu hai perduto e fatti perdere altresì a me! foscolo, iv-419:
non posso sopportare e che mi fanno perdere la calma, sono le lamentazioni,
ebbe forte a male, parendogli dovere perdere il suo piacere. michelangelo, 1-i-13
, un mancamento, uno svenimento; perdere i sensi. m. villani,
con quel poco che si possiede che perdere anche quello per la speranza del meglio
signore è sopra i malfacenti, per perdere loro memoria dalla terra. capellano volgar
: mi duole che in questi el perdere tempo può essere di troppo momento,
ignorante, sarà senza avvedersene venuto a perdere il concetto dell'eccellenza di quella stupendissima
-liberarsi, mettere da parte, lasciar perdere impegni gravosi, occupazioni 'o argomenti sgraditi
coppia di non-classificati: al punto di perdere il primo set per dieci a otto,
gran signore come lui aveva tutto da perdere... mettendosi coi « malpensanti »
a termine che era necessario quasi di perdere la libertà. 6. gravemente
giocare con le bambole; trastullarsi, perdere il tempo in frivolezze. grazzini
delle virtù delle demonia per lo molto perdere gl'ingenerava grande baldanza. maestro alberto
bisogna aver cura di non lasciar mai perdere il punto. borgese, 1-358:
estenuante affaticamento, a intense emozioni; perdere le forze, smarrire i sensi;
, finire, giungere al termine; perdere ogni validità e importanza; distruggersi,
non mancare: fare certamente, non perdere l'occasione. grifoni, xxxvii-82:
traboccante rio negro, ove mancai di perdere il mio capitale quasi intiero.
-mancare o sentirsi mancare le ginocchia: perdere i sensi, cadere in deliquio;
, svenire, smarrire i sensi; perdere ogni energia. l. giustinian,
per la tua colpa tu se'degno di perdere lo reame. ma così ti manda
dell'avere andare a roma o di perdere i benefizi, ricomperarono dal detto mandatario
bocchelli, 1-ii-83: tu li vuoi far perdere a mio padre? mangiapane a tradimento
, senza criterio e senza discrezione; perdere al gioco. - anche assol.
fastidio. -perdere il mangiare: perdere l'appetito. boccaccio, dee.
-perdere il manicare: perdere l'appetito. rustico, xxv-n-356:
saporitamente i manicaretti di casa navagero e perdere alla bassetta i zecchini del genero.
scure o alla zappa: finire col perdere tutto, andare incontro a un completo
manico! -scappare fuori del manico: perdere la calma, il controllo di sé
misura, esagerare. -in partic.: perdere il controllo di sé, andare in
ne sborri tante. -impazzire, perdere la ragione, dare in smanie.
al manicomio: far impazzire, far perdere il senno. carducci, iii-28-241:
altri. -finire al manicomio: perdere la ragione, impazzire. sbarbaro
le stelle. chiabrera, 5-74: perdere genova a me è perdere tutti i conforti
5-74: perdere genova a me è perdere tutti i conforti, non potendo per
5-626: lui quella sera non volle proprio perdere del tutto quei necessari tratti manierosi verso
forti e che non sono use a perdere. tasso, 2-9: fu di man
-vincerla, vincere della mano o perderla, perdere della mano: nel gioco dei dadi
talvolta anche delle carte, vincere o perdere, pur essendo a parità di punti
. le mani a dervis, né voluto perdere con la gente la metastasio, 1-iv-575
fanno di te: che può'tu perdere di questo? innanzi la mano,
. 10. affievolirsi, perdere di'intensità (il vento).
solamente dovevo farla a piedi, ma rischiavo perdere la roba mia, non avendo cavalli
, dei dadi, ecc., perdere (o vincere) una partita senza
coi romani. salvini, v-453: perdere il giuoco marcio significa perdere il giuoco
v-453: perdere il giuoco marcio significa perdere il giuoco puro. fagiuoli, i-160
deserte. 8. figur. perdere vigore ed energia, sia fisica sia
. (la troppa cura della scelta fa perdere il buon partito). proverbi toscani
maritario, veniva anche la moglie a perdere il diritto dell'agnazione. =
13: a significare che gli ateniesi dovevano perdere tutta la marittima e solamente li dovea
allibire. -anche: diventare rigido, perdere la flessibilità, o la sensibilità, intirizzire
via, non c'era tempo da perdere, non facessero le marmottine.
il capo tristamente, col martello di perdere il suo amore. -ciò che
mascelle. -perdere la mascella: perdere un dente. sanudo, xxiii-269
in quella casa, ove ben sapete, perdere il tempo, consumar le ore del
(per la coniug.: cfr. perdere). ant. perdere in misura
cfr. perdere). ant. perdere in misura eccessiva. aretino, vi-712
perché disse lo spagnolo che gli è meglio perdere che masperdere. bizzarri, 65:
masperdere. bizzarri, 65: è meglio perdere che masperdere, e uno magro accordo
= deriv. dallo spagn. masperder 'perdere di più '. maspéto (
bergmann... mi ha fatto perdere la pazienza con la sua stravagante filosofia
-perdere la mestola e il materozzolo: perdere il senso della misura, della realtà
mattamente il suo patrimonio e infino a perdere miserabilmente la signoria. 5
-venire, dare in mattia: perdere l'uso della ragione, la padronanza
', che è colui che comincia a perdere il senno, che non comprende le
altri, che tutti erano giuochi da perdere e da vincere. 6.
soverchie mazze gli avviliscono e fanno lor perdere il brio. pellico, 2-132:
era, quindi, disposto a perdere. = deriv. da mecenate
d'oro, che non avete niente da perdere / neanche il tempo materiale per scrivere
corregge mai, perché teme di non perdere la prelazione e di non dispiacere alli
confesso che sto in gran sospetto di perdere la cognizione delle lettere
loro [ebrei] intese che il perdere, o piuttosto l'aver cacciato a sè
del pigliar la cina, finì di perdere quell'occhio. targioni tozzetti, 5-145
versi mediocri, / se non vuoi perdere l'anima. ammirato, 224:
, che chiude il sonetto, fa perdere il gusto antecedente colla melensaggine del suo
di non averne mai a perdere il desiderio e, che non sì
. 14. — menare vagresto: perdere tempo inutilmente; non concludere nulla.
imminenza del pericolo non gli avesse fatto perdere affatto la testa. fu. ugolini
. -soccombere in una competizione, perdere una gara. chiabrera, 3-2-36
meno quelle donora, che per avarizia perdere la castità del corpo. sercambi,
con la particella pronom.). perdere prestigio, autorità, rinomanza; avvilirsi,
di tuo stato, se non vuoli perdere i tuoi amici. 3.
. -perdere di mente: dimenticare, perdere di vista. g.
vedemo l'uno guadagnare e l'altro perdere. cavalca, 6-1-384: togliete queste
muratori, 5-ii-348: se taluno volesse perdere il tempo in raccogliere somiglianti solecismi della
nel mercatare dell'accia: confondersi, perdere il filo del discorso. aretino,
; pure il sonno non ne vorrebbono perdere. salviani, 5: voi sarete
. calvino, 1-523: mi dispiaceva perdere l'espressione dei visi logori dei passanti
proverbi toscani, 80: chi sa perdere congiuntura, non s'adatti a mercatura
di questo fanciullo che dice che non vole perdere tempo, che vole imparare: e
: la meretrice cerretti, dolente di perdere la sua rappresentanza diplomatica, si è portato
gli schiavi, e meritava appunto di perdere la libertà, ché, scordate
e per ragione in ogni fatto de'perdere. boccaccio, iv-122: o figliuola,
? de roberto, 9-123: far perdere la testa ad una ragazza, distruggere
18. -mescolarsi alla folla: far perdere le proprie tracce. stuparich,
vivere [tommaseo]: piuttosto vorrebbe perdere quattro messe, che una sola ora di
un di loro doveva... perdere la messa. -servire la messa
avara, o potete sicuramente aspettare di perdere insieme con la protezione del re, come
sceglie un'altra guida. — perdere o deporre il mestolo: trovarsi esautorato
mestruazioni regolari. cessano le mestruazioni. perdere, ripigliare le mestruazioni '. ferd.
delli tiranni del mondo si mettono in perdere l'anima ed il corpo, per
ventura di guadagnare senza pericolo di poter perdere. de libero, 1-128: chi
di pagare il terzo o due quinti a perdere. macinghi strozzi, 1-555: quella
non ispaventarono niente. -rimettere, perdere; rischiare, compromettere la vita,
: tieni lo mezzo, se non vuoi perdere lo modo; lo luogo mezzano sicuro
procrastinare; attendere, prendere o perdere tempo; esitare, tardare. -senza mettere
dilettante. « certe volte è meglio lasciarsi perdere così nel mezzocalzettume ».
, 28-22: già veggia, per mezzul perdere o lulla, / com'io vidi
utilizza per la formatura un modello a perdere, di materiale facilmente fondibile o solubile
delle casse, quando si trattava di perdere, gli si moveva la bile,
questa sensazione di minaccia che mi fece perdere completa- mente la testa. tornasi di
minchione. -ridursi a minchione: perdere la stima e la reputazione.
che il fuoco della cucina le fa anzi perdere più presto i loro naturali ignicoli e
avere minestra: arrivare troppo tardi; perdere ogni privilegio, ogni vantaggio. g
ojetti, ii-674: ha fatto anche perdere alle mani il loro carattere. tutte
contemplazione corporale, perché si viene a perdere la vera strada di salire al cielo
molto. 7. figur. perdere virulenza e gravità, alleviarsi; avviarsi
. 8. venir meno; perdere vigore, intensità; affievolirsi (un
alle aspettative o alle proprie capacità; perdere dignità, valore (o averne meno di
particella pronom. affievolirsi, smorzarsi, perdere d'intensità. cavalca, iii-57:
-non avere o non esserci un minuto da perdere: trovarsi nella necessità di provvedere con
basta a poterlo consolare. -non perdere un minuto: non concedersi riposo;
v'è da fare, non bisogna perdere un minuto. -ogni minuto,
dimensioni piccole e insignificanti. -anche: perdere di importanza, di consistenza qualitativa.
essere inteso? -perdere di mira: perdere di vista, lasciarsi sfuggire.
cose mirabili contro de'suoi, venne a perdere la speranza di. vincere. sansovino
3. locuz. uscire di misalta: perdere la freschezza, la floridezza, l'
tutt'i latini della terra di romania perdere un tal uomo per tale misavventura!
sentirsi sopraffare da un'ira violenta; perdere il lume della ragione. baldini,
. — uscire di misericordia: perdere ogni ritegno o, anche, il
esiguo vantaggio (nelle espressioni vincere, perdere, prevalere, di misura, ecc
misura / delle cose che devo amare e perdere. -essere tagliato a una certa
. venir meno, turbarsi profondamente, perdere le forze, smarrire i sensi, svenire
provveduto. 4. diminuire o perdere d'intensità, di vigore, di
tipi mitici, è facile avvedersi come a perdere il sentimento intimamente religioso non gli occorressero
; talvolta è talmente radicata da far perdere la facoltà di distinguere fra ciò che
senza indugio né rimessione eran dannati a perdere tutto il mobile delle lor case e le
dare libero sfogo ai propri sentimenti; perdere ogni senso della misura. carducci
dio, che tutto vede, gli fa perdere il suo. stefani, 2-3:
: tieni lo mezzo, se non vuoi perdere 10 modo; lo luogo mezzano sicuro
. savonarola, 4-13: avete a perdere la robba ad ogni modo, el
/ che non potevan per modo niun perdere, / perché gli era contento che in
che in un punto solo si poteva perdere tutta la casa reale. g
ordinoe che chi andasse a moglie altrui dovesse perdere li occhi. -andare moglie
più con la particella pro- nom. perdere la necessaria tensione; diventare lento allentarsi
pietre de'due istigatori, accettando di perdere la vita per non perdere la virtù
accettando di perdere la vita per non perdere la virtù? martello, i-3-57:
e de li pochi presto si può perdere la memoria. castiglione, 77:
? / a me molto non è perdere i passi, / perduta avendo ogni altra
saper fare tutto al momento buono, senza perdere la testa. soldati, vii-31:
-anche con la particella pronom. perdere le foglie. - anche sostant.
— essere o rimanere solo al mondo: perdere o aver perso le persone care;
a pagare lire mille di moneta o a perdere la mano destra qualunque volta venisse in
piccolomini, 57: io vorrei più presto perdere questo mongile, che non ho altro
e per essere montagna non si può perdere il cuore. 20. dimin
: cadere da una posizione prestigiosa, perdere il potere. guittone, xxxii-187:
un'iniziativa; smettere, cessare, lasciar perdere. burchiello, lxxxviii-11-452: non fu
ritardo, indugiare; essere assente, perdere l'opportunità. lettere e istruzioni de
permetto settimanalmente: altrimenti c'è da perdere l'uso della favella! saba
(mi mòrbido). ant. perdere vigore, indebolirsi, infiacchirsi.
fratello avvocato. e questi, senza perdere in una mordacchia- tura la sua dolcezza
. santi, 8-20: lo scandalo sembrò perdere il mordente. -spirito agonistico
. figur. che stordisce, che fa perdere l'esatto giudizio della realtà.
venire meno, cadere in deliquio, perdere i sensi, svenire. -anche: perdere
perdere i sensi, svenire. -anche: perdere la sensibilità e il moto; intorpidirsi
a un'altra. -morire civilmente', perdere i diritti civili. beccaria, i-59
mata hari. -trasformarsi completamente; perdere l'attuale natura e forma o proprietà
sue parole. 14. perdere, lentamente o improvvisamente, la propria
restituire. -cadere in dimenticanza, perdere notorietà (un'opera letteraria o artistica
e operante; illanguidire, scemare, perdere intensità, svanire a poco a poco
non avere più forza e durata, perdere validità. dante, purg.,
gallo et erali apposto che perciò dovea perdere la testa. intelligenza, 176: dominzio
. -non aversi alcun riguardo, perdere le occasioni di piaceri e di gioie
-lasciarsi morire in mano una cosa: perdere l'occasione propizia per portarla convenientemente
-morire in sé: spegnersi senza perdere la conoscenza, conservare fino all'ultimo
di agitazione profonda; venire meno, perdere i sensi. cristoforo armeno, 1-313
di donne ubertose, che gli faccia perdere la testa. -come segno di
19. che comporta la possibilità di perdere la vita, che la mette a
spalla mortalmente di sorte che cominciò a perdere del sangue. pirandello, 8-678:
con la particella pronom. necrotizzarsi; perdere progressivamente vigore, vitalità e sensibilità (
i morti di santa maria nuova: perdere ogni cosa, ridursi in estrema miseria
preti soffiano in quella ignoranza per non perdere il guadagno de'mortori. d'azeglio
la mosca al naso a qualcuno: fargli perdere la pazienza, irritarlo. castiglione
a qualcuno: stizzirsi, adirarsi; perdere la pazienza. ariosto, 168:
e si sa, il vino fa perdere il controllo, mi saltò la mosca
le persone più miti e tolleranti possono perdere la pazienza, se provocate.
2-2-260: mi pare che la tema di perdere una tale occasione gli possa esser buon
: provare fastidio, sdegno o rabbia; perdere la pazienza, adirarsi.
-venire il mosto al naso: perdere la pazienza, adirarsi. bracciolini
,... non si deve perdere di vista che l'italia portava nel petto
5. intr. con particella pronom. perdere di qualità, svilirsi, degradarsi.
di stalla', invilirsi, degradarsi, perdere pregio. marino, v-11: il
li uomini nudi. -scherz. perdere ogni avere, ridursi in povertà assoluta
1875. papini, 27-575: invece di perdere i miei giorni e le mie notti
. rimanere inutilizzato per lungo tempo; perdere di utilità, di interesse. esopo
: attendere pazientemente i comodi altrui, perdere tempo in attesa di qualcuno (come
assumere una mentalità retriva e sorpassata; perdere vivacità, gaiezza, ridursi in uno
. campana, 3-1: fu quasi per perdere il conte tutta la polvere della monizione
s'acquistò fama... di perdere i conquisti fatti per la speranza di altri
altri, che tutti erano giuochi da perdere e da vincere. -spanna a
3. essere inoperoso, oziare, perdere tempo; rimanere inerte, con espressione
di raccontare, noi corriamo rischio di perdere, abbiamo forse già perduti i tre quarti
'passarsela in complimenti ', vale perdere il tempo in vane cerimonie e senza toccare
simulacro del defunto parve trasfigurarsi musicalmente, perdere i suoi contorni visibili, rientrare nell'
puote perdere nell'udire, ma più tosto alle volte
della muda. -per estens. perdere, lasciar cadere le foglie (una
si crederebbe che ne fossero venuti a perdere i romani nativi col darsi a tanti
è mutazion sì dolorosa / che fa perdere il gusto ad ogni cosa. leopardi,
anzi stranamente mutilate, se avessero a perdere 2. figur. che priva
... milano si avesse a perdere, perché vi restava la fortezza bene
a qualcosa: lasciarlo stare, lasciarlo perdere, non occuparsene. codemo, 46
questa maniera avvertire l'orecchio a non perdere la rimembranza del diletto delle labra.
-che mi caschi il naso, voglio perdere il naso: esclamazione iperbolica che esprime
prega, / se lo ributta, vo'perdere il naso. guadagnali, 1-i-94:
9-105: quando / si accorge di perdere, / [il bambino] butta all'
! -perdere di naso qualcuno: perdere le sue tracce. berni,
un tranello, o essere catturato, perdere la libertà; cacciarsi nei guai,
lauro... giammai verdezza non perdere. cennini, 25: più innanzi
ecc.; anche nella locuz. perdere il calore naturale: venire meno,
maritano, veniva anche la moglie a perdere il diritto dell'agnizione e quindi anche il
, terrena (nell'espressione scherz. perdere il naturale). giovan matteo di
eccellentissimo inquisitore magno. -annaspare, perdere l'equilibrio (una persona).
mare di nebbia. -oscurarsi, perdere luminosità. jovine, 5-288: l
che non si può rapire, né perdere, né tollere; che non naufragio,
de'viniziani; ma fecionlo per non perdere il navicare e per tema di soperchia spesa
prendere, stringere, vendemmiare nebbia', perdere tempo inutilmente, non ottenere alcun risultato
: la nicistà della vettuaglia gli fece perdere la terra a dì... di
particella pronom. subire la necrosi; perdere la vitalità di un tessuto o di un
da necrosi. 3. figur. perdere validità e certezza o attualità; attenuarsi
essa, negativa o positiva, nel perdere la città o nel riaverla, aveva avuto
si può né meno impattare, ma bisogna perdere. malpighi, v-101: nella quale
, 8-152: è dunque la 'paura di perdere la presenza * e lo snobismo della
(1-iv-733): dove io per perdere i nervi e la persona fui,
ingoi: / poco ho perduto a perdere la nescia. -che denota ottusità
neutralizzate però da una inconfessata paura di perdere una bella eredità e da una inconscia
bacio. -adoperarsi inutilmente, perdere il proprio tempo. grazzini,
niente, al niente, in niente: perdere del tutto la potenza acquisita, rovinarsi
o di niente di qualcosa: lasciarlo perdere, trascurare di farlo. compagni,
ii-288: un po'di tempo lo fece perdere la moglie del sindaco, la quale
4. intr. gingillarsi, perdere tempo. forteguerri, 25-21: perché
: stolta cosa è perodio del nocente perdere l'innocenza. albertano volgar.,
accostare, ornella! ti vuoi / tu perdere? è figlia di mago, fa
sull'estremo della gugliata, per non perdere il punto al primo tratto.
diventare insopportabile, antipatico, odioso; perdere ogni attrattiva. f. scarlatti,
ne seguì, ruggieri n'è per perdere la persona. l. salviati, 1-2-58
. norcino di nuova invenzione che fa perdere all'uomo la virilità. periodici popolari
, pensavo, occorreva sbrigarsi per non perdere il nostro treno. -per
con nostri occhi alcuni uomini sdrucciolare e perdere la robba, altri inciampare e perdere
perdere la robba, altri inciampare e perdere il credito, altri cadere col viso in
altri cadere col viso in giù e perdere l'onore. saba, 112: malinconia
uomo non dee ragionare, né in essa perdere tempo. seneca volgar., 3-74
di un nuvoloso marino, ma senza perdere però lo brio di un sfavillante barlume
sia il creditore del cambio non debba perdere il capitale, ma solo il lucro
iii-5-29: alcuni dei nuovatori pretenderebbono far perdere all'italiana letteratura ogni marca di carattere
ho letta, perché ho altro tempo che perdere in somiglianti novelle. -per
delle novelle: rifugiarsi nell'astrazione, perdere contatto con la realtà. patrizi
disse che questi santi novellini li facevano perdere la fede de'vecchi. l.
il sovero. -perdere il novero: perdere il conto, dimenticarsi. martello,
far progetti sul maresciallo e finivano col perdere la nozione di quello che dovevano fare in
nudavano nel passo. 14. perdere le foglie, rimanere spoglio (un
. -farsi nulla: annullarsi, perdere ogni valore. m. palmieri
sono un uomo che non ha nulla da perdere perché... non ha più
non sarebbe nulla, perché non può perdere. lippi, 6-12: non è
nulla nella privazione di essi avesse a perdere la nazione. -in piccola quantità
gioberti, 1-ii-13: a rischio di perdere parecchi mecenati fruttevoli, se non pei
ricordo il tempo in cui io poteva perdere tre notti intere senza avvedermene quasi; ma
de'sapienti... non ti perdere con gli altri, né lasciati obbligare
venire in obbrobrio: apparire spregevole, perdere ogni onore. cavalca, 20-251
161: pressati dalla necessità si contenterebbono di perdere insieme colle fatiche anche parte della spesa
trascurare; accantonare, abbandonare; lasciar perdere (per lo più per trascuratezza o
boccaccio, i-308: posto che agevole sia perdere cosa impossibile da riavere, nondimeno e'
, avv. letter. in modo da perdere la cognizione del tempo e ogni contatto
. -obnubilare una persona, fargli perdere la coscienza. antonio degli alberti
obumbra. 7. figur. perdere le facoltà intellettive o spirituali, smarrirsi
impegnarsi in un'attività poco utile, perdere tempo. i. nelli, ii-128
dano. -lasciare, perdere l'occasione: non approfittare di un'
], andarsene verso l'occaso, perdere insieme con essi ancor la loro memoria
imperio latino a debilitarsi e inanire, a perdere la grazia, decore e tutte le
suol subito far gli occhi grossi e perdere affatto la memoria di tutti gli amici
passi. bernari, 3-427: « lascialo perdere! »... disse il
-far fare a qualcuno occhi pazzi', fargli perdere la ragione, farlo dare in ismanie
davanti agli occhi. -non perdere d'occhio, dagli occhi qualcosa'.
mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso
una volta pur solamente appetito. -non perdere d'occhio qualcuno: non perderlo di
rammarico. -perdere d'occhio: perdere di vista momentaneamente, per lungo tempo
fianchi. -non tenere in considerazione, perdere i contatti. bonehi, i-m:
a un controllo continuo e rigoroso; non perdere di vista. bonvesin da la
quel vino, quanto gli dorrebbe il perdere il lume degli occhi. -averne
addormentarsi, assopirsi. - anche: perdere conoscenza. dante, purg.,
non ti maravigliar. -voler perdere o cavarsi un occhio perché altri li
cavalca, vii-58: per invidia vorrebbono molti perdere l'uno occhio, perché altri gli
utili artigiani ve l'abbiano) e non perdere assai di quella naturalezza e integrità di
la paura di offender l'amato, di perdere la stima di lui, la
se ella... ha tempo da perdere e se il carattere assai minuto
venire costretti a viver rinchiusi, né perdere alcuna porzione di quella indipendenza di atti
nella sagace fermezza; e consapevole di molto perdere, tutto offre alla sicurezza e alla
diminuire la luce o la luminosità; perdere totalmente o in parte la luce o
margini del canto. -appannarsi, perdere lucentezza. giamboni, 10-73: il
ariosto, vii-843: chi fosse per perdere la vista o per difetto di catarrate
del rinascimento toscano. 5. perdere la propria personalità o attenuarne 11 rilievo
farlo star cheto. -gettare o perdere l'olio e l'opera, l'olio
il nodo ne'giunchi e finalmente un perdere l'olio e la spesa. m.
le era, dicendo che non volea perdere né lassare la sua pinguetudine. simintendi
la reputazione, l'onore; far perdere prestigio o considerazione a un'attività,
senza pure ombrarsi mai di sostenutezza e perdere fiore del suo garbo. -dare
che tanto oncastro o carta voleste perdere in me. viani [« lingua nostra
(per lo più nella locuz. non perdere un'oncia di tempo).
, come s'affretta / per non perdere un'oncia di bel tempo.
ed incerta. 21. confondersi, perdere i contorni precisi, stare per dileguarsi
: un tentennio, un ondulaménto, un perdere il passo, un tentar di riprenderlo
-che non può essere evitato senza perdere la nella gioventù ogn'incomposto e sfrenato
volta le scriva, non ho potuto perdere questa occasione. firenzuola, 506:
vostra lingua..., senza perdere punto del suo, sa valersi benissimo
* donno '... può perdere 'no ', quando è onorativo dinanzi
sé e della propria dignità, senza perdere l'onorabilità (la vecchiaia, la
, mantenere, serbare, salvaguardare, perdere, macchiare l'onore, il proprio
, insidiare, levare, mantenere, perdere, prostituire, richiedere, rispettare,
, quando è invitata o combattuta di perdere lo suo onore. boccaccio, 1-i-437:
onore: non vorria ora per questo perdere ciò ch'io ho fatto sin qui.
. intr. con la particella pronom. perdere forza, vivacità; intorpidirsi.
(mi opàcito). letter. perdere di evidenza e chiarezza, offuscarsi (
la particella pronom. divenire opaco, perdere trasparenza, appannarsi. = denom.
parte destra. -gettare, perdere l'olio e l'opera', v.
, 42-248: non possono, senza perdere un tempo prezioso e senza cacciare l'
romano adunato nel circo, ed accostumarlo a perdere il naturale ribrezzo allo spargimento del sangue
o di altre sostanze stupefacenti; fargli perdere coscienza, renderlo stordito, farlo addormentare
. intr. con la particella pronom. perdere lucidità, acume; sopirsi, indebolirsi
si dimostrerà inopportuna, perché ci farà perdere l'inestimabile forza spirituale e pratica che
anche nelle espressioni afferrare, cogliere, perdere, pigliare, togliere l'opportunità).
dell'essere, né acquistarla possono senza perdere ed annullare la propria entità. carducci
della libertà d'italia, né volere perdere sua libertà. botta, 4-915:
1-1-66: che... si penserà perdere la pudicizia, se forse nella sua
danni materiali e morali; rovinare, perdere, porre in una situazione dolorosa,
ore contate: non aver tempo da perdere, avere pochissimo tempo a disposizione e
nome de'fiorentini, si doleva incredibilmente di perdere... l'occasione di ostentare
, ii-6-213: lavorare a ufo e poi perdere anche la roba e poi esser richiamati
un ente, la quale non faccia perdere a lui la sua unità ontologica. gioberti
ore natali. benaglia, 155: perdere la quale [la bandiera di maometto]
, e intanto sembrano divertirsi a farle perdere la bussola. -stare con l'
breve sul campo all'impiccato: senza perdere tempo allora cavò di tasca il trinciante
quasi che nulla un cavalier venga a perdere mai d'onore in frequentare, benché ammogliato
(la notte); annottare; perdere la propria luce, farsi oscuro,
); farsi opaco, scolorire; perdere splendore e bellezza. patrizi, 2-28
eterno il nome della prudenza fiorentina, perdere l'occasione di fondare un reggimento libero
con la particella pronom. decadere, perdere lustro, eccellenza, preminenza o,
risultare screditato; guastarsi, corrompersi; perdere pienezza, incrinarsi (un sentimento)
l'idea, nel materializzarsi); perdere prestigio (un ideale). erizzo
che ci allumina e ci schiara e facci perdere ogni tenebrositade e oscurezza. campailla,
e oscure / e fa del seme uman perdere el frutto. niccolò da correggio,
fortemente preoccupato da un'idea fissa da perdere il contatto con la realtà o il senso
è in lei tanto ossessivo da farle perdere la testa e da portarla alla rovina
e ripose carne per mostrare che sempre fa perdere la nuova moglie all'uomo alcuna parte
-lasciare le polpe e l'ossa: perdere tutto ciò che si possiede.
con la particella pronom. offuscarsi; perdere il chiarore, la luminosità, spegnersi
. spallanzani, 4-i-66: oltre il perdere alla fiamma il colore ottonàceo, [
terribili effetti! ottunde l'ingegno, fa perdere ogni voglia al lavoro, rovina la
. intr. con la particella pronom. perdere la sensibilità o una capacità sensoriale.
, 346: l'improvviso terrore di perdere i suoi quattrini gli otturava la strozza
laddove sono ottusissimi, se ottusità è perdere di vista l'azione per l'incidente
alto rumor di artiglieria / fa all'uom perdere la forza e vigoria. pirandello,
colla ricchezza; che acquista senza giammai perdere; che, venerato dal volgo con
martini, ii-5-133: si avvezzavano a perdere il tempo nelle visite mondane, nelle
concreto: occasione di oziare, di perdere il tempo o, anche, occupazione che
, intervenire a tutte le conversazioni, perdere il tempo con ogni sorte d'oziosità.
sua partenza, perché, oltre al perdere un amico e, posso dire, un
altrui che la facesse, per non perdere la jurisdizione del padronato. v.
ebe egli rivelazione ch'e'cristiani dovevano perdere in pagania? pulci, 1-19:
al mese di salario. -non perdere palata: non lasciarsi sfuggire alcuna occasione
del rosso, 1-90-3: se ne dovesse perdere la vita / e l'anima
come un paleo: confonderlo, fargli perdere la testa. monosini, 114:
fustaia i cui alberi cominciano a perdere i rami più bassi in seguito
, 19-iv-1982], 17: non potevamo perdere, eravamo troppo in palla.
. 3. attenuarsi, smorzarsi, perdere luminosità. f. f. frugoni
per difendere una parte del vestito: perdere molto più di quanto valga ciò che
univesità... era sulle spine di perdere un pallone. cassola, 1-92:
: disorientarsi, impacciarsi, turbarsi, perdere la capacità di comportarsi normalmente.
. -restare come un pallone sventrato: perdere ogni capacità o valore. guarini
.., palpitando col cuore di perdere le sue e le altrui sostanze.
oscure / e fa del seme uman perdere el frutto / e quel paese tutto,
erché egli non sta poi molto a perdere il calore... - attene
pane. -perdere il pane: perdere il lavoro, rimanere privo di mezzi
razziali. -mangiare i panni: perdere perfino gli abiti al gioco.
presto! non c'è un minuto da perdere. fra poco i papalini saranno a
turpe donna, questa l'avrebbe potuta perdere irremissibilmente. p. petrocchi [s
. piovene, 6-161: la paura di perdere diventava in lui una paralisi e soffriva
ant. essere colpito da paralisi, perdere la capacità di movimento.
o di valutazione (nella locuz. perdere la parallasse). f. f
1-799: 1 francesi non istettero a perdere tempo, e nella notte del quattro
parte di paralume a patto di non perdere i vantaggi di un matrimonio, più
fosse, non la volle a modo alcuno perdere. a. f. doni,
in buona fede che un giovinotto possa perdere il suo tempo con lei,..
sia abietta e vile cosa, dovette perdere alquanto la sua forza in italia allorquando
, i passi di qualcuno: non perdere il passo, non restare indietro.
odoacre..., per non perdere tutto il regno, consentì di partirlo
quello che faceva a parigi: giuocare, perdere spesso e mettersi al paretaio come la
perderne, portalo pari pari, non perdere tempo per istrada. -senza scomporsi,
, i-159: voi lo dicevate prima di perdere la parlata ch'io non ero più
ché meglio è perdere tacendo che vincere contendendo. dominici,
(per lo più nelle locuz. perdere o mancare la parola, per indicare una
parole: / « leve perdita fia perdere il sole ». -dire una
, occupare quei posti. -fargli perdere tempo con discorsi inconcludenti. bacchelli,
, 7-448: i tribuni pronti a perdere la città per l'utile personale o per
a soldo, di romagna, vedendo perdere la terra, l'abbandonorono e andorono al
. -partire da se stesso: perdere i sensi. giov. soranzo,
di danaro più presto vi arebbe fatto perdere benvenuto. chiabrera, 3-231: non
... che egli sentì di perdere la partita. pavese, 8-323: io
, fare, girare, mettere, perdere, porre, scoprire, vincere il partito
avalca, 18-90: erode, per non perdere la signoria, fece uccidere li
ant. svenire, venire meno, perdere i sensi. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-41
. chiabrera, i-i-xn: egli ebbe a perdere tutto il suo avere in roma,
uffici passacarte che servono solo a far perdere tempo agli interessati. = comp.
linea: acquisire o, rispettivamente, perdere importanza. r. longhi, 1-i-1-119
, rinunciare a un progetto, lasciar perdere, non farne nulla. galileo,
il cuore, non basta a farci perdere l'appetito? -intimorire, spaventare
n. 17. -buttare via, perdere, spendere invano i passi: affaticarsi
cose] con tanta sicumera che vi fa perdere il gusto di vedere con quelle tante
ne avea tolto una scorpacciata, né perdere la pastura, che era verde per lui
o tutela od oltraggio che possa fargli perdere contenenza. 2. per estens.
, non fruire, non guadagnare; perdere, scapitare (in partic. nell'espressione
partic. pittorica). -anche: perdere in sapore, guastarsi (un cibo
astratti: risultare diminuito, immiserito; perdere perfezione; avere un intrinseco difetto o
cuore di saettarlo, ma piuttosto voleva perdere la eredità. boccaccio, dee.
volto col divenire tutto o quanto sparuto e perdere la naturale freschezza. -con sineddoche
rosmini, 2-321: non si può perdere di vista dal medico intieramente e in
di altri doveri e amori mi fa perdere la ragione. verga, 8-447: la
anco perché suo garzone era e perché perdere non si potea con lui, quella
nazioni vinte perdevano le pubbliche religioni con perdere i loro dei. foscolo, sep.
.. o voler difendere la passera e perdere il paone. soffici, v-6-376:
la fretta (anche nelle locuz. perdere la pazienza, scappare la pazienza,
... ben spesso ha fatto perdere la pacienza a'mediatori, perché qualumque
pazzi preti di roma si spauravano di perdere la potestà temporale, credendo di decadere
speronata. -uscire pazzo: perdere la ragione, impazzire. bocchelli,
con me o che mi esponesse a perdere la mia pace. dunque, signor
seco certa idea di pedantésimo, fece perdere la stima dovuta ai poeti, agli oratori
, 565: questo bastò per fargli perdere la pazienza e le lasciò andare [
9-105: quando / si accorge di perdere, / butta all'aria pedine
della gazzetta. 3. sminuire o perdere una qualità, una dote, una
niente lo pezorò. 6. perdere o fare spendere inutilmente una somma di
avere). divenire moralmente peggiore, perdere buone qualità, attitudini positive o doti
eran uomini! -corrompersi progressivamente, perdere l'integrità o la purezza originale (
stato). -in partic.: perdere autorità o potere. g. villani
generale nel decorso di una malattia; perdere gradualmente le forze vitali, deperire.
tra le mani. 13. perdere una parte del valore intrinseco pur restando
l'agro mena. 14. perdere eleganza e armonia, imbruttirsi. muratori
, essere spogliato dei propri beni, perdere il proprio denaro. salvetti, 85
provate agli stranieri che l'italia può perdere tutto, salvo la potenza dell'intelletto.
si sarebbe ucciso. -ant. perdere i propri capelli con l'avanzare dell'
lo più con la particella pronom. perdere i peli o i capelli, per cause
mangiare. -per simil. perdere le piume, spiumarsi (un pennuto
gran conforto per me! -non perdere che il pelo: mutare il comportamento
. il suo eterno destino di tutto perdere quando sembra vicina a tutto ottenere,
poste grande penne a quelli contrafaranno e di perdere la roba e penna pecuniaria al contraventor
hanno preso il pendìo. -rincitnillire; perdere il senno. buonarroti il giovane,
quanto a me credo che a chi toccava perdere, ad una città assediata, ad
di virtù, 1-135: sei cose fanno perdere il servigio che l'uomo fa:
lasciata nella penna? -lasciare, perdere, rimettere le penne, le penne
eterno addio alle cose di cui temo / perdere solo un'ora, è perché il
pensatoio: iniziare ad avere grattacapi; perdere la tranquillità, la pace, la
. gozzi, 4-219: terigi era per perdere il cervello; / spesso da sé
biocchi bianchi. l'ebollizione le fa perdere l'azione dissolvente che aveva prima sul
so bene che vo'siete per terra perdere. petrarca, 85-2: io amai sempre
egli percepisce due paghe senza paura di perdere le cattedra. foscolo, xiv-60: percepirà
per fallire. = deriv. da perdere, col suff. dei sost. astr
estinzione. = ger. di perdere, n. 51. perdènte (
. (part. pres. di perdere). che è stato sconfitto, battuto
senza tenore. 2. il perdere una persona, il suo amore, la
eziandio tormento hanno ne la paura di perdere quelle. sercambi, 2-i-225: veduto il
stracciava a dosso, barsotto, per non perdere il suo, pensando aver fatto assai
, 7-ii-5-24: * smarrire 'significa perdere una qualche cosa, te quale però si
, 243: i vecchi -temendo di perdere te corona -ne scolpivano i grani sul proprio
e però diceano che non do- veano perdere le cose. statuto del comune di montagu
per? ascaduno tale animale, e de perdere le diete carne e in quelo medesemo
lucchesi, vedendosi così assediati e vedeansi perdere lo contado, deliberarono di non volere
.. una giornata è bastante a farti perdere lo stato. m. soriano,
che veggiono che per due modi potrebbono perdere l'uomo, o per favellare o
pagare lire mille di moneta o a perdere te mano destra qualunque volta venisse in potere
, 28-22: già veggia, per mezzul perdere o lulla, / conrio vidi un
mortalmente, di sorte che cominciò a perdere del sangue. -non trattenere una
quale equitade per due cagioni si può perdere, o per non sapere quale essa si
quella parte che a la donna fa perdere l'onestà. ulloa [guevara],
la libertà reale non si ha da perdere, se non con la vita. galileo
diritto di domandare a un individuo di perdere la sua dignità morale nell'interesse comune.
arbasino, 76: fatalmente si finisce a perdere il senso delle proporzioni. -col
, 5-247: la cosa calda può perdere il caldo e diventare fredda, ma il
idolo e fine, perché ciò farebbe perdere tutto il merito alle virtuose operazioni. varano
la velocità dell 'apparecchio s'intende anche perdere la velocità necessaria al suo sostentamento.
. panzini, ii-366: cominciò a perdere l'appetito. ungaretti, i-91:
interesse, ogni disegno: / fai perdere coscienza e fedeltà. g. gozzi,
; ma dopo qualche tempo cominciai a perdere ogni lusinga. foscolo, 1-192:
cara estate che già siamo vicini a perdere. montale, 14-131: tutto che già
cosa illecita, e nientedimeno temendo di perdere la grazia d'al- cun potente,
, v-1-93: più infamia le saria il perdere il credito con i mercatanti che la
arcigo- goli del papa è cosa da perdere il credito e da lasciarci il pelo
dubitava della sua venuta e temea di perdere la signoria e non li parea per
: procura il re ogni occasione di far perdere loro questi privilegi e conoscendo non avere
maritario, veniva anche la moglie a perdere il diritto dell'agnazione. alfieri,
dinastia simbolo dell'attitudine politica: * perdere il cingolo 'valeva perdere i diritti
politica: * perdere il cingolo 'valeva perdere i diritti civili. ber nari,
istesso tempo e momento, per non perdere le distanze. 14. essere
secolo; ebbili sì come li dovessi perdere, perdeli sì come sempre li abia
, 8-74: ebbe la sventura di perdere, l'un dopo l'altra, il
violenza ed insormontabilità di morbi si possono perdere molti malati in onta alla più savia
pratesi, 1-49: i marchionetti non vollero perdere quel terreno e lo ridussero a orto
c. boito, 95: non volle perdere del suo fiasco neanche una goccia.
con l'ordine dato agli arcieri, senza perdere colpo, di loro saette fedivano i
saettare da presso e da lungi senza perdere in vano i loro verrettoni.
gemelli careri, 2-i-100: per non perdere ora il tempo e la carta inutilmente
la donna... per non perdere la musica si volse verso l'altra rimasta
iv-189): né voler, per non perdere un bel detto, / guadagnar qualche
rispondessimo che anderebbe la victoria per non perdere li levanti, li quali cominciavano.
intellettuale (anche nelle espressioni fraseologiche perdere tempo, far perdere tempo, senza perdere
nelle espressioni fraseologiche perdere tempo, far perdere tempo, senza perdere tempo, ecc
perdere tempo, far perdere tempo, senza perdere tempo, ecc. e nella formula
formula esortativa non c'è tempo da perdere). chiaro davanzati, xviii-28:
, perché questo non è tempo da perdere. l. strozzi, 1-61: poi
figliuoli, non c'è tempo da perdere: dio vi guardi, il suo angelo
e benefiche, quando vi sia tempo da perdere. panzini, ii-574: non mi
sul pedale, per la paura di perdere un minuto. -sostant.
t'è insegnato e che 'mpari è uno perdere di tempo. fausto da longiano,
in giro qualche compagno ben disposto a perdere tutta la vita dietro questa dolce follia
5-468: immacolata marano tentava di non perdere, nella fiochissima luce del fuoco che
: sarebbe da ingenuo pensarci così da perdere la pista. 22. dimenticare
notavo, di scrivere, per non perdere il pensiero. marinetti, i-7: mi
il maledetto interesse e per non perdere il corpo di entrata di una lite
vostre chiacchiere l'anno passato mi faceste perdere venti scudi e quest'anno me ne farete
venti scudi e quest'anno me ne farete perdere quaranta! -non riuscire a
vien per me, ch'io non vuo'perdere / oggi il ve- spero. carducci
partì a passi veloci. temeva di perdere il treno. borgese, 1-331:
dei peccati, 19: e piuttosto vorrebbe perdere quattro messe, che una sola ora
un discorso, una parola. -non perdere: seguire con estrema attenzione, con
o propizi / è da vincere o perdere questa impresa. chiabrera, 3-166: ho
coppia di nonclassificati: al punto di perdere il primo set per dieci a otto
, ognuno a suo modo, di perdere, di perder sempre. -con
essendo per congiugnere i loro disii, perdere se medesimi. boiardo, 2-7-30:
qual strugge i buoni e nisce di perdere i cattivi. conti, 267: oggi
proprio di noi medesimi, fa l'uomo perdere se medesimo, ciò è che non
cento. 31. giornal. perdere i treni: uscire in ritardo con
mania di uscire in tempo per non perdere i treni, provocavano in lui una
32. ipp. ant. perdere gli arcioni: essere scosso dal corretto
cavallo nel far la corvetta, o perdere il tempo, o tenersi il tempo.
il tempo, o tenersi il tempo. perdere il tempo è, quando il cavallo
ferma un tantino; e si dice perdere perché, avendo cominciato da terra, finisce
l'uno guadagniare e l'altro perdere. dante, inf., 1-56:
, signori di padova, aveano fatto perdere il ramo destro della brenta che discendeva
più frali polpe, / mi voglio perdere e dissolvere, / franta lasciatemi e
queste sono le cose che hanno fatto perdere la germania e metteranno un giorno l'
fiori d'un 'arbore in certa parte perdere si dovessero, non producesse in quella
fino a tanto che si vanno a perdere nel troncone capitale. -figur.
muraglietta e con dolce pendenza andarsi a perdere. bicchierai, 5: lo spazio compreso
ché sapiendo che l'uomo si dèe perdere, noi dovrebbe creare. f. scarlatti
e il soffitto, si vanno a perdere in un mare di panneggiamenti posti così a
. 61. locuz. -a perdere (con valore aggett.):
vengono poi distribuite ai ragazzi in piatti a perdere. -destinato a morire (una persona
sono rimaste solo le retroguardie, uomini a perdere. -nella firenze del trecento
4 insù, pagasse mezzo fiorino a perdere e non più per fiorino d'oro
di pagare il terzo o due quinti a perdere. -avere, esserci poco,
, esserci poco, molto, nulla da perdere: per indicare condizioni di maggiore o
monosim, 345: 'non ho che perdere '. ne tempestai quidem nocere possit
vincere il tutto; dall'altro nulla da perdere. deledda, iii-115: tacque un
sono un uomo che non ha nulla da perdere perché... non ha più
sei quello che ci avrebbe tutto da perdere, noi forse non siamo morti?
leggero? sono gente che ha molto da perdere e che studia sui libri.
studia sui libri. -fare a perdere con le tasche rotte: v. tasca
rotte: v. tasca. -lasciar perdere: tralasciare, trascurare qualcosa; abbandonare
nazioni e provincie abbracciare, si lasci perdere uno studio che immaginar non si può lo
insieme 'è locuzione troppo bella da lasciarla perdere. panzini, iv-366: 'lasciar perdere
perdere. panzini, iv-366: 'lasciar perdere ': modo della lingua popolare,
demetrio, che lo ammoniva a lasciar perdere la cosa. buzzati, 6-226: -il
-il mio cosa? -be', lasciamo perdere. arbasino, 11-22: -ci sono
niente, - fa lui. lei lascia perdere. -abbandonare senza difesa, non difendere
venissino, sarà pure grande mina lasciare perdere el castello. -lasciar perdere
perdere el castello. -lasciar perdere qualcuno: non importunarlo, non provocarlo
. moravia, vii-150: intanto lasciatemi perdere... quando lavoro non mi
3-356: - perché non li lasci perdere? -disse bebé, appena furono soli
. -e loro, perché non mi lasciano perdere a me? - scattò il marchese
scattò il marchese. -non la perdere per corta', v. corto1, n
corto1, n. 22. -non perdere d'occhio, dagli occhi qualcosa o
occhio, n. 42. -non perdere, non perderci nulla: per indicare
» osservò leo. -non perdere nulla da qualcosa: essergli molto simigliante
non ne perde nulla! -non perdere un colpo: funzionare perfettamente (e
stava scrivendo; e tanto che gli fece perdere il filo della sua genealogia. p
due decimi. ma non mi faccia perdere il filo. -perdere il latino
del signore è sopra i malfacenti, per perdere loro memoria dalla terra.
ebbe, non vorrei poi che finisse col perdere l'anno. -perdere la notte
: ricordo il tempo in cui io poteva perdere tre notti intere senza avvedermene quasi;
, l'alzarmi presto la mattina e il perdere così due notti mi farebbe male.
annoda nel vincolo soave che gli fa perdere la pazienza di là ad una settimana
634: ebbi la sventura di non perdere la mia calma. bernari, 3-400:
uno gallo et erali apposto che perciò dovea perdere la testa. -perdere la
con l'espressione aggett. da far perdere il cervello si indica che un determinato
imminenza del pericolo non gli avesse fatto perdere affatto la testa. giuliani, 11-88:
scritto fin oggi perché mi hanno fatto perdere davvero il capo. bersezio, 249
bel visino con due cari occhietti fa perdere il giudicatorio ad un filosofo, altro
l'apatia e il pallore che fanno perdere la testa alle ragazze d'oggi. pavese
: v. strada. -ridere da perdere i denti: v. ridere.
toscani, 68: chi non ha che perdere sempre perde. ibidem, 69:
perde non s'adiri... il perdere fa cattivo sangue. ibidem, 150
si contrasta con chi non ha da perdere. ibidem, 347: a farsi
n. 14. -chi non vuol perdere non giochi: v. giocare,
6. -è meglio non acquistar che perdere: v. acquistare, n.
n. 8. -giocare e perdere lo sanno far tutti: v. giocare
. = voce panromanza, lat. perdere, comp. da per (che
distruggimento. = deriv. da perdere. perdia, inter. esclamazione
= comp; dall'imp. di perdere e bava (v.).
: 'perdibile ': che si può perdere. = agg. verb.
= agg. verb. da perdere. perdice (ant. perdìs
= comp. dall'imp. di perdere e cervello (v.).
. pass, di perder (v. perdere). perdifendo, sm. ant
3. in tutta fretta, senza perdere tempo. manifesti del futurismo, 3
= comp. dall'imp. di perdere e fiato1 (v.).
= comp. dall'imp. di perdere e frutto (v.), che
= comp. dall'imp. di perdere e giornata (v.).
= comp. dall'imp. di perdere e giorno (v.).
= comp. dall'imp. di perdere e gola (v.), sul
= comp. dall'imp. di perdere (nel senso di * distruggere '
. a perdimemoria: in modo da perdere il ricordo o la memoria di un
= comp. dall'imp. di perdere e memoria (v.).
-stare in perdimento di tempo: perdere tempo, indugiare. tavola ritonda
. = nome d'azione da perdere. perdimorante, agg. ant
= comp. dall'imp. di perdere e inchiostro1 (v.).
= comp. dall'imp. di perdere e notte (v.).
= comp. dall'imp. di perdere e parola (v.).
= comp. dall'imp. di perdere e roba (v.).
= comp. dall'imp. di perdere e seme (v.), che
tasso, 7-48: leve perdita fia perdere il sole, / ma di più vago
perditus, part. pass, di perdere (v. perdere); v.
. pass, di perdere (v. perdere); v. anche perda.
= comp. dall'imp. di perdere e tempo (v.).
= comp. dall'imp. di perdere e testa (v.).
. perditus, part. pass, di perdere (v. perdere).
, di perdere (v. perdere). perditóre, agg.
tonda. = nome d'agente da perdere; cfr. anche lat. perditor
rauna. = deriv. da perdere. perdivinci (pèrdi e vinco
= comp. dagli imp. di perdere e vincere (v.).
ditto -ònis, nome d'azione da perdere (v. perdere), calco dal
d'azione da perdere (v. perdere), calco dal gr. àtoóxeioc.
(poiché non ha più nulla da perdere). bacchelli, 1-i-226: fratognone
. che si trova in pericolo di perdere la vita, l'integrità fisica,
morte per malattia; che sta per perdere definitivamente la ragione. cattaneo, iv-4-103
. -che corre il pericolo di perdere la fede. cassiano volgar.,
pericolato sul lavoro? 3. perdere la vita (o rischiare di perderla)
all'eterna. -per estens. perdere le proprie sostanze o il proprio potere
non solo si teneano in pericolo di perdere il regno, ma la vita. salpi
pericolosa. -esposto al rischio di perdere la salute dell'anima. cavalca
mai non ti mettesti in periglio di perdere quello che forse con fatica ti pareva
momento. 15. venir meno, perdere intensità e forza, scemare, illanguidire
tutto, che non ha nulla da perdere. bocchelli, 2-279: per la
non deve nemmeno simulare, non deve perdere il suo carattere di 'persona'(maschera
vegliando ma dormendo, non pur di perdere l'avere ma la persona per l'avere
sto sempre sul guadagnare e mai sul perdere, perché continuamente si vien convertendo qualche
, 28-23: già veggia, per mezzul perdere o lulla, / com'io vidi
equilibrio interiore di una persona, facendole perdere il dominio di sé e la capacità
. intr. con la particella pronom. perdere la serenità o la calma abituale,
corregge mai, perocché teme di non perdere la prelazione e di non dispiacere a'
qual strugge i buoni e finisce di perdere i cattivi. lud. guicciardini, 3-15
intravisto fra le palpebre pesanti, faceva perdere le staffe agli interlocutori.
locuz. -fare pesca in un tonfano: perdere tempo. soldani, 1-18:
non prendere, non combinare nulla; perdere il proprio tempo. pataffio, 1
. -vendere, versare i pesci: perdere la ragione, impazzire, ammattire,
cose, per nostra opinione han fatto perdere il credito a molte botteghe e nociuto
pagare il terzo o due quinti a perdere. macinghi strozzi, 60 (143)
cani da pettinare, né certo può perdere il tempo a far sorvegliare, invigilare le
le cannavine dei preti ci sarebbe da perdere il fiato. calvino, 1-65: andava
, che non ànno più nulla da perdere, delle creature pasciute panciute.
: quando poi un castagno comincia a perdere, che si vuota e invecchia, compariscono
impossibile di pensarli insieme: l'uno fa perdere di vista l'altro. non sono
. 15. -piantare qualcosa: lasciar perdere. pirandello, 7-580: il mèndola
. novellino, vi-139: o vuoli perdere, o vuoli vincere. se tu vinci
falsa sentenza avere, / e chi perdere vuol piato, avogato. compagni,
, 2-xv-142: vedendo che rischiava di perdere il piato, il notare aveva chiesta la
un cimitero, / convenne loro alfin perdere il piato. -perdere piato con
-perdere piato con sentenza in mano: perdere una causa facile, pressoché vinta.
delle casse, quando si trattava di perdere, gli si moveva la bile, onde
le difficoltà ma a confondere e a perdere entro quelle oscurità i contorni...
vi avesse ottemperato (e si diceva perdere il piè essere condannato a subire la
messere botticella misericordia per loro che dovevano perdere il piè per malifici fatti. documenti
. piovene, 6-210: sentivo di perdere piede. era adesso la vita prima del
. parise, 5-168: dunque devo lasciar perdere le ipotesi, tornare coi piedi per
quel che vuoi. -afflosciarsi, perdere la rigidità (il pene).
occhi miei. -declinare fisicamente, perdere la salute. sbarbaro, 5-138:
grava sul pescivendolo. 24. perdere terreno, cedere di fronte al nemico,
dove sol una vita eù'avea da poter perdere, se mille ne avesse, prima
pieno, e per non risicar di perdere la pazienza e di levargli il rispetto
: dominò la conversazione e per non perdere il vantaggio parlava anche a bocca piena
pietre e carte e tradizioni e le lasciavano perdere. -figur. elemento essenziale, basilare
in quella casa, ove ben sapete perdere il tempo, consumar le ore del
dietro a quelli mi venisse voglia di perdere anche altro? -incontrare una o più
niuna cosa tanto desidera quanto di noi perdere. = voce dotta, lat.
poco di croco sopradetto, che glielo fa perdere, e lavorarlo come l'altro verde
. intr. con la particella pronom. perdere vivacità, lucentezza; farsi opaco (
quattrocento, lxiv-117: cercarò più non perdere li passi, / ché tu non tieni
-lasciare tutte le proprie piume: perdere, lasciare il meglio, materiale o
vagliava placidamente una per una, senza perdere il filo. -con mezzi pacifici
. calvizie. -andare in platea: perdere i capelli. e. mestica [
brasi ispettore scolastico sarebbe stato felicissimo di perdere il sonno della notte, se la
venire costretti a viver rinchiusi, né perdere alcuna porzione di quella indipendenza di atti
essa, negativa o positiva, nel perdere la città o nel riaverla, aveva
tengono fermo, sicuri di non poterlo perdere giamai. l. adimari, i-proleg.
a cui più che altro incresceva il perdere le italiche sue possessioni, levò di
/ di zara, dove alcuno vedi perdere / a posta a posta in più volte
che si è disposti a rischiare e a perdere (anche nell'espressione posta in gioco
(anche nella locuz. vincere o perdere la posta, per indicare una vittoria
una cosa assurda, uno sproposito; perdere o far perdere la ragione; diventare
, uno sproposito; perdere o far perdere la ragione; diventare o far diventare
pelle addosso e lo minaccia di fargli perdere il posto perché, secondo lui, deve
ed iniquo parlare corre grande pericolo di perdere il posto. leopardi, iii-414:
io credo che sì: meglio che perdere il posto, gli abbonati e le sovvenzioni
suoi interessi, e che ha qualcosa da perdere, e che conosce il bene,
potenti per espugnarlo, o lasciarlo ignominiosamente perdere o, contro alle deliberazioni già fatte,
nazional, / e lieto fu di perdere / nella sua prima giostra, /
umano, però che neun tempo dicea di perdere più che quello che elli dormìa.
farò parlare: / s'io ne dovessi perdere la testa, / elli è mestieri
tale animale, e de perdere le diete carne e in quelo medesemo
acque e alle immondizie. -pozzo a perdere, a smaltitoio o smaltitoio, assorbente