abbagliante. fazio, iii-16-36: presso patrasso nove colli vidi, / ch'ombra
. -andare (mandare) a patrasso: andare (mandare) in rovina
come dice il vecchio proverbio, a patrasso. note al malmantile, 378: è
malmantile, 378: è andato a patrasso, scherzo sulla città di acaia, famosa
patres suos. panzini, iv-498: patrasso { andare o mandare a). vale
senectute bona). c'è bisticcio con patrasso, forse perché quella città greca era
andato a scio, è andato a patrasso. -andare a sparviere: cacciare
sgravo, fino a babboriveggoli od a patrasso... per una febbricciatola proprio
di nostalgia forense. lasciò napoli per patrasso, perché allontanato, rimosso, evulso,
giunti; e tra poco sbarcheranno a patrasso, di dove intendono far vela verso alessandria
somigliare / la mia scodella al golfo di patrasso, i perocché in essa si vedeano
tra i quali quel bravo gracchiatore di patrasso, portando una face in mano,
: non solamente quelli della città di patrasso aveano tenuto la guerra per loro forza,
, 8-102: lungo la ferrovia di patrasso... vidi innocente- mente dormire
artemide lafria, che erano celebrate a patrasso in acaia, dove aveva sede 11
-mandare a buda, a patrasso, a scio: far morire,
solo / per mandarlo in minuzzoli a patrasso. idem, n-51: ei risponde:
: 4 per mandarlo in minuzzoli a patrasso. mandare a patrasso '...
in minuzzoli a patrasso. mandare a patrasso '... far morire. e
la medesima ragione che 4 mandar a patrasso 'o 'a buda '.
d'annunzio, ii-61: [a patrasso] i battellieri, /...
gubbio, 1-343: la città di patrasso era di lungie mille miglia dall'abitazione del
; a veder ballar l'orso; a patrasso; a guardar l'oche al prete
cuor trabocchi / sencia suggesto alcun patrasso di alcuno obiecto, / vedreste
la malora. -andare, mandare a patrasso: v. andare1, n.
un modo proverbiale e basso 'andare a patrasso ', che vale morire; onde
morire; onde * egli è andato a patrasso 'significa ch'egli è andato in
mai più. e 'mandare a patrasso 'vale far morire. =
'morire 'j, con accostamento a patrasso (lat. patrae, gr. ant
malmantile, 378: « è andato a patrasso, scherzo sulla città di acaia,
area sett. (cfr. venez. patrasso 'primasso *), deriv.
. che è originario, nativo di patrasso; che si trova a patrasso.
di patrasso; che si trova a patrasso. d'annunzio, ii-62:
alla città greca di patre (odierna patrasso); che vi è nato, che
3-5: ogni villa ha il suo patrasso / che col badile in man sputa
solo / per mandarlo in minuzzoli a patrasso: /... / ma eravan
... tra poco sbarcheranno a patrasso, di dove intendono far vela verso alessandria
a veder ballar l'orso; a patrasso; a guardar l'oche al prete.
'l mio ricovro, or capitai a patrasso, / e talor fui vicino, /
fu 'l mio ricovro, or capitai a patrasso. p. mocenigo, li8- 441
imbriani, 1-192: lasciò napoli per patrasso, perché allontanato, rimosso, evulso,
l'allegro, o anche il pascià di patrasso, per via ai una millantata sbornia
, come dice il vecchio proverbio, a patrasso. manzoni, pr. sp.
salvini, v-4-3-4: noi dichiamo andare a patrasso, a morte, a scio
una sintesi plastica di candia (come di patrasso, d'atene o nauplia) in
quel ricco padiglione la costa della morea verso patrasso. lanzi, iii-114: lavorò tanto
operai di città ad atene, candia, patrasso, stanno
, 3-5: ogni villa ha il suo patrasso, / che col badile in man
fu 'l mio ricovro, or capitai a patrasso, / e talor fui vicino,
fu 'l mio ricovro, or capitai a patrasso, / e talor fui vicino,
, 1-290: gli uomini della città di patrasso puosono tutta loro volontà nelle braccia e