che di largo cibo / ne'presepi pasciuto, ed a lavarsi / del fiume avvezzo
... allattato col suo sangue, pasciuto colle sue viscere. allattatrice
5-26: era piuttosto pingue, ben pasciuto, con un'aria espansiva e gioviale
nascere dalle carni putrefatte d'un giovenco pasciuto per venti giorni con fogli di moro
grosse; di aspetto florido, ben pasciuto, grasso; gioviale, pacioccone;
italiana che io sono felice e ben pasciuto. carducci, 686: mi riconobbero,
lui che era così benportante, lustro e pasciuto. = adattamento del fr.
biadare), agg. fornito, pasciuto di biada (un animale da soma,
. dati, 126: questo s'era pasciuto di rose, e il suo di
, disse che quel di parrasio s'era pasciuto di rose e 'l suo di carne
, 2-769: tale un colùbro mal pasciuto e gonfio, / di tana uscito,
: non si può bussicar, tanto è pasciuto! / m'ha così cera che
guisa di questo s'era così lungamente pasciuto d'aria. magalotti, 21-144: assai
cane ch'ha ricevute mille spellicciate, pasciuto di cipolla. marino, 2-71: egli
, come quelli che aveva ucciso e pasciuto di poca preda, pigliando col ceffo questo
l'ibis insegnò il clistere, perché pasciuto dei pesci del nilo fuor che non comportava
. 6. prov. colombo pasciuto, ciliegia amara: chi è sazio
s. v.]: 4 colombo pasciuto, ciliegia amara'; a chi è
ciliegia amara'; a chi è ben pasciuto e sazio, non piace alcun cibo,
s. v.]: 4 colombo pasciuto, ciliegia amara '(chi n'
caro, 2-768: un colùbro mal pasciuto e gonfio, / di tana uscito,
, 22-122: in tana di tristi erbe pasciuto / fero colùbro il viandante aspetta,
22-125: in tana di tristi erbe pasciuto / fero colùbro il viandante aspetta,
molto orzo in riposo / alle greppie pasciuto, e nella bella / uso a
infema lacuma, / quanto più fu pasciuto. tasso, 9-29: così feroce leonessa
macedonio, 1-27: tutta notte han pasciuto / per li sereni campi / che
il popolo cristiano, il quale è pasciuto di cibo celestiale? oh ineffabile grazia!
cavai da quattro gambe infermo / tei rimando pasciuto
, 8-276: enea fu de le viscere pasciuto / del sagginato, a dio devoto
], 255: quando egli è pasciuto, spande d'ali al sole a sciugare
. era il messeri, un ben pasciuto e sodo giovinotto pizzicagnolo, corridore dilettante
per essersi insieme allevati e per aver pasciuto sempre insieme, era fra loro nata
. caro, 2-770: un colùbro mal pasciuto e gonfio, / di tana uscito
nelle dolcezze infino a gola, / ben pasciuto, servito e ringraziato, / rimase
i-361: il quale [baco], pasciuto e sazio di foglia, s'irretisce
che di largo cibo / ne'presepi pasciuto, ed a lavarsi / del fiume avvezzo
el coccodrillo, altrove feroce, quale pasciuto iace facile e trattabile, e porge
: era il messeri, un ben pasciuto e sodo giovinotto pizzicagnolo, corridore dilettante
che l'intelletto, già di vento pasciuto, il resto del cibo non fastidisca.
animale el coccodrillo, altrove feroce, quale pasciuto iace facile e trattabile, e porge
altro. manzoni, 34: questo fiacco pasciuto di scherno, / che la faccia
natura florida e feconda. -ben pasciuto, pingue (un animale).
vita mia si stacca; / un dì pasciuto di superbe fole, / or nel
averai. loredano, n-14: son già pasciuto del tuo frappare, e tanto più
mai a capo e si trovarebbe ben pasciuto di vento. de sanctis, lett.
l'odir non ha posa ne l'occhio pasciuto: / è 'n quarto frauduto qual
, 2-769: tale un colùbro mal pasciuto e gonfio, / di tana uscito,
i-155: era il messeri, un bel pasciuto e sodo giovinotto pizzicagnolo, corridore
classico. e galoppino ha qualchecosa di più pasciuto e grassoccio; sa di una complicità
ascosa, ruminando / quel ch'ha pasciuto nel giovane sole, / tien le caverne
, 5-61: era un vecchiotto ben pasciuto e cuor contento, il signor tobia;
gozzivàio2, agg. crapulone; ben pasciuto. burchiello, 49: quando
gramignato, agg. ant. nutrito, pasciuto di gramigna. bencivenni [crusca1
e di cose grosse si sarebbe meglio pasciuto che di sottili. pulci, 7-82:
grasso come una pasqua: essere ben pasciuto e in perfetta salute. pananti,
fila. e per due giorni abbiamo pasciuto le bestie con poco guaìme.
che gli prestò un cappello, e pasciuto lo sparviere, e incappellato, si
crusca]: se la giumenta avrà pasciuto erbe guazzose. niccolò da correggio, 1-339
, i-268: el coccodrillo... pasciuto iace facile e trattabile, e
; egoismo di frate e indolenza di lazzarone pasciuto: eccovi, in sostanza, gl'
., 543: perché il servo, pasciuto dilicatamente, immattisce contra il signore,
ingrassato, ben nutrito, ben pasciuto (con par tic. riferimento ad
da preda. sacchetti, 195-66: pasciuto lo sparviere e incappellato. si mise
, i-21-128: dal principio infine ad ora pasciuto in amaressa e in periglio. meo
dolcezze infino a gola, / ben pasciuto, servito e ringraziato, / rimase quivi
bonarelli, xxx5- 131: egli avea pasciuto / d'un'erba velenosa, / che
di un medico, inquartato e ben pasciuto, ha qualcosa di solido, di
infema lacuna, / quanto più fu pasciuto. filicaia, 2-2-138: dall'infima lacuna
lardacchiòtto, agg. scherz. ben pasciuto, grassottello. viani,
ser giovanni, ii-149: s'ingegnava tener pasciuto di parole il lei desiderio. firenzuola
estens.: paffuto, grasso, ben pasciuto (una persona). dolce
buti, 2-556: hanno li golosi ben pasciuto lo corpo, per fallo ben grasso
; presentarsi sano e robusto, ben pasciuto, colorito; apparire soddisfatto, appagato
sta sempre terra terra, e vien pasciuto / da quante bestie passan per la
che era così benportante, lustro e pasciuto. 7. disus. lussureggiante
maiale (specie per l'aspettograsso e ben pasciuto). carducci, ii-2-352:
pensar melanconicamente. giusti, 4-i-164: pasciuto geremia, / malinconicamente / sbadiglia in
= comp. da malie] 1 e pasciuto (v.). malpatire,
quali da'napoletani in roma era stato pasciuto. = nome d'agente da
di casa uscìa, avendo tre volte pasciuto il suo ronzino innella mangiatoia di piacevole
e di cose grosse si sarebbe meglio pasciuto che di sottili. filippo degli agazzari
, 1067: con maraviglioso disiderio era pasciuto ne le scritture sue e avealo pregato
i classici latini de'quali egli s'è pasciuto a desinare, a cena, a
, se dal principio infine ad ora pasciuto in amaressa e in periglio di guerra grande
, 4-27: ah, tonno! malcreato pasciuto, giovinastro citrullo, mollasene, allevato
non mi avete pur di due parole pasciuto, né meritava però questo il silenzio mio
el coccodrillo, altrove feroce, quale pasciuto iace facile e trattabile e porge sue
quale già tanto tempo ci hai ogni giorno pasciuto col frutto tuo,...
/ qui le sue mandre, e ben pasciuto e grasso / era il suo armento
la cura sua si è che sia pasciuto con nastarai bianco. = voce
un sollecito ortolano, / un somaro ben pasciuto, / ben tarchiato e nerboruto.
che de'roman gran tempo s'è pasciuto, / perché a forza gli dànno tal
. /... / questo fiacco pasciuto di scherno, / che la faccia
quello stampo di giacobino dell'89, ben pasciuto e nutrito, dava un'aria veramente
ingrassata. -tonificato, corroborato; pasciuto, vegeto (il corpo umano,
goduto di un'abbondante nutrizione; ben pasciuto (anche nell'espressione ben nutrito).
., 26-104: poi che di riguardar pasciuto fui, / tutto m offersi pronto
il mio corpo, di questo cibo pasciuto, non sarebbe alla mia signoria obbediente.
i filamenti lanati. alcuni credettero che pasciuto da'buoi fosse capace d'intenerire le
ebbi miglior compagnia e se fui meglio pasciuto, cominciai invece a patire nella vista
tempo). caviceo, 1-53: pasciuto de quel celeste pabulo che nettare e
4. bambino grassoccio, ben pasciuto (ed è proprio del linguaggio familiare
pancia piena: essere sazio e ben pasciuto. periodici popolari, i-489: quando
segneri, iii-1-117: se lo aveste pasciuto di pane asciutto, non avrebbe egli perduta
il bestiame... così ben pasciuto,... e quelle quadrature di
nelle dolcezze infino a gola, / ben pasciuto, servito e ringraziato, / rimase
o pascèrono; part. pass, pasciuto, ant. pasto). mordere
che le ossa delle bestie che hanno pasciuto la rob- bia si trovino chiazzate di
inferna lacuma, / quanto più fu pasciuto. lamenti storici, iii-27: voria
ma da niuna bestia domestica fu mai pasciuto. 2. ingerire alimenti per
, 7-18: per due giorni abbiamo pasciuto le bestie con poco guaime.
ebbi miglior compagnia e se fui meglio pasciuto, cominciai invece a patire nella vista.
..; colui che viene per esser pasciuto, pasce. landino, 268:
.. quello che tante volte fu pasciuto da te con una manata di grani
più d'una donna l'ha amato e pasciuto. -fare oggetto di mecenatismo.
quel segnore che ci ha creato ricomperato e pasciuto. dominici, 1-126: è senno
io riferirò le parole proprie) d'aver pasciuto gli occhi della morte del suo nimico
sterili cognizioni di cui si era sempre pasciuto lo spirito. pascoli, i-520: non
che egli pasceva come l'altro aveva pasciuto, nella finzione poetica, il gregge
classici latini de'quali egli s'è pasciuto a desinare, a cena, a colazione
di volumi... se n'era pasciuto in altri tempi, ora non li
la sua setta; et era da lui pasciuto di buona speranza. aretino, v-1-514
: mi accuso similmente colpabile di aver pasciuto di vane speranze circa il soccorso. giulio
, / pur troppo m'hai pasciuto. bandello, 1-3 (i-45):
poi non mi avete pur di due parole pasciuto. varchi, 18-1-95: non solamente
come fa il bue quando elli ha pasciuto; elli ruguma, ruguma; e meglio
/ che de'roman gran tempo s'è pasciuto, / perché a forza gli dànno
, vi-158: se ugolino si fosse fieramente pasciuto della carne de'suoi figliuoli,.
xxx-5-131: egli [il capro] avea pasciuto / d'un'erba velenosa / che
agg. ant. sazio, satollo; pasciuto. libro dei sette savi,
» v. paciulì. pasciuto (part. pass, di pascere)
cavalca, vii-207: chi fosse pasciuto e non mangiasse, s'egli non
e'se ne sta in ozio ben pasciuto. s. degli arienti, 1-187:
pasciuti. casoni, 3-7-433: tu morirai pasciuto, io viverò dopo morte glorioso.
, e non già a chi è ben pasciuto. codemo, 73: il barbiere
quello stampo di giacobino dell'89 ben pasciuto e nutrito dava un'aria veramente originale
verga, 8-354 [var.]: pasciuto, grasso, col naso e le
pavonazzi. svevo, 8-22: ben pasciuto in mezzo a tanta gente pallida e anemica
piene d'un bestiame sano e ben pasciuto. brancati, 3-203: come a
a un lupo che veda un gregge ben pasciuto, gli brillavano i denti.
simiglianti parole: non voglio essere bene pasciuto una volta, per essere sempre mai
quando egli [l'uccello marino] è pasciuto, spande d'ali al sole a
/ quando il velloso armento è ben pasciuto. -che ha appena pranzato.
volgar., 543: il servo pasciuto dilicatamente immattisce contra il signore. trissino
abbietto ministerio così di cuore, poveramente pasciuto di rimasugli. giuglaris, 4-277:
, aveva cenato meco, e, pasciuto a dovere, se n'era ito.
che uno de'migliori buoi venderecci non pasciuto, cioè non ingrassato, si vendesse
. buonafede, 2-i-327: l'ibi pasciuto di serpi. monti, 22-121: di
monti, 22-121: di tristi erbe pasciuto / fero colùbro il viandante aspetta.
colùbro il viandante aspetta. -mal pasciuto: nutrito in maniera insufficiente. -
gente ritrosa, / mal noto, mal pasciuto e mal vestito, / star a
granchi / con questo mio cavai sì mal pasciuto j ch'e lupi tutti el conoscerno
.., il terreno fiorito e pasciuto da vacche nere, quasi vellutate. cerreta
, 5-364: quel viso roseo e ben pasciuto. e. cecchi, 5-63:
ozio ', in ozio però ben pasciuto a spese dello stato, empie '
, aflitto, / d'infiniti sospir pasciuto e stanco. chiabrera, 1-ii-96:
e stanco. chiabrera, 1-ii-96: pasciuto di veneno j giù nel seno / vegghia
, ii-20-174: un ragazzo pascentesi e pasciuto di vanagloria toglie il posto ambito da
la faccia sua fu sempre di prete pasciuto di marzapane e di avemarie.
bacchetti, 18-ii-481: abbeverato d'infamie, pasciuto d'oltraggi, zimbello dell'ignoranza e
mio bambin piangendo chiese, / e pasciuto d'ardor crebbe l'ardore.
d'alcuna virtù traendo, quasi come pasciuto e caricato di fiori tornava al suo
ingannevoli (in partic. nelle espressioni pasciuto di parole, di speranza).
quella scusa prendendo, s'ingegnava tener pasciuto di parole il lei desiderio. g
giova, ma di molte bugie è pasciuto. guicciardini, 2-2-349: avendo
sua pericolosa deliberazione e d'assai speranze pasciuto e gonfio. gualdo priorato, 3-iii-116
gualdo priorato, 3-iii-116: il duca, pasciuto di speranze, e i capi principali
: l'egregio uomo, a me pasciuto di solo virgilio, propose ovidio come
ti arriva, e ti trova bello pasciuto, pronto e sazio fino alla nausea.
l'odir no n'à posa nell'occhio pasciuto. dante, pure., 26-103
., 26-103: poi che di riguardar pasciuto fui, / tutto m'offersi pronto
. 11. locuz. -farsi pasciuto di qualcosa: saziarsene, goderne appieno
str'onore non posso a mia voglia pasciuto farmi di riguardarvi. -pasciuto
prov. monosini, 339: il pasciuto non crede al digiuno. -colombo pasciuto
pasciuto non crede al digiuno. -colombo pasciuto, ciliegia amara', chi è sazio
prelibato. monosini, 279: colombo pasciuto, ciriegia amara. proverbi toscani,
. proverbi toscani, 21: colombo pasciuto, ciliegia amara [l'abbondanza ristucca
conviti vedovili. -grasso, ben pasciuto. storia dei santi barlaam e giosafatte
». passudo, v. pasciuto. passuro, agg. ant.
. passuto, v. pasciuto. pasta, sf.
e che, per esser pasteggiato e pasciuto da voi di buoni bocconi, pasce voi
, agg. ant. e letter. pasciuto, saziato. dante, par
se ebbi miglior compagnia e se fui meglio pasciuto, cominciai invece a patire nella vista
d'una donna l'ha amato e pasciuto. quasimodo, 1-52: da quanto non
più d'una donna l'ha amato e pasciuto. pavese, 7-138: mi venne
. manzoni, ii-9: questo fiacco pasciuto di scherno, / che la faccia
sparviere in su la pertica aspettando d'esser pasciuto dal suo signore, quando lo vedeva
. 2. florido, ben pasciuto (un animale). bianco da
mio fratello, sebben più giovine, era pasciuto e vestito meglio di me, cominciai
di spagna, san za essere altrementi pasciuto si mise a. ppolaio. salvini,
sant antonio: essere grasso e ben pasciuto. p. petrocchi [s.
odir non ha posa ne l'occhio pasciuto: / è 'n quarto frauduto qual vói
l'odir non ha posa ne l'occhio pasciuto: / è 'n quarto frauduto qual
3-27: il tuo cavallo è ben pasciuto / e il mio non ha di stare
pranso, agg. letter. saziato, pasciuto di cibo. dante, purg
cadde nella pena che gli profetizzò il pasciuto pappagallo. g. gozzi, i-7-69
., 26-104: poi che di riguardar pasciuto fui, / tutto m'offersi pronto
miei mali pietosa, mi sarei confortato e pasciuto di speranza. g. b.
quaglio del capretto che non abbia anco pasciuto... ha proprietà di squagliare il
l'odir non ha posa ne l'occhio pasciuto: / è 'n quarto frau- duto
el coccodrillo, altrove feroce, quale pasciuto iace facile e trattabile, e porge sue
l'odir non ha posa ne l'occhio pasciuto: / è 'n quarto fraudato qual
stalle / uscir te alcide il ben pasciuto armento, / di querimonie e di muggiti
sopr'esso toro per grande spazio essersi pasciuto, e ap presso quindi
sua pericolosa deliberazione e d'assai speranze pasciuto e gonfio. 0. rucéllai,
partic. florido, robusto, ben pasciuto; ragazzone. i. lori
plinio], 9-8: essendo ad mano pasciuto, [il delfino] offerea ad
: la faccia sua fu sempre di prete pasciuto di rtiarzapane e di avemarie, con
aspetta l'uomo presso la tana, pasciuto di rei veleni. mascheroni, 8-270
., 543: perché il servo, pasciuto dilicatamente, immattisce contro il signore,
rea, 6-205: alto e ben pasciuto, sorridente e allegro, munito di
timori ridicoli in un uomo giovane ben pasciuto e saldissimo in gambe. borgese,
firne al tinello e quivi a ridondanza pasciuto delle relique de'cibi che mi gìttò.
signore di mezza età, roseo, pasciuto, profumato, con un vestito blu a
ministerio... di cuore, poveramente pasciuto ai rimasugli. g. gozzi
rimbottito, agg. letter. ingrassato, pasciuto, rimpinzato. dannunzio, v-3-642
. rimpinzo, agg. ben pasciuto; bene in carne. carducci
farme rincrescer forte, ora pensando / pasciuto m'ho col pianto di dolore.
caro, 2-773: un colubro mal pasciuto e gonfio / di tana uscito,
quando e'crede trovarsi contento, / pasciuto è come chi di mangiar sogna.
la pecorella il verde musco; / e pasciuto ch'ell'ha, ne'suoi rosumi
da quattro gambe infermo / tei rimando pasciuto di rugiada, / il qual senza brocchiere
lo bue mguma quello medesimo donde egli è pasciuto. boccaccio, 21-14-44: le tue
ascosa, ruminando / quel ch'ha pasciuto nel giovane sole, / tien le caverne
tutti / enea fu de le viscere pasciuto / del saginato, a dio devoto,
. e il bestiame stesso così ben pasciuto, sagginato e massiccio. covoni,
dentro il truogolo. 2. ben pasciuto di cibo; pingue, obeso.
una sagoma. impossibile che sia grasso, pasciuto: deve farsi un modo di 'entrare'
timori ridicoli in un uomo giovane ben pasciuto e saldissimo in gambe. d'annunzio,
bocca sanguinosa come quelli che avea ucciso e pasciuto di poco preda, pigliando col ceffo
. ant. l'essere sazio, ben pasciuto di cibo, rimpinzato anche eccessivamente.
. 6. ant. ben pasciuto (una persona). luna [
popolo, corrotto e accanato dai governi, pasciuto ai frasi e aizzato al vento dai
altezio... sorride d'un pasciuto compiacimento per la citazione e sbruffoneggia:
. alfieri, 11-17: ogni nocchier pasciuto / ai ben adatti scanni awincolava /
1-155: era il messeri, un ben pasciuto e sodo giovinotto pizzicagnolo, corridore dilettante
da quattro gambe infermo / tei rimando pasciuto di rugiada, / il qual senza brocchiero
per estens.: sfamato, nutrito, pasciuto. alfieri, 6-362: orsù
1-26: egli cognoscea di quale salvaticina pasciuto si fusse. sanudo, liv-198:
., 26-104: poi che di riguardar pasciuto fui, / tutto m'offersi pronto
ne'campi là del fertile agrigento / pasciuto e nato del più nobil seme. ciro
dalla tasca di giuda e si è pasciuto un esercito di credenti. lanzi, 1-2-36
biringuccio, 2-40: animale... pasciuto di petrosillo e siler montano. lauro
-per estens.: sazio, ben pasciuto. fagiuoli, vi-121: rimasero le
, 1-155: era il messeri un ben pasciuto e sodo giovinotto pizzicagnolo, corridore dilettante
omé. -per estens. lautamente pasciuto (una persona). lippi,
nostr'onore non posso a mia voglia pasciuto farmi di riguardarvi: gli miei tristi
dell'onde di spagna, sanza essere altrementi pasciuto si mise a. ppollaio. lorenzo
'l cervel stranamente estenuato / per esserti pasciuto di parole. / vò che tu
ne scri mille spellicciate, pasciuto di cipolla. vo nella qui
caro, 2-772: un colubro mal pasciuto e gonfio / di tana uscito, ove
quaglio del capretto che non abbia anco pasciuto... è buono per risolvere ogni
quello stampo di giacobino dell'89 ben pasciuto e nutrito dava un'aria veramente originale.
fatto pelo. -florido, ben pasciuto. tesauro, 10-85: il lupo
sessuali e tripudi mistici. -ben pasciuto, florido, prosperoso o, anche,
un sollecito ortolano / un somaro ben pasciuto, / ben tarchiato e nerboruto,
tutti / enea fu de le viscere pasciuto / del saginato, a dio devoto,
quella scusa prendendo, s'ingegnava tener pasciuto di parole il lei desiderio, fin che
/ sta sempre terra terra e vien pasciuto / da quante bestie passan per la
/ né dai loro stipendi io son pasciuto. bianciardi, 4-121: come si
el coccodrillo, altrove feroce, quale pasciuto iace facile e trattabile, e porge sue
caro, 2-774: un colubro mal pasciuto e gonfio / di tana uscito,
nella pancia. firenzuola, 418: pasciuto [l'asino]... di
ad ogni amore, / d'illusion pasciuto e di canzoni / il cor gli tripudiava
triviale per grazia de elemosina s'è pasciuto nella tua cella vinaria. g. f
rosa ciclamino del sesso. -ben pasciuto, grasso (un animale).
faregia cibo alcuno... colombo pasciuto, ciliegia amara allo svogliato è amaro il
ebbi miglior compagnia e se fui meglio pasciuto, cominciai invece a patire nella vista
1-155: era il messeri, un ben pasciuto e sodo giovinetto pizzicagnolo, corridore dilettante
appastato2, agg. ben nutrito, ben pasciuto. – anche di animali.
e muto / là vissuto, / ben pasciuto, / coticuto, / colla sorte
anemici concetti di cui finora s'è pasciuto, dopo platone, il gregge filosofico.
plur. m. -chi). uomo pasciuto, che ha un aspetto florido,