tepid'ozi e l'adipe de la pasciuta valle, / guarda con muto orror.
mazzini, ii-43: la mente incerta, pasciuta di voni, 2-114: nel teatro
, ii-43: la mente incerta, pasciuta di machiavelli e di studi sull'uomo
idem, ii-495: come la vite è pasciuta [dal bue], mai non
vestita d'erbette e fiori, e pasciuta di liquidi cristalli, e forse con l'
ben rilevato come di creatura nobile e ben pasciuta. = deriv. da atto
mazzini, ii-43: mente incerta, pasciuta di machiavelli e di studi sull'uomo
breve, che è tenera come quella pasciuta innanzi il taglio del fieno. panzini,
/ il verde, la speme tant'anni pasciuta; / il rosso, la gioia
che di cibi più sodi può esser pasciuta, rimangono anco i bambini sotto la
usurpazioni, quanto più di quelle era pasciuta. russo, i-399: cittadini,
digiuno. -testa digiuna, barba pasciuta: i capelli si devono tagliare a
toscani, 291: testa digiuna, barba pasciuta. -uom digiuno non canta:
stata ella a digiuno, ne rimase pasciuta di parole. -senza essere informato
il sì di una donnina sentimentale, pasciuta e inebriata di sterili e dannosi idealismi
tanti i quali dopo averci ascoltati e pasciuta avidamente la loro maligna curiosità, avranno
: la donna ancor che molto bene fosse pasciuta di dolcitudine, nondimeno ella mangiò molto
, 1-108: quando la bestia s'è pasciuta non va caendo allotta più, ma
il sì di una donnina sentimentale, pasciuta e inebriata di sterili e dannosi idealismi
cantoni, 74: magra di carni e pasciuta di boria, pareva l'enfiteusi fatta
allarme la tranquilla grugliasco religiosa, ben pasciuta ed esercentesca.
col dito la gengiva. ha una pasciuta figura da beccaio; una facondia salivosa
quella gente... sembrava perfino tanto pasciuta da avere nausea dell'abbondanza esposta sull'
prato breve, che è tenera come quella pasciuta innanzi il taglio del fieno. è
e dopo essersi, sozzo iakallo, pasciuta dei suoi rilievi, montata su i trampoli
il sì di una donnina sentimentale, pasciuta e inebriata di sterili e dannosi idealismi
groto, 2-27: tienimi ogn'or pasciuta e sazia / di bacci freddi,
il muso, j i pigri buoi dalla pasciuta valle. -sregolato.
e insanguinollo perché poco avanti s'era pasciuta di fiere prese e avea lordo el muso
casa ben rassettata, di famiglia ben pasciuta, di comparsa onorevole, ogni sfacciato calpesterebbe
anima diversa e lontana dalla « mandra pasciuta di vento » che forma il meglio della
anima diversa e lontana dalla « mandra pasciuta di vento » che forma il meglio
n-33: quando l'anima nostra è pasciuta della usanza del peccato, certamente ella
. nuotare. chiabrera, 1-iii-94: pasciuta in sulla riva aprica, / vaga
tante scempiaggini e falsità ond'è pestiferamente pasciuta la puerizia e la prima giovinezza. leopardi
una sozza e mortifera faccia di monarchia pasciuta colle nostre sostanze, briaca del nostro sangue
ii-90: affermano e'medici una moscolina pasciuta d'un cadavere venenoso potere essere mortifera.
1-i-49: per potere tenere la plebe pasciuta e sanza perdita del pubblico, hanno sempre
nera pellegrina / ch'ogi da me pasciuta e non tornò, / col pasto in
partirà, come le pecorelle dantesche, pasciuta di vento. pavese, 8-129:
che di cibi più sodi può esser pasciuta, rimangono anco i bambini sotto la
3. persona obesa o ben pasciuta (e ha valore iron. o
, 11-33: quando l'anima nostra è pasciuta della usanza del peccato, certamente ella
l'olivo] patisce infinitamente dall'essere pasciuta dal bestiame, e massima- mente dalle
pianta tenerella di mandorlo, se venga pasciuta dal dente di una capra vorace,
scuola di genti che viene chiamata e pasciuta perché serva altrui solamente con gli orecchi
durare lungamente quella guerra che non è pasciuta dalle medesime provincie nelle quali si trattiene
ch'ogni minima cosa / da te pasciuta ed adempiuta sia. panigarola, 2-274
quivi [nell'ospizio apostolico] è pasciuta. -rifl. fazio,
! il dileggio di ch'io son pasciuta / quei che il versan, non san
: di tale erba o fieno ne fusse pasciuta la nostra ronsina. 17
suo cuore, come ti sei pasciuta de'suoi disonesti amori. mascardi, 1-362
l'invidia da quella che imaginò è pasciuta et agitata. goldoni, ix-
fiorente. pirandello, 8-669: ben pasciuta poi, sana, placida. -in
1-i-49: per potere tenere la plebe pasciuta e sanza perdita del pubblico, hanno
dopo il banchetto, fra la turba pasciuta di quei pacifici e venerabili personaggi,
i-298: voi siete ben alloggiata e pasciuta e vestita. botta, 4-230: si
nievo, 1-353: la povera grado, pasciuta di cocomeri e di reste di pesce
che fosse servitù, tirannia: fu pasciuta e contenta per un secolo.
tornammo a lui. casti, 6-101: pasciuta in cotal guisa e abbeverata, /
. cavalcanti, 78: la continua fame pasciuta di sì fatte vivande, colla vita
molto aloè cum fiele: / o mal pasciuta o mal nutritiva aesca!
salubre, e se riverde / l'erba pasciuta e non manca giamai. boccamazza,
soderini, i-395: quando la vite è pasciuta e dal bue massimamente o dalla capra
il muso, / i pigri buoi dalla pasciuta valle. pagano, ii-162: il
d'ozi e l'adipe de la pasciuta valle. -fatto oggetto di attenzioni
pellegrina, / che gì da me pasciuta e non tornò, / col pasto in
dura, / l'insalata troviam mezza pasciuta. 5. rotondo, paffuto
. cecchi, 5-63: ha una pasciuta figura da beccaio. gadda conti,
polpa, cioè un'altra vedova ben pasciuta, se non per sé, per
debba sussistere tal nazione o cotale, pasciuta e vestita dall'incessante fatica di molte
11-33: quando l'anima nostra è pasciuta della usanza del peccato, certamente ella
, con freno diretta, di sudore pasciuta, di timore accompagnata. casti, n-66
mai d'intrigo e d'interesse / alma pasciuta in auge ascenderebbe, / s'ella
schifoso spettacolo di una nazione vinta e pasciuta di obbrobio, che solo si dimostra
più la tracotanza di questo giovane, pasciuta e nutrita contino- vamente dagli adulatori.
iii-17-331: con quella poesia tanto tempo pasciuta d'inezie e falsità bisognava alla fine parlare
avere il sì di una donnina sentimentale, pasciuta e inebriata di sterili e dannosi idealismi
partirà, come le pecorelle dantesche, pasciuta di vento, perché egli non possiede ancora
, / commove, tiemmi ogn'or pasciuta e sazia / di bacci freddi, discipiti
groto, 2-28: tiemmi ogn'or pasciuta e sazia / di bacci freddi,
nera pellegrina / che gi da me pasciuta e non tornò, / col pasto in
rilevato come di creatura nobile e ben pasciuta, mostrava a sommo petto due mammellucce
perduta, / se calda non è pasciuta. 12. dimin. pemicétta
-persona corpulenta, grassa e ben pasciuta. pasquinate romane, 813:
,... sei da'fiorentini pasciuta di parole e priva di soldati che ti
2. scherz. bambina grassoccia, ben pasciuta. foscolo, xv-359: io mando
/... / la ben pasciuta greggia / al noto suo presepio.
nel fondo dell'animo di averti troppo bene pasciuta e per tanto tempo con scarso profitto
muretto, veniva fuori, bionda, ben pasciuta, rabbiosetta come un pomerino, e
di casa ben rassettata, di famiglia ben pasciuta, di comparsa onorevole, ogni sfacciato
oh! il dileggio di ch'io son pasciuta / quei che il versan, non
nera pellegrina / che gì da me pasciuta e non tornò, / col pasto in
, ogne diletto, onde l'anima è pasciuta. cavalca, 11-14: venite a
e dopo essersi, sozzo jakallo, pasciuta dei suoi rilievi, montata su i trampoli
nera pellegrina / che gì da me pasciuta e non tornò, / col pasto in
creder dura, / l'insalata troviam mezza pasciuta. 2. tappare gli orecchi
salubre, e se riverde l'erba pasciuta e non manca giamai. savonarola, iii-
. v.]: 'satolla': cioè pasciuta e sacievole. 7. dimin.
ponendola in 'serrate'd'erba non pasciuta nella primavera antecedente. 2.
sgozzatore della pecorella ch'egli stesso ha pasciuta. montale, 7-170: il cinico apomantus
dura, / l'insalata troviam mezza pasciuta. 2. per simil.
tanti, essendo ella ben nudrita e pasciuta et essendo robusta di corpo e di
è stanca, / ne'suoi, pasciuta, soverchio lor parte. dante, in