di morte in morte vo; non vai pen- termi; / lasso! noi vede
? caro, 4-396: dal tergo gli pen- dea di tiria ardente / porpora un
, i-373: e tali al fianco lor pen- dean coltelli / di foglia ricoperti e
da poi / ch'i'vidi quel che pen- sier non pareggia, / non che
13-62: io temo il danno e 'l pen- tersi da sezzo; / della vergogna
scorta fedel, che dall'aspetto / del pen- sier s'avvisò, dolce alla sua
alle aste dei cavalieri medievali; pennone, pen- noncello. 2. stor.
tutto è bracia e fiamma d'ardente fuoco pen- nace, il quale sanza veruna lena
loro. parini, 488: tenete il pen- sier fiso, / e voi non
di broccati e d'òr, / ei pen- savan la chiesa del paese / nel
tre rivi / e il bulicame de i pen- sier cattivi / e l'accidia de
si staccavano, portati via dal vento, pen- nacchiofi argentei e leggieri. oriani,
... /... la pen- dula chiave / che più non mi
capucci pieni di piaghe vecchie, e come pen- devan quelle froge del naso, e
si staccavano, portati via dal vento, pen- nacchioli argentei e leggieri. tommaseo,
cena si apparecchiasse. machiavelli, i-973: pen- sorono i congiurati che l'ora commoda
2-53: cristo ti muti di sì stran pen- siere, / ché tua risposta mi
uno uom solo, ed egli ne fosse pen- tuto e contrito come io veggio te
fiori verticellati, monopetali e regolari, della pen- tandria monoginia: così detto per le
: ogne opera, ogne, ed ogne pen- siero, fatta con diliberato arbitrio,
ché, in verità, senza « gens pen- dables » non si fanno moti di
/ per altra donna, ond'ella sia pen- susa. re enzo, 2-36:
, 23-26: d'intorno al mio cor pen- sier gelati / fatto avean quasi adamantino
, elattuario lenitivo. manzoni, 809: pen- saron finalmente a domandargli se non aveva
, i-25: come le bestie, non pen- samo all'immortalità, dove tende amore
'flogo ', genere di piante della pen- tandria monoginia, famiglia delle polemonacee,
delle grazie, con un lanternino acceso, pen- dulo innanzi alla grata. ojetti,
: già, paurosa, si cominciava a pen- tere della impetrata grazia. s.
si possa dire anche colposa per parte del pen- sionario resignante, siché bisogna che parimente
ch'io pera. sannazaro, iv-196: pen- sier fallaci, ingorde e cieche voglie
, 23-26: d'intorno al mio cor pen- sier gelati / fatto avean quasi adamantino
l'anime a lavarsi / quando la colpa pen- tuta è rimossa. boccaccio, dee
sementi leguminose consisterono in piselli dolci di pen- silvania e piselli nani di costantinopoli,
al nuovo continente. térésah, 1-267: pen- dula su lo specchio di mosse acque
sacchetti, 175-155: s'e'tiranni lupigni pen- sassino alla presente novella, più togto
fatica da due braccia piegate: come una pen- tolaccia a due manichi. c.
anima e 'l cor, non che i pen- sier di voi. panigarola, 1-95
ore di notte lo mandai a comprarmi un pen- nacchietto per la berretta, poi ritornò
attributi nella immortalità, nella beatitudine e nel pen- siere. mazzini, 35-207: lm
in una che in un'altra parte non pen- dessino. tasso, 20-43: quasi
maldicenza. giusti, 4-ii-560: dietro al pen- sier giungono appena / gli occhi per
lo reverendo advocato fiscale tenga multo speciale pen- siere sopra de ziò. cellini,
mortai dolore, / li affanni, li pen- ser c'hanno colore / di lor
se gli provede. cebà, 10-15: pen- don da i muri intorno aspri coltelli
favellar spedita. poerio, 3-211: il pen- sier negava / di partir con la
o altra sozzura la bellezza di costui, pen- sossi questa maniera di malignità. s
1-750: vorrei d'amore, amando, pen- sier miei / e le voglie privare
'oenante ': genere di piante della pen- tandria diginia di linneo e della famiglia
, 18-25: riguarda, e fede il pen- sier nega / a quel che 'l
: eo son ben cierto che lo lor pen- zero / e l'ovra tutta è
fia che miri, / e mirarla il pen- sier fia che non ose. alfieri
eo lo sento, / cor no lo pen- zaria né diria lingua. latini,
dolce e caro, / né partir i pen- sier e le parole.
volere insieme, / tal ch'ogni pie pen- sier volgi a ritroso! / così
quarte, e ogni quarta si è due pen- daltre, e vendonsi a minuto a
-lungia stagione. dante, lvi-3: tre pen- sier'aggio, onde mi vien pensare
abito azzurro sparso di stelle d'argento e pen- devale tra le treccie scomposte una corona
sempre armati, chi di schioppo con la pen- doliera su le nude carni, chi
ma è rimasta così come qualche cosa di pen- ulo e leggero nell'aria, che
occhi e sotto il becco un profilo di pen- nette negre. -pennina.
il mangiare quelli pesci che non hanno le pen- nuzze, perocché i pesci che hanno
: quelli [tulipani] con il tempo pen- nacchiano. = denom. da
lasciò ai moderni capitani / una pomposa nobil pen- nacchiera. marino, xi-118: penacchiere
/ alcidamante in lucida armadura / con un pen- nacchion rosso. imbriani, 6-209:
32: avvocato, professore d'università, pen- nadoro, bel parlatore, sapeva fare
: altra volta di più bei colori / pen- nelleggiolle e ci dipinse in terra /
cofanai, i doratori ed altri più bassi pen- nelleggiatori. idem, iii-130: più
quello che ci avviene di prospero o di pen- noso ci viene dalle mani di dio
eo lo sento, / cor no lo pen- zaria né diria lingua. anonimo,
dozzinale. fagiuoli, iii-15: con qualche pen- sierin spropositato. giusti, 4-ii-690:
., 5-16: sempre tomo in cui pen- sier rampolla / sovra pensier, da
lentini, 644: d'onne parte amoroso pen- seri / intrat'è in meve com'
: oltra le cose diete s'era preso pen- zieri che il papa di vignone.
prossimo. nievo, 92: quando questi pen- sierucci tristarelli mi raspavano nel cuore,
/ per altra donna, ond'ella sia pen- susa. latini, i-2539: così
le madriperle; e spezie di queste sono pen- tadatilide, melicembale, echinophore. domenichi
, 1-i-44: ogni tragedia alfieriana è una pen- talogia lirica sotto forma drammatica.
animale bruto. ottimo, ii-47: nel pen- tangolo è 'l quadrangolo, il
tu, all'età mia, sarai una pen- tolaccia squarciata. 3.
di quaresima. malagoli, 285: 'la pen- tolaccia ': la prima domenica della
per beccarla. faldella, 6-232: gli pen- zigliava da una mano un fazzolettone di
lascia il porto, / né ti ponga pen- sier che si prepari / l'arida
il praticello: / di certo il mio pen- ser presagio dice / che a nui
, 22-s9: con dolor sottentra / il pen- sier del presente, un van desio
virtù, perdimento di fama o moltitudine di pen- sier vani, tiepidezza di spirito,
quanto si muti e quanto prome / ripugnanti pen- sier, diversi e vani, /
. spirito, lxxviii-ii-507: come cui alto pen- sier preme / promette il sugo del
prosit 'a certi stradiotti, quali non pen- somo mai di essere incapellati come falconi
di mano abbadie, priorati, pastorali e pen- sioniper via di barba fatta a scopetta
punto. petrarca, 133-11: 1 pen- sier son saette, e 'l viso
visto ho il tronco a cui di già pen- deano / i quarti in guardia consegnati
rosso, vti-480 (24-5): uno pen- sèro armato e ben fornito /.
finor racchiuso in petto / tenne i miei pen- sier sospesi. 10.
villa li panni suoi overo la pecunia, pen- tasi xl dì. statuti di montemurlo
che non è degna di mentovare, e pen- somi che tu se'rapita da lo
reattino, vedendosegli in testa un ordine di pen- nine di color rancio, che,
tempo doppo la perdita della sposa imperatrice qual pen- siere credesse egli che gli stasse più
quale segue il meraviglioso, e molto dal pen- zier nostro lontano, avvenimento. battista
martire contempla del calvario, / ricorre col pen- sier la propria vita.
ho errato; poco senno mi condusse; pen- tomene; signore nostro, rifuggo alla
rilassamento di dio, cioè nel partirsi e pen- dare l'anima e suoi diletti ispirituagli
trema l'alma: / ché rinverde il pen- sier del suo bel frutto / che
marino, 1-12-200: ma se questo è pen- sier, deh perché penso? /
antonio di meglio, lxxxviii-ii-124: o bramosi pen- sier, sempre infelici, / involuti
alcamo, 37: k'eo me ne pen- tesseme? davanti foss'io ancisa,
leopardi, 29-8: toma dinanzi al mio pen- sier talora / il tuo sembiante,
similmente che nel ballo elettrico, risospinge i pen- doletti da'luoghi, in che si
penitenza. varano, 1-356: ritornando al pen- sier le sue parole / s'accresce
il pensier suo deliberato: retrarla da tal pen- siere non li bastava l'animo.
alquanto, / e romita si fé nei pen- sier suoi. f. f.
7-ii-354: non avrei voluto romperti / il pen- sier. -rompere in faccia a
giovinastri bene avvinazzati e pieni di fiori di pen- noncelli e di chicche, i quali
de'perversi ruffiani sogliono facilmente corrompere un pen- sier giovanile. parini, 718:
3-40: de cristo rumeavan, sovre criste pen- savan de nochie in le lor case
: e. lla scarsella ch'ai bordon pen- dea, / tuttor di sotto la
l'alluminatore coi suoi scodellini e co'suoi pen- nellini, la sua bravura.
di colpo, improvvisamente, genialmente (un pen- essere tormentato da un dubbio.
ni intorno ai segmenti morali della storia psicologica pen- niana. -frammento di conversazione
donna. tasso, 4-31: l'amoroso pen- sier già non arresta, / ché
di meglio, lxxxviii-ii-118: e'suoi santi pen- sier sendo seguiti, / non saria
]: 'semecarpo': genere di piante della pen- tandria triginia, famiglia delle terebintacee,
lo maggio, che oggie se fa la pen- tecossta, perché gli ediie lo'daiesse
.. prese due grosse lance con due pen- noncelli ad oro lavorati e seminati di
cortese volgar., 114: durante questo pen- sier, sopra se sente giungere un
]: 'sferocaria': genere di piante della pen- lui quel signore, un quarantenne
. sfoderò dalla tasca velluta, che gli pen- dea sul sinistro fianco, le cedolette
» continuai « di essere ricordato -io modesto pen- naiolo -da autentici luminari dell'arte lirica
: quant'io più penso, e 'l pen- sier più m'incende, / e
morte. boccaccio, vii-119: ride del pen- sier fallace, / che mi sospinge
cui il senno manca, / e 'l pen- ter drieto al male / nel mondo
spassa pensiere. gianelli, iii-106: 'spassa pen- siere': è lo stromento dai villani
silenzi, e profondissima quiete / io nel pen- sier mi fingo. g. l
. guidiccioni, 5-19: io, co'pen- sier nel vostro raggio intenti, /
riguardo alle balestre e stomboli da gettar fuoco pen- nace. = etimo incerto
ella mi lascia strettoie da ritirar poppe che pen- deno, mi lascia il lattovaro da
di genere di piante a fiori monopetali della pen- tandria monoginia, e tipo di una
, ii-193: donna, vano è il pen- sier che mai non crede / che
al duro scudo / quetar i moti del pen- sier suo stanco. crudeli, 2-142
al duro scudo / quetar i moti del pen- sier suo stanco. marchetti, 5-97
tetratono o intervallo di quattro tuoni; il pen- tatono o intervallo di cinque tuoni.
, in maniera che quella continui nell'antico pen- sionario. botta, 4-7: queste
tratta lo zio. cassola, 2-342: pen- nisi abbandonò immediatamente l'aria sdegnata di
ariosto, 26-81: tal nel campo troian pen- tisilea / contra il tessalo achille esser
: brian sapeva colpire una moneta da un pen- ny a cento metri. per questo
stanno, ebbe veduta la masserizia di berto pen- gigliare tra li piè del deschetto;
di carne, la testa verdeggia con qualche pen- nuzza gialletta. linati, 18-129:
amor precisa, / ch'un sol dolce pen- ser l'anima appaga. boccaccio,
vita de lo cor dolente / un soave pen- ser, che se ne già /
, / e vitelle e montoni scorticati / pen- on di qua e di là dai
più ortodossi, se il suo 'maitre à pen- seri era il filosofo eugen heinrich schmidt