il nemico a poter tentare l'uomo a peccare. m. villani, 4-32:
tando via / delli primi parenti il peccare acro. ariosto, 28-44: ma
. vallisneri, iii-488: si vede peccare un acre irritante e tormentatore nel sangue
escludere ogni affetto ed ogni adesione al peccare. manzoni, 1030: [il
: si studiano molti di far cadere o peccare li loro prossimi, dando loro
voglio a te dirizare / e non peccare, credo per certo / ca de
è a non fare lo peccato che peccare e ammendare. tesoro volgar., 7-14
per l'asciutto: esser pederasta, peccare contro natura. berni, 285:
ci vengono [in chiesa] per peccare, e quello ancora ch'è peggio,
ancora ch'è peggio, per far peccare. paoletti, 1-2-289: si reputano offesi
dicendo: « va, e non peccare più ». michelangelo, 63-12: amor
: andare in zoccoli per vasciutto: peccare contro natura. boccaccio, dee.
via delle virtù la lunga usanza del peccare. m. villani, 2-11: per
tesser congiunto con una morale necessità di peccare assiduamente. alfieri, i-335: assiduamente
colui che pecca per malizia si chiama peccare contra lo spirito santo, perché pecca contra
], 25-11: altra cosa è peccare avventatamente, ed altra cosa è per
, che non solamente s'accordano a peccare, ma quasi dimenticando che cosa sia uomo
18. figur. sbagliare; cedere; peccare. iacopone, 7-35: da puoi
era pubblicamente vantato di avere indotta a peccare una signora maritata, calunniandola a torto.
quando gli ecclesiastici fossero i soli a peccare. vico, 593: gli
segneri, i-104: qual'è questo peccare profondamente? è peccare a caso pensato
qual'è questo peccare profondamente? è peccare a caso pensato, ordire il male,
in tutto a te confesso il mio peccare, / che sanza freno cavalcar contenta,
peccava, si pentiva, tornava a peccare per ripentirsi poi, e così con perpetuo
è mia, iniqua del vostro peccare. tedaldi, 37-1 (70):
2. intr. essere colpevole, peccare; avere la colpa. boccaccio
voler purgare / la colpa iniqua del vostro peccare. petrarca, 2-7: era la
a mutamento. cavalca, 6-1-158: peccare non è altro che, lassando il
uomo ladro: l'occasione induce a peccare, a errare. varchi, 24-13
debbe elegger ogni male temporale più tosto che peccare, fu nondimeno conseglio del gaetano che
ella non ha cura, se none di peccare e di viltade; ma alla fine
giovane come antonio nella condizione di non peccare più. cassola, 2-234: era
confessata e per quel giorno non voleva peccare. brancoli, 4-13: ma lo
operando, dicevano voler anzi morire che peccare. tasso, 11-51: èssi non lunge
, studiavasi che egli consentisse con lei peccare. bruno, 3-604: vedete che belle
peccati, con proponimento di non più peccare, lo qual dolore dice, che
è un equivocare, ch'è poi peccare in logica. maniglia, xxvii-6-109:
penitenza). cavalca, 6-i-285: peccare non è altro, se non averti-
diavolo] non vi convince più a farvi peccare come soleva. e. cecchi,
per amore della giustizia si guardi di peccare, o si penta dell'avere peccato
, essendo uno con lei per volere peccare. ella disse: « oltre, poniamo
v-i53: comodatevi, e non vogliate peccare; abbiate compunzione di ciò che voi
e per diffidenza di dio, risica di peccare. serra, ii-507: quel lavoratore
coscienza: mancare ai propri doveri, peccare. machiavelli, 705: se,
in chiesa il « credo » e lasciavano peccare in casa; per loro sopra la
che... diciamo invece di peccare di troppa credulità e bona fede. tommaseo
secoli si condussero in maniera da non peccare contro la cronologia. leopardi, 232
mai non gli verrebbe voglia di peccare. = voce dotta, lat.
se nella lingua pecco, io vo'peccare, / per non calcar la pesta
avrei voluto più vivere per più potere peccare; degnamente la divina giustizia m'ha
: all'ultimo, deliberando in tutto di peccare con lei, volendola abbracciare, per
consenso è pieno, la volontà di peccare è deliberata ». moravia, viii-93
azioni malvage, fare il male; peccare; errare. dante, purg.
, id est a penitenzia, potendo peccare, id est mentre che era in
epicurei, opposegli il saraceni, potevan peccare, mentre per loro opinione la volontà
, come una bieca ribelle voluttà di peccare, di profanare, di rompere.
xxviii-305: perciò dovemo noi guardare di peccare e di stare in morte di peccati
orecchi dei ragazzi come un invito a peccare innanzi tempo. 4. letter
cavalca, 18-119: umana cosa è peccare, ma diabolica è perseverare nel peccato
del diavolo, vinti di mala consuetudine di peccare, adombrati di tenebre, sbanditi e
-cadere nel giudizio del diavolo: peccare, tralignare, dannarsi. bibbia
, 1-48: eli è omana cosa a peccare, e diaula cosa a perseverare 'nel
dai primi parenti tratto, si è cadendo peccare e il peccato
. incorrere in difetti, in errori; peccare, essere in colpa. boccalini
fra il difetto e l'eccesso; non peccare né in eccesso né in difetto:
la colpa. campanella, i-n: poter peccare è impotenza, e il peccato è
vizio, malizia. -commetter difetto: peccare, mancare. iacopone, 38-19:
facile, perché mi è dificile il peccare senza pentirmi. bruno, 3-149:
abbondanzia, avendo occasione e comodità di peccare, difficilmente si ritiene. ariosto,
, e guàrti in cotal dì di peccare quanto puoi; però che non si
altre tante sono eziandio le vie del peccare d'intorno ad essi stili. tasso,
. castiglione, 115: avendo da peccare nell'una delle due estremità, men
per non vedere cosa che gli faciesse peccare. = etimo incerto.
orecchi dei ragazzi come un invito a peccare innanzi tempo. -dipingere il bianco
(contrapposto a cadere nel senso di 'peccare '). bibbia volgar.
che egli [il vescovo] segue a peccare in lui, ed a peccare in
a peccare in lui, ed a peccare in quanti sono divenuti già discoli,
maggiore infino al minore generalmente tutti disonestissimamente peccare in lussuria. s. agostino volgar
epicurei, opposegli il saraceni, potevan peccare? giordani, iii-129: chi a
bembo, 7-3-190: nel mezzo del peccare il più delle volte conviene che si
vuole stare senza compagnia di matrimonio per peccare e fare dissoluzioni, di questi voglio
peccati? e se estimeranno sé egualmente peccare se alli privati uomini siccome alli magistrati
burchiello, 199: femina a peccare adamo indusse, / femina ai fie-
. degenerare, tralignare; errare; peccare; dirazzare (anche in bene)
c., 22-4-10: in niuna cosa peccare è proprio di divinità anzi che d'
vallisneri, iii-488: si vede peccare un acre irritante e tormentatore nel sangue
ora se fu lecito a quegli antichi scultori peccare tanto gravemente contro al decoro e al
era, quel sacrilegio... peccare colla morta in casa...;
, perché l'uomo può mancare e peccare, ma non può senza aiuto tornare
ch'io non ti parlo imparte di peccare, / condennar l'innocente, / assolver
che qualor pecchi così, perché vuoi peccare, allora è quando tu sei meno emendabile
8-1-62: e1 padre che permette al figliuolo peccare fa peccato ancora lui, perché è
voi sappiate, amerigo, che il peccare è cosa umana, l'emendarsi è cosa
andato il giovane verso la città per peccare. errato2, agg. tose.
avessero « incaricato » gli atridi di peccare per tutta la comunità, di fornirle il
e in simili altri punti si può peccare, e si pecca talora da alcuni
esporsi a pericolo di morte, che peccare contra il signor suo. leone ebreo,
;... benché, avendo da peccare nell'una delle due estremità, men
potrebbe iddio fare che tu non potresti peccare; ma non vuole sforzare l'albitrio
avere mai avuta la grazia di poter peccare, si consolano a rompere le tasche
legge, al dovere, all'onestà; peccare; tradire; mancare di parola;
, una colpa, un misfatto; peccare, prevaricare, comportarsi in modo non
fello, / che molti credon impune peccare, / se posson pur trovare /
me voglio a te dirizare / e non peccare, credo per cierto / ca de
nella penitenza del cuore ostinata volontà di peccare. leggenda aurea volgar.,
men filice ch'egli è felicitate di peccare: che cioè vuol dire ch'è ria
propone fermamente per innanzi di più non peccare. fiore di virtù, v-34: quando
mente innocente, che si guarda dal peccare per amore della giustizia. bisticci, 3-2
aver per lo più maggior fomite di peccare dei pensieri. menzini, i-85: il
la fornicazione. passavanti, no: peccare col padre o col fratello è incesto,
persecuzione. 12. gravemente (peccare). fra giordano, 191:
vi-140: colui conosce sopra tutti sé peccare, il quale della materia di terra compone
di perdonare non donasse cagione d'oltre peccare. -in senso concreto: atto
massimamente conoscendomi molto debole e frale al peccare. beccuti, i-146: se indugiava
che si abusa delle medesime divozioni a peccare più francamente? -ant. di
siena, v-182: secondo modo di peccare fu colla bocca; imperò che ciò ch'
: trovò... tutti disonestissimamente peccare in lussuria, e non solo nella
questo perché noi rilasciamo i freni del peccare. frezzi, i-n-32: non ebbe
la fronte n'è scritto tutto el nostro peccare. busone da gubbio, 90:
a gelar sotto le nevi, per non peccare in lascivia, essendone gagliardamente tentati.
il galletto: mostrarsi eccessivamente baldanzoso, peccare di presunzione, essere impertinente.
sarpi, vi-3-125: si concede libertà di peccare, si confonde ogni disciplina ecclesiastica e
gramatico eccellentissimo e senz'errori, onde peccare di lesa maestà in prisciano, come disse
-peccare sette volte al giorno: v. peccare. -rimettere il giorno: rimandare il
con teco m'aio a giungiere a peccare. capellano volgar., i-125: sempre
evidente... che crederei di peccare contro la verità,... se
per vergogna e per tema di non peccare. f. f. frugoni, xxiv-950
punito di bellezza, / ritornato a peccare mortalmente / anche col ghiaccio liquido alla
., v-103: io non diedi al peccare la mia gola, acciò ch'io
indipendente. - anche: smarrirsi, peccare. a. f. doni,
. castiglione, 115: avendo da peccare nell'una delle due estremità, men
il consenso è pieno, la volontà di peccare è deliberata. -grave offesa:
-in teologia morale: mortalmente (peccare). fra giordano, 175:
: noi siamo uomini grossolani e sappiamo peccare, ma siamo ignoranti nel mondo d'
s. v.]: 'idealeggiare'. peccare nell'ideale, affettandolo in fatto d'
occasioni di traviar dal diritto e di peccare la gloria di essere illustremente nati,
: quando siamo alla età di poter peccare, ci imbrattiamo l'anima col peccato
, da errore; che non può peccare; purissimo, immacolato, innocente.
peccàbilis (gellio), deriv. da peccare 'mettere un piede in fallo,
impeccabilità, sf. impossibilità del peccare; incorruttibilità, immunità dall'errore.
/ con teco m'aio agiungere a peccare. guittone, 209-8: ahi, ché
. volea pur ire alla città per peccare. guicciardini, iv-300: allegando il
della fede, per poter più liberamente peccare. galileo, 1-2-257: egli quasi
fello, / che molti credon impune peccare, / se posson pur trovare /
: i grammatici nostri, oltre al peccare nello indiscreto e sciocco uso de'gastighi
molto vietamento talora è maggiore incitamento di peccare. cavalca, 9-325: grande incitamento
la natura umana] tutta inclinata al peccare, e rilevarsi non puote sanza la misericordia
più sarà libero, dalla dilettazione di peccare liberato infìno alla indeclinabile dilettazione del non
liberato infìno alla indeclinabile dilettazione del non peccare. lu brano, 2-170
cioè avea trovati nuovi modi e indicibili da peccare e da corrompersi. origene volgar.
, ii-19: è gran disgrazia il peccare, ma l'indurar nel peccato è grande
a. pucci, 4-292: femmina a peccare adamo indusse. boccaccio, dee.
.. gl'inferiori, dee piuttosto peccare nello stile infimo; siccome la tragedia
delio « avendo promesso di non più peccare con la dama evitò la vendetta della
intanto la volontà, da cui dipende il peccare o non peccare, sarà buona,
da cui dipende il peccare o non peccare, sarà buona, ed egli ingiustamente non
spetta. cesari, i-63: il peccare non muta natura, per mutar popoli
panigarola, 2-483: la dilettazzione del peccare mi ha ingombrato e ottenebrato l'intelletto
, 298: se non credi che il peccare sia un'inimicarsi iddio, fuori di
misera donna? -ant. gravemente (peccare). cavalca, ii-215: [
e il male, che è incapace di peccare (un bambino); illibato,
intendo per innocente non uno incapace di peccare, ma di peccare senza rimorso.
non uno incapace di peccare, ma di peccare senza rimorso. niccolini, iii-425:
bene e il male, incapacità di peccare (con riferimento ai bambini, all'età
non necessarie, ma, avendo a peccare, spero che v. a. mi
seguita. l'intemperante sente diletto nel peccare, ma l'incontinente ne ha dolore
considerata come virtù generale; tendenza a peccare contro tale virtù. -con significato generico
aspri, e molto più soliti a peccare nell'umido che nell'intenso. -in
se la natura non può errare né peccare. e se alcuno dicesse, perché ella
dovremo scansarci a fuggire dalle occasioni di peccare, dagli intrichi del mondo, dai
, ad ogni modo non cessarono di peccare e di provocare dio ad ira nello
: li detti demoni non solo hanno fatto peccare li uomini in soddurli a tanto peccato
sforzo. -peccare nelle labbra: peccare in parole. bibbia volgar. [
ch'è labile e transitoria come il peccare. delle colombe, 144:
in tutto a te confesso il mio peccare, / che sanza freno cavalcar contenta
morbide e lascive /... nel peccare già fatto avemo i calli. c
bene questo lavaménto, molto temerebbe di peccare. bibbia volgar., x-345: non
da poter ottenere facilmente il perdono (peccare, errare); scusabilmente, non
la fronte n'è scritto tutto el nostro peccare. novellino, 66 (113)
spezie, come è fornicazione, cioè peccare con femmina libera e voluntaria. firenzuola
. frugoni, vii-400: la sfacciatezza di peccare con tutta la libertà dissoluta della fronte
palesi nel cristianesimo e tanta licenza nel peccare, son costretto ad esclamare e dire:
a farne chiari agevol cosa essere il peccare, e quello essere assoluto da ogni strettezza
le tue sentenze. -trascorrere, peccare nella lingua: peccare in parole.
-trascorrere, peccare nella lingua: peccare in parole. bibbia volgar.
d'intendimento, anzi il rossore al peccare, e poco meno che la livrea
. sono deboli, sono nate per peccare... povere loro! e.
, 298: se non credi che il peccare sia un'inimicarsi iddio, fuori di
che dio vi manda; non vogliate peccare di superbia. -eh! giusto
malagevolezza delle loro materie più agevolezza al peccare, deono essere più degni di scusa
l'agevolezza delle loro materie più malagevolezza al peccare. segneri, ii-592: non poss'
, e che non restano giammai di peccare, adescando l'anime instabili, avendo
avvegna che dopo la morte non possa più peccare, [l'anima] non perde
fiata con gli occhi suoi la sua moglie peccare con un altro,...
di malizia: chi induce altri a peccare. proverbia super natura feminarum, xxxv-1-529
piena consapevolezza e il deliberato proposito di peccare; colpevolmente. cavalca, ii-180:
io non ti parlo im parte di peccare, / condempnar l'innocente, / absolver
di niuna colpa, che abbiamo insegnato peccare agli altri. macinghi strozzi, 1-225
a una tentazione; commettere una colpa, peccare. boccaccio, 1-i-465: ma non
esser, dico, minor male a peccare in troppa mansuetudine, pietà e clemenza
marcia stolidezza aver dio avanti gli occhi e peccare? nomi, 6-68: è propriamente
pentersi o perdonare, / punisce illor peccare. a. alghisi, 1-100: non
disordinati ornamenti e cose materiose a peccare. = = voce dotta,
, perché dicono che non pono più peccare. ariosto, 30-9: tanti n'uccise
matto lungiare, / in d'astener peccare. bartolomeo da s. c.,
tutto di maturare le nostre deliberazioni e peccare più tosto in tardità che in prestezza
e tolgano quanto possano le occasioni di peccare. buonafede, 3-4: posto che
: il timor santo è freno per non peccare, è medicina del peccato e mezzano
.. gl'inferiori, dee piuttosto peccare nello stile infimo, siccome la tragedia
: poiché tacendo e parlando temo di peccare, parmi meglio, ovvero meno male,
, 39- 226: noi possiamo peccare d'utopia, d'audacia, d'ogni
.. studiavasi che egli consentisse con lei peccare. g. villani, 1-25:
, 1-2: come non si può peccare senza l'assenso della volontà, così non
peccati? e se estimeranno se egualmente peccare, se alli privati uomini, siccome alli
1-114: se la lingua non credesse di peccare in tenerità, s'offerirebbe mezana d'
suo arbitrio, peccando, di mezanamente peccare. a. cattaneo, ii-149:
a mancare, demetrio stima minor difetto il peccare nel poco che nel molto. g
, ma che debbano essere disposti a peccare o per troppa o per poca ambizione.
infino al minore, generalmente tutti disonestissimamente peccare in lussuria. ottimo, i-133:
fallare; ingannarsi. - anche: peccare. formula di confessione umbra, v-7-21
nell'iliade, si contenta il poema di peccare nella medesima superfluità, la quale però
'mi- sfare ', che è peccare e commettere alcun male, con ciò
è fiebole e debile, onde la fa peccare. 3. congiungimento carnale,
colle opere alle leggi morali e solamente peccare in difetto d'opinioni religiose. baldini,
[s. v.]: miseramente peccare. -deprecabilmente, deplorevolmente, malauguratamente
1-88): può l'uomo da bene peccare, e di fatto talora pecca,
iniquo; operare malvagiamente, errare, peccare. -anche: recare danno,
, e formasene misfare, che è peccare e commettere alcun male, con ciò sia
o un peccato; agire disonestamente, peccare. anonimo senese, 13:
falsità di quelle menti oscure / farà peccare il preside romeno, / credendo mitigar
manna ad ogni modo non cessarono di peccare e di provocare dio ad ira nello
lei a modo come volesse con lei peccare. dominici, 1-160: esso maestro rispuose
cavati dalla storia... sogliono peccare di severità e di monotonia. berchet,
che commettiamo, come far male, peccare, usare vizi e simili. ser giovanni
fronte n'è scripto / tutto nostro peccare. domenico da prato, lxxxviii-1-498:
morbide e lascive, / che nel peccare già fatto avemo i calli.
, xxviii-305: dovemo noi guardare di peccare e di stare in morte di peccati,
perdita della grazia; che induce a peccare; peccaminoso. -anche: mortale (un
fronte n'è scripto / tutto nostro peccare; / quel che, 'n ascus'el
e di già, per l'ostinazione nel peccare, ritenuto dallo spirito della insensibilità,
lo cominciò a motteggiare per inducerlo a peccare con seco. a. pucci, 4-269
siena, v-182: secondo modo di peccare fu colla bocca; imperò che ciò
mori stimano che sia quello che fece peccare adamo. pagni, 193: questa
macchie. cesari, i-63: il peccare non muta natura per mutar popoli né costumanze
. fra giordano, 7-99: il peccare de'peccatori non è ricadere, anzi
). - congiungersi, fare, peccare contro natura: praticare l'onanismo o
negligenterete voi. 4. intr. peccare di negligenza. redi, 16-v-38:
cospetto di un'occa- sion lusinghevole ai peccare. fr. serafini, 33: io
è fiebole e debile, onde la fa peccare. monte, ii-398: radice e
io non ti parlo in parte di peccare: / condempnar l'innocente, / absolver
peccato pecca due fiate e apparecchiasi di peccare quegli ch'aiuta lo nocente e massima-
sia il non poter l'uomo non peccare. tommaseo, 21-721: grande riguardo
/ en lei, ch'a non peccare / la ten sì conoscenza, / com'
comperandosi come prezioso il desiderio medesimo di peccare. rosa, 7: e la
dipartirsi dal giusto, dalla verità; peccare. ariosto, 17-3: che d'
è, per conseguenza, occasione di peccare. giovanni dalle celle, 4-2-11-7: il
modo [è] per occasione di peccare, ma non fu intenzione dell'adulatore
è quel pericolo che c'induce a peccare. se induca frequentemente, si chiama
. -con riferimento a dio: peccare (anche in relazione con un compì
al alcuno niuna offensione o cagione di peccare, ché non sia vituperato il nostro
riferimento a dio, alla sua legge: peccare. bianco da siena, 28:
che ciascuno sembra continuamente in procinto di peccare di omosessualità seco stesso. comisso,
morte per povertà e fallo disperare e peccare per molta malinconia. bibbia volgar.,
fronte n'è scritto tutto el nostro peccare: / quel che nascusi a letto
prima sede, si concede libertà di peccare, si confonde ogni disciplina ecclesiastica e
-custodire gli orecchi: evitare di peccare con il senso dell'udito, preservandosi
e saluta arrivabene; raccomandandogli di non peccare col suo giacinto perché potrebbe traformarsegli in
. proverbi toscani, 224: il peccare è da uomini, l'ostinarsi è
3-218: perché è differente il verbo 'peccare 'nel presente dello indicativo dal futuro
panigarola, 2-483: la dilettazzione del peccare mi ha ingombrato et ottenebrato l'intelletto
. adamo ed èva, prima di peccare, non facevano nulla. nel paradiso
non conoscendo noi la virtù del non peccare, non ci crediamo commettere peccato veruno
degli ornamenti vistosi. -tentazione di peccare. 5. bernardino da siena,
quali tu desti ad altri alcuna cagione di peccare. giuseppe flavio volgar., ii-32x
... peccò e fece il marito peccare, acciò fusse partecipevole dello errore.
), discostarsi dai precetti divini; peccare contro dio; ribellarsi a dio (
, 62-18: i buoni si guardano di peccare per amore della vertude, i malvagi
il male. = deverb. da peccare. pècca2, sf. ant
peccabilissimo). che è soggetto a peccare, incline al peccato. filippo
..: troppo soggetto a moralmente peccare. 2. che deriva dal
), agg. verb. da peccare (v. peccare). peccabilità
verb. da peccare (v. peccare). peccabilità, sf. condizione
di chi è peccabile, possibilità di peccare o di errare. tommaseo [s
-incline o esposto o soggetto a peccare. f. f. frugoni,
-inis, nome d'azione da peccare (v. peccare).
nome d'azione da peccare (v. peccare). peccante (part
peccante (part. pres. di peccare), agg. che pecca
sua innocenzia perseverino e i peccanti di peccare si rimangano. bibbia volgar., x-471
peccao, v. peccato. peccare (ant. pecare), intr.
, 62-17: i buoni si guardano di peccare per amore della vertude, i malvagi
battesmo. cavalca, 9-327: conciossiacosaché peccare sia da dio dilungarsi e sia lordarsi
di dio (che non è altro peccare, come dice santo ambruogio, che trapassare
1-88): può l'uomo da bene peccare, e di fatto talora pecca,
una volta. segneri, iii-2-58: peccare... è... volere
pecchi. pascoli, 1144: per non peccare contro i miei fratelli, / contro
a farne chiari agevol cosa essere il peccare. s. caterina da siena, iii-80
, iii-80: umana cosa è il peccare, ma la perseveranzia nel peccato è cosa
dimonio. bellincioni, i-242: nostro uman peccare è pien d'orgoglio, / al
ebbi contesa fu che non si possa peccare né pur venialmente senza qualche cognizione di
matrimonio, fornicare (anche nelle espressioni peccare carnalmente, in lussuria, per amore
/ con teco m'aio a giungiere a peccare. dante, inf., 30-40
maggiore infino al minore generalmente tutti disonestissimamente peccare in lussuria. s. bernardino da
di dio che tutti costoro che volevano peccare con questi angioli diventaro quasi senza sentimento
ii-146: ogniuna di quelle donzelle potea peccare e ricrearsi con chi più le piaceva
2-524: non ho alcuna intenzione di peccare, come dite voi, con la ragazza
; va, e non volere più peccare ». cesari, 6-59: era
, qualche vedovella, onde non abbiano a peccare. bacchetti, 13-406: quando fui
con lui, non pensai più a peccare, anzi, avrei voluto non aver peccato
ad avere tali fantasie e a peccare in umore di strologhe. -avere
., 7-10 (1-iv-657): dovendo peccare nella legge da me medesimo fatta
che gli uomini s'inchinano a peccare e che la natura e la usanza non
crescono gli sventurati consigli di peccare. -barare al gioco.
conoscerla ancora bene, non temevo di peccare contro i suoi comandamenti.
che ne le nostre operazioni si potea peccare e peccavasi nel troppo e nel poco
altra è un equivocare, ch'e poi peccare in logica. botta, 6-i-460:
a discernere gl'innocenti dai rei e peccare più di troppa fiducia che di scambievole diffidenza
recinto d'una città, si può peccare contro il verisimile vostro? pascoli, i-37
cosa essere più utile che in alessandro peccare. guicciardini, 2-1-194: il duca
io ero briaco: occasione sufficiente a peccare. muratori, 8-ii-250: i grammatici nostri
: i grammatici nostri, oltre al peccare nello indiscreto e sciocco uso de'gastighi,
di satana, fate che non cominci a peccare d'irregolarità. e. cecchi,
.. gl'inferiori, dee piuttosto peccare nello stile infimo, siccome la tragedia
maggiore o minore riprovazione per il loro peccare contro le regole. piovene, 7-219
ostante ogni riguardo il sangue venisse a peccare in quantità, non v'ha dubbio
lunghi che aspri e molto più soliti a peccare nell'umido che nell'intenso.
con l'oggetto interno, nell'espressione peccare peccato). bartolomeo da s.
l'uom ladro. = lat. peccare, probabilmente denom. da * peccus
della grazia altrui, l'ostinazione nel peccare, l'impenitenza finale). carducci
. -con metonimia: causa di peccare. loredano, 3-59: adamo.
= lat. peccàtum, deriv. da peccare (v. peccare). peccatóra
, deriv. da peccare (v. peccare). peccatóra, si. ant
-òris, nome d'agente da. peccare (v. peccare). peccatrice
agente da. peccare (v. peccare). peccatrice (ant. peccatrìx
in stato di peccato, incline a peccare (con riferimento a un soggetto femm
eccles., perf. del lat. peccare ^ 2 persona), propr.
i-439: fa un grande invito al peccare chi dice di aver peccato, dando
allo schiantarne pure un ramicello oltre al peccare in ciò violando la sacra cosa che
1-113: umana cosa a tutti ène il peccare, / angelica virtute il penitere,
avevano fermo proponimento di mai più non peccare. testamento di lemmo di balduccio, 1
1-88): può l'uomo da bene peccare,... ma, per
perdonate, di mai più in ciò non peccare, anzi farò sempre come io a
possono fare... pericolare o fare peccare molte anime mortalmente. aretino, 22-31
siena, iii-80: umana cosa è il peccare, ma la perseveranzia nel peccato è
avalca, ii-60: grande male è peccare, peggio è perseverare. fiore di
giovanni crisostomo volgar., 1-1-196: peccare umana cosa è, ma perseverare ne'
e sì in fare uno micidio potrà peccare più assai l'uno che l'altro;
/ se nella lingua pecco, io vo'peccare / per non calcar la pesta degli
, corruzione morale; che induce a peccare. passavanti, 185: sentendosi costui
determina corruzione morale; che induce a peccare; vizioso, moralmente corruttore. boccaccio
uno viatore che 'etiam'nel parlare non potrebbe peccare, come piamente si crede della vergine
tutta quanta / per l'offese del peccare. tristani, lvi-188: misero peccator
santo in tal modo che poscia non pottero peccare. abbracciavacca, xxix-28: vorrial sapere
, perché gli levò l'occasione di peccare di nuovo. mazzini, 29-288:
cosa essere più utile che in alessandro peccare. carmeni, lx-1-237: costui pietosamente
-incappare il piede alla pietra: errare, peccare. cassiano volgar., i-20 (
che ne le nostre operazioni si potea peccare e peccavasi nel troppo e nel poco
: un cravattaio e un dolciere possono peccare di vanità a lor piacimento e nessuno s'
e per invidia li tentò e feceli peccare e mangiare il pome vietato e rompere
e per invidia li tentò e feceli peccare e mangiare il pome vietato. iacopone
volgar., 1-1-32: ci affatichiamo per peccare e pognamo studio di trapassare li comandamenti
pallavicino, 10-i-114: reputo che al peccare non si richiegga quell'evidenza della legge
alcuna... né desiderio di peccare né eziandio possibilità di peccare. castelvetro,
desiderio di peccare né eziandio possibilità di peccare. castelvetro, 8-2-353: si possono
maggiore infino al minore generalmente tutti disonestissimamente peccare in lussuria... in tanto
. guittone, ix-48: a non peccare / la ten sì conoscenza, /
in tal modo che poscia non pottero peccare. iacopone, 24-52: vedea i garzuni
cui è tolto la potestà di poter peccare. c. garzoni, lu-12-371: trovandomi
amor matto lungiare, / ni d'astener peccare. -con riferimento a soggetti astratti
come posso fare io questo male e peccare nedo signore mio? donato degli albanzani,
, sono deboli, sono nate per peccare., povere loro! gozzano, ii-145
morale cristiana, inclinazione o abitudine a peccare). -anche: condizione di chi
una volta se ha proposto in lo animo peccare, quan- tonché li manche causa,
: se voi avete sì gran paura di peccare, perché peccate protervamente, ribellando a
ogni altro male, prima che tornare a peccare. pinamonti, 195: quello che
il cuore dal petto che lasciarlo giammai peccare in desideri pregiudiziali alla sua onestà e
constrignereb- be, presciendo, veruno a peccare. b. segni, 11-87: consegue
falsità di quelle menti oscure / farà peccare il preside romano. s. maffei
quella grandezza per cui s'induce a peccare sia maggior bene che non dio. conviene
ogni altro male prima che tornare a peccare. = voce dotta, comp.
volontà divina espressa dalla legge religiosa; peccare. bibbia volgar., iv-363:
7. indurre una persona a peccare. elucidano volgar., 109:
, quando, cresciuta la libidine del peccare, si disprezza eziandio la legge.
della iniquitade, cioè la disposizione del peccare per acconsentire troppo al corpo e leva
non si estremano con estremi vizi a peccare. vasari, 1-3-3: quando io
, verrebbe secondo la detta sposizione a peccare nella domanda del principio, con suppor nell'
nui mortali a tutti li tempi proclivi al peccare, così dobbiamo essere solliciti per le
. fra giordano, 7-98: il peccare de'peccatori non è ricadere, anzi
la grazia, ma lassa la pronità di peccare venialmente e mortalemente. ibidem [tommaseo
peccato del primo padre siamo proni al peccare e cadiamo nel peccato. battista da
in tutto quella prontezza e facilità di peccare, pure era in effetto molto diffidi cosa
è la natura umana tutta inclinata al peccare e rilevarsi non puote sanza la misericordia
d'ingannarci con trovare qualche via di far peccare l'uomo per quelle cose medesime che
cent'anni fa è un correre rischio di peccare contro dante, contro il medio evo
in partic. esporre al rischio di peccare. s. giovanni crisostomo volgar.
se voi avete sì gran paura di peccare, perché peccate protervamente, ribellando a
o la protervia degli uomini dal peccare, convenne che le pene di esso
, cioè che non vi ho consentito a peccare, ma ho li peccatori ripreso arditamente
passavanti, 113: maggiore peccato è peccare in pruova e per certa malizia che
non prova se non che l'uomo col peccare s'annienta. imbriani, 4-26:
, 60: il peccatore che ritorna al peccare dopo la confessione è cane che ritorna
.: l'inclinazione della persona a peccare. zanobi da strata [s.
allo schiantarne pure un ramicèllo, oltre al peccare in ciò violando la sacra cosa che
, 54: per non far colà peccare, / di vin punte non rasciughe;
pellico, 2-345: credo di non peccare domandando a te ciò che brami ch'
, 10-05: recammo quel popolo a peccare e a seguitare i vizi e 'peccati
natura. pallavicino, 10-i-130: a peccare si richiede la cognizione dell'ultimo fine
recinto d'una città, si può peccare contro il verisimile vostro?
dei sogni, nella quale senza attualmente peccare si accarezzano desideri che nessuno oserebbe confessare
maggiore o minore riprovazione per il loro peccare contro le regole. tornasi di lampedusa,
savonarola, i-80: solo dio non può peccare perché lui è la regola e la
confessione e la penitenza, ritornando a peccare. -anche so- stant.
/ con teco m'aio agiungere a peccare. intelligenza, 52: andromada..
per vergogna e per tema di non peccare. redi, 16-hi-313: si moveano
, perché gli evo l'occasione di peccare di nuovo, non v'essendo il
male e crucciasi contra sé per non peccare. s. caterina da siena, i-84
: ogniuna di quelle donzelle po- tea peccare e ricrearsi con chi più le piaceva e
ibidine riflessiva, perché naturalmente si vorrebbe peccare dagli uomini affatto corrotti con l'autorità
il benessere, riguardandoli dai pericoli di peccare. d'annunzio, iii-2-147: guai
spiacevole. segneri, iii-2-62: per peccare non mi riguardo dal condannarmi ad una
-per anton. assol. smettere di peccare laude cortonesi, 1-i-128: gran rugiata
sanza impedimento e sanza rimordiménto di coscienzia peccare. boccaccio, dee., 1-2
maggiore infino al minore generalmente tutti disonestissimamente peccare in lussuria, e non solo nella
chiodi delle croci. -per simil. peccare di nuovo (con riferimento alla morte
intendo per innocente non uno incapace di peccare, ma di peccare senza rimorso. b
uno incapace di peccare, ma di peccare senza rimorso. b. croce,
concepire quanto rinforzisi l'antica consuetudine di peccare? g. gozzi, i-n-150: così
intr. (ripècco, ripècchi). peccare di nuovo, peccare ancora;
). peccare di nuovo, peccare ancora; ricadere nel peccato dopo
, con valore iter., e da peccare (v.).
vedesse che altri non va, potria peccare mortalmente. -ricalcitrante (un animale
ae'monaci, 92: la cagione di peccare è doppia, cioè dell'opera e
colei, la qual s'induce a peccare, vi s'induce, dice ella,
a fame chiari agevol cosa essere il peccare, e quello essere assoluto da ogni
caldamente gl'inviti e gli stimoli e peccare, mai non debbon far cosa che
vecchi amori mi ritentavano e tornavo a peccare, un po'di pudore mi restava:
alle porte del settentrione. -ostinazione nel peccare. segneri, iii-3-126: questi sono
sommo prò ci riuscirebbe l'impossibilità di peccare, così è gran beneficio di dio qualunque
dio qualunque difficoltà che può ritrarci dal peccare. c. dati, 4-138:
e tolgano quanto possano le occasioni di peccare. voi volete i giuochi rovinevoli,
. perché soltanto chi volle ostinatamente non peccare sarà degno un giorno di accorgersi di
li detti demoni non solo hanno fatto peccare li uomini in soddurli a tanto peccato
sua podestà che non solamente li facea peccare..., ma sé e
morte per povertà e fallo disperare e peccare per molta malinconia. boccaccio, dee.
grazia abi umilitate, / e da peccare guàrdate se voi securitate. bernari,
1-313: chiunque pecca, pecca perché vuol peccare; chi non lo sa? contuttociò
giorno la pudicizia, fosse traboccata a peccare con un suo guattero simile a graziuolo?
signor, son stata in santimonia senza peccare, né manco ho provato malore affanno
significare che finché uno vive è soggetto a peccare. p. petrocchi [s.
come tutti gli altri, soggetti a peccare 'un santo! 'un santo!
d'intendimento, anzi il rossore al peccare. a. verri, ii-340: qui
romani dell'infame godio, perché fece peccare gli altri, che per il peccato ch'
con l'intento di indurre qualcuno a peccare). pallavicino, 10-iii-79: lo
partic.: commettere una colpa, peccare; tenere un comportamento biasimevole, immorale
è fiebole e debile, onde la fa peccare. dante, par., 4-21
vecchi amori mi ritentavano e tornavo a peccare, un po'di pudore mi restava:
e schiavi / d'ogni vizio del peccare. panigarola, 1-172: chi è
stato ad altrui di mal'esempio per peccare, dovea ancora esserlo dibuono per emendarsi.
e sporchi atti eccitano a tutti al peccare. -per estens. in modo
respingere le tentazioni, le inclinazioni a peccare. iacopone, 62-12: per gran
): non conoscendo noi lavirtù del non peccare, non ci crediamo commettere peccato veruno
la fronte n'è scritto tutto el nostro peccare. del della sua di
442: se non ti guardi di peccare, queste spie ti accusano...
la compagnia che mi desti mi fece peccare. » or odi bella scusa che
ii-113: se io vedessi co'miei occhi peccare in laide e disoneste cose quelli che
così si darebbe materia agli uomini di peccare, e anche non dovesse loro giovare la
volo, vinti di mala consuetudine di peccare, adombrati di tenebre, sbanditi e
e schiavi / d'ogni vizio del peccare. bandello, ii-1015: se de l'
: ben potrebbe iddio fare che tu nonpotresti peccare, ma non vuole sforzare l'albitrio che
201: non è niuno che voglia peccare contra dio, quantunque tutti pecchiamo non
in grazia abi umilitate, / e da peccare guàrdate, se vói securitate.
, 193: in due modi interviene di peccare: cioè, prendere il falso,
al giusto, ma a quelli che vogliono peccare. g. bersano, 358:
di dio. non dèi tu però peccare e guatare a quello essemplo; imperocché questi
il corpo e levargli il desiderio del peccare. saraceni, i-305: levatosi il cibo
uno smarrimento e un ritrovamento; un peccare e un pentire. b. croce
sono i soli affricani che assassinano per peccare e che all'amicizia di dio antepongono
narrò. segneri, ii-104: giunge a peccare tanto animosamente che smaschera le sue colpe
continuo, e sempre maggiore, di peccare egli medesimo contro il proprio ideale; lo
2. figur. cadere in tentazione, peccare. calzabigi, 151: le fanno
maggiore infino al minore generalmente tutti disonestissimamente peccare in lussuria, e non solo nella
vincono e le occasioni e le commodità del peccare. pallavicino, 1-164: è manifesto
ettemo, non guardare / al continovo peccare; / vogli farci perdonare / con tua
tutta quanta / per l'offese del peccare. 9. superare di gran
ogni volta che noi staremo ostinati nel peccare, non ci resta altro che sommergerci nell'
, comperandosi come prezioso il desiderio di peccare. a. verri, i-204: il
prime ad avere tali fantasie e a peccare in umore di strologhe, fecero questa
senso sottoposto alla colpa, non poteva peccare. 8. esposto ah'invidia
al peccatore, cioè dargli la voluntà di peccare; e questa durezza non fa dio
deità deformi e riti ho fatto eziandio peccare molti altri e a molti sono stato ca
, sozzità del corpo, maestra di peccare, più durissima che altra ne- cessitade
/ secondo le ca'on del lor peccare. b. davanzati, 1-88:
guittone, 29-200: non è già bon peccare, / ma bon vizio spegnare.
me voglio a te dirizare / e non peccare, credo per certo / ca de
voglio a te dirizzare / e non peccare, credo per certo / ca de te
sepellitisi a gelar sotto le nevi per non peccare in lascivia, essendone gagliardamente tentati.
in tal modo che poscia non pottero peccare. iacopone, 43-155: lo spirito santo
lo ben e voraveno vivere senza fin per peccare senza fin. medesimo con una specie d'
e sporchi atti eccitano a tutti al peccare. de roberto, 422: credi forse
, che è tratto dai pericoli di peccare materialmente, si spunta col rammentarsi che
ostante ogni riguardo, il sangue venisse a peccare in quantità, non v'ha dubio
xxviii-305: do- vemo noi guardare di peccare e di stare in morte di peccati,
all'unisono è di per sé un peccare di antisemitismo? -di per sé potrebbe non
bruciato, stilettato, svenato che mai peccare. guerrazzi, 2-452: il prediletto re
le sue bestie. -istigato a peccare. s. gregorio magno volgar.
busi, 2-579: quando s'incomincia a peccare, l'uno viene di po'l'
che voi usate, ogni volta vi fanno peccare mortalmente. guadagnali, 1-i-21: fossergli
estens. trascinato al male, indotto a peccare. guiniforto, 180: lussuriosi,
a farne chiari agevol cosa essere il peccare, e quello essere assoluto da ogni
. girolamo da siena, ii-80: peccare con tutti e'sensi, prevenire alla
sono molto superstiziosi nel mangiare, e nel peccare larghi, e senza freno. campanella
che sordello 'avendo promesso di non più peccare con la dama evitò la vendetta della famiglia
. talora accrescono gli sventurati consigli di peccare. -abitato da persone malvagie.
, se la lingua non temesse di peccare in temerità, ardirebbe palesare il fuoco
uomo a trasgredire la legge morale o a peccare prospettandogli piaceri o vantaggi (il demonio
predestinazione e della necessità irrespirabile di non peccare. -con valore attenuato: atteggiamento
timorato di dio che non parlava per non peccare. pavese, 8-96: dicono delle
impiegando alcuni secondo di distrazione, significa peccare di sodomia nei confronti di un tir
, non conosce mai l'uomo di peccare. tassoni, iv-1-49: veggano gli
1-279: il giudeo altresì non gli pare peccare a torre usura in certo modo.
., 4-355: io arbitro il consolo peccare, il quale simulando sé di proporre
: per ogni tempo che l'uomo può peccare, per quello tempo el può meritare
coll'esercito grande, per divorarci e farci peccare e tralipare. aretino, 27-i-1-175:
vedrai in quelli che non sanno che peccare si sia. bandello, 1-55 (i-630
.. gl'inferiori, dèe piuttosto peccare nello stile infimo; siccome la tragedia
vecchi amori mi ritentavano e tornavo a peccare, un po'di pudore mi restava
, conv., iv-vi-13: si potea peccare e peccavasi nel troppo e nel poco
adimpretare: / conteco m'ajo aggiungere a peccare. dante, infi, 6-115:
siena, v-171: umana cosa è il peccare, ma la perseveranzia nel peccato è
primi parenti tratto, si è cadendo peccare, e il peccato commesso difendendo nascondere
di dirvene il vero, temendo di non peccare in vanagloria. s. caterina da
: pochissimo può l'animo stare sanza peccare venialmente; questo dico de'più santi omini
molto vietamente talora è maggiore incitamento di peccare. statuto dell'università e arte detta
sì amata, che la cupidità del peccare sia vinta per la dilettazione della giustizia
respinge le tentazioni, le inclinazioni a peccare. 5. caterina da siena,
più vizi morali, che è incline a peccare seggiata stimolante prima del pranzo,
: e dunque non eravamo noi vincolati al peccare per il fatto stesso che eravamo vivi
: e dunque non eravamo noi vincolati al peccare per il fatto stesso che eravamo vivi
angustia e alla graziosaggine, sino a peccare per eccesso di finezza. great attractor