/ e ch'i'ho tanto pugnato mi pento. dante, vita nuova, 2
, in cui mirar mai non mi pento. ariosto, 43-106: un cane.
tanagliare. faldella, vii-499: mi pento, mi dolgo, m'arroto per
memorie. quasimodo, 87: mi pento / d'averti donato il mio sangue.
ho molto fallato, / ond'io mi pento e cheggio penitenza. - / e
. papini, 8-146: io non mi pento d'essere stato troppo franco e
poich'io mi trovo sol, mi pento d'essere / entrato in ballo. vasari
me fui degli illusi, e me ne pento e me ne dolgo; ma operava
e taccio, / e del parlar mi pento e de l'ardire, / e
morire. et esso dicea: io mi pento de'peccati miei. ed alcuno gli
ad ogni novale, e me ne pento; non avrei saputo nuove perfidie; noia
ne rendo in colpa, e me ne pento; / che tanto affanno a gran
/ ho pur talora, or me ne pento assai. firenzuola, 534: io
e ch'i'ho tanto pugnato mi pento. dante, par., 27-51:
. anonimo, ix-1077: assai me pento del sacramento; / ma non è usatu
ho pur talora, or me ne pento assai. tasso, 6-iv-1-174: il gran
v.]: 'dia- pento '. termine greco usato per dinotare un
. d'annunzio, iv-2-594: mi pento amaramente d'aver accettato questo ufficio di
colpa » e dico « me ne pento ». bisticci, 3-19: con questi
discredo e mi disdico, che mi pento e mi batto il petto; e non
se mai il dispettai, io me ne pento. salvini, quarantotti gambini, 4-195
ho pur talora, or me ne pento assai. -dominare, reggere;
bibbia volgar., x-172: non mi pento, se io vi contristai per altra
quel traditore / mi vergogno, mi pento e mi disdico. manzoni, pr
giornate / mi doglio meco e mi pento sovente. redi, 16-iv-265: arruotando
, 1-171: amore » io non mi pento / d'esser ferito de la tua
crudeltate è virtute, e non mi pento / ch'ella sia nel mio cor,
da lentini, 21: molto tardi mi pento, / e dico che follia /
a un foscoliano, e me ne pento, la ia edizione dei * sepolcri '
: di questo sol meco mi doglio e pento / che bruttamente a tonorato tetto /
quello che si è gettato. mi pento ora delle superflue spese che ho fatte fare
guittone, 135-13: dell'offese forte pento e doglio; / in ginocchion mi
/ e della grande impresa non mi pento. cellini, 2-48 (384):
vietato traffico. foscolo, xv-390: mi pento... grandemente del tempo rapito
ti vai dir poi « i'me ne pento », / quando ti trovi involto
ch'io feci l'uomo i'me ne pento. 2. che esprime comando
credo questa ser (s'io non mi pento) / cenar con menedemo mio sodale
: d'aver fatto il mio debito mi pento, / or che la cosa è
che io sono indiscretissimo, né mi pento d'aver questa pecca. caporali, i-128
, / miro quella e già mi pento. g. raimondi, 3-38: rievocava
vizio. ariosto, 117: né mi pento d'amar, né pentir posso,
geloso... e me ne pento, quando ci ripenso seriamente.
per te sono, e non me 'n pento, amore: / purché tu lei
; / e mi dolgo, e mi pento del passato / tempo, da mi
, iii-12- 132: non mi pento dell'aver sanato secondo il mio giudizio
belli occhi ond'io mai non mi pento / de le mie pene, e
6-ii-170: temo talvolta, e poi mi pento / d'aver temuto, e sento
, / miro quella, e già mi pento. romani, 29: mira,
da lentini, 21: molto tardi mi pento, / e dico che follia /
da lentini, 21: molto tardi mi pento, / e dico che follia
fu'vana in giovanezza? io me ne pento, e vorrei sodisfare se io feci
'è soverchio desiderio, me ne pento, e mi contenterei di parecchi),
il vecchio, 2-3: del salir mi pento, / sì tutto a parte a
seppellire il carnovale, e me ne pento; non avrei saputo nuove perfidie;
ha portato i versi; e mi pento delle accuse: ad ogni modo sono
mio non fu delitto, e non mi pento. alfieri, 4-77: grandissimo sempre
che io sono indiscretissimo, né mi pento d'aver questa pecca e questo difetto con
. ciaj, lxxxviii-1-387: io mi pento di cor, che scorso sono / nel
. carducci, iii-12-132: non mi pento dell'aver sanato secondo il mio giudizio
no, ch'io non mi pento: / vanne lontan da me! scalvini
da lentini, 21: molto tardi mi pento, / e dico che follia /
un bel petto / più celebrar mi pento. chiari, 1-iii-112: chi mai immaginarsi
terra. rinaldeschi, 1-186: io mi pento aver
, di molti di quelli appunti mi pento, anche perché adesso conosco il minuto insistente
saldasser le mie piaghe: or me ne pento. tasso, 13-i-580: se da
piantar là tutto e finirla, mi pento perfino d'aver incominciato. nievo, 128
fagiuoli, '-148: quanto mi pento / che da piccin non mi aggiustò il
, di pingere'), agg. (pento, pincto). ant e letter
/ disse in gaeta verso un sciocco pento, / un pazzo ch'in forsi era
fronte pulita e 'l mantello del viso pento a dietro, sai, che mostra
col dorato lui, di che or mi pento. v colonna, 1-46: tanto
lavora, / « que fa sta « pento? tropo se demora. / l'
k'igi no laxo andar la soa pento ramenga. fiore [dante], i-205-2
gioventù. jahier, 2-9: non mi pento... di aver scelto di
recinto ed essendo questo presso di noi pento quasi del tutto e mozzo anche quel
d'europa. graf 5-1023: mi pento e prometto / di non cascarci mai
/ scalo gentil, che del salir mi pento, / sì tutto a parte a
sempre più mi accuso meco stesso- e mi pento dell'imprudenza commessa scrivendovi quella lettera che
al cor me ne ristringo, / men pento, men vergogno e me ne dolgo
, e via, se non mi pento, / darò nella ribeca, / e
, il padrin. sempre più mi pento del mio correr troppo a impromettere e
. leopardi, iii-223: io non mi pento della condotta passata, ne bramo cangiarla
/ or mi glorio, or mi pento, or cresco, or scemo. m
: beatrice è una sciocca. mi pento moltissimo di essermi con essa rimaritato.
. carducci, iii-12-132: non me ne pento, se bene per questo mio 'correggere
ella m'ha for di noiosa noi pento / ed a ciò m'ha che più
ed a ciò m'ha che più piacerne pento; / però s'èn forte forzosi
amore: / en onne forma èi pento, ed en onne colore; /
tal per te sono, e non men'pento, amore, / purché tu lei
ch'io feci l'uomo i'me ne pento, / ché sopra me ritorna questa
verga, 7- 666: non mi pento di avervi lasciato sfogliare pazzamente 'le
. carducci, iii-12-132: non mi pento dell'aver sanato secondo il mio giudizio
a marchioro, se a'no me pento. mo casi ch'a'vegnirè smenzonà pf
piè la fiamma, e non men'pento. de sommi, 1-23: - la
cor me ne ristringo, / me 'n pento, me 'n vergogno e mene dolgo.
? io teco, e non me 'n pento, / morir promisi, e già
amore. giuglaris, 383: non mi pento altrimente d'aver definito il mondo una
a un foscoliano, e me ne pento, la ia edizione dei 'sepolcri'.
a me, e del mio dir mi pento: / sì l'ira il rimembrar
18: di tal doglia ancora non mi pento, / pensando quanto amor m'ha
questa ser (s'io non mi pento) / cenar con menedemo mio sodale.
. anonimo romano, 1-106: era pento uno grandissimo mare, le onde orribile
pascoli, ii-723: io non mi pento d'aver fatto sì che quelli i quali
peccati in vita mia, e me ne pento; ma quello di sommettermi a un
. matteo correggiaio, 13: io mi pento, car mio cavaliero, / ed
martello, 6-1- 698: mi pento di qualche termine un po'sprezzevole qua e
: non osai, e me ne pento. -gusto estetico, capacità critica
da lentini, 21: molto tardi mi pento / e dico che follia / m'
or tardo accorto del mio error mi pento / fatto specchio et essempio a ogni
, cotali elogi e attributi io non mi pento di aver dati a'suoi di
piano. fucini, 284: il pento, dopo molte corse avanti e indietro e
dio, o dio, io me ne pento ». -mal vezzo-, v