, / e si racqueta poi che 'l pasto morde. fiore, 69-11: egli
d. bartoli, 1-224: senza altro pasto onde vivere, che un sacchetto di
di pane che elli mangiava altresì come pasto d'erbe battute e accrosteliate.
corrotte accumulò putride salme, / fiero pasto agli augelli ed alle fere. leopardi,
36: non giocate alla palla dopo pasto, / che vi farà lo stomaco acetoso
silone, 5-11: « dopo il pasto, da qualche tempo, ho nuovamente
quest'oste nostro, / dategli ber a pasto acqua di vite, / fategli fare
stava per attaccarsi, avendo finito il pasto. 2. locuz. -conoscere,
. marino, 6-158: come veduto il pasto in un momento / mordace can la
della vita. mazzini, ii-48: il pasto della sera dipende dall'adempimento della condizione
mangiare, tornano per riposo o per pasto. imitazione di cristo, i-18-2:
di erba che viene data in un pasto agli animali. = cfr.
estens.: convito, banchetto, pasto in comune. f. buonarroti
bencivenni [crusca]: condiscono il pasto con gli agliet- tini minuti e teneri
le serpi in letargo quando agognano il pasto e non possono risucchiarlo. saba,
, / e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo
giù a piombo come l'avvoltoio sul pasto. idem, iv-2-959: abbandonò il
, 27: usasi oggi a tutto pasto ambiente per attinenza, affetti, relazioni
) che si serve all'inizio del pasto, prima della minestra. -al plur.
comp. da anti- * prima 'e pasto (v.). antipatari
bene. = deriv. da pasto (v.). appastato1
garbato. = deriv. da pasto (v.). appastellare
massimamente se si prendano nel mezzo del pasto. = voce dotta, lat
non li torna se non per suo pasto. ristoro, 1-8 (18):
là ella [l'aquila] spia il pasto, gli occhi suoi mirano da lontano
aquila allora solamente intenta a procacciare il pasto ai suoi aquilotti del nido.
e la buona vecchia preparava melanconicamente il pasto della sera. 6. intr.
. baruffaldi, 25: a dar pasto / a l'ingorda loro tibia,
il primo a darti del tu a tutto pasto, siccome intendo di far ora,
gli asparagi s'hanno a mangiare innanzi pasto, e deono esser cacciati nell'acqua bollente
, / temendo che, assueti a largo pasto, / di pasto non patissero difetto
assueti a largo pasto, / di pasto non patissero difetto / in racchiusa città.
bencivenni [crusca]: usi a pasto la bollitura d'avena. ariosto,
sterparogli il core; io darò in pasto / le membra lacerate a gli avoltoi.
chi primiero / l'accordo violò, pasto vedrassi / di voraci avoltoi. aleardi
le voleva lasciare agli avoltoi, ch'era pasto da loro. chiamava avoltoi quelli che
imbecco, / nauseando il troppo usato pasto, / a te, giove tiranno
con cui si 'annunciava la fine del pasto. ariosto, sai., 2-253
lettera, si lasciò dar di questo pasto e nettarsi di gioie con pochi danari
attacca alla foglia del gelso durante il pasto, e cinque paia attaccate agli anelli
lettera, si lasciò dar di questo pasto e nettarsi di gioie con pochi danari
cognosciuto, / che del leone è pasto velenoso; / tragelafo è come becco barbuto
bardolino, sm. vino da pasto, rosso rubino, aromatico, di
baròlo, sm. vino da pasto assai pregiato (prodotto in piemonte,
d'una o due barzellette / per dopo pasto, degli impiastri loro, / che
una manipolazione, una vivanda, un pasto, un dolce, un gelato,
lasci il dormir o perder voglia un pasto. berni, 3-89 (1-88):
mettere in bocca (e indica un pasto di fortuna e sbrigativo); bere
dagline a beccare alquante beccate dopo il pasto, e sarà molto prò'e di grande
a dire il vero, è un cattivo pasto; / di fatti a beccatene lo
poco cognosciuto, / che del leone è pasto velenoso; / tragelafo è come becco
asino e anco di porco a tutto pasto, credendo fermissimamente che quella cascaggine,
viavai cittadino. soffici, 1-81: ma pasto di due ragioni vino: se molti vini
bere. -no, davvero, fra pasto non bevo mai. -se non vuol bere
dolci beveraggi sia studiata, / e a pasto piacevol con diletto / da vaga cura
con il maiale. invita le galline al pasto dell'intrisa crusca, e le pingui
recòllare la biada e per acquistare lo pasto. g. villani, 9-241:
243: ella era solita prendere dopo ogni pasto delle forti dosi di magnesia o bicarbonato
pane e tra companatico consumava in qualunque pasto, fu ritrovato (cosa novissima a udirsi
è senza fenocchi, / vivendo a pasto come un fiorentino, / né briaco
, 8-56: i fiamminghi sono di gran pasto, e tutto dì son usi di
, 33-1: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a'
in giornata, e che ad ogni pasto, brandendo la forchetta come una spada
ripor vivande, mai nel vedermi torre il pasto di bocca, mi venne voglia di
; / le qual dipoi si furono quel pasto, / quel rio boccon, quel
-fra un boccone e valtro: durante il pasto. marotta, 4-16: fra un
: l'acqua di nocera per bere a pasto, in virtù della miniera bolare,
/ questo animai, ch'egli è pasto d'amanti, / se noi dovessin morir
di vini bianchi o rossi francesi da pasto. giusti, ii-369: ci apparecchiò
per la conservazione di pregiati vini da pasto. bocchelli, i-237: era [
coltelli, stoppa-accesa e turàccioli, abituale pasto de'bossolottai. = deriv. da
la bramosa voglia, / e dopo il pasto ha più fame che pria. idem
de amicis, 1-948: ad ogni pasto, brandendo la forchetta come una spada
che è senza fenocchi, / vivendo a pasto come un fiorentino, / né briaco
dove in diverso > modo si apparecchia il pasto di roba fredda, che si dà
'; finalmente si dice per quel pasto di roba fredda, che si dà
veiculo una volpe / che d'ogni pasto buon parea digiuna. fiore, 125-5:
, il padrone dell'osteria regolò il pasto canino il quale avvenne in mezzo a continui
voi non fia / vii opra, il pasto; a quei soltanto è vile,
/ splenda italia, e a quel pasto s'allegri / delle cagne notturne la
qual vi credete voi che sia il pasto di questi pesci? essi piglian per cibo
e la comun salute / sacrificossi al pasto / d'ambiziose mute, / che
massa eterogenea tutte le svariate materie del pasto... e le rende prossimamente
bellini, 5-96: chi non istupisce al pasto... del camaleonte, che
se non vói esser di quel drago pasto, / che d'altra gente ha
mi fe'de'propri cani e preda e pasto. / fede (oh madre)
, / e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo
ai cani, dare a mangiare, in pasto ai cani: simboleggia l'atto più
galileo, 5-299: per dar canzone e pasto agl'ignoranti. buonarroti il giovane,
, 33-2: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a'capelli
33-3: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a'capelli /
credo che costui più ne divori / a pasto, che non sien dua carratelli.
avvezzi. alvaro, 9-99: consumammo il pasto che il mio ospite diceva caratteristico del
volentieri, moglie mia, darei un pasto al nostro compare alessio al quale son
, sm. vino rosso toscano da pasto (simile al chianti), prodotto nel
di bestie morte, da dare in pasto alle belve '. carnagióne, sf
prolungamento del carnevale. dopo e quelle avanti pasto, avvertendo alle arrostite di tagliar
carnieri, / brachette con sonagli, pasto e guanti. sacchetti, 208-9: certi
, piccolo paniere dove si ripone il pasto destinato ai cardinali in conclave; cornuta
indicate dalla lista, e non il pasto a prezzo fisso. d'azeglio,
asino e anco di porco a tutto pasto, credendo fermissimamente che quella cascaggine,
3-855: ogni cosa era commune, il pasto eran le poma, le castagne,
se non vói esser di quel drago pasto, / che d'altra gente ha consumata
per un po'di tempo dopo il pasto, i miei cugini ed io continuavamo
e non cedesse in tutto / al pasto del pastor la forza e 'l vanto
maniera che, come cibo innocente, e pasto del celabro e non del ventre,
incerto. céna, sf. pasto che viene consumato alla fine della giornata
di lattuga. -stor. pasto principale della giornata, presso i romani
questa pianura. 2. pasto consumato allegramente da una compagnia di amici
esser notato ch'egli terminato l'ultimo pasto nell'uscir fuora del cenacolo per andare all'
intr. (céno). consumare il pasto della sera. iacopone, 24-111
aretino, iii-102: [non è] pasto da'miei denti il ceri- moniare con
colli torti e le lingue bugiarde / farà pasto di tigri, orsi e pantere.
mi fé'de'propri cani e preda e pasto. / fede (oh madre)
chianti, sm. vino da pasto, prodotto nella regione del chianti (
chiaro, i'vorrei più tosto un buon pasto. b. davanzati, ii-266:
. per estens. breve riposo dopo il pasto per aiutare la digestione. rajberti
-fare il chilo: riposare dopo il pasto per favorire la digestione. pananti
612: chi non istupisce al pasto... del camaleonte, che
. marino, 1-148: non cibo o pasto prezioso e lauto / il mio povero
che, come cibo innocente, e pasto del celabro e non del ventre,
2. per anal. il pasto degli animali; i succhi, gli
stesso del mangiare, il momento del pasto. bibbia volgarv-353: tu spezzasti il
ciccia: desiderio di fare un lauto pasto. nieri, 213: il giorno
è voce francese, usata a tutto pasto; ma se noi italiani abbiamo la
che egli fa in nettarsi i denti dopo pasto? berni, 315: non so
collezióne e colizióne), sf. leggero pasto che si fa al mattino appena alzati
2233: 'colazione ', il primo pasto della mattina, molto leggiero. de
cenare. 3. il pasto di mezzogiorno (detto anche seconda colazione
'tenuta da un confratello durante il pasto: e pertanto * refezione 'di monaci
collation (nel sec. xiii) * pasto leggero '. colbacco (anche
come calce viva gli strati del pasto, egli non le assaggia,
: beo d'un vino a pasto, che par colla. cellini, 537
torti e le lingue bugiarde / farà pasto di tigri, orsi e pantere. segneri
= * dal lat. convivium « pasto in comune ». combinàbile, agg
innumerabili novellieri, romanzieri e comici, pasto avido di popolo colto e ozioso, che
ant. le prime portate di un pasto, antipasto. buonarroti, i-372:
il cibarsi, il prendere cibo; pasto. iacopone, 12-36: questa
troppo arrosserebbe ne la cera; / in pasto il tegno e tuttavia lo nerbo,
cercava i concetti universali come il solo pasto che le potesse finalmente cavar la fame.
, chiedendo ad anna gli avanzi del pasto familiare. -conversazione appartata, segreta
rompono le ventosità del ventre mangiati dopo pasto, e rendono buon odore e fanno
massa eterogenea tutte te svariate materie del pasto. lemene, 470: su
e di cani e d'augelli orrido pasto / lor salme abbandonò (così di
se non vói esser di quel drago pasto, / che d'altra gente ha consumata
voleva lasciare agli avoltoi, ch'era pasto da loro. chiamava avoltoi quelli che
disposto a succiarti del baggiano a tutto pasto, non far conto di poter viver
. -fare un conticino: un pasto in trattoria. lippi, 2-33:
giusti, iv-55: caccia a tutto pasto; un giocare di ganasce continuo;
sm. splendido, sontuoso e solenne pasto in comune di più persone; banchetto.
= voce dotta, lat. convivium 'pasto in comune, ban chetto
che nelle trattorie si paga per ogni pasto. arlia, 121: 'al ministero
sopra la prima e cambiata dopo ogni pasto. calvino, 1-542: veniva
, quelle che avevi date per conveniente pasto al nero corbacchione, al fetido bastasio,
gli adocchiano la borsa tanto si calano al pasto, che vi pongono su gli onghioni
favoleggia con la gatta o manda giù il pasto con le leggende degli altrui femetichi.
stessa / cadea l'oste romana, / pasto cadea di torvi / lupi e d'
i barrocciai fecero coscienziosamente il loro pasto. = comp. di coscienzioso
che ogni coscritto a turno offra un pasto copioso. 3. stor. padri
e non cedesse in tutto / al pasto del pastor la forza e il vanto
perdesse e non cedesse in tutto / al pasto del pastor la forza e 'l vanto
marino, 7-167: mentre son del gran pasto in su 'l più bello, /
nodo, / e chiamatei furfante a tutto pasto: / a un bisogno, e'
panzini, ii-43: invita le galline al pasto dell'intrisa crusca. 3
qualità delle vivande); vitto, pasto. latini, x-2822: ché quando
veiculo una volpe, / che d'ogni pasto buon parea digiuna. buii, 2-794
della lascivia, della cupidità il suo pasto, può dio gridare, promettere, minacciare
della lascivia, della cupidità il suo pasto, può dio gridare, promettere, minacciare
che seguiva il sacrificio ', infine * pasto, cibo '. dapifero,
un cibo, una bevanda, un pasto, un convito), indire (una
una cerimonia); abbondante (un pasto); squisito (un cibo)
lo acito / li davano appetito innanzi pasto. = part. pass, di
per tutti i rispetti, non mi pare pasto da'tuoi denti. belo, xxv-1-91
secondo che i libri dovevano essere il pasto loro, bisognavano che le fugaccie e
oceano, morì a tempo per divenire pasto e salvezza all'altro. bontempelli, 8-105
2. per metonimia. cibo, pasto, cena, convito. -anche:
: la famiglia riunita a consumare il pasto quotidiano (e suggerisce calda intimità di
, ii-15: sia frugai del ricco il pasto; / ogni mensa abbia i suoi
, cresce dappertutto in cespugli aridi, pasto delle capre. pratolini, 1-44: v'
(désino). consumare il principale pasto della giornata (generalmente verso il mezzogiorno
da lunghi anni divideva con loro il pasto e prendeva quasi una parte eguale nella
degnare, donare), sm. pasto principale della giornata che si consuma generalmente
di continentia, 43: compito el pasto et il magro disenare e spartitosi li
dietro fino a casa. qui un pasto copioso e straordinario di arrosto avanzato e
, anemizza. 2. vitto, pasto. libro della cura delle malattie,
i buono inanzi, nel mezzo e dietro pasto. aretino, iv- 1-147: noi
/ quando a sera talor torna dal pasto, / guadar il fiume, e variato
. 3. smaltire (un pasto troppo abbondante o greve, un'ubriacatura
le scienze, ché in tal punto il pasto è digesto e lo stomaco sincero.
triunfal veiculo una volpe / che d'ogni pasto buon parea digiuna. grazzini, 4-525
dileguato. soldati, i-118: nonostante il pasto e il vino e il tempo grigio
crescenzi volgar., 9-86: il pasto delle galline, del quale molto si
dire, riscalda, ma un vino da pasto non c'è. -non essere
d'ore, quasi sempre tra un pasto e l'altro. dirimènte (
sarebbe disdetto offerire a que'numi altro pasto che l'ambrosia. baldinucci, 9-vi-126
sente da quella lupa divorare che doppo il pasto ha più fame che pria.
questo le gregge si dispergono e diventano pasto de'rapaci lupi. leggenda di s.
, / e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo
e del maggior sempre il minore è pasto. de sanctis, 7-560: c'è
con ingordigia (un cibo, un pasto, ecc.); sbranato, dilaniato
fame / conserva fa del divorato pasto / in un proprio nativo e largo vaso
a le feroci belve / devoratrici di sanguigno pasto. magalotti, 1-66: la nazione
fronte ai clienti che consumano il loro pasto. moravia, vii-64: proposi di andare
12°, usato come vino fino da pasto. panzini, iv-203: 'dolcetto',
panzini, iv-203: 'dolcetto', vino da pasto piemontese: color rosso rubino, leggermente
36: sia frugai del ricco il pasto; / ogni mensa abbia i suoi
. dopocéna, avv. dopo il pasto della sera. pavese, 4-159:
il periodo di tempo che segue il pasto della sera; serata. dossi,
desinare), avv. dopo il pasto di mezzogiorno, nel primo pomeriggio.
il periodo di tempo che segue il pasto di mezzogiorno. tasso, i-212:
di tempo che segue immediatamente a un pasto. bartolini, 22: severina,
il periodo di tempo immediatamente successivo al pasto di mezzogiorno. bar etti, 1-42
loro virtude. campailla, 13-48: quel pasto, che gl'invia [affo
d. battoli, 27-264: mai altro pasto che erbe salvatiche, né altro letto
voi non fia / vii opra il pasto; a quei soltanto è vile, /
sono sentimenti di molti di fronte al pasto elaborato. -complicato, macchinoso.
, 1-148: non cibo o, pasto prezioso e lauto / il mio povero desco
bramosa voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria. petrarca
frase riesce dura per cibo di tutto pasto; onde parrebbe più confacevole ad una
l'antiche genti, / a cui il pasto delle giande ed erbe / fé''1
non muovendo, tra bocca e pasto, che la sua solenne mano.
, e la loro carne è grata al pasto. = voce dotta, lat
: i versi del belli erano un'elegia pasto rale, gelata, specie
marino, vii-360: da virgilio fu nel pasto di didone introdotto iopa, a cantar
, quando ha troppo vin con troppo pasto, / perché cuocer noi può, fuor
alla solitudine, alla morte, anche in pasto alle fiere; affidarlo alla carità pubblica
-condannato alle fiere; abbandonato in pasto alle belve. - anche sm.
compagnia delle due buone donne il semplice pasto che avevan preparato. soddisfece in gran
dir che i corpi morti / fur pasto delle fiere e degli uccelli; / ma
massa eterogenea tutte le svariate materie del pasto, che è quello che chiamiamo
alla comunione (e indicò anche ogni pasto benedetto dal sacerdote, e le reliquie
, 133: van dipoi, finito il pasto, / a giuocare a uno scacchiere
ragion, nei sensi offeso, / pasto di lupo giacque in terra steso! boccalini
bramosa voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria. rinuccini
-prendere il cibo; consumare un pasto; sorbire una bevanda. m
a me, facciasi il mio corpo vostro pasto. bembo, 1-190: vissi quel
, ecc.) che serve per pasto del bestiame. soderini, ii-137
36: sia frugai del ricco il pasto; / ogni mensa abbia i suoi
/ a cui la voglia mai saziò pasto, / né poterà saziar mai in
da lunghi anni divideva con loro il pasto e prendeva quasi una parte eguale nella conversazione
la ferrana in luogo letaminato per lo pasto delle bestie. landino [plinio],
. tasso, 8-6-398: ma dopo il pasto egli [il leone] è giocoso
fino all'antica. 2. pasto succulento (per lo più iron.)
8-56: i fiamminghi sono di gran pasto, e tutto dì son usi di mangiare
litro e una tazza di caffè per pasto. -fiaschettino. sacchetti,
pani e venti libre di carne al pasto e beveva otto boccali di vino; poi
, di noci e fichi secchi / un pasto gli arrecò di regai sorte, /
,... lasciarmi quivi soletto, pasto de'rapaci lupi e de'feri uccelli
languente ed egro / avidamente cerca il fero pasto. marino, 1-40: né grifagno
33-1: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a'capelli /
carni, e accosta alle labbra il fiero pasto, senz'ombra di scrupolo o di
figli, / e come quel ch'è pasto la rimira; / cotai si fece
, ove per contrario, per dar pasto a qualcuno, smascellatamente rideva d'ogni
si sentì più nulla: il meglio del pasto era finito. -gran confusione
bevande); arrivare alla fine (un pasto). tolomei, i-9: trovandosi
, per fare i pasticci a quel pasto. -eccellente, pregiato (una
non suscettibile di variazioni (contrario di pasto alla carta: cfr. carta,
e della quercia, e di riporla per pasto de'buoi. linati, 8-40:
moderata e conveniente da bersi durante il pasto, o in una degustazione. caro
[quegli uccelli] facevano un secondo pasto, dietro al quale si nascondevan di
uno stuolo, / soleva fare a pasto una mezzetta / di vino e n'avanzava
33-2: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator forbendola a'capelli /
portata più importante e sostanziosa di un pasto. panzini, iv-512: 4 piatto
a un fottivènto / che dopo il pasto si morì di stento. bocchelli, 4-82
le due portate più sostanziose di un pasto. tramater [s. v
, da cui si ricavano ottimi vini da pasto. = deriv. da frappato1
tagliare ramoscelli o arbusti per darli in pasto agli animali. andrea da barberino,
nelle langhe; fornisce un vino da pasto fine, rosso, asciutto, di buona
gli asparagi s'hanno a mangiare innanzi pasto, e deono esser cacciati nell'acqua
naturali e in quantità moderata (un pasto, una dieta, ecc.).
/ senza invidiare i larghi possessori, / pasto d'ignavia spesso e di pigrizia,
, 1-101: le donne durante il pasto dei maschi, si davano a un breve
: 14-16°), sia da pasto; galloppo, magliocco. =
crescenzi volgar., 9-86: il pasto delle galline, del quale molto si dilettano
minestra, ecc., destinata per cadaun pasto dell'equipaggio in mare, o per
: scodella metallica usata per consumare un pasto, per lo più in una mensa
esclamazione che indica soddisfazione per un buon pasto. -anche in senso ironico, con
in senso ironico, con riferimento a un pasto scarso e insoddisfacente. -essere di
. beltramelli, i-28: il suo pasto lo sai: quattro ossa al giorno:
zuppa per le gatte: preparare un pasto per niente. bandello, 2-51 (
! al fiume! sia dato in pasto ai gaviali. = voce dotta,
giantilomi, viviamo con uno pane al pasto e qualche poco de formagio. s
: gitta [il cane] il suo pasto, e poi il rimangia. crescenzi
e poi trai il filo e così il pasto gitterà. bartolini, 1-128: abbattuto
, ecc.), darla in pasto alle bestie, buttarla nel fiume (come
enol. vino rosso pregiato da pasto, prodotto in piemonte con uva nebbiolo
, iv-293: 'ghemme'. vino da pasto rosso del piemonte.
, 115: beo d'un vino a pasto, che par colla, / e
, a'porci, albergo, e pasto e compagnia degna di te. giordani,
de gli occhi tuoi amasti, è or pasto di vermi. dotti, iii-250:
giantilomi viviamo con uno pane al pasto e qualche poco de formagio e
frutta miste servito alla fine di un pasto. ghislanzoni, ii-1-263: all'osteria
sua gioiosa entrata, diede un magnifico pasto, secondo l'usanza, a'prencipi
-che viene consumato nella giornata (un pasto). b. croce, i-2-250
e preti, a giuracchiare a tutto pasto. = frequent. di giurare
le vitamine,... ecco il pasto ideale dell'uomo giusto!...
sopra 'l mento. pasto gittato in gola a cerbero, lo racchetò
esplodere anziché uscire. -gettare il pasto, la carne, l'offa in gola
poi trai il filo e così il pasto gitterà. boiardo, 1-13-17: lui
di malborghetto dove si gozzoviglia a tutto pasto la gorgia. = denom. da
granite. baruffaldi, xxx-1-60: al pasto / troppo son usi di granita biada.
vinaccia era spietata, ma in fin di pasto mesceva a ciascuno, da una fiasca
quar- tuccio di vino per uno a pasto. -alla grassa: alla buona
e gravezza per alcune ore dopo il pasto. silone, 4-187: le iniezioni le
non ne voleva più d'un bicchiere per pasto, ma quand'era in viaggio «
/ tenga la starna e sia per trarne pasto. caro, 8-22: l'aquila
iv-308: 'grignolino', buon vino da pasto piemontese (alessandria, cuneo),
che avanza e resta sulla tavola finito il pasto. « quando s'affetta il pan
sauterne, madera secco 'a tutto pasto. 3. colare di
prendi, / e le mosche son pasto per me. / su le mosche ogni
giornali, avevamo ricominciato a prender qualche pasto. = deverb. da guadagnare.
, 33-3: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a'capelli
/ prima perché non mi piacque un tal pasto, / ma sopra tutto per non
guasto, * non è buon alcun pasto: chi è privo di gusto non è
gusto guasto, non è buono alcun pasto. -amor di meretrice e vin
dell'osteria] che intende fare a pasto, / trova gran roba, per parer
allora il drago, per aver il pasto, / tra quelle genti rapace si
... / brachette con sonagli, pasto e guanti; 2. letter. munito
senso generico: mangiare, consumare un pasto. — anche assol. dante
zanna, / quasi è già preda e pasto di quel reo. g. rucellai,
virgilio, altrimenti gli scritti loro sarebbono pasto di tignuole e preda del tempo.
per non insudiciarsi gli abiti durante il pasto. p. bardi, 1-13-44
imbrigliata ch'ei può andare a dar pasto agli animi militari, per farli stare
. questo è il levarli tutto il pasto dal gozzo, senza romperlo, per il
, sol perché s'impinguano a tutto pasto. g. del papa, 6-ii-56:
quella degli affari trattati, quella del pasto succulento, sembrano rispecchiarsi una nell'altra,
: diamo loro un quartuccio di vino a pasto: in due, son quattro pasti
regna in verdura / e il miglior pasto ha il falcon peregrino, / termino
nella fretta incalzante di saziarle, che pasto potete estrarre da voi ogni giorno? palazzeschi
festi inchiovar su la caucasea rupe / pasto a l'aquila eterno. manzoni, pr
solito a beversi la capitale a tutto pasto! faldella, 2-27'. inciampò la
fora esser digiuno / di così duro pasto e strano inciampo; / che orlando
fieri e il foscolo dandosi così in pasto agli sciocchi abbiano lusingato le inclinazioni istrioniche
plastica. -poco sostanzioso (un pasto). borgese, 1-182: una
e forte a digerir che sia il pasto che gli vien posto avante, non
, con pensier di godersi a tutto pasto questa bellissima zitella. 2.
o in latte e senne infonda il pasto. alamanni, 11-69: largo s'infonde
vedrai che l'uccello non prende lo pasto ed ae li occhi grossi, dei
fra due portate più sostanziose di un pasto. - anche al figur. caro
la fame trangugiando una bestia a ogni pasto. = nome d'agente da
b. davanzati, i-194: 'con tal pasto gittato in gola': 'con questo
/ tenga la starna e sia per trarne pasto, / dal can che si tenea
: se voi volete ingrassarvi del dilicato pasto, leggete l'opere del vostro cittadino
la degustazione di un cibo o un pasto con abbondanti bevande. carducci, ii-4-28
. accompagnato con abbondanti bevande (un pasto, la degustazione di un cibo).
, / slanciansi impazienti a cercar pasto / dai propri artigli. -nel
. della porta, 5-34: il mio pasto sarebbe questa mattina un piatto di sdegno
tavole grosse e membrute da sedervi al pasto che, dopo le fazioni, dava
, 18-9: via spronando allegro di tal pasto, / lanfrasco apparve che 'l passo
a ciangottare francese e inglese a tutto pasto, compensando i continui sfarfalloni coll'affettare
e integri accioché imparino a tirare il pasto. cervio, lxvi-2-85: la lodola
, / e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo
pecchi, viii-104: evitarono perfino qualche pasto dando ad intendere che avevano mangiato fuori.
terra / d'interne arpie per miserabil pasto? segneri, iii-1-290: qual differenza
54: si getterà loro in pasto prima una parte, poi una seconda
da un interstizio discreto nella continuata del pasto. metastasio, 1-iii-67: non dispero,
era, come sempre in russia, un pasto ricco, preceduto e intervallato dalla vodka
, come si usa, si faceva a pasto cuocere un uovo e quello teneva in
intorniando la carogna, ricevette da voi pasto di tre pezzi di terra rossa.
e innumidare la terra, per ricogliere lo pasto per loro e per l'altra gente
.. / slanciansi impazienti a cercar pasto / dai propri artigli. 2
in voi non fia / vii opra il pasto; a quei soltanto è vile,
.. ero ritornato al vino da pasto comune, un vino istriano secco e sincero
è l'animo loro più sobrio del pasto che tutta l'altra notte. burchiello,
e seme di iusquiamo; dal qual pasto stordite, si lasciano pigliare con le
tutto col suo fiero pasto. giuseppe flavio volgar., i-329:
sotto il naso come il lacero suo pasto alla gatta, dimandavano sagacia, fermezza:
presenza si buttavan quei sanguinosi lacerti in pasto ai pesci. bacchelli, 1-ii-602: con
, agoste rosse e vemotici a tutto pasto. trinci, 1-58: l'uva,
14-20: te te, brutto ladron, pasto da cani / ben renderà questa bipenne
e soleva tenere quanto un berebbe a pasto. a. boito, 128:
.: tipo di vino rosso da pasto, prodotto da tali vitigni, di sapore
: rimorso di mandargli senza colpa il pasto di traverso, lanciai all'aria che scritti
unghie, mi lania tutto col suo fiero pasto. s. bernardo volgar.
lapposi è un delicato bere a tutto pasto... a volere conoscere la sua
né di sale e di questo ontarne il pasto quando si darà a mangiare allo ucello
ch'io 'l pregai che mi largisse 'l pasto / di cui largito m'avea il
non credeste che noi siamo di troppo gran pasto: due paia di capponi arrosto,
astenersene. — anche: saltare un pasto. guittone, xlviii-146: se non
cavalca, 11-46: la obbedienza è pasto di tutti li santi, però che
fare un'altra bevuta, dopo un pasto copioso. lippi, 7-12
(un convito, un banchetto, un pasto, un rinfresco); imbandito con
li vecchi giuochi molto magnificentissimi e il pasto lautissimo. dolce, 8-17: t'
studio, leccataglieri, che per un pasto chiuderebbe / gli occhi! baldinucci,
un cibo, una bevanda, un pasto); poco, scarso. - anche
cognosciuto, / che del leone è pasto velenoso. citolini, 236: i feroci
io vorrei fare stasera un po'di pasto, ma lesto lesto, intendimi tu?
del leviatan, e gli desti per pasto al popolo de'diserti. idem [
); parco, frugale (un pasto). giamboni, 187: cenarono
volli offrire a questi linfatici versaioli un pasto che fosse degno della collera loro. papini
le mie carni è più soave il pasto, / ho liquor più gentile entro le
crescenzi volgar., 9-86: il pasto delle galline... sono vermicelli e
d'anitre, e legarvi su il pasto; e vuoisi cominciare a fare reddire al
, / e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo
, 18-12: come lordi avvoltori al morto pasto, / che di lunge sentendo han
rajberti, 5-87: accingendoci a un forte pasto dopo molte ore di digiuno, qualche
manicaretti delicati, infino al cotognato dopo pasto, acciò che il corpo restasse più
cenno al terzo, che corse al pasto come il pesce al lombrico, ci fu
astori non bisogna mostrar alla prima altro pasto che pernici, accioché imparino a menarle
è dopo la rapa, perché è comune pasto all'uomo e a'quadrupedi che hanno
negretta che dianzi mangiò vetro a tutto pasto, fu tratto la sorte e toccò
qualor mangiavasi tutto un uovo in un pasto (il che di rado arrivava),
(e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana. denina,
de'fiorentini, che quando a un pasto sopravviene improvvisamente gente, subito ricorrono al
quello stesso macendoncello si fece un bel pasto d'un imperio di là dal monte
succo, oh sempre bella io sia / pasto a le tigri! oriani, x-5-15
polvere masticis messo di sopra al detto pasto, e dandolilo a beccare guarrà. trissino
5. sm. cibo, vitto, pasto. d. bartoli, 4-5-32:
di mezza età, seduti ad un pasto che è un compromesso tra il 'déjeuner
quella degli affari trattati, quella del pasto succulento, sembrano rispecchiarsi una nell'altra,
li vecchi giuochi molto magnificentissimi e il pasto lautissimo, ad imitazione delli antiqui,
vivande scarse e poco prelibate (un pasto); limitato allo stretto necessario (
ore a disagio ad aspettar che 'l pasto sia a ordine; e poi a la
bramosa voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria. idem,
cacabaldole per fornire di mandare giuso il pasto, pigliato il liuto, ci smusica
sm. tipo di vino nero da pasto, molto denso e concentrato, dotato di
senso concreto: cibo, alimento, pasto, banchetto, convito. baldelli
metterci / la vita. -consumare un pasto o i pasti giornalieri (far colazione
. 2. - mangiare a pasto: v. pasto. -
- mangiare a pasto: v. pasto. - mangiare asciutto: v
.: « giulio lo dici di poco pasto! e'mangerebbe la cupola del duomo
, n. 1. 3. pasto, refezione; spuntino. -anche: convito
-fare, dare un mangiare: preparare un pasto, offrire un convito. tavola
: fare preparare una vivanda o un pasto completo. boccamazza, i-1-360: il
(disus. mangerino), sm. pasto non abbondante, per lo più raffinato
in quel brodo. 2. pasto abbondante, lauto banchetto fatto da soli
. 2. consumato (un pasto). [sostituito da] manzoni
tu vuoi manicare. -consumare un pasto o i pasti giornalieri. -anche:
. -fare manicare: dare in pasto. fatti di alessandro magno volgar.
del defecare degli omini. 2. pasto, refezione. -anche: convito: banchetto
poco dal manico circa l'ordinario del pasto e faccisi la cena con qualche intingoletto
-essere particolarmente abbondante e squisito (un pasto). poltri, iii-2-167: fatta
in loco inculto ed ermo, / pasto di corvi e d'avoltoi lasciollo. della
ci fa stomaco a vedere il manigoldo pasto, che ci si porta inanzi, il
, de'romani. -consumare un pasto o i pasti giornalieri. -anche:
marsalétta, sf. vino da pasto di alta gra dazione alcoolica
mangiare un poco di cacio dolce dopo pasto e marzolini dopo pasto. sacchetti, 98-174
cacio dolce dopo pasto e marzolini dopo pasto. sacchetti, 98-174: truovaci qualche
masserano, sm. vino rosso da pasto pregiato, prodotto dal vitigno nebbiolo nella
: lentamente don calogero capiva che un pasto in comune non deve di necessità essere
cervello, e non potrai far mai un pasto buono altro che coi matti del
pagliuolo, e guasto dall'umidità: sarebbe pasto soltanto per bestie e polli, se
di sena e di meccoacan, prese avanti pasto, fanno un buon effetto. idem
e caio fanno « in media » un pasto al giorno ciascuno. 4.
tipo pregiato di vino rosso da pasto, denso e forte, prodotto con uve
di cassia] col mangiare nel fine del pasto qualche mela o qualche pera cotta
astori non bisogna mostrar alla prima altro pasto che pernici, accioché imparino a menarle.
l'insieme dei commensali riuniti per un pasto in comune; tavolata. nannini [
ii-14: sia frugai del ricco il pasto, / ogni mensa abbia i suoi
, regime alimentare. - anche: pasto, desinare, refezione. fazio,
; benedicite. -prima mensa: il pasto dei padroni. crusca [s.
: * prima mensa 'significa oggi il pasto che fanno i padroni e i loro
convitati. -seconda mensa: il pasto dei servi. crusca [s.
: 'seconda mensa 'dicesi quello [pasto] dei servi o dipendenti.
bisogna da principio avez- zarle a quel pasto che l'uomo vuol mantenerle. perciò
mensa, sulla mensa: durante il pasto, nel corso di un banchetto.
a tavola, apprestarsi a consumare un pasto. leggende di santi, 4-211:
alla mensa: iniziare a consumare un pasto; stare mangiando. latini, i-1556
ordinatamente ciò che è necessario per un pasto; collocarvi, per lo più con
a mensa: chiamarlo a consumare un pasto in casa propria o a propriespese; convitarlo
tutto ciò che è servito per il pasto, per il convito (le vivande
: se bene cangian quasi ad ogni pasto la biancheria de'tovaglioli e mensali,
... rifiutò di partecipare al pasto, mentendo un invito inesistente.
. merènda1, sf. breve pasto pomeridiano, solitamente proprio dei bambini e
consumato nel pomeriggio; piccola refezione, pasto leggero (anche consumato all'aperto
2. in senso generico: pasto consumato in lieta compagnia; banchetto,
merende rinascimentali. -region. leggero pasto mattutino, spuntino antimeridiano, colazione.
verbigrazia, e assaggiarlo dietro e innanzi pasto: a la satora, a la digiuna
in occasione o all'ora del frugale pasto pomeridiano; verso sera. capponi,
lo più in compagnia, un leggero pasto pomeridiano; merendare. boccaccio, dee
zuccherina. -anche: il vino da pasto che se ne ottiene, di colore rosso
soldati, 5-149: assaggiamo, al pasto, tutta una gamma di vini,
iii-n-27: quando nel mar fuori al pasto esce / gran foca, gran siluro o
» dove si poteva fare un discreto pasto bevendo un paio di bicchieri di vino
le composizioni, se non beccasse innanzi pasto una presa di ravano, overo qualche
. tipo pregiato di vino rosso da pasto, denso e forte, prodotto con uve
felice se dié buon tempo pascendosi del pasto che ciascuno seco porta. e
dopo la morte della regina, ad un pasto al giorno. f. erizzo
caci mezzelloni, / e fate un pasto alla castelvetrotta. l. bellini,
soldati, vii-11: i romani ritardano il pasto e prolungano il mezzodì fino alle due
, chiedendo ad anna gli avanzi del pasto familiare. c. e. gadda,
senza tanti cuochi / si fa un pasto triviale, / senza festini e giochi /
quante midolle di pane ò dato in pasto ai pesci rossi famelici accorrenti a frotte dalle
b. davanzali, ii-26: egli dava pasto a ogn'uno, temperava con voce
di un cibo qualsiasi; pranzo, pasto. garzo, xxxv-n-311: ventre s'
20-75: non potendo più sofferire il pasto, si lanciò al destro e,
minugia. — fare un fiero pasto delle minuge di qualcuno: tormentarlo crudelmente
, / far delle mie minugia un fiero pasto, / certo che sempre avrai /
, e quella polvere meschia con lo pasto bene caldo. -sm. ant
e si protende / per lo disio del pasto che là il tira, / tal
gola e dalli la quarta parte del suo pasto, e fia guarito. dolce,
e minuta, e meschiala con lo pasto tutto caldo. leggenda aurea volgar.,
boccalini, i-5: per dar sempre delicato pasto ai voraci ingegni loro, fino hanno
, / quando a sera talor torna dal pasto, / guadar il fiume e,
avanzi / d'augei, che furongli pasto pur dianzi. / oh cielo!,
. -frugale, parco (un pasto, una dieta). moretti,
volontaria malattia, la masticava a tutto pasto dalla mattina alla sera. bicchierai,
riducendo a modica quantità anco il solo pasto cotidiano. baretti, 2-233: che importa
: una modica refezione. un modico pasto. 5. di piccole dimensioni
ha chiamando molto, / gitta 'l pasto ver'lui, tanto glien cale.
ad imo, / tre volte a pasto; il primo era vin mondo, /
la sua opera non veniva ancora data in pasto alle belve, a quelle belve che
sm. invar. enol. vino da pasto prodotto sulla collina di montalbano,
.. e me- schiale con il pasto e darceli a mangiare. salvini,
montepulciano1, sm. vino toscano, da pasto, di pregiata qualità, prodotto dalle
, in abruzzo, un vino da pasto, cerasolo e asciutto, molto apprezzato
montevècchia, sm. vino brianzolo da pasto secco, bianco o rosato, prodotto
osassi, te prima dovrei gittare in pasto alla belva di là dalla ringhiera,
, / e si racqueta poi che '1 pasto morde, / ché solo a divorarlo
dei letterati tale che per morder di pasto si raccheta, e tale che pur divorandolo
s s viverà col pasto della dottrina, che saziare di terrenoane il
prosciutto troppo fresco. carne rossa. pasto di belve. il sangue di morlacco.
emma [l'uccello] regetta il pasto o la carne, quando pascie,
diede. -dare la vita in pasto alla morte: morire. refrigerio,
: darà la vita a morte in pasto, / sempre accusando mia disavventura.
14-26: i corpi morti / fur pasto de le fiere e degli uccelli. condivi
signorile come la nostra gli avanzi del pasto,... la vivanda non terminata
tale imbrigliata ch'ei può andare a dar pasto agli animi militari, per farli stare
dio, pantagruelico, smodato (un pasto); stracolmo (un piatto).
raimondi, 6-98: morandi consumava il suo pasto, parlando poco. scherzava con bacchelli
nel sangue, cioè poche ore dopo il pasto. targioni tozzetti, 8-192: gli
: or vanno / quei che curano il pasto, or fan ritorno. casalicchio,
dosso a la camilla come il nibbio al pasto, e la conta il suo
cominciò a logorarsi, allora fui costretto mutar pasto, ed in vece di ceci abbrustoriti
la badessa nova electa feva il suo pasto, a la zelestria, in monasterio,
gittava nelle peschiere i servi vivi in pasto delle murene, per mangiarseli transustan- ziati
: la comun salute / sacrificossi al pasto / d'ambiziose mute, / che poi
nascurci e della polvere del gengivo sul pasto tre di e pascilo di carne di
(e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana. de
bramosa voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria. fazio,
il fuoco egualmente le arde, sì come pasto proporzionato alla sua fame. saluzzo roero
impetrar potrà co'preghi / ch'in pasto a'cani le sue membra i'neghi.
, 36: il tesor, negato al pasto / di superbe imbandigioni, / scorra
per la produzione di vini tipici da pasto. = deriv. da negro
troppo arrosserebbe ne la cera; / in pasto il tegno e tuttavia lo nerbo,
affaticati, trovassero pur finalmente un nuovo pasto o sì veramente (per dir così)
mi lasci sulla sabbia / cadere in pasto ai corvi. -come simbolo di tradimento
d'intorno ai zanaiuoli, acciocché il pasto andasse di nicchera. -mandare in
me pasciuta e non tornò, / col pasto in mano la chiamo: oh oh
-enol. nobile di montepulciano: vino da pasto, simile al chianti per la qualità
fatta... pane e noci, pasto da sposi. 20. dimin
, / e chiamatei furfante a tutto pasto. -con metonimia: falange.
un legno / in alto il corpo, pasto ne lo face / ai convolanti uccelli
convito nuziale (anche nell'espressione pasto o pranzo di nozze). -anche:
che costituisce il nucleo fosfopeptonico del nostro pasto meridiano. -parte non accessoria, elemento
penso che taluno di loro, per dar pasto alla plebe e liberarsi dalle sue domande
che si può mangiare o somministrare come pasto; alimento, cibo, vivanda.
, / avrà la veste nuzzial al pasto. nannini [epistole], 421:
a proprie spese una consumazione o un pasto a una persona o a un gruppo
lettere in campania], e, a pasto, veramente insuperabile. fatto alla buona
unce sedici o diciotto / per dietro pasto, a guisa di cupetta. turbolo
'solito intonarsi prima di dar opera al pasto, quando la campana della porta rintoccò
esili e miserelli, / che un pasto mai non diedero / opipero ai budelli
in cui si è soliti prendere il pasto di mezzogiorno. p. petrocchi [
; allestito con cibi comuni (un pasto). girolamo soranzo, lii-10-77:
la gente ordinaria, e ciò fuori di pasto. i. nelli, 4-1-5
avendo stasera a uscir dell'ordinario col pasto, sarebbe errore caricarsi troppo col cibo.
. -in senso generico: pranzo, pasto. straparola, ii-170: voi avete
agi, non sapresti / star un sol pasto senza l'ordinuzzo. -peggior
mente che si concedesse, dopo tutto quel pasto, con tutto quel caldo, un'
/ come un piatto di forfanti doppo pasto. algarotti, 1-vi-26: sappiamo le
, essendo già passata l'ora del pasto. monosini, 216: a plebe
/ presto sarà d'ingordi vermi 'l pasto. -rifi. attribuire a sé,
strade (e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana. casti
cibo povero; avanzo della mensa dato in pasto a un cane. aretino,
a l'oste. -negare il pasto all'oste: rifiutarsi di ammettere ciò
1-329: per negare con faccia franca il pasto all'oste, poche donne la superavano
vivande ordinarie et ad un tanto per pasto,... l'omo non si
non si salva con mezo fiorino per pasto, che sono 45 de'nostri soldi;
affamati di catena, e avventarsi al pasto. -avanzo d'osteria', perdigiorno
li vecchi giuochi molto magnificentissimi e il pasto lautissimo, ad imitazione delli antiqui. domenichi
la pacchia. 2. pasto per lo più abbondante, lauto e appetitoso
divorare con ingordi gia un pasto abbondante. fra giordano [crusca
pàcchio [pàchio), sm. pasto lauto e abbondante. -anche: cibo
sf. ant. cibo abbondante, lauto pasto. -anche: il cibarsi lautamente
color del vino imporpora / troverebbe un pasto lauto / nella vostra ingenuità. pirandello
imbecco, / nauseando il troppo usato pasto. -inciampare in un filo di
di tre paia di nozze fassi / un pasto sol. algarotti, 1-ix-19: egli
pascoli, 1-503: vini. palleroso da pasto, capri, bu- driolsheim, palleroso
si sta bene. buon letto, modesto pasto, buon vino (cioè passabile)
da rancio '. al termine del pasto... vengono collocate in posizione di
, 311: noci e ane, pasto da villano; pane e noci, pasto
pasto da villano; pane e noci, pasto da spose... ane
belimi, 5-1-96: chi non istupisce al pasto... del camaleonte, che
ii- 318: anche dopo il pasto pantagruelico egli rimase nella capanna: si
vane. varchi, 3-86: dar pasto è il medesimo che dar panzane e
di raperonzolo. pappata, sf. pasto abbondante, lauto banchetto; scorpacciata.
e mangiare abboningordigia; lauto pasto, gran mangiata. moniglia,
al paragone / ch'il cianciar troppo è pasto da poltrone. tesauro, 5-5:
di s. luca si vìrgola il pasto per inviare alla sua insipida bella cartocci
, di noci e fichi secchi / un pasto gli arrecò di regai sorte, /
emiono il corpo. le parole son pasto da libri. idem, 367:
. ibidem, 256: le parole son pasto da libri: parola sta qui sempre
né sommerso né cremato, bensì dato in pasto agli avvoltoi nelle torri del silenzio.
-frugale, parco (una tavola, un pasto). fogazzaro, 7-44: la
reggitore si alzava prima di cominciare il pasto, e spartiva la grande tiera di
quel dì non vi trovaste a questo pasto, perché eravate in letto con febre
part. pass, pasciuto, ant. pasto). mordere con piccoli strappi,
, / dove m'avessi divorato e pasto / qualche serpente o qualche cocodrilo.
: ei con dolce fatica / ha pasto il gregge e 'l campo ha
, 4-180: mai non fu sì ben pasto l'umano ap- patito, fuor del
felice se diè buon tempo pascendosi del pasto che ciascuno seco porta. idem,
me pasciuta e non tornò, / col pasto in mano la chiamo: oh oh
-dotato di bassa gradazione alcolica, da pasto (un vino). -anche: che
. cocchi, 4-1-184: la bevanda a pasto di vino sottile e passante e innacquato
7. ant. razione di cibo; pasto. bernardo, lii-13-344: avanza.
pastarellaro, sm. region. venditore di pasto relle. e
pasteggiaménto, sm. ant. pasto abbondante. serdonati, 11-321:
-in senso generico: consumare il pasto; mangiare. -in partic. pasteggiare
una bevanda,: berla durante il pasto. caporali, ii-127: scrive il
'. 4. consumare durante il pasto (una bevanda). mazzini,
(con valore aggett.): da pasto (un vino). imbriani
area roman. pasterèllo1, sm. pasto modesto e poco sostanzioso. tommaseo [
2-627: se bene cangian quasi ad ogni pasto la biancheria de / tovaglioli e mensali
ambasciatore cattolico: il quale, nel pasto, fra l'altre cose trinciava aironi in
. pastile, sm. ant. pasto, cibo. -al figur.: l'
è munito... po'lo pasto e po'lo latte, vennero cetriuoli.
mangiare della mattina li avea avallato il pasto della sera. m. savonarola, 15
. m. savonarola, 15: fra pasto e pasto poner tempo de otto ore
. savonarola, 15: fra pasto e pasto poner tempo de otto ore e più
115: beo d'un vino a pasto che par colla. ariosto, 566:
lasci il dormir, o perder voglia un pasto. berni, 36: non giucate
, 36: non giucate alla palla dopo pasto, / che vi farà lo stomaco
male ha mangiato del pollo e bevuto anzi pasto così un poco di brodo di pollo
, / quanti giorni ho passati senza pasto, / che né contar né rimembrar si
sono nobili e polite a mezo tallero il pasto. a. cocchi, 4-1-65:
cocchi, 4-1-65: si faccia un solo pasto che sia il pranzo consistente in minestra
la merenda quella che si fa fuori del pasto grosso. carducci, ii-6-98: oh
, i-431: era l'ora del pasto; giacinto era invitato dal prete.
6-406: io n'ho riso per un pasto: / bel veder questi poltroni /
sì duri stramazzoni! -vino da pasto: vino con bassa gradazione al- coolica
dire, riscalda, ma un vino da pasto non c'è. -il popolo
strade (e se ne cibavano con orrido pasto) fino la carne umana.
la bramosa voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria. tasso
impetrar potrà co'preghi / ch'in pasto a'cani le sue membra i'neghi
.. alle ore otto vi sarà il pasto delle fiere. sbarbaro, 4-84:
, 4-84: nelle pause tra il pasto e il sonno, la tigre in
che si legge lui aver dato un pasto al re serse, quando venne in grecia
ambrogio contarini, ii-124: fu un pasto lungo più dell'usato e con più
duodo, e molti patrici invidati al pasto, fa domenega, per esser ozi venere
al prete e farlo mangiare in un pasto ai buoni compagni. baldelli, 5-2-118
], i-62: il banchetto o pasto che fece il cardinale fu generoso nella
179: egli, dopo un lauto pasto fattomi, s'offerse di condurmi in
e'loro imbandìa l'abbonde- vole funebre pasto. -pasto di carità: banchetto comune
[s. v.]: 'pasto di carità ': l'agape degli antichi
degli antichi cristiani. -fiero pasto: gesto cannibalesco compiuto dal conte ugolino
, 33-1: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a'capelli
levò la bocca del fiero e umano pasto. -scherz. l'ingurgitare una
, / la bocca sollevò dal fiero pasto. 3. insieme di cibi
: non è bon prender tropo gran pasto. sercambi, 2-i-221: la notte
felice se diè buon tempo pascendosi del pasto che ciascuno seco porta. pazzi de'medici
son pieno, / e satollo di buon pasto. romoli, 262: alcuni,
a tempo per la cena il grave pasto che ha in corpo, si mettono a
ricettati cortesemente, essendo eglino aggravati dal pasto e dal sonno, a meza notte furono
rimorso di mandargli senza colpa il pasto di traverso, lanciai all'aria che scritti
baruffaldi, iii-7: o brasil pasto del cerebro, / non del
l'interno della zucca nel suo pasto, come lo chiamano i contadini
: dispose al fin di non voler più pasto. aiole al malmantile, 2-49:
degli animali... si dice pasto. tommaseo [s. v.]
tommaseo [s. v.]: pasto dicesi anche del polmone degli animali che
/ e si racqueta poi che '1 pasto morde, / ché solo a divorarlo
si protende / per lo disio del pasto che là il tira. folgore da
carnieri, / brachette con sonagli, pasto e guanti. crescenzi volgar., 9-86
. crescenzi volgar., 9-86: il pasto delle galline, del quale molto si
a l'ucellatore quando gli mostra el pasto. boiardo, 1-19-38: sia squartata e
, 1-19-38: sia squartata e sia pasto di cane / la mia persona, e
di loro nello spaventoso mare ad esser pasto de'pesci e dell'altre bestie marine
istesso uccello sta continuamente alla cassetta del pasto, ma, in luogo di mangiarlo,
, morendo, o degli augelli / fia pasto il proprio corpo o delle belve
orsi che se ne valsero di fiero pasto. monti, 4-285: chi primiero
chi primiero / l'accordo violò, pasto vedrassi / di voraci avol- toi.
di dio, ma vengono gettati per pasto alle fiere. giuliani, ii-349: la
le nutrica a modo; gli è un pasto che, appena s'ingolla, è
giacenti allora e tutt'ora a solo pasto delle tignole negli scaffali del già convento dei
, 50: io gli insetti che il pasto alla mia vena / si servono,
polissena. -mirate che viso! o pasto da corbi, che ti venga il cancaro
d'arbori, andremo in cerca di pasto terragno, preferendo il limaccioso al secco
un bel gridarle! van sempre là al pasto, sinché il caldo non le piglia
ch'io 'l pregai che mi largisse 'l pasto / di cui largito m'avea il
.], 14-15: essendo sottratto ogni pasto spirituale dall'anima, i sentimenti della
ma se voi volete ingrassarvi del delicato pasto, leggete l'opere del vostro cittadino,
s'intende per ogni orecchia, perché il pasto d'ogni senso è l'udire e
fiorio, 5: il soavissimo pasto de l'animo è la contemplazione de
apparecchiato l'appetito dei lettori a un pasto così magnifico come quello sarà. fagiuoli
quello sarà. fagiuoli, vi-173: pasto dell'alma sono i sagri detti,
/ che di letteratura / facea suo pasto e cura. bonghi, 1-94: tutti
e di scienza e a preparare il pasto de'comuni lettori in una maniera proporzionata
il mio forte cuore; ed è pasto degno di me. g. raimondi,
la tua razione di orgoglio, il pasto per il tuo bisogno di libertà.
: egli è il pastore e 'l pasto. dà diletto sommo e diletta l'
na tura degli amanti e pasto dell'amorosa fame pensieri tristi e maninconia
col gratissimo aspetto, quasi con certo pasto, ricreano gli occhi. -accrescimento
fra giordano, 5-in: noi diciamo che pasto e cibo saldo dànno i santi a
, per lo più moderati, suo pasto notturno. -contenuto di un'opera
come per condimento, e non per intiero pasto. 6. allettamento ingannevole.
ha chiamando molto, / gitta 'l pasto ver'lui, tanto glien cale. cassiano
nu- driscono solamente l'anima infermata col pasto della misera giocondità. b. davanzali
: conobbe il soldato che ciò era pasto per trattenere. ciampoli, 50: credei
lusinghiera / di false lodi apparecchiasse il pasto. 7. soddisfacimento dell'istinto
poco stante, a costui piacque il pasto, venneli voglia di ritornare e così fé
vaghe di cose nuove e talora mutar pasto, le venne voglia un giorno,
egli [la principessa forisena] è pasto d'amanti. ariosto, i-iv-
goderceli / vivi e sani. -saria pasto da giovane, / e non da
.. ella... è altro pasto e molto più delicato, per quello
ella. e non potendo più soffrire il pasto, si lanciò al destro. berni
fa stima, / e dopo il pasto ha più fame che prima. r.
bisogna da principio avez- zarle a quel pasto che l'uomo vuol mantenerle. ghislanzoni,
fin sopra il ginocchio... qual pasto appetitosopel sesso maschile! -necessità fisiologica.
. fra giordano, 7-50: il pasto de la carne la notte si è il
sonno. giuliani, ii-209: il pasto del sonno tante volte gli è più
cavalca, 11-46: la obbedienza è pasto di tutti li santi, però che
me basta, e, per benché lo pasto e cibo delli prìncipi sia la gloria
cittadini principali sono pure usi a avere questo pasto di avere la degnità del gonfaloniere di
giostre, torniamenti, / son proprio pasto di sì fatte genti. berni, 38-9
figliuol di milone: / la pazienzia è pasto da poltrone. -vizio abituale
. / converso già sollazzo in mortai pasto / per cui fu solo il gioco a
accaduto quando, digerito il primo grosso pasto, una nuova fame,...
la gente di campagna] creatura e pasto di preti. -persona facile da
e ricco, mercatante nel nome, proprio pasto da puttane. -ant.
di tutti, ed è diventato uno pasto universale. -vittima di una malattia
per una così lunga navigazione era misero pasto. io. utile illecito,
/ ché quel malvagio, per averne il pasto, / il piglia, come fa
13. locuz. -andare in pasto: diventare oggetto di curiosità malevole.
lui, rimanga qui e non vada in pasto alle ciarle e alle fantasie.
alle fantasie. -a tutto pasto (con valore avverb.): continuamente
lare, mi stava con lui a tutto pasto. berni, 8-15 (i-211)
(i-211): serviano a tutto pasto quelle donne / succinte a mezza gamba
/ e 'l titol di signora a tutto pasto. magalotti, 9-1-103: vo'pur
primo a darti del tu a tutto pasto, siccome intendo di far ora,
ciarti del baggiano a tutto pasto, non fare conto di poter vivere
capolavoro 'si usa oggi a tutto pasto. -in grande quantità, con
mangiar tartufi, maccheroni e carciofi a tutto pasto. carducci, ii-16-135: mangio del
a colazione e bevo del lambnisco a tutto pasto. capuana, 1-i-423: questi suoi
eccellenti: io ne mangio a tutto pasto. -in dose massiccia.
grande esagerazione dare del manzoni a tutto pasto ai giovinetti del ginnasio.
, la dava dentro in cicerone a tutto pasto. rebora, 3-i-59: nell'attesa
incertezza di favola, mi dò a tutto pasto a leggere ciò che mi fa bene
ii-49: con pensier di godersi a tutto pasto questa bellissima zitella. -durante
fatto vino artemisiato lo prendano a tutto pasto. -dare, gettare, offrire
-dare, gettare, offrire in pasto: esporre o proporre alla curiosità o
tenesse tanto ad averlo, per darlo in pasto ad avversari suoi. einaudi, 488
. einaudi, 488: hanno gettato in pasto alle folle operaie la parola 'controllo
mostrava la confusione di chi ha dato in pasto a estranei un segreto. idem,
gli argomenti di conversazione da offrire in pasto alla sua tendenza a salire in cattedra
lampedusa, 54: si getterà loro in pasto prima una parte, poi una seconda
la fiamma del camino, dando in pasto agli occhi una forma immobile nella sua
vivacità. -dare la vita in pasto alla morte: uccidersi. refrigerio,
xxxviii-96: darà la vita a morte in pasto, / sempre accusando mia disavventura.
-dare pasto: dire cose non vere con l'intento
umani, / son fatti per dar pasto a gl'ignoranti. varchi,
. varchi, 3-86: dar pasto è il medesimo che dar panzane e paro
pur se fa / per dar pasto. galileo, 3-1-15: penso che taluno
taluno di loro, per dar pasto alla plebe e liberarsi dalle sue domande,
, 2-49: si dice anche 'dar pasto quando uno, che sa giuocar
na ture è da dare pasto. m. soriano, lii-4-132: con
concilio... si venne a dar pasto a chi cer cava di
. canoniero, 90: dànno pasto ai desideri vani e simili al
badare a dar il minor possibile pasto alle chiacchiere. -soddisfare.
son fatti [i pistolotti] per dar pasto ancora a'poveri plebei.
poveri plebei. -darne per un pasto: di santa ragione. sacchetti
e da gliene per uno pasto. -essere al pasto', stare
sono solo. la mia gente è al pasto. -essere di buono o
-essere di buono o grande pasto o di piccolo o poco pasto',
: e [il cammello] di piccolo pasto secondo la sua grandezza e secondo la
, 8-56: i fiamminghi sono di gran pasto e tutto dì son usi di mangiare
: dicono che e'fu di grandissimo pasto e che nel tempo della invernata usava
cavalli, lii-8-34: per essere di buon pasto patisce una debolezza di stomaco. passeroni
e 'l tordo uccel di poco / pasto. -essere dopo pasto: trovarsi
poco / pasto. -essere dopo pasto: trovarsi in una situazione già determinata
francesi avrebbono varcato i monti era dopo pasto, e tutto allora sarebbe consumato.
e tutto allora sarebbe consumato. -essere pasto da cervello: essere incomprensibile, oscuro
e i gotti, / ché non è pasto da cervel che trotti / inver
a ugubbio. -essere uccello di poco pasto: avere poco appetito, mangiare poco
.: 'essere uccel di poco pasto '. -essere un pasto asciutto:
di poco pasto '. -essere un pasto asciutto: essere squallido, privo di
/ senza di che la vita è un pasto asciutto. -fare a pasto,
un pasto asciutto. -fare a pasto, mangiare a pasto: pagare un
-fare a pasto, mangiare a pasto: pagare un compenso fisso per il
, venite drento; / mangiare a pasto o pur vogliate a scotto, /
il padron, che intende fare a pasto, / truova gran roba per parer garbato
sogliam dire in oggi 'mangiare a pasto '. -fare il pasto dei carcerati
mangiare a pasto '. -fare il pasto dei carcerati o dei passerotti'. mangiare
s. v.]: fare il pasto de'carcerati o de'passerotti: pane
: pane e acqua. -fare pasto: offrire un banchetto. sanudo
obligato far pasti a zentilomeni a 40 per pasto. ariosto, 1-iv-275: vuole a
a certi suoi gioveni discepoli / far pasto il mio patron. castiglione, 3-i-1-609:
fu una comedia. la sera si fece pasto al sposo e la sposa.
: io vorrei fare stasera un po'di pasto, ma lesto, intendimi tu?
] la via; un po'di pasto fanno, meno che di mattina.
di mattina. -fare tutto un pasto dalla mattina alla sera, nonfare altro che
v.]: 'fare tutto un pasto dalla mattina alla sera ': mangiar
: altro che mangiare. -fare tutto pasto di qualcosa: divorarlo avidamente e completamente
di misura), e ne fanno tutto pasto: appena riman la semola.
riman la semola. -negare il pasto all'oste', v. oste1, n
5. -non avere mai fatto un pasto buono con qualcuno: non fare mai
imbecilli non ci si fa mai un pasto bono. malagoli, 280: 'un avecci
280: 'un avecci mai fatto un pasto bono ': non avere mai fatto con
un buon affare. -non essere pasto: non essere cosa adatta. costo
, 1-123: i segreti importanti non son pasto da ignoranti. -non
fin da piccolino non è stato suo pasto. -pagare il pasto che un
stato suo pasto. -pagare il pasto che un altro mangia: pagare il
guevara], ii-21: io pago il pasto che un altro mangiò;..
mangiai il cibo e tu pagasti il pasto, e io peccai e tu sodisfacesti
per me. -per un pasto: per breve tempo. a.
, / lo 'mperador cavalcò per un pasto / con quattromila cavalieri armati.
pasti: non mangiare. -tenere in pasto: tenere in serbo. rustico,
troppo arrosserebbe ne la cera; / in pasto il tegno e tuttavia lo nerbo,
via maggiore schiera. -trarre pasto da qualcosa: cibarsene. ariosto,
tenga la starna e sia per trarne pasto. -trovare pasto', fomite,
: la forma più banale d'amore trova pasto in ciò che si ignora dell'oggetto
gusto guasto, non è buono alcun pasto. ibidem, 77: chi si
chi si contenta al poco, trova pasto in ogni loco. ibidem, 237:
bene un dì, faccia un buon pasto. giuliani, ii-182: buon pasto
pasto. giuliani, ii-182: buon pasto fa buon sangue. -le parole
buon sangue. -le parole sono pasto da libri: v. parola, n
, / e come quel ch'e pasto la rimira. dominici, 1-141: sparviere
rimira. dominici, 1-141: sparviere assai pasto, e pur d'uova fresche,
, attraverso la locuz. ant. dare pasto 'raggirare '(v. pasto1
d. e. i. pasto foro, sm. stor. nell'antico
medesimo: egli è il pastore e 'l pasto. 5. bonaventura volgar.,
animali domestici); dare il pasto, cibare, nutrire. g
agg. che ha assunto il pasto; cibato, nutrito; sazio.
questa lupa... dopo il pasto, dappoi ch'ella è pasturata ha più
33-2: la bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a'capelli
me pasciuta e non tornò, / col pasto in mano la chiamo. n.
ragno della caverna, terminato il suo pasto, si assise fra le due pellicole
pisanelli, 160: l'acqua bevuta dopo pasto con la sua frigidità impedisce la digestione
così gran penitenzia. -consumare uno scarso pasto, condividere il cibo con qualcuno (
aviene che passendo vada alcuna parte di pasto in nella via del polmone, dove
sonnellino pomeridiano, che segue il pasto di mezzogiorno. porena, lx-276
preparare (in partic.: un pasto). latini, rettor.,
. formaggio, pane e pere, è pasto da cavaliere. sbarbaro, 4-60:
grazia, e assaggiarlo dietro e innanzi pasto, a la satora, a la digiuna
gualdo priorato, 10-i-10: attentati temerari, pasto ordinario del volgo rozo e petulante.
e viva in casa sua con modicissimo pasto, trovandosi fuori del suo paese ed
iv-112: ero ridotto, per tutto pasto, a nutrirmi di pezzettini di cacio lodigiano
è che nei salassi fatti dopo il pasto, che si è osservato nell'uomo.
-fare una piatanza: offrire un pasto. gucci, 2-388: la vilia
costituire da sola l'equivalente di un pasto completo. v buonassisi [« la
cocchi, 4-1-65: si faccia un solo pasto, che sia il pranzo, consistente
il cappello! tutti lo dicono a tutto pasto: ce n'è esempi di buono
frase riesce dura per cibo di tutto pasto, onde parrebbe più confacevole ad una
: il vino che noi dobbiamo usare a pasto conviene essere brusco, overo piccolo di
] come aperitivo. lo bevo al pasto, dopo i 'pici'(sono spaghetti
sempre pieno e non mai sazio ingegno / pasto porgean condegno. fagiuoli, vi-68:
abbondante di cibi, completo (un pasto). d. bartolx, 2-3-153
anche: immediatamente dopo aver preso un pasto. l. strozzi,
cacabaldole per fornire di mandare giuso il pasto, pigliato il liuto ci smusica con
11 pigliare manna o riobarbaro ad ogni pasto. redi, 16-v-310: mandi alla
volta convenne pigliare. -pigliarsi pasto: godere. sannazaro, iv-366:
di lui da molti che si pigliano pasto d'udirli dire queste pappolate.
pegnata maritata. -per estens. pasto, pranzo. piovano arlotto, 207
n. 6. -imbandigione, pasto. della porta, 1-164: sia
dottori nundinio e torquato, per il pasto degli antropofagi, per la pila del cinico
xliii-433: come falccn entrò, c'al pasto piomba: / noi tenne porta,
stomaco medesimo. campailla, 13-48: quel pasto che gl'invia [allo stomaco]
queste nozze, per spicame qualche buon pasto: ma e'se ne leccherà i
8. lauto, abbondante (un pasto, anche spirituale). dominici,
in partic. per il vino da pasto. p. levi, 3-143
xliii-433: come falcon entrò, c'al pasto piomba. m. palmieri, 2-31-37
calò giù a piombo come l'avvoltoio sul pasto. caproni, 5-143: s'era
fasto / le ceneri di carlo offronsi in pasto. gemelli careri, 1-v-325: si
che si fa in partic. dopo il pasto). verga, 7-831: mentre
che si fa in partic. dopo il pasto). castelnuovo, 2-36: quest'
settimana, tutto mangiano in un sol pasto alla festa. baldinucci, i-i-226:
la bramosa voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria. idem
. ant. plumée 'uccello dato in pasto al falco'. piumato, agg.
di meccoacan, prese avanti pasto, fanno un buono effetto. fanfani
color del vino imporpora / troverebbe un pasto lauto / nella vostra ingenuità. 3
chi si contenta al poco, trova pasto in ogni loco... il contentarsi
... ai cristiani in un pasto quattro o cinque uovi di gallina,
a cui la servetta infilava a tutto pasto le sperpetue di tanghero, polendaio,
-in senso generico: alimento, cibo; pasto. foscolo, 1-282: tornava dalla
di falconeria volgar., i-1-105: dalli pasto a beccare di carne pollina calda,
ha mangiato del pollo e bevuto anzi pasto così un poco di brodo di pollo e
mangiatore non può devorame una in un pasto. 7. la parte più
strozzi, i-162: ordinò ancora che il pasto della mattina si facesse in piede e
boiardo, 2-9-7: la pacienza è pasto da poltrone. monosini, 79:
[di londra] non c'è pasto senza pomi di terra: ma non fritti
a dare un buon consiglio per il pasto da ordinare dopo...: i
e di grande nella terra è un pasto di corteccia, un boccon condito di
giù a terra, quasi a domandare lo pasto. -che batte o che cade
dial. puppata), sf. ciascun pasto del lattante. cicognani, 6-167
su la prima luce, / leggier pasto allestìano; e fuori al campo / co'
/ senza gloria né stento / dar pasto al solo ventre ed alla fame?
che costituisce il nucleo fosfopeptonico del nostro pasto meridiano, aggiunta a una tazza di non
pieno e non mai sazio ingegno / pasto porgean condegno, / in lui vera sostanza
a tavola in tempi successivi durante il pasto. g. michiel, lii-4-350:
a una razione di cibo per un pasto. -anche: quantità di un determinato
magre magre mangiare con duecento lire a pasto, facendo a meno del vino,
prendeva una mancia dall'oste per ogni pasto estorto alla fame dei carcerati.
strozzi, i-162: ordinò ancora che il pasto della mattina si facesse in piede e
letter. ant. consumare ancora un pasto dopo la cena. citolini,
pospasto (popasto, postpasto, pòst pasto), sm. disus.
. disus. ultima portata del pasto. -anche: portata che precede la
banchetto portar nosco via tal delicato post pasto. f. f. frugoni,
si mangi prima delle frutte e dopo il pasto, sia questo di un solo servito
. per estens. conversazione che segue il pasto. boschini, 266: ste quatro
-mettere in balia, dare in pasto. bibbia volgar., vt-436:
esser più cara / in grosse poste il pasto gli metteva, / disse: che
il parto'. postpasto e pòst pasto, v. pospasto.
la sua opera non veniva ancora data in pasto alle belve, a quelle belve che
s'illudeva fino a scambiare per un pasto nutriente quelle briciole di conversazione che lasciavano
venendo in casa vostra, / o per pasto ebbe parolette e scuse?
voce dotta, lat. prandium 'primo pasto 'o 'pasto del mezzogiorno '
. prandium 'primo pasto 'o 'pasto del mezzogiorno ', di origine indeuropea
(pransare), intr. consumare il pasto principale delle giornata; desinare. -anche
ha pranzato, che ha consumato il pasto principale della giornata. t.
bevendo, / carpiano il fiero e dispietato pasto. = nome d'agente da
ant. anche pranso), sm. pasto principale della giornata, in partic.
antica e nell'uso corrente, il pasto di mezzogiorno in opposizione a cena o
nel linguaggio specifico dei ristoratori, il pasto serale in opposizione a colazione o seconda
opposizione a colazione o seconda colazione; pasto più ricco del normale e con numerosi
cocchi, 4-1-65: si faccia un solo pasto, che sia il pranzo, consistente
per precisare l'occasione nella quale il pasto è consumato. - pranzo d'invito
il pranzare, l'azione di consumare il pasto principale della giornata (anche nelle espressioni
mettere a disposizione il necessario per il pasto principale della giornata, offrirlo.
lat. prandium, in origine 'primo pasto della giornata '(v. prandio
praticabile il bever l'aceto a tutto pasto, se quest'aceto venga largamente temperato
, si voglion lor dare prebende e pasto, ghiande, castagne o altre biade vili
un cibo o una bevanda prima del pasto o prima di bere; prenderne una
che capita a casa sua per un pasto overo per una notte, senza premio alcuno
gnini sette ed mezzo, per uno pasto fatto al priore... ed al
le pecore dei pastori per prender pasto. -con riferimento all'istituzione dell'
: giuoco 42. 'del pasto e de'presenti '... in
morendo, o degli augelli / fia pasto il proprio corpo o delle belve,
/ deformi e scontraffatti e di gran pasto. -figur. bestia da presepe:
messa: / e di filo assiede al pasto, / non per voglia che lo
e gravezza per alcune ore dopo il pasto, massime se i cibi sieno liquidi,
la bevanda della salute e il celeste pasto. -prestare il dito, la
-consumato in un'ora anticipata (un pasto). marsilio ficino, 4-22:
abbondante e di eccellente qualità (un pasto). firenzuola, 704: o
tutta insieme minuta la meschia con lo pasto tutto caldo e dàlilo. sassoli [
bramosa voglia, / e dopo 'l pasto ha più fame che pria. tasso
le noze dii nipote, fé un solenissimo pasto di tutti i primari di la terra
si servono in sul bel principio del pasto e che ora chiamano anche princìpi.
li vecchi giuochi molto magnificentissimi e il pasto lautissimo, ad imitazione delli antiqui,
gli amici, in cerchio, al pasto singolare, voluttà un poco sacrilega di
. per estens. cibo, vettovaglia; pasto, razione di cibo per una persona
nel mare. -offrire in lauto pasto. piovene, 7-117: la notte
. marchetti, 5-174: è dal pasto oltr'a ciò creato il sonno, /
do, 1107: il non lungo pasto finiva e si discutevano i pro
in una osteria del centro. un pasto magro, senza appetito, annaffiato da
guevara], i-61: il banchetto o pasto che fece il cardinale fu generoso nella
della notte. soldati, 2-365: col pasto prolungato, con l'abbondanza dei vini
o consumato (un cibo, un pasto). f. correr, lii-15-378
notte in cerca di vermi di cui fa pasto, manda un grido dolente e come
alla terra, per prendere il loro pasto di terra. frezzi, iii-1-80:
si protende / per lo disio del pasto, che là il tira. idem,
milanese, i-288: è desso il pasto più dilicato che si possa provare.
catturata, esaminata, provata e data in pasto a caterina, detta 'la grande
bisogna da principio avez- zarle a quel pasto che l'uomo vuol mantenerle. perciò questa
): io stato giuno / del pasto avuto, che no è disoguale / a
/ e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo
e fuori del lavoro, durante il pasto di mezzogiorno consumato all'aperto in gavetta
. -cucinato e imbandito (il pasto); ben cotto (un piatto
: la minestra di riso all'inizio del pasto era un obbligo puntuale e indiscutibile come
vivande e beve puntualmente tre volte al pasto. giuseppe di santa maria, 1-174
per offrirlo tutto rosso e mondo in pasto a quel cignale di giosuè. michelstaedter
s pusigno, sm. piccolo pasto di vivande stuzzicanti consumato dopo la cena
putredine, massimamente mangiandosi in fin del pasto. tanara, 339: hanno molte virtù
dalle comisure delli denti, acciò che 'l pasto non putrìfichi intorno alli denti.
. alberti, lxxxviii-i-102: e'c'è pasto da gufi e barbagianni, / puzzole
xxxviii-96: darò la vita a morte in pasto, / sempre accusando mia disavventura /
volta scattai; gli diedi a tutte pasto dell'asino e dell'asino.
/ nel mar rabido giù, / pasto orrendo, ahi pur troppo, dièr di
riciole di pane dalla tovaglia dopo il pasto. = comp. dall'imp.
di lampedusa, 99: l'inizio del pasto fu, come avviene in provincia,
gli stomachi rilassati se si mangiano dopo pasto. -scherz. avere il potere
/ e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo a divorarlo
: anche raffinatamente m'è servito il pasto nella lunga e stretta e massiccia tavola da
elegge / resta degiun dal cibar tristo pasto, / che ad ogni modo raglia
gli adocchiano la borsa tanto si calano al pasto che vi ongono su gli onghioni.
fora in cui viene consumato e il pasto stesso). stratico, 1-i-381
., preparato per la consumazione del pasto dell'equipaggio. -ciascuno dei gruppi
, a turno, consumano il loro pasto. stratico, 1-iii-210: 2 rancio
tromba che avvisa i soldati che il pasto è pronto (anche nelle espressioni squillare
suonavano il rancio. 4. pasto di qualità per lo più scadente, dato
vecchia rantolosa, vizza, malsana, pasto ornai da cani, più che da uomini
24-85: la bestia a, d ogne pasto va più ratto. fiori difilosafi,
marinetti, 2-i-927: ti butteremo in pasto i soliti aspetti banali della vecchia europa
dimenava la coda in antiveggenza del prossimo pasto, va a rattrappirsi sotto una seggiola
. bartoli, 4-4-97: l'ordinario pasto è due scudelle di riso, cotto
ravano verbigrazia, e assaggiarlo dietro e inanzi pasto, a la satora, a la
la tua razione di orgoglio, il pasto per il tuo bisogno di libertà, che
ben conosce quegli che gli reca il pasto, e sta con lui come un catello
catturata, esaminata, provata e data in pasto a caterina, detta « la grande
me pasciuta e non tornò, / col pasto in mano la chiamo: oh oh
. ant. rinfrancarsi, consumando un pasto frugale. -anche sostant.
. (refezióno). consumare un pasto sobrio e fru- gale.
sonno e, soprattutto, dal cibo; pasto so- rio e modesto (e anche
asciutto di lacrime. -refezione scolastica: pasto fornito gratuitamente o a prezzo ridotto agli
; assunzione di cibo, refezione, pasto, per lo più frugale. -al figur
fisica; fornire, provvedere di un pasto, anche modesto, e di generi di
. preparare nuovamente la tavola per il pasto; apparecchiare ancora. jahier