/... / che di pasife infame / rinnovando in me stessa /
purg., 26-42: nella vacca entra pasife, / perché 'l torello a sua
carcame / era la vacca infame [pasife] / offerta dalla frode al toro bianco
le favole de'poeti di quella reina pasife, che partorì il minotauro, che era
/ la sua carne quand'ella [pasife] penetrava / nel simulacro per imbestiarsi
morboso. lalli, 6-8: pasife bestiai da furia spinta, / innamor-
. cecchi, 2-38: più d'una pasife seminuda cadeva travolta, cercando invano di
. d'annunzio, ii-766: pasife con le nude / braccia premette gli òmeri
el tempio. ariosto, 25-37: pasife ne la vacca entrò del legno. cellini
., 26-42: ne la vacca entra pasife / perché * 1 torello a
guido da pisa, 1-172: partorì [pasife] uno figlio mezzo uomo e mezzo
e storicamente più istruiti, minosse, pasife, il minotauro, e lo stesso
non piacevoli. questa medesima imagine sotto pasife contenerà le sporchezze del corpo umano e
tauro, del quale s'innamorò la reina pasife. cavalca, 19-67: un notaio
grande spazio. buti, 1-323: pasife..., vedendo dalla finestra del
: ragione. boccaccio, i-334: pasife, la quale ad una bestia senza
invidiosi e. lle parole rimproverevoli di pasife contra la vacca amata dal toro.
già fece farla, / e a mona pasife diè a mangiarne. 2.
di questo cuoio, e misevi dentro pasife boccone. = forma intens.
di bacco quando sono spirate da lui e pasife, cioè da una femmina bene ebbra
: ora raconta lo stemperato amore di pasife, moglie di monos di creti. s
f. bertini, 1-105: di pasife chi la dà per favola e chi per
., 26-42: ne la vacca entra pasife, / perché 'l torello a sua
. latti, 6-112: v'era pasife scelerata affatto, / per quella sua
di questo cuoio, e misevi dentro pasife boccone. -la carne di tale