). ojetti, i-655: pensò [boni] di collocare sul monumento
dei vostri operai qualificati? » egli pensò un momento: « circa dieci volte tanto
, 720: giovannona... non pensò ad altro che ad aggrapparsi all'anima
delle suoi mani non poter campare, pensò con qualche scuza rafrenare la furia del
settembrini [luciano], iii-2-50: pensò... di non ispar- gersi
della battaglia, ma più tosto disperazione, pensò di vincerlo con ingegno. cellini,
tancredi le ragioni della chiesa occupava, pensò... l'arcivescovo come il
pure andare alla ragione: / ma pensò che non poteva, / ché l'aveva
ebb'io, della ramata? / costui pensò di gua rirmi del sordo
284: diventava anche patetico drogo? pensò. la malattia l'aveva così rammollito
'l servisse. boccaccio, iii-n-13: pensò [teseo] che nel bosco ov'
carriera. d'annunzio, iv-1-698: pensò anche alle avventure rapide fra una stazione
essendo m forma di dio, non pensò rapina tessere sé uguale a dio »
in forma di dio, non pensò che fusse rapina il suo essere eguale a
magalotti, 9-2-295: alessandro... pensò una volta a pittarsi nascosamente in un
e maturi, desiderosa mangiar de quelli, pensò omne via con la qual possesse
raptus. parise, 11-264: bortolo pensò con ribrezzo alle molte degenerazioni (apparenti
negus. pratesi, 5-485: prima pensò bene di telegrafare a sua madre,
alzati al mattino. calvino, 5-56: pensò anche: « ecco, io e
, 198-167: luccio, udendo costui, pensò se si potesse rattaccare in su'cento
e po- sesi a lei, perché pensò farla più ratto consentire che adamo.
mago e molto studioso della natura umana pensò che questo non fosse errore da punire con
farfallino, un 'microlepidottero ', pensò. le aiucce nere ravvolte come in un
identica a quella. carducci, iii-20-m: pensò: anch'io da raziocinare le cose.
. pancrazi, 2-123: ella un giorno pensò che, se avesse raddoppiato il becchime
. stampa periodica milanese, i-457: pensò che il decadimento æl credito fondiario potesse
, mandavano tutto il regno sossopra, pensò di non lasciarsi fuggir l'occasione che
signor principe, perché piovea forte, pensò di occupar gavignana, e li omeni recepemo
bisogno, che avevano, di ristorarsi, pensò d'occuparlo e gli riuscì facilmente,
a forza. finalmente per dir qualche cosa pensò a cangiarla e a ricriminare. vittorini
quelle cose per nome di reditàggio, pensò che non erano da alienare per cagione
« reggesse un'altra settimana », pensò dando un'occhiata indagatrice al tempo.
adamantina / un colpo, che 'l pensò tutto disfare; 1 lo scudo colse
non gli rispondevo..., pensò di aver sbagliato registro. già ritornava
al prossimo, [donna prassede] non pensò più a regolarlo, ma soltanto a
piovene, 14-48: l'altro ci pensò su, come se non avesse niente
non poteva più tornare in vita, pensò non voler contra il signor girando incrudelire
, 694: un nobile amico d'oltremonti pensò di raccomandare al conte di beigirate una
. petronio. delfico, i-180: pensò estrarre dalle opere loro de'tratti relativi
. piovene, 6-52: la madre pensò allora che era giunto il momento di
. l. donato, lii-6-380: pensò di poter acquietar in parte, con
reputando in estremo disonore la schiavitù, pensò riacquistare la libertà uccidendosi. rosmini,
31-34: il santo uomo giob non pensò che per questa rigidità de'flagelli i
film. « ah sì? » pensò torvo tommaso, « mo me fai la
tutto il giorno la tua lingua pensò la ingiustizia; come resoglio acuto facesti inganno
aveano perduto il pane, e nessuno pensò restaurarli decorosamente di quello che avevano sofferto
subita. boccaccio, 1-i-599: si pensò di volergli pacificare e in restaurazione de'
per una restinga, per dove si pensò che avanzava la strada. 2
., 8-10 (i-rv-772): pensò di restituirgli i cinquecento [fiorini]
essere astretto a restituire quelli infelici, pensò a non palesarli e a distruggerli.
consentendoci, vinse quel signore, che pensò cacciarlo con un venticinque. catzelu [
, povero padre mio! » cercava, pensò duramente ingravallo, nel suo dolore cercava
vane arrabbiature retrospettive,... pensò che era meglio lasciarlo a crogiolarsi da
sentisse di poter reggere,... pensò, da un'altra parte, che
. b. casotti, 1-13: pensò [il vescovo] anche alla sicurezza del
« che vadano al diavolo », pensò. e andò difilato a casa. del
quella persona ridicola, il principe stanislao pensò che fosse inutile procrastinare di qualche minuto
vidde verso pescia venire alquanti a cavallo: pensò volere i denari perduti racquistare e quelli
essere divorato dall'ozio e dalla voluttà pensò occuparsi a scrivere de'fatti della romana repubblica
pontefice, appresso l'imperatore discreditato, pensò di voler ricalare le scale e ritornarsene.
. c. dati, 3-49: pensò al modo di ricattarsi e sfidò a fare
non solo che gli scrivesse, non pensò forse mai sopra a tal materia.
ogni bruttura ricevitrice, si trasmutò e quivi pensò di trovare altra maniera al suo malvagio
oltre confine: a loro non si pensò. tornate, non si seppe come provvedere
. pretendente. caro, i-317: pensò [dafni] di voler persuadere al padre
certi lor cittadini e dovendosi partire, pensò di scrivere alla donna sua come egli
le dette nell'occhio la rosoliera: pensò ch'era stata la velia a metterla
faceano quel frutto cn'egli avrebbe voluto, pensò di ricorrere all'arte. pananti,
a mano del marchese, che per gelosia pensò subito ai farlo ammazzare. e'si
della legge nell'uso del foro, pensò estrarre dalle opere loro de'tratti relativi alle
io mi riduca? baldi, i-21: pensò come ridursi al primo stato. pallavicino
conclusione,... il pontefice pensò che sarebbe stato rimedio più oportuno di
nella sua prima riduzione di giovedì scorso, pensò di dare ah'eccellenza vostra un tenue
e morali dissertazioni di suo marito. questi pensò di rieccitame l'entusiasmo parigino, regalandole
moretti, i-627: si concentrò, e pensò alla sua vita, cioè rifù a
questo proporre condizioni vantaggiose e riflessibili e pensò che... avrebbe con ciò
] ispogliato il tesoro di roma: pensò di rifornirlo, e fece molte gabelle in
signor principe, perché piovea forte, pensò di oc cupare gavignana
31-54: il santo uomo giob non pensò che per questa rigidità de'flagelli i
parlava e pensava. cicognani, iii-2-61: pensò con terrore a sua madre presente che
intagli del tabemaculo,... pensò essergli dato luogo e tempo alla sua intenzione
avesse tagliato avrebbe dovuto ricopiare, e pensò che la lettera andava bene così com'era
a monte sasso, / castruccio si pensò prendere il manico / della tenuta, e
4-80: udendo il marito quella musica, pensò subito alla sua bertuccia, e rimase
davanti al letto rimboccato e nitido, pensò ai piedi scalzi di concia che dovevano sporcare
allora a pena tornato in sé, pensò di pigliare il posto per rimettere la nave
possessore. giannone, i-iv-611: si pensò con tale opportunità chiedere a cesare la remozione
. v borghini, 6-iv-15: pensò importare infinitamente alla sicurtà e stabilimento del
cosa nella persona di lei incrudelire, pensò con gli altrui danni raffreddare il suo
speziale avendola aùta [la dote] pensò volere rinfrescare la buttiga e metterla in ordine
i-72: fin dai primi giorni si pensò a rinnovargli i vestiti, perché i
ed un po'sbigottita del mio ravvedimento, pensò bene di non insistere e disse quasi
che si dava arie da chirurgo, pensò d'estrar lui, alla svelta, il
la buona piega della mia vita, pensò di rinverdire nella mia giovinezza le sue
idem, 6-12: il sindaco frettoloso pensò bene di rinzelarsi e di tenersi offeso
. carducci, iii-27-347: ardito pensò -tenace volle -se- curo lavorò -per cinquanta
torre di babelle: il quale nembrot pensò per la sua superbia: dio ci non
nome di ursula. parise, n-77: pensò e ripensò, passò e ripassò davanti
favellare. gualdo priorato, 3-iii-28: pensò e ripensò il papa, e finalmente
): il rossiglione, udendo questo, pensò il tempo esser venuto da poterlo uccidere
carducci, ii-18-196: egli diceva che non pensò mai a riposare il fomari, 'intangibile'
le mani, e, sì, pensò: « mo'l'ho chiusa fuori!
immediatamente, e non ad altro si pensò più che a ripassare sulla terra lombarda per
di giulia entrò. anche costei, pensò marcello guardandola avvicinarsi, era uno dei
b. croce, ii-8-19: si pensò che quel primo e poetico linguaggio poi
mettere a rischio tutto l'esercito, pensò cesare esser bene di veder innanzi di
b. croce, ii-8-19: si pensò che quel primo e poetico linguaggio poi
la guerra. sotto numa non si pensò mai ad altro che a istituir pontefici
31: nell'occasione del congresso si pensò di risollevarla [la biblioteca] e di
, 40: risoluto alla vendetta, pensò che l'unico modo di eseguirla era
spaventò, si stupì, s'infuriò, pensò, prese una risoluzione. d'annunzio
el eh della sua resoluzione, non pensò che il suo corpo fusse sumptuosamente cbperto
9-v-1909], 489: padre maccioni pensò ora a trarre dalla fisica moderna l'apparecchio
l'altrui re di donde la maestà sua pensò cacciar quella del vostro imperadore. m
distraerle in diverse parti, si pensò o di trattenerle i pagamenti o darle
fermo e lucia, 274: cristoforo non pensò nemmeno a domandare un rispitto che era
ci sposammo quattro settimane dopo e si pensò a partire in compagnia per l'europa
; poi, rifattasi la calma, pensò che ormai dovevano essere giunte le guar
la somma fermezza di questa donna, pensò più follia: di gir per forza
penserò. getti, 17-190: giove pensò di levarlo di terra e ridurlo in
stato fallace ogni altro modo di ritornarvi, pensò per la eccellenza del suo poema esservi
nelle sue ricreazioni, dirò così, matematiche pensò anch'egli d'indovinare il ritrovamento d'
esser con vezzi ed abbracciamenti festeggiata, pensò, se cocco altronde il vivere si
artista e messo al punto, / pensò di fare un gioco / a quel ciuco
come mostrò ai sembianti: / e pensò con astuzia e con ingegno / tormi
del 1867, a parigi, dapprima si pensò di riutilizzare il palazzo dell'industria,
giunse il suo consiglio a riva, / pensò di tormi il virginal mio fiore,
una mala disposizione,... pensò di voler ricalare le scale, e ritornarsene
263): - bel segreto! - pensò toste: -ci vuole un gran talento
. gualdo, 95: egli pensò che giorgio... si fosse implicato
a compiere imprese da cavaliere errante, pensò di ritirarsi nella campagna. 3.
i fiori. gozzano, i-96: egli pensò le cose ch'io ridissi, /
ogni animo. sercambi, i-402: pensò con denari rimuovere e rompere li capitani
eugenio, avvisato di questi negoziati, pensò accortamente di rompergli con promettere a'greci
bandello, 1-22 (i-267): pensò... il signor girondo tra il
la donna venire in chiesa, subito pensò dirle il suo pensieri. e preso tempo
, il piccolo personaggio del mondo antico pensò al secondo scopo della sua visita.
: eri cor (chi 'l pensò mai) i gode soave e non sperata
vescovo e del duca di savoia, pensò con lo scudo della religione poter scusar l'
raucedine. pascoli, 708: egli pensò che fosse il picchiar duro / del
). fenoglio, 4-24: johnny pensò alla disperata tristezza d'esser vecchi,
n-179: l'uomo rabbrividì piacevolmente e pensò che la prima attività era quella di infilare
paulo, che ma- lisioso era, pensò: « per certo questo monaco dè ruzare
testa. amari, 1-2-160: si pensò mandar la flotta catalana sopra ischia,
bassa gente: / l'una al grado pensò, l'altro al sacchetto; /
votato il sacco stamattina coloro -, pensò don abbondio. palazzeschi, 9-117:
/ e quivi giunto col suo baronaggio / pensò subita mente in preda darlo
gran favoritore della reina. il re pensò sì gran sacerdozio dare a chi aiutasse la
allorché discacciò i tarauini da roma, pensò a provvedere il popolo di un re sagrificatore
sacrilego insieme o privo di senno chi pensò... crearsi da dio la maggior
il castel fatto, / sì si pensò d'avervi guemimento, / ched e'non
che aveva davanti. moretti, i-46: pensò ai suoi compagni che avrebbero offerto domani
barigello, onde per non esser preso pensò di passarsene in san michelle, chiesa
« che spalle da cariatide! », pensò ne- rina, paragonando con la virago
, famoso saltator di cavalline, non pensò agli studi del figlio, ma guardò a
il suo onore salvare..., pensò subito dire a salvestro alcuna cosa.
, iv-221: da buona russa, aissa pensò per prima cosa ad accendere un samovar
e odendo corno suo padre era morto, pensò d'averla per sua essposa e donna
in malavoglia. montale, 3-55: pensò con preoccupazione al sapore dei cibi che
terra un po'di paglia; e pensò che, anche lì, una dormitina sarebbe
sempre. pratolini, 2-360: egli pensò che la polizia non perseguiva gli uccisori di
la testa. jovine, 2-33: pensò dentro di sé: « porci » e
voleva riconoscersi vinto, onde alla fine pensò a divulgarla per battaglia del pari;
divino fisico che illustre isto- rico si pensò che la pallidezza del volto, gli occhi
che lazaro moro, nostro italiano, pensò in un suo libro doversi l'origine
de li umani il genere infelice / pensò mandarne a 'l nume ambasciadori / per festeggiare
alla cognata del motta, quando 025 pensò bene di cadérne innamorato e di scaldarsi
scambiamento di cose a cose, si pensò a prescieglierla [la moneta] in oltre
divozione del re di francia, scambievolmente pensò di ridurla allora non sotto l'imperadore,
a monte sasso, / castruccio si pensò prendere il manico / della tenuta, e
8-892: naturalmente a valdana dapprima si pensò così. e certo chi scapitò per
al monastero. collodi, 21: pensò di uscir di casa e di dare una
ecco un'altra scappata ad effetto, pensò la vally. -digressione, divagazione
giovanile. fenoglio, 5-i-418: johnny pensò alla disperata tristezza d'esser vecchi,
scavalcarlo con l'eccellenza dell'arte, pensò di farlo cadere per altra via.
scettiche riflessioni sulla commedia del mondo, pensò di aver ella sola rimpianto sinceramente il
104: euristeo, re di micene, pensò faticosa cosa poterle [alla regina delle
f f paruta, i-163: pensò essergli data occasione di dover schernire i
della sua vita, [marx] pensò a un'attiva cooperazione dei comunisti coi partiti
apparato di tirare dieci linee, si pensò egli di essere maggiore del suo maestro
gli parve d'essere abbastanza lontano, pensò anche di liberarsi dalla causa dello scandalo
'1 priore, dopo la messa, pensò di far sì che quella novella gli
., 34 (601): pensò che non era tempo di far lo schizzinoso
che ti fosse nascoso, poiché 'l pensò di fare con iscienza del medico e
tal speranza amici lasciò aretro / e pensò la manera de la scimia. dante
co, pugillanimo, vile, / che pensò fare sì fatto riparo, / mettendo
compagnia, e per quella sera si pensò di ritornare a casa. calandra,
quella creatura senza sale lo intenerì. pensò: « la mia cara scipitona ».
per distraerle in diverse parti, si pensò o di trattenerle i pagamenti o darle
lucia, 40: risoluto alla vendetta, pensò che l'unico modo di eseguirla era
ovidio volgar., 6-624: ella pensò d'amare il padre di sconcio amore.
pace con lo sconclusionato filosofo, non pensò più a lui. 2.
cicale. pulci, 1-33: passamonte pensò che [orlando] fussi morto /
sentendosi fare il secondo invito, si pensò e per fermo tenne che ella fussi qualche
egli arebbe il salario senza far faticaalcuna, pensò a un altro modo per scornarlo e per
quelli che trattarono quella materia di cui pensò di comporre un libro. c.
. de nicola, 245: si pensò ieri di situare un cannone da 48
di sangue... l'uomo pensò ai giorni qui descritti, soprattutto alla pelle
scottavano fra le sue dita: allora pensò di ricorrere elegantemente alla busta. palazzeschi
., 16 (278): pensò a trovar qualche altro ripiego. quello che
., 10-9 (1-iv-930): messertorello pensò di scrivere alla donna sua come egli era
dire alcun ma- la parola, / pensò di farla stare in loco tale / ch'
del vescovo e del duca di savoia, pensò con lo scudo della religione poteva scusar
, 'et 'l prete', ché il copista pensò quella v sonare, et e così
. nicoletti, lxx-558: nelle epistole pensò d'aver assai più fedil- mente l'
all'ascolto. fenoglio, 5-i-1275: pensò bene di continuare con quel tono falsamente
iris, o d'altra specie. si pensò perfino alla segala corfaldella, ii-2-118:
. gozzi, 1-17: la povera giovane pensò di conservarsi nel modo che potea la
: se le cose stanno così - pensò -il pernottamento di lui dovrebbe essere segnato
ministro). salute di panzirolo, pensò a chi potesse appoggiar carica tanto gelosa
suo nuovo amico era lì in terzo, pensò che il mezzo più opportuno era di
condusse che nella chiesa un dì egli pensò succiderla. leggenda di s. caterina
mano, delicatamente, e, imboccatolo, pensò di sbalordire pippo con una scala semitonata
bagno. « sembra semolino », pensò. -minestra preparata con tale prodotto
omo ma simplici stando, il preditto romito pensò sotto spesie di servire a dio doversi
alla fine [il fanciullo] importunato eviolentato pensò, non con fanciullesca, ma con senile
. d'annunzio, lv-1-16: egli pensò alla sensazione che elena avrebbe avuto entrando
114: il baese... pensò di ricorrere alla fotochimica, utilizzando una curiosa
più sensitivaoffender la sorella,... pensò di trovar mille frode s'una nonne fosse
, 5-252: ella... pensò per tutta la notte, con la sua
1-17 (i-202): il buon dottore pensò che madonna lucreziaavesse preso giacomo in fallo e
quantità di cibo che si aveva trangoggiato, pensò che quello fusse effetto del veleno che
aveva perso una parola e alla fine pensò: « l'hanno fatto apposta a farsi
sapere quello ch'era fatto non tornando, pensò che la sua parte fossi espacciata.
fossi espacciata. p fortini, 1-25: pensò farli una beffa, e pianamente,
del prossimo. borgese, 1-418: pensò ad emigrare. sbarcava a new-york,
fiere salvatiche. nieri, 246: pensò di montare sopra una quercia, che
politici delitti e di volpine frodi, pensò che, per menar tranquillo e sicuro
fino ai calcagni... » andrea pensò che in nessuna delle sue amiche egli
ch'un suo amico menava moglie, pensò subito, come è usanza di queste
travagliata nel corpo, per qualche pena pensò esser dalla prima causa rinchiusa.
stare con altri, [oliverotto] pensò, con lo aiuto di alcuni cittadini
vedendo quelli in italia poter spacciare, pensò di mandarli oltramonti. libro di
un colpo riservato e coglierbene la palla e pensò tra se stesso: « sta a vedere
di quella a terra molto duro e pensò noi fossimo spie della provincia. al quale
sua forza contro a lui, e pensò disfarlo, perché era signore isforzato, debole
della sua vecchiezza. menzini, iii-8: pensò [filone ebreo] di fare uno
. davanzati, i-140: egli un pezo pensò se rattenere tanta sfrenateza di voglie sarebbe
anticristo, l'accettò per libro canonico, pensò d'aver-fo sfrizato. = comp
cosa orribile, spaventevole e mostruosa, pensò così ai tutto punto, quasi un nuovo
d'imitarli con costruirne de'nuovi, pensò di fare quanto potè con trasportarli dall'
. idem, 8-144: il signor aghios pensò che il lieve rancore che sentiva per
fece segno di sì senza parlare ma pensò se davvero ferisce, che è proprio
potersi di leggiere né subitamente stralciare, pensò quegli commettere a più persone e a
ella è dunque in tutto una 'eletta'» pensò. « quali piaceri può dare ella
compagnia, e per quella sera si pensò di ritornare a casa. 3.
a ottime famiglie, a onor del pensò, mentre la ragazza gli diceva con fredda
, 3-368: « un simpaticone! » pensò il marchese nel salutare saccuno, invitandolo
). fenoglio, 5-i-744: johnny pensò alla muraglia, sorta come da un
: nella formazione di questi libri si pensò di... conservare, per quanto
ho da guadagnarmi da vivere », pensò ada. = deriv. da
era stata sempre mille miglia lontana, pensò che avrebbe potuto 'nascondere'renzo. -circostanza
slava. faldella, i-4-265: si pensò da visionari, avventurieri e da veri liberali
mia smaniosa brama d'imparare a cavalcare, pensò di approfittarsene per mio utile. foscolo
gran pericolo d'andare smarrita, egli pensò di ristorare i cervelli italiani con qualche
, sottilissimo sminuzzatore di questo interesse, pensò una volta a gittarsi nascosamente in un
conservazione. r. longhi, 882: pensò [caravaggio] alla 'maddalena penitente'e
sepolcrale. papini, iv-996: nessuno pensò, in inghilterra, di ordinare a
giudice, 2-121: aspettandolo, la sera pensò ancora alla faccenda dei fuochi e li
maestra impedita. lippomano, lii-15-53: pensò, per soddisfar la nobiltà, d'intro-
disgustò dell'università e della legge, e pensò un tempo a farsi soldato.
non dico io, né meno lo pensò eraclito ed empedocle, di questa opinione fondatori
a tesori, ma a regni, pensò non esser più facil modo per farsi strada
de intrare con lei in trame, si pensò voler in ciò interponere l'arte de
sollicitazioni del cavaliere..., si pensò di volerlosi torre da dosso. sarpi
operazioni. varano, 1-508: ei pensò allora / più sollecita morte; e in
della rivelazione. giannone, 1-i-53: pensò questo principe, di cui era molto
sospetto. sercambi, 2-ii-93: pensò monna apollonia mettersi tanto in nella sua
ciascun di casa il vezzeggiava, / pensò che tutto l'anno someggiava / e mai
travagliata nel corpo, per qualche pena pensò esser dalla prima causa rinchiusa. giuglaris
da una crisi economica spaventosa, non pensò più alla guerra. -oppresso,
: sopraggiugnendo l'anno del giubileo 1350 pensò d'andare in porto cesenatico. machiavelli,
cominciò a toccarlo e poi a rimuoverlo: pensò di soprassalto a mettergli le mani in
alcune lagrimette che alle parole sopravennero, pensò di seguire in tutto il suo consiglio.
caso del sorcio partorito dalla montagna » pensò. silone, 8-61: da noi si
sordità. pulci, 5-54: costui pensò di guarirmi del sordo, / se fussi
di costoro; e da altra parte pensò di mettere il consiglio ad effetto, e
infinite? d'annunzio, iv-1-698: pensò anche alle avventure rapide fra una stazione
e cittadini, avrebbe detto due guardacaccia. pensò a due fattori, a due sorveglianti
dell'amico fransoe, fra se stesso pensò che senza certezza della innocenza sua egli
lxxx-8: la cornacchia maliziosa e fella / pensò mutar gonnella, / e da molti
arrovellarsi. sercambi, 2-i-121: pensò sottigliarsi in nelle quistioni che ser martino
: per iscampare dalle loro mani, pensò questa suttilitade. alberti, iii-156: mio
dimostrata istizza tutto lo stracciai. lei pensò che io gli avessi scoperto quella parte
e là,... subito pensò che qualche aretino... l'avessono
di sovente. beltramelli, iii-97: pensò che si avvicinava una stagione lunga e
leggenda aurea volgar., 514: daziano pensò d'attrarrelo per lusinghe colui lo quale
roma alla testa dei suoi bersaglieri, non pensò che era bene dare al sovrano pontefice
così facile da diventare ridicolo », pensò tannini, « assolutamente ridicolo ».
per la via da farsi, ben pensò esser fattura de'parti per impedire il passo
grassa. c. arrighi, 3-292: pensò che facendo dif ficoltà ad
sopraffatto da una crisi economica spaventosa non pensò più alla guerra. gozzano, i-1260
spegnere l'irritazione che lo aveva assalito, pensò di abbandonare la redazione e di dirigersi
della plebe gallonata. bonsanti, 5-233: pensò che lo avrebbero preso per il genitore
vide in gloria e innestato, si pensò di farsi fare re di cicilia e di
vantaggio contro 45 mila interi e freschi, pensò combattendo ritirarsi in ordine.
chimento dovea venire..., pensò ella che chimento la vorrà godere come
udibilità. del giudice, 2-106: pensò a quella misura come al senso comune
di angoscia che trascorse dopo la spezzatura, pensò a tratti, febbrilmente, come a
, 8-84: « come un'atropo » pensò « come un'atropo techimiche e d'
gettata la base. cassola, 1-124: pensò anche com'erano più facili 1 costumi
soldati, ix-134: vuol dire, pensò, che il vento penetra attraverso le
in cammino / ma la pia madre altro pensò; discese; / spillò la botte
meccanica ondulatoria o dello spin, ma pensò come sempre ai grandi hangar e i generatori
, 6-56: sultan ahamat.. pensò tosto di fare una scorreria con xxv mila
tari, ingannato dall'oscurità della notte, pensò che quello spiraglio della finestra fosse l'
di luogo. serpetro, 66: anassimente pensò la circonferenza de'cieli esser terrea.
cattolica romana. lvppomano, lii-15-53: pensò, per soddisfar la nobiltà, d'introdur
san lorenzo, un monsignore influente, pensò a sistemare la vecchia donna di servizio
: un orafo finissimo... si pensò di fare un belliximo artificio e donallo
e fatti fossero presti ben fornita, pensò di mandare la diletta figliuola al nuovo
bacchelli, 13-564: « ecco », pensò con disprezzo, « a che cosa
(con reverenza parlando), e pensò alla più indiavolata sottigliezza di malizia che si
: giulio cesare scaligero... pensò che l'aria, rarefatta dal fuoco e
la campagna. ariosto, 6-58: pensò di rimontar sul suo cavallo, / e
, i-120: per un istante bob pensò quanto era stato audace e spericolato nel
ella potesse cavarsene la fantasia, pensò di fare un male onde fosse posta
a mantenere inalterate mo... pensò a cingersi di mura e a coprirsi di
altri che l'avrebbon voluta allontanate, pensò di staccare affatto questo filo.
qual dolcezza si stampano gli uomini, pensò di volersi accortamente da ciò ritrare. lippi
624: stampato il manifesto, si pensò di distribuirlo in numerose copie al ristorante
non le dava troppe soddisfazioni, e allora pensò di cambiar genere: ebbe i migliori
l'oriente? uno stemperato, che pensò infino a gettarsi in un fiume, perché
, ove sta bene..., pensò chi che sia che fusse poi errato
19-162: forse è andata a sciare, pensò: a molte donne il giorno di
loro / dir quel che mai non pensò chi le scrisse. b. davanzati,
, iv-61: « questo è troppo » pensò; « questo è menarmi per il
quarantotti gambini, 13-13: stormivano, pensò paolo, anche le tovaglie a quadrati
strarano. ariosto, 23-19: di vallombrosa pensò far la strada. carducci, ii-10-178
potersi di leggiere né subitamente stralciare, pensò quegli commettere a più persone e a tutti
i-390): l'oratore... pensò che proto, perché era grande e
alle strette e privo di soccorsi, pensò all'aggiustamento. segneri, iii-3-65: ah
che ranocchio era morto, ed ei pensò che la civetta adesso strideva anche per
e dove poteva allargare e alla fine pensò che i venti centimetri per mr wang
volando per la discesa, ed enea pensò ai ragazzi che qualche volta le strisciavano
notata in lui una mezza bizzarria, pensò ch'egli fosse strologo del tutto.
in fine stroppiati. moneti, 2-175: pensò l'autore in questo capitolo di avere
acconcia in un guazzetto: / non si pensò che costui gliela grufi; / questo
bene. t. contarmi, lii-5-411: pensò sua maestà di far impresa d'inghilterra
facto studioxamente e per uno despeto, non pensò mai so no de torglie la vita
mago e molto studioso della natura umana pensò che questo non fosse errore da punire
spaventò, si stupì, s'infuriò, pensò, prese una risoluzione. d'annunzio,
. dossi, iv-164: il vignati pensò opportunamente di offrirla, 5.
1-i-73: alessandro vi... non pensò mai ad altro che ad ingannare uomini
delle suoi mani non poter campare, pensò con qualche scuza rafrenare la furia del marito
concepire detto campanile,... pensò [giotto] una massa quadrata che si
, ii-13-279: il marx stesso non pensò mai che [la russia] potesse creare
acquidotto lontano dalla città, e si pensò finalmente di non doverne più sentire a parlare
di cinquantanni. pascoli, 708: pensò che fosse il picchiar duro / del taglialegna
avesse tagliato avrebbe dovuto ricopiare, e pensò che la lettera andava bene così com'
no ambiguo e semiserio, era, come pensò marcello, a doppio -incavo.
2-143: più presto detto che fatto, pensò il giovane levando tapinamente gli occhi verso
« meglio: così svanisce », pensò anna, e si guardò bene dal riavvitarci
entro non v'entrasse il tarlo, / pensò com'e'potesse pace avere / con
veduta farsi avanti tutta quella signoria, pensò d'avere il papa in tasca.
: « se ha trovato la collana » pensò « tasterà il terreno per capire quanto
missili a corta una parola e alla fine pensò: l'hanno fatto apposta a farsi sengittata
avendo ordita la tela e bizognandola tessere, pensò chiedere in presto a pierosso marito ai
. pratesi, 5-485: ma prima pensò bene di telegrafare a sua madre,.
dì. sercambi, 295: pensò pigliarsi vita e buon tempo, né mai
d'averlo distrutto, è che non pensò a sostituirgliene un altro, né stabile né
, i-41: era come nei sogni, pensò antonino, contemplando seppellito nel buio quell'
virtuose ragioni tanto maravigliosamente dette da lui, pensò tentarmi per un'altra via. g
d'intorno / dai soldati romani. ei pensò allora / più sollecita morte; e
.. più profondamente di ogni altro pensò e trattò dialettica e storia, definendo lo
contraddice alla tua. buzzati, 6-229: pensò a una lettera da mandarle, un
disposizione). biondi, 1-iii-31: pensò... che la pronta giustizia fatta
nuovo amico era lì in terzo, pensò che il mezzo più opportuno era di far
della tavola. nievo, 4-49: ella pensò bene di vemirsi a piantare alla testa
teste di parise, 11-260: bortolo pensò che papillon non aveva torto attori e
vittorini [greene], 31: pensò tetramente che dopo tutto ogni cosa aveva
: parendole aver tirato a pochi, pensò di restituirgli i cinquecento, per potere avere
papa. varchi, 4-31: egli pensò subito, per esser poi raffermo gonfaloniere
, che a i mesi passati si pensò di traffigger col tita le dottissime composizioni del
tocca via. faldella, i-4-265: si pensò da visionari, avventurieri e da veri
non essendo ancora tocco e gagliardo, pensò che a difendersi da'curiazi non bisognava
1095: « è cattiva gente », pensò torbidamente il pianelli. banti, 9-160
forza; ma zoppicava. un torcipiede, pensò il capitano. = comp. dall'
tenue gracidio. volponi, 9-23: guido pensò che gli orti della cancellieri, fra
tomacontistici del vaticano, [la chiesa] pensò bene di suale, / e zelante risolve
intenzione. gioberti, 1-iv-191: ignazio pensò di sopperire alla natura coll'arte, infondendo
. ariosto, 3-5: il traditor pensò che la donzella / fosse ne l'alto
avesser tra di loro comune materia si pensò. mamiani, 10-ii-656: le piante sono
ogni bruttura ricevitrice, si trasmutò e quivi pensò di trovare altra maniera al suo malvagio
». angiolini, 267: egli pensò di trapanare il monte in cui erano le
d'annunzio, iv-2-129: da allora pensò che la morte dei cristiani fosse un
il calcare compatto e l'argilla non pensò che derivando ambedue da depositi acquei,
lechio. m. adriani, iv-140: pensò di traslatare quest'uomini di mare in
sua sposizione della greca mentovata cantilena si pensò meglio fatto dal bottrigari adorare il trasporto
! svevo, 5-131: egli non pensò che trasudato dalla corsa e agitato da
. boccaccio, iii-5-18: simile- mente pensò per denari / voler corromper le guardie vegghian-
e dove poteva allargare e alla fine pensò che i venti centimetri per mr.
un litigio. buzzati, 6-229: pensò a una lettera da mandarle, un trattato
vescovo d'are- zo in questo mezo pensò che se consentisse al trattato, sarebbe
gran cane si ristrinse co'suoi. e pensò di fare un bel tratto e misesi in
. firenzuola, 513: tutta notte pensò di trovare qualche bel tratto, per vendicarsi
supplemento della legge nell'uso del foro, pensò estrarre dalle opere loro de'tratti relativi
non aspettava se non la morte, pensò di mandare una lettera a madonna isotta.
con maschere. manso, 2-72: pensò di travestirsi per più celata- mente andare
divino fisico che l'illustre isterico si pensò, per la pallidezza del volto, gli
tipo delle costruzioni romaniche, e cioò pensò una massa quadrata che si sviluppa in
di questo suo marito, che la pensò trovarci qualche riparo. loredano, 1-97:
, 70]: in premio di ciò pensò di darvi la sua santitade, mai
pratesi, 1-102: più d'uno pensò che valeva la pena di fare un
campane. ojetti, i-655: quando pensò di collocare sul monumento capitolino a vittorio
la fama di ser martino di ceravecchia pensò di mandare per lui. -in
allora uscito del guscio e novellino, pensò di coglierlo alla uccellaia e, se
essere umano. giordani, ix-52: pensò che molti spiriti vivendo in cielo beati
ch'umilia ogni perverso: / costei pensò chi mosse l'universo. esposizione dei salmi
720: giovannona... non pensò ad altro che ad aggrapparsi all'anima
pieno / venne a zerbino e pensò dargli d'urto. g. gozzi,
uscite segrete. ghirardacci, 3-341: pensò che quello spiraglio della finestra fosse l'
: l'uomo... prima pensò a cingersi di mura e a coprirsi di
: l'onorevole broglio, lombardo, pensò provvedere commettendo all'onorevole giorgini, lucchese
d'este, 66: il canova non pensò più ai quattromila scudi, e solo
. buzzati, 6-33: neppure stavolta egli pensò vagamente alla possibilità di un abbordaggio.
. gadda conti, 2-672: un giorno pensò dell'orto, / la mura ch'ha
rifiorendo la sua vanità giovenile, egli pensò agli occhi delle donne sconosciute che dovevano
. d'annunzio, iv-2-678: egli pensò i vari delle navi che scendono nel mare
, i-115: prima che morisse, si pensò dar moviere ad isaac e disse al
la sovvenisse alle sue necessità vedovili, pensò che costui dovessi essere il bisogno. tasso
non tenendosi né vedova né maritata, pensò che per la morte di costui ritornerebbe a
, che trattarono quella materia, di cui pensò di comporre un libro. magalotti,
per uno dei saggi finali, si pensò di comporre il quadretto aggraziato del goldoniano
, senza che quell'anima che lo pensò, costasse alla materia più della ventimillesima
. gadda, 6-34: soltanto allora ingravallo pensò alla sua cravatta verdolina. pratolini,
de pisis, 3-162: il marcnesino pensò che infine le linee fondamentali di quelle
anche ne tempi più quieti, mai si pensò a riempir antecipatamente i vuoti erari,
della terra. cantoni, 607: pio pensò subito a due cose: una di
. longhi, 1-i-1-250: lo stesso preti pensò che senza impianto veronesiano non si potesse
, la trascrisse a macchina, poi pensò che sarebbe stato più gentile e anche più
essere con vezzi ed abbracciamenti festeggiata, pensò se cocco altronde il vivere si procacciava
1-73: « ella è libera » pensò. « non tiene la vigilanza d'un
che all'utilità e conservazione di lei pensò né vigilò. andrea gussoni, lii-8-397:
lo violento matrimonio contratto,... pensò che per la morte di costui tornerebbe
di se medesima con alcuna violènzia uccidere, pensò nuova necessità dare alla sua morte.
fede popolare una specie di mitologia visionaria, pensò d'adot- tarla, nella stessa maniera
primo tratto, ma per non vituperarsi pensò di farlo assentire a marzia sua figliuola
il freno? gozzano, i-96: egli pensò le cose ch'io ridissi, /
. bandello, 1-40 (i-466): pensò, se cocco altronde il vivere si
della bellezza dei buoi, maliziosamente si pensò che se li cacciasse dinanzi, essi
la sera che chimentodovea venire... pensò ella che chimento la vorrà godere come
primavera eterna. faldella, iv-159: pensò al volitare franco ed onesto dell'aria nei
onesto dell'aria nei suoi boschi, pensò al cuore della sua balia. lucini,
fu questa la volta, che più pensò di tornarsene con la pretesa licenza. foscolo
tenerezza. quarantotti gambini, 4-228: pensò, con un empito vorticoso ai amarezza,
'vedere'(nel carducci, iii-23-157: pensò di addottorarsi in legge. ebbe la 1898
», 30-iii-1983], iii: titien pensò alla clorofilla e alla xantofilla. riuscì
un padiglion da sogni; / prima pensò d'appiccarli un susomo / al capo
lunghetti portare nelle marine di persia, pensò che fusse di due sorti il zerumba,
calvino, 10-30: forse l'impero, pensò kublai, non è altro che uno
questo burrone ». il caposcorta ci pensò su, poi disse: « eccoti la
21-vi-1989], ii: la general motors pensò allora di studiare la loro sostituzione con
e donne tettute. allora qualche australopiteco ingegnoso pensò di prendere un vecchio malibro e disegnare
persino entro i limiti della legge, pensò. più difficile associarlo alla donna possibile
esagerano per modo, che non si pensò altro a chiudere gli spettacoli. r
inspiegabili. folgore, 2-52: pensò che bisognava iniziare il giuoco di prestigio e
per far addentare quei polpacci! – pensò il balli vedendo passare due pierrettes con le