e moltiplicandosi nella glauca pallidità creavano la parvenza d'una lontana primavera acquàtile. negri
onesto in apparenza; dar colore, parvenza di cosa onesta; giustificare, coonestare
una fiata / lo mio voler dimostrare in parvenza / a quegli che mi tien tanto
latini, i-720: l'anima in parvenza / si divide e si parte;
semispenti. 2. ant. con parvenza di vero, verosimilmente, fondatamente.
apparenza. 4. immagine, parvenza. meninni, iii-436: turba di
quella soverchia, / sì che la sua parvenza si difende; / così questo fulgor
fiata / lo mio voler dimostrare in parvenza / a quegli che mi tien tanto affannata
barilli, 2-301: c'è una parvenza di spiaggia dove, senza rallentare,
2. apparenza, somiglianza, parvenza. cennini, 31: guarda di
il diniego oltraggioso, con cui ogni parvenza del mondo- soleva rimirarmi. banti,
; e perciò si mantenne una parvenza di unità ricorrendo a tutte le formule di
/ in me guardando, ima sola parvenza, / mutandom'io, a me
quale [vespro] scoppiò sotto la parvenza esclusiva d'ira anti-francese e, non
del bisogno veniva fuori la donna sotto la parvenza della bambina, e ritornava bambina non
bianchézza, sf. colore bianco; parvenza, aspetto, proprietà di ciò
3. figur. finzione, parvenza ingannevole, bene illusorio. cavalca
, ha il senso come di una parvenza caleidoscopica dietro cui si nasconda un «
soverchia, / sì che la sua parvenza si difende; / così questo fulgor
coppa a dargli il sapore e la parvenza d'una civiltà, quasi polvere di cannella
di cuoio, gli davano una bizzarra parvenza di coleottero impedito a camminare, e
quella soverchia / sì che la sua parvenza si difende, / così questo fulgor,
inforcato dallo scetticismo, potrà avere una parvenza di realtà, e si potrà anche lasciar
, ii-338: in celato e 'n parvenza / con voi sempre m'avete.
quella soverchia, / sì che la sua parvenza si difende; / così questo fulgor
/ la tua misura, non alla parvenza / delle sustanzie che t'appaion tonde
senza ritorno; / la vita fu vana parvenza / sì prima sì dopo quel giorno
/ la tua misura, non alla parvenza / delle sustanze che t'appaion tonde
lat. tardo col significato di 'dare parvenza sità, immo etiam li
corealtà non è; dare aspetto, parvenza, colore di operare con cristo
e giudizi... potrà avere una parvenza di realtà, e si potrà anche
nemistà mia / cortesemente e con omil parvenza. m. villani, 2-66: il
2. volto, aspetto; parvenza, figura. note al malmantile,
4. figur. apparenza esteriore, parvenza. fucini, 171: il parroco
nemistà mia / cortesemente e con omil parvenza. pietro de'faitinelli, vi-n-208 (2-12
/ che mi largiscon qui la lor parvenza, / agli occhi di laggiù son
accenno, barlume, indizio, debole parvenza. leopardi, i-156: un vigor
il diniego oltraggioso, con cui ogni parvenza del mondo soleva rimirarmi. 2.
, ha molta prestanza, dignità e parvenza, così che, per il fatto che
. / ma femmina, secondo mia parvenza, / non saccio chi conosca interamente
con una oscillazione lenta che aveva la parvenza d'un moto animale. negri,
, / sì, che la sua parvenza si difende. buti, 3-419: si
il diniego oltraggioso, con cui ogni parvenza del mondo soleva rimirarmi. 2.
sotto. 5. apparenza, parvenza. giovanni da samminiato [petrarca]
viene un istante in un folto / ima parvenza di donna. / è disparsa
le 'nferte '? -apparenza, parvenza; aspetto. frezzi, ii-15-123:
metano. 3. figur. mera parvenza, priva di autentico potere.
o lo giudicano. -mera parvenza, larva, fantasma. p.
, non la scorgeva che come una parvenza. landolfi, 8-25: senza volere mi
che mi lar- giscon qui la lor parvenza / a gli occhi di là giù son
ed essere è quella tra essenza e parvenza. l'essere, risolvendosi nell'essenza
essenza, non è più essere, ma parvenza. carducci, 445: ov'è
parola è del pensiero / e la parvenza a tessere va sopra: i o
2. figur. apparenza, parvenza che non rivela l'intima essenza della
tanti estranei non riescono a formare una parvenza di vita sociale; nelle stazioni balneari è
re di gran faccende o di gran parvenza, avrebbero magari lasciato correre. -dare
simil. e al figur. aspetto, parvenza esteriore. loredano, 1-193:
re di gran faccende o di gran parvenza, avrebbero magari lasciato correre, ma
1-11): femmina, secondo mia parvenza, / non saccio chi conosca interamente,
gran fal- lenza, / in mia parvenza: / chi fa dal suo servire dipartire
più s'infettava. -ombra, parvenza. tasso, n-iii-935: l'uomo
sportive. 12. mera parvenza, ombra vana (e si riferisce
3. aspetto vistoso, appariscenza; parvenza di sfarzo, di ricchezza che nasconde
dei fenomeni inanimati. -letter. mera parvenza. lubrano, 7: tali del
soverchia, / sì che la sua parvenza si difende, / così questo fulgor.
orrore. -figur. ombra, parvenza; essere immateriale, oggetto impalpabile.
aspetto, una figura, assumere una parvenza; somigliare. - anche rifl.
la serietà professorale sappiamo essere solo una parvenza di serietà: è pedanteria, è
sono onnirappresentativi. 4. mera parvenza, realtà illusoria. -in senso concreto
volgare degli antozoi, che spesso hanno parvenza di fiori. = comp. da
specie di simili fizioni. -mera parvenza, vana apparenza. campofregoso, 7-65
che mi lar- giscon qui la lor parvenza, / alli occhi di là giù son
3-115: bixio fu feroce. con una parvenza di processe fucilò immediatamente i capi della
magia: relitti d'una testé dissolta parvenza: bianchi, quasi ovatta, o d'
la putrefazione... era in questa parvenza di cose, di istituti, di
con una oscillazione lenta che aveva la parvenza d'un moto animale. pea, 8-47
1-11): femmina, secondo mia parvenza, / non saccio chi conosca interamente,
apparire, di comportarsi; aspetto, parvenza, contegno. petrarca, i-3-54:
ad altro fine che a suscitare la parvenza di avere a sé alleate la verità,
. simiglianza, affinità, uguaglianza; parvenza, sembianza; fedele imitazione, esatta
ammette indimenticata, come una suprema parvenza di poesia? dilazione: brutta
: manca inesorabilmente alla sua persona ogni parvenza etica. — improrogabilmente.
è gran fal- lenza / in mia parvenza. giacomino pugliese, 191: madonna,
, xvii-188-34: ma unque, a mia parvenza, / a te, amor,
con una falsa apparenza; conferire una parvenza di credibilità, di attendibilità; rendere
falsa apparenza; che ha assunto una parvenza di credibilità, di attendibilità; reso
2. figur. falsa apparenza; parvenza ingannevole, che dissimula la realtà autentica
corta e bonaria. -conferire una parvenza lusinghiera, abbellire, ingrandire.
e pur vivido nella ispida e confusa parvenza del volto rugoso e barbuto.
, / sì che mi porti avanti tua parvenza, / pinta in core, com'
iv-341: 'intellettualoide '. chi ha parvenza, non essenza di intellettuale. suona
fermo il suo dire, / secondo mia parvenza, / che guarda altrui d'intenza
/ che mi largiscon qui la lor parvenza, / alli occhi di là giù son
/ tanto distante, che la sua parvenza, / là dov'io era, ancor
parto. 5. figur. parvenza, aspetto esteriore. frezzi, ii-n-85
figur. ciò che appare all'esterno; parvenza, apparenza, esteriorità. -anche:
. falsa apparenza; aspetto, forma, parvenza fallace. - anche: dissimulazione.
anche annullarlo: l'universo è una vana parvenza, di cui la sola realtà vera
fantasia; carattere illusorio, fittizio; parvenza favolosa. d'annunzio, iv-1-1042:
in cui mi era abbandonato a una parvenza di sonno. cassola, 2-73:
cose / che mi largiscon qui la lor parvenza, / a li occhi di là
determinata realtà. -anche: apparizione, parvenza suscitata per incanto, con arti magiche
signif. peggiorativo: attribuire una pretestuosa parvenza di liceità o di giustizia a un
effimera del gergo politico: 'che ha parvenza di liberale'. bonsanti, 99:
sedicesimo. 6. immagine, parvenza. marino, vii-101: chi è
3. figur. aspetto; parvenza, apparenza, immagine. ottimo,
devoto. 6. figur. parvenza, aspetto. giuglaris, 2-113:
'n tal segnoria dato, / in mia parvenza, / che non trovaria pare,
dilegua [l'isola non-trovata] come parvenza vana, / si tinge dell'azzurro
g. cavalcanti, i-126: vostra parvenza / ve'me non sia lontana:
. figur. ant. debole traccia, parvenza, barlume (con partic. riferimento
falsa o ingannevole, sembianza fittizia, parvenza. s. bernardino da siena,
. 14. letter. apparenza, parvenza (per lo più fallace);
definitivamente. anonimo, i-524: in parvenza ora l'agio, / per zo n'
/ tanto distante, che la sua parvenza, / là dov'io era, ancor
di lamindo pritanio. 15. parvenza o elemento falso, dissimulato, mistificante
come dire in maschera. -che ha parvenza esteriore che non rivela, e che
, v-292-32: ma unque, a mia parvenza, / a te, amore
altra provedenza / fue messa in lor parvenza, / no 'nde farò menzione, /
fenomeno della cosa, ossia una qualunque parvenza sensibile di essa, al di qua dalla
mano. 5. immagine, parvenza, manifestazione esteriore falsa, artificiosa,
. dolce allettamento, lusinga. -anche: parvenza ingannevolmente buona, aspetto solo esteriormente
tossico nel miele: raggirare qualcuno sotto parvenza di giovargli; tradire, ingannare.
impressione; avere l'aspetto, la parvenza. -anche in relazione con una prop
circonde / la tua misura, non alla parvenza / delle sustanze che t'appaion tonde
/ la tua misura, non a la parvenza / de le sustanze che t'appaion
, effimero (un'impressione, una parvenza). beltramelli, iii-803: dalla
lana. 4. che ha parvenza, aspetto, significato, valore allegorico
la tua misura, non a la parvenza / de le sustanze che t'appaion
30-107: fassi di raggio tutta sua parvenza / reflesso al sommo del mobile primo
-che non ha unica e costante parvenza; privo di un aspetto definito;
. beltramelli, 1-66: il genio di parvenza si esplicava per un sapiente parallelo istituito
sensibili presentate dalla realtà fisica (come parvenza debole e imperfetta di una realtà metafisica
4. falsa apparenza, finta, parvenza; finzione, simulazione (per lo
. anonimo, i-524: in parvenza ora l'agio, / per zo n'
/ in me guardando, una sola parvenza, / mutan- dom'io, a
/ che mi largiscon qui la lor parvenza, / a li occhi di là
nimistà mia / cortesemente e con omil parvenza. dante, in /., 2-100
està nimistà mia j cortesemente e con omil parvenza. laf>o gianni, xxxv-11-586: odi
. -per simil. quanto ha parvenza tondeggiante, per lo più ben delimitata
più. / oblioso, insensibile, parvenza / d'angelo ancora. -che
occhiuti / anzi ignari / della loro parvenza e della nostra. -con
un deserto lunare, / funereo come occidual parvenza. = voce dotta, lat.
alpi. 13. manifestazione, parvenza o apparenza tenue, vaga, che
ombrata, che pare renda ogni naturale parvenza vibratile. 3. buio al
: che, al di là della parvenza molteplice, è espressione di un'unica
in realtà non è; dare aspetto, parvenza, colore di onestà, di legittimità
dell'in 2. dare parvenza di onestà o di legittimità ad ese
ggi dicesi sarcasticamente di chi ha parvenza di onestà, sotto la quale occultasi
parola e del pensiero / e la parvenza a tessere va sopra. -attuazione
insuperbire. anonimo, i-524: in parvenza ora l'agio, / per zo n'
una monografia nella quale il genio di parvenza si esplicava per un sapiente parallelo istituito
beltramelli, 1-66: il genio di parvenza si esplicava per un sapiente parallelo istituito
, ondulazione di contorni. -anche: parvenza di ondeggiamento dovuta alla rifrazione luminosa.
sere verso ischia, ma neppure una parvenza di scossura si profilava da ostro
5. palagio d'incantatori', illusione, parvenza. menzini, iii-64: la felicità
e moltiplicandosi nella glauca pallidità creavano la parvenza d'una lontana primavera acquatile. idem
tosto di un'ombra. -immagine, parvenza. bresciani, 6-x-125: la è
d'uomo che assume forzosa e stabilmente una parvenza di decorosità eroistica, e che in
la scienza: / ché l'anima in parvenza / si divide e si parte /
/ e ciascun altro faccia a mia parvenza. iacopone, 7-18: deo mai
anonimo, i-525: per alcuna parvenza sono amici [i miei occhi]
voi foste sovrana: / per che vostra parvenza / ver'me non sia lontana.
riva / tanto distante, che la sua parvenza, / là dov'io era,
/ che mi largiscon qui la lor parvenza, / a li occhi di là giù
pugnar per desianza; / ma di vostra parvenza il bel chiarore, / sol per
: saper desideri quale / sia la parvenza più trista / che possa offrirsi alla
alterati, quando si resta alla loro parvenza superficiale. de pisis, 3-203:
questa determinazione, in cui consiste la parvenza e per cui la parvenza si distingue
cui consiste la parvenza e per cui la parvenza si distingue dall'essenza, è determinazione
la parola è del pensiero / e la parvenza a l'essere va sopra. graf
si queta il contrasto, / disvien la parvenza. sbarbaro, 1-133: cosa non
non v ha di sustanzia quanto la parvenza; quella che il volgo le contrappone,
che il volgo le contrappone, interna parvenza sendo. -identità. dante
dimostrare? / molto m'agenzeria vostra parvenza / perché meo cor podesse dichiarare.
/ e ciascun altro faccia a mia parvenza. -atteggiamento, attitudine.
nimistà mia / cortesemente e con omil parvenza. carducci, iii-23-125: l'orso di
famiglia borghese che dava al deputato quella parvenza gioviale, ma ad amerigo ora piaceva
. n l'avesse avuta / davanti mia parvenza. -vista. onesto da
, / che ristori a tutta vostra parvenza, / ch'io so che vo'il
, / sì che mi porti avanti tua parvenza, / pinta in core, com'
quella soverchia, / sì che la sua parvenza si difende. 2.
: manca inesorabilmente alla sua persona ogni parvenza etica. 3. il manifestarsi
halley che l'aurora boreale fosse una parvenza magnetica. carnerana, viii-670: oscuro
deserto lunare, / funereo come occidual parvenza! graf, 5-781: oh,
come per dare il varco a una parvenza / misteriosa. d'annunzio, iv-1-476
senza ritorno; / la vita fu vana parvenza / sì prima sì dopo quel giorno
questo dramma filosofico, è così vana parvenza che nel convivio dante la dichiara un
che ha come prodotto l'immagine o parvenza (schein), media tra la sensazione
anche nelle espressioni in, con, sotto parvenza di). carducci, iii-18-41:
) era venuto dalla romagna, in parvenza di musico e letterato, propagatore di
, illuso in quei giorni di una parvenza di liberazione, era disposto ad accogliere
: tutto questo andare / ha una parvenza d'immobilità. moretti, 1-10:
: l'albero di pepe / ha la parvenza immobile d'un fregio / centenario di
, per gli intelletti superficiali, la parvenza che la storia della filosofia sia un
ii-191: velo al gran sogno è la parvenza nostra; / e sola il dì
ha liberato pierre louys da una triste parvenza di vita. disfatto, stupefatto, recluso
steppa rada e ispida, corre una parvenza di strada automobilistica. buzzati, 1-104
, esercitavano tutti più o meno qualche parvenza di professione. pratolini, 10-298:
, la nebbia era sparita, una parvenza di sole illuminava via
sfondo di un cielo che ancora conservava una parvenza di luce. -traccia,
verso il tramonto, ogni segno o parvenza della peccatrice perdonata era scomparso.
, secondo mia, tua, ecc. parvenza). rinaldo d'aquino, 102
gran fal- lenza, / in mia parvenza. anonimo, 1-615: tal dolsore -
: allor face mostranza / secondo mia parvenza, / che poca di valenza / ritegna
gioi compita / (ciò dico a mia parvenza), / se di fin core
'n tal segnoria dato, -in mia parvenza, / che non trovaria pare.
messa in lor [dei pianeti] parvenza, / no 'nde farò menzione, /
10. locuz. -avere in parvenza: vedere. anonimo, i-524:
vedere. anonimo, i-524: in parvenza ora l'agio, / per zo n'
mossa voglia. -di parvenza (con valore aggett.): apparente
che 'l so fatto è solo di parvenza. baldini, 6-207: un re di
re di gran faccende o di gran parvenza. -essere in parvenza', palese
lo meo savere, / e far parvenza s'io saccio cantare. -in
tu dicevi a me, bella, in parvenza, / lo giorno ch'eo da
fiata / lo mio voler dimostrare in parvenza / a quegli che mi tien tanto
ben dè star come 'l male in parvenza. idem, xxxvi-31: la mia fedel
vo- glienza / in celato e 'n parvenza / con voi... movete.
la scienza; / ché l'anima in parvenza / si divide e si parte;
mostacci, 152: mostrar vorria in parvenza / ciò che mi fa allegrare /
fiata / lo mio voler dimostrare in parvenza. -non essere nella parvenza:
in parvenza. -non essere nella parvenza: non apparire alla vista.
, / perchè non era ne la mia parvenza. = deriv. da
indefinita. 4. apparenza, parvenza. de sanctis, ii-15-205: voi
avviati alla piana, han ritrovato qualche parvenza di passo di strada. baldini,
una statua, allo scopo di conferire parvenza di antichità (anche nell'espressione patina
tu sai. -pregiudizio ingannevole; parvenza sovrapposta a una realtà sostanzialmente diversa.
. figur. che ha assunto una particolare parvenza o aspetto o sfumatura sentimentale o di
una vera poesia, ingrandisce straordinariamente una parvenza, proclamano che quell'altro vero poeta
occhiuti / anzi ignari / della loro parvenza e della nostra. -composto da esseri
: l'albero di pepe / ha la parvenza immobile d'un fregio / centenario di
piena e pesa. -che ha parvenza greve, massiccia. palazzeschi, 5-73
/ sì che mi porti avanti tua parvenza, / pinta in core, com'io
i più erano ragazzi che in quella parvenza di disciplina militare della gii si muovevano
soltanto per le apparenze; che ha parvenza del tutto sproporzionata rispetto all'efficacia.
; averne paria, l'aspetto o la parvenza; ripetere in parte i modi letterari
viaggio. -apparizione, prima parvenza di un fenomeno naturale. baruffaldi
. anonimo, i-525: per alcuna parvenza sono amici, / ma saccio che la
latini, i-722: l'anima in parvenza / si divide e si parte;
me derompe. -pura esteriorità, parvenza. guazzo, 1-84: molte volte
; avere, in piena fioritura, parvenza elegante e sontuosa (un fiore)
che ha magnifica, ricca, elegante parvenza; lussuoso, grandioso; che ha in
sé preminente la funzione decorativa, la parvenza, l'esteriorità rispetto alla funzionalità,
interna riva / tanto distante che la sua parvenza, / là dov'io era,
raggio tutta sua [di dio] parvenza / reflesso al sommo del mobile primo
primitivo, a un etere, l'ultima parvenza del quale sarebbe per noi l'idrogene
simil. e al figur. cosa di parvenza egregia e di misera, inconsistente sostanza
donde, per gli intelletti superficiali, la parvenza che la storia della filosofia sia un
prolungamento nell'eterno non era se non una parvenza. papini, iv-256: il cosidetto
) era venuto dalla romagna, in parvenza di musico e letterato, propagatore di
8. disus. aspetto, parvenza, apparenza, effetto per lo più
guardarla. -atteggiamento, piglio e anche parvenza (di una persona).
, nell'età nuova, la cui. parvenza cresce tutt'i dì più meravigliosa su
, sm. lingua che ha soltanto parvenza superficiale d'italiano. ascoli,
ad altro fine che a suscitare la parvenza di avere a sé alleate la verità,
del vero umanesimo ha soltanto una superficiale parvenza. e. cecchi, 6-98
.. i anzi ignari / della loro parvenza / e della nostra / anche se
sé che la puzza. -minima parvenza (in espressioni negative). pasolini
per desianza, / ma di vostra parvenza il bel chiarore, / sol per
stanco e pur vivido nella ispida e confusa parvenza del volto rugoso e barbuto.
ragionarla ', ossia di apporre una parvenza di ragionamento a ciò che non è
questa finzione sia. 4. parvenza. salvini, 39-iii-17: smarriti dietro
magia: relitti d'una testé dissolta parvenza. -parola che appartiene a un sistema
. gentile bellini l'ha resa sotto parvenza di rendere il proprio più intimo sogno
-rendere ombra a qualcosa: avere una vaga parvenza o affinità con qualcosa. v
anonimo i-508: s'io dormo in mia parvenza / tuttor l'agio in balìa,
un sofisma, per modo che abbia parvenza di verità. es. « è in
le gallerie d'europa. 10. parvenza, segno, indizio, traccia; eco
, 30-107: fassi di raggio tutta sua parvenza /, reflesso al sommo del mobile
come marito al poanche: scambio di parvenza e realtà. sto di un altro
solitari fra il mare e la strana parvenza delle riseghe di monte soprano e di
gran fal- lenza, / in mia parvenza. giamboni, 54: poscia ne dèe
sembrare diverso dalla realtà, con una parvenza falsa e superficiale. croce, iii-22-108
locuz. -ritingere a nuovo: dare una parvenza di nuova vitalità a un ideale ormai
una dottrina che venga presentata con una parvenza falsa e superficiale di rinnovamento.
obsoleti e li ripropone con una falsa parvenza di novità. lacerba, ii-29
e pia, con la loro spettrale parvenza di spiriti ritornanti nella vita della leggenda
senza ritorno: / la vita fu vana parvenza / sì prima sì dopo quel giorno
uomo che assume forzosa e stabilmente una parvenza di decorosità eroistica. bolaffi, arte
/ tanto distante, che la sua parvenza, / là dov'io era, ancor
, immota pace; / io travagliata parvenza fugace. io. disus.
bacchetti, 14-197: azanga riebbe una parvenza di trono ed era in corso un
ben macinato. -figur. parvenza. firenzuola, 811: l'onor
fiotto della sua luce morta, accrebbe la parvenza scheletrica degli alberi e dell'attrezzatura nuda
l'obbrobrio d'un 2. figur. parvenza esteriore di una vicenda lungo salì
corrispondente alla realtà sostanziale; apparenza, parvenza. giacomino pugliese, 191: l'
està nemistà mia / cortesemente e con omìl parvenza. chiaro davanzati, 42-13: sed
che gli si presentano con pretensione e parvenza di poesia. pirandello, 8-175:
quest'azione di esplicita segregazione che, sottola parvenza di una misura tecnico-terapeutica, assolve una
/ in me guardando, una sola parvenza, / mutan- dom'io, in
iridescenza / che alle palpebre avea dato parvenza / di semichiuse valve di conchiglia.
non è più che una labile e trasparente parvenza, da cui traluce e parla e
/ in me guardando, una sola parvenza / mutan- dom'io, a me
marino. 4. preannuncio, parvenza o manifestazione tenue, vaga, di
che ha ricca, magnifica, elegante parvenza, talvolta eccessivamente ostentata: che ha
ciascun altro faccia a mia parvenza, / ca dentro l'aigua ze'
ingannare è gran fallenza, / in mia parvenza: / chi fa dal suo servire
è il verbo. 6. parvenza, apparenza falsa e ingannevole, fittizia,
principato? 6. apparenza, parvenza; indizio o presenza ridotta e appena
inganno; avere l'aspetto, la parvenza o presentare il colore o i caratteri esteriori
vero. 4. apparenza, parvenza, simulacro. barilli, 7-66:
che come sempre ruotavano in una loro parvenza vitale. = comp. di
lo smeraldo; conferire l'aspetto, la parvenza dello smeraldo. tommaseo [
anche in quanto bello e gradevole); parvenza anche ingannevole. ciuccio, 20
6. figur. dissimulazione; parvenza ingannevole; atteggiamento infinto, falso.
cento. 13. indica una parvenza ingannevole, un pretesto, una falsa
quella soverchia, / sì che la sua parvenza si difende. d'annunzio, iv-1-174
. 2. figur. lieve parvenza o primo indizio. papini, x-2-197
particulare inlenimento o succo. 3. parvenza non corrispondente alla realtà, che ha
; che ha sostanza ben diversa dalla parvenza, essendo fondato su ben altri motivi
delle penne posticce e ridotto alla naturale parvenza modesta (la cornacchia della favola eso-
o dal ricordo; ombra vana, mera parvenza. g. prati, i-105:
di famiglia borghese che dava al deputato quella parvenza gioviale, ma ad amerigo ora piaceva
9. tenue indizio, larvata parvenza. salvini, 10-1-139: se [
-per estens. mutare la propria parvenza (con riferimento ah'incamazione di cristo
/ che sturbano iamor quand'è in parvenza / piò tosto che se sta gelatamente
persona, aspetto fisico; espressione, parvenza del viso. aretino, v-1-510
una situazione. -in partic.: parvenza empirica (contrapposta alla realtà sostanziale)
, / che ristori a tutta vostra parvenza, / ch'io so che vo'il
mostacci, 152: mostrar vorria in parvenza / ciò che mi fa allegrare / s'
campi. 7. figur. parvenza allettante sotto la quale è nascosta una
. 21. assumere una parvenza, una caratteristica, presentarsi sotto una
3. figur. apparenza, sembianza, parvenza; modo di presentarsi e di apparire
2. in senso generico: quantità o parvenza minima. baretti, 3-46: qui
/ in me guardando, una sola parvenza / mutandom'io, a me si travagliava
certa situazione; finzione, simulazione, parvenza, copertura. foscolo, xvi-81:
quella soverchia, / sì che la sua parvenza si difende; / così questo folgor
està nimistà mia / cortesemente e con omil parvenza. chiaro davanzati, 44-3: molto
, v-292-32: ma umque, a mia parvenza, / a te, amore,
certissima verità. 7. parvenza ingannevole di onestà, di buone intenzioni;
2. figur. dare, conferire una parvenza di onestà, di virtù a un
dei motori. 2. figur. parvenza esteriore di una persona. pratolini,
infimo ordine. -non vero: parvenza fittizia, simulata. dante, purg
/ camiscia di suo dosso a mia parvenza. = nome d'azione da vestire1-
g. cavalcanti, xxv-ii-492: vostra parvenza / veri me non sia luntana;
ria, n. 1. -mostra, parvenza di un sentimento, di una con
e denota per lo più infingimento, falsa parvenza). francesco da barberino, iii-58
-per vista: sotto pretesto, falsa parvenza. carducci, iii-14-191: dice alla
quella soverchia, / sì che la sua parvenza si difende. calandra, 4-126:
mia fedel vogliènza / in celato e'n parvenza / con voi sempre movete. poerio
non ha altri caratteri tali da attribuire una parvenza di giustificazione o di riscatto; squallido
4. aspetto, apparenza, parvenza, modo di essere con cui oggetti
esprimere più che una evanescente e illanguidita parvenza delle cose. = denom. da
. il conferire caratteri scientifici o parvenza di scientificità. g. vattimo