, una specie d'acheronte, da pensarci due volte prima d'attraversarlo, ma al
, 3-203: si dette, senza pensarci due volte, per la scarpata del
ragionare. -avere vanimo a qualcosa: pensarci. boccaccio, dee., 9-6
, stimare ad aria: senza troppo pensarci su, con leggerezza. i.
l'ho dett'a aria, senza pensarci e studiarci su. -essere nell'aria
per lui attrattiva alcuna, ed evitava di pensarci. 2. inclinazione, trasporto
non ho 10 ad aver tempo a pensarci qualche giorno, e conferirlo con alcuno
paura che gliene sarebbe venuta, a pensarci sul serio. cattaneo, ii-1-82: il
sudori della morte, / solo a pensarci, perché son bestiali / gli aggiramenti
1-374: e dopo? adesso non voleva pensarci, aveva passato la notte in bianco
zitto, mi vengono i bordoni a pensarci. = deriv. da bordone2.
in sì triste maniera? a che pensarci su tanto per conclùdere poi con una bùggera
noi, a forza di ridere e di pensarci sopra, non avevamo mai potuto dar
calere o in cale una cosa: pensarci continuamente, occuparsene. m. villani
poteva star più. / senza troppo pensarci / decisi di cambiare: / cambiare
cherò la camicia, e allora potrò pensarci a prender moglie ». de roberto
a lui era impresa disperata, a pensarci meno, e meno intensamente che il
ripetere la stessa canzone, e di pensarci sopra ogni volta, « e io,
: lo so anch'io che tocca a pensarci a me. ma! la doveva
due matematici puri, avevamo smesso di pensarci. 7. sm. uomo molto
me. mi faceva un piacere carogna pensarci. -anche di animali. c
si possono fare cattive figure. bisogna pensarci prima. -di cattivo genere:
mandi... -piano; bisogna / pensarci bene. -l'ho chiappata. -
una camera più fresca. -e perché non pensarci quand'io moriva dal caldo, e
una grande consolazione se avessi accettato di pensarci con lui. invece io, che finché
, che mi piange il cuore a pensarci! pavese, 7-40: sono i pasticci
cosa): averla in mente, pensarci su. s. caterina de'
/ so ben che tu vorrai / pensarci ancor, ma non risolver mai. rolli
lui attrattiva alcuna, ed evitava di pensarci; e quanto al passato...
, x-21-53: ada cercava di non pensarci; ma in quella debolezza crescente di
« bella o brutta, ho da pensarci io, e tu sei l'ultimo che
qualcosa: rinunciarvi del tutto, non pensarci più. g. m. cecchi
qualcosa: rinunciarvi del tutto, non pensarci più. menzini, 5-41: e
vienne *: fuggire all'istante senza pensarci su. pulci, 27-84: fuggien
-avere il cuore a una cosa: pensarci molto, averne la mente occupata.
se vostro figlio fosse morto, e non pensarci più. -mordere il cuore:
, che mi piange il cuore a pensarci! -prendere cuore: farsi animo
. - anche: dimenticare, non pensarci più. gir aldi cinzio, 1-5
voglia; nel secondo caso, potrei pensarci anch'io ». beltramelli, i-721:
, ii-163: questa cosa, a pensarci bene, depone in favore della mia precoce
, io e queste figliole, bisognerà pensarci, signora. ne avevo accennato al
diarrea. carducci, iii-16-257: bisognava pensarci un po'prima, in scambio di
verga, i-172: questi li spendono senza pensarci,... e vuol dire
inutile disperarsi dopo (ed era meglio pensarci prima). forteguerri, 3-27
dice erompe da una vera esaltazione, senza pensarci, trova il modo di dissimularlo.
, 8-407: sembrava facile, a pensarci. eppure donnette l'hanno fatto. ci
ma mi sta il dovere: dovevo pensarci prima. 6. ant. giusto
, bastava una gonnella o anche il pensarci, ed erano forti abbastanza per toglierlo
relativi vantaggi. ma non si soffermò a pensarci. la sua forza era sempre stata
, si era esposto, senza nemmeno pensarci, al posto che aveva stimato pericoloso
poiché non si può fare, è inutile pensarci... tuttavia, come ti
. all'improvviso, improvvisamente, senza pensarci (con speciale riferimento all'espressione del
: 'ex tempore improvvisamente, senza pensarci prima, e si unisce ai verbi
un istinto tecnico tale che, senza pensarci deliberatamente, ormai le mie fantasie mi
il chiodo, e a furia di pensarci gli venne la fantasia di voler tentare
non farsene altro di qualcosa: non pensarci, non occuparsene più. vasari
tant'abbia ei fiato, che, a pensarci solo, i mi sento intisichir dentro
vita? gli girava il capo soltanto a pensarci. ed era stato a un filo
fiotto si gonfia e sale. bisogna pensarci. bocchelli, 13-378: -non s'aspetta
questa risposta,... a pensarci bene si prestava invece a più d'un'
mentre scendeva, non aveva fatto che pensarci e alla fine la tentazione era stata più
cosa spiacevole dai propi pensieri, non pensarci più. r. bertini, xxvi-3-249
dovean farlo quand'erano a galla, / pensarci prima, e non pentirsi poi.
così m'hanno lasciato. / non so pensarci. eppure mi ritorna / più e
. e noi la ruberemo, ma vogliamo pensarci da soli ». « sì,
sogno, bastava una gonnella o anche il pensarci. stuparich, i-41: noi eravamo
, i-78: ad uscire d'impiccio dovrà pensarci il tenore; ma ora vorrei sciogliere
: bisogna stare in guardia, e pensarci assai... per disfarci di costui
qualcosa dall'idea: rinunciarvi, non pensarci più. crusca [s. v
cosa dall'idea', vale familiarmente non pensarci più, rinunciarci assolutamente. -nemmeno
. gramsci, 50: avrai tempo per pensarci, se l'istruttoria andrà fino in
tempo. fontano, 1-51: vogliate pensarci; ché, se ci pensate, tro-
acquistato un istinto tecnico tale che, senza pensarci deliberatamente, ormai le mie fantasie mi
passare neppure per l'immaginazione: non pensarci affatto, non averne la minima intenzione.
nuvoletto di verace sdegno. -senza pensarci sopra. — in partic.: a
improvviso. -di primo acchito, senza pensarci sopra. liburnio, 83: graziano
14-199: siamo rimasti seduti senza neppure pensarci, incollati alla sedia, mentre tutto
a caso, / gli occhi, senza pensarci, in me volgete, / io
pensare a lui era impresa disperata, a pensarci meno, e meno intensamente che il
ad intisichire. nomi, 9-77: a pensarci solo / mi sento intisichir dentro i
della scuola, è inutile e penoso pensarci. borgese, 1-29: nessuno,
scopo di ritirarmi nella mia stanza è pensarci liberamente. l'amore ha spesso bisogno
marchi, i-804: clementina, senza pensarci, levò il tovagliolo dal piatto e vide
patto ci vuole andare, e di non pensarci più. -mandare, lasciare andare
, domani prenderà il volo soltanto a pensarci, mi desse una garanzia che almeno
d'essermi propizio, / senza molto pensarci io chiederei / veramente col manico un
-rispose un po'arrogante la ragazza, senza pensarci un attimo. -oh! che maniera
a menar le mani, senza più pensarci armato di quel chiodo, commettesse la feroce
bocca: che a un libro bisogna pensarci molto e molto prima di pubblicarlo;
perché mi fanno masticar salina solo a pensarci. [sostituito da] manzoni, pr
mente a fare o da fare qualcosa: pensarci, badarci, esservi propenso, esserne
la mente o nella mente qualcosa: pensarci a lungo con grande attenzione, farla
cassola, 3-22: -insomma faresti bene a pensarci due volte, prima di metterti con
la giornata, non mi va proprio di pensarci nei momenti in cui posso farne a
miglia, dalle mille miglia; non pensarci dalle mille miglia: trovarsi a grande
rivoluzionario,... non bisogna pensarci. = nome d'agente da muovere
, 9-183: come fare a non pensarci noi, dopo la insigne malignità di
, / ma fare a vostro e non pensarci più. i. nelli, i-205
personali, anche religiose o filosofiche; pensarci su, soffermarsi a considerare un problema
in poi non avevo fatto altro che pensarci, in fondo: a quel sesso
per mangiare un piatto di maccheroni bisogna pensarci una settimana prima. -con
pensano al ventre e possono a bell'agio pensarci. carducci, ii-3-307: questa geniaccia
. oriani, x-20-171: non volle pensarci più per sfuggire ai rimorsi che gli
non pensare un pelo a qualcosa', non pensarci affatto, non prenderlo in considerazione.
noi non verrebbero in testa, a pensarci un anno. rosmini, 1-27:
aspra giovinezza audace. -al solo pensarci: con riferimento a situazioni o
il tuono dell'arme sua. -non pensarci più! non ci pensi più!:
se puoi, tua morte. o non pensarci più. -non poterci pensare: di
. v.]: è bene pensarci due volte. -pensarci sopra, su
l'esempio del poliziano, vegga di pensarci un po'su a mente riposata.
davanti a me tutta la giornata « per pensarci su », come egli si era
precetto della poetica, mi rispose: « pensarci su ». questo era anche tutto
non quella della riflessione e del 'pensarci su '. -pensare a sé
[ecc.]. -senza pensarci su: senza porsi problemi di opportunità
, 22-v: accettai lo stesso senza pensarci troppo su, trasportato dalla logica degli
moglie aveva risposto di sì, senza pensarci un attimo.
iddio. -non esserci da pensarci più', non esser cosa da pensarci
pensarci più', non esser cosa da pensarci più: esser cosa infattibile; non essere
il restare a capua non era da pensarci, perché, benché la terra fosse forte
speranza: « non c'è da pensarci più ». -non pensi,
pur vaquatù / la penserebbe! -non pensarci più: non attribuire più alcun peso
una cosa si avveri, al solo pensarci. de dominici, iii-71: da
-stare a qualcosa col pensiero: pensarci. romoli, 198: i
tardi si pente. ibidem, 276: pensarci avanti, per non pentirsi poi.
una variante che, perbacconaccio! a pensarci prima... ma già, avviene
michelstaedter, 114: sarebbe da ingenuo pensarci così da perdere la pista.
un mostro, ciò che è, a pensarci, la critica più rigorosa del cattolicismo
cuore in pace, e di non pensarci più. de sanctis, i-40: alle
no: non era il caso nemmeno di pensarci [a cercare l'assassino].
non si getterebbe a pesce, senza pensarci nemmeno mezza volta? pasolini, 1-144
squallore di quella stamberga. solo a pensarci, ne avevano tutte gli occhi piccoli
noi non verrebbero in testa, a pensarci un anno. verga, 8-413:
pillola: in fretta, facilmente, senza pensarci su. bemi, 32-1 (iii-94
ficca in tali pasticci che al solo pensarci si sentiva annebbiare le pupille.
non l'avanza di forze. -senza pensarci su, senza riflettere. galileo,
permette di alzare la testa / a pensarci, e sa bene che poi la
l'oggetto del suo amore o anche pensarci. 2. agric. materiale usato
-porre il chiodo a qualcosa: non pensarci più, farla finita. niccolò
pratica senza dosa. -senza pensarci troppo su, senza esitazione o indugio
fattemi dagli altri non mi sforzassero a pensarci. 5. opera letteraria,
de roberto, 12-27: ella, senza pensarci due volte, andò a sedersi al
in asso la signorina e di non pensarci più. 5. manifestare l'
d'essermi propizio, / senza molto pensarci io chiederei / veramente col manico un
vuol farti un regalo serio. devi pensarci bene. rino non pensò affatto. disse
l'esecuzione; però non ha da pensarci. baldi, 320: non è ignoto
vista delle tue lividure. io non so pensarci senza raccapriccio e senza collera. pirandello
così raccolto e nerboruto che non dovevo pensarci per non patirne la nostalgia.
qualcosa per il pensiero: esaminarlo, pensarci su. botta, 4-854: doleva
non mi tenne troppo a bada col pensarci suso: e non solamente consentì ad
, 5-274: sebbene all'alloggio non dovesse pensarci e neanche al vestiario, credendo che
o 'passato 'o 'da non pensarci più '? 4. stereotipato
motivo del colèra, ed è inutile pensarci, finché regge un poco questa malattia
frequentare le sale di scherma non era da pensarci. piovene, 10-360: non che
nascita dei due figliuoli? avrebbero dovuto pensarci prima ai figliuoli. cassola, 2-
caso, / gli occhi, senza pensarci, in me volgete, / io vi
a vittorio emanuele, che avrebbe dovuto pensarci lui a far le strade buone, come
nuovo un cibo anche al solo pensarci. pratesi, 5-436: passava
ma nemmeno mi condanni e mi respinga senza pensarci su, senza rileggere i passi a
sentimento. scannelli, intr.: pensarci mancare a me stesso, quando non
di pecore. -ciecamente, senza pensarci su. chiari, 2-i-122: non
l'ho, non è il caso di pensarci ». « ah, ma non
tanti complici: era uno sbalordimento a pensarci. pirandello, 8-550: ah, c'
quand'aveste voluto guardarvi d'intorno, pensarci, cercare? alvaro, 5-171:
venga. quando cotesto fusse, ci pensarci, e risolvereimi. boterò, 54:
vista delle tue lividure. io non so pensarci senza raccapriccio e senza collera. pirandello
scopo di ritirarmi nella mia stanza e pensarci liberamente. moravia, xi-71: mi ritirai
cagna, 1-87: la ragazza ingollò senza pensarci una cucchiaiata di brodo rovente. d'
: l'avevano messa al mondo senza pensarci molto negli anni roventi della rivoluzione e
, perché mi fanno masticar saliva solo a pensarci. zeno, ii-370: oh quanto
abbastanza lungo, deciso e compiuto senza pensarci su o con un mezzo di trasporto molto
: il vescovo la congedò promettendole di pensarci, ma partiva convinto. il progetto
ci pensa? / -punto. -né vuol pensarci? -no signore. / ci s'
peggio era che gli aveva confessato senza pensarci una verità santa della sua vita,
3. locuz. per sbadataggine: senza pensarci su. sbarbaro, 1-19: nel
di un centimetro.. meglio non pensarci. -ant. non incontrare una persona
una tempesta. verga, 8-122: dovete pensarci voi! non siete più sotto tutela
, quand'aveste voluto guardarvi d'intorno, pensarci, cercare? graf, 5-903:
toscaneggiante, ti scandolezzerà: gongolo a pensarci. sbarbaro, 5-67: mister roger.
argomento penoso. raffaello avrebbe preferito non pensarci, cercava di scansarlo con l'immaginazione.
il penitente persuaso da lo stimolo del pensarci... cadde in quella cosa ch'
sono stati scemi, loro, a non pensarci » -scemo d'intelletto, di
, 5-iii-133: non ho mai voluto pensarci fino ad ora, ma devi essere proprio
concludere un matrimonio da vero e senza pensarci? - così presto e così onoratamente!
, che espone con disinvoltura parigina, senza pensarci, quasi fosse cosa semplice e morale
egli o no, o soglia o no pensarci, possa o no pure avvedersene
(un'azione); pronunciato senza pensarci, contro la propria vera volontà (un
grafici. gramsci, 12-336: a pensarci bene, lo sforzo che questi lavoratori
tanto slargo da spender dieci mila lire senza pensarci. 5. dimin.
non prenderla affatto in considerazione, non pensarci minimamente. monosini, 154: 'quando
: che cos'è il terrore? a pensarci bene, è quello che dice di
da men di lei vengono i brividi a pensarci. -vezzegg. sottanétta (v
con franz, forse gli era successo di pensarci ma aveva sotterrato in sé quel pensiero
farà, eppure fellini non si stanca di pensarci e passa il suo tempo a scegliere
, 5-275: sebbene all'alloggio non dovesse pensarci, e neanche al vestiario, credendo
chi sa quante volte: a coglierle neanche pensarci. e adesso vuol vedere che fra
in modo sbadato o incauto, senza pensarci su. g. m. cecchi
moglie aveva risposto di sì, senza pensarci un attimo. spronato2, agg
un dato tempo, stillarsi rumor cervicale a pensarci sopra. 13. effondere
fare i generali: alla guerra ha da pensarci l'imperatore ». bemari, 6-181
, d'una codardia che stomaca a pensarci. gramsci, 1-41: che i
subito il lume, per non pensarci e per sentire soltanto la sua
: 1 discorsi che avevamo tenuto, a pensarci, arrossivo, o mi struggevo quasi
o di una proposta (anche nelfespressione pensarci suso). latini, rettor.
era messo in tensione, che a pensarci mi viene freddo ancora adesso; tre o
acquistato un istinto tecnico tale che, senza pensarci deliberatamente, ormai le mie fantasie mi
restare a capua, non era da pensarci, perché, benché la terra fosse forte
-avere la testa a qualcosa: pensarci; avere per essa interesse e inclinazione
ruzzo di qualcuno: far smettere di pensarci, di desiderarlo. lippi, 2-43
testa qualcuno 0 qualcosa: smettere di pensarci, di amarlo, di desiderarlo, di
testa qualcuno 0 qualcosa: smettere di pensarci, di desiderarlo, di amarlo.
conti, e tirò il totale senza pensarci, con tutte le forme volute dalla legge
era messo in tensione, che a pensarci mi viene freddo ancora adesso; tre o
tanti mali, ch'è miseria solamente il pensarci. -mutarsi, evolversi radicalmente nel corso
me: « finalmente son riescito a non pensarci per una mezza giornata! ».
distese. scannelli, intr.: pensarci mancare a me stesso, quando non
non aveva a disposizione molto tempo per pensarci sopra; egli si trovava in cospetto
da vergine man colte, / veder pensarci il viso di colei / ch'avanza tutte
porco che mi viene da recere a pensarci. = voce di area pis
e verde, tanto che a solo pensarci, 'pur pensando', lacrima, come
si fanno una volta sola, bisogna pensarci due. vergènza, sf.
periodo r. si accorge che bisogna pensarci su; acchiappa al volo l'idea
e ai piccone, di sterro inutile pensarci! e di cazzuola, in ogni parallelo
delle tue lividure. io non so pensarci senza raccapriccio e senza collera.
è vero! è vero! bisogna pensarci ». 3. zool.
dare il volo a un libro, bisogna pensarci bene'. carducci, iii-17-112: delle
conti, e tirò il totale senza pensarci, con tutte le forme volute dalla
stati degli attribuzionisti di prim'ordine, a pensarci. = deriv. da attribuzionismo.
stata una mezza zingara, ma lui doveva pensarci lo stesso. e cosa gli è
pds in primo luogo -di smettere di pensarci come detentori di pacchetti azionari del paese,
qualunque fan è pronta a smutandarsi senza pensarci due volte. = denom.
. all'improvviso, improvvisamente, senza pensarci. alberti, 8-50: se in