. palazzeschi, 1-130: ho sentito penetrarmi l'umido della guazza notturna, e
. palazzeschi, 1-130: ho sentito penetrarmi l'umido della guazza notturna, e
cosa grande che venghi tentato sino di penetrarmi in camera. tassoni, 4-34: correndo
particolare cura è stata... di penetrarmi dell'ambiente, guardando ogni cosa dall'
che non arrivava ella più nemmeno a penetrarmi le orecchie, non che a riscaldarmi
fortuna non ha potuto con tanti suoi colpi penetrarmi. ammirato, 264: come in
1-512: non giunsero, no, a penetrarmi l'intimo tanti strali vibrati da mani
colui. guatami, o stolto! / penetrarmi non puoi. d'annunzio, iv-2-347