manzoni, 70: o carmagnola, tu pensasti che oggi / il giovenil corruccio alla
/ di vener forse o di giunon pensasti / lusinghe false ed apparenze altere,
16-589: folletto, non ancor giammai pensasti / quanto io mi vanto d'essere
vi-86: di virtude il core / non pensasti ad armar, né di te stesso
, ii-87: alle nostre grandezze tu pensasti fare inganno; or per lo nostro onore
volontà divina, / oh padre che pensasti / quando 'l tuo unigenito incarnasti? angelo
. carducci, ii-18-119: tu stesso pensasti che ciò fosse il meglio per lei nelle
g. visconti, 1-112: tu ti pensasti avermi ogni ben tolto / non però
ed effetto ciò che di quelle parole pensasti; né credere che 10 sì lungamente
, ti giunge / quando tu gli pensasti esser più lunge. allegri,
. papini, 27-342: ma non pensasti, tu predicatore famoso dell'evangelo,
. lalli, 11-156: che ti pensasti tu? forse hai creduto / venirne a
. parini, giorno, i-276: assai pensasti a te medesmo: or volgi /
diavol non por- tonne, / quando pensasti cosa tanto ostica? -che serve a
'ncendi è ben ragion, ché non pensasti. boccaccio, dee., 5-9
/ credo quel ch'ora vedi non pensasti. guicciardini, 2-1- 178:
mi prese di lui; lo tuo danagio pensasti. dante, conv., iv-v-14
). tommaseo, n-215: tu pensasti, e te 'l pensiero / madre
al matrimon de piglio, / non pensasti al periglio. ariosto, 18-156: i
vedova di carlo gargiolli. tu stesso pensasti che ciò fosse il meglio per lei nelle
/ assai contrarie a quel che tu pensasti. -di tale qualità: di
fatto m'hai e la vergogna che pensasti di farmi: basta che tu mi
ancora che col raschiatoio tagliente usando diligenza pensasti di raschiarlo. pantera, 1-77: la
. frugoni, vi-82: sconsigliato, che pensasti solo al sconsolante (pari. pres
: con istrettezza per certo passartene dirittamente pensasti, acciò che queste cose, tutte meglio
accusatori con istrettezza per certo passartene dirittamente pensasti. 18. ant.
salsuggine. gozzano, i-289: che pensasti nell'attimo? colpisti. / bene