, conficcano, ammaccano: e la paura accrescendo la strage (perché le mura fioccavano
si dipigne, e trarvi di questa paura. = deverb. da fistolare
veniva a turbare quella beatitudine; una paura che proveniva dal vedere la piccola jole
sopra di me, che mi fanno paura. magno, ix-209: o mente umana
, deriv. da < pó3os 4 paura *. fobia, sf.
, sf. psicol. timore istintivo, paura ir ragionevole, senso di
: ossessione inibitrice, che consiste nella paura angosciosa di cadere quando ci si trova
. dal gr. < p<$3o? 4 paura *. il termine è dapprima entrato
mente, siccome il pianto e la paura volle, divenute furiose, sé fuori
. moravia, 12-340: una furiosa paura gli irrigidì il corpo. -focoso
/ ne facean fra lo strazio o la paura / crudele e miserabile governo. pasqualigo
. sacchetti, 106: non ci sia paura / che compagna o gente fura /
furore. landolfi, 8-172: ho paura di metterti in furore, ho il
, / alor del suo fuggire abbi paura, / ché ben resta gabbato chi
fusse in gran dottanza e in gran paura di non perdare la vita.
e villana, allor te tene / paura forte che gabbo non faccia; / perciò
in del suo cuore, che non aveva paura di morte che fatta li fosse.
lasciar piastra e maglia / ficcato per paura in un cantone? / ond'oggi,
, pieno di scrupoli, sempre in paura d'ingannarsi, sentiva almeno due messe
essendo in queste condizioni non ho più paura di essere gallata. magari mi gonfiassi
si snodi, su, giù, senza paura di salti e curve, assecondando il
dormivan con loro la notte, per paura delle volpi, eran le sue consolazioni
dal gr. < po3 (oc 'paura '. gallòfobo, agg.
tema del gr. cpopéco * ho paura '. galloitàlico (gallo-itàlico;
/ guarda la gamba! perch'io ho paura / di quella striscia ch'io ti
fuggire, scappare, e propriamente per paura, o a fine di evitare danno
- sciangottò di nuovo la 'paura e rise, coi denti magri,
c., 149: anche gli mettea paura la sua età e quella de'figliuoli
una smorfia eloquentissima che significava: -ho paura che questa poverina abbia preso un lucciolone
monsignore avea digerito la cena durante la paura. 2. sm. letter
ferd. martini, i-256: ho paura della furia: la gatta frettolosa fece i
mura belle / spesso faceva con essi paura. andrea da barberino, ii-24:
, iii-42: dove prima mi fuggivano per paura, ch'io non gli richiedessi di
fuggiasche e vanno a celare la lor paura nella sterilità del deserto. carducci, 626
gli molesti d'un ette o dia paura, / batteran le gazette addirittura. crusca
indifferenza o anche di sgomento, di paura. artale, iii-406: fuggo e
sanza sangue, / e giela di paura e trema e langue. guidiccioni, i-40
. de roberto, 1-26: la terribile paura di restare smarrita in quella spiaggia la
il sangue, che gelò per la paura. boterò, i-303: la paura
la paura. boterò, i-303: la paura e 'l pericolo faceva gelare il sangue
redi, 16-v-315: non abbia paura del brodo; lo beva a bigonce
via più freddo / de la paura che gelata neve, / sentendomi perir senz'
3-213: o generazione spaventata per la paura della gelata morte. a. f.
gelato. 5. che rabbrividisce per paura, per sgomento, per emozione violenta
, 1-63: ciascun si sta per la paura incerto, / gelato tutto. folengo
smarrimento, disagio; agghiacciante (la paura, il timore, anche il silenzio,
d'ardente zelo, / di gelata paura il ten constretto. varchi, v-844
. dossi, 205: la gelata paura gli dovette gocciare, e, passato,
dell'umido verno. -allibire per paura, per una forte emozione. capilupi
, iii-1-652: gelida siete come di paura. viani, 4-83: era gelido e
smarrimento, disagio; agghiacciante (la paura, il ribrezzo, la gelosia, ecc
: restare profondamente impressionato, allibire per paura, per orrore. dante, purg
che provoca brividi; profondo sgomento, paura, disagio, smarrimento, delusione,
, che non è altro che la paura ed il sospetto, colla fiamma.
-allibire (per orrore, per paura). fed. della valle,
irrigidirsi; allibire per orrore, per paura; turbarsi profondamente. boiardo,
da lentini, 24: e tutta mia paura è gelosia. mare amoroso, 207
la foglia al vento / di grande paura che agio e di temenza / che
stella, / e dal mio lato sia paura e gelosia. boccaccio, iii-7-59:
3. ant. sospetto, timore, paura. g. villani, 9-338:
] cominciorono a inacerbire, e per paura e sdegno innasprirono le leggi; sì che
: amor, ch'è cosa piena di paura, / mi fa geloso stare.
sua tanto veementemente che gli ha quasi paura che li uccelli non gliela tolghino,
. o gelosàccio! di che avete voi paura? a. del rosso, 1-iii-2-285
torbida luce / dell'angoscia, della paura. brancoli, 3-162: un solo
. suscitava grida di scandalo e paura. 8. tr. piangere
pagliaresi, xliii-144: i'ho sì gran paura che ne triemo / qualora io penso
. -esclamazione di rabbia, di paura, ecc. guerzoni, ii-1094:
, viii-112: cacciò un gemito di paura. 3. pena, sofferenza
del male del quale senza cagione aveva paura. rosaio della vita, io7: avvisò
si debbe mai lasciare quel bene per paura di quel male. botta, 4-279:
-provocare nell'animo sensazioni spiacevoli (come paura, fastidio, sdegno, disgusto, amarezza
vincendo, iscacciando e sottopognendolesi, grandissima paura fue di tutti i romani. bartolomeo
, sperando quello misero che per quella paura dintorno dal genero nel figliuolo potesse lo
baretti, 3-128: liberatevi dunque della sciocca paura che il coltivare il vostro genio poetico
, 2-65: si cercò di farci paura in tutti i modi perché ce ne andassimo
gente ». michelstaedter, 418: ho paura di trovarmi fra gente, allora mi
lupi con quello bastone, perché hanno paura di spezzarlo, perché el costa troppo.
dal gr. cpó3o <; 'paura, avversione '. germanòfobo, agg
vita sua non è ordinata, germina paura e timore servile. siri, viii-
/ con tutte le lor figlie e mai paura / non ha che alcun vizio ben
come volesse scacciar via qualcuno, facendogli paura. -a gessetto: scritto o tracciato
lo temeva che gesù! aveva una paura che dio! '. -essere
. da gesuita e gr. cpópog * paura '. gesummarìa (gesù maria
si crescesse l'assalto, gittando maggiore paura a quelli dentro. s. caterina
getterò / una sorte su chi ti fa paura. -gettare la sorte o le
e da li spini, e pieno de paura, cominciò a gridare: « miserere
papini, i-177: l'erba umida ha paura del vento come nella ghiaccézza dei
3. figur. rabbrividire di paura; provare sgomento, allibire (una
intorno, / ghiacciossi ognun di subita paura. carducci, ii-2-172: io sono
vitale per una forte emozione, per paura, per vecchiaia, per la morte (
non uscendo il sangue ghiacciato per la paura, messa in bagno caldissimo, spirò.
senso di timore, di sgomento, di paura, di raccapriccio. petrarca,
attonito; allibire di orrore, di paura; turbarsi profondamente; ammutolire; irrigidirsi
avverb. sudare ghiaccio: rabbrividire di paura. cagna, 1-26: che ceffo
calze infin da or si caverebbe / senza paura di caldo o di ghiado. varchi
, 5-14: « ha in corpo una paura d'inferno, povera diavola » ghignò
dante, inf., 16-51: vinse paura la mia buona voglia / chi di
, che arrivo fino al giaccio / paura non avere. dio perdona. =
in fasce, donne stupide per la paura. landolfi, 3-11: in un angolo
i buoni giacere a terra distesi per paura del nostro pericolo. cavalca, iii-84
simintendi, 1-62: per la gialata paura [il fanciullo] lascioe i freni
pieno d'angoscia, in loco di paura, / lo spirito del cor dolente giace
ser giovanni, i-43: di quella paura ne giacque più d'un mese.
118: cesare disse: io non ho paura delli grassi e molli, ma io
delli grassi e molli, ma io ho paura delli gialli e sottili. -bilioso
che t'ascolto. -che incute paura. onofri, 46: la tua
. anonimo, i-543: da paura / non si cura / giaunque
. ginecofobìa, sf. medie. paura ossessiva dell'atto sessuale (quindi repulsione
gingilli da bambini, che non fan paura neanche alle mosche. pascoli, 965
meschina. giannotti, 2-2-265: per la paura noi faremo loro giù andar le brache
sentirsi venir meno per debolezza, per paura. frezzi, ii-16-60: di paura
paura. frezzi, ii-16-60: di paura io vengo tutto manco / e tremanmi
ginocchia a qualcuno: mettergli una gran paura. d'annunzio, v-3-168: la
. d'annunzio, v-3-168: la paura dirompeva al cavaliere dello spirito santo gomiti
giamboni, 7-69: nelle battaglie senza paura facieno quello che giuocando nel campo aveano
galileo, 3-1-86: io ho paura che qui non entri qualche giuoco di mano
sì ch'io non ho della morte paura. bembo, 1-178: io ardo,
10-971: s'e'negava, gli mettean paura / di volerlo cacciar 'n una prigione
suo giuoco. gramsci, 12-116: la paura di « fare il giuoco » degli
iii-23: capperi! grand'aria! ho paura di sì io, che vi sia
incatenato d'un'altra catena, cioè di paura, ch'è un grande giogo questo
, 35-3: i'ho sì gran paura di fallare / verso la dolce gentil
confermato l'animo loro e conosciutogli sanza paura e ordinati. gualdo priorato,
via che aveva ima faccia da far paura... eh già, ci ha
, 17 (292): la paura d'essere inseguito o scoperto, che aveva
carra e bestie cariche ci passavano senza paura alcuna, anzi per ispasso ci ballavano
quali leggi, quali minacce, qual paura le giovanili braccia di gisippo ne'luoghi
che è il diavolo, non gli farebbe paura. moravia, xi-12: ah,
contrario. -mal non fare, paura non avere. -bisogna scrivere la
gravi. settata, iv-83: avendo paura, si mostrava tutto gioviale, e
, vi-78: vedila gir nimica di paura / snella soave benigna e accorta.
. soffici, v-1-194: non ebbe paura di scendere giù per tutti i gironi
(161): posta giù la paura del padre e de'fratelli e il suo
deserto. baldini, 3-116: altri senza paura cavava la spina ad una zampa di
/ omicida di sé, / che per paura di giubbette e boia / disinteressat'
scivoloso, specie le giubilate che avevano paura. giubilatóre (ant. e
con uno strido di giubilo e di paura insieme. -rallegramento, felicitazione,
delle cose dottose, non debbono guardare paura, odio, né pietade o
lo pericolo del giudicio, la paura dello 'nfemo mai dagli occhi del
a penitenza, è il timore e la paura del divino giudicio, il quale aspro
delle cupole roboando gelava il cuore per paura, che gli angioli sonassero le trombe
maggiore che non si stimavano, giugnendo paura a paura per la notte, si
che non si stimavano, giugnendo paura a paura per la notte, si dierono a
, si gittò giuso, con maggior paura della cloe. -in giuso:
uomo - disse il prete - è la paura dell'inferno.
si confortò molto, ché prima avea paura non fusse el giustiziere. d. battoli
con fiducia; dell'ingiusto, con paura. -fedele. tasso, 17-137
, / i quali allor non fur sanza paura. boccaccio, dee., 6-6
cielo d'alcamo, 77: en paura non mettermi di nulla manganiello: /
vuoi i viver di giove nella pia paura. = deriv. da gnocco
per terra ferme, sarebbe morta di paura. c. e. gadda, 373
cercando difese dei consumatori all'infuori della paura di non vendere la merce che si
meno per l'emozione, per la paura (con valore iperbolico). verga
sudore,... l'avrebbe fatto paura a chiunque. d'annunzio, iv-2-188
a una profonda ansietà, commozione o paura (o anche avere il batticuore dopo una
uno sforzo violento, all'ansia o alla paura. serao, i-1042: ambedue parevano
il respiro (per commozione, ansia o paura). cicognani, 2-144: con
.. goldere il mio reame senza paura de turchi né de inferno. =
unghia e co'denti della bestia per paura d'essere scoperto. = dimin.
lo olore..., n'ebbero paura. palladio volgar., 4-21:
porse tanto di gravezza / con la paura ch'uscìa di sua vista, /
: sola lì mi parea che con paura / gravida rimanesse di colui, / che
tomi a casa gravido, non abbiate paura d'altro. -mitol. con
offesa. fogazzaro, 7-224: ho paura che tu non possa comprendere la gravità
: a lui si accostavano alcuni per paura, alcuni graziosamente e di lor volere
collaborarvi sia per spirito gregale sia per paura. 2. raro. che
nei modi, a ¦ quella stessa paura, scrupolosità, superstizione, schiavitù,
spirava a ravvivare quel mondo e la mia paura. alvaro, 12-xoi: il buio
: in molti l'ordine è grido di paura. carducci, iii-6-58: la canzone
bersezio, 135: gettò un gridolino dalla paura e dalla sorpresa. pirandello, 7-920
got. * grimmitha * che fa paura ': dallo stesso tema di grim (
. ruscelli, xxvi-2-103: da far paura ad uno specchio / con un mostaccio
grosseggiare. ottimo, ii-171: altri di paura leporina, con la parola grosseggiando mostrano
, dolce amica, ho una maledetta paura che cotesta aria bassa e grossa ti
a pezi tra 'l sonno e la paura le sentinelle. frachetta, 602:
a fatica piglio l'alito, tanta paura ho avuta. ricchi, xxv- 1-275
. davanzali, i-261: metteva certamente paura il veder claudio grossolano, preda della
ponzio pilato è vigliacco. ha paura di un'ingiustizia;... ma
. ma nello stesso tempo ha paura... di far disperdere dai soldati
mi lascio attraversare il cervello né dalla paura, né dall'arroganza,...
giamboni, 7-94: con subita paura possiamo spaventare e dare danno al nemico
coppia. bartolini, 5-37: ha paura di cambiare o posporre l'ordine del
del corteo funebre delle parole, ed ha paura che gli si accendano le gualdrappe delle
!; agli occhi vostri aperti alla paura guardanti là dove non mena il vostro andar
dà libertà all'anima, caccia la paura, non sente fatica, non guarda prezzo
guardavano quella banda, spaventati da questa paura,... si gittarono in mare
, / piene di doglia e di molta paura; / ma guarda che persona non
momento viene quell'altro correndo per la paura che non gli restasse i maccheroni,
quegli della cittade, posta giuso la paura, si riposano abbandonate le guardie. malispini
ha la vita tua, che la paura. leopardi, i-1027: chi ha
, caddero come genti tocche da subita paura. d. bartoli, 26-53: innanzi
: molti mi fanno la guardia per paura che io non sia tolto. machiavelli
avere guardia di qualcosa: non averne paura; non subirne danno. bibbia volgar
/ con guardian, che mi facea paura. nannini [olao magno], 137
male ordite e mal disposte, per paura di guastarmi lo stile. serra,
la fatica non v'incresca né metta paura, né la vanagloria vi piaccia,
intenti, quasi in pena, per paura di qualche diavoleria che venisse a guastare
, 30: il suo principio è paura, il mezzo è peccato, il fin
essendo guasto lo spettacolo e per la paura scompigliata la festa, i dolenti padri
intenzione, mostrando curiosità e stupore o paura, sospetto, sdegno, furore,
quando iddio li guaterae, per la paura si dibatteranno. tanaglia, 1-1195: con
. 12. locuz. -aver paura che varia guati qualcuno: trattarlo con
tragitta alla fortezza; / ed ha paura che l'aria le guati.
l'altra [colomba] per la paura schiamazzatasi nella fonte... e
, non pare che ne stieno con molta paura. forteguerri, 7-3: quei,
assedio ad una terra, / che per paura, senza alcun divari, / mi
un guerreggiatore famoso, senza visiera e senza paura,... non appena sentiva
il ferro nelle piaghe e recidere senza paura e senza misericordia. c. e.
, 3-159: o troiano, lascia la paura: tu averai quello che tu
bentivoglio, 4-99: « madama, che paura volete voi avere di questi gueux?
/ e che muta in conforto sua paura, / poi che la verità li è
fanno niuno bene a'poveri per alcuna paura di disavventura,... e'
, poiché l'altre donne gli facevan paura, questa bruttina e inappariscente gli era
. brancati, ii-272: sensualità e paura della morte, combinandosi in una sorta
disusato bene, / tremando or di paura or di speranza, / d'abandonarme fu
e niuno ardisce / d'entrarvi per paura della morte. cinelli, 1-56: era
mio dio, non essendo quello della paura, ma dell'idealità concreta, ti perdona
tacitamente e in pochi fedeli, per paura de'vicari e proposti degl'imperadori, ch'
- non intende ragione né pazzia né paura: che cosa può risanarlo?..
questa [la ranocchia] non ha altra paura che di trovare il suo nemico ch'
. idroforbìa), sf. medie. paura che sorge al contatto, alla vista
, ii-22: idrofobia. questo termine significa paura dell'acqua; sintomo che accade nella
l'acqua santa... non fa paura nemmeno ai cani idrofobi. 2
: l'atomica, dicono, fa paura, i missili, le bombe all'idrogeno
adorato ospite ci rimase fra la paura del cholera, se partiva, e la
del cholera, se partiva, e la paura dell'idro torace, se
giovani e donne] è laudabile la paura del disnore ricevere per la colpa; che
volere umano / chiamato amor, sollecita paura / fuor d'ogni dirittura, /
ripetevo che i guerrieri rossi ignorano la paura, ecco una grande ombra immensa varcare
che ignora se stesso, somigliante alla paura del fanciullo, che trema nelle tenebre
loro ignota la dissimulazione, non che la paura. -trascurato, sprezzato, disconosciuto
m. bontempelli, ii-771: la paura in lei aveva ceduto a un imbambolaménto
roberto, 1-23: la sua gran paura era che entrasse gente a rubarla, a
loro anime. betti, i-233: paura? non dite imbecillaggini. =
; che è caratterizzato da timidezza, paura o timore (un atteggiamento, un'azione
ed era imbestialito, che non aveva paura nemmeno di suo padre. ojetti,
uomo bestiale e imbestiato aveva soggiogati alla paura delle sue sevizie alcuni compagni di sventura,
far impallidire, far diventare bianco per paura, per vecchiaia, per malattia, per
4-159: d'orrore agghiaccia e di paura imbianca. loredano, 1-3: perché
. diventato pallido per l'emozione o la paura una persona, il suo volto)
timore... e imbianchì per paura. faldella, 6-240: tristano imbianchì come
(333): a me crebbe la paura, pensando di non dare in qualche
2-224: subito vidi in preda a paura gli imboscati del comando, gridavano che
più imbotta. / imbot- tiam senza paura, / senza regola o misura. nomi
uno stanzino tutto imbottito per la lontanissima paura che non desse del capo nel muro
/ d'oro imbozzate l'ansia e la paura / sognano fumi al tènedo ogni giorno
dossi, i-216: avea, per la paura di contrariare il marito, aspettato e
, 2-151: io m'imbracciai per fargli paura. (4 m'imbracciai ':
-ant. imbellettare. da tanta paura che imbrattarono la reggia da capo a
punto, che la sua penna abbia paura d'imbrattarsi a scriverlo. fr. serafini
più le piace, ma non si faccia paura di quella di cordova, ricordandole che
, 5-4: i mangani al ferir maggior paura / facean da lunge e irreparabil male
, s'invecchiano, s'imbruttiscono, fanno paura. oriani, x-13-162: il trionfo
impertinente, / v-187: che a'tu paura che io non mi penta, come forse
orso, / stando col qual dovessi aver paura; / o animai protervo, che
/ in fin tolse il disegno alla paura. ariosto, 29-37: aveasi imaginato il
. d'annunzio, iii-1-1159: ho paura dei mostri imaginarii che abitano il buio,
cesari, 1-1-25: san pietro, per paura d'un immaginato pericolo, avea bestemmiando
naso, / sì l'immaginazion, nella paura, / par che 'n lor faccia
una già tale, / ch'amorosa paura il cor m'assalse, / mirandola in
vii- 1245: -signore, ella ha paura che il mondo dica che voi l'
. boccaccio, 21-18-12: ogni paura da me cacciata, soletta, con
mani, / a le tempie a paura sì s'afferra. ugurgieri, 289:
figur. guerrazzi, 2-701: la paura durava; se il tiranno vestiva la
se il tiranno vestiva la corazza la paura s'immetteva fra la sua carne e
parve, a diritto o a torto, paura. pascoli, ii-181: la duplice
ogni altra pompa, e lasciando ogni paura di pedagogo, incomincia elfi a essere
volgar., 181: ampiata la paura, impacciandosi sudiciato, imbrattato, scarabocchiato
aldobrandino, xxxv-n-439: tamant'ha'la paura / non mi sia fatta malia né fattura
molto, / e bisognando ancor farle paura, / se in avvenir s'impaccierà
nardi, i-163: ma tutti costoro per paura dell'avere andare a roma, o
, avendolo abbandonato gli austriani per marcia paura. bandello, 1-52 (i-604)
queste diavolerie! io ho una gran paura di quello impalare. granucci, 1-24:
gli narra solo i guai, la sua paura, / stante la minacciata impalatura.
minacciata impalatura. guadagnoli, 1-ii-326: io paura? non siam mica in turchia
torre il vivido colore), o per paura o per compassione. savonarola, 5-ii-194
2. provare (per vergogna o paura, timidezza o rimorso) un grave
20-549: io era tutto impallidito per la paura. intelligenza, 296: stando a
impappinati nei loro movimenti, perché hanno paura dell'acqua. viani, 13-316: io
l'anima in corpo alla gente impastata di paura. corcano, 100: impastata di
-rifl. compensarsi, risarcirsi. facesse maggiore paura e che costrignesse gl'impaurati zena,
ant. che impaurisce, che incute paura. -anche sostant. s
impaurò). letter. incutere timore, paura; spaventare; impaurire.
la particella pronom.). aver paura; spaventarsi; impaurirsi. lacopone,
son tanti. = denom. da paura (v.) col pref. in-
, impaurisci). mettere, incutere paura (minacciando o prospettando pericoli, sventure
sventure, ecc.); colmare di paura, spaventare. boccaccio,
la particella pronom.). provare paura; esser colto o sopraffatto dalla paura
paura; esser colto o sopraffatto dalla paura; spaventarsi. cavalca, iii-103:
proposito. = denom. da paura (v.) col pref. in-
, agg. colto o preso da paura; spaventato. cavalca, 20-56
impaurita di dodicenne. -alterato dalla paura, tremante per la paura (la
-alterato dalla paura, tremante per la paura (la voce). ungaretti
, gridare; tale l'autore, nella paura presa della orribile bestia, fece alla
inglese. impavidaménte, avv. senza paura o timore; coraggiosamente, intrepidamente.
di chi non si lascia cogliere da paura o timore, è sicuro di
che non ha o non mostra paura; che non teme minacce o ostacoli;
roma mia cara, che non conoscono paura, che sono impavidi d'animo,
così minaccevole, che, risoluta, per paura,... proseguì: son
loro, ove frate giovanni di paura la notte propia si morì, e frate
trattenere. viani, 19-634: la paura d'essere sbeffato impeciava angiò sul poggio
loro trovò via da cacciare la temorosa paura che gl'impediva. -disturbare,
: a poco a poco, lasciata la paura, dae... le corna
futuro maggiore. ardigò, iv-147: la paura di nuocere alla propria fama col suicidio
che è causa di apprensione, di paura (un pericolo, un male,
que'miei nemici vili, / cui paura impennò rapide tanto / l'ali al fuggire
io aveva delle leggi morali, ho paura che me ne passassi buona più d'ima
: vorrei essere imperterrito, ma ho paura, quella paura fisica che si manifesta
essere imperterrito, ma ho paura, quella paura fisica che si manifesta nelle viscere.
, 1-534: a roma desolazione e paura; solo il papa imperturbato. carducci
ch'erano di suo lignaggio, o per paura che non li togliessono la signoria,
venire questa pena della quale egli hanno paura. aretino, 1-31: quel brendaglia
, diventa paralitico, e tremando di paura e lordandosi in sul banco, si
nannini, 1-29: gli entrò tanta paura e diede tanta fede a quel sortilegio
movimento e pronunciare una parola, per paura le si impiastricciassero addosso in nuova e
nuovo mestiere ad essi dava impiccio e paura per la disuguaglianza delle annate. -essere
, x-3-379: impetrommi le membra la paura. cesari, ii-550: il dolor
, per il dolore, per la paura, ecc.). dante,
apprese. jovine, 404: ho paura di me, padre. mi sento l'
di erudizione. guerrazzi, 13-264: né paura, né ferro bastano a tenere ritta
così brutti... hanno da metter paura a cristiani. della porta, 3-29
ride d'un riso che mi fa paura. = voce dotta, lat.
moravia, xi-50: avevo adesso una paura tremenda... di essere implicato in
13-216: un amore così mi faceva paura. perché implica e esige anche dall'
o implicitamente ha narrato di aver avuto paura. 2. potenzialmente, virtualmente.
immensa ci si proponga e con una paura vana (non facendo cosa alcuna)
venire questa pena della quale egli hanno paura. oliva, 250: lazzaro
cui lo ha gettato l'idea di una paura irradiata da lui. moravia, ix-151
, 10-vii-200: ci sto con alcuna paura che quel poverino di m. fabrio
impotente. giamboni, 8-ii-162: paura dice: io sono impossente. beicari
, se ne astenevano di domandarli per paura. casalicchio, 358: non isfuggiranno
pavese abbia impreso la penna per farmi paura, preparate dei pomi, perché faran
stuparich, 3-83: di che dovremmo aver paura? era timida malsicura la sua risposta
xlvii-251: mostra nel saldo andar senza paura / un modo altiero, un'onestà perfetta
forza potersi fare alla virtù; nessuna paura imprimersi in quegli animi che l'
cercare per li cristiani, altri per paura di pena, altri per amore de la
l'arrendere, il quale poi per paura lasciò, era sospetto al re.
latini, i-1512: ancora abbi paura / d'improntare a usura. guittone
scala del paradiso, 287: la paura è uno mancamento di fede nel vedimento
6-15: e di che avete voi paura? forse che il mio letto non v'
ovvero contra la tentazione, non per paura dell'infemo, ma lietamente e fortemente
coloro che pretendono di non operar per paura. giordani, i-2-282: si corse
pigliano partito di comparire in giudizio per paura che hanno de'giudici. dovila,
ma non era questa gagliardia, anzi paura. così stimava io, quel pegaso generoso
i-464: tutto 'l giorno sto in paura. petrarca, iv-2-62: a dio
la solitudine gli cominciarono a metter la paura in corpo. da ponte, 121:
palmosa deio. praga, 4-247: per paura di addormentarsi si abbrucia un dito,
miano], 246: messosi in paura, e temendo di peggio, si
quali cominciarono a inacerbire, e per paura e sdegno inasprirono le leggi. bibbia volgar
si cominciò a inalberare e fatto loro paura, pignendo il muso innanzi, cominciò
che è inamarito di urribile e mortale paura. aleandro, 2-248: il suo riso
. cominciarono a inacerbire, e per paura e sdegno inasprirono le leggi. donato
della fortezza. moravia, iii-187: la paura di quel che ci possa essere al
su nave inauspicata / che la vulgar paura a lutto ornata / avrebbe volontier con
nativo odio, il dubbio e la paura, / eh'inavedutamente uscì di via
que'medesimi cavalli inseguendo e incacciando tanta paura fecero, che quelli che entrati erano,
. viani, 19-357: c'è paura di incagliarsi e bisognerebbe aspettare il riem-
incalcinare. redi, 16-vi-103: per paura che hanno che noi non resuscitiamo,
sentimento così misto d'ossequio e di paura, che moveva spesso le risa deltincallito politicone
come nebbia al sole / quasi avessi paura di tradirti, / cedendo alla mia smania
v'amo. idem, 661: amore paura mi 'ncalza / in manti lochi aventurosi
ancora assolvono chi che sia da qualche paura, che possa l'incamminamento e l'
, i-10-203: un altro ha la paura incancherata, / e fitta ne lo
incaniva: -ma che crede di farci paura? -il contegno dell'uomo lordato di
maligne e pestifere, da pelarsi di paura soltanto a sentirsele dire. -ant
sfatare l'incantagione, l'incantagione della paura altrui. bocchelli, 2-v-562: i sospiri
incantamento in cui ella si manteneva, fra paura e sogno; quello smarrimento gentile che
, 1-226: trattenendo il respiro per paura / di soffiar via in un attimo /
paci? / vengono da stanchezza e da paura; / quei che son di pugnar
suo coraggio incapace d'ogni apprension di paura. chiari, 1-ii-48: incapace di prevalermi
soprafatti una volta dal disordine e dalla paura, restano incapaci di disciplina. chiari
adunanza... rifece poi la paura, che dall'amore non si allontana;
, 5-104: la fada morgana per paura lo menava / a la prixone dove 11
michelstaedter, 21: gli uomini hanno paura del dolore, e per sfuggirlo gli applicano
diaboliche. comisso, 16-78: non aveva paura di cribol anche se fosse stato una
nell'altra le incastrano, se non per paura del sole, dell'aria, dei
incontro a'genovesi, mostrando avvisata- mente paura. giov. cavalcanti, 126: gittarsi
savio in nullo tempo incattiverae né per paura. donato degli albanzani, i-121:
un mugnaio..., ebbe paura non si vergognasse di essere riconosciuto per uffi-
. menzini, 5-225: in la paura ei s'incavezza. = denom.
cor d'ardente zelo, / di gelata paura il ten constretto. pulci, 16-35
quel sapore di zolfo, / e la paura. pavese, 1-12: gli domando
pia, come se il professore avesse avuto paura di incenerire la diletta saettandole addosso senza
! ahimè? povera signora, ho paura che la vampa dell'angoscia le abbia
[i pregiudizi] di notte e di paura le intelligenze di loro natura le più
e preciso al suo luogo spietato / con paura e dolore il presente s'incastra.
si debbe mai lasciare quel male per paura di quel bene. guicciardini, ii-23
vignali, 2-1-15: -e di che hai paura? -che tu non mi inchiappoli come
di saperlo ma nello stesso tempo aveva paura del modo in cui le rispondeva alle sue
, 16 (289): quella paura di dar sospetto... l'aveva
per una forte emozione o per la paura; incapace di compiere qualsiasi movimento o
: chi è inciampato nelle serpi, ha paura delle lucertole. ibidem, 238:
. ibidem, 238: chi ha paura d'ogni figura, spesso inciampa nell'
delle leggi inclinare, per mettere loro paura disseno che negli elementi erano li dii
e vestiràti della grazia sua, potrai senza paura di esser lacerato mostrarti a ciascuno.
diventare codardo, vile, cedere alla paura; rassegnarsi a una condizione di passività
bernardone non sapeva che colore avesse la paura, e... aveva forza nelle
lo 'ncominciamento / però ne stetti in paura, / geloso n'era ad ogn'ura
. baldini, 12-12: hai avuto paura che ci si dovesse stare troppo pigiati
, i-421: biancofiore, piena di paura e di vergogna e di dolore incomparabile
quale sembra che abbia non si sa quale paura. 8. ant. e letter
l'uomo] in maggiore umiltà e paura, quanto egli vede che ogni cosa dipende
troppo inconcussa, vale a dire sull'umana paura. foscolo, iii-1-454: immobile inconcussa
(per pudore o ritegno o paura); tenuto segreto nell'intimo della propria
, 406: gli era entrata addosso la paura anche a lui di finire per inconsumo
la miseria è una ricchezza che fa paura ai ricchi e l'infennità un dono che
: stimolatisi tra loro a non aver paura di donne e di pazi, [i
qua e là, come se avesser avuto paura d'incontrarsi con le parole che gli
, 99: quello, onde io avea paura, m'è incontrato, e quello
speranza / aduce gran fidanza / incontra la paura. petrarca, 323-64: vid'io
voce degli dei, sarà colto da paura allorché qualche dio gli si farà incontro nella
, sproporzionato alla quantità e qualità della paura incorporata sul colpo. idem, i-162
futura età debbe giudicare incorrottamente e senza paura o adulazione le cose passate, racconterò
giudicarebbono che nascesse da incostanzia o da paura. ulloa [f. colombo],
perdono delle ingiurie che per la lor paura e incostanza gli avevano fatte.
via tarmi, fugga, mostri la paura sua per mezzo di certi segni, come
tolto, / amor l'ucciderà 'n quella paura / ch'accende 11 pianto del crudel
, 18-279: forse, gioia e paura incresparono il suo sorriso. -aggrottare
nome, qualche cosa come un'orribile paura, la scuoteva, la faceva balzare sul
... possono ora far paura alla russia. se altre volte con le
e sentimenti determinati (come timore, paura, soggezione, rispetto, ecc.)
dire che il mio ceffo incutesse gran paura a'morti, ché nessuno fece mai capolino
, e non si scrive, per paura d'indegnità, quasi indegno sia tutto quello
favella, e non si scrive per paura d'indegnità, quasi indegno sia tutto quello
8-9 (324): per paura che essi questi suo vitupero non palesassero
suo stemma che, ingenuamente, indisciplinata paura, l'altro di non so quale cattività
osano neppure di grattarsi la pera per paura di sconvolgere il sottil lavorio dei capelli
guido da pisa, 1-350: che paura è questa, o indolo
la sua indomabilità / benché mi facesse paura. 2. impossibilità di essere moderato
delle leggi inclinare, per mettere loro paura disseno che negli elementi erano li dii.
il silenzio è fatto d'empietà e di paura. pratolini, 10-226: la felicità
indovinaglia non voglio lasciare, né per paura di grande forza che io senta avere a'
samminiato [petrarca], ii-240: la paura è uno pessimo indovinatore nelle cose dubbiose
donato degli albanzani, ii-285: la paura indovinatrice di tristizia fingeva ogni cosa stare
prenunziato dall'indovinatore, sì grande è la paura in che entrano gli abitatori di quella
quel che li convien fuggire / e cui paura sùbita sgagliarda, / che, per
giustino volgar., 395: essendo in paura tolomeo, con ambasciadori mandati indugiava antioco
che in quel romper la spade ebbe paura, / tant'è indurato al duolo
, 61: io ho una grande paura che, andandoci molta dilazione, costui
altro non farebbe, inducendomi ancora la paura del nigromante. campofregoso, li-io:
tanto predicata e sostenuta oggidì dalla sola paura. gramsci, 4-95: quella che
un'espressione di sbigottimento in cui la paura si mescolava con una ineffabile aria di
ucciso. borgese, 1-272: niente paura. sono smobilitato ed inerme.
efficace è di infantilizzarli per mezzo della paura. = denom. da infantile
tanto liscio su 'l viso, c'ha paura che le stille del pianto non gli
bar etti, ii-319: ho paura quel rimerito non venga a riuscire molto
bene all'umana generazione? quando non paura? quando non dolore? quando certa
amore ottener la cosa amata, nella paura difendersi da qualche male, e proporzionalmente
sai bene, non mi fa nessuna paura. -per estens. vittima di
mi lasciar qui solo: / ho paura; le streghe mi circondano...
« zitta, zitta, non abbiate paura, non vogliamo farvi del male ».
d'inferno / coll'occhio interno / della paura, / che non si tura.
esito. -n o n avere paura dell'inferno: non avere scrupoli.
testa tra le spalle, tremando di paura sotto gli occhi inferociti del ravì.
mali e 'nfertadi, e sarò fuori di paura di morte. storie pistoiesi, 2-235
etate! 6. che incute paura; spaventoso, terrificante. giovanetti,
amorose voglie / sgombra quel gel che la paura accoglie. g. p. maffei
, / che solo a riguardarli era paura. ariosto, 22-80: la donna
iv-271: nel disordine s'infiltrò la paura. -diffondersi (uno stato d'
/ che gran viltate, temenza e paura, / fra la gente secura, /
. bembo, 10-iv-176: la qual paura egli tuttavia con le parole e con
, i-22: dissipando ognor rischi e paura / sospendi in mano all'inflessibil parca
il trattato, or si stava per paura, or s'infocava a vendetta.
» pensava infognato. « c'hai paura! a froscio! ». infognito
20-32: io tutta mi scossi per la paura, e tanto più n'ebbi,
con la sonnolenza dilagò in me una grande paura, per cui chiusi gli occhi:
per cui chiusi gli occhi: una paura informe, orribile. -disordinato,
/ in riso e 'n pianto, fra paura e spene / mi rota sì ch'ogni
in riso e in pianto, e fra paura e spene, / inforsa ogni suo
, che, quando sia sbattuto dalla paura, non risorga. infracidatura, sf
..., che io ò paura che volendo pigliar aria io non pigliassi vento
l'uscio e rimane al buio per paura d'infreddarsi. pascoli, 459: ritorno
mortalità si dié tutto a compensar la paura sfrenatamente godendo. carducci, iii-15-255:
: infuriavano gli invasori, ebbri di paura e conscii della morte vicina. pavese,
il giovane, 9-359: io ho paura, / che quel mostro non sia forse
in riso e in pianto, e fra paura e speme, / inforsa ogni suo
. 3. provare sospetto, paura, timore; insospettirsi, impaurirsi.
. 6. incutere sospetto, paura, timore; insospettire, impaurire;
, / ha di chiunque la mira paura, / temendo sé a sé non esser
-provocare nell'animo sensazioni spiacevoli (come paura, fastidio, sdegno). -in partic
pensieri, già a molti mette orribile paura. s. caterina da siena, iii-107
è atto istintivo che denota imbarazzo, paura, ansia o che consegue ad abbondante
amore reciproco. moravia, iv-27: la paura della madre ingigantiva. -diventar
, / che le lor mente di paura ingombra. lorenzo de'medici, i-161:
. carducci, iii-3-334: ingombra di paura e di scompigli / al re di
2-68: cesserà un giorno questa trepida paura / d'essere soli e ancor più d'
-ingozzare le parole: tacere per paura, non osare esprimere la propria opinione
servirono a rinforzare e a ingrandire quella paura speciale dell'unzioni. pascoli, i-15
1-i-331: era strano a vedersi come la paura l'ingrigiva, l'avvizziva, l'
che e'non s'arà a aver paura dello ingrossare. 23. ant.
le glandule nguinali, non ci facevano gran paura. balena, e ingubbiarsi così alla
, ii-192: qual vergogna o paura, o quale errore / ti vien,
alla fuga dal peccato non solo dalla paura delle pene dell'inferno, ma anche
a ben fare, non pur per paura della pena, ma per diletto del bene
più dimostravano atto tirannesco per tenere in paura più che in amore i loro terrazzani
tempo. sbarbaro, 1-197: fa paura vedere come di quel disfacimento così poco
., 6-351: disse sé avere grandissima paura degli dii, gli occulti inizi de'
: la brutta vecchia per la gran paura / innaffiò d'acqua lanfa assai terreno
/ aduce gran fidanza / incontra la paura, / e sempre l'asicura / d'
animo mi corre innanzi, immaginando maggior paura. -crescere innanzi al senno:
le recava inanzi, le porgevano molta paura. s. giovanni crisostomo volgar.
. carducci, iii-24-414: per paura di non parere io alle conscienze pusille
scrollò fieramente; ed ei prese tanta paura dei calcinacci che gli caddero addosso innocenti
agitato dalla paura di que'castighi. tommaseo [s.
, / sì forfè la temenza e la paura / ch'i'ho vedendo madonna in
b. croce, ii-5-142: la paura di smarrirsi nell'innumerevole. 2.
che non avesse altri mezzi di far paura altrui. de sanctis, 12-61: mi
, ii-105: noi avevamo non poca paura di vederci inondati da cosacchi.
maestro alberto, 50: chi di paura di perder s'invesca / e povero
, 1-ii-448: la gente inordinata ha paura della ordinata. 4. irregolare
rei, / speranze vane ed incerta paura, / che inquietavi mia fragil natura
minaccevole, che, risoluta, per paura,... proseguì. moravia,
servirono a rinforzare e a ingrandire quella paura speciale dell'unzioni. [ediz.
accanito. alfieri, 6-424: paura pur m'ebb'io, nel veder tante
nievo, 648: ho gran paura che avremo di qui a qualche anno
persuadono gli anni declinanti, e la paura che la pratica lunga d'ignobile mestiere
, 116: essi stavano inserrati per paura, però che sempre l'anima, infino
e mia moglie disperata. -non aver paura non sono velenosi! - le dissi
dell'uomo prima che l'uomo, ha paura d'essere insidiato. gadda conti,
dierono la battaglia insiememente e con dubbiosa paura. bandello, 1-22 (i-287)
roma ha dato un insigne esempio di paura, ma aveva almeno la scusa della paura
paura, ma aveva almeno la scusa della paura, che non ragiona.
volgar., 3-66: vivevano in gran paura, sicché non ardivano uscire fuori per
a farsi venire il barbiere a casa per paura di non andare a bottega. bembo
albore. govoni, 317: hanno paura del sole, / che insinua silenziosamente
non bisogna / aver de queste fantasie paura / che appaiano a la mente quando
cencio e segatura / che non hanno paura degli uccelli, / accompagnati dagli insorti rosolacci
la sua fortuna comparando, forse ha paura. cronica degli imperatori romani, 74:
/ prendean tai medicine, ho ben paura / che andassero a guarire in sepoltura.
incontenibile, incontrollabile, folle (la paura). biffi, xviii-3-391: ho
. biffi, xviii-3-391: ho una paura inspiritata che ci sovrasti una cena.
2-68: cesserà un giorno questa trepida paura / d'essere soli e ancor più
con un insuccesso; aveva troppo paura di non riescire, era troppo sfiduciato.
, che non era cosa di poca paura. s. carlo borromeo, 1-76:
snodi, su, già, senza paura di salti e di curve, assecondando il
. serafini, 264: non ha paura la maestà di dio d'esser intaccata né
acquattarsi. fazio, v-29-23: per paura e per ismago / lo coniglio s'
semplice assito, tutto intarmolato da far paura a camminarci su. = comp.
, purg., 31-15: confusione e paura insieme miste / mi pinsero un tal
, e garrendo non consenti / che paura lo assaglia, e dolcemente / lo scorgi
/ son partuti d'affanno e da paura. c. ghiberti, 266:
molestare, minacciare; infondere timore, paura; seminare il panico, spaventare.
soffocata dai veleni della rabbia e della paura. bocchelli, 2-xi-410: volgendosi all'intene-
espressione indefinibile: d'ansietà, di paura, di curiosità intensa. -che
sentia tutti arricciar li peli / de la paura e stava in dietro intento. istorietta
. accompagnarla io. oh, non abbia paura, 10 dico senza cattive intenzioni.
lastricato di buone intenzioni » e ho paura che questo proverbio diventerà pur troppo applicabile
intiera. berni, 133: ho mezza paura, a dirti il vero, /
casa pallida, spunta, interriata di paura. tommaseo [s. v.]
di gufi, fatti più tondi dalla paura. interrottaménte, avv. in
via tarmi, fugga, mostri la paura sua per mezzo di certi segni, come
interrotte a pena intese, / or da paura or da vergogna offese, /.
interrotte a pena intese, / or da paura, or da vergogna offese, /
core. boccaccio, viii-2-231: per la paura de'pericoli, e ancora pe'casi
/ né treman d'intignar per la paura. carena, 2-282: l'intonchiare dicesi
intimidatòrio, agg. diretto a suscitare paura in qualcuno per indurlo a tenere un
determinato comportamento; il timore, la paura stessa così suscitata. fil
si usa da molti per 'paura, timidezza ': p. es.
e superiori..., per paura che la diffidenza di poter aspirarvi non
cfr. lat. intimide 'senza paura, intrepidamente '. intimismo,
vittorini, 9-49: erica ricordava la propria paura di lei;... la
di chi è intimorito; timore, paura. tommaseo [s. v
timoroso, incutere timore, riempire di paura; spaventare. -anche: intimidire, allarmare
. essere colto da timore, provar paura; spaventarsi. -anche: essere intimidito
6. figur. colmo di paura, intimorito. goldoni, xiii-42:
, 435: sulla città intirizzita di paura, caddero i tonfi regolari dei suoi passi
appigliarsi ai severi, gretti consigli della paura che s'intitola prudenza? mazzini, 59-
piazza senza alcuno intoppo, e per paura molti di quelli dentro si gittarono giù
di far calar questi villani con la paura de la morte de'loro prigioni. gli
l'aere intorbidossi, e per paura / il sol s'ascose e inorridì natura
/ gli spirti fuga, tossico e paura, / raccende amore se il disdegno è
intorno, / ghiacciossi ognun di subita paura. tasso, 11-15: umili intorno
. g. fiorio, 3-4-9: la paura o è intorno alle cose buone e
tu ài lo tuo mangiare intoscato di paura. d'annunzio, iii-1-875: per noi
e soperchieria intumidisca e s'intossichi della paura ch'essa alleva in quelli che la subiscono
sol del disusato bene / tremando or di paura or di speranza, / d'abandoname
intrafìnefatta. soffici, 6-199: la paura di veder ricomparire la vecchia, spalleggiata
riconosciuta la imagine che li fece paura la notte. f. f.
: lo romito rimase molto intrapreso di paura per quello che avea inpromesso.
: il machiavellismo servile, l'ignorante paura dei ministri della monarchia spensero l'entusiasmo
bresciani, 6-x-244: il puledro prese paura e cominciò a sbuffare e intraversare lanciandosi
: -dimmi il vero e non aver paura: partisti tu mai dal grano? -quelli
intremisci). ant. tremare di paura, trepidare. buti, 1-459:
. varchi, 18-2-142: stavano senza paura nessuna e aspettavano alle mura intrepidamente i
che non trema, che non conosce paura. uomo 'forte 'è uomo di
loro ignota la dissimulazione, non che la paura. monti, x-2-136: sciolse allor
11 passo); che non lascia trasparire paura, viltà, pusillanimità, incertezza,
or che può essere l'intrico e la paura di questo matto? sergardi, 297
. -14: questa è la mia paura, che mentre attenderete alle novità v'intrigarete
galileo, 8-iv-565: io ho più presto paura che voi senza necessità vi siate andato
acciò quel popolo, o per la paura o per lo disagio, dimenticasse quell'odio
io fili come cacio permeggiano per la paura e che tu mi stia a far l'
saldo. romoli, lxvi-1-364: han sempre paura di... intropicciar co'piedi
e soperchieria intumidisca e s'intossichi della paura ch'essa alleva in quelli che la
, i-191: se si inturbano per paura, come stupidi ed attoniti gli gettono via
: ii... cattivello isveniva di paura, che non gli si ponesse un'
). goldoni, xii-293: dalla paura inumidir mi sento. -per estens
della morte, mi aveva atterrito la paura di morire. bocchelli, 3-180: in
stolti. sacchetti, 120-29: per la paura aùta, il banditore parea che fosse
de li gabici, quale era sbigottito de paura per certa invasione de'turchi, giunti
volergli ritrarre di sì fatte imprese con paura. 10. medie. presenza
sposa padovana, v-436-10: né ài paura d'enveglire. = denom.
ii-175: fu tale il gelo della paura, e il ritirarsi di quell'anima
per non fare camino e per la paura de investire ne le diete isole.
e la schiuma alla bocca da far paura. bontempelli, 11-66: arianna, quasi
a fianco d'una bella comica che aveva paura dei ladri. carducci, iii-13-18:
, 2-3 (45): fatta sanza paura ed abbandonata la soma dell'onesta vergogna
belve ma belve invigliacchite che soltanto la paura piegava e domava. 2. per
7-13: cominciarono ad invilire e avere paura in tutte parti. fatti di cesare,
, ii-266: la fatica, la paura e l'avversità gli aveva già molto
or nel cor t'ingombra / tanta paura, e t'invilisce l'alma; /
signore,... dona loro paura e invilisci la loio arditanza e la loro
il detto tommaso, come invilito dalla paura, così fece che otto notti quasi non
, 19-120: le nuvole non hanno paura di niente: lo serrano [il
letto. vasari, ii-58: aveva paura grandissima delle saette, e quando e'tonava
.. con religione grandissima, per paura de'vendicatori dii, fra'paesani populi
dannati, / e in ogni parte ove paura il meni / la man s'invischia
partire trasippo, tenendo pisistrato che per paura troppo per tempo non si partisse dalla
cartaginesi al riposo necessario, nondimeno la paura e lo pericolo non dava tempo di cessare
quali leggi, quali minacce, qual paura le giovanili braccia di gisippo...
, 33: rompasi ornai de la paura il freno, / e mostra le tue
uno animo invittissimo, di non avere paura di persona, nel bene operare. tansillo
! deledda, i-167: tremava, aveva paura di morire da un momento all'altro
piccole cose come le grandi, non avendo paura della giustizia. ariosto, 394:
dal crudel s'invola, / e di paura triema e di sospetto.
la donna lo spirito involatole dalla subita paura, fuggissi nel proprio gabinetto.
/ fuggon la morte ancor con più paura. caro, 5-124: abbiamo ancora
allora era stata nascosta e involta nella paura, e vedendo nello stesso tempo che
2-201: morì: e quelle ebbero paura di rimanere, sole con la morte,
vecchi e ponderosi omini e gravitadi e paura, pianti e tristizia et involuzione d'
suo biltà s'involva / che di paura mi bucinan gli orechia, / che 'l
cimier, trascorre e involve / di paura le mute ombre e d'orrore.
glandule inguinali, non ci facevano gran paura e sapevano dove sarebbero andate a finire
io! guadagnali, 1-ii-326: io paura? non siam mica in turchia.
marinetti, 2-i-395: utilitarismo pretino, paura quietista: ecco il brago in cui
soltanto con il loro aspetto una invincibile paura, ipnotica, paralizzante, simile a
mancanza di reazioni emotive causate da paura, tipica dei megalomani e di
, / non vai neiente a contastar paura. bibbia volgar., iv- 620
che per alcuna grande voglia, o per paura, sono commossi. cecco d'ascoli
, che l'ombre osservava per la paura tremanti ed anche di freddo, lor
pace, ma sempre sono in perturbazione e paura: e ora per vana letizia,
: io ti vedo con gioia e con paura / ogni giorno scemare, mio dolore
a diritto o a torto, paura. leopardi, 940: notava che talora
i buoni, li quali, per paura di non errare, stanno sospesi e di
, ii-389: per non irrigidire nella paura,... il portinaio, che
o per desiderio del cielo o per paura deltinfemo. ma certo si dà in
sopra, cioè grazia di prima piangere per paura del male di sotto, che pel
ma non all'irisione, ed ebbe paura del ridicolo. fenoglio in: fece
5-120: rimane quella parte piena di paura, perché dall'impresa ci rimuoviamo:
vostri orgogli irriti e vani / metter paura addosso alle persone. arici, i-12:
fulmine. savinio, 448: la paura di un pericolo preciso irruppe nella mente del
, ma i denti radi e canini con paura, tant'era sannuto ed irsuto,
credendo ch'io m'arrenda, per paura / di tua malvagia lingua mesdicente. idem
. d'annunzio, i-277: ei senza paura sentiva su '1 suo capo / passar
ti voglio dare, / se hai paura che io ti fallassi, / cavalier cinquecento
e mi vedea d'affanno e di paura / ricolma... guidommi bel bello
e che si manifesta sotto forma di paura. = deriv. da isterico.
moscone o un bruco, hanno l'istessa paura. -in un compì, di tempo
18-ii-551: -intanto, chi ha avuto paura! -non stiamo a far questioni di
non ci sarebbe a noi tullio, se paura non avessimo, quando anche ci partissimo
cialità essere tutti talmente istupiditi per la paura che, se elio gli volesse condurre
preromana. dominici, 1-127: tanta paura di tal vizio ebbono i padri nostri
la porta con le braccia, per paura che da un momento all'altro,
di pompeo, fu sì pauroso che la paura senza la speranza gl'iustiziava.
latini, i-1515: ancora abbi paura / d'improntare a usura, /
e il kafkismo come strumenti da far paura. compagnone, 5-83: chi sa quando
4 gramsci, 7-39: la paura del kerenskismo'. è uno dei tratti
forse, in una certa misura, alla paura del lafayet- tismo nel periodo successivo alla
. machiavelli, 1-viii-75: io ho paura che costei non sia, la notte,
, se a me tu credi / far paura con queste bravazzate. / avrai culo
spento tanti uomini dabbene per odio e paura. galileo, 4-1-357: mordace e mendace
amore, sempre è gelosia / ed è paura e pensiero e sospetto. boccaccio,
, i-19: ella covava una ladra paura... per certe mie pistole di
piccolo tempo siamo alloggiati di sollecitudine e di paura. 2. in senso concreto
., 13-138: troppa è più la paura, ond'è sospesa l'anima
inf., 1-20: allor fu la paura un poco queta / che nel lago
machiavelli, 1-iii-172: ciascuno ha più paura di questo dicesi anche 'blefarottosi, lagottalmia
che brutto, imperciocché gli crescessero deformità la paura di un pericolo che gli pareva respirare
10-25: egli conobbe d'aver avuto paura, la livida, laida, umiliante
, la livida, laida, umiliante paura. -con uso neutro. guittone
mento d'animo da laide cose, con paura di cadere in quelle. cavalca,
il cordoglio e il lamento, ecco la paura e la viltade, che ischerzano con
denti orribili, colle quali si faceva paura ai bambini. -figur. fatto
ampollosa. panzini, ii-91: la paura della scomunica che i grandi sacerdoti del
di pura acqua di fonte faccia più paura d'una mitragliatrice. -figur.
: la brutta vecchia per la gran paura / innaffiò d'acqua lanfa assai terreno
e da lontano mi lapidavano, per paura ch'io li contagiassi. -assol
, 2-261: i pirati avevano così paura di lui; che non lo slegavano neanche
-al figur.: tremore per la paura. pulci, 24-125: e chi
fa lappe lappe, ché io ho paura tuttavia che non pigli una granata e rimandimi
colla repressa 'libido ', la paura e il bisogno di punirsi: complesso di
di essercela cavata con un po'di paura, si navigava in largo mare,
fondo al suo cuore se non la paura, la paura! manzini, 12-66:
cuore se non la paura, la paura! manzini, 12-66: con lo sguardo
fra giordano, 143: oh in che paura doveremmo noi stare per non offenderlo,
, 2-5 (170): da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la
s'appoggiava alla nave. quella per paura lassò la nave. crescenzi volgar.,
dolessi averli fatti... per paura della pena infernale,... tu
io fosse stata lasciata, o pure paura di futura infamia da ciò non m'
a cui / lascio di dir per paura. fra giordano, 5-122: tanta la
parlano e dicano che voi lasciate per paura... e certo, già per
... e certo, già per paura non dovete voi lasciare. pontano,
nascondimento, che l'uomo fa per paura e per lassezza, si rinnuova la
1-48: trovami sì lasso tra di paura e sanza dormire punto tre dì e tre
si mangiano le lastre e vogliono far paura altrui coll'andare e colle bestemmie, faccendo
della lega. siri, ii-825: la paura, ch'è la peste del- l'
stella / e dal mio lato sia / paura e gelosia, / e la nemica
/ su nel dormire, e taragli paura, / ch'aviene a'grandi che
tempo siamo rallevati di sollecitudine e di paura; ma il pericolo resterà, e
osano neppure di grattarsi la pera per paura di sconvolgere il sottil lavorio dei capelli
, / segui- tavan a voi senza paura. ungaretti, i-20: il sole rapisce
se non lo facevano per la solita paura dello scandalo, queste le eran grettezze
sia di vena, / sta, per paura, om sovente leale. sacchetti,
lusinga altrui, per vile speranza o paura. delle donne grazie a dio non
di diplomazia, non venite a patti colla paura, cogli espedienti colle false dottrine d'
quelli che tuo padre diceva, cioè la paura e la forza,...
? goldoni, iii-720: -io ho paura che il padrone diventi pazzo. -se non
a me, ma tutti legati da somma paura. verga, 1-137: -che sete
333: la leggendaria signorina fonfonne non ha paura né di diavoli, né di uomini
il disordine, la fretta e la paura, onde i primi fondatori fuggirono dalla faccia
: fa invecchiare. e antonio ebbe paura d'esser letto così. palazzeschi,
bartolini, 20-161: io non ne ebbi paura / a lei m'accostai, /
.. si menomi questa mia turbazione e paura. bartolomeo da s. c.
iii-206): era costui un uom senza paura, / ma leggier di cervel più
, / e 'l cor che di paura tanto sciolsi, / fur de la fede
l'uno dell'altro non ebbe allor paura, / sola legislatrice di tutti era natura
giamboni, 7-32: ove s'ha maggior paura de'nimici, allotta di legittima fossa
catone volgar., xxviii-189: abandona la paura de la morte, enperzò qe mata
, / lemure infausto, e vi farà paura. lubrano, 2-151: [usavano
giunco, che tramandano il brivido di paura generato dal tramonto del sole o della luna
., 1-45: ma non sì che paura non mi desse / la vista,
ottimo, ii-171: altri, di paura leporina, con la parola grosseggiando mostrano
léppa, sf. tose. paura. 2. vento gelato.
, / che nel core già nonn-ha paura, / chi 'l chiama per amore disioso
: gli altri passarono lestamente e senza paura. d'annunzio, iii-1-628: si avvicina
quale con molta lestezza e con non minor paura ci fece rientrare. massaia, x-40
che tutta la gioia di questo secolo sarebbe paura e tormento; le ricchezze sterco e
ispiravano diffidenza... -devono mettergli paura -pensava -ecco perché il ragazzo si leva
: per sospetto levare, o perché la paura sbalordisce, fattosi da narni portare per
davanzali, ii-122: dibattutosi tra la paura e la voglia, per levarsi il
pistoiesi, 1-199: li pisani, per paura d'essere levati dello stato loro,
isdegnio. boccaccio, i-464: con la paura del mio arco... una
del compiuto lavoro, ritenne con subita paura l'empito di quelli. -alto
venne l'assedio, credo che per la paura di non perder capalle, se si
è quel latino lì che mi fa paura: quello è un latino sincero, sacrosanto
. bertini, 4-112: quando voi per paura che di roma non passasse a firenze
cittade, e liberami di mia agra paura, purché il muro sia in mezzo
liberati di tutti i tormenti e di paura di morte e de'peccati e perigli e
vanta di non aver punto delle mie saette paura? 5. esente da ipocrisie
di ben comune; lo dice senza paura né falsi riguardi, ma con decoro e
su dall'altra parte: ha paura? ». obbedii e presi l'uomo
genio. carducci, ii-3-197: ho paura d'aver messo troppe materie; e in
, libertà di religione, libertà dalla paura e libertà dal bisogno) proclamate da
1-i-275: alcuni arcivescovi francesi mostrarono gran paura di questo rousseau e proibirono che si
nova, / tal ch'io rimasi di paura pieno. idem, par.,
: andar via diritti; scappare per paura, bramosia o simili. 4 appena senti
dal mondan donare i lidi della paura e del rispetto. goldoni, xiii-384:
, nella foga del coraggio lievitato in paura, un nobile incitamento alle cariche dei
. sermini, 287: ho paura di questo vostro liardello. e a
iv-127: sento di troppo ardir nascer paura; / veggo che torto guarda,
che gli durava in cuore dell'umiliante paura provata col pescemartello. -frode,
sentimento. bocchelli, 2-xi-183: la paura, anzi le varie paure piovute sul
. croce, ii- 6-101: la paura non è limitabile: rassicurata in un punto
a significare l'essenza della vita, la paura 0 minaccia. marinetti, 203:
or tenere per compassione, or tremole per paura, or inasprite per colera! siri
consolo di poterlo aggiungere, perché questa paura è stata pur troppo una delle principali ragioni
buti, 1-106: alcuna volta è la paura sì grande che li membri abbandonati dal
papa, se togli lievi contusioni e moltissima paura, ne uscì liscio, gli altri
sbiadito. govoni, 668: ho paura di aprire quella pioggia / dalla quale
.). lissofobìa, sf. paura morbosa dell'infezione rabbica. panzini
. panzini, iv-380: 'lissofobìa': paura dell'infezione rabbica.
legno; ma pure bastano a far paura. bresciani, 6-vii-181: io vidi all'
umana. alvaro, 18-125: aveva paura. una paura gelida e tagliente che
alvaro, 18-125: aveva paura. una paura gelida e tagliente che lo livellava.
pallida o malsana per gli stenti0 per la paura. dante, inf., 32-34
con una fìsonomia livida, furibonda a far paura, [il diavolo] guarda giù
10-25: egli conobbe d'aver avuto paura, la livida, laida, umiliante paura
paura, la livida, laida, umiliante paura. -miserabile, abietto.
: un lividor di nebbie e di paura / via pel ciel, su pel mar
: sento di troppo ardir nascer paura; / veggo che torto guarda, e
, 3-251: via de'ciancaleoni, fa paura anche a nominarla e solo che ti
quel sapore di zolfo, / e la paura. buzzati, 6-18: che gusto
e nella crusca, deve usarsi senza paura di spropositare, perciocché, come dice
preludio e dei corni lontananti, ebbe paura davvero. lontananza, sf. l'
. birago, 369: in effetto la paura del male più vicino, ancorché incerto
o miei pappagi, / d'aver paura di quei quattro gonzi, / e il
dante, inf., 16-51: vinse paura la mia buona voglia / che di
fu colta da tale sgomento, da tale paura, che bruciò tosto le navi,
2-28 (i-963): i lucchesi hanno paura de le mosche che volano per l'
267: patre mio, io ho avuto paura e ambascia ad uno medesimo tempo:
e ambascia ad uno medesimo tempo: paura, vedendome quasi ne le fauce del
. bersezio, 145: ho paura che questa poverina abbia preso un
in un tempo medesimo e forza e paura. soderini, iv-250: avendo [
nappina, o per mostrare che non ha paura l'alpino. proprio per questo darebbero
una luce all'altra, sempre colla paura in corpo di svegliarsi un bel momento
. r. borghini, 3-61: la paura di non aver mai più a vedere
che in me non poteva alcun'altra paura aver luogo. g. gozzi, i-22-77
una mobilità e una lucentezza che incutevano paura. 5. figur. somma
chi è inciampato nelle serpi, ha paura delle lucertole. al tempo delle serpi,
tempo delle serpi, le lucertole fanno paura. -meglio essere capo di lucertola
parrà si scura / ch'ognun per la paura / vorria la morte e mai non
quando ella si ritira, o per paura o per qualsivoglia altra cagione, nel
, cavalli ischeletriti. -aver paura della lumaca, temere le corna di
.. dicono ch'e'lombardi hanno paura della lumaccia, cioè lumaca. boccaccio
riso e 'l pianto; e la paura e l'ira. boccaccio, dee.
né tu, figliuolo, non avere paura, né non ti incresca la lunghezza della
nievo, 467: col volto sbigottito dalla paura si palpava il petto, e sollevava
diceria. iacopone, 24-50: con quanta paura loco ce stetti; / sirìan longi
: pieno d'angoscia, in loco di paura, / lo spirito del cor dolente
. diedono luogo, mostrando d'aver paura e fuggendo per la via della solitudine
r. borghini, 3-61: la paura di non aver mai più a vedere
che in me non poteva alcun'altra paura aver luogo. tasso, 14-550:
/ né la iuvenca ha del torel paura. caro, i-269: era in quel
sghignazzando, diceva: « non abbiate paura, che non l'ammazzeranno il lupo
parto / la codardia produsse e la paura; / luridi mostri, che di
amando. cantari cavallereschi, 131: per paura triemo / che 'l senso non soggioghi
giusta o di danno avuto o di paura, senza pur pretesto d'invidia,
. gola è mantenimento della vita. paura over timore è prolungamento di vita.
o che è suscitato da orrore o da paura; orrido, raccapricciante, orripilante;
, finché ognuno tremava e basiva di paura al fioco lume della lucemetta, fetida
dubbi. -senza macchia e senza paura: innocente e intrepido. carducci
e diritto, senza macchia e senza paura, senza ambizione, indipendente; e
proprio un amore senza macchia e senza paura, questo nostro! p. petrocchi [
: * cavaliere senza macchia e senza paura ': baiardo. -trovar le
preoccupata, per quattro quinti, dalla paura di « macchiarsi », di « uscire
i terrori, tutto ciò che la paura e la collera dei monarchi saprà inventare
del suo, e sempre se vive con paura de machinarseli qualche calunnia per spogliarlo di
spianerò il fatto mio, senza aver paura della tua vilissima e ridicola * frusta
geniale nudo d'impubere, tutto macerato di paura, esangue fino a parer terreo,
. pallido, tirato (per angoscia, paura, stanchezza); che rivela esternamente
diventeranno macilenti e ardidi per la gran paura e timore, aspettando quelle cose che
centurion da siena / 2-xi-183: la paura, anzi le varie paure piovute sul diventaro
purità santa, tu discacci il vermine della paura, che rode la coscienzia macolata
. faldella, 7-173: lui ha paura di sporcare la sua laurea, e
ii-166: tutti voi avevate una gran paura che io commettessi qualche 'gaffe '
fiera madre / lascivetti pendean, senza paura / seco scherzando. 4.
. locuz. — avere a maestra la paura: lasciarsi dominare dal terrore.
con riverente aspetto, avendo a maestra la paura, gli rendeva omaggi da suddito.
si fuggivano addietro maestrevolmente, più che per paura. f. f. frugoni,
di rosso, che attente e con paura osservano ogni moto del padrone e maestro,
boia. cantù, 498: aveva paura di quel ceffo così brutto, tendendo
era gran maestro) infondeva loro tanta paura per le ferite e morti che dava
nella repubblica, tanto maggiormente più avevano paura e più temevano. tasso, 17-12
dante, inf., 17-106: maggior paura non credo che fosse / quando fetonte
/ se cosa appare ond'elli abbian paura, / subitamente lasciano star l'esca
nella repubblica, tanto maggiormente più avevano paura e più temevano.,
orgogliose. fagiuoli, xv-54: una paura tal n'hanno i demoni, /
chiamar costoro col nome suddetto per far paura ai loro fanciulli. così anche ai
... e perché non abbia paura di perdere la roba, magnificenzia; quanto
parrebbe chi vedesse carlo e non avesse paura e non lo temesse, tanto è
distrutto. bonghi, 1-94: la paura che hanno parecchi di essere tenuti per
i venerdì facevo di magro, con minor paura che il contadino sospettasse del mio imbarazzo
punitelo. chiaro davanzali, vii-23: io paura / non ho di perder mai lo
della vita, come di trarre la paura della morte a quegli che n'hanno paura
paura della morte a quegli che n'hanno paura. tolomei, 2-182: io trovo
, quando vide questo, ebbe grande paura e parlò e disse: e tu
al mulo, e se n'andò per paura di dover mostrare come colpissero le sue
: quella sera mi disse che aveva paura di averci colpa del malanno di linda.
di tuoni formidabili, mariù malatina ha paura. gozzano, i-974: una suora
di malaugurio che mai, magro da far paura. -animali del malaugurio: quelli
: « ci rivedremo, non aver paura, tanto più che tu a roma
due siti malaugurosi. -che incute paura; spaventevole, minaccioso (lo sguardo
senza la sua mamma, e aveva paura del vento. 2. rozzo
per la prima volta, aveva avuto paura di commettere qualche maldestro. =
, che dii maldocchio non ho io paura. lastri, v-48: s'incolpano
amar porria; / e tutta mia paura è gelosia. guittone, 56-11:
ix-19: « mamma, ho tanta paura ». io ci rimasi male perché
già, il militare non fa più paura a nessuno. è al fronte poverini
volti santi. soldati, iii-177: hai paura? di che cosa? non facciamo
sé. -male non fare, paura non avere: chi opera il bene
.]: 'male non fare, paura non avere 'dicesi, in proverbio
, 1-iii-10: male non fare, paura non avere. -mal comune,
carne nel maladétto letto, e alleggierà la paura della vergine, e conforta lei,
6-ii-77: quando mai io ho avuto paura di sparare 11 mio fucile? quando
crisma, perfidi! spasimanti e urlanti di paura lo faceste affogare nel sangue.
. bocchelli, 14-290: una superstiziosissima paura e cura circondava i cibi, e
chi ha coraggio di malfare e chi ha paura di far bene, gli scellerati in
strega e dentro me sento ribrezzo e paura di vedermela accostare. -di animali.
e furore, / egli ha sempre paura in sen celata. mazzini, iv-6-209:
lo difenderebbe. guicciardini, vi-216: la paura s'aveva di lui ed el desiderio
a marito; / altre per sola paura infernale. = cfr. malito
come costui maliziosamente si creda avermi messa paura d'andare oggi al bosco nostro?
. -un malizioso direbbe che vi fa paura. -di animali. - anche sostant
, 3-220: la sollecitudine e la paura, ch'io presentare una persona disposta
. c., 293: così da paura, come da una pazzia, [
, / il tuono che gli vuole far paura. 7. trascurare, pregiudicare
. gadda, 8-m: mi prese una paura della malora. buzzati, 6-81:
352): hai tu mai avuto paura? non sai le parole che fanno piacere
, 3-83: di che dovremmo aver paura? era timida, malsicura la
5. letter. che incute paura, spaventoso. salvini, 39-iv-182:
dolci. compagni, 2-3: tanta paura li misono che venne, fuori da
: così come le bestie salvatiche hanno paura del lione quando grida, così deve
. bocchelli, ii-260: pieni di paura e di maltalento,... discorrevano
. b. davanzati, i-378: la paura della legge del maltolto frenò l'avarizia
: l'ultima espressione filosofica di tale paura [del giacobinismo] è l'atteggiamento maltusiano
maluzzi loro e non gli nascondano per paura, sarebbe prudente fatto. = dimin
avere. leonardo, 2-314: della paura della povertà. la malvagia e spaventevole
vide aspro e malvaso, / non ha paura quel baron soprano. modio, xlv-363
reca qua i lumi; abbiam noi paura di mali visi? chi ha paura
paura di mali visi? chi ha paura si fugga. b. davanzali, i-224
a forza / quella gentil di sùbita paura / muta e malviva. nievo,
in favore di tutti i ministeri per paura dei radicali. e. cecchi, 2-65
corre a la mamma / quando ha paura o quando elli è afflitto. idem,
, mamma santa!: a indicare paura, sbigottimento, stupore. -mamma mia
noia, fastidio, stanchezza (e anche paura, trepidazione, stupore).
lare di meraviglia, di paura. palazzeschi, 5-295: che
con valore di inter.: a esprimere paura, terrore, sgomento, raccapriccio.
giovanni, i-202: la mammola ebbe paura e, stando un pezzo, quando
mia, non gridare e non aver paura. canti carnascialeschi, 1-532: san
- animale mostruoso che fa paura ai bambini. genovesi, 2-17:
- anche: spavento, paura, terrore. dossi, i-205:
mancamento di sangue, el quale per la paura fugge al cuore. leonardo, 2-610
derata, la madre, avendo paura del mancamento del figliuolo, rade volte
. scala del paradiso, 287: la paura è uno mancamento di fede nel vedimento
mazzini, 37- 268: ho paura che siate malata. ci mancherebbe anche
mancia, / siccome buon cristian sanza paura, / si botò, se campasse,
dinanzi a'ladroni? lieto e sanza paura manderà alle stelle i canti. chiabrera
chiunque spacciasse false nuove o spargesse la paura nelle campagne e vi cagionasse perturbamenti,
nardi, i-163: tutti costoro, per paura dell'avere andare a roma o di
. letter. guerriero poderoso e senza paura. - anche iron. del
piacevole alla mano, che non abbia paura maneggiandolo. -rifl. recipr. venire
il leone mentre visse, e per paura di questi tornar a sua terra a macchinar
252: figuratevi un po'se ho paura di questa manetta di briganti.
mura belle / spesso faceva con essi paura. sercambi, i-23: li pisani
cielo d'alcamo, 76: en paura non mettermi di nullo manganiello: /
no, mi mangia. io ho paura di quella donna! scarfoglio, 231:
., 2-5 (172): che paura avete voi? credete voi che egli
e caca forte, e non aver paura della morte. mangia poco e bevi
[marco marcello] con dolore e paura; temendo la nuova e disusata maniera degli
. borgese, 1-296: una puerile paura del temporale l'aveva sempre avuta, ma
p. fortini, i-358: io ho paura che non mi sia fatta qualche manigoldaria
, sulle loro mannaie, che fa paura; / tocca il soffitto / quando sta
a forza / quella gentil di sùbita paura / muta e malviva. colletta, i-125
voi a questa esperienza? -io ho paura che qui non entri qualche giuoco di mano
fa un amore serrato serrato. ho paura che 'l nostro paraninfo non se la
orazione. sacchetti, 4-104: la paura che 'l mugnaio ebbe, ciascuno il pensi
: in fondo in fondo, aveva paura, pur non volendo confessarlo a se stesso
volendo confessarlo a se stesso, aveva paura di uscire a mani vuote da quell'impresa
non pare che ne stieno con molta paura; perché non credeva che spagna ci mettessi
partito, volle, per ira e paura, morire candido e non manomesso.
[crusca]: tuttavia, in quella paura, quelli che poterò in prima si
vedendosi taijto sotto el giugante, ebbe paura di morte, ma pure misse la
il quale non viveva più che della paura di morire. pirandello, 8-847:
, / far le voleva peggio che paura, / ma guidon s'interpose e tanto
genio cristiano. guerrazzi, 1-650: la paura, che invano presumerono mantellare di costanza
di tal gente aspro macello / di paura tremar quegli faceva: / ma poi
tiravano il carro, spaventati per gran paura, in là e in qua fori
: / volontà inganna e piaciere e paura. guittone, ii-15: a la tua
i'faccio mantore, / fuggendo la paura, e sperar chero. =
., 1-5 (172): che paura avete voi? credete voi che egli
allegri, 5-25: come non abbiam paura che ci manuchi o morda la befana,
che la si vuol manucare, scappi per paura? cesari, 6-399: ha'tu
cesari, 6-399: ha'tu forse paura che cotesto morto ti manuchi o facciati
dei briganti per lucro o semplicemente per paura, i « manutengoli », come allora
senza compromettersi colla parola; una doppia paura di far sorridere i miscredenti e di scontentare
state pur sicuro, e non abbiate paura di marame nessuno. -caos,
marchesi di ferrara n'eb- bono grande paura, perocché il legato gli nemicava troppo.
cacciato in corpo a vostra magnificenza una paura marchiana, cosicché gli fosse sparito dinanzi
d'ognuno, perché le brigate abbian paura a dime di te, o almeno non
ricchi, xxv-1-217: e'par che abbi paura / di quel marcétto. n'è
abbietto, che il marciume, e la paura del contagio e l'impotenza a vincersi
confine della divinità, io affido senza paura ai tuoi memori flutti questa mia vita
: il travaglio del mare e la paura /... tenuta alcun dì
dopo aver ceduto, ebbi schifo e paura di me stesso, ma la marea
, ma i denti radi e canini con paura, tant'era san- nuto ed irsuto
ricordò d'alcune cosette; ma la paura di madonna margherita l'ha fatto poi
1-73: gli mastri marinai aveano grande paura, imperò che si vedeano in caso di
a temer tanto l'inverno, ho paura che il tuo foscolo dovrà, come le
/ d'averlo a scombuiar sempre ha paura. c. e. gadda, 373
lui avea martellato il buon re senza paura. pulci, 6-44: rinaldo sempre all'
partito e abbandonato ogni cosa per grande paura che gli martellava la mente. attribuito
suo dentro martellava, e tremava di paura. s. degli arienti, 339:
cognosciuto lui essere uomo, el core de paura li incominciò a martellare. salvini,
. -preoccupazione, ansia; timore, paura. giovio, i-326: mi vedo
-giura, se certa fosse non aveste paura, che per contentarvi più tosto cavalcherebbe sta
, col chiamarlo san potente, di far paura a me, sbagliano d'assai.
fianco d'un bella comica che aveva paura dei ladri e che mi si stringeva
, sacrificavano vite preziose e destavano la paura, che giova non destare, nei governi
morte e non gli assolvevano, per paura del re. 2. per estens
e non vedere il temporale, è soltanto paura, paura borghese. che cos'è
il temporale, è soltanto paura, paura borghese. che cos'è, se non
] sapete qual è? essi han paura che, scrivendovi, non apra i
si metton al viso, per far paura ai cittì. garzoni, 1-645: l'
mascare brutte e la faccia alterata mette paura. mascardi, 2-257: andò parimente
certe 'persone snodate che in conscienza fariano paura a le maschere. nannini [petrarca]
resistenza,... né abbia paura delle maschere. 14. figur
preparazione a subire 11 contagio è la paura. monelli, i-153: i gas asfissianti
di corrucci / mascherando di sdegno la paura. manzini, 15-153: continuava a pungerlo
. balbi, lxii-4-204: hanno grandissima paura de'mascherati, de'quali non hanno
al masnadier di francia / dèe di paura livida i la svergognata guancia.
. marino, i-iio: s'avete paura ch'io vi entri in corpo per qualche
schiavesco è questo scrivere? io ho paura oramai a scrivere una lettera, e
, 26-19: quella medesma voce che paura / tolta m'avea del subito abbarbaglio,
la focosa corrente stagione mi ha fatto paura a mettermi in viaggio, ed in
rimedi inutili, buttati via). la paura è un male che non si può
sano. chi agisce bene, non ha paura della giustizia). chi non dice
la turba, la mediocrità mi fa una paura mortale; ma io voglio alzarmi e
il carro, spaventati, per gran paura in là e in qua fori d'