ghislanzoni, 16-230: ora che ci penso... converrà bene che il
satirico. menzini, 5-183: non penso darlo a questo pelapiedi / che,
. rinaldeschi, 1-158: questo capoverso penso che si pone per quini il cantore
scopra, / né altro i'bramo o penso o altro ordisco. atanagi, xxxvi-185
su questo seggiolone per cicalarvi, i'penso di trattarvi un tema il più orecchiuto che
. targioni tozzetti, 6-19: io penso di fare una carta oreografica, presa
tutto quello che io... penso ed amo di più. -ente,
da infilare. capuana, 1-iii-52: penso che queste misere creature, degne di
se queste note sono un po'scucite, penso che ti potranno essere utili lo stesso
mi metto, / e al carattere penso originale. guadagnoli, i-i- 1 io
navigato per settimane sempre in linea retta. penso che anche questa gente sia originaria dell'
. d'annunzio, iii-2-1036: se penso alla mia [anima] d'allora
/ che. cco. lo core i'penso a voi e veglio, / mirandomi
d'annunzio, iv- 1-525: non penso a discolparmi, non penso a difendermi.
1-525: non penso a discolparmi, non penso a difendermi. oramai tutto è finito
colori. pascoli, i-51: io penso ai panforti fiorati che sono tanto più belli
e maturazione. alfieri, 5-210: penso allor di porla in monastero; /
o il dicembre s'indugia ancora? penso / che se tu muovi la lancetta al
bonifacio. idem, 3-253: io penso che non v'è né anco entrato,
esopo volgar., 4-35: io non penso dolce bene essere quello che è inamarito
sul cataletto. ungaretti, xi-167: penso all'orrore di adamo e èva quando
e lodevoli cose, non per questo penso che a ragion io possa essere ripreso
esopo volgar., 4-35: io non penso dolce bene essere quello che è inamarito
de l'ospitalità,... penso di trovar qualche occasione a ciò che
testa dalla parte del muro, e penso a gigetta. alvaro, 20-22:
patti ». saba, 560: penso le mani, le tue belle mani.
o caro antonio mio, quando mi penso / vezo che soferendo e sol per straca
ovazioni, trionfi. monelli, 2-no: penso che nessun trionfo sulla via sacra,
1-721: nei miei lunghi ozi forzati penso molto. pirandello, 7-78: in
]: verso la fine di questa settimana penso partirmi per ostende, con animo di
, 8-177: -con la dovuta discrezione, penso che saremo d'accordo: né anagni
mio. castiglione, 2ii- 80: penso bene che più facil cosa mi fosse incorrere
. cecchi, 5-409: peccato, io penso sempre che la trippa non mi piaccia
letto. d'annunzio, v-2-88: penso a quello specchio che io portavo appeso
virtù palese. niccolò cieco, lxxxviii-n-192: penso il secreto in che natura pose /
anche sostant. aretino, vi-549: penso godermi di quella donna di cui ha
me ne dispiace. vittorini, 5-283: penso al marco amico del protagonista di questo
volponi, 2-395: -intanto ci penso io, -disse,... mettendosi
bella facciata, bel vestito... penso perciò che possa dirsi: questo vino
. 1. guicciardini, 13-iii-235: penso che ognuno esaminerà el panno che vi
reale che esista, che per una madre penso sia il cuore dei propri figli.
da'miei deliri io mi risveglio, / penso che altrove almen, se non paraggio
e b. de pisis, 1-251: penso ai silenzi delle camere parallelepipedi.
novero stragrande delle difficoltà che più ci penso e più mi persuado mi si pareranno davanti
ciò che si riferisce a me: penso che ciò sia in relazione col fatto di
m'è nulla il mio morire, se penso al parricidio. nievo, 529:
parrocchia ha delle rendite: come parrocchiana penso che le rendite dovrebbero servire in casi
dominici, 1-191: su questa parte penso ci si potrebbe fare alcuna differenzia da una
vegliata. pascoli, i-72: io penso che nella sua vita [del leopardi]
c. i. frugoni, 1-6-105: penso che per me sia buon partito /
più conti, lo piango. poi penso che si strapazano come bestie: pqf
betto da pisa, 339: madonna, penso forte / de la mia natura,
i-3-70: con vecchiezza a tergo / penso come ver sera / con penna passaggera
alla guancia sostegno, / e meco penso e ricontando ve- gno / mio cammino
pasto. galileo, 3-1-15: penso che taluno di loro, per dar
, perché non ho tempo, ma penso di fuggir la scola per un mese e
d'annunzio, iv-1-4: sorrido quando penso che questo libro... è stato
, opinioni. mazzei, ii-76: penso che se tommaso si volesse patteggiare con
paura, e agli uomini / io penso come a foglie. -mancanza di
, 77: io mi mortifico quando penso che lei, così di continuo occupata in
me, v'ò scritto, e questa penso arete alcun dì più tosto che lui
son troppo dolce di cuore, non penso che a levar di mezzo gli ostacoli,
e sono per non troppa quantità; penso che xiiii lire me gli ricoglie, e
l'onor, la dignitade, / non penso darlo a questo pela- piedi, /
tre belle arti. ora quanto più ci penso ad animo posato, tanto più mi
: del mondo una fantastica figura / penso di far con pellegrin disegno, / e
tutto insieme. gilio, l-11-112: io penso che la pilliccia fusse lunga,
, 1-163: a queste scioccherie non penso un pelo. monti, vi-80:
di pescina. sermini, 56: i'penso molto in quel proverbio antico, /
foglietta, 185: -perché state voi così penso, padrone? -io sospetto di qualche
il mio dal tuo pensiero, / penso a che pensi, o bella mia
mi penta del male il quale 10 penso di fare loro per la malizia de'loro
.. più profondamente di ogni altro penso e trattò dialettica e storia, definendo lo
morovelli, xxxv-1-378: giocando / penso perire / e mal soffrire /
dio in sé. cino, iii-45-10: penso tanto a questo mio lavoro, /
/... / in fra me penso che per mia fal- lenza /
tutto, non l'ho trovato e non penso di trovarlo più. mazzini, iv-1-4
dicevo. mi rispondeva: fumo; penso; prendo il caffè. e non c'
composto-di non so che cosa e che io penso risultato dalla tua purezza e dalla tua
1-iii-432: voglio anche dirvi che non penso voi possiate esservi messa in mente che
ritrovano i loti in italia, non penso che fallarebbe chi dicesse che fusse il
: certo almeno una volta al giorno penso di scriverti; ma poi una fatale fantasticheria
le stelle un bel desio, / penso: « piace a madonna il dolor mio
di 'parce'era perscripto 'laute'quale vocabulo penso non sia etiam obliviscendo. =
i-73: dite quante volte volete: io penso, dunque esisto, io mi sento
procedesse con il più maximo tronitruo che penso mai udisse in li nostri seculi.
carducci, ii-18-238: ecco ciò che penso o avviso o ricordo. ma la
o cantilene son quelle appunto ch'io penso e chiamo costanti, invariate, provenienti da
. sciascia, 8-11: -non ci penso -disse il farmacista... ma
questo mostri anche ad antonietta che anch'io penso e ragiono e so, come si
giuda tutti li mali i quali io penso di fare loro, ritorni ciascuno dalla
e non è chi m'intenda: penso che sieno pestelli. tassoni, 1-31
e non è chi m'intenda: penso che sieno pestelli e voi de'vocaboli
grandissima ». dominici, 4-208: io penso satisfaccia in parte a una dimanda overo
più presto da nominare (come io penso) mele insane. adr. politi
cecchi, 77: condottili / ha, penso, a casa sua; e pur
bambino appena nato.. eh, penso che dev'essere ben altro il piacere,
io son troppo dolce di cuore, non penso che a levar di mezzo gli ostacoli
pianamente. betocchi, i-83: ora penso ad ella / come a una limpida voce
sia sagio. giamboni, io-io: penso e piango e lamentomi die e notte,
pianta bambino. alvaro, 9-468: io penso che mangerà, che questa piccola pianta
dominici, 1-139: nel secondo piantare penso si dia più grazia e per lo simile
? / or non parl'io né penso altro che pianto. caro, 12-iii-28:
tnno di guerra'sia di troppo e penso che potrei piazzarlo nel corpo dell'opera.
, rettor., 29-10: io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati
[var.]: quando ben penso al picciolino spazio, / che l'uom
carducci, ii-2-253: lo stesso che tu penso della quasi perfetta, nella sua piccolezza
che m'ha dato messer battista, che penso che vi siano lettere ancora del padre
alle giuste proporzioni. pavese, 11-i-82: penso che sono io, proprio io che
. f. frugoni, iv-363: non penso vi sia occulto esser l'invidia una
quella fronte serena, con quegli occhi dolcemente penso si, è petrarca.
/ se con lei parlo o di lei penso e scrivo. -disposizione d'animo
progetti. rosmini, 2-2-398: « penso, dunque esisto ». ecco la prima
pillole / digestive. / a chiudere bottega penso io. piovene, 14-16: occupò
vogli un pincione, / sì come io penso, in gabbia, / un vecchio
, lxxxviii-ii-730: mentre nel tuo sonetto penso e dubbio, / pingendo de natura i
dipendeva ancor esso, se mal non penso, dalla medesima causa, cioè dal non
iv-304: piove, grandina, fulmina: penso di rassegnarmi alla necessità, e di
, ché, lo so, ma io penso a quelle della sua sottana a pippolini
boccaccio, 9-66: io mi penso... che non altrimenti si
tale tecnica. gozzano, i-127: penso l'arredo -che malinconia! - /
l'arredo -che malinconia! - / penso l'arredo squallido e severo, / antico
arrighi, 3-114: al maschio ci penso io, alle femmine ci pensi sua madre
il pitale. nomi, 3-53: non penso che giove né bacco / sian parasiti
libro primo de'miei epigrammi, che penso di avervi incontrata bene la fìsonomia di un
i più. montale, 1-128: penso che per i più non sia salvezza,
. f. frugoni, iv-363: non penso vi sia occulto esser l'invidia una
dimostrerowi poi la doglia mia, / qual penso vi sarebbe incomportabile / essendo stato a
feroce quanto è solo interna, / penso lotte più estranee: penso lissa.
interna, / penso lotte più estranee: penso lissa. -risolvere, superare.
senza riflettere. galileo, 3-3-222: penso d'essermi sincerato dell'inavvertenza placidamente impostami
galileo, 1-2-164: nelle mediocri agitazioni penso potersi ridurre lo stato di quello che dee
al figur. iacopone, 19-38: penso che voi venite a quell'ore, /
i morti e rammentano, come io penso e rammento, nella plenitudine della loro
cum mente sana / de seguitarlo non penso fatica, / sperando che la plica /
ivi alcune altre cose utile averai che penso ti piacerano. garzoni, 1-8:
men bene: per lo che, penso ancora, il poeta non dee tenersi
geografia! albertazzi, 181: -io penso di mia testa: ho studiato la
. tarchetti, 6-ii-535: quando io penso a questa decadenza inevitabile delle lettere (
bone. ventura rosetti, i-28: penso che non volendo che plebei gustassero il
scritto in un polizzino, il quale io penso che voi ancora avete letto. pasqualigo
povere creaturine! palazzeschi, 8-231: io penso a denudarvi, / cavarvi i vecchi
vivo tra larve. montale, 2-26: penso / che se tu muovi la lancetta
v-2-766: restando nella rapsodomanzia napoleonica, penso che mi ci voleva su quella epistola
sacrestia. de pisis, 1-428: penso alla forma delle loro mani, alle loro
giù al deritto. mazzei, i-65: penso sia d'un nostro pari come d'
lunghezza. beicari, xxxiv-98: io penso te, vero figliuol di dio, /
morto al mondo, / e più non penso a queste porcherie. riccardi di lantosca
vizio. garzoni, 7-461: io penso che d'ognora bisognerebbe attuffarsi in po
papini, 27-1195: d'una cosa sola penso di potermi vantare: d'aver messo
me che vengo meno, / quando penso a le voci conturbande / di quelle trombe
de'cavalli comprati e mandati da voi, penso d'esser satisfatto... ricordatevi
non inteso ardore. calandra, 6-32: penso che questa mia lontananza ti porta grandissima
due anni una volta. il che io penso di far volentieri, se mi porterò
denti attossicati la maligna cura, / penso al tempo che nel gelido risucchio del
stracciati. ruscelli, xxvi-2-142: io non penso a la manifattura / né a le
. d'annunzio, v-3-313: io penso che i promotori di queste letture per
idolo di molti economi. io ne penso altrimenti. galanti, 83: le mercanzie
, dato un poco di giravolta, penso posarmi in padova o in venezia per qualche
tre belle arti. ora quanto più ci penso ad animo posato, tanto più mi
uno straniere di professione debilmente posseduta) penso che questi due nobilissimi ingegni [il
un torto, l'ultima cosa che penso è di cercare conforto? -in una
, e non sarà giorno che mi penso che sarà un gran pezzo inanzi. b
che e'ne sia fuore; e non penso mai che voi siate sì crudeli che
poste. zeno, xxx-6-135: io penso, e penso il vero, / che
, xxx-6-135: io penso, e penso il vero, / che il signor don
la posta. foscolo, xv-532: io penso di starmi in pavia per le vacanze
mio puello, / al mio camil sol penso e qual farfalla / corro a l'
amara, molto crudele, peroché io penso e sentole poste fra quelle terze dissipatrici
quanti li stimoli della corrottibile carne, penso che non sia alcuna di noi che
g. ariosto, 1-iv-730: -infra noi penso abbia ad essere.. - (
questione poundiana. idem, 12-530: penso tuttavia che la follia poundiana sia stata
e. cecchi, 2-175: se penso alle città sorelle [di venezia]:
strano all'autore della lettera. io penso che di troppo ve ne siano,
il sepolcro, per dir tutto quello che penso, noi trovo di dimensione grande abbastanza
-ho un'anima pratica, io. penso che a quest'ora la rena dev'
. giordani, ii-1-15: io penso a ricuperar la mia salute precipitata
monti, 21-722: oh! che penso? egli non puote / non veder
. f. galiani, 4-29: penso... che la distinzion de'vocaboli
arcivescovo di firenze da eugenio iv, penso di fuggirsi incognito all'isola di sardegna
d'annunzio, v-1-593: egli alludeva, penso, a una predominanza non soltanto spirituale
smesso di studiare da parecchi anni. penso che la semplice audizione sia una voluttà
2-ii-264: se mi volete accosentire, io penso che questo officio porterà pregio di quanti
). dominici, 4-208: io penso satisfaccia in parte a una dimanda overo
premeva. mazzini, 3-228: quand'io penso all'italia -a'suoi milioni d'abitanti
: - che rumini sospesa? - io penso a te! ch'io parta,
con gesti rari / fila un suo lungo penso di latino. b. croce,
se a te in alta / solitudine penso, più infuocato / serpeggia nelle mie vene
dove il corpo lasso; / io penso e mi confonde il mio pensiero / fiso
umana gente. bruni, 216: penso a quel crine inanellato e d'oro
, / alor ch'i'miro e penso / quanta aria dal bel viso mi diparte
). romagnosi, 4-824: io penso che tutte le bocche... non
mattioli [dioscoride], 240: non penso che mi sarà imputato se lodarò ancora
per voi l'aio e per voi penso avire / tosto poma di banda pria
amorosa prigionia. montale, 9-14: penso / che forse non mi leggi piu.
non quando la veggo o di lei penso. algarotti, 1-ii-155: egli è oramai
vostra primavera è penetrata in me. penso e dico al piccolo fiorellino di calicanthus:
toma a mente, orni qual volta penso o parlo di voi, o gioventù
identificati allora e s'identificano tuttora. io penso che il discorso di kruscev al xx
, 156: per fissar qualche limite, penso doversi chiamare storia mista di critica quando
continente. montale, 21-86: già ti penso / salvo dal crudo verno cui le
nostro signore mi vedrebbe volentieri, io non penso che a terminar qui con tutta quiete
fortuna. giusti, ii-412: quando penso come andò l'inverno dell'anno passato
in primo e antimonio / ch'io penso, e penso il vero, /
e antimonio / ch'io penso, e penso il vero, / che il signor
o il dicembre s'indugia ancora? penso / che se tu muovi la lancetta al
uomini regessero le grandissime cose, io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati
braccia / al collo, ch'io non penso esser veduta; / lo bacio in
: marinetti, a dirtela come la penso, non fece che fucinare nella sua procellosa
. loredano, 5-38: le risate mi penso dei troiani / nel veder i grandi
troppa vaghezza. straparla, ii-225: penso, anzi mi rendo certo, graziose donne
astronomo italiano. dannunzio, iv-1-212: io penso ai massimi organi delle cattedrali massime.
. gozzi, i-10-107: quanto più penso, tanto più mi sembra che cominciar si
. cecchi, ii-306: piacer, mi penso, tutte prenderete / quando le scene
venga deviato. pasolini, 13-95: penso tuttavia che la 'produzione 'autonoma
aumentar la produzione, io. io penso ai miei figli. barilli, 4-103:
ii-13-419: mi viene a ridere quando penso a tutti quei professoroni con i loro
marco lombardo. mazzei, i-176: penso che guido arà profetato il vostro bene quando
fatti posteriori. bacchelli, 12-46: penso ai nostri indovini e sacerdoti e sacerdotesse,
del designato. volponi, 1-139: penso più profondamente quanto maggiore dovesse essere la
. questo ve lo posso promettere: non penso ad altro. -in relazione con il
prontissime e peritissime delle quali il valore penso sia inestimabile. r. borghini, iii-24
. scarlatti, lxxxvui-ii-509: mentre ch'io penso al- l'amorevolezze / de'tuo'be'
! benci, lxxxviii-i-261: quand'io penso talvolta all'ul- tim'ora / che
di pensare e proporre, com'io penso e propongo. -istigare. giacomo
io procaccio di valere, / non penso tanto a mia proprietate / quanto a colei
-predestinato. firenzuola, 2-94: penso io poter resistere alle leggi d'amore?
3-48-6: se io amo il cielo, penso volentieri le cose del cielo; s'
uel che vedo e quel che penso? i. a. chiusano, 1-95
, 1-6-80: io... penso che, dovendo la tragedia, prima di
altro va morendo. iacopone, 19-38: penso che voi ver- rite a quell'ore
o cantilene son quelle appunto ch'io penso e chiamo costanti, invariate, provenienti
dio non prevedeva. tommaseo, 1-404: penso: se adesso che son diviso da
calandra, 6-207: ora che ci penso, bisogna che io mi faccia anche un
, preferisco parlare poco, anche perché penso che all'aria aperta, in giro per
pubblicità, riguardante certe mie opere. penso di farlo inserire, e già ne
puccini. montale, 12-297: non penso che possa vedersi in lui [pascoli
alla scala: -a mio figlio ci penso io, tomo a dirvi! voi
pulcre, e se son belle non penso le facci investigabile e nascoste alle tuo
per la via qualche tresca. / penso lasciarlo, ed al mio legno attacco /
manine e altre particolarità, le quali penso io che per novi mescolamenti d'altri
una leona, ma pungenti (mi penso io) come spine. b. corsini
). iacopone, 58-70: penso che 'n molto affranto deo te deia
e pontare. vignali, 85: penso io che, se costoro, i quali
delle cose umane. montale, 15-350: penso agli angeli /... /
io non so poi altro di voi e penso manderete oggi 1 disegni, che sia
1-87: io che sono in quanto penso, non posso trascendere l'atto puntuale
fibonacci volgar., 65: io penso che tu, lectore, debbi avere
cura dell'amico longobardi, il quale penso che vorrà obbligarmi a mettermi in purga
ci aveva tolti. così io penso interpreteranno i posteri l'azione provvidenziale delle
pusignare un poco. magalotti, 9-139: penso che sarai tornato; però sii pure
se non fave. magalotti, 9-1-139: penso che sarai tornato: però sii pure
ha concessi al nostro capo, io penso ai morti putridi che furono la gloria maggiore
colonelli [in michelangelo, i-v-170]: penso vostra signoria sappa qualmente, mentre che
, ii-18 (74): s'io penso al fetor che suole uscire / dall'
una persona. carducci, ii-10-145: penso anche come devono essere belli i colli
che inghirlandano la bellissima verona... penso in mezzo a tutto ciò a un
che mi quaglio / allor ch'io penso a cotesto tuo stato, / e mi
che non quagliava. luzi, 2-35: penso a me e ai miei compagni,
adora. ed io., se penso alla mia vita! / variamente operai,
di dormire né di posare; ma penso e piango. anonimo genovese, xxxv-i-728:
del congedo! montale, 1-128: penso che per i più non sia salvezza,
[in michelangelo, i-v-170]: penso vostra signoria sappia qualmente, mentre che io
ché più mi triema il cor qualora io penso / di lei mi parte ov'altri
petrarca, 129-60: i'miro e penso / quanta aria dal bel viso mi diparte
in quanto possono di venezia, però penso che v. s. averà grato saperne
imbriani, 6-190: io per me la penso col quaresimalista da fisignano, che predicò
viaggio. sciascia, ii-m: io penso: se fossi dentro la cieca miseria,
più caro che egli abbia, e penso, quando non lo trovi, quasi di
. niuna di tali etimologie ha garbo. penso io che 'quatto 'possa essere
lina cui poco detti e molto chiesi / penso, e rinnovo la querela antica:
maddalena] sì fortissimamente ch'io mi penso che 'l cuore suo sarebbe scoppiato,
ch'io domandai. / ond'io ne penso assai / s'unque potesse mai /
1 * 'istoria ', né altro penso che finirla e publicarla. e1 papa
. cavalca, 20-373: maestro, penso ch'io mi starò allato a questo sepolcro
monello. lancetti, xii-3-283: io penso... volere in questo luogo la
pepe, i-101: lo non so se penso bene; so che sono inimicissimo di
o caro antonio mio, quando mi penso / vezo che soferendo e sol per straca
, m maniera che, se vi penso, mi fa raccapricciare. e tuttavia m'
. bini, 79: quando io penso alle tue lacrime, mi sento addosso
. f. argelati, cxiv-3-630: penso di far ristampare la 'biblioteca dei
definitivo. pascoli, 1-610: io penso che cosa debbo fare nel caso venga un'
della pubblicazione. giovio, i-293: penso di usar dell'ingegno vostro in rac
, 519: foe la stima secondo penso [le case] vaglino in buono temporale
servigio racconsolare; e, quanto più vi penso, più ne divengo turbato. bembo
in tanto raddoppiamento d'amore che mi penso che non sia animo che 'l potesse
l'esercito. carducci, ii-16-282: io penso molte odi barbare: queste metton le
le spese? » « a tutto questo penso io. » « e non si
radissime ore. sbarbaro, 5-48: penso i miei radi amori, violette frettolose sulla
danaro. d'azeglio, 7-i-274: penso di radunare tutte le piccole stampine de'miei
de'suoi raffibbia allora: / « io penso d'intimar la guerra a giano /
. g. raimondi, 2-196: io penso alla bellezza dolorosa del discorso di didimo
qualcuno. giovio, i-139: penso che l'alpe v'abbino in gran parte
, che tanto pensava a lui come io penso alla moglie del re di prussia
mezzo in intrigo. gozzano, ii-213: penso, mammina, che avrò tosto venti
di napoli. ojetti, i-104: penso al giovanetto gesù, nella disputa dei
nella settimana. gozzano, ii-206: penso al petrarca che raggiunto fu / per via
conti '. d'azeglio, 7-1-79: penso di portare da me i denari cambiandoli
fare? curado disse: si, e penso mi gicterà in buona ragione.
-ragioncina. mazzei, i-282: domane penso cancellare una ragioncina ho auta con istoldo
indisturbate. rebora, 3-i-9: io penso di confinare in qualche ragnaia o
corpo. foscolo, xvti-145: quando penso di scrivervi, cerco di rimanermi tutto solo
legnaggio. salvini, 22-39: io non penso che senza / voler degli dei sia
e mordace. menzini, 5-183: non penso darlo a questo pelapiedi, / che
. maffei, 185: -verrà, mi penso, di lontan paese. /..
con gesti rari / fila un suo lungo penso di latino. ojetti, i-114:
304: piove, grandina, fulmina: penso di rassegnarmi alla necessità e ai giovarmi
28: i'ho maritata la fiammetta e penso / che tra un'ora e'ci
se tuttavia il tempo si rassoda, penso di salire qui su in una frazione di
di vergine? 0 meraviglia! se penso alla mia d'allora, su torlo
e gli esibisca anticipatamente quella divozione che penso a voce di ratificargli in venezia.
dello sbigottimento del cuor suo che mi penso che mettesse uno grandissimo rato. manni
affetti. mazzini, 3-228: quand'io penso all'italia, a'suoi milioni d'
aspo centenario, ratta a seguire il penso del re dei geni. -iter,
è spento. fiamma, 284: io penso al fuggir ratto de l'ore.
direzione. chiaves, 28: io penso / che da cent'anni forse / ti
per la via. marini, 276: penso... che...
, 3-136: e da domenica che io penso a siffatte cose e ho rawolto meco
son qui solo, e a voi penso, e deliro / ravvolto in certi miei
si vadino queste mie lettere. quando penso di sentire le risposte ai quelle, con
at- teniesi, supposto senza orecchie, penso pure ch'avesse poco ricapito. bresciani
m. zanotti, 1-8-14: io penso all'augel che dal ciel venne / e
recare in capo. montale, 2-26: penso / che se tu muovi la lancetta
soccorso. forteguerri, 10-60: io penso (ricciardetto allor riprese) / colà tornare
. bellini, vi-iv-1-277: questa angustia penso che sia cagione di pensare e inventare fraseg-
aiuto. pavese, n-ii-201: io penso che il meglio è cercare di amarvi
bellezze diverse! d'annunzio, v-1-277: penso all'arte di quel dio che,
mio core. dominici, 1-192: penso che tale mia risposta non sia sì morbida
coricare del sole, trovò uno romitoro e penso di trovare un poco di refrigero da
alla solita fetta di pane, mi penso ai regalare al ragazzo una cravatta vecchia
, ella mi chiede quel che io penso dell'uso di 'regia 'nel senso
-reginétta. buzzi, 223: ti penso, o bionda reginotta lontana, / e
in terra. capuana, 18-60: penso [o cristo] alla tua vittoria.
umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come perseo in un altro
i poemi d'o- mero religiosamente si penso d'imitare e d'osservare i precetti
di remi. sanudo, lvtii-40: penso per le cose di coron [le navi
gravosa. mazzei, i-298: io penso queste cose dureranno poco, ché,
; ma io uomo, ah! penso al ribrezzo col quale nasce la prima idea
. gemelli careri, 2-i-284: io penso che il meursio, volendo trattar delle leggi
, 3-19 (ii-361): quando io penso a le faccende e a le gloriose
alieno da me. emanuelli, 1-140: penso che agli occhi dei vecchi ci si
chiaro davanzati, xv-3: quant'io più penso, e 'l pensier più m'incende
renitente o tardo in compiacerle, io penso senza molta difficultà doverne essere iscu- sato
vie contrarie: là io mi risegno e penso voler metter l'animo mio in pace
dagli occhi vicino al cuore: tanto penso di te continuamente, e tanto quel pensiero
condenso, / alor ch'i'miro e penso / quanta aria dal bel viso mi
stato. cavour, iii-315: io penso che una grande nazione che si regge
ogni cosa. ariosto, 23-79: ben penso, se con lui posso accozzarme,
.. di restituirmi in città, penso aver steso un abbozzo che passerà sotto gli
io procaccio di valere, / non penso tanto a mia priprietate / quanto a
separo colla mente questa da quelle, e penso che questa si disperga nell'abisso o
). firenzuola, 743: non penso che si possa imaginare al mondo la
edizione. tasso, 18-ii-135: io penso di trattenermi questo tempo in qualche parte
. e. gadda, 23-88: penso che se lei mi prepara già una traduzione
reprobate, non lo nominando; ma penso che con breve particulare esso sarà admonito
pensi; e semmai, non lo penso io. -peggio per lui! -disse gasparo
o ricalzo la vigna, / io penso sempre a la mia innamorata. cesariano,
o magico. bruno, 2-52: penso ben che, si tu sapessi far oro
le superficie del volto tuttavia ch'io penso a la causa che, quale uomo
senso /, ché, se ben dritto penso e ben comprendo, / vedrotti ancor
vorrei che v'andasse, però che io penso che uanno non ne debbi aver ricolto
e sono per non troppa quantità; penso che xm lire me gli ricoglie.
di salvamento, / che quand'i'penso aver cuor di leone. girone il cortese
ricci, 77: io mi mortifico quando penso che lei... si metta
braccio alla guancia sostegno / e meco penso e ricontando vegno / mio cammino amoroso a
? -mi ricordo... - penso anche al ricordato marito, senza odio.
in mente. martello, 6-iii-399: penso che ti ricorra in mente adesso /
: scriverò sempre individualmente ciò ch'io penso e come disprezzo, non solamente gli schiavi
difendere mio onore col traditor combattere e penso che dio ne farà il chiaro vedere
piacevole. rebora, 3-i-208: penso infine che farai tu; e ciò mi
madre, alla quale mentre che io penso, perdo subito quella quiete d'animo
laconismo. moretti, ii-1037: più penso al nostro caro antonio, o tugnaz,
f. d'ambra, 27: io penso che costui sia stato mandato da maestro
via di salvamento, / che quand'i'penso aver cuor di leone. s.
, 3-22: poverina me quando pur penso alla miseria mia, che per un scudo
, vfl-611: è tutta la mattina che penso alla lettera!... e
anima questo furore di patria; e quando penso a teresa e se spero, rientro
, li quali finiti che seranno, penso pur venire a mantua. c. bontempi
sai perché? perché io su viola la penso come te. 7.
fioritura. carducci, ii-10-145: io penso all'adige, al verde sonante adige
possa in te refletter quel ch'io penso! ». ottimo, iii-222: qui
a determinati stimoli. g. penso [« il resto del carlino »,
a riformarlo? romagnosi, 4-824: io penso che tutte le bocche...
mia coscienza mi dirà sempre ch'io la penso più dirittamente di loro, e il
cercano il bel viso: / quanto più penso de le
quai soccorse. carducci, ii-9-143: penso al refugio mio, che dovresti esser tu
mostrassero di fuori nella lingua, penso spezzerebbono l'aere con loro sospiri e ri-
bacchetti, 13-144: -è quel che penso anch'io. -e allora perché non
ulteriormente. rebora, 3-i-208: penso infine che farai tu; e ciò mi
attaccasse al corpo qualcosa! / (penso al gran puzzo, ohimè, / di
. chiaro davanzati, vi-36: quando penso ed isguardo / la vostra gran bieltate
repubblica », 15-viii-1986], 6: penso ad una giustizia persuasiva, ad un
graf, 5-683: ora, sedendo, penso a ciò ch'io vidi / e qualche
1-27-3: l'amoroso disir che tutor penso / da lo mi'cor onni tenebra spinge
, 250: quando fra me vi penso alquanto, / parmi che tu non sei
a. braccesi, 70: quando penso allo stato in ch'io mi trovo
, v-2-185: oggi, nel rimemorare, penso che già da allora io fanciullo mi
rimodellando. d'annunzio, v-1-277: penso all'arte di quel dio che, nel
ventre. nomi, 3-53: non penso che giove né bacco / sian pa
: é1 vino... io penso che e'rincarerà: e voi sapete chi
i-436: a veder gino ormai più non penso. e se voi non m avrete
lo scialle, pochi lo vorranno, penso, negare. = nome d'azione
prende ognor vigore / tanto ch'io penso in isola trovarmi, / se così
. f. argelati, cxiv-3-184: penso che ella possa avere osservato che il
quei risposto: basta, voi sapete. penso venga dal medesimo luogo, e la
per sonare la tibia. ma ora penso che codesto ticchio ti venga dall'abitudine di
sen- tomi ben poi rinsucinire / quando penso al tentenna e immantinente / da tomo
un programma. faldella, ii-2-34: penso nuovamente [adriano] di dare una
c. bartoli, 57-34: non penso già che sia da stimar poco che
me medesimo. montale, 1-17: penso ad un giorno d'incantesimo / e delle
peccati. del quale stato neuna cosa penso che sia più alta, se il
questo è pen- sier, deh perché penso? / crudo pensier, perché pensar mi
? / perché, s'al proprio mal penso e ripenso, / tomo sempre a
-e sommergesi. gozzano, ii-104: penso e ripenso: -che mai pensa l'
cosa. gilio, l-ii-29: non penso che nissuno abbia tanto ben purgato et
5-16: a mezzo il presente mese penso, se dio vorrà, ridurmi a
: qui tranquillo a riposo, dove penso / che ho dato invano, che la
, 1-1-144: ti rassicura: io penso / al tuo riposo; e, pria
impegnativo. moretti, ii-754: allora penso di chiamarla [la bimba] noretta
. d'annunzio, vii-291: io penso e dico che se noi non avessimo
dei piani temporali e narrativi, ma penso che ormai vi sia abituato, e
gergo l'artifizio e l'arte / penso che tu conosca, e del riposto 7
soggiungere. forteguerri, 16-60: io penso (ricciardetto allor riprese) / colà
si quei lineamenti scoprir colà distinti / penso, che in cor mi sento, 've
dimando a te quel che molte volte penso fra me medesimo: donde avvenga che noi
. loredano, 5-38: le risate mi penso dei troiani / nel veder i grandi
albizzi, iii-312: signori, io non penso avere fatto che bisogno mi sia riscuotermi
ben poco è chi intende, / penso arricchire ed abbellire insieme / i leggiadri
ciel risguardo lucido e sereno, / penso ne l'occhi tuoi c'hanno tal forza
darsi un vaso de cristallo, / penso che vi era dentro solimato, / che
», 25-iii-1945], 1062: penso che tutti siano d'accordo sulla necessità che
mi risorgi. martello, 6-iii-399: penso che ti ricorra in mente adesso /
e liquori'. sbarbaro, 5-118: penso ammirato... come sono industriosi gli
'l gorgo. saba, 5-263: se penso che il mondo è un cimitero,
del rosso, 1-46-9: per uno modo penso ch'i'po -930
non mi sarebbero però iscemate e ora penso esser qua ben ritocco e aggravato all'
di giuda tutti li mali i quali io penso di fare loro, ritorni ciascuno dalla
se il messo farà ritornata / i'penso addormentarlo con un loppio / e torgli
cristoforo armeno, 1-255: io non penso già che voi siate tre profeti,
de'giganti... io mi penso che tu non sia stato manco diligente
della mia cucina. montale, 1-128: penso che per i più non sia salvezza
, in maniera che, se vi penso, mi fa raccapricciare. e tuttavia
se mi se'rivale, / com'io penso, ed acceso da'gegli occhi,
oggetto). lpannunzio, iv-2-1201: penso che avrei scoperto nell'oscurità qualche oggetto
33]: circa il dottor betti, penso che oggi o domani rivenghi di villa
qualcuno. bacchelli, 9-349: io penso con sempre maggiore timore reverenziale ai monaci
di entusiasmo. kebora, 3-i-207: penso, certe volte: ma non è la
. piovene, 14- 186: penso al destino di una società di famiglie ricche
», ripetè cattolica. « quando penso che al mondo c'è della
, lxxxvtii-ii-730: mentre nel tuo sonetto penso e dubbio, / pingendo de natura i
pensare anche a'miei affari, ora non penso che a lei che mi rode!
campagna; ma a dirti il vero penso e mi rodo. mandami qualche libro.
i patti. muratori, 9-231: non penso che paese ben regolato ci sia che
abbi de la rogna? quando io ci penso talvolta, io ne fo da me
sue sventure. martello, 6-iii-582: penso ancor che tiresia, cieco indovin,
romitaggio. all'ombra di quei rami, penso una tizianesca allegoria delle 'tre età',
più. carducci, ii-9-274: penso che sarebbe il meglio, non potendo
« ma e la ronda? », penso facendo un leggiero cenno col capo come
« no, no; io non ci penso, né ci voglio pensare ».
rosso piacere carnale, -o tu ch'io penso bellissima, / come niun'altra è
gote delicate. montale, 3-21: penso che palmina dev'essere guarita: le sue
famoso campo rotaliano, così detto, penso, da rotari re longobardo.
voi. per altro io non ci penso, se non si può rotolare, voltolisi
rotto ch'aveva fattola la palla, penso che farebbe affondata, perché già aveva
urti. montale, 3-174: ci penso io, rovescio il cestino e lo faccio
], iii-1-237: sai quel che penso per issione? non punirlo affatto né discacciarlo
d rubeo. idem, 305: penso che, acuendo il solimato con il
s'infinga: chiunque leggerà questo, penso ch'egli sarà scaltrito. piccolomini, 10-142
il signor di louvois... penso di recarsi al castello di louvois dove
« ah, niet? e allora ci penso io: opp-là ». arpino,
/... /... penso la fortezza con la quale / hai
pubbliche. cavour, vii-124: io penso che, mentre siamo costretti a chiedere
sentendosi megliorare. mazzei, ii-65: penso questo agio ch'arete, fia quando
tanto del probabile, che poco meglio penso potersi dire da questi sagrestani dell'ortografia.
suo celebre principio, cioè: « io penso, adunque io sono », principio
. m. cerrono, 305: penso che acuendo il solimato con il sale
emozione. slataper, 2-413: quando penso che ti vedrò! non potrò mai
avesse altro che una lira, la qual penso che gli mettesse conto a cambiarla con
in lui. pascoli, i-605: io penso che qualunque via si prenda, purché
poesie musicali del trecento, lxxxiv-163: 1'penso uando giovinetto fiore / errando giva fuor
giva fuor d'ogni salute; e penso quando a te mi diede amore, /
sa..., condotto come io penso per lo salvo condotto dell'asilo,
estremi giorni. beicari, xxxiv-97: io penso te, vero figliuol di dio,
per te e quanti dolure sostengo, quando penso eh'a me si'tanto caro,
essegli scorse / e io qui in salvo penso al loro supplizio. a favore
ti dicessi che ad andrea non ci penso più, ed eccomi tutta tua..
. pavese, 5-74: quando ci penso, mi gira il sangue. fenoglio,
sangue. tommaseo, 2-i-173: quando io penso a tale, non ci ho il
tenero, si capisce, ma se penso a come ci siamo arrivati mi sa
porta. de pisis, 3-26: lo penso là, dentro la chiesa abbandonata fra
per sostenere la ormai cadente italia, penso anche a far aprire una miniera d'
mondo? »... « io penso che il contrario sarà, perché il
fortemente sbagliata. moravia, ix-137: penso... che con tutti i libri
tal chiasso sbalordito a segno / che talor penso vi piano; / ora il vibrar
tale cosa. rebora, 3-i-214: penso e desidero le cose più 'perverse':
ultima volta. saba, 5-225: penso una spiaggia ove, al suo lume [
stessa. giusti, ii-412: quando penso come andò l'inverno dell'anno passato
turco nella lingua arabica, nella quale penso di far tutto quello sforzo che mi sarà
. pafini, vi-17: io penso che la cosa più necessaria...
i pastelli o piatti che vorrai fare e penso che sei per pastello e otto per
anche una parte di quello che ne penso, ci vorrebbe troppo tempo: e così
un abbonamento. foscolo, xvii-207: penso anche che l'affittanza scade alla fine
benci, lxxxviii-i-261: ouand'io penso talvolta all'ul- tim'ora / che
, ii-415: chiunque leggerà questo, penso ch'egli sarà scaltrito. ariosto, 32-57
roma ma non ti voglio vedere perché penso che da uno scambio di lettere nascerà
donne, tutte nude, del che penso che la maggior parte de'riguardanti se
langue. l. ghiberti, 4: penso che non subitamente possino essere professi scultori
e splendido apparato. martello, 6-iii-582: penso ancor che tiresia... /
caro, 12-i-306: con loro penso non solamente di condurmi sicuro, ma
certo! goldoni, xii-183: quando penso a quel milordo.. / quando
quel milordo.. / quando penso che sei stata.. / ah giannina
del niolo. borgese, 6-132: penso ai nudi ghiacciai ed allo scatenato mare.
precisione straordinaria. pavese, 15-413: penso sempre, se quest'arma avesse coscienza
mia mente scava! balestrini, 2-144: penso che cos'è il carcere non ne
prima o poi. balestrini, 2-120: penso che sicuramente e anche lui un poliziotto
me scherzo de'venti, / né penso, misero! / quali del peccator
della memoria. montale, 3-232: penso agli scherzi della memoria, al pozzo
mia concezione e quella di pound, io penso che non tutto finisca e debba necessariamente
targioni tozzetti, 127- 213: io penso che questa teoria potrebbe ricevere grandissimo schiarimento
lor mogli. mazzei, i-59: penso che siate di schiatta di botolo in
attività. d'azeglio, 7-i-260: penso che se siamo arrivati o se arriveremo
di portogallo. bigiaretti, 9-157: penso che a sedici anni l'avrei trovata
passione). luzi, 21: penso... alla sua passione schiusa.
/ poi, quando un tanto segno / penso mortai, mi si sentilla un gelo
afflitte. tarchetti, 6-i-531: io penso talora che l'uomo sia una divinitàcondannata a
corpo. benci, lxxxviii-i-261: quand'io penso talvolta all'ultim'ora / che scior
mi sarò sciolto da questa faccenda, penso di sagrificarmi 54. rivendicare
conoscenza. serdini, 1-15: io penso pur come natura porse / tanta eccellenza
tempo a ritirarsi... io penso che eglino ne aranno volutofino all'ultimo scolo
5-116: senza scomodare il soprannaturale, penso che accadrebbe se al suo corteo si mescolasse
carattere del tescheletri, essendo scompaginate, penso che fossero dalle acque piovane trasportate nei
adone] dal cinghiale: se gli penso dando così origine all'edema polmonare. fanno
l. strozzi, 1-251: io mi penso che sì, se la fortuna, /
molto agio. metastasio, 1-iv-340: penso che ho da portar quel carico: ci
alquanto grassetto, ora ch'io vi penso più freddamente. di giacomo, i-451:
, / né altro i'bramo o penso o altro ordisco. serafino aquilano, 241
saluto). bacchelli, 2-i-108: penso i nostri scorciati commiati. 3.
io tomi. giusti, 2-13: penso sospirando il tempo scorso. carducci, iii-i-
vedi, /... / se penso la fortezza con la quale / hai
giornale che egli dirige e di cui io penso sia uno dei principali scrittori, ho
forte emozione. pavese, n-ii-558: penso che sia la musica in cui tu balli
né l'ho veduto d'aspetto, né penso di aver quest'onore, che gli
cara zia, scucito, / e penso che un prurito / amorosetto, /
mi rimasono sì sculte nella mente che mai penso ad altro. baldi, 80:
parato. boccaccio, 9-54: non mi penso... ch'io fossi
e se pur farà di mestieri, penso più tosto di sdruscire che di rompere la
caro, 12-i-306: con loro penso non solamente di condurmi sicuro, ma
]: per la edizione della 'secchia', penso di mandarvi l'estratto di alcune lettere
del rosso, 1-64-6: cum'io penso bene la aldacia / ch'è ne la
cristianesimo. benvoglienti, cxiv-6-109: non penso che da alcuno mi si negherà che
. pulci, vi-38: io mi penso quelle cose ch'io vi scrivo, chenon
re magi. montale, 1-128: penso che per i più non siasalvezza, /
). romagnosi, 4-823: io penso che tutte le bocche o non indicanti
, 219: sengnore, quando io ce penso / nel glorioso martire victorino, /
necessario sequestrarsi, segregarsi.. io la penso così. pirandello, 8-515: la
corriere). tasso, iv-255: penso... a qualche altra cosa,
, 1-113: io per lo tuo me'penso e discemo / che tu mi segui
politecnico [6-x-1945], 1: penso che per il rinnovamento della società italiana
realtà. bacchetti, 2-xix-205: io penso che sia perché quei personaggi son proprio
incroci. cesariano, 1-135: io penso sia possibile a retenere diquesta naturale propagine,
signore. bellincioni, i-90: quando io penso a te sì virtuoso, / di
la volontà e co 'l desiderio [io penso che] voi alla verità sempre più
lucida semplicità. gozzano, ii-169: penso l'arredo squallido esevero, /..
: languisce l'alma mia quando ben penso / e'benefici tuoi, sì grandi e
conto mio. sbarbaro, 5-48: penso i miei radi amori, violette frettolose
non sono più in sensi non penso alla mia disgrazia. pirandello, 8-1 io
poi ritorno al senso, quando / penso ai perigli, onde la guerra è piena
doloroso / che gioioso -avenir mai non penso; / manti iscito son quasi del
, de pisis, 1-405: penso alle tentazioni impomatate e 3-93:
ghiaccio? » moretti, ii-448: ora penso che avremmo potutonon credergli [a corazzini]
in tutto nel vero, sarà, mi penso, che pur sentonodel mortale anche gli occhi
. delminio, i-166: io mi penso di approvare il più delledette materie con illuminati
un elemento di prosperità per l'industria, penso. che questo vantaggio sia largamente compensato
colla mente questa da quelle, e penso che questa si disperga nell'abisso o
separata. cavour, ii-406: io penso che quando la cassa degl'invalidiappartenenti alla marina
o scogli, ma pure nonvi spiegate; penso bene che lapidar vorreste tante bestemmie,
sequestrarsi, segregarsi.. io la penso così. -rifugiarsi nel proprio nido
voglio / raccorti, oquadrifoglio, / non penso a che mi serba / la vita.
prete. n. ginzburg, ii-1526: penso seriamente di comprare la tua vecchia casa
di spontaneità. ojetti, i-588: penso alla monotonia, ormai, della casa
ii-10-289: lì prego a credere che non penso del tuttoalle donne; che ho da far
nell'uomo. /... / penso: e porta questo pensiero / un
iii-667: mi pare tutto un sogno: penso al solito 'serpente di mare,
amari, 2-intr., lxxii: io penso che se una traduzione servile e quasi
m'attrista, / oggi, se penso quella camerista / che ci servì con volto
a sesta, / e gli altrui penso andar aviluppando. bencivenni, 4-36:
ponderare attentamente. anonimo, i-601: penso forte e non so divisare / e co
ii-8-22: ora non sento e non penso che amore. sono le sette di
non mi lascia vivere; io mi penso che avvenga dall'aver mutato aria.
. cantù, 2-263: or che ci penso non soammirar abbastanza questo settogenario, consumato negli
gioconda sfera. gozzano, ii-i6q: penso l'arredo - che malinconia! - /
l'arredo - che malinconia! - / penso l'arredo squallido e severo. arpino
portai el fìgliol tuo, come già penso / qualcuno in corte detto aver tei
i disse angelica. « io quando penso a lui divento allegra ».
; ma io uomo, ah! penso al ribrezzo col quale nasce la prima
. petrarca, 164-5: vegghio, penso, ardo, piango, e chi mi
carica. alfieri, 1-402: io penso / che fòrmi incarco, che dai piùmi
la confidenza. panzacchi, 1-560: penso un romanzo, e m'esce un
le metope. ciò vuol dire, io penso, che la metopa, che resta
». pasqualigo, 45: quando penso a questa cosa, mi vengono certi sfinimenti
l'ostreghe che, quando manco ci penso, mi fanno venir voglia di sfogarmi
volta. moretti, ii-448: ora penso che avremmo potuto non credergli [a
/... /... penso com'io spiacqui / a questa isfolgorata
). fenoglio, 5-i-2088: se penso che dopo più di due anni difamiglia.
uso. f. argelati, cxlv-3-120: penso già a partirmi di qui, ove
tolomei, 3-96: due cose, penso, mi rendan salvo: l'una èil
rivolgesse. forteguerri, iv-21: io penso che con mani e piedi / si
opposti. arbasino, 1-462: io penso alla 'riga'di pascal, al bene eal
con sé.. quando ci penso! pratolini, 2-203: sono pochi che
3. affrancare, emancipare. penso proprio in questi giorni la buvette si è
f. f. frugoni, vi-80: penso che la mia politica ha sgarrato il
nel momento / medesimo che tale fuga penso / e che la penna il foglio lambe
tu penserai, come col vero io penso, / il peccar dolce, ché col
. de amicis, xii-244: io penso a quanti di loro, dopo esser
o s'egli sgrigna, / io penso a chella sua bocca melata. latti,
noia. carducci, ii-7-311: penso a napoli, a roma, a firenze
g. manganelli, i-156: naturalmente penso a cavour e vittorio emanuele ii.
un cane). affascina: penso a certe elaborate, ambigue, sguiscianti sguittire1
non ti ho mai detto tutto quello che penso di te., è giunto il
io vada. gozzano, ii-265: io penso talvolta che vita, che vita sarebbe
: qui tranquillo a riposo, dove penso / che ho dato invano, che la
patria nostra. carducci, ii-9-143: penso al refugio mio, che dovresti esser tu
niccolò del rosso, 1-51-2: i'penso ch'or aves'eo un bello castro /
, giustificarsi. galileo, 3-3-222: penso d'essermi sincerato deh'inavvertenza placidamente impostami
; ma la verità è una e penso si scoprirrà segneri, i-132: il quarto
1ù. cerrono, 297: sino ora penso che vostra signoria sarà talmente illuminata che
dire. d'annunzio, 9-67: io penso che spesso, invece di sostituire alle
pensa ella delle nostre scrittrici? » « penso che nessuna di esse è degna di
sì che è una piazza », penso « e non uno slargo per il traffico
, 15-i-1956], il: io non penso ciò che lui crede che io pensi
siete perduto. pascoli, 1-734: io penso di sloggiare da castelvec- chio. comisso
13 / 14-vi-1949], 3: penso che un giorno si indagherà nel 'suo mistero'
sendosi smaltito qualche umor che peccava, penso che da qui innanzi sua signoria sarà a
, sarebbe pur di regola, né, penso, meriterebbe biasimo che l'adoperasse.
sento [la guerra] e non ci penso. non ne vedo il minimo segno,
. de pisis, 1-503: io penso con un po'di nostalgia smelensa ai
vostro valore, / e s'eo ci penso, moro incontanente / di mia vertute
donato degli albanzani, ii-289: io penso che, tutte le cose degli uomini
. salvini, 39-vi-140: io mi penso che a principio dicessero 'saccuccia'e
. chiaro davanzati, vi-39: quando penso ed isguardo / la vostra gran bieltate,
sbrigo. carducci, ii-6-208: quando penso alle smorfie che faranno leggendo,..
/ e ognor che a la pazzia lor penso, piango / che sì l'avidità
congiunti. d'annunzio, 9-67: io penso che spesso, invece di sostituire alle
bestione. tozzi, vii-370: ci penso io a smuoverlo. calvino, 12-4:
3-i-485: ti spero meglio, e ti penso come a snebbiarti la stanchezza. calvino
20-27: se decidiamo di farlo, penso che sarà da rivedere un po': sciogliere
man so gota tegno, / e penso forte e non so divisare. iacofone,
una spezie di saltazione, com'io penso, satirica. = voce dotta,
: io non mi ritengo un 'sociale'e penso poco agli altri come penso poco a
'sociale'e penso poco agli altri come penso poco a me stesso. 2
cementatori poco mi soddisfanno. io la penso così: l'accidia o 'l tedio
viene freddo nel filo della schiena se penso che alla mira che eravamo non ci voleva
a tutti parlòe: « io mi penso, che pure possendo, a me torto
chiaro davanzati, xv-2: quant'io più penso, e 'l pen- sier più m'
maraviglia, però verissima); ma penso a te vegliando. gozzano, ii-20a:
sono a'soldi della città, non penso si abbino a muovere. c. campana
di costanza. p leopardi, 138: penso che oggi solennizzerete a tavola il dì
i giorni grigi. saba, 4-66: penso agli eroi di cui leggevo: 'ognuno
sentendoti sfilare la vita / forse (ci penso adesso) era la morte / di
non siate femmina incarnata, / ma penso che divina maestate, / a semeglianza
epicuro, 15: io so che penso invano, / per somigliar la mano,
sanza altra giunta. mazzei, i-140: penso ne riuscirà quello che fé a prato
il danno molto e profitto nessuno: tolerarla penso essere 0 gran pazzia degli uomini o
. b. martini, 2-1-437: io penso che il c sol faut grave, che
sopporta suo malgrado. forteguerri, iv-361: penso solo / di esser venuto in questa
-rifi. arpino, i-397: penso alla gente cui tocca sopportarmi. mi
moravia, 18-341: io, allora, penso deluso che, in fondo, non
f. argelati, cxiv-3-166: io penso che vostra signoria reverendissima dia l'opera
se voi domandate a me quel che io penso di questi avvenimenti soprannaturali, vantati fuori
33: ciò che io ne dico e penso, / è niente per rispetto /
secondo il mio solito, quello che ne penso, affermo e sostengo che questa sopravalutazione
siena, 103: nicchil ne dico, penso né distinguo / del mio peccar sopr'
'asolante'/ tra i miei tetri cipressi penso che / sia ora di sospendere la
'asolante'/ tra i miei tetri cipressi penso che / sia ora di sospendere la
amari! che rammenti? » / « penso, mammina, che avrò tosto venti
umil prode. moretti, ii-1117: quando penso a baldini..., sempre
per la quale si attribuisce all'io penso il modo di essere della sostanza.
braccio alla guancia sostegno, / e meco penso e ricontando vegno / mio cammino amoroso
e stradicciuole. cavour, i-411: io penso... che un soverchio numero
e mi sconvolge la ragione, se penso ai sogni miei d'una volta, ai
anche il tenente x.., penso ». 6. con capacità
intendere non averne bisogno, sì che penso mo'spazzarlo per altra via. domenichi
finestra. foscolo, xvii-145: quando penso di scrivervi, cerco di rimanermi tutto
, gionse qui gasparro: spallato, benché penso che 'l non
, et anche sei bisognando, perché penso che, oltre alle tavole, vi
crescenzi volgar., 4-13: utile esser penso ne'luoghi campestri umidi spampanare la vigna
. lanci, 5-52: oh quanti penso che siano quegli che paiano il re
papini sanno eglino sparabolanare, ma io penso che udirete ancora di belle cose.
, 1-2-7: io mi dispero / cando penso costoro ardi- schin tanto / di metter
ne ramarichi, / anzi, quando gli penso, tremo e spasimo: / questa
petto l'asma, / sì ch'i'penso morire per ispasma. c. manzini,
andrea da barberino, ii-53: si penso tra sé che, quand'egliera in prigione
sarsela. cassola, 2-501: se penso che potrei essere a milano a
ve ne lezo; / quando yo ge penso ben sopra, in tuto me spagurezo
a cino, iii-xill-i: quando ben penso al piccolino spazio / che l'uom
e spazzettato con la spazzola nuova, penso a te! spazzétto, sm.
dalla specchiera. gozzano, i-127: penso l'arredo squallido e severo, / antico
per disponervi alquanto a quella verità che penso insegnarvi mediante la pratica e speculativa insieme,
i'dorma, / che-cco-lo core i'penso a voi e veglio, / mirandomi
guidiccioni, 4-52: vi concludo che io penso che nostra sie ai fumanti / spelonche
sospetto / donarmi morte meglio esser io penso. fantoni, ii-272: da quell'ora
dio. pallavicino, 10-i-35: io penso di usar la mia regola, la quale
, i-483: se la gioì ch'io penso / tant'abonda, ch'io spenso
betto da pisa, 338: madonna, penso forte / de la mia natura,
avesse. mi rispose malinconicamente: « penso a uno spergiuro ». c. marzocchi
, vii-103: lascia cadere un bigliettino. penso sia un appuntamento, lo raccolgo,
a'este duca di ferrara, 175: penso che oltre a questi soldati cesarei ne
/ titubante vagar le trote, e penso / a uno scherzo divino della luce.
lo speziai, ch'avendo, io penso, date / loro le medicine, /
cuore le mostrassero di fuori nella lingua, penso spezzereb- bono l'aere con loro sospiri
sentimenti del leopardi dopo il 'i7- ma io penso che nella sua vita accadesse invece come
. vi è spiattellato tutto ciò che penso sulla questione della monarchia e sulla persona del
ad agire. montale, 9-12: penso che / sia ora di sospendere la tanto
f. giraldi, xvii-195-12: bene penso stancare / la vostra gran spietanza /
perché ho vino ottimo da fianco, non penso forare per fare lo spillo prima che
, 1-77: in tal forma mi penso che resterà ancora meglio da chicchessia compreso
lettera in prima ci desse carmente, / penso spirata dal voler divino. boccaccio,
: partiti egli e, come io penso, tolto via il ferro, elio ancora
prosciutto, così roseo, così spirituale che penso anch'io ai misteri della natura,
toracici undecimo e decimo. g. penso [« il resto del carlino »
. g. contini, 25-207: penso, specialmente, alla spiritosa 'canzone del
grande madre èe la terra: io penso che le pietre siano dette tossa nel corpo
to. r. ponghi, 1-i-1-233: penso che possano persino esser stati rappresentazione del
sono solo uno spremiforùncoli, ma penso che ti conviene restar separato da
umilta- de... che mi penso che non sia animo che 'l potesse stimare
e ampollosa. buzzati, 6-241: penso di nuovo a laide distesa nuda in letto
: la cena è pure qui; io penso che tu non abbi cenato, laviamoci
102: egli è ver, come io penso, che l'aver una vena di
. pazzi de'medici, 125: penso spumar di sangue / il gran fiume
rarredamento); gozzano, ii-169: penso l'arredo -che malinconia! - / penso
penso l'arredo -che malinconia! - / penso l'arredo squallido e severo, /
/ noi porrìa mai e mai non penso dillo; / s'io il dissi mai
. l. moro, i-76: penso che oniuno vorrà seriamente giudicare che venga
. d'annunzio, iii-2-1030: - penso al tuo enigma, e a quello specchio
bene): «... e penso con affettuosa angoscia a quel caro e
ora; che facendolo stare per più, penso meno acquistarete. ottonelli, 154:
fra loro: amici sono, quali io penso che non se ne abbia a trovare
, in maniera che, se vi penso, mi fa raccapricciare. gozzano, ii-103
luogo. fazio, v-22-21: ben penso che di'questo, perché dianzi /
il signor cavaliere notare può starsene! ci penso io! e. cecchi, 7-17
ho nominati poc'anzi furono, mi penso, incamminati nell'arte quei torinesi e quegli
ii-18-82: di francesco crispi io sento e penso che è il solo grande uomo di
stellino, con quanta ansia e desiderio io penso alle tue ardenti carezze ».
persona). bontempelli, 7-172: penso anche che la gran pena per tutti imorti
. pratolini, 10-241: « ci penso soltanto ora. conosco le ragazze che
1-79: mentre a stesa piove, / penso ai prati che in maggio hanno fiorito
pari. targioni tozzetti, 6-7: penso di distendere nella nostra lingua materna in
.). tutti... penso di costruirmi un ricovero qui, a murata
/ ancora, più che di saggezza / penso che po- trebb'essere un segno,
. settembrini, iv-594: non vi penso, né vi voglio pensare, perché mi
n. franco, 6-44: penso di mandarvi ad ogni ora qualche straccia
di straforo, ciò è sottilissimo, penso che l'abbiate nel capo. -lavorare
. carlo da sezze, i-310: mi penso ora che alquanto mi fusse stragurato e
114: io fiorenza aviso, / quando penso ben fiso, / che men da
del tufo, 56: ohimè quando ci penso / non posso fare i spirti ilari
ad una lei, secreta dama, / penso con quale pazienza infinita / quelle perle
). cavour, i-411: io penso... che un soverchio numero di
-periodo vuoto. papini, i-598: penso qualche volta che nel tempo ci debbano
cammino. f. argelati, cxiv-3-129: penso di star in letto tut- t'oggi
sostant. cavour, v-60: io penso che, senza essere gran strategico, basti
niccolò del rosso, 74-4: eo no penso potere stribbiato). pulito accuratamente, lisciato
in termini di contrasto (e talvolta penso che dovrei, tanto alle volte ci patisco
ad una ad una... / penso con quale pazienza infinita / quelle perle
delle buone. cesari, 1-2-76: quando penso alla città di efeso ed a paolo
, perché non ho tempo; ma penso di fuggir la scola per un mese e
, a quest'ora, 1- pomeriggio, penso a te. pascoli, ii- 1295
inadatti. pasolini, 16-71: io penso che, 'prima', non si debba mai
... pare tale, che se penso agli analfabeti che han serbata la tradizione
, 21-4 (54): quando io penso / sopra alla vostra gran piacevolezza,
esagerarlo. firenzuola, 1-i-76: io penso che ancor dalle gentildonne fosse trovato il
: sono trascorsi molti anni e ancora penso alle città in subbuglio per la presenza dei
salvini, 23-321: della triglia non penso alcun giammai / di iù malvagi dilettarsi
d'america centrale. bigiaretti, 11-42: penso... alle giornate sudaticce del
. crescenzi volgar., 2-22: penso che sia utile se la fossa ripiena
g. bersano, 374: io penso che aloisi non me ha scritto per le
storica. n. ginzburg, ii-434: penso certe volte quanto poco insieme siamo stati
: dire, ora, il bene che penso di una simile versificazione è superfluo.
mondo a svegliarli. arpino, 15-255: penso che un marito ti farebbe bene,
. gadda conti, 1-408: io penso che i giovani, entrando nella vita
. ariosto, i-i v-650: mi penso che sia perché... /.
coscienzia vostra. marini, 276: penso che... possa agevolmente riuscirmi il
un concetto. ungaretti, xi-356: penso che l'argomento meriterebbe uno svolgimento apposito
attività nazionale. carducci, ii-19-260: né penso... occupato come sono negli
paesaggio). giusti, 4-i-336: penso, e comprender non parme / la vista
f. argelati, cxiv-3-431: io penso, a dir vero, che il medesimo
delle lunghe aspettazioni. montale, 1-122: penso allora / alle tacite offerte che sostengono
della mente. carducci, ii-8-237: penso per te... tante dolci cose
gentilmente così teneramente così potentemente come le penso e le sento nel tacito colloquio del cuore
l. bellini, 5-2-150: penso dunque con questa maniera di ra [
non fossero /..., / penso che morirei di solitudine. bonsanti,
, / che 'n ora 'n ora mi penso morire. ciuccio, 26: poi
resto. fagiuoli, vii-118: io penso a me, / penso a due bestie
vii-118: io penso a me, / penso a due bestie, penserò anch'a
. da ogni canto ch'io penso sia la vera stanza delle oreade, fauni
guerra, e per dir vero quand'io penso a tutto quello che si aebbe fare
ostre- ghe, che quando manco ci penso, mi fanno venir voglia di sfogarmi
ragazza, na detto: « sì, penso di sì ». -puramente scenografico
pane mangiano generalmente una semenza, che penso sia di nasturzio, e loro la chiamano
temerario sfidavali. cavour, ii-317: io penso che nel nuovo regime, in cui
del capo. pavese, 15-413: penso sempre, se quest'arma avesse coscienza che
chiuso). fondi caravaggeschi? ora io penso che il 'tenebrismo', comune fr
. de pisis, -26: lo penso là, dentro la chiesa abbandonata fra un
, con quanta ansia e desiderio io penso alle tue ardenti carezze, al fiume nero
tenero, si capisce, ma se penso a come ci siamo arrivati mi sa di
. caro, 2-3-37: il che penso farà o daddovero o tentativamente che sei
di là ciò che vedo e ciò che penso, / non trovar fondo, non
che sta in compagnia nostra; pure penso che non vorrà avere altro e glie ne
. m. cecchi, 1-1-27: ma penso di cavare questi denari da altrove;
3-341: la quale [struttura] io penso da gli ter- mali. panzini [1905
colpirlo. idem, iii-347: io penso che il governo possa, e in certe
braccia. carducci, ii-n-68: io penso con desiderio mesto ed intenso a te,
g. arduino, 179: penso di raccoglierne quantità bastante per fame sperienza
(ii- 361): quando io penso a le faccende e a le gloriose opere
lavori forzati. balestrini, 2-120: penso che sicuramente è anche lui un poliziotto
e 'b'. carducci, ii-14-289: penso che è inutile diffondere tante frasi di
tolette. marchesa colombi, 2-114: penso con uggia a milano, alla catena
danno molto e profitto nessuno: tolerarla penso essere o gran pazzia degli uomini o
cercherò di ricopiare i frammenti di cui penso mandarti copia. non prenderli troppo sul
scarsamente importante. piovene, 14-186: penso al destino di una società ai famiglie
. cavour, vi-324: io penso... che il governo deve sorvegliare
nuove torbe di fiumi nel mare, penso che si formasse sopra di quegl'ossi un
degli occhi suoi. brusoni, 1-48: penso bene che, se tu volessi seguitare
ingannate. térésah, 1-260: così ti penso, o immemore fanciullo / tradito
v. borghini, 4-ii-171: questa aria penso mi abbia a giovare, veder quando si
, 171: mentre che io parlo e penso, il tempo passa, / e
a ri jso, dove penso / che ho dato invano, che la
amico, indivinare / ciò ched io penso dentro dal mio core, / tutto
1-114: 10 per lo tuo me'penso e discemo / che tu mi segui,
brano). magalotti, 4-154: penso, che appena di tal voce udita /
leggeva i libri dell'anima, e penso ch'egli m'abbi ad insegnar qualcosa
io non so bene dire; ma penso m'intendete bene voi, di tratte che
conferisca sempre ogni cosa, ma perché penso che da molti giorni in qua, gli
la casa carraffa e 'l re cattolico io penso che se 'l duca vuole gli verrà
primo tratto, ma per non vituperarsi penso di farlo asentire a marzia sua figliuola
: certo e'mi pare quanto bene mi penso, che abbia in te reggimenti chente
molti. de amicis, xii-244: io penso a quanti di loro, dopo esser
tant'è gentil che, quand'eo penso bene, / l'anima sento per lo
fuoco). montate, 1-122: penso allora /... al taglio netto
puoi che ha recevuta l'una, i'penso i che intra per l'altra in
ricchezza. d'annunzio, 5-487: penso che, in tutte le età di un
. d'annunzio, ii-179: penso alla tua ora divina / quando i
, maneggio. fenoglio, 5-iii-68: penso che ci ha fatto un piccolo trigo,
da restituire il soprassoldo di guerra e penso che quegli che ne andrà di sotto sarò
leggo o ascolto / il nome 'pietrasanta'penso ai pochi scudi, / al dolore del
tristo e ascoso. pellico, 2-338: penso con amore e compassione a te,
in francia. d'annunzio, v-1-867: penso quel cupidissimo triumviro antico, quel licinio
/ un'altra vita è tronca, io penso, è lì sotto sepolta. 8
di alcuna sorte non se vede. penso non sia disfate et fato queste forestiere,
e. sanguineti, 2-105: penso che non ho la testa, io,
cavalleggieri turcopoli, ch'erano, com'io penso, musulmani di sicilia. d'annunzio
6-250: ecco, una vera madre, penso regina, avrebbe preso lei l'iniziativa
mani. ariosto, 1-iv-175: io ci penso tuttavòlta e credoli / di ritrovar in
vorrei che v'andasse, però che io penso che uanno non ne debbi aver ricolto
). gozzano, i-485: io penso con un sogghigno al nostro sommario vestito
. doni, 5-30: e questo orto penso sia pieno di erbe universali e vasi
giraldi cinzio, 2-22: altro or non penso, se non che gli dei /
x-1164: ah ruggiero, qualora / penso che un usurpato / godiam noi principato
gliel concede. foscolo, xv-532: io penso di starmi in pavia per le vacanze
la campagna; ma a dirti il vero penso, e mi rodo. mandami qualche
nel cuore. piovene, 16: penso, senza dolore, come rassegnato a rimanere
scusi, le piace il valpolicella? » penso fermamente che questa domanda equivarrebbe in tutto
un'opera. betteioni, iii-34: penso che nessuna opera di verdi,..
o curiosità. moravia, 17-219: penso che fosse, in fondo, una specie
da porto, 1-311: anzi più tosto penso questa essere una vanteria spagnuola per dimostrare
crescenzi volgar., 4-13: utile esser penso, ne'luoghi campestri, umidi,
maraviglia, però verissima); ma penso a te vegliando, e ti amo,
betto da pisa, 338: madonna, penso forte / de la mia natura,
d'annunzio, i-867: pur dolce penso, era, ne tumida / terra
. straparola, ii-207: nel vero penso che quel sia stato il patron mio
, 2-27: io la desidero e la penso / com'era in altri tempi,
cino, iii-145-53: quand'io penso a mia leggera vita / che per
paradiso, 6: questo, com'io penso, acciò che saviavessato dal fatto che
reggessero le grandissime cose, io mi penso che furo altri uomini callidi e vezzati
reggessino le grandissime cose, 10 mi penso che furo altri callidi e vezzati, i
sguardi, ma adesso talvolta non ci penso nemmeno. -con un relativo grado di
m. cecchi, 1-1-27: ma penso di cavare questi denari da altrove; ché
pubblicamente, mettiamo, uel che penso del rito di portare corone al cosidetto 'altare
della grazia divina. sbarbaro, 5-48: penso i miei radi amori, violette frettolose
in braccio. « sarà nulla, penso » disse alla moglie. i visitatori sorrisero
sollevassero delle difficolta. carducci, ii-10-145: penso anche come devono essere belli i colli
foscolo, xvii- 145: quando penso di scrivervi, cerco di rimanermi tutto solo
non vissi. cassola, 2-40: io penso che, se tu cominciassi a vivere
possa in te refletter quel ch'io penso! 8. opinione.
non esser vulgare. dolce, 9-21: penso, che ricorditi / de l'amicizia
tempo è spaventevole. poerio, 3-232: penso quanta stagion m'è già sfiorita,
stagion m'è già sfiorita, / penso degli anni e delle cose al volo,
, il berenson ne restò, e penso con qualche ragione, tramortito. 5
un vinetto! lasci fare; ci penso io. regalo dei parenti di mia
il quanto al comporre, io penso tuctavia ciò. caro, 12-i-45: oltre
. ariosto, 1-iv-730: -infra noi penso abbia ad essere... - (
r. longhi, 1-i-1-233: così penso che possano persino esser stati prodotti quasi
o ricalzo la vigna, / io penso sempre a la mia innamorata. romoli
fosse lo scopo. guerrazzi 4-803: penso che trattandosi mettersi allo sbaraglio in zarosa
doloroso / che zoioso -avenir ma'no penso. poesie bolognesi, v-343-42: may
all'intrare del sole in ariete. e penso sarò a tempo di non trovare ancora
bevendo acqua e zucchero e limonate, e penso di nutrirmi d'aranci. cattaneo,
, i-217: sai quello ch'io penso ora? che noi facciamo zuffolar nell'orecchio
abusività del pascolo e del transito: penso che i sorveglianti all'igiene conoscano tutto il
corriere della sera », 13-iii-2001]: penso che forse tutti noi dovremmo autoeducarci a
, si autosfratta? » « non ci penso nemmeno ». = comp. dal
, che, dietro com penso, accudisce i bambini per lo più in
, magari con strumentazione italiana, ma penso sia molto difficile convincere coloro che ripartiscono
buenos aires. bigiaretti, 5-42: penso alle case dei miliardari bonarensi, ai grattacieli
-quindi ceffata in pieno la misura, penso che questo vestito mi starebbe benone solo
connettivismo è la metodologia contemporanea, non penso solo al computer e a internet ma anche
africano. jovanotti, 119: se penso a dakar mi viene in mente..
extraparlamentari ai membri dei circoli giovanili. penso, tanto per intenderci, a termini
extraparlamentari ai membri dei circoli giovanili. penso, tanto per intenderci, a termini
flaiano, 1-i-380: sogno frocésco, penso. = deriv. da frodo
impegno. metten- docisi di punto. penso che sia genato di campare a giabba.
persone? ma se vuoi sapere come la penso, quella donna aveva intortato anche lui
ora di jogging. benni, 7-81: penso che andrò in città a comprarmi delle
halévy [in prezzolini, 3-597]: penso a giorgio sorel, rinnovatore tra noi
technicolor. luzi, 4-49: già penso al chiarore della sala dopo il technicolor /
della quale v'era gran bisogno e penso che se esco e comincio a veder gente
.. « fui vicecampione del mondo ma penso di poter dire che meritavo di essere
. baldini, 7-11: io penso che sarebbe ora di fondare sul serio il
compare di tanto in tanto in letteratura (penso a yan andrea steiner di marguerite duras
ministro risponde: « ma non ci penso per niente. se compro, lo faccio
: « ecco, questo collassa », penso immergendo il braccio nell'acquario.
deve comunitarizzare di più alcune politiche, penso per esempio a uno dei settori chiave nei
, i-100: quelli che pensano come io penso, non troveranno piccolezze ne'miei conterelli
cavallotti, 2-85: per lo meno, penso, il coraggio è diverso e l'esempio
. voglio dare spazio all'editoria, penso a una trasmissione come l''apostrophe'
davanti a fabbrichini e fabbrichette, e penso che i padroni lasciano in questo mondo qualcosa
, 91: così cihogià i nervi e penso a questo esattamente: fanculo picasso.
toto ed è proprio quello che io penso e a cui credo. = denom
, 2-230: detto di proudhon ch'io penso sintetizzi il filosofico perché della vita:
15-623: ma ora / se mi rileggo penso che solo l'inidentità / regge il
papini, xi-1-563: anche queste, penso, son cose che passano e muoiono
» chiese orazio a mildred. « penso camicetta. ma non era in lurex?
per i marginali servono più comprensione e, penso di non esagerare, maggiore simpatia »
, 168: e sono ancora qui e penso che sono io, che quella donna
la luna in cielo / io ti penso sotto il melo: a te vola il
miserabili. com [27-v-2005]: io penso sia giunto il momento di allargare le
è del mio carattere. alla sera ci penso: la conferenza stampa, la pesatura
« liberazione », 22-i-2006]: non penso al ritorno delle esperienze pianificatorie che caratterizzarono
legge gozzini, dico subito come la penso: è una pseudoriforma, una 'pezza'(
. il manifesto [3-ii-2001]: penso anche a una riconnotazione dell'attività di
notte, le mie fatiche sceneggiatorie e penso: come sarebbe bello adesso scrivere tre-quattro pagine
spossatezza. manganelli, 4-14: quando penso serpente leone ed aquila tutti insieme provo
sera », 24-xi-1993], 41: penso ogni male dell'impiegata tampinatrice che riconosce