/ che l'anima amante / penando costante / disperi, e pur ami
paganino da serezano, v-100-42: elio penando atassa ed è sofrente / del mai
che si partia / quella per che penando ivi e battendo? collodi, 183.
loro. de jennaro, 78: vivo penando in tant'aspro suplicio / fuor di
brami / che l'anima amante / penando costante / disperi, e pur ami,
uno e l'altro lassa, / chillo penando atassa, -è sofferente / del mal
prenda a patto di stare in tormento penando tutto il restante della sua vita? muratori
. villani, 5-49: così seguitarono penando più giorni a fare questa esecuzione,
voglia non diria, / dovesse morir penando: / se non estu montellese, /
): quanto più languisco e vo penando, / allor si ferma il cor meo
loro vita, ingegnandosi, adoperandosi e penando sempre, [le creature animate]
operando; / bon ben gaude, penando. iacopone, 20-2: o me
: questa è la man per cui, penando, io gusto / quanto amor se
con solleciti pensieri, né voleste, penando, spargerle di molle rugiada di pianto
mia voglia non diria, / dovesse morir penando, / se non estu montellese,
uomini mala / infermitade,... penando, sputano / la morte da incurabili
a dio nemica gente, / statti penando in quegli orror funesti. -diabolico
la respirazione. salvini, 48-27: penando sputano / la morte da incurabili di
afflittissima a dio nemica gente, / statti penando in quegli orror funesti. testi
levar fra gli uomini sdegnosi, / pensar penando agli estremi partiti. berni, 68-9
/ quelli che per suo amore va penando. rinaldo d'aquino, 97: nullo
, / presemi quella per cu'vo penando. boiardo, 1-10-6: or sciolto
, che le anime loro sono adesso penando nell'inferno. chiabrera, 1-iii-361: tu
a dio nemica gente, / statti penando in quegli orror funesti. -con
1-i-45: merzede, amore, in tanto penando, / ch'io nom péra amando
che per più tempo avesse tormento, penando a morire. macinghi strozzi, 4
aimè per un altro abandonato, / penando la mia vita con gran torto.
scarpelli, 1-93: negli agi ancor penando langue / e 'servi co'sospir sveglia
agli uomini mala / infermitade, i quai penando sputano / la morte da incurabili di
l'inumana / donna, ond'io penando godo, / che darotti or ora il
trapassar le porte / che viver pur penando. leggenda di s. domenico, 130
, mancandogli le forze e tutta la notte penando, finalmente partì di vita. siri
/ l'inumana / donna ond'io penando godo. d. bartoli, 2-4-
, / che iungiamente dole e va penando. dante, xxii-14: credo che
, a ritroso verso il recente inverno quasi penando a staccarsene, maggio affrettò all'estate
un dì folle adorai, / così vivrò penando in man de l'empio / senza
i-550: io, che sento amor, penando, / canto per la più avenente
del collera. rosso, 36-14: penando moro, sì forte mi sente / chi
con solleciti pensieri, né voleste, penando, spargerle di molle rugiada di pianto,
voglia non diria, / dovesse morir penando, / se non estu montellese /
voglia non dirìa, / dovesse morir penando, / se non estu montellese,
la seconda è conservarsi e star gemendo e penando in quella stravolta e dolorosa grandezza.
glia non diria, / dovesse morir penando, / se non estu montel-
di fatiche. aletifilo, 8: questi penando provano infiniti mali, acciò che,
disiando là dov'eio spera, / penando, trovo fera / per me pietà e
se pur vincesse. vasari, 1-3-70: penando mille anni a fare una cosa,
ma nodrisco -in disianza; / vo penando / e pensando / e 16
trapassar le porte / che viver pur penando, / ché pur alfin vicin conven cadere
il bene amoroso / c'avrà, penando, acquistata gioia: / così li ne