intorno, moversi un ramo d'albero. pascoli, i-9: i guerrieri? portavano
a muovere e andare in succhio. pascoli, 94: al sol che brilla
nel profondo la ricurva terra. pascoli, 1156: oh! le pampe dell'
di un verso). pascoli, i-731: la placida ondulazione del dattilo
esitazione: nessuna ondulazione nelle linee. pascoli, i-658: era la poesia dell'
signora non vada a livorno? l. pascoli, i-134: impedir non potè
portati fra le braccia dell 'onnipossente. pascoli, ii-557: minos ascolta, senza
vi sarebbe stato l'esame orale. pascoli, i-598: l'alunno ha studiato
/ tregua orate al suo dolor. pascoli, n: in questa notte che non
se giungerai prima tu od io. pascoli, 1-38: se anzi volesse mandarmi l'
sbadigliando, intorno ai tavolini del caffè 'pascoli e giglio ', ch'era il
era uno degli oratori del parlamento. pascoli, i-389: era morto cavallotti,
del poeta trentino diviene passionatamente oratorio. pascoli, i-47: ai più pare che il
di orazio passato in proverbio. pascoli, i-776: io ricordo l'oraziano:
, non lascia disertare la donna. pascoli, 221: 'ecco l'orbaco: '
posteri / travolgi a ignoto abisso. pascoli, i-361: l'orbe si sarebbe volto
che gridavano: -sei un baggiano! pascoli, ii-621: brunetto parla con indignazione
condizione elevata che vi sedevano. pascoli, 1464: mi basta l'applauso dell'
iii-197: molte campagne disabitate e senza pascoli per gli armenti stanno coverte d'orciglia che
dei khan dell'orda d'oro. pascoli, 757: s'empiva, ogni
reputa eterno e universale come il precedente. pascoli, ii-1561: il pochissimo in cui
riferimento a circostanze della vita civile. pascoli, 746: presto un impube corifeo la
: ha ordinato una cena succolenta. pascoli, 1-198: con la presente vi
nostri formaggi... sono ordinarissimi. pascoli, 1-415: avemmo...
alquante selle di ordinario lavoro. l. pascoli, ii- 271: fatto ad
di commedie. -sostant. pascoli, 1-452: sarà riconosciuto alla facoltà il
(un testo scolastico). pascoli, i-606: le traduzioni, che oltre
indispensabili per continuare la carriera letteraria. pascoli, 1-310: se il marchi non può
incomodo e ta- lor anche pericoloso. pascoli, 1-881: i faggi si stendono
per servire alle citazioni del vocabolario. pascoli, 1-291: il numero d'ordine
nell'ordine secondario della sua produzione. pascoli, ii-28: l'amore che erra
nessuna popolarità effettiva delle loro opere. pascoli, i-218: in verità una scienza
in un medesimo colpo gli conficcaste ». pascoli, 49: nero da una
non averà orecchie per persone così infami. pascoli, 1-8io: te ne parlerò,
, avere difetti di udito. pascoli, 321: ell'era dura un po'
i versi di dante e del petrarca. pascoli, 260: ognuno al fianco /
: sul conto di carducci pare che [pascoli] volentieri soffiasse in privato ch'era
o pieno oblio della quantità latina. pascoli, i-709: i versi quadrati che
davanti agli occhi e negli orecchi. pascoli, 45: fa il villano mannelle in
-deliziare l'udito con la musica. pascoli, 631: egli [achille] empiva
tetto. -sostant. pascoli, 988: l'aspra / voce talora
di due / misure e venti. pascoli, 695: l'orecchiuto tripode di bronzo
del terzo ordine di s. francesco. pascoli, 1535: dunque pierino nacque,
delle figliuolette del mio povero amico. pascoli, 1374: prendegli il dì d'
dittatore e adottatala per sua figliuola. pascoli, i-527: ricordate la fanciulletta orfana
: chi è privo della patria. pascoli, 291: cielo, e non altro
eguale e gratuito 'per tutti. pascoli, i-538: carlo matteucci (un
carducci, ii-15-24: è venuto giovannino pascoli e sùbito ha dimandato: sono cominciati
ai mantici qualcuno ha 'riparato '? pascoli, 1-92: presto farò qualche cosa
fanno sonare insieme o in disparte. pascoli, 84: come nel santuario /
sessuali maschili o femminili). pascoli, 1451: rapidi fervidi qua là scorrazzavano
ire né l'insi- die altrui. pascoli, i-269: se sono poi virtù difficili
vita orgo iosamente epicurea. pascoli, i-103: guardate la morte.
fiammante che lo avvicina all'oro. pascoli, 1058: gli osberghi d'oricalco hanno
, ne trasse alcune note sgangherate. pascoli, i-399: quanti dolci strumenti antichi
la pompa della sua bellezza orientale. pascoli, i-262: non è vero..
cucinando l'oriente in tutte le salse. pascoli, i-359: là il mistico oriente
e cianchettando intessea carole e balli. pascoli, 1072: sul capo suo [di
copia del valore di 100 paoli. pascoli, 1-758: hai veduto le illustrazioni di
. moretti, ii-1113: spesso del pascoli non aveva [valgimigli] che da stendere
dello stile e degli stili individuali. pascoli, ii-179: noi dobbiamo qui supporre
che le sensazioni originassero l'universo. pascoli, ii-598: e di più:
nostro autore l'origine delle fontane. pascoli, i-502: un sogno avanti l'
: provocare una determinata conseguenza. pascoli, ii-529: l'avarizia è da sé
-che appartiene al passato, iniziale. pascoli, i-175: si tornerà...
. -presentarsi, insinuarsi. pascoli, i-757: accanto ai generi poetici che
imparato a fare sconcordanze? l. pascoli, i-98: ebbe quindici mila scudi di
il panorama in lontananza. l. pascoli, ii-183: un pittore...
tavolozze d'aurore e di tramonti. pascoli, 336: dentro il suo metato in
/ annunziatrice di perpetuo sole. pascoli, 1-348: ci ho...
nell'alto, di funerea boscaglia. pascoli, 395: in grotte / azzurre
acqua soggetta. -delimitato. pascoli, 1-886: all'orticello fa riscontro un
rivoltato in tondo o in piano. pascoli, 1515: spesso / vado a far
comparve subitamente lungo tutto lo sparato. pascoli, 191: e limpida la sera
planetari un orlo azzurro molto molesto. pascoli, 324: le montagne in faccia
inferiore di una medaglia, esergo. pascoli, 1-270: la prima [medaglia]
, quella per veianius, ha 'giovanni pascoli 'nell'orlo o esergo, non nel
degli onesti senza un dirugginio di denti. pascoli, 388: mancava ormai la legna
ormai stracco e ammortito ne'cuori. pascoli, 978: cercava sempre, ed era
compieva ho avuto tempo di vestirmi. pascoli, 1391: v'ha un buon
di porto specialmente ai navigli pericolanti. pascoli, 672: tutti al mare trassero
fatto notevole nelle fasi del dramma. pascoli, i-39: amiamo troppo l'ornamentazione
setta né da animosità di partito. pascoli, i-621: l'aggettivo è da
retor. epiteto ornante: esornativo. pascoli, 1-830: vediamo che egli [ennio
della casa de'giacomini. l. pascoli, i-298: il borromini, per soperchio
condotti in zucchero filato di vari colori. pascoli, i-51: io penso ai panforti
della maremma] la parte principale. pascoli, 141: un sentiero / con l'
delle scale di ornielfislo di acero. pascoli, 2-xvii: guerreggiano di su carri
dai suoi trecento anni di schiavitù. pascoli, 1025: splende lassù, per un
chioma flava / fioria quell'occhio azzurro. pascoli, 527: apparisce l'oro nel
si sa che nella pratica egli [pascoli] fu sempre terribilmente ombroso. moravia
. -abilissimo nel lavoro. pascoli, 76: o mani d'oro,
erudite, vai tant'oro. l. pascoli, ii-230: vale oro quanto pesa
peghera, cioè ad una serie di pascoli, dove appare evidentissimo un fenomeno che si
voluttuoso soltanto vanivan le orrende / larve. pascoli, 702: quel canto parlava della
sorride seco stesso di questo orribile pensiero. pascoli, i-226: non si era desto
., ma a me sembrarono orribili. pascoli, i-687: a catullo viene da
/ dalle più folte ed orride nevate? pascoli, 125: orrida trebbia / l'
ceri poterono rompere gli orrori della notte. pascoli, i-99: quel bagliore..
urlare disperatamente come un'orsa ferita. pascoli, i-848: faceva come l'orsa
contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti. pascoli, 785: la mia piccozza d'acciar
braccio che va a mattinare galatea. pascoli, i-848: l'orsa che riduce
, non ancora portata a perfezione. pascoli, ii-1024: alcuni amano di pensare che
mulo, filosofo come un orso. pascoli, 653: il vento.;.
e si fa irrigare dalle acque. pascoli, 1314: salci / per aver
/ i serpi e l'usignol. pascoli, 139: sono tanti anni!.
al baratro profondo della perdizion risospingesti? pascoli, 1041: aveva allora, il placido
l'orzo serve alla sua fabbricazione. pascoli, 630: i... cavalli
/ canta -osanna, dio forte -. pascoli, 1045: dio! viene al
bellezza cantò 1''osanna pio '. pascoli, 768: mossero: e betlehem
preme il suo moro al sen. pascoli, i-892: manca soltanto, in tali
permette il suplicio avanti alla sentenzia? pascoli, 1-274: mi sedurrebbe finire i
lo lasciava oscillare penzolone per aria. pascoli, 135: per te i tuguri sentono
a cui si compie il movimento. pascoli, 409: forse una foglia oscilla /
debolmente. - anche sostant. pascoli, 124: cadono già roggie / le
nereggiante per l'aria senza luna. pascoli, 715: oscilla il globo della
aria). - anche sostant. pascoli, 1170: due stelle /..
-essere turbato nell'equilibrio delle parti. pascoli, i-278: un gesto, un grido
stente, tremolio. pascoli, 716: ella su, nel sommo
cratere oscuramente rosseggia di notte. pascoli, n: o madre! il cielo
singoli fonemi, di sillabe). pascoli, i-975: sta bene che più o
basso da nemici dell'anima mia. pascoli, ii-539: con altra voce e altro
nella pronuncia fino a dileguarsi. pascoli, i-975: noi dobbiamo far sì che
si compie con l'eterna dissoluzione. pascoli, 1-239: non ho avuto lettera
non essere, non è bene. pascoli, i-235: il condannato mette alfine
tempo era piovoso e oscurissimo. l. pascoli, i-49: giunto ciò a notizia
giglio pare / quella sembianza adorna. pascoli, 577: l'acqua fruscia,
piano nei sobborghi di porta vercellina. pascoli, 171: nella reggia oscura /
e profondi, benché ugualmente oscuri. pascoli, i-22: due occhi infantili che
: le circostanze han portato che egli [pascoli] fosse uno dei vinti, o
cosa alcuna che d'istoria fosse degna. pascoli, 1148: è di noi madri
/ tanto dell'opre di quassù circonda? pascoli, 1272: o tomba oscura e
: è suave di colecini et amenità, pascoli, piscation, venazione, oxelar.
a tormentare quei poveri * oseli '. pascoli, 1054: qui non è broilo
e diretto da ufficiali medici. pascoli, 1-628: la clavicola gli fu mal
e impotenti, nonché i pellegrini. pascoli, 1228: ero fanciulla / pura
di casa vostra mi avete mostrato. pascoli, 1399: colui, con un
un ambiente, ecc.). pascoli, 528: galletti arguti, gloria dell'
la voleva ospite sua colle altre quattro. pascoli, 684: ospiti, gioia
, erano in un bell'intrigo. pascoli, 1-20: a te né le gemme
si li anoverre'tutto l'ossame. pascoli, 692: il vecchio vide un grande
colonne spezzate o gettate a terra. pascoli, 1-422: tra quei boschi..
o di uno strumento. l. pascoli, i-297: maraviglia certamente non ordinaria
ed osseo, di superficie liscia. pascoli, 720: con uno scroscio ultimo,
autorità, sotto le quali mi troverò. pascoli, i-350: dante...
accompagnante. -deferente. pascoli, 1-338: io sono molto ossequiente,
digiuno di un mese ogni anno. pascoli, i-454: questa repubblica...
non dar molestia alle altre creature. pascoli, i-406: sorse in piedi allora,
-santificato (una festività). pascoli, i-237: il culto della domenica,
male sottopongono l'anima libera. pascoli, 780: oltre gli uomini
molti boschi... ne somministravano pascoli abbondantissimi per mantenere gran quantità di bestiame
non si respiravano che raggi di sole. pascoli, i-241: cavate la voglia di
'al subito spettacolo ri- sté '. pascoli, i-960: il difetto di ossitoni naturali
osso / da farti in malamocco mazzerare. pascoli, ii-369: fin che si è
in terra e in mar semina morte. pascoli, 692: il vecchio vide un
agoraio di osso a basso rilievo. pascoli, 206: tra le ceree dita
voleri, ai propri interessi. pascoli, 1-444: a ogni modo il giusti
rotte. -fortemente debilitato. pascoli, 1-259: abbiamo avuta la febbre tutti
grave deperimento organico. l. pascoli, ii-218: estenuollo talmente la lunghezza e
e colti ossuti d'infeconde selci. pascoli, 392: ella [la luna]
marchese / di monferrato ed i pavesi. pascoli, 1059: manfredi in vero scorge
si va alla ostaria del pidocchio. pascoli, 49: l'osteria della pergola
abituale di tali luoghi. l. pascoli, i-153: poco si divertiva, perché
nell'antica roma, schiavo guardaporte. pascoli, 770: gli schiavi tornati erano cose
. -anche con uso neutro. pascoli, ii-641: oh! se par ostico
per giovinetti la lettura de'trecentisti. pascoli, i-995: più altre distinzioni si
campidoglio. -continuare a combattere. pascoli, i-305: l'esercito combatte senza fine
, ostinandomi, vincessi la pugna. pascoli, i-592: i più volenterosi si svogliano
(nell'evolversi temporale). pascoli, 68: sospeso il ticchettìo dell'ago
gépido, un ostrogoto, un vandalo? pascoli, 1-837: i nomi ostrogoti che
eloquenza così detta di ostruzionismo parlamentare. pascoli, 1-687: nemmeno domani, mercoledì,
/ che imprigionava i tempestosi venti. pascoli, 650: su la nave, nell'
giuso al fondo dell'ottavo cerchio. pascoli, ii-44: la bestia malvagia che
e tinta di sangue la luna. pascoli, 1206: il raggio del sole ottenebrava
, simetria, proporzioni. l. pascoli, ii-253: da questa bell'opera
ridonderebbero in poco onor dell'autore. pascoli, ii-1695: virgilio rappresenta qui l'
febbre. -con uso neutro. pascoli, 912: pianta l'insegna: ottimo
: sentiste! due susurrano per otto. pascoli, 551: noi s'era
e, fra i moderni, dal pascoli. -anche: tetrametro (nella metrica
corona aurea di stelle fulga l'asclepiadea. pascoli, 1-390: esso non poteva rinnegar
il suo apice spuntato e quasi rotondo. pascoli, 180: albero tristo, ch'
, e si scavò la bara. pascoli, 21: sempre un villaggio, sempre
muto / ove arno è più deserto. pascoli, 592: odor di fiori mi
struggerti di febbre / in questo esilio. pascoli, ii- 670: forse si legge
problema considerato diffìcile o insolubile. pascoli, i-828: per valutare equamente i meriti
moltiplicati nei quadrati delle respettive celerità. pascoli, i-989: le sillabe, rispetto
considerazioni; evidentemente. l. pascoli, iv-1-194: latinismi e grecismi: *
di pace, di serenità. pascoli, 197: di che mai ragiona,
2. parlare a vanvera. pascoli, ii-383: dante non ozia con le
lasciarlo ai tiepidi ozi del focolare. pascoli, 527: quando apparisce l'oro nel
specchiano tacque il grande ozio lunare. pascoli, 21: oh! fossi io
in riposo, il tedio assale? pascoli, 23: così più non verrò per
ozioso dei cani. -indifferente. pascoli, i-103: sanno anche, gli uomini
la più spressa e viva definizione. pascoli, ii-142: il messo del cielo pare
de'sette 'p 'levato dalla fronte. pascoli, ii-1212: sei dei p
come anche la fisonomia di lui [pascoli] esiti e, quasi per gioco
alcune copie dell'articolo di blanc. pascoli, 1-826: vorrei sapere se l'
signora marianna billi giarrè, firenze. pascoli, 1-217: io non ho ricevuto.
diavolo. pace universale per conseguenza. pascoli, i-259: dal principio alla fine
più bisogna confidare in dio ». pascoli, 240: uomini, pace!
primo a pubblicar lodi dell'avversario. pascoli, 856: dai ribelli...
silenzio ed alla pace dei campi. pascoli, 123: è pace e silenzio tra
i popoli di toscana rimasero liberi. pascoli, i-219: trovare il nesso e
disse che la puglia era pacificata. pascoli, i-739: il capitolo si vedeva raggiare
concordia delle opinioni fra fsuoi membri. pascoli, 427: viandante pacificatore, /
e la pacificatrice universale dei partiti. pascoli, 994: libertà! / sale sul
pacifici, e niuno il contradice. pascoli, ii-645: l'ordine...
-ammasso di nuvole sospeso nell'atmosfera. pascoli, 246: i padiglioni / tumidi al
chiamata volgarmente il padiglione della tromba. pascoli, 762: a piè delle mammelle
iron.). l. pascoli, i-208: piccavasi un certo padrasso d'
parlare a lungo del fallo di gertrude. pascoli, 6: un padre,
riservato allo zar di russia. pascoli, 903: piccolo padre, al tuo
poter impunemente uccider i loro servi. pascoli, i-231: è stata roma che ha
-facoltà che domina un istinto. pascoli, ii-424: se l'uomo non riesce
giunco di padule ': per stuoie. pascoli, 956: sicuri sulle stipe
per andatura disinvolta e per schiettezza paesana. pascoli, i-504: tanto la sua prosa
, senza pur dirmi addio. l. pascoli, ii-39: posto già aveva gli
da innumerabili opere di eccellenti artefici. pascoli, 21: il paese ove, andando
da campagna e villaggio. l. pascoli, i-57: tra i pittori di
stimati un tesoro preziosissimo. l. pascoli, i-58: avendolo così per alcun tempo
4. dimin. paesettino. pascoli, 614: perpoli, un paesettino della
, di cosa che cade o scoppia. pascoli, 5-157: poff paff. sempre
si contrappone a gratis). pascoli, 7-67: ella, per 'paga
la vostra voce quando carezza. pascoli, ii-683: tutto l'inferno è
volgono, se mai all'islamismo. pascoli, 1508: orlando sente che la morte
buoni pagani * ruit hora '. pascoli, ii-471: in creta, gli antichi
fondata / su l'europa incatenata. pascoli, i-157: egli era veramente un antico
tre religioni aga la sua filosofia. pascoli, i-142: e impossibile che lo
momento di trarre le conclusioni. pascoli, i-369: l'alleato, al pagar
un paggio: servo, schiavo. pascoli, 817: coi nostri pezzi che al
si chiude, un'altra si apre. pascoli, 246: legge?.
di modo che non si rompano. pascoli, 575: la paglia non battean con
grossissimi e sollevati pagliai. l. pascoli, i-78: razzola il pollo a
la pula che vi sta dentro. pascoli, 54: dal pagliaio, dentro il
silenzio il gusto delle glorie ottenute. pascoli, 57: altro il savio potrebbe;
rassegnazione (il dolore). pascoli, 65: chi sul volto ti compose
dei pezzi grossi chiamati a consulto. pascoli, 367: viene dai campi tratto a
per poterci ben rimestare la roba. pascoli, 1-568: una pagliolina con ballotte.
scodelletta, con dentro acqua e aceto. pascoli, 231: il buon odor di
l'una e dall'altra parte. pascoli, 669: vide dal righino alto
ridurre a culto i voti dell'amore. pascoli, 26: qui l'abbeverava il
fuori del palancato incontro ai carabinieri. pascoli, 500: tu sul palancato d'
spinato o palancati a chiudere coltivi, pascoli o vigneti. -recinto predisposto per
che sono i paladini de'romanzi. pascoli, 1528: disse re carlo: «
o di graticcio o di caniccio. pascoli, 522: tu prendi, appena sai
ne'prati e lungo i fossi. pascoli, 271: e gente / che
essere i lor [delle pecore] pascoli troppo morbidi et umidi e ripieni di
che scaturiva di sotto la neve. pascoli, 183: mucche sole /..
fastidiose il re si palesò ripugnante. pascoli, ii-53: vidi subito che vanni fucci
bene avvisato, penserà alle ragazze. pascoli, i-517: non ancora la palestra
], iii-1-284: damasseno il palestrita. pascoli, 719: sono un fanciullo,
pallade; e vale giovane e prode. pascoli, i-205: o generosi socialisti,
può ammettersi l'anfibraco vj — u. pascoli, i-622: vi ricordate il
, un nuovo sviluppo del cristianesimo? pascoli, i-123: quella sarà la 'palingenesia';
« certo jesù intendo di chiamare ». pascoli, -764: morto domiziano,
13. batuffolo, gomitolo. pascoli, 451: nell'alpe lontana / ce
faccia d'un mortai riso giuliva. pascoli, 1239: pallenti / teste di vati
gnana, in provincia di lucca. pascoli, 1-503: vini. palleroso da pasto
-con colori tenui, smorzati. pascoli, 1320: l'ortolano l'orto suo
i lunghi atfii e le sale. pascoli, 881: d'un pallido scroscio di
(un'immagine onirica). pascoli, 35: vidi il mio sogno sopra
al lungo pallio ed alla cetra eburna. pascoli, 906: e chi è
mani, riducendolo in un pallone. pascoli, 213: un cardo, anzi un
, fanciulla, di palor soffusa. pascoli, 210: a uno a uno tutti
... la violetta umile. pascoli, 518: l'ulivo che ombreggi d'
adagia l'umbria nel pallor vernale. pascoli, 88: nel cielo è un
una anima è paga o irrequieta. pascoli, 387: in disparte, gravi,
da lunge i miei tetti saluto. pascoli, 261: sporgono alcuni, con
di vinci, io di palme. pascoli, i-360: entrerai [o garibaldi]
mangiare, con sapore come di cardo. pascoli, 182: dai palmiti recisi
, banani, sico- romi. pascoli, 1206: forse il vegliante bersaglier,
e scompigliati; strappati i pali. pascoli, 265: faceva l'unghia già
tre chiodi in su la croce. pascoli, ii-551: i viatori sono nella sesta
termiti distruggono i pali in legno. pascoli, 47: tra gli argini su cui
e cascanti, accennando di si. pascoli, 856: dietro le palpebre, all'
e ti palpeggi dolcemente il capo. pascoli, 548: mio padre palpeggiò la sua
all'esercito del re carlo alberto. pascoli, 1247: cuor palpitante d'ombre
un solenne polverone di pugne archeologiche. pascoli, ii-416: dante... significa
palpitò, ma si rimise subito. pascoli, 40: una minaccia stridula seguita,
uomo o donna come iparisso. pascoli, ii-366: in lui [dante]
apre al bacio del promesso amore. pascoli, 13: paranzelle in alto mare /
/ simile a un'anima in pena. pascoli, 389: il lume un po'
-lampeggiare; annunciarsi con lampi. pascoli, 173: palpitavano, a tratti,
che nella notte palpita e si duole. pascoli, 93: il rombo delle pie
. -effusione di preghiera. pascoli, 30: il santuario...
scossemi / e il sonno ruppemi. pascoli, 80: covano sul musco e sul
è palpito / dell'universo intero. pascoli, 881: d'un pallido scroscio di
ticchettio (di un orologio). pascoli, 17: il palpito lontano / d'
piegarsi delle cime degli alberi. pascoli, 130: il bosco alzava, al
. variazione di sonorità, modulazione. pascoli, 977: ecco le goccie d'oro
avvolta in un immenso paludamento lirico. pascoli, i-208: io non ho accettato
: il papiro e giunco palustre. pascoli, 706: bruna acqua, acqua che
i nemici all'orizzonte della pampa. pascoli, 1156: oh! le pampe dell'
ova / mantato colle pampane dell'uva'. pascoli, 837: le sementi curi
per dir così, i pampani. pascoli, 45: al campo, dove roggio
causata da tale vento. pascoli, 1156: si trova sur una barranca
tra bruni sassi / pampinea ridi. pascoli, 60: pace, o pampinea vite
ne vanno o già son iti. pascoli, 729: o psyche! o psyche
, / per la vera panacea. pascoli, i-96: vano cercare, come la
partecipanti all'assedio di troia. pascoli, 630: domator di tutto / teneva
bifori giallo in su le panche. pascoli, 580: la panca vedrai dove un
fra la panca e la cattedra. pascoli, 1298: sulle nere / panche di
granito, io dominava le viuzze sottoposte. pascoli, 581: mi son seduto su
azoto, ecc.). pascoli, i-275: non parliamo d'oggi!
dei prati, giglio caprino. pascoli, 94: fiorisce a spiga per le
la crusca di seconda stiacciatura. pascoli, 49: sul desco fumerai, pan
qualcosa da metterli dentro. ». pascoli, 368: sia buono il pane,
e sputo ': pan solo. pascoli, 291: essi, in disparte,
di legno e di vin di nuvoli. pascoli, 478: non metato soletto in
allo sviluppo del libero insegnamento particolare. pascoli, 1-88: da'a noi,
sale insieme, noi due '. pascoli, 905: coi peccatori, coi miseri
parergli un pane di sette croste. pascoli, ii-1551: dante era in esilio,
nel quale e'son più perfetti. pascoli, 232: io ridirvi non so quanto
e pannera. nievo, 591: i pascoli e le cascine del lodigiano inspirano gli
era di pasqua o di natale. pascoli, 1270: caro orazio, i panforti
3. dimin. panfortino. pascoli, 1-201: è venuta la tua lettera
alla, nella pania: ingannare. pascoli, i486: chi certe trame para agli
due giorni era rimasto senza panico. pascoli, 959: o frate paulo, in
tempi piovosi, poco. tommaseo]. pascoli, 161: domani voglio il
presenta in piccole forme piatte. pascoli, 1-716: venerdì celestino ti porterà 70
italia nel suo insieme; panitaliano. pascoli, i-563: chi vorrà assegnare ai bersaglieri
bandiera ammiraglia, era in panna. pascoli, no: due barche stanno immobilmente
popolo nel compiere le faccende domestiche. pascoli, 323: sgranava qualche rappa nella cocca
10. dimin. pannellétto. pascoli, 277: accostando agli occhi, essa
su, ma son pannicelli caldi. pascoli, 1483: né voleva mettere /
fresco, vestito di panno fine. pascoli, 1273: non sono io forse il
, scoprirla del suo panno funerario. pascoli, 76: or m'apprestate quel
ugne e di mano vi lavorano sopra. pascoli, 189: è uno splendore di
cattiva semenza del loglio, pannocchina. pascoli, 321: la vecchietta filava.
, vi eran spuntati a bizzeffe. pascoli, 53: quando / nella macchia fiorisce
m'abbattessi a pescare il sole. pascoli, 1243: le torbide acque /
rono se stessi e mordonsi e dilaceransi. pascoli, 2-503: nel pantano sono genti
le donne belle della bellezza tua. pascoli, 801: un'onda / sola è
il pa. -come vocativo. pascoli, 1293: al suon dell'alba che
papale ammanto tutta l'autorità papale. pascoli, i-903: troviamo...,
impossibile condurle con un filo matematico. pascoli, 1-126: 'sono certo della tua
molte immature / fra sorgenti papaveri. pascoli, 234: o primavera! con
una pietanza nei giorni di digiuno. pascoli, 725: come fine polvere di
qualche papetto per diritti di stola. pascoli, 5-160: quanto a denaro,
di frutti di pioppo e della tifa. pascoli, 75: lascia argentei il cardo
pace il vostro paradisino di parella! pascoli, 1-471: vorrei fiori e bulbi per
garantisce il benessere e l'uguaglianza. pascoli, 1045: sono tutti gli occhi /
canzoni di re enzio 'di giovanni pascoli). pascoli, 1049: «
enzio 'di giovanni pascoli). pascoli, 1049: « eo son lucia,
squisitezza, da perderci l'ugola appresso. pascoli, 410: la [uva]
d'una donna gentile insieme accesi. pascoli, 1491: chi mena donna
possiede, scomputati pure i debiti. pascoli, i-593: di scadimento non si parlerebbe
ch'ei non sa fermarsi. l. pascoli, ii-348: ebbe di varie nazioni
prossima relazione o connessione nella fantasia. pascoli, i-51: la noia di quel
ci aiuti a immaginare il primo. pascoli, i-9: per far capire tutto
montale, 12-297: fu detto che il pascoli proce desse parallelamente nelle sue
per le passate vittorie. l. pascoli, i-105: niente, benché molto
dumila scudi dal granduca. l. pascoli, ii-317: in nobil appartamento fan
l'una all'altra si mischia. pascoli, 28: stagliate dentro l'oro
obiettiva e spregiudicata della realtà. pascoli, i-206: non ponete i parécchi al
pavimento di legni e parapetto. l. pascoli, i-119: fu dal
; l'ombrello para l'acqua. pascoli, 217: o casa buona, messa
dicendo di fare apposta il villano! pascoli, 1-390: non puoi figurare quali
mattina parar i buoi nell'aratura. pascoli, 672: l'uno parava sufolando
parandogli insidie il provocò ad uccidasi. pascoli, i486: chi certe trame para agli
di dio, santo padre ». pascoli, 1464: m'ho a crucciare,
-dimesso, semplice. l. pascoli, ii-293: portatosi poi il cadavere alla
, / fischiando, il zappatore. pascoli, 1202: è bello, tra i
generali e gli aiutanti e i gentiluomini. pascoli, 256: nella nera ombrìa /
spiegano al vento i macolati pardi? pascoli, 1007: conti, v'abbiam graffiato
segue in costruzione enfatica). pascoli, i-128: già tra limitazione e le
il rigo una naval trave pareggia. pascoli, 481: sotto le città ben
somministrino quanto basta al bisogno altrui. pascoli, 11-302: vogliam dire che beatrice
a pareggiare le sue partite con perticari. pascoli, 1-284: dentro il mese,
straordinario agli esami del liceo pareggiato. pascoli, i-599: noi raccomandiamo che quella
riferisce al parenchima. a. pascoli, 114: 1 lobi del fegato,
la professione di filatore di seta. pascoli, i-636: il gravissimo dei mali
per colpa dei nostri primi parenti. pascoli, ii-564: dante vuol insegnare che la
spirituale parentela, da un aspro litigio. pascoli, 1-218: in verità una scienza
e intralciano il senso con superflue parole. pascoli, i-238: se devo l'invito
andata la ricchezza di casa trao? pascoli, 203: 'tum tum '..
di una conveniente grandezza. l. pascoli, ii-268: dipingeva a olio, a
dicevano moderni. -contiguo. pascoli, 546: morti che amate, morti
brame del cuore e pargoleggio così? pascoli, i-99: l'uomo ha paura
, / o pargoleggia l'anima fanciulla? pascoli, ii-1112: l'anima, la
le favelle e le discordi vite? pascoli, 162: dorè al giogo, nando
, come l'emituono e il tuono. pascoli, i-996: i piedi del genere
. -sm. pianura. pascoli, 269: fa', col piccone,
d'ascoltar bramoso / io cominciai. pascoli, 700: lo schiavo stradò col
ho accettato a certi patti. pascoli, 1-615: mi premerebbe che il conto
civile, condannato perpetuamente al lavoro. pascoli, 336: già vecchietto stanco /
parietaria / segna l'antico strazio. pascoli, 730: in un crepaccio della bigia
e si educò parlamentarmente nei congressi. pascoli, i-538: noi ti festeggiamo, o
bella e amabile sonatrice di lira. pascoli, i-295: tu, antonio mordini,
divien pittura parlante, cioè poesia. pascoli, i-776: io ricordo l'oraziano
che fruscia (le fronde). pascoli, 28: chi sa dir se l'
, di tutti è un controsenso. pascoli, 1-8: parlava a lungo,
e sentirlo parlare delle cose del cielo. pascoli, 50: cianciano le comari
abbiamo parlato insieme fino a mezzanotte. pascoli, 538: con lei parlavo, ella
recita * dinanzi al pubblico '. pascoli, i-736: tali poesie non sono,
a sera nella cucina dei padroni. pascoli, 174: la madre era su l'
. -cinguettio di uccelli. pascoli, 457: in tanto, tra le
scorrono, da fonti che sgorgano. pascoli, 1135: meriggiò stanco al parlottìo d'
senso etimologico, assumendone uno metaforico. pascoli, 62: la tua mano vola /
tremanti che andavano intrecciando le rose. pascoli, i-523: non ci può essere parola
pezzi della lingua universale d'italia. pascoli, 607: ci sono parolette che
. per estens. salutazione angelica. pascoli, 167: tu che nascesti dio dal
già anni il figlio di piero! pascoli, 1-524: sono buoni ragazzini ai
modi di dire popolareschi e furbeschi. pascoli, i-44: ogni cosa che fa e
imitativa reali e, direi, elegantissimi. pascoli, i-916: bisogna invece ammettere
infame, vile, instancabile da anni. pascoli, 1148: o madre! o
suoi nemici il laccio per soffocarla! pascoli, i-403: egli ebbe una delle
-spreg. parruccaccia. l. pascoli, i-78: non s'accosta il calderino
] uffizi in corte. l. pascoli, i-14: trovò tra il fasto e
quella parte di notte che ho vegliata. pascoli, i-72: io penso che nella
giovani d'ogni parte della lunga valle. pascoli, i-290: ascoltò le grida di
letto, parte ne ho scartabellato. pascoli, 1451: parte scotevano tirsi, ravvolti
, a mio nome, co'parenti. pascoli, 1-547: ora se gli scrivo
. -in un canto. pascoli, 530: la pentola nera è da
s'infuria il male e la finì. pascoli, 290: ha la pena
parte sua, sopra d'annunzio, pascoli arzigogolò... gentilezze sul genere di
/ sono gli oggetti da cristal lucente. pascoli, i-101: troppo più egli dice
quali anch'io purtroppo ormai partecipo. pascoli, i-679: noi non possiamo partecipare
latino 'matricaria parthenium '. linneo. pascoli, 729: bigie roccie dalle strie
il punto di partenza del romanzo. pascoli, i-522: questo sono venuto a
cosa alcuna in questa mia partenza. pascoli, i-301: egli preparò le sue cose
ad ogni sua particella ben collocata. pascoli, i-887: o particelle alate della
della lingua più famigliare a ciascuno. pascoli, i-546: altri popoli vennero giù dai
combattesse avanti la ritirata nel campo. pascoli, ii-900: lo studio di particolareggiare
4. avv. dettagliatamente. pascoli, 1-246: scriverò, spero, domani
troppo vaporosa o indeterminata o partigiana. pascoli, i-407: non mi cercate i perché
partire / un buon raccolto dopo mietitura. pascoli, 351: ora partisci, benché
le partiremo a misura del lavoro. pascoli, 698: dal laveggio che brillava
e pini ove al confin nereggia. pascoli, 1173: egli partia la terra
al principiare d'agosto del milleottocentotrenta. pascoli, 46: il vento soffia e nevica
fornendo il nolo a chi dovesse partirsene. pascoli, i-295: tu, antonio mordini
fossero, più non se ne partirebbono. pascoli, 11-1158: i capei mozzi significano
, le fragranze che ne partivano. pascoli, 345: al sommo del suo dito
un determinato lavoro o spettacolo. pascoli, 216: gli uomini stanno muti alla
nero, sia clericale od austriaco. pascoli, i-206: significa, per esempio,
nel secondo libro del vulgare eloquio. pascoli, i-596: per noi la grammatica
ove risiede la virtù genitale. l. pascoli, i-57: molti sono stati i
una grande, grossa e bella bambina. pascoli, 422: virgilio! o tu
, almeno col partorirle. l. pascoli, i-io: molto l'allettava la cam
, nuove idee, nuove parvenze. pascoli, 16: un giorno fu quello,
intimi e le parvenze più nuove. pascoli, ii-887: la donna, che
per uesto altro battesimo ci ripurghiamo. pascoli, ii-1329: dovi ricordare e la
-i fanciulli morti senza battesimo. pascoli, ii-1573: i due abitatori della selva
reco il blando riso de'parvoli. pascoli, ii-119: la fede e l'innocenza
e'parvoli innocenti morti senza battesimo. pascoli, ii-327: non possono meritare né
culla un qualche centinaio di parvoletti. pascoli, ii-1135: i parvoletti sono appunto
miraggio parziale e non senza danni. pascoli, ii-1152: or come dalla morte del
-munificamente, generosamente. l. pascoli, i-143: sua santità, che parzialmente
. salvini, 6-103: colli e pascoli colla pascente greggia. manzoni, pr.
bia si trovino chiazzate di rosso. pascoli, zyj: nando riprese allora la
pascea locuste e il fonte bebbe. pascoli, 126: la figlia del pa-
usi / pascere in questo colle? pascoli, 628: il pastore che pascea
si era sempre pasciuto lo spirito. pascoli, i-520: non a pascere,
che presummete contra nostra fede parlare. pascoli, i-379: maestro fu veramente dante
o andare al pascolo, cibarsi nei pascoli o in luoghi erbosi; brucare l'
quando non vi cantavano le rane. pascoli, 47: tra gli argini su cui
(il baco da seta). pascoli, 355: ogni quattro ore / tu
. -guadagnarsi da vivere. pascoli, ii-191: non sono puniti per avarizia
di denaro versata per l'uso di pascoli pubblici. bandini, 2-i-262: il
ai quali era deputata l'amministrazione dei pascoli pubblici della maremma (e, prima
dirimere le questioni e le liti per tali pascoli). tesoretto { sec. xv
le ninfe, pane ed amore. pascoli, 701: da fanciullo pascolai la greggia
]: 'pascolativo ': che è a pascoli. = agg. verb. da
letter. ispirarsi allo stile di giovanni pascoli; imitarne le forme, i temi
letterarie, poetiche, linguistiche di giovanni pascoli. pasolini, 9-10 ^:
alla poetica e all'estetica di giovanni pascoli. pasolini, 9-38: il
proprio, che si riferisce a giovanni pascoli (1855-1912), alla sua opera
improvvisa è calata sulla poesia [del pascoli], sul sentimento, sulla politica,
coincidente col periodo di maggior fortuna del pascoli nella letteratura in lingua.
letteratura in lingua. -descritto dal pascoli nella sua opera. moretti, ii-1039
salto. -che contiene testi del pascoli; che è dedicato al pascoli.
del pascoli; che è dedicato al pascoli. pascoli, 7-96: mio buon
che è dedicato al pascoli. pascoli, 7-96: mio buon novaro, eccovi
e alla diffusione delle opere di giovanni pascoli. pascoli, 1-679: quanto allo
delle opere di giovanni pascoli. pascoli, 1-679: quanto allo zanichelli, credo
stile, all'estetica propria di giovanni pascoli; che presenta nei suoi scritti temi
imborghesito, preesistenti ai motivi analoghi del pascoli. 3. sm. ammiratore
3. sm. ammiratore dell'opera del pascoli. moretti, ii-931: non tema
, letterarie, linguistiche proprie di giovanni pascoli e, anche, la loro applicazione
allo stile proprio dell'opera di giovanni pascoli. baldini, 9-220: uno che
, sul modello di boschivo. pascoli zzato, agg. letter. che presenta
dell'opera e del pensiero di giovanni pascoli. serra, iii-354: quel
ma, se non si trovano questi pascoli cosi asciutti e buoni, faccinsi almeno
ramerii... con abbondanza grande di pascoli e vene d'acque vive. a
su verdi rami cantano, si conducono a'pascoli con l'avide pecorelle della fresca erbetta
. duodo, lii15- 81: i pascoli per molti animali grossi e minuti,.
lastri, vi-62: dall'abbondanza dei pascoli procede quella dei bestiami. carducci,
fan delle vitelle stupende, per gli ottimi pascoli fra montani e marini). pascoli
pascoli fra montani e marini). pascoli, 659: crescean nel chiuso del
bianche zanne, / e nei ristretti pascoli più tanti / erano i bovi dalle larghe
greggi di ti- tiro / pe'pingui pascoli carpire i citisi. jahier, 17:
enormi di stelle alpine ancora acerbe dei pascoli lontani dove sono saliti a alpeggiare.
e grandissima quantità di animali minuti da pascoli. -foraggierò. verga,
... sogliono avere comuni i pascoli e l'altre maniere di nudrimento.
per quello stretto, tutto pieno di pascoli e di ricetti grati a quelli animali.
, iii-4-114: o salienti da'marini pascoli / vacche del cielo, grige e
abos s lire la libertà de'pascoli ne'prati. mamoni, pr. sp
ma di erbe fertile, seminandovi altri pascoli come veccia, trifoglio, fieno greco
/ sono nati per pascolo ai tafani? pascoli, 235: siepe che il
. -sostentamento, mantenimento. pascoli, i-141: c'era l'èrcole,
le quali era, e pascerà salutiferi pascoli. savonarola, ii-286: chi entra per
paradiso] sarà salvo e troverà e veri pascoli, cioè a contemplare, a adorare
. pascoloso, agg. ricco di pascoli (un territorio). - anche
. 2. che cresce nei pascoli (una pianta). salvini,
, con successivo accostamento a pascùa 'pascoli '. pasquale (ant.
l'ultima cena di gesù cristo. pascoli, il-641: la violazione del terzo,
lucca, registrava le bestie ammesse ai pascoli pubblici e riceveva il pagamento delle fide
'paschiere': guardiano dei paschi o pascoli. parola che si trova frequente negli
(una persona). l. pascoli, ii-184: se avesse conosciuta in lui
fecero sapere il caso alla contessa. pascoli, 296: un bel passaggio j vi
si curano di queste cosse. pascoli, ii-96: nel passaggio dello stige
-sfilata, parata militare. pascoli, i-201: se tu odi la guerra
o della custodia di un bene. pascoli, 1-786: in nessuna delle cerimonie della
all'altra e il riposo per ciascheduna. pascoli, i-915: per dirgliene una su
un poeta, un artista. pascoli, i-159: ibyco, il vostro concittadino
passare, gli conveniva diventar tutto occhi. pascoli, i-196: quel destino di oscurità
odio et in occulta inimicizia. l. pascoli, i-298: regna talmente tra '
mia se non passò a gli esami! pascoli, 1-524: sono buoni ragazzini ai
. -inviare, portare. pascoli, 1-581: caro alfredo, passa subito
, soldati e fanti descritti nel rolo. pascoli, 1-377: forse lunedì veniamo,
brevità che è possibile. l. pascoli, iii-32: dacché passata abbiamo la rapidità
sfogo alquanto la stizza che mi rode. pascoli, 1-358: siamo venuti al ponte
amato sempre fievolissimamente. l. pascoli, ii-279: giambatista rispose che, essendo
riguarda il suo servizio. l. pascoli, ii-115: accortisi della vivezza e prontezza
cosi l'esenzione dalle tasse universitarie. pascoli, 7-45: terrieri nata martinozzi,
sidoni passatori del mare riempiranno te. pascoli, i-777: marinai, passatori del
l'epiteto di passator cortese). pascoli, 23: romagna solatia, dolce paese
di traghettatori nel mondo ultraterreno. pascoli, ii-1495: sono... avanti
, principessa di cipro. l. pascoli, i-64: egli non si perdea
passaggier fra l'om- bre erranti. pascoli, 144: pensa: un'occhiata quale
: parea volesse tornare la pioggia. pascoli, i-120: penetrò nella sua coscienza
una scopa, ecc.). pascoli, 471: sei l'umile ancella;
-a passeggio', durante la passeggiata. pascoli, ii-1065: era bello il grano e
nell'america centro-settentrionale (anche passerina dei pascoli). gioia, iii-219: il
un uccello americano chiamato la 'passerina de'pascoli '. 3. figur.
molti passerini di terra e tortore. pascoli, i-693: si amarono: gli
passero dovè aspettare licenza da vienna. pascoli, 191: soli, a due,
vai finché non more il giorno. pascoli, 84: tu nella torre avita,
pulcini male desiderati e studiosamente insidiati. pascoli, 1-224: l'altrieri finii il
affacciatisi d'improvviso alla mente. pascoli, i-960: un giorno, che mi
... una passiflora fiorita. pascoli, 548: un poco presa egli senti
spese fatte e quelle da farsi. pascoli, 1-462: potrei, volendo,
di ogni attiva e passiva paura. pascoli, i-797: la novella di stesichoro,
essendo gustato. ha forza passiva. pascoli, i-832: quanto alla sintassi basti
: uscimmo a rapidi passi dalla torre. pascoli, i-340: col passo vivido del
mio non avrà da farlo. l. pascoli, ii-40: più d'una volta
acazio. -restare interrotto. pascoli, 1-553: domani mi rimetto al mio
in movimento come gli altri uccelli. pascoli, 170: comincia / il passo
mandar parte del mio lavoro pel 20. pascoli, i-140: questi sono giorni di
vivande, per lo più d'erba. pascoli, 1-888: le viti..
pasta per la torta del natale. pascoli, 385: tu, maria, con
, n. 5). pascoli, 7-112: se trovi qualcosa di buono
un poco di gomma arabica. l. pascoli, ii-23: non contento d'averne
la tecnica suddetta. l. pascoli, i-iii: il viviani famoso per ritratti
di elementi eterogenei. l. pascoli, iv-1-96: le quali [parole]
gran che nell'arte del pasticciere. pascoli, 1270: caro orazio, i panforti
condotto docilmente per quella sana verdezza di pascoli in fiore da uno stuolo di gonnelle
che cosa vuoi? riso o pastine? pascoli, 1-187: ho ricevute le minestrine
allegramente, durante il suo governo. pascoli, 1376: s'assisero presso la nave
un pastone. -polenta. pascoli, 165: stacciò [rosa]:
d'antica selva andò raminga, errante. pascoli, i-211: ho sentito sonare la
muoiono senza conoscer denti. -ricco di pascoli (un territorio). borgese,
alto nel sole il pastorale d'oro. pascoli, 331: al capo della via
la figlia di lor io). pascoli, 1-521: un pensiero serio è quello
, / la vostra vita a voi? pascoli, 765: si vegliava sui monti
cui l'autore polemizza contro carducci e pascoli a favore di una forma poetica meno
de'pastori romani morivasi frate pacifico. pascoli, 331: al capo della via,
ne vien con esse a paro. pascoli, 216: le canso [le castagne
bovini) all'aperto, utilizzando pascoli e luoghi cespugliosi, siano essi in pianura
gran pastosità e morbidezza. l. pascoli, i-proem.: gli antichi pittori
. insozzare, infangare. pascoli, 1461: or, mentre il gonfio
pastura / odo il lento muggire. pascoli, 171: nitrir sentiva alla sua voce
da due giorni non avevano trovato erba. pascoli, 705: ospite amico, è
pasturévole, agg. ant. ricco di pascoli. salvini, 5-161: i /
registro del bestiame portato a pascolare sui pascoli pubblici; pasquiere. -con metonimia:
pataccone è lo stesso che il ducatene. pascoli, i-902: piccole e preziose monete
vi morì di patema un anno dopo. pascoli, 1-314: sono proprio malato e
addosso la patente di soldato. l. pascoli, ii-330: tornato a torino ebbe
intra le mani, propinando a bacco. pascoli, 1322: c'erano liscie pàtere
2. nome del padre. pascoli, i-831: con ennio cominciano le variazioni
, di condiscendenza, di benevolenza. pascoli, 1-795: il sindaco, poi,
lacrima, n. 6). pascoli, 482: scentano la sciàmina, cattiva
tempo sopra l'antiche pitture. l. pascoli, ii-243: il giordano contraffaceva a
quasi interamente di una forte patina. pascoli, 1320: brigo il vaso,
tempo conferisce a cose e persone. pascoli, i-767: noi diamo al tempo biasimo
rimanere un generico di prima fila. pascoli, 990: qualche angusta valle /
ma a fare per l'italia. pascoli, 920: ecco i fanciulli, ecco
; che quasi tutti patite di poesia. pascoli, ii- 682: ora i
da servire per corpi di guardie. pascoli, ii-222: i rei, nella cui
fosse una persona della nostra famiglia. pascoli, 1-79: nella copia [del
ha patito. la campagna patisce. pascoli, 1-752: il caldo dura assaettato
(la pietra). l. pascoli, ii-211: ha anche gran facilità nel
dal far pubblica la difesa mia. pascoli, 420: nell'autunno è per
cannoni e de'canti a l'armonia. pascoli, f f i-184
si muore / qui per la patria. pascoli, i-94: dicevi che, poiché
di guerra fatta alla patria). pascoli, 839: andava solo, errando,
. ai sudditi esteri l'introdur a'pascoli in questa patria qual si sia sorta
dove non c'è cattura che tenga. pascoli, 23: ma da quel nido
vivo (v. matrimo). pascoli, i-752: il terzo giorno, nel
quali consistono in case, possessioni, pascoli, boschi, molini da vento. boterò
il patrimonietto, consistente in terratichi, pascoli, boschi e capi di bestiame.
patria alla facoltà, di legge. pascoli, 293: siedono a lungo qua e
e ne dimezza la benefica influenza. pascoli, 875: voi, pionieri, nell'
elegie funerarie e di aerei disegni. pascoli, i-182: vedono le vostre medesime visioni
... indegni di libertà. pascoli, i-55: la poesia, per ciò
tema, eccolo divenuto poeta patriottico. pascoli, 1-123: è protetto di luigi
da solo le spese del giudizio! pascoli, 1-815: ho la lettera dell'avv
i loro patroni crispi e nicotera. pascoli, 1-795: sono stufo arcistufo di
patteggiare d'amore su l'amore? pascoli, ii-420: quando gerione è venuto su
torni bene il viaggio. l. pascoli, i-71: come egli non aveva fatto
la pace, tradendo i collegati suoi. pascoli, 2-19: eccoli l'uno e
/ maledetto colui che l'infrange. pascoli, 1-330: quanto al giusti,
saldare ai veneziani il patto del passaggio. pascoli, 1-246: caro alfredo, non
gallina, di zampe d'oca. pascoli, 189: c'è nelle selve fumo
bambino con gesti delicati e affettuosi. pascoli, 415: io me lo tenea lontano
. cullare, dondolare, sballottare. pascoli, 310: oh! il poveromo!
vento! -muovere dolcemente. pascoli, 1450: tutte le vesti viavia giù
le strade mi facevan tanta paura. pascoli, 262: « ricordi, quando
il passare del tempo. l. pascoli, i-52: morto poi, diedero giù
, i-41: come poi questo virtuoso [pascoli], che può giocolare a sua
con sospir... saggiamente. pascoli, 987: venia matelda lieta oprando,
poeti fu determinata dal tempo musicale. pascoli, i-934: 'exclusus qui distat,
correre, e tutte paventar le cose. pascoli, 1124: egli era dio d'
/ diva il mondo la chiama. pascoli, 1467: pavide stanno le madri su'
pavimento, come dice quel salmo. pascoli, ii-117: quell'anima...
in qualche putta scodata a venezia. pascoli, 1-750: mio caro paonazzetto, non
, stavansi a tanta percossa pazienti. pascoli, 627: cieco non ero, e
, purché sia di persona autorevole. pascoli, 700: disse allo schiavo:
ritmo monotono (un canto). pascoli, 89: ad ogni soffio del rovaio
-che opera lentamente, metodicamente. pascoli, 45: a lente grida, uno
-discese in piazza / a passeggiar. pascoli, 1463: non t'allarmare acciò t'
peana e i canti / de'rusignoli. pascoli, 919: v'era una nube
per lui non era un odio peccaminoso. pascoli, ii- 920: questa è
di esprimere il falso acciocché pecchi. pascoli, 1144: per non peccare contro
può peccare contro il verisimile vostro? pascoli, i-37: perché un altro [
così incomodo come dev'essere un tetto. pascoli, 905: coi peccatori,
. sieno peccatori del peccato orriginale. pascoli, ii-23: i peccatori carnali, i
qualche vecchio peccatore del vostro salotto? pascoli, i-399: ricordate la schiava che
tra certi nuvo- lacci di pece. pascoli, 86: rosseggia l'orizzonte, /
pecora con l'agnel sotto la poppa. pascoli, 1-614: i pastori al primo
più tardi, avrebbe portato la ricotta. pascoli, 674: ei temeva i
più forte e piccante. pascoli, 1-523: caro alfredo, sono qui
ubbidienti come pecori e forti come tori. pascoli, 1403: quando poi fummo un
pecoróso, agg. letter. ricco di pascoli e di bestiame (un luogo)
unicamente riguardavano a lusingare l'udito. pascoli, 622: ella sedè, reggendo /
. per antonomasia: poesia lirica. pascoli, i-787: i poeti epici continuarono a
'ntoni cantava, sdraiato sulla pedagna. pascoli, 672: il vecchio eroe nell'occhio
pedagogia d'altro non si trattava. pascoli, i-611: voglio mostrare che si può
meglio le esercitazioni e gli studi. pascoli, 454: o montanine belle,
giovanetti di quella città a lui affidati. pascoli, i-800: in vero, oltre
l'altro spinge la ruota. pascoli, 1314: poi la ruota collocò,
parole che non stan nel calepino. pascoli, 1464: pazzo! ami piuttosto /
eccessiva (un insegnante). pascoli, i-64: avrà certo raccomandato ai precettori
non bisogna pedanteggiare con la natura. pascoli, i-37: ecco, gl'intendenti
inceppato da troppe regole inesorabilmente imposte. pascoli, i-721: di tali pedanteschi detrattori
ed ora anche feroci, di governo. pascoli, 1-797: vorrei che l'esercito
c'era in casa il cugino. pascoli, i-398: la neve è caduta nella
. -in partic.: pianta infestante dei pascoli e dei prati { pediculàris palustris)
, lascia la 'nvestigazione predetta imperfetta. pascoli, 1431: pazienza gli è il meglio
facciamo a ogni passo sbardellatamente male. pascoli, ii-237: ell'è in vero
/ era di questa vita? -peggio. pascoli, i-37: qualche volta il canto
che la produzione de'beni grandi. pascoli, ii-154: il mosca accenna a peggioramento
gravi complicazioni politiche in cui versiamo. pascoli, 1438: né guarirò la sventura,
-aggravato nelle condizioni di salute. pascoli, i-852: a brundisio approdò [virgilio
peggiorata, il dottor rizio non resse. pascoli, i-376: egli [umberto i
dato un risultato più deludente. pascoli, i-508: certo, per lui,
/ luci alzò raccogliendo il molle crine. pascoli, 198: tese le mani al
so io, ma un'italia storica. pascoli, i-180: io, che sono
agg. letter. peliaco. pascoli, 1118: non era ancora. o
anelli e scarpe di pelle lustra. pascoli, 661: l'eroe giaceva in
pellegrinava perseguitato tra l'alpi elvetiche. pascoli, 1137: rincorsi dalla plebe e
problemi che travagliano la pellegrina umanità. pascoli, 395: e i morti?
fra le tenebre della ignoranza. l. pascoli, ii-52: era d'umore allegro
di pellegrino lavoro. l. pascoli, i-69: si adunavano spessissimo e si
chiedeva ricovero, fino a giorno. pascoli, 144: tra la nebbia sente il
di polifemo; dall'altra colli e pascoli colla pascente greggia, il suolo tutto
affamatissime che sono in questo bosco. pascoli, ii-523: qui virgilio prudentemente fa
pene. -come personificazione. pascoli, 1299: mentre la pena l'urge
sopra i pesi e le misure. pascoli, i-416: su « i bei monti
partic. a quelli oltremondani). pascoli, ii-203: virgilio nelle sue dichiarazioni del
-che è conseguenza di una colpa. pascoli, ii-1107: il perché [del traviamento
poco in trovarle, trovandole trovate. pascoli, 1351: penano i medici,
-eredità o tradizione culturale e politica. pascoli, 853: te questo lido mandava,
mancina, un sottile crocifisso abbrunato. pascoli, 210: ed ecco [l'
, da un albero all'altro. pascoli, 1303: sono [io, la
baleni e gli spaventosi tuoni. pascoli, i-156: questo mondo fantastico con le
/ di mostri intorno le pendenti nuvole. pascoli, i-91: non ricordi, tristano
a capo d'ogni casto letto. pascoli, 208: pendono qua e là
-diffondersi (un suono). pascoli, 12: tra il cantico sonoro /
pendendo oggidì la procedura al criminale. pascoli, 1-437: la carolina domandò il
malebolgie pende tutto inverso el nono. pascoli, ii-464: se non era che
vacche, ai sassi pendono le capre. pascoli, 659: dal nerito le capre
severa e più crudele. l. pascoli, i-43: ebbe buon naturale e costume
poveri e malfermi nel loro trono. pascoli, i-403: so bene che la bontà
nero / pende il ciel tenebroso. pascoli, 228: la luna pendea sopra il
-con riferimento a un silenzio incombente. pascoli, 191: pende un silenzio tremulo,
di correre la valle e le pendici! pascoli, 253: da non so qual
felici -di oggi e di ier. pascoli, 236: si sente il cùcùlo
in pendio le pecore a branchi. pascoli, 755: sboccia la fiamma,
già le prime ore deir indomani. pascoli, 1285: la pendola oscilla /
modo regolare, sempre uguale. pascoli, i-235: ci sono due lugubri parole
(582): foglie pendule]. pascoli, 235: oh! tu [
-che porta petali sospesi. pascoli, 179: un'aria pendula di fiocchi
le nubi dal mare con pendule trombe. pascoli, 401: usciva allor da un
e ne le gocce pendole si frange. pascoli, ii-4: la stella che riluce
sospeso (un suono). pascoli, 83: ho nell'orecchio un turbinìo
di rami e di foglie pendenti. pascoli, 578: ho visto...
essere profonde, serie e penetranti. pascoli, i-115: nell'èra, per
per vedere anch'esse qualche cosa. pascoli, 259: sono ignoti tra loro
, le aspergeva di tinte cangianti. pascoli, i-224: o sublime follia di carlo
per entro i destini delle nazioni. pascoli, i-93: con una penetrazione dell'
/ l'un l'altro abbraccia. pascoli, ii-578: salendo di cornice in cornice
le medesime condizioni accettati a penitenza. pascoli, il-no: dante salì per li tre
mia penna su queste righe rosse. pascoli, 1260: non s'ode intorno
sul punto di scrivere qualcosa. pascoli, 1-46: il ministro aveva la penna
una pianta; ciuffo di foglie. pascoli, 1-570: quella famosa mimosa dai fiorellini
, quasi fiori d'un funerale. pascoli, 22: già m'accoglieva in
alquanto arruffati e secchi in vetta. pascoli, 272: poi fece il pennato,
garreggia con lo scalpello. l. pascoli, i-64: vedendo il non ordinario profitto
ciascuno sur un battente del portone. pascoli, 577: sei rondinini non ancor pennuti
, il principe si era addormentato. pascoli, 642: l'aratro pio che
meno lontani nel tempo; indeterminatezza. pascoli, i-554: la storia dell'italia vivente
elaborazione di un'opera letteraria. pascoli, i-904: caro maestro, ricorda -e
aveva penosamente affaticata la sua gioventù. pascoli, 1219: o tu, che or
-con impegno arduo e doloroso. pascoli, i-464: il poeta dell''arcana flora
italiana infiammare nel sentimento di nazione. pascoli, i-956: egli è veramente « un
contenuto di un'opera letteraria. pascoli, i-46: sempre, pensando o scrivendo
e pubblicare ognuno i suoi pensieri. pascoli, ii-1212: oh! sublime gioia
preceduto e accelerato da tormentose vigilie. pascoli, 251: rimane, / dio,
età passate / offriron le famose crociate. pascoli, 336: covava il fuoco
non pensava ad altro che a divozioni. pascoli, 1-791: pensare a sé è
trattandosi di mangiare in compagnia). pascoli, 466: o ciaramelle
passano il gambo della rocca per sorreggerla. pascoli, 323: rinfilata nel pensier
agiscono sui relativi organi dei sensi. pascoli, 33: nel cielo, oceano
.. deciso... deciso. pascoli, 1-232: non so se questa
, lo prese larghissimo. l. pascoli, i-17: aver saputo così bene
aurelio, di pascal, ecc. pascoli, i-3: quel che io senta intorno
sia / nell'umano operare. l. pascoli, 1-6: fatte tutte quest'opere
d'un lettoraccio corrotto par mio. pascoli, 1-607: siamo preoccupati da alcuni
centri d'insurrezione sul proprio suolo. pascoli, i-711: catullo, in quest'anno
, / pensili gocciolette errano in alto. pascoli, i-i55: questo mare è pieno
di ca- scio salso la formano. pascoli, i-893: tiberio li amava molto
natico la buona distribuzione e l'uso de'pascoli, si minora il numero de'bestiami
più armoniosi di tutta europa. l. pascoli, i-124: veduti da sua maestà
], ci oberava di pensi. pascoli, 63: un ragazzo...
, sforzato, scolasticamente mediocre. pascoli, 1-572: ne devo fare tante altre
secco taglio dài de la guardia. pascoli, 622: entrò pensosa; e phoco
animo un sentimento fino allora ignorato. pascoli, 33: sali pensoso la romita altura
con riferimento a una personificazione. pascoli, 471: nell'angolo il giorno tu
le trac- eie di tante lagrime. pascoli, 46: cantano a sera intorno
conosceva questi bei esametri e pentametri. pascoli, i-iooo: il 'pentametro '
successione di cinque piedi. pascoli, i-1005: pentapodie: faleceo o endecasillabo
ha cinaue sillabe (una parolai. pascoli, i-990: 'le iniziali'di parola quadrisillaba
può riposare, fuorché sopra il pentimento. pascoli, ii-108: queste anime sono di
sulla terra per patire e pentirti. pascoli, ii-711: dio ci perdona,
/ o dator del buon pentire. pascoli, ii-711: dio ci perdona, se
dell'iniquità era cosa troppo iniqua. pascoli, 1-81: da questo libretto forse
cadevano sulla porpora immacolata di federigo. pascoli, ii-in: per dante, certi
-per estens. recente. l. pascoli, ii-8: chi però considerar..
che precede l'ultima. l. pascoli, i-proem.: chi non vorrebbe essere
cui il capo gli penzolava sul petto. pascoli, 105: dal selvaggio rosaio scheletrito
patria, e penzolò nel vuoto. pascoli, ii-121: in un monte opposto e
incitare il furore e la pazzia. pascoli, i-996: i piedi del genere sescuplo
asfo- dillo e 'l selvaggio zafferano. pascoli, 582: s'udivano sussurri /
pirrichico, lo spondaico, il peonico. pascoli, i-996: i piedi del genere
peone (v. peone1). pascoli, i-803: notando come la comedia e
si vede caduto il timpano. l. pascoli, ii- 473: fece alcune
vita più non salgono da la città. pascoli, 463: pel camino nero il
, / vedermi trasparir la veritate! pascoli, 25: pei vetri un lume trascorrea
quasi potesse rendersi conto del contenuto. pascoli, 529: e fuori un frastuono
bocca gentile la eloquenza dei serpenti. pascoli, • 15: per te l'
; io ci sto per sedici. pascoli, 56: nulla al rosignolo, /
il miglior de'mondi possibile? ». pascoli, 405: per vero, intorno
non si ricorda più di me? pascoli, 15: mamma ha filato /
, un corpo di bambina allungata. pascoli, 1476: poniam eh'un degli
. -con uso pleonastico. pascoli, i-143: quando si parla di scuole
. -in un'iterazione. pascoli, 1422: figlio di pèleo, achille
di percallo, diceva donn'anna. pascoli, 283: ghita diceva: «
fu primamente percepita dall'antico catone. pascoli, ii-1696: l'uomo non percepisce la
la prima età d'una letteratura. pascoli, i-956: il ritmo proprio è nostrano
mentale di un testo scritto. pascoli, i-939: 'reges', ad esempio
l'onore d'alloggiare un comandante. pascoli, i-7: l'aedo è l'uomo
di esperienza da raggiungere la mia. pascoli, i-380: i posteri diranno meglio
, riceve il vaso. l. pascoli, ii-373: la tavola per la violenta
sillaba facendovi cadere l'accento. pascoli, i-911: queste sillabe sono percosse o
che percuote le frasche del bosco. pascoli, 64: il cigolìo d'un abbaino
turbinoso, chiamato tifone ed euroaquilone. pascoli, 769: roma dormiva. agli
di freddo o di caldo. pascoli, 576: il freddo mi percuote,
dell'accento su una vocale tonica. pascoli, i-913: i grammatici e i glottologi
il rispetto e strapazzava il cameriere. pascoli, 1-290: non voglio far sapere
/ si perdea la sentenza di sibilla. pascoli, 601: tutto cade, tutto
-affievolirsi (un suono). pascoli, 21: di tra gli olmi,
perdersi nei meandri intricati del giardino. pascoli, 21: oh! fossi io
pianura e anche nei terreni incolti e nei pascoli, cibandosi di grani o di insetti
delle scritture la perdizione dell'anima. pascoli, ii-237: la selva oscura non
più perdonabili colpevoli di questo mondo. pascoli, ii-339: ogni uomo, che ebbe
non ve lo perdono. '. pascoli, i-165: a me fa l'effetto
lei e che gli aveva perdonato. pascoli, 6: un padre, o dio
benefici che perdonator de le ingiurie. pascoli, ii-1655: tre volte nell'eneida
autorità (chiedo perdono) mia. pascoli, 2: di qualche lagrima, di
ira sterminatrice di quel disumano vincitore. pascoli, ii- 1673: questa è la
grandi ale / del perdono d'iddio. pascoli, 11-661: non bisogna quella preghiera
suo contro gli oppressori perdurante nel dolore. pascoli, i-527: collaborate a ogni riforma
neppur di toni, suo seduttore! pascoli, 886: ma la gran voce di
illustre o al suo sepolcro. pascoli, ii-782: quando tu [ravenna]
diversi (un suono). pascoli, 353: a doppio le campane /
che alcuni tratti dell'armonia sua. pascoli, i-269: chi potrebbe, in vero
che alla sparsa ruina ancor minaccia. pascoli, 1022: la selva sta, sublime
ammalata ti avrebbe poi fatto male. pascoli, 408: all'animo lo addito,
si trovano per irrigarlo tutto quanto. pascoli, 673: ricciute donne in lavatoi
.. perenne- mente si mantiene. pascoli, 1023: è il cristo che rimuore
uniti al sole ed alla luna. pascoli, i-250: le ombre assomigliano ai corpi
vivente. serra, i-9: il pascoli non ci ha dato mai uno di quei
uomini, ci prepararono / larga pastura. pascoli, ii-671: forse i sette spiriti
vita, bene, male altrui. pascoli, ii-1302: dante, modificando da sé
e l'attività di quelle forze. pascoli, i-176: deriveranno da essa [università
appena morto chi l'aveva perfezionata. pascoli, i-867: ovidio,...
breve che di prolisso. l. pascoli, ii-306: trovò nell'eredità alcune sue
li usò in più lungo poema. pascoli, ii-1451: noi, dicendo omero,
dipendono principalmente dalla facoltà della fantasia. pascoli, i-191: se si negasse all'
, sono cose che mi spaventano. pascoli, i-735: vi è barine, cui
me e sempre contradice e perfidia. pascoli, 1-628: i medici del reggimento sembra
, dovesse poter essere un ribaldo. pascoli, ii-1672: dante è un esule peregrino
morte, perseverante iracundia e contenzione. pascoli, ii-696: invece della desiderata e sperata
bell'effetto su quella massa bruna. pascoli, 195: vola e rivola il mattutino
1342 e continua persino al 1386. pascoli, ii-1115: persino qui è una piova
, e vivevo così senza speranze. pascoli, 825: l'odio è stolto,
meno freddo: l'invemo persiste. pascoli, i-652: tutto col tempo si
essere percepito (una sensazione). pascoli, ii-1543: il dubbio persiste. dannunzio
nella declinazione (l'accento). pascoli, i-920: persistendo nella prima quel primitivo
ci sopravvivono sono parte di noi. pascoli, i-417: nelle quali [sere]
grappo (un testo letterario). pascoli, 1-25: dica all'illustre maestro se
personale, d'armonia spesso discorde. pascoli, i-736: tali poesie non sono,
della loro azione e reazione reciproca. pascoli, i-902: non era un arcade che
rappresenta la forza viva della nazione. pascoli, ii 867: virgilio
corruzione toscana d'avanti il '47. pascoli, ii-1547: è giunto dante a
aspettare di essere prevenuto. l. pascoli, i-128: aveva ottimo naturale e
e divenne perspicua e predominante. pascoli, 1-345: ho mandato al marzocco un
certo, disse, atti a persuadere. pascoli, 532: al mio cantuccio,
restino essi li supplantati et ingannati. pascoli, i-135: lucia non si vuol
e la persuasione sulle vostre labbra. pascoli, i-198: dice una voce che ha
farmi conoscere la vostra poca fede. pascoli, ii-565: il serpente si rivolse prima
da lui ben detta e persuasivamente. pascoli, i-315: nessun poeta moderno ha
loro non ci sembrano troppo persuasivi. pascoli, i-96: dopo la sua morte,
gesti sempre più persuasivi e animati. pascoli, i-982: non offendano queste parole
-con riferimento a un soggetto inanimato. pascoli, 342: è il verno, e
che poteva essere risguardato da tutti. pascoli, 1023: ecco e il carroccio e
che nell'opinione incontra il governo. pascoli, 1380: frenati, né pertinace sia
l'abbaiar pertinace dei cani rinchiusi. pascoli, 531: e l'ora: s'
-strappo, lacerazione in un tessuto. pascoli, 1407: la notte vicino alle caste
o tema principale; permeare. pascoli, i-320: da quel dolore è tutto
via l'amaritudine della penitenza. l. pascoli, ii-4: il solo desiderio di
gittate imputridiva, al naso gli pervenne. pascoli, 204: l'urlo d'
sua, di essere aderente agl'inglesi. pascoli, i-355: a genova..
di quel che a loro si pervenisse. pascoli, 373: va'col corredo
non ho esperimentate le passioni perverse. pascoli, ii-29: la superbia è appetito
duri, ma forse non meno perversi. pascoli,
e rendono atti a ricevere i demòni. pascoli, i-181: s'inalzerà la
di 'lilas'e di pervinche. pascoli, 130: 'pervinca'. so perché
lingua, sarebbero del più puro orazio. pascoli, i-605: questa gravità, che
4. adattare, applicare. pascoli, 1517: re neghittoso alla vampa del
della valle vi erano in parte accennati. pascoli, i-714: roma...
).: ponderatamente. l. pascoli, ii-286: parlava pesato e con grazia
, la caccia e la pesca. pascoli, i-166: i pescatori racconciano là dentro
uso delle reti a strascico che uccidono i pascoli, nella pesca abusiva del novellarne,
fiumi o in fonti o in pescaie. pascoli, 227: sonava...
passeggiavano pescando / a notator simili. pascoli, 199: egli guardava un tuffolo
dànno in mano dei loro uccisori. pascoli, 665: vidi i pesci nella grigia
, a spacciar la sua mercanzia. pascoli, 254: russava nella strada solitaria
rosso fioriti, ed i fior cadono. pascoli, 137: eppure, in
/ portando in ciel per luminosa via. pascoli, 74: ricordano un peso
romani), ovvero 'tributo'. l. pascoli, ii-134: istituì suoi eredi i
poeta fosse morto di mania erotica. pascoli, i-816: l'autorità di varrone ha
. -pesi? neanche per ombra. pascoli, 696: poco dopo « o vecchio
nuove vostre né di mio fratello. pascoli, 1-350: qui stiamo pessimamente!
gran copia, si chiamano tarantole. pascoli, 980: è frate lupo, un
subito a profondersi in calde lacrime. pascoli, 591: non v'era che il
, vuol pestar costui. l. pascoli, iv-2-59: or sì che non
riferimento a un animale. l. pascoli, i-82: si vedeva il porco grufolare
/ ch'amorbano le pecore e li pascoli. gigli, 2-231: nella bocca
dalle percosse (i capelli). pascoli, 239: ma tu, pallida (
la sera sazi, pesti dalla fatica. pascoli, 1-683: sono tutto come pesto
sintomo di stanchezza o sofferenza. pascoli, 315: aveva i pésti, aveva
l'ultimo petalo / dice di sì. pascoli, 506: coi petali lilla /
leso, o poeta / dei pascoli, fiore / di croco! d'annunzio
pettechie e somiglianti sintomi. l. pascoli, ii-97: fu improvvisamente attaccato da gagliardissima
ch'è quella che vi fa ricco. pascoli, ii-661: il 'paternoster'qui
disus. petrarchesco. l. pascoli, iv-1-95: avendo essi dato bando agli
voce è loro intimato di allontanarsi. pascoli, 1520: lontano, scorge bianca
ruta, del garofalo e del petrosello. pascoli, 1029: per san zuanne chi
pettegolo, maldicente. l. pascoli, iv-2: scorgevi subito subito la cattiva
di piccole gabbie attaccate al muro. pascoli, 302: scese il pittiere su le
persona pettegola, malalingua. l. pascoli, iv-1-217: egli però ha pettinato un
-rappresentare con eleganza, con misura. pascoli, i-757: epigrammi scrissero un po'tutti
le aveva portato via il figliuolo. pascoli, 163: poi la fanciulla dai capelli
come gallinella. -di animali. pascoli, 154: c'erano anzi, negli
'pittirosso', termine pistoiese: pettirosso. pascoli, 209: sui rami nudi il
de ea pertinebat'. l. pascoli, ii-366: colla stessa facilità che lo
dal levar del sole al tramonto. pascoli, 76: o mani d'oro,
si posa / nostra ignuda natura. pascoli, 3: sibila tra la festa lagrimosa
sabato primo di ottobre ci partimmo. pascoli, 292: o fiumi, o
voli, voli, voli sempre. pascoli, 340: vien la colomba accanto
incerti del dove posare il capo. pascoli, i-212: non sai che quell'infante
suole... gridare che il pascoli è semplicemente un manierista, e anche,
le stesse porte. l. pascoli, ii-284: so che altre ne doveva
più avanti nel loro trattato. l. pascoli, i-292: gli ordinò altri disegni
ricevere ordini più positivi. l. pascoli, ii-219: ricusò altri impieghi anche
né all'individuo né allo stato. pascoli, i-799: perché accio pensò che
per fianco nell'istessa positura. l. pascoli, ii-81: né per far bizzarre
un modello da ritrarre. l. pascoli, 1-86: teneva nello studio uno specchio
osservatore e per due oggetti terrestri. pascoli, ii-1544: intanto il sole, più
, sarà accompagnato dall'obice da 6. pascoli, 3-47: il meglio è stare
la casa e farò l'occorrente. pascoli, i-593: con una specie d'obbedienza
normale delle parole. l. pascoli, iv-1-23: per quelli [difetti]
l'elmo sì che glielo partì. pascoli, ii-549: nembrotto grida e vorrebbe
che pur sua possa è frale. pascoli, 853: oh! non da sparta
, di lor franchi- ge superbi. pascoli, 1018: « credete voi che dorma
peccato, non si lascia senza dolore. pascoli, 626: non possiedo, fuor
serra, i-io: non disse forse [pascoli] una volta, con questo sentimento
resto è messo a praterie bellissime e pascoli utilissimi d'armenti e pecore senza fine
grandi, più febei e più perfetti del pascoli; ma di pochi uomini si può
risentimenti di ogn'un di voi. pascoli, ii-726: dopo un settemphee esercizio
. - travolgente, trascinante. pascoli, 752: figlio d'amynta! io
-che ha una vasta risonanza. pascoli, i-343: livorno: che fu come
/ le salme acerbe stagionando ignudi. pascoli, 5-151: io devo veder morire
una parola, un verso). pascoli * 1-934: 'exclusus qui distat, agit
ancora possessivi, perché dinotano possedimento. pascoli, i-993: gli aggettivi possessivi mio
che a lampi e quasi di rapina. pascoli, ii-588: ora l'amore è
così prezioso, voglia follemente distruggerlo. pascoli, i-466: a che le piccole alleanze
antichi né i nuovi possessori potranno difendere. pascoli, i-169: verrà tempo in cui
dono che ha ricevuto da voi. pascoli, i-148: senza il greco, il
di possibilità infinite. -ipotesi. pascoli, ii-185: ammettiamo la possibilità che dante
ogni sua possibilità il profitto de'giovani. pascoli, ii-56: la faccia vermiglia era
coraggiosamente rassegnata alle necessità della natura. pascoli, i-599: noi raccomandiamo che quella
cane d'un possidente, che resta? pascoli, i-319: nelle campagne non sono
il cavallo ad indietreggiare dalla posta. pascoli, 572: i cavalli normanni alle lor
ricordai di mettere alla posta. pascoli, 1-378: sicuro che la posta di
colla posta delle 9, quante cose! pascoli, 1-378: avremmo due poste al
e telegrafi). l. pascoli, i-181: s'insospettì nel vedere queu'
. tose. impiegato postale. pascoli, 1-73: ii... pacco
hai ricevuto la lettera assicurata lire 20. pascoli, 1-409: oggi ho spedito,
con ingiurie e minacce sui pacifici cittadini. pascoli, i-125: vedo anche il casolare
ne'posteriori di poco a lui. pascoli, i-807: la parte di enea è
'selve', dai posteriori imitato. pascoli, i-829: egli [ennio]
mazza, fu severa al fantoni. pascoli, 1458: tutto non morirò. /
per il rione della zia matilde? pascoli, 1-674: caro alfredo, stamane è
e la più insistente delle sue aspirazioni. pascoli, 1-423: io voglio affrettarmi a
'petit trianon'e delle stemmate alcove. pascoli, 1-823: ieri era qua il bemporad
o in cambio di esso. pascoli, i-269: voi in vero credete e
, / tien così poco posto! pascoli, i-396: non togliete l'esile e
parola che viene dopo l'accento. pascoli, i-968: ora queste sillabe che
marmo, a noi ti riconcili. pascoli, i-396: non togliete l'esile e
il giorno) si è concluso. pascoli, 790: nella notte giovinetto insonne /
, / polveroso embrion, postumo alato. pascoli, 1220: un grido fervido,
importanza, poi un emporio commerciale. pascoli, 1-237: intanto la casa che dice
'potager'di colomo cantato da frugoni! pascoli, 236: la vite dice, /
migliori, procura acclimatarne di stranieri. pascoli, 265: altri potava. si
, qualche altro ramo da resecare. pascoli, 233: come li amo que'miei
; sono un potatore, io. pascoli, 672: cantava un cuculo tra le
anche il gentil pregio della cortesia. pascoli, 1-797: la condizione 'formale'che il
secondo la sua funzione del percepire. pascoli, ii-1586: l'uomo, che non
s'inclini la potenzia del mio scetro. pascoli, ii-30: così in vero fece
un principal ornamento delle loro composizioni. pascoli, i-155: tale potenza nascosta,
l'onere di una sola categoria. pascoli, 1-255: mi pare ch'egli dubiti
-con riferimento a personificazioni. pascoli, i-iii: la scienza può dire alla
è grata della tua buona memoria. pascoli, 290: 'molly', tu vieni e
: ha dato prova di poterlo bene. pascoli, 629: ora a te
italia stanno in potere degl'italiani. pascoli, i-374: anch'esso [garibaldi]
sollevate nelle turbolenze eroiche di grecia. pascoli, i-730: è il dio che rende
loro aggruppa sì che paion uno. pascoli, i-24: quel poeta sentì che sopra
podestà in cielo ed in terra. pascoli, ii-537: d cristo siede alla
e di qualunque altra creatura vivente. pascoli, ii-56: mi pareva chiaro come le
/ e seguì san francesco poverello. pascoli, 981: la campagna piena era
quattro, fu negato un poverello voto. pascoli, 1-805: colpa principale di tutto
i miei fratelli e 'l poverello tetto. pascoli, 928: itaca! l'isola
cui deve scaturire la poesia. pascoli, i-28: d poeta è il poverello
sa il babbo come ti cerca! pascoli, 96: il becchino, / poverino
di tutto (il bambino). pascoli, 1-28: poverino è sempre il bimbo
intelligenza, di animo meschino. pascoli, ii-495: un'ira senza ingiuria sarebbe
viveva di pane, formaggio e acqua. pascoli, 1-750: sta allegro, o
che mangiar dovrebbero i veri necessitosi. pascoli, 88: vien per la strada
di incantato in queste parole. il pascoli non è mai stato così dimesso.
povere bestie che teneva in mano. pascoli, 222: povere cincie! poveri
decaduta parente del suo povero marito. pascoli, 496: è già grande la
faceva il povero cuore di lucia. pascoli, 468: i bimbi cercavano in festa
scrisse, soffiando, quel povero nome. pascoli, 1-842: m'è venuta la
che posso dei miei poveri risparmi. pascoli, 1-613: voglio che saverio riabbia i
che si verifica nell'infanzia. pascoli, i-28: il poeta è il poverello
rinunzia a tutte le cose umane. pascoli, ii-649: eppure, se intendiamo che
, v'hanno accumulato d'intorno. pascoli, ii-1552: se questa mia confessione
suggestioni e di accentuazioni il poeta [pascoli] ha sentito se stesso; ha
acqua, coperta sopra di foglie. pascoli, 1531: le foglie degli alberi bagnate
attingere acqua dai pozzi; secchia. pascoli, 1-244: comincia a occhieggiare se
) ': parapetto del pozzo. pascoli, 1-413: ti scriverò per il pozzale
di nero il ciottolato smosso e scucito. pascoli, 1220: non è la nebbia
di un probabile acquazzone. pascoli, 160: a monte, a mare
che pare si chiamino mai mohabar. pascoli, 375: salutò l'aia, il
, come più s'accostano al pozzo. pascoli, ii-464: il montar per la