/ del regnator libeccio orrendo gioco. pascoli, 124: già le prime pioggie /
. dimin. libecciòlo, libecciuòlo. pascoli, 84: dov'è, campo,
ape o d'una libellula danzante. pascoli, i-43: gl'italiani, abbarbagliati per
delle aquile vittoriose su tutte le genti. pascoli, i-407: in una ora come
dalle angosce della vita). pascoli, ii-1501: l'anima di casella è
tra l'uomo e la donna. pascoli, 689: uomini, andiamo a ciò
seno della mia famiglia alla campagna. pascoli, i-197: io era libero, perché
no ('franmassone ': l. pascoli, citato dal bergantini, 1745)
che apporta a'foraggi l'uso de'pascoli liberi e promiscui, e della necessità
in contrapposizione a carta bollata). pascoli, 1-405: si vuol sapere..
quella con cui termina una sillaba. pascoli, i-971: tuttavia non tutte le [
ultime dee superstiti giustizia e libertà. pascoli, 994: libertà! -sale sul
. aveano comechessia raccattata la libertà. pascoli, i-258: il figlio del libertino
settentrionale appartenenti all'impero ottomano. pascoli, i-573: la nostra guerra libica ci
. ed il libraro è questi. pascoli, 1-318: con voi aveva capito
un suono, una voce). pascoli, i-421: un inno silenzioso, composto
di loro dal titolare del libretto. pascoli, 1-213: ho un debito,
fuori mano,... [pascoli] aspettò i trentasett'anni.
sua grande opera in venti libri. pascoli, i-822: io penso..
come le galere dei tempi seguenti. pascoli, 1170: in mezzo al mare
, una metà della levata dell'opera. pascoli, 163: andò la spola
colonico. -anche: sfratto. pascoli, 1-233: il dr. caproni stesso
solo istante lascia di parergli evidente? pascoli, i-972: le leggi della versificazione volgare
autore; deliberare per la stampa. pascoli, 1-739: t'aveva mandate le bozze
armoniose io vegno. l. pascoli, ii-144: ito un di essi ad
il nome del maestro stefano gobatti. pascoli, 569: se il babbo, a
di notte delle pastiglie di lichene. pascoli, 94: la scabra vite che il
per otto dì et altrettante notti intere. pascoli, i-692: nei convivi non trovò
a base di acido picrico. pascoli, i-275: non parliamo d'oggi!
corde lidie / talor piangendo invoco. pascoli, 638: la voce ch'ora squilla
le misere echeggia per lo scoglioso lido. pascoli, 682: oggi famose e note.
nello nemico accostarsi ad assaltarlo. pascoli, 197: io vedeva elisio
agg. letter. lidio. pascoli, 749: ed ora la musa indigena
sopra, lasciandole solamente lo scaffo. pascoli, i-383: un lieve legno timoneggiato
/ sponde lo splendido fiume devolvesi. pascoli, 184: dentro l'acqua che
tornita e lieve / gamba elegante. pascoli, 583: lavorerò di lena / tutto
ogni fibra del cor soave irrita. pascoli, 68: a quel tumulto aereo risponde
lieve rossore le coloriva le guance. pascoli, 134: e, pio castagno,
lieve ombra spiccar le forme belle. pascoli, 723: o psyche,..
torce il piè dalle native porte? pascoli, 168: in mezzo alla preghiera
silenzio e i levi sogni erranti. pascoli, 144: impresse nel pensiero /
; io scavalcai lievemente il muro. pascoli, 709: lievemente a quel chiarore
man raccoglierai / queste rustiche leggi. pascoli, 354: nati! son nati nel
benissimo preparato per i lavori successivi. pascoli, 268: la zolla già lièvita come
sollecitare nel vino la fermentazione acetosa. pascoli, 368: prepareremo il lievito,
bianca, spedirmelo raccomandato a firenze. pascoli, i-892: manca soltanto, in
la fertil sicilia altri ne manda. pascoli, i-360: l'eroe dagli scogli figuri
di lillà; gridellino. pascoli, 330: stava lì tranquilla / nel
margine de'suoi ruscelli d'argento. pascoli, 97: erano in fiore 1
sue lunghe siepi di lilla turchino. pascoli, 585: vidi la madonna / dell'
letter. stridio prolungato e sgradevole. pascoli, i-62: un grande poeta, o
. limetta1). -limina. pascoli, i-59: quelle note d'usignuolo mal
. -sfregare, stropicciare. pascoli, 640: si lima [il fanciullo
isponda al pozzo. -figur. pascoli, 1-58: mi si lima il cuore
dantesco mancasse il limbo de'parvoli. pascoli, 2-497: il limbo è dentro l'
facevano scoppiettare le loro larghe orecchie. pascoli, 1241: latrarono / nella corte i
piede a questo limitar si volga? pascoli, 491: sirio: l'occhio del
cenno supremo, al facil passo. pascoli, 2-xxvi: io ho voluto che il
, e forse si limiterà ad uno. pascoli, i-822: 10 penso..
modesta che è propria della bassa borghesia. pascoli, ii-184: all'immobilità assoluta e
divina infinità non limitata. l. pascoli, i -proem.: noi mortali,
razionali in cui l'uomo deve rimanere. pascoli, i-400: potrete varcare il limite
sabbia e limo la città colmaro. pascoli, 504: battevan la coda sul limo
di limone in vaso. pascoli, 1-711: spero che tu verrai presto
per andare in cerca limosinando. l. pascoli, i-183: mentre però che ei
, iii-5: benché infeconda arena / i pascoli ricinga e la palude / col limoso
nell'intuizione delle stesse primissime verità. pascoli, i-158: vedendo, pochi mesi sono
-anche: genuinamente, autenticamente. pascoli, 1-693: basta. ci sono in
a macchiar la limpidezza della neutralità. pascoli, i-41: lo studio deve essere
mentale, acutezza d'ingegno. pascoli, i-743: è soave di pietà la
insurrezionale vivesse limpido, logico, rapido. pascoli, 28: or sembri il paese
ascritto al nobilissimo numero linceo. pascoli, 1-271: tu non sai quale sarà
il campo nel quale g. pascoli sarà considerato veramente a suo posto
?... bisogna linciarlo. pascoli, i-189: fuori della patria, gl'
della lindezza e attillatura. l. pascoli, i-321: amò la lindezza e
stirato e spazzolato diligentemente. l. pascoli, ii-219: vestiva sempre di nero col
perfetto (un luogo). pascoli, 316: tutto tenete lindo, netto
d'imbrattarsi o di scomporsi. l. pascoli, ii7318: si mira alla lindura
lituo retico / dove maron nascea. pascoli, 912: strepeano i litui,
d'ogni femmina la voglia sua. pascoli, i-399: quanti dolci strumenti antichi
compie una livellazione. l. pascoli, iii-37: i moderni livellatori rimasi sarebbero
sepolcro di chi ardiva di stabilirvisi. pascoli, ii-195: è il sesto cerchio,
sospiri profondamente sopra la tua povertà? pascoli, 707: l'acqua era nera come
luce / illuminò la livida pianura. pascoli, 108: la terra ansante,
putre per la superficie dei corpi. pascoli, 810: torbido, rapido,
e di cento altre passioni scellerate. pascoli, 1-637: forse ha avuto più piacere
pel mar si stende a volo. pascoli, 1186: fuggìano, andando, le
tirata da uno cavallo per uno. pascoli, 1-670: noi qua si vive
lizza. - anche al figur. pascoli, 1-671: vorrei provvedermi...
luoghi di raccolta a valle. pascoli, i-418: nella valle buona, non
, / fassi in su l'uscio. pascoli, 146: udivasi un fruscio /
lo esempio, lo innocente '. pascoli, ii-321: ricordiamo ora qui che nel
scende colà lo dio chiomato e biondo. pascoli, 1055: amore, a deo
si assottiglia [il reno]. pascoli, i-740: le odi, che abbiamo
lo sofferma al limitar di dite? pascoli, 72: ora là, nella casa
atra notte che muta lo invade. pascoli, 42: tu, poeta, nel
vedermi seguito e festeggiato da tante persone. pascoli, 573: lo, so
sorta d'immensità locale in potenza. pascoli, ii-23: vi è anche una
affitto di un ambiente o vano. pascoli, 1-636: ad albiano fu aggiudicato,
piano piano, lemme lemme. pascoli, 1-857: il zi'meo / piano
riescono difficili i mezzi da estirparle. pascoli, 1249: cessò sui vepri e sui
romorose, ignota / pace regnava. pascoli, 744: ospite, ho cinque figli
sempre viè più gl'incendi sui. pascoli, i-678: la nuova poesia..
, / lodi a te spargerò. pascoli, ii-874: doveva essere parte di quel
alle lodole che si levavano trillando. pascoli, 45: la lodola perduta nell'
invidia mi viene di simile sorte! pascoli, 1232: l'avrò dunque una
, in altri termini all'egoismo. pascoli, i-170: logicamente quelli che repugnano a
ne trova una varietà colla resta. pascoli, 1-838: in tanto tra i crochi
ricoperta di logli e di mente fiorite. pascoli, 96: tutti e tutto il
un logogrifo. meritano un calcio. pascoli, i-149: già negli esami della quarta
proprio di esser critiche d'arte. pascoli, i-408: ai piedi del campidoglio
per pulire dalla lolla il grano. pascoli, 351:. il tuo grano è
lombaggine s'è fatta assolutamente cronica. pascoli, 1-441: ho cominciato l'anno con
modenese confinante con la toscana. pascoli, 446: la scure prendi sù,
di una cultura popolana più antica. pascoli, 1006: hanno l'osbergo tutti e
per non toscano parlando troppo toscano. pascoli, i-323: egli ha con sé una
adesso sopraggiunse la invasione dei lumbrichi. pascoli, 390: terra e lombrichi vede chi
la dottrina di cesare lombroso. pascoli, 1-297: non temi che ci accusino
sarebbe andato luminosamente immortale alla posterità. pascoli, 1-317: il marchi può provarsi
il collo lungo. pascoli, 654: l'altro ancora ad odisseo
di lunghi remi. pascoli, 669: sedean come per uso i
ligure nido / di longobardi conti! pascoli, 1079: per me gli arimanni
pioppi, si allungava dritta lontanamente. pascoli, 1234: sbuffano appena, scalpitano
indicarle i fonti che io preferirei. pascoli, 68: voci soavi, voi tinnite
del male dunque accresce il male. pascoli, i-276: persino le classi dei popoli
melo / lontanarsi più rapida la biga. pascoli, 1145: gli esuli lontanare vedean
pel lontanar di quella turba folta. pascoli, 133: donde, o vecchina
sul prato. -sostant. pascoli, 202: come è tristo e pio
. lontanano vaporosi congiungendosi coll'orizzonte. pascoli, 628: sentii come il frusciare
sereno, / cadendo si dilegua. pascoli, 887: sparse in un etere solo
giungesse, il volto / scolorarmi? pascoli, i-572: perché a quei suoi
nostri tempi, che fu nel 1490. pascoli, 387: in disparte, gravi
-con metonimia. l. pascoli, ii-416: figurò la santa in atto
, / muto lo rende amor. pascoli, i-953: pensavano e tacevano,
a i liti de l'aurora. pascoli, 625: dorme la nave nel loquace
e questa / passò il rapido stral. pascoli, n 77: lontano / il
come loro il paese dove andavano. pascoli, 182: su la riva del
pasceano l'apio paludoso e il loto. pascoli, 1-877: i loti egizi dal
è d'una pianta il florido germoglio. pascoli, 2-204: dopo nove giorni giungono
disuguali ', di gara qualsiasi. pascoli, 1423: nella pianura lottavasi ad
determinate rivendicazioni politiche e sociali. pascoli, i-268: vorrei avere la voce divina
, eterno nel mito e nella poesia. pascoli, 24: pur via e
con un final reboato nel fondo. pascoli, i-617: mettendo in latino la rumorosa
e scintillare le profondità del cielo. pascoli, 45: qualche zolla nel campo
e le sciabole avevano luccichii sbiaditi. pascoli, 348: giù per l'abisso.
mille / volteggiano le lucciole nel prato. pascoli, 85: pei nudi solchi trilla
piccola luce; bagliore, scintilla. pascoli, 1284: qualche lucciola di fuoco /
delle lucciole nel buio notturno. pascoli, 417: me lo ninnavo in colto
una serie di bagliori intermittenti. pascoli, i-268: sul vestibolo, alcuni,
/ orribil luce vinto era rimaso. pascoli, 1-652: il nostro « buffet
dio; è la luce dell'anima. pascoli, i-397: il poeta rende visibili
strano mistero di luce in quel canto. pascoli, 487: stelle; che accese
piano erboso e lucente della piazza. pascoli, 1055: amore, a deo!
che gallia incise, né lucente inchiostro. pascoli, 1044: sarà la croce in
/ precipitò la vergine sabrina. pascoli, 32: non di perenni fiumi passar
rifiorendoli colla lucentezza del proprio lume. pascoli, i-642: noi seguiamo il serpeggiare
savarese, 73: i colori dei pascoli fioriti avevano la fissa lucentezza dello smalto
luce di un lume propriamente non suo. pascoli, 86: le stelle lucevano
occhi, e mi sforzai a sorriderle. pascoli, 1074: splendono già le punte
cui è squadernato un gran libro. pascoli, 230: si fece buio, e
sotto coppe e bacili. pascoli, 283: a lei faceva il fungo
macchia / si occultan le lucertole. pascoli, 209: la lucertola il capino /
giallo, macchiato di nero. pascoli, 118: si amavano i bimbi cugini
, carducci era un briaco ruggente, pascoli un lacrimatoio per lucherini.
luce questo tutto adorno sia. l. pascoli, i -proem.: gli antichi
le chiome lucide mi si disegnano. pascoli, 43: un odorato e lucido
quasi fatto fiumicello lucido e puro. pascoli, 106: il fiume va con
il sole si versava sulla via. pascoli, 199: l'onda / battea
[dio] valer si volle. pascoli, 870: l'italia che spera,
la satira luciliana nella poesia de'greci. pascoli, i-839: quella è la difesa
intorno il sole / tra campanacci e pascoli per boschi / scese al torrente in
e quello il luco delle furie. pascoli, 1132: passano intanto i carbonari
/ questi bizzarri / ludi non cura. pascoli, i-544: è la stella che
: « qua monatti! ». pascoli, 18: che brontoli o bombo?
/ amparano a spiegar lugubri affetti. pascoli, ii-901: è ragionevole supporre..
quel lugubre spettacolo [l'alluvione]. pascoli, 35: triste, su la
e penne; pare un luì'. pascoli, 278: la sua nonna.
turbine non mi portò via con sé. pascoli, 1-188: caro alfredo, veniamo
vizio di addormentarmi col lume acceso. pascoli, 190: tu su la bruna
lume scarso d'una piccola lucerna. pascoli, 815: cantano poi la notte lunga
; sul far del giorno. pascoli, 230: tra lume e oscuro /
persona con qualche lumetto di ragione. pascoli, ii-1133: allora la discrezione o
, / un lumicino d'arte? pascoli, 830: avete tra la notte e
gli vennero gli scrupoli e i rimorsi. pascoli, 1480: giunto al lumicino,
adornò lo spazio, l'infinito. pascoli, i-354: brillava il fuoco dei
miglior maniera che a voi piaccia. pascoli, i-221: il lumino si spense e
aspettoradioso; giocondamente, serenamente. pascoli, 1248: perché m'accenni della man
aurora apparve in sua beltà naturale. pascoli, 31: s'incurva in una luminosa
speranza, una previsione). pascoli, 1-803: deve essere stata una gran
d'esser mandate al mondo della luna. pascoli, 1-688: qui l'abbondanza è
la luna di miele della fraternità. pascoli, 1-546: ieri sera mangiammo alla
grossa e tonda, muso di luna. pascoli, 1-786: sono una stella di
su '1 campo le lunate coma. pascoli, 369: i due fratelli con
la risorta nel mille itala gente. pascoli, 1191: così lunghesso la lunata riva
là un mese e qualche giorno. pascoli, 1-511: sono in isborso per l'
lunedì e la finiscono il sabato? pascoli, 1-138: tono è troppo duro
giunsero a svegliare la carità fraterna. pascoli, 405: per le lande errarono
la classe dei carrettieri e calessieri. pascoli, 578: ho visto..
prestezza della medesima appellata tempo semplice. pascoli, i-829: egli [ennio] fissò
morivano nella guerriera città di arnaldo. pascoli, 21: oh! fossi io teco
fremito di morte era diffuso. pascoli, ii-962: non maracfr. lat
somigliante, / sul palagio non vedi. pascoli, 680: prenda ciascuno una sua
/ nativi pur di vostra terra siamo. pascoli, 16: allora...
-per lungi: in abbondanza. pascoli, 66: là, genti vanno irrequiete
. serra, ii-503: diceva [il pascoli] dei ceri che la buona gente
testimone della corrispondenza della tua voluttà. pascoli, 104: ora, le nevi
lunga, tetra, triste, sopranaturale. pascoli, 89: da un tugurio
più lunghi e odiosi dell'anno. pascoli, 1-444: sino ad oggi son vivuto
lasciarli lunghi [i versi]. pascoli, i-821: ennio... compose
abbia a mettere l'accento acuto. pascoli, 2-xxx: la lingua italiana non
a lungo imprigionata in codesto villaggio. pascoli, 340: scattano il collo a
dante s'era ritratto lungo il maestro. pascoli, 735: bisbigliando stavano i fanciulli
e solo frate ginepro rimase in casa. pascoli, 979: giungiamo al nostro
supini, bocconi, di fianco. pascoli, 456: giungo dove il greto /
accenna la sedia presso la spinetta). pascoli, i-409: che avrebbe detto di
degli altri non vuoi dar luogo. pascoli, 1-721: il giornale d'italia,
cancrena che quasi sempre vi esiste. pascoli, 214: si sa: la quercia
vider preda dei cani il vecchio lupo. pascoli, 876: muta un'angoscia
rossi del suo fascio di lupinella. pascoli, 21: il bue rumina nelle opache
e afferra la donna come una pecora. pascoli, i-276: più ferocemente degli altri
preda e il terrore della caccia. pascoli, 638: io ti mostrava là su
insulsissima vo- tissima luridissima poesia moderna. pascoli, 1-825: il mancini..
costeggiammo quelle amene rive del po. pascoli, 1030: ancora / la schiava
/ de'suoi pensieri lusingando siede. pascoli, ii-629: egli [dante],
la via ad un tal sistema. pascoli, i-168: oltre tomba è la sua
nelle favole. -lussuoso. pascoli, i-691: restò vedova nel 695,
bene, 1-340: rallegrati per satollanza de'pascoli di primavera, lussureggiando gli animali,
, menano le vittime al sacrifizio. pascoli, 1046: in vano il prete vi
nome e si offerivano sacrifizii per purificarli. pascoli, 913: fu travolta l'
viticci con bocche brunite e lustranti. pascoli, 633: ansati tripodi, cavalli
il sol co'sua lustranti rai? pascoli, 392: non è lei [la
venticelli di mezzodì lustrano il cielo. pascoli, i-512: tempesta che lustra il
colori, / gli ondanti veli. pascoli, 409: d'un perenne tremolìo le
che lustra e l'aere tutto raccende. pascoli, i-21: la fiamma che lustra
un de'lati un verde faggio. pascoli, 21: presso gli stagni lustreggianti
; metteva certi respironi larghi e pieni. pascoli, 283: madre, a
anitre, allo svettare dei pioppi. pascoli, 641: i miei cavalli fossero giovenchi
la semplice natura. l. pascoli, ii-337: era di giusta statura,
a qual si sia specchio più terso. pascoli, 478: i vegliatori,
-figur. desolazione, squallore. pascoli, 129: al freddo sibilar del vento
/ con forsennato orgoglio inver le stelle. pascoli, 199: siedono. l'una
affermazione o di una negazione. pascoli, 142: ma sì: la vita
con macchie di nero sul volto. pascoli, 73: una macchia avea preso
avuto quest'anno a lappeggi. l. pascoli, stata quistione tra quel chiarissimo franzese
ed invencorpi molto bene. l. pascoli, 1-86: poco si pregiava e
molta, dar si macchia. l. pascoli, ii-134: andava sempre guadagnando suti vegetali
alla macchia il capriolo, attende. pascoli, 1433: ecco i dormenti alla macchia
-intr. con la particella pronom. pascoli, 571: oh! mio fratello che
nero il ciottolato smosso e scucito. pascoli, i-143: quattro cavalli bianchi macchiavano
l'ingegno, l'intelligenza). pascoli, i-869: un altro recitatore era arbronio
-costellato, cosparso a chiazze. pascoli, i-449: piano uniforme, pur macchiato
sul trono dove regnava il pensiero. pascoli, 282: or c'è la macchina
, come dovrebbe, essere sollecito. pascoli, 1-691: io corressi le bozze;
non sono una macchina da scrivere. pascoli, 1-376: caro alfredo, non
; macchinóne (sm.). pascoli, 1-782: continuano anche oggi a insultarmi
lavorazione agricola mediante una macchina). pascoli, 365: altri grani, altre terre
attico, il macedonico o l'eginese. pascoli, i-825: la guerra macedonica e
-rottame, avanzo. pascoli, 1192: per cime e valli andava
che pareva stato in macero]. pascoli, 995: vi son gli stabbi
le macìe del castello di cosenza. pascoli, 303: il bel fanciullo nella lieta
, precipitati giù dalle sommità de'gioghi. pascoli, 1405: levato di nuovo un
rossicci, secondo la natura del suolo. pascoli, 988: pur altre volte
che a pena si vede. l. pascoli, i-223: era piccolo -di
itterico, muffito -dall'amaro sorriso. pascoli, i-524: oh! mala sorte
quel d'altri allegramente. l. pascoli, ii-337: era di giusta statura e
macina dei denti: masticare lentamente. pascoli, 997: ed ora i pigri bovi
stoviglie o dal macinio? l. pascoli, i-27: tutto faceva fare a
odi la stoppa alla maciulla rompere. pascoli, 384: io sull'aròla pongo,
sf. tose. baccola. pascoli, 538: più nulla io vedo,
lo 4 sphinx stellatarum lin. '. pascoli, 582: s'udivano sussurri
via le ultime briciole dal tavolino. pascoli, 71: per l'assente la
così gli occhi madidi e roranti. pascoli, i-394: oh! dopo una trista
fanciullo 'che lo 'sugge avidissimo'. pascoli, ii-1608: beatrice, una donna
la madonna del lago sovra forlimpopoli. pascoli, 139: nel mio villaggio, dietro
più non ravviso la natal mia terra! pascoli, 783: non quando m'avviai
sempre mi accoglievano tutte le monache. pascoli, 208: 'tum tum'.
convenzione per la pesca delle madreperle. pascoli, 330: il cielo aveva l'iridi
la radiante in riva al lago. pascoli, 1531: egli guardava / il
s'inerpicano di balcone in balcone. pascoli, 235: siepe che rinforzai,.
, dilicata e finita. l. pascoli, 1-6: molto lavorò in alcune
io in- travvedevo fra le tenebre. pascoli, i-671: la dichiarazione solenne di
maestosa fronte innalza verso de'cieli. pascoli, i-834: un bosco sacro, in
le deve e gliene sia grato. pascoli, 1-194: roma deve essere la
13. letter. strada maestra. pascoli, 18: torna via dalla maestra /
/ urla e biancheggia il mar. pascoli, 17: stridule pel filare / moveva
la solitudine. -maestralino. pascoli, 1432: bevicchiaci vino di fiamma,
e nuovi fiumi / nel maculato globo. pascoli, i-26: catone, gran maèstro
li maestri di strada. l. pascoli, ii-42: ebbe diversi altri onori e
.. poche linee. l. pascoli, ii-399: molto più lasciar si dovrebbero
cola, cricca, camarilla. pascoli, 1-529: vorrei vendere un altro appezzamento
agg. affiliato alla mafia. pascoli, 1-254: qual danno ci diede quell'
sacerdotesse o sibille o maghe o fate. pascoli, 63: il gallo canta
soggiungo con parola espressiva altrettanto: magari! pascoli, 1-489: caro alfredo, ho
università, credo forse sarebbe pago. pascoli, i-388: quella vita ch'egli [
patrie il 'lacrima christi'? pascoli, ii-1682: furono vili, ignavi,
. avv. forse, forsanche. pascoli, 1447: tutto vuoi dire benino,
neve sia scom parsa dai pascoli più alti. ballesio, 726
come le foglie della rosa maggese. pascoli, 1505: più che non può quadrello
l'antica lode / io rinnovello. pascoli, 46: il vento soffia e nevica
quali possano li spirituali semi ricevere. pascoli, i-647: quando 1'* epos
solevi / così menare il giorno. pascoli, 303: pioppi ed ontani pendere,
tavansi e cantansi tuttora nella maremma pisana. pascoli, i-418: in vero della santa
'maggiolino vescicante 'la cantaride. pascoli, 80: covano sul musco e
soave odore, prendi il velo flammeo. pascoli, 1329: c'è la quercia
-che esercita una funzione culturale piùimportante. pascoli, i-177: non fu già profetato che
di alcune gravezze per sei anni. pascoli, 629: ora a te sola
anche maggiore ne è il frutto. pascoli, i-101: egli aveva negato insomma che
dello stato, fossero una colpa. pascoli, i-982: quella persuasione di anima
non meno li infimi che li maggiori. pascoli, 982: nella città rissavano
, il capitale ch'è l'accessorio. pascoli, 1372: lo
di magia, incantesimo. pascoli, i-957: c'è chi atteggiando il
dilata / la cina tutta in fiore. pascoli, 1-496: se il sani 0
. -stipendio di insegnante. pascoli, 1-348: ci ho...
o poco ingombrato da arbori. l. pascoli, ii-454: si vedeva..
, di colori o di ombre. pascoli, 160: il sole entrava come in
, sm. dial. maiale. pascoli, 1-355: non farmi passare da possidente
comodità e le occorrenze del luogo. pascoli, 875: sembra che il campo contuso
reti il pescatore, ed ode. pascoli, 264: tutto vestito d'ellera e
de'buoni maglioli di scelta qualità. pascoli, i-462: era [il vento
ovvero / talea o pure magliuolo. pascoli, 1-673: caro alfredo, ho ricevuto
gli aggettivi da cui si astraggono. pascoli, ii-313: ora fortezza o magnanimità.
liberano gli schiavi fondano gli spitali. pascoli, 1360: furono scossi gli aurighi
'bonellus, qui dicitur magniano '. pascoli, 480: non hanno bottega:
vedo in cielo alcun benegno ragio. pascoli, 873: l'anime nostre oscillare
di salvar la patria _colla virtù. pascoli, i-367: a garibaldi era stato offerto
posta a capo di una università. pascoli, i-245: non ostante questi incoraggiamenti
ben organizzato, valoroso, forte. pascoli, i-356: nel cinquantanove,..
città il governo di bologna nel 1339. pascoli, 1063: io non vuo'dir
sia un verseggiatore dell'altro mondo. pascoli, 1-608: si tratta, a quel
da ricordare gli occasi dell'estate finita. pascoli, 1259: mi sveglia il canto
ranuncoli e di magnolie e di ellebori. pascoli, 43: nell'aie acuta la
3. dimin. magnoliétta. pascoli, 1-689: non c'è una magnoliétta
quel mago che fe'tante meraviglie? pascoli, i-957: il carducci e il
gli daremo a bere del brachetto. pascoli, 1241: giù pei cieli diafani
grandi imbarcazioni nell'epoca della massima magra. pascoli, 909: te vidi, quando
, dove, forse per nostalgia de'pascoli nativi, narcissa va a trascorrere l'
fuoco in vecchia età gli vedi. pascoli, 984: solcato d'ombre era il
inaccessibile / potesse dir: perdona? pascoli, 197: di che mai ragiona
come non lo avrebbe amato mai. pascoli, 35: vidi il mio sogno sopra
voler fare o comportare una cosa. pascoli, i-212: o povero 'ciaramellaro '
? mai più, mai più \ pascoli, 1285: la pendola oscilla / nel
se avrà il muso di tornarci. pascoli, 1-254: ne venisti in discorso?
ornamento della scrittura. l. pascoli, i-177: mentreché egli imparava a scrivere
e lui, è cosa incredibile. pascoli, 1-191: siamo andati a cercare nella
e burla di tutta la città. pascoli, 1342: quivi bensì tutti gli altri
la mano di lei alla nunzia. pascoli, 1404: l'allontanai dalla riva
le febbri mala riche? pascoli, 1-848: caro alfredo, eccoti luigi
chiacchierona, maldicente, pettegola). pascoli, i-416: qui, dove ora è
viene a trovare me povero malatissimo. pascoli, 545: l'altr'anno,
furono sempre accompagnati da depravata digestione. pascoli, 1-504: egli è malato di
12. dimin. malatino. pascoli, 1-218: oggi 27, gran tempesta
ci conta la giornata quando siamo malatelle. pascoli, 275: c'era anche
come appellativo spreg.). pascoli, i-416: qui, dove ora è
sanno e sempre chieggono nuove cose. pascoli, i-417: il piccoletto malauguroso re carlo
creduta mai, io mi fossi. pascoli, i-166: tra ottantacinque anni,
(nell'aspetto). l. pascoli, ii-274: era suo buon amico ed
lorenzo fusse lasciato andar male. l. pascoli, ii-107: diederne i più la
la va male, male assai. pascoli, 1-752: il caldo dura assaettato,
la sua esistenza impone all'umanità. pascoli, 72: e tu, cielo
di bisogni e desideri d'altri. pascoli, 152: io credo che il male
d'aria: malaria. l. pascoli, ii-98: crebbe trattante) smisuratamente il
se facciam del male? ». pascoli, i-217: c'è qualcuno che
il suo male in sé contiene. pascoli, i-532: voi conoscete i mali inseparabili
doloroso e forse vergognoso per me. pascoli, 161: c'è sopra il verno
il malanno, non l'intendo certo! pascoli, 1-795: in- somma vuol polemizzare
situazione che potrebbe essere sfavorevole. pascoli, 1-792: se vogliono altri poemi per
l'eroismo e se ne intende. pascoli, 1-595: vedrai quanto ha patito
la teoria maledetta nella persona di macchiavelli. pascoli, ii-1673: cante de'gabrielli d'
(unfatto, un evento). pascoli, i-293: quello che dell'ideale non
. (piglialo bene ve'!). pascoli, 1-137: caro alfredo, te
significa la vita degli uomini carnali. pascoli, 294: non maledite! vostra madre
quelli che incontro per la strada. pascoli, i-73: il figlio scherniva, il
in coda con dargli traverse maladizioni. pascoli, ii-108: tutti sono negligenti,
un'aria viziata di spiriti malefici. pascoli, ii-1537: il 'dux '
. malerbétto (sm.). pascoli, 1-146: perché non sei passato di
gode di buona reputazione; famigerato. pascoli, 1-819: quello « zio » poi
questo è lo stato attuale di roma. pascoli, 604: fu nei primordi
mal fido / discioglie dal lido. pascoli, i-192: non era stato ingoiato dalla
vivide / aure del franco lido. pascoli, ii-906: avvenire malfido, ché già
alta montagna dove, in mezzo ai pascoli comunali, hanno riservati degli appezzamenti per
ho altro piacere se non il sonno. pascoli, 1-629: comincia a venirmi la
noi vi conduciamo a stare allegra ». pascoli, ii-1671: le campane sono state
, cattivo umore. l. pascoli, i-43: ebbe buon naturale e costume
malincorpo, è vero? l. pascoli, ii-430: risolvè, benché a malincorpo
, certo più degno di me. pascoli, 1340: malincuore que'due, lungo
fanno con pensamento e con malizia. pascoli, i-15: ingrandiscono e impiccioliscono [
malizia: più o meno maliziosamente. pascoli, i-498: da quell'anno la vita
mettersi dal lato del più forte. pascoli, ii-132: le due specie di
che il diavolo abbia saputo educare. pascoli, ii-193: gli eresiarchi (accidiosi
una lingua, uno stile). pascoli, i-831: più difficile era con la
accomodante, tollerante, condiscendente. pascoli, 1-498: il marchi mi ha mandato
-per estens. tallone. pascoli, i-448: non mai più grande,
i serpenti] malmenano e divorano. pascoli, 1371: un polverone egli [ettore
. -sottoposto a interpretazioni forzate. pascoli, ii-361: per quanto questo verso sia
; conciato male. l. pascoli, i-37: formava così forte impressione del
la donna / alle pecchie immortali. pascoli, 1-837: quel paradiso che io ho
tali persone ostentano polemicamente). pascoli, i-73: il figlio scherniva, il
cui s'abbarbicavano delle male piante. pascoli, 985: altro non fui che pianta
, propagò le malattie col malocchio. pascoli, i-45: sbirciare i vasi del vicino
in malsania: ammalarsi. l. pascoli, ii-43: molti [quadri] aveva
e la neve mista alla pioggia. pascoli, 657: passavano, agli uomini gridando
. -alterare, rovinare. pascoli, 943: presso camaldoli osservai..
.. stato guarito. l. pascoli, ii-224: talmente [il vaiolo]
da'rigori del freddo. l. pascoli, i-39: opera veramente di molta
, rifatti di anima e di corpo. pascoli, 1-272: ricevuta ieri una lettera
ed ai bagni di acqua di malva. pascoli, 1455: io ceno con le
gli antichi greci * acontia'. pascoli, ii-44: la bestia malvagia che è
di malvestiti [ecc.]. pascoli, ii-826: le imagini false di bene
mamma! mamma! mamma!? pascoli, 23: sono più di trent'anni
onomatopeico da diventare accettabili ovunque. il pascoli in una sua nota in 'fior da fiore'
l'altra mammella, piangeva, piangeva. pascoli, 755: ardono i monti:
più o meno semisferica, collina. pascoli, 763: a rum fuggì zul-kamein,
le flosce mammelle della amministrazione coloniale. pascoli, 1180: alle mammelle opime della
. -come appellativo affettuoso. pascoli, 19: o mamma, o mammina
non essendoci altro a disposizione. pascoli, i-50: oggi non c'è più
insufficiente, inadeguato, gravemente manchevole. pascoli, 1-782: la signora matilde, dopo
. -sostant. l. pascoli, i-246: faceva, in ogni opera
ogni abbondanza e rozza ogni gentilezza. pascoli, ii-1243: l'amore erra per troppo
di essere abbastanza felice con quelli soli. pascoli, 2-3: almeno la gloria,
che nel sustantivo ci veggiamo forniti. pascoli, ii-1672: nel mezzo di questo
galera / congedo e paga intera. pascoli, 1-843: di'al procuratore del re
che si perde in un lucid'orizzonte. pascoli, 1520: a manca l'ampio
di morire per manco di bevanda? pascoli, i-642: oh! non invidiamo
far volare (l'aquilone). pascoli, 209: or siamo fermi: abbiamo
voce s'udian le fontane mandar. pascoli, i-165: è una chiesa,
si estrae per distillazione dal mandarino. pascoli, 1-781: ebbi quelle dodici fontane di
bene usato. grande momento, ebbe pascoli di ricorrere al carducci;..
e ho mandato a papà il mandato. pascoli, 1-403: sappimi dir subito se
della cassa un'occhio di cristallo. pascoli, 1-886: io seguo le api passo
fioriti, ed i fior cadono. pascoli, 57: queto fumava un bianco casolare
cacciano le mandre alle stalle. pascoli, 753: ode forze incognite, incessanti
, che menano bastonate sulla doppia fila. pascoli, 1-205: nessuno osa dar torto
di roghi e di spine, a'lieti pascoli e felici mandrie del signore. m
; ammasso (di nuvole). pascoli, 160: si sfumò d'oro un
, siedono su qualche sasso riparato. pascoli, 626: io cieco vo lungo l'
porger la mane al dormiglioso re? pascoli, 906: termine buono,.
, manenti, residenti, ecc. pascoli, 998: sul limitare siedono i biolchi
ai colpi d'armi mane- voli. pascoli, 1419: che non conoscano navi,
manganelle e petriere in sulle mura. pascoli, 1001: attorno lor non sono
diremmo tagliacantoni, mangiafèrro. l. pascoli, ii-431: tentò...
la mangerebbero all'osteria della santuzza. pascoli, 1-674: forse, non ha
i buoni sentimenti col suo pestifero ardore. pascoli, 660: il canto il cuore
-mangiatore di loto: lotofagi. pascoli, 1389: per nove giornate portavano venti
.. del mangiador degli ospiti. pascoli, 682: con la luce rosea dell'
e il frutto debito del capitale. pascoli, 1415: piangendo essi furono chiusi ed
. movimento vorticoso, rumore assordante. pascoli, 722: il giovinetto udì strepere trombe
volte stavano appena per l'appunto. pascoli, 1038: gli adiutatori siedono e
nel- l'operar suo. l. pascoli, i-217: mandollo a studiare sulle
ii-402: pare anche lui [il pascoli] un fattore; a vederselo venire incontro
suole... gridare che il pascoli è semplicemente un manierista, e anche,
virtù e dell'innocenza, addio. pascoli, 25: te sovente, o tra
tumulti facinorosi de'stati. l. pascoli, ii-293: eloquente nel discorso e nel
ed inspirata dal santo spirito. l. pascoli, i -proem.: quando iddio
, cedendo un poco il terreno. pascoli, i-602: questa libertà, del
mio potere per manifestare la verità. pascoli, ii-1429: concludo qui che guido
in il nome del coletti sui manifesti. pascoli, 1-133: il macedonia, acciò
li porgevano perché noi li baciassimo. pascoli, 38: manina chiusa, che nel
fascio, covone di grano. pascoli, 1029: col manipèllo delle spighe in
aveva due centurioni e due insegne. pascoli, 1177: per le vie del duro
bel monte, e s'addorme tranquillo. pascoli, 528: 11 contadino vostro che
a'rettori... che mettessero il pascoli, i-222: se gli uomini..
graziano macelventraia / tien la mannaia. pascoli, 1006: il popolo -ecco laro,
e buttagli un mannello di fieno. pascoli, 477: dalla mannella, ogni momento
stendeva le mani scarne e tremanti. pascoli, 73: nella mano sua benedicente
, ma di alto costo). pascoli, 1-172: s'imprime bene il disegno
e tre uova fresche per ciascuna corba. pascoli, 1-171: due minuti fa,
opportune disposizioni per questo picciol lavoro. pascoli, 1-580: per contentare i fiorentini bisognerebbe
quelle stampate e queste a mano. pascoli, 1-353: faccio fare il dosso,
di cui avevo piena la mente. pascoli, 118: tu, piccola sposa,
dolcemente lagrimando. -a tratti. pascoli, 50: a mano a mano lungo
saremo anche noi a dare una mano. pascoli, 212: dava nel frattempo ella
-faceto di mano: ladro. pascoli, 1-688: come suffeno, così vive
in una determinata attività. l. pascoli, ii-343: quasi tutti quelli che avuti
è la suddetta manuèlla. l. pascoli, ii-14: parlino i secondi [
in ritirata, ritardatrice, ecc. pascoli, i-371: bisogna far cambiar pascolo alle
l'è bravo quel generale là! pascoli, 1-796: fortunato cecchini...
per darsi una stretta di mano. pascoli, 1-272: non so quindi in che
svescione che li aveva abbastanza seccati. pascoli, 1-330: manovro con il piede
mansi per gli ardui disastrosi calli. pascoli, 189: nelle stalle / le
la campagna e svaligiare i passeggieri. pascoli, 1518: ecco mio figlio,
dominato (un fenomeno naturale). pascoli, i-iii: la folgore, veramente mansuefatta
di essi fece sedere i mansueti. pascoli, ii-700: posso ripetere che, usando
assise sul cadavere della nostra libertà. pascoli, i-490: me lo ricordo fanciulletto
, e annoiarmi della fatica manuale. pascoli, i-198: o giovani, io so
tutti i catechisti [ecc.]. pascoli, i-527: componete il chiaro e
', cioè mansueto, domo. pascoli, 477: le magre manze mangiano,
. -caos, confusione. pascoli, 89: sur una fratta (o
lingua sulle labbra e sulle mani. pascoli, 500: un ramo non c'è
in auge in tempi recenti). pascoli, 1-302: se il marchi nel frontespizio
e con vergogna dai parlamenti cacciargli. pascoli, 1489: chi fa del grande
epoca ben marcata della mia vita. pascoli, ii-965: a mettere la visione in
. e vuole che il cavallo marci. pascoli, 1488: per caso sulla groppa
fungaia marcida / di suolo che ribolle. pascoli, 710: la lucerna lor blandia
certe critiche beghine e certe birre marcie. pascoli, 409: una vendemmia fa,
marcire nel più recondito d'un arsenale. pascoli, i-883: per lunghi secoli forniste
10. avere fine, cessare. pascoli, ii-388: non basta che muoiano i
larghe, distese a perdita d'occhio. pascoli, i-313: le romanelle delle risaiole
talché si dovè gittare in acqua. pascoli, 79: errai nella macchia più sola
lungi, e quindi il monte. pascoli, 752: come in conchiglia murmure
terra di coringa, case e abitanti. pascoli, 486: ad ogni nostro passo
; rumore sordo e cavernoso. pascoli, 717: ella s'aggirò tra il
soavissimo le tonde / riempiendo i verdi pascoli / del fiore della lana; / ora
incalzante (un verso). pascoli, i-390: non poteva [cavallotti]
vegliare, e dormire quando vegliava. pascoli, 633: il cuor d'achille
l'immenso ghigno e uccide ogni vision. pascoli, 448: nel bosco è un
i nervi pesavanmi come di piombo. pascoli, i-382: parve [a carducci
provenza, fece suo gran maliscalco. pascoli, 1057: per là nel verno il
che si contorceva bianco nella maretta. pascoli, 84: dov'è, campo,
d'acqua, ecc.). pascoli, 27: un rigo di carmino /
vaniglie, tutti fiori di cimitero. pascoli, 228: sopra le margherite e sopra
/ stendonsi in curvo filare i salici. pascoli, 182: siedono [le ragazze
minati, ultimo portato dalla speculazione libraria. pascoli, i-628: un segno, uno
in giù calava / ver la-marina. pascoli, 68: ed or sospeso il
ombreggia e rado / il cignal fruga. pascoli, 573: o cavallina, cavallina
di navi con piccole figure. l. pascoli, i-20: curiosa non pure,
che vive in un paesedi mare. pascoli, 113: vien dal lido solatìo,
sempre estranei alla carriera del pilotaggio. pascoli, 661: la nave con uno
lupo di mare, marinaio esperto. pascoli, 1152: noi più non siamo mercatanti
di burrasche, era stimato utilissimo. pascoli, ii-1040: tra i fatti ricordati
monte di marmo e la marina. pascoli, 709: su la via dei
cristiani / il salario dei pitocchi? pascoli, 391: la madre era digiuna.
/ ad un monte marmoreo vicina. pascoli, 487: non trovai me stesso
, 6-ii-126: suo padre è nato nei pascoli di persano, ed era figlio di
lungo ai prati, agli arzeri, ai pascoli, ai fossi e dietro alle marogne
popolazione, e il telaio la guasta. pascoli, 870: l'italia che vive
a stento il vitto coi suoi sudori. pascoli, 45: a lente grida,
li fossi d'intorno alla città. pascoli, 273: il marrèllo seppellisce il seme
legnada ardere; ciocco, ceppo. pascoli, 159: già taceva la chiesuola /
, termine del montale. marruca. pascoli, 1238: tra le marruche in cui
sbatterò dentro un rosso d'uovo. pascoli, i-509: garibaldi si alzò e
di un uccello su una superfìcie. pascoli, 194: come colpi da remota strada
e '1 martellar de le tartaree incudi. pascoli, 478: i vegliatori, col
sega / del legnaiuol che veglia. pascoli, 512: il martello d'un legnaiuolo
prima che il popolo andasse ad oste. pascoli, 1010: fu il mese /
/ belfiore, ara di màrtiri! pascoli, i-344: mantova: città di martiri
in tortuose spire / nobili schiatte. pascoli, i-264: il pane diventa carne
foggie, non re- quiava mai. pascoli, i-300: presentiva... e
da canto ad ogni scoppiettio della frusta. pascoli, 1-434: sono sbalordito dal gran
del sospiro / l'estasi del singulto. pascoli, 790: ai miei primi
: assediava e martoriava gli animi]. pascoli, ii-1197: vanni fucci..
, non vive un sospiro in riposo. pascoli, 2-1: egli [achille]
e notte vò cantando e ploro. pascoli, 548: mio padre prese la sua
, ecc.); marxista. pascoli, 1-92: spero d'essere sostanzialmente d'
, ma anche ogni contenzione di mente. pascoli, 59: io prendo un po'
falò di erbe e arbusti secchi. pascoli, i-614: la preghiera si doveva recitare
coperte di gigli e di marzocchi. pascoli, 1-201: il quale [gattino]
del tempo, fra i quali il pascoli e il d'annunzio. pascoli,
il pascoli e il d'annunzio. pascoli, 1-545: hai letto l'ultimo marzocco
. papini, iv-575: tutto [pascoli] ebbe del fanciullo: la mutevolezza
questa sua pazza insolenza. l. pascoli, i-99: ebbe nel partire varie com-
mezza una mascella digrignava un sorrisetto. pascoli, 675: o son presso ad
le mascelle e si fe'brutta. pascoli, 291: o sola patria a gli
questa meschera o ver forma. l. pascoli, ii-io: rampogna [la scultura
bisogno di recisioni o di caustico. pascoli, 371: le spose uscian da'
, una regola). l. pascoli, ii-18: siccome porto ferma credenza che
, sien pure poeti della patria. pascoli, 803: le donne, nuove a
ma una massa enorme di ghiaccio. pascoli, 715: là fu, nella oscurità
biancastro della grande scalinata in granito. pascoli, 585: vidi una massa buia
e delle masse delle tinte. l. pascoli, ii-329: aveva gran facilità e
, travisato (un testo). pascoli, 1-75: è uscita quella mia antologia
non poteva diventare una dissipatrice vera. pascoli, 46: al cader delle foglie,
seggio, giudicati da quattro sindaci. pascoli, 1037: vanno i seicento, vanno
ridotto in grosse barre o in verghe. pascoli, 268: bollì ferro ed acciaio
massericcia, è stata tutta convogliata. pascoli, i-140: questi sono giorni di
l'altar massimo / impallidiano i cerei. pascoli, 427: il re pastore e
che possiamo almeno rivederti nel cielo. pascoli, ii-29: la superbia è appetito
al di sopra di ogni limite. pascoli, 1-824: i libri che avresti in
produzione nel quale e nel quanto. pascoli, ii-529: l'ira bestiale non
.. si facevano trasportare moribondi. pascoli, 987: si trovò tra massi di
verdi tra il cielo e il mar. pascoli, i-371: il generale comanda la
fine il battistrada di vittorio emanuele. pascoli, i-280: l'italia ha bisogno
. la massoneria conosce molti guai. pascoli, 1-208: viva la monarchia poetica
-per estens.: la massoneria. pascoli, 1-119: sappimi dire se in questo
legno o tini di legno. l. pascoli, ii-260: benché se ne
stesso s'alleggerisce senza movimenti sgarbati. pascoli, 662: udiva egli lo sciabordare /
al dazio neppure un pugno di grano! pascoli, 1047: voi che nei torracchioni
dice la buca istessa della intelaiatura. pascoli, 676: nel decimo l'aurora
. baldini, 9-176: egli [pascoli] si trovò subito molto meglio..
un mozzicone di candela di sego. pascoli, 530: è l'ora, in
a lutto o spariva dal consorzio cittadino. pascoli, 156: sappiate che non godrei
. andrea socchi [in l. pascoli, ii-81): facciansi dunque [
evocato con un intervento medianico. pascoli, i-113: siamo costretti a prendere in
che studia i fenomeni naturali. pascoli, ii-1138: la... bella
i sonetti familiari, scherzosi o satirici. pascoli, ii-850: non più come nella
. -prodotto, frutto. pascoli, 515: ninnava ai piccini la culla
sbalzo all'invito materno della natura! pascoli, i-560: ora l'italia, la
da riportar saggia si scelse. l. pascoli, i-177: passò da'frontispizzi a
di servirsene a disegnare. l. pascoli, ii-279: aggiustato il modello a
sol perché nasca matricida il figlio. pascoli, i-758: petronio no. secondo
alcune cerimonie di culto). pascoli, i-752: il terzo giorno, nel
stazione, in una mattina d'autunno'. pascoli, 1054: qui non è broilo
ognuno preoccupato del proprio problema segreto. pascoli, 45: al campo, dove
p. cesare alla corte. pascoli, 163: vedea nell'ombra qualche
comincia a andar male una cosa. pascoli, 481: han la tiglia soda /
mattinieri. -di animali. pascoli, 170: i tordi ancor non calano
mattinieri prima di andare in biblioteca. pascoli, 1284: veniva di qua,
gli abeti tremola d'oro il sole. pascoli, 178: non li ricordi più
/ esser debban tue cure apprenderai. pascoli, 121: « qui » mi disse
, che tosto il seren perde. pascoli, 307: t'avea sognata sul mattino
zoccoli; pianella; piastrella. pascoli, 1-808: le mattonelle voglion essere sette
ardito disturbarla ad ora così mattutina. pascoli, 1-531: caro alfredo, parto
ora dopo avevo più fame di prima. pascoli, 2-246: 'i matuffi '
sol ne'tuoi colli ha maturato. pascoli, 399: malcontenti erravano già tutti
le nevi apuane all'azzurra marina. pascoli, 787: io t'amo,
-far espiare, affrancare dalle colpe. pascoli, ii-539: in vero capaneo che giace
un altro poco prima di manimetterlo '. pascoli, 817: 4 ciapin 'fedele
quaderno. serra, i-15: al pascoli troppo manca della dolcezza vera, pensata
consegnarlo ai procuratori della casa reale. pascoli, i-98: un pomo cade dall'
de'visconti ed inalzano la stella. pascoli, 1025: splendono le vesti /
. lavorato con la mazzanghera. pascoli, 1314: il rio del pari ai
scosse, son più bei che mai. pascoli, 1484: la pantera una volta
fornaci per isfondare mazzarati nell'acque? pascoli, ii-1071: c'è poi nel xxvm
le cipolle quando fanno il seme. pascoli, 215: a un fin di
fare un mazzetto di ciriegie insieme. pascoli, 154: il campaniletto di san
solita paglia, mazzi di ortica. pascoli, 209: le siepi erano brulle
strapazzo / fanno sfoggiando. l. pascoli, ii-263: per la qual cosa
lui credute d'origine latina. l. pascoli, i-252: tuttoché ben conosca non
fu fatto a pezzi e trasportato altrove. pascoli, 267: l'appoggiò su l'
lor sete / empie tutta la contrada. pascoli, 953: di buona ora tornato
si mazzola quel po'di grano. pascoli, 1 ^ 9: la canapa è
mazzoli per le putelle dalla porta. pascoli, 56: la rana chiede, quanto
tempera col quale essi lavorano. l. pascoli, i-271: entrato un giorno nello
mazzuolo gli manteneva sano il corpo. pascoli, i-417: michelagnolo... picchiava
invagarsi d'uno sbarbatello in assisa. pascoli, 417: me lo ninnavo in
quanto / verso me più cortese. pascoli, 31: come col dolor tuo mi
, / vierrebbe addome mene a laorare. pascoli, i-180: eppure quelli infelici che
avanti da me solo quest'azienda? pascoli, 783: da me!..
dileguanti nelle lontananze verdi, ignote. pascoli, 1421: quando poi viene l'estate
attraverso i meandri delle vicende confidatemi. pascoli, 973: c'è buio, sì
saggio e composto a nobil quiete. pascoli, 680: prenda ciascuno una sua
per rallegrarmi di cuore con voi ». pascoli, 368: il meglio, il
questo enorme mister de l'universo! pascoli, 211: o morto giovinetto, /
il migliore al massimo grado. pascoli, 1-643: del vino meglio ne avrò
-con uso iperbolico. meglìssimo. pascoli, 1-63: tu sarai alla stazione,
pere, melagrane, melacotogne, limoni. pascoli, i- 893: plinio fa poi
coprire i tetti forse fino al 1250. pascoli, 1155: cavalli a un tronco
genalogia de gli eacidi e ventiquattro ditirambi. pascoli, 1-744: a questi simposii amichevoli
, più essenzialmente popolare e civile. pascoli, i-646: a queste parole e grida
e giacinti e melisse ella cogliea. pascoli, i-887: qui per loro [le
, deprimente (un ambiente). pascoli, i-141: c'era l'èrcole,
tutti eran fior bianchi e vermigli. pascoli, 1014: varca, o nave,
ii-514: non ha adoperato [il pascoli], se così si può dire
(e non dal significato). pascoli, i-909: i versi tedeschi hanno al
facevano quasi siepe attorno alla casa. pascoli, 1386: prima, vi vengono
/ di luce e di calor. pascoli, 17: siepi di melograno, /
per ogni carro gr. 30. pascoli, i-893: plinio fa poi menzione d'
certo una perfezione inarrivata e inarrivabile. pascoli, i-309: un bisbiglio, un sussurro
offron gli occhi / tremuli il letto. pascoli, 555: stupisce le placide vene
e finalmente l'orazione e la predica. pascoli, ii- 859: le cose
e per questo son chiamate memnònide. pascoli, 63 7-tu.: le mem-
madre. -con metonimia. pascoli, 792: l'uomo dorme, ed
, nel memore volume a disseccar. pascoli, i-473: oh! belle file
l'istoria del passato danno. l. pascoli, ii-344: capitatigli dopo il riscatto
vicini, si getterebbe nelle fiamme. pascoli, 1-140: ecco un biglietto memoriale
dei rosolacci parevano occhieggiare la giovinetta. pascoli, 765: sostava sino all'alba
, e diedi di mano a orazio. pascoli, i-120: la scienza ha ricondotto
e sveglierassi fé laddove or dorme. pascoli, 546: pensando alla mente illanguidita
alcuni a tempo e alcuni in vita. pascoli, i-534: mi viene alla mente
non l'avessimo tuttora sotto agli occhi! pascoli, 1-344: l'avv. salvi
a lui, che m'ha mentito. pascoli, 927: tu, anzi,
/ di lor vita a le spose. pascoli, 1227: ha il prete a
facesse il duello. l. pascoli, ii-10: l'architettura non teme di
mano e le carezzò il mento. pascoli, 586: sospirò ella, piena /
così piangeva entro il mio cuore. pascoli, 630: a un tratto, /
via più corta / si messe. pascoli, 66: da questo greppo solitario
dell'arte sarà la mera menzogna. pascoli, 705: il pio cantore /
far cadere nelle sue reti gl'incauti. pascoli, ii-1290: [dante] pone
meraviglia di pappagalli vestiti di pappagalli. pascoli, 617: la poesia è tal meraviglia
altra cosa reale o verisimile. pascoli, ii-806: dante, pur teologizzando,
di una lunga e rada camicia. pascoli, i-16: tu sei il fanciullo
provando o non manifestando stupore. pascoli, 146: vidi la mia madre al
non credo al mondo si miri. pascoli, 686: l'uomo vide il vecchio
novello incarco / meraviglian quell'onde. pascoli, 568: più grande all'improvviso ogni
non vi nego che mi maraviglia. pascoli, i-982: lo studioso si
tutti gli altri fornimenti delle femmine. pascoli, ii-803: il nostro pensiero è subito
maravigliosamente di semele e di proserpina. pascoli, ii-797: ora in esso il nome
hanno mutato la faccia del mondo. pascoli, 178: non li ricordi più,
leggere naturalmente storie meravigliose e commoventi. pascoli, 629: ora a te sola
udivo). -sostant. pascoli, i-458: né dopo un anno,
regno sull'altro li van mercanteggiando. pascoli, 1-452: io non ho risposto
mercantile: computisteria. l. pascoli, i-177: cresciuto egli in età,
atene / in giorno di larghissimo mercato. pascoli, i-237: ricordo che nelle altre
, anche se non costituente reato. pascoli, 1-821: ora lassù è aperto il
di ancipresso per tarantello. l. pascoli, i-321: sentitasi da gio.
di tutte le loro merci preziose. pascoli, 684: ospiti, gioia sia con
ai conquistatori e gli ha umanati. pascoli, i-40: il poeta, mercé
riceverle in roma la mattina di mercoldì. pascoli, 1-686: forse verrò mercole,
amaro e, se troppo abbondante nei pascoli, provoca l'avvelenamento degli animali;
ceneri adorate dei santi martiri. l. pascoli, ii-340: fissatosi in progresso di
gran cocomeroni per la via. l. pascoli, ii-147: l'oste,.
merenda si mutò presto in conversazione. pascoli, 806: ognuno, il vostro
/ dettonci, e altre simil merendelle. pascoli, 1-589: verrai alla merendella che
meretrice delle corti, l'invidia. pascoli, ii-64: sdegnosamente parla..
merse': idest affondò qui a terra. pascoli, ii-653: giustizia merge a terra
monti carichi di fosche nuvole meridiane. pascoli, 21: oh! fossi io teco
compiacendosi lui singolarmente de'giuochi meridiani. pascoli, 139: nel pregar sommesso /
se ne sta meriggiando in giardino. pascoli, 1481: le rane...
/ sere accogliersi intorno al focolare! pascoli, 627: era un meriggio estivo:
passa la cantoniera. -meridiano. pascoli, ii-1544: il sole, più brillante
non amai com'ei mertava. pascoli, i-178: in nessun luogo, neanche
cosa abbastanza bella pel suo merito. pascoli, i-49: eppure gli uomini non crederanno
merito in volto d'una particolare bellezza. pascoli, i-30: caro fanciullo, hanno
cercano sbarazzarsi di quelle preziose collezioni. pascoli, i-804: per tanto, come
negozio apposito. l. pascoli, i-21: s'innamorò claudio del disegno
versi cantando allegro il merlo. l. pascoli, i-78: resta preservato il ciriegio
/ ronzinante e la lancia indirizzare. pascoli, 459: tra i ginepri c'
o il torrente presso cui nacque. pascoli, 1314: tra lisci ciottoli, giulivo
e sfacciatotta quel che sta bene. pascoli, i-46: pur vero che « merlo
del solenne tempio la solitaria cima. pascoli, 1000: vanno da torre a torre
andato a chiedere ad andrea arsenielf. pascoli, i-371: la sera, quali
e retribuito mese per mese. pascoli, 2-553: mesaiole si dicono le donne
, ch'a molti ne fe increscere. pascoli, 736: spuntava l'erba,
.. è così meschino ». pascoli, i-875: quante myricae sulle prime
zucchero e di cappucci di maschere. pascoli, ii-487: trapassando sulla vanità di
mescolato ne'negozi de'suoi piaceri. pascoli, 1-819: ci hanno mescolato il mio
e spesso accoppiati e mescolati insieme. pascoli, i-800: una terza volta poi
giubilo e di tristezza. l. pascoli, i-19: faticò ugualmente in tutte
raggio / sotto un'acacia in fior. pascoli, i-424: nel mese seguente,
-mese dei torcoli: leneone. pascoli, 1432: mese dei tòrcoli, dì
chiamare alla messa i devoti del dintorno. pascoli, 596: udii, tra
al 6o° anniversario dell'ordinazione sacerdotale. pascoli, i-268: colui che celebrerà questa messa
, si ritrovava nella chiesa maggiore. pascoli, 333: andava col su'omo,
per tutto celebrare uffici o messe. pascoli, 329: il pover maso è
di ciliegi, di susini]. pascoli, 212: ora sfogliava le seconde mésse
gloriosa ne la memoria di tutti. pascoli, 1152: avanti! l'uomo,
con perle e altre gemme. l. pascoli, i-172: vari altri [disegni
sua messe il frutto / raccor felice. pascoli, i-647: quando t * epos
que'due versi di messere francesco. pascoli, 1062: i lancia sono intorno
avveggendo, una lucernata d'olio. pascoli, 1-250: quelli di castelvecchio,.
venne ieri a vedermi un giovinetto. pascoli, 333: andava col su'omo,
sollevare la fortuna ruinante dell'impero. pascoli, 909: e tu [mazzini]
credesse guadagnar a non esser veduto. pascoli, 1-276: ti saluta mariù -mestamente
pezzo, me lo diede a bere. pascoli, 1318: l'altro [il
naso un maz- zolin di rose. pascoli, 165: inginocchiata nel chiaror del
dà nemmeno 11 tempo di pensare. pascoli, 1-135: andar militare gli farà
un mal pensiero. l. pascoli, i-121: tre soli pittori stati erano
specialmente per rilegarsi con le linee nazionali. pascoli, 1061: dice rollando: «
forse più, n'ebbe mestizia. pascoli, 1143: oh! egli aveva
e mesta / pupilla di mia madre. pascoli, 31: già li vedevo gli
la neve cadeva a fiocchi larghissimi. pascoli, 3: o casa di mia gente
seco posò sull'origlier di morte. pascoli, 1-784: dalla famiglia schifi
ignudi e ritti in piè. l. pascoli, ii-274: perché non aveva gli
agitato dal suo presago furore. l. pascoli, ii-43 2: ned altra disgrazia
sulla cima. anche nel trentino. pascoli, 369: in ogni campo alzarono
ti pare che una metà basterebbe? pascoli, 698: un pane trasse..
/ sopra cosa a metà sol conosciuta. pascoli, ii-1591: era [l'anima
, in quanto voi credete cristo? pascoli, i-486: sono, per uscir di
del nome che è usato metaforicamente. pascoli, ii-55: mi pareva che il poeta
tartarea come una tromba di mail-coach. pascoli, 257: come arpe qua e
un superbo leone di metallo. l. pascoli, i-263: non contento di questi
vestono, / il maligno squallor. pascoli, 1172: e monti e valli e
da una sorgente di luce. pascoli, i-155: tra scilla e messina,
seccatoio 'o 'metato '. pascoli, 219: quanto a me..
atona in altre della stessa famiglia. pascoli, i-990: 'metatoniche'chiamo le sillabe avanti
derivate e tonica in altre. pascoli, i-972: « venirà » si pronunziò
autorità nella vita pubblica). pascoli, 731: gryllo avvinse con un laccio
e l'ispirazione della versione originale. pascoli, i-247: ma che è tradurre?
di fuoco, che dava scintille. pascoli, 489: tempo sarà che tu
cervelli meglio costruiti da madre natura! pascoli, 1-471: ho scritto al nasi perché
pensiero. -immagine onirica. pascoli, i-89: per il tuo cuore basterebbe
meteoriche riescono vivissime e straordinariamente variabili. pascoli, i-480: il cielo era coperto
certa città, per causa dei cattivi pascoli e delle acque putride mestize, è
incessante; consueto, abituale. pascoli, ii-1569: precedo gli altri lettori come
accademici e i nuovi mestieranti empirici. pascoli, ii-723: facciano pure i critici
dall'inglese, dal tedesco. pascoli, i-709: l'epigramma in coliambi contro
nuovo modello delle misure decimali. pascoli, 1-399: le misure le ho prese
luogo del nostro esilio. l. pascoli, i -proem.: non invidia torino
e più comunemente 4 metropolitani '. pascoli, 905: al santo tuo sinodo /
potriano mettersi in cultura, lasciati andare ai pascoli, essendo li agricoltori negligèntissimi. lastri
o rimuovevano, -rifl. pascoli, 1-550: giuseppe rinaldi di saverio,
entrate in azione e hanno già messo. pascoli, 214: i cardi son più
in ispalla una mantiglia a cappuccio. pascoli, 399: questi invece si mettea
popol morto dietro a lui si mise. pascoli, i-472: sì: così fu
europa e in asia nei boschi e nei pascoli di montagna e coltivato nei giardini come
2. per metonimia: mezzadria. pascoli, i-29: non c'è schiavitù nell'
di crescita e di sviluppo. pascoli, 684: i due meravigliando / vedean
mezzanità di qualche sensale. l. pascoli, ii-162: era stato pregato da
qualità, insignificante. l. pascoli, i-129: andrò annoverando alla rinfusa
cantoni, 440: batte mezzanotte. pascoli, 238: ecco che intese / un
un discorso, una dichiarazione). pascoli, 1-249: renato ci scombussolò una volta
tinte, compiscono una istoria. l. pascoli, ii-256: il rilievo nasce dal
mezzo, metà. l. pascoli, ii-233: toltosi poi di spalla l'
per governar forze bastanti. l. pascoli, ii-168: attaccatili ambedue ad un
ignude / le amorose nereidi oceanine. pascoli, 192: una vetrata / a mezzo
mezza, ma con lento passo. pascoli, i-538: una riforma...
, la compiacenza e l'ammirazione. pascoli, 1-648: o bell'alberino mezzo /
principal fondamento e ripieno della macchia. pascoli, ii-567: il che è intuitivo
frulli dell'ali rompeva il silenzio. pascoli, ii-415: si dà come per incidente
si specchiava da mezzo il cielo. pascoli, 1369: in sé raccolto sbalzò come
improvviso / tratto tratto s'udiva. pascoli, 133: tiepida, sappi, lungo
mezzogiorno -e passa / la processione! pascoli, 49: mezzogiorno / dal villaggio a
di fagotti, mezza morta dal freddo. pascoli, 1-271: tante cose dalla povera
perpetua, empiendo il bicchiere. pascoli, 465: il tempo lassù dalla
mi si darà più lungo spazio. pascoli, 795: il treno andava.
mi avete l'aspetto così patito. pascoli, 109: lontana, sì, ma
perché mi stimano una gran cosa. pascoli, 576: chiudo i vetri. il
che 'l mi'mal mi dole. pascoli, 1-441: in tanto abbiamo bevuto
-con riferimento ad altri felini. pascoli, i-615: il colosseo sonante di ruggiti
pigro miasma / che ti corruppe. pascoli, i-181: s'inalzerà la ideale città
che van giù da la mensa. pascoli, 560: non ebbi il superbo banchetto
assoluta impossibilità di così torto discorso. pascoli, i-51: non può nascere mai
miche di luce in una zampa. pascoli, 506: coi petali lilla / tu
tu leso, o poeta / dei pascoli, fiore / di croco!
! andava là là per isconsumo. pascoli, 480: non hanno bottega:
prese. -con metonimia. pascoli, 1376: intonò [il pelide]
fonda il proprio potere sul sangue. pascoli, ii-1203: i reali di francia divennero
fracassasse la mano del povero vecchio. pascoli, i-450: il martire nel vallon
io non me lo ricordo. pascoli, i-948: chi scrive semiritmi,
in sé le relazioni del makrocosmo. pascoli, i-450: il microcosmo si esalta
funicella e trascinata anch'essa nell'acqua. pascoli, 1-190: mariù è in faccende
, formano un 'microscopio composto'. pascoli, i-174: chi esamina con la lente
, se ne formeranno piccoli bocconcini. pascoli, 1374: pieno di lagrime toma alla
e dalla centrale, denominata midolla. pascoli, 181: qual vento d'odio
/ la farina, degli uomini midollo. pascoli, 671: io vedo /
noi il mele selvaggio e le radiche. pascoli, 219: oh! scoprirà
concetti dolcissimi con un chiodo del crocifisso. pascoli, 1-856: alfredo, è un'
da le triburti muse / torquato. pascoli, ii-1491: a noi può parere
letter. profumo dolce, aroma. pascoli, 200: si diceva: il fiore
risultato positivo attraverso ardue prove. pascoli, ii-577: sono buoni fori, quelli
le fave tardive e le mature. pascoli, 83: fu / giorno: un
ignudo / ara ed ignudo mieti. pascoli, 368: da'la pietra alla tua
una prepotenza occupando la proprietà altrui. pascoli, 640: negli acquitrini...
compie che fanno le spigolatrici e mietitrici. pascoli, 745: lel'operazione della mietitura;
femm. di mietitore. stanco. pascoli, 1026: i mietitori ai lati del
tutto il lavoro di una mietitura. pascoli, 1002: spiò nel volo degli
il fieno, un'erba). pascoli, 1378: alta capanna, la quale
migliaia, e noi siamo agli sgoccioli? pascoli, 1-186: sta'pronto per dare
corrono a morir genti a migliara. pascoli, 282: vedea le fate, le
sarebbero bastati per comperarsi un podere. pascoli, 1-562: il tuo migliarétto venne in
la s'oda, commercio. pascoli, 397: si sparsero intorno. come
dolci a me di fille i baci. pascoli, 726: salgono alla casa,
maledirli, ma gli renderete sempre peggiori. pascoli, i-29: la poesia, non
o di uno stesso soggetto. pascoli, i-743: profondo in orazio è il
a un livello superiore di civiltà. pascoli, i-232: l'uomo, il quale
le condizioni hanno cominciato a migliorare. pascoli, i-iio: in verità se la
persone debbano essere le prime a morire. pascoli, i-325: in cospetto degli adolescenti
nostro pianeta medesimo o veramente altrove. pascoli, 836: vada e riposi, dunque
due soli stami o organi maschili. pascoli, 233: nonno di nonno li piantò
isviene al tutto eziandio nell'ulivastro. pascoli, 176: intorno udia beccare /
né pan. venezia, addio! pascoli, 54: dopo sementa, presso l'
in altro sito; mobile. pascoli, 1124: empiano i suoi migranti padiglioni
sono la voce della vecchia italia. pascoli, 23: da quel nido,
pensieri, / nel vespero migrar. pascoli, 831: tu devi, o lauro
dove tutto sarà sconfitto e rotto. pascoli, i-140: questi sono giorni di
/ del pane e del lavoro. pascoli, 269: fa, col piccone,
dipartita dalla vita terrena; morte. pascoli, i-458: il silenzio, nel quale
poetico delle avventure marittime dei trafficanti. pascoli, 753: nell'epiro aspra e
miliari, e strabone, chiamano emilia. pascoli, 877: per solidi mari,
cicciotte e qualche milioncino di reali. pascoli, 1-801: spero che il primo
per i fratelli militanti della sicilia. pascoli, i-454: li riconobbero, i
per adempiere agli obblighi di leva. pascoli, 1-289: questo buon giovane -di 'san
semenzaio di militi della libertà italiana. pascoli, ii-1332: e questi e quelli
avuto una durata di millenni. pascoli, i-488: fu una battaglia davvero,
milleni, l'egira ne conta uno'. pascoli, 349: precipitare languido, sgomento
diametro (millimetri 17). pascoli, 1-364: stabilita l'er
di s. girolamo. l. pascoli, i-667: l'iambo, dopo la
per vedere altri mimmi o bambini. pascoli, 14: andiamoci, a mimmi
fa colle silique della mimosa nilotica. pascoli, 22: già m'accoglieva in quelle
sfondato una porta con una piccola mina. pascoli, 805: voi per lunghi anni
sollevarla fuori dall'acqua). pascoli, i-560: un altro popolo ai nostri
anzi tratto giustificare il suo sorgere. pascoli, 291: vanno serrando i denti e
sulle legature e sulla carta inglese. pascoli, i-99: la vita umana è
con un pungolo stimola i buoi. pascoli, 513: ei che vede sopra
suo giovine raggio il sole accende. pascoli, 1021: per lui, girando
ha chiesto una concessione di terreni. pascoli, 1228: un minator dice:
. -recipr. l. pascoli, ii-56: giacché lo vedeva così inclinato
matto. mazzoni più furbo. il pascoli più minchione. dossi, 1-i-27: l'
verso attribuito al boccaccio, donde giovanni pascoli trasse il titolo di una sua nobile
per la preparazione di tale vivanda. pascoli, 1-187: ho ricevute le minestrine,
di miniare que'santini. l. pascoli, i-153: una delle femmine.
arte differente da tutte. l. pascoli, ii-455: risolvè... di
testamento vecchio e prospettive. l. pascoli, ii-455: stava trattando attorno a
la scoperta delle miniere in california. pascoli, i-224: o sublime follia di
umiltà, di modestia). pascoli, i-160: poeta, fa un passo
vasti banchi / e le minime aiuole. pascoli, 726: [le formiche]
parallelo coi massimi, se non iterandosi. pascoli, 1-786: il che poi mi
di produzione nel quale e nel quanto. pascoli, i-602: crediamo che convenga assegnare
, tinto di minio. l. pascoli, ii-18: può da sé [l'
trasmetterle ove più in grado le cade. pascoli, 669: venuto alla prua rossa
estens. tintura, colorante rosso. pascoli, i-879: riconosciamo il sambuco,.
allora savi e ministrali della società. pascoli, 1038: il podestà siede nel
in uno slancio di filantropia ministeriale. pascoli, i-603: le disposizioni ministeriali..
prestarle ogni cura del suo ministerio. pascoli, ii-1672: dante è un esule
per un vecchio impiegato in ritiro. pascoli, 1-436: ti presento un caro
verso la stanza cubicolare per ministrarglielo. pascoli, 676: pose in mezzo un'anfora
ministri della lana tosata ai colpevoli. pascoli, i-285: nei monti dove s'
somiglianza e dal frequentare che fanno i pascoli. = voce dotta, lat.
inghilterra, in austria, in prussia. pascoli, i-293: quello che dell'«
di gente possibile, anche per questo. pascoli, i-i39: 1° ho cercato qualche
fra essi, già esplicitamente annunziati nel pascoli minore e più che in crisalide nel
le azioni rqinori della sua vita. pascoli, i-177: non fu già profetato che
le conviene aver più di proprio valore. pascoli, 671: io vedo /
due principali del popolo di punicale. pascoli, i-19: credono volentieri che io
sepulto è la gloria e l'onore. pascoli, 982: nella città rissavano i
, limitato (la cultura). pascoli, 1446: gauro, tu provi che
-con suono fitto e insistente. pascoli, 1432: quando sì il cardo è
. languivano tra le minuterie fanciullesche di pascoli ed il silenzio vecchio di carducci.
forza superlativa, e vale minutissimamente. pascoli, 165: ora la madre nella
gran fiamma esce e sfavilla. l. pascoli, 1-74: né voi né io
cioni belli d'importanza. l. pascoli, ii-138: il nostro filippo,
finire in una grande statua. l. pascoli, i-32: colorì ed espresse con
loro si faceva vedere come minuta. pascoli, 1-341: ora mi son rimesso
nella vita di una persona. pascoli, 591: illuminò [il meteorite]
, sulle ispezioni, sui lavori. pascoli, i-596: possiamo dichiarare che il
talvolta un minuzzolo appena visibile. l. pascoli, ii-28: la fece legare [
raggi morti già ne'bassi lidi. pascoli, i-246: né le due lingue
che a te fu amara tanto. pascoli, 120: io dissi a quel vecchio
porgo fur catene a la bastiglia. pascoli, 582: mia madre era al cancello
no; ma piango il mio. pascoli, 383: o lieve staccio, io
e ad inclementi aure in balia. pascoli, 1-485: caro alfredo, ho
non ho in mira che l'italia. pascoli, i-31: virgilio,..
malo umore'potesse dipendere da loro. pascoli, i-io: il fanciullino del cieco
sua vena che derivati dall'altrui. pascoli, 22: udiva delle rane dei
e ciò fa i sommi poeti. pascoli, i-955: il nostro mirabile d'annunzio
mirabilmente vita, e per sempre. pascoli, 846: in cielo, un dì
della morte aiuta mirabilmente la memoria. pascoli, 630: domator di tutto /
e il modo d'esprimerle più efficacemente. pascoli, i-275: ai nostri tempi sono
che languivano tra le minuterie fanciullesche di pascoli ed il silenzio vecchio di carducci.
morto / così prese a favellar. pascoli, i-260: ed ecco l'italia
-caratterizzato da fausti presagi. pascoli, i-740: i carmi « non prima
sicché ne nasceva quella bella armonia. pascoli, 1-503: caro alfredo, ho avuta
città. -visione allegorica. pascoli, ii-257: e la fiumana che è
vicino tanto più vi si appressa. pascoli, 813: di qua, come
fatica poteva abbassarlo per risguardare la terra. pascoli, i-445: non s'erano spenti
un eucalitto, ne mirava il sole. pascoli, 76: o mani d'oro
titolo latino 'myricae 'di giovanni pascoli (e per lo più ha il
(jtuplxy); cfr. pascoli, i-875: « quante myricae sulle prime
a quelle del cipresso. il pascoli, togliendo dal verso virgiliano (egl.
marito faceva delle follie mirifiche per voi. pascoli, ii- 697: beatrice è
, torna a ridere in faccia al pascoli. 3. celebrativo, elogiativo
festo e quintiliano, il mirmilione. pascoli, 770: ne'triclini ai dormenti le
divin sorriso / cittade e selve. pascoli, 791: un alito era, solo
vaporante di cinnamomo e d'incenso. pascoli, 853: né tu da tespie
una cornice a foglie di acanto. pascoli, 1442: s'impigliò nella veste un
miscellanea di diverso genere di versi. pascoli, i-821: ennio, oltre tragedie,
diversa (umana e serpentina). pascoli, ii-154: né si dimentichi l'orribile
ogni sorte a carrara. l. pascoli, i-291: ritrovò non lungi dal
le brecce varicolori, 0 mischi. pascoli, i-417: qui michelagnolo addomesticò 1
lontano quel bene che si aveva misconosciuto. pascoli, 1-190: ieri levai la mano
; che è opportuno evitare. pascoli, i-516: ingrossiamo la voce, moltiplichiamo
, senza i conforti della religione. pascoli, 712: l'etèra errò tra
della vita e delle opere di dante. pascoli, 1-691: come si fa a
miserandi e infelici fanno i popoli. pascoli, i-320: e da quel dolore è
la legge, opprime la società. pascoli, 1265: mentre siedo, o sorella
miseriuole. mostrare le sue miseriuole. pascoli, 593: il tristo ieri adorni
era molto mise- ricorde ed elemosiniero. pascoli, ii-645: il vangelo ha:
lento ad irritarsi, a risentirsi. pascoli, ii-947: misericordiosa e pietosa egli
misfacendo a ogni ragione umana e divina. pascoli, 1345: giove che sei il
fuori della sua abituale residenza. pascoli, 1-527: dì al prof. valgimigli
ei dovesse librar con giusta lance. pascoli, ii-1635: passerai, misteriosamente,
quasi suono di due voci. l. pascoli, ii-274: risposegli misteriosamente e per
e al suon de'bronzi matutini. pascoli, i-264: un mistero si compie col
penetrato questo mistero era suo cugino. pascoli, 33: più ti va lungi l'
/ questo enorme mister de l'universo! pascoli, 246: 10 lo sento,
vulture a sinistra / volò stridendo. pascoli, i-341: ma qual città e qual
anche teologici e religiosi in genere. pascoli, ii-366: da questo e altri luoghi
strano / rumorosa cadea grandine mista. pascoli, i-877: presso queste piante, miste
negli eserciti della grecia antica. pascoli, 751: dall'ultima sponda / vedete
4. insieme vario ed eterogeneo. pascoli, i-891: andate da un contadino di
statista e ritratta da un pittore. pascoli, 1-866: parrebbe che...
con palla assai più grossa ancora. pascoli, i-892: non è ancora la
titolo di cautela, di precauzione. pascoli, 1-430: fa fare (sia detto
i tuoi passi, il tuo respiro. pascoli, ii-538: sono essi tra l'
misura musicale e si articolava in parole. pascoli, 1361: vergini in tanto e
dell'istesso santo patriarca. l. pascoli, ii-55: tornando... agostin
e 'l misurato col misurante si permutasse. pascoli, ii-247: la prudenza egli [
siete misurato a grammo e millesimo. pascoli, i-401: qui coloro che misurano il
legge, una norma). pascoli, 1517: re neghittoso alla vampa del
d'un braccio spezzato. l. pascoli, ii-168: considerandolo autore e cagione
, da pregevole semplicità. l. pascoli, i -proem.: mancava agli scultori
in far le spese. l. pascoli, i-233: senza pagar pigione viveva
di cristo, l'imitazion di cristo. pascoli, ii-645: il vangelo ha:
un periodo di tempo). pascoli, 593: il tristo ieri adorni /
quiete (l'aria). pascoli, 181: albero morto, che non
il fuoco, la fiamma). pascoli, 385: io, la giro [
arcade l'italia diventa miticamente sicilia. pascoli, ii-684: la superbia e l'invidia
le origini mitiche e poetiche di mantova? pascoli, 1-817: la nave costeggia il
aria, la calura, ecc. pascoli, 1459: dove la brezza / mitighi
(una condizione di vita). pascoli, 1079: per me gli arimanni erano
contado, tutti bellissimi. l. pascoli, i-33: vi rappresentò [il
tutti i corpi che la compongono. pascoli, ii-1187: tra la mossa e la
- in partic.: progressione. pascoli, 1361: assisteva gran gente all'amabile
/ angel superno citarista, scendi. pascoli, ii-15: dante s'abbandona subito
o climatici (una pianta). pascoli, 132: quando, di maggio,
pigiato da'piedi agili dei vendemmiatori. pascoli, 411: cupo di vespe era
ha sede tale manifestazione. l. pascoli, ii-358: espose in una pubblica festa
faccia risoluta, ferma ed acre. pascoli, 638: io ti mostrava là
chiamano acque minerali o termali o medicate. pascoli, 720: con uno scroscio ultimo
gli stava intorno / e volea pettinarlo. pascoli, ii-264: dante mostra di ricordare
mostrarono di prenderle nel significato più serio. pascoli, 318: se mostro un po'
com'ara / ogni tomba si mostra. pascoli, 108: e cielo e terra
l'oggetto di un vero errar popolare. pascoli, 702: quel canto parlava
loro mostruosità faranno sbalordire il lettore. pascoli, 1-306: come mai non s'
europa colla caduta del governo feudale. pascoli, i-169: si stanno edificando delle
della parte posteriore erano di cane. pascoli, i-204: si faranno, e
1-496: processioni mostruose ed oscene. pascoli, ii-1457: dante credè alla storiella guelfa
dulcamara mostruoso, se tu esistessi! pascoli, i-495: dei viatori, che giungano
l'estate, depositar la raccolta. pascoli, 288: oh! la lor
eccellente d'alberi e di rupi. pascoli, 1-763: sono in gran timore che
che ci si avvia da quella parte. pascoli, 1-789: farei imbiancare cucina,