. mctastasio, i-163: allor che paventa / la nostra libertà l'ultimo
2-194: i plausi ode e paventa / l'appiattato straniero; e,
non s'arretra la fera e non paventa / ma valle incontro, ed a sbranarla
buio manto / del cielo, ognun paventa essere infranto. alfieri, i-70: mi
. salvini, 39-i-22: chi troppo paventa, a guisa della senile, e
anima casta / vive contento e non paventa inopia. = lat. castus '
/ dove già cadde, o di cader paventa. goldoni, iii-12: -le
langue il corpo, e 'l core / paventa; ond'io riposo e pace chero
cinghianvi il collo. i plausi ode e paventa / l'appiattato straniero.
pien di furia suo coraggio / chi non paventa naturai dannaggio. trattato d'amore,
molza, ix-575: l'alma che ciò paventa e spesso mira, / né schermo
dole. / tra paura e dolor paventa e langue, / teme accostarsi e dipartir
, / onde fin d'ora il cor paventa e trema? marino, vii-366:
... non disceme e non paventa il rischio. alfieri, i-220: [
sen cresce il furore. / così or paventa ed or desia che tocchi / a
di cielo / non teme ecclisse e non paventa occaso. lemene, xxx-5-213: con
pesaro. foscolo, iv-410: parini paventa di essere cacciato dalla sua cattedra, e
grifagno assale, / innanzi al predator paventa e erra. -esitare, titubare
il mondo più dei, né più paventa / scure sacerdotale armento o gregge
passa, / perché l'ira del ciel paventa e teme, / che spesso ai
/ del suo futuro mal trema e paventa, / perché una fiamma, ch'è
: che fa catapulta; freme, paventa, alza le zampe di dietro, in
/ benché insensibil sia, gemme e paventa. cesarotti, ii- 237:
: però che tutto 'l mondo ti paventa; / in corpo credo fìglinti le volpe
quando la fortuna suol gridare, / paventa quel che non ha fermitate.
grifagno assale, / innanzi al predator paventa et erra. l. adimari, 146
, xxx5- 21: temi pur e paventa; / che guardia più sicura / non
benché austro la scuota, / non paventa cader la quercia immota. mascheroni,
-raro. che non teme, che non paventa qualcosa o qualcuno. g.
avventa, / che imperterrita attende e non paventa. moretti, ii-83z: un cane
5-225: era un po'come quando si paventa che colui che ti è al fianco
più perfetto. casti, vi-236: paventa il mio furor: impunemente / non mi
g. ferrari, ii-72: il credente paventa esseri che non esistono, si prostra
vostre interpretazioni? niccolini, ii-389: paventa / infievolir col periglioso esame / l'
testa, / il cavalier per questo non paventa / e con la spada il petto
fiore eletto / nutrir, che non paventa iniquo gelo. fenoglio, 1-216: la
ho l'anima così inorridita che la lingua paventa di proferire quei parricidi..
battista, iv-137: mentre nulla paventa e nulla crede, / tra presagi
estivi soli, / languido struggitor raggio paventa. pananti, ii-6: tu sei vero
sdruccioli, un tempo usati, ma paventa / i luttuosi esempi / di tal
è breve, / e l'ingegno paventa all'alta impresa, / né di lui
la sferza magistrale / il timido scolar paventa almeno, / e ritira la man
appressa il conseguir merzede, / triema e paventa più l'alma meschina. sanuclo,
buio manto / del cielo, ognun paventa essere infranto. 2. combattimento
se no gli manca il fiato e paventa il tiro secco. -star contento alla
lenta; / l'atro destino d'ercolan paventa / l'umil resina. / meco
, / il vostro cuor scontento / paventa naufragar. marinetti, 2-i-454: fu
, vi-1-140 (13-8): chi paventa e dotta sua visèra, / al mio
. buonarroti il giovane, i-259: paventa di più cose, più sospetti /
è risospinto, e non per ciò paventa, / anzi le voglie sue si fan
. ciro di pers, 3-137: non paventa più l'artica gente / dal nevoso
crisi politica o sociale e che si paventa foriera di eventi funesti e, in
alzato sovra il regno delle nubi non paventa simili percosse. ciro di pers,
... /... forse paventa / chiusa restar nel puzzolente corpo /
perché alcuna orrida e faticosa impresa non paventa. -che denota terrore o ne
arma, / ché la sua povertà nulla paventa: / nuda si, ma contenta
impaurito; atterrito; inorridito; che paventa il verificarsi di qualcosa; che ha timore
non temere il tuo adversario: / paventa il mare, ché già fuorte navi /
arma, / ché la sua povertà nulla paventa: / nuda sì, ma contenta
quanto è formidabile l'inghilterra, tanto meno paventa le forze degli esteri. dottori,
battaglia il pericolo per chi grandemente il paventa: ma impenetrabile scudo è l'ardire
non sale, / ché l'altezza paventa e fassi smorto, / pur io nel
alzato sovra il regno delle nubi non paventa simili percosse. menzini, ii-122:
127: il gran dio punitor de'rei paventa / e va'quanto più puoi dal
: solo il vero e grande artista non paventa il comune e il 'banale '
, / né d'esser ritenuta ornai paventa. loredano, 1-102: dalla ruggiada
buio manto / del cielo, ognun paventa essere infranto. pratesi, 5-483: ora
terra debole e principalmente la rossa; paventa la creta. pecchi, 14- 138
i-586: quando la fortuna suol gridare / paventa quel che non à fermitate. dante
è degna, / sì che non ne paventa. idem, inf., 4-17:
strettezza ne per la solitudine del luogo si paventa. giusto de'conti, ii-89:
il conseguir merzede, / triema e paventa più l'alma meschina. straparola, 3-3
, 16-38: ancor del danno suo paventa e trema / lo stuol che de'
la mia rivai, per lei / paventa e trema: io ne farò vendetta /
non mi fido, / ché il cuor paventa a sì sublime impresa? petrarca,
vita è breve / e l'ingegno paventa a l'alta impresa, / né
ho l'anima così inorridita che la lingua paventa di proferire quei parricidi, quei sagrilegi
sordida lega eli'è; / però paventa neu'esporla a esame. niccolini,
volte peccato insieme e ancora ella ne paventa. monelli, 2-524: non ho alcuna
, / e l'avido desio / paventa il tuo finir. algarotti, 1-ix-310:
vita è breve, / e l'ingegno paventa e ralta impresa, / né di
. v. j: 'pirofobo': chi paventa il fuoco. pirofòrico, agg
affettivo. loredano, 2-i-57: non paventa gli orrori del sepolcro, o figliuolo
ch'ogni augurio è triste a chi paventa / e felice a chi ardisce. berchet
quando egli [cristo] si contrista e paventa e suda il sangue e prega il
/ smania crudel mi assale? / paventa il mio furor: impunemente / non mi
potenti i nemici, il giusto non li paventa, sicuro nella propria coscienza '.
morso di can questi [il leone] paventa. carducci, iii-4-228: la lupa
cercando pasto tra l'anime, e sempre paventa le fiamme, benché vi sia rilegato
fu tolta, / tra nodi rientrar paventa e teme, / e nel petto squarciato
nasconde il suo volto:... paventa quello sguardo fisso e severo che deve
fischio / le russe vele, e ne paventa il trace. botta, 6-ii-393:
è risospinto, e non per ciò paventa, / anzi le voglie sue si fan
ho l'anima così inorridita che la lingua paventa di proferire quei parricidi, quei sagrilegi
pompe mortifere il mondo e satanasso: non paventa il nostro cuore, purché abbia seco
.. la sua soma di portar paventa. calzabigi, 156: se a tanto
modo, / ch'a remirarla sol paventa e trema. 6. figur
quale / smania crudel mi assale? / paventa il mio furor, impunemente / non
, s'inchina 'l mondo: / te paventa d'inferno il re profondo.
spade stilistiche, un uomo che non paventa ossimori, che è di casa dai
e. visconti, 109: chi paventa odia l'oggetto della sua spiacente passione;
altera stima, / desia più che paventa il forte lampo / che a sano guardator
e implora, di chi aspetta e paventa. fenoglio, 5-i-644: il sergente
non mi fido, / ché il cuor paventa a sì sublime impresa? imperiali,
mano, perch'essa ne'primi due anni paventa il colpo del ferro. 2
me piace, sì scostati! paventa il triste effetto / d'un disperato affetto
posta in forse, di sé forte paventa. 3. moltitudine di persone che
folce, / né cura danno né paventa noia. metastasio, 1-ii-1224: e in
[4-ii-1992], 8: chi paventa l'ingovernabilità e lo sfascio prodotto dalle