quello [palagio] che iersera sì ti parve bello / del mio signor, saria
abbacinato da quella realtà in cui mi parve che tutto fosse svisato e falsato.
prete in camera andò, ma scarso e parve pauroso, e per un'abbadia si
in camera andò, ma scarso e parve pauroso, e per un'abbadia si
di trovarsi fra letti abballinati, gli parve di vedere un gesto di stizza del
straduccia accanto. il fragore della serranda parve coincidere con un improvviso abbassamento della notte
per la prima volta il suo nome gli parve non abbastanza grazioso e carezzevole per albergar
umidi. moravia, v-367: dall'eccitazione parve passare ad un subito abbattimento cupo e
il paesaggio diradò di case, e ci parve abbiosciarsi ancor più sotto la frusta del
a ferrara. fogazzaro, 1-282: mi parve udire da quelle labbra dischiuse una parola
altra nave che l'urtò, che parve che si volesse abboccare. falconi, 1-9
il mestiere di uccider gli uomini mi parve il più facile, e lo abbracciai.
., 8-7 (291): parve nel muoversi che tutta la cotta pelle
: la morte del padre... parve sprofondarlo di più nella china abissale dove
annunzio, v-1-580: la disperata morte parve preferibile al peso di quell'abominio. papini
predatori, prendessero la stanza dove e'parve loro a proposito, e che per
enorme peccato..., non gli parve da esalibro delle segrete cose delle donne
, vi-29: in quel tempo mi parve che le mie aspirazioni ad accasarmi e
tasso, 4-74: qui tacque; e parve ch'un regale sdegno / e generoso
? - / rispose, e 'n vista parve s'accendessi. pulci, 8-8:
posa grave della ottava sillaba, gli parve efficace. panzini, iv-4: l'
/ ch'esser uomo tra gli umani / parve a me una dolce cosa. palazzeschi
accertatissima fede. nievo, 269: mi parve di essere ornai accertato che la pisana
oste in puglia... sì gli parve tempo accettevole d'entrare nel regno.
mio ospite non replicò, ma mi parve che se ne andasse mandandomi un accidente.
, se lo chiuse sulla gola e parve accigliarsi per lo sforzo. palazzeschi, i-790
fronte a lei, e la sua persona parve seguire le linee della poltrona come questa
volto in seno,... che parve un acconciarsi a dormire. baretti,
dell'altra nave,... che parve che si volesse abboccare. 5
qui, e quando tempo gli parve, non si vergognò di richiedermi che
per quel modo che più onesto gli parve gliele disse, e fu fatto. b
amicizia. idem, v-1-679: mi parve di udire il movimento dei telai accordato al
si cibino di pietre,... parve cosa tanto strana. idem, 16-ix-331
con molta cura per via delle mosche, parve decisa a salire dalle padrone.
dica altro che bene; perché mi parve allora che ne scrivesse molto accuratamente. verga
animo. moravia, ii-310': gli parve che la pioggia avesse trasformato in acqua
bevve qualche sorso di acquavite e gli parve tornare in forze. deledda, ii-
il viso, come già il corpo, parve nuovo a paolo e non privo di
argento si levò su la maiella, parve acuirsi come una spada sottile. panzini
adagino adagino. cicognani, 3-83: parve [la candela] si volesse spengere e
canto così possente,... che parve la voce d'una creatura sopraumana la
entrando in comacchio in quell'ora vespertina ci parve di addentrarci fra le ruine di un
nudo e tutto ossa e nervi, parve per la prima volta magnificamente addobbato nelle
occhi così al barlume, vedere gli parve il suo bartolomeo, perché li disse,
melanconico;... a galeno parve che aderisse franco sacchetti antico poeta fiorentino
mie fantasie. silone, 5-103: gli parve che essa [la chiesa] s'
par., 1-63: e di subito parve giorno a giorno / essere aggiunto,
aedo. b. croce, ii-8-10: parve cosa così mirabile e quasi miracolosa l'
: (85): poi mi parve vedere a poco a poco / turbar lo
aretino, ii-213: -dimmi, che ti parve di quei cap poni che
-esclamò l'affascinato nel cui volto scarno parve ribalenare quella folgore di gioia. deledda
su l'anima. leopardi, 929: parve singolare... benché non procurasse
responsi. b. croce, ii-8-9: parve cosa così mirabile... l'
sorse dalle radici più profonde, mi parve affluire alle mani tutta con un impulso
volgar. [crusca): quando li parve... ch'elli [i nemici
primo abbordo. sassetti, 52: parve nel primo affronto che 'l giovane avesse
loro sorte. viani, 14-460: parve che la cima dell'alberetto fosse stata
. d'annunzio, iv-1-66: elena gli parve fredda e grave. tutti i suoi
all'agnello. idem, iii-340: le parve che la barca si aggirasse intorno a
par., 1-62: e di subito parve giorno a giorno / essere aggiunto
1-2 (i-16): assai spesso parve che non solamente col suo re volesse
ecco, lo spirito agile dell'acqua parve penetrar nell'ombra squallida. panzini,
un'altra. boccaccio, 9-302: parve agevole di scendere dalla reale sedia,
di amoroso isdegno, perché... parve a questa donna, che io tenessi
. pier della vigna, ii-112: parve che mi furasse [l'amore]
. idem, iv-1-574: e mi parve di scorgere in quel povero viso estenuato
b. giamòullari, 1-2-27: quando gli parve l'ora di nettare, / e
. masuccio, 355: a lui parve niun'altra averne vista mai, che
rustico, vuoto e subito gli parve di sognare. era più aia che corte
[par., 22-151]: gli parve [la terra] una piccola cosa
indi pur vide, o di veder gli parve / la terra che ci fa tanto
): fatta l'orazione, gli parve cominciare a mettere alie; di che,
per la lista radiai trascorse, / che parve foco dietro ad alabastro. buti [
radiai e corruscante lista di quella, che parve esser fuoco dietro ad alabastro il qual
la prima volta il suo nome gli parve non abbastanza grazioso e carezzevole per albergar
san francesco. deledda, ii-157: gli parve di ricordare tutta una esistenza anteriore,
dopo non so quanto tempo, mi parve che alcuno tossisse forte vicino a me
, / supin ricadde e più non parve fora. m. villani, 2-59:
aver principio. tasso, 2-91: parve, ch'aprendo il seno, indi
a uno di que'più giovani gli parve d'averlo visto trafficare dintorno a una tinozza
0 un coppo che fosse, e gli parve di capire come stava l'alfabeto.
ii-931: nel gran silenzio algente / parve con l'alito una primavera / sublime ella
suoi occhi. ella per un istante parve alienarsi in un suo pensiero, come
amnio e allantòide, ma quel che parve più d'ogni altra cosa considerabile, si
freno / e lasciaile cader come a lor parve. -disus. allargare l'animo
momento d'una lotta così angosciosa, parve che s'acquietasse; allentò le braccia,
la mira. guicciardini, iv-321: parve cosa di grande infamia che avesse dato animo
di sibilla. idem, 11-2: ci parve di farla volgarizzare [la pistola]
improntatore rinomatissimo,... e parve buona fortuna di stefano di essere stato
555: sendo venuto il verno, parve al duca di ritirare le sue genti
e tacendo dicea, come a me parve: / « chi m'allontana il mio
16 (275): quando gli parve d'essersi allontanato abbastanza, rallentò il passo
salutoe molto virtuosamente, tanto che me parve allora vedere tutti li termini de la
allora le era stata così amara, le parve ora una disposizione della provvidenza. nievo
dal vento. viani, 14-460: parve che la cima dell'alberetto fosse stata agganciata
altare maggiore; altare che all'uomo parve si sollevasse in una lontananza indefinita, dietro
rossigna. alvaro, 9-509: ella mi parve un fiore finto dai colori alterati ad
estate che si sta bene ovunque, mi parve di migliorare. palazzeschi, i-300:
2-146: la sua vita non le parve altro che una lunga alternativa di lavoro
prime il partito della lega, che gli parve il più forte. manzoni,
sproposito. piovano arlotto, 43: parve al frate, quando il piovano gli
par., 1-61: e di subito parve giorno a giorno / essere aggiunto,
dolorosa necessità di dividersi, l'esibizione parve a tutt'e due da accettarsi, se
alunne. b. croce, ii-8-10: parve cosa così mirabile e quasi miracolosa l'
e cominciandosi a riscaldare, a tutti parve di dover verso casa tornare. ariosto,
questo poter un sì gran don ci parve, che noi trasse ad amanza d'
gli era parata amara, questa gli parve amarissima; ma pur vergognandosi di sputarla,
e tacendo dicea, com'a me parve: / -chi m'allontana il mio fedele
strana; / un altro ammacca che parve di cera: / ed anco questo
. d. bartoli, 40-ii-22: parve al ricci, ammaestrato anco dall'esperienza di
. g. villani, 8-72: ma parve opera e volontà di dio, che
, 294: dopo che quanto gli parve e de lacrimare e de basciarlo se ebbe
eneide volgar., 93: allora parve [turno] a modo d'uno
: ella sentì avventarsele una zaffata -le parve di rhum -che le mozzò il fiato
.. l'amor della patria non parve più delitto al cospetto di dio.
il suo amore, / più non le parve quella corte / quella che le solea
amorevoli in tredici settimane di cure, parve a un tratto percorso dalla primitiva inquietudine
dell'ampiezza del locale, che mi parve smisurato. baldini, 4-202: il solo
i-506: nell'anatomia sul principio a me parve trovare notizia delle cose più piene,
metter mano alla spada; e appunto gli parve che, per la calca, gli
come aveva fatto fino allora, le parve che avesse un'andatura aggraziata e un
che andava con una monaca e mi parve un'angeletta: e mi sparì dagli
, 9-104: una creatura che a lui parve avesse serbato... l'
quale,... vedere mi parve una figura d'un angelo giovanissimo, e
si appoggiò all'angolo della vettura e parve addormentarsi. beltramelli, i-435: la
, 6-70: a un tratto le parve di essersi liberata da un gran peso,
momento d'una lotta così angosciosa, parve che s'acquietasse. settembrini, 1-83
, 8-2-410: ed esculapio (o così parve) / a l'angue / raffigurato
rugghio dentro, il giorno che mi parve qualcuno me la volesse rubare?
che sia alto e gentile, non gli parve vero di raccontare una vittoria forestiera qui
, ed ecco fatto che un ciocco ti parve una ventina di lupi. quello s'
mani di neonati. palazzeschi, 4-228: parve annaspare nel groviglio,...
annaspare nel groviglio,... parve smarrirsi in una fatalità imbrogliatissima.
emigrati delle provincie annesse al regno, parve garanzia bastante al diritto di questi e
-figur. deledda, ii-194: gli parve di... sentire per lei un
rimangono bugiardi. tasso, 5-27: parve un tuono la voce, e 'l ferro
la mia idea di rapire questi antenati parve talmente nuova a tutti, che la scappata
antichissima polvere sgorgò dall'antro aperto e parve, nel lume morbido della luna,
di brina; l'ombra nera parve quella di un incamminato verso lo sfacelo
si piantarono nella rena, un demone parve le tirasse verso il profondo. =
bandello, i-4 (i-54): parve a chi v'entrò d'entrar in un
invase gli animi. l'apparato scenico parve meraviglioso. panzini, ii-596: con tutta
1 (27): appena gli parve ora di poter, senza indiscrezione, presentarsi
, / in atto che fu studio e parve errore; / di che augurio prend'
, i-311: la signora si appisolò o parve assopirsi tacitamente. bontempelli, 9-259:
l'elezione. idem, 5-27: parve un tuono la voce, e 'l ferro
napoli. caro, i-331: quando gli parve d'averlo bene alla mano, ima
vero. d. bartoli, 40-ii-22: parve al ricci... doversi apprendere
sentì qualche suono di campana; e parve davvero di approdare ad una riva solitaria
, 4-290: questo [campanile] ci parve allora cosa nuova, / poi ci
: appuntò co'detti padri tutto ciò che parve espediente all'intavolatura di tanto affare
innumerevoli appunti. manzini, 10-14: parve più che mai leggero: un disegno;
dell'anno): di etimo incerto, parve agli antichi di poterlo riferire al verbo
tal impeto a ferirsi, / che parve il ciel cader, la terra aprirsi.
che mi s'aprì dal cuore, mi parve che mi portasse via un gran monte
sangue. redi, 16-vi-317: mi parve espediente il sabato mattina farle aprire la
computando i tempi. magalotti, iii-172: parve allo scalco di potere arbitrare sull'etichetta
vendemmia. linati, 8-130: e mi parve smarrirmi per le solitudini d'un paese
chiesa, ed ella si rasserenò. le parve che la pace silenziosa delle grigie arcate
sotto cui erano quattro archetti nascosti, parve in ultimo che gli sparassero, onde.
testa del mio felice arcibisavolo, mi parve che mi guardasse con occhio pietoso quasi
non perde. caro, i-344: gli parve di veder le ninfe intorno ad amore
arco di che ora si dice, parve volere che la nostra vita non fosse altro
ardente corno. varchi, 22-3: mi parve, che sopra il capo mi fusse
livio volgar., ii-1-160: gli parve ch'elli fossero bene incoraggiati, e ardenti
libriccino dei delitti e delle pene] parve, com'era, ardire d'un
attonita la sua bellezza, che le parve maravigliosamente maturata in quei pochi attimi all'
qualche giorno di tali scompigli mi parve il lago diven tato una
sonore pigliandosi spasso, a quanto mi parve, d'un commesso viaggiatore francese dai
sparsa di felci e di scope. gli parve, se non indizio, almeno un
l'orecchio alla porta, e le parve sentir cantare un'aria a due voci
]. l. bellini, i-99: parve all'indian di quei vasellamenti / vedere
: postomi al tentativo, mi vi parve esser riuscito, a principiare almeno l'aringo
ricca, circondata di lusso, mi parve improvvisamente impiccio lita, immiserita
subito l'armonia, la quale le parve nuova e bellissima. 3.
oltre. ariosto, 28-44: se parve al re vituperoso l'atto, / lo
nell'anima. pulci, 27-270: parve che 'l cor gli passassi uno stecco /
si vide così male arrivata, gliene parve male. machiavelli, 3-197: egli non
deledda, ii-1075: e le parve che quella voce fosse...
/ e trassei su, che mi parve una lontra. buti, 1-570 [inf
b. de'rossi, 3-iii-2-9: mi parve che di nuovo quel vento.
.. a parlare d'amore, parve a me che fosse d'aspettare tempo,
meno se lo aspettavano, tanto più parve loro il caso strano e meraviglioso. s
: non è, come ad alcuno parve, dura e aspra la via delle virtù
. s. lo assaggiarono, e parve buonissimo, e il granduca serenissimo anch'
per li signori di là assaggiato, parve loro molto buono. scala del paradiso,
morirne. idem, iv-1-796: gli parve come d'escir salvo per miracolo dall'
luccichio nero dell'acqua in fondo le parve il riflesso dei suoi occhi disperati. papini
ne approfittai. emanuelli, 1-177: mi parve d'essere meravigliosamente assecondata dal destino.
ricchezze. foscolo, v-151: e mi parve fuori d'ogni uso che un accattone
! calvino, 1-153: [gli] parve... che dalla vita ci
numerosissima assemblea. panzini, ii-514: gli parve che gli sguardi di colui misurassero quell'
all'odore degli aromi spirituali. le parve un istante di vedere la colomba d'oro
). pulci, 27-20: e parve un toro bravo quando assilla. vallisneri
assillo impatibile. idem, iii-2-366: parve a un tratto / che l'assillo pungesse
: la influenzia... non parve cagione di questa, ma piuttosto
il campo in luogo che a lui parve più acconcio. 6. intr
. viani, 19-424: assopito sul carabotto parve il condottiero che nelle ore estreme dell'
e il pensiero della rinunzia volontaria mi parve assurdo, inammissibile. « no,
. baldini, i-117: tanto mi parve rarefatta, dissolata, e come astralizzata
sotto quella sua apatica e astratta indifferenza parve destarsi non si capiva che commozione.
monte di fiesole, il quale gli parve forte per sito e bene posto. idem
concetto di virtù [del machiavelli] parve attenuarsi in fragili giuochi d'astuzia,
me. bontempelli, 8-58: le parve avvertire un fruscio, una vibrazione nell'
. d'annunzio, iv-2-750: ella parve più miserabile che un corpo legato alla ruota
concetto di virtù [del machiavelli] parve attenuarsi in fragili giuochi di astuzia,
speranze. d'annunzio, iv-1-689: parve che il cielo avesse come un sorriso
, con reverenza sia detto, non parve che attignessono al profondo intendimento dell'autore
un tratto il bruco s'agitò, parve sfogarsi, si eresse. attorcitura,
strider tonde all'attuffar del sole / parve udir su la sera. viani, 14-42
, 23 (85): poi mi parve vedere a poco a poco / turbar
/ in atto che fu studio e parve errore; / di che. augurio prend'
serica. boine, ii-72: gli parve d'udire uno scricchiolio beve avanzare di
avidità, di un sonno che mi parve triste e nero. = voce
bando. d'annunzio, iii-2-366: parve a un tratto / che l'assillo pungesse
mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne la mia camera lungo me
9-7 (381): gli parve che d'una parte del bosco uscisse un
minimo scricchiolìo. bontempelli, 8-58: le parve avvertire un fruscio, una vibrazione nell'
, 24-19 (ii-235): parve che fusse gran salvatichezza / a quella donna
spiace. b. segni, 106: parve a quel detto, che baccio tutto
la natura. albertazzi, vii-792: le parve d'esser più sicura, di poter
conobbe, un mostro / veder le parve. serdonati, 7-45: allora finalmente
luogo della rocca,... onde parve loro ch'egli potessero salire in campidoglio
. fracchia, 244: la risposta parve brusca alla ragazza, che si avviticchiò
anima di lei,... gli parve un insormontabile ostacolo che s'inalzasse contro
qualche conforto. bilenchi, 329: mi parve che avesse commesso un'azione empia,
quel marinetti che agli occhi di panzini parve sempre uno sconcertante babau. marotta,
strappare dalle labbra di mia moglie, mi parve davvero di essere tornato ragazzo. vittorini
che ella incontro penda: / tal parve anteo a me che stava a bada /
. pucci, cent., 11-75: parve che avesser poco sale in zucca,
, perché un verso sbaglia, / parve una furia, e presomi pel ciuffo
dello scrivente, senza più matita, parve stanca. forse l'abbozzo di un
spiegazioni. serao, i-672: e parve che un ultimo bagliore di rosso salisse
in uno stagno. buzzati, 1-292: parve... che le mura si
ermengarda. nievo, 340: parve allora che molte confuse memorie gli balenassero
in giro su tutto l'uditorio, parve a don rodrigo che lo fermasse in
baleni. d'annunzio, iv-2-108: le parve un istante di vedere la colomba d'
; / poi si succiò, che parve un uovo fresco, / quel che rimase
di fiamme. tasso, 12-80: rischiarar parve il tenebroso aspetto, / qual le
su quel volto bruno e fiero mi parve un baleno in una notte tenebrosa.
co'suoi compagni via, / che parve proprio un baleno sparissi / e che
renzo non istette lì a pensare: gli parve subito miglior partito sbrigarsi. [ediz
fiero giovannone. pulci, 4-31: parve il randello uscissi d'un balestro. /
ma balilla gittò un ciottolo, / parve un ciottolo incantato, / ché le case
votazione quasi unanime per lo zappalà, parve che costui dovesse finanche contender seriamente la
e intermittente. dossi, 300: parve che la processione dei lumi s'andasse
creatura. moravia, iv-93: subito le parve di aver dato un balzo immenso nel
una libbra di pane affettatavi dentro mi parve di essere a un banchetto reale.
2-10 (257): a me non parve mai che voi giudice foste, anzi
la bara fu sulle spalle dei portatori, parve un rogo fumicante su quattro pilastri neri
. boiardo, 2-19-14: a brandimarte parve un bon baratto / se ben cambiasse
il giovane, 9-388: e non ti parve / mica un di questi secchi barbalacchi
fuggì...: e non parve gottoso, ma più tosto barbaresco o can
questo. gelli, ii-52: gli parve intenderla [questa cosa] molto meglio
mi si stringevano alle coste, mi parve proprio di essere la pecora in mezzo ai
panzini, ii-527: questo ammonimento gli parve uscire dallo sguardo di alcune capre,
barbiere, che stava sulla cantonata, parve, come agli altri, che fossero stati
1-147: la palomba per un attimo parve rimanere dietro alle altre. le altre
, e, a quel che gli parve di vedere così al barlume, tra i
del mio piccolo cuore; e mi parve, nell'ultimo barlume della conoscenza,
., 10-1 (405): gli parve che esso [il re] ora
barucca, che aprendo gli occhi alla luce parve a maestro mondo di vedere tutte
, 1-38: per lunga pratica di governo parve accorto, ma era bassamente furbo
della nave, che poi si fece, parve il salvamento dello stato, come allora
vii-699: l'ultimo accordo sui bassi parve sprofondarsi nelle tenebre col fragore di un
lo restituì come potè, e gli parve con bastevole energia. ma ci voleva
è calato. pancrazi, 2-100: parve ai viandanti di vedere, non più
abate lo batté con un bastone; sicché parve, che il nimico si vergognasse di
; / ma e'prese un salto che parve un levrieri, /
una percossa toccò sì villana, / che parve una civetta stramazzata: / alzò le
). cesarotti, i-190: mi parve di veder piombarmi addosso un battaglione di
batté con un bastone; sicché parve, che il nimico si vergognasse di più
disciplina, / batteasi forte sì, che parve un tuono. 11. tr
e per alquanto spazio tenutalavi, gli parve sentire alcuna cosa battere il cuore a costei
cristianelli, tutto in un tempo ci parve venir giù un rovescio di pioggia.
per un istante sulla punta delle dita mi parve così estraneo da farmi pensare che le
., i-338: la poesia invece parve timorosa di novità e rade volte esci dalla
salutoe molto virtuosamente, tanto che me parve allora vedere tutti li termini de la
la beatrice ». / e il vecchio parve domandar qual era / quel monte,
ci avrebbe pensato lui. poi gli parve che io lo beffassi: e perché cercavo
: ella sorrise a pena e mi parve che su quel volto impassibile, giovanissimo
vi trasse. vico, 122: parve a molti fatto a bella posta quel momentaneo
prigion cavare, / ma non li parve via ben ben sicura; / però
lieta / nostra misera sorte / parve lassù, se il giovanile stato, /
il proponimento di compilare il presente vocabolario parve... la più alta, e
amicis, i-631: l'oceano mi parve più solitario e più silenzioso di prima
liberi stati. svevo, 2-493: gli parve che angio lina e la
buonarroti il giovane, 9-615: ci parve di vedergli in calza 'ntera,
nuziali. idem, i-330: a aione parve che fuss'otta /...
panno, poiché nel giudicarla di lana mi parve di velluto. -spreg.
, nel giudicarla di lana, mi parve di velluto, e stimandola di velluto,
da capo a piedi, e mi parve di veder piombarmi addosso un battaglione di
certe bertelle sciolte, che mi parve un indumento di sua fantasia, e che
come videro la bertuccia in letto, parve loro senza dubio veruno veder la vecchia
3-47 (ii-489): a la donna parve un nuovo mondo questo, perciò che
mezzo de lo mio dormire che me parve vedere ne la mia camera lungo me sedere
l'aura ventilando e sparse, / che parve al primo corso orribil lampo / a
carlo, carlo! », gli parve che il core / gli passassi un coltello
berni, 32-57 (iii-113): che parve lor pel primo uno stran atto /
pissi- pissi di vocine strane che gli parve di sentire sull'aia. nievo,
bischénco ci mangiano maccheroni; non gli parve vero! l'invitavano al su'giuoco.
di voce che fece voltare tutti e parve stranamente sproporzionato alla bisogna.
il bisogno o l'indigenza, come parve ad alcuni, ma iddio che è
di sito fortissimo... a niccolò parve che fusse molto a bisogno per suo
dello scrivente, senza più matita, parve stanca. forse l'abbozzo di un romanzo
su quella fronte... le parve vedersi diffondere un rossore. di giacomo,
della borsa. idem, 1-307: parve a esso messer gualtieri di fare allargare
): questo isgraziato e sventurato gli parve mill'anni di giugnere dal papa per
tanto sole in quel vino, che mi parve quasi naturai cosa cominciare il giorno libando
poi a sedere. pulci, 4-31: parve il randello uscissi d'un balestro.
. idem, iv- 2-341: mi parve in vece, da quel minuto, di
cadde, e fu una imprecazione che parve riempire il cielo. de roberto, 775
per la pena scoppia; / e parve che gli uscissi una bombarda, / tanto
può vedere nelle bavelline di bologna, parve loro una cosa troppo delicata e lasciva
; / e per paura il mar parve ubbidisse, / perché in un tratto si
non so che verso lui; e parve che non s'arrischiasse a dirgli altro per
babbo allora? *. mia madre parve di nuovo urtata. « perché parlarne?
risposero i latrati del cane. mi parve che tutta la boscaglia stormisse, nell'attimo
una gran botta tanto presta, / che parve i colpi udir che fanno i tuoni
quel giorno botta sì rubesta, / ché parve nel colpir scontro de troni. ariosto
bandello, 1-31 (i-393): parve a tutti che il signor marino si
. un bottoncin di rosa / gli parve meglio, e si forò le froge.
sì grande tempesta, che al tutto parve loro di dover perire. simintendi,
b. davanzati, ii-61: superbo parve alle terre e città, col dare
mal disposta: adesso questa lettera le parve una bravata, un metterla a punto
, / ché lo star quivi mi parve disagio, / però che contro a lui
. alvaro, 12-97: poi colui parve distratto da uno scopo più preciso: altri
. m. villani, 1-29: parve più convenevole, considerando l'età umana
qualche mio compiacimento mentale, perché mi parve che in esso avessi non solo condensato
io / di villeggiar con voi, mi parve, a parer mio, / che
casa, pagandolo, naturalmente, ma parve ugualmente una prepotenza: la madre di
ombra. sinisgalli, 8-52: ci parve a quel tempo che non suonassero più
esauste nubi, / dopo sparì, parve sorbir le zolle, / vi brulicò,
quel luogo chiuso, ombroso e tepido mi parve animato. svevo, 5-206: alcuni
poco scabra, provocante, brusca. mi parve la tipica voce delle donne e del
bruno, 3-609: sì bello mi parve quel medesimo mostro e sì mi soprapiacque,
lungo la commedia finché non le parve arrivato il momento catastrofico. =
verga, 3-176: a padron 'ntoni gli parve che gli strappassero le budella dallo stomaco
naso / tagliato fu che non gli parve buffa. idem, ii-268: allora il
inezia, perché un verso sbaglia, / parve una furia. verga, ii-317:
piovene, 1-190: l'aria mi parve ancora buia, ma di quel buio inerte
di più, a quel buiore gli parve di riconoscere il colpo dello spavento.
in alcuno che cherico fosse veder mi parve. machiavelli, i-140: perché così
parole! machiavelli, 476: pertanto parve a'signori ragu- nare assai cittadini,
il parer del cavallo a quel consesso / parve di ragion pieno e di buon senso
mascherati da scena. questa però mi parve in appresso ima burattinata, ed ora
avendo invitato a cena alcuni amici, parve che avesse ammazzato l'orto,
nave, che poi si fece, parve il salvamento dello stato, come allora.
suo alto cocchiere;... tutto parve accogliermi con una parola buona, di
sp., 11 (196): parve a questi una cosa così terribile che
come aveva fatto fino allora, le parve che avesse un'andatura aggraziata e un
, par., 20-21: udir mi parve un mormorar di fiume, / che
te fatta. tasso, 5-27: parve un tuono la voce, e 'l ferro
remo; e lo strepito della festa parve infinitamente remoto. pirandello, 7-132:
inanzi / fummo chiamati, udir ci parve il messo / di nostra libertà. già
ubligarsi il suo re, e gli ne parve male. firenzuola, 461:
a capriccio, perché la cagione loro parve troppo facile e trita, né la credettero
usciva. nievo, 531: tuttavia mi parve che la franchezza fosse il miglior partito
sulla testa'del delfino, al quale parve che un grande occhio bianco ed azzurro
, e il nuovo dominio non parve grave a popoli stanchi di tumulti e di
gridando tutti i calami? / che pur parve ad udir cosa mirabile. soderini,
sero meno mosse. dopo non molto parve che lo avessero trovato. allora calarono
calata per girare la meta, gli parve di alzarsi vertiginosamente per superare un culmine
., 33 (566): gli parve che, per la calca, gli fosse
ediz. 1827 (568): gli parve che, per la stretta, ella
asinelli indocili e calcitranti, ogniqualvolta mi parve che lo meritassero pe'loro brutti costumi.
riconfortato, da morte a vita gli parve esser tornato. idem, vii-199: foco
calda incudine? ariosto, 16-53: parve più freddo ogni pagan che ghiaccio, /
più freddo ogni pagan che ghiaccio, / parve ogni scotto più che fiamma calda.
, innanzi che partisse da firenze, parve che dubitassi di non aver più a
buon proponimento. ricordo, perché mi parve contenesse un imperativo supremamente categorico, la
far potesse, / ché poco parve che le ne calesse, / sì la
nel calesse ponendo il sedere, / mi parve da un coltello esser trafitto.
calonaco di fuori così serrato, gli parve essere a mal partito,...
dalla nostra. bocchelli, 2-16: parve che [il nembo] si avventasse dirittamente
cose la cambiava,... gli parve tempo di doverla trarre dall'amaritudine.
casto filosofo per alterezza, come ad altri parve, o, com'io stimo,
subitamente per la grandissima parte che mi parve che amore mi desse di sé;
ariosto, 28-24: cambiato a tutti parve esser nel volto, / vider tutti
per alterezza, come ad altri parve, o, com'io stimo, per
un cameróne oscuro e sudicio, che mi parve una sala principesca, e mi gettai
che tutto quello ispettaculo di culo gli parve una cosa maravigliosa: istava in modo
avendo a passare il monsanese, mi parve bene di barattar cavallo, ma cascai
, innanzi che partisse da firenze, parve che dubitassi di non aver più a tornare
, 15-123: poi si rivolse, e parve di coloro / che corrono a verona
lieta scorrea. marini, xxiv-803: parve adirarsi nettuno che senza verun timore dell'
il telefono. nessuno rispondeva. gli parve di udire squillare il campanello nel buio
: dal vuoto del pianerottolo un campanellino parve squillare il suo dilindindindin nell'imbottito.
lontano; quella di sant'agata che parve addirittura cascar sul capo agli abitanti della
panone mi assordò con un picchio che mi parve ima martellata sulla testa. moretti,
giov. cavalcanti, 145: mi parve essere da ima reale madonna per la
con due piccole corna sulla fronte, gli parve che non il peccato degli altri,
: guardò la mesta sposina che gli parve più bella nello splendido candore dell'abito
pezzo,... e non parve gottoso, ma più tosto barbaresco, o
che sia. ariosto, 3-61: parve ch'a tal domanda si cangiassi /
, cinque canti, 4-6: marfisa parve al stringer de la spada / una
considerando all'utilità degli studenti, gli parve più utile ch'egli attendesse a insegnare
le grazie agli animali, a chi gli parve e come gli parve, e fissò
a chi gli parve e come gli parve, e fissò punto per punto tutto quello
le cime sole: / quando mi parve udire un canto lieto / tanto, che
tal piena sicurezza allargavasi nelltnfinito, che parve la voce d'una creatura sopraumana la
egli cantò: la cobbola giuliva / parve un picchierellar trito di stelle / nel
brancati, 4-94: d'un tratto gli parve che le mura della chiesa s'
parlò con un tono definitivo che mi parve di canzonatura. = deriv.
alzò le vele / dove ogni cosa parve di capecchio; / e così arse tutta
vuole aprire al giorno, / veder me parve un giovenetto adorno, / che avea
, potesterie, comuni e populi, parve, volendo andare con uno di questi
perdono a roma, per comune consiglio parve più convenevole, considerando l'età umana
che parlava discretamente l'italiano. gli parve di dover esser brutale in presenza dell'
s'accorse del prigione chi egli era, parve ch'egli avesse mezzo capriccio di voltarsi
molti minacci 11 suo individuo, parve propio si proponesse di fare ima
grandi a capriccio perché la cagione loro parve troppo facile e trita, né la
io me ne accorgessi. a me parve che ada continuasse a divertirsi a quei
vita. d'annunzio, iv-2-817: le parve talora di smarrire la sua sincerità umana
asinelli indocili e calcitranti, ogniqualvolta mi parve che lo meritassero pe'loro brutti costumi
un carbunco tra multe bianchissime perle gli parve. ber chef, 39 7: la
considerando all'utilità degli studenti, gli parve più utile ch'egli attendesse a insegnare
lo suo stato. / como l'uscio parve nel primo affronto che 'l giovane avesse più
là d'esso, il fragor ferreo parve / piano e lontano. de roberto,
tirare queste artiglierie. marino, vii-278: parve che mi si dilatasse il cuore quando
/ e sol quand'io fui dentro parve carca. idem, purg., 12-2
i medesimi carichi. straparola, 2-1: parve a meldina esserle molto carico tener celata
mi abbandonai su un divano e mi parve di avere trovato quello che cercavo.
, tòrta da un carnefice. ella parve più miserabile che un corpo legato alla
calvino, 1-153: a marcovaldo parve che il mondo grigio e misero che
carrettaio. guerrazzi, iv-97: alla donna parve toccare il cielo col dito tombolando nelle
del secondo e del terzo -e mi parve peccato a gittarla. nievo, 165:
dee., 8-3 (291): parve nel muoversi che tutta la cotta pelle
384): e quando tempo gli parve, a casa messer corso se n'andò
nell'ombra silenziosa il latte, mi parve un sacerdote che adempie un rito antico
avendo a passare il monsanese, mi parve bene di barattar cavallo, ma cascai
idee larghe, il vecchio, dapprima, parve cascasse dalle nuvole: non voleva creder
giov. cavalcanti, 145: mi parve essere da una reale madonna per la
da per sé. botta, 4-555: parve a tommaso, che fosse venuto il
panzini, ii-37: questo ragionamento mi parve così logico e semplice che dimenticai di
, / quando gli vide, le ne parve male; / ma tuttavia non ne
3-7 (i-60): parve ch'un cassonaccio d'arme pieno, /
e 'l castellano / a voi non parve,... / non vorrete,
., 10-1 (405): gli parve che esso [il re] ora
sospirò gabriele, quasi senza volerlo. parve a flavia che questa commiserazione fosse un
buon proponimento. ricordo, perché mi parve contenesse un imperativo supremamente categorico, la
erano alquante dramme di feccia, che parve una doccia di mulino, per sì fatta
diede relazione a pirro, che li parve di vedere tanti re in catedra.
], che in sul principio mi parve buona, mi diventò col tempo cattivissima in
s. c., 37-5-4: non parve degno di vincere ventura, la quale
opera santa della nazionalità. il catolicismo parve far divorzio dal gesuitismo; riabbra- ciarsi
una inattesa bellezza / balenar talora mi parve / nella chimerosa figura / del popolo
ii-34: improvvisamente il mio viaggio mi parve noioso e inutile a causa di quel
non potesse venire, quando tempo le parve, ed il giovane per via assai
subitamente per la grandissima parte che mi parve che amore mi desse di sé; e
vendicativa che possa immaginarsi; e le parve di non essere trattata troppo cavallerescamente a
riscaldò sì questo fatto, che a noi parve essere a cavallo. caro, 12-i-304
; e la quadratura del circolo mi parve problema molto più facile del pranzo ch'
vannetti, mortificato, s'inchinò. gli parve che l'orsani, per cavarselo dai
come tutte le particolarità del rozzo legno, parve a stelio una cosa straordinariamente viva.
. alfieri, i-193: subito mi parve di poter leggere il polinice ad alcuni
di superstizione: il furore dei crociati parve rinascere negli eruditi viaggianti in cerca di
travaglioso e con gli occhi cerchiati, parve, a tutti, delle bellissime. verga
che stava apparecchiata a riceverla: e parve una piccola luna, in un gran
aprirgli una ragazzina... non parve per nulla sorpresa al vedere un volto
». guardò, ma non le parve esser vero come il cuore parlava.
capriccio di formare il suo individuo, parve propio si proponesse di fare una singoiar
; / libera farmi al mio cesare parve. 6. locuz. -avere
, par., 20-20: udir mi parve un mormorar di fiume / che scende
salutoe molto virtuosamente, tanto che me parve allora vedere tutti li termini de la beatitudine
capannuccio, frate michele, secondo mi parve vedere e ch'io udii dalla gente,
, 396: all'entrar mio nella camera parve che sbigottisse... abbracciola poi
... tanto che l'adalgisa parve davvero chetarsi, rasserenarsi. 9
il calonaco di fuori così serrato, gli parve essere a mal partito,..
, e datagli quell'istruzione che le parve più a proposito, lo spedì alla
vii-205: per più chiarezza, ci parve di parafrasare il testo che stiamo per
leggende inedite, 1-157: a me parve vedere una donna vestita di bianco,
. boccaccio, iii-1-18: e quando parve tempo al buon teseo / di navigar,
per un chiasso che v'era, e parve ch'ella tornasse dalla chiesa. vasari
di quella fondamentale impotenza della lombardia che parve ai cittadini inesplicabile arcano. sbarbaro,
rabbuffi, la professione del prete gli parve piucchemai preferibile a quella del soldato.
tefficacia dei sacramenti, ma perché gli parve che essa s'identificasse con la società corrotta
dicevano. machiavelli, 124: al senato parve la domanda di costui temeraria; nondimeno
: una inattesa bellezza / balenar talora mi parve / nella chimerosa figura / del popolo
via. alfieri, i-20: mi parve di vedere che gli occhi di tutti si
., 17-43: al re carlo ne parve molto male, / quando sentì che
una certa chi, 24-29: parve un nibbio / che rapisse un pulcino a
. pavese, 6-19: a ginia parve di stare chi sa quanto, senza
. ariosto, 2-50: quando gli parve poi, volse il destriero, /
ciò fe'con tal arte, / che parve intero; e poscia vel chiudette /
chiuse / le tue cogitazion, quantunque parve ». idem, purg., 22-
petrarca, iv-1-117: e quel che parve altrui beato e lieto, / non
: col cicerone mi legai perché mi parve fosse superiore ai suoi colleghi. gozzano
nobile,... ed egli non parve se ne movesse punto. manzoni,
che non era avvezza alle gentilezze, parve di toccare il cielo col dito,
cuore gli si serrò, e gli parve di farsi esangue come se le sue
poscia una gran prefazione, / che parve fra cipolla da certaldo. alfieri, i-99
singolarità di gian giacomo rousseau, che parve singolarissimo ai nostri avi, con quella
partire la massimilla, quando tempo gli parve, presto se avviò sequendo la sua
la signoria; alli otto della guerra parve loro di essere stati ingannati, perché
verso le forche, e veder gli parve... uomini ciondolare a guisa d'
del suo colore stesso, / mi parve pinta della nostra effige. 3
in virtù delle quali il mondo ci parve, dopo, insieme più vasto e
l'argomento suggerito da don blasco gli parve il più opportuno. panzini, ii-252
punto intese il tratto, / un diavol parve proprio iscatenato. machiavelli, 319:
del suo colore stesso, / mi parve pinta della nostra effige. =
tiro di schioppo verso le praterie, mi parve discemere nel buio una forma d'uomo
tormentato e commosso, di ritornar mi parve alla propria magione. piovano arlotto,
dizionario citaronsi non toscani con larghezza che parve da ultimo a parecchi non toscani soverchia
., 10-1 (405): gli parve che esso [il re] ora ad
. pataffio, 6: la trentavecchia parve dulia. 2. agg.
brontolare; e quel che al notaio parve un segno mortale, i soldati eran pieni
ipocloremia. iv-1-383: così mi parve, morente mi parve, quella mat
iv-1-383: così mi parve, morente mi parve, quella mat = voce
egli cantò: la cobbola giuliva / parve un picchierellar trito di stelle / nel
sarian chiuse / le tue cogitazion quantunque parve. cavalca, iii-37: lo cuore
pronta a giovarsi, il piccolo giulio parve migliorare. panzini, iii-602: io
; infine si piegò sulle zampe anteriori e parve inginocchiarsi davanti alla cappella. l'uomo
aria per il colletto della giacca, che parve un gatto quando lo si tira sù
poesia. svevo, 2-393: a lui parve ch'ella volesse prenderlo per il collo
capannuccio, frate michele, secondo mi parve vedere e c'hio udii dalla gente
strider tonde all'attufifar del sole / parve udir su la sera, agl'infiniti /
deledda, iii-612: la sua presenza parve, come sempre, spandere un senso di
colpito. deledda, iii-232: l'uomo parve colpito da questa osservazione; subito però
di frusta, ma in quel momento gli parve meglio di una carezza. d'annunzio
1827 (567): la coltre gli parve una montagna]. leopardi, 32-116
, 4-94: d'un tratto gli parve che le mura della chiesa s'inalzassero
elisi. fagiuoli, 3-1-113: mi parve d'essere invitato a bere, / di
., 9 (146): non parve vero a tutt'e tre di sedersi
ediz. 1827 (143): parve loro assai buono il sedersi sur una panchetta
5-4-291: ed aristide... così parve che gli dividesse [i dialoghi]
quella sola istruzione paterna, che parve sufficiente e commen devole.
strider tonde all'attuffar del sole / parve udir su la sera, agl'infiniti
, l'esercizio sebbene fosse più giusto parve più tirannico e più capriccioso. 7
sospirò gabriele, quasi senza volerlo. parve a flavia che questa commiserazione fosse un
rivolta asta. idem, i-115: parve subitamente vedere l'aere pieno di turbamento
contro di lui; e però gli parve essere necessario di giustificarsi. 5.
: -all'entrar mio nella camera parve che sbigottisse: vedestila tu, radicchio
figur. cavalca, 19-237: parve che la chiesa insino dal fondamento si
. ariosto, 28-94: commodo gli parve il luogo e bello. guarini,
a ogni modo. brusoni, xxiv-886: parve ad argostia d'udire appunto la voce
più compatto, più ricco; quello che parve a buoni giudici il migliore che alfredo
e fidata, come a quello affare gli parve competente. giovanni dalle celle, 4-2-11-6
dedicati. svevo, 3-846: a me parve che ada continuasse a divertirsi a quei
compostezza ammirabile. svevo, 2-482: gli parve d'essere ammalato, gravemente, senza
le cui volte, sì come mi parve di comprendere, eran tutte fatte di
vicariati, potesterie, comuni e populi, parve, volendo andare con uno di questi
e magnifiche novelle quanto furono queste, parve a tutti essere risucitati, faccendo di
, in virtù delle quali il mondo ci parve, dopo, insieme più vasto e
oriani, x-21-62: duttile e veemente, parve concentrare in tale supremo duello tutta la
sensualità. bisticci, 3-410: non gli parve che i viniziani si ricordassino de'benefici
del suo colore stesso, / mi parve pinta della nostra effige. d. battoli
naturalezza di raffaello suo maestro, parve accostarsi giulio romano, spirito animoso
; e venne tempo che una conciliazione parve possibile non solo fra il monarcato e
/ a sé davante vidde 1887, parve accennare a mutato animo verso l'italia.
illuminato da un fanale di galera gli parve immenso. un felse posato sul pavimento,
9-609: fu a questo punto che mi parve capire recitassero ciascuno una parte concordata.
aperta la strada. leopardi, 812: parve orrendo questo caso agli dei,.
. si risollevò in un turbine, parve condensarsi, prendere la qualità della materia
d'atra caligine condensi, / notte mi parve. 3. per simil.
dentro me stesso, così mal me ne parve. algarotti, 3-340: io le
segneri, n- 45: mi parve una mattina dopo la santa messa di poter
. e impaurito... non gli parve tempo da ricercare quelle cose con alcuno
mio desio. guicciardini, 33: parve cosa conforme che questi regni di castiglia
mormorava tutta la stessa preghiera, gli parve; confuso in quel mormorio si sentiva
mi sia. alfieri, i-20: mi parve di vedere che gli occhi di tutti
una magnifica festa di congedo, in cui parve ancóra sovranamente bella. poi si ritirò
le cui volte, sì come mi parve di comprendere, eran tutte fatte di
gli era passato per la mente: gli parve che dio medesimo l'avesse messo sulla
singularissima con uno prudentissimo principe; e parve cosa conforme che questi regni di castiglia
la vecchia d'un fiato e la frase parve conglutinata in quella voce nasale.
ii-269: ai buoni uomini della faggiola parve da prima uno scherzo che una lettera
nominarlo nell'indice e non nell'opera, parve offesa. 9. raro
cui era anche un tremito. gli parve consanguinea ed estranea come una sorella.
tinta e di sdegno / del celeste lion parve la luce / del suo scorno già
l'usciere che le rispose così le parve un po'imbarazzato. aveva una consegna?
l'oste) consertò quel che le parve per dar materia al terz'atto.
a lo 'ntelletto. baldi, 3-1-20: parve al padre, che le cose toccate
e dilungata dalla città, a'fiorentini parve al tutto essere fuori di sospetto, e
dante, par., 12-75: ben parve messo e famigliar di cristo; /
perdono a roma, per comune consiglio parve più convenevole, considerando l'età umana
? leopardi, 813: ben gli parve conveniente [a giove] di propagare i
ritrovare il suo re, e gli parve più consolato. 2. soddisfatto
consuetudine. boccaccio, vii-6: mi parve udire un canto lieto / tanto,
nello amare e nello spendere smisuratamente, parve a certi suoi amici e parenti che egli
uno a uno e, quando gli parve che fosse l'ora, riprese subito la
et morale. boccaccio, vii-118: mi parve veder, guardando in esso [sole
dogli subitamente uno pensiero per lo quale parve al popolo che contemplasse uno buono pezzo
apparve, / scoglio a lui picciol parve. alfieri, i-101: era gelato
: e impaurito... non gli parve tempo da ricercare quelle cose con alcuno
. calvino, 1-153: a marcovaldo parve... che dalla vita
di quel partito, il migliore gli parve d'affrontar don rodrigo stesso.
. quella contrarietà, che a te parve sì insopportabile, tu di certo andavi
pertinacemente contrastando e incivilmente replicandomi, mi parve che procacciasse a bello studio occasione di
spesso immediatamente rigettati. itnbriani, 1-69: parve (ed ella se ne accorse)
attenta legislazione. calvino, 1-153: parve... che dalla vita ci si
la gemina scalea di quella scuola mi parve di vedere salire e scendere una quantità di
sol cadente. svevo, 3-595: gli parve certo ch'io gli togliessi anche l'
di quel partito, il migliore gli parve d'affrontar don rodrigo stesso. lambruschini
). meglio, come mi parve di capire, non tanto di averla
. del resto, a quelli non parve vero d'aver da mangiare e da dormire
perdono a roma, per comune consiglio parve più convenevole, considerando l'età umana
il freddo dell'aria di quaggiù, non parve allo scaligero sufficiente a smuovere l'acqua
favori. leopardi, 813: ben gli parve conveniente [a giove] di propagare
. machiavelli, 267: a cosimo parve convitarlo ne'suoi orti, non tanto per
, 1-34 (i-419): mi parve molto strano veggendo che in servir a
boccaccio, 2-5: da una parte mi parve vedere / quel livio che fu ri
que'[frati] più giovani gli parve d'averlo visto trafficare dintorno a una tinozza
buonarroti il giovane, 9-410: ella parve una fante, / che, guardato chi
e viveri e armi; laonde ci parve mestieri fare a buona distanza dalla città
trovati più e più volte insieme, parve a quella nostra buona guida che la domenica
svevo, 3-819: la vita mi parve tanto nuova che stetti a guardarla come
steso che ebbe questo rapporto, gli parve bene corredarlo con la documentazione. -figur
invogliai del secondo e del terzo -e mi parve peccato a gittarla. prati, i-22
15-122: poi si rivolse, e parve di coloro / che corrono a verona 'l
/ corse e, correndo, gli parve esser tardo. guicciardini, 107: ho
. f. doni, 3-147: gli parve vedere dormendo uno scatenato dimonio, che
medesimo. piovano arlotto, 19: parve al re che il piovano fusse uomo da
. b. segni, 97: parve, che l'azione del duca a fare
ma quando ripigliammo le armi, il cielo parve cormcciarsi. 3. aggrottarsi
sabato o domeni a; ma di quassù parve che il tempo minacciasse forte e non
e lieta / nostra misera sorte / parve lassù, se il giovanile stato,
convento o no, pur dopo molto contrasto parve al pretore e alla sua corte di
. negri, 2-830: improvvisamente le parve che le persone del corteo, lei compresa
e di lingua, come a me parve, cortegiana. leopardi, ii-51: i
continuando il suo sorriso timido. e parve risvegliare in fondo alla mia anima qualche
scala, levò finalmente gli occhi e parve spaventarsi vedendomi ritto in piedi davanti a
. svevo, 2-419: ad angiolina parve che la quinta intelligenza della città fosse
rapido esame di coscienza dal quale mi parve rilevare che io avea peccati oltre al
bisticci, 3-10: restituì quello che gli parve avere sopra coscienza. algarotti, 3-246
fagiuoli, 1-5-77: -basta, vi parve di riconoscere che non è aliena dal
/ davanti al suo cospetto / mi parve ch'io vedesse / che gente s'acogliesse
iii- 8: la cagione loro parve troppo facile e trita, né la credettero
fioccava in quella vicinanza, non mi parve gran fatto deliziosa la dimora in quella
francescana e con le vipere badiali mi parve di fare una di quelle merende caserecce
d. bartoli, 12-1-77: strano parve... l'aversi a mostrare in
sentendosi cuocere, ed alquanto movendosi, parve nel muoversi che tutta la cotta pelle
la volsero più cotta, e le parve loro un invito pur troppo a preposito
/ ché tal loco un inferno esser le parve. 2. rimasto in incubazione
capanna fece bene alla fanciulla. le parve che il sole stesso, coi suoi zecchini
montale, 3-222: dopo un tempuscolo che parve eterno seguì un cozzo violentissimo e fui
nome. leopardi, 813: ben gli parve conveniente [a giove] di propagare
conosciamo sufficientemente » c'era o mi parve, un velo d'ironia nella sua
in fatti vero quello che a lui ne parve, certamente, se si vuol
è... », / tal parve quelli. manzoni, pr. sp
siila, essendo imperadore, non li parve sozza cosa andare per napoli con quello
si attaccò a questo verbo che gli parve caratterizzasse tanto bene l'attività in quell'occhio
del lazio, / a te quell'aere parve bastante / che respirarono l'ariosto e
e viveri e armi; laonde ci parve mestieri fare a buona distanza dalla città quasi
arciprete, che quando la vide muoversi parve cresciuto un palmo, andò a porsi
da piè e da lato; e ancora parve tanto bella invenzione, a quell'età
. che sorpresa quel cretto rosso; parve un segno aspettato. 2.
. carletti, 18: questo mi parve sempre un traffico inumano et indegno della
dell'arciprete, che quando la vide muoversi parve cresciuto un palmo, andò a porsi
di superstizione: il furore dei crociati parve rinascere negli eruditi viaggianti in cerca di
forma di superstizione: il furore dei crociati parve rinascere negli eruditi viaggianti in cerca di
cosa. nievo, 1-78: questo pensiero parve dare al vecchio maggior cruccio d'ogni
in egitto adorai, / veder mi parve e mi turbò la mente: /
quando la sera vi giunsi, mi parve una cuccagna, perché il signor marchese
un certo odor di cucina che gli parve di aver già sentito altre volte in
da piè e da lato; e ancora parve tanto bella invenzione, a quell'età
, a capo ignudo, / e parve un sol, qualor più luminosi / trare
(53): a me che parve essere assassinato, non tanto ch'io
che tutto quello ispettaculo di culo gli parve una cosa maravigliosa: istava in modo
3-13: postosi a sedere in camera (parve che nel dar giù del culo,
l'atto rapido, inconsulto, / ci parve fonte di misteri immensi. moretti,
tutto il cumulo delle cose tristi gli parve lontano da sé e che gli fosse possibile
nube un fanciullino con tanta prestezza che parve un miracolo invisibile, un baleno;
ricordò gli avvenimenti della giornata e gli parve che il sogno fosse un cupo avvertimento
l'anno una donna di servizio le parve un doppio sparagno quello di riprender in casa
: non curò il pericolo, né parve che se n'avvedesse, quando, per
de sanctis, ii-1-131: e mi parve anche più strano quell'antipatico uomo
atto rapido, inconsulto, / ci parve fonte di misteri immensi. s'atafier,
trovar messer attilio / e resoli, mi parve a me, da dodici / ducati
instromento, o dal sonatore, a me parve che non avanzasse di molto il dabbudà
amore e nelle sue matte bestialità, parve tempo ai villici di ripararsi da tanto dannaggio
poesia coincideva in leopardi con quella che parve a lui dannazione; dannazione di vivere
tormentato e commosso, di ritornar mi parve alla propria magione. -sm.
mezzo alla piazza dardeggiata... parve a don gregorio un porto di suprema
. g. villani, 11-21: parve opera divina, che ciascuna setta di
, i-968: si sollevò e gli parve di dar contro al cielo con la fronte
lancellotti, 78: gran cosa mi parve alcuni anni sono, quando mi diede per
e lenta, sì che da principio parve da non averne pensiero. rosa, 194
fu iersera a cena teco e che parve darti nel genio. a. verri [
e veduto il fatto, non ci parve convenevole dar querela ai vicini ed all'
per quello che accadde, e tanto parve darsi dattorno affinché fosse riparato. palazzeschi
, 9-188: ottavia da quel giorno parve la dea del sorriso. levi,
la regina volesse proprio veder me, mi parve un tiro degli
il trasformismo], quando fu ricordato, parve richiamare qualcosa di equivoco, un fatto
sì abbattuto e avvilito nell'animo, che parve ivi tutt'altro; onde lo storico
, 2-58: il nome di antonello parve disusato e decaduto. morante, i-55:
, il morto sul moribondo, che parve un abbraccio. -anche di animali.
belle luci sue languida gira. / parve l'atto ad alcun poco decente, /
camerina luminosa e decente, al disgraziato parve rinascere. baldini, 3-315: il
né decente. moravia, ii-89: gli parve ad un tratto di vedersi, in
disse il conte attilio, al quale parve cosa molto garbata il far decidere un
ducci, iii-7-211: cosi parve a me e all'egregio socio dott.
, 2-298: egli guardandola negli occhi parve volesse dirle qualcosa di decisivo. ma
ormai nericcia e sbavata di vento, parve che il mondo cercasse d'alzarsi in
giovanni, ii-61: d'allora in qua parve che sempre andasse adietro [lo imperio
disviluppata, in suo natio decoro / parve e in sua grazia virginal rifulse / l'
nievo, 23: ai signori sindaci parve quel decreto aver sufficientemente operato per l'
e quell'imagine, che pur mi parve deforme, ritornava frequente al pensiero,
1-ii-333: il più penoso ornamento mi parve quello del naso, perché nella sommità,
da quando era al sanatorio, gli parve di distinguere chiaramente tutta la deformità viziata
. f. giambullari, 148: quando parve loro esser tanti che e'non avessero
brancoli, ii-275: il viso di edmondo parve ispessirsi come se la materia viva di
ungaretti, viii-18: nulla più nuovo parve della strada / dove lo spazio mai
d. bartoli, 4-4-44: parve dunque miracolo che da così capitali accuse
note delibar talvolta / all'anima ne parve. carducci, ii-10-222: non importa che
edera bruna sul muro di fronte le parve preziosa. moravia, i-77: il
; ma fu tale che la contessina parve come svegliarsi di colpo da quello stato di
mezzana cittade che luogo di cacciagione mi parve. algarotti, 2-11: sopra la costiera
sosteneno; / lì l'impeti dementi parve a lei / veder, che fier fuor
cioè il caos o demogorgone, parve allo autore molto meglio appigliarsi al demogorgone
, ché quello che noi avemo mi parve molto buono. vasari, ii-75:
. ferd. martini, ii-1-1157: parve al cappelli che con le lettere denotate dalle
guisa che guardandosi nello specchio, gli parve esser uscito dalle mani del creatore in
onore e diligencia servire, quando gli parve [tempo], a sé il
; / e sol quand'io fui dentro parve carca. idem, par.,
donato degli albanzani, ii-69: gli parve di fare ottimamente di mandargli ambasciadori,
continua, le mie stesse facoltà mentali mi parve che s'indebolissero: mi vedevo disfatto
i capelli sconvolti dal vento, gli parve di indovinare attraverso il lino della camicetta
attagliata una vesticciuola di scolaretta. ma gli parve di vederla in questa vesticciuola e capì
pallavicino, iii-491: con tali concetti parve che sareb- besi mostrato rispetto ed
conclavio, perciò che a quei cardinali parve più tosto dipositare per brevissimo tempo che
. guerrazzi, 4-93: non mi parve onesto né dicevole adoperare il deposto di un
da tre volte nove fanciulle, inno che parve avere virtù deprecatrice e propiziatrice.
suo sorriso che io amavo tanto mi parve una derisione. b. croce, ii-8-268
vide così verdolina nel viso, gli parve una di quelle figure di donna descritte
... consertò quel che le parve, per dar materia al terz'atto.
noi celo; / restar solo mi parve, e ne tremai, / visto
bettinelli, i-48: un deserto mi parve quella regina del mondo, e,
: e per verità il soggiorno mi parve più atto ad uccidere, che a dar
anche se dorme. bocchelli, 2-16: parve che [il nembo] si avventasse
una sicurezza di frase e d'intonazione che parve pesare come ima mano vigorosa sulla spalla
più destra a compire il suo desiderio le parve, lo fece a sé venire.
era fatta bene ma quel brano mi parve proprio detestabile. serra, i-377:
devoti suoi. colletta, iii-220: parve quel foglio, ed era, deliberazione
altre cause pie, secondo che gli parve gli dettasse la sua coscienza. boiardo
rivolse uno sguardo del quale ella stessa parve sentire la gravità perché tosto lo deviò
pasqua, a lui e a molti altri parve si dovesse muovere il dì dopo la
, 1-147: la palomba per un attimo parve rimanere dietro alle altre. le altre
: quando olofemis vide costei, gli parve vedere una stella diana e forse che
non dibattersi in cotal pensamento, gli parve di dover considerare le spoglie, che
. guerrazzi, 4-1-93: non mi parve onesto né dicevole adoperare il deposto di
. berni, 41: pur li parve aver tratto diciannove, / quand'egli
di giugno a firenze,... parve convenire all'ufficio di lui [ecc
chi dorme. groto, 138: mi parve bene di veder l'anima di un
, 39: niuna altra persona mi parve più al proposito di voi, la quale
card-ucci, iii-20-258: né anche al tommaseo parve difendibile, o gli parve improprio o
al tommaseo parve difendibile, o gli parve improprio o negletto, il * divino
terre di pisa nel nuovo acquisto, parve al duca di bisogno, per difesa de'
eletta, / quella ch'ai mar gli parve manco inetta. 23.
proden- tissimo principe era, non gli parve che la defettiva natura de femene avesse
quando questi gli fu da lei accennato, parve più diffidente che benevola. carducci,
che 'l vento gira, / veder mi parve un tal difìcio allotta. busone da
17: crescendo ogni dì nuovi vocaboli, parve che e'vi mancasse alcune lettere;
papa sisto] un pezzo e gli parve una certa cosa... non la
digerita servitù e della mal pigliata libertà, parve quel fatto a chi pessimo a chi
pesò terribilmente. non meno sgradevole mi parve la levataccia che dovetti fare per trovarmi
federico di ragona per maggiordomo. e perché parve che digradasse, le gridarono la crociata
onde giannozzo digrignando si rizzò, e parve pronto a dargli la rivincita. bacchelli
carbone. manzini, 12-38: le parve che nel mondo, ora tutto vicino
, dilatando, un muro farse / parve, e d'armati mostri esser difeso.
ser giovanni, ii-148: non gli parve da esasperarla col dirle così ad un
quasi per metterlo in dileggio, le parve odioso. = formato su dilegione
la vedea, / ch'arder mi parve di più caldo gelo / ch'io
lungamente di diverse cose, quando gli parve, condusse quelli per insino alle guardie del
b. davanzali, ii-285: cicerone [parve] a calvo, sciolto e snervato
diluviale, ec. * diluviale 'ci parve in verità una voce nuova, almeno
dee., 3-4 (299): parve a frate puccio sentire alcuno dimenamento di
del giovane tanto bella, che gli parve... non ne avere mai veduta
. viani, 19-276: una saetta parve aver dimezzato il campanile e che questo
, 12-205: dapprincipio il lavoro gli parve fin troppo agevole, tradusse senza difficoltà un
risposta, / supin ricadde e più non parve fora. boccaccio, dee.,
. sannazaro, 12-202: non mi parve disdicevole il fermarmi; e a tanto altro
. dottori, 1-34: né parve ricercar quell'occasione / di semplice e
iii-3: primamente... mi parve da dimostrare e donde la donna fosse
in genere dimostrativo, la quale mi parve piena di tutti quelli ornamenti e di
dinanzi / fummo chiamati, udir ci parve il messo / di nostra libertà.
esse eufratès e tigri / veder mi parve uscir d'una fontana, / e,
esperienza ed arte; / così mi parve da luce rifratta / quivi dinanzi a me
e l'altro si dipartì da platone o parve che sene dipartisse. monti, v-145
distinte. b. davanzali, i-83: parve a'lodatori di tutte le cose de'
tutti i diporti. saba, 382: parve agli amici nei diporti un lieto /
intervallare. cattaneo, iii-4-91: ci parve mestieri fare a buona distanza della città
tragitto diagonale. bocchelli, 2-15: parve che si avventasse [il nembo]
non avendo il suo indirizzo diretto mi parve più opportuno di non farlo.
ch'era alta cento venti braccia, parve manifestamente, quando ella venne a cadere,
fu quella nell'animo di colui, che parve che, studiosamente ricercando li sensi,
indugiò quivi in muro due mesi, quanto parve bastare, perché il tempo da se
pensamento / che infra gli altri li parve migliore, / e dopo molto disaminaménto
giustizia con l'applicazione di essa, parve quasi disapprovare la ricerca stessa di questi
disarmata di fronte a lei, che parve giudicarmi con uno sguardo in un lampo.
del disastro che aveva colpito ischia, mi parve di rivedere l'isoletta come m'era
, discendendo dal suo trono avito, / parve più grande ancor, che quando il
/ e sol quand'io fui dentro parve carca. cavalca, iii-136: in
dichiarato. cavalca, 9-19: gli parve vedersi innanzi tutta la santa scrittura disposta
). fogazzaro, 1-282: mi parve udire da quelle labbra dischiuse una parola
morsi / d'amore e gelosia provar mi parve, / onde sentìa dal cor l'
disconforto. d. bartoli, 2-2-545: parve movimento di virtù superiore, acciocché i
più discoperto. dottori, 1-34: né parve ricercar quell'occasione / di semplice e
essere state sanate, parve al senato che si dovesse creare il
20-26: di questa terra a lei non parve tòrsi, / che conobbe feconda e
. cieco, 17-69: questo atto parve alquanto descortese / a'numidi, e
, e alquanto lo discostarono; che parve che 'l suo cuore di dolor crepasse
16 (275): quando gli parve d'essersi allontanato abbastanza, rallentò il passo
. 1827 (275): quando gli parve d'essersi abbastanza discostato, allentò il
discosto / m'ingannò, che mi parve un cavai grosso. guicciardini, 121:
alle maniere del re riguardando, gli parve che esso ora ad imo e ora ad
e discusso tutto quello che per allora parve conveniente, partirono a dì 17.
volte dalla donna, fastidita dall'uomo, parve preziosa. disdegnatóre, agg. e
. sannazaro, 12-202: non mi parve disdicevole il fermarmi; e a tanto altro
/ con una vicenda che dapprima mi parve sregolata, / e poi riconobbi disegnata
. d. bartoli, 9-32-46: parve loro esserne diseredati: come se il
. d'annunzio, iv-1-574: mi parve di scorgere in quel povero viso estenuato
veruno. petrarca, vi-1-22: veder mi parve un mondo / novo, in etate
'l perverso senso. leopardi, 812: parve orrendo questo caso agli dei,.
scuola, e finalmente disfece quel sorriso; parve come imo che si levi la dentiera
non so che disgraziato, che gli parve, alla cera, che fosse stato
da tanto fanatismo a sì buon mercato parve, lo ripeto, un lampo di
non lasciar di vista così bella opportunità. parve che il re non disinclinasse.
della dislocazione. cattaneo, iii-2-7: parve al dotto esploratore, che quella materia
squallore. faldella, 1-96: mi parve predominare una tinta di borghesia indomenicata;
i-1127: da poi ch'ala natura / parve che fosse l'ora / del mio
montagna). tasso, 1-22-92: parve in alta rupe accesa fiamma, /
voti. gemelli careri, 1-iv-417: parve bene a'missionari apostolici dispensare a'cristiani
a questo segno le cose loro, parve all'arciduca, al fuentes ed agli
. gadda, 6-43: la sua faccia parve, a ingra- vallo, una muta
ed energica, che unita al vino parve commovente. piovene, 5-48: ritrovo.
tasso, 20-42: ben di robusta man parve l'assalto / al re pagano,
29-1: questa natività della sua carne parve dispetta, cioè, vile a'savi di
percossa toccò sì villana, / che parve una civetta stramazzata; / alzò le gambe
poi che morì, oh! quanto mi parve ridicolo, dispogliato di quello sfarzo!
, passò nondimeno, per quanto mi parve di comprendere, pazientemente e con buona
loro cammino, per che a lui parve il partire convenevole. ariosto, 18-74
ariosto, 43-125: gli parve loco tacito e disposto / per l'
persona più acconcia di quella etade mi parve da mettere. b. davanzali, ii-282
acqua fresca, saporita e leggiera che parve quasi sollevarlo dal suolo. -figur.
arrugginito dall'ozio divenne ottuso, e parve greve alla mano per lo passato incallita
. bartoli, 2-2-131: con esso, parve doversi oramai porre in esecuzione quello,
arieti incisi, / che di lor parve quasi un monte farsi. d
acciainoli, 1-2-61: per tale cagione parve loro di soprassedere e non entrare in
scontro indegno. pascoli, i-570: mi parve di udire velato il suono dissueto delle
insolitamente. pavese, 9-11: mi parve più espansivo di una volta e ciò,
a distanza la sua vita non le parve altro che una lunga alternativa di lavoro
: nel fine del mio proponimento mi parve sentire uno mirabile tremore incominciare nel mio
quadro. leopardi, 813: ben gli parve [a giove] conveniente di propagare
la mia idea di rapire questi antenati parve talmente nuova a tutti, che la
freddo distinto, scordando (o gli parve) completamente se stesso. 9
desidera. boccalini, ii-161: molto strano parve... che alla nobiltà francese
folgori silenziose. bocchelli, 9-370: mi parve insomma che in toscana la guerra,
. de sanctis, i-198: gli parve non potersi salvare la patria neppure con mille
di sua eccellenza. il comando mi parve disturbatore, ma ragionevole. foscolo,
dispiacque quest'atto a ognuno, e parve brutto e disusato. fiacchi, 20:
conobbe, un mostro / veder le parve, e forsennata e stupida / fermossi
. b. davanzali, i-307: parve meglio a'consiglieri del principe (il
, 2-3: o disventurata, a me parve un'altra volta essere rapita.
obblia, / che sì duro le parve, erto e scosceso. gioberti,
carcere ». tasso, 1-2-31: non parve in dite allor securo, / ma
scorpione ad un pover uomo, a cui parve di toccare il cielo col dito,
figurati d'anastagio, console orientale, parve al viltemio... di vedere
/ delle palpebre mie, così mi parve / di sua lunghezza divenuta tonda.
3-60: in conclusione... ne parve essere ai campi elisii, essendo arrivati
alle cadenze di questa cabaletta il teatro parve dividersi in due per 10 scoppio degli
originale, ma solo perché essa mi parve acconcia a distinguere e fare osservare le
, ricorse alla politica, che le parve buona, di spaventare coll'idea dell'opinione
. guerrazzi, 6-21: la stella parve batter l'ale a guisa di colomba,
passione. moravia, ii-129: gli parve una vendetta troppo debole; e divorando
. cattaneo, iii-4-19: il catolicismo parve far divorzio dal gesuitismo; riabbracciarsi per
dolore. redi, 16-iv-54: mi parve... che in questi due corpi
5-ii-381: doveva questi, secondoché mi parve, star prima con gran quiete attento
tale che all'* augusto napoleone » parve non disconvenevole domicilio del principato.
alle maniere del re riguardando, gli parve che esso ora ad imo e ora
dante, conv., iv-n-10: parve a me che fosse d'aspettare tempo,
volgar., 6-1 (146): parve a me, seguendo il giudicio della
di tragica passione, in cui tutto parve crollare, imputridire, annullarsi, della
ed ecco fatto che un ciocco ti parve una ventina di lupi. quello s'intende
ben del doppio lo scorno, / e parve fuoco la faccia vermiglia; / are'
4-445: non ti so dire altre: parve che se gli raddoppiasse l'amore in
bisce dorate. pascoli, 511: mi parve di scorgere un mare / dorato di
lo mio dormire... me parve vedere ne la mia camera lungo me sedere
, e non molto lontano, / mi parve entrar in un gran dormitoro, /
e cominciò a fondarle dove a lui parve che più le ricercasse o il sito
omaggio. 19-1-98: parve un dì, a quest'uomo, che
fè parola col papa, a cui parve che in tutto stessero al piacere del
, purg., 32-131: poi parve a me che la terra s'aprisse /
prime scene di un dramma giallo che parve assorbire l'interesse di honey e di tutti
bara fu sulle spalle dei portatori, parve un rogo fumioante su quattro pilastri neri,
, 15-122: poi si rivolse, e parve di coloro / che corrono a verona
di quel che prometteva. alla lenai parve dubbio. 2. che non
carducci, iii-17-103: a giacomo zanella parve fuor dubbio che il parini nel * giorno
): le quali, quando a loro parve tempo,... in due
ebbe negli ultimi mesi una percussione che parve un oltraggio. serra, i-24:
1-978: a dire il vero, mi parve tale l'indole della lingua nostra,
(426): dove men dura le parve la terra quivi cavò; né ebbe
., ii-11-4: per che a me parve sì mirabile, e anche duro a
colpo ebbe paura / perché e'gli parve di molta possanza, / era di
ebraizzato di salonicco -la vecchia dama non parve comprendere il mio discorso. ebrèo
dinanzi / fummo chiamati, udir ci parve il messo / di nostra libertà. carducci
croce, ne la quale il sole intelligibile parve eclissarsi per interposizione de la sua umanità
bocchelli, 12-78: ed essa luce parve terribile, nella severa e mortuaria vastità del
carica pubblica. malispini, 43: parve a sergio papa quarto e agli cardinali
fece una elezione, come a lui parve, e con un suggello grande..
/ al nuzial sollazzo, / che parve giusto, che arrivasse un pazzo. pirandello
il potere che da tale diritto emana, parve una beffa. calvino, 2-174:
a quel sommo dell'empiezza, che parve abominabile anche a'gentili. alfieri,
quintino sella, geologo improvvisatosi finanziere, parve rinnovare coll'arditezza di alcune imposte e
le labbra gli tremavano; ma mi parve animato da un'energia quasi selvaggia.
sentimentalismo. fogazzaro, 1-138: mi parve che noi due... fossimo
ed energica, che unita al vino parve commovente. -sostant. lanzi,
nuca energica, abbronzata che non gli parve neanche sua. 6. di
. moravia, i-215: la voce parve a silvio piena di un'enfasi..
d'inginocchiarsi davanti a pietre intagliate gli parve stravagante ed enfatica. 3.
30-165: di colpo un enorme singulto parve sollevare la terra tuttaquanta e lasciarla ricadere
stazione spazzata da un vento gelido ci parve tetra ed ostile. 3.
frezzi, i-17-94: in questo parve a me che in me entrasse /
dipoi crescendo ogni dì nuovi vocaboli, parve che e'vi mancasse alcune lettere; e
assemblea. gramsci, 189: allora parve che fosse affetto da una grave malattia,
vieta), e dirsi tutto ciò che parve per introduzion de la favola, e
calvino, 2-86: lì per lì mi parve una reggia, ma presto dovetti accorgermi
mettesse a vivere di pubbliche elemosine mi parve disdicevole. 2. figur. chi
questo, come dello stato, così parve che di tutte le virtù paterne fosse erede
dagli scrittori. lanzi, ii-186: parve aver ereditato dal maestro la dottrina più
elezione, mostrò ben sì una inalterabilità che parve stupidità a chi non distingueva l'eroico
maggior tremò sì forte, / che parve ben che morte / per lui in
: e v'ebbe a cui leggendolo parve trasformazione sì contro alle leggi della natura
invola, / e del fatto aver parve erubescenza. -perdere l'erubescenza,
la gramatica lesse bene, ma mi parve che tendesse ad esagerare. bontempelli,
aspetto insolito del fratello vendicatore, e le parve goffo ed esagerato come un cattivo attore
esser messa a sedere sul seggiolone, parve un'altra donna: diafana, quasi
ser giovanni, ii-148: non gli parve da esasperarla col dirle così ad un tratto
-e non l'ha data? la voce parve calmarsi, farsi esatta: - ce
, 25-167: poi si partì, che parve d'una fromba / quando il sasso
dovere porre l'esclamazione, la quale parve a quintiliano che più tosto a i
furono più presti nel fuggire, così parve la fuga loro più laida e più vituperevole
; / ed esculàpio (o così parve) all'angue / raffigurato. marchetti,
voto ad alcuna, anche perché non mi parve seriamente eseguibile. d'annunzio, v-1-1104
azione, e non molto terribile, mi parve alla recita riuscire di un grande effetto
in alcuno che cherico fosse veder mi parve. firenzuola, 243: col santo essempio
alle preparazioni del fare, a filippo parve di fare una cupoletta piccola di legname
sepoltura: e fatto lo esequio, parve che avesse ale pennute l'autorità di
dello scrivente, senza più matita, parve stanca. forse l'abbozzo d'un
una compagnia un poco pericolosa, perché mi parve che l'onestà l'esigesse. cesarotti
nuova, che s'inventò poi, parve esigliata la maldicenza. buonafede, 1ii-
ateo? guerrazzi, iii-301: a me parve sempre presunzione di crani senza mandorla dimostrare
fogazzaro, 2-179: ella vide nepo, parve esitare un momento, andò lentamente ad
. masuccio, 420: gli parve per subito espediente e con aspri minazzi
forze, e accrescerle; e appena gli parve di poter far la strada, si
(che a dire il vero dapprima mi parve una cosa miracolosa e adesso meno)
. oriani, x-4-192: quando gli parve di aver trovato la nuova maniera,
inerte per un tempo che a me parve lunghissimo. lo ascoltò e lo esplorò.
le avevano per se medesimi esplorate, parve che quello che si apparteneva ad antioco
). faldella, iii-121: le parve che con quel signorone vicino biancheggiasse di
una volta, mentre egli parlava, mi parve di sorprendere negli occhi di lei uno
dentro e di fuore / a tutto consentir parve il migliore. -con riferimento allo
tutte la sentenza troncata. a me parve che tullio nel dileguarsi mi volgesse le pupille
regina volesse proprio veder me, mi parve un tiro degli amici ministeriali per battermi
fu sul lido, al frangente. parve a un tratto / che l'assillo pungesse
): così fuor di luogo gli parve la proposta e l'insistenza, che pensò
11 fato / qual sembianza fra noi parve più viva / immagine del ciel.
mente a questa fanciulla; che mi parve ch'eli'avesse una bella persona e ben
lo romano imperio, dove più volte parve esse braccia di dio essere presenti.
, inf., 34-41: oh quanto parve a me gran maraviglia / quand'io
, purg., 15-86: ivi mi parve in una visione / estatica di subito
. ottimo, ii-268: dice che li parve una visione « estatica ». chiosa
, e sedette accanto al padre; e parve ascoltare la gara estemporanea, ma pensava
, 1-6: partendo da questo principio parve agli estensori del « conciliatore » che due
subito famiglia '. ma perché gli parve che questa voce più espressa- mente che
l'estimativa mi porse, vedere mi parve una figura d'un angelo giovanissimo, e
d'estranei signori / tanto amara vi parve in quel dì / chi v'ha detto
estremo / de le gelate labbra / parve cader, non iscoccare il bacio. marino
] l'ali dal corpo (e parve estrinsecarne le costole per una più lauta inspirazione
faccia d'estranei signori / tanto amara vi parve in quel dì / chi v'ha
bella selvaggia i grandi onori, / mi parve che in puro aere evaporassero. varchi
cattaneo, iii-4-33: quando gli parve intravedere che la casa di savoia potrebbe
delfico, 117: la castità de'pensieri parve un sentimento necessario nell'elevar 1'animo
agli antichi raccoglitori e storici della poesia parve gran che un sonetto nel quale pieraccio
canz., 77: veder me parve un giovenetto adorno, / che avea
i ginocchi, / e sulla faccia parve leggiadria / di sorrisa mestizia in caldi
allora molti fiorentini in roma, egli parve l'unico che in faccia al giudizio di
un po'storta per la paralisi facciale parve si rifiutasse a continuare nella fatica di parlare
quando la vasta piazza di san nicola parve trasformata in un salone, dalle tante
così l'aer dintorno, / che parve senza sol nascere il giorno. graziani,
, n: tra queste la toscana parve che molto lodatamente s'avanzasse, e nella
del mondo, restituì quello che gli parve avere sopra coscienza, e il resto
non vi fosse a spiagenza; / parve perciò lo mio s'asicurasse: / però
s. degli arienti, 304: parve... che silvano, da ogni
e magnifiche novelle quanto furono queste, parve a tutti essere risuscitati, faccendo di
mesi di patimento e di paura continua parve ch'io fossi guarito, e fu
delle genti che soccorressono il cassero, parve loro che si faccia una torre falsa,
, 595: per un po'di tempo parve che claudio volesse stabilirsi a bologna solo
al microscopio. alvaro, 13-271: parve allarmata dei rilievi del sanitario, esaminò
. sarpi, ii-114: a molti parve che fosse non nascondersi dietro ad un
. guerrazzi, 48: gli parve quel paese quasi un centro donde muovere
attenzione. carlino ne fu irritatissimo, parve volerla rimproverare non tanto della distrazione quanto
tenue barlume che filtrava dalle imposte, gli parve di scemere qualcosa, come un'ombra
: nel fine del mio proponimento mi parve sentire uno mirabile tremore incominciare nel mio
livio volgar., 5-175: come parve che la forza del morbo non lo
e di lingua, come a me parve, cortegiana. marino, 212: o
. aretino, 1-112: quando gli parve di acquetar la zuffa, finse uno