tante punte spinose, ah, non paventi, / che traggon da la man purpuree
foscolo, 1-376: o bennato! e paventi? o con l'imbelle / turba
'ncette / temi gli stra- falcion, paventi i balzi, / gettati a i cambi
bellicoso cavalier tidèo, / di che paventi? perché guardi intorno / le scampe
dicea, che piagni? a che paventi / cangiar col cielo, ah semplicetto,
, 1-18: ciò intendi e non paventi. -unito ai verbi essere, divenire
4-17: come verrò, se tu paventi, / che suoli al mio dubbiare esser
/ ch'osi rider di te, costui paventi / l'augusta maestà del tuo cospetto
/ che non senza ragion temi e paventi. / l'invidia che 'n altrui spesso
tutti suoi parenti / altri il fan per paventi / altri per vezzi ed altri per
i'dicea fra mio cor: perché paventi? / ma non fu prima dentro
me: « non vo'che tu paventi; / lasciali digrignar pure a lor senno
né per venti / fanghi neve o paventi / o se ti doglion di fatica tossa
disse, e dormigliosa, / che paventi? che miri? i'son la luna
: « come verrò, se tu paventi / che suoli al mio dubbiare esser conforto
venti, / fanghi, neve o paventi, / o se ti doglion di fatica
(i-135): par che il ciel paventi, e a terra vada / solo
164-8): come chi suo gran mal paventi e garra. sassetti, 2-12:
tasso, 13-i-328: né 'n petto giovenil paventi amore, / né ceda nel suo
xxii-811: ah! mia nice, se paventi / della giovine tua nuora / la
per venti, / fanghi, neve o paventi, / o se ti doglion di
più che gli effetti, la cagion paventi / di tue sciagure. manzoni, pr
per venti, / fanghi, neve o paventi, / o se ti doglion di
., 21-135: non vo'che tu paventi; / lasciali digrignar pur a lor
disse, e dormigliosa, / che paventi? che miri? i'son la luna
più forse che non dèe, par che paventi. -dichiarare, intimare (la
temi il mormorar del vento? / dunque paventi 11 tempestar del mare?
avaro, / né di morte crudel paventi scempio. ercole bentivoglio, 1-348:
né per venti, / fanghi neve o paventi / o se ti doglion di
: tante punte spinose, ah, non paventi, / che trag- gon da la
, 7-42: solitario cammino in van paventi. metastasio, 1-i-20: il suo sdegno
chiude. / ciò intendi e non paventi. -con riferimento a cose o
ch'osi rider di te, costui paventi / l'augusta maestà del tuo cospetto.
altro mai non v'è che le ninfe paventi, / fuggite, o belle ninfe
dissi: « come verrò, se tu paventi, / che suoli al mio dubbiare
i'dicea fra mio cor: « perché paventi? ». leggenda di s.
: entri il servo alla grotta e non paventi: / ivi troverò ampolle, una
, argea, / abbracciarmi, e paventi. palazzeschi, 1-535: ch'egli medesimo
avermi acceso fino all'inverosimile, ora paventi nel porre ad esecuzione il proprio disegno
: ho pensier'ch'assai mi dàn paventi. bartolomeo da s. c.,
venti, / fanghi, neve o paventi. dante, xxi-20: de la
le genti, / paion pien di paventi. la spagna, 18-7: ave la
i'dicea fra mio cor: « perché paventi? » / ma non fu prima
: non te ce lassano entrare: iurato paventi presente / che nullo ce pò transire
/ ch'osi rider di te, costui paventi / l'augusta maestà del tuo cospetto
parenti; / altri il fan per paventi, / altri per vezi et altri per
solchi vigile adergono / la speme d'ariste paventi / tutt'oro a'raggi canicolari.
/ ed ho pensieri ch'assai mi dàn paventi, / perché lo terzo mostrami in
l nemico. morone, 119: non paventi, aron, che non ricada /
riparo non fate sì che ogni malvagio paventi di abusar per sì reo modo della
, / par ch'i regni sfidar nulla paventi. marino, 2-i-51: ecco ralcide
bonarelli, xxx-5-129: tu, che non paventi / saettume d'amor, tu vanne
/ e che ovunque è ragion, paventi e fugi. beccari, xxx-4-303: in
bellicoso cavalier tidèo, / di che paventi? perché guardi intorno / le scampe
vedute non aveva, in tanto tremore e paventi si puose chenon trovava luoco dove nascondere si
lupis, 357: un cavallarizzo, che paventi al saltellar di un destriere,.
so intendere come non ci sia chi paventi che, sendo quei di chio e
ciò non bastasse per tagliarlo, dopo che paventi segnato colla pietra toccherai essi segni e
silvestre / ch'ogni consorzio uman par che paventi. bizzarri, 30: è possibile
andreini, 117: e pur temi e paventi? / deh, fa'ch'ornai
/ che di tant'alta impresa non paventi? / quale isnodata lingua ha tanto ardire
] avrà le corna, / non paventi il nocchier da lido il legno / spinger
/ lasci le patrie sponde / e paventi solcar tumide vie. menzini, ii-289:
, / chi ti tiene? chi paventi? / sprezza il dolore e la vigliaccheria
'ncette / temi gli strafalcion, paventi i balzi, / gèttati ai cambi.
istrepito di bacino o di testi si paventi, e per questo modo agli