. mazzini, 9-61: non v'inquietate perch' io vi scriva sempre del mio mal'
intricalo con mezze confidenze ne'nostri amori perch' egli poi sia ne'nostri pericoli, abbia
mezzi di tanto onnipossente effetto / sol perch' egli abbia la delizia e 'l vanto
fratello insano », / gridò « perch' hai perduto l'intelletto, / ch'una
apparisse avante! petrarca, 54-1: perch' al viso d'amor portava insegna, /
/ da languidi e svenuti, / perch' era un vin ch'avea viso d'
discepoli suoi, non l'ho detto perch' io il sappia per fermo, ma
leva l'erbe maligne via. / perch' all'aspre mani d'una rozza e
, lardatelo, e mettetelo arrosto, perch' io voglio mangiarmelo e guazzetto, stufato
non per sapere / son dimandati, ma perch' ei rapporti / quanto questa virtù t'
14-55: né lascerò di dir, perch' altri m'oda. testi fiorentini, 122
mia doia: / laso! sol perch' eo l'amo / meio d'om che
, che là sù regna, / perch' i'fui ribellante a la sua legge,
nel ciel ch'è di lassoso, / perch' esser non ne può già core astioso
. idem, 49-51 (iv-183): perch' era armato non scorge il cugino /
della mia donna dire, / non perch' io creda sue laude finire, / ma
, 71 17: non perch' io non m'aveggia / quanto mia laude
nell'università è egli necessario aver laurea? perch' io non sono dottorato in nessuna facoltà
lingua per tanto è chiamata lingua, perch' ella lecca. lecca facendo adulazione, cioè
conver- sazion non van toccate, / perch' hann'a esser lecite e innocenti.
i crediti e le facoltà de'privati, perch' in tanto men oro o ariento si
un vecchio zio,... arrabbiato perch' egli avesse rinnegata la legale per abbandonarsi
del timore è più giovevole al dominante perch' è legame più forte che quel dell'
-cerchiare. fiorio, 1-127: perch' ella [una cassa] è quadra,
ove con molti affanni / legato son, perch' io stesso mi strinsi. s.
quello imperador che là su regna / perch' io fu'ribellante alla sua legge, /
si dimandorono leggi o nomi aulodici, perch' erano cantati ad aulo. 13
gli ho risposto un po'ardito, perch' e'non mi pareva d'avergli a
petrarca, 120-12: tornai indietro, perch' io vidi scritto / di sopra 'l
un leggiero ritardo nella mia corrispondenza, perch' io preferirò spesso di mandarvi lettere per
madonna si mantene / e la cagione perch' io sto gravoso, / lo gaio
ti volle [dio], / perch' ogni donna molle, / e facile a
13-12: puliscesi spesso la carta, perch' ella più riluca; e spesso l'inchiostro
freddi e lenti. tasso, 5-12: perch' a lui colpi d'amor più lenti
pescando spesso a riposata lenza, / perch' è ciascun di danar netto e pulo
che tutto il viso di lei sorridesse perch' ella fosse letificata dalla ultima vista delle
armi van di rado unite, / perch' han di precedenza eterna lite. salvini,
/ -eh! messer, no; perch' i'non so di lettera. -sapere
quella infermità che iddio gli avea data perch' egli si ricordasse di lui e fu
meschine, / non gravi al mio signor perch' io il ripreghi / di dir libero
, che me lo diciate alla libera, perch' io mi sforzerò di non molestarvi giamai
la maschera fu per la scena ritrovata perch' ella assicurasse l'ardita licenza del favellare
modo, e de'miei avvertimenti ancora; perch' io non parlerei con altri; e
26: niobe,... / perch' il seno ingombrolle immensa noia, /
3-77: portavano invidia al conte mazzeo perch' avea troppo usurpata la signoria, e
mi sarebbe leve, / figliuol, perch' i'mi veggio esser distrutta! beicari,
; / ma non ricciare il pel, perch' io ti ligi. buonarroti il giovane
c. gozzi, 4-67: ma perch' egli era di basso lignaggio, / volea
di ligustri e d'amaranti, / perch' uom per voi s'ancida o s'
, in: io son venuto qui perch' io ho gli occhi, / perché le
84: il petrarca,... perch' ebbe limata orecchia e finissimo giudizio,
] corsi; / poi tornai indietro, perch' io vidi scritto / di sopra 'l
linea sarà fra due giorni intaccata, perch' io né posso né devo pagare due
suo libro sulla lingua,... perch' in esso vediamo già reale e presente
la morte l'episodio di sofronia, e perch' in vero era troppo lirico, e
in vero era troppo lirico, e perch' al signor barga ed a gli altri
l'amante sta sempre pensoso... perch' egli à lu cuore tanto occupato da
più lograto: / tu devi, perch' io devo, e a me si deve
più non t'adizzo », / perch' io sia giunto forse alquanto tardo, /
grande lontananza. ariosto, 22-45: perch' ancor, più che la lontananza, /
le ragioni di vincere son sode, / perch' ho in sen la lucertola a due
/ imperadrice d'ogni costumanza, / perch' è di tutte quante la lumera.
. mitigata l'ambizion lunatica, / perch' han di ciabattin la mano e il genio
m. cecchi, 1-1-222: andate; perch' io vuo'restar per tendere, /
berni, 4-20 (i-96): perch' è nota la fede e 'l valore /
lorenzo de'medici, ii-307: perch' io non gli vòlsi aprire, / questo
e tempia voglia ardente / lusingando affrenò perch' io non pera! guidiccioni, i-14:
. / ma certo in van, perch' io / ridendo schernirò le tue lusinghe.
sdegnoso sopra / mi sei? forse perch' io non lustro, e indosso
ella è vera o finta. / perch' oggidì non ne va una in fallo,
.. andate pur, madonna; / perch' altrimenti c'entrerebbe il frodo, /
dio, madonna, donami soccorso, / perch' io non mora giovinetto amando. bembo
, astute. fagiuoli, v-33: perch' han letto un lunario, zoroastri / vantansi
andar a roma per mugello, / perch' ei non si rinvien dov'ei si
subitamente lasciano star l'esca, / perch' assaliti son da maggior cura. caro,
il figliuol, col padre imperadore, / perch' egli amava viepiù che 'l figliuolo,
magion non sana; / ma già, perch' io mi parta, erma e lontana
sonniare. n. villani, i-6-64: perch' egli con- vien che a suo talento
magnanimamente scritto: non dico eloquentemente, perch' io non posso, se non dopo molto
paterna voce / già magnete appellar, perch' ella nacque / ne'confin di magnesia.
io sono venuto qui a te, perch' io intendo della tua magnitudine e potenza.
congiungono che voi uomini solete; e perch' essi non potrebbono per sé generare, git-
331-32: da dolermi ho ben sempre, perch' io / fui mal accorto a provveder
: il reo è detto reo non perch' egli sìa di natura malvagio, perché tutte
a gli altri e massime a buoni, perch' ei non si confida vivere se non
nascosta malinconia. tasso, ii-598: perch' io non meno in questa mia prigionia
. attribuito a cino, iii-2-73: perch' io non mora, prenderà novella,
sia alcuna malizia o alcuna malignità: perch' è sconvenevole che ne la natura de'corpi
è guarito della malizia dell'occhio, perch' egli abbia riavuta la veduta, non
appetito, allora propriamente è detto malizioso, perch' elli adopera perversa elezione in quello che
amore] chiamo mal nato, / perch' è sì sventurato, / ch'onne me'
fatto perché ce ne sia carestia, ma perch' io gli giudico assai malsani. tanara
copgiungono che voi uomini solete; e perch' essi non potrebbono per sé generare,
come rea cosa e malvagia, ma perch' io, stimandola sì fatta, mi guardassi
senato era guasto per malvagia elezione, perch' eglino avevano schifato i migliori e i più
d'agosto e di genaro, / perch' a la lunga via tempo ne manca.
xxx-7-2: manca la gregge mia; e perch' io veggio / che sopra a tossa
lo cielo è molto di manchézza, perch' ello è sempre in moto e la
d'agosto e di genaro, / perch' a la lunga via tempo ne manca
e in ciò manifestamente s'inganna, perch' essi molte fiate, prendendo corpo umano
mio damigello di mio amore fino, perch' io non amo tanto né me né altrui
mal si confà col soldo, / perch' è contrario a l'animo gentile / di
mandasti un don gentile / qual porto perch' io t'amo, ancor tu voglio
l'uccidesse arebbe fatto invano, / perch' una lepre sopranaturale / gli uscirebbe di corpo
a mano a mano / che, perch' io dica a suo modo, il comune
per le mani de gli uomini se non perch' egli, a chiunque il leggerà,
[di laura] mio penser vano / perch' ogni mia fortuna, ogni mia sorte
conosce che codesto greco sa di muffa, perch' egli è baruffato, cioè non è
me; /... forse perch' e'm'ha veduto / guardare alcuna
v'ho veduta. -mi son mantenuta, perch' io son di buona razza, non
io son di buona razza, non perch' i'abbia fatto buona vita. brancoli
, a dura morte, / perch' ei lo scettro imperiai man tegna? sarpi
, mostrando la ragione e la cagione perch' elli fece il matricidio. idem, i-2006
tra gli abiti fattivi debbian riporsi, perch' abbiano bisogno dello scrittore, dello scultore
... -voi vi sete creduti, perch' io sia stato queto un pezzo,
marchio del mio duol si dissuggella / perch' io goda la mia più dolce festa.
. berni, 157: ciò intervien perch' egli [l'ago] è un ferraccio
son tutti condotti a salvaménto, / perch' era poco mare e fresco vento. ariosto
della volta. lippi, 4-8: perch' ei non avea tutti i suoi mesi,
benché male a'tuoi paia, / perch' a ninfa ciò lice / di stirpe
miglior capretti che si sieno, / perch' io acconcerò i quarti di dietro / cotti
ch'è l'averl'io serrata (perch' io l'ho / per maritata e resta
facilmente ne fece una bigotta, / perch' era di natura assai marmotta.
ci mancava un verno simile a questo perch' io diventassi perfettamente marmotta: potessi almeno
un altro nettava gli occhiali col moccolino perch' era fosco il carattere; un altro mar-
ci mancava un verno simile a questo perch' io diventassi perfettamente marmotta: potessi almeno
di grazia, una piena lettera, perch' io sto con grandissimo martello di voi
poesie musicali del '300, lxxxiv-285: perch' i'non sepi passar ch'a un
vero: / tanto almen che bastò perch' ei capisse / il gran segreto e,
la maschera fu per la scena ritrovata perch' ella assicurasse l'ardita licenza del favellare
linea sarà fra due giorni intaccata, perch' io né posso né devo pagare due
: chiamali mastini, cioè cani, perch' erano sforzevoli uomini e di rapace condizione
. grazzini, 4-35: spacciati, perch' io voglio a bell'agio di questa
fiate a tintenzion de l'arte, / perch' a risponder la materia è sorda.
e ricordi troppo sacri ci legano, perch' io non vi dica che il vostro linguaggio
ei dorma n'un granaio, / perch' ha il mazzocchio pien di farfallini: /
che tutti gli altri sieno matti, perch' egli si è matto. arrighetto,
dimenticare. detto d'amore, 361: perch' amor m'aggia matto, / o
burchiello, 58: marzoco mugliava, / perch' al panico non si vende vino /
prova all'intelletto d'un popolo, perch' ei salga maturamente e non di balzo
andate dunque co'vostri ragazzi, / perch' ho un mar di lavori, e
ei dorma n'un granaio, / perch' ha il mazzocchio pien di farfallini: /
a torto gir non osa, / perch' ella non ha vesta in che si chiuda
idem, inf., 27-23: perch' io sia giunto forse alquanto tardo, /
l'essere nel suo intrinseco ordine, perch' egli diventi ed acquisti il nome di bene
avea, / medicava rinaldo; e perch' ella era / molto gentil, rinaldo
dottorato suo fé piover fieno: / e perch' ei vi patì spesa e disatro,
più necessaria alla vita della varietà, perch' è la sola medicina della noia. gozzano
ristoro, 6-5: della cagione perch' egli fu mestieri che l'acqua che
« mia voglia nonn-èe », / perch' io co'llui mi dovesse ferire.
pur vuol essere il primaio, / perch' egli è stato savio del comune /
andavo, / tu stavi cheto, perch' io ne cavavo. buonarroti il giovane,
per antifrasi. fagiuoli, iii-153: perch' io meno le mani nel mestiero /
g. villani, 7-58: non perch' egli sapesse né avesse iscoperto il tradimento
qua, scripta in buona carta, perch' io la correggessi dalle mende del librario
, v-75: io ramingo men vo perch' ho abitata / gran casa e ricca
de la mia donna dire, / non perch' io creda sua laude finire, /
andar alla corte e querelarmi, / perch' e'fussi condannato? -eh! egli
/ dove incontrogli nuova maraviglia: / perch' una pietra rilucente e pura, / che
., 3-25: « non ti maravigliar perch' io sorrida », / mi disse
): porsi all'oste affettuosi preghi perch' egli avesse pietà di me, e che
lo re, c'ho nominato, / perch' egli andasse a ferrara nell'oste.
che no li torni a pesansa, / perch' eo vorria di morte guarentire.
passar forse l'ora meriggiana / o perch' avea bisogno di riposo. cagnoli,
vedere un po'come la vane; / perch' e'sto cheto cheto, e fo
, / non gravi al mio signor perch' io il ripreghi / di dir libero un
di istorie gione? -sogliono, perch' io non sono più savio degli altri
o bizzarro. lippi, 4-8: perch' ei non avea tutti i suoi mesi,
messaggi e doni ch'elli le mandava perch' ella gli consentisse. b. davanzati,
mestar si pose: / e, perch' elle sapeano di stantio, / teneva al
vero, disse allora lo studioso, perch' egli [leandro] in cotest'azione si
insegnarlo, darlo ': cioè adoprarsi perch' altri lo apprenda in maniera da camparne
e bisognava attender un'altra luna ricolma perch' egli venisse agitato dal suo presago furore.
è il piovan dell'antella: / perch' è'ti paia straccurato in viso, /
oggetti che appaion per chiari al volgo, perch' ei non alza gli sguardi a
l'alchima verace non crido, / perch' è formata di transmutamento, / di sì
dichiarato dall'oracolo il più sapiente solo perch' egli sapeva la sua ignoranza intorno a quelle
. buonarroti il giovane, 9-688: perch' ogni ben san dritto intelletto / non
, 24-137: in giù son messo tanto perch' io fui / ladro a la sagrestia
metteroe segnore d'isotta mia figliuola, perch' egli ne sia sicuro d'averla al suo
lo racchiuse e lo tenne soggiornato, / perch' ei facesse un po'miglior cotenna;
questa palla. petrarca, 36-8: perch' io temo che sarebbe un varco /
tutta o intiera deve essere la favola perch' in lei la perfezione si ricerca.
amici o nimici. michelangelo, i-84: perch' i''mpari / in fra 'l
mezzi di tanto onnipossente effetto / sol perch' egli abbia la delizia e 'l vanto
voi tutti ho qui raccolti insieme, / perch' ognun porti in mezzo il suo consiglio
son securo; e vo'vi dir perch' io / non come soglio il folgorar pavento
pure che il mel si fa leccar perch' egli è dolce. pananti, i-126:
: 'il mele si fa leccare perch' egli è dolce ': e vale che
di me, donna divina, / perch' io non truovo miglior medicina! manzoni,
e più forse, ne'mobili, perch' io, vivendo militarmente, era sprovveduto
, / menacciali e dàli consiglio, / perch' isso de mal sia amendato. g
ameni / non resti in dietro, / perch' io possa alquanto / de i cortesi
scudi che ardono e perché? / perch' io me gli abbia... /
, io non ve ne pregherei, perch' io non vorrei che d'uno minimo atto
apprende. n. villani, i-6-64: perch' egli convien che a suo talento /
si tenga alta nel parlare / e perch' ancora ella parli in plurale, / che
a lui vien poi giulian ginori: / perch' e'ti paia piccolo e sparuto,
quanto e maggiori; / non guardar perch' e'sia così minuto, / ché quando
pregato vostro fratello di molte cose, perch' io son senza camicie e senza danari da
argento, lavorato con mirabile artificio, perch' ancorché le figure fosser minute, si
fare me morire, / o guardar, perch' eo torni a guerigione. dante,
predicato per tutto il mondo, e perch' egli convertirono i miscredenti alla fede di
mocati o monaco da siena, 443: perch' acer- tata sia / la miscredente gente
/ sovente quand'om more / non perch' aggia dolore / del suo misfar, ma
donna degia incominzare; / ma vergognare / perch' io cominzi non è mispregianza.
una prova all'intelletto d'un popolo, perch' ei salga maturamente e non di balzo
quell'ostessa davvero avea ragione, / perch' ella è bella fuor d'ogni misura
con dolce suon misuri i passi, / perch' ei le ciglia abbassi, / ritrova
che'versi miei sien corti, / perch' è compiuto il misurato fascio. boccaccio,
non vi do un frullo, / perch' e'ciangola / e non ha rangola /
qui son securo; e vo'vi dir perch' io / non come soglio il folgorar
va, più non t'adizzo » / perch' io sia giunto forse alquanto tardo,
rimedio che vaglia una patacca, / perch' egli è stravagante ed alla moda,
almeno sino a fiorenza. e perch' io non ho voluto per modestia specificarglielo
, 12-73: udita la cagione / perch' ei gli pose [rinaldo] quella rete
156: questa [opera] piacque abbastanza perch' ei [l'impresario] mi pagasse
caso modificherà, s'io avessi sbagliato, perch' io sono sicuro della sua onestà.
italia, il quale dica: fo, perch' è mio dovere di fare: seguirà
avea, / medicava rinaldo e, perch' ella era / molto gentil, rinaldo gli
ha ch'altri il molesti, / perch' egli vada ai fatti egregi audace.
, ma è fruttuosa, perocché, perch' ella ha pena, ella dà corona
se non chi è folle, / perch' egli è più bugiardo delle molle. crusca
crudel coraggio? tasso, 6-86: perch' una volta anch'io l'arme non
ariosto, 17-56: lucina, o fosse perch' ella non volle / ungersi come noi
uguale / allo tempo eternale; / perch' ogni quantità poco rileva. paolo dell'abbaco
l'intenzion de l'arte, / perch' a risponder la materia è sorda. ariosto
ancora, / dima mia, consolatevi: perch' io resista alquanto / deh non m'
tutti le punte al saracino; / ma perch' egli è di iù che buona
9-70: né de'pigliare a sdegno perch' ell'ami / molto colui che la produsse
, 273: è bello il mondo / perch' è pien di capricci e gira tondo
se non colle padelle! ora, perch' egli erano monelli la parte loro,
ho posto la monna alla finestra / perch' ella mostri il culo alla brigata, /
a i grandi. fagiuoli, xii1-66: perch' io ben veggio dove l'uom pericola
il padrone o verso i conservi, perch' egli avesse portato fin a quell'ora
giudizi potrebbero avvilire un uomo di merito perch' egli non scriva cose d'importanza in
gran madre antica. saccenti, 1-2-179: perch' egli [il cavallo] è di
la mia intenzione... non perch' ella ne faccia altro uso che quello
no lo dico a tale intendimento / perch' io peccato ci volesse fare, / se
dal censor privo di pietà, / perch' io non fu mai, fuggi chi è
lxxxviii-11-410: radoppia el mio penar, perch' io non veggio, / meschino me
, madonna, donami soccorso, / perch' io non mora giovinetto amando: / tu
stringe il morso? / né vai perch' altri lusinghi o morda, / eh'a
m'aventò già mille strali, / perch' alquanti di lor non fur mortali, /
buona or rea,... perch' ove è cagion di morte, la chiama
felice da massa marittima, xliii-251: perch' era mortai, mirra offeriscono, /
io tiro a tutti... perch' io veggo oggidì eh'e'non s'apprezza
alloggio, dimmi, nino, / perch' io non veddi mai in vita mia /
/ subitamente lasciano star l'esca, / perch' assaliti son da maggior cura. tasso
270: ben di dio, perch' ognor non siam noi teco? / ah
, / e fa sonar la selva perch' è folta. boccaccio, vi-75: l'
triema. cammelli, 7: perch' io el creda), sì ognun fa
da bologna, lxv-5-39: paura avea, perch' era del cor privo / e perché
gemelli, il movimento e il tempo: perch' il primo cielo cominciò a muoversi da
che mozzina! lippi, 7-73: perch' ella è mozzina e colla ciarla / le
l'aio fatto ad engegno, / perch' altri me 'n tenga de meglio. idem
... / sicché per questo e perch' ell'eran mucide, / io feci
non v'impacciate / mettervi nulla, perch' ell'è pazzia. caro, 12-iii-231:
fiato. malatesti, 60: chiamami perch' io venga a tutte l'otte /
/ per ombrello al sole, / perch' alia testa non gli muova scesa.
salmette / han fatto mazzo, perch' a tale strette / non ci vai più
... / la prima fu perch' io le feci muso, / l'altra
le feci muso, / l'altra, perch' una sera io non tornai / alle
uomo, il qual resti confuso / perch' abbia in casa sua donna loquace /
da chi t'ha fin qui deluso / perch' hai fra lor chi te regrigna el
e sfinge, men ti persuade, / perch' a lor modo lo 'ntelletto attuia.
io son nato vestito col legume, / perch' ag- gio delle fave, ma non
). fra giordano, 160: perch' egli è il primo ed è principio,
l'uomo e la femina possa avere, perch' è 'l fine loro, e la
ben te naufrago il ciel volle, perch' io / da'tuoi congiunti ai miei prodigi
, e in latino 'nausea 'perch' ella suole accadere ai naviganti ».
ogni circostanza. lippi, 3-55: perch' egli è di nidio e navicello / e
recò con sua compagna. / ma perch' era all'acquisto soprastato / e non poteva
paura il suo dir dienne, / perch' io traeva la parola tronca / forse a
chiedi; / in giù son messo tanto perch' io fui / ladro a la sagrestia
/ lealtà e giustizia sua persona, / perch' elle son da lui state scacciate,
solingo (perché ogni diletto, / perch' ogni compagnia prova nimica) / si
abiettezze, che non osavano essere intere perch' egli era squisitissimamente vile. -aspetto
nervo, che 'l boia sia infame perch' egli uccide persone infami, poiché anzi
si dice essere signore degli artigiani, perch' egli è nervo di tutti e'mestieri.
: « voi siete nuovi, e forse perch' io rido », / cominciò ella
g. stampa, 27: né, perch' io m'affatichi, giungo ancora /
meco. lippi, 3-55: or perch' egli è di nidio e navicello / e
in quella selva ci si rimpiatta, / perch' ella è grande, dirupata e fitta
nipotimi con ziemi stanno baggi, / perch' hanno la minestra lor condita. =
domandano [questa erba] nittilopa, perch' ella riluce la notte di lontano.
, non sente un zitto, / perch' ella dorme, e appunto è in sulla
fra giordano, 45: la pietra, perch' è composta de'quattro elimenti, si
. c. gozzi, 4-67: perch' egli era di basso lignaggio, / volea
dietro veggomi una fata: / e perch' ella mi diede una nocciuola, /
noccioli bensì si fa valere, / perch' ei dà bene i buffi e meglio i
.. / risplenderà domani come suole / perch' io gioisca di mia gioia schietta?
1-602: se tu ami una medicina solo perch' è salubre e non perch'è dilettosa
medicina solo perch'è salubre e non perch' è dilettosa, come prima saprai che non
] ne fecero piatte di carena, perch' elle potessero senza danno e nocumento alcuno
e d'ingegno avanti che diserri, / perch' ella e quella che 'l nodo digroppa
sempre che fare alla vigilante giustizia, perch' ella non frodi le genti e non
riputato il regno di salomone felicissimo, perch' egli regnò secondo il nome e secondo
chi fosse primasso. ariosto, 1-69: perch' io sappia chi m'ha messo a
tutti. fagiuoli, iv-81: non perch' i'abbia invidia o dispiacere [della
tonaca, venne a casa d'anna perch' era suo noto. machiavelli, 1-viii-77:
io vorrei. rinaldeschi, 1-163: perch' è ignorata la gloria sua, volendo
. cippi, 3-55: or perch' egli è di nidio e navicello / e
. soprannome dato agli arconti di atene, perch' erano nove; pare che fosse lor
. chiaro davanzali, 64-1: madonna perch' avegna novitate / in opera od in
ritorno / che fa allo scoglio; ma perch' ella è nuda, / tien basso
esser laudabile in quei poeti la locuzione perch' è spesso pura e molto propria, là
a torto gir non osa, / perch' ella non ha vesta in che si chiuda
non si può torre / suo pregio, perch' a voi l'andar si tolga,
sarjri, vii-98: il numerare è discorrere perch' egli è alle cose numerate la riti
, vii-149: né avverrà, perch' ei sappia di nuoto, / che non
: voi siete nuovi, e forse perch' io rido /... / maravigliando
più lieto maggio / che tristo verno, perch' io arda e gele, / or
72: alcuni... mi biasimano perch' io non ho imitato il boccaccio,
sono obbligato per le spese, / perch' eran da mia madre prediletti. -in
preso a petizione della compagnia degli alberti perch' era loro obligato per la nostra compangnia.
son obligato al cielo, ma più perch' egli maschio m'abbia fatto, e non
degli albizzi, i-134: ora la cagione perch' io resto qui si è per
altro che ingiurie e obiurgazioni, perch' egli riprendeva i vizi di tutti i rei
, che sempre mi travagli, / è perch' io tengo un >iè sopra una rota
discerne male, / questo gli avien perch' ha manco un occhiale, / ché d'
maestra delle dottrine e verità sacre, perch' essi tutto drizzano a questo fine e
, / che fa allo scoglio, ma perch' ella è nuda, / tien basso
concederlo malvolentieri. lippi, 7-14: perch' è buono [il vino]..
. buonarroti il giovane, 9-37: perch' ei torni di nuovo allo spedale,
abido, / che quel da me perch' allor non s'aperse. piccolomini, 10-150
ch'om nonn. è detto saggio / perch' al suo servo ofende. morovelli,
di vostra signoria [galileo], perch' in vero non si può filosofare senza uno
72: alcuni... mi biasimano perch' io non ho imitato il boccaccio,
render ragioni. panciatichi, 35: perch' egli erano monelli la parte loro,
ne suggono i baci avidamente: / perch' impuro è '1 diletto, e con occulti
l'intelletto d'un popolo, perch' ei salga maturamente e non di balzo
l'alchima verace non crido, / perch' è formata di transmutamento / di sì falsi
/ seggiole fu mandata in questo mondo / perch' io dovessi averne / onesto viver,
sercambi, 1-i-317: li buffoni (perch' e'naturalmente hanno alcuna ritentiva et astuzia
lei sia da me espressa; / non perch' io creda bisognar miei carmi / a
, in cor non sento, / perch' egli è giusto ed onorato. tarchetti,
onore e fama / teme di perder perch' altri sormonti, / onde s'attrista sì
. g. cavalcanti, i-268: perch' i'no spero di tornar giammai,
ariosto, 11-62: lo conoscea, perch' era stato infante / d'onore in
. tasso, 4-59: né, perch' or sieda nel mio seggio e 'n fronte
: io t'amo [o fortuna] perch' ora meschino / non chiedo, felice
de la ragione ivi non vale, / perch' hanno a schifo ogni opera mortale.
vederla attuata. lippi, 2-76: perch' ei non credea veder mai l'ora /
note al malmantile, 1-218: 'ma perch' ei non credea veder mai l'ora '
per sempremai. alamanni, 6-14-69: perch' è biasmo contro un disarmato / vi
lxxxviii-1-417: ascoltate el mio pianto, perch' è in elio / vener, cupido e
udito parlare forse di lui ne'fogli pubblici perch' era uno degli oratori del parlamento.
sé, di sua famiglia, / sol perch' ella piatosa diè la lana, /
florian... / che, perch' ella veniva giù cogli orci, / ricever
note al malmantile, 2-57: che, perch' ella veniva giù co'gli orci:
orco, che seguia la traccia, / perch' era cieco non vidde la fossa,
ugieri apugltese, 200: savio sono perch' io non dico / d'orgoglio,
verso il padrone o verso 1 conservi perch' egli avesse portato fin a quell'ora più
che l'origin non si trova, / perch' ognor nel tuo popul mal rinnuova,
nuova d'orivolo a vento, / perch' ogni stecca ha i suoi numeri e segni
gentili. g. capponi, xcvii-1-584: perch' è un pezzo, e troppo gran
allor di porla in monastero; / perch' ivi abbia sua mente ornato pieno.
sacra testa di murai corona, / perch' ella regge le città munite / di luoghi
non è sotto le stelle: / perch' innanzi ch'io abbia preso l'orso *
chiedere triaca, orvietano e controveleni, perch' era enfiato e si moriva. maniglia,
osassela mostrare. monte, 1-vii-87: perch' io tanto mi scoro * / lo tuo
ch'a torto gir non osa, / perch' ella non ha vesta in che si
dante, inf., 28-142: perch' io [bertrand de born] parti'
che erano inimici al nostro autore, perch' elli ostava a le loro tirannie. sercambi
quell'ostessa davvero avea ragione * / perch' ella è bella fuor d'ogni misura.
le penne de li miseri, ma perch' el è iusto mai non resta de
: carlo chi lo priega minacciava / perch' ostinato era farlo morire. machiavelli, 362
mi riprende non mi scuso * / perch' io son fatto, per seguire amore *
qual ravia sue sviate ove, / perch' al pascol suo vero fermin gusto.
discepoli suoi, non l'ho detto, perch' io il sappia per fermo. petrarca
d'affrontargli a un tratto, / perch' io so'tento com'una padella. brignole
l'uomo e la femina possa avere, perch' è 'l fine loro, e
fatte le mie voglie smaghe, / perch' io conosco ispeso avere invano / le
berni, 5-10 (i-126): perch' ha un cor che non si può
la maschera fu per la scena ritrovata perch' ella assicurasse l'ardita licenza del favellare
palese / d'allegrezza smirata, / perch' a la fiata -monta in soverchianza.
gliel [al murtola] perdoni / perch' oltre che egli è come te paimuto
satisfare a me, dica che vole / perch' io non temo onghion di palpalpistro.
dama di villa, forse perch' ella sembrava, al palpar che faceva
, rovinosa. lippi, 10-20: perch' ei bada a studiar declinazioni, /
. te lo dirà ancor più questa lettera perch' io mi sforzo di scriverla ad onta
panni. b. tasso, i-26: perch' ali'ingegno tuo spiegando i vanni /
ciel ch'è di lassoso, / perch' esser non ne può già core astioso,
canocchiale parallelo è detto con tal nome perch' è destinato a seguire il parallelo d'un
laudare; ma eo lo laserò, perch' eo no sapravi dire a complemente; et
cosa t'è più certa; / perch' io la veggio nel verace speglio / che
cosa t'è più certa; / perch' io la veggio nel verace speglio / che
atto, lo mandai al benigno padre paciaudi perch' egli me lo spilluzzicasse e dessemene il
nulla guisa se fosse ripreso, / perch' ogn'om parla per lo suo penserò.
volgar., 275: domandando me perch' ella tacea e perch'ella non voleva rispondere
: domandando me perch'ella tacea e perch' ella non voleva rispondere a chi la
72: alcuni... mi biasimano perch' io non ho imitato il boccaccio,
grado in grado, vene papa / perch' ello sapa? / sì vertu- dioso
cose. c. gozzi, 4-207: perch' ell'era fresca e parlatora, /
gran tumulto. marino, xiii-161: perch' io scusar non volli / del parricidio
ne la parte disopra de l'aere, perch' egli è luogo chiaro e dilettevole.
imperador che là su regna, / perch' i'fu'ribellante a la sua legge,
. dante, inf., 28-139: perch' io parti'così giunte persone, /
dante, inf., 28-140: perch' io parti'così giunte persone, /
luciettina la vedo ancor più di rado, perch' ella, come partoriente di fresco,
mocati o monaco da siena, 443: perch' acertata sia / la miscredente gente,
vacanze pasquali dell'università scrissi a moscati perch' ei sollecitasse il rescritto al rapporto per
dante e più del mantovano, / perch' eglino vi furono di passaggio, /
] del terzo colpo passo, / perch' e'non troverà lo 'giolglio 'passo
boccaccio, 1-ii-129: della sua fama, perch' ella mancasse, / a dirti il
terra m'ha rachiuso i passi, / perch' agii occhi miei lassi / sempre è
fia del terzo colpo passo, / perch' e'non troverà lo * giolglio 'passo
/ subitamente lasciano star fesca, / perch' assaliti son da maggior cura. idem
. l. salviati, 19-53: perch' egli abbia il cibo / quotidiano da
giorno de gl'idi di marzo, perch' egli pativa in quel giorno gran pericolo della
mia lontananza, n'ha ragione, perch' io patisco incredibilmente ed in molti modi
te posso dir quasi matto / esser, perch' io cavalco debil legno, / ma
lasciano star l'esca, / perch' assaliti son da maggior cura. pulci,
ti debbe indurre a fare istima, perch' ell'è dilettevole d'altro diletto che
leopardi, 829: -la palla piglia vento perch' è leggera. - cotesta è sua
no lo dico a tale intendimento / perch' io peccato ci volesse fare, / se
e 'n battezarlo non durai affanni, / perch' un mio car signor l'ha intitolato
mio peregrinagio, / e voi, non perch' i''l merti, al gran periglio
peggiore quanto son peggiori gli imitati: perch' alcune comedie rassomigliano in modo a l'
paura il suo dir dienne, / perch' io traeva la parola tronca / forse a
e cordiale espressione del mio animo, perch' ella abbia un pegno tanto più certo
quelle mai non ebe vittoria, / perch' a la corte, ov'eran gli altri
anima co'denti. lippi, 6-24: perch' egli ossa e pelle e così spento
che si consumi: / questo dico perch' altri non prosumi / di creder che sr
. attribuito a petrarca, xlvii-225: perch' ell'è amorosa e pellegrina / e
pagano il traesse delle pene dell'inferno perch' egli era stato così giusto. visione
: la pena è di tutti, perch' io vi amo teneramente e lo starmi sì
ogge dalla penna di vostra signoria, perch' in vero non si può filosofare senza
/ ma latte non uscìa, / perch' eran troppo acerbe, e amor lan-
le pescaie / al dovuto pendìo, perch' i mulini / non girin più veloci né
al prete per la penitenza, / perch' ei vuol ch'e'la faccia col bastone
dietro, e mostrandogli a dito, perch' erano ben vestiti e con la pennacchiera sul
che più aver no lo pensate, / perch' io fallar più voglia a lo mio
: dicesti che poco prezzavi il morire perch' io vivea. allora si trovarono due cavalieri
davanzati, xiii-10: non mi credea, perch' io gisse, / esser con doglia
ersona che noi conosca, essendo anco stimato perch' ei l le fragole. i greci
che noi conosca, essendo anco stimato perch' ei fa le fragole. i greci
: la sciocca s'inganna a partito, perch' io non voglio comprar sì caro un
pentimento. anzi io fingo d'amarla perch' ella vesta me e per sfocar seco
imperador che là su regna, / perch' i'fu'ribellante a la sua legge,
, madonna, donami soccorso, / perch' io non mora giovinetto amando. ariosto
son securo; e vo'vi dir perch' io / non come soglio il folgorar pavento
: alcuni... mi biasimano perch' io non ho imitato il boccaccio. lud
picchia alla tomba. menzini, 5-137: perch' abbia [la donna] sul crin
., 128-19: il segnore dicea che perch' elli entrasse nella picciola barca non abandonava
nave. chiaro davanzati, 3-13: perch' aggia pena, afina lo servire,
inf., 8-121: tu, perch' io m'adiri, / non sbigottir,
lui vien poi giulian ginori: / perch' e'ti paia piccolo e sparuto, /
e maggiori. bembo, 1-132: perch' io mai non speri /...
posso tacere, e voi non gravi / perch' io un poco a ragionar m'inveschi
ch'i'non avrei visto dov'era / perch' io in dietro rivolto mi fossi.
uomo e la femina possa avere, perch' è 'l fine loro, e la cagione
/... / no m'abandoni perch' io sia afondato; / ma per
insolente canaglia. giordani, viii-49: perch' ei ci prenda gusto e se ne
, / e fa sonar la selva perch' è folta. lancia, i-503: i
: la lancia resse alla percussione, / perch' era dura e grossa e molto giusta
io vi voglio perdonare questa battaglia, perch' io sono certo che tu fai impresa per
s. bonaventura volgar., 1-272: perch' egli [gesù] sia così angosciato
seneca volgar. [crusca]: perch' egli avviene che la follia ci tiene
mio peregrinagio, / e voi, non perch' i''l merti, al gran periglio
un'alma e l'altra insieme stretta / perch' è cosa perfetta / altro noi fé
aquilano, 315: né già te scrivo perch' io speri ormai / di mitigar tua
. buonarroti il giovane, i-274: perch' io non ho a portar dentro la fossa
un uom convenia esser disfatto, / perch' aitai fosse di perieoi tratto. idem,
sotto il giglio. boiardo, 1-3-65: perch' io sono in mezo al tenimento /
essere dure e colorite: dure, perch' elle sieno permanenti; e colorite, perché
consigli e delle mie vane perorazioni, perch' egli si rimovesse dal suo desiderio ostinato
lo vilan pur se rampogna, / perch' el no se vergogna: / ché
il mondo. bruni, 104: perch' è perpetuo in me l'aspro dolore
or costei da le contrade perse / perch' a cristiani a suo poter resista.
fin qua. fagiuoli, viii-34: perch' io sono un certo personaggio / agiato in
vanissimi pensieri in sé raguna, / perch' è più pertusgiato che un crivello.
usura: e non è naturale, perch' è pervertimento dell'uso proprio, conciò
e per misurare i prezzi, non perch' egli dovesse cambiarsi. pallavicino, iii-172
no li tomi a pesansa, / perch' eo vorria di morte guarentire, /
al signore. il signor disse, perch' elli diceva così. e quelli rispose
. l. martelli, xxvi-2-62: perch' io vo'che m'intendano i dappochi
., 38-3: partito il re, perch' eran mal trattati, / al balio
queste verità? -né meno una scalfitura, perch' ella è dura assai; ma lo
: scorgea / che il rimedio più bel perch' ei stia muto / era un contegno
più che quel che può cuocere e perch' e'non si vede innanzi le pezze
per sapere / son dimandati, ma perch' ei rapporti / quanto questa virtù t'
orrori scuotendomi, tosto mi sveglia, perch' io pensi a miei dolori i quali
a sanar sue piaghe acerbe / perch' e'conosca la virtù dell'erbe. della
morte non può forse piagarmi, / perch' ella, nel ferir quel duro core /
un defunto. bruni, 387: perch' io pianga canoro / il mio toscano
detto vi par strano, / perch' e'toco nel vero certamente: / prezzo
/ e però puochi se n'teneno / perch' i piantaduri non se n'intendeno.
. gli altri non gli diei, perch' elgli noi mi sodava e fecelmi piatire co
i prezzi. fagiuoli, 1-5-186: perch' i'sono stato sempre scrupoloso, per
caviglie dietro e gittati de'sassi, perch' erano stati consenzienti a favorare i grandi.
troppo nobile, troppo forte e viva perch' ella possa aver luogo nella piccolezza delle
si chiamava e chiama ancora borgo pidiglioso, perch' era abitato da vile gente.
., 3-27: « non ti maravigliar perch' io sorrida », / mi disse
bartoli, 1-36-20: l'olmo, perch' egli riserba saldissima la sua durezza, dicono
. b. corsini, 6-20: perch' egli era giunto ivi da sera, /
uelle di saona / voller combatter, perch' eran piegate. ivio volgar.,
nemici / sono a tutti gli augei: perch' ivi appena / giungon volando, che
boci, ma la chiarità no, perch' ella può venire all'uomo sanz'esse,
ella può venire all'uomo sanz'esse, perch' ella è concetta al giudicio, ed
da terra ove si dia crudel battaglia / perch' altri al mur non vegna o su
grasso è il piovan dell'antella: / perch' e'ti paia straccurato in viso,
ne avesse donde / va pigolando, perch' altri s'arrechi, / e tollo a
a condurre i momenti del parto, perch' io fossi presto tolta dal commercio delle
, che non sia di miccia, / perch' io ho denti tutti rotti e scossi
nelli, ii-22: dite tutto bene, perch' i'sono una sguaiata, una senza
festi in l'arte dotto dimostrarsi, / perch' a memoria il buon villan ridusse /
/ imperadrice d'ogni costumanza, / perch' è di tutte quante la lumera;
fissa come torre al vento, / perch' io lei punsi col piombato strale, /
e la scotta fu'intrambe, / perch' io ancora nespole non mondo, / cucendo
, che volan di notte, / è perch' egli hanno forte in odio il sole
meo detto vi par strano / perch' e'toco nel vero certamente: / prezzo
preda a parte io fui, / perch' io non narro, io non fo noti
gozzi, 1-731: l'ha scacciato, perch' era un orfano, pitocco, che
d'ogni intendente. ariosto, 27-19: perch' alia più parte è il caso occulto
onorata tengomi del vostro / parentado, perch' io a più non posso / non mi
dir mal delle donne sconoscenti, / (perch' io tacessi) alcune offe for date
gli disse: -ascolta senza fallo; / perch' io non paia questa volta eretico /
dea placò. moneti, 335: perch' ell'era donna assai galante, /
filologi ch'elleno significassero a placito, perch' esse, per queste lor origini naturali
e neri erano i cigli, / perch' a plasmargli fur tutti gli dei.
dato a quella [aleandrina], / perch' ella è virtuosa e troppo bella.
si tenga alta nel parlare / e perch' ancora ella parli in plurale, / che
cardinali era composta di sue creature, perch' ei durante il lungo pontificato n'aveva
col lenzuol netto s'avea, / perch' era ancor di lagrime bagnato, / poi
pensiero. g. ariosto, 1-iv-733: perch' è contessa è sì temibile? /
brevissimo tempo. dante, lii-7: perch' i'ho di voi più volte udito /
pone... una opinione, non perch' elli creda quella opinione, ma poetandola
, 4-23: perché hae meno terreno e perch' èe peggio abitata, è africa minore
il nome, perché barbaro troppo, perch' era un polisillabo troppo irto ed ingombro
prudenza ogni altra virtù... perch' egli in cotest'azione si mostrò perfettamente
si fa risposta. pulci, vi-69: perch' io non ho avuto moneta da
bettina il vassoio con le pollastre lesse perch' ella scalcasse. -in espressioni comparat
che quivi non si vede anima viva / perch' a quell'ora in casa ognun poltrisce
io t'allattai con mille lusinghette / perch' eri, e fosti, ed ora sei
e di ciò non s'inbriga / perch' esso tema o sieno a. llui bisogno
sopra lo sporto, non a pompa, perch' era modestissimo, ma per ascoltare,
figurare degnamente. menzini, 5-137: perch' abbia sul crin gemme e frenelli, /
m'è di piccol pondo, / perch' io non so se questo mio servire /
chiamasse. pulci, 13-33: salamone, perch' era sapiente, / con questi due
nel mare di ponente, chiamato can pontico perch' egli è quasi simigliante di cane.
presenza sodisfatto molto a tutta la città, perch' era di bell'aspetto et atto a
xvii-350: si tempestava rompendo le sedie perch' io venissi a ricevere le congratulazioni del
dice pur vuol essere il primaio / perch' egli è stato savio del comune / e
me con una piccola stamperiuccia a mano, perch' ella veda se io son più diligente
di fatica e di spesa, sì perch' io non gli ho posti in campo,
, dannose. monte, 1-44-11: perch' e', 'nver'ciò, fatt'ò serralgli
no lo dico a tale intendimento / perch' io peccato ci volesse fare, / se
ella mira. petrarca, 54-1: perch' al viso d'amor portava insegna, /
voi tutti ho qui raccolti insieme / perch' ognun porti in mezzo il suo consiglio.
. g. cavalcanti, i-214: perch' io no spero ch'om di basso
a tutti il medesimo, onde, perch' elle son degne di riferirsi, basterà sol
sospirai verso 'l mio fine. / non perch' io sia securo ancor del fine,
: -ella mi fa / gran torto, perch' io ho amata questa giovane / assai
bemi, 7-81 (i-205): ma perch' il cantar troppo fa l'uom roco
questo vizio particolare [dell'impurità] perch' egli se ne consola, godendo di
titolo di divini a'suoi insegnatori, perch' ella prolunga alquanto la vita de'mortali
scripto prenotò e diede ad alcuno officiale perch' elli non avesse della posta de'fiorini,
: / ogni fanciulla l'aocchia / perch' ell'ha buona pannocchia / grossa e sta
dice ch'ei si taccia, / perch' ella scrive e guasto le ha un concetto
, di. llui è tenente, / perch' è potente -ed à la sengnoria.
ò per contastare / al vento, perch' à potenza, / prender l'albore e
solve alquanto il ventre, non però perch' ella sia solutiva, ma per essere
perdente. idem, iii-20: forse perch' io n'avia / cotanto [di amore
onore e fama / teme di perder perch' altri sormonti, / onde s'attrista sì
giusto lor podere. petrarca, 49-2: perch' io t'abbia guardato di menzogna /
dante, par., 11-74: perch' io non proceda troppo chiuso, francesco
diletto mio m'è posto lunge, / perch' io precorro amor, ch'a voi
si pò torre / suo pregio, perch' a voi l'andar si tolga, /
/ la morte ch'el sostenne perch' io viva, / e quel che spera
innanzi, ch'io ho finito, / perch' a questi discorsi le persone / non
ma alle muraglie avrebbe predicato, / perch' io non faccio che serrar le ciglia
predicando per maledico e temerario e maligno perch' io contenda così di avvilire la fama di
materia di pietra è specie di acqua, perch' uno di questi elementi vince nelle pietre
un pregiando, quale uom prende, / perch' ad un fine fur l'opere sue
dà all'uomo una seconda vita, ché perch' egli muoia, non muore lo suo
didone] « non dico queste parole perch' io ti creda potere muovere, ma
nostro error a vendetta empia e strana / perch' io lassi il tuo coro e le
stampa, 'z'j-. né, perch' io m'affatichi, giungo ancora / di
9: egli ha nome giuntone, / perch' ha pregna la mamma e la figliuola
di glica entro le porte, / perch' io quivi intromessa il furto sveli.
..., avea premandato gli araldi perch' ei risolvesse d'incontrare inerme la clemenza
13-75: premono e instanno i parenti perch' egli metta a frutto amicizia e conoscenze
ne saltò fuori e la gatta, perch' era satolla, non lo prese. fiore
ne facesse. sercambi, 2-i-293: perch' era [aristotile] molto di tempo,
perch' à potenza, / prender l'albore e
pregiando, qual ch'om prende, / perch' ad un fine fur l'o- pere
idem, par., 11-75: perch' io non proceda troppo chiuso, / francesco
cor me dà trafitte spese, / perch' io non fui unqua tanto soletto /
albergo corsi; / poi tomai indietro, perch' io vidi scritto / di sopra 'l
paltre insegne / del tosco regno, perch' io re ne sia / ed a
. buonarroti il giovane, 9-37: perch' ei tomi di nuovo a'suoi strapazzi
di nuovo a'suoi strapazzi, / perch' ei tomi di nuovo allo spedale, /
giustizia della borsa del 91; e perch' io fu'trovato in su lo specchio
narrare. dante, lii-7: ma perch' i'ho di voi più volte udito /
da terra ove si dia crudel battaglia / perch' altri al mur non vegna o su
à bianchi e viso e tutta veste / perch' a dar luce preste / per l'
si deve ciò pretendere mai, / perch' ell'è cosa che starebbe male.
disposta alle nozze del signor celio, perch' era prevenuta dagli amori di gerindo.
che 'l meo detto vi par strano / perch' e'toco nel vero certamente: /
scripto presolo e diede ad alcuno officiale perch' elli non avesse aella posta de'fiorini.
, / allor che clori mia, / perch' io la veggia, a me
risplendettero ne la sua carne, cioè perch' ella fue primiziera di verginità, produttiva
che tu ti solve, / dirotti perch' io venni e quel ch'io 'ntesi /
per gli più si disse ch'avvenne perch' egli l'avea tolta per moglie, vivendo
degli uomini ci mosse, / non fu perch' a difender questo regno / del loro
sua prima lettera non la ringrazio, perch' io, benché nemico della modestia,
. dante, inf, 28-141: perch' io parti'così giunte persone, /
: / mustrato m'hai el defetto perch' èi da me fugito; / iustizia m'
sono privato io stesso del terzo, perch' era mezzo rotto e crollava.
invito. bandello, ii-945: deh, perch' italia mia, privata sei / d'
parve giuramento tremendo, perch' ei non poteva conoscere che il promettitore
cino, ii1-2-37: paura avea, perch' era del cor privo / e perché amore
, / e lo fa volontier, perch' è vicino, / cui può spedir con
. idem, par., 11-73: perch' io non proceda troppo chiuso, /
mia famigliuola a cui mando una procura perch' ella riscuota quella pensione da una cassa
; / ciò saggio procura, / perch' indi il cibo a procacciar si mova
uomo non giudica che la nave sia buona perch' efìa sia dipinta di preziosi colori e
gran follia sarebbe il credere che, perch' ella [l'onnipotenza divina] abbia
non ve ne faccio preferenza, / perch' io son tutto vostro donicato. dante
tribù né il suo nome esser voluto accettare perch' egli era scriba, gittò di presente
sue febo gl'impiaga, / sol perch' io ricusai della fanciulla / criseide il
che 'n me fu tanto ardita, / perch' è cagion che t mondo oggi m'
-efficacia. foscolo, xv-31: perch' io possa cercarne con più profitto,
sue, de'suoi concetti, / perch' io mi ci confondo e qualche volta,
correre. fagiuoli, xiv- 94: perch' ei mi voleva un ben profondo, /
tal modo un valido assenso al contratto perch' egli dovesse avere la sua ben giusta progressione
s'altro nome ha la geometria, / perch' io veggio il fornaio che si prolunga
forteguerri, 13-73: udita la cagione / perch' ei gli pose quella rete in testa
me la promosse in presenza dell'economo perch' io, come comandante del battaglione,
male che di bene bene avere: perch' è troppo più prunto e. ssolicito omo
. corsini, 9: amor, perch' io / ratto 'l seguissi / ovunque e'
, ed essa pronte / sembianze femmi perch' io spandessi / l'acqua di fuor
grand'asinaccio da pastoie, mostraci grugno perch' io ti ravvisi se sei delle lettere
. mi si era parecchie volte raccomandata perch' io m'adoperassi a farla entrare nella compagnia
alquanto sopra sé. falugi, 1-28: perch' alle proposte non attende, / spesso
a contìnue disavventure, proposto agli emoli perch' era modesto e tìmido quant'essi erano arroganti
generale, / ragunati si son, perch' ognun teme / ad esser prosequenti a questo
. ragunò eli scudi a cento a cento perch' io gli spendessi a mille a mule
: ecci la jrotomedia, così detta perch' ella fa ottenere il primo uogo appresso
, ho un altro quoque, / perch' io sono lì lì, ma con un
in;., 8-122: tu, perch' io m'adiri, / non sbigottir
dimostri la pioggia degli influssi celesti, perch' il piacer è quella prova a cui
è bono e sì tei lodo / perch' io l'ho zà provato / e asay
non sia pompa né superbia, / perch' ogni uom vi proverbia. brevio, 70
sono cagione de'mali, e non perch' elle faccino male, ma perché elle
l'uscio mi lascerai aperto stanotte, perch' io sono costumato di levare a preveder
/ avevan di ricever maggior noia: / perch' era allor pistoia di fiorenza / e
non governata da la providenzia, ma perch' ella per loro opinione avrà voluto lasciare qualche
casa è messer lazzaro; / ma perch' è mal provisto, per suo commodo /
e d'esporgli prudentemente i miei casi perch' ei ne parlasse. 5.
ch'ella ha dato a l'uomo perch' ei dia opera a essa generazione, in
la censura sopra tale pubblicazione, parte perch' io sono disgustatissimo del pidocchioso libraio.
., 3-26: « non ti maravigliar perch' io sorrida », / mi disse
e questa vuol esser gran pugna, perch' è posto molto ad alti e varisi
eira torto gir non osa, / perch' ella non ha vesta in che si chiuda
pescando spesso a riposata lenza, / perch' è ciascun di danar netto e pulo.
di carbone. grillo, 880: perch' io non ho risposto a tutte le
errori / gli angioli i punitori, / perch' io sfoghi cantando il duolo interno.
al campo a quatro leghe incontra aiolfo, perch' egli non si potesse appressare alla terra
mi stuzzichi ognora e mi punzecchi / perch' io ti scriva qualche fantasia. forteguerri
dice, d'un buon lesso, / perch' egli è duro, e non punto
tosto di devoti cultori che di rubbatori, perch' ei furono scelti di tutto l'essercito
mie parole o false o stolte, / perch' abbia di morir detto più volte,
la proprietà della mia vita, / perch' io con gioia la presi non forzando
vile; e però la pietra, perch' è composta de'quattro elimenti, si
pescando spesso a riposata lenza, / perch' ognun di danari è netto e puro.
se, di sua famiglia, / sol perch' ella piatosa diè la lana, /
voi l'aveste voluto levar dal mondo perch' e'vi puzzasse? carducci, ii19-
mi fuor le serpi amiche, / perch' una li s'awolse allora al collo,
qua dal rio. petrarca, 36-7: perch' io temo che sarebbe un varco
legge d'amistà, / non è perch' io sie sazio, anzi son lasso /
2-87: dirotti brievemente... / perch' i non temo di venir qua
m'ha ceduto il luogo, ma perch' io costantemente ho preteso, ch'è ragione
e per artificio umano, ma anche perch' ell'era capo di ben ottocento buoni villaggi
, / quel che tu vuoli udir, perch' io l'ho visto / là 've
? » / adàm disse: « perch' è vetato a noi / che noi non
fatto non dic'a molte gente / perch' al nimico tomi a quarisione.
d'acqua di fior di naranci tepida, perch' oltre che provochi il vomito, ha
d'appresso, non generalmente parlandosi ma perch' era entrato nella medesima casa del lione
, e pieni di querele, / perch' in francia i tre quarti eran rimasi.
: io son chiamato matto, / perch' i'fo vista pur di non vedere;
. f. pona, 4-96: ma perch' io già sento mancarmi l'olio e
vedemo e porti / dove toccò, perch' or lo cuopre tonde / tanto pianger
ciò che tu ti solve, / dirotti perch' io venni. idem, par.
come tutte fanno; e con questo, perch' ella era molto rea e da far
a tradimento mi vols'af- fogare / perch' a min dimanda'la parte mea; /
. uca pulci, 1-1-104: perch' io ero molto attenuata / e cosi
. buonarroti il giovane, 9-309: perch' io dica sentenza / contro a quel
0 monaco da siena, 443: perch' acertata sia / la miscredente gente, /
1 var]: « non ti maravigliar perch' io sorrida », / mi
un inventario. mazza, ii-161: perch' altri il palio non mi porti via /
non per mia maestranza, / ma perch' è sì usanza, / la qual vince
io v'alloggio, dimmi nino, / perch' io non veddi mai in vita mia
dei, / sicché per questo e perch' ell'eran mucide, / io feci
m'ha rachiuso 1 passi, / perch' agii occhi miei lassi / sempre è
in certa parte, e messere cante, perch' era grande suo amico, sì '1
è venuto a raccomandarsi a me, perch' io gli procuri qualche conoscenza. piovene
a quattro leghe. lippi, 12-27: perch' el- t abbia a raccorciar la gita
più forato e spon- gioso del piano perch' elli li possa melilo entrare l'acqua
sprimere in parte o raccontar espresso, / perch' a questo liquore / si vede tal
.. gli sguardi troppo lucenti, perch' io possa fruir quel bello ch'io tanto
la mia donna dire, / non perch' io creda sua laude finire, /
perché la spada non aveva sua ragione, perch' ella era già stata spuntata.
ne tenne in pre- gione, / perch' ella punto in lei non si fidava:
mie ragionacce. fagiuoli, 1-4-19: perch' egli è di carnovale? sentite che
di carnovale? sentite che ragionacce: perch' egli è di carnovale s'ha scoppiare.
vero motivo di quella sua rallegratura, perch' ei non avesse a pigliarla per un
le tue lettere a nizza di provenza perch' io domani parto verso la francia; e
figliuolo mio, perché ti rammarichi tue, perch' io mi parta da te? »
: lo vilan pur se rampogna, / perch' el no se vergogna. frottole d'
, 49-169: m'abonda ragione, / perch' eo gran canzon faccio e serro motti
morde / (dice il proverbio) perch' è non ha denti. proverbi toscani,
bamento e involontario a chi lo patisce, perch' egli non sa niente di ciò che
per sapere / son dimandati, ma perch' ei rapporti / quanto questa virtù t'
perché la spada non aveva sua ragione, perch' ella era già stata spuntata e nolla
alla cugina in voce bassa / che, perch' egli ha la bocca asciutta e stracca
lo mese d'o- tovre, / perch' el no se recovre, / fa'che
qual ravìa sue sviate ove, / perch' al pascal suo vero fermin gusto, /
a tirar innanzi alla balorda, / perch' il vizio rifiglia e mette il tallo
colle mani ravvolto e stretto sulla bocca perch' ella non potesse proseguire, gridava a
razionale è atto a ridere se non perch' egli è razionale. pallavicino, 10-i-116
: ho un dolore nell'anima, perch' io non ho mai dato gioia a mio
età vi vo'far manifesta: / perch' egli aveva 'l buccio tutto recchio, /
qui ricider mi convien la via / perch' io son giunto al termine proposto, /
voi non lo sentite raccomandarsi a giove perch' ei lo scampi da quel pericolo:
gozzi, 4-72: non crediate v'awisi perch' io creda / esser tenuta a dirvi
dio, madonna, donami soccorso / perch' io non mora giovinetto amando: / tu
, ui l'abbandono: / non perch' io pur del mio parlar diffidi,
: io non ti mandai in corte perch' io volessi impretirti, cioè ingagliof- firti
, siccome alla sua fine ordinò, perch' era stato uomo di sangue. leggenda
la sacra testa di murai corona, / perch' ella regge le città munite / di
che ne venga avvisato da te, perch' io sappia reggermi con cautela. amari,
che là sù regna, / perch' i'fu'ribellante a la sua legge,
chiamarsi 'cardinale ', non già perch' egli fosse il primo e principale fra i
imperador che là sù regna, / perch' i'fu'ribellante a la sua legge,
abbreviargli i giorni in questa valle, / perch' anni eterni ei goda su nel regno
certi termini. ottimo, iii-247: perch' io invochi nel mio aiutorio lo ingegno
da chi t'ha fin qui deluso / perch' hai fra lor chi te regrigna
son più beate che l'uomo, perch' elle non hanno punto di retà né
or sì or no fa frutto, / perch' ell'è dove grassa e dove rena
/ d'altra stagion pugnace, / e perch' io sia d'un'alta gloria degno
triplicherassi al iomo il lume altero / perch' uno in ciel e 'n terra avrem
/ ch'a tradimento mi vols'affogare / perch' a min dimanda'la parte mea;
., e ben dice reo, perch' elli indusse ogni retà, vizio e peccato
come di rea cosa e malvagia, ma perch' io stimandola sì fatta, mi guardassi
posizione sociale. pulci, vi-69: perch' io non ho avuto moneta da spendere
gli paterini e gli eretici orgogliosi dannati perch' elli non voglione credere sanza buon gaggio.
stare come in villeggiatura con lui, perch' egli è piacevolmente alloggiato e mena beatissima
parole: non è altro se non perch' io non ho né ebbi mai panimo inclinato
la gente ch'aveano fatta venire e perch' aveano armate le torri loro ed afforzatosi alle
potea rispirare né prosperare, e sì perch' e'fiesolani suoi nimici e vicini sempre
, 1-3-174: non restai di languir, perch' io possegga / la face eterna,
di ritornarsene anch'egli a napoli, sì perch' ei si sentiva ristaurato abbastanza, come
vennero in visione ad un soldato, / perch' egli avea bevuto vin restio.
, 54-14: se non m'intendi ben perch' io t'impetro, / pensa che
giovio, i-230: abiterà in corte, perch' el castello è troppo reumatico, con
revivisca, / non par ch'i'curi perch' io sia sentito. savonarola, iii-500
pian di mezzo / i fiorentin, perch' era rubellato, / e poco tempo
lo sconsacrato che ha detto questo, perch' io gli passi il cuore? -urlò il
l'ho mandata al signor cardinale, perch' egli mostrila alla serenissima gran duchessa sua
: / fenr lui non potè, perch' è fatato: / ma ben gli passa
mi fuor le serpi amiche, / perch' una li s'awolse allora al collo,
fermarsi e lasciarlo far, sai, / perch' e's'avesse ben ben a straccare
andar baccanti. fagiuoli, lv-85: perch' un poco la musa si trastulla /
imperador che là sù regna, / perch' i'fu ribellante a la sua legge,
ch'io vada nella sua città, perch' io fui ribello alla sua legge. giannotti
disse a coloro che lo avieno sfasciato perch' egli vedesse la donna: -ribende! ribende
nostro ricettatore. tommaseo, 13-iii-178: perch' egli è il mio signore, /
negozio: ed or no 'l veggo / perch' io 'l richiami indietro e più distinto
sì fatta, non per altro se non perch' io lo ri- contracambiassi de l'amor
dilicatamente meco, ma non posso riconvenirlo perch' egli esige d'essere soddisfatto crun migliaiodi lire
quindece ducati. marino, 1-3-109: perch' ogni mia ninfa erra lontano / e chi
lo mese d'o- tovre, / perch' el [il villano] no se recovre
che gioia è canto, / o perch' averla crea, / ma perché si ricrea
mangiare, e negandolo il teologo, perch' era ghiotto, esclamò: « né anche
e quattro italiani, tutti poeti, perch' io attendo, ed oggi con tutte
che merlin mi espose, / forse perch' io 'l dovessi a te ridire, /
periodica milanese, i-119: facciam voti perch' ella [carolina pazzini] risani presto
a filippo fosse lasciato nome di re, perch' egli desideravano acquistare macedonia per pagamento della
. buonarroti il giovane, 9-269: perch' andar costui..., /
vivande sarà ristretta la nostra cena, perch' il bue si porta più tosto per un
come si calano l'un l'altro perch' io gli tragitti di là. leopardi,
var.]: ben dico reo, perch' elli indusse ogni riezza, vizio e
la perdita è grande per le lettere, perch' egli era uomo di gran sapere e
n um punto sol tuto riffattó: / perch' esser non mi puon, le pene
adesso, /... / perch' il portargli più non l'è permesso,
: io l'ho per manna, perch' egli ha ogni sapore. fagiuoli, xi-161
è il più tosto rifugio ch'albergo, perch' in niuno altro luogo che 'n questo
cominciò a rignare. saccenti, 1-2-179: perch' egli è di razza maledetta, /
voi riguardo / mille nove ragion, perch' io più v'ami, / all'alma
che riguarda me, è troppo importante, perch' io non mi creda obbligato di parlarne
mi fuor le serpi amiche, / perch' una li s'awolse allora al collo,
che niun si rimanga d'amare / perch' a lui non ne paia esser cambiato
l'aggio, / e zo riman perch' io non so dovesse. 18
lasciamola lì: è troppo rimasticata oramai perch' io ci creda. bocchelli, 2xxrv-
.. / non va mal, perch' ei caduto allotta, / mentre boccheggia,
parole o false o stolte, / perch' abbia di morir detto più volte,
sprimere in parte o raccontar espresso, / perch' a questo liquore / si vede tal
, ma io l'ho tutte rimischiate perch' altrove è assai de la materia di
non avrei visto do- v'era / perch' io in dietro rivolto mi fossi. idem
sarà cagion di qualche male, / perch' avendolo visto un certo tale, / senz
antiqua leonessa usata in guerra, / perch' averne piacere il popul abbia, /
arte invero anch'io la leggarei. / perch' è un po'ricco, vuol rincivilire
podestà; non ti rincrescili, / perch' a quel tempo ce n'avesse due
. marino, 1-8-144: se, perch' ella è velenosa e schiva, /
pulita,...; / e perch' ella tal or non s'appiccasse, /
vostra signoria non mandi le scatole, perch' io in questi gran caldi ho bisogno di
: quel sant'uomo pregò, scongiurò, perch' io non facessi la pazzia d'andarmene
tienti in corpo un tal motto, perch' io certo, / se tu il pronunzi
foscolo, xviii-167: scriverò adagio adagio perch' ella non perda gli occhi, e
cardinali era composta di sue creature, perch' ei durante il lungo pontificato n'aveva
, 7-83: lo troverò bensì, perch' io vuo'ire / qua intorno per veder
ed io rinunzio ad essi l'incarco, perch' io, leggendo, numero i battiti
rimedio che vaglia una patacca, / perch' egli è stravagante ed alla moda, /
abiettezze, che non osavano essere intere perch' egli era squisitissimamente vile e riteneva della
davanzati, 118-7: s'aparo -no ritengno perch' a- more / d'amore -nasce,
dai compagni. caro, 10-1264: perch' agio a ritrarsi il padre avesse /
al- quanto mitico la passione, / perch' io gli dissi il mio dolore amaro
ripescarmi ci vogliono gli oncini, / perch' i'affogo sen z'altro
poter mettersi in tasca le mani, perch' eran unte: ripiego che par da
. diatessaron volgar., 340: perch' io v'ò dette queste cose,
b. corsini, 7-20: questi, perch' egli aveva opinione / che del canto
salde e quiete ne l'intelletto, perch' io sento ch'elle... non
solo e quasi senza libri: quasi, perch' io non ho se non alcuni tometti
priegovi che non mi reputiate a riprensione perch' io forse trascorra in dire di questo mio
riesce adesso qui tutto garbato, / perch' ei risana un zoppo da un piede,
giovane, 9-269: camminate. / ma perch' andar costui... / ch'
l'ostessa della torre a scossi, / perch' io son ito per lei a mulino
7-86: e'me conviene ir via, perch' io non posso / star più in
me la vostra nobil- tate. / perch' è secondo la sua volontate, / sì
, / e pero molto incolti / perch' al pubblico ben poco è chi intende
d'un certo genere son dolori troppo forti perch' io non me ne risenta. garibaldi
loredano, 2-304: scrivo risentito, perch' io non vorrei la pena degli errori
risguardo, / mille nove cagion, perch' io più v'ami, / a
amico. la tua dei 18 mi sconsola perch' io m'accorgo che tu sei caduto
/ che t'ha fatto, / perch' a un tratto / ten fuggisti come strale
parlate con poco rispetto del boccaccio, perch' egli, come delicato filosofo e molto sdegnoso
parlarne altrui. cino, iii-81-10: perch' è neente ciò ch'è 'n
pene mie, nella penitenzia mia, e perch' io digiuni ed affliggami e stea in
l'intenzion de l'arte, / perch' a risponder la materia è sorda.
nulla? / e ciò, perché? perch' è debole tanto / l'animo lor
perdute. chiaro davanzati, liv-65: perch' io tardi la dolze veduta, /
tale come commandò il primo senno, perch' egli [il mare] sia suolo delle
dunque e fate quanto è possibile, perch' io sia liberato o tenuto men ristretto ch'
osceno. malatesti, 60: chiamami perch' io venga a tutte l'otte / a
/ o tina, in carità, perch' io non faccio / questi servigi mai per
; e'ghibellini l'aveano a sospetto perch' era di progenia e nazione stati guelfi
d'alcuno non sarebbe universalmente vera, perch' egli pare che tal'uno di essi abbia
gli fosse dispiacciuto l'avere amazzato gito, perch' egli ebbe troppo la lingua sciolta,
118-5: s'aaro -no ritegno, perch' amore / d'amore -nasce; s'i'
si frapponesse fra me e lui; perch' io son stanco di ricever simili cortesie
dite loro [ai regolatori] la cagione perch' io ebbi v lire...
/ mi bagnano 10 viso, / perch' io diviso -son da l'amorosa; /
la traduzione del 'viaggio sentimentale', perch' era troppo fedele e sentiva l'inglesismo
luppa e scardina la tigna, / perch' e un tristo al fuoco ed ha
leopardi, 230: mistero gridiam, perch' a mistero / riesce ancor qualunque uman
lo mio marito non mi arà cara, perch' io sono ornai rie- scita »;
come si calcano l'un l'altro, perch' io gli tragitti di là.
magion non sana; / ma già, perch' io mi parta, erma e lontana
, / ha morte ch'el sostenne perch' io viva, / e quel che spera
e tempia voglia ardente / lusingando affienò perch' io non péra. boccaccio, vii-218
infamare di tradimento dinanzi a'signori priori, perch' io adomando che. ssi rivegia la
per passar cecco e ciapino, / perch' è ne desse loro un rivellino.
garani: e il legno prese, / perch' ei voleva dame un rivellino / a
pere cotte a dar sentenza, / perch' ella e da cittaae e signorile. b
in me l'ingiuriosa mano, / perch' i suoi detti io tema o riverisca,
facesse un po'di correzione / e, perch' era gran dama e riverita, /
a tomo gir non osa, / perch' ella non ha veste in che si chiuda
a questi occhi un rivo di lacrime perch' io possa dì e notte piangere le ferite
sermone del'amore né non lasciò, perch' ei fosse molto afa- tigado. b
la morte solo mi rivollo / perch' ho veduto l'alto dio verace ».
iacopone, 66-34: ben veio beneficia, perch' eo te deio amare, / e
e non ferire il segno, / perch' incerto fra l'arme e 'nstabil regno
., 3-28: « non ti maravigliar perch' io sorrida », / mi disse
in quel modo che mi par convenevole, perch' al- tramente, son risoluto di morire
ben, non come cardinale, / né perch' abbia 'l rocchetto o 'l capuccino.
, che non sia di miccia, / perch' io ho denti tutti rotti e
in tal guerra giovare poco, / perch' io mi sento afflitto e mezzo cieco /
di questo messer checco machiavegli: / perch' à gran capo e men cervel ch'
mentire, / « donna mi prega perch' io voglio dire » ', quel 'senza
preso avale il broncio meco, / perch' io le ho rotto non so che alberello
guerra alle vie ferrate è troppo evidente perch' io lo confuti. potremo, come
dole; / anzi del nostro, perch' ad uno scoglio / avem rotto la nave
paure e minacce mi potrai rompere, perch' io son sicura de lo spirito santo che
cuoco, che s'ebbe a disperare perch' io gli ruppi un capitolo de lo
sua si ruppe con affanni, / perch' una volta addosso gli cadette, / ch'
al bel pensiero. navarca, perch' egli avesse presa da lui qualche quantità di
non hanno bisogno d'esser rancate, perch' elle vincono l'erbe. soderini,
allor per empier tutto el grembo, / perch' era sì soave el loro odore /
[l'invidia] magra e secca, perch' è sempre in continuo struggimento, tassile
cardinali. ser giovanni, 3-456: perch' egli [il papa] abbi il
saluta e ti si raccomanda, / e perch' ha inteso che tu fai duello,
. idem, vii-149: né avverrà, perch' ei sappia di nuoto, / che
/ per una rena arsiccia ennudi cotti / perch' el loro seme semmenaro rotti. a
acconcia mensa è scontento o schifo, perch' ella non cede in sapore alla consueta sua
que'tempi assai rozzi, nondimeno, perch' ebbe limata orecchia e finissimo giudizio,
con assai gente: « e lo stendimento perch' io v'andai fue di trovare in
, lft-218: amiclas,... perch' era così povero, non temea rubagióne
e core meo, sie coraggioso, / perch' ami lo rubino sprendiente.
. i... i -seguita, perch' io 'mparo / in solo udirne le
arrivare al numero del trenta in bene perch' eravamo troppo grossi di legname. =
: la spada non aveva sua ragione perch' ella era già stata spuntata, e nolla
forse un poco troppo acerbamente, non perch' io pretenda suggenre una ferina rustichezza alle
quella casa, dispettata quella dalli amidei, perch' era rustica del corpo.
in su il sabbione del mercato, perch' erano scomunicati. leandreide, iv-12-70:
... sprezza il mondo / perch' hanno tristo sacco e piggior fondo.
, o spregevoli nipoti di schiavi, perch' io sagrinchi alla vostra vendetta il popolo
la sacra testa di murai corona, / perch' ella regge le città munite / di
/ se bisogna, il giurar, perch' altri 'l creda; / e questo è
, 24-138: in giù son messo tanto perch' io fui / ladro alla sagrestia de'
della persona è salata... perch' ella discende e passa per la vivanda e
la lunga xxx giornate per questo sale, perch' è lo migliore del mondo. m
la casa che dio v'ha data perch' ivi, operando e perfezionandovi, vi
da terra ove si dia crudel battaglia / perch' altri al mur non vegna o su
colle lor salmette / han fatto mazzo, perch' a tale strette / non ci vai
. b. corsini, i-48: perch' era di buona e santa vita / alle
che non sia di miccia, / perch' io ho denti tutti rotti e scossi.
bettina il vassoio con le pollastre lesse perch' ella scalcasse, e la salsiera con la
ne saltò fuori, e la gatta, perch' era satolla, non lo prese.
v a sent'an- drea de eman perch' eli diga messa per anima mia e per
b. corsini, 7-20: questi, perch' egli aveva opinione / che del canto
retta scorre e l'acqua incalza, / perch' ella al corso suo contraria è troppo
de venesia posso far lo salto, / perch' io non ho moneta da partire.
e all'orecchio alla signora contessa, perch' io con questo saluto intendo di dar
iscritta di tuo man salve regìa, / perch' io so di virtù hai tal valore
me fac': ma importami / poco, perch' io so ch'io non posso perdere
giova a sanar sue piaghe acerbe / perch' e'conosca la virtù dell'erbe. bandeuo
l'ingratitudine degli uomini non è ragione perch' io debba soggiacere volontariamente alla loro ingiustizia
varchi, v-897 (435-5): perch' io dentro il mio cor delibro e
avere errato / nel dì della domenica, perch' io / non l'ho, qual
nubent'intendesti, / ben puoi veder perch' io così ragiono. idem, par
. b. corsini, i-48: perch' era di buona e santa vita, /
boccaccio, vii-149: né avverrà, perch' ei sappia di nuoto, / che non
doleano d'una lor sciagura, / perch' eran sassinati come cani, / rubati a
possa saziare; grida in croce satollato da perch' era satolla, non lo prese. boccaccio
disio, onde assetava adesso, / perch' io, quanto più posso, vi ringrazio
: ho detto questo, figliuoli, non perch' io dubiti dei vostri sensi, ma
nel mio cuor tanto chiarissimo: / perch' io sia el più bruttissimo / pregoti
la più dolorosa dama del mondo, perch' ella lo vedea in tanta vergogna.
nell'orecchio mi percosse un duolo, / perch' io avante l'occhio intento sbarro.
dante, inf, 8-122: tu, perch' io m'adiri, / non sbigottir,
a filar con seco a roca / perch' ela non ti dica sboticoso. =
i-2-46: di'su, sbrigati, perch' io muoio di curiosità di sentire cotesti tuoi
poetico stil mi doni scacco, / perch' a giusta tua possa in ciel mi metti
prova all'intelletto d'un popolo, perch' ei salga maturamente e non di balzo
bettina il vassoio con le pollastre lesse perch' ella scalcasse e la salsiera con la maionese
, / follo, caro signor, perch' è devuto. refrigerio, xxxviii-
dante, lxxii-5: non credi tu, perch' io aspre vie scalpi, / ch'
sia scalpitato e soppressato dall'awersitadi, perch' e'ne fa la sua utilità.
mi credetti a pontoimo fermare; / perch' e'pioveva, io noi potetti fare;
le minacce svelar del mio destino, / perch' io scampo ne avessi. verga,
m'entra in conto alcuno, / perch' i'sono un cotale innocentino / che non
, ignorantoni, a questa divina legge, perch' io avrei stracciato loro, se non
tempo alamagna; / ma, perch' un fu caparbio più di lei, /
quale a te mi manda, / perch' io de la suo fede t'amaestri /
anareini, cv-125: signor no, ma perch' io stimava che con voi aveste un
né di sua vita è scarso, / perch' ei difenda invitto duce e grande.
non incorrere in errore niente meno grave perch' ei sia solito, vò chiamar pa-
strazi o scempie / né mi ritenga perch' ancor m'invischi. l. martelli,
sono. c. gozzi, 4-23: perch' egli era sordacchione affatto, / le
le scene, / ma morir no, perch' io non muoio bene ». tommaseo
sol fra loro facevan schermaglia, / perch' eran molti bracchi ad una quaglia.
di me, donna divina, / perch' io non truovo miglior medicina!
» / ma certo in van, perch' io / ridendo schernirò le tue lusinghe.
de h visconti da melano: « perch' io sono di cotale schiatta, io
avessi il core e 'l petto, / perch' a la somma tua pura schiettezza /
e dice che tu non abbia schifo perch' elle sieno poche. g. villani,
la ragione ivi non vale, / perch' hanno a schifo ogni opera mortale:
mia voi mi prendete a schivo / perch' io mostro esser vecchio al crin d'
e bassa è schifosissima e detestabile, perch' ella, stando buona, sarebbe ottima
; ch'ei sarebbero schivi, / perch' e'fuor greci, forse del tuo detto
m'è nato il curatore, / perch' io getto il denar per istentare, /
altri voi tegner secreto, / perch' è cosa ben pesata. ci
sface / e non si cura perch' io mi scolori. gherardi,
veniero, 5: dico di no, perch' io non son sfacciato, / com'
ove sian donne gravide d'intorno: / perch' è la bocca tua di astolfo il
lo sconsagrato che ha detto uesto, perch' io gli passi il cuore? » urlò
amico, la tua dei 18 mi sconsola perch' io m'accorgo che tu sei caduto
acconcia mènsa è scontento e schifo, perch' ella non cede in sapore alla consueta
alcuno contrario, più agevolmente si caccia perch' è alla scoperta. -allo scoperto
a ridere, a scoppia / (perch' a sua luce io questa carta vergo)
possa esser sazia / la sete tua perch' io più non ti scuopra, / darotti
, 'n vita, moro! / perch' io tanto mi scoro, / lo tuo
di arbori, e alcuni ne scortecciò, perch' ei fussino bianchi, e alcuni lasciò
, e alcuni lasciò la corteccia, perch' ei fussino d'altri colori. p
, che non sia di miccia, / perch' io ho denti tutti rotti e scossi
tu piagni, chiameti misero e dolente perch' hai perduto e se'scosso de le
/ uno scudo ch'io diedi stamattina / perch' una scotta aiutasse 'l mio verso
., i-185: cheste / perch' io peccato ci volesse fare, / se
goro e 'suoi fratelli, / perch' è barbier che 'ntacca altrui la pelle /
vedete ben che la madre natura, / perch' afagiuoli avea tal pregio dato, / degli
. bonciani, lxxxviii-i-323: non vai perch' a lui tu gli prometti, /
laudare; ma eo lo lasero, perch' eo no sapravi dire a complemente; et
la sua prima lettera non la ringrazio, perch' io, enché nemico della modestia
lei, di conoscenza fui 'nn-errore, / perch' io l'elessi a a persone
con molti affanni / legato son, perch' io stesso mi strinsi. boccaccio, dee
es pene sentire, / perch' io voglia partire / da vostra segnoria.