. fiore, 175-8: al pelar convien aver maniera, / sì che
legista ed il notaio, / quando per pelar meglio i buon pippioni / gli aggira
il capretto, essere dell'arte di pelar capretti: essere sodomita, amare i
non sia / di quei piedoni da pelar co'sassi. fagiuoli, 1-77: lasciate
questa gente matta / che si tolse a pelar la mala gatta. fagiuoli, iv-26
/ si dice: il tal toglie a pelar la gatta. giusti, iii-23:
. cecchi, 7-2-8: bisogna / pelar la gazza e non la fare stridere.
esattamente era nota la gentil arte di pelar... la gaggia, ch'ella
che, punita de'suoi furti col pelar della coda, o perduta la coda nell'
petto rilevato, le poppe sode e pelar le ciglia, non ci è meglio di
vo'mentire. 10 te la vo'pelar quella barba, sì bene.
guasti, riscaldati o mucidi, si possi pelar subito senza aver un riparo al mondo
ed il notaio, / quando per pelar meglio i buoni pippioni, / gli
soccorso / a dar picchiate ch'hanno a pelar l'orso. note al malmantile,
, 11-9: 'picchiate, ch'hanno a pelar l'orso ': picchiate gagliarde,
un poco, / ma gua'che nel pelar tu non li sbucci.
un poco, / ma gua'che nel pelar tu non li sbucci.
è tornato, / fé rialto; pelar fece un cappone, / ammazzar un
, / sì che sanza soggiorno / la pelar sì ch'ella rimase ignuda. poesie
pelare. lorenzi, 3-27: al pelar chi del suo verde è in forse /
già scherzando le terribil pruove, / pelar le selve in fin nelle radici, /
tra le dita, il coltelluccio da pelar legumi. 9. estrarre una
ed il notaio, / quando per pelar meglio i buon pippioni, / gli aggira
che, condotti dal diletto, / pelar bene si lasciare / da tal giuoco
dolcezza che quella con la quale possono pelar il suddito. f. pallavicino, 3-ii-156
e non ho voluto altro. -bravo, pelar la quaglia senza farla gridare. a
e noi altri milanesi diciamo parimente 'pelar la gallina senza farla gridare '. p
prodotti / con l'arte vera di pelar la gatta. idem, 11-5: latino
sua città sfornita: / chi vuol pelar la gatta, avrà de'guai.
sostituzione di un idrossile. -cloruro di pelar gonile: liquido incolore,
. pelatier), deriv. da pelar 'pelare '. pelatina1, sf
, 1-iii-202: voglio per quanto intesi / pelar questi piccion di vai di strulla.
legista ed il notaio, / quando per pelar meglio i buon pippioni, / gli
che non creppano, i capelli biondi, pelar le ciglia, il petto rilevato,
che, condotti dal diletto, / pelar bene si lasciare / da tal giuoco
pulire orecchi e denti, / per pelar gote e collottole. -rasoiétto.
, con valore iter., e da pelar f sfiorare \ repónere, v
prodigo è tornato, / fe'rialto; pelar fece un cappone, ammazzar un maial
fra noi / mettersi a grattar rogna o pelar gatte, / e guastar per quei
per la testa, in tanaglietta da pelar ciglie e tante altre cose che ti
luccio tra le dita, il coltelluccio da pelar legumi. esso lui mai non
, / sì che sanza soggiorno / la pelar sì ch'ella rimase ignuda. g
pulire orecchi e denti, / per pelar gote e collottole, / rimondar ciglia ed
prodigo è tornato, / fé rialto; pelar fece un cappone, / ammazzar
sua città sfornita: / chi vuol pelar la gatta, avrà de'guai: /
, / e se, togliendo a pelar questa gatta, / stringar ben la gonnella
saponetti per la testa, in tanagliétta da pelar ciglie. 3. macchinetta usata per
poco, / ma gua'che nel pelar tu non li sbucci. mezzanotte, 92
qual si possa d'ogni tempo stare a pelar volaterie e scorticare animali quadrupedi.
esattamente era nota la gentil arte di pelar con tanta diligenza e destrezza la gaggia,