, che brilla nel sangue lombardo. pascoli, 627: un folto / bosco d'
e alle galline chi ci abbaderà? pascoli, 326: abbada alle pecore, e
canatteria di cantanti, coristi e suonatori. pascoli, 690: e già l'eroe
le uova nel nido di altri uccelli. pascoli, 398: l'ascie nei tronchi
intr. mandar barbagli; sfolgorare. pascoli, 192: una vetrata / a mezzo
, così mettendo capo all'arcadia. pascoli, 1259: sovente scroscia / la tempesta
tonde pur dianzi placide e abbonacciate. pascoli, no: c'è sopra il mare
dall'uscio era tornata dalla finestra. pascoli, 673: oh! apriti da te
cadeva d'intorno in leggiadri festoni. pascoli, 22: e s'abbracciava per
abbracciato dalle piante e dai fiori. pascoli, 3: a ogni croce roggia
/ lamentosi mandava alti muggiti. pascoli, 675: abbrancati i lor ginocchi,
faceva recare uno scaldino di bragie. pascoli, 7: come ti vedo abbrividire
poco le verità più lampanti. • pascoli, 173: venne la sera ed
. rogo di rami d'abeti. pascoli, 1246: noi mendichi intorno a un'
parco, ricorda il suo nome. pascoli, 1002: e c'era un grande
ha abeti d'una grossezza enorme. pascoli, 447: per l'abetine e
ai carri, né all'aratro. pascoli, 384: i gambi del granturco,
nascosto fra le sporgenze dei balzi. pascoli, 823: niuna il suo trono invidiò
servire per abituro de'mia lavoranti. pascoli, 953: di buona ora tornato all'
o agnusdei a basso rilievo. pascoli, 30: dalla grand'abside severa
, senza vento una si toglie. pascoli, 26: e pur viva è la
chiuso, serrato, sprangato. pascoli, 276: e l'uscio, come
delle acque, la facilità di trincerarsi. pascoli, 1013: placido e forte per
, ancorché stiamo accanto di casa. pascoli, 410: rigo, di queste qui
d'accanto all'uscio della capanna. pascoli, 1294: e c'è tua madre
la strada di foglioline secche accartocciate. pascoli, 17: stridule pel filare /
erba verde e le cavalle nitrivano nei pascoli! deledda, ii-1006: si adagia
, accavallati l'uno all'altro. pascoli, 988: fuggiano il vento pallide le
fuoco nel seccatoio delle castagne. pascoli, 323: il suo figliolo quando vi
e giocavano a far la merenda. pascoli, 277: appariva nel buio a
e a pentimento di quel male. pascoli, 70: la via fatta, il
in conseguenza gran quantità di fieno. pascoli, 175: il grano sfronzò,
, cong. fin. affinché. pascoli, 410: si fanno / cipelle,
più fine e di pregio maggiore. pascoli, 313: stendeva sopra un biancospino
ciabattando. -anche al figur. pascoli, 29: un vegliardo austero mormora /
, come una lama d'acciaio. pascoli, 784: da me, da solo
mucchi immensi di cocci che franassero. pascoli, 1232: l'assiduo fruscio della granata
anche * incoccare '). pascoli, 477: e le donne ripresero a
ai pali 0 a spalliera. pascoli, 509: ma ti cucco, taglio
i versi lor la music'óra. pascoli, 537: l'eterno mio lamento solo
, / or io t'insegnerò. pascoli, 21: sempre un villaggio, sempre
mi ripetea: guardalo e piagni. pascoli, 387: azimo santo e povero dei
più di quello che m'annoiassero. pascoli, 482: e il poggio rende un
dispiegato, disse / resa peschiera. pascoli, 1261: l'ululo d'accorrenti onde
tua scorta. -avv. pascoli 329: « fatemi dir due messe,
sicurtà di chiavacci e di sbarre. pascoli, 37: spinge una porta;
altra, e non fa mai nulla. pascoli, 748: e dall'aerea
loto / si devolve in cocito. pascoli, ii-482: l'acheronte è dunque la
gràppolo e insieme cianciando e ridendo. pascoli, 1050: prende un grappolo dorato
] un uomo innocente come l'acqua. pascoli, 293: acqua perenne, ottima
dal cielo come dio la mandava. pascoli, 397: il cielo alfine si velò
strada di un soldato di ventura. pascoli, 190: vuol l'acquasanta ch'ebbe
che al corso delle navi si opponessero. pascoli, 504: battevan la coda sul
2. sm. acquitrino. pascoli, 983: stridiano sulle stipe e sugli
a cantare forte, nei campi. pascoli, 5: forse voi chiamate / la
quest'acquazzone che pare un diluvio? pascoli, 363: e i lampi e
... sapevano anche acquarellare dei pascoli, con delle mucche riprodotte alla perfezione
acquoso; impregnato d'acqua. pascoli, 219: oh! scoprirà l'accétta
ma guasta ed infetta la pecora. pascoli, 57: tremava il verde ciuffo
a respirare l'acre odore della vernice. pascoli, 987: v'odorava il
e insieme una risoluzione più acre ancora. pascoli, 239: e in cuore
entom. cavalletta, locusta. pascoli, 511: udivo stridere gli acrìdi /
con limiti montagnosi e ineguali. pascoli, 877: e su l'acrocòro /
piano erboso e lucente della piazza. pascoli, 180: foglie diverse, ottuse queste
spaventato fuggì con uno strido acuto. pascoli, 210: sono le voci della camerata
era così bello passeggiare tenendosi abbracciati. pascoli, 407: non fu la vita che
amara dell'addio affrettato, distratto. pascoli, 873: come un addio di
: il salotto era addobbato con lusso. pascoli, 1227: da'balconi addobbati /
/ non l'addormenterebbe il mondo tutto. pascoli, 475: quei dì beati e
esse svelino la debolezza de'dominatori? pascoli, 691: e venne un'altra
alcunché d'addormentato e di voluttuoso. pascoli, 962: [la luna]
città nel silenzio delle campagne addormentate. pascoli, 41: morte, che passi.
la sua... piccina. pascoli, 931: coi vecchi nostri canti che
paglia, s'ingegna come può. pascoli, 757: e l'orda a valle
, o addossato al muro della chiesa. pascoli, 685: e le molte pecore
/ ne le stragi badesi addottrinò. pascoli, ii-922: come sarebbe mancato in dante
adduceva i sogni a la tua culla. pascoli, 625: e lui su le
e per tutto agli ordini superiori '. pascoli, ii-1477: gli angeli..
chian l'adipe e 'l sangue. pascoli, 659: il vecchio / più
possenti, e nessuno è adiutatóre. pascoli, 1038: gli adiutatori siedono e
de'loro labbri, il pudore. pascoli, ii-917: l'adolescenza ha da avere
o ignorante o vendereccia del giudice. pascoli, 73: quella macchia! s'
grani d'un rosario di cristallo. pascoli, 893: pastori, adomate di fronde
adunco profilo, un cuffione a nastri. pascoli, 381: col rostro adunco ora
alle late campagne il giorno involi. pascoli, 22: aereo mi poneva in
nuvole / su l'aeree cupole. pascoli, 50: e fosti nella notte /
più l'assalto dei mostri aeriformi. pascoli, 488: una mischia incessante arde tra
tutta sonnacchiosa, grattandosi la testa. pascoli, 98: m'affaccio alla finestra,
/ gli occhi al sonno chiudea. pascoli, 1224: s'udì sol l'affannato
/ maggio, da me che vuoi? pascoli, 51: noi mentre il mondo
. stor. licenza di fruire dei pascoli comunali o feudali, mediante il pagamento
ridurre la farina in fiore. pascoli, 368: il meglio, il fiore
, e chiama -dolce fanciulla, canta. pascoli, 42: tu, poeta,
folgorar marghèra. -per simil. pascoli, 86: rosseggia l'orizzonte, /
più facilmente maneggiare e sparare. pascoli, 882: scintillano a tratti i
che ha riferimento con afrodite. pascoli, 1217: gran copia d'afrodisio mirto
sanitarie, 110-43: nelle stalle o nei pascoli in cui si è manifestata l'afta
(con inerte abbandono). pascoli, 1538: una vacca aggiaccata sopra un
/ s'aggrandì, si scurò. pascoli, 959: così dicendo egli aggrandìa pian
regge agguaglia / a le capanne. pascoli, 600: falce che agguaglia erbe e
tempesta ha divelto con furore / i pascoli nettunii dalle salse / valli ove agguatano
colle / quasi accennando l'arduo cipresso. pascoli, 1013: sorgon per tutto agili
capo le agita il vel candido. pascoli, 209: son n. ite [
un pezzo dell'aglio da mangiare. pascoli, 1029: per san zuanne chi non
le agnelle perché non avevano da mangiare. pascoli, 685: e ne'lor chiusi
quale sotto agnina pelle era occultata. pascoli, 998: cala il cappuccio, stringe
contro ai pipistrelli che gli annoiano. pascoli, 1029: nell'acquastrino prendi le
brache e le maniche del giubbone. pascoli, 62: il bimbo dorme sopra
foglia aghiforme (delle conifere). pascoli, 393: e rossi e gialli spuntano
ch'ei vedeasi giunto mendico alla sepoltura. pascoli, 27: e sempre a gli
e che anzi ne riparano le forze. pascoli, 221: la neve nascondea tutti
staccarsi dalla sposa per tanto tempo. pascoli, 729: « via di costì!
in cagnesco con un riso agro. pascoli, 1051: sull'imbrunire chiavi e chiavistelli
delle sacre primavere degl'itali antichi. pascoli, 1317: tutto l'agro nostro
e agucchiava, zitta e fiera. pascoli, 11: forse un corredo cuciono,
mia! il cuore diventava piccino. pascoli, 73: e la stella che vede
gettàndomi bracciate e bracciate di fieno. pascoli, 194: pieno / il grano
il cielo e la terra. pascoli, 1030: i lunghi pioppi scoton le
/ su l'alte selve intatte? pascoli, 141: e io direi del sonno
e vola / da chi prenderlo tenta. pascoli, 331: forse veniva tra
la guerra, o desii torbidi. pascoli, 13: paranzelle in alto mare /
in fretta dal notturno / adria. pascoli, 672: alla dormente nave,
colori e dai tepori della primavera. pascoli, 207: e vennero le morte undicimila
rose / del volto l'ostro vago. pascoli, 1050: la luna estiva,
agone: evviva! vittoria! pascoli, 680: ma s'io ritrovi ciò
: voce dotta introdotta in letteratura dal pascoli. alalazo, sm. letter.
, / un'alata figura d'angelella. pascoli, 167: tu che nascesti dio
/ amabil sire è il cigno. pascoli, 739: e qualche alato, ch'
o indomito destrier de gl'inni alato! pascoli, 76: molte calcole sonare
luna, della neve). pascoli, 85: dov'era la luna?
ed è assai dolce in sapore. pascoli, 835: beviam la gioia dell'albana
sf. bot. biancospino. pascoli, 195: un orto / rosso,
bot. albatro, corbezzolo. pascoli, 25: o vecchio bosco pieno d'
mortine, albatro [ecc.]. pascoli, 501: stasera / vuol l'
più oscuro affogherebbe il più chiaro? pascoli, 1047: fumeranno grigi, /
, gli alberi antichi / pareano. pascoli, 303: mettea, chi fiori
di barche, di pari altezza. pascoli, 677: ei dalla scassa l'
stor. l'antenna del carroccio. pascoli, 1005: uomini in tanto drizzano l'
le messe dei susini ed albicocchi. pascoli, 89: il sole così chiaro
fichi senza fine, albi massimamente. pascoli, 44: e dice la rosa alba
: alba gattice. pascoli, 171: la gran reggia doventa una
.. detto altresì gazza marina. pascoli, 865: volava andrée, di
barba proporzionalmente, come la capra. pascoli, 638: vedevam laggiù / correre
dall'acqua alcuno di quei pesciolini. pascoli, 261: esce dal tetto / alcuno
suo orgoglio, pacifico si lascerà navigare. pascoli, 847: lontana splende la
col segno di a). pascoli, 33: nel cielo, oceano profondo
valle, / guarda con muto orror. pascoli, 26: qui pontò i
s'addorme al fin l'uman dolore. pascoli, 410: così staccavi la dolce
navigazione negli stretti fossi del padule. pascoli, 717: ed ella errò tra l'
del mèle futuro in cor s'allegrano. pascoli, 82: aliavano prima dell'alba
più dolce e più serena vaghezza. pascoli, 827: il cuor t'alia nel
del messico dalla banda della martinica. pascoli, 1120: tutte le nubi erranti per
l'erba e allegrano i fiori. pascoli, 1230: tacea senz'alitare / il
o alivolo corridore, la biada. pascoli, 877: aurighi d'alivola slitta,
a venezia la repubblica italiana. pascoli, 385: con le tue mani blande
eventualmente vi sia penetrata). pascoli, 656: l'alleggio della stiva apri
serve del procedimento allegorico. pascoli, ii-11: da altri fu usata [
il grano infradicia e si alletta. pascoli, 366: e visse [il grano
allignano la vera gentilezza e la pietà. pascoli, 311: pensava: - il
s'introduce in sì felice accordo. pascoli, 1035: par di sentire l'allodétta
alto, al caldo, nell'azzurro! pascoli, 459: tu piangi il tuo
più di mille anni era partito. pascoli, 737: ed egli tacque, ed
avrei tosto aderito alla sua convinzione. pascoli, 16: allora...
turchi e abitato solamente dai venti. pascoli, 22: udia tra i fieni
chiaro le magnolie e gli allori. pascoli, 222: e su la conca ella
al sol che il pelaghetto alluma. pascoli, 1066: tempesta in terra, in
quanto è quella che vede noi. pascoli, 68: grandi occhi...
ad ogn'istante vite / come scintille. pascoli, 987: l'almo / odor
, alle belle campagne umbre, ai pascoli che l'almo fiume lambisce nel suo percorso
.. andare vaganti gli sembra. pascoli, 403: più che mezza la luna
selve / ombrata, or verde a'pascoli odorosi / svolgesi aprica. manzoni, 73
un pastore per zelo di custodia. pascoli, 484: l'erme vette /
nenie che sanno di preghiera. pascoli, 321: andava all'alpe, dove
di stelle alpine ancora acerbe dei pascoli lontani dove son soliti alpeggiare.
cime o dentro la montagna viva di pascoli e di ruscelli. idem, 30-151:
selvose che il tempo ha rese folte. pascoli, 93: e il tetto
si ponevano la cappa al viso. pascoli, 1000: e poi scescero [le
di comignoli di tutte le foggie. pascoli, 81: una fanciulla cuce ed accompagna
in luogo suo un idolo vile. pascoli, 509: carro, tu sei l'
come in fondo a un lago. pascoli, 97: presso il rudere un pezzente
nudi e tristi, umidi di pioggia. pascoli, 429: e la tua moglie
cetera / tonda alterna del petto. pascoli, 626: io cieco vo lungo
/ suon de le mie preghiere. pascoli, 361: s'udian, mutata alfin
questo salire e scendere di mandre agli alti pascoli: in questa solenne e giornaliera emigrazione
poste nella sua mente altissime radici. pascoli, 13: paranzelle in alto mare /
; che ha cime frondose. pascoli, 683: lunghi pini e quercie /
in alto, al petto. pascoli, 684: ecco che uscì con alla
ecc.), vale alcuno. pascoli, 162: tuo padre il grano /
/ cataste aduna di virgulti e tronchi. pascoli, 45: arano: a
comprese molte uscite d'altro ramo. pascoli, 49: sulla soglia, tra
una all'altra regione del cielo. pascoli, 318: allor s'aprì la prima
, eran trecento, eran mille. pascoli, 98: sorge e beve alle due
: e intanto lui attendeva a altro. pascoli, 57: altro il savio potrebbe
dolce aver che il tuo pensiero? pascoli, 688: il mio sogno non era
là la tolleranza, altrove la clemenza. pascoli, 209: c'è qualcosa di
/ ne la diva armonia sommergerà. pascoli, 33: sali pensoso la romita altura
chi voglia farla finita colla vita. pascoli, 390: l'uomo non vola
alzino / colme le tazze al vóto. pascoli, 359: di questi rami
il sereno, si mise in cammino. pascoli, 29: s'alza a
amba, per ordinarvi la rivoluzione. pascoli, 881: la luna / risplende su
per molte ambagi avvolto / mostrami. pascoli, 1175: per le volte e
ridestò sotto l'impulso di quel rintocco. pascoli, 404: « dov'è?
sm. letter. leone. pascoli, 882: dall'irta zeriba, dal
suo, mentre vive nell'aria? pascoli, 157: contentatevi del poco..
l'aura ambrosia che dal dio vola. pascoli, 635: disparve nell'ambrosia notte
sia che la volgar chelidonia minore. pascoli, 141: e nuova tu saresti anche
che s'imbiancano col fuoco. pascoli, 76: ma non sia raso
, posando / nel placido porto. pascoli, 678: ammainò la vela, /
giovine, che l'ammaliava co'suoi. pascoli, ii- 447: qua e
abbarcare, ammucchiare i covoni. pascoli, 482: a suo tempo si sega
non ne presero che il falso. pascoli, 36: non ammirare, se
non si pò separare dal marito. pascoli, ii-447: il gigante « che con
di lagrime gli ammolliva il cuore. pascoli, 659: sì, la vecchiaia gli
a dentro che non mostrasse mirare. pascoli, 362: or sui piccini udiva
tutto quel che potè trovare. pascoli, 679: foglie cadute, che
è tarlato, crèpo, ammuffito. pascoli, 156: sì, che anche una
. tr. toccare col muso. pascoli, 548: mio padre palpeggiò la sua
inescò i due poderosi ami da tinche. pascoli, 665: il lungo filo tratto
e citiso e sisimbro e fiordaliso. pascoli, 429: non odora, l'aia
perder la testa per un uomo! pascoli, 622: il mio non sembra /
(cfr. reseda). pascoli, 159: i semi / coglieva d'
, coll'arsi, e l'anacrusi. pascoli, i-731: nell'alcaica.
anapestici, coriambici [ecc.]. pascoli, i-731: nell'alcaica..
leggeva come un prete all'altare. pascoli, 863: ora, non anche s'
anco lui far ballare il mento. pascoli, 213: e gettava alle bestie
gli posso parlare di voi tutti. pascoli, 2: questa è la parola che
il bue non ancor esce alla fatica. pascoli, 35: il ciel non era
che il fabbro batta l'ancude. pascoli, 1017: ferro che va con
morte: / speranza e coraggio. pascoli, 987: il rombo degli sciami /
era andante senza stintignare il centesimo. pascoli, 477: e mescè piano / piano
detta anche vespa dei fiori. pascoli, 75: il tuo lene / respiro
interno dei colli e principalmente ne'pascoli asciutti, dove appro fonda
/ di tripoli in alto il castello. pascoli, 472: c'è una voce
il petto, e i fianchi scote. pascoli, 863: su l'anelare
lombrico e la sanguisuga). pascoli, 793: con un suo vomere,
per andare a vedere i fuochi. pascoli, 235: siepe del mio campetto,
tutta di molle fulgor la irradiano. pascoli, 27: la bimba dalle lunghe anella
anelo / udendo le si fea. pascoli, 210: s'inalza [l'aquilone
pozzi, 116: sento spuntare / sui pascoli, dove / la neve si è
e citiso e sisimbro e fiordaliso. pascoli, 741: crespo aneto...
a lento foco anfora d'oro. pascoli, 1322: grandi / anfore ansate da
si pensa assunto in cielo. pascoli, 20: sonavano a festa, come
mondo tenebroso le ore della luce. pascoli, 168: e gli aratori l'angelus
maggiormente adiutato da tutti quelli angelini. pascoli, 20: sonavano a festa,
cavallo per lasciar sfogare il mal tempo. pascoli, 1289: antìclo morìa ne l'
: guardare di sfuggita. pascoli, 279: u bimbo perdonato ha roca
, i flammei / occhi sbarra. pascoli, 931: e le ninfe divine,
. raro. mettere il frutto. pascoli, 323: uguanno è annata, se
e dei taglierini al brodo di anitre. pascoli, 21: presso gli stagni lustreggianti
pareva tutto il ritratto delle cattive annate. pascoli, 323: uguanno è annata
e ne fumavan l'erbe intorno intorno. pascoli, 855: ben grande è la
condizioni alla patria per la propria annessione. pascoli, i-381: [carducci] aveva
o a occhio è agevole annestare. pascoli, 423: annestati i peri,
sentimento di un mio intiero annullarmi. pascoli, 924: e il dolce canto
solide anse d'un'olla di bronzo. pascoli, 695: l'orecchiuto tripode di
, / toglieasi in man la lira. pascoli, 205: o morto giovinetto,
prima. 2. figur. pascoli, 85: lucciole vanno per i solchi
agg. provvisto di anse. pascoli, 705: nel tempio solitario appese /
strada. 2. figur. pascoli, 425: italia! italia! udivi
di un mobile). pascoli, 539: un tuon sgretola l'aria
capra / scoccava iridi e lampi. pascoli, 795: gli occhi a me la
, più antico della luna. pascoli, 627: uomini vetusti, antelunari.
i rimedi e le preparazioni antimoniali. pascoli, i-420: voleva provvedere anche alla salute
antologia. serra, i-4: il pascoli, anche quando fa un'antologia,
l'opra anzi il chiarir dell'alba. pascoli, 984: e sorse il lume
del percosso rame ronzando si raccolgono. pascoli, 175: e l'ape uscìa dal
la nota / sulla pagina aperta. pascoli, 245: sopra il leggio di quercia
la felce e il cardo irsuto. pascoli, 803: al lido navi nere /
l'apoteosi del laido e del brutto. pascoli, i-435: o cittadini di pietrasanta
: era il silenzio della paura. pascoli, 48: alla finestra appare / curioso
in qualche modo dall'uso volgare. pascoli, i-787: sentì il bisogno di
lui; sembrava stanca e commossa. pascoli, 492: una cripta di morti astri
me, perché incominciava a appassire. pascoli, 566: è finita qui la rossa
avvizziva e poi faceva delle grinze. pascoli, 118: poi l'uno appassì,
si è di mutargli l'aggine o pascoli nei disopra indicati tempi, di legare
parta e corra subito all'appello. pascoli, 29: un vegliardo austero mormora /
appena un terzo dell'intera popolazione. pascoli, 276: appena appena tra la
di nascosto; di soppiatto. pascoli, 204: un grillo ora trillava,
paese, a piè dell'appennino. pascoli, 353: appiedi, o rosa,
appiètto: finire completamente qualcosa. pascoli, 326: va colle sue genti alle
, siede, con l'ali piegate. pascoli, 671: prati molli di viola
che non s'è fatto apposta. pascoli, 372: se ho fatto male,
.. volli provare a sbucciarle. pascoli, ii-129: irosi contro dio sono
fra me dicendo [ecc.]. pascoli, 429: la notte,
: le unghie appuntandosi si aoncinarono. pascoli, 1032: una spiga porta che s'
e un rauco grido a te mettea. pascoli, 327: i fior di margherita
che aprivan lieti all'apparir del sole. pascoli, 194: è in fior lo
compendiava un'epoca che spegnevasi consunta. pascoli, 363: mieteremo sull'aprir del
, 1-1-458: ecco, tra i nostri pascoli discesi / fier apri,
cantico / sacro a la patria. pascoli, 796: l'aquila è in alto
ed aquile di roma / cadean. pascoli, 912: coorti, legioni / passavano
, / come un leon ruggiva. pascoli, 50: che mai diceva il querulo
questa pubblica testimonianza del nostro gradimento. pascoli, 209: un'aria celestina / che
mantenere rapporti diplomatici con popoli stranieri. pascoli, 751: giungemmo: è il fine
di oliveti, d'aranceti, e di pascoli dove biancheggiano armenti. d'annunzio,
rompere il terreno, lasciando zolle grosse. pascoli, 45: al campo,
con lungo sermone di lieve materia. pascoli, 100: scrive...
pungolo vibra in su i mugghianti. pascoli, 173: non s'udia per
e i ginocchi rotti dalle cadute. pascoli, 173: le zolle / sbriciò l'
. poet. penna per scrivere. pascoli, 100: scrive... (
, e l'araucaria del cunningham. pascoli, 1154: un vecchio alto e
che vi possono scovare bene e sussistere. pascoli, 799: la mischia avvenne tra
le stelle arboree e le spugne ramose. pascoli, 678: l'alto cervo /
/ non custodìan tesoro / parche diffìcili. pascoli, 30: come un'arca
non poteva rispon dere. pascoli, 1020: egli dorme in una cattedrale
... due volte per settimana. pascoli, 1005: carro, tu sei
uno o all'altro; gridare che il pascoli è semplicemente un manierista, e anche
-per simil. e al figur. pascoli, 31: s'incurva in una luminosa
pender, ghirlanda albana, deve. pascoli, 913: roma era vinta; eppure
ghiri, archetti per gli uccelli. pascoli, 222: hanno gli archetti / per
essere più durabili che di rame. pascoli, 1036: e sul lavello un arcipresso
volgari di toscana e romagna: rinnovata dal pascoli e d'annunzio ».
dal suo / arco marmoreo di palagi. pascoli, 68: grandi occhi, sotto
questo nostro ciel si curva intorno. pascoli, 87: un vel di pioggia vela
come fanno le ruote dei pozzi. pascoli, 101: siedon fanciulle ad arcolai
orsina) e arctostaphylos alpina, suffrutice di pascoli d'alta montagna, con sacche nero-azzurro
sua casa e rapito i suoi beni. pascoli, 644: gli nereggiava di grande
minori son tinte del suo colore. pascoli, 600: i quattro peri che piantai
regioni temperate e fredde: comuni nei pascoli alpini arenaria grandiflora, arenaria biflora,
la torre in cima / la campana. pascoli, 1008: serpeggia il rovo dove
in lago o trepide tra i fior. pascoli, 253: tra il verde luccica
.. si udiva una nota trionfante. pascoli, 7: non udite in
le colline tue d'argilla meste! pascoli, 384: pian piano appoggio sopra due
gel che si fende il suono arguto. pascoli, 62: onde la penna
come l'àrido suolo la pioggia. pascoli, 13: un piano deserto, infinito
il cuore arido come il legno. pascoli, 877: parevano un arido volo
d'essersi rivolto al suo giudice. pascoli, 998: e quali son manenti,
, balestra, ecc.). pascoli, 1081: armi da getto: trabucchi
il verno a vii condusse / riede. pascoli, 265: e dunque l'armi
arme, si manifestano con le grida. pascoli, 1227: passavano colle bandiere in
la notte son d'un tenore. pascoli, 307: avevi i piedi ignudi su
l'armentario affricano e tetto e casa. pascoli, 795: mandre e greggie solitarie
'l pastore, avvertirà di pascer buoni pascoli. d. bartoli, 9-29-1-10: vide
al mormorio de'fonti / sovra i pascoli suoi danza l'armento. marchetti,
fiorenti / al fresco olmo marita. pascoli, 878: un impero / che armenti
armipotente / isbigottisce la povera gente. pascoli, 1204: o iulia augusta armipotente
(arnica montana), frequente nei pascoli assolati di montagna (detta betonica di
sf. focolare del camino. pascoli, 384: io sull'aròla pongo,
l'aura con un'arpa argiva. pascoli, 866: grave sonò l'inno /
nei cuori. -figur. pascoli, 47: i fili di metallo a
... e sparire nel buio. pascoli, 565: è un muletto per
suoi seguaci, perché s'arrestassero. pascoli, 61: c'è per vie lontane
la via, sfinito ed immoto. pascoli, 256: era giunto: urlava:
su da'petti de l'allegra compagnia. pascoli, 374: di tanto in tanto
tanto, ch'i'sono arrochito. pascoli, 238: ecco che intese / un
le trepide / fibre, m'arrosso. pascoli, 1251: arrossa il pomo in
arrotati. -per simil. pascoli, 184: trae [il vitello]
fronte come un bel angelino addormentato. pascoli, 199: nella calma lucida e profonda
arrugginisce, e li bachi ammazza. pascoli, 843: nei mesti giorni,
, o aliti arsenicali, molto metallo. pascoli, i-420: voleva provvedere anche alla
serra, i-ii: il verso [di pascoli] è sentito come un accordo di
di capra attorcigliata alla vita, pascoli, 361: fioria la zucca, arsivano
. sapere (varsìccio: mandare odore di pascoli, 213: le castagne belle / e
. di idrogeno. pascoli, 329: ai monti sparsi d'un
, almeno, non giova anticarlo. pascoli, 381: s'inabissa a piombo,
la via che conduce alla salvazione! pascoli, 916: seguii per l'erte e
vino). - anche sost. pascoli, 230: e venne il vino arzillo
/ ascendevano al grembo di maria. pascoli, 247: egli piangeva; e,
canto e prece d'inni ascende. pascoli, 33: nel cielo, oceano
levargli la scorza e a digrossarlo. pascoli, 649: della nera scorza / spogliava
e quando il tempo era piucché asciutto. pascoli, 311: e non s'era
luogo reale dove puoi essere ascoltato ». pascoli, 205: tum, tum
e uomini di qualunque genere si sieno. pascoli, 1039: uomini schiavi ha questa
l'asfodillo / sugge, aliando. pascoli, 1230: gli asfòdeli le rosse /
vagano le ombre dei trapassati. pascoli, 713: vide lì, tra gli
allargare le narici per aspirarlo voluttuosamente. pascoli, 59: io prendo un po'di
trovare un nuovo congegno per l'aspo. pascoli, 237: ella tra sé romita
piccoli alle asprezze future della vita. pascoli, 754: sommessamente parlano [le
su la còte aspra de l'arte? pascoli, 372: secche, bell'
molto aspra e noiosa a'buoi. pascoli, 321: il cielo echeggiava di cicale
disavventura di mille altri non eccellenti. pascoli, 181: il fischio / del nembo
, sf. aridità, arsura. pascoli, 215: qui, posto al sole
erba secca, bruciata dal sole. pascoli, 411: era un giorno asciutto,
segue / odio al dolor compagno. pascoli, 282: filare! assai mi ci
pensier tumulti e il van desio. pascoli, 798: oh! no; quieto
intraprendenti e quelli che li assecondano. pascoli, 272: fuor che di festa,
preghiere e d'aspettanza / levossi intorno. pascoli, 236: e tu pur,
assenti bastano per costituire una servitù. pascoli, 753: nell'epiro aspra e
gli assentì la dama / donnescamente. pascoli, 281: assentiano al detto / gli
grani di uno di essi sali. pascoli, 195: un torvo strillo di poiana
quella dolcezza di che son tanto assetato. pascoli, 4: gli occhi, assetati
il tarlo / mi trafora il cervello. pascoli, 113: quale assiduo sciacquìo /
che non dà tregua). pascoli, 485: la terra fuggiva in una
si metteva a cantare nel bosco lontano. pascoli,
/ e sopra n'assuonavan le faretre. pascoli, 75: il tuo lene /
nella mano, distratta o meditabonda. pascoli, 215: venne aprile, e io
l'aste cedevoli, e le maglie. pascoli, 229: ascoltava quel gorgoglio blando
ricurve a l'un de'lati. pascoli, 851: l'imagine astata / di
e la forte / etruria crebbe. pascoli, 1002: fermo sul suo pungetto,
/ e adattar di frassino bastoni. pascoli, 481: [al vangatore] la
i folgori a voi tender su'nembi. pascoli, 1017: re enzio combattè,
, e astretti a forme tutelari. pascoli, 1039: vi sono uomini astretti /
si trovano veramente sul medesimo astro! pascoli, 922: nel cielo apparso / già
molto l'imponenza di quell'aspetto. pascoli, 671: e spalmaste la pece
ascolta immobile la dolce musica lontana. pascoli, 72: tu, cielo, dall'
ineffabili che provo in queste reminiscenze. pascoli, 344: terra... /
scalpitavano impazienti nell'atrio del palazzo. pascoli, 429: tu non sei ricco
(della famiglia sfingidi). pascoli, 486: come le sfingi, fosche
, non da notturne sentinelle guardato. pascoli, 387: porranno quel dì su
attentò di amareggiare quella schietta gioia. pascoli, 318: il cuore trema: senti
la posizione di attenti). pascoli, 838: sonò l'attenti già per
che il cervello m'andava attorno. pascoli, 1128: vanno attorno i lupi /
, si aiutano a tenerla indietro. pascoli, 1046: tu che nel battifredo del
solco attrito / canta il villano. pascoli, 424: si bruniva attrito / lo
; di buon augurio. pascoli, 1187: era lontana l'augurale aurora
regno segna in terra e in mare. pascoli, 919: chi con la verga
rossi maggi, di calde aulenti sere. pascoli, 52: l'aulente fieno sul
di flauto, di tibia. pascoli, 748: gli auleti con le lunghe
di flauto, di tibia. pascoli, 710: poi voci / alte destò
lungo, lontano, piangevole, stanco. pascoli, 92: sfiora i bossi,
/ le leggerissim'ale di farfalla. pascoli, 91: a un po'd'auretta
auree ginestre si paravano i colli. pascoli, 60: pace, o pampinea vite
/ la disciplina dell'ardito auriga. pascoli, 645: voto era il carro
di serpente i piè nel carro ascose. pascoli, 468: nella cava ombra del
/ malinconico infiora i glauchi cieli. pascoli, 873: palpita in alto un'aurora
austera bellezza dei bei luoghi alpini. pascoli, 25: aprìa le imposte il maggiordomo
inverno mi rende feroce e cattivo. pascoli, 209: le siepi erano brulle,
loro che venissero avanti con lui. pascoli, 246: io lo sento,
o sauro destrier de la canzone! pascoli, 257: avanti! si va piano
, oramai, di passare avanti tutto. pascoli, 189: vengono all'aia
due o tre righe di conclusione. pascoli, 95: vino che rosso avanti
e di cui molto avanza loro. pascoli, 33: nel cuor dove ogni vision
mezzo pane avanzato sopra la tavola. pascoli, 114: i solchi ho nel cuore
alla madonna gli avanzi del peccato! pascoli, 212: io voglio / l'ultime
e dal granone, massime avariato. pascoli, i-559: non saranno rifiutati, come
le carte / te persegue il trovadore. pascoli, 167: tu che nascesti dio
recitare la preghiera dell'avemaria. pascoli, 64: ti prese tra i due
. grani della corona del rosario. pascoli, 207: e vennero le morte undicimila
siepi, e certe sono dimestiche. pascoli, 286: qualche lagrima sgocciola dai
cimiteri son le pietre de gli avelli. pascoli, 104: il suol rintrona,
lei che amasti ed ami ancor. pascoli, 371: i vermi chiusi ne'ben
e si pentono dei loro peccati. pascoli, 71: ella prega: un lungo
fischi della stazione di porta, genova. pascoli, 127: al sospiro dell'
de l'aure e tacque il murmurc. pascoli, 422: ti si fanno incontro
si fanno incontro / tutte, dai fiorei pascoli e dai bugni, / tapi con
/ io suo vicario avrò l'artiglieria. pascoli, 328: un po'di tela
parte migliore / di questa nostra? pascoli, 1215: dell'avemo evocando /
avido e famelico di sensazioni piacevoli. pascoli, 210: s'inalza [l'
: roma / più non trionfa. pascoli, 84: tu nella torre avita,
scuri i sacri tuoi silenzi, apennino. pascoli, 387: sembrano parole / sepolte
tacer d'un color non è contento. pascoli, 501: stasera / vuol
e per tutto fa bel vedere. pascoli, 272: e fa con te valletti
sm. bot. maggiociondolo. pascoli, 317: non guardò nell'orto /
nubi la grave ombra s'avvalla. pascoli, 1217: intanto nebbiosa ombra s'
sfiorato il viso con un bacio. pascoli, i-62: ora il sole dirimpetto,
si dispone a provvidenze deh'avvenire. pascoli, 918: con l'eco, in
almen dannosissime a chi le avventa. pascoli, 380: e s'alza ancora ed
glicine], li avventò sul pavimento. pascoli, 246: e poi li volge
fuoco ed urla alte e terrore. pascoli, 853: ché se uno squillo si
ritemprò nella realtà della vita popolare. pascoli, 302: il fanciulletto dorè / col
canta al tempo de l'avvento. pascoli, 343: era il dì del signore
aver chiuso occhio tutta la notte. pascoli, 783: non quando m'avviai trepido
avvicinare, per fermarsi vicino a me. pascoli, 38: la campana, /
tr. sciacquare col vino. pascoli, 477: il babbo mise un gran
o da libellula come ha lei'. pascoli, 519: tra i massi s'
bambini che incominciano a camminare. pascoli, 14: non vedi ch'ho in
begli spirti il vostro amabil globo. pascoli, 34: più bello il bacio che
avvolgimenti un bosco / romito opaco. pascoli, 421: brilla nei tardi avvolgimenti
in olimpia, non avea ove sedere. pascoli, i-643: oh! i ginnasi
picchiandosi e mordendosi come i cani. pascoli, 665: e vidi i pesci nella
che nessuno aveva pensato a rimuovere. pascoli, 916: tu lo vedesti il
, e daghe, accétte e costolieri. pascoli, 448: un'azza è
(di forbici, tenaglie). pascoli, 480: tutti i ferri, /
di forbici, di tenaglie). pascoli, 265: altri potava. si sentian
senz'osso, e delle candide lattate. pascoli, 957: oh! non voglio
enfiato, cioè non tenersi buono. pascoli, 386: ecco / l'azimo antico
muli e a vedersi sempre obbedito. pascoli, 8: un'altra voce tu,
che è forse la cicatrice del foro. pascoli, i-32: egli non sa se
bacche, coi suoi ciuffetti ondeggianti. pascoli, 88: lungo la strada vedi su
] ci abbandoniamo fra amici intimi. pascoli, 722: al bosco fuggivano le
, che fossono alla sua bandiera. pascoli, 1528: non ho / paglia
nella commedia latina). pascoli, i-996: i piedi del genere sescuplo
cangiato in farfalla esce dal bozzolo. pascoli, 1241: ed e'muggire alla campagna
-nuvola bianca, t'apri. pascoli, 1221: la luna bacia 11
chiavi / sta parato un castellano. pascoli, 1394: qua e là traboccavano
sm. stor. bacinetto. pascoli, 1064: è quella mano usa alla
a bacino: a bacìo. pascoli, 214: e mi ricordo ch'ero
gote un par di baci sonori. pascoli, 5: e ora, io tremo
e all'occhio del nostro sole. pascoli, 411: il tempo era da
toscana diventa una bottega da pizzicagnolo. pascoli, i-71: la sua fanciullezza appassì
stà per ascéndere ai culmini della trasfigurazione. pascoli, 272: egli pota,
mia bella a noi dolce rimeni. pascoli, 250: ed egli stava, irresoluto
la vostra retorica; la sorella del pascoli, quella che gli badava alla casa e
tra il salutarli e non badarli. pascoli, 701: io badai le pecore
di manfredi), presso pietrasanta. pascoli, 81: una campana parla della
magione parea la badìa a spazzavento. pascoli, 315: casa mia! -pensò rigo
buon appetito, addio pancia badiale! pascoli, 53: o vano sogno! quando
ancora, ne fece un mucchio. pascoli, 273: e poi fece il marrello
argenteo della neve caduta nel giardino. pascoli, 646: e divampò la casa
gli corrono innanzi, impressa vede. pascoli, 7: o mio luigi, o
fortune) non vengono mai sole. pascoli, 151: piove sul bagnato: lagrime
di lucca, st'altr'anno. pascoli, 196: ero all'ardenza, sopra
, o seni, delle nazioni straniere. pascoli, 113: getta l'ancora,
quel pezzetto di vigna sullo stradone. pascoli, 990: ma improvvisa ecco nitrì
, un garibaldino passato a destra. pascoli, 907: e questi posa sopra te
ammonii alla prudenza con molta prudenza. pascoli, 956: chiara la sera, l'
nero coperto di pagliuole d'argento. pascoli, 1128: nella foresta murmuri notturni
un baleno in una notte tenebrosa. pascoli, 202: l'aria soffiava luce di
trascorse come baleni nelle sue braccia. pascoli, 35: quel mio sogno al raggio
, sii felice, o t'ammazzo. pascoli, 1004: scagliano frecce con le
po'di cenci che avevano addosso. pascoli, 1217: gli uomini insieme urtansi
quella balestriera come parea che ammiccasse! pascoli, 1520: il piombo afforza i
e balestrucci eran per l'aria. pascoli, 154: e quei balestrucci che strisciano
mi dava un senso d'avvilimento. pascoli, 311: giace la quercia che
che si applicava a diverse funzioni. pascoli, 518: a'piedi del vecchio maniero
chiamate ballerine, dai latini motacillas. pascoli, 170: ma i tordi ancor
pavimento di gusci di ballotte biasciate. pascoli, 218: o mamma, che il
dei bambini non mi toccavano punto. pascoli, 211: oh! te felice che
un breve tempo avrebbe tentato l'operazione. pascoli, 709: il corpo amato ella
, e al nume sanguinò la pelle. pascoli, 1183: ché tutte / l'
2. altana; loggiato coperto. pascoli, 1000: cercano il re. vanno
chiarori del crepuscolo e della luna. pascoli, 25: te sovente, o tra
dirlo anche ridendo, traversammo il vicentino. pascoli, 256: anzi, calava
chiamano balzi perché son balze piccole. pascoli, 100: la sementa nera / d'
barba bianca del mio vecchio artista. pascoli, 68: ed ora, sospeso il
rivestirla, a pettinarla e variamente ornarla. pascoli, 72: anche un uomo
che banchettarono cogli occhi sul rogo. pascoli, 1392: tutto quel giorno così per
, perché lieto non mi sentivo. pascoli, 34: splendano d'aurea luce i
presa di tabacco a padron 'ntoni. pascoli, 374: come è qui tutto,
navi / ci accompagnasse a troia? pascoli, 661: la nave con uno schioccar
dei capelli che pende disciolta. pascoli, 1354: la folta criniera / dal
colore infilate in un'asta di ferro. pascoli, 92: razzano i vetri;
della loro arte e del loro commune. pascoli, 779: il più di quelli
suo nome e il diritto ». pascoli, 411: le galline intorno / bandian
nel silenzio a riprendere il trono. pascoli, 982: e pregò tutti, poveri
bella mula baia! quindici onze! pascoli, 771: ei tesseva e stesseva
). letter. banditore. pascoli, 1038:... alto e
mi corse dietro come un forsennato. pascoli, 1020: [l'imperatore]
mio pensier tumulti e il van desio. pascoli, 5: e ora, io
alle baracche dei balocchi alla fiera. pascoli, 1128: nelle baracche, cui di
cima a un'amba). pascoli, 815: nell'agamè, sui morti
» diss'egli con serietà comica. pascoli, 1075': l'imperatore ha gli
, e chi le tocca son sue. pascoli, 519: nei massi le barbe
di mettere le barbe tra noi. pascoli, 363: ah! vuoi goderti il
allocchi, di barbagianni e di civette. pascoli, 1030: i barbagianni soffiano dai
: è il sultano, finalmente! pascoli, 221: l'uscio era socchiuso.
figli legittimi, per beneficare i bastardi? pascoli, 293: siedono a lungo
-gridò egli fuggendo fuori della stanza. pascoli, 213: ora un giorno che
bastare a diecimila degli uomini moderni. pascoli, 43: deh! gola d'oro
affare; abbiamo perso una gran battaglia. pascoli, 659: i popoli felici erano
penetrò quasi la battaglia dei russi. pascoli, 1062: e il figlio dello
/ anche si drizza a battagliar messina. pascoli, 1356: ecco che ad ilio
ordine di avanzarsi contro porta pia. pascoli, 1279: e così vedemmo in testa
i fili di trama serrandoli. pascoli, 228: il telaio sonò tra le
batteva anche e mi chiudeva in prigione. pascoli, 980: e se..
il cuore quando vidi quella casa! pascoli, 288: palpiti a volo limpidi e
sento approssimarsi il batter delle ali. pascoli, 288: palpiti a volo limpidi
meno, per ogni moggio di seme. pascoli, 367: fategli festa.
la solfa con il suo ventaglio. pascoli, 965: io, che picchiando sulla
un gioco di campane in volata. pascoli, 778: quelli che, leggendo l'
cannonieri nemici sulle batterie di peschiera. pascoli, 799: era una batteria quella
si aspettava il marito pel battesimo. pascoli, 915: anche per dante,
chi sta per farne una grossa. pascoli, 472: c'è una voce nella
con una bastia, contrapporle un forte. pascoli, 1043: alzano tutti il
/ dai battifredi della scabra imèra. pascoli, 1013: ora riflette [il
nascondergli il battito del mio cuore. pascoli, 244:... tu
a battuta di nacchere coi piedi. pascoli, 205: tum tum tum..
giunse per l'inghiarato a un peristilio. pascoli, 172: suona un nitrito tremulo
, mentre le usciva bava dalla bocca. pascoli, 162:...
del mare, dell'acqua agitata. pascoli, 319: il mare, al buio
lo dicono * pectorale salivarium '. pascoli, 89: sur una fratta (
e bazzicherai di rado per le chiese. pascoli, 14. 77: l'
, da ber, sode, bazzotte? pascoli, 1474: non pane mi manca
altro clima meno vulcanico del nostro. pascoli, 853: né tuoi figli ora
delle serene ed amabili vostre sembianze! pascoli, 49: dice, e il cor
di fare tutta la sua volontà. pascoli, i-923: ci sono due vie,
caldi raggi de l'aureo sole. pascoli, 621: beato / chi ama,
dalla beatrice di dante). pascoli, 986: ritrovai la pace. /
minaccia ai beccaccini o alle pernici. pascoli, 53: chioccola il merlo, fischia
carne comecchessia, comperata dal beccaio. pascoli, 1007: pensano i grandi:
era attorno attorno a certe polpette. pascoli, 505: come l'uccello venuto
come barconi sopra un'acqua agitata. pascoli, 1153: sul feltro suo beccheggiano due
e dall'origine dell'altro nome. pascoli, 1485: un tale in beccheria vide
che fanno gli uccelli nel becchettare. pascoli, 962: non c'era, /
battipaglia inchiodava il cadavere nella cassa. pascoli, 96: ogni ramo, ogni uccellino
becco funereo / distruggerà i rubelli. pascoli, 172: tene la pompa classica
forme / su due tibie di bécco. pascoli, 687: prendi me, ben
frutto del geranio. pascoli, 566: è finita qui la rossa
dial. verme, lombrico. pascoli, 222: povere cincie! poveri uccelletti
con tante beffe sulla sua dappocaggine. pascoli, 980: non è nel mondo /
, si mise a ridere di compassione. pascoli, 1489: chi fa del grande
. dial. piccolo baco. pascoli, 483: « io l'ho vedute
odi greggi belar, muggire armenti. pascoli, 423: si parava innanzi / poche
un agnello in mano al beccaio. pascoli, 685: ed ecco un grande tremulo
... col mistico esordio. pascoli, 1352: a te lasceranno la mischia
, né alla sua benefica destinazione. pascoli, 1173: dal belligero cavallo / dicea
e figurare van legati come salami. pascoli, 1440: se amasse me una
bruna del nuovo provveditore agli studi. pascoli, 211: meglio venirci [sotto
non ne capii il bellissimo nulla. pascoli, 1368: vibratala, avanti scagliò
occhi dei bagliori della età bella. pascoli, 28: o bel clivo fiorito cavallino
modo come si fa all'amore. pascoli, 100: scrive... (
l'altra incontra, indovina il bello. pascoli, 353: prega! pregate che
delle capre / raccoglievam le voci. pascoli, 1156: l'aria porta beli
rubato a dio, della sua beltà. pascoli, 623: piangi il morto
trascorse quasi un fremito di belve. pascoli, 152: io credo che il male
viso di un'altra bianchezza fredda. pascoli, 852: disse: -adomatevi,
quando è pericolosa debbano avisar roma. pascoli, 1326: bontà che viene d'
ipocrita, per trarre altri in inganno. pascoli, i-923: farinata a ben fare
. addio mio solo bene. pascoli, 974: un vecchio canto.
erano state portate via a vilissimo prezzo. pascoli, i-1562: nel cerchio quarto sono
i giudici gli facevano ampie largizioni di pascoli, d'armenti e di schiavi. carducci
volle creare anche l'uomo- colla. pascoli, 6: un padre, o dio
più santo tra i figli degli uomini. pascoli, 72: nella mano sua benedicente
davanti a lui nella pubblica piazza. pascoli, 6: in quel minuto avanti che
per decretare che esso non fu raggiunto. pascoli, 1367: né tra lor hanno
avrei ceduto l'educazione a lui. pascoli, 1476: l'uom per bravo che
di non più mangiare né bevere. pascoli, 801: le fiere / bevono insieme
bevo, tratto tratto, le idèe. pascoli, 32: ha tre,
dove la richiama la soverchia aridità. pascoli, 258: gente che va né
me ne inebrio come di sciampagna. pascoli, 4: o miei fratelli, che
doppio, bergamotte, mele rose. pascoli, 582: una lieve ombra d'
pastori e riparo delle greggi durante i pascoli estivi. jahier, 161:
in mezzo a una vasta pianura allagata. pascoli, 761: nel cocchio d'oro
, insegnava la dottrina ai ragazzi. pascoli, 339: andare ad ogni sagra,
, per inquietare il nemico sui fianchi. pascoli, 836: addio, sull'alba
in bersaglio a qualunque oltraggio degl'insolenti. pascoli, 1529: muoia! poc'anzi
balletti con quella maestria che potevano. pascoli, 1479: con due ruggioloni.
someggia / a vettura di calcina. pascoli, 482: ho inteso dire ch'anno
quelle dove il bestiame al tempo dei pascoli andava ad abbeverarsi. piovene, 5-118
nude le vette alpine, ammantati di pascoli naturali i larghi dorsi della regione calcare
neri dei pioppi e delle betulle. pascoli, 91:... e là
corroborare (come dicono) lo stomaco. pascoli, 1041: aveva allora, il
gabbie d'uccelli... maria pascoli raddrizza una gabbia sul suo chiodo, un
, di tanto in tanto. pascoli, 1432: abbi a tua posta.
bevitor di sangue / le terribili imprese. pascoli, 720: vide, sotto
gli occhi beati dei suoi padroni. pascoli, i486: « questo * egli
di ramarri e di altri serpenti. pascoli, 124: o cipresso, che
o sia tre milioni di lire sterline. pascoli, 1060:... un giorno
a raddolcir la vita, / salva! pascoli, ¦ 382: la terra è
mattaione, dette da'contadini biancane. pascoli, 1312: fredda, la terra:
verga, i-308: si vedevano nei pascoli lontani della canziria, sulla pendice brulla
voce confusa d'immenso alveare umano. pascoli, 65: tu dormi: intorno al
è un fievole raggio del medesimo. pascoli, 83: posa il meriggio su la
bianchi di marmi e bruni d'oliveti. pascoli, 108: e cielo e terra
facea d'alba e di luna. pascoli, 168: tu che nell'aia bianca
della gloria investì quasi improvvisamente giovanni pascoli. luce molto folgorante, e io credo
cencio e andava asciugandosi il sudore. pascoli, 4: levano bianche mani a
forme, dei fiochi biancori nell'ombra. pascoli, 89: sur una fratta
cinque cubiti, simile a biancospino. pascoli, 19: o mamma, 0
si beve in ghiaccio nell'estate. pascoli, 1399:... egli prese
le galline colla testa sotto l'ala. pascoli, 1028: « spighe segate e
banco dell'osteria, dietro i bicchieri. pascoli, 477: il babbo mise un
collegata con un manubrio). pascoli, 833: guardi chi passa nella grande
grano / alta e bella passar. pascoli, 720:... con uno
gran casone bieco è un antico feudo. pascoli, 1043:... alzano
voltava indietro per lanciargli delle occhiatacce. pascoli, 719: su sfavillìo di cunei
, portando gli strumenti sul dorso. pascoli, 103: la greggia s'avvia scampanellando
altre cose richieste dalla civiltà moderna. pascoli, 1363: la lustra manevole sferza /
gli invisìbili damaschi delle sue sedie. pascoli, 958: santo francesco discendea bel
tanto teneva secondo dioscoride il bicongio. pascoli, 411: calda era l'uva e
tien bene in mano le bilance. pascoli, 1366: quando poi furono al
di quei versi, che poi il pascoli non mandava intorno, altro che nei
omero bilanciando, / stié garibaldi. pascoli, 1366: in bilico il padre
bilanciati fra sé con iscambievole contrapeso. pascoli, 838: due vite hai dato.
ragioni, s'era sfogato a dirle. pascoli, 1358: oh! dagli dei
bilico la sua mal dissimulata sbornietta. pascoli, 1366: quando poi furono al quarto
aiutare a dire le proprie ragioni. pascoli, 463: piano, voi, con
bimbétto di cinque o sei anni. pascoli, 1510: quando sarai lontano, pensa
palpiti / l'inerme cor sentì. pascoli, 1477: l'uom per bravo che
della loro figura in bioccoli minutissimi. pascoli, 159: dalla pieve a'cipressi
e coperte per le capanne. pascoli, 421: ed ecco / brilla nei
di ima carnagione di altri paesi. pascoli, 1197: duca era allora dei taurini
campo i leggiadri fiori delle centaure? pascoli, 88: solo quel campo,
le cascava alle spalle sull'accappatoio. pascoli, 101: siedon fanciulle ad arcolai
prego,... guardate violet! pascoli, 26: vive la ninfa,
/ oltre veder con questi occhi sostenni! pascoli, 663: e il timone
vedesse e frigie e biremi. pascoli, 748: vide in mare una bireme
sole, come due birichine vagabonde. pascoli, 22: guardava il tutto un
che ci trascinò fino a cittadella. pascoli, 1026: i bovi per l'
denti da farne una melma sola. pascoli, 1529: muoia! poc'anzi
cucito alla gonnella, ad amoreggiare. pascoli, 390: uno bisbiglia; e l'
come nidi d'augelli a maggio. pascoli, 545: quelle sere, maria non
fanno dintorno a lei lieto bisbiglio. pascoli, 48: quanti quel roseo campanil
di piccoli mammiferi e uccelli. pascoli, 504: battevan la coda sul limo
e la uccise con una cannata. pascoli, 1451: parte tiravano brani di dilaniato
tessitore di panni di bigello. pascoli, 1007: pensano i grandi: «
stanno disposte parallele come nelle osterie. pascoli, 725: e tu devi..
di prenderti il suo stivale ». pascoli, 327: il bimbo in terra
blepa e l'altre sì fatte. pascoli, 756: il figlio dell * aminone
pollice nervoso / de la mano gentile. pascoli, 76: o mani d'oro
quando ne siano avviliti e bistrattati. pascoli, 1484: tal si bistratta, e
ha avuto la prima cottura. pascoli, 1320: ché brigo il vaso,
nemici davano il segno colla campanella. pascoli, 998: traete dentro, uomini,
tenda. -per estens. pascoli, 1202: salve, o città forte
l'erbe, mordevano i sassi. pascoli, 710: e la lucerna lor blandia
, il blando appressarsi d'eugenia. pascoli, 532: il suon dell'ore viene
guarnite d'oro e di rubini. pascoli, 454: su la nebbia che fuma
da buoi, guidata da un boattiere. pascoli, 1007: pensano i grandi:
timmagine di colossali calici di fiori. pascoli, 335: erano a bocca aperta,
con lo morto a bocca a bocca. pascoli, 1135: sorseggiò, arso,
più di un quartuccio di vino. pascoli, 1315: metteva or l'uno tra
, e soldati boccheggiar per le scale. pascoli, 1373: ecco che l'oscurità
dall'ombra degli asinelli, boccheggio. pascoli, 665: vide un uomo, un
bocchetta fattale in cima del collo. pascoli, 49: acqua, rimbomba;
letizia socchiusa come boccia di fiore. pascoli, 375: di fiori, c'era
caduti. -per simil. pascoli, 118: l'uno appassì, come
ancora perché non spuntasse qualche bocciòlo. pascoli, 127: ottobre dentro la vermiglia
vin dal cocchiume [ecc.]. pascoli, 229: canticchiò la fontana tutto
questo bocconcino non è per te. pascoli, 164: e tu, mentr'io
d'un che di simile al rospo. pascoli, 713: come nella
come stuzzicare un nidio di bofonchi! pascoli, 404: battean le selve: il
il freddo de le forbici strisciar. pascoli, 822: eri innocente, eri dei
brontolando e scotendo la mendica bolgetta. pascoli, 698: ed ecco che lo schiavo
tira più lungo tratto di fiamma. pascoli, 589: il bolide. -tutto
liberarsi e interamente separarsi dall'acqua. pascoli, 224: con molle / gorgoglio
del fatto, tutti gli sforzi del pascoli si risolvono, sto per dire, in
manda di guarnigione dove vuol lei *. pascoli, 1039: uomini schiavi ha questa
grembo / su l'arenoso dorso. pascoli, 165: stacciò: lo staccio,
se però se ne può avere. pascoli, 1046: si riscatti il capo
greci, sebbene in qualcosa differentemente. pascoli, 87: mentre la sua voce /
del cielo? che orrendo terremoto? pascoli, 686:... verga un
. 2. ronzare. pascoli, 422: bombisce a un tratto e
de l'ardor che la consuma. pascoli, 793: sii maledetto, lugubre
nella fecondazione delle piante incrociate. pascoli, 295: stridono i bombi intorno ai
. noi abbiamo 'confettiera '. pascoli, 1305: le fanciulle fanno i
il suo burchio in mezzo all'adriatico. pascoli, indulgente (e si riferisce
è troppo buono, semplicione. pascoli, i-458: vorremmo alzar la voce e
crudele d'una bontà quasi angelica. pascoli, 44: sarchiava lì vicino / fiore
metodo, di cui si serve il pascoli per far sue scoperte su la 'divina
dalmazia e del quarnaro). pascoli, 802: tu il giovanile gonfalon selvaggio
profondo, come tronco, irresoluto. pascoli, 37: un bricco al fuoco s'
ornato di massiccie borchie di bronzo dorato. pascoli, 948: e l'araldo pone
finta di pescare merluzzi a mezzanotte. pascoli, 1151: egli era stanco d'
badiamo! -e allungava le mani. pascoli, 1151: borei, un giorno,
raggranellare atomi novelli da far lingua. pascoli, 145: la testa alzava / dalla
nome di boreale alba i mortali. pascoli, 1227: vedi: dal vasto
viani, 13-96: la notte che il pascoli e maria vi si addormentaron padroni,
vini / l'anime a rallegrar. pascoli, 22: da'borghi sparsi le campane
pagarsi nemmen la boria del marchesato. pascoli, 1419: troverai nella casa dolore
per far bor- razzi da cucina. pascoli, 279: la nonna intanto ripetea:
verde, e il borro precipitoso. pascoli, 578: io sento gracchiare le rane
, cinquanta pezzi da venti lire. pascoli, 1031: è mezzanotte, l'ora
leggiere traccie del borzacchino di lisa. pascoli, 1241: e i rosignoli vanno
che sudar dietro al piccioletto verso! pascoli, 26: viva è la boscaglia,
vivo contenta boscaiola / povera e sola. pascoli, 1128: sono boscaioli con le
.. / le boscherecce ninfe. pascoli, 731: e nel carcere in tanto
cadente sotto il conspetto del sole. pascoli, 25: te sovente, o
bosso nel caldo meriggio d'aprile. pascoli, 87: un fresco odor dal cimitero
un poco da quell'attitudine guerriera. pascoli, 536: e nella strada che
dell'edifizi, essendo di lunghissima durata. pascoli, 792: chi là,
bene, almen fuori dei nostri ordini. pascoli, 1350: un leon di pel
, una certa specie di pietra. pascoli, 648: e venne incontro al
il bottaio sui cerchi delle botti. pascoli, 480: vogliono dire ch'hanno tutti
botte di quello della settimana scorsa. pascoli, 166: la pia madre altro pensò
acquaiolo della cucina e altre simili. pascoli, 1242: tra gli alberi ogni macero
intorno come tanti bottoncini di rosa! pascoli, 1324: sgradì giacinti, disprezzò mughetti
indivia in forma di torre gotica. pascoli, 996: quieti a basso ruminano i
le capre, perché s'hanno de'pascoli abbondanti e sani da ogni lato.
, / e al settimo fermossi. pascoli, 663: si gittò sugli omeri
cui si impasta l'argilla. pascoli, 1313: ora egli fece un breve
bachi non finisca a far bozzoli. pascoli, 360: vai dal castello al bosco
, facilmente in due lamine divisibile. pascoli, 483: io l'ho vedute,
1-334: muso ebbe da vipera. pascoli, 1365: un cane ne'monti se
spalle e gambe mie venitemi dietro! pascoli, 358: di quando in quando vengono
anziché servirsene a buscarsi il pane. pascoli, 159: allor che rosa dalle
braccini nudi e di vestiti chiari. pascoli, 1530: « è mio babbo *
le strade come scariche di mitraglia. pascoli, 1348: poi quando il fuoco fu
una striscia di nuvola sottilissima e nera. pascoli, 798: lido a cui
e sia caduto malamente a terra. pascoli, 1415: piangendo essi furono chiusi ed
altrettanti strumenti di quelle brame sfrenate. pascoli, 52: odi? ti chiama
lamentoso e iroso insieme). pascoli, 1413: cadde bramendo per terra e
di tutte le belve della terra. pascoli, 869: oh! il male!
, distèndesi di bocca in bocca. pascoli, 801: un bramito, un grugnito
lo spirito di quelle allucinazioni peccaminose. pascoli, 239: a sé videro nuovi
, colle reminiscenze, colla fantasticheria. pascoli, 34: o convitato della vita,
due viragini belle si divincolavano fieramente. pascoli, 1066: sorgono insieme i sedici
, e nericcio tutto l'arbusto. pascoli, 179: il sole (onde
e avrai cosa gratissima al gusto. pascoli, 325: entrò senza picchiare / col
una goccia né una brancatina di nulla! pascoli, 165: ne sparse [di
già sera; domani un gran passo. pascoli, 69: io mi rivedo in
di fiati tiepidi. -figur. pascoli, 658: arare il campo, non
perché non sieno brancicate e toccate. pascoli, 1318: poi dal piallaccio egli
branco delle pecore giù alla pianura. pascoli, 172: così, vedete, il
brandire ed al pericolo di spezzarsi. pascoli, 63: st! un rumore.
brani per un invito alla danza. pascoli, 1451: parte tiravano brani di
e aumentarne la capacità. pascoli, 1026: passa il biroccio tra le
faccia, o per scuotere e sollecitare. pascoli, 1473: ma tu ancora così
. di animali: molto feroce. pascoli, 1474: pure due cose fra tutte
onde si copron con la lunga treccia. pascoli, 116: mormora il fiume
per l'inverno. -figur. pascoli, 253: tra il verde luccica,
sm. tose. erica. pascoli, 172: nera tra i lecci vola
favo (delle api). pascoli, 504: nell'aride bresche anco l'
, da consumarsi in studi severi. pascoli, 75: dormi, vergine, in
parlò brevi parole e spronò via. pascoli, 244: al poeta il breve inno
che non la sostengono quattro lunghe. pascoli, i-992: sono brevi le sillabe che
oltra alla forma del presente breve. pascoli, 1037: suonano le campane del
se sapesse tutto il breviario a memoria. pascoli, 154: non fu quel prete
corte le chiome. pascoli, 778: voi potete ugualmente amare le
italiano sventoli la bandiera dei mille. pascoli, 1446: gauro, tu provi
sera si era alzata languida languida. pascoli, 92: lo vuole, a stella
è di tanta fortezza alli rei? pascoli, 1226: e noi ferisce in fronte
un bricco nero e affumicato al fuoco. pascoli, 37: un bricco al fuoco
che avvelenava ogni stilla di bene. pascoli, 496: dalla sera alla mattina,
festuche e di briciole di terra. pascoli, 522: giorno per giorno, rompi
più dei debiti e dei rimorsi. pascoli, 995: i falchi d'eristallo e
veramente dir: -ancora io fui. pascoli, 362: il grano dice: -io
che io sono costretto a darle. pascoli, 213: ora un giorno che stava
di lei con quei suoi briganti. pascoli, 1529: muoia! poc'anzi s'
battaglia che si darebbe agli austriaci. pascoli, 836: addio, sull'alba,
briglia dell'asinelio e tornarsene indietro. pascoli, 548: [mio padre] riguardò
trattenuta dagli alberi, dalle briglie, dai pascoli sodi. 5. marin.
e ai racconti di messer giovanni. pascoli, 1376: tutti spogliavano tarmi / bronzee
un fanciulletto èduca il mondo / lungo i pascoli azzurri, e il mio guardarlo,
brillò sul vermiglio di quelle fragole. pascoli, 33: fissa la morte:
d'aver conquistato i primi posti. pascoli, 33: nel cuor dove ogni
stoppie / da la brina inargentate. pascoli, 133: là noi sciacquiamo il
, intr. cadere la brina. pascoli, 447: più fondo scavano le talpe
/ si scote indolenzito la brinata. pascoli, 212: ora sfogliava le seconde
brinati, beffi, proprio una bellezza. pascoli, 1439: sono già brinati questi
scaldarsi. 2. figur. pascoli, 75: dormi, vergine, in
e non ben definibile). pascoli, 1015: tutti si son branditi dentro
spina; germoglio. pascoli, 212: e dava nel frattempo ella
se troppo si avvichiamai ma poco mi pascoli, 216: venne i'l'
per simil. la libera città. pascoli, 751: o sacro araldo, squilla
come -figur. pleta potatura. pascoli, 639: ecco ogni eroe contro un
utile e ve ne ringrazio cordialmente. pascoli, 517: il sole!..
a'fossi, femigigno ghigna ne'bronchi. pascoli, 130: vinca pervinca;
stufa di lavagna nera brontolava allegra. pascoli, 18: un murmure, un rombo
al goloso! -brontolava padron 'ntoni. pascoli, 49: sulla soglia, tra il
brontolìi corrucciati come di vespa rinchiusa. pascoli, 4: urtava, come un povero
saluto come un brontolo fu intesa. pascoli, 280: il tramontano discendea con sordi
. di colore bronzeo, abbronzato. pascoli, 1146: un uom di mare entrò
. che risuona come il bronzo. pascoli, 630: i cavalli e gli eroi
rivestita la capacità interiore del mozzo. pascoli, 49: acqua, rimbomba; dondola
guanti e calze ripiene di semola. pascoli, 429: tu non sei ricco ed
scudo, corazza) di bronzo. pascoli, 630: 1 re, le genti
. dial. campanello di bronzo. pascoli, 497: il suo muletto cadde in
dei simulacri e il marmo dei templi. pascoli, 488: il tutto si
bronzeo, che risuona cupamente. pascoli, 722: il giovinetto udì strepere trombe
a brucar serio e lento seguitò. pascoli, 183: le mucche sole / che
le barche potremo bruciarle nel focolare. pascoli, 853: né tu da tespie o
bruciar tutta la candela di notte. pascoli, 37: un bricco al fuoco
chiama e rispondi di qui all'osteria! pascoli, 22: già m'accoglieva in
non lasciarla finire di venir su. pascoli, 458: si viene, tu vedi
bruchi lucenti scintillavano fra l'erbe. pascoli, 218: ho dentro me dei
una grande estensione di terra incolta. pascoli, 40: e sopra tanta vita
, la pioggia che cade). pascoli, 92: sfiora i bossi, quasi
luci, un brusio di voci. pascoli, in: nevica: l'aria brulica
tentazioni strane le brulicavano nel cervello. pascoli, 1313: la pioggia che
incenso sembra fumar da una pipa. pascoli, 1375: ora te presso le navi
una vita affatto propria del circo. pascoli, 625: in mezzo ai pini /
la croce di ferro del campanile. pascoli, 89: come tetra la sizza che
/ chiuso il dì nella bruma orrida. pascoli, 79: al rio sottile,
, / sul grande ilio che fuma. pascoli, 217: ma quello che sempre
sotto la cenere. pascoli, 164: tu, mentr'io soffriggo
ripulire e lustrare i metalli col brunitoio. pascoli, 424: si bruniva attrito /
che lo avevano assalito la notte. pascoli, 60: pace, o pam-
il desio d'un ignoto estraneo lito. pascoli, 168: la dolce madre a
e i monti eran già bruni. pascoli, io: nessuno / può risvegliarsi,
sordo e continuo. pascoli, 962: già di lui non c'
brusca e brutale che lo guardai sorpreso. pascoli, 662: su la decimottava alba
il poggio dalla parte del fiume! pascoli, 233: tra lusco e brusco,
nemmeno tanto da cavarmi una curiosità! pascoli, 362: chiotte, contro terra
della gente che chiacchierava nella stradicciuola. pascoli, 516: or né canta né ode
. letter. fare brusio. pascoli, 24: voi solo vedevo, amici
parco de'cervi al re cristian. pascoli, 183: fiuta l'aria, fiuta
sangue che un dì le bruttò. pascoli, 1355: con le due mani
di persona travagliata che si rammarichi. pascoli, 99: nonna, or di'la
. mormorare, borbottare, brontolare. pascoli, 656: viene il verno, viene
confuso (di una folla). pascoli, 86: un bubbolìo lontano..
famiglia amarillidacee, comune nei prati, pascoli e boschi montani dell'europa centrale e
gambo, onde innalzarsi nell'aria libera. pascoli, 739: ed egli fu il
la sembrava proprio una vera donnetta. pascoli, 133: là noi sciacquiamo il candido
serba il vispo suonatore di buccina. pascoli, 1169: ed assembrava allora
lago. -per simil. pascoli, 422: e ti si fanno incontro
si fanno incontro / tutte, dai florei pascoli e dai bugni, / l'api
come avessero il diavolo in corpo. pascoli, 1030: i barbagianni soffiano dai buchi
buoi quando sono condotti alla fiera. pascoli, 21: il villano pone dalle spalle
capo mi si spezza dal dolore. pascoli, in: le ventate soffiano di schianto
serra, ii-512: il padre di pascoli,... ucciso di dietro una
/ spiran le buffe a flagellarvi tossa. pascoli, 1219: la nebbia gemica,
de coloro ch'el tenevano. pascoli, 254: dietro, delle ondanti
cogliessi bartolo / in bugìa. pascoli, 1473: deh! forestiero, di
come altri dicono, ne'bugni. pascoli, 175: quel bianco era fiori
bensì con castanum) che cresce nei pascoli di montagna. ibolla. eccetto pigliando bollire
ai due lati. perdizione. pascoli, 365: quando fu tempo, presi
del loro padre, buon'anima. pascoli, 169: tuo padre, andrea
i piedi, se cristo è buono. pascoli, 545: dolci parole dette per
pretesti per piegarsi e padroni per obbedire. pascoli, 965: e quando,
pelo e pende in color bianco. pascoli, 1273: essa gli ha messo in
dell'uomo nasce la bontà delle opere. pascoli, 1330: io dirò: 'ne'
festa / sempre e il ribaldo. pascoli, i-437: egli era un buono,
sacrosanta religione delle tradizioni dei padri. pascoli, 353: prega! pregate che
confidente cuore, / lavoravam di buono. pascoli, chi ne ha diritto.
buono! o questa vale ogni danaio! pascoli, 494: e san martino
momento per dare la buona notte. pascoli, 471: sei l'umile ancella;
, un uomo di buona fede. pascoli, 779: si appagano che milioni e
, condotto dal suo mastro di casa. pascoli, 399: e questi cauto s'
vomer, poi più stive e buri. pascoli, 996: i rossi magri
ridicola la burletta che mi faceva. pascoli, 1460: non basta fare ismascellare
istante nella fenditura di un burrone. pascoli, 134: ecco [pio castagno]