); ma di recente si è pensato al genovese abaén 'lavagna che ricopre
abbordare un uomo di spirito? ho pensato più giorni attaccarvi con un 'fa freddo
. pulci, 25-115: io avevo pensato abbreviare / la storia. leonardo,
, cioè che... non ho pensato al pericolo dei ladri, de'facimale
a barcellona / per qualche giorno aveva pensato porsi, / fin che accadesse alcuna
/ presso alla terra dove egli ha pensato. machiavelli, 488: volendosi strignere
: un uomo che forse non ha mai pensato ad accasarsi e che, se mai
senza quell'accidente non avrebbero neppur mai pensato a volermi conoscere. giordani, ii-119
getti, iii-34: io ci ho pensato di molte volte da me a me
senza punto pensare, quasi molto tempo pensato avesse, subitamente in acconcio de'fatti
nasce una sospeccione d'esservi molto artificiosamente pensato. 7. ant. castrato
breme, i-117: parecchi lettori avrebbero pensato che di tutte le maniere di significarle
ho veduto altrove; / et ho pensato e penso, e finalmente / non
rimembranza acerba. idem, iii-106: ho pensato di voi quelle più acerbe cose che
tramonto. comisso, 12-54: avevamo pensato di... preparare con adunate e
croce, i-2-78: un concetto, pensato fuori delle sue relazioni, è indistinto
, è indistinto, cioè nient'affatto pensato. palazzeschi, 4-294: non glie
. pellico, ii-103: avessi solo pensato a'congiunti ed a qualche altra diletta persona
far ciò sia ancora da alcuni stato pensato uno ingegno di rastelli,...
concerne l'allegoria; che è pensato ed espresso secondo il procedimento dell'
la signorina allibì. non ci aveva pensato. dinanzi a quella improvvisa rivelazione restò
l'acqua appare dove non avrei mai pensato. calvino, 1-102: sopra i vassoi
ego. cantoni, 153: avrei pensato di dar 1'imbeccata ad un mio
, v-202: mi stupiva adesso di aver pensato per tanto tempo che fosse perfetto.
tranquillità / di fingermi felice anche ho pensato. -ant. con valore causale:
iv-133: voi non dovete mai aver pensato prima d'adesso se la chiesa cattolica
cecchi, 1-39: agli animali aveva pensato dio, che può pensare a tutto.
anticoncepito, agg. ant. concepito, pensato anteriormente. salvini, 16-pref.
di questa città e di questi uomini ha pensato di mandare proprio lei un poeta al
, / rispose: « così avea pensato farmi ». -ant. appellare
), agg. ant. già pensato; preveduto; premeditato. bartolomeo da
di presso ciò che lo sconosciuto aveva pensato di lui. [ediz. 1827 (
6-97: or pensa a quello a che pensato in prima / non bene aveva;
soldati, i-91: non avete mai pensato che, appunto perché la religione di
g. gozzi, 1-356: abbiamo pensato d'inviarvi, per mezzo di un
, 88-42: aiome veduto'e ben pensato / che l'om perfetto a l'arbor
4-188: l'architetto non ha troppo pensato ai punti cardinali e ha aperto le terrazze
, 3-45: con tutto che non avesse pensato ad altro nella sua giovane vita,
, non lasciava nessuno che l'avrebbe pensato. -venire alle armi: venire
. galileo, 771: lungamente ho pensato per ritrovar qual possa essere la cagione
forse vi arrossirete di aver sì malamente pensato di me. alfieri, 95: è
. palazzeschi, ii-627: non avete pensato che quell'uomo riformando il codice poteva
pruova, se allo scrivere, che è pensato parlare, si può i dovuti artifici
7 (106): aveva renzo pensato di che profitto poteva esser per lui
nasce una sospeccione d'esservi molto artificiosamente pensato. boccaccio, viii-2-138: e fatto poi
dall'amore della libertà, che avea pensato farsi frate di cotal nuova religione ascrivendosi
, con uno signore d'assai, hanno pensato e sottigliezze e astuzie, come con
4 (66): dopo aver pensato un momento, « venga domani »,
com voi misura: / quand'ha pensato riten su'penserò / infino a tanto che
furbo, scaltro. -di cose: pensato, escogitato astutamente.
, 7-74: la sola volontà del male pensato soffre tal pena, come se l'
carducci, ii-16-54: la ringrazio di aver pensato a me per un testimone all'atto
concetto concreto in quanto unità di pensiero pensato e di pensiero pensante (nella filosofia
di casa. montale, 104: ho pensato per te, ho ricordato / per
del gioco. beltramelli, ii-54: ho pensato tanto alla mia avola alla quale assomiglio
cadaveri. bontempelli, 9-123: avevo pensato d'avvelenarlo dopo qualche settimana dalle nozze
non ci voleva gran talento; quando avessero pensato d'offrirgli, senza averne l'aria
dracene e delle azalee che nessuno aveva pensato a rimuovere. pascoli, 916: tu
volizione. comisso, 14-55: ci à pensato sopra un bel pezzo, ma quando
nuvolosa. moravia, viii-129: avevo sinora pensato che ella avesse raggiunto il limite massimo
signor salviati, io ci ho talvolta pensato, né mai ne ho potuto ritrovare il
, né a scrivere barbaramente a caso pensato, né a esser da meno nello
prima di far questo, ci ho pensato, / ch'egli è una morte da
non è del paese, chi ha pensato che il pover'uomo si sia bastonato
non è del paese, chi ha pensato che il pover'uomo si sia bastonato
ferisco; palpito'; s'è anche pensato a un probabile incrocio di batacchiare e
interesse privato. carducci, ii-10-186: avrei pensato, del resto, di andare a
collodi, 773: chi ha mai pensato a domandare perché scoppia il colèra e
colèra e il vaiuolo? chi ha mai pensato a domandare perché batte il terremoto e
e le calzettine, le scarpette: avete pensato a tutto! d'annunzio, iv-1-606
via, rapire '; si è pensato a bazza 4 mento aguzzo '(le
, forse di formazione onomatopeica; si è pensato anche a un incrocio di * mazzuccare
paura, e quanto ad amministrarla ci avrebbe pensato lui. poi gli parve che io
, in generale, a ciò che è pensato o detto o manifestato (come sinonimo
che sia accaduto un fatto non mai pensato né immaginato da loro, saltano subito
di presso ciò che lo sconosciuto aveva pensato di lui. -vederne, sentirne
il generale o il governatore, ha pensato bene di dire addio a quest'ultimo
. bernusso); ma si è pensato anche a birrus per burrus (dal gr
e duecento bovi. perché non avevano pensato i regii a porre quei bestiami in salvo
, di etimo sconosciuto: si è pensato al provenz. biga (dal lat.
colo. grazzini, 4-339: tu hai pensato una bella astuzia e un sottile
a rullare. = s'è pensato al lat. vitiòsus 1 vizioso, vezzoso
d'ambra, xxi-11-81: chi avrebbe pensato mai, questo guicciardo, che par
essere uccel di bosco, -aveva anche pensato, -non voglio diventare uccel di gabbia
resta che questi moschettieri non abbiano ancor pensato di far le palle di ferro, acciò
sentì una botta rinterzata. non avevo pensato di chiedere a talino se a monticello
fagiuoli, 1-6-239: già ci ho pensato: mi vo'mettere a fare il
mille e duecento bovi. perché non avevano pensato i regii a porre quei bestiami in
trovaro che la donna non avea falsamente pensato. -locuz. avverb. bracco
restò maravigliato, perciocché, dove aveva pensato veder qualche gran bravo, vide un omi-
sasso 'e a briccolax. si è pensato a bricco4 * montone 'con il
poi / di scrivere una predica ho pensato. d'annunzio, iv-2- 203
ecco qua! fortuna che ci ho pensato prima di lasciarla andare nella buca!
le bucce al bracci: ci avevo pensato io, l'esame me ne distornò.
. boldone). si è anche pensato di riconnettere la voce a budello (v
: fratello e sorella non avevano mai pensato ad altro che a darsi buon tempo
un'altra soluzione, non ci hai mai pensato? -buttare all * aria,
, 3 (54): « hai pensato bene; e poi è tutta carità
la sortita di david, che ho pensato di farci la cabaletta in tempo binario
altro. bruno, 3-932: avevo pensato prima di donar a questo libro un
3-230: si ricorda di me ed ha pensato di mandarmi cacao zucchero ed altre leccornie
libero e populare che mi occorre, avendoci pensato più volte in questo ozio che ho
. nelli, 8-1-16: 10 ho pensato con questa visita far due chiodi a una
calda, come s'io l'avessi pensato adesso. menzini, i-118: a
il silenzio di venezia non ha certo pensato alle calli, così strette che la gente
volti: « ma io non ho mai pensato di insultarla » disse leo con calma
meritato; / e poi lo su'pensato / no ha compita la sua disianza
attenne lo premio de questo c'hai pensato: / lo mantello aritollote per tutto esto
ricominciò. verga, 3-53: ho pensato di darti il debito dei malavoglia, in
all'idea di camparci non avevo più pensato. -anche di animali, di
rendere solitarie le virtù non si è pensato se non ai nostri giorni, quando
mar tranquillo. goldoni, iii-23: avrà pensato... che fossi caduto
2-37 (i-1062): io non ho pensato, e meno ora ci penso,
dice: -siri, tu hai bene pensato. / conciare la farò incontanente / e
né pur l'amicizia, se ci avesse pensato da un mese, avrebbe forse saputo
: s'ingannano coloro li quali hanno pensato che il cantorato fosse un ordine minore.
far fiaccare il collo, io ho pensato una via, che 'l signore non
verga, 4-28: « sapete cosa ho pensato? di concorrere pure all'asta
ne'patti un capitolo non promesso né pensato, per lo quale tutti gli sbanditi
, ii-252: si era fino allora pensato col capo d'altri: gli uomini volevano
più de le volte a un capo non pensato, tal ch'io somiglio a colui
essa idee confuse, per avervi troppo pensato. -anche: crucciarsene assai.
la locuzione dare e far cappotto si è pensato derivasse dalla compagnia del mantellaccio (burchiello
non aver contezza di quant'altri ci abbia pensato, ma, quando altro non fusse
capricciosétto. allegri, 68: ho pensato, e vene richieggo, che voi
lorenzino, 203: se io avessi pensato che questa lettera vi fussi per dare
'. per l'etimo, s'è pensato a una forma dissimilata da * canmen
data a napoleone, il quale può averlo pensato ma non detto. alberto lumbroso racconta
verga, 4-27: « sapete cosa ho pensato? di concorrere pure all'asta vossignoria
aùàós 'flauto '). si è pensato anche al lat. volgar. *
, a quel che io ne avea pensato e messo in carta, v'è che
. svevo, 3-562: dapprima avevamo pensato di andare in isvizzera, il paese classico
l'acqua appare dove non avrei mai pensato. -casèllo (v.);
) derivano dall'ital. si è pensato al composto di casa e matta (nel
, 3-839: è caso, evenimento non pensato per insieme scorrenti cagioni in quelle cose
, 87: peggio è essere cattivo con pensato consiglio, che sventurato per a caso
disperato: alla peggio. -a caso pensato: con premeditazione. -anche: a
peccare profondamente? è peccare a caso pensato, ordire il male, tesserlo, tracciarlo
studiarlo. botta, 4-1119: a caso pensato io nominai leopoldo di toscana.
, /... / come ha pensato alquanto e si compiace, / spiega
dinanzi a tutti quanti: « avete pensato a ogni cosa, eh, don luca
. comisso, 7-261: quest'anno fu pensato di portare la statua della madonna fuori
: io lo penso, io l'ho pensato: ecco io lo esplico. bracciolini
87: peggio è essere cattivo con pensato consiglio, che sventurato per a caso
persona. guicciardini, 65: chi arebbe pensato che di uno padre tanto buono,
? pascoli, i-143: io ho pensato... quali saranno i miei
casa del sindaco; cosi ci avrebbero pensato loro a cavarsi d'impiccio, e la
nievo, 172: vediamo cosa avete pensato per cavarci d'imbroglio?...
cuori, come nessuno avrebbe mai pensato. cazzottatura, sf. il
, 2-184: mio fratello, che pensato avea di tenerli seco a cena,
cenetta. pirandello, 7-281: aveva pensato bene di dare ima cena ai colleghi
ricci, 144: se avessi pensato pure alla centesima parte di quello ha
anche il mantello, ma dopo averci pensato e averlo cercato e scosso ben bene me
un passo ogni tanto, un passo pensato e accorto; non lo impedirebbero i sospetti
carretta. allegri, 166: ho pensato di presentargli le sdolcinate frutterete del mio
vedendomi così vivace e acceso, avrebbe pensato ch'io fossi infermo. nievo,
xxv-1-44: -oh! tu hai ben pensato. per amor suo porterei e'cestoni
dir la verità, non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del
poi sbigottirsi, che se non avessero mai pensato che dovessero accadere. bencivenni, 4-73
orecchio, m'accorgo che mia madre avea pensato prima di me al fatto suo.
o contro alle loro terre non era pensato non che fatto; e di questo
paoletti, 1-2-294: ma che avete voi pensato di fare con tanto strepito? vi
un gallo, che ella non ha pensato a portare seco le chicche, per dar
era stabilito. chi sa cosa avrete pensato di me! buzzati, 1-88: era
non aver contezza di quant'altri ci abbia pensato, ma, quando altro non fusse
dal sole. lancellotti, xxiv-271: ho pensato, e chi lo crederebbe mai?
acqua, tratto da giovami e mal pensato pensiero, e ceco dal soverchio ed
aizzare. manzoni, 775: avevam pensato alla prima di presentare al lettore la
formazione onomatopeica; ma si è anche pensato al termine spagn. azote * frusta '
il suo invito e simulando di avervi pensato altri quindici giorni, la ridomandai più
. svevo, 3- 562: avevamo pensato di andare in isvizzera, il paese
luisella fragalà e le sue invitate avevano pensato di farsi dei domino di teletta bianca
con tanto di tu, vien subito pensato. -chi è questo cocchiere? -,
cutaneo, fino a raggiungere, avrei pensato, il groppo cocleare dell'umbilico.
la sortita di david, che ho pensato di farci la cabaletta in tempo binario
: io lo penso, io l'ho pensato: ecco io lo esplico. varchi
cogitare), agg. letter. pensato, meditato. cecco d'ascoli
poeta di ovidio nasone non avrebbe mai pensato che egli avrebbe potuto far nascere tutte
87: peggio è essere cattivo con pensato consiglio, che sventurato per a caso e
m. cecchi, 23-9: io ho pensato / di veder s'io potessi far
/ / il tardar di marfisa avrai pensato / forse per armi o casi orrendi
fedele. pirandello, 7-281: aveva pensato bene di dare una cena ai
vuol far fiaccare il collo, io ho pensato una via, che 'l signore non
dito. serra, ii-397: non ha pensato mai a dente civile dello stato
disciolga con lingua quello che 'l cuore ha pensato. 3. sm. principio
, 27-2: ed io pur commedia pensato avea / iscriver del mio carlo finalmente.
, mai in vita loro, avevano pensato alla politica. -figur. panzini
, 1-100: appena ti ho visto ho pensato che, se tu volevi, tu
pieno di vento e di suono, aveva pensato all'ultima scena della visione, si
essere meritato; / e poi lo su'pensato / no ha compita la sua didanza
riposato e di composto e quasi di pensato, che mal si affà a quella disordinata
prodezza tutto quello che nel cuore ho pensato di dire. 9. figur
valenti astronomi e matematici... hanno pensato, molto diversamente dal neuton, coll'
tratta di capricci... ma ho pensato che questo tuo accompagnamento potrebbe essere compromettente
avvenuta nel palazzo arcidiaconale, ci avrebbero pensato la comunità, il vescovado, la
filos. possibilità di essere concepito, pensato. tommaseo [s. v.
6. ideato, immaginato, pensato. dante, conv., i-v-12
concerti. cuoco, 1-68: non avea pensato mai a stabilire una ferma comunicazione tra
: per quanto io ci abbia pensato su, non mi è mai riuscito di
concionare con tanto di tu, vien subito pensato -chi è questo cocchiere? =
era stabilito. chi sa cosa avrete pensato di me! verga, 3-25: se
. verga, 4-27: sapete cosa ho pensato? di concorrere pure all'asta vossignoria
... intenti a versar il pensato nei concreti segni dell'inchiostro. montale,
, dieci, hanno offeso dio perché hanno pensato a vostro figlio troppe volte e in
sarpi, ii-337: non si era pensato di dannare per allora la confessione augustana
dieci, hanno offeso dio perché hanno pensato a vostro figlio troppe volte e in
». comisso, 7-261: fu pensato di portare la statua della madonna fuori
... avea [il papa] pensato trarre santa chiesa di servaggio. iacopone
, e lei non ci aveva ancora pensato; avrebbe avuto un piccino, una
erudizione, nella consaputa lettera, han pensato bene questi pastori arcadi di acclamarlo nel
: ma il consiglio vuol esser ben pensato con alquanto di tempo. -mal consigliato
87: peggio è essere cattivo con pensato consiglio, che sventurato per a caso
ciò che vede ed ode ed hai pensato, / ciascuna reca suo consolaménto,
. palazzeschi, 1-121: ti ho pensato prima come il consueto, non astraendomi
dolce accoglienza / ed accorto intelletto e cor pensato! fazio, ix-100: e io
avaro. algarotti, 1-276: hanno pensato a un modo di avere il teatro oltre
volendo. ma mio fratello, che pensato avea di tenerli seco a cena, e
, * continuò, « ci ho pensato; ed ecco ciò che mi pare di
: con una barba posticcia s'avea pensato di contraffarsi. foscolo, iv-324:
l'effetto di ciò che altri ha pensato, dei piani, dei disegni altrui.
magalotti, 9-2-150: quest'anno ho pensato a mettere un poco in contribuzione il
quello. guiducci, iii-213: ha pensato di lasciare il letto vecchio, che
per le sue convenienze, ho subito pensato a far nascere un negozio tra v
intorno. serra, ii-609: ha pensato che conversare coi grandi che ci lasciarono,
1-293: sovente, e molto ho io pensato in me medesimo, se la copia
rame '; ma si è anche pensato all'arabo (zdg) qubrusi * vetriolo
mai fatto, egli non l'aveva pensato. aretino, 11-86: se la
pur l'amicizia, se ci avesse pensato da un mese, avrebbe forse saputo
, 2-13: e sotto questo pretesto aveano pensato malvagiamente, che se la signoria vi
anni fra novecentosette e novecento- undici ha pensato di dare un titolo come distaccato dalla
iacopone, 88-45: aiome veduto e ben pensato / che l'om perfetto a l'
. aretino, ii-20: io mi ho pensato mille volte di morirmi in su la
oh, alle corte, sapete cosa ho pensato di fare? loderò le bestie,
in quel pezzo di strada, aveva pensato con comodo al nascondimento fatto in furia
v. borghini, 4-488: e ho pensato meco talvolta, che eziandio nel secolo
d'ardire, che 'l mio animo pensato avea, non ti posso aprire. machiavelli
maravigliosamente con quello che io avevo già pensato da me medesimo. tommaseo-rigutini, 2909
13-253: la prima cosa a cui fu pensato fu la carta da visita. dopo
. guicciardini, 65: chi arebbe pensato... che di imo padre tanto
me! che, questa mattina, ho pensato di crepare affatto tra la fatica del
soldati, i-90: non avete mai pensato che i cristiani, quelli che hanno il
rossa. pirandello, 7-281: aveva pensato bene di dare una cena ai colleghi
penitenza de la moglie, ci ho pensato tanto, quanto di volare. tasso
58: non sia dunque el disir pensato absente / dal bel seguire, il cui
attenne lo premio de questo c'hai pensato: / lo mantello aritollote per tutto esto
e l'operato: / fo breve lo pensato e longa operazione. = deverb
della sua angoscia amorosa, egli aveva pensato che il possesso di quella donna gli
. d'ambra, xxv-2-334: io ho pensato due ore a risolvermi / se a
. sassetti, 208: io aveva pensato di non lasciar passar l'occasione che
cutaneo, fino a raggiungere, avrei pensato, il groppo cocleare dell'umbilico.
sarei stato molto infelice se non avessi pensato di scrivere e di farmi una mia realtà
altramente. castiglione, 236: ho pensato talor da me a me che sia
nievo, 1-213: rimasti soli hanno pensato bene di maritarsi, e il dabbenuomo
, ii-ii: né mi sarei mai pensato che nel mondo si trovasse tanta sfacciataggine
. svevo, 3-562: dapprima avevamo pensato di andare in isvizzera, il paese classico
: ma come è morto? lei avrà pensato, naturalmente, a dargli in tempo
. « no, non ci ho pensato! ». 9. affidare
: si diede della bestia d'aver pensato solamente agl'impicci che quell'insegna gli
lui. castiglione, 236: ho pensato talor da me a me che sia
o come mai non ci hanno pensato in dateria per estorquere ed iscroccare
dime / il vero, io non arei pensato mai, / che li arnesi,
23 (80): e quando èi pensato alquanto di lei, ed io ritornai
, perché sono povero di scienza; avevami pensato... recare in volgare il
(362): se io avessi pensato che lui fussi stato uomo di tanta debolezza
leggeri una riflessione fuggitiva, un cenno pensato arresti lo spirito con istruzione e diletto.
ridotti'. tasso, v-67: ho pensato di dedicarla a la serenissima signora duchessa
v. j: il 'deliberare'è più pensato del 4 risolvere ', meno effettivo
poi che tu avrai sopra deliberato e pensato, spigliatamente dei fare. petrarca,
vede che e'principi, quando hanno pensato più alle delicatezze che alle armi,
prima di far questo, ci ho pensato. de roberto, 9: un altro
chiesa; e intanto sapete cos'ho pensato per servirvi meglio? intanto chiederemo la
ridendo, a dirmi che ci aveva pensato suo marito. pascoli, 39: tace
religiose. latini, i-2403: pensato m'agio, / anzi ch'io passi
è niente / de tutto quii c'avea pensato. dante, purg., 8-13
. caro, 12-i-9: non ho pensato ancora a quello che farei de'danari
sneri, iii-563: aveva pensato di legare l'arcano corallino col
uscirono a questo particolare, che avendo pensato [ecc.]. segneri,
e i vostri doveri, avete voi pensato a prepararvi ai passi difficili a cui
: se sente anche questo, -aveva pensato -mi fa dell'altre difficoltà sicuro.
i. nelli, ii-459: ho pensato rinserrarlo e farcelo stare il digiuno delle
che lo scrittore dettò avere l'uomo pensato, sentito e fatto: qualità rara,
di molta dignità ed estimazione, aveva pensato di raccomandare quest'officio alla persona di
poi, tornato al paese, avrebbe pensato lui a dilatare quell'ora in mese o
dalla mente ciò che hanno recitato o pensato. d'annunzio, v-1-1088: se
di persone dilettissime, non avevo mai pensato, non m'ero mai accorto di
leggeri una riflessione fuggitiva, un cenno pensato arresti lo spirito con istruzione e diletto
al suo cospetto, / quel che pensato avea dimenticai. abati, 108:
, iii-1-438: anche tu devi aver pensato di me: « non grande, ha
mamiani, 1-4: io sempre ho pensato... che sia verissima quella sentenza
/ iudica onne parola / e demustra orine pensato. bartolomeo da s. c.
colla dinamite. soffici, v-2-218: aveva pensato che quattro o cinque mortaretti fatti scoppiare
, di due cose ch'egli aveva pensato di dirgli, ne disse solamente una,
letto, studiato, appuntato, organizzato, pensato non so buttar giù dieci parole!
l'acqua appare dove non avrei mai pensato. -figur. baretti, 3-39
, i-359: sovente e molto ho io pensato in me medesimo se la copia del
li occhi in sé smarrito per lo non pensato vedimento del duca che giacea. poi
sol questo, che sperato / né pensato ho pur mai d'allonta- narmi /
disciolga con lingua quello che 'l cuore ha pensato, per tal modo.
discernimento (un'azione); fatto o pensato bene (un discorso).
bembo, 2-184: mio fratello, che pensato avea di tenerli seco a cena
: arrivò vicino alla casetta dove aveva pensato di fermarsi. [ediz. 1827 (
acciaio. -figur. immaginato o pensato con chiarezza. o. rucellai,
è mai stata quella, dopo aver pensato così bene, di non aver saputo
che dire si sarebbe potuto, chi pensato v'avesse, et egli detto ha con
classe? ». non ci aveva pensato. -marin. il locale in
chiesa; e intanto sapete cos'ho pensato per servirvi meglio? intanto chiederemo la dispensa
li principi savi hanno con ogni diligenzia pensato di non desperare e'grandi, e
machiavelli, 701: avete voi pensato che bagno fussi buono a disporre la donna
e la generalitade pare oscuritade, ò pensato di disporlo e di schiararlo per uno
, 2-3: per la qual cosa ho pensato di poter giovare agli studiosi di questa
metto a piangere dalla contentezza » ha pensato per rientrare in carreggiata; ma i
fatto mal volentieri: distinguete se avete pensato di far male o bene. lalli,
di niuno, da quel che ha pensato per fermo di fare noi potrebbe distorre
servizio. pallavicino, iii-141: fu pensato dapprima a constituire una massa di cotidiane
parlare. bocchelli, 12-233: ho pensato a un solo rischio: che il
: havvi tra voi / chi pur pensato abbia finora mai / ciò ch'ora
a divedere il modo col quale abbiamo pensato di far quest'esperienza, che per quello
da lei uno sfogo sincero, ho pensato che fosse mio dovere infor- marvene passando
avanti. de bosis, 100: ho pensato a te, buon condottiero [del
che gran pezzo al caso intervenuto / ebbe pensato invano, e finalmente / si trovò
vita, un'anima che molto aveva pensato. verga, i-72: -e del
sento. getti, 15-ii-115: già fu pensato da i paesani, per levare quel
rendervene le dovute grazie. onde ho pensato... donarmivi in servo per lo
. monti, i-83: un cardinale ha pensato che si debba far copiare [questa
, ii-94: io per me non ho pensato molto alle regole de'pantomimi; e
que'due numeri che sia scritto e pensato italianamente davvero. rovani, i-273: fra
spirito: che è pensiero in quanto pensato, sentire in quanto sentito, volere
in altri tempi io non avrei mai pensato a sorvegliarla, tanto meno a mettere in
. serra, iii-505: non ha pensato ai cantari -e alla tavola ritonda in
quanto possa sembrare strano; avevo sinora pensato che ella avesse raggiunto il limite massimo
3-9: sovente e molto ò io pensato in me medesimo se la copia del dicere
del capo, poi che cose assai ebbe pensato sovra questo suo enorme eccesso che fatto
che non si è veduto mai e né pensato; e in cui i dati dell'
cicerone] che sovente e molto àe pensato che effetto proviene d'elo- quenzia.
e i vostri doveri, avete voi pensato a prepararvi ai passi difficili a cui
carducci, iii-25-292: io non ho pensato né penso a odi epitalamiche, occupato
tempo, luogo, costume; altri ha pensato alle bibliche 'piaghe d'egitto '
michele. -egoistàccio, già non hai pensato che a te! avresti dovuto portar
avvertimento. guadagnali, 1-ii-19: ha pensato il cocchiere... / di
. b. adriani, 1-337: aveva pensato di liberare della lunga prigionia giovanfederigo il
. pascoli, i-182: avete forse pensato che chi è stato adottato in una
momento della scritturazione nell'abbozzo della lettera pensato prima di mettermi a scrivere.
un embrione, e dopo / d'aver pensato, e ripensato un pezzo / partoriscon
foscolo, xviii-316: s'io avessi pensato a quell'ippocrita robersperriano di lagarde,
quando esegue energicamente ciò che maturamente ha pensato. fucini, 515: il graduato.
un discorso, uno stile); pensato, detto, scritto con grande affettazione
entramenti d'essi... ò pensato prepararti, di poi pigliando ò cominciato a
giusti, i-244: a tutt'altro ho pensato che a far l'epi- grafaio
monti, 1-83: un cardinale ha pensato che si debba far copiare [questa
tutto l'ordine del vivere abiamo e pensato e distincto quale sia il meglio.
fatto certo vostra santità avere alcuna volta pensato alla mia essaltazióne, m'è parato
a quella sua gran collera, aveva renzo pensato di che profitto poteva esser per lui
per rispetto, per disinteresse, aveva pensato di chiederne l'esecuzione. bocchelli,
fu quello il fatto d'armi meglio pensato e più destramente eseguito in tutta la
primaio, tale opera fare, ho pensato maniatamente esemplarla, e in su questo
, l'insetto fermo, ossessivo. pensato esente di vita, è sul muro
commensali. soldati, iii-180: aveva pensato per qualche istante, come se una folgore
, xliii-30: tanto diletto non fu mai pensato / quanto 'l dì di veder quel
cammelli, 324: 10 non mai pensato aria lo eccesso, / né della mia
pensare non si può; e meglio è pensato ch'egli non può essere exprimuto con
al suo cospetto, / quel che pensato avea dimenticai. pallavicino, 1-2: quelle
subito quale la ragazza se l'era pensato; un essere di un mondo superiore
bibbia volgar., v-360: ho pensato gli giorni antiqui; e ho avuto
governo, in ogni caso, avrebbe pensato a loro, s'evacuava: «
verità sacrosanta. sannazaro, iv-321: pensato e detto è stato tra me e
subito quale la ragazza se l'era pensato; un essere di un mondo superiore
l'armata. magalotti, 21-43: fu pensato alla fabbrica degli appresso strumenti.
di tempo. collodi, 8: ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino
ha lavorato come un facchino; non ha pensato che a lavorare, sempre.
facciatina. carducci, ii-9-239: ho pensato molto; ho cominciato a scrivere:
greco. rendendo facoltativo! ma ci ha pensato abbastanza alla stranezza di questa idea?
dieci di balia, 8-28: abbiamo pensato quello rimedio che si può fare in questo
di più e più città e terre pensato a... formar delle frumentarie,
invecchiando dal male della signoria, avea pensato bene di fermar per bifolco un parente
. serra, iii-80: non ho mai pensato tanto lungamente, non ho mai avuta
, / e nuova fantasia s'ebe pensato. bibbiena, 194: e franzesi si
tratto in fantasia certi figuri cui non aveva pensato più. -aggiungere fantasia:
tra i nostri lettori qualche volta abbia pensato, come sarebbe vario e bizzarro e
in lode delle donne, ed avendo pensato una nuova astuzia si pose a dormire
che non fu mai né composto né pensato la più solenne e rilevata fantocceria.
, viii-303: i miei amici hanno pensato di farmi un bene, trattando per me
, iii-36: or chi avria mai pensato che gli ipocriti avesser tolto sopra la
solletico. machiavelli, 677: io ho pensato che sarà bene, per uscire una
fatto, tra se medesimo molte volte pensato come gli era impossibile che fuggisse l'ira
: sonmi arricordato dei giorni antiqui, ho pensato in tutte l'opere tue; pensavo
a costa parve un gran fatto aver pensato a procurar compagnia alla vera, e
dir la verità, non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del
speranze e timori che facilmente indovinerete, ho pensato più a voi, e però vi
. alla fé ch'io non vi avevo pensato. buonarroti il giovane, 10-881:
nasce una sospeccione d'esservi molto artificiosamente pensato; la quale cosa e al dire toglie
sopraggiunta la rivoluzione, nessuno ancora avea pensato come l'un popolo potesse, anzi pur
sua fossero false; ch'ell'abbia pensato un modo, poco felice, di
7 * 155: la teresina ha pensato bene alla femmina della vite, ma
invecchiando dal male della signoria, avea pensato bene di fermar per bifolco un parente della
momento. serra, iii-21: ho pensato di fermarmi qualche giorno ancora a raccogliere
di niuno, da quel che ha pensato per fermo di fare, noi potrebbe
. buonarroti il giovane, 10-874: pensato avea di mai non uscir fuora,
quell'ora,... forse avrebbe pensato che in quella casa fosse qualcuno all'
/ vedendo, quando men l'avria pensato, / uscir i pesci fuor della
meraviglia. non so perché, ho pensato a un figliolo della primavera. b.
sì che l'animo nostro tutto abbi pensato e proveduto a'rimedii, fac- cendo
, 8-147: i borghesi filantropicamente hanno pensato ad offrire al proletariato le università popolari.
gran pezzo al caso intervenuto / ebbe pensato invano, e finalmente / si trovò da
sua fossero false; ch'eli'abbia pensato un modo, poco felice, di smentirle
apparenza di virtù. -per estens. pensato, escogitato astutamente; che dimostra o
che talvolta il mondo non avessi pensato che io avessi fatto quella finzione
dei marmi. scrivere, che è pensato parlare, si può i dovuti artificii 2
alvaro, 9-245: non avevo mai pensato che un fischio potesse avere un significato
: in tutti i luoghi dove si è pensato di fissare per legge il prezzo dell'
, 4-545: chi mai l'avrebbe pensato! i frati, ah!, sono
. buonarroti il giovane, 10-874: pensato avea di mai non uscir fuora,
stare male da celibe, ma se avessi pensato con un po'più di giudizio e
senza pericolo,... s'è pensato un altro modo di far l'istesso
abba, 371: la fanciulla non aveva pensato a quella sorta di tornei, quando
, è da giudicare che avesseno ancora pensato se volevano conservare l'ordine del fare
giudizio, ch'è l'atto dell'essere pensato dalla mente in quanto fa in se
nostra... hai tu anco pensato come ella è fatta? e le condizioni
più mano: ma ho studiato e pensato molto per arricchirli e fortificarli. algarotti
fortune. sannazaro, 231: ho pensato io,... dopo tante fortune
, 7-76: m'avete aria d'averci pensato pochissimo; fortuna e dormi, non
87: peggio è essere cattivo con pensato consiglio, che sventurato per a caso
forza di niuno da quel che ha pensato per fermo di fare noi potrebbe distorre.
non ha mai [erminia] saputo né pensato né sentito nulla, né pure il
. alvaro, 9-188: spesso aveva pensato... attraverso quale improvviso franamento
: vi arrossirete di aver sì malamente pensato di me, e godrete ch'io abbia
pellegrini). latini, i-2406: pensato m'agio /... / confessar
frega di strade ferrate, nessuno abbia pensato a slanciare una società per la comunicazione
camicia per sé, né avevano mai pensato di poter fregiare il proprio corpo con le
lui l'« avere con gli antichi pensato e a'moderni non dispiaciuto ».
fritto, rifritto eterno tema dell'adulterio pensato, tentato o consumato. di giacomo,
di più e più città e terre pensato a premunirsi contra i gravissimi danni delle
inutili. testi, 2-692: io aveva pensato di spedire una staffetta al podestà e
a maraviglia. allegri, 166: ho pensato di presentargli plastica di frutta; fregio che
di fumare di meno non avevo mai pensato. pea, 7-80: vestiva alla
rare. 3. figur. pensato, elaborato. faldella, iii-59:
lampedusa, 304: nessuno avrebbe mai pensato a contestarle le funzioni di padrona di
, dio sa che non ci ho pensato mai. segneri, 5-126: par giusto
. grazzini, 2-116: io aveva pensato con una mia novella questa sera, rallegrandovi
, prima di far questo, ci ho pensato, / ch'egli è una morte
questa simplicità, anzi pura ignoranza. ho pensato poi che sarebbe bene per esser un
tanti effetti e tanta gagliardezza, fu pensato che riserrandola [la polvere del- l'
. padula, 435: si è pensato ad imboschire le rive con olmi, ontani
li uomini tocchi di grandissimo e non pensato gaudio, in prima a quelle cose
: mala provededza / vole giachir naturale pensato. 2. intr. umiliarsi
a un gemer di campane; / hanno pensato, invidiando, ai morti.
il tumulto di que'tempi, hanno pensato che elle fossero confusa- mente..
la generalitade pare oscu- ritade, ho pensato di disporlo e di schiararlo per uno
e tu, mastuca, non hai tu pensato a qualche gentilezza? p. fortini
: quando [i romani] ebbono assai pensato, feciono quinto cincinnato, lo quale
e. cecchi, 9-249: s'è pensato di ripetere, dal primitivismo del ruskin
lontano. papi, 3-i-8: ho pensato e penso che non tutto quello che
all'epurazione], come si è pensato di fare, per segni esterni, secondo
e dire tante cose cui non hanno pensato giammai. carducci, ii-8-272: a te
. storia di stefano, 8-26: questo pensato, quelo fresco zilio / conprò dela
privati. cattaneo, iv-1-109: ho pensato anche ad altro ripiego...
di un gallo che ella non ha pensato a portar seco le chicche per dar la
vi-n-148 (15-1): i'ho pensato di far un gioiello / che si'allegro
18 (314): agnese aveva pensato a fare una scappata a casa. [
giuggiola! / è quel ch'i'ho pensato, che non manchino / i danari
fu che sino allora non si era pensato a quello che è quinto in numero,
me che non discerno / fra il pensato ed il vero. -la potenza
prima di risolvere, ma quando avete pensato, ma quando avete risolto, non
grandezza, della quale non avevamo mai pensato che così fussono. i globi di
. grazzini, 3-2-350: io aveva pensato in questa fine, gobbino mio,
de marchi, ii-401: non hai mai pensato, o gola lunga, che quel
fosso né steccato..., non pensato a nulla; come fosson nella pace
o di pesca ', si è pensato a un deriv. di gola (gola
sapore. comisso, 14-20: aveva pensato di preparare per suo figlio una pietanza
altri,... non hanno mai pensato di erigersi in tiranni delle menti del
quella del tempo la quale prima che abbiamo pensato a guardarcene s'è impadronita di noi
guido da pisa, 2-53: ho pensato di darti in compagnia grandi populi e
: l'ultima cosa a cui avrebbe pensato, sarebbe stata che la liberalità del
124: avendo io già più volte pensato meco onde nasca questa grazia,.
l'odorato un po'grosso deve aver pensato che nel nostro bel paese la critica
suoi, sicché l'animo tutto abbia pensato e provveduto a'rimedi...,
, che prima non avevi provveduto o pensato teco medesimo, puoi stimare a guadagno
. garnir) -, ma si è pensato anche al lat. tardo gaunaca (
aretino, ii-188: 10 non ho pensato al gastigo che io darei a quegli che
terza al varco, / ho ben pensato d'afferrarla in guisa / che non potrà
onesto, franco, temperante, ben pensato... può far molto bene
-conci. (262): i'ho pensato che questo $arà, di chi alcuna
davanti ai miei atteggiamenti varie volte ho pensato: si sarebbe comportato così goethe.
sentato nella mente, concepito, intuito, pensato; raffigurato nella fantasia, immaginario,
non esiste altrimenti che in quanto è pensato e chiuso in parole, ossia in
, 6-180: mi stupisco che nessuno abbia pensato di mettere in portoghese...
. f. frugoni, ii-186: ho pensato, signore, che questa sera ne
per dar maggior difficoltà al nemico abbiamo pensato almeno di far sì che tale imboccaménto
1-74: sono imbroglia-piedi, dei quali ho pensato sbrattare la casa. = comp
, 1-3 (i-48): io ho pensato di farla [la spada] un
che può essere immaginato, concepito, pensato (spesso in frasi negative o enfatiche
se io domandassi: * è egli ben pensato questo mio articolo? ',
favella a cui tutto il resto del pensato e imaginato da me è quadro e concetto
immaginazioni, alle quali non hanno mai pensato gli antichi. rosmini, 2-2-410:
dante ecc., ci sarà del più pensato, del più profondo, del più
. settembrini, 81: tutto il pensato degli uomini forma come un immenso corpo
va sempre crescendo, e tutto questo pensato sta nella parola, e nella parola cresce
più volte in parlamento d'avere nel 1859 pensato a far uso delle inondazioni per impacciare
. castiglione, 271: « io ho pensato dui modi, per li quali senza
26 (445): perché non avete pensato ad informare il vostro vescovo dell'impedimento
in im-) con valore negativo e pensato (v.). impènso
il prezzo del podere? ci avete pensato? dico il prezzo non soltanto della terra
. machiavelli, 1-viii-71: avete voi pensato che bagno fussi buono a disporre la
. non premeditato; im pensato; imprevisto. alberti, ii-279
causa di dire: non l'ho pensato, dirò a vostra eccellenza intorno a
suole, / come il mal non pensato anco più duole. = comp.
scudo? bruno, 2-93: lei ha pensato un'altra cosa che molto mi piace
bisognava ben pensarvi, come vi hanno pensato quei pochi vostri compagni che si sono ritirati
quelle parole imprudentissime, di non avervi pensato. biondo, xlv-150: la donna
. linati, 25-24: aveva già pensato di fare alla sua cittadinanza uno scherzo
alberi... se io non avessi pensato fargli noia, poiché per la noia
d'annunzio, iv-2-366: io ho pensato sempre, con una curiosità inquieta e
malattia, in lei, ci ho pensato tante volte, doveva essere...
g. gozzi, i-25-225: io ho pensato d'incavare un certo legno, e
fallato avea lo colpo che per liberare roma pensato avea? baldelli, 5-6-341: dove
pirandello, 6-523: tante volte avevo pensato anch'io, che ognuno -per quanto probo
inconcepìbile, agg. che non può essere pensato, immaginato; che trascende l'intelletto
inconcepibilità, sf. impossibilità di essere pensato, immaginato; incomprensibilità. - filos.
, agg. raro. che non è pensato mediante concetti. rosmini
. lami, 2-68: avendo eglino pensato che la tonaca incon- sutile fosse di
creato, o, per estens., pensato, immaginato. -anche sostant.
: sergio,..., aveva pensato di lasciare l'etèra più che quarantenne
incuria. dovila, 226: aveva pensato col tempo d'ingannare sotto specie d'
de le cose che prima non averia pensato già mai. magalotti, 22-32:
indistinto delle sue leggi oscure, aveva già pensato a vivere dopo. -che
ch'io farò voi ricco. avrestelo / pensato voi? g. m.
ove vai, e corno t'ai pensato / de fare mentre stai in està vita
accorto. metastasio, 1-iii-1130: ho pensato lungamente come supplir con l'industria al
incentivo. cavalca, iii-2: ho pensato... del mio poco sapere
immanissime. borsi, 153: ho pensato di riordinare e distruggere molte mie vecchie
di proporzioni inferiori a quanto si è pensato. -figur. ammirato,
, 7-60: veggendosi infestata, ha pensato di volerlisi torre da dosso per questa via
e. cecchi, 5-185: si sarebbe pensato che, dai milioni e milioni di
i-151: acciò che la fortuna con non pensato infortunio il nostro intendimento non recida,
a. adimari, 1-85: ho già pensato come la doviamo ingarbare, per fare
. linati, 17-111: ho sempre pensato al presagio che gli aveva fatto scrivere
: basso ventre. -anche con valore pensato o rimunerato; privo di guiderdone, di
. cocchi, 8-127: così va pensato ancora delle iniezioni, cioè della forzata
moravia, ii-344: sino allora non aveva pensato all'infermiera se non in vago riferimento
ginevra, no... io ho pensato sempre, con una curiosità inquieta e
si fa più discosto dal noto e pensato. = voce dotta, lat
, vedendo una risoluzione maschia, averebbe pensato più a salvarsi che allindarsi insanamente a precipitare
: io, che i danni saldar avea pensato / de'miei passati tempi, e
materia, cioè all'universo insensato e pensato, come lo spazio al corpo, come
6-282: i georgiani e i circassi hanno pensato, sono molti secoli, a liberarsi
o credi tu ch'io non abbia pensato / al tutto, insin quand'io detti
e di più intimo cercò nel verso pensato, la seconda per quello che di più
gli era venuto fatto ciò ch'avea pensato di fare. a. pucci,
. abbracciavacca, lxiii-3: sovente aggio pensato di tacere, / mettendo in obrianza
assicurarsi de'suoi stati, egli abbi pensato come l'armi sue possino restare il gallo
. davanzati, i-181: quello che ho pensato io, di come ancor più stretto
s'era mai interessato della sorella, aveva pensato sempre ai fatti suoi.
-ma come avvenne che mio padre ha pensato di dare a voi un incarico qualunque
quello, molto tempo innanzi, aveva pensato di mandare ad effetto. ariosto,
gran pezzo al caso intervenuto / ebbe pensato invano, e finalmente / si trovò da
. ideato, concepito, inventato, pensato. vasari, 4-i-53: la tua
. v. borghini, i-170: ho pensato sempre che tutto questo intessuto serva per
per 12 e più anni avessero sempre pensato ad una data opera; e poi
a intrudersi in quella ch'egli avesse pensato come una vendetta di dio. -contenere
con inurbanità villanesca chi mai non ha pensato al caso suo, non che parlato
637: io mi chiedo perché nessuno abbia pensato ancora di erigere un monumento all'inventore
[zibaldone], 5-48: avea pensato che tutta questa invenzione fosse dedicata alla
un gemer di campane; / hanno pensato, invidiando, ai morti. -intr
straordinari o numeri unici. io avevo pensato di mandare in vece due padrini agl'
iperboli. — per estens.: pensato, detto, scritto con enfatica esagerazione
, di iperbolizzare), agg. pensato, detto, scritto con enfatica esagerazione.
no, non so rendermi conto d'aver pensato a queste cose, io che non
con inurbanità villanesca chi mai non ha pensato al caso suo, non che parlato o
irretrattabile,... ma anco pensato di voler far restituzione di robe d'
, veniva promesso dal papa che avrebbe pensato se non gli convenisse di cedere il
eleggerò. carducci, ii-9-239: ho pensato molto: ho cominciato a scrivere:
a loro per un giro ch'avevano pensato. pirandello, 8-411: vedete bene
ciò che fu fatto, datto o pensato dagli uomini, che è quanto compone
. sarpi, ix-75: se avessero pensato a conservarle [le barche] per qualche
que'due numeri che sia scritto e pensato italianamente davvero. periodici popolari, i-689
iudica onne parola / e demustra onne pensato. catone volgar., v-173-19: no
incontro a un pericolo da lui non pensato. nievo, 309: eh va là
foscolo, xix-187: ch'io ci avessi pensato [al rega- luccio per te]
guittone, i-13-223: quanti sono che pensato àn già can- pare dei lacci del
maszei, 26: io aveva già pensato menarlo un dì insino alla vostra casa
. della casa, iv-155: ho pensato molte volte sopra orazio e fatto
el mal ch'i'ò facto, / pensato e decto più al dì presente,
monti, i-83: un cardinale ha pensato che si debba far copiare [questa
. linati, 16-215: ho sempre pensato che questi suoni familiari e donneschi,
. cecchi, 8-101: spesso ha pensato allo spettacolo d'una città addormentata,
ungaretti, xi-337: noi non abbiamo mai pensato d'annientare la carriera del tempo immaginando
lanifici e beccari: io aggio molto pensato su questa vostra questione, e ho veduto
: / amico meo, tu ài folle pensato. dante, conv., iv
-se questa faccenda ci riesce, ho pensato poi a qualche altro lecchetto che dovrebbe
cattedra. slataper, 2-387: ho pensato a un'altra bella cosa; che tu
non maritarmi. -poverina! ma avete pensato allora, ch'eravate legata da una promessa
doni, 2-9: fatto la legge, pensato la malizia, deliberò alla fanciulla,
. a. cocchi, 4-2-186: anderebbe pensato al modo di trovare una equivalente sollecitudine
impossibile. io ci ho più volte pensato, e non ci trovo rimedio curativo
carducci, ii-20-235: caro zanichelli, ho pensato di fare una sola levata, e
2-453: lì per lì, aveva soltanto pensato che era la prima volta, dopo
prende. leopardi, iii-638: ho pensato di salvarne un poco [dei fichi]
avea lo colpo che per liberare roma pensato avea. donato degli albanzani, i-451:
avesse udito, non conoscendolo, avrebbe pensato che avesse morto un uomo. pallavicino
tansillo, 2-73: s'io avesse pensato che sì breve / esser dovea la
di don calogero era quello di avver pensato a fabbricare una chiesa, nuova, tutta
carducci, ii-19-260: io non ho pensato né penso a odi epitalamiche, occupato
e continuato proferirgli senza punto prima avergli pensato. tasso, i-153: io ho
che ladislao si sentì rimordere di aver pensato a disfarsene. vittorini, 3-151:
geltrude, questa... non aveva pensato ad altro che a giungere al suo
). pirandello, 7-250: avrebbe pensato d'innalzare un monumento nel verano alla
in iscritto, o in discorso pensato; e può essere peggior d'ogni trama
lodevolmente. pirandello, 7-599: aveavano pensato che lodevolmente la cosa si potesse accomodar
struttura razionale del pensante e quella del pensato, il termine significa anche insieme di
(41): chi sa cosa avrete pensato di me! ma io facevo per
lucidatori vi respirano, intenti a versar il pensato nei concreti segni dell'inchiostro.
regia..., ma anco pensato di voler far restituzione di robe d'infedeli
molte sorte di piante, ma nessuno aveva pensato a cavarla dal gambo dei lupini.
pur dirò, sì come ò già pensato, / del mondo e de la fiamma
2. premeditato, combinato; pensato, progettato. davila, 96:
. moravia, xiv- 70: ho pensato che all'autore di un simile romanzo,
: di nuovo pensò quello che aveva pensato la prima volta che l'aveva vista:
.. onestissima, non averebbe mai pensato che il suo maggiordomo si fosse posto a
che non avrebbe pensato, incominciò a parlargli in tal forma
, 3-34: ci avrebbe senz'altro pensato lui, giulio meldolesi,...
terrestre. volta, 2-iii-386: ho sempre pensato ed insegnato che il magnetismo sia un
mi legavano come un vitello, avrei pensato che mi avviavo ad un colloquio amoroso
e quell'altra faccia di maiolica stantiva hanno pensato di farmi entrar in colera, e
. magalotti, 1-57: ben pensato e ripensato, risolvo che tutto quello
di ciò ch'egli avea detto o pur pensato. tramater [s. v.
, e io ci ho più volte pensato e non ho mai saputo trovare comparazione
ii-140: -senti -... ho pensato di far testamento. -che malaugurio
i-79: fuggire, dove? che avrebbe pensato don gabriele scognamiglio? che ella era
vedrai / che per tuo mal non hai pensato assai. -pigliare in bene e
dio! alvaro, 2-129: ci avrà pensato, quel maledetto, a portarle qualche
insuccesso. bersezio, 3-140: ho pensato di scrivergli ch'egli ti chieda a
doni, 2-9: fatto la legge, pensato la malizia, deliberò alla fanciulla,
= comp. da malie] 1 e pensato (v.). malpensièri,
franciosa. varchi, 8-1-397: ho pensato, per soddisfare questi in parte ed
. beltramelli, i-203: simona aveva pensato a me; mi credeva docile,
ancor meglio che 11 cavaliere non avrebbe pensato. -compiere gli esercizi del maneggio
questo vin dolce d'olivetta, ho pensato metterlo in luogo sicuro, che non possino
dargli. per il resto ci avrebbe pensato da sé a farsi coraggio, a
.. tale opera fare, ho pensato maniatamente esemplarla e in su questo libro
! è in casa di cui ti sei pensato far questa vergogna? forse di qualche
. cecchi, 23-9: io ho pensato / di veder s'io potessi far in
. baldi, 4-2-63: disse loro aver pensato d'abbattere e disertare tutte le rocche
, sincero e punto vescione, ho pensato farvi una confidenza. -non esserci per
non era di tiberio come aveva sempre pensato, risaliva a quell'accolta di delatori
soranzo, li-1-68: hanno qualche volta pensato di accrescere il reale dal prezzo di 34
darlo fuòra,... ho pensato farvi una confidenza. borgese, 1-47:
, 2-206: vi ha chi ha pensato che giove sia in uno stato di combustione
. i. nelli, iii-399: ho pensato mascherarmi e così travestito andare in traccia
serao, i-696: benissimo! avete pensato agli ornamenti, la corona d'argento
l. ghiberti, 127: anno pensato i matematici che la magnitudine della cosa
li prìncipi savi hanno con ogni diligenza pensato... di satisfare al populo e
pensare, ma ciò che ha realmente pensato per la forza delle premesse da cui moveva
terzetto [di'lodare il mellone avea pensato / quando febo sorrise, e non
: eh! per ancor noi non abbiam pensato / a nulla, perché noi stimavam
quando esegue energicamente ciò che maturamente ha pensato, così le nazioni sono mature,
, 3-7: sovente e molto ò io pensato in me medesimo se la copia del
tornando al luogo di cicerone, hanno pensato alcuni, per medicare questo che e'
f. giambullari, i-97: -avete voi pensato, quando nascessi caso che noi ci
. mazzini, 14-109: ho sempre pensato io che, se avessi fortuna mia
e capacità; che è compiuto o pensato in modo esageratamente velleitario e presuntuoso.
. cellini, 766: se io avessi pensato questo, di avere a ricalcitrare una
. carducci, iii-15-245: che avrebbe pensato di quei disordini mitologici e melopeici del
carducci, iii-8-172: chi avrebbe allora pensato che quei grossi libri membranacei o bambagini
. cecchi, 5-185: si sarebbe pensato che, dai milioni e milioni di sguardi
ecco la gratitudine, non ci ha pensato nessuno! -in relazione con una
l'oggetto,... anche se pensato fuori d'ogni mente, è sempre
sia col soggetto pensante sia con l'oggetto pensato (cfr. intelletto, n.
mente. piovene, 9-112: ha pensato cos'è la mente? è il mondo
calda, come s'io l'avessi pensato adesso. -avere mente a fare o
acciocché meglio possi parlare quello che hai pensato. macinghi strozzi, 1-387: e1
a nostri giorni ogni dissimulare e mentire è pensato e voluto; oltreché il coraggio civile
, se non nel senso che egli abbia pensato consapevolmente da mercantilista, nel senso almeno
. malpighi, 125: ho pensato darle in contracambio e per premio di
, 6-149: or diana ben talvolta avea pensato di valersi di cotale amore, supplicando
sollevarne il nostro mercimonio, si è sempre pensato al modo, se non di abolirla
). carducci, ii-10-186: avrei pensato... di andare a napoli,
(465): se io avessi mai pensato di venire a questi meriti, io
preghiera. carducci, ii-8-101: ho pensato qualche cosa di greco, greco in
croce, iii-10-271: io ho sempre pensato e detto che il progresso vero ed
l'intero « othon » è stato pensato « metalinguisticamente »: il pensiero- guida
: il pensiero, immedesimandosi coll'oggetto pensato, è la vera unità metessica, la
dell'autore. carducci, ii-8-101: ho pensato qualche cosa di greco, greco in
sarpi, vi-2-198: nessuno ha mai pensato di erigere una chiesa in cattedrale o
noi ci ne passiamo così tacendo fosse pensato che noi lo seguissimo sanza cagione; o
cantoni, 142: allorché raimondi aveva pensato di prender moglie, una miccia altrettanto
carducci, iii-25-292: io non ho pensato né penso a odi epitalamiche, occupato
lami, i-1-275: quelli che hanno pensato che i romani nel dedurre colonie talvolta
bini, 1-131: non ci avrei pensato dalle mille miglia. cicognani, 3-217:
, iv-1169: per conto mio l'avevo pensato sempre,... fin da
posteriore dello « sturm », aveva pensato di rimediare con un'anfora a becco
quella lì. lasciatemi fare. ho pensato a tutto, e vo'ridere fino
pirandello, 8-740: sul serio hanno pensato che il belgio neutrale potesse lasciarsi invadere
. a fra fulgenzio non fu troppo pensato, perché egli non era ministro pubblico né
pure di rissa, e non a caso pensato o con altra qualità, la quale
. manzoni, v-2-60: ci ho pensato su un momento se dovessi mettere in
cecchi, 6-40: a tutto roosevelt aveva pensato e ogni cosa aveva predisposto, per
. piovano arlotto, 128: io ho pensato e ripensato e vorrei vedere uno asino
che, reco-, gnisciuto quello e pensato ch'el figliuolo fosse sumerso in mare
povera figlia? che cosa avrai tu pensato di me quando ho esclamato: io
e alla quale effettivamente si è sempre pensato affermando l'immortalità dello spirito, è la
?... / a l'un pensato ho già moccar la cresta: /
un padre di famiglia modello; hai pensato a tutto! », disse l'ungherese
l'età in cui lo spirito è pensato in forma trascendente e perciò oltremondana e
mia, anche a questo ci ho pensato... lo affittiamo a giovanni,
/ mi trapassò di gioia il tuo pensato / aspetto. -che ha movenze
: molle è 'l colpo dell'ap- pensato male. fiacchi, 51: molle fu
senza punto pensare, quasi molto tempo pensato avesse,... disse questa
, 3-7: sovente e molto ò io pensato in me medesimo se ila copia del
s'io resto, chi va? -avesse pensato a scrivere il suo 'exegi monumentum'
ii-10-132: ogni volta che avrai troppo pensato, avrai peccato: ogni volta che avrai
se superato, e respinto nel pensiero pensato, sopramondano nella sua attualità
. marchesa colombi, 1-58: aveva pensato... che le mondatrici lo avrebbero
qualche posto, monello. allora ho pensato: se morissi affogata nel bagno diventerei
: di tutti i popoli gli etiopi han pensato il più saviamente sul monetaggio, avendo
dioscoride], 554: ho io sempre pensato essere il debito de gli uomini morigerati
inimici miei e contra di me hanno pensato male? 5. bernardino da siena
salinoti, 20-17: chi avrebbe mai pensato che sotto coperta di tanto desiderata dolcezza
,... dice il ciullo aver pensato non so che astuzia, di modo
anima di quell'uomo dabbene, ho pensato un po'anche all'anima mia. gargiolli
itali petti. pascoli, i-462: aveva pensato un monaco, il pietro eremita della
già volealo / dir che l'ave'pensato; ma rubastemi / le mosse. ceccherelli
modo concreto; e un giudizio non pensato, e perciò inesistente come giudizio.
v. bellini, 50: ho pensato di farci la cabaletta in tempo binario con
anche più energicamente ch'io non avrei pensato, il concentramento. moretti, i6a
. g. gozzi, 3-2-183: ho pensato e ripen sato come può
capisco come... si sia pensato a poe e alla sua poetica delforrore musicalizzato
cosa che domandò fu se si fosse pensato a preparargli le pappardelle sulla lepre.
. nessuno, proprio, ci aveva pensato! -medie. muso di tapiro
: vien la vecchiezza in tempo non pensato, / sospinta ed affrettata dallo sprone /
in quel pezzo di strada, aveva pensato con comodo al nascondimento fatto in fretta
. palazzeschi, 1-25: io non ho pensato a questo nel momento supremo del distacco
. montale, 9-22: non hai pensato mai di lasciar traccia / di te
loro, e da loro non mai pensato, benché benissimo l'intendano, per
verga, 1-232: chi ha mai pensato a tutte le gioie che ne circondano?
. testi, 3-66: non ha mai pensato di mettere in negoziazione cotesti titoli,
]: sopra di che dunque ho pensato, per non uscire dal sentiero della dolcezza
salvini, 22-454: chi avria mai pensato, / tra uomin di convito, un
carducci, iii-25-292: io non ho pensato né penso a odi epitalamiche, occupato
. montale, 9-22: non hai pensato mai di lasciar traccia / di te
avrà un lampo, ci hai mai pensato »? mi domandò. gli detti
di sette nievi / non arei ma pensato a tal astuzia. 17.
ché 'n verità non l'avre'pur pensato. cassiano volgar., vii-5 (82
11-14: io son ricco in sì dolze pensato / che passo gli s
di tanta nitidezza che sentii d'aver pensato: « si potrebbero anche disegnare »
carteggio inedito di artisti, iii-229: ho pensato di farli mandar giù [i pezzi
caratteri decenti queste parole. poi ho pensato meglio che no. -mica no
aveva [don abbondio] gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del
e che governano perché doppo ch'hanno pensato e ripensato, doppo ch'hanno faticata
, 2-24: evviva i matti, ho pensato: infatti la malattia, da quel
molto pieno di dolore, e, pensato ch'ebbe il sì il non della guerra
gozzi, 3-4-126: io non avrei pensato mai che giove se ne dovesse ricordar
(1-iv-267): dopo molto gli venne pensato un modo da dovere potere essere con
norcino. fagiuoli, v-148: ci ho pensato ancor'io [a farmi musico]
i venti..., ho pensato questa macchina terrestre esser mai sempre stata
cause esterne de'fenomeni e qualunque oggetto pensato: per cagion di esempio dio.
novella, / per consigliarmi con sotil pensato. a. pucci, 6-187: disse
sciascia, 11-103: qualche direttore ha pensato fosse pedagogicamente più ortodosso istituire le classi
orecchio tocca / priego, che non pensato esce di bocca. -che presenta
, che infino a ora ho mai pensato a nulla del mio ufficio. tasso
formiche,... noi avremmo pensato di trovarci contro un nemico concreto,
tanto che il numero degli equilibristi ha pensato di tagliare la corda e di andare
, 1-51-65: ciò c'ò veduto e pensato tutto è feccia e bruttura, /
prova / che sia miglior ogni traete pensato. dante, conv., i-x-3:
evoluzione, un progresso rispetto a quanto pensato o provato in precedenza. chiaro davanzati
se non a sovvertirlo, senza aver pensato prima all'ordine nuovo che avranno a
si fa più discosto dal noto e pensato. gioberti, 4-1-409: la successione
. pascoli, i-144: ci ha pensato abbastanza alla stranezza di questa idea?
un pezzo nell'identità del pensante col pensato, del soggetto con l'oggetto.
volte prima che fussi rapito m'avìe pensato che... esso bene è
corpo nella parola, è il suo pensiero pensato e divenuto obbiètto. 2
obbrianza. abbracciavacca, xxix-4: sovente aggio pensato di tacere / mettendo inn obriansa /
donna amata], ublio zo c'ò pensato. anonimo, i-506: poi tal
de marchi, i-388: non aveva pensato, per una fatale obliterazione mentale, a
lo avevo detto, dovevo averlo almeno pensato, un pochino così'alla sfuggita, sì
mente una cosa la quale io ho pensato che non sia da tacere. boccaccio
1-1 (i-io): poi che assai pensato e ripensato v'ebbe, non le
). piccolomini, 10-373: ho pensato esser ben fatto di considerar auanto oltra
era mai mosso da rimini, né aveva pensato di moversene, se non quando la
cavalca, 20-330: certo m'ho pensato più volte delle donne che sono in
o! noi non lo avremmo giammai pensato. ghislanzoni, 8-82: oh vista!
in ignominia di quella sorte che ha pensato d'oltraggiar noi. de mori,
dallo stigliani,... ho pensato raccomandar la sua riputazione a v.
l'età in cui lo spirito è pensato in forma trascendente e perciò oltremondana e
pieno di vento e di suono, aveva pensato all'ultima scena della visione. pascoli
maravigliato, erciocché, dove aveva pensato veder qualche gran ravo, vide
lana almeno? -sì. ci aveva pensato la mamma, a prepararmelo sopra 1
versi, dio sa che non ci ho pensato mai...: la cagione
la cagione, rispondi che io mi sono pensato ch'io perde rei la
signori medesimi parve male dettato e peggio pensato; e il sottoscritto promise l'opera
lavorato come un facchino; non ha pensato che a lavorare, sempre; senza desiderare
per questa comprensione sono opinati, cioè hanno pensato i matematici che la magnitudine della cosa
p. levi, 3-131: ci ho pensato su tante volte: bisogna che gli
, ii-429: scrivendo, non ho mai pensato allo stampatore, e molto meno al
. brusoni, 2-no: io averei pensato, cara giulia, di trovare in voi
edificio] ha levato dal fondamento ha pensato se quel luogo era disposto e capace
. pascarella, 1-12: non hai mai pensato che se ci dessero l'ordinazione di
era ingegnoso, piacque molto l'ordine pensato da tebaldina. c. campana, 3-102
se non a sovvertirlo, senza aver pensato prima all'ordine nuovo che avranno a
dunque a mettere in ordine quanto hai pensato. a. adimari, 2-21:
. magi, 17: io ho pensato di fare la porta col suo soccorso
, 2-11: io non avrei mai pensato di esser capace di far un libro
a non confondere tra atto che è pensato e atto che pensa. =
al custodirle e venderle egli ci averebbe pensato. l. albizzi, i-u:
, l'età augustea a cui aveva pensato il bréal. l'osco sopravvive più
buonarroti il giovane, i-245: io ho pensato / teco parlar. i. /
, l'insetto fermo, ossessivo. pensato esente di vita, è sul muro un
, accuratamente. lomazzi, 290: pensato ho insino a tosso / e sopra la
lombari, 4-30: « hai mai pensato » chiedeva alla moglie « hai mai
» chiedeva alla moglie « hai mai pensato cosa può diventare un uomo? ».
e l'uomo di mondo, non abbia pensato che la sua sentenza, buona,
senza consiglio niuno, facendo ciò senza aver pensato il perché. chiabrera, 3-86:
b. davanzati, i-349: non pensato a nulla, come tossono nella pace
annunzio, iv-1-551: io ho già pensato al patrino. tuo figlio sarà tenuto
straordinari o numeri unici. io avevo pensato di mandare in vece due padrini agl'
mi ha confermato di avere una volta pensato a mandargli i padrini e un'altra a
andare soldato. bernari, 4-43: ho pensato, con l'oro mi pagherò il
fatto vostro, e non prima avemo pensato di disobligarci in parte di quello che vi
fare. grazzini, 9-5: l'ho pensato, fanciulle mie care, che noi
palla d'un quattrino, / abbiam pensato col presente foglio / d'annunziar che
riposare questo capo, che ha pur pensato e inteso tanto, sur un petto
a rifargli il letto non ci s'è pensato..., ma un par
i-iio: come possono gli inglesi aver pensato -pensare ancora -a un 'pericolo '
paradiso di ieri, non ci ho pensato. 10. voluttà, piacere
66: aspettandosi quel colpo, aveva pensato alla parata, la quale non doveva
, se il colonnello non si fosse pensato di scotermi colle più aspre note del
: vien la vecchiezza in tempo non pensato: /... /..
alza / che si conduce a non pensato fine. g. averani, iii-94:
pena della pariglia, quando è caso pensato. f. f. frugoni, iii-439
per impossessarsi della lingua italiana, ha pensato di chiederci la pariglia, e ci
parlare con ponderatezza, dopo aver lungamente pensato. varchi, v-38: coloro 1
qualche riparo avesse al crudo gelo, / pensato avrei che 'l parvolino in quella /
l'età in cui lo spirito è pensato in forma trascendente e perciò oltremondana e
. pavese, 5-63: passandoli avevo pensato che quei tapini avrebbero fatto tappa in
e, dirò così, a caso pensato, schiva le ricerche delle più alte
et essere / sua colpa, abbia pensato di fuggirsene: / e perché lo po-
quasi quasi ci si stupiva non si fosse pensato anche a un albergo per gente di
algarotti, 1-viii-32: chi avrebbe mai pensato che il maggior disagio che aveano a
adito. castriotto, 66: ho pensato nelle fosse che vanno piene d'acqua
dallo stigliani,... ho pensato raccomandar la sua riputazione a v.
questa. razzi, 8-37: avete voi pensato con che arole degne della vostra pecoraggine
sciascia, 11-103: qualche direttore ha pensato fosse pedagogicamente più ortodosso istituire le classi
sarebbero pensate mai, come non si sarebbe pensato mai che il chiaro di luna fosse
sassetti, 7-154: non ci are'più pensato un palacucchino. = etimo incerto:
. landolfi, 9-13: ci ho pensato pelle pelle altra volta. -in
aiutare il nencioni. ma poi ho pensato che io non potevo né dovevo dirigere un
: la moderna sapienza ha... pensato di dare al solitario penitente il lavoro
eloquente ingegno..., aveva pensato di adoperarlo come suo difensore davanti all'opinione
è il pensabile in universale, come pensato da dio: in ordine al secondo,
umano e riflesso del pensabile in universale pensato da dio. b. spaventa
obbiettiva è il possibile eterno, come pensato da dio; e questo possibile,
-con meton.: l'oggetto pensato. anonimo, i-583: io non
come molte fiate e lungo tempo avea pensato del bene e del male che fosse advenuto
, affermando per verità ch'egli avea pensato più in quel negozio che nella guerra
, considerato distinto e contrapposto all 'oggetto pensato. latini, rettor., 14-8
il pensiero: dunque, il non pensato, il non compreso, il contrastante al
consiglio niuno, facendo ciò senza aver pensato il perché. -determinare, produrre
19): non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero
s. v.]: 'ci ho pensato anch'io ': me ne sono
mari del sud 'non ho seriamente pensato a poetare. -dedicare pensieri amorosi
campanello al piede, prima d'aver pensato quello che possa nascere. saba, 98
. si querelava gravissimamente che, avendo pensato più d'una volta in altri tempi a
m. zanotti, 1-7-61: io ho pensato più volte meco medesimo onde sia avvenuto
venga a narrare quella tal novella senza avervi pensato sopra. di giacomo, i-560:
di sì senza che l'avesse nemmeno pensato. moravia, 22-v: accettai lo
espressioni idiomatiche, quali chi avrebbe mai pensato che? ', quando meno si
. v.]: chi l'avrebbe pensato? chi avrebbe mai pensato che [
l'avrebbe pensato? chi avrebbe mai pensato che [ecc.]. idem [
. v.]: 'chi l'avrebbe pensato ': di cose impreviste, spesso
andata cercando: ma chi avrebbe mai pensato che voi doveste essere stata qui?
qui? ariosto, 38-39: chi pensato avria, fuor che dio solo, /
. adriani, 1-ii-92: dove aveva pensato di giovare al duca di savoia,
sua compassione maggior frutto che non avrebbe pensato, incominciò a parlargli in tal forma
avea lo colpo che per liberare roma pensato avea? idem, inf., 22-108
gozzi, i-3- 112: io ho pensato un nuovo modo per allevare un mio
iii-529: vegeto e sano aveva sempre pensato, come i suoi tre figli, che
egli probabilmente in fondo al core avrà pensato che, se mai m'occupo di riunire
noi ci ne passiamo così tacendo fosse pensato che noi lo seguissimo senza cagione. pigafetta
era che talvolta il mondo non avesse pensato che io avessi fatto quella finzione di
v.]: 'chi avrebbe mai pensato di lui? ', che facesse tali
ella fece così disperato maleficio et avea pensato di fare cotanta crudelitate, sì fue al
, v-259: io non mi son punto pensato di dare un'occhiata alle canzoni di
ristampata a parte; ma non ci hanno pensato, e a me incresce suggerirlo per
intervenivano a que'giudizi: tutto ben pensato, affinché non entrasse frode, non
/ infra se stesso sì si fu pensato / di chiedere alla pecora un pane.
mazzini, 24-127: non ho menomamente pensato ad oltraggio mandandoti una ricevuta e chiedendo
avvenuto anche fuori di città, ho pensato sempre a raccogliere materia per dargli di
alta voce e ridendo, « ci ha pensato la provvidenza ». -soddisfare con
li inimici miei e contra di me hanno pensato male? straparola, ii-13: o
: si ricordò che anche quel giorno aveva pensato male e sparlato della ormanni.
= femm. sostant. di pensato. pensataménte, aw. ant
uno gomito? = comp. di pensato. pensativo, agg. ant
. verb. da pensare1. pensato (part. pass, di pensare)
nascimento e speziai processo, da dio pensato e ordinato, fosse quello de la
114: lo parlar, tuttora anzi pensato, / saggio e cortese e franco
ondeggiasti e non fur sempre / su 'l pensato destin tue luci asciutte. alfieri,
piacere. l'ho trovato ordinato, pensato e giudizioso. rosmini, 2-2-410:
alla mente vuol dire dalla mente attualmente pensato. tommaseo [s. v. pensatissimo
scritto pensatissimo ': lungamente e maturamente pensato. 'risposta pensatissima ': non a
/ mi trapassò di gioia il tuo pensato / aspetto. montale, 1-49: la
. croce, i-2-78: un concetto, pensato fuori delle sue relazioni, è indistinto
relazioni, è indistinto, cioè nient'affatto pensato. gentile, 1-37: per noi
il vero pensiero non è il pensiero pensato, che platone e tutta l'antica filosofia
ad adeguarvisi. per noi il pensiero pensato suppone il pensiero pensante; e la vita
pensiero, quasi sempre embrionale e mai pensato fino in fondo, della maggior parte
all'ingrosso il rivelato, mai il pensato, il supposto, il dedotto, quanto
logico, non metafisico; sono un pensato, non un contemplato. b.
b. spaventa, 1-144: come il pensato, l'essere è in sé assolutamente
risultato del pensiero, e solo sul pensato si forma la tranquilla coscienza di possedere
vero. gentile, 1-221: il pensato... è impensabile perché pensato,
il pensato... è impensabile perché pensato, e pensato perché impensabile. il
.. è impensabile perché pensato, e pensato perché impensabile. il pensato è cosa
, e pensato perché impensabile. il pensato è cosa, natura, materia,
il pensiero, è impensabile. il pensato è l'altro dal pensiero, o quel
essolui..., le venne pensato di tener questa maniera. salvi, 119
pecchi, 9-118: -cretini! -le vien pensato di dire. -con valore
può machina formarsi / che sembri oprar pensato e nulla pensi, / dir (benché
modo d'avverbio. 'lo fece pensato. parla, scrive pensato '.
'lo fece pensato. parla, scrive pensato '. -con litote. non
'. -con litote. non pensato: trascurato. straparola, ii-186:
, 8-ii-223: la sola volontà del male pensato soffre tal pena come se l'atto
-anche: inteso, compreso. -mal pensato: male inteso, frainteso. p
sono stati sedotti da uno spirito mal pensato di ordine e simmetria. carducci,
pena della pariglia, quando è caso pensato. buonafede, 3-26: in questa isola
fuori, dando ad essa un ordine pensato, non saltellante per notizie accozzate senza
3. previsto. -con litote. non pensato: inatteso, imprevisto; insperato,
: vien la vecchiezza in tempo non pensato, / sospinta ed affrettata dallo sprone
fini de'tiranni s'apparecchiano per non pensato sentiere. boccaccio, dee., 5-6
questo tempo era stato costretto da non pensato accidente di trasferirsi a turs. c
fossero restituiti per qual si voglia accidente pensato o non pensato anche per parte o
qual si voglia accidente pensato o non pensato anche per parte o cagione del principe
accoglienza / ed accorto intelletto e cor pensato! a. pucci, cent.,
e di qualche esperienza. -stare pensato: pensare continuamente. rinaldo a'aquino
meritato; / e poi lo suo pensato / non à compita la sua disianza,
poi mala provedenza / vole giachir naturale pensato. iacopone, 34-49: granne è la
e l'operato: / fo breve lo pensato e longa operazione. bonichi, 27
amore / tradisce altrui per fornir suo pensato. chiaro davanzati, 11-13: sono
ond'io son ricco in sì dolze pensato, / che passo gli altri c'
/ in me fallenza pur sol di pensato. niccolò del rosso, 199-10:
misero, come è folle el tuo pensato! / che s'ella alcuna volta
li denari disse: -buon fu il mio pensato
notaio. settembrini, 81: tutto il pensato degli uomini forma come un immenso corpo
va sempre crescendo, e tutto questo pensato sta nella parola, e nella parola
me che non discerno / fra il pensato ed il vero. gramsci, 12-262:
e rivoluzione, ecc., tra il pensato e il nuovo pensiero, tra il
paesi, / per riparare ad ogni mal pensato. -invenzione; trovata. g
che questo supplizio dei golosi sia un pensato benessimo. 6. locuz. -a
. 6. locuz. -a caso pensato: v. caso1, n. 17
il vero pensiero non è il pensiero pensato, che platone e tutta l'antica
ad adeguarvisi. per noi il pensiero pensato suppone il pensiero pensante; e la
. anonimo, i-581: lo suo pensato / non à compita la sua disianza
senza fede! perché io non mi avevo pensato donargli queste calze che io ho in
: sopra le due cose avendo lungamente pensato, ho preveduto che meno danno sarà
. pavese, 5-116: -ci ho pensato, -disse, con quella voce rauca
interpretazione anche più di quanto beethoven ha pensato, e che non può essere indicato dai
, ch'io sappia, ha mai pensato di chiamar comodo il pericolare.
: per fuggir così fatti pericoloni, ho pensato... di trattenermi sempre mai
. gherardi, 2-iv-217: in me pensato arei impossibile con tante brevità quello bene
l'operato: / fo breve lo pensato e longa operazione; / perseverazione vene
ringraziò, si commosse, ci avrebbe pensato da sé ad allevarmi. « semmai quando
croce, ii-13-251: né alcuno ha mai pensato... a interpretare l'
punto. cantoni, 153: avrei pensato di dar rim beccata ad
gozzoviglia. comisso, 12-54: avevamo pensato di organizzare un gruppo tra i legionari
saranno. bicchierai, 51: fu pensato di provvedere di copiosa pesca la capitale
chi ci può cogliere? si è pensato a tutto: la nostra rete non può
, 351: credo che sua signoria abbia pensato il falso, percioché, essendo venuto
finché indovina un oggetto della medesima professione pensato dal direttore del gioco. g
, sincero e punto vescione, ho pensato farvi una confidenza. alfieri, i-18
cecchi, 1-1-122: io ci ho pensato un pezzo sopra e trovoci / una sola
, 231: col pensier che avea pensato, / venne al re laddov'egh era
, più leggermente sia piagato del non pensato colpo. leggenda aurea volgar., 1040
. savinio, 12-212: gli uomini hanno pensato a costruire strumenti che s'allontanano dalla
piantato, / un caffè sì ben pensato / per ristoro signorile / d'un
secreto da scavare e se non avesse pensato che nulla allontana da questo intento come
stato. testi, 2-609: ho pensato lungamente... ai fini che possono
carte tutte vuote, non avresti forse pensato di potertene uscire subitamente con un lavoro
affetto. marino, 1-17-21: chi pensato avria che que'bei rai / mi
incastrarsi. magi, 87: ho pensato che sarà il meglio per questo effetto
ognun stretto / imaginando quel ch'abia pensato / rinaldo a farsi vile ed abietto
. leopardi, 864: avresti tu pensato quando rubavi con tuo grandissimo pericolo il
fuso: onde hanno pensato che sia la parte pingue del corpo
. denina, vili-128: chi avria pensato che non pure le tavole e le
a ciel rotto... ho pensato alla vostra stufa. ascoli, 21:
piramidétta. castriotto, 66: ho pensato nelle fosse che vanno piene d'acqua
cavour, v-158: il governo aveva certamente pensato a migliorare la fabbricazione delle polveri,
, 3-8: sovente e molto ò io pensato in me medesimo se. lla copia
michele... da ragazzo aveva pensato seriamente di farsi prete. in realtà
poste le colonne d'èrcole, avea pensato esso per tutti. la scienza fu
poema. pimene, 7-565: ho pensato... ai boschi dei poemi epici
e taccio » e « s'io avessi pensato » e simili altre ciabatterie, oggimai
-androne. leopardi, iii-3: ho pensato... di fermarmi un momento
, 9-47: nel subito e non pensato caso si fornirono prestamente di loro confidenti
. baldini, 5-125: qualcuno avrebbe pensato di star contento al desiderio e non chiedere
è mai stata quella, dopo aver pensato così bene, di non aver saputo
più grave oltraggio di quello che ha pensato di fargli il boggio, suo amico.
alle quali il compositor medesimo non avrà pensato giammai. 14. presentazione o
'sturm'[il televisore], aveva pensato di rimediare con un'anfora a becco
voluto ridere alle sue spalle, ci avrebbe pensato lui. -tenere gran posto
si combatte e si soffre, ma ho pensato con raccapriccio a quei poveretti che si
colpa della gola senz'altro stravizio che pensato e disegnato: colpa da poverini,
interiore. benivieni, 109: -tu hai pensato bene. ma dal fondo di questa