: ma gli dii, non curantisi di perdere la fede di sì vile uomo,
5. rifl. umiliarsi, degradarsi, perdere di prestigio e dignità. tesoro
idem, xv-291: oltre al timore di perdere l'uso della penna per sempre,
iii-996: sto in gran sospetto di perdere la cognizione delle lettere dell'abbiccì, mediante
, 19-462: -dov'è andato a perdere la vita? -chiese un soldato che
parte s'abbracciò col popolo per non perdere stato. 15. locuz. -disus
d'intorno balenò. -rifl. perdere la vista. forteguerri, 16-27:
venire addosso, e che io debbo perdere la mia città per falso accagionaménto.
) non poteva giammai essere tenuto né perdere oltre al fondo di cui aveva confidato
venia. -locuz. ant. perdere vacconciatura: perdere l'occasione per cui
-locuz. ant. perdere vacconciatura: perdere l'occasione per cui uno si è
colpo s'accorse che fuggire voleva dire perdere le sue bambine. soffici, ii-208:
si dice in toscana, che è meglio perdere che acquistarli. piovene, 5-13:
: voi non siete cavalieri usati di perdere le cominciate battaglie, ma di ritenere
non era, potendosi acquistare poco e perdere assai, da tentare la fortuna.
80: è meglio non acquistare che perdere. idem, 108: chi sa acquistare
la paura è quella che s'ha di perdere l'acquistato d nuovo, perché ogni
nuovo, perché ogni acquisto si può perdere. machiavelli, 11: non si
. dovevano soffrire il freddo per non perdere l'acquistato. acquistatóre, agg.
, le immagini diventano più piccole senza perdere nulla della loro proporzione; e si
pronom. di un fenomeno fisico: perdere d'impeto, di forza. borgese
o vuoli vincere, o vuoli perdere. se tu vinci, tu mi pagherai
disus. farsi adunco, ricurvo; perdere la dirittura, il filo.
so come si morda il pomo / senza perdere stilla di succo. idem, ii-775
. capellano volgar., 78: perdere sonno è affaticamento delle virtildi,
è un gran gusto. ma non perdere un'ora a prepararla. bontempelli,
di suoni, di voci); perdere sonorità; abbassare, diminuire il tono.
. 2. dell'uomo: perdere la voce, divenir fioco. boccaccio
poterlo [il raggio] finir di perdere nel primo affissaménto. 2.
...; e come affriggitiva a perdere. 5. caterina da siena
figur.: accasciarsi, abbandonarsi, perdere ogni velleità, ogni vigore.
affollisci). ant. impazzire; perdere la ragione. guittone, xxi-59:
più spesso con la particella pronom. perdere calore, diventar freddo; freddarsi.
, tanto poterono in lui, che perdere gli fecero le forze corporali. varchi
, per timore d'apparire aggiustata e perdere la sprezzante trascuratezza dei capelli smozzicati.
d'un omicidio, e la condusse a perdere la testa. pellico, ii-134:
7-29: ahi come è laida cosa di perdere senno. guinizelli, iv-25 (6-61
cammina aioni, / con risico di perdere i ciglioni. magalotti, 10-304: il
una chiosa: non lasciarsi sfuggire o perdere occasione di guadagno. pulci, 18-146
villani, 4-7: i fiorentini temendo di perdere i frutti della terra ricorsono all'aiutorio
, ii-82: né più temerete di perdere, o grandinata la vigna, o fulminata
meno teso, meno stretto; diminuire o perdere di tensione; slacciarsi. - anche
: àlóìnriz àaó>7texo <; che appunto suole perdere il pelo a chiazze). cfr
boccaccio, i-308: posto che agevole sia perdere cosa impossibile da riavere, nondimeno e'
trotto. 2. prov. perdere il trotto per vambiatura: mutare in
intr. (ambùglio). ant. perdere la vista, oscurare lo sguardo.
più e meglio. adunque è meglio a perdere l'uno che amendue. se io
amido ai manichini. -figur. perdere l'amido (di persone, riunioni,
(da amit tlre * perdere '). amisso, agg
. pass, di amittère 'perdere '). amistà (amistìa
e diconlo impiantito. idem, perdere la ragione (anche per una passione violenta
morire uno per sbaglio. 2. perdere la calma, confondersi le idee;
. fare ammattire; estenuare; far perdere la pazienza. dossi, 42:
valere tanto quanto tu perdi, per perdere il nome di buono uomo, e
. rifl. diventar molle, cedevole; perdere la propria durezza, ammorbidirsi.
la marcia di un vascello, fargli perdere la sua velocità. = lat
aveva anche dato qualche impedimento e fatto perdere tempo, che i fanti di frusolone
m'anchilòso). irrigidirsi per anchilosi, perdere i movimenti articolatori. beltramelli,
di scalmanarsi a vanvera, corre risico di perdere la sanità, e quel che più
il rischio, incorrere nella pena di perdere qualche cosa. fra giordano [crusca
resto: nei giochi d'azzardo, perdere quanto si è messo in posta.
: guastarsi, corrompersi, inacidirsi; perdere la freschezza, sciuparsi. - anche:
tanti momenti renzo] era stato per perdere anche la speranza, e fare andata
effetto contrario. beltramelli, i-630: perdere tutte le pene e tutte le angherie
la particella pronom. morire affogato; perdere la vita in mare. - anche con
che nulla un cavalier venga a perdere mai d'onore... in ritenere
e sono troppo prese dall'ansia di perdere la giornata per buttare un occhio sulla strada
alla cronologia,... è un perdere inutilmente il tempo. 2
quando ha perduto s'apparecchia di più perdere. boccaccio, i-93: il duca
< appassisco, appassisci). avvizzire, perdere vigore, freschezza, languire (i
2. figur. venir meno, perdere forza, vita; divenire vizzo,
co'rei e falsi non può altro che perdere co loro. savonarola, iv-25:
bello] provocar pettegolezzi plebei, e perdere in queste cose il tempo che avrei
un gallo et erali apposto che perciò dovea perdere la testa. idem, rettor.
lucca, e perciò fue accusato che dovea perdere la testa secondo la legge scritta.
col ferro il passo, o di perdere in quello sforzo la vita, combattendo
fiori d'un'arbore in certa parte perdere si dovessero, non producesse in quella
quanto pericolo è stato l'asino di perdere la preeminenza, che consistea nel seder in
sarebbe stato più chiaro, senza nulla perdere di sua forza e vivacità. carducci
l'ordine dato agli arcieri, senza perdere colpo di loro saette ferivano i cavalli
come un arcolaio: confonderlo, fargli perdere la testa. f. d'ambra
età e che non hanno tempo da perdere, piacciono cotali maniere. -arditétto.
in conto di buon guadagno 11 non perdere le quattro, le cinque e sei centinaia
dell'autore non è pregiudizio che faccia perdere la causa a chi l'ha proposta
franco, 2-138: non avendo altro da perdere che un calamaro con due scartaffi,
, a andare fino là senza perdere la strada. sladaper, 1-145: la
a questa sventura, che mi fa perdere un quattro mila franchi per anno,
era proposto, subito per non perdere quella sua arosticciana o carbonata che
ostilità. 2. figur. perdere vigore, prestezza di movimenti, vivacità
irresolutezza, quella civetteria semi-bacchettona che fece perdere il tempo e qualche volta il giudizio
intr. con la particella pronom.: perdere umidità, diventare asciutto. cennini
le sue idee ». « lasci perdere, » rispose asciutto...,
, la quale altrove asportare e rapere e perdere si possa. bembo, 5-94:
. giusti, iii-330: per non perdere il tempo affatto pregherei i signori loro
poi / per pigliar quello e non perdere il resto. 4. dir
5. intr. divenire sordo, perdere l'udito. - anche al figur
5. intr. divenire sordo, perdere l'udito. - anche al figur
6. intr. e rifl. perdere sonorità. d'annunzio, iv-2-837:
, si sforzano a podere di farloti perdere [il paradiso]. g. villani
le stelle): tramortire, far perdere i sensi con violente percosse.
prezioso, che non se ne dovrebbe perdere neppure un atomo. redi, 16-vi-39
negative (elettroni). l'atomo può perdere o acquistare elettroni caricandosi di elettricità
pronom. divenire sottile, assottigliarsi; perdere di forza, di intensità; indebolirsi
nemico lo induceva a questo per fargli perdere la quiete della sua cella, e
: vien [l'orazione] finalmente a perdere ogni attrattiva. panciatichi, 253:
vedeva il cielo attristarsi, gli alberi perdere le ultime foglie. viani, 19-390
l'uomo teme pena, o di non perdere premio. sarpi, i-315: dal
non è nissuno che non volesse più tosto perdere l'audito o l'odorato, che
del seme maschile, cominciano subito a perdere la loro trasparenza. lastri, 1-3-155
-anche al figur.: far tardi, perdere l'occasione. palazzeschi, i-691:
che sé m'ama, che lasciarlo perdere o guastare? cantari cavallereschi, 60:
avanzi avrebbon fatto gisippo non curar di perdere i suoi parenti..., non
vile i franceschi, che non pensavano poter perdere abboccandosi con loro. petrarca, 23-6
..., non pur di perdere l'avere ma la persona per l'ayere
2. intr. divenir cieco, perdere la vista. a. pucci,
con tanta pompa, perché voi fate perdere la fede. mattioli, i-261:
ch'eo fui in aventura / di perdere trovare e vita / per la mia folle
. boccaccio, i-267: chi di perdere la propria vita si metteva in avventura per
beato, che non ha paura di perdere grande stato..., sì come
. -al rifl.: indebolirsi, perdere le forze. m. villani,
con la particella pronom.). perdere valore. bartolomeo da s. c
3. figur. invecchiare, intristire, perdere forza, freschezza, vitalità.
azzardare nulla, si può risicare di perdere ogni cosa, o quasi ogni cosa
se sbagli, è un modo stupido di perdere tempo ». 4.
doni, ii-32: oh che bel perdere il tempo dell'uomo dietro a un ricamo
così sciocche, che elle stieno a perdere il tempo loro, stando alla bada
i-534: non c'è tempo da perdere, oggi, per le baggianate. oggi
avvedeva che già l'inquisitore stava per perdere la partita, di nuovo imbrogliava le
, 6-89: ti era accaduto di perdere l'equilibrio; ma l'avevi ritrovato
: baloccarsi, lo stesso che trastullarsi, perdere il tempo e trattenersi in cose di
3. intr. e rifl. perdere tempo in cose più o meno inutili
ii- 32: oh che bel perdere il tempo dell'uomo dietro a un
delle briciole, e rischiavo così di perdere l'intero banchetto.
avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da perdere in quello scambio di banconote sentimentali che
e ch'io andava a rischio di perdere anche con essa me stesso, tosto mutai
per il ponte... onde fargli perdere la cauzione a questo disgraziato! comisso
e così o ti converrà fuggire e perdere ciò che tu hai ed essere in bando
, sbrigliarla); nelle espressioni: perdere, smarrire, non trovare il bandolo
in certe trasposizioni, che ti fanno perdere il bandolo. nievo, 27: soltanto
il padre che era in pericolo di perdere tutti due i figliuoli, barattandoli con la
tentenna; indeciso; che sta per perdere di prestigio, di autorità, di fermezza
2. figur. cominciare a perdere la sicurezza, l'autorità, la
è come la vita: ci si può perdere. più semplicemente diremo che il seicento
: tieni lo mezzo, se non vuoi perdere lo modo. boccaccio, iii-8-86:
basso: trovarsi in umili condizioni; perdere stato, condizione, agiatezza, onore
le misure e le precauzioni, onde non perdere la corsa ed evitare un raffreddore.
intento di salvare, e non di perdere, e, piena di spirito e carità
cardarla. -anche al figur.: perdere il proprio tempo. a. f
. doni, ii-32: oh che bel perdere il tempo dell'uomo dietro a un
-battere la campagna: divagare, perdere il filo del discorso. giusti
poggio, con la sola mèta di perdere tempo. -battere la carne:
garzone si era avvicinato alla tavola per non perdere sillaba di quel racconto, e non
veggiono, che per due modi potrebbono perdere l'uomo, o per favellare,
ma no, io dico, se dovevi perdere tutto questo tempo, potevi andar su
saggi: che senza accorgersene, possono perdere un poco della loro saggezza; nella casa
sapere nulla, non aveva tempo da perdere in beghe: aveva l'obbligo di ammonirlo
e fiere, tanto più hanno fatto perdere di riputazione alle membra e a'capi
ben sento / freddo un orror nel perdere la luce / del giorno. manzoni,
ragazza dabbene che ora dava segni di perdere il bene dell'intelletto. panzini, iv-66
impertinenti, si finisce nelle scuole per perdere la benevolenza del maestro e la simpatia
: il governo, posto nell'alternativa di perdere o il generale o il governatore,
e mi rimetto facilmente. 11. perdere i punti (al gioco, specie al
veramente queste bestialità sono cose da far perdere la pazienza, ed io compatisco ben di
andare di qua e di là; perdere il tempo senza occuparsi di nulla;
vergognai, e da quel giorno lasciai perdere le biglie. calvino, 1-253: mio
fermano o deviano, spesso ti fanno perdere la partita, talvolta te la fanno vincere
: -quello lì non ha nulla da perdere!... e ci viene per
: ma che sto io qui a perdere tempo, e dir quasi le mie ragioni
bisbetici: non c'è tempo da perdere ». rajberti, 2-251: ma
parliamo, è in una biscazza a perdere i poveri miei denari che mi costano
bisognio, che insieme col superfluo et isconcio perdere quella parte, la qual era utile
tutti: essere all'improvviso dimenticato; perdere la notorietà. guicciardini, 184:
sangue per otto volte consecutive, senza perdere la pazienza, bisogna dire che è
vita. -lasciare la borsa: perdere tutto il denaro. de roberto,
-rimetterci, pagare di borsa propria: perdere 11 proprio denaro. sassetti,
. -a botta per botta: senza perdere un colpo, continuamente, senza tregua
per tino, le facessi l'odor perdere / che avea di secco. a.
perché i bottiglioni, che sanno meglio perdere che guadagnare e più facilmente scordarsi di
animo. -giocare le brache, perdere le brache, spogliare fino alle brache
, gl'inviluppi d'aria, senza perdere neppure una particella. -braccio di
può togliere a chi nulla ha da perdere, o soltanto ha da perdere alcuni
da perdere, o soltanto ha da perdere alcuni mesi in carcere. =
bruno, 3-718: tu, téma di perdere la gloria acquistata ne la vita,
lacerarle, impaziente e pauroso pur di perdere sì belle occasioni, si risolve arditamente
. dovevi venir con noi e lasciarli perdere, quel branco di rammolliti.
pieno di entusiasmo, infatuato fino a perdere la ragione (di una persona, di
io vi ebbi poco meno che a perdere il cervello. b. davanzati, i-193
giuntare, truffare. 2. perdere, sprecare, spender male. caro
anche comperato un maiale, per non perdere le bucce dei fichidindia, e l'
spera. -cuocere il bue: perdere il tempo a far qualcosa di inutile
suol subito far gli occhi grossi, e perdere affatto la memoria di tutti gli amici
che crede; ma quando ti vedo perdere, dirò così, il buon senso e
... / la pazienza non vo'perdere. burattinésco, agg. (
di corno, che avete tutto da perdere e niente da buscare? brancoli, 4-226
. doni, ii-32: oh che bel perdere il tempo dell'uomo dietro a un
dire? -avere le busse: perdere al gioco. -venire alle busse:
-perdere la bussola: uscire di senno, perdere il controllo di sé.
iii-383: e'ci vuol tutta per non perdere la bussola in mezzo a tante burrasche
, 38: si godeva di fargli perdere la bussola empiendogli troppo sovente 11 bicchiere
creduto ed era andata a un pelo dal perdere la bussola dalla contentezza. pirandello,
non appena si affacciàva l'idea di perdere il nipote buttavano a mare palle: lui
ch'era proposto, subito per non perdere quella sua arrosticciana o carbonata che vogliamo
raspanti parole del dialetto tedesco, senza perdere nulla della loro vispa snodatura. d'
da una condizione onorevole e agiata; perdere un privilegio. bonagiunta, ii-320:
, dal pensiero: essere dimenticato, perdere l'affetto di qualcuno. dante
cadere foglia senza pigliarne appunto: non perdere occasione per scrivere, anche su argomenti
piccola. 19. figur. perdere autorità, validità; decadere, corrompersi
-cadere (un ministero): perdere la fiducia del parlamento. settembrini
,... quasi che temesse di perdere un appiglio... alla prossima
proveremmo, fino ad ammutolire, a perdere la voce se potessimo vederlo, ci è
per il grasso stipendio che temevano di perdere; stavano in cagnesco e facevano temere
a cogliere il momento favorevole, lasciar perdere la buona occasione. fazio,
figlioli ingabbiati. prima morte che perdere libertà. caro, 16-89:
dissi. « non ho niente da perdere ». -tenere caldo: riparare
il caldo naturale di quella età a perdere comincia le sue forze. bartolini, 1-7
, ricorrenze e anniversari avevano finito per perdere ai miei occhi qualunque significato.
. -cavare di calende: far perdere la ragione. lippi, 1-30:
. -fare il callo alla fronte: perdere ogni pudore e vergogna, essere privo
altro, veggendo che non era più da perdere tempo in lui, cercò di levarlo
quantunque non uscita ancora dal terrore di perdere ipso facto la corporale pudicizia. pirandello,
come raccomandazione a dominarsi, a non perdere la testa. cassola, 2-15:
dannoli addosso le calmerie, e fannoli perdere il viaggio. = deriv.
repubblicana non possa entrare in parlamento senza perdere dell'integrità sua, pur non conferendo nulla
-perdere anche la camicia: perdere tutto, fino all'ultimo centesimo.
veniva dall'essere stati soccorsi prima di perdere la speranza o già perduta.
campate in aria e senza nulla da perdere, tanto più inclinate a puntare su
è capace di astrazioni che gli fanno perdere il senso del vero, appena si trova
fa, lo fa in modo da non perdere quello che poi dovrà provare a quel
capelli a que'due giovinastri che potevano perdere un'ora di rancide querele, succhiate
le sue guancie arrossavano di piacere senza perdere lo splendore dell'innocenza. carducci, 1027
: nel contempo trovò modo di far perdere al rubinetto di cucina ogni ragionevole tendenza
conservare il capitale, senza guadagnare né perdere. -ritornare sul capitale: rifarsi delle
difatti era inutile coprirsi di opprobrio per perdere due o trecento infelici. settembrini,
bisogna tornare da capo, se non voglio perdere la cauzione. -farsi,
delle carte, prender cappotto, vale 4 perdere 'senza far punto; dare o
contessa] parlando al marito -finiremo col perdere la capra ed i cavoli. mettete
ch'era proposto, subito per non perdere quella sua arrosticciana o carbonata che vogliamo
ozio e tanta fede nella provvidenza da perdere tempo e pensieri dietro le combinazioni o le
secco d'alquanti mesi, che menava a perdere i seminati. segneri, iii-1-159:
ai suoi tempi, invecchiando cominciò a perdere le forze. e una volta che si
[di sindaco], finì col perdere la pazienza, e si rizzò sulla
della palla, a cui cerca di farla perdere urtandolo pesantemente mentre corre. l'
carire, tr. ant. perdere. iacopone, 22-12: non
!... non mi fate perdere il pane. dossi, 297: non
il caldo naturale di quella età a perdere comincia le sue forze. fioretti,
non glie li dà, ha da perdere una libra di carne d'addosso *.
egli è nato, e gli fa perdere il verde, e lussureggiar con foglie grandi
che non luce chiara, / perdere buon vino per ria carara, / ancuo
-perdere la carta da navigare: perdere la testa; non sapere che pesci
forse quelle stolte controversie non facessero lor perdere le valli, antichissimo retaggio della loro
visita da morto. 2. perdere per malattia (un arto, i capelli
. figur. finire male; declinare, perdere forza, potenza. -anche: corrompersi
forza, potenza. -anche: corrompersi, perdere l'anima, dannarsi. -cascare in
forastieri venivamo a cascare in pregiudizio di perdere tutto l'avere che avessimo messo in
malinconia. — cascare la lingua: perdere la favella. lippi, 6-94:
2. figur. deperire, perdere le forze; afflosciarsi. = voce
e far banchetti e peggio ancora, e perdere / tanti danari. l. adimari
onesti. beccaria, 1-275: il perdere i beni è una pena maggiore di
bacchelli, i-212: « povera donna! perdere il marito! » cominciò a lamentar
visita. bocchelli, i-121: da perdere aveva soltanto la sua proterva bellezza di
elemento soggettivo del oscurità tu abbia a perdere il colore ove si causano, se
-cavare di scherma o di tema: far perdere la bussola, l'orizzonte a qualcuno
, a s. francesco: far perdere la calma anche alla persona più paziente
borbonico, molto più per paura di perdere i suoi quattrini, frutto e capitale,
celesti. bocchelli, i-121: da perdere aveva soltanto la sua proterva bellezza di
condotte. -dare in cembali: perdere la testa. giusti, ii-520
di vite; e queste fiumane vanno a perdere il nome, il nome d'italia
uno dei cento e un modi di perdere la fiducia in dio, ma la
ti convien o gettarle per vinciere, o perdere per servarle. guicciardini, 33:
, levare, trarre di cervello: far perdere la ragione, confondere le idee,
levarli di cervello. -c'è da perdere il cervello: di fronte a un
-dare il cervello al cimatore: perdere la memoria. aretino, 8-32:
, nerin mio bello, / per lei perdere il cervello? giusti, v-31:
pare impossibile che si possa giungere a perdere il cervello fino a questo segno.
-sdrucire il cervello a qualcuno: fargli perdere il giudizio, confondergli le idee,
sorta. -uscire di cervello: perdere la cognizione, confondersi le idee;
tuo viaggio. giusti, v-159: senza perdere mai un certo appetito, senza cessare
cessionari della iniquità de'giudei * a perdere i loro crediti. boccario, 1-448
, nerin mio bello, / per lei perdere il cervello? manzoni, pr.
che l'avvocato gli dicesse di lasciar perdere. -dopo un agg. o un
chiacchillare, intr. ant. perdere il tempo in chiacchiere.
e mi vengono certe nevralgie che mi fanno perdere i sensi. mi dolgono tutte le
di dadi ove si possa alcuna cosa perdere, tanto quanto fie chiavaio.
d'una sterile nomenclatura, venne a perdere il massimo e 'l più essenzial de'suoi
forte della guardia, in modo che perdere quello è quasi come perderli tutti.
bizza d'una chierica stizzita si dovesse perdere un ingegno di quella sorta. 4
altro, veggendo che non era più da perdere tempo in lui, cercò di levarlo
certa solennità da chi ha tempo da perdere. 5. locuz. aver
.). - al figur.: perdere, privarsi. fiore, 121-4:
ricettivo; impedire, precludere, far perdere la facoltà di percepire e intendere (
locuz. dare, andare in ciampanelle: perdere la chiarezza della mente, vaneggiare,
cianciugliare. cianciullare, intr. perdere tempo in ciance inutili e sciocche
locuz. dare il cervello al cimatore: perdere la memoria, dimenticarsi di qualche cosa
, in particolare dopo aver bevuto; perdere la testa. -avere il capo in
arrischiano i giovani che non hanno che perdere. nievo, 199: siccome 10
. -anche assol.: indugiare, perdere tempo in discorsi, in azioni inconcludenti,
ciondolante, oscillante, sul punto di perdere l'equilibrio, penzoloni. -spesso
la desideravano sol perché non avevano che perdere. manzoni, 128: l'interesse
]: 4 diventare un coccio ', perdere le forze, la salute. palazzeschi
pellicola nel proiettore o nelle moviole senza perdere fotogrammi utili, all'atto dell'avviamento
collegio fratino facessero ogne loro sforzo per non perdere sì digna preda, pur veduto colei
-cader di collo: cadere in disgrazia, perdere la stima di qualcuno. burchiello
collo a uno che giuoca, facendolo perdere, il quale sia giovane semplice,
latino a debilitarsi e inanire, a perdere la grazia, il decoro e le
acque di un fiume torbido, obbligandole a perdere ivi il naturale movimento, e,
dato per un cristallo colorato, viene a perdere il suo splendore. vallisneri, ii-285
, conviene mettersi alla cappa, per perdere meno strada che si può. oriani,
, senza ferir colpo, s'avesse da perdere quella terra. d'annunzio, ii-417
che nella rivoluzione non aveano che a perdere. farini, ii-547: quegli impeti sregolati
quale equità per due cagioni si può perdere, o per non sapere qual essa si
. -comandare con vocchio: non perdere di vista, sorvegliare con attenzione.
i pasticci che amelio combina. lascia perdere. 5. disus. incontrare
forte della guardia, in modo che perdere quello è quasi come perderli tutti.
ozio e tanta fede nella provvidenza da perdere tempo e pensieri dietro le combinazioni o
a loro pare so- giogandosi al coniugio perdere molto di sua libertà e licentia del
... quasi che temesse di perdere un appiglio... alla prossima caduta
il cerchio che li circondava. questo faceva perdere la testa ad antonio che da quel
scuola finiranno prima o poi col farti perdere l'amore allo studio. =
eziandio tormento hanno ne la paura di perdere quelle. idem, purg., 5-86
complimenti: non c'è tempo da perdere. -per complimento, in complimento:
e tosto crederò che se n'abbia da perdere la memoria. e se pur i
il vigore particolare del corpo, di perdere anche il comune della gioventù. giusti
per concertare, ma più tosto per perdere virilmente, dico che questi vostri argomenti non
si arrischiano i giovani che non hanno che perdere. imbriani, 3-92: tranne qualche
). -condannare a morte, a perdere la vita: alla pena capitale. -
condonando la perdita alla pittura, di perdere l'occasione della vittoria. 4
maglia del misero confitente, e che perdere tempo sarebbe stato il predicarlo, li pose
nell'imbarazzo (la mente), far perdere il filo (del discorso, delle
, sbalordito, disorientato, mortificato; perdere il filo del discorso, del ragionamento
vogliono i padri che si venne tratto a perdere la purità della lingua santa avantidiluviana.
volta ch'io vi vidi, mi fe'perdere il conoscimento di me medesima. berchet
e considerazione. bruno, 3-669: bisogna perdere la considerazione ed il giudicio di prudenza
io che non c'era tempo da perdere, il pregava [il dottore] perché
consuma (andare in rovina, perdere i propri beni) e avere la con
cuori che la nutricano, degna di perdere la tua grazia [o amore]
gentil cavallier, per dover poi / perdere il corpo e l'anima in un punto
di sé. -perdere il contegno: perdere il dominio di sé, lasciarsi andare
/ ch'eran sul punto entrambi / di perdere il contegno. soffici, ii-83:
salir vampe di fuoco al volto e perdere il contegno alle donne. sbarbaro,
contendendo di beltà, può assai / perdere, e meco guadagnar non mai. aretino
allora. e contentone io rimanevami di perdere l'altra metà, o di comprare
comisso, 7-50: ella non voleva perdere quei giorni di aria e di sole e
accorgimenti che potevano almeno aiutarmi a non perdere affatto la tramontana. 6.
in conto di buon guadagno fi non perdere le quattro, le cinque e sei centinaia
di morto e quanto ancora avevo da perdere. 2. sorvegliare; disciplinare
mente ove è il giudizio, fa perdere la memoria d'ogni altra cosa, e
: né altrui è né mio quello che perdere o torre o rapire si puote,
tutta la parte del canosa, pensò di perdere costui. faldella, 2-14: la
stava a vedere pregavano che desse a perdere alla donzella, accioché così bella coppia tossono
faccia coraggio. -perdersi di coraggio, perdere il coraggio: smarrirsi, perdersi d'
corda, perché non ci è tempo da perdere. manzoni, pr. sp.
tosta / a 'mpallidire, e a perdere il lume, / che 'l sol
teste di corno, che avete tutto da perdere e niente da buscare? 39
partorìo. -perdere corpo e beni: perdere la nave, con l'equipaggio e
porco; e però non è da perdere il fiore della gioventù, e perdere questo
perdere il fiore della gioventù, e perdere questo mondo, e l'altro non
quantunque non uscita ancora dal terrore di perdere ipso facto la corporale pudicizia. beccaria
correggie. -perdere la correggia: perdere ogni freno di pudore. boccaccio
in conto di buon guadagno il non perdere le quattro, le cinque e sei centinaia
non glie li dà, ha da perdere una libra di carne d'addosso ».
avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da perdere in quello scambio di banconote sentimentali che
trarre profitto, lasciar cadere, lasciar perdere (un'occasione, un'opportunità).
, 9-206: inducono le giovane a perdere la loro onestà, e di consentire
, alla sua maniera. -non la perdere per corta: adoperarsi con pazienza,
vergogna, e dispiace molto, il perdere il giuoco per aver fatto il tiro corto
al fuoco, e non ha tempo da perdere inutilmente. palazzeschi, 3-84: dopo
guicciardini, 7: volle più tosto perdere la utilità grande che era presente e
36-23: ricreazione da pazzo chiamava il perdere sempre il tempo, spesso i danari
giacché pare che tutto cospiri a farmela perdere. foscolo, vii-117: l'utilità
per terra, non paese senza perdere la mia libertà, sarò pronto a tutto
, 4-54: non c'era tempo da perdere in covar dubbi e alimentar decisioni.
per il grasso stipendio che temevano di perdere. -allievo prediletto. carducci,
battezzato, che, anche volendo non può perdere la sua salvezza, con quanti peccati
perdita della reputazione dello stato, a perdere il credito nelle mercanzie. guicciardini,
creta prima del tempo; per non perdere almeno quella poesia istintiva dell'anima che
.. non vogliono che divertirsi e perdere il loro tempo, mentre dovrebbero pensare
, mentre nello scrivere il pensiero sembra perdere in essi della prima luce, cristallizzandosi
iii-65: -andiam via, se non volete perdere di riputazione. -abbi la vita per
-tenere a crocchio qualcuno: fargli perdere tempo con chiacchiere inutili. malatesti
ha ornato di tanti fregi da farne perdere il significato di supplizio. cassola,
8. figur. scomparire, perdere significato e importanza per mancanza di basi
curano di offendere dio, e di perdere la sua amistà. s. caterina da
problema sieno andate modificandosi, ma senza perdere di crudezza. silone, 5-50:
culatte più alte della testa comincia a perdere terreno. 2. milit.
culo alla finestra, al colombaio: perdere ogni pudore. rustico, vi-1-160 (
. -ripiegare, tirare, lasciare, perdere le cuoia: morire. febus
guicciardini, 7: volle più tosto perdere la utilità grande che era presente e
prima, perché voi non sete uso a perdere la cupola di veduta. f.
. -inclinarsi su un lato; perdere la stabilità (una nave, un
-diceva indicando - non ha tempo da perdere, anche se il giorno è lungo.
confessate d'avere una vita eterna da perdere dopo questa, e che gittato una
danna. 9. rifl. perdere la propria anima, meritando le pene
far disperare, far arrabbiare; far perdere la pazienza. foscolo, xv-372
in danni: rimanere in perdita, perdere al gioco. nuovi testi fiorentini,
miglior consiglio, / che tutti i denar perdere e la vesta: / meglio è
fuoco, che si pari a questa: perdere l'onore, la riputazione e la
fare, a me, di star a perdere il mio tempo? e ad ascoltare
e con gli operanti la iniquità non mi perdere. -darsi alla campagna', v
-rifl. divenire meno potente, perdere potere. sarpi, iii-42: debilitandosi
. rifl. divenire debole, indebolirsi, perdere le forze. crescenzi volgar.
quelli di lacedemonia, per tema di perdere la terra, raunati giovani e vecchi e
della miseria, della prossima rovina; perdere progressivamente forza,
nell'affetto del figlio. 2. perdere di valore economico; diminuire di prezzo
essere in decadenza, cadere in rovina, perdere qualcosa dell'antico splendore o solidità
neuno decade. 5. perdere un diritto, una carica, il regno
una fermentazione ed una decomposizione che facendogli perdere le apparenze legnose, li trasformarono in
, le quali sono soltanto paura di perdere i frutti delle piacenti colpe. idem,
compassione collo stare sulle gale e non perdere la maggioranza nel vivere sfoggiatamente. carducci
far bollire '; al figur. 'perdere le proprie sostanze, fallire '.
cinquantennio. 2. figur. perdere valore, potere; scadere, decadere.
gentil cavallier, per dover poi / perdere il corpo e l'anima in un punto
intr. { degènero). perdere le qualità originarie della propria natura
con la particella pronom.). perdere l'equilibrio, sbilanciarsi. tommaseo [
* uscire di senno ', 'perdere la ragione ', 'delirare '.
. letter. far impazzire, far perdere la ragione. diodati [bibbia
di nasale. -anche rifl.: perdere il carattere di nasale. =
merito, il valore di qualcosa; far perdere prestigio; diffamare, screditare. -
alvaro, 15-254: sentiva il nastro perdere di calore come una fiammella che si spegne
turbinosa. bocchelli, i-121: da perdere aveva soltanto la sua proterva bellezza di bruna
. -andar fuor dei dentini: perdere i primi denti (di animali)
che non c'era un minuto da perdere se non volevamo finir dentro. bernari
gara deperiva sconfitto. 2. perdere progressivamente la salute, le forze,
3. figur. disus. decadere; perdere efficienza, importanza, prestigio.
fortificarsi, mostrarono che roma sapeva ancora perdere, con istragi tanto deplorabili, che
cariche, uffici, incombenze); perdere (qualità, prerogative); cambiare
il linguaggio. -deporre vanimo: perdere il coraggio, disperare. livio volgar
raddolcisce in gran parte l'amarezza del perdere alla morte ogni lor bene. questo
(con la particella pronom.). perdere valore, svalutarsi. einaudi,
al figur.: di chi sta per perdere il posto, la carica, o
né altrui è né mio quello che perdere o torre o rapire si può te,
di divenire oziosa e vana e di perdere di vista l'insieme).
guittone, i-2-20: ma tanto perdere ò odio, che pur dizìo traire
; la gelosia è un timor di perdere: come non si teme se non perché
; la gelosia è un timor di perdere. manzoni, 43: l'awiò,
signora inglesina, rimangono dessi, senza perdere neppure la pronuncia vernacola. svevo,
testa di rado armano, per non perdere la destrezza del reggere l'arco, ov'
non molto procuri e tema di non perdere que'che gli sono carissimi. calmeta,
ed intelletto, e manco rischio de perdere il credito, parer più savii che
aprirsi col ferro il passo o di perdere in quello sforzo la vita, combattendo
quali ci concitano a ridere e fannoci perdere il frutto nella compunzione. torini,
iv-189): né voler, per non perdere un bel detto, / guadagnar qualche
ballerina si ritira, per paura di perdere il suo decoro! signora pellegrina, la
un occhio per vederci e per far perdere la tramontana, o per far
tre giorni. 7. figur. perdere potere, influenza, prestigio, valore
moglie e che questa, piuttosto di perdere il marito difendendo il bambino dai maltrattamenti
mi dibuccio. 6. intr. perdere il proprio colore naturale, spogliarsi (
1 cerchi. - anche rifl.: perdere i cerchi. bresciani, 1-ii-169
. redi, 16-v-119: non bisogna perdere i sonni; anzi è necessario dormir
denota inseguimento (allo scopo di non perdere di vista, di rintracciare, di raggiungere
più sincere, son fatte al fine di perdere il meno che posso di una vecchia
difesa propria, ad offendere, a perdere se stesso. alfieri, 1-11: le
trandosi il novembre, s'incominciarono a perdere di nuovo i sonni, di
, e nel neutro passivo 4 far perdere tanimo ', nessuno di questi due
con la particella pronom.). perdere la fiducia, la speranza; disperare;
libertà. 2. intr. perdere l'ardire. cino, iv-267 (
decadere; scadere di grado sociale; perdere di prestigio, di dignità, di potere
loro cosa, non tardavano i disgraziati a perdere la salute in una recrudescenza del vaiuolo
. venir meno (le forze); perdere i sensi, svenire; tramortire.
-andare in rovina (un patrimonio); perdere valore (il denaro).
vi fiacca e il disgregamento vi fa perdere il filo. parini, xvii-34:
ogni vivente è tenuto, e per non perdere ad un tratto il diletto che io
. ant. il dimenticare, il perdere la memoria; dimenticanza. giamboni,
prende l'ausil. essere). perdere la memoria, non ritenere in mente (
. figur. scadere dalla propria dignità, perdere di autorità, di prestigio.
testa in giudizio pubblico, viene a perdere... ogni ragione, e
che bel frutto! / voi gli farete perdere del tutto / il carattere storico,
(per la coniugazione: cfr. perdere). perdere. bibbiena, 221
coniugazione: cfr. perdere). perdere. bibbiena, 221: mi dissono
= comp. da di-con valore intensivo e perdere (v.). dipersé
. 11. ant. perdere le fronde. tasso, 1-18-153:
diraspare. dirazzare, intr. perdere le qualità, i caratteri della propria
donzella. de jennaro, 100: non perdere per quello tua baldanza, / però
quella schiera de'guelfi non possono oggi perdere; cioè venne a dire, se avesse
con la particella pronom.: perdere le reste. targioni tozzetli,
andare. -smarrire la direzione: perdere il senso dell'orientamento. beltramelli,
figur. andare in rovina; scomparire, perdere potere, significato, valore, concretezza
. intralciare, confondere, fuorviare facendo perdere la traccia. c. e.
di magno. segneri, iv-509: perdere la parrocchia, o perdere il paradiso?
iv-509: perdere la parrocchia, o perdere il paradiso? ritirarsi, o dirupare
.: diminuire di bellezza, perdere bellezza. de sanctis, lett
, rendere meno bello; far perdere la bellezza, privare di grazia,
.). diminuire di bellezza; perdere la bellezza, la grazia, il
tr. (disabituo). far perdere un'abitudine, disawezzare. tommaseo
confidenza, a distaccare, a far perdere di vista, a disabituare l'uomo dall'
al lavoro. 2. rifl. perdere un'abitudine. svevo, 5-387:
, allontanandoli dall'intonazione voluta; far perdere l'accordatura. -per lo più intr
. con la particella pronom.: perdere la voluta intonazione, suonare stonatamente,
disaccostumare, tr. letter. far perdere un'abitudine, disabituare.
. intr. con la particella pronom. perdere l'acerbezza, maturarsi (un frutto
diminuire di violenza, di asprezza, perdere di forza, mitigarsi, lenirsi (
. disacquistare, tr. ant. perdere ciò che si è acquistato.
). letter. far diminuire o perdere l'affezione per una persona o
. intr. con la particella pronom. perdere l'affezione, l'attaccamento, la
in altri l'amore, far perdere o svanire la passione amorosa per una
anche con la particella pronom.). perdere l'amore, l'affetto per una
si disamorava del lavoro e lo lasciava perdere. 3. recipr. cessare
pronominale. non provare più passione, perdere l'entusiasmo. bisaccioni, lx-2-69:
. intr. con la particella pronom. perdere la natura arborea. anguillara,
d'argento che lo ricopre, far perdere (più o meno) il rivestimento
pur seguendo da presso l'altra senza perdere un metro di terreno, pareva essere
un tratto disarmata; onde lei per non perdere el regno, fu costretta gittarsi in
4. figur. disgregarsi, perdere consistenza, disperdersi. gatto, 1-18
delle caratteristiche di asino. -rifl.: perdere l'aspetto di asino.
cfr. fare). fare perdere l'abitudine, disabituare, disawezzare.
disabituare, disawezzare. -rifl.: perdere l'abitudine, divenire incapace di pensare
pararsi nei suoi elementi, perdere di consistenza, di coesione;
2. rimanere indietro, indietreggiare; perdere terreno; ritardare. anonimo,
, tr. { disavvézzo). far perdere il vezzo, l'abitudine, la
2. intr. e rifl. perdere il vezzo, l'abitudine; disabituarsi
tale ritaglio di vincere con discapitaménto e perdere con vergogna. discapitare, intr
disperdere la carica elettrica. -rifl.: perdere la carica elettrica. d.
.). discavallare, rifl. perdere l'aspetto di cavallo, cessare di
finisse il tempo, li conducemmo a perdere la fede, ed eglino noi a discemare
. dischiattare, intr. disus. perdere le qualità o le virtù della
. intr. con la particella pronom. perdere le chiome. - anche per simil
eziandio un piccolo momento d'ora non lasciava perdere, e tutto alla disciplina si dette
, ti disciuchi). letter. perdere l'aspetto di ciuco, cessare di
con la particella pronom.). perdere il colore, sbiadire. ottimo,
. 7. divenire pallido, perdere il colorito del viso; impallidire,
, discolorisce? 2. intr. perdere il proprio colore; diventare sbiadito.
cfr. comparire). ant. perdere di pregio al paragone; scomparire.
. intr. con la particella pronom. perdere l'armonia, l'equilibrio; ridursi
. intr. con la particella pronom. perdere la continuità, la coesione; separarsi
comune. 3. rifl. perdere coraggio, avvilirsi. giacomo da lentini
'. 8. far perdere l'accordatura, scordare. -intr.
. con la particella pronom.: perdere l'accordatura. latini volgar.,
. l. guicciardini, 140: senza perdere tempo,... quasi in
2. rifl. screditarsi; perdere la stima, la reputazione. marino
cresce. 2. figur. perdere forza, vigore, intensità (lo
. intr. con la particella pronom. perdere le rughe, diventare liscio. -
i-92: desioso voi forse non la perdere [la lingua volgare], la
disebreìzzo). neol. far perdere la condizione etnica, culturale, religiosa
di ebreo. -anche rifl.: perdere la condizione di ebreo.
per quel- l'entrar ne'particolari senza perdere i disegni, che è proprio di
disequilibrare, tr. letter. far perdere l'equi- librio; squilibrare.
t'ò detto. -impoverirsi; perdere, diminuire di quantità di vigore,
particella pronom. subire una sconfitta, perdere una guerra. di costanzo, 1-3
con la particella pronom. deperire; perdere la salute, le forze, la floridezza
particella pronom. dileguarsi; scomparire, perdere nitidezza, sfumare (una figura).
4. ant. togliere fiducia, far perdere la fiducia. - anche al figur
che si disfiora. -figur. perdere la grazia, la bellezza, la
iron. cessare di essere fiorentino, perdere il carattere fiorentino. muzio, 1-22
. intr. con la particella pronom. perdere le foglie. negri, 1-776
. intr. con la particella pronom. perdere le fronde. - al figur.
fronde. - al figur.: perdere la forza, il vigore. rebora
divenire più cordiale, più affettuoso; perdere ostilità, rigidezza (una persona:
vii-1015: io non ho tempo da perdere. ho da far cento cose.
quel che è da dubitar, non perdere / i miei denari. -vo'dire,
trasse. berni, 322: lasciatami perdere la cagna disgraziatamente; della qual perdita
introdurre. 8. figur. perdere la propria unità, la propria coesione
; disingannare, deludere. -rifl. perdere le proprie illusioni. carducci
{ disimbéstió). letter. far perdere ogni carattere animalesco, feroce, far
stato corporeo *. -rifl.: perdere lo stato corporeo (nella metapsichica)
2. rifl. uscir d'inganno, perdere le illusioni, ricredersi (conoscendo il
nel mondo. -per estens. perdere l'affetto, la simpatia, l'interesse
con la particella pronom.). perdere l'integrità, disgregarsi, dissolversi.
disinteresse dalla vita, correva pericolo di perdere i risultati del proprio progresso. pavese,
di$invèrno). letter. intiepidirsi, perdere il rigore invernale. bocchelli, 9-296
grande omnia che lo sfortunato confessa di perdere? 2. rifl. liberarsi.
-andare, cadere in disistima: perdere la stima, la considerazione altrui.
quando tu lo disleghi, e a quello perdere tanto quanto non acquista d'autorità.
90: come che il timore del perdere o la speranza dell'acquistare sia quello che
: dal lat. tardo exmagàre * perdere le forze, il valore '(cfr
-intr. con la particella pronom.: perdere lo smalto; scrostarsi, staccarsi.
dismarrisco, dismarrisci). ant. perdere, smarrire. -intr. con la particella
. con la particella pronom.: perdere il senso dell'orientamento; smarrirsi
(dismèmoro). letter. far perdere la memoria. - anche assol.
. intr. con la particella pronom. perdere la memoria, dimenticare. - anche
indebolite dall'età provetta. - perdere (un'abitudine, una condizione, ecc
casi in cui una nave viene a perdere i requisiti necessari per conservare la nazionalità
italiano. 2. rifl. perdere la propria natura; assumere caratteristiche diverse
le parole. 2. far perdere il prestigio; screditare, avvilire.
disonesto, macchiare la propria reputazione; perdere il proprio onore comportandosi in modo
comportandosi in modo impudico e scostumato; perdere di merito, di credito.
. rifl. scadere nella pubblica stima, perdere l'onore, compromettersi. -in partic
col passo frettoloso di chi ha paura di perdere un treno, risalì di nuovo tutto
un tessuto, a segno di fargli perdere la maggior parte de'suoi caratteri distintivi
disorientalizzare, tr. letter. far perdere le usanze orientali, introducendone altre che
, tr. (di$oriènto). far perdere l'orientamento, distogliere dalla meta prefissa
, spaurire, in modo da far perdere la capacità di giudicare, o di
intr. con la particella pronominale: perdere l'orlo. = comp. da
. guitlone, i-2-18: ma tanto perdere ò odio, che pur dizìo traire
sperare più di conseguire qualche cosa; perdere, abbandonare, non nutrire più la
tutto. -in partic.: perdere la speranza nella salvezza eterna e nel
grazia. 2. assol. perdere ogni speranza, cadere nello sconforto,
-anche, con valore iperbolico: far perdere la pazienza, procurare gran fastidio,
fa disperare. -ant. far perdere la speranza. valerio massimo volgar.
sapendo di non aver più nulla da perdere); miserabile, squattrinato, in condizioni
. chi, non avendo più nulla da perdere, si volge a qualsiasi partito,
noi parliamo, è in una biscazza a perdere i poveri miei denari che mi costano
disperazione di qualcosa a qualcuno: fargli perdere la fiducia che in essa aveva, fargli
-venire, salire in disperazione: perdere la speranza, la fiducia; disperarsi
-venire in disperazione di se stesso: perdere la fiducia in sé. giraldi
(per la coniugazione: cfr. perdere). separare più persone che stanno
. proverbi toscani, 235: è meglio perdere, che disperdere. de sanctis,
7. letter. smarrire, perdere. guittone, xxiv-31: omo che
di perso (part. pass, di perdere: forma analogica che si alterna alla
in dispiacere: cadere in disgrazia, perdere la simpatia altrui. guittone, i-17-31
.). dispiritualizzare, rifl. perdere l'essenza spirituale; materializzarsi.
3. rifl. cambiare, perdere le piume (un uccello).
allontanare da sé, far scomparire, perdere. alamanni, 4-1-58: d'intorno
insieme con tanto amico non abbiate a perdere ancora le facoltà. b. davanzali,
mai tanto crudele quanto sul punto di perdere il dispotismo. -per simil.
almeno mi giova perché sono certo di non perdere un amico; e gli onori me
; e gli onori me ne hanno fatti perdere molti! giovami anco come palliativo alla
del fulmine. -rifl. perdere la stima di sé, riconoscersi in
presto, perché non abbiamo tempo da perdere in disputazioni. -argomentazione fallace e
. intr. con la particella pronom. perdere l'equilibrio, squilibrarsi; cedere.
rivelare. - rifl.: perdere il carattere della consacrazione, sciogliersi da
con la particella pronom.). perdere il sale. nannini [olao magno
. -con la particella pronom.: perdere sangue in gran copia (anche fino
scherz. cessare di essere senese, perdere il carattere senese (e si riferisce
(propriamente, nell'esempio dantesco: perdere la propria forma, perdere l'impronta
dantesco: perdere la propria forma, perdere l'impronta ricevuta). dante,
io darei la metà della mia vita per perdere questo difetto, ma purtroppo l'ho
oimè, ove mi costringe amore di perdere i prieghi alle sorde onde e a'dissoluti
a monte (un'iniziativa), perdere ogni efficacia (una dottrina, un
non se risoluta. -tr. far perdere l'accordatura (a uno strumento).
di confidenza, a distaccare, a far perdere di vista, a disabituare l'uomo
-intr. con la particella pronom. perdere la tempera. biringuccio, 1-119:
, stemperarsi, fondere; disfarsi, perdere consistenza; alterarsi, corrompersi; trasformarsi.
, per distoglierlo a un tratto dal perdere il tempo dietro un mestiero per cui
sanità. leopardi, 937: il perdere una persona amata, per via di
, 5-34: l'aghios non volle perdere la sua gioia e relegò la
che son sempre in continuo rischio di perdere. -menare, mettere, recare
armonia. 2. rifl. perdere la natura umana, decadere allo stato
disusaménto, sm. ant. il perdere la consuetudine della vita in comune,
venire). ant. venir meno, perdere le forze, svenire.
debolire. 2. intr. perdere il vigore, deperire. soderini,
. (disvòglio). letter. far perdere la voglia, disamorare. - anche
. intr. con la particella pronom. perdere la voglia, disamorarsi, annoiarsi.
2-13: sotto pena... di perdere cotale roba e vestimento divietato, li
indicare stupefatta meraviglia; diventare matto: perdere la lucidità e la calma, essere
impreveduta diversione il professore ebbe paura di perdere la tramontana. de marchi, i-506
dargliene. -rifl. smettere, perdere un'abitudine; abbandonare, lasciare un
. sotto pena... di perdere cotale robba e vestimento divietato. g.
divieto da matilde, che non intendeva perdere, dal suo posto, un meraviglioso
opera] troppo calda, la viene a perdere le sue forze naturali, e diviene
a rimettere le doghe al cervello: perdere la testa. guerrazzi, iii-146:
-intr. con la particella pronom. perdere l'acidità eccessiva (i succhi gastrici
mulino di camu- gliano, con perdere quello che già da tanto tempo, per
solito, dominò la conversazione e per non perdere il vantaggio parlava anche a bocca piena
concludi ch'essi vogliono rompersi, o perdere il dominio che hanno, ma sanno in
di doppia fede, ed esposto a perdere il pane, e ciò ch'è
2. figur. distrarsi; infiacchirsi, perdere forza e concentrazione (uno scrittore nello
un nuovo domani. -distrarsi; perdere forza e concentrazione (uno scrittore nel
che andare a dormire ci pareva di perdere davvero tempo. -buttarsi, gettarsi
possedeva: tutto ciò facieva per non perdere la sua dottrina, ma per più apprendere
242: quando l'uomo dubita di perdere il corpo, magiormente dee dubitare di
il corpo, magiormente dee dubitare di perdere l'anima, che è la più degnia
dubitazioni e pericoli, come si poteano perdere i danari, e la gente si mettesse
cosa quasi che fatale alla republica viniziana perdere nella guerra e negli accordi vincere;
col papa: il quale non ha che perdere, e chi combatte con lui può
/ le ossa flessibili, le unghie perdere durezza. dessi, 6-200: la durezza
chi riceve lodi eccedenti è degno di perdere quello ch'ei merita veramente. de
particella pronom.). scomparire; perdere (temporaneamente) di importanza, di
-perdere, investire le proprie economie: perdere, investire il denaro risparmiato. -vivere
demonio... ben vede di perdere però, a suo tempo, due anime
fatica ed intelletto, e manco rischio de perdere il credito, parer più savii che
è vero che una parola simile può perdere l'ultima lunga, se è in vocale
con cui trattano la clientela, senza perdere di vista l'interesse. -intr
praticare tenervazione. 3. intr. perdere le forze, indebolirsi, infiacchire.
, è vero, ma anche col perdere un poco la testa, irritato insieme e
ultimi anni di matrimonio le aveva fatto perdere ogni iniziativa, ogni senso di libertà,
, e qual fosse la cagione del perdere e dell'acquistar chiarezza, e perché
ad ogni gradino; perché mi pareva di perdere ad ogni momento l'equilibrio, come
imperio, ch'io così / dovea perdere poi tutto, / tutto insieme in
rosa, 1-91: ho voluto a perdere il cervello per questa vostra benedetta radica
commise alcuni grossi errori che gli fecero perdere gran parte del prestigio di cui godeva presso
togliere qualch'altro eruditàccio dal pericolo di perdere il tempo in fare quanto fece esso
in quel torrente di rulettistica erudizione, senza perdere il capo interviene, decisa, dio
condannarono secondo le antiche leggi, a perdere gli stati e la roba e con
che non ha tempo e pazienza da perdere. 14. eccles. saggiare
. intr. con la particella pronom. perdere coraggio, volontà, forza; venir
, terminare a poco a poco; perdere vigore, efficacia; annullarsi, svanire
esautorati. 3. rifl. perdere autorità; screditarsi. de luca,
1-iv-274: l'uomini sono escusabili di perdere la virtù, che è molto più preziosa
vecchie e le nuove amicizie, finiscono col perdere spesso le une e le altre.
di non ostruire affatto la navigazione e perdere tutto il frutto delle loro illegali esigenze
esistenza curiosa. -avvelenare, sciupare, perdere, sconvolgere, spezzare, dannarsi l'
costui, accioché egli non abbia a perdere qui tempo. sarpi, i-60: ispedito
seno, e il padre non lasciò perdere una occasione presumibilmente unica di rappresentare il
dispuose il valente frate, per non perdere tempo, quivi la prima esperienzia de
aggiunse esplicativamente, che avevan qualcosa da perdere, terre al sole e quattrini all'
sensibilità desiosa, era attenta a non perdere nulla:... le esplorazioni
che illude, senza minimamente attenuare o perdere la macchia espressiva. b. croce,
esquilibrare, tr. raro. far perdere l'equilibrio. -anche intr. con
esquilibrarsi, squilibrarsi, in luogo di perdere l'equilibrio..., sono parole
che non può morire: perocché può perdere il beato vivere, ovvero per vizio
vivere non può per vizio o per supplicio perdere mai. savonarola, iv-3: il
2-61: a me molto non è perdere i passi, / perduta avendo ogni
temporali mali sostenere grandi ed eterni e perdere beni compiuti ed eternali? guicciardini,
vadano ad esporsi alli pericoli evidenti di perdere l'anima? scalvini, vi-83: le
conchiuda il processo della sua vita, senza perdere il suo proprio carattere di realtà spirituale
diventò uomo prendendo vera umanità nostra senza perdere sua divinità, non che perdendo il
la vita essenziale, e non può perdere la vita della natura sua, quantunque
temporali mali sostenere grandi ed eterni e perdere beni compiuti ed eternali? gaudere non
.. sono tutte cagioni capaci di farci perdere la bilancia del commercio. cattaneo,
. — anche al figur.: perdere di intensità, di forza; aver fine
non essere mai stata in tanto pericolo di perdere la libertà. ma iddio che sempre
: tu sapevi... potere perdere questo grado facilmente e a ogni ora
ogni ora, e non venire però a perdere le cose tue proprie e naturali,
non vi era più tempo da perdere per apprestar le difese,...
, che né pur l'abito lo fa perdere. foscolo, vii-248: tu che
piene di etichetta, dove, per non perdere l'abitudine, si mutano i vestiti
, 84: andava egli frattanto a perdere la delicata complessione in mal d'eticìa.
innoltrandosi il novembre, s'incominciarono a perdere di nuovo i sonni, di nuovo si
e per evaporazione, si va a perdere: ma cresce per altri rivi, e
che di soldato. -rifl. perdere nerbo, vigore. imbriani, 3-119
-perdere, lasciar cadere la faccia: perdere la dignità, l'onore, la
, 1-1007: altro non farei che perdere la faccia mia, senza saper quale
avendo riportato vittoria, di dove il perdere era più che certo, facendo facile
cioè cosa per la quale lo frate dovesse perdere l'abito non li sia creduto.
può patire la nazione: cessino di perdere il tempo, d'essere noiosi e ridicoli
di seguitargli. -giocarsi le facoltà: perdere il proprio patrimonio, arrischiandolo al gioco
aretino, 1-91: non ci far perdere il tempo nella lor faggiolata; e
dimena / è... / perdere buon vino per ria carara, / ancuo
: ecco che cosa l'ha fatta perdere. -con la particella pronom.
un presagio, un indizio); perdere ogni validità (una legge, un principio
, ai propositi, alle speranze; perdere ogni speranza. a. pucci
sembianza e signorile. 6. perdere la stima, cadere in discredito, andare
, non essere più a proposito, perdere ogni validità (norme, leggi, regole
al contrario. 7. perdere l'onore, la stima, la reputazione
pezzo,... per paura di perdere i suoi quattrini, frutto e capitale
guascogna fallì la giornata. 12. perdere; omettere, lasciare da parte; dimenticare
3-133: era stata soprattutto lei a perdere 1'incontro, con quella catena di
piede in fallo e insistendoci per non perdere l'equilibrio. -non andare,
signor mio, che donna rosa dovesse perdere quel poco che il padre s'aveva,
stimate perder fama, ché menore male serea perdere vita. dante, inf.,
-cadere, gettarsi, affondare nel fango: perdere la virtù, la stima, l'
brancoli, 275: non hanno niente da perdere! è gente che la mattina si
reca giuocando là dove la scalmana del perdere lo fa sudar di bel gennaio. grazzini
innamorato il fantasticare che si possa far perdere la ferità e la rigidezza agli orsi
a soldo, di romagna, vedendo perdere la terra, l'abbandono- rono.
, mentre invece la seconda gliela fa perdere (ed è gioco simile alla bassetta,
, 5-1: non c'era tempo da perdere. avevo ancora molte cose da sbrigare
: il nostro iddio sabaoth fa vincere e perdere le battaglie a chi gli piace,
distretto. -fare del resto: perdere al gioco tutto il denaro di cui
un proposito, abbandonare un'iniziativa, perdere ogni speranza; lasciar correre.
4-ii-40: io non ho paura di perdere né chiavi di ciamberlano né fascie né
della nostra arrendevolezza, verremmo a perdere quel tanto di forza che possediamo
tessersi congiunta con rinieri, cominciò a perdere il mangiare e sentirsi tutta fastidiosa.
cosa quasi che fatale alla republica viniziana perdere nella guerra e negli accordi vincere.
affiigità e magior duolo fia all'uom perdere l'acquistato, che fatigare e desiderare
, ii-n-67: strana incetta e dannosa, perdere i nostri propri, e significanti [
le carezze della tenerezza, fino a perdere l'uso della favella. -render
suo purgatorio. -cadere dal favore: perdere la stima, la considerazione. serra
certaldo, 185: la fede non può perdere se non chi l'à: chi
perde la fé, non può maggior cosa perdere. s. giovanni crisostomo volgar
-togliere, negare, diminuire, perdere la fede: mettere in dubbio qualcosa
risposte di roma, e la minaccia di perdere un fideicommisso legato al patto di condurre
che non aveva più nulla a perdere nel concetto degli uomini e che
innamorato il fantasticare che si possa far perdere la ferità e la rigidezza agli orsi mostrando
l'arte della scultura aveva cominciato a perdere del buono. tasso, iv-82:
ultimi anni di matrimonio le aveva fatto perdere ogni iniziativa, ogni senso di libertà,
si può, avendosi per vittoria il non perdere contr'ad un capitano vittorioso e feroce
gli uomini si hanno a guadagnare o perdere, e tanto erano validi e'fondamenti
-fare la festa a una donna: farle perdere la verginità. palazzeschi, i-365
di politica, che non ha nulla da perdere. 2. azione drammatica,
pronominale. divenire debole, spossarsi, perdere energia, vigore. dante, inf
. figur. venir meno, affievolirsi, perdere d'intensità (un sentimento, una
era accaduto più d'una fiata di perdere la testa, ma nessuno si ricordava
, le energie. - anche: perdere la vita. baldovini, xxx-n-38:
intertenne questa pratica del combattimento per fare perdere a re carlo una stagione, e egli
gli si ficcavano ne'suoi gli facevano perdere l'anima ed il corpo.
libri: temetti di contraddire il libraio e perdere il fido necessario all'ansia di quel
uno dei cento e un modi di perdere la fiducia in dio. 3.
conce -rifiutare la fiducia, perdere ogni fiducia: der e, riconfermare
bada che sentendoti parlare così finisco col perdere ogni fiducia nel mio grande uomo d'
la sola disunione degli animi può far perdere il disquilibrio all'ordine sorgente e arrestare
da vergognarsi lui. -dopo tanto chiasso, perdere in questo modo! -che
che importa a questo mondo è di non perdere il timor di dio. pavese,
, egli si espose in capo fila a perdere la cattedra e poteva darsi anche a
lontano orizzonte. verga, ii-292: non perdere il tempo a filare il sentimento.
(ma oggi la voce tende a perdere la connotazione negativa che aveva generalmente nel
vuole fare e che non ha che perdere non è maraviglia già se sarae a
: a trent'anni illuminata cominciò a perdere un dente incisivo; quindi le si
una corrente artistica o culturale); perdere il credito, il favore del pubblico
senza pure ombrarsi mai di sostenutezza e perdere fiore del suo garbo.
che fanno talvolta le donne prima di perdere una fisciolina. = deriv.
/ le ossa flessibili, le unghie perdere durezza, / e sciogliersi in acqua
interiore metallo, sono, invece di perdere stima, divenute più preziose per 10
-anche in senso attivo: che fa perdere il dominio di sé. tommaso di
ch'eo fui in aventura / di perdere trovare e vita / per la mia folle
folle a cilia. -che fa perdere la padronanza di sé, inebriante.
sulla sabbia: fare opera vana, perdere tempo. petrarca, 212-4: solco
cosmografia sa di me, pur mi diletta perdere il tempo ad andar per diversi paesi
o con cenni, a pena di perdere il cavallo e l'armatura, se
. -ingrassare una formica: perdere il tempo, non avere nulla da
perché egli non sta poi molto a perdere il calore. -dire cose che non
il forse e mille loro forinole da fare perdere tempo a tutti, e la pazienza
-rendere il forte alle cipolle: perdere tempo. p. nelli, ii-8
: ancora [il dimonio] ti fa perdere la fortezza. pulci, 28-122:
in podestà dell'uomo, e possonsi perdere, o voglia altri o no: come
a voler compromettere più tosto e non perdere la libertà, che correre il risico
provvedimento liberò se dal fortunevole caso di perdere la sua signoria. bandello, 3-62
la testa fino al punto da fargli perdere l'impiego. cardarelli, 456
: il caldo naturale di quella età a perdere comincia le sue forze. battista,
tante e tali alterazioni che gli facciano perdere le native sembianze di dialetto. pavese,
vizi e de'peccati, che fanno perdere e rompere la saldezza della pura innocenzia
di voglia, una golosità a non perdere la minima briciola della gioia eh'hanno
da temere! dico che non dobbiamo perdere l'occasione! deledda, iii-669:
le più frali polpe, / mi voglio perdere e dissolvere. 5.
4. figur. venir meno, perdere validità e consistenza (una convinzione,
: se tu non hai nulla da perdere ti diporterai franchissimamente nel mondo.
mortali. landolfi, 2-201: mi voglio perdere e dissolvere, / franta lasciatemi e
-intr. con la particella pronom. perdere la propria unità, la propria coesione
so impaniar la frasca, / ben perdere tempo in discorsi o attività inutili e
, non volendo troppo scoprirsi per non perdere il favore dei farnesi. 4.
la particella pronom. diventare freddo, perdere parte del proprio calore, raffreddarsi.
par di avere, m'ha fatto perdere ogni altra convenienza. -orsù facciam punto
-dare, cadere, entrare in frenesia: perdere l'uso della ragione, il dominio
6. locuz. -entrare in frenetico: perdere il senno, delirare, dare in
pea, 7-242: frettoloso di non voler perdere un attimo, si metteva a tavola
-far callo e fronte: perdere ogni ritegno. cavalca, ii-iio:
cose vituperose e da vergognare e da perdere la faccia, quanto costui [giano
'e dal tema di perdère 4 perdere '(sul modello del gr. cóxeot-
lire e dell'auree cetre si fa perdere il tempo e il cervello a innumerabili
la frullana, saltare la frullana: perdere la testa, dare segni di squilibrio.
frullare il cervello: ragionare male, perdere il buon senso, mettersi in testa
ma non credette della sua dignità di perdere il fiato con un frustapenne.
, ecc.). -anche: perdere inutilmente (il tempo).
frusto e frusta me; adesso mi fa perdere anche la discrezione. 3
, che non ànno più nulla da perdere, delle creature pasciute panciute. papini
fiori d'un arbore in certa parte perdere si dovessero, non producesse in quella
suol darsi ad alcuni colori soggetti a perdere la loro vivacità, o anche a dissiparsi
sensi). -anche: svenire, perdere i sensi. g. cavalcanti,
mercanzia, assicurato che non si potesse perdere. boccalini, i-30: la prestantissima
la testa fino al punto da fargli perdere l'impiego. -uomo di fumo,
pari sciocca e superba, gli fece perdere prima dio, e poi la vita medesima
, i-103: avanti, adagio, senza perdere il col- legamento; e non aprire
a far una burla, non ci vogliamo perdere il presente, e noi restassimo i
colletta, 2-i-112: pervenne a non perdere alcun pezzo di artiglieria, né alcun
la patria. bocchelli, 4-73: perdere fra birboni non è disdoro; ma
ateniesi aveano furiato. -sfrenarsi, perdere ogni ritegno. guerrazzi, iii-22:
furore. -venire in furore: perdere il dominio di sé. ariosto,
compassione collo stare sulle gale e non perdere la maggioranza nel vivere sfoggiatamente.
al petto le decorazioni, e non volle perdere quella propizia occasione di andare nel mondo
indietreggiare, tornare sui propri passi, perdere terreno, arretrare. - anche al
? -provocare collera violenta, far perdere la pazienza, far infuriare.
-far uscire il cervello dai gangheri: far perdere il senno. compagnia della lesina
dei gangheri: abbandonarsi alla collera, perdere il controllo di sé; agire, parlare
garabullare, intr. ant. bighellonare; perdere il tempo, gingillarsi. cassiano
vantaggio a chi non ha nulla da perdere. l. guicciardini, 104:
elastico, pesante, molto cedevole senza perdere lo stato d'invisi- bilità; quindi
gelare la vita: venir meno, perdere le forze, irrigidirsi. goldoni,
villani, 9-338: poi per gelosia di perdere la fortezza, vi venne castruccio in
v-187: tanta gelosia ài di non perdere questa redità! berni, 18-59 (ii-116
che è angustiato per il timore di perdere l'affetto di chi ama; che
qualcuno: agire come chi teme di perdere l'affetto della persona amata; comportarsi
un ramo, un tralcio tagliato); perdere un liquido a goccia a goccia (
preda al genio delle tenebre, non ti perdere d'animo. carducci, ii-1-4:
avrebbero pochissimo da guadagnare e molto da perdere in quello scambio di banconote sentimentali che
un grado di calore, senza perdere la forza germinatrice. 2.
: impazzire, uscire di senno; perdere la pazienza. fagiuoli, 3-6-216:
bocca o per il naso); perdere (sangue). - anche assol.
tempo da acquistare e tempo da perdere; egli è tempo da conservare e tempo
, perdersi di coraggio, disperare; perdere ogni fiducia in sé; rovinarsi.
colui della gherminella, che mostra di perdere per poter vincere e d'avere perduto,
ghiacciata, dove il filosofo temeva di perdere il naso. dossi, 463: tra
turbarsi profondamente; ammutolire; irrigidirsi; perdere ogni capacità di azione; rimanere indifferente
generosa, ma piena del pericolo di perdere, e la ghiottoneria di guadagnare con
che pare che tutto cospiri a farmela perdere. manzoni, pr. sp.
. 3. cadere esanime; perdere i sensi; rimanere a terra (
498: là io trovai abbastanza da perdere un paio d'ore;...
altri, che tutti erano giuochi da perdere e da vincere. v. borghini,
intr. con la particella pronom. perdere il tempo in cose inutili; trastullarsi,
(aus. avere). tergiversare, perdere tempo, non far nulla.
-salire il freddo alle ginocchia: perdere il calore vitale all'approssimarsi della morte
-sentirsi stagnare il sangue alle ginocchia: perdere la scioltezza dei movimenti alle gambe.
-andare a ginocchioni: andare in sfacelo; perdere la vitalità. betocchi, 7-79
parliamo, è in una biscazza a perdere i poveri miei denari che mi costano
e terza dozzina. 18. perdere al gioco. -anche al figur.:
.]: 4 giocarsi l'anima', perdere nel giuoco ogni cosa disperatamente, e
carte... chi non vuol perdere, non giochi... chi si
più. ibidem, 143: giocare e perdere lo sanno far tutti...
'giocherellare', far giocherelli. e anco perdere il tempo in cose da giuoco. nievo
giuoco giuochiamo? lei mi vuol far perdere del tempo? guardi che non ce
queste mane. -perdere il gioco: perdere una partita, una scommessa. -
, perché, come detto è, fa perdere il tempo ed impedisce la compunzione.
guadagnava e avanzava, noi venimmo a perdere a giornate. ca'da mosto,
giornata (in qualche attività); perdere tempo. chiaro davanzali, 116-6
in giro senza meta, gironzolare, perdere tempo. - anche al figur.
: ditemi, amico, ma prima di perdere tutti i vostri giovedì facevate l'attore
anche senza, / girare il capo e perdere il cervello. botta, 5-231:
occhietti fa perdere il giudicatorio ad un filosofo, altro
avevo giudizio. -perdere il giudizio: perdere la ragione; comportarsi dissennatamente.
quella civetteria semi-bacchettona... fece perdere il tempo e qualche volta il giudizio al
[s. v.]: 'perdere il giudizio ', vale propriamente
', vale propriamente impazzare, perdere l'uso della ragione; ma prendesi
è reo, perché... fa perdere il tempo. = deriv.
4. dial. sciupare, perdere (denaro, tempo, ecc.)
: il cambio perdeva e continua a perdere di molto, e la sarebbe pazzia a
, 9-356: c'era poco tempo da perdere. tanto più che nel verbo iconoclastico
lusinghe o per timore di non perdere lo stato suo. salvini, 39iv-
, e poiché non v'era tempo da perdere in mandar innanzi e indietro altre giustificazioni
10-21: per non avere che perdere non curarono i comandamenti de'loro
ogni gradino; perché mi pareva di perdere ad ogni momento l'equilibrio, come se
infima miseria, le spese incominciano a perdere il carattere di necessità assoluta. de
58: -figlia mia -risposel padre senza perdere un grado della sua calma, -quando
-non tenere grado di se stesso: perdere dignità. fed. della valle,
! -graffiare i nervi: far perdere la pazienza, esasperare. negri
mali sostenere grandi ed eterni, e perdere beni conpiuti ed eternali? dante,
, ii-83: né più tremerete di perdere, o grandinata la vigna, o fulminata
è grande fatto dare allo ingrato e perdere; ma quella è cosa gentile e grande
il bene per il meglio (rischiando di perdere anche quello); inseguire una cosa
più. -salvare il grano per perdere il podere: da un beneficio subire
ed allora si salverebbe il grano per perdere il podere. -seminare zizzania in
è grande fatto dare allo ingrato e perdere; ma quella è cosa gentile e grande
quei provatamente / che dotta maggiormente / perdere altrui che sé, né 'l suo
sono in podestà dell'uomo e possonsi perdere, o voglia altri o no; come
di scogli ti scaraventi il grecale a perdere anima e corpo. pascoli, 54:
machiavelli, 25: lei per non perdere el regno, fu il petto
d'aprire le braccia; la fatica di perdere, al canto dei grilli, la
scannare i bambini, pur di non perdere la greppia e lo staffile. piovene
ch'eo fui in aventura / di perdere trovare e vita / per la mia
lasciare immune il paziente corpo, accetta di perdere un millesimo della sua sagacia, della
le figure, che il troppo chiaro fa perdere nell'oscurità. pananti, i-84:
. bargagli, 85: ecco, nel perdere ancora di giovane sì gentile e sì
(o anche dal peccato); perdere, abbandonare (un'abitudine, un atteggiamento
per tema del guastarsi le ville, di perdere le facoltà, di spargere il sangue
guastadori, e lo fe'spartire, e perdere in cento ottanta rami. p.
volendo più tosto la città guasta che perdere la signoria,... si misono
. compagni, iii-25: temea di perdere la signoria, e non li parea
hai fatto il nodo / per non perdere il punto, e ben l'hai torto
generosa, ma piena del pericolo di perdere, e la ghiottoneria di guadagnare con
prime di veder mia madre... perdere alla bassetta i zecchini del genero.
il fuoco della cucina le fa anzi perdere più presto i loro naturali ignicoli,
, di malinconia o di dolcezza; perdere vivacità, appannarsi (gli occhi,
intenso lo sguardo. -svaporare, perdere profumo e sapore (un vino)
fresco. 2. figur. perdere intensità, vigore o efficacia, attenuarsi
per riavere il tutto si viene a perdere anche le parti che rimaneano illese dal tempo
particella pronom.). figur. perdere d'intensità, di forza. lucini
, atterrati coloro che eransi uniti a perdere quello stato che egli avea creato ed illustrato
. -al figur.: un bambino; perdere il senno e il giudizio virile..
per imbarcarsi su una nave; perdere l'ingaggio. padula, 483
ha già perduto se stesso prima di perdere tutto il resto. montale, 3-212
utili indicibilmente maggiori che vien a perdere e che conseguirebbe fra poco tempo.
prigione! che m'è a perdere un prete imbelle, uno stolto che si
miseria materiale, morale o intellettuale, perdere ogni dignità; rinunciare alle qualità più
rabbia o a un'altra passione; perdere il dominio di sé, il lume
monacata e la superstizione. -far perdere il dominio di sé, rendere furioso.
non s'imbestiasse. 3. perdere il dominio di sé, abbandonarsi senza
se alcuno imbola cosa che non debbia perdere persona, è punito di bastonate, secondo
249: le cose ch'ei fa perdere egli [il demonio], facendo fare
idropiche. 3. figur. perdere le energie, svigorirsi, infiacchire,
tanto con un sibilo caratteristico per non perdere il collegamento. -di animali.
.. dal terrore di cedere e di perdere. = variante di imbozzacchire (con
ora a dormire e lasciare imbrattare e perdere la repubblica sarebbe troppa viltà. nannini
di frodatori riesca a imbrattare e a perdere l'italia. lisi, 52: capì
essere uno scrittore mediocre. -anche: perdere tempo a scrivere; coprire di scrittura
turbinavano ora intorno per accecarlo, fargli perdere le mie tracce, per imbrogliargli la
lei si poteva facilmente imbronciarsi, senza perdere l'iniziativa. 2. per
luna. 2. figur. perdere purezza o valore; contaminarsi. b
pronom.). diventare brutto, perdere la bellezza. tommaseo [s.
fosse sopraggiunta la signora. -figur. perdere freschezza, vivacità. govoni, 69
). ant. diventare pazzo, perdere la ragione; ammattire. fiore di
. -diventare pazzo d'amore; perdere la ragione per una passione violenta.
13-214: avevo accettato senza ribellione di perdere, di me, ciò di cui
imminenza del pericolo non gli avesse fatto perdere affatto la testa. mazzini, 77-153
diventare gretto, scadere nella mediocrità; perdere originalità, svilirsi; decadere. foscolo
immortisco, immortisci). ant. perdere la vita, morire. pasta
immune il paziente corpo, accetta di perdere un millesimo della sua sagacia, della
immune il paziente corpo, accetta di perdere un millesimo della sua sagacia, della
avere andare a roma, o di perdere i benefizi, ricomperarono dal detto mandatario
l'aria, il paesaggio); perdere a poco a poco il proprio splendore (
ieri sera al telefono. 6. perdere freschezza e vigore (un fiore, una
venir meno, dileguare; screditarsi; perdere forza o valore. s. caterina
8-i-150: quando e'si vede tòrsi e perdere le ricchezze e la sanità e queste
la scorza! 2. figur. perdere freschezza, avvizzirsi; sfiorire. goldoni
che vuole assicurare uno, che pò perdere, si lascia vincere parecchie poste, e
concludere alla pari senza né vincere né perdere; pareggiare (con partic. riferimento
mantenersi in condizioni di parità, senza perdere. -impattarsela: vedersela, accomodarsela.
pronom. (impaziènto). letter. perdere la pazienza; impazientirsi.
rendere o far diventare impaziente; far perdere la pazienza; impazientire. goldoni,
levava a volo. -per estens. perdere il lume della ragione; agire dissennatamente
diventare impaziente; innervosirsi, inquietarsi; perdere la pazienza. a.
impaziente; innervosire, irritare: far perdere la pazienza. ferd. martini,
vorticosi. 6. gastron. perdere omogeneità e dividersi in grumi (una
intr. (impazzisco, impazzisci). perdere la ragione, essere colpito da follia
, diventare fred do, perdere calore. ristoro, 7-1:
consecrata ed arsa. -figur. perdere l'ardore, il fervore; diventare
ninfee. 2. figur. perdere forza, rallentare il proprio corso (
dalla frigidità del cervello. -ant. perdere il calore vitale. 5. girolamo
infrolliscono. 2. figur. perdere vigore, freschezza; indebolirsi, svigorirsi
a'figliuoli ingabbiati: prima morte che perdere libertà. firenzuola, 446:
che gli hanno fatto ingagliardire e non perdere l'animo. machiavelli, 1-vi-133:
qualche parola in latino, per fargli perdere il filo, per confondergli la testa.
che non si curi e attristi di perdere a'giuochi d'ingegno, come sono gli
delle virtù delle demonia per lo molto perdere gl'ingenerava grande baldanza. s. girolamo
. divenir più gentile, affinarsi, perdere la grossolanità, la rozzezza; incivilirsi
non venire in ira de'sudditi e perdere l'uffìzio. frottole d'incerta attribuzione
ottone. 2. per estens. perdere la lucentezza, la luminosità, la
più parte dei deputati ministeriali per non perdere il cavour, chiuse gli occhi ed
bocca. 5. figur. perdere lo slancio, attenuarsi, languire (
grano, ingozzarla, non mica per perdere tutto, bensì per lesinarsela fra loro.
dello ingrossare. 23. ant. perdere raffilatura (un'arma da taglio).
2. famil. scherz. ammattire, perdere la testa; penare. tommaseo