, i-227: che non si può pensar non che ridire / che pena sia.
i-134): aborre l'animo mio a pensar a questo. tasso, 8-76
tramontana. guinizelli, ii-418: pur a pensar mi par gran maraviglia / com'è
. petrarca, 309-13: chi sa pensar, il ver tacito estime, /
aperti. idem, 7-14: dopo molto pensar, consiglio prende / in quella solitudine
90: e, dove al mal pensar viltà s'aggiunge, / ivi non sente
2-1-2: bisogna agio e buio / a pensar a tal cosa. -non potere
ma s'allunghi / il tempo di pensar come son vissa / o come ho
mi par cosa strana, solamente a pensar di dire di diventar un altro.
maggior vertute: / null'om pò mal pensar fin che la vede. fra giordano
l'uno all'altro, pria / che pensar possa, appropinquar si vede. botta
scriba, o archisinagoga, / non lo pensar. segneri, ii-13: fu pregato
, iv-34 (18-5): pur a pensar mi par gran maraviglia / com'è
veglio o dormo, / de lei pensar non campo, / ch'amore 'n cor
mano o altr'arma, si pon senza pensar scioltamente in una attitudine pronta, con
ha grieve doglia, / che uomo umano pensar non potrìa, / tanto al presente
partirò immediate per londra, probabilmente senza pensar più al viaggio littorale, che non
donne deono attendere a continuo guardare e pensar di coloro cui vogliamo che somiglino le
degni di forca / con un empio pensar macchiavellista. alfieri, i-161: che diremo
e più splendeva, / nel mio pensar dicea: « che cosa è questa?
ancor che alcuni molto alle parole di quella pensar facesse, dopo alcune altre carolette fatte
di san vito egli è condannato a pensar balzellone con quei saltellini che si chiamano strofe
nel gorgo de'baratri profondi / interstizio pensar, che in sé non celi / germe
nettatoio del rasoio. gola / non pensar tu dattorno a vanitade. a. pucci
chiabrera, 482: or prendasi a pensar qual è mirarsi, / fra sì fatti
sbigottiti e confusi, / non sapevan pensar cosa salubre. soldani, 1-49: ed
250: prende vigor quest'alma / in pensar ch'ella siede ora beata / fra
si può te; / però è bon pensar di bel soggiorno. idem, purg
fortuite della vita tolsero l'occasione di pensar male. deledda, iii-987: ma
degni di forca / con un empio pensar macchiavellista.. figur. raggiratore
ariosto, 1-30: né tempo avendo a pensar altra scusa, / e conoscendo ben
negri, 1-484: ah, potess'io pensar che da una scorza / d'albero
, sat., 3-7: senza molto pensar, dirò di botto / che un
andar sendo in disparte, / e pensar lungo e parlar tronco e breve.
idee. saccenti, 1-2-139: non pensar ch'io più peni e che più
, e ruminar come bruto, e pensar come bruto. finirei coll'andare al macello
sotto il gamurrino, i tu puoi pensar che sia meglio un buondato. s.
si puote; / però è bon pensar di bel soggiorno. ammaestramenti, 54:
tra mille sterpi / rimason (de'pensar) tutte stracciate / tra boschi e tra
, esclusi dal partecipar alle limosine, pensar ai casi loro, con cercar mezzi
, 2-20 (i-840): cominciò a pensar di procacciarsi qualche donna con la quale
: cadde gran- donio; ed or pensar vi lasso / alla caduta qual fu quel
/ ma dico sol ch'è da pensar da quali / strette il perdono del signor
scrittori andati, / a scrivere e pensar diversamente, / a scagliarsi nell'aria
tutte dove ne salta una, senza pensar più oltre. brancati, 4-10:
stampe; onde ella potrà aver tempo di pensar qualche bel capriccio, accioché nella seconda
leggiadre, e care, / che pensar no 'l poria, chi non l'ha
che alcuni molto alle parole di quella pensar facesse, dopo alcune altre carolette fatte
muovere né voi né altri pure a pensar di me; né io son tanto
4-267: no, no; non pensar, giannin mio, che io faccia
i'desin'o ceno, / puot'uom pensar son li miei cibi acerbi / e
bello, / non si vuol mai pensar quel che l'uom faccia, / ma
gli occhi a... non pensar oltre lei [la nostra madre terra]
i'desin'o ceno, / puot'uom pensar son li miei cibi acerbi / e
o sotto il gamurrino, / tu puoi pensar che sia meglio un buondato. gelli
grande abbondanza di cuore mi promise di pensar qualche via di collocarlo e giovarlo senza
la calda sabbia, / né veder né pensar senza cordoglio, / angelica legata al
la stagione, / e'si pur vuol pensar della partita. ser giovanni, 24
la quale non era nemmen compatibile col pensar romano. goldoni, vii-1190: ma
. petrarca, 50-77: assai ti fia pensar di poggio in poggio / come m'
mal del prossimo, e non sa neppur pensar male d'una ballerina di teatro che
, non vi devete adirare, ma pensar che io il tutto dirò a buon
sugli stampi antichi cento vocaboli nuovi senza pensar che sien tali, o adotta fra gli
sugli stampi antichi cento vocaboli nuovi senza pensar che sien tali, o adotta fra
: perisca il mondo, e non pensar ch'io trepidi; / ma attendo
cugino materno. tommaseo, i-131: nel pensar che i figli vostri / fieno,
. pananti, i-92: non debbo pensar altro che a me solo, /
in davide due contradittorie solenni... pensar tanto a sé,...
vero sanza inciampo, / e non pensar che qui bugia coperchi, / da casa
mi fece sospender la copia, e pensar più seriamente a quello che convenisse di fare
amore, / ch'ella non può pensar se non di lei. pulci, 4-8
governo, / de la stirpe comun pensar bisogna / a cancellar la publica vergogna
pia. marino, 12-121: non pensar tu che ne'silvestri spirti / cortesia pur
col suo coro / forti cose a pensar mettere in versi. petrarca, 249-3
, purg., 29-21: nel mio pensar dicea: che cosa è questa?
sugli stampi antichi cento vocaboli nuovi senza pensar che sien tali, o adotta fra
ve'ch'i'son irado, / non pensar ch'io te dia botte: /
: io penso, e pensomi / di pensar bene, che voi, e
alfieri, vii-49: -che mai pensar degg'io? -pensar, pur troppo!
a mondar! forteguerri, 5-75: e pensar che se il mar si fa crudele
coraggio a far cose grandi, è il pensar ch'hai da farle in virtù di
. vasari, i-583: e'non volle pensar giammai in maniera alcuna alle cure o
, mi fece sospender la copia, e pensar più seriamente a quello che convenisse di
: ristrettisi tutti insieme, si posero a pensar quello, che di se stessi volessero
deliciarci, che non ci resta tempo da pensar punto al sollievo e bene del prossimo
denari. caporali, i-105: ma non pensar però che fra sì rari / cavai
, vi-441: ma m'è caro il pensar nella molesta / notte di non sanabili
operando il contraro, / dee l'uom pensar di rimaner deserto. livio volgar.
che viene da altri detto, senza pensar più là. baretti, 2-64:
ma non per ciò soffocarlo, o pensar di deviarlo, o condursi come se
d'ambedue noi? / come sol col pensar, s'empie il difetto / di
virtù del vino? 10 qual fa pensar a questo modo? vettori, 1-81:
vasto che fantastico, e tasso ebbe un pensar dignitoso. alfieri, 1-1087: si
bel diletto /... / a pensar varie cose entro il mio letto,
chiabrera, 482: or prendasi a pensar qual è mirarsi, / continua di
dipinto. muratori, 4-24: il pensar dell'anima altro non è che un
posso maritar con cento scudi / non ti pensar ch'i'gnene dia dugento; /
il pubblicar nelle stampe ciò che nel pensar di questo argomento m'era corso per l'
il cor mi sgombra / tosto il pensar che disconviensi a schiavo / tamar cose
». /... t non pensar, baron prestante, / che mai
o adattarsi, mostrando non estimar e pensar più ad ogni altra cosa che a quello
iii-987: era abbastanza vanitosa per non pensar neppure di mandare quel cupo ritratto di
l'esofago arsiccio, / raccapriccio / nel pensar / che latente al diaframma / ci
così gran numero, non era più da pensar di divertir la questione, ma di
. sospettare, aver sentore; diffidare, pensar male. malispini, 1-65:
mi fece sospender la copia, e pensar più seriamente a quello che convenisse di
ha cognizione; / dunqua delle maggiori / pensar non ha potenzia. s.
. michelangelo, i-46: ond'a pensar di minuir mie doglia / duplicando,
cominciarono a mutar la voglia e a pensar di ribellione, certamente non per altra cagione
se aveste giudizio, non ci dovreste pensar nemmeno [a maritarvi]...
rurale. carducci, ii-10-272: dovrò pensar seriamente a lavorare e guadagnar di più
, esclusi dal partecipare alle limosine, pensar ai casi loro con cercar mezzi onesti
ond'io talor son lasso / solo in pensar ai miei futuri affanni. chiabrera,
col suo coro / forti cose a pensar mettere in versi. buti, 2-702:
, 74-13: io son già stanco di pensar sì come / i miei pensier in
. caro, 16-2: sol col pensar s'empie il difetto, / di
del beneficio del tempo e del potervi pensar sopra meglio, e da per se stesso
, esclusi dal partecipare alle limosine, pensar ai casi loro con cercar mezzi onesti
selve apriche! tommaseo, i-131: nel pensar che i figli vostri / fieno,
sembiante, / né i suoi veder pensar tra t * esse 'e t *
. creata ha dio / essenza di pensar ne l'alma mia. mamiani,
: erano entrambi, / ragionando, in pensar di qual amico, / di qual
che crede d'aver buone ragioni di pensar anche su questo alquanto altrimenti. b
un piccolo battaglione di quattro facce, e pensar più alla difesa che all'offesa,
a me non fia / grave il pensar di ritrovar qualch'arte, / onde
boccaccio, ii-7-61: ben puoi ornai pensar quel ch'io farei / se certo
, 74-13: io son già stanco di pensar sì come / i miei pensier in
, iv-34 (18-8): pur a pensar mi par gran maraviglia / com'è
bocchelli, 1-i-24: gli era piaciuto pensar di tornare in ferrara a schernir i
l'ha lordo e infetto / volo a pensar la giovine beltade / della chiesa primiera
che fantastico, e tasso ebbe un pensar dignitoso. rovani, i-236: chi mai
i-327: abbiasi il nobile orgoglio di pensar da se stesso: non c'imponga il
alla sua faccenda, senza pensar quello che e * si potesse
o dubitarne, potere intorno ad essa pensar ciascuno a suo senno.
. varano, 108: pensa quanto pensar profondo lice; / troverai sol dio
rimase lì tristo e scontento, a pensar dove anderebbe a fermarsi. carducci,
saliano. serra, iii-114: non pensar male di me; se affa tua
doppiamente sdegnato papa giulio, cominciò a pensar cose nuove contro ferrara, alla quale
a impedirvi il ricordar troppo e il pensar vago, il * rèver 'in somma
esofago arsiccio, / raccapriccio / nel pensar / che latente al diaframma /
pericolo. bembo, 5-32: pensar ci bisogna... di ammorzare quella
si stringe il core, / a pensar come tutto al mondo passa, /
narrate scoperte, di passo in passo al pensar vero quanto tra gli uomini trovar si
pittorica filosofia, che tutta sta nel pensar profondo di ciascuna parte della professione.
(15-14): null'om pò mal pensar fin che la vede. marco polo
, iv-34 (18-6): pur a pensar mi par gran maraviglia / com'è
: finito è ciò di cui si può pensar cosa maggiore. gentile, 3-62:
, i-331: nessuno ha potestà di pensar male o bene, ma tutto avviene
, a impedirvi il ricordar troppo e il pensar vago, il * ré ver '
tanta seccaggine. parini, 337: onde pensar potrete, quanti cancheri, / quanti
oblìo. govoni, 2-12: non vorremmo pensar più al freddo fiume, / nella
toccar l'innaccessibil meta / vuoisi il pensar così soave e dolce, / e
, iv-69 (31-2): era in pensar d'amor quand'i'trovai / due
da barberino, ii-401: ancora dèi / pensar che i rei / non hanno modi
assai spazio non aggio / pur a pensar com'io corro a la morte. gherardi
/ né luogo avea né tempo a pensar atto. tasso, 19-103: egli disse
aiuti col suo coro / forti cose a pensar mettere in versi. boccaccio, i-383
or ch'egli ha sete; e però pensar dèi / quel che farà, se
: « signore, vi voglio un puoco pensar sino a dimani ». -ant
fuori di me. ariosto, 24-50: pensar potrian tutte le cose, eccetto /
. agostini, 5-11-105: il fin pensar dovevi / perché chi il fin non pensa
sotto il gamurrino, / tu puoi pensar che sia meglio un buondato. g.
potea esser preso...; il pensar di toccarli era un voler metter sossopra
, iv-34 (18-2): pur a pensar mi par gran maraviglia / com'è
ciabatta in mano / la mattina a pensar versi nel letto. / e come hai
sembiante, / né i suoi veder pensar tra 1'* esse 'e 1'*
iv-69 (31-4): era in pensar d'amor quand'i'trovai / due foro-
, 2-2-307: or s'ha a pensar che 'l giuoco venga netto. lippi,
a te 'nfinite volte / e trovoti pensar troppo vilmente. serdonati, 10-4:
; / passata questa iosta, nullo pensar facciamo: / si più lo
servir sostenne. ariosto, 8-84: senza pensar che sian l'imagin false / quando
ho disdegno e onta assai / a pensar ch'esto loco degno e santo / governi
cavalier di nostra etate, / né pensar posso, a rimirarvi bene, /
assai gravosa sorte / m'è a pensar. caro, 3-1119: tu solo
. agostini, 4-1-73: il cavallier senza pensar troppo, / promiser fedelmente a la
quei boschi il ritrovarsi sola / le fa pensar di tor costui per guida. castiglione
, altro essere lo stile e il pensar di virgilio; altro quel d'ovidio;
quei boschi il ritrovarsi sola / le fa pensar di tor costui per guida. tasso
rozzezza impedisce il riconoscere ne'suoi versi un pensar sugoso, nobile e gentile. manzoni
comando, / e lascia a me pensar le mie fortune: / sarà 'l mio
risurgo. ariosto, 8-84: senza pensar che sian l'imagin false / quando
ella sia se ne giudichi imparzialmente senza pensar all'autore che non fa nulla alla
l'impazzato volgo s'avvedeva, che bisognava pensar ad altro, perché il disordine ammazza
, 7-30: passata questa iosta, nullo pensar facciamo: / sì più lo enduciamo
lasciar dio per quattro volte, per pensar ad un somarello che avea, come stava
: oh quanto l'uom dee prima pensar forte / che altrui imprometta e,
. bruno, 3-793: che devi pensar d'una bestia viva e tutta intera
ii-175: non accade / a ciò pensar, nemmeno agli altri affanni, /
. marino, 12-200: mentre in pensar l'ore dispenso, / non penso
, / non penso almen di non pensar più mai? metastasio, 1-ii-1339: nel
, a impedirvi il ricordar troppo e il pensar vago. dossi, 2-ii-658: il
: or tu nel cuor non mi pensar tai cose; / né te il genio
caporali, i-105: ma non pensar però che fra sì rari / cavai
suoi peccati, dee in prima incitarsi a pensar la loro gravezza e provocarsi a pianto
inconoscibile, e ch'era follia il pensar di raccoglier te, che sei infinito
l'italia non potè altro fare che pensar sempre a lei, questo, dico,
chiabrera, 1-ii-415: or prendasi a pensar quale è mirarsi / fra sì fatti
duca di volere seguitar la cupola e non pensar più a roma. b. croce
; / passata questa iosta, nullo pensar facciamo: / si più lo enduciamo
io d'una natura, / che a pensar mal, quando veggo far bene,
: cominciò [prete giacomo] a pensar di procacciarsi qualche donna con la quale
a te 'nfinite volte / e trovoti pensar troppo vilmente: / allor mi dòl
. tebaldeo, son., 208-2: pensar puoi, signor mio, se ghè
via impararono a far meglio e a pensar più ingegnosamente. 2. in
altri). marino, xiii-121: pensar tincrebbe, / che un secolo apena
iniziale diventa casto, cioè lontano dal pensar punto alla pena. 5.
buonarroti il giovane, 9-790: il pensar a'concetti de'ministri / è entrar
certo è di peggio / che 'l pensar d'esser sempre in uno stato.
a sospettare; diffidare, dubitare, pensar male, allarmarsi. acciaiuoli,
il nome! ariosto, 24-50: pensar potrian tutte le cose, eccetto /
e sa bel forte e bono / pensar la benivel bontate / e tenterà e
nel gorgo de'bàratri profondi / interstizio pensar, che in sé non celi /
: non era mio ufficio intiepidirlo nel pensar bene di me. guicciardini, i-241:
. baldini, 4-46: seguito a pensar oggi che certe intimità della toletta vadan
'l perdoni, / ché col vostro pensar snello e gentile / lo rendereste ancor
i... i non sapevan pensar cosa salubre. -per estens.
nelle nostre orecchie, e noi senza pensar ad altro le prestiam fede, quantunque
dò lode, / fuor ch'ai pensar di te, la lingua audace / alle
. pagliaresi, 105: che giuova pensar di questo ornai, / che '1 mio
, 1-53: come uom che nel pensar profondo è involto / a l'improvista
). marchetti, 2-129: dunque pensar già non si dèe ch'es- sendo
l'amoroso fuoco / non gli lasciò pensar troppo le cose: / sì che vedendo
torre / da questi gli altri e pensar che non fere / di lancia altrui
: tutte le generazioni di tormenti che pensar si poterono, possiamo dire contra quelli combattitori
. guinizelli, xxxv-11-4 77: pur a pensar mi par gran meraviglia / come l'
peccato, / lebbe cosa è reputata a pensar che quello stato / nel qual l'
petrarca, 319-14: vo sol in pensar cangiando il pelo, / qual ella
parole sì leggiadre e care, / che pensar no 'l poria chi non l'ha
orrendo. martello, i-2-167: sol pensar ciò ch'è laido, ch'è vii
pensare male, / ma non posso pensar bene. -essere liberale di sé a
come per ricreazione e diporto) a pensar ad essi problemi, né vi presi
ii-2-102: cerchi di lavorar bene. pensar molto e svolgere molto il vocabolario,
sì poco, / ch'assai ti fia pensar di poggio in poggio / come m'
da te non partirommi: / non pensar, madre, d'essermi longinqua:
, 355: io son tanto lontano dal pensar solo che per acconcio mio si faccia
mai ch'ella è divisa / dal pensar dritto? landolfi, 2-96: ciò
i. frugoni, i-2-261: nel tuo pensar diffusero / la lor luce gli dei
dissi bene, / el meo po pensar gran corrotto, / poi l'amoroso desdotto
. gozzi, 4-312: donde un pensar fu presto un vaneggiare / ed un sognare
incustodito? tagliaz-ucchi, 1-ii-6: né pensar già ch'io ancor col malaccorto / volgo
dov'è 'l suo stallo, / a pensar cominciò in veritade / del cieco e
netta la chiesa fossero stati aperti senza pensar poi all'ore consuete di riserrarli, e
. verri, 2-iii-137: resta proibito il pensar melanconicamente. giusti, 4-i-164: pasciuto
gozzi, i-22-177: non ti tragga a pensar uso mal saggio, / che sia
deleteria. gualdo priorato, 3-iii-65: pensar alla francia è opi nione
qualità che la madre s'induca a pensar di dargliela? grazzini, 4-293: manigolda
un letto fa galante: / non bisogna pensar, l'ha le man sante.
, io non ci ho / a pensar più; s'io stento, io ho
pensandomi là dove adimorava / e nel pensar di me facea marchese / e schiavo
10-2-2: chi non è maritato non può pensar giusto. goldoni, xi-452: benché
sono tanto creduli che si farebbono coscienza di pensar alcun male, quando anche avessero colta
cammelli, 137: orbaca, non pensar ch'io dica pepe, / rapazuol marzaiuol
, e in materiato e pieno. il pensar formale è quello nel quale si adopera
puro senza i suoi termini; il pensar materiale e pieno è quando i concetti
in 'materiato 'e pieno. il pensar formale è quello nel quale si adopera
puro senza i suoi termini; il pensar materiale e pieno è quando i concetti
, cent., 39-28: non pensar che ne menasser presi, / ma
ariosto, 379: chi vuoi tu pensar che siano / li malfattori, se
. francesco da barberino, iii-49: pensar dovemo / se medicar poremo / in
bacchelli, 2-xix-435: è meraviglia pensar quest'opera scritta, come fu, di
questi sciocchi, /... senza pensar più oltre, corrano / a dar
con tanto lambiccarsi il cervello, senza pensar molto all'anima propria. 13
anni miei volgere in mente, / pensar di te, con te parlar.
da te non partirommi: / non pensar, madre, d'essermi longinqua: /
meraviglia. poliziano, 1-733: a pensar, non che a dire, io mi
; chi nel pappare, e sempre pensar di bombare, chi non seguir mai
operando il contraro, / dee l'uom pensar di rimaner deserto. boccaccio, dee
omè, no'm'è mestiere / pensar di riaverlo in vita mia. -non
mi si strinse il core / a pensar come tutto al mondo passa / e
bravi che sfidato il cielo / e si pensar mez- zarlo come un fico.
mezzo del mio volto, / e potrete pensar qual dentro fammi. straparola, ii-29
». petrarca, 71-54: potrete pensar qual dentro fammi [amore],
lalli, 5-46: non gli lasciò pensar il furor pazzo / al suo proprio
2-376: pati- scon di micrania in pensar mezz'ora il giorno a salvarsi.
né puoi riparar fiore; / non vi pensar e serà il tuo migliore. g
bugie, d'ignoranze fa ribrezzo a pensar che procede da giovani. -fondato
pianto, e non lieve, in ciò pensar mi sgorga, / ma il minorano
solo ': proverbio che vale generalmente pensar prima bene alle cose, per non
ben seper fare / li primi che pensar mai tal mestiero. machiavelli, 735
cose che sperimentavamo grate, senza tuttavia pensar più alla loro attitudine di modificare noi
, ii-104: perseverando detta anima in pensar a questa unione che fa dio con l'
, ha indotti ancor gli atomisti a pensar certe loro 'molecole ', cioè '
color, di voci, / del pensar, del sentir germi primieri. 76
roberti, iv-305: resta molto a pensar sul sistema della lor disciplina e della loro
produsse al mondo; / ma dèi pensar che quel medesmo amore / ti porterà
. chiaro davanzali, 58-8: nel pensar di me facea marchese / e schiavo
bella vedovina,... / non pensar tanto a'morti, / pensa anco
, 1-4 (95): cominciò a pensar qual far volesse più tosto, o
morsicandosi il dito, non tralasciò di pensar al modo per farne memorabil vendetta.
, / ri cominciò a pensar tutto dolente / di noi voler ten
a. monti, 726: bisognerà pensar a lasciare, appena possibile, quelle
lui e diede motivo a'frondosi di pensar alla ruina d'esso mazarino. pallavicino,
. bellincioni, i-178: non bisogna pensar di far mulino, / ché a
fu senza sospire: / qui poi pensar se la distrusse e munse. /
buonarroti il giovane, 10-974: non ci pensar più sopra, ciapin: to'la
morsicandosi il dito, non tralasciò di pensar al modo per farne memorabil vendetta.
: di duol no resto / quand'a pensar m'aresto / là u'il disio
nega né acconsente, ma dice volerci pensar sopra. g. m. casaregi,
bisogna assottigliar l'ingegno, / altro pensar che a'ninnoli e alle gale.
canzone di auliver, xxxv-1-510: fes me pensar piu de nonanta sere / ch'el
che quegli fosse rimasto in gerusalemme a pensar tra sé, come ripescarsi in quel
da massa marittima, xliii-260: tu diè pensar che cristo benedetto / dentro le fasce
novella / rallegra i cori e fa pensar d'amore, / vien ne la mente
sul tardi prima di pranzo, ma a pensar di nutrirvisi s'offenderebbe la tradizione.
che si nodriscono di guerra, senza pensar molto al dritto, coloro seguono e
, non vi devete adirare, ma pensar che io il tutto dirò a buon fine
disio / sì ch'on- n'altro pensar per quell'ublio. romanzo di tristano,
a noi raccomandati da dio, per pensar solamente a far celebrar delle messe?
imparai fier destino ha dura lege: / pensar di altrui et obliar me stesso.
gelli, 17-188: di questi non pensar che mai io ne trovassi uno che
i cittadin di bruggia con prudenza / pensar l'offesa fatta al re di francia.
i loro veri nomi non palesando, di pensar cosa in parte alcuna meno che convenevole
io ho disdegno e onta assai / a pensar ch'esto loco degno e santo /
llui over serviso, / tu convien pensar fiso / a quel che fai, ché
imparai fier destino ha dura lege: / pensar di altrui et obliar me stesso.
, iv-47: gli uomini savi deon pensar nel passato, ordinarlo e con molta cautela
orecchia / parlar a lingua, né pensar cuor tordo / de'ben ch'a'
montale, 4-21: a questo doveva pensar lui, l'uomo provvidenziale, impartendo
si stringe il core, / a pensar come tutto al mondo passa, / e
di color, di voci / del pensar, del sentir germi primieri.
: m'imagino che tu, senza pensar punto o poco al colera, anderai per
. segneri, i-233: hai da pensar che [dio] ti osserva. menzini
certe osteriettej non ho ad altro a pensar che alla mia strada. rovani, ii-860
non dormendo, mi messi a pensar sopra la cupola, la quale se
petrarca, 50-78: assai ti fìa pensar di poggio in poggio / come m'ha
: gran semplicità io stimo essere il pensar di poter per molto tempo farmi le fica
tanaglia, 1-335: vendemmia, di pensar non tardi / di tini o di
[il re] che quasi a altro pensar non poteva. idem, vii-36:
, faccian le tessitrici, lascerò io pensar pur a voi! -fare la
fiorini; chi nel pappare e sempre pensar di bombare, chi non seguir mai
fiore, 36-10: di ciò pensar non è mesterò / né tra no'due
, / né regie audir né cor pensar. giacomo da lentini, 25: amor
restò offeso per l'ultima particola del pensar ad altri consegli e rimedi, avendola per
via via impararono a far meglio e a pensar più ingegnosamente; e avevano..
il lor ragionare, cominciò masetto a pensar che via dovesse tenere a dovere potere
, / sì ch'io non posso dal pensar partirmi. m. frescobaldi, 1-72
con dolor con gioia / mi fa pensar di tua partita madre. fogazzaro,
vedrai levar fra gli uomini sdegnosi, / pensar penando agli estremi partiti. berni,
, iv-47: gli uomini savi deon pensar nel passato, ordinarlo e con molta cautela
farlo più dolente / al passato il fa pensar. foscolo, iv- 372: o
sarpi, i-1-164: mi dà da pensar assai che, essendo stampato quel libro
trovai niente; / non so che mi pensar; so ben che adesso / con
mia fede in pegno, / ché pensar non arei potuto mai / fusse in te
. corazzini, 4-101: caro m'è pensar dov'io mi prostro / gesù trafitto
fresca, bianca e pellegrina / dorme senza pensar de la famiglia, / e negli
penetrava della vita di marta. aveva dovuto pensar lei al battesimo del bambino, allo
esser giustamente commandati, perché lui deve pensar prima bene innanzi che egli comandi;
è ugualmente un dono della grazia il pensar dirittamente e lo spiegarsi a dovere. alfieri
a voi amare; / non pò pensar lo core / altro c'amore acceso
del mio volto, / e potrete pensar qual dentro fammi. boccaccio, iv-152
nella sprezzatura e mostra di non estimare e pensar più ad ogni altra cosa che a
in età dispare: disse di volerci pensar sopra. leopardi, v-601: noi non
, la concludo con lo essortarvi a pensar meno che potete nei principi.
legato / si vituperosamente / che nel porria pensar la mente. sercambi, 2-i-255:
dodici cardinali / de'suoi amici, come pensar puoi, / nelle digiune vegnenti.
. ariosto, 5-66: tu puoi pensar se 'l padre addolorato / riman,
e patir ogni supplizio e qual si possa pensar tormento che mai consentire a cosa disonesta
quale si ritruova dottissimo quanto altri giammai pensar possa dell'eroiche antichità, che finse
. giamboni, 10-19: allora de'pensar l'uomo che dio l'ami, quando
1-xxiv-168: se i ricchi comincieranno a pensar in tal guisa, il loro consiglio sarà
chi s'occupa de'fatti nostri. 'non pensar più là '... '
si puote; / però è buon pensar di bel soggiorno. savonarola, iii-100
vecchi e conosciam l'errore: / pensar vorremmo a noi, e non possiamo,
muovere né voi né altri pure a pensar di me. segneri, iii-1-287: non
spagnuoli dall'assalto di haerlemme diede da pensar assai più di quello che si era prima
non ci penserei più. -non pensar più là: non preoccuparsi più che
, dicono certi ciacchi, e non pensar più là. -non sapere che
e ripenso, / torno sempre a pensar ciò ch'io pensai. buonarroti il
'. bacchétti, 2-49: non voglio pensar male. -pensare bene di
s. v.]: 'pensar bene... d'uno ':
come dite, come non può l'animo pensar di se stesso, se il pensare
, 1-60: dante dalla natura ebbe un pensar profondo, petrarca un pensar leggiadro.
ebbe un pensar profondo, petrarca un pensar leggiadro... e tasso ebbe
... e tasso ebbe un pensar dignitoso, ma nessuno di essi ha avuto
penso? / crudo pensier, perché pensar mi fai? segneri, iii-1-291:
dal provenz. pensier, deriv. da pensar (v. pensare1). pensièro2
quei boschi il ritrovarsi sola / le fa pensar di tor costui per guida. firenzuola
mortai sempre a perfecto / del suo pensar la compiuta minerà. maconi, i-9:
autore, gli domandò dove abitava, senza pensar mai che fosse desso. -per
lingua, ho per certo avrebbe cominciato a pensar diversamente, se gli accadea d'osservare
n. agostini, 5-9-114: né ti pensar di aver di vita scampo, /
panie s'invescò, che quasi a altro pensar non poteva. guido delle colonne volgar
sospira; - / et in questo pensar l'alma respira. boccaccio, dee
agli obblighi di giustizia, non che pensar più a sovvenire i poveri colle carità
/ sì ch'io non posso dal pensar partirmi. 9. adattare all'
escorialense, 17: non sago dire né pensar / com'fo grande pietae / de
. guinizeui, xxxv-ii-477: pur a pensar mi par gran meraviglia / come l'
sapendo agramante che si dire / né che pensar di questa lor pigrizia, 7
cammelli, 137: orbaca, non pensar ch'io dica pepe, / rapazuol
l. bellini, 6-180: da quel pensar profondo si riscuote / per lo stran
, i-22-177: non ti tragga a pensar uso mal saggio, / che sia comporre
, eruditissimo, non potrà non approvare il pensar prima alla ragione della cosa che a
mio, perché solingo e tacito / pensar ti veggio? oimè, che mal si
novo adam plasmato, / non voi pensar peccato né operare. francesco da barberino
sovente / gli occhi, che già del pensar ciascun plora? biffoli, lxxxviii-i-286:
trascurando e giuramento e giustizia non dovete pensar ad altro che a non dispiacere a filippo
, or in armi, non cominciano a pensar d'avanzarsi a grado maggiore quando s'
luna. / o graziosa luna / e pensar che una volta le soprano / facevano
andava, salvo i rei, / pensar di iesù cristo esser camifici. marsilio ficino
. delminio, i-248: debbiamo ancor pensar che cicerone... abbia saputo
veder più altro che pornografia, non pensar più altro che ai microbi. montale,
, riportare. barba, lxxxvtii-ii-717: pensar non so se 'l proprio concetto /
amor lasciare ornai, / e a pensar dell'ultima posata », / dice l'
gli altri pensieri, tu cominciassi a pensar qualche cosa della morte. cagna, 1-153
inchina, / n'andrà, per mio pensar, molto sdegnoso. -con
non si vuol dar fede, / ma pensar si convien la veritade, / e
si vuol dar fede, / ma pensar si convien la veritade, / e com'
podere. petrarca, 71-56: potrete pensar qual dentro fammi [amore], /
). pasquinate romane, 312: pensar, donque, dovresti, / se
ch'egli correa, / ricominciò a pensar tutto dolente / di noi voler tentar
: d'angoscia e d'ira pien, pensar ben dèi, / col precetto del
lo aletti qualche presente commodità, senza pensar altro tumultuosamente si mosse et in molto
parendo loro di restare gravemente offesi in pensar solamente che la dignità di prencipi così grandi
. ti..., pensar dobbiamo quanto per loro viene animato e
pulci, 11-90: io non posso pensar come il terreno / non s'apre
aresti sì come buon cristiano / a pensar solo all'anima, tu ti / sia
maggior nacque poi, che diede da pensar molto più al gransignore et a tutti i
sfacciata, ma è per non lasciar pensar male di mia madre ». c.
parendo loro di restare gravemente offesi in pensar solamente che la dignità di prencipi così
1-157: alto silenzio, ch'a pensar mi tiri / nel mezzo de'notturni
presente, ma gli uomini sari deon pensar nel passato, ordinarlo e con molta cautela
gualdo priorato, 8-333: doveva esso pensar a'modi più facili per ritrovar denaro
. con la quale iddio tutto diceme pensar vuogli, tu la stimerai non esser
e sottile. cardarelli, 469: pensar bene un'immagine, pensarla preziosamente e
spagnuoli dall'assalto di haerlemme diede da pensar assai piu di quello che si era
se questo avviso procederà, non isognerà pensar d'altro; se non procederà, si
altro; se non procederà, si potrà pensar di m. trebazio.
molta giente cristo già condusse / a pensar lui con accesa fede, / e per
alcun profitto non traeano, / a pensar cominciare e ad aver cura / come
: non so, fuori di qui, pensar gioconda / l'opera, 1 giorni
visconti, 1-53: come uom che nel pensar profondo è involto / a timprovista calca
si nodri- scono di guerra, senza pensar molto al dritto, coloro seguono e
e stracchi, / a non ci pensar più, provan men guai. muratori,
presente, ma gli uomini savi deon pensar nel passato, ordinarlo e con molta
vizo che sguardai, / sì ch'eo pensar non mai potti 'n altroi. latini
le vele a'venti, / senza pensar pur dove / resti da me tradita /
spesso li diceva: / -deh, non pensar che ti fallin l'iddii / che
da chi; vedo bene che il solo pensar che si fa a questa qualità di
carducci e dante, / e un distico pensar, pel digradante / colle nativo,
o scriba o archisinagoga, / non lo pensar: ch'io non son mica ebreo
con consenso anco del padre a non pensar più in erminia. calandra, 4-45
, e s'altra cosa / dire o pensar si può più preciosa. alamanni,
sul biroccino sgangherato lo avevan condotto a pensar di rannodare i rapporti con argia malvegoli
cammelli, 137: orbaca, non pensar ch'io dica pepe, / rapazuol
: fioretta, io sto sospeso / a pensar in qual forma addotto m'hai /
, le mogli giovani dei mariti vecchi sogliono pensar per tempo a sceglier quello che deve
di dar ricapito alla sua faccenda senza pensar quello che e'si potesse volere.
, / né regie audir né cor pensar. ritmo di s. alessio, xxxv-i-24
quel refrigerio che nella miseria della servitù col pensar a lei alleggenva ogni mia pena,
da essa quelle lor regole, senza pensar a premio né a castigo. casti,
morta è in tanta riputazione, che devi pensar d'una bestia viva e tutta intiera
la vede / già mai non pò pensar di cosa ria, / ché nullo n'
maometto. monti, 12-201: chi pensar potea / contro il nerbo di nostre
duol no resto / quand'a pensar m'aresto / là n'il disio lo
regioni dell'italia poste a fuoco ristìnguere pensar ci bisogna. 2. figur
mai, dich'io, chi mai pensar potea / che fosser questi i fili a
, che non è avvezzo gran fatto a pensar bene e rettamente, suole aggiungere una
esser giustamente commandati, perché lui deve pensar prima bene innanzi che egli comandi,
ciabatta in mano / la mattina a pensar versi nel letto. / e come hai
sottoposti a questa reconvenzione, io, senza pensar tanto in la, nego assolutamente che
dolce amore / ch'ella non pò pensar se non di lei. s. maffei
de'conviti mondani e non durevoli, a pensar anco a quelli che son celesti e
necessario il pensar principalmente di levar le dissenzioni ch'eran
mia pena grave, / qual cor pensar tarder de le percosse? cicerchia, xliii-357
passione per don luigi non poteva che pensar male chi sapeva che m'aveva egli
e co'soavi sdegni / fecemi ardendo pensar mia salute. boccaccio, dee.,
numero sempre..., cominciarono a pensar non solo, ma a proponere
contra la stagione ardente / schermo il pensar a quel verno aspro e rio.
la vede, / già mai non pò pensar di cosa ria. cavalca, 20-23
perché penso? / crudo pensier, perché pensar mi fai? / perché, s'
e ripenso, / tomo sempre a pensar ciò ch'io pensai? costantino da loro
/ soggiunse anche di questi alcun ripiego / pensar, che quadri loro. -la prigione
/ fo. 1 ché 'n pensar di sua bieltà so miso. cavalca,
le cose di francia diedero anche da pensar non poco al pontefice perché, tornato il
via impararono a far meglio e a pensar più ingegnosamente; e avevano bensì il
parini, 720: voi non potete pensar di meglio: ma ditemi, se il
lui e diede motivo a'frondosi di pensar alla mina d'esso mazarino.
soleva sem> re, la moglie cominciò pensar male del servo. boterò, 229:
lo desiderio trovo: / s'tu de'pensar lui esser, pena provo / or
: io non fino di molte cose pensar per vostra salute e tutte assai riuscibili;
marittima, xliii-276: ma noi dobbiam pensar che iesù bono / era a la madre
. filicaia, 2-1-107: onde in pensar quanto sei giusto e buono, /
, 1-2-317: ^ &i°vani / arebbon a pensar che i padri fussino / padri,
adagiarsi. marino, 13-113: senza pensar più oltre, adone il beve, /
alma grande in volto, / un pensar generoso, alto e sublime, / ch'
: si indica che franzesi abbino da pensar bene quel che fanno et ove si
calda sabbia, / né veder né pensar senza cordoglio, / angelica legata al nudo
m. frescobaldi, 1-28: pensar puoi d'alte e sagre segge / che
/ sbigottiti e confusi, / non sapevan pensar cosa salubre. compagnoni, xl-519:
cuore mi sanguina (di pietà dolorosa al pensar tante morti e tanti dolori e sventure
montale, 4-21: a questo doveva pensar lui, l'uomo provvidenziale, impartendo
escorialense, 17: non sago dire né pensar rcom'fo grande pietae / de così
g. gozzi, 5-103: vi potete pensar s'io rido meco, / e se
netta la chiesa fossero stati aperti senza pensar poi alfore consuete di riserrarli. cesarotti
crudel la lontananza / dalla consorte, che pensar di noi, / che già vedemmo
. borghesi, lxv-120: non sa teti pensar chi le notturne / ombre, ch'
usate e rare / ciò eh'appena pensar meco son oso? tasso, 13-i-889:
in questo soddisfà alla propria passione senza pensar di vantaggio. c. gozzi, 1-475
, cotanto è scarso / che a pensar af miei guai mi basta appena, /
: volli allora, senza perder tempo, pensar a qualche bello ma differente soggetto,
guadagnoli, 1-ii-220: « oh non pensar che questi scem- piatelli » / sento
brio, poco leggiadre, / dèe pensar che anch'io son padre. rastrelli
. lanci, 4-99: io trasecolava nel pensar che lavinia digenerasse dalia stiatta e non
[la mia donna] / e nel pensar di me facea marchese / e schiavo
martello, 6-ii- 463: sol pensar ciò ch'è laido, ch'è vii
schiuma vischiosa e bianca / mi fé pensar che fosse mal caduco. goldoni,
occhiali, la leggerebbe, cominciai subito a pensar male. 2. vampata
mio menedemo, mi dolse / in pensar che soffrir tal scialaquìo / dovran tuoi
nude parole. cardarelli, 469: pensar bene un'immagine, pensarla preziosamente,
. guinizelli, xxxv-ii-477: pur a pensar mi par gran meraviglia / come l'
fenoglio, 5-i-2292: « a pensar troppo a sandor », mi dissi,
c., 14-3-4: egli è da pensar che non miero, quantunque divengano più
louvre, e, fantasioso com'è, pensar subito che anche lui potrebbe fare di
sesso; e mi scorrùbbio / solo in pensar che spiaciongli i miei carmi. bresciani
boschi il ritrovarsi sola / le fa pensar di tòr costui per guida. /.
con una vita scostumata, / senza nulla pensar di riformarla, / che debba a
scriba o archisinagoga, / non lo pensar ch'io non son mica ebreo.
a vossignoria che si trastulla / con pensar di potermi scristianire / e farmi altriuom da
in questa mia scrittura, / senza pensar chi la manda ed a cui.
parlino bene. per parlar bene bisogna pensar bene. -scrivere in, su
mi scossi e mossi il core a pensar cose / che della plebe il cor pensar
pensar cose / che della plebe il cor pensar non suole. marini, i-235:
pulci, 11-90: io non posso pensar come il terreno / non s'apre e
con te non me la sento di pensar scuro e scriver color di rosa. nievo
; / e chi possi provare, né pensar che restesse / ed ensé remanesse?
: le lettere in prosa, a pensar bene, / sono seccanti, son noiose
altro eccetto che un secco pensiero di pensar sempre novi pensieri, vane chimere e
m. frescobaldi, 1-28: pensar puoi d'alte e sagre segge /
quello incontro, anzi, rotto il pensar d'amore e in sul piè fermatomi,
riunito. chiaro davanzati, xxii-64: pensar vò pur com'io dire savesse,
a lungo, per tutta la pensar che i sempiterni inviti, / perch'egli
del capei rosso senatorio, abbi potuto pensar di far l'atto alla banca.
.. non si poteva saziare di pensar quanta era stata la gioia che con la
da sequestrarsi prima in luogo appartato a pensar tra sé l'opera spaventosa che intraprendeva,
credito, ond'io mi misi serenamente a pensar a'men degli angioletti nume,
a conturbarti il seno: / non pensar, no, che di vecchiezza i danni
: voi non vi ponete mai a pensar seriamente della morte. fagiuoli, vii-69:
altro facea sepoltura: / tu puoi pensar se l'era mortai guerra! / a
, / e come ella si sfaccia a pensar prende. battista, vi-1-183: tu
: stando muto, o avrebbe fatto pensar male o avrebbe perduto quella stima di giovane
s. maffei, 7-49: crii mai pensar potea che 'l passar l'ore /
chi mai, dich'io, chi mai pensar potea / che fosser questi i fili
giudei, non vi devete adirare, ma pensar che io il tutto dirò a buon
orgogliosa, / di cui solo a pensar mia vita smago. 11. far
né d'omo ì che 'l potesse pensar. gambara, lxv-56: solingo e vago
: volli allora, senza perder tempo, pensar a ualche bello ma differente soggetto,
non si puote; / però è buon pensar di bel soggiorno. buti, 2-156
come soleva sempre, la moglie, cominciò pensar male del servo. bellori, 2-214
che non solamente non si dilettava di pensar delle bellezze del- l'opere carnali,
, 74-4: io son già stanco di pensar sì come / i miei pensieri in
altri. poliziano, 1-733: a pensar, non che a dire, io mi
sono ritratti di naturale molti degli amici di pensar la somigliata mente, / che lo sgridarti
dar sopra un quartiere, deve prudentemente pensar a questi casi. idem, iv-11:
luna. / o graziosa luna / e pensar che una volta le soprano / facevano
sorbetto, non vedersela piu intorno e pensar a tutti i « chi sa quando
come è lui, non va a pensar cose di questa sorte. de marchi,
sbigottiti e confusi, / non sapean pensar cosa salubre. alfieri, 11-22:
interamente / a quella che me fa pensar sotile, / ben me fare'de lei
'l suo iudizio non nasconde / mi fa pensar che ciò da noi procede / e
spogliar delle castella e della gente, / pensar di porre a tal fatto coperchio.
l'arco fracassa / e 'l soverchio pensar l'animo frange. monosini, 235:
la sposa se lo spazzerà tutto, senza pensar fatiche ch'egli ci mise. manzoni
facien del campo specchio / cominciaro a pensar sopra lor fatti. -riflettere il cielo
, 10-viii-79: non ommettevano gli spagnuoli di pensar ancora in qual modo potessero, servendosi
: deh, siate diligente / a pensar che la plebe non discemano / l'opere
tortora, i-24: disse esser necessario il pensar principalmente di levar le dissenzioni ch'eran
un proverbio il quale dice che a pensar male s'indovina spesso. proverbi toscani,
stanotte, non dormendo, mi messi a pensar sopra la cupola, la quale se
è ugualmente un dono della grazia il pensar dirittamente e lo spiegarsi a dovere.
qualche iniezione spinoziana o hegeliana insegnava a pensar con chiarezza e sgonfiava le vesciche cousiniane
mio ne'suo'bei lumi / e pensar di virtù quanto conviensi. delfico,
sia, vel potete, signori, pensar da voi stessi. d'annunzio, iv-2-1197
, 5-14- 21: non ti pensar già per questo avermi, / né goder
un desidero / che mi reca il pensar di sua biltate, / che la mia
3-ii-171: 'plectranthus fruticosus': spro / pensar di dare a questo e a quel di
, / lebbe cosa è reputata, a pensar de quello stato / nel qual l'
ingegni al capitolo della morale e di pensar giusto, avrebbe egli nicchiata la statua
sa che straccioneria e turbolenza. pensar che ciò da noi procede / e per
tante trame / non sanno a che pensar. -abuso. fagiuoli,
pezzi. caporali, ii-51: il pensar d'attoscarla [una sorcia] era una
idea... stravolta è la mia pensar che in carnovale possa liberamente andare,
popolo. baretti, li-194: non pensar sempre da stretto piemontese. -gergale (
ora m'assale / e stringem'a pensar coralemente / della mia donna. dante,
mi si stringe il core, / a pensar come tutto al mondo passa, /
subbiez- zioni e cortesie, cominciarono a pensar di vincer con astuzia questa sua implacabile
). aretino, v-1-756: nel pensar io a sì supremo, a sì mirabile
. /... / e non pensar che ne menasser presi, / ma
svezzò dell'usar la cerbottana, / non pensar che la zazzera ti cresca. monti
sbigottiti e confusi, / non sapevan pensar cosa salubre. -venuto alla luce,
se passione el tenta, / ché a pensar tua beltà l'immensa altezza / scoprirle
. frugoni, i-14-177: siccome a pensar male / par che inclini ogni mortale
, che qual conviene, / sol sapete pensar bene, / io non deggiovi tacere
, dietro cognizione di causa, non pensar tanto ai veri italiani gozzano, ii-298:
, dio mi guardi ch'io voglia pensar a tal cosa. se 'l patriarca noi
le cose di francia diedero anche da pensar non poco al pontefice, perché tornato il
quei boschi il ritrovarsi sola / le fa pensar di tór costui per guida. tasso
9. prov. minor, se pensar mai / al mio merto e al tuo
innanzi agli altri alla casa, pensar altro, ivi pascetti. redi, 16-v-202
/ e io ridendo, mo pensar lo puoi, / poscia che 'l grido
. caporali, ii-51: il pensar d'attoscarla una sorca era una baia
più dolente / al passato il fa pensar. montano, 164: c'è una
e prende e tira: / d'altro pensar allor non si travaglia. boccaccio,
mentalità. tacino, che senza pensar più oltre, pone a sbaraglio la vita
forto per traviare l'animo d'amarilli dal pensar alla morte. fiata. svevo
di v. s., promise di pensar bene a tutte e tre le sue
te 'nfinite volte / e tròvoti pensar troppo vilmente. boccaccio, dee.
ove lo aletti qualche presente commodità, senza pensar altro tumultuosamente si mosse, e in
eo di duol no resto / quand'a pensar m'are- sto / là u'il
pazzi, ii-104: perseverando detta anima in pensar a questa unione che fa dio con
adunque amor lasciare ornai, / e a pensar dell'ultima posata / dice l'anima
pronto a provarlo) quale sia a pensar mio il miglior dramma æl me- tastasio
43-6: io vi dicea ch'alquanto pensar volle, / prima ch'ai labri il
che vuole / velar gli occhi, pensar lontano, / tra gemiti e strilli e
svezzò dell'usar la cerbottana, / non pensar che la zazzera ti cresca.
satrapo, il sornione; / al teatro pensar quanto alla chiesa / donne passate
appartiene al corpo di polizia dritto suo pensar creata / metafisica luce. urbana addetto alla
. g. gozzi, 1-351: pensar dunque dobbiamo nel vigor de'nostri anni
a te 'nfinite volte / e trovoti pensar troppo vilmente: / molto mi dòl della
poi degni di forca / con un ampio pensar macchiavel- lista. pascoli, 1-361:
/ sì vituperosamente / che noi porria pensar la mente. boccaccio, i-157: io
, vivande, / quanto può cor pensar, può chieder bocca. della casa,
da massa, xliii-281: non si potrebbe pensar il lamento / vociferato da lei [
rosmini, 2-1-3: l'imperfezione di un pensar volgare è facile a sentirsi da ciascuno
. passeroni, iv-329: solo a pensar di quanti bronchi e sassi / son
/... / e comincia a pensar qualche divisa / in cui sia zifferata