amor congiunto. idem, 364-11: pentito e tristo de'miei sì spesi anni
seconda temerità. nievo, io: era pentito del malfatto e disposto a rimediarvi con
. pratolini, 2-213: si è pentito di essersi lasciato andare a delle confidenze.
, / a mangiar cominciò del pan pentito. -levarsi, togliersi gli anni
/ a te ricorro, e con pentito core / veggio e non nego il vaneggiar
che io sia since ramente pentito delle mie giovanili balordaggini, e risoluto
il furor pugna! chiabrera, 341: pentito al fine / diè bando al mondo
, sai., 5-244: se poi pentito si batte le cosce / altro che
l'ingratitudine dei beneficati non vi faccia pentito del benefizio; ma v'insegni operarlo
avea domandato mercé, e che era pentito del malfatto e disposto a rimediarvi.
, / da cui pria calcitrante e poi pentito / chi pur dianzi l'offese ottien
punto nella sua vanità, ovvero già pentito di cotesta sua capestreria, raccolte borbottando
. doni, 3-67: mi son pentito mille volte di sapere scrivere, perché tre
suo genero. questa cosa mi causava molto pentito di tanti mali causati con tante dissensioni alla
conosce il suo errore, n'è pentito, e m'ha fatto dire da molti
via. tu stesso un dì potresti / pentito pianger l'acquistato regno.
che il poeta non ne apparisce tanto pentito quanto forse vorrebbe. compiangitóre,
un sentimento vivo, acuto); pentito delle proprie colpe, pieno di rimorso
poco: però io mi confesso negligente e pentito. marino, 4-9: si confessavan
giusta, non si è egli poi pentito di essersi, con tanto dispiacere del
e dolori / sì gravi, che pentito e confessato / ebbe di morte i
lode e di conforto a un principe pentito e confesso? io credo di ri
fatti dovesse tenere. alfieri, xiii-79: pentito sei? preso hai miglior consiglio /
di contrire), agg. amaramente pentito (di una colpa, di un fallo
che il poeta non ne apparisce tanto pentito quanto forse vorrebbe. soldati, iii-167:
converse / verso dio maddalena il cor pentito, / ella tutto il cosperse / traboccando
, /... / se poi pentito si batte le cosce / altro che
converse / verso dio maddalena il cor pentito, / ella tutto il cosperse /
, v-184: 10 non sarò mai pentito d'onoraria e di celebrarla, e di
.. ». s'arrestò, pentito di ciò che stava per dire. pavese
la gloria, ch'allora poi, pentito del male da me perpetrato, ma non
, che se di poi se ne fosse pentito. salvini, 22-221: io lui
. foscolo, xv-238: io rivedeva, pentito quasi, le ultime prove di stampa
m n s r. -deluso, pentito. l. salviati, 19-61:
figur. ritornato in sé, ravveduto, pentito, emendato. cicerchia, xliii-356
dignitario ecclesiastico o politico, dal peccatore pentito al curioso importuno. piovene, 5-353:
, dipintore d'insegne, peccatore mal pentito, delinquente profugo dalle carceri di huelva
non corrispondere assai cordialmente: troppo già pentito della freddezza non disdegnosa ma spensierata con
sua fattura, che si fusse pentito d'averla fatta. b. davanzali,
, 4-19: il pontefice, ancorché fosse pentito della durezza dimostrata sin allora contro i
: chiozzini, esorcizzato dai domenicani, pentito, sostenne poi con lui ima disputa in
; eziandio se io me ne fossi pentito, vedendo io che questa epistola vi contristò
vidi tanto; / e 'l più pentito lo rendei, che mai / si trovasse
chioz- zini, esorcizzato dai domenicani, pentito, sostenne poi con lui una disputa
una sua fattura, che si fusse pentito d'averla fatta. machiavelli, 740:
non ha nulla della caparbia febbrosità del pentito che vuol far proseliti. amore
e poi si rode, / tardi pentito di sua feritate. castiglione,
... non si è egli poi pentito di essersi con tanto dispiacere del granduca
tansiuo, 128: finsi, e pentito poi ne piansi indarno, / (
ed infaticabili assalti. monti, iv-356: pentito di tutte le fiere cose uscitegli della
ancora di figliuol prodigo; ma non pentito, come lui, sebbene in cenci,
d'aspettarla, e... pentito d'averla più stimata di quel che
e mesceva. pirandello, 7-80: pentito, spaventato, corse a chiamar la madre
. fagiuoli, vii-50: eccomi qui pentito, / e rannicchiato tutto in un
affannato e gramo. -ant. pentito, dispiaciuto; scontento. dante da
studi. beltramelli, iii-785: grandissimamente pentito della sua passata miscredenza, aveva aperto
5-62: suo padre, / forse pentito e gravido d'affanno, / la ritolse
fallace, 10 ti rifiuto, / pentito assai d'averti unqua creduto, / de'
strumento, ecc.). pentito già dell'impegno. filicaia, 2-2-320:
impentito, agg. ant. non pentito, ostinato nel male.
. ant. e letter. tivo e pentito (v.). impensierito
piccolomini, xxv-2-35: io mi son pentito mille volte d'averci mandato mio figlio
uduppo, avirà e altri che, pentito, volse subito ritornare da me con
2-ii-658: il pubblico italiano dunque più pentito che mai di non aver saputo incatenare in
de'mortali / o preghi usati da pentito core / passaro al ciel, e
. brusoni, 101: se non pentito, disgustato della propria risoluzione, già
il figlio, a piede libero, pentito e sottomesso. 5. polit.
se fatto oggi l'avessi, doman sarei pentito. tommaseo [s. v.
levi, 6-228: qui tacque, quasi pentito di aver parlato troppo: ma aveva
i-747: l'elettore di sassonia, tardi pentito della pace di praga, studiava d'
cielo; / e, tardi allor pentito / d'aver creduto all'elemento insano
se ne tornò alla sua modona, non pentito ancora d'aver poetato e risolutissimo di
tasso, ii-155: a te ritorno pur pentito e gramo, / come augellin dall'
il gra- tarol mi facevano presso che pentito d'essermi preso l'impegno che la
dal cordoglio. brusoni, 6-243: pentito il cavaliere del suo trascorso, tenutala
, / ch'a te ritorno pur pentito e gramo, / come augellin dal-
il tentativo] irriuscibile, se n'è pentito. g. bentivoglio, 4-757
decto più al dì presente, / pentito veramente, / chiedo perdono cum ciera
poi, sia che basilio si fosse pentito d'averla citata, sia che si
i contadini retrogradi e presuntuosi e dicendosi pentito di esser venuto via dal piemonte.
tu salvo sei, e il duca ornai pentito / di più miseri farci che non
, si mostrò tutto catolico, tutto pentito, tutto divozione, allettò, lusingò,
... non si è egli poi pentito di essersi, con tanto dispiacere del
1-131: si crede che il pontano pentito puoi d'aver fatto quell'orazione la
: il cardinale mazzarino se n'era pentito, provandolo intelletto macchinativo e tutto contrario
9. nel linguaggio ascetico: mortificato, pentito, ravveduto. segneri, 5-3
le maddalene: mostrarsi ipocritamente umile e pentito; atteggiarsi a bontà, a mansuetudine
, n. 47. -mangiare pane pentito o del pan pentito: -mangiarsi qualcuno in
. -mangiare pane pentito o del pan pentito: -mangiarsi qualcuno in un boccone: v
le mie mani! -manicare pan pentito: v. pane. -manicare se
al mondo. brusoni, 6-243: pentito il cavaliere del suo trascorso, tenutala
marmotta: assumere un atteggiamento dimesso, pentito, umiliato. f. f
d'avere errato o si chiama pentito. 'ora dice mea culpa. direte
scornato lucifero, e te con meco pentito. • 7. meco medesimo
, noiato della sua moglie lombarda o pentito d'averla menata illegittimamente,..
. buonarroti il giovane, 9-581: pentito, se 'l buttava in pezzi a'piedi
magno, 82: peccai stolto, e pentito a mercé vegno, / come uom
, iii-31: gli parve [all'apostata pentito] che la vergine lo mirasse con
dio s'avvede del suo errore e pentito ritorna a la via dritta. tasso,
venni in grado al tiranno? ed or pentito, / parte mutai. tommaseo [
bianco piè della sua donna morse, / pentito forse e senza tosco et ira,
235: mira il nipote, successor pentito, / morto alla fama ed al
imperocché il popolo vario e mutabile, pentito de l'errore,... fece
io da bel principio devo farmi trovare pentito e confesso oppure offeso e negativo.
dormire. pascoli, 1475: invano / pentito allor, lagrimava, nicchiava, strappava
fui maritata, / che poi, pentito ch'io gli fossi data, / femmi
del rosso, 65: nondimeno sendosi poi pentito di tale sua ostinazione, e fece
certo ella avrebbe perdonato vedendolo compunto e pentito del suo tristo ed obliquo operare.
osanna, dei tripudi che il peccatore pentito suscita nei canti sacri. -per
secchi ragionamenti, credo che ne siate pentito e vi paia esser entrato nell'ostaria
io canti la palinodia, faccia il pentito, e perché? soffici, v-2-738:
ma la frusta vuol darti il pan pentito, / e lasciarti, com'or,
. -far mangiare a qualcuno il pan pentito: farlo pentire amaramente. nomi
6-40: io gli farò mangiare il pan pentito / se in casa la versiera non
lasciate andare, ché mangerà il pan pentito, il furfante. lippi, 2-2:
, / a mangiar cominciò del pan pentito. fagiuoli, 1-7-8: la meschina
/ mangia senz'alcun prò del pan pentito. anonimo [in giuliani, ii-316]
; [ti converrà mangiar il pan pentito, / e tutti i sonni non
, iv-398: 'mangiare il pan pentito ': locuzione nostra popolare che significa
-le apparenze fanno mangiare il pan pentito: ingannano, inducendo a comportamenti di
gerindo mio, fanno mangiar il pan pentito a più d'uno. -le
finito di parlare che già se ne era pentito, magari era un passo falso,
la soddisfazione di vedere un tal uomo pentito de'suoi torti e partecipe, per dir
mai prospere in questo mondo e chiamerassi pentito nell'altro, e amaramente avrà da
se gl'interpose che il primo morto o pentito non fusse. b. segni,
della lunga / tua pazienza ti vedrem pentito? mazzini, 69-271: l'indifferenza,
s'avvede del suo errore, e pentito ritorna a la via dritta. ochino,
, 24 (404): s'è pentito de'suoi peccatacci, e vuol mutar
ridursi a, in penitenza: dichiararsi pentito e disposto a riparare peccati o offese.
gozzi, i-3-5: ora che mi sono pentito della mia passata vita, non mi
poi, sia che basilio si fosse pentito d'averla citata, sia che si fosse
rasciugati. = comp. di pentito. pentitismo, sm. neol
il fenomeno dei pentiti (v. pentito, n. 1); tendenza
il verdetto deve rispondere. pentito (part. pass, di pentire)
, e poi si rode, / tardi pentito di sua feritate. boccaccio, dee
dio s'avvede del suo errore, e pentito ritorna a la via dritta. campiglia
assemblea, si mostrò tutto catolico, tutto pentito, tutto divozione, allettò, lusingò
rimase solo, si trovò, non dirò pentito, ma indispettito. carducci, iii-15-136
e il tremore del cuore amante e pentito. jahier, io: questo bambino
della tua preghiera / il tuo bambino pentito, papà, che piangeva. bacchelli
e sembrava segno che non fosse ben pentito e ricreduto. -sostant.
lucia, 331: le lagrime ardenti del pentito cadevano sulla porpora immacolata di federigo.
giorno aldo stefano tisei, un altro pentito venuto a dipingere davanti agli occhi dei giudici
: enrico fenzi, l'ultimo grande pentito della storia del terrorismo, racconta quello
/ però che tu te ne sarai pentito; / non so se indrieto più ritornerai
mondo; ed ora son dolente e pentito. a. nani, lii-5-489: ha
dell'imperator suo padre, che fu pentito a morte di aver a lui in vita
sua voglia, n'è imbarazzato e pentito, brama vivamente un accordo. carducci
rivedere quel signore. e già son pentito di non avergli dato la lezione che
che meritava. borgese, 6-109: ero pentito dell'ira e dello stolto sgomento.
del giudeo...; ma poi pentito, si misse a scalare il balladuro
col nominar le perle candide non è pentito l'autore di averle dianzi nominate cerulee.
pratesi, 5-102: felice, con viso pentito ma con un po'di sogghigno,
. -far mangiare a qualcuno il pan pentito; mangiare il pan pentito: v.
il pan pentito; mangiare il pan pentito: v. pane1, n. 17
pane1, n. 17. -far pentito qualcuno: indurlo a provare rincrescimento.
accorso con tali forze da far quasi pentito carlo della sua impresa. -rendersi
sua impresa. -rendersi, venire pentito, pentito e confesso: pentirsi di
. -rendersi, venire pentito, pentito e confesso: pentirsi di una colpa
comesso errore, e rendendosi mille volte pentito, gli chiedeva misericordia. -provare
di pentuto, var. ant. di pentito (v.) pentuto,
.) pentuto, v. pentito. pènula1, sf.
di perfezionare i suoi studi, tardi pentito di sua durezza, racconsolossi e immantinente
risulta di fatto né rende suono di animo pentito o peritoso. 3.
perpetrata in anversa. agostini, 14: pentito del male da me perpetrato. mazzini
, / a mangiar cominciò del pan pentito. brusoni, 694: soleva dire che
i-180: nella edizione seconda, o pentito o placato ch'e'fosse, tacque tanto
f. frugoni, 4-124: io sono pentito et in me fremo, / ché di
di fatto né rende suono di animo pentito o peritoso. -radicato nel mondo
suoi amori. brusoni, 6-244: pentito il cavaliere del suo trascorso, tenutala
che se ne sarebbe ancor un giorno pentito. cesarotti, i-xvu-229: io l'
della tua preghiera / il tuo bambino pentito, papà, che piangeva. lecchi
e pre suntuosi e dicendosi pentito di esser venuto via dal pie
stesso l'inviti e tu stesso -purché pentito venga -lo previeni e l'abbracci. bontempi
autunno come era serio, preoccupato, pentito? 42. ant. pala
una vita dissoluta e sregolata, ritorna pentito e rinsavito alla propria famiglia o al
fuori di casa o del partito ritorna pentito e riammesso. tecchi, 13-159:
, / a mangiar cominciò del pan pentito: / e quant'ei far solea,
di quella storia, s'arresta quasi pentito. -che si manifesta secondo l'
rabbia e l'abbattimento del dolore disperatamente pentito. = voce dotta, lat
: rultini confessò a mariucci ch'era pentito di aver questionato con ciappi. moravia
opera mia; né mi sono però pentito d'aver tentata l'ultima prova per
. ora... mi son pentito d'aver distrutta la tela d'un pio
da perfetto collezionista, era bell'e pentito: -muller, vai tu da vollard.
temerario, promette, e poi, pentito, / da rimorso crudel, quasi
o peccaminoso e vi ha rinunciato; pentito. m. villani, 10-67
da qualcosa o qualcuno, anche perché pentito del suo agire o appagato dalla sua
-per estens. riammissione di un peccatore pentito ai doni della grazia divina. segneri
. è. casaregi, 26: alfin pentito all'amoroso e buono / suo genitor
vergognoso oltraggio. brusoni, 6-243: pentito il cavaliere del suo trascorso, tenutala
-figur. richiamo a sé dell'uomo pentito del peccato da parte di dio.
quel vostro signor dalle piagge, forse pentito, per riallacciare, sarà a lui che
tutto il mondo, purché ne siate pentito di cuore, io posso assolvervi in un
a tutta forza, / il suo fuoco pentito. = comp. dal
le dio nei confronti del peccatore pentito. somme ricevute fino ad ora
il corrispondente riavvicinamento di dio al peccatore pentito). s. anseimo volgar.
riconosciuto. 7. ant. pentito, ravveduto. m. villani,
e sembrava segno che non fosse ben pentito e ricreduto. -deluso.
: sarà caduto in animo che io, pentito di mia vecchia opinione e rientrato in
locuz. rientrato in sé: ravveduto, pentito. g. gozzi, i-1-158:
il publico italiano..., più pentito che mai di non aver saputo incatenare
senta, /... / e pentito e rimorso, umilemente / non vi chieda
: aveva voluto dire che io mi sarei pentito perché avrei rimpianto di non esserci andato
cosa, altri muta proponimento, quasi pentito d'averla detta. sacchi, 2-121:
tratto disappunto, contrarietà. - anche: pentito. gravina, 283: quando da
faceva credere che francesco fosse per tornare pentito, emendato, ragionevole, ma specialmente
. atanagi, xxxvi-170: vengo ora pentito con gli occhi di lagrime pregni,
pentènte). ant. che si è pentito dei peccati o degli errori commessi.
tutto ripulsate. marino, 1-2-169: pentito alfin piangendo e sospirando / t'accorgerai
. donato degli albanzani, i-129: pentito incontanente, benché tardi, e confuso di
però ricordare che subito dopo io mi sono pentito, no ritrattato, ti ho chiesto
, a mezza strada, s'era pentito ed era tornato a casa.
m'ha mandato, / e'son pentito mille volte poi / che io non le
e poi si rode, / tardi pentito di sua peritate. boccaccio, dee.
con tale sacrifizio di cuore umiliato e pentito, impetrò egli tanto favore del cielo che
ch'altri dettò fra gli ostri, / pentito, e 'l pianto ond'ebbe i
a tutta forza, il suo fuoco pentito. -per simil. che arde
, 16: pasquale d'amico, pentito con alle spalle un criminale 'cursus
nella bocca: con tono umiliato, pentito. tecchi, 12-69: si trovò
no: qui la commare al voler mal pentito / con scherzo saporito / dice:
, sazio ormai delle publiche occupazioni e pentito delle malvagie commesse operazioni, ritirossi in
: ella supponeva ch'egli si fosse pentito delle sue confidenze di qualche ora prima
, che tolga giù di sella il pentito religioso in questa sua ricerca e che
, novello mida, di fame noncome quegli pentito e lasciò l'oro a'suoi becchini.
stringe / che il piè, torno pentito: e liberiate / non vò, se
gandolfi ch'egli dirige. 8. pentito. oliva, 852: non solamente
a tutta forza, il suo fuoco pentito. 4. incoerente, sconclusionato
, si affrettò ad aggiungere, forse pentito del proprio parlare scoperto. -disposto
pente e scusa chiede, / ch'è pentito si vede. g. gozzi, 1-46
rabbia e l'abbattimento del dolore disperatamente pentito. de sanctis, lett. it
assenzio, / dei prodotti. damnai pentito il senso trabocchevole, / tra me dicendo
frugoni, 4-124: misero, io son pentito et in me fremo / che di
: di questa reticenza si era subito pentito, ma il discorso con bakùnin aveva
, / della promessa sua tristo e pentito, / per non guastar la patria e
caparbio ancora, / o sommesso e pentito? monti, i-5-97: era monroso
a credere che per aventura voi, pentito della credei sentenza che sopra della persona
1-131: si crede che il pontano, pentito puoi d'aver fatto quell'orazione,
una vergogna di venir lì come un pentito, come un sottomesso, come un miserabile
: e può mostrare come svevo, pentito di codesto mistico indugio, ritorni d'
un altro, che adesso ne sono pentito. -esaurire le copie di un libro
fuggito, spulezzato via come un ragazzo pentito spaventosamente della sua prima malefatta. pirandello,
e dolori / sì gravi che, pentito e confessato, / ebbe di morte i
, e se ne tiene sprezzato e pentito d'averti scritto. rovani, 3-i-162:
cattaneo, vl-1-304: 1 sentimenti del pentito sono come metallo squagliato che scorre ove
, ii-197: il cavaliere, squilibrato, pentito, vergognoso, ma non istupidito del
falcone di questa 'mafia parallela'è stato il pentito francesco marino mannoia nel 1989 »,
rovani, i-158: il tenore amorevoli era pentito e strapentito d'essersi impigliato in quel
extra (v. extra) e da pentito (v.). strapèrdere,
gufi accorda i suoi / di cuor pentito spaventosi affetti. = agg. verb
, sm. nel linguaggio giornalistico, pentito le cui rivelazioni assumono decisiva importanza in
(v. super 1) e da pentito (v.). f. giustolisi
una persona a rischio di attentati, un pentito di mafia, un collaboratore di giustizia
, riscattato. agostini, 14: pentito del male da me perpetrato, ma non
prima e poi si rode, / tardi pentito di sua feritate. machiavelli, 1-i-176
con voto / temerario promette, e poi pentito / da rimorso crudel, quasi da
vita eterna. giordani, viii-53: pentito di avere con quel cenno tentata la curiosità
non può farmi che bene, e pentito di non averlo continuato. -reggere
: come se il vignola si fosse pentito della cornice soppressa su'pilastri, l'ha
conseguire un vantaggio. piede libero, pentito e sottomesso. segneri, ifl-2-119
trafitto / di stomaco e di viscere, pentito / tornava 'n giù, col far
lat. trans 'attraverso, oltre'e da pentito (v.). traperfètto
al frate, ch'era umiliato, e pentito e pazientemente avea portata quella disciplina.
goldoni, x-714: egli è di già pentito, ed ha promesso / chiedervi scusa
abati, 1-305: fratello, io son pentito / a sì dura novella / mi
ogni appetito, / fratello, io son pentito. baiatri, 237: grazie al
l'altro, trepestando i piedi, già pentito del tempo concesso. = deriv
proprio e per mandato, e poi pentito e morigerato, d'essere stato tale prototipo
la destra, e benedice vittore umiliato e pentito. g. gozzi, i-18-237:
o santo, / d'un cor pentito e umiliato il pianto. manzoni, pr
, s'ebbe a sommergere; e pentito dell'audacia sua, disse: « altro
candore: / e fingendo d'aver pentito il cuore, / lo richiese di guida
100: il popolo vario e mutabile, pentito de terrore o forse temendo che 'l
collaborante, sm. e f. criminale pentito che collabora con la polizia o la
popolo della notte, ha il suo pentito. = locuz. ingl.
esistenza un collaboratore della giustizia, un pentito. il giorno [2-viii-2000]: è
[anfràs hegeds] anche il grande pentito dello stalinismo esteuropeo, nell'ungheria pacificata da
« in questa materia sono un grande pentito, non ho comprato titoli, non ho
: un'altra indiscutibile 'qualità', il pentito la individuava nell'abilità con cui riina,
diaverespesodipiù. = comp. da male1e pentito. malpostura, sf. letter.
sm. polit. nel linguaggio giornalistico, pentito le cui rivelazioni assumono decisiva importanza in
persona a rischio di attentati, un pentito di mafia, un collaboratore di giustizia
stampa [21-ix-1982]: è superprotetto il pentito che accusa 87 boss mafiosi.