le tre ore... / pascon d'ambrosia i fior sacri e divini.
ore che 'n cima son bobolce / pascon d'ambrosia e fior sacri e divini.
salvini, 23-1: lungo i bassi lidi pascon... /... e
co! quanti camaleonti / che si pascon di vento! tasso, n-iii-822: mercurio
: sempremai voracissima e spietata / pascon la fame tua [morte] genti infinite
damme già sopra l'alpestre vetta / pascon senza timor; / né temon fronda
, aminta, 999: si pascon gli ampi armenti e l'ampie greggie /
, cent., 34-85: come pecore pascon l'erbaccio, / del qual v'
, sempre temendo della vita, e pascon mille volte una bestia. redi,
tasso, aminta, 998: si pascon gli ampi armenti e l'ampie greggie /
ore che 'n cima son bobolce / pascon d'ambrosia i fior sacri e divini:
tre ore che 'n cima son bobolce / pascon d'ambrosia i fior sacri e divini
. s. ferrari, 270: pascon li presso in pace i bovi, pascono
passan le viscere i trapàni, / quei pascon de le lime i densi labri.
spesso si rammarca, / perché si pascon pur degli altrui guai. donato degli albanzani
: i dolcissimi strepiti dell'onda / pascon l'udito d'invisibil manna. ciro di
: andarono ad investire le case di pascon, maresciallo della corte dell'ammiragliato e
passan le viscere, i trapani / quei pascon de le lime i densi labri,
ghianda verde / son queste che mal pascon nostra etade. redi, 16-i-7: beverei
e magro viso. marino, vii-481: pascon quivi, per entro a l'aer
: i dolcissimi strepiti dell'onda / pascon l'udito d'invisibil manna. metastasio,
scogli fieri e perfide sirene, / pascon la morte rinfeconde arene, / d'infami
salassano i lor cavalli e del sangue si pascon per qualche dì. chiabrera,
si ram- marca, / perché si pascon pur degli altrui guai. nappi,
/ e'quai, pasciuti, noi pascon di vento, / pur far piacere a
dirupi incolti. nigra, 70: pascon dei rivi gelidi al sussurro / le
tanto deforme /... / non pascon delle mie più belle torme, /
pur porto in petto, e non pascon finocchi. cassola, 9-86: lei poi
una lana molle come sputo: / pascon in cento un cuccolo di fiore.
spesso si rammarca, / perché si pascon pur degli altrui guai. statuto del
ponte. d'annunzio, i-103: pascon qua e là i puledri de'zingari intorno
gente spesso si rammarca, / perché si pascon pur degli altrui guai. boccaccio,
ruchette che dice aristotile, e si pascon di fronda di gelso fin che diventano
i lor cavalli e del sangue si pascon per qualche dì. verga, 7-473
: nuoce lor [alle pecore] se pascon sanguinella, / ché spesso el ventre
: nuoce lor [alle pecore] se pascon sanguinella, / ché spesso el ventre
lodo / e'quasi pasciuti, noi pascon di vento, / pur, far piacere