/ ai gran colpi resiste, e nulla pavé. idem, 19-32: con rischio
ch'ora è sommerso o va perduto e pavé. segneri, iii3- 72: ma
. indugio penoso, fastidioso impaccio, pavé disagio. g. villani,
in guisa tal, che di morir non pavé. marino, 7-44: quei canta
, freme, vaneggia e trema e pavé, / l'universo conturba ed avelena.
e di leggier non si conturba e pavé / ad ogni imagin di terror men
il tuo cor che si conturba e pavé, / rinfrancasi ad un tempo, e
guisa tal, che di morir non pavé. chiabrera, 221: delle belle dita
ha di cristallo, / e pur non pavé / del mar cruccioso il ballo,
onde d'aprir la figlia più non pavé / le porte dei balcon, per la
di cristallo, / e pur non pavé / del mar cruccioso il ballo, /
s'argumenta, e d'ostentar non pavé / splendenti strisce di purpureo panno.
così grave, / che l'aggressor ne pavé. d'annunzio, iv-2-480: io
/ disferocito da un iddio ch'ei pavé. papini, 28-219: ti rammenterai
, / esprimendo del cor che nulla pavé, / benché infermo sia 'l piè
o legno / vedendo è chi non pavé. boccaccio, vii-117: sì nel cor
o legno / vedendo è chi non pavé. antonio da ferrara, ix-130: a'
= deriv. dal gr. « pavé? * torcia, fiaccola, lanterna '
/ ai gran colpi resiste, e nulla pavé. l. bellini, i-151:
han colto, quasi augello ove men pavé. marino, 1-113: se ben di
fera? / è l'uom noi pavé; / che dal lito / scioglie ardito
abbia presenti, / o... pavé ne la notte ombrosa, / imaginando
e di leggier non si conturba e pavé / ad ogni imagin di terror men
/ della mia vita, ove d'immerger pavé. buonarroti il giovane, i-67:
/ e l'inegual de'fiotti urto non pavé, / in dio sicuro. mascheroni
, i-280: del po tacque non pavé; anzi minaccia / del po nascente inaridir
/ si vede giunto, onde sospira e pavé. gonzaga, i-148: fuggiamo amor
romor si scote e piega / fanciul che pavé, e là, dond'esce,
è quasi in calma: / sì che pavé mia lingua e si disalma / di
pur n'hai desio: / te pavé il tempo, te l'ingrato oblio,
l'intatta fè, l'onor che pavé / macchiarsi in terra. passeroni,
, i-45: di morir non pavé / ch'integro visse, e lascia /
: di leggier non si conturba e pavé / ad ogni imagin di terror men grave
legno, / vedendo, è chi non pavé. giovio, i-102: se io
l'intatta fè, l'onor, che pavé / macchiarsi in terra. gozzano,
territorio nazionale, contenente notizie relative alla pavé, al viaggio da effettuare e alle
monte. / del po tacque non pavé; anzi minaccia / del po nascente inaridir
, 17-8: sparsa in minuti regni africa pavé / tutta al suo nome. cattaneo
, i-280: del po l'acque non pavé [giano], anzi minaccia /
ruina estrema e il voto oblio non pavé. borgese, 6-59: sento che
v'oppon lo scudo argante e nulla pavé. bellori, i-28: égli vibra il
insolite larve abbia presenti, / o come pavé ne la notte ombrosa, / imaginando
afflitti omeri inchina / e di cadérsi pavé, / se tua bontà di lei
. dell'ind. pres.: pavé). poet. temere, paventare,
piombo o legno / vedendo è chi non pavé. canteo, 73: parlando chi
/ il minor volgo applaude inseme e pavé. bembo, 1-274: io stava in
guisa d \ iom che pensa e pavé, / campato da la morte. del
e grave / quel dolor di cui pavé, / pur perché ancor da ben
[adrasto] romperla fede e il giuramento pavé. tasso, 1-83: egli, che
novi sospetti, / e de'nemici pavé e de'soggetti. marino, 12-22:
, freme, vaneggia e trema e pavé. martello, i-2-189: e che
che? il germano dalla suora si pavé? c. i. frugoni,
: intatta fede, intatto onor, che pavé / macchiarsi, erano teco. g
. g. gozzi, 5-79: com'pavé il unionista dar di petto / in
si scote e piega / fanciul che pavé. graf, 5-523: ristagna l'aria
s'acquatta a guisa d'animai che pavé. -essere timido. marmitta
/ mi parea, quasi vergine che pavé. -stare male. mattio
ghiottirsi quest'erba, e più non pavé, / e 'l sonno ha sempre
. marino, 10-223: sostener non pavé / con sì tenera man scettro sì
mena il ferro ciascun, che nulla pavé, / e fan de l'armi uscir
/ l'alma ch'afflitta eterno danno pavé, / c'ha del ben far le
ancora, al corpo no, che nulla pavé, / a l'alma sì;
0 possanza fatai, chi non ti pavé? bruni, i-133: de l'armi
l'armi il furor l'alma non pavé. c. i. frugoni, i-10-34
/ spirito è tutta, che non pavé insulto. mazza, iii-148: un
felice ardire / d'importuna vergogna onta non pavé. -con riferimento a cose o personificazioni
folle quella nave, / che non pavé / i suoi [del tevere] vortici
vita / frementi intorno in suo sentier non pavé. marrini, 3-8: fra le
sua pic- cioletta nave / coraggiosa non pavé / il quasi certo e micidial furore
mina estrema e il voto oblio non pavé. = voce dotta, lat
, al corpo no, che nulla pavé, / a l'alma sì: deh
piombo o legno / vedendo è chi non pavé. 4. cilindro di tale
larve abbia presenti, / o come pavé ne la notte ombrosa, / imaginandò
: come donna che si dole e pavé / a l'affanno del parto e del
e chi dimorò in piè, l'istesso pavé, / fuor solamente i buon guerrier
specchia / sestessa affiena e sbigottisce e pavé. batacchi, 2-278: si scusò
/ forza di rai che tramontar non pavé. -porto con gesto franco,
1-1078: or la sidoma dido / pavé in sua forza, e con benigni e
fantoni, i-45: di morir non pavé / ch'integro visse e lascia /
vana terra, e quanto nutre e pavé, / e poca gloria il sovrastar
. corsini, 5-31: istupidisce e pavé / de'corsali lo stuolo empio ed immondo
. g. gozzi, 5-79: com'pavé il timonista dar di petto / in
la clave del tirìnzio baron la gente pavé, qual l'idra e la nemea fiera
tranghiottirsi quest'erba, e più non pavé, / e t sonno ha sempre poi
dolce è l'amica consolar, che pavé, / e nelle notti gelide / stringerla
e dal gr. pqvicùa 'mestruazione'. pavé, sm. invar. tipo di selciato
non ci badò: e mi rotolò sul pavé di scappata. = voce fr