i suoi occhi, abituati alla dolce penombra, rimanessero un poco abbacinati. negri
la sala di soggiorno era tuttora in penombra, con le persiane abbassate; ma sul
forza. palazzeschi, 3-142: nella penombra delle luci solamente abbassate, in un
luce, finché non s'adattarono alla penombra. panzini, i-79: sa più
, una donna addensava intorno a sé la penombra della bottega come diffusa dalla matassa dei
fra la luce del cortile e la penombra della cucina, che s'affaccenda a
e puerili... in quella penombra affebbrata s'insinuò, lo- gorantissima,
discorso polemico. serra, ii-413: nella penombra della prima saletta, tutta affollata e
cantina a volta era immersa in una penombra fumida per le gratelle di pesce sul focolare
tornare; che quello sguardo agganciatosi nella penombra della chiesa già legava la loro sorte
, fronte spalle braccia petto, nella funebre penombra dei teatri lirici ha la levigata dolcezza
[essi] dovettero abituarsi alla grigia penombra che teneva il luogo...
e mi piace sedermi negli angoli in penombra, sotto le finestre. luzi, 33
egli si sentiva annegare in questa morbida penombra. 7. ant. far morire
gozzano, 1011: polipi occhieggianti dalla penombra degli antri subacquei. campana, 56
suoi occhi anziani vedevano meglio in quella penombra dove la nebbia sembrava più chiara e
sul davanzale, e noi stesse nella penombra della stanza su due poltrone. -rima
venne ad aprire una ragazzetta bianca nella penombra. 9. per estens. aprire
della candelora / con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle / di
arrotarlo ogni mattina, perché in quella penombra s'arrugginisce con niente. onofri,
arrotarlo ogni mattina, perché in quella penombra s'arrugginisce con niente.
del mio viaggio mi ribalenano nella gelida penombra. idem, i-808: mentre l'
fila, si rassomigliano per la tranquilla penombra e l'austerità della mobilia da parlatorio
paolieri, 2-33: mi apparve nella penombra la mole agitata del grosso cavallo baio,
/ la stanza solitaria / che la penombra invade. barilli, 6-95: le
in un angolo della cucina, in penombra, la sedia a bracciuoli che matteo aveva
indistinto che appena trapela; fioca penombra. boccaccio, dee.,
2. al barlume: nella penombra. sacchetti, 206-82: giunto al
far macchia di fioca luce nella penombra. bartolini, 15-361: ci
1-21: in quella stanza, dove una penombra d'indaco tremava su dal lume coperto
mi sconcertò. il battimani, nella penombra del dormi torio, raggiunse
i suoi occhi, abituati alla dolce penombra, rimanessero un poco abbacinati. papini
essa. valeri, 1-47: la penombra delle biblioteche / squallida e buona. baldini
sopra, in positure bieche, che nella penombra parevano servitori impiccati per la gola.
di petali. fiori e steli in penombra. moravia, ii-237: ecco la locomotiva
ii-413: si possono rivedere, nella penombra della prima saletta, tutta affollata e
. cecchi, 5-262: vedevo nella penombra il dorato brulichìo delle aureole e dei
. semibuio; oscurità debolmente illuminata, penombra. machiavelli, 3-213: che la
4-262: profittando della calca e della penombra, con le spalle poggiate al tronco
la casa], muta nella sua penombra, poteva paragonarsi a qualcosa che stesse
della candelora / con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle / di
cantina a volta era immersa in una penombra fumida per le gratelle di pesce sul
, iv-197: guardò la stanza: nella penombra che quella sola lampada accesa presso il
carboncèllo acceso. giocosa, 16: nella penombra del locale basso, male arieggiato da
della crudeltà. piovene, 5-303: nella penombra la padrona di casa...
della candelora / con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle / di
di maltalento, ristretti in cerchio nella penombra quasi buia sotto il ponte del castello,
» infrascato sulla sua piazzola. nella penombra lo seguo con l'occhio fino alla
altro chiasso intorno, ad ascoltarla nella penombra dell'anima. 3. lite
le loro cuffiette bianche appaiono dappertutto nella penombra, le loro chiavi comunelle aprono e
fiammella dello spirito, cilestrina, tremolava nella penombra, mentre i ferri della contessa maria
ardenti. borgese, 1-61: la penombra della stanza, prima che eugenia nel
1-115: tutto il teatro, nella penombra, era una di codeste visioni d'incubo
le loro cuffiette bianche appaiono dappertutto nella penombra, le loro chiavi comunelle aprono e chiudono
mondo. 2. oscurità, penombra. -anche: aberrazione (nei sistemi
io stimo che creato apposta per quella penombra di meditazione e di mistero, faccia
coppie e ballavano tenendosi stretto, nella penombra. 3. sport. due
neroni. palazzeschi, 3-103: nella penombra, qualche cosa appariva di continuo,
io stimo che creato apposta per quella penombra di meditazione e di mistero, faccia
fuoco della cucina ancora immersa nella penombra, e mise a riscaldare un poco
le loro cuffiette bianche appaiono dappertutto nella penombra. idem, i-354: curano l'
gusto ricco e severo, in quella penombra diventava quasi cupo. d'annunzio, iv-
/ fantasmi di defunte primavere / nella penombra d'un cinereo sfondo. d'annunzio,
nervose, da mago che fa nella penombra le evocazioni. deledda, i-152:
detestabile neon, nemico di ogni penombra e sfumatura e intimità.
difettano d'epigrafe, nella frescura e nella penombra della piccola chiesa dove i maggiori hanno
landolfi, 8-120: intravide discosto nella penombra, seduta accanto a un tavolo da
candela la capra par donzella: la penombra favorisce la confusione dei valori. proverbi
futuro genero. buzzati, 1-74: nella penombra si udì un ghignare ebete dei tre
elettrica. borgese, 1-61: la penombra della stanza, prima che eugenia nel
coppie che ballavano tenendosi stretto, nella penombra. cassola, 1-150: la campagna
, sotto le palme benedette, nella penombra mistica, in tutto quell'ammasso di
cui fioriscono. al lume delle lampade nella penombra vedo robuste contadine, che raccolgono quel
mi commove / tanto fui uso alla penombra esigua / che awolgon le cortine delle alcove
fece entrare dentro una camera evanescente di penombra, lo condusse avanti a un divano
quei bianchi fantasmi che si aggiravano nella penombra. -per indicare edifici, alberi
: una belva imbalsamata che, nella penombra, pareva viva, là, nella parete
che par da terra sorgano / ne la penombra delle / colonne, fra gli altari
: d'estate, là dentro, la penombra ronzava di mosche, per la vicinanza
della candelora / con il riapparso da penombra / fioco tremore di fiammelle / di sull'
intristita, e dalla parete nella penombra luccica il padiglione d'una cornetta o d'
. faldella, 3-234: in quella penombra notturna, forata dalle stelle in cielo
). savinio, 25: nella penombra del salotto fosforeggiarono due cuori enormi che
par da terra sorgano / ne la penombra delle / colonne. -monaco di
. jovine, 2-189: scorse nella penombra illuminata dalla luna... le
le nostre notti; e nella fumolenta penombra, con una gran barba nera,
hotel du helder. soldati, 2-98: penombra del pianerottolo, al piano rialzato,
ombra. moravia, viii-21: nella penombra gelata dell'appartamento ancora vuoto, ella
, ma in casa regnava una specie di penombra e di gelo. -il
ricordo certe mattine d'estate, nella penombra della sua stanza, la presenza di
. jovine, 2-189: scorse nella penombra illuminata dalla luna... le
i-598: prima di salire a tracciare nella penombra i ghirigori magici, la sua bacchetta
in lontananza, sotto un'arcata in penombra, le groppe d'un drappello d'elefanti
camera assai vasta era immersa in ima penombra calda e gradevole. -dilettevole al
cantina a volta era immersa in una penombra tumida per le gratelle di pesce sul
'gratino della badessa ', da una penombra uguale, ove qualcosa di bianco s'
la sua camera, e la grata / penombra beve de 'l fresco soggiorno. bonsanti
. d'annunzio, 1-311: una penombra azzurrognola occupava quella gran camera chiara dove
savinio, 2-68: brillava nella penombra la rete d'oro dell'iconostasio.
. rimane in una fresca, deliziosa penombra, imbalsamata dalle fragranze del giardino.
: sarà sempre più popolare la misteriosa penombra dei versetti biblici, che l'imbiancatura
: so quel ch'egli cerca nella penombra, sull'imbotte del gran portale,
appena si sente un rantolo di fondo alla penombra;... butta all'aria
sempre più impregnandosi di silenzio, di penombra e di quell'odor di cera e d'
e. cecchi, 5-512: la penombra serale, diffusasi intanto nella prigione,
incantonato nel suo cantone quasi in ima penombra modesta. 2. per estens
indovinare. bernari, 6-272: nella penombra mi parve che ella indovinasse più che
.. tra l'ingresso della luna nella penombra in o e il suo ingresso nell'
/ del mattino e riemerge nella greve penombra / l'abbandono di un altro risveglio.
). borgese, 1-61: la penombra della stanza, prima che eugenia nel
pavese, i-ii: m'insonnolivo nella penombra, assaporando la solitudine. =
era più dolce, come intimorito dalla penombra. intimpaniménto, sm. tose
. d'annunzio, 4-ii-14: in penombra le file dei libri parevano come una muraglia
i suoi occhi si furono abituati alla penombra, vide la sala bassa, con il
una espressione feroce, e che nella penombra si scomponevano come nei sogni quando è
/ sovra la deserta sala / una penombra d'azzurro. f. m.
sulla grigia calce del locale già affogato nella penombra. cardarelli, 118: quando noè
i suoi occhi si furono abituati alla penombra, vide la sala bassa, con il
laudi: la chiesa sempre più nella penombra. -nel linguaggio ascetico: lettura
: stava un po'sulla soglia nella penombra liquida della cameretta. bontempelli, 19-136
raggi lividi della luna e una tetra penombra. -per estens. smorzato,
d'oro. moravia, xii-39: nella penombra, brillavano i riflessi dei pavimenti lucidati
-tra lume e scuro: nella penombra, nel cre puscolo;
s'inseguiva. fracchia, 854: la penombra che regnava nel bosco accresceva la maestà
sogguardanti dalle persiane abbassate o mareggianti nella penombra dei corridoi che per gli usci aperti
acceso e ridente, sembravano, nella penombra bluastra, quasi violetti. 2
botteghe, proteggenti ognuno, nella penombra impregnata di odori, una piccola,
uscivano dal riposo meridiano, dalla fresca penombra. soldati, vii-184: ricordai che
un metropolitano in divisa bianca affiorò dalla penombra del passaggio duomo. 5.
intensa, incerta, soffusa; semioscurità, penombra, crepuscolo; luminosità (o illuminazione
plur. mezzetènebré). semioscurità, penombra. c. boito, 91
dei simboli. 2. penombra, semioscurità. d'annunzio, iv-1-85
i-171: tacque, come contemplando nella penombra del salone tutto lo splendido miraggio di
al ritorno, / vasta misteriosa / penombra in casa trovo. e. cecchi
religiosa. graf, 5-481: nella penombra mistica l'altare / come un'accesa
nocche su un uscio del corridoio in penombra e attese, abbassando le palpebre su
. pirandello, 5-204: guardava nella penombra la ricca mobilia della stanza. gozzano,
. svevo, 5-77: la modestia della penombra crepuscolare su quell'acqua e su quei
se ne vide l'agglomerarsi tacito nella penombra, prima che uscissero in campo e
gelo, simili a monticcioli bianchi nella penombra. -monticino (v.)
che seguiva a capo chino, nella penombra, l'ufficio dei moribondi, s'accorse
aperse. una bianca figura apparve nella penombra. mi levai, sorpreso. ma il
i-383: una bianca figura apparve nella penombra. mi levai, sorpreso. ma il
3. locale appartato e tenuto in penombra, in cui gli uccelli (in
. locale immerso nel silenzio e nella penombra dove vengono posti i falchi da caccia
un rosa nebbioso. -immerso nella penombra, nella semioscurità. ungaretti, xi-203
-per estens. chiarore tenue e diffuso, penombra. paolieri, 302: vedendo una
, o tentavano con le braccia la penombra, sbarrando enormi occhi gelidi e foschi
. r. longhi, 980: in penombra lo sguardo sornionetuzione del padre o della madre
gozzano, i-1090: polipi occhieggianti dalla penombra degli entri subacquei. comisso, 5-204
oro [la tigre]. che nella penombra dell'istinto, era forse per lei
parzialmente dalla sorgente, detta zona di penombra (o, anticamente, ombra derivativa
luogo chiuso o la semioscurità, la penombra o, anche, l'oscurità che
vive [panzini] in una sorta di penombra, dalla quale pare che non si
rado. -anche: luminosità attenuata, penombra. gadda conti, 2-191: sul
ombratiche! -avvolto da una penombra discreta, poco illuminato dalla luce solare
dalla luce, avvolto da una fresca penombra (un ambiente). pascoli,
fregi si sconvolsero. -immerso nella penombra (un ambiente). cagna,
: produrre in un luogo una gradevole penombra (con riferimento alle fronde degli alberi
nella calura estiva. -in partic.: penombra prodotta dal fogliame. boccaccio
sole, poco illuminato, posto in penombra (un ambiente chiuso).
luce naturale; che si trova in penombra, nella semi oscurità; ombroso,
di galanteria e di operetta, quella penombra che richiede lumi e gioielli, quella
e di cartocci. soldati, 2-98: penombra del pianerottolo, al piano rialzato,
giro. fratelli, 1-8: la penombra violetta, le volute di fumo, le
lume della ragione. -condizione di penombra, di semioscurità di un luogo,
-con partic. riferimento alla condizione di penombra, di semioscurità o di buio di un
e ogni tanto girava un occhio nella penombra di quelle mura. « stavolta ho
-oscuro, buio; che si trova nella penombra, nella semioscurità (un ambiente)
e. cecchi, 5-512: la penombra serale, diffusasi intanto nella prigione,
, 16-180: appena visibili a cagione della penombra che pareggiava tutti gli aspetti, potemmo
molte scale di legno, tutte in penombra, tutte coi gradini consunti.
. la prima cosa che scorsi nella penombra... fu il canestrino di pasta
mare,... polipi occhieggianti dalla penombra degli antri subacquei. 7.
calvino, 6-169: il passo nella penombra della notte nuvolosa appare come un prato
pénola2, v. pénnola. penombra, sf. fis. la zona intermedia
un corpo opaco (anche zona di penombra). -anche: zona di brillanza
100: quella che si chiama 'penombra 'altro non è che uno squallore ossia
[s. v.]: 'penombra ': quella parte dell'ombra che è
partic. nell'espressione in, nella penombra, anche con uso aggetta immerso in
, e con enfatica monotonia. nella penombra, intanto, il principe si era
pio che cigola e lavora / nella penombra della nuova aurora! pascarella, 1-331
: nella bottega, tutta immersa in una penombra deliziosa, non v'era nessuno.
svevo, 8-486: procedettero lenti nella penombra della via ancora affollata. d'annunzio
. d'annunzio, 4-ii-14: in penombra le file dei libri parevano come una
1-34: ancora una volta si protese nella penombra di cui la valle era colma come
uno si sente attirato da un cantuccio in penombra, da un angolo quieto. landolfi
raggi lividi della luna e una tetra penombra. 3. per simil.
1-149: il vecchio breviario / rilegato in penombra e mezza-luce. 4.
lio- nardo... sono nella penombra della preistoria. l'italia ancora non
iii-10-215]: di là passa nella penombra delle cose lontane la carovana di commercianti
lo fanno ricordare con tanta soavità nella penombra confusa dei dolci giorni della fanciullezza.
se ne vide l'agglomerarsi tacito nella penombra, prima che uscissero in campo e
al colmo; se era invece una della penombra quel fatto decisivo la poneva in luce
nell'ombra, o sia pure nella penombra? 5. condizione psicologica di
cieca anima umana; è l'infinita / penombra, ove la mia anima passa,
. romano, 6-tit.: la penombra che abbiamo attraversato. calvino, 7-132
attraversato. calvino, 7-132: dalla penombra delle paure e dei dubbi di generazioni
cosa da schivarsi. parve bastasse qualche penombra, qualche riflesso, e lasciar supporre
7. locuz. -lasciare in penombra: non indicare esplicitamente; accennare solo
accarezzato il vollo, e lasciata nella penombra le maggiori sue mende? capuana,
la luce sul protagonista, lasciando nella penombra le altre figure, anche le più
diritto. -restare, vivere in penombra: rimanere in disparte, non farsi
. tronconi, 2-221: resti nella penombra, nessuno s'accorge di te,
dietro a quel velo per vivere nella penombra, protetto, sicuro. serra,
vive [panzini] in una sorta di penombra, dalla quale pare che non
penombrato, agg. immerso nella penombra (un luogo). gadda
sfumante. = deriv. da penombra, n. 5. penombróso
: il prato rimaneva ancora immerso nella penombra mattutina, cilestrina, periata di rugiada.
beata. pirandello, 8-819: la perpetua penombra che la opprime [la casa]
muliebri, / andando verso l'ardente penombra persuasiva. betocchi, 1-66: appena
pompeiane. moravia, 18-65: nelle penombra mi vedo, figura grottesca e contraffatta di
e ogni tanto girava un occhio nella penombra di quelle mura. « stavolta ho capito
: la prima cosa che distinsi nella penombra fu la porta-finestra difesa da una semplice
/ han messo le persiane / che la penombra fanno. / il presagio mi dànno
incantonato nel suo cantone quasi in una penombra modesta: di che si prevaleva, a
ristoro e sollievo della frescura e della penombra, piacere indefinibile di sedere con gli amici
savinio, 22-38: dalla sala in penombra un tintinnio metallico accompagnava lo sgocciolamento del
il cappello e il cappotto. nella penombra ne distingueva il collo alto e sottile,
vicino al focolare, immerso nell'incerta penombra che emana dall'unica candela e dalle
e botteghe, proteggenti ognuno, nella penombra impregnata di odori, una piccola,
ojetti, ii-651: nel fondo in penombra, abbassando il capo e arretrando d'un
sto tornando a relegare il seno nella penombra in cui l'hanno tenuto secoli di pudibonde-
pure sono dappertutto, sembrano entrarvi dalla penombra, muoversi piano nella luce e poi
che, entrando dalla finestra, tagliava la penombra della stanza con una striscia di luce
, i-630: non potevano adattarsi alla penombra grigia e sonnolenta della camerata lunga e
bellezza. savinio, 24: quella penombra era imposta dalla condizione di lutto, dalla
di tener quatti i muli nella sinistra penombra. -raggomitolato sotto le coperte in
sua voce / che infatti prende quota nella penombra. -perdere quota: scendere verso
quale differenza dalla verzura, dalla fresca penombra degli stati del sud! tutto muore negli
osvaldo. gadda conti, 1-326: nella penombra della biblioteca i ranghi dorati dei vecchi
: recedendo / nella zona con più di penombra / e dando assicurazioni -me ne sto
, 6-622: nella stanza regnava una dolce penombra. deledda, i-311: a pentecoste
dama che passa le intere giornate nella penombra del suo salottino, tutta fiera della
cortina. soldati, 2-448: nella densa penombra del parco, e nel deciso controluce
, per andare su e giù, nella penombra. d'annunzio, v-2-251: cogliendo
molli di pioggia, lì accanto nella penombra, sembrava una bestia enorme tutta d'
. beltramelli, ii-723: scomparivano nella penombra, appena rilevate dal buio dalla pallidissima
6-195: dal poco che si scorgeva in penombra carena, 1-221: 'muro di rimpèllo'
, poi, rincamminandosi, scomparve nella penombra. onofri, 3-1 m: l'altro
caso riprodotto sulla scena e soffrire nella penombra? 3. causato, determinato.
miei occhi affinché non isbirciassero troppo nella penombra di quei focolari per tema d'offendere involontariamente
1-i-1553: in un angolo di ammuffita penombra distinse due larghe schiene rivestite di un
udivo come il rombo del silenzio nella penombra, e qualcosa in fondo al cervello mi
1-i-1523: rompevano [le scarpe] la penombra col loro largo, indecente ghigno giallo
di provincia... nella rosea penombra del suo salotto o presso il suo
tramonto rosseggiava e riverberi impetuosi apparivano nella penombra del mercato. calvino, 5-95:
fortini come brecht. montale ormai in penombra. sereni, un grande lirico.
partono molte scale di legno, tutte in penombra, tutte coi gradini consunti, e
una serie di saloncini e saloni in penombra oppure al buio. pratolini, 10-404:
privilegiato 'gratino della badessa', da una penombra uguale, ove qualcosa di bianco s'
luminosa. -per estens. ombra, penombra; proiezione di un'ombra.
il pennacchio. savinio, 25: nella penombra del salotto fosforeggiarono due cuori enormi che
riprodotto sulla scena, e soffrire nella penombra? -nel contesto di un'opera
1 raggi lividi della luna e una tetra penombra. -con valore enfatico, riferito a
modo e così fra pelli, che la penombra aveva reso di cupo miele. colo
subito. comisso, v-56: nella penombra della sera tutto riusciva infido e sconsolante
il cappello e il cappotto. nella penombra ne distingueva il collo alto e sottile,
). pirandello, 8-472: nella penombra tutto il salotto pareva in un'immobile
4. sm. parziale oscurità, penombra. bersezio, 52: appoggiai la
, al riparo della luce, o di penombra, di semioscurità (anche con una
nudi, seduti su sedioline di plastica nella penombra tra cucina e balcone.
per la grazia dei poggioli imponevano la penombra delle loro stanze. g. morselli
de pisis, 3-26: troneggia nella penombra una bianca statua classica, il magnifico
che, nel mondo 'storico'immerso nella penombra del mondo 'astorico'dove egli, plebeo,
). semioscurità, sf. penombra. visconti venosta, 450:
semioscuro, agg. che è in penombra, illuminato da una luce fioca,
. scarsamente illuminato; parzialmente immerso nella penombra (un ambiente).
2. luogo buio o in penombra (e che ha un aspetto poco
che ancora sto tornando a relegare11 seno nella penombra in cui l'hanno tenuto secoli di
, sulle quali un asino pigro sferraglia nella penombra. opera l'erba sferracavallo,
sedeva a sfinge e puntava ostinatamente la penombra. -da, di sfinge (
pascarella, 1-30: là dentro nella penombra si accumulavano alla rinfusa cavalletti e tavolini
savinio, 22-38: dalla sala in penombra un tintinnio metallico accompagnava lo sgocciolamento del
sinistra che resta immersa in una suggestiva penombra ma le navi di mezzo e di destra
sileno. moravia, 18-65: nelle penombra mi vedo, figura grottesca e contraffatta
vi attende. buzzati, i-469: nella penombra, intravidi quello con la barba che
della camomilla, dette un'occhiata nella penombra della camera dove la bianchezza del letto
poema? de pisis, 157: nella penombra a sera / si snoda dai ceppi /
far opra, empiendo trarvi dalla penombra, muoversi piano nella luce e poi sparire
neri. d'annunzio, 4-ii-14: in penombra le file dei libri parevano come
pure sono dappertutto, sembrano entrarvi dalla penombra. -dispersione nell'acqua di particelle
6. attenuazione dei colori dovuta alla penombra. viani, 13-124: mariù aspetta
bocca, spiccava, segnalandola, nella penombra. moravia, xiii-304: sul pallore del
: per lungo tempo si vedevano nella penombra le grandi ali prostendersi ai lati del
, xii-39: dovunque, poi, nella penombra, brillavano i riflessi dei pavimenti lucidati
genere pestilente gli occhi dell'animale nella penombra, quegli sprazzi di fosfosia diverso,
il ring consiste in un salotto in penombra. 14. tess. tessuto
staccare il pensiero da quelle stanze in penombra, dove scilla s'aggirava stringendosi nella
. pirandello, 8-819: la perpetua penombra che la opprime ha il rigido delle
. lato e mancante: nella penombra biancheggiavano la pancia stèca e stècade
: sul muro grigio era visibile nella penombra un affresco stinto e macchiato dall'umidità
un contrasto così stridente tra l'eterna penombra della mia cella e la luce abbagliante di
,... si vagava assorti nella penombra delle navate minori. -masticare sfregando
risponderanno. soldati, iii-103: nella penombra della stanza dalle finestre chiuse e dalle imposte
strane dovevano essere le suppellettili in una penombra quasi di cripta ove s'alzavano disordinatamente
calvino, 6-169: il passo nella penombra della notte nuvolosa appare come un prato
idee nei cervelli giovanetti appena usciti dalla penombra degli esami, dei laboratori e delle
da lontano o di schiena o in penombra, posso essere facilmente scambiata per una
. entrando dalla finestra, tagliava la penombra della stanza con una striscia di luce
ni molto scuri, offuscati e in penombra in una rappre tenebricóso,
linguaggio allusivo, ciscene neldoscurità', nella penombra. frato, che esprime concetti
letter. buio, oscurità notturna; penombra di un luogo, di un ambiente chiuso
. -anche: zona di buio, di penombra molto accentuata. cavalca,
raggi lividi della luna e una tetra penombra. -reso cupo dalle nuvole,
, erano tirate, tutto era immerso nella penombra. amelia rosselli, 3-117: eppure
trabocca. savinio, 25: nella penombra del salotto fosforeggiarono due cuori enormi che
bagliori tralucenti dagli occhi dell'animale nella penombra, quegli sprazzi di fosforo, che
vasto stanzone..., nella penombra tralucevano le sommità di due lustre,
. angioletti, 1-26: nella penombra di lunghi corridoi, dove a tratti
d'una espressione feroce, e che nella penombra si scomponevano come nei sogni quando è
», 4-i-1984], iv: nella penombra delle camerette si possono intravedere, appese
radi e i denti che brillano in penombra, 'par vivo', una qualità che
marinetti, 2-iii-74: quando spacco la penombra con i miei versi in onore deltautomobile
i lumi grossi nella camera rimasta in penombra per la poca luce che mandavano le veglie
della neve notturna si scioglieva dolcemente nella penombra della biblioteca, una penombra tiepida,
dolcemente nella penombra della biblioteca, una penombra tiepida, del color del cuoio, che
senza prestigio che spandono intorno in una penombra tediosa pessimismo, pedantismo, austerità professorale
non più mostri, ma questa fresca penombra verde bottiglia, questa tenue luce della
strisce di luce (l'oscurità, la penombra). calvino, 1-189: oh
la persiana, ché anzi quella zebrata penombra poteva facilitare le cose. -percorso
, conosciuto da lei sola, nella penombra della sua semicoscienza, e ciò che lei
essere considerato come retorica o 'banalità', nella penombra elegante di un salotto.
www. cantodellasfinge. net [« penombra », 1-x-1952]: il 31 maggio
piccinnisti l'aveva costretto a un'indifferente penombra. r glu glu (gluglu)
. scarsamente illuminato; parzialmente immerso nella penombra (un ambiente). de amicis
le persiane verdastre soffondono d'una dolce penombra i canapè dei sottoricevitori del bollo e registro