calmava, e tornavano agnellini a lasciarsi pelare e peggio, con rassegnazione. deledda
giorno in cucina, stava a veder pelare i polli, discorreva con gli
cavar denaro con astuzia; spogliare, pelare. ariosto, 439: or ha
pelate, non avete ancora imparato a pelare? cicognani, 2-135: il cimitero
cardi son mordaci e vivi / da pelare ogni lana, / benché de'velenosi e
sopra di esso: e sono il pelare, lo scarnare e il purgare le pelli
loro il capo. -colombo da pelare: persona ingenua, semplice, facile
. v.]: 4 colombo da pelare 'dicesi quello che è grasso e
modo si debbono acconciare le trecce, pelare le ciglia, brunire i denti e rassettarsi
affinità di sangue, il vicario lo voleva pelare e levargli due correggie della pelle delle
creden tenere ami- state / sol per pelare altrui a la cortese / e non mostrare
, rivestimento ', da glùbère * pelare, sbucciare, togliere la scorza ')
osservai il piccolo siciliano dalla moglie bambina pelare disperata- mente l'arancia, e disperatamente
, ma ancora si faceva radere e pelare per tutto. 4. fine,
5. figur. persona che si fa pelare, raggirare. nieri, 187:
il vigo intendesse che gatta ho preso a pelare, e la mia incontentabilità circa
, la cura è ponervi colore da pelare li peli e poi fiebotomare. dalla croce
messo alle mani una mala gatta a pelare. galileo, 3-1-203: quando gli
pigliare (o dare) gatte a pelare (o da pettinare): impegnare se
signor giuliano, ma non pigliate gatta a pelare, cioè che non facciate di quelle
tutti i lati era una gatta da pelare; ma questo 'transeat 'ché
'ché po'poi delle gatte a pelare tutti n'abbiamo e tutti dobbiamo averne
una ritirata, con certe gatte da pelare altro che questa, cosa vuole che facciano
ha messo alle mani una mala gatta a pelare: non già per lui, perché
? gatti via. -gatto da pelare o da frustare: caso delicato e
: ma brunetti è un tristo gatto a pelare e credo si rimarrà al buio come
472: grane e gatte da pelare a bizzeffe. bernari, 6-284:
fanno similmente i cordovani, cioè il pelare, l'incalcinare e lavare fuora delle città
, / perché più presto egli ti vuol pelare. muratori, 7-iii-264: hanno anche
] leccare, e non mordere; pelare con discrizione, e non strappar le penne
giuocano e ci mercanteggiano come animali da pelare e da scorticare. nievo, 484
le pomice e rasoi, / mollette da pelare, / pentolin da serbare / certa
ritirare poppe che pendono, moiette da pelare ciglia. benzoni, 1-41: gl'
creden tenere ami- state / sol per pelare altrui a la cortese / e non mostrare
.. per la strada incominciò a pelare il cioccolatino e, nudo che l'ebbe
u pentolone con le castagne nuove da pelare più tardi. -che non è
orso, essendo difficile a svellere e pelare, non si fa cascare con percosse
= comp. dall'imp. di pelare e brocco1 (v.).
= comp. dall'imp. di pelare e cane1 (v.).
2. figur. spogliare di denaro, pelare. giusti, 4-i-305: perdi alla
stridere. = forma iterativa di pelare. pelacchili, sm. invar.
= comp. dall'imp. di pelare e ciglio (v.).
= comp. dall'imp. di pelare e gatto1 (v.); cfr
= comp. dall'imp. di pelare e grillo1 (v.).
= voce comp. dall'imp. di pelare e mantello1 (v.), già
= comp. dall'imp. di pelare e matto1 (v.).
ale. = deriv. da pelare. pelàmide1 (pelàmida, pelamide
dei gelsi. = deriv. da pelare; il signif. n. 2,
= comp. dall'imp. di pelare e nibbio1, n. 2 (v
= comp. dall'imp. di pelare e patata (v.).
= comp. dall'imp. di pelare e piede (v.).
= comp. dall'imp. di pelare e pollo (v.).
, v. pelanda2. pelare (ant. pellare, pilare),
una questione di grammatica, si lasciavano pelare la barba. -strapparsi i peli della
giuocano e ci mercanteggiano come animali da pelare e da scorticare. -con iperbole:
neuna altra persona, possa né debbia pelare né fare pelare, né scuotare né
, possa né debbia pelare né fare pelare, né scuotare né scarnare, né
apre se non quando vuole metter pelli a pelare. modesti, 244: qualcheduno con
si fa ai porci che si hanno a pelare. pigafetta, 3-111: il porco
v.]: 'ferro da pelare le pelli ': arnese di ferro falcato
: avvioronsi a trovare le quaglie e pelare, per dare ordine alla cena. trattato
pelato bene i polli. -da pelare: ancora con le piume. e
scuffiotto, in mano due polli da pelare. -di animali (anche personificati)
in detto corso d'anni non si debbono pelare. lorenzi, 3-27: al pelar
cantoni, 718: è andato a pelare i vimini coi boscaiuoli. -diboscare
.. per la strada incominciò a pelare il cioccolatino e, nudo che l'ebbe
molti creden tenere amistate / sol per pelare altrui a la cortese / e non mostrare
chi 'l su'amico non pensa di pelare, / infin ch'egli aggia penna in
guerrazzi, 16-306: tu non devi pelare, ma non farti scappare penne.
i suoi amici lo pelavano a tutto pelare, con carte false ed altri sutterfugi.
principali sbocchi del commercio abissino: di pelare la gente, che viaggiava per commercio o
cherici, che non contendono se non a pelare, essendo il luogo male provveduto di
de doglia, che zascuno / voi pelare el comuno. sercambi, i-213: di
tanta discrezione, onde siano contenti del pelare. m. leopardi, 1-118:
giusti, 4-i-191: non tira a pelare, / vi lascia cantare, /
si è mai restato dell'opera di pelare il cattolicismo ed il clero italiano? verga
ha detto or ora, che le vuol pelare a un certo babbaccio ch'è nello
iii-15: la corte... fa pelare et andar attratto chiunque con lei si
delle muraglie... e 'pelare 'dicono alla pietra o marmo che
pigliare (o dare) gatte a pelare: v. gatta1, n. io
, n. io. -castagna da pelare: opera o impresa che comporta gravi
che vorreste, / son castagne da pelare: / che mi rosichi la peste /
una spia. -gatto da pelare: v. gatto1, n. 16
. gli oppressori quando possono cercano di pelare la gallina senza farla stridere. il
stridere. il gioco del lotto e un pelare la gallina senza farla stridere. giorgini-broglio
'(novio), poi 'pelare '(marziale), denom. da
denaro. = deriv. da pelare, con suff. dimin.
di area venez., deriv. da pelare, con suff. dimin.
le giunge. = deriv. da pelare, con suff. dimin. pelasgiano
ant. pellata), sf. il pelare, lo spellare, lo spennare.
. v.]: 'pelata': il pelare, segnatamente nella locuz. dare una
), deriv. da pelar 'pelare '. pelatina1, sf. scherz
pelato1 (part. pass, di pelare), agg. (ant. pelà
di lardo. = deriv. da pelare. pelatóra, sf. disus.
frutta. = nome d'agente da pelare (registi-., nel signif. n
. = nome d'azione da pelare. pelavérga (pellavèrga),
pelato. = deriv. da pelare. peleano, agg. geol
peliate e deriv., v. pelare e deriv. pellarèlla, sf.
pellato per pelato e in pellare per pelare). pellavérga, v. pelaverga
, intens. di pilàre (v. pelare). pelosèlla (ant.
. fagiuoli, 1-4-349: mi volete pelare? mi avete pelato, bisogna dire;
cura'(v. pensare). pelare, intr. con la particella pronom.
di quella posta [un innamorato da pelare]. se per questo accidente tu la
del class. pildre (v. pelare). piluccato (pari.
bice? 3. locuz. pelare la pollastra: sconfiggere al gioco,
capo: « neanche un pollo da pelare ». moretti, ii-610: costui.
si fa ai porci che si hanno a pelare. bandello, 3-27 (ii-401)
76: « neanche un pollo da pelare ». alla fine sembra che ab dia
mio vestito. -prendere gatte a pelare: v. gatta1, n. io
preoccupa minimamente di me. hanno da pelare altri gatti. eppoi: chi mi
quaglia senza farla gridare: v. pelare, n. 21. -saltare la
spoglio e desolato. -sbucciare, pelare. messisburgo, 67: le pastinache
come la corte, la quale sa pelare et andar attratto chiunque con lei si ravvolge
si vede che sei legista avvezzo a pelare; ma se tu peli, caronte
del prodotto; sbucciare, sgusciare, pelare e, anche, pulire, lavare.
se non quando vuole metter pelli a pelare, et io apro roseto; e partitosi
che vorreste, / son castagne da pelare: / che mi rosichi la peste!
210-44: awioronsi a trovare le quaglie e pelare, per dare ordine alla cena
: 'morena': falla prima scorticare o pelare con l'acqua calda, et butta via
gli occhi, lasciando tra pelare, palpebre e labbra dischiuse, un antico
; pelali secretamente, ché si lasciaranno pelare. = comp. dal pref
il cuore di scannare, scorticare e pelare, tanto sarà s'io ne mangio.
ad un coltello a due manichi o da pelare, se non che i due manichi
: portare via anche le minuzie; pelare, spennare (con uso iperb.)
avuto il cuore di scannare, scorticare e pelare, tanto sarà s'io ne mangio
scuffiòtto, in mano due polli da pelare. 3. per estens. schiaffo
neuno... possa né debbia pelare né fare pelare, né scuòtare,
.. possa né debbia pelare né fare pelare, né scuòtare, né scarnare,
quantità di silotro che si fa per pelare i peli; e tassi di molte cose
molti creden tenere amistate / sol per pelare altrui a la cortese / e non mostrare
tr. (spélàcchio, spelacchi). pelare. - al figur.: rovinare
, / chi si spergiura per voler pelare / colui che fie di te così ingannato
inferiore tutto sporto stava a guardarla a pelare una patata con un'attenzione innaturale.
quando non li schiaffa davanti alla televisione a pelare le patate gli accende lo stereo col
? 28. locuz. - pelare la gazza, il pollo, cavare le
aitare a lisciare, a strigare e a pelare. piccolomini, 160: pessima generazione
non era tordo da poter pelare,... gli disse con faccia
molti creden tenere amistate / sol per pelare altrui a la cortese / e non mostrare
= comp. dall'imp. di pelare e frutta. r pelavérga, sm